ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA
ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA
Roma Capitale, con sede in Xxx xxx Xxxxxxxxxxx x. 0 – 00000, XXXX, (CF /P. IVA ), rappresentata da , nato a ( ), il
, domiciliato per la carica presso la sede istituzionale
e
Università di Roma “Sapienza”, con sede in
n.
(CF ),
rappresentata dal Rettore pro tempore, , nato a il , domiciliato per la carica presso la sede istituzionale
e
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, con sede in _ n. (CF
), rappresentata dal Rettore pro tempore, nato a , il
, domiciliato per la carica presso la sede istituzionale
e
Università degli Studi “Roma Tre”, con sede in n. (CF ), rappresentata dal Rettore pro tempore , nato a , il
, domiciliato per la carica presso la sede istituzionale
e
Università degli Studi della Tuscia, con sede in n. (CF ), rappresentata dal Rettore pro tempore , nato a , il
, domiciliato per la carica presso la sede istituzionale
Università LUISS “Libera università internazionale degli studi sociali Xxxxx Xxxxx”
con sede in n. (CF ), rappresentata dal Rettore pro tempore
, nato a , il , domiciliato per la carica domiciliato per la carica presso la sede istituzionale
di seguito, a seconda dei casi, denominate congiuntamente “Parti” e singolarmente “Parte”
PREMESSO CHE
le città e le aree urbane costituiscono, oggi, i luoghi in cui si concentrano e manifestano maggiormente le dinamiche e le criticità ambientali, sociali ed economiche dello sviluppo sostenibile, con la conseguente connotazione urbana di tematiche quali l’inquinamento ambientale e i cambiamenti climatici, l’innovazione tecnologica e la crescita economica, l’inclusione sociale e le pari opportunità, la tutela dell’ambiente e la qualità degli insediamenti;
la centralità urbana ha imposto una forte accelerazione ai processi di localizzazione delle politiche di sviluppo, trovando uno spazio rilevante nelle principali agende strategiche internazionali;
al riguardo, l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU, individua l’Obiettivo 11, il quale, puntando a trasformare le città in centri sostenibili di innovazione, di sviluppo, individua le seguenti specifiche priorità:
• accessibilità e adeguatezza degli alloggi e dei servizi base;
• sostenibilità, accessibilità e sicurezza del sistema di trasporto pubblico;
• pianificazione territoriale finalizzata ad assicurare la sostenibilità e l’inclusività dei processi di urbanizzazione;
• potenziamento e salvaguardia del patrimonio culturale e naturale;
• messa in sicurezza del territorio;
• riduzione dell’impatto negativo ambientale, con particolare riguardo alla qualità dell’aria e alla gestione dei rifiuti;
• accesso universale a spazi verdi e pubblici sicuri, inclusivi e accessibili, in particolare per donne, bambini, anziani e disabili;
• supportare i positivi legami economici, sociali e ambientali tra aree urbane, periurbane e rurali;
in linea con il suddetto Obiettivo 11, la conferenza Habitat III dell’Onu ha adottato la New urban Agenda, un documento di indirizzo con lo scopo di connettere le principali dichiarazioni programmatiche volte a riorientare il modo in cui le città e gli insediamenti umani sono pianificati, progettati, finanziati, sviluppati, governati e gestiti;
a livello europeo, il Patto di Amsterdam ha visto la stesura dell’Agenda Urbana Europea, contenente 12 tematiche sulle quali sviluppare altrettanti partenariati tra rappresentanti degli Stati membri, autorità urbane ed esperti, con l’obiettivo di sviluppare, attraverso la condivisione delle migliori pratiche, la capacità delle città di attuare le politiche dell’Ue e accedere ai relativi finanziamenti;
il Consiglio Europeo, nella seduta del 20 giugno 2019, ha adottato la nuova agenda strategica 2019-2024, nella quale sono enunciati i profili di inclusività e sostenibilità che devono accompagnare i cambiamenti determinati dalla globalizzazione, dal progresso tecnologico e dalla transizione verde, il cui successo dipenderà da una consistente mobilizzazione di investimenti privati e pubblici e dalla disponibilità di un'efficace economia circolare;
l’11 dicembre 2019, come primo atto della nuova Commissione Europea, è stato presentato il Green Deal, quale parte integrante di una Strategia europea per attuare l’Agenda ONU 2030 e avente l’obiettivo di dotare l’Unione Europea, attraverso una transizione giusta e inclusiva, di un'economia moderna, competitiva e sostenibile, puntando all’azzeramento delle emissioni nette di gas a effetto serra entro il 2050;
a fronte dei cambiamenti strutturali proposti dal Green Deal, la Commissione Europea, con la Comunicazione COM(2020) 14 final, del 14.01.2020, ha manifestato l’esigenza di garantire l’elevata qualità dei sistemi di protezione sociale, individuando nel Pilastro europeo dei diritti sociali, già proclamato congiuntamente da Parlamento Europeo, Consiglio e Commissione europea il 17 novembre 2017, la strategia sociale per assicurare l’equità e la giustizia sociali della transizione climatica, digitale e demografica;
