Contract
Previdenza Cooperativa |
Fondo Pensione Nazionale a Capitalizzazione dei Lavoratori, Soci e Dipendenti, delle Imprese Cooperative e per i lavoratori dipendenti addetti ai lavori di sistemazione idraulico-forestale ed idraulico- agraria |
Iscritto all’Albo tenuto dalla Covip con il n. 170 |
Istituito in Italia |
Xxx Xxxxx Xxxxxxxxxx Xxxxxx, 0 – 00000 Xxxx | |
T +39 0422/00.00.000 (contact center) T +39 06/00.00.00.00 F +39 06/00.00.00.00 | |
xxxxxxxxxx@xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxx.xx | |
Documento sulla politica di investimento
(Approvato il 20/07/2018) (Aggiornato il 10/07/2019) (Aggiornato il 19/12/2019) (Aggiornato il 26/03/2020) (Aggiornato il 25/02/2021) (Aggiornato il 24/06/2021) (Aggiornato il 23/09/2021) (Aggiornato il 23/02/2022)
.
Il Documento è redatto da PREVIDENZA COOPERATIVA secondo le indicazioni stabilite dalla Covip con la Delibera 16 marzo 2012 e con la Delibera 29 luglio 2020 ed è disponibile nell’area pubblica del sito web del Fondo (xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx) |
Indice
a) Caratteristiche generali del Fondo pensione 3
c) Fase transitoria e modalità aggiornamento del DPI 4
2. Obiettivi da realizzare nella gestione finanziaria 5
a) Analisi delle caratteristiche degli aderenti e dei bisogni previdenziali 5
b) Identificazione degli obiettivi finanziari dei Comparti 8
3. Criteri da seguire nell’attuazione della gestione finanziaria 11
a) Ripartizione strategica delle attività 11
b) Gli strumenti finanziari nei quali si intende investire e i rischi connessi 12
c) Modalità di gestione diretta o indiretta che si intende adottare e lo stile 13
d) Caratteristiche dei mandati 13
e) Criteri per l’esercizio dei diritti di voto spettanti al Fondo 14
a) Ripartizione strategica delle attività 15
b) Gli strumenti finanziari nei quali si intende investire e i rischi connessi 16
c) Modalità di gestione diretta o indiretta che si intende adottare 18
d) Caratteristiche dei mandati (gestione indiretta) 18
e) Gestione diretta: principali caratteristiche dei FIA investiti 19
f) Criteri per l’esercizio dei diritti di voto spettanti al Fondo 20
a) Ripartizione strategica delle attività 21
b) Gli strumenti finanziari nei quali si intende investire e i rischi connessi 21
c) Modalità di gestione diretta o indiretta che si intende adottare: 23
d) Caratteristiche dei mandati 23
e) Criteri per l’esercizio dei diritti di voto spettanti al Fondo 24
4. Modifiche apportate nell’ultimo triennio 25
1. Premessa
Il Documento sulla Politica di Investimento (in breve: DPI) ha lo scopo di definire la strategia finanziaria che PREVIDENZA COOPERATIVA (di seguito anche il “Fondo” o “Fondo Pensione”) intende attuare per ottenere, dall’impiego delle risorse affidate, combinazioni rischio-rendimento efficienti nell’arco temporale coerente con i bisogni previdenziali degli aderenti e con le prestazioni da erogare.
Tale documento è redatto in conformità alla Deliberazione Covip del 16 Marzo 2012 e del 29 luglio 2020, che ha introdotto nuove regole di governance in materia di investimenti.
Il documento indica gli obiettivi che PREVIDENZA COOPERATIVA mira a realizzare con riferimento sia all’attività complessiva sia a quella dei singoli comparti.
a) Caratteristiche generali del Fondo pensione
PREVIDENZA COOPERATIVA è un fondo pensione negoziale, costituito in forma di associazione riconosciuta e operante in regime di contribuzione definita (l’entità della prestazione pensionistica è determinata in funzione della contribuzione effettuata e dei relativi rendimenti).
PREVIDENZA COOPERATIVA nasce dalla fusione di Cooperlavoro, Previcooper e Filcoop.
PREVIDENZA COOPERATIVA è finalizzato all’erogazione di trattamenti pensionistici complementari del sistema obbligatorio, ai sensi del D. Lgs. 5 dicembre 2005, n. 252 (di seguito anche “Decreto”). PREVIDENZA COOPERATIVA è iscritto all’albo tenuto dalla COVIP con il n. 170 ed è stato istituito ai sensi dell’art. 3 comma 1 lettera e) del D. Lgs. 5 dicembre 2005, n. 252 su iniziativa di A.G.C.I., Confcooperative, Legacoop unitamente alle rispettive associazioni di settore e da C.G.I.L., C.I.S.L., U.I.L. unitamente alle rispettive federazioni di categoria.
Sono destinatari di Previdenza Cooperativa, ai sensi e per gli effetti degli art. 2 comma 1 lettera c) e art. 3 comma 1 lettera e) del D. Lgs n. 252/05:
a) i soci lavoratori delle cooperative di lavoro;
b) i lavoratori dipendenti delle imprese cooperative, unitamente ai lavoratori dipendenti dei settori affini così come disciplinati dai CCNL che individuano in Previdenza Cooperativa il soggetto attuatore della forma di previdenza complementare;
c) i lavoratori dipendenti dei consorzi costituiti dalle imprese cooperative;
d) i lavoratori dipendenti di società costituite o comunque partecipate prevalentemente dalle predette cooperative o consorzi.
e) i lavoratori dipendenti a cui si applicano i contratti e gli accordi collettivi stipulati dalle Centrali e Associazioni o Federazioni Cooperative di settore e dalle Organizzazioni Sindacali di Cgil, Cisl, Uil che indicano Previdenza Cooperativa come soggetto attuatore della forma di previdenza complementare istituita;
f) i lavoratori dipendenti in distacco per mandato amministrativo ai sensi dell’art. 81 del D.Lgs 267/2000, se precedentemente già iscritti;
g) i familiari fiscalmente a carico, ai sensi dell’art. 12 TUIR, di lavoratori iscritti al Fondo.
h) se previsto da appositi accordi, delibere, regolamenti, i lavoratori dipendenti delle associazioni cooperative A.G.C.I., Legacoop, Confcooperative, compresi i dipendenti delle loro strutture settoriali, territoriali e delle società e degli enti da esse promossi e controllati la cui attività sia strettamente connessa e affine a quella istituzionale dell’organizzazione promotrice; i lavoratori dipendenti delle Organizzazioni Sindacali firmatarie dei CCNL che individuano in Previdenza Cooperativa il soggetto attuatore della forma di previdenza complementare, compresi i dipendenti delle loro strutture settoriali, territoriali e delle società e degli enti da esse promossi e controllati la cui attività sia strettamente connessa a quella istituzionale dell’organizzazione promotrice; i lavoratori in distacco presso le Organizzazioni Sindacali e le strutture associative cooperative ai sensi della legge 300 del 20.5.1970, compresi i dipendenti delle loro strutture settoriali, territoriali; i lavoratori delle imprese sociali aderenti alle fonti istitutive.
i) sono altresì associati per adesione contrattuale al Fondo i lavoratori ai quali si applichi un CCNL che individua in Previdenza Cooperativa il soggetto attuatore della forma di previdenza complementare, per effetto del versamento al Fondo del contributo contrattuale.
c) Fase transitoria e modalità aggiornamento del DPI
Per effetto della fusione di Cooperlavoro, Filcoop e Previcooper in PREVIDENZA COOPERATIVA tutti i comparti di investimento esistenti sono stati trasferiti nel fondo risultante dalla fusione, senza soluzione di continuità e senza alcuna modifica.