la Strategia annuale per la crescita sostenibile 2021 dell’Unione Europea, di cui alla Comunicazione della Commissione Europea del 17.09.2020 COM(2020) 575 final, pone l’attenzione su interventi di sviluppo e diffusione di energie rinnovabili e di tecnologie pulite, di miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici, di digitalizzazione dei servizi pubblici, di miglioramento dei livelli di accessibilità e sostenibilità del sistema di trasporto pubblico, di riqualificazione e aggiornamento delle competenze;
tali precondizioni richiedono una necessaria valutazione sulla direzione futura dei processi di sviluppo locale, indirizzandoli verso quelle politiche urbane caratterizzate da approcci innovativi e interdisciplinari nonché da un forte indirizzo dei governi locali sul tema dello sviluppo sostenibile;
dette politiche urbane, nell’accogliere le priorità indicate dalle diverse strategie sovranazionali sopra richiamate, generano degli obiettivi altamente sfidanti, tra i quali, ad esempio:
• adeguamento e adeguatezza degli attuali standard abitativi, conseguente alle mutate esigenze del tessuto sociale, attraverso la riclassificazione degli alloggi in diverse e nuove tipologie abitative e l’introduzione di nuove forme di gestione degli immobili;
• architettura e design urbano innovativi, combinando performance ambientale, architettura di alta qualità, design urbano e benefici per la comunità, al fine di assicurare uno sviluppo urbano compatto e sostenibile per un’idea di città vivibile, piacevole e inclusiva;
• efficientamento energetico, quale priorità nella progettazione e messa in opera di edifici e spazi pubblici, promuovendo la produzione e l’uso di energia pulita nel sito per il raggiungimento di un consumo netto di energia nullo o di uno stato di “energia positiva”;
• resilienza e adattamento climatico attraverso l’utilizzo di materiali ad alta efficienza energetica e controllo LCA, di accorgimenti per limitare l’innalzamento delle temperature (Isola di Calore), la gestione sostenibile delle risorse idriche, la realizzazione di superfici esterne permeabili, l’utilizzo di materiali di finitura e dispositivi a basso consumo idrico, di contatori intelligenti, di dispositivi di recupero delle acque piovane, la gestione sostenibile dei rifiuti e forme di economia circolare;
• servizi urbani ecologici per il territorio, finalizzati alla promozione di stili di vita e di abitudini di consumo più sostenibili, alla riduzione dell’impatto ambientale e alla creazione di lavori “green”;
• biodiversità, riforestazione urbana ed agricoltura per assicurare la sostenibilità ambientale, la mitigazione dei rischi climatici, la conservazione e la promozione della biodiversità urbana lo sviluppo di agricoltura urbana a km 0, la sensibilizzazione della comunità sui benefici derivanti dal consumo di cibi stagionali e dalla produzione locale;
• forme di organizzazione, gestione e welfare urbano (abitare sicuro, disagio abitativo, sicurezza, integrando i processi di rigenerazione urbana con una prospettiva sociale, culturale attraverso lo sviluppo di servizi e interventi inclusivi che soddisfino le esigenze dei residenti e delle attività locali, sia in termini di economia formale sia informale);
in questo contesto si è intensificata la costruzione di reti di città finalizzate alla collaborazione, alla condivisione di obiettivi, nonché allo scambio di buone pratiche utili a gestire questa transizione;
Roma Capitale è presente in alcune di queste reti di città che, anche con la sottoscrizione di indirizzi e obiettivi programmatici comuni, si stanno impegnando per il rispetto ed il perseguimento di obiettivi di sostenibilità tra i quali:
• l’adesione al Network 100 Resilient Cities, lanciato e finanziato dalla Fondazione Rockfeller per supportare le città partner nella costruzione di una strategia di Resilienza Urbana a mediante l’applicazione di una metodologia di lavoro comune a tutto il Network;
• l’adesione al Patto Globale dei Sindaci per il Clima e l'Energia, il più grande movimento di enti locali impegnati sul cambiamento climatico, che riunisce più di
7.500 aderenti, provenienti da 53 Paesi, coinvolgendo circa 250 milioni di persone, con il conseguente impegno, attraverso l’approvazione del Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC), di ridurre le emissioni di gas serra del proprio territorio di almeno il 40% entro il 2030;
• la partecipazione ai lavori dell’U20 (la rete delle città degli stati membri del G20) per l’elaborazione delle linee strategiche da portare all’attenzione dei governi nazionali;
• l’adesione alla rete internazionale C40 Cities che collega 97 delle più grandi città del mondo, rappresentando oltre 700 milioni di cittadini e un quarto dell'economia globale e supporta i sindaci delle città aderenti a realizzare gli obiettivi più ambiziosi dell'accordo di Parigi a livello locale, nonché ad intraprendere azioni mirate alla sostenibilità ambientale e al contenimento del cambiamento climatico;
il quadro programmatico sovra nazionale illustrato, peraltro, è stato fortemente condizionato dagli effetti sul tessuto socio-economico causati dalla pandemia da Covid-19, con la nuova l’esigenza di dare risposte alle urgenze e alle vulnerabilità sociali emerse ed esacerbate con la crisi sanitaria, confermando e rafforzando la necessità di impostare una prospettiva,
soprattutto a livello locale, di una maggiore correlazione tra le componenti ambientali sociali ed economiche dello sviluppo;
per combattere gli effetti della crisi sanitaria e rilanciare l'economia europea in attuazione delle strategie di sostenibilità sopra richiamate, la Commissione ha affiancato al Quadro finanziario pluriennale (QFP) 2021-2027 il piano Next Generation European Union (NGEU), quale strumento temporaneo per stimolare una ripresa, andando a costituire un pacchetto finanziario da 2.018 miliardi di euro a prezzi correnti, destinato a sostenere la transizione verde e digitale, rendendola più equa, più resiliente e più sostenibile per le generazioni future;
in tale contesto globale, l’agenda di Roma Capitale nel periodo 2020-2030 è caratterizzata dalla presenza di alcuni possibili vettori di sviluppo che possono restituire alla città utilità di lungo periodo, veicolando risorse e investimenti per la realizzazione di un complesso integrato di interventi, in grado di migliorare la capacità attrattiva del territorio urbano e potenziare i livelli di sostenibilità sia ambientale e sociale;
tale percorso si snoda, innanzitutto, attraverso le iniziative e le risorse messe a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), lo strumento attuativo del dispositivo per la ripresa e la resilienza della Commissione Europea parte del NGEU, il quale sviluppa il rilancio del Paese intorno ai tre assi strategici della digitalizzazione e innovazione, della transizione ecologica e dell’inclusione sociale;
in particolare gli investimenti nella digitalizzazione e innovazione sono finalizzati alla riduzione del ritardo accumulato, tra l’altro, nell’adozione delle tecnologie digitali nei servizi pubblici, gli interventi per la transizione ecologica puntano a realizzare il nuovo modello di sviluppo delineato dall’Agenda ONU 2030 e dal Green Deal mentre le misure relative all’inclusione mirano a realizzare una piena coesione sociale per aiutare la crescita dell’economia e superare diseguaglianze profonde spesso accentuate dalla pandemia;
alle importanti risorse previste dal PNRR si aggiungono quelle presenti negli altri strumenti ricompresi nel NGEU, tra cui il React-EU, il fondo integrativo della politica di coesione 2014-2020 e indirizzato ai Paesi più colpiti dalla pandemia, quelle previste, per il periodo 2021-2027, dal Quadro Finanziario Pluriennale europeo e, a livello nazionale, quelle stanziate nel Fondo di Sviluppo e Coesione;
in aderenza al quadro strategico sopra delineato, l’Amministrazione Capitolina si è dotata di alcuni piani e linee di indirizzo per la definizione di obiettivi e progettualità da realizzare negli ambiti fondamentali per la crescita e la ripresa della città, quali la mobilità sostenibile intelligente e integrata, il miglioramento dei sistemi di gestione e raccolta dei rifiuti, l’implementazione di infrastrutture digitali e di servizi smart, la mitigazione del rischio idraulico, la riqualificazione del patrimonio arboreo e della foresta urbana, la valorizzazione culturale, sportiva e ambientale, lo sviluppo sostenibile del tessuto economico locale;
in particolare:
• con la deliberazione 116/2018, la Giunta Capitolina ha approvato la “Strategia di Resilienza di Roma Capitale”, prima città italiana a dotarsi di questo strumento e unirsi ad altre metropoli come New York, Parigi e Città del Messico, al cui interno sono individuati gli strumenti necessari a fronteggiare gli shock e gli stress causati
dai fenomeni legati alla crescente urbanizzazione e alle sfide economiche, sociali e ambientali;
• con deliberazione della Giunta Capitolina n. 151/2018, sono state approvate le Linee Guida di Forestazione Urbana Sostenibile per Roma Capitale, redatte in collaborazione con ISPRA e contenenti il riferimento tecnico-scientifico per le future attività di forestazione urbana e, nello specifico, le indicazioni generali per gli interventi di forestazione in ambito urbano e periurbano, mirati alla specifica realtà territoriale della città di Roma e in funzione del contesto bioclimatico, pedologico e vegetazionale in cui ci si trova ad operare;
• con deliberazione dell’Assemblea Capitolina n. 129/2020, è stato approvato il Piano Sociale Cittadino, quale documento programmatico, a valenza pluriennale, che individua le politiche sociali di Roma Capitale e definisce la cornice di riferimento per l’elaborazione e la definizione dei Piani Sociali Municipali;