Durante la fase transitoria e fino al 31/12/2019 PREVIDENZA COOPERATIVA ha proposto la seguente pluralità di opzioni di investimento (comparti):
- Sicuro
- Bilanciato Pan-Europeo (ex-Cooperlavoro)
- Bilanciato Total Return (ex-Filcoop)
- Bilanciato Globale (ex-Previcooper)
- Dinamico Globale (ex-Cooperlavoro)
- Dinamico Pan-Europeo (ex-Previcooper)
A far data dall’efficacia della fusione (i.e. 01/07/2018) e limitatamente al comparto Sicuro, in considerazione della sostanziale omogeneità delle caratteristiche dei comparti originari di Cooperlavoro, Filcoop e Previcooper (i.e. Sicurezza, Xxxxxxxxx, Sicuro), nonché della presenza del medesimo soggetto gestore, tutte le attività sono state concentrate in un comparto unico: i comparti garantiti di Cooperlavoro e Filcoop sono stati incorporati nel comparto garantito di Previcooper, denominato “SICURO”.
Per le altre opzioni di investimento, l’organo di amministrazione del Fondo, nella seduta del 10/07/2019, all’esito delle analisi delle caratteristiche socio-demografiche della popolazione di riferimento e dei relativi bisogni previdenziali, ha deliberato la revisione della politica di investimento, con l’avvio di un processo di aggregazione dei comparti Bilanciato Pan Europeo, Globale e Total Return in un unico Comparto Bilanciato e dei comparti Dinamico Pan Europeo e Globale in un unico Comparto Dinamico, la definizione della strategia finanziaria da attuare per ottenere, dall’impiego delle risorse dei due comparti risultanti dall’aggregazione, combinazioni rischio/rendimento efficienti nell’arco temporale coerente con i bisogni previdenziali della suddetta popolazione e l’avvio del processo di selezione dei nuovi soggetti gestori degli stessi.
La nuova politica di investimento, l’aggregazione dei comparti e l’avvio dei nuovi mandati gestionali sono efficaci dal 2 gennaio 2020.
Negli ultimi mesi del 2020, inoltre, anche al fine di valutare i possibili impatti dell’emergenza sanitaria COVID-19, il Fondo ha avviato un processo di aggiornamento degli obiettivi da realizzare nella gestione finanziaria, come descritto nella successiva sezione 2.
2. Obiettivi da realizzare nella gestione finanziaria
Il Fondo ha lo scopo di consentire agli aderenti di disporre, all’atto del pensionamento, di prestazioni pensionistiche complementari del sistema obbligatorio. A tale fine esso provvede alla raccolta dei contributi, alla gestione delle risorse nell’esclusivo interesse degli aderenti e all’erogazione delle prestazioni secondo quanto disposto dalla normativa in materia di previdenza complementare. Il Fondo non ha scopo di lucro.
PREVIDENZA COOPERATIVA propone ai suoi aderenti le seguenti opzioni di investimento (comparti):
- Sicuro
- Bilanciato
- Dinamico
a) Analisi delle caratteristiche degli aderenti e dei bisogni previdenziali
L’analisi delle caratteristiche demografiche e reddituali degli iscritti è stata condotta, separatamente, per i singoli comparti di adesione, tenuto conto di un numero comunque ridotto di posizioni multi- comparto. Tale modalità di analisi risulta peraltro in linea con le indicazioni fornite da EIOPA nel corso degli stress test 2015, 2017 e 2019.
Per ciascun comparto, è stato quindi individuato un campione rappresentativo di aderenti, di cui sono state analizzate le caratteristiche socio-demografiche utili alla stima dell’integrazione pensionistica offerta dal Fondo, e individuato un “aderente rappresentativo”, ovvero quell’ipotetico aderente le cui caratteristiche demografiche e reddituali rappresentano quelle della media degli aderenti al comparto. I dati utilizzati per l’ultima analisi sono riferiti al 30 settembre 2020.
Più in dettaglio, le principali caratteristiche degli aderenti analizzati sono di seguito riassunte:
BILANCIATO Classi di età | # iscritti analizzati | Età media (anni) | Anzianità contributiva prev. compl. media (anni) | Montante II pilastro / RAL (media) | Aliquota contributiva effettiva media (% RAL) |
< 40 anni | 2.604 | 35,2 | 8,3 | 0,7 | 10,0% |
40-44 anni | 3.746 | 42,3 | 11,7 | 1,1 | 10,1% |
45-49 anni | 5.652 | 47,0 | 12,8 | 1,3 | 10,1% |
50-54 anni | 5.379 | 52,0 | 13,5 | 1,3 | 10,1% |
55-59 anni | 4.994 | 56,8 | 14,3 | 1,4 | 10,2% |
≥ 60 anni | 2.579 | 62,0 | 14,3 | 1,4 | 10,2% |
Aderente rappresentativo | 24.954 | 49,7 | 12,8 | 1,3 | 10,1% |
DINAMICO Classi di età | # iscritti analizzati | Età media (anni) | Anzianità contributiva prev. compl. media (anni) | Montante II pilastro / RAL (media) | Aliquota contributiva effettiva media (% RAL) |
< 40 anni | 744 | 34,5 | 7,5 | 0,7 | 10,3% |
40-44 anni | 786 | 42,1 | 11,2 | 1,1 | 10,2% |
45-49 anni | 927 | 47,0 | 12,3 | 1,2 | 10,4% |
50-54 anni | 788 | 51,8 | 13,1 | 1,4 | 10,4% |
55-59 anni | 494 | 56,8 | 13,7 | 1,4 | 10,4% |
≥ 60 anni | 172 | 61,9 | 14,0 | 1,5 | 10,3% |
Aderente rappresentativo | 3.911 | 46,5 | 11,6 | 1,2 | 10,3% |
SICURO Classi di età | # iscritti analizzati | Età media (anni) | Anzianità contributiva prev. compl. media (anni) | Montante II pilastro / RAL (media) | Aliquota contributiva effettiva media (% RAL) |
< 40 anni | 2.345 | 34,6 | 7,9 | 0,6 | 8,4% |
40-44 anni | 2.294 | 42,2 | 10,7 | 0,8 | 8,8% |
45-49 anni | 2.810 | 47,0 | 11,2 | 0,9 | 8,8% |
50-54 anni | 2.543 | 52,0 | 11,5 | 0,9 | 8,8% |
55-59 anni | 2.361 | 56,9 | 11,5 | 0,9 | 8,9% |
≥ 60 anni | 1.497 | 62,4 | 11,4 | 0,9 | 8,7% |
Aderente rappresentativo | 13.850 | 48,4 | 10,7 | 0,8 | 8,8% |
Note:
• al fine di individuare il campione rappresentativo di xxxxxxxx, rispetto a cui procedere alle successive stime dell’integrazione pensionistica del Fondo, sono stati utilizzati opportuni filtri di esclusione (ad es.: non attivi, non versanti, destinazione non integrale TFR, reddito “outlier”, multicomparto) rispetto agli iscritti complessivi di Previdenza Cooperativa (#109.763 aderenti);
• l’aliquota contributiva è ottenuta come somma delle aliquote datore, iscritto e TFR.
I risultati dell’analisi evidenziano in particolare una maggiore concentrazione di posizioni sui Comparti Bilanciato (alla data di analisi ca. il 58% degli aderenti e il 68% dei montanti complessivi del campione analizzato) e Sicuro (ca. il 32% degli iscritti e il 21% dei montanti); più contenute le adesioni al Dinamico (ca. il 9% degli iscritti e l’11% dei montanti).
Considerato che la prestazione pensionistica erogata da PREVIDENZA COOPERATIVA è diretta a integrare le prestazioni del sistema obbligatorio, sono stati quindi effettuati specifici approfondimenti volti a stimare la copertura pensionistica (lorda) di II pilastro.
A tal fine, per ciascun aderente “rappresentativo” sono state ipotizzate tra gli altri:
• età di pensionamento individuata sulla base delle stime fornite dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, elaborate in base alla normativa vigente, con i modelli della Ragioneria Generale dello Stato (aggiornati a luglio 2020);
• coefficienti di conversione del montante previdenziale di II pilastro in rendita corrispondenti a quelli previsti dall’attuale convenzione con UnipolSai in ipotesi di rendita vitalizia immediata a premio unico con rivalutazione annua e tasso tecnico 0%;
• incremento di retribuzione reale collegato all’aumentare dell’età (c.d. curva di carriera) stimato dalla distribuzione dei redditi medi per età degli iscritti analizzati, opportunamente rivalutato per un tasso di inflazione in linea con le aspettative implicite del mercato nel medio periodo;
• abbattimento prudenziale del montante previdenziale accumulato nel tempo per effetto delle anticipazioni, stimate sulla base dei dati storici (set. 2017-se.2020) degli aderenti al Fondo (ca. 1,7% p.a. per Bilanciato, ca. 1,8% p.a. Dinamico).