• con deliberazione della Giunta Capitolina n. 45/2021, si è provveduto ad approvare il Piano Smart City, contenente la strategia volta all’implementazione delle infrastrutture tecnologiche immateriali e materiali abilitanti al fine di un loro raccordo e integrazione con i settori di intervento dell’Amministrazione quali sviluppo economico, partecipazione culturale, trasformazione urbana, turismo, educazione e scuole, sociale, energia, ambiente e mobilità;
• con deliberazione n. 55/2021, l’Assemblea Capitolina ha approvato Piano di Azione per l'Energia Sostenibile ed il Clima (PAESC), quale strumento di pianificazione essenziale che detta, per i prossimi anni, le strategie di mitigazione ed adattamento climatico in tutti gli ambiti dell’organizzazione urbana, attraverso una visione onnicomprensiva della città che coinvolge il sistema del trasporto pubblico, lo sviluppo del tessuto urbano, gli standard energetici, l’uso di energie rinnovabili, l’economia circolare, la rigenerazione del patrimonio edilizio, l’illuminazione stradale, il verde pubblico, il ciclo dei rifiuti, il sistema degli appalti (Green Public Procurement, GPP) e i cosiddetti “Sportelli Energia Sostenibile”;
• con decisione di Giunta Capitolina n. 96/2021, da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea Capitolina, è stato definitivamente adottato il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), lo strumento di pianificazione strategica che, in un orizzonte temporale di medio-lungo periodo (10 anni), sviluppa una visione di sistema della mobilità urbana, proponendo il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica attraverso la definizione di azioni orientate a migliorare l’efficacia e l’efficienza del sistema della mobilità e la sua integrazione con l’assetto e gli sviluppi urbanistici e territoriali;
CONSIDERATO CHE
Roma Capitale, in attuazione dei propri principi statutari, rappresenta la comunità di donne e uomini che vivono nel suo territorio, ne cura gli interessi, ne promuove il progresso e si impegna a tutelare i diritti individuali delle persone così come sanciti dalla Costituzione
italiana e a promuovere, altresì, lo sviluppo economico, sociale e culturale della comunità locale;
le Linee programmatiche 2021 – 2026 per il governo di Roma Capitale, approvate con la Deliberazione dell’Assemblea Capitolina n. 106 del 19 novembre 2021, individuano tre importanti obiettivi per il prossimo quinquennio: tornare a far funzionare i servizi pubblici nella città e migliorare la qualità della vita; costruire le condizioni perché Roma torni a creare lavoro di buona qualità, a crescere e a trainare la ripresa di tutto il Paese; ricucire le fratture della città, contrastare le disuguaglianze, riavvicinare i quartieri a partire da quelli più periferici;
i richiamati obiettivi saranno perseguiti sulla base delle tre grandi linee strategiche presupposto del Next Generation EU: la sostenibilità ambientale, l’innovazione e la digitalizzazione e l’inclusione e la coesione sociale, tutti settori di riforma e di sviluppo che coinvolgono strettamente gli ambiti di azione propri dei Comuni e delle Città e i processi di governo e trasformazione urbana;
tale ambizioso processo richiede capacità di esprimere progettualità e visione del territorio, con effetti che si rifletteranno nel breve, medio e lungo periodo sugli investimenti e sullo sviluppo della città;
ATTESO CHE
in tale quadro, appare di irrinunciabile valore cogliere l’opportunità di un confronto tra le istituzioni del territorio onde tradurre in sinergia la collaborazione tra le professionalità e le competenze specialistiche d’eccellenza espresse dagli attori coinvolti chiamati, ciascuno, ad agire nei diversi ambiti di competenza in funzione di finalità comuni di interesse pubblico;
tali forme di collaborazione possono trovare una proficua attuazione in Accordi di collaborazione stipulati con le istituzioni che operano nel campo della ricerca al fine di coinvolgerle nella costruzione dell’infrastruttura necessaria a permettere il corretto incanalamento di fondi e procedure, favorendo anche un confronto ampio e qualificato sui contenuti per raggiungere gli obiettivi sfidanti posti dal momento storico in cui ci troviamo;
a tali fini sono state avviate interlocuzioni tra Roma Capitale e gli Atenei del territorio volte a sviluppare le prime progettualità nell’ambito di specifiche iniziative connesse a programmi e bandi correlati alle opportunità di finanziamento rese disponibili per i Comuni dai diversi livelli di governo;
RILEVATO CHE
tra le finalità istituzionali delle Università, accanto all’insegnamento e alla ricerca, ricopre un ruolo di particolare rilevanza la c.d. “terza missione” intesa quale promozione del sapere scientifico rivolto ai bisogni delle comunità in termini di conoscenze, trasferimento tecnologico e sviluppo economico e sociale;
tale finalità conferisce alle Università una nuova dimensione sociale ponendole in un processo di interazione diretta con la società civile che si esplica anche attraverso il c.d.