Le proiezioni di copertura di II pilastro al pensionamento – ipotizzando rivalutazioni nominali annue crescenti (da 0 a 3%), applicate alla posizione e ai contributi versati al Fondo Pensione per ciascun aderente rappresentativo - sono riportate nelle seguenti tabelle.
BILANCIATO | Anni al pens. | Tasso di sostituzione di II pilastro (lordo, % ultima RAL) | Montante II pilastro / ultima RAL | ||||
rend. nom: 0,0% | rend. nom: 1,5% | rend. nom: 3,0% | rend. nom: 0,0% | rend. nom: 1,5% | rend. nom: 3,0% | ||
< 40 anni | 32 | 10,2% | 12,9% | 16,6% | 2,7 | 3,4 | 4,4 |
40-44 anni | 24 | 9,8% | 11,9% | 14,8% | 2,6 | 3,2 | 3,9 |
45-49 anni | 19 | 9,2% | 11,0% | 13,1% | 2,4 | 2,9 | 3,5 |
50-54 anni | 14 | 8,6% | 9,9% | 11,5% | 2,3 | 2,6 | 3,0 |
55-59 anni | 11 | 9,5% | 10,7% | 12,1% | 2,3 | 2,5 | 2,9 |
≥ 60 anni | 6 | 8,3% | 9,0% | 9,7% | 2,0 | 2,1 | 2,3 |
Aderente rappresentativo | 16 | 8,7% | 10,1% | 11,8% | 2,3 | 2,7 | 3,1 |
% ultima RAL, TS lordo
18,0%
16,0%
14,0%
12,0%
10,0%
8,0%
6,0%
4,0%
2,0%
0,0%
Comparto BILANCIATO:
Tasso di sostituzione II pilastro, % ultima RAL
(rendimento nominale: 0,0%, 1,5% e 3,5% p.a.)
16,6%
14,8%
13,1%
12,9%
11,5%
11,9%
11,0%
10,20%
9,80%
9,20%
9,9%
8,60%
12,1%
10,7%
9,50%
9,7%
9,0%
8,30%
2.604
3.746
5.652
5.379
4.994
2.579
n. iscritti analizzati
6000
5000
4000
3000
2000
1000
0
< 40 anni 40-44
anni
45-49
anni
50-54
anni
55-59
anni
>=60 anni
# iscritti analizzati TS di II pilastro (1,5% p.a.) TS di II pilastro (3,5% p.a.) TS di II pilastro (0,0% p.a.)
DINAMICO | Anni al pens. | Tasso di sostituzione di II pilastro (lordo, % ultima RAL) | Montante II pilastro / ultima RAL | ||||
rend. nom: 0,0% | rend. nom: 1,5% | rend. nom: 3,0% | rend. nom: 0,0% | rend. nom: 1,5% | rend. nom: 3,0% | ||
< 40 anni | 32 | 10,8% | 13,6% | 17,4% | 2,8 | 3,5 | 4,5 |
40-44 anni | 24 | 10,5% | 12,8% | 15,8% | 2,7 | 3,3 | 4,1 |
45-49 anni | 19 | 10,2% | 12,1% | 14,5% | 2,6 | 3,1 | 3,8 |
50-54 anni | 14 | 9,8% | 11,3% | 13,1% | 2,5 | 2,9 | 3,4 |
55-59 anni | 11 | 10,7% | 12,1% | 13,7% | 2,5 | 2,8 | 3,2 |
≥ 60 anni | 6 | 9,4% | 10,1% | 10,9% | 2,2 | 2,3 | 2,5 |
Aderente rappresentativo | 20 | 10,0% | 12,0% | 14,5% | 2,6 | 3,1 | 3,8 |
% ultima RAL, TS lordo
20,0%
18,0%
16,0%
14,0%
12,0%
10,0%
8,0%
6,0%
4,0%
2,0%
0,0%
Comparto DINAMICO:
Tasso di sostituzione II pilastro, % ultima RAL
(rendimento nominale: 0,0%, 1,5% e 3,5% p.a.)
17,4%
15,8%
14,5%
13,1%
13,7%
13,6%
12,8%
12,1%
11,3%
10,80%
10,50%
10,20%
9,80%
12,1%
10,70%
10,9%
10,1%
9,40%
744
786
927
788
494
172
1000
n. iscritti analizzati
900
800
700
600
500
400
300
200
100
0
< 40 anni 40-44
anni
45-49
anni
50-54
anni
55-59
anni
>=60 anni
# iscritti analizzati TS di II pilastro (1,5% p.a.)
TS di II pilastro (3,5% p.a.) TS di II pilastro (0,0% p.a.)
Per quanto riguarda invece il Comparto Sicuro, tenuto conto degli obiettivi chiaramente esplicitati dal D. Lgs. n. 252/2005 e dalla comunicazione Covip prot. n. 815/2007, Previdenza Cooperativa ha deciso di prescindere dalla puntuale definizione di tassi di sostituzione obiettivo per gli aderenti, definendo per il comparto l’obiettivo del raggiungimento, con elevata probabilità, di un rendimento pari o superiore al tasso di rivalutazione del TFR e al contempo una garanzia di un rendimento minimo compatibile con quella richiesta dalla normativa vigente.
b) Identificazione degli obiettivi finanziari dei Comparti Nel corso del 2019, il Fondo ha:
• approvato la nuova articolazione dell’offerta previdenziale di PREVIDENZA COOPERATIVA in 3 comparti: “Sicuro”, “Bilanciato” e “Dinamico”;
• individuato gli obiettivi finanziari dei Comparti Bilanciato e Dinamico (in coerenza ai risultati dell’analisi del fabbisogno previdenziale) e quelli del Sicuro (in coerenza con le disposizioni normative vigenti per comparti “garantiti”);
• proceduto alla complessiva ottimizzazione della politica di investimento di Bilanciato e Dinamico, deliberando le nuove asset allocation strategiche e modello gestionale ottimali implementate a decorrere dal 2/1/2020.
Negli ultimi mesi del 2020, sulla base delle elaborazioni prodotte dall’advisor finanziario, il Fondo ha avviato un processo di verifica delle asset allocation vigenti alla luce del nuovo contesto di mercato nonché un approfondimento sui possibili scenari di evoluzione patrimoniale e il corrispondente profilo di liquidità di medio periodo del comparto Bilanciato.
Le previsioni utilizzate per tali analisi scontano uno scenario di medio termine prudente, con attese di inflazione contenute e un’accresciuta volatilità per i principali mercati finanziari; in tale contesto, le redditività nominali rimangono limitate per i principali mercati obbligazionari governativi sviluppati nonché per l’obbligazionario corporate investment grade; maggiori – a fronti di rischi superiori – per bond Paesi emergenti, corporate high yield, azioni ed investimenti alternativi.
Gli esiti di tale verifica, in particolare, hanno evidenziato:
• rendimenti reali di medio termine in parziale riduzione per il Bilanciato, stabili per il Dinamico; contraddistinti in entrambi i casi da maggiori volatilità rispetto al 2019;
• il seguente aggiornamento dei target di copertura di II pilastro per i profili rappresentativi individuati dall’analisi previdenziale (con indicatori di montanti/RAL migliori del 2019, tassi di sostituzione più bassi per effetto dell’utilizzo di ipotesi più prudenziali sui tassi di conversione in rendita):
Aderente rappresentativo | Anni al pensionam. | Tasso di sostituzione di II pilastro (lordo, % ultima RAL) | Montante II pilastro / ultima RAL |
Bilanciato | 16 | 8% - 10% | 2,0 – 2,5 |
Dinamico | 20 | 12% - 14% | 3,0 – 3,5 |
• un profilo di liquidità di medio periodo del comparto Bilanciato compatibile con l’introduzione di investimenti in mercati privati per la quota massima già individuata nel xxxxx xxx 0000 (xxxx al 5%).
Valutati tali risultati, il Consiglio di Amministrazione del 17/12/2020 ha confermato la validità di articolazione e politica di investimento dei comparti definita nel 2019, le quali assicurano agli iscritti una adeguata differenziazione nella scelta del profilo rischio-rendimento e un’ampia diversificazione sui principali mercati liquidi. Il Consiglio di Amministrazione, in ottica di ulteriore diversificazione e parziale de-correlazione del portafoglio, ha inoltre valutato positivamente per il comparto Bilanciato l’opportunità di introdurre, tramite l’impiego in strumenti alternativi (FIA), un rischio di illiquidità funzionale a migliorare la probabilità associata al raggiungimento degli obiettivi minimi individuati dal Fondo per tale comparto analizzando, a tal riguardo, i rapporti rischio-rendimento associati all’investimento in strumenti alternativi sia isolatamente che in relazione all’interazione con le altre asset class.
Di seguito vengono riportate per i tre comparti le stime degli indicatori di rendimento/rischio (al netto degli oneri fiscali gravanti sulla quota)1 in ultimo aggiornate sulla base dello scenario di mercato aggiornato al 31/12/2021. L’orizzonte temporale utilizzato per tale verifica è pari a:
• 16 anni per Bilanciato e 20 anni per Dinamico, coerentemente con la maturazione dei requisiti pensionistici da parte degli iscritti “rappresentativi”;
• 5 anni per il comparto Sicuro, coerentemente con la natura del comparto.
SICURO
Obiettivo: la gestione è volta a realizzare con elevata probabilità rendimenti che siano almeno pari a quelli del TFR, in un orizzonte temporale pluriennale. La presenza di una garanzia di risultato consente di soddisfare le esigenze di un soggetto con una bassa propensione al rischio o ormai prossimo alla pensione. Il comparto è destinato ad accogliere anche i flussi di TFR conferiti tacitamente e, in ipotesi di richiesta di rendita integrativa temporanea (XXXX), salvo diversa volontà degli iscritti, la gestione della parte di montante di cui viene richiesto il frazionamento.
Orizzonte temporale di verifica: 5 anni.
Grado di rischio: Basso. La volatilità media annua attesa è pari a 1,9% ca.
Rendimento medio annuo atteso: nominale pari a 0,3% corrispondente a ca. -1,2% in termini reali1. Si segnala che il comparto presenta una garanzia di capitale a scadenza e una garanzia di capitale o di rendimento minimo pari al tasso di rivalutazione dell’inflazione italiana in caso di eventi specifici, come analiticamente descritto nella successiva Sezione 3.
Probabilità di rendimenti inferiori all’inflazione: 71% (probabilità che, sulla base delle simulazioni prospettiche e su dati storici, il rendimento dell’investimento, nell’orizzonte temporale della gestione, risulti inferiore al limite citato).
Probabilità di rendimenti inferiori al TFR: 90% (probabilità che, sulla base delle simulazioni prospettiche e su dati storici, il rendimento dell’investimento, nell’orizzonte temporale della gestione, risulti inferiore al limite citato).
1 Si segnala che rendimenti attesi e volatilità dei comparti sono stimati sulla base di un modello stocastico di generazione di scenari di tipo Montecarlo. Tale modello è parametrato su dati di mercato aggiornati alla data di analisi (ad es.: struttura a termine delle curve di tasso d’interesse nominale, curve di inflazione, premio per il rischio azionario, …).
BILANCIATO
Obiettivo: gestione finalizzata a realizzare un rendimento superiore alla rivalutazione attesa del TFR nel medio - medio/lungo periodo rispondendo alle esigenze di un soggetto che privilegia la continuità dei risultati nei singoli esercizi, comunque accettando un’esposizione al rischio moderata.
Orizzonte temporale di verifica: 16 anni.
Grado di rischio: Medio. La volatilità media attesa annua è pari al 3,8% ca.
Rendimento medio annuo atteso: nominale pari a 1,9% corrispondente a ca. 0,5% in termini reali1
Probabilità di rendimenti inferiori all’inflazione: 37% (probabilità che, sulla base delle simulazioni prospettiche e su dati storici, il rendimento dell’investimento, nell’orizzonte temporale della gestione, risulti inferiore al limite citato).
Probabilità di rendimenti inferiori al TFR: 65% (probabilità che, sulla base delle simulazioni prospettiche e su dati storici, il rendimento dell’investimento, nell’orizzonte temporale della gestione, risulti inferiore al limite citato).
DINAMICO
Obiettivo: rivalutazione del capitale investito rispondendo alle esigenze di un soggetto che ricerca rendimenti più elevati nel lungo periodo (comparto contraddistinto da obiettivi di redditività superiori sia alla rivalutazione attesa del TFR che a quella del Comparto Bilanciato) ed è disposto ad accettare una maggiore esposizione al rischio con una certa discontinuità dei risultati nei singoli esercizi.
Orizzonte temporale di verifica: 20 anni.
Grado di rischio: Medio/Alto. La volatilità media attesa annua è pari al 5,6% ca.
Rendimento medio annuo atteso: nominale pari al 2,7% corrispondente a ca. 1,3% in termini reali1.
Probabilità di rendimenti inferiori all’inflazione: 20% (probabilità che, sulla base delle simulazioni prospettiche e su dati storici, il rendimento dell’investimento, nell’orizzonte temporale della gestione, risulti inferiore al limite citato).
Probabilità di rendimenti inferiori al TFR: 38% (probabilità che, sulla base delle simulazioni prospettiche e su dati storici, il rendimento dell’investimento, nell’orizzonte temporale della gestione, risulti inferiore al limite citato).
Non è stata disegnata un’articolazione di tipo “life-cycle”, né previsti comparti “target date”; agli iscritti è in ogni caso consentito di scegliere uno o più comparti in cui far confluire i versamenti contributivi, con facoltà di modificare nel tempo tale destinazione. L’aderente può inoltre riallocare la propria posizione individuale tra i diversi comparti, nel rispetto del periodo minimo di permanenza definito in Nota informativa.
1 Rendimento nominale annuo atteso al netto del tasso di inflazione. Inflazione media annua ipotizzata pari a 1,5% a 5 anni, ca. 1,4% a 16 anni e a 20 anni.
3. Criteri da seguire nell’attuazione della gestione finanziaria
(classificazione Covip: Garantito)
a) Ripartizione strategica delle attività
Ripartizione strategica delle attività per classe di strumento (azioni/obbligazioni/liquidità)
La politica di gestione è orientata all’investimento prevalente in strumenti obbligazionari di breve/media durata (di emittenti sia pubblici che privati), con una componente residuale di titoli azionari (non superiore al 10%). Per la gestione della componente azionaria potranno essere utilizzati anche OICR.
Ripartizione per area geografica
Investimenti prevalentemente circoscritti all’area Europea. Non è consentito l’investimento in obbligazioni emesse da Paesi o società residenti in Paesi non appartenenti all’Ocse.
Valute e coperture valutarie
La valuta del comparto è l’Euro. Il gestore ha l’obbligo di coprire il rischio di cambio derivante dagli investimenti in strumenti del mercato monetario ed obbligazionario, governativi e corporate, denominati in valute diverse dall’Euro. Gli strumenti derivati su tassi di cambio sono ammessi esclusivamente per finalità di copertura. La copertura del rischio di cambio nei confronti dell'Euro degli investimenti obbligazionari denominati in divisa diversa dall'Euro si ritiene soddisfatta qualora la copertura stessa non risulti mai inferiore al 95%. Resta inteso che la copertura non deve superare il 100% della posizione valutaria da coprire al momento in cui viene effettuata l’operazione.
Duration media della componente obbligazionaria
Non è previsto un target ovvero un limite di duration. La durata media degli investimenti obbligazionari è comunque di breve/media durata in coerenza con la durata del mandato assegnato.