Public engagement ossia un’attività senza scopo di lucro con valore educativo, culturale e di sviluppo della società;
la “terza missione” vede nella produzione di beni pubblici, ovvero nella capacità degli Atenei e dei dipartimenti di mettere a disposizione della società i risultati della propria ricerca e specifiche attività di servizio, una delle sue principali declinazioni;
CONDIVISO l’interesse alla creazione delle condizioni di contesto più favorevoli alla crescita e allo sviluppo economico della comunità secondo un modello in cui Roma Capitale, con il contributo degli Atenei in termini di condivisione delle conoscenze e del sapere scientifico, svolge un ruolo propulsore e di raccordo con gli stakeholders del territorio fornendo l’indirizzo strategico e canalizzando le risorse disponibili;
RITENUTO CHE:
nell’ambito della terza missione già descritta, il contributo di strutture universitarie possa arricchire il lavoro delle strutture tecniche e amministrative dei Dipartimenti di Roma Capitale coinvolti nei processi, ampliando lo sguardo sulle possibili soluzioni innovative richieste sia con approfondimenti scientifici sia con supporti operativi;
l’esigenza di provvedere al raggiungimento degli obiettivi, come sopra delineati, rende ineludibile la necessità di attivare modalità operative improntate alla massima efficienza, collaborazione e condivisione, nell’ottica della valorizzazione delle sinergie tra risorse e competenze afferenti ai diversi attori istituzionali;
DATO ATTO CHE le Università e Roma Capitale intendono instaurare un rapporto di continuativa e reciproca collaborazione, al fine di porre in essere e realizzare iniziative congiunte in vista dell’attuazione dell’Agenda ONU 2030, del Green Deal europeo e del PNRR;
TUTTO CIO’ PREMESSO, SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE:
Art. 1 – PREMESSE
1. Le premesse che precedono, accettate dalle Parti, formano parte integrante e sostanziale del presente Accordo di collaborazione (di seguito chiamato per brevità “Accordo”).
2. Per quanto non espressamente disposto dal presente Accordo e da eventuali ulteriori Accordi o Convenzioni connesse al medesimo oggetto ovvero dagli Accordi di cui al successivo articolo 5 si applicano le disposizioni normative vigenti.
Art. 2 – FINALITÀ
1. Le Parti si impegnano a creare una forma stabile di collaborazione che, coniugando le competenze scientifiche delle Università con le competenze tecniche ed amministrative di Roma Capitale, sia in grado di massimizzare la capacità di quest’ultima di accedere alle specifiche risorse sovracomunali messe a disposizione nel periodo di riferimento e di dare attuazione alle strategie comunitarie, nazionali e locali, come individuate in premessa, in materia di rigenerazione urbana, transizione ecologica, transizione digitale ed inclusione sociale,
2. Le Parti nel partecipare al raggiungimento dell’obiettivo comune, perseguono le proprie finalità statutarie e contribuiscono con l’apporto delle competenze istituzionali individuate dai rispettivi ordinamenti.
Art. 3 – OGGETTO
1. Il presente Accordo regola i rapporti tra le Parti nell’ambito della collaborazione di cui all’articolo 2 che si svolge nei seguenti ambiti di intervento:
a) Rigenerazione Urbana;
b) Riqualificazione ed efficientamento del patrimonio immobiliare pubblico;
c) Mobilità Sostenibile;
d) Innovazione e digitalizzazione, con particolare riguardo all’implementazione delle infrastrutture tecnologiche abilitanti;
e) Sicurezza informatica e sicurezza delle reti;
f) Rafforzamento amministrativo;
g) Progetti di Smart City;
h) Progetti di Inclusione sociale e partecipazione democratica;
i) Ulteriori ambiti che le parti potranno concordare sui temi dell’innovazione e della digitalizzazione, della sostenibilità ambientale e dell’inclusione e della coesione sociale.
2. Le Parti si danno atto e concordano che le previsioni del presente Accordo non costituiscono né intendono costituire una joint venture o qualsivoglia legame di carattere societario.
3. Ciascuna Parte è e resterà indipendente dall’altra, conservando la propria autonomia nell’esecuzione, gestione ed amministrazione delle attività di propria competenza nell’ambito del presente Accordo.
4. Roma Capitale, per l’interlocuzione con le Università parti del presente accordo, può avvalersi dei propri organismi partecipati.
5. Resta espressamente inteso e convenuto tra le Parti che il presente Accordo non determina alcun vincolo di esclusiva tra le stesse per quanto riguarda l’area di
collaborazione individuata, restando ciascuna delle Parti libera di concludere accordi con altri soggetti.