Aspetti etici, sociali, ambientali
Nella attuazione della politica di investimento non sono presi in considerazione aspetti sociali, etici ed ambientali.
Parametro di riferimento
La gestione di tipo “total return” ha come obiettivo quello di conseguire sull’orizzonte temporale coincidente con la durata della Convenzione, un rendimento annuale in linea o superiore con quello dell’inflazione italiana (codice Bloomberg ITCPI, codice Datastream ITCPWORKF), indipendentemente dall’andamento dei mercati finanziari. Peraltro, l’obiettivo di rendimento costituisce solo uno degli elementi presi in considerazione dal gestore nell’attuazione della politica di gestione, per cui le scelte d’investimento, il profilo di rischio e i rendimenti della gestione potranno discostarsi, in maniera anche significativa, da detto parametro di riferimento in considerazione della garanzia prestata e dell’obiettivo di ottenere, con elevata probabilità, rendimenti pari o superiori a quelli del TFR in un orizzonte temporale pluriennale.
Caratteristiche della garanzia prestata dal gestore al Fondo
Alla scadenza della Convenzione, il Gestore si impegna a mettere a disposizione del Fondo un importo almeno pari alla somma dei valori e delle disponibilità conferiti in gestione, al netto di eventuali anticipazioni e riscatti parziali, relativi a tutte le posizioni individuali in essere nel comparto.
La base di riferimento per il calcolo del valore delle posizioni individuali ai fini della garanzia è il valore unitario della quota del portafoglio, al netto delle commissioni di gestione e garanzia e degli oneri di negoziazione finanziaria, e al lordo degli oneri fiscali e di ogni altro onere non direttamente imputabile al gestore (c.d. valore minimo garantito a scadenza).
La medesima garanzia è fornita nel corso della durata della convenzione qualora si realizzi in capo agli aderenti al suddetto comparto uno dei seguenti eventi:
- riscatto di cui all’art. 14, co. 5, del D. Lgs.252/2005 per perdita dei requisiti di partecipazione;
- anticipazione per ulteriori esigenze di cui all’art. 11, co. 7 lett. c) del Decreto;
- rendita integrativa temporanea anticipata (XXXX) ai sensi della normativa vigente, salvo revoca della stessa nei casi di esercizio, non ripetibile, delle facoltà di revocare l’erogazione della XXXX e di trasferimento.
- esercizio del diritto alla prestazione pensionistica;
- riscatto per decesso di cui all’articolo 14, co. 3 del Decreto;
- riscatto per invalidità permanente che comporti la riduzione della capacità di lavoro a meno di un terzo di cui all’articolo 14, co. 2, lettera c) del Decreto;
- riscatto per inoccupazione per un periodo superiore a 48 mesi di cui all’articolo 14, co. 2, lettera c) del Decreto;
- anticipazione per spese sanitarie di cui all’articolo 11, co. 7, lettera a) del Decreto;
- anticipazione per acquisto e ristrutturazione prima casa di cui all’articolo 11, co. 7, lettera b) del Decreto.
b) Gli strumenti finanziari nei quali si intende investire e i rischi connessi
Strumenti finanziari in cui si intende investire:
Il gestore può effettuare le scelte di investimento fra gli strumenti contemplati dal D.M. n. 166/2014 avendo cura di rispettare i seguenti vincoli e limiti:
• Titoli di debito e di capitale quotati su mercati regolamentati;
• Titoli di debito: sono escluse obbligazioni emesse da Paesi o società residenti in Paesi non appartenenti all’OCSE;
• Rating: le obbligazioni emesse da enti governativi, agenzie, enti sovranazionali o da questi garantite (cosiddetti governativi) ed i valori mobiliari di natura obbligazionaria emessi da società private (cosiddetti corporate) all’atto dell’acquisizione e per l’intera permanenza in portafoglio devono godere di una valutazione di merito creditizio rientrante nell’Investment Grade attribuito da almeno una delle Agenzie S&P o Moody’s. In difetto di rating sul titolo, farà fede il rating del Paese emittente ovvero dell’emittente. Nel caso in cui solo una Agenzia assegni un rating, questa sarà la valutazione da considerare ai fini dei controlli. Il Gestore, sulla base delle proprie autonome valutazioni sul merito creditizio del Paese emittente ovvero dell’emittente, in linea con le previsioni della Circolare COVIP prot. n. 5089 del 22/07/2013 e dell’articolo 6, co. 5-quinquies del Decreto, potrà effettuare investimenti o detenere in portafoglio valori mobiliari governativi o corporate, aventi rating inferiori all’Investment Grade nella scala S&P oppure nella scala Moody’s, ma non inferiore a BB- (S&P) e Ba3 (Moody’s), entro il limite massimo del 20% del patrimonio del comparto in gestione;
• Titoli di debito “corporate”: sono ammessi nel limite del 40% del valore del mandato ed il loro inserimento si ispira a principi di prudenza e di diversificazione. Non sono ammesse le emissioni subordinate, le obbligazioni strutturate o convertibili; gli strumenti di debito derivanti da operazioni di cartolarizzazione (come i “mortgage backed securities” e gli “asset backed securities”) sono ammessi entro il 10% del patrimonio;
• Titoli di capitale: il peso complessivo della componente rappresentativa di titoli di capitale può raggiungere al massimo il 10%;
• Mercati di negoziazione: per titoli quotati si intendono i titoli negoziati nei mercati regolamentati di cui all’articolo 47 della direttiva 2004/39/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 21 aprile 2004 (vd. art. 1, co. 1, lett. m) del D.M. n. 166/2014). Sono inclusi anche i mercati di cui alle seguenti liste: a) ESMA, Elenco dei mercati regolamentati relativa ai mercati esteri riconosciuti ai sensi dell'ordinamento comunitario ex art. 67, comma 1 del d.lgs. n. 58/98; b) Assogestioni, Lista “Altri mercati regolamentati”; c) Consob, Elenco dei mercati esteri riconosciuti ai sensi dell'art. 67, comma 2, del d.lgs. N. 58/98 - Elenco dei mercati regolamentati italiani autorizzati dalla Consob.
Strumenti alternativi:
Non sono consentiti strumenti alternativi, ivi inclusi fondi chiusi mobiliari ed immobiliari e fondi aperti non armonizzati.
Strumenti derivati
L’utilizzo di strumenti derivati è limitato ai derivati quotati ed unicamente per finalità di copertura. OICR
È consentito acquisire quote di OICR, ETF, SICAV, rientranti nell’ambito di applicazione della direttiva 2009/65/CE, di cui all’articolo 1, co. 1, lett. o) del D.M. n. 166/2014, limitatamente alla componente del portafoglio rappresentativa dei titoli di capitale, a condizione che essi siano utilizzati al fine di assicurare una efficiente gestione del portafoglio tramite una adeguata diversificazione del rischio. Inoltre, i programmi e i limiti di investimento devono essere compatibili con quelli previsti dal Decreto e dal D.M. n. 166/2014 e delle linee di indirizzo della gestione. Sul Fondo non vengono fatti gravare commissioni di gestione, spese e diritti di qualsiasi natura relativi alla sottoscrizione e al rimborso delle quote acquisite.
c) Modalità di gestione diretta o indiretta che si intende adottare e lo stile
Modalità di gestione
La gestione delle risorse è demandata a intermediari professionali mentre il Fondo svolge su di essi una funzione di controllo. Le risorse del comparto sono gestite tramite convenzione assicurativa di ramo VI con garanzia contrattuale di restituzione del capitale a scadenza e per eventi.
Stile di gestione
Gestione di tipo “total return” (non è previsto un benchmark). Livello massimo di rotazione annua del portafoglio (turn-over)
Il tasso di rotazione annua del portafoglio coerente con la composizione del portafoglio e lo stile di gestione adottato, tenuto conto della necessità del reinvestimento dei titoli obbligazionari in scadenza, è pari al 100%. L’indicatore turnover viene monitorato annualmente.