Art. 4 – COMPITI E RESPONSABILITÀ
1. Le Parti, ognuno per gli aspetti di propria competenza, si impegnano a:
a) pianificare e gestire le attività in conformità ai rispettivi ordinamenti e normative applicabili;
b) utilizzare le rispettive risorse, competenze e strutture necessarie per garantire il perseguimento degli obiettivi comuni e lo sviluppo delle attività avviate nel contesto del presente Accordo;
c) condividere conoscenze, idee ed esperienze e il know-how necessario a supporto delle varie attività previste dagli accordi che disciplinano la collaborazione;
d) collaborare all'organizzazione e all'esecuzione di attività;
e) partecipare regolarmente alle riunioni, da convocarsi anche in via informale, telematica e asincrona (anche attraverso semplici scambi di lettere/e-mail), volte a rendere efficace la collaborazione, con riferimento alle attività concordate.
2. A Roma Capitale compete:
a) la titolarità formale della individuazione delle priorità e definizione degli indirizzi strategici degli interventi da realizzare tramite le forme di collaborazione di cui al presente Accordo nonché delle procedure e degli iter amministrativi necessari alla loro approvazione e attuazione;
b) garantire il coordinamento della collaborazione, assicurando l'interazione e il confronto sistematico tra tutte le Parti;
c) assicurare la disponibilità delle informazioni di natura tecnica ed amministrativa in suo possesso, necessarie alle Università per lo svolgimento delle attività di propria competenza;
d) assicurare alle Università il ristoro delle spese sostenute secondo le modalità di cui al successivo articolo 6.
3. Le Università assicurano, nell’ambito delle proprie competenze tecnico-scientifiche e di alta formazione, le seguenti macro attività:
a) supporto tecnico e scientifico nell’ambito dei tavoli tecnici finalizzati alla definizione di progetti ed interventi innovativi;
b) attività di consulenza, concernenti anche studi a carattere monografico, propedeutiche alla realizzazione di progetti;
c) formulazione di pareri tecnici o scientifici su attività progettuali ed elaborazione di studi di fattibilità;
d) attività di supporto, coordinamento o supervisione alla redazione dei documenti di progettazione.
4. Le Parti, nelle attività riconducibili alla collaborazione di cui al presente Accordo e degli Accordi esecutivi di cui all’articolo 5, sono responsabili, per quanto di propria competenza, della piena applicazione di tutte le prescrizioni derivanti dalla normativa vigente in materia di rapporti di lavoro, di sicurezza sui luoghi di lavoro, di obblighi assicurativi, di assistenza e previdenza nonché dai contratti collettivi di lavoro di categoria applicabili.
5. Ciascuna Parte è esonerata da ogni responsabilità derivante dai rapporti di lavoro che venissero instaurati dall’altra nell’ambito delle attività di cui al presente Accordo.
Art. 5 – ACCORDI ESECUTIVI
1. Le Strutture di Roma Capitale competenti ratione materiae stipulano con una o più delle altre Parti degli Accordi esecutivi, aventi ad oggetto, tra gli ambiti d’intervento di cui all’articolo 3, le singole iniziative oggetto delle forme di collaborazione di cui al presente Accordo.
2. Gli Accordi esecutivi sono definiti sulla base del presente Accordo ed indicano:
a) le articolazioni organizzative dei singoli enti che partecipano all’iniziativa;
b) l’ambito di intervento e l'oggetto della singola iniziativa;
c) le specifiche modalità di esecuzione delle attività di cui al precedente articolo 4;
d) le risorse umane e strumentali messe a disposizione e le relative modalità d’impiego;
e) ai sensi dell’articolo 6, la quantificazione dell’onere complessivo dell’Accordo esecutivo, l’individuazione delle spese da rimborsare ammissibili, le modalità di rendicontazione e di rimborso delle spese sostenute dalle Università;
f) lo specifico output che deve essere prodotto dall’iniziativa e il termine di conclusione delle attività.
3. Gli Accordi concordati e stipulati dai rappresentanti delle Parti sulla base di quanto previsto dai rispettivi ordinamenti interni.
Art. 6 – ONERI FINANZIARI E RIMBORSO DEI COSTI
1. Le Parti, in considerazione del comune interesse al perseguimento degli obiettivi di cui in premessa, assumono sui rispettivi bilanci gli oneri finanziari per la realizzazione delle attività di propria competenza, oggetto della collaborazione.
2. Roma Capitale individua a proprio carico una disponibilità finanziaria da destinare ai singoli Accordi esecutivi, entro i limiti della quale riconosce a favore delle altre Parti interessate il ristoro dei costi sostenuti per le attività svolte nell’ambito dei medesimi Accordi esecutivi.
3. Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa sostenute successivamente alla data di avvio e sino al termine ultimo per la realizzazione delle attività previste negli Accordi esecutivi, purché funzionali alla realizzazione delle attività medesime:
a) spese per borse di studio e dottorato;
b) spese per contratti e assegni di ricerca;
c) spese generali e di coordinamento per un massimo del 2% delle tipologie di spesa di cui alle precedenti lettere a) e b) sostenute ed effettivamente ammesse a rimborso.