Indicatori di rischio (assoluto)
La gestione non prevede un benchmark ma un obiettivo di rendimento, conseguentemente l'operato del gestore viene valutato tramite la volatilità, ovvero la deviazione standard dei rendimenti realizzati. Il gestore è impegnato a mantenere il valore annualizzato della volatilità al di sotto del limite massimo del 4%.
d) Caratteristiche dei mandati
Numero di mandati in cui è articolata la gestione
Le risorse dell’intero comparto sono gestite tramite un’unica convenzione assicurativa di ramo VI con garanzia contrattuale di restituzione del capitale a scadenza e per eventi.
Con effetto dal 01/10/2016 il mandato è affidato a UNIPOLSAI Assicurazioni S.p.A..
Gestore | Tipologia mandato | % risorse affidate | Tipologia gestione | Volatilità massima (annua) |
UnipolSai | Garantito | 100% | Total Return (senza benchmark) | 4% |
Struttura commissionale
Le commissioni percepite dai gestori prevedono:
- una commissione in cifra fissa (di gestione e garanzia); Eventuali requisiti che i Gestori devono possedere oltre quelli di legge
Il Gestore è in possesso dei requisiti fissati dalle competenti Autorità di Vigilanza ai sensi dell’articolo 6, comma 7 del decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252.
In occasione della procedura selettiva del 2016 il Consiglio di Amministrazione di Previcooper ha stabilito, ai fini della presentazione delle candidature, i requisiti di seguito elencati:
a) succursale o altra stabile organizzazione o sede operante in Italia;
b) mezzi di terzi in gestione, ovvero attività a copertura delle riserve tecniche dei Rami Vita, non inferiori a 3.000 milioni di Euro.
e) Criteri per l’esercizio dei diritti di voto spettanti al Fondo
La titolarità del diritto di voto inerente ai valori mobiliari oggetto della gestione spetta, in ogni caso, al Fondo.
Il gestore si impegna a rilasciare al Fondo delega per l’esercizio del diritto di voto. Le Parti possono concordare che il gestore eserciti direttamente il diritto di voto sulla base di istruzioni vincolanti, rilasciate per iscritto e per singola assemblea, impartite dal Fondo.
(classificazione Covip: Obbligazionario Misto)
a) Ripartizione strategica delle attività
Ripartizione strategica delle attività per classe di strumento (azioni/obbligazioni/liquidità)
A livello strategico, la gestione delle risorse è suddivisa tra strumenti di natura obbligazionaria (70% neutrale, inclusivo di Private Debt) e strumenti di natura azionaria (30% neutrale, inclusivo di Private Equity).
Ripartizione per area geografica
L’area di investimento è primariamente costituita dai mercati di Paesi OCSE. In particolare, sia per gli strumenti obbligazionari che per quelli azionari, l’area di investimento prevalente è rappresentata da Europa, Nord America e, in via residuale, da Paesi non OCSE.
Valute e coperture valutarie
L’investimento in obbligazioni denominate in Euro è preponderante. Gli investimenti in obbligazioni non denominate in Euro (principalmente USD e GBP) prevedono la copertura del rischio valutario, a differenza degli investimenti in azioni denominati in valute diverse dall’euro.
L’esposizione al rischio di cambio dei gestori è comunque ammessa entro i limiti di cui all’art. 5 co. 6 del D.M. n. 166/2014.
Duration media della componente obbligazionaria
La duration media della componente obbligazionaria quotata, calcolata con riferimento al benchmark adottato, è pari a ca. 5,1 anni.
Aspetti etici, sociali, ambientali
Il comparto non è caratterizzato da una politica di investimento che promuova attivamente caratteristiche ambientali, sociali o una combinazione di tali caratteristiche, o abbia come obiettivo gli investimenti sostenibili.
Nell’attuazione della politica di investimento, nell’ambito del processo di valutazione e selezione degli investimenti, i gestori del comparto Bilanciato e Dinamico possono comunque prendere in considerazione nella selezione degli emittenti, anche gli aspetti di sostenibilità ambientale, sociale e di governo societario (di seguito congiuntamente anche “ESG”).
Benchmark
Il benchmark dei “mandati tradizionali” (ovvero dei gestori che investono in strumenti finanziari quotati su mercati regolamentati) si compone per l’82,5% da indici di mercato obbligazionari e azionari e per il 17,5% da un obiettivo di redditività (Euribor 3m + uno spread annuo), come riportato nella tabella che segue:
Descrizione | Peso % | Ticker Bloomberg |
ICE BofAML 1-10 Year Pan-Europe Government, Total Return € hedged | 19,6 | W5GE index, TR € hdg |
ICE BofAML 1-10 Year US Treasury, Total Return € hedged | 7,7 | G5O2 Index, TR € hdg |
ICE BofAML US Emerging Markets External Sovereign IG All mats, Total Return € hedged | 3,5 | DGIG Index, TR € hdg |
ICE BofAML Global Inflation Linked 1-10Y Government Excluding Japan, Total Return € hedged | 3,5 | W5JI Index, TR € hdg |
ICE BofAML Euro Corporate IG All mats, Total Return € | 9,1 | ER00 Index, TR € |
ICE BofAML US Large Cap Corporate IG All mats, Total Return € hedged | 9,1 | C0AL Index, TR € hdg |
Euribor 3 Mesi + 1,75% | 17,5 | EUR003M Index |
MSCI World All Countries, Net Total Return € | 30,0 | NDEEWNR Index |
È inoltre previsto l’investimento in strumenti illiquidi non quotati su mercati regolamentati (mercati privati) sino al 5% del comparto, per il tramite di Fondi di Investimento Alternativi (in breve: “FIA”), focalizzati in strategie di private equity e private debt, il cui obiettivo per il Fondo è rappresentato principalmente dalla massimizzazione del Cash Multiple (ovvero il rapporto tra valore patrimoniale corrente netto del portafoglio, aumentato delle distribuzioni effettuate e dedotte le commissioni di gestione, rispetto al valore complessivo delle risorse conferite).
b) Gli strumenti finanziari nei quali si intende investire e i rischi connessi
Strumenti finanziari in cui si intende investire:
Fermo restando i divieti ed i limiti della normativa sulla previdenza complementare, in particolare quelli stabiliti dal D. Lgs. n. 252/2005 e dal D.M. n. 166/2014, attualmente le risorse del comparto possono essere investite da:
1) i gestori dei mandati tradizionali (cfr. sezione Caratteristiche dei Mandati), in strumenti finanziari quotati su mercati regolamentati consentiti dalla normativa vigente con i seguenti principali limiti:
i. strumenti di debito quotati o quotandi emessi da Stati OCSE, anche legati all’andamento dell’inflazione; gli strumenti di debito emessi da emittenti governativi, locali e agenzie non OCSE o soggetti ivi residenti ammessi solo se denominati in USD o in EUR entro il limite del 8,2% del comparto;
ii. strumenti di debito societario quotati o quotandi ammessi entro il limite del 28,4% del comparto; all’interno di tale limite, gli strumenti di debito derivanti da operazioni di cartolarizzazione, subordinati e ibridi sono ammessi, in via residuale, entro il limite del 4,4% del comparto; le emissioni subordinate, sono ammesse esclusivamente se bancarie, con grado di subordinazione non inferiore ad Upper Tier 2 (o Lower Tier 2 se di vecchia emissione), se assicurative, con un grado di subordinazione non inferiore a junior subordinated;
iii. il rating minimo degli strumenti di debito ammessi sarà pari a Investment Grade (in breve: IG). Si definiscono tali le emissioni che abbiano ricevuto l’assegnazione di un rating pari all’IG da parte di almeno una delle seguenti agenzie: Standard&Poor’s, Moody’s e Fitch. Qualora all’emissione lo strumento non possegga un rating proprio, si farà riferimento al rating dell’emittente, sino a quando non verrà assegnato un rating allo strumento stesso. Gli strumenti di debito con rating inferiore ad IG nella scala Standard&Poor’s, Moody’s x Xxxxx, ma esclusivamente non inferiore a BB- (S&P e Fitch) e Ba3 (Moody’s) sono ammessi residualmente entro il limite del 2,6% del comparto;
iv. strumenti azionari, quotati o quotandi su mercati regolamentati di Paesi OCSE, compresi ADR e REITS quotati; gli strumenti azionari quotati su mercati regolamentati di Paesi non aderenti all’OCSE sono ammessi residualmente, entro il limite del 4,7% del comparto.
v. mercati di negoziazione: per titoli quotati si intendono i titoli negoziati sui mercati regolamentati di cui all’articolo 47 della direttiva 2004/39/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 21 aprile 2004 (vd. art. 1, co. 1, lett. m) del D.M. n. 166/2014). Sono ivi inclusi anche i mercati di cui alle seguenti liste: a) ESMA, Elenco dei mercati regolamentati relativa ai mercati esteri riconosciuti ai sensi dell'ordinamento comunitario ex art. 67, comma 1 del d.lgs. n. 58/98; b) Assogestioni, Lista “Altri mercati regolamentati”; c) Consob, Elenco dei mercati esteri riconosciuti ai sensi dell'art. 67, comma 2, del d.lgs. N. 58/98 - Elenco dei mercati regolamentati italiani autorizzati dalla Consob.
2) il Fondo in via diretta che, ai sensi dell’art. 27 comma 2 dello Statuto, può sottoscrivere o acquisire azioni o quote di società immobiliari nonché quote di fondi comuni di investimento
immobiliari chiusi ovvero quote di fondi comuni di investimento mobiliari chiusi nei limiti previsti dalla normativa di riferimento.
Strumenti alternativi:
È consentito l’investimento in strumenti alternativi, allo stato attuale esclusivamente tramite gestione diretta del Fondo, nei limiti previsti dalla normativa di riferimento e secondo le limitazioni definite nella sezione OICR seguente.
Strumenti derivati
Nell’ambito dei mandati tradizionali, l’utilizzo di derivati è limitato a derivati quotati ed unicamente per finalità di copertura.
OICR
1) Mandati tradizionali
È consentito investire in quote di ETF a replica fisica ovvero di OICVM di cui all’art. 1, co. 1 lett.
o) del D.M. n. 166/2014, ivi inclusi quelli istituiti da imprese del gruppo di appartenenza, entro il limite del 8,8% del comparto, a condizione che:
a) siano utilizzati al fine di assicurare una efficiente gestione del portafoglio tramite una adeguata diversificazione del rischio;
b) i programmi e i limiti di investimento di tali strumenti devono risultare compatibili con i limiti previsti dal D.M. n. 166/2014 nonché con le linee di indirizzo fissati nell’ambito della convenzione gestoria.
c) sul fondo non vengono fatte gravare commissioni di gestione, spese e diritti di qualsiasi natura relativi alla sottoscrizione ed al rimborso delle quote acquisite né altre forme di commissioni aggiuntive;
d) il gestore fornisca tutte le informazioni funzionali ad un corretto espletamento dei controlli;
e) nel corso del periodo di detenzione il gestore attesti la compatibilità dei programmi e limiti di investimento dello/degli strumento/i con i limiti previsti dal D.M. n. 166/2014 e con le linee di indirizzo della gestione.
2) Gestione diretta
È ammesso l’investimento in OICR come definiti dall’art. 1 c.1 lett. n) D.M.166/2014 – ivi inclusi OICR che investano prevalentemente in altri OICR (cd. Fondi di Fondi) – esclusivamente delle seguenti tipologie:
• OICR alternativi italiani (FIA Italiani) di cui all’art. 1, comma 1, lettera m-ter) del TUF;
• OICR alternativi italiani (FIA italiani riservati) di cui all’art. 1, comma 1, lettera m-quater) del TUF;
• OICR alternativi UE (FIA UE) di cui all’art. 1, comma 1, lettera m-quinquies) del TUF, con l’esclusione dei FIA UE di diritto UK e/o scozzese;
• OICR alternativi non UE (FIA non UE) di cui all’art. 1, comma 1, lettera m-sexies) del TUF autorizzati alla commercializzazione in Italia.
Con riferimento a ciascun OICR investito il Fondo accede alle informazioni sulle strategie poste in essere dal gestore del FIA – per il tramite di rendicontazioni periodiche, partecipazione alle Assemblee in qualità di quotista ovvero, laddove spettante, partecipazione a Comitati consultivi mediante proprio rappresentante – utili a consentire un’adeguata valutazione degli investimenti effettuati, l’espletamento dei controlli e la predisposizione delle segnalazioni periodiche alla COVIP, ivi incluso l’obbligo di comunicare l’entità delle commissioni, spese e oneri di qualsiasi
tipo gravanti sull’OICR stesso affinché il Fondo possa correttamente adempiere agli obblighi di comunicazione previsti dal D.M. n. 166/2014 e dalla normativa vigente.
I limiti agli investimenti differenziati per tipologia di gestione sono riportati nella c.d. Tavola dei controlli (Allegato 1), definita dal Depositario.
c) Modalità di gestione diretta o indiretta che si intende adottare
Modalità di gestione (diretta e indiretta)
Il comparto presenta un modello gestionale misto:
• la gestione della quota prevalente delle risorse è demandata a intermediari professionali, su cui il Fondo svolge una funzione di controllo, per il tramite di convenzioni di gestione di cui all’art. 6, comma 1 del D.Lgs 252/2005 (cd. “gestione indiretta”);
• una parte minoritaria delle risorse è investita direttamente dal Fondo in FIA (cd. “gestione diretta”), in progressiva sostituzione di azioni e obbligazioni quotate.
Livello massimo di rotazione annua del portafoglio (turn-over)
Il livello massimo di rotazione annua del portafoglio in gestione indiretta, coerente con la composizione del portafoglio e lo stile di gestione adottato, tenuto conto della necessità del reinvestimento dei titoli obbligazionari in scadenza è pari al 160%.
Indicatori di rischio
1) Mandati tradizionali
Per le gestioni che prevedono un benchmark, l'operato del gestore viene valutato tramite un indicatore di rischio relativo: la tracking error volatility (TEV) calcolata sulle ultime 52 settimane, ovvero la deviazione standard della differenza tra i rendimenti del portafoglio e quelli dell'indice di riferimento. I gestori sono impegnati a mantenere il valore annualizzato della TEV al di sotto del limite massimo del 4% (AXA, Blackrock, Eurizon e UnipolSai) ovvero dell’8% (Schroders).
Per la gestione con obiettivo di rendimento, l'operato del gestore viene valutato tramite un indicatore di rischio assoluto: la deviazione standard annualizzata (DS). Il gestore è impegnato a mantenere il valore annualizzato della DS al di sotto del limite massimo del 5%.
2) Gestione diretta
Coerentemente alla natura degli investimenti, il Fondo monitora su base periodica l’evoluzione della redditività (multipli, IRR) dei singoli FIA, onde individuare eventuali variazioni negative (drawdown) o scostamenti dai target significativi da approfondire con il gestore del FIA.
d) Caratteristiche dei mandati (gestione indiretta)
Numero di mandati in cui è articolata la gestione
Le risorse dell’intero comparto sono gestite tramite cinque mandati di gestione, di cui quattro mandati bilanciati obbligazionari identici affidati a AXA Investment Managers Paris, Blackrock, Eurizon Capital SGR S.p.A. e UnipolSai Assicurazioni S.p.A. (con delega a J.P. Xxxxxx AM per la componente azionaria), un quinto mandato specialistico, Azionario Globale Attivo, affidato a Schroders Investment Management Limited ed un sesto mandato specialistico, obbligazionario Total Return Attivo, affidato a Generali Insurance Asset Management.