4. Per ogni iniziativa, il relativo Accordo esecutivo individua le spese potenzialmente ammissibili al rimborso, le modalità di rendicontazione e i termini per l’erogazione del rimborso da parte di Roma Capitale.
5. Gli oneri finanziari a carico di Roma Capitale sono liquidati sulla base di documenti comprovanti lo stato di avanzamento dell’Accordo esecutivo e previo espletamento delle verifiche e dei controlli di natura amministrativo-contabile previsti dalla normativa vigente.
6. Le Parti confermano che le somme versate per lo svolgimento delle attività, costituiscono mero ristoro delle spese sostenute, essendo escluso il pagamento di un vero e proprio corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, per le attività svolte.
7. Le Parti dichiarano che le somme versate per lo svolgimento delle attività, stante il loro carattere di rimborso spese, non si configurano come corrispettivo di una prestazione o operazione di scambio di beni/servizi, sono escluse dall’ambito di applicazione del codice dei contratti di cui al D.lgs. 50/2016 e sono da ritenersi fuori campo applicazione IVA, ai sensi degli articoli 1 e 4 del DPR n. 633/1972.
Art. 7 - GRUPPO DI LAVORO CONGIUNTO
1. Per il coordinamento delle attività oggetto del presente Accordo, affinché le attività espletate siano rispondenti alle finalità istituzionali di tutte le Parti, viene costituito un gruppo di lavoro composto da ………….. Membri, per ogni Parte, con
funzioni di indirizzo e supervisione delle attività previste.
Art. 8 – REFERENTI
1. I responsabili designati dalle Parti per la gestione delle attività oggetto della presente Convenzione sono:
• per Roma Capitale: ;
• per l’Università di Roma “Sapienza”: il xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxxxx, Prorettore Vicario e Prorettore alla Terza missione dell'Ateneo;
• per l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” ;
• per l’Università degli Studi “Roma Tre” ;
• per l’Università degli Studi della Tuscia: ;
• Libera università internazionale degli studi sociali Xxxxx Xxxxx.
2. Ciascuno dei soggetti sopra indicati avrà facoltà di delegare altro soggetto per le attività di propria competenza.
3. Ciascuna Parte si riserva il diritto di sostituire il responsabile come sopra individuato, dandone tempestiva comunicazione alle altre Parti.
Art. 9 – PROPRIETÀ INTELLETTUALE E INDUSTRIALE
1. Tutti i risultati parziali e finali direttamente o indirettamente derivanti dal presente Accordo saranno di proprietà di entrambe le Parti e dalle stesse utilizzabili per le proprie finalità istituzionali
Art. 10 - RESPONSABILITÀ E COPERTURE ASSICURATIVE
1. Ciascuna Parte dichiara di avere idonea polizza assicurativa a copertura dei rischi per la responsabilità civile verso terzi per danni a persone o cose dei quali eventualmente è tenuta a rispondere.
2. Ciascuna Parte garantisce inoltre che il personale assegnato per lo svolgimento delle attività di cui al presente Accordo è dotato di una copertura assicurativa INAIL per infortuni sul lavoro e per malattie professionali.
Art. 11 – RISERVATEZZA E CODICE DI CONDOTTA
1. Le Parti sono tenute a non divulgare, nei confronti di qualsiasi soggetto non coinvolto nell’espletamento delle attività oggetto del presente Accordo, fatti, informazioni, cognizioni e documenti riservati di cui fossero venute a conoscenza, o che fossero loro comunicati in virtù del presente Accordo o degli Accordi esecutivi.
2. Le informazioni riservate verranno comunicate unicamente a coloro che oggettivamente necessitino di acquisirne conoscenza per gli scopi del presente Accordo e abbiano a loro volta previamente assunto un obbligo di riservatezza conforme alle previsioni del presente articolo.
3. Le Parti si danno reciprocamente atto che in nessun caso potranno essere considerate informazioni riservate quelle informazioni per le quali possa essere fornita prova che al momento della comunicazione siano generalmente note o facilmente accessibili agli esperti e agli operatori del settore o lo diventino successivamente per scelta del titolare, senza che la Parte che è venuta a conoscenza di dette informazioni abbia violato il presente accordo.
4. Le Parti si impegnano, nell'ambito di ogni forma di divulgazione, anche scientifica, riguardante - anche solo parzialmente - i risultati delle attività oggetto presente
Accordo e degli Accordi esecutivi, a riferire che i risultati raggiunti derivano da attività condotte nell'ambito di tali forme di collaborazione.
5. Ai fini dell’esecuzione del presente Accordo, le Parti dichiarano di aver preso visione, di condividere e di aderire ai principi etici di riferimento ed alle norme di comportamento previste nei rispettivi Codici Etici e di Condotta, così come pubblicati nei rispettivi siti internet. Le Parti si impegnano, in maniera reciproca, a improntare i rispettivi comportamenti, finalizzati all’attuazione del presente Accordo, ai principi di eticità contenuti nelle Leggi e nei Codici Etici.
Art. 12 –MODALITÀ DI SOTTOSCRIZIONE E DURATA
1. Il presente Accordo è stipulato mediante firma digitale delle Parti ai sensi dell’articolo 24 del D. Lgs. n. 82/2005.
2. Il presente accordo entra in vigore a decorrere dalla data di sottoscrizione a mezzo firma digitale e ha durata quinquennale e potrà essere rinnovato con atto sottoscritto dalle Parti.
Art. 13 – RECESSO
1. Ciascuna delle Parti ha facoltà di recedere dal presente accordo, in qualsiasi momento, previa comunicazione scritta da inviare all’altra con un preavviso di almeno 20 giorni. La Parte che esercita tale facoltà deve, contestualmente, comunicare se intende recedere anche da eventuali Accordi esecutivi in corso.
Art. 14 - CONTROVERSIE E FORO COMPETENTE
1. Le eventuali controversie che dovessero insorgere in merito all'esecuzione del presente accordo verranno in prima istanza definita in via amichevole. Qualora non fosse possibile, il foro esclusivamente competente sarà quello di Roma.
Art. 15 – TRATTAMENTO DATI PERSONALI
1. Ai sensi di quanto previsto dall’articolo 13 del Regolamento UE 2016/679 in tema di trattamento dei dati personali, le Parti dichiarano di essersi preventivamente e reciprocamente informate prima della sottoscrizione del presente Accordo circa le modalità e le finalità dei trattamenti di dati personali che verranno effettuati per l’esecuzione dell’Accordo medesimo nonché circa le modalità di esercizio dei diritti dell’interessato.
2. Ai fini della suddetta normativa, le Parti dichiarano che i dati personali forniti sono esatti e corrispondono al vero, esonerandosi reciprocamente da qualsivoglia responsabilità per errori materiali di compilazione ovvero per errori derivanti da una inesatta imputazione dei dati stessi negli archivi elettronici e cartacei.
3. Il trattamento dei dati sarà improntato, da entrambe le Parti, ai principi di correttezza, liceità e trasparenza e nel rispetto delle misure di sicurezza.
4. I dati personali raccolti in esecuzione del presente Accordo saranno trattati da entrambe le Parti in qualità di autonomi Titolari, ciascuna per gli ambiti di propria e specifica competenza, attraverso programmi informatici, sistemi telematici e strumenti cartacei configurati in modo tale da garantirne la massima riservatezza, per il periodo di tempo necessario alla stipulazione ed esecuzione del presente Accordo e degli Accordi esecutivi e comunque nei limiti temporali indicati nelle relative Informative.
5. Le modalità del trattamento dei dati personali nonché tutte le informazioni previste dall’articolo 13 del GDPR, ivi comprese quelle relative ai responsabili interni e alle modalità di esercizio dei diritti dell’interessato previste dagli articoli 15, 16, 17, 18, 20 e 21 del GDPR sono disponibili sui seguenti indirizzi dei rispettivi:
• per Roma Capitale: ;
• per l’Università di Roma “Sapienza” ;
• per l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” ;
• per l’Università degli Studi “Roma Tre” ;
• per la Libera università internazionale degli studi sociali Xxxxx Xxxxx:………………………………………….
6. Le Parti, ognuna per quanto di competenza, nell’ambito del presente Accordo si impegnano a mantenersi reciprocamente indenni da ogni contestazione, azione o pretesa avanzate nei loro confronti da parte degli interessati e/o di qualsiasi altro soggetto e/o Autorità a seguito di eventuali inosservanze alla suddetta normativa privacy.
Art. 16 - MODIFICHE
1. Il presente Accordo può essere emendato, modificato, sostituito, rinnovato o ampliato solo con atto scritto, firmato da ambo le Parti.
ART. 17 – CLAUSOLA DI APERTURA
1. Il presente Accordo è aperto all’adesione da parte di altri Atenei presenti sul territorio della Regione Lazio, mediante richiesta da inviare a tutte le Parti del presente Accordo.
Art. 18 – REGISTRAZIONE
1. Il presente Accordo è soggetto a registrazione solo in caso d’uso ai sensi dell’articolo 5, primo comma, D.P.R. n. 131/1986 e dell’articolo 4, Tariffa Parte Seconda allegata al medesimo decreto, a spese della Parte che ne chiede la registrazione.
2. Il presente Accordo è esente/soggetta a imposta di bollo a carico delle Parti, che verrà assolta da con impegno delle altre Parti a corrispondere - entro il termine
di 90 (novanta) giorni dalla data di validità del presente Accordo - un importo pari alla metà di quanto versato.
Roma Capitale
Università di Roma “Sapienza”
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
Università degli Studi “Roma Tre”
Università degli Studi della Tuscia
Università LUISS “Libera università internazionale degli studi sociali Xxxxx Xxxxx”