Gestore | Tipologia mandato | % risorse affidate | stile di gestione | Indicatore di rischio: soglia massima (annua) |
Eurizon Capital | Bilanciato obbligazionario | 17,5% | Attiva | TEV annualizzata 4% |
UnipolSai – J.P. Morgan | 17,5% | Attiva | ||
BlackRock | 17,5% | Attiva | ||
Axa IM | 17,5% | Attiva | ||
Generali | Specialistico: Obbligazionario Total Return | 17,5% | Attiva | DS annualizzata 5% |
Schroders | Specialistico Azionario Globale | 12,5% | Attiva | TEV annualizzata 8% |
Struttura commissionale
Le commissioni percepite dai gestori prevedono:
- una commissione di gestione in cifra fissa;
- una commissione di incentivo calcolata in ragione della differenza fra il risultato della gestione, al netto delle commissioni di gestione, e l’andamento del parametro di riferimento; viene liquidata, se dovuta, alla scadenza della Convenzione, solo nel caso di un risultato di gestione superiore al parametro di riferimento realizzato con riferimento all’intero arco temporale del mandato. In caso di rendimento positivo del parametro di riferimento, l’aliquota di computo della commissione di incentivo sarà pari al 10%; in caso di rendimento negativo del parametro di riferimento, l’aliquota di computo della commissione di incentivo sarà pari al 5%.
La commissione di incentivo massima che può essere liquidata è pari alla somma delle commissioni di gestione pagate nel corso della durata della Convenzione.
Eventuali requisiti che i Gestori devono possedere oltre quelli di legge
I Gestori sono è in possesso dei requisiti fissati dalle competenti Autorità di Vigilanza ai sensi dell’art. 6, comma 1, lettere a), b) e c) D. Lgs n. 252/05 e s.m.i.). In occasione della procedura selettiva del 2019, il consiglio di amministrazione di Previdenza Cooperativa ha stabilito, ai fini della presentazione delle candidature, i requisiti di seguito elencati:
a) succursale o altra stabile organizzazione o sede operante in Italia (propria o di un soggetto del Gruppo);
b) mezzi di terzi in gestione, ovvero attività a copertura delle riserve tecniche dei Rami Vita, non inferiori a 10 miliardi di Euro.
e) Gestione diretta: principali caratteristiche dei FIA investiti
Il Fondo attualmente investe in due FIA, le cui principali caratteristiche sono riportate di seguito:
1. FoF Private Debt Italia (“PDI”)
Nel corso del 2021 il Fondo Pensione ha sottoscritto un impegno pari a 10 Milioni di euro.
PDI è un FIA mobiliare italiano di tipo chiuso, riservato ad investitori professionali nonché alle altre categorie previste ai sensi dell’art. 14 n.4 del Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze n. 30 del 5 marzo 2015, gestito da Fondo Italiano d’Investimento SGR S.p.A.
PDI è un Fondo di Fondi, avente come target di investimento prevalente FIA di Private Debt (principalmente di primario) focalizzati su strumenti di debito emessi da PMI italiane con prospettive di sviluppo attraverso processi di crescita organica e/o aggregazione (sono esclusi investimenti in aziende in ristrutturazione e/o procedure concorsuali e/o in fase di avvio).
PDI ha scadenza prevista entro il 31 dicembre 2034 e possibilità di proroghe per un massimo di ulteriori 3 anni rispetto a tale data (soggetta ad approvazione della maggioranza degli investitori).
Le commissioni percepite dal gestore di PDI prevedono:
- una commissione di gestione;
- una commissione di performance, legata al superamento di un rendimento preferenziale minimo per l’investitore (IRR 3%).
Sono inoltre a carico di PDI i costi relativi ai FIA investiti, le commissioni del Depositario e altre spese ordinarie (entro un importo massimo, decrescente rispetto alla dimensione raggiunta).
2. FoF Private Equity Italia (“PEI”)
Nel corso del 2021 il Fondo Pensione ha sottoscritto un impegno pari a 15 Milioni di euro.
PEI è un FIA mobiliare italiano di tipo chiuso, riservato ad investitori professionali nonché alle altre categorie previste ai sensi dell’art. 14 n.4 del Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze n. 30 del 5 marzo 2015, gestito da Fondo Italiano d’Investimento SGR S.p.A.
PEI è un Fondo di Fondi, avente come target di investimento prevalente FIA di Private Equity (principalmente di primario) focalizzati su strumenti rappresentativi del capitale di rischio di PMI italiane con prospettive di sviluppo attraverso processi di crescita organica e/o aggregazione (sono esclusi investimenti in aziende in ristrutturazione e/o procedure concorsuali e/o in fase di avvio).
PEI ha scadenza prevista entro il 31 dicembre 2033 e possibilità di proroghe per un massimo di ulteriori 3 anni rispetto a tale data (soggetta ad approvazione della maggioranza degli investitori).
Le commissioni percepite dal gestore di PEI prevedono:
- una commissione di gestione;
- una commissione di performance, legata al superamento di un rendimento preferenziale minimo per l’investitore (IRR 6,5%).
Sono inoltre a carico di PEI i costi relativi ai FIA investiti, le commissioni del Depositario e altre spese ordinarie (entro un importo massimo, decrescente rispetto alla dimensione raggiunta).
f) Criteri per l’esercizio dei diritti di voto spettanti al Fondo
L’esercizio dei diritti di voto inerenti agli strumenti finanziari oggetto della gestione (sia indiretta che diretta) compete in via esclusiva al FONDO. Nell’ambito della gestione indiretta, il FONDO può delegare l’esercizio al GESTORE.
(classificazione Covip: Azionario)
a) Ripartizione strategica delle attività
Ripartizione strategica delle attività per classe di strumento (azioni/obbligazioni/liquidità)
A livello strategico, la gestione delle risorse è suddivisa tra strumenti di natura obbligazionaria (50%) e strumenti di natura azionaria (50%).
Ripartizione per area geografica
L’area di investimento è primariamente costituita dai mercati di Paesi OCSE. In particolare, sia per gli strumenti obbligazionari che per quelli azionari, l’area di investimento prevalente è rappresentata da Europa, Nord America e, in via residuale, da Paesi non OCSE.
Valute e coperture valutarie
L’investimento in obbligazioni denominate in Euro è preponderante. Gli investimenti in obbligazioni non denominate in Euro (principalmente USD e GBP) prevedono la copertura del rischio valutario. Gli investimenti azionari non denominati in Euro prevendono una copertura non integrale del rischio valutario, mentre, gli investimenti azionari nei Paesi Emergenti sono aperti al rischio cambio.
L’esposizione al rischio di cambio del gestore è comunque ammessa entro i limiti di cui all’art. 5 co. 6 del D.M. n. 166/2014.
Duration media della componente obbligazionaria
La duration media della componente obbligazionaria, calcolata con riferimento al benchmark adottato, è pari a ca 5,2 anni.
Aspetti etici, sociali, ambientali
Il comparto non è caratterizzato da una politica di investimento che promuova attivamente caratteristiche ambientali, sociali o una combinazione di tali caratteristiche, o abbia come obiettivo gli investimenti sostenibili.
Nell’attuazione della politica di investimento, nell’ambito del processo di valutazione e selezione degli investimenti, i gestori del comparto Bilanciato e Dinamico possono comunque prendere in considerazione nella selezione degli emittenti, anche gli aspetti di sostenibilità ambientale, sociale e di governo societario (di seguito congiuntamente anche “ESG”).
Benchmark
Il benchmark del Comparto Dinamico si compone per il 50% da indici di mercato obbligazionari e per il 50% da indici di mercato azionari, come riportato nella tabella che segue:
Descrizione | Peso % | Ticker Bloomberg |
ICE BofAML 1-10 Year Pan-Europe Government, Total Return € hedged | 20,0% | W5GE index, TR € hdg |
ICE BofAML 1-10 Year US Treasury, Total Return € hedged | 10,0% | G5O2 Index, TR € hdg |
ICE BofAML Euro Corporate IG All mats, Total Return € | 10,0% | ER00 Index, TR € hdg |
ICE BofAML US Large Cap Corporate IG All mats, Total Return € hedged | 10,0% | C0AL Index, TR € hdg |
MSCI World 100% Hedged to EUR, Net Total Return | 20,0% | MXWOHEUR Index |
MSCI World, Net Total Return € | 25,0% | MSDEWIN Index |
MSCI Emerging Markets, Net Total Return € | 5,0% | MSDEEEMN Index |
b) Gli strumenti finanziari nei quali si intende investire e i rischi connessi
Strumenti finanziari in cui si intende investire
Le risorse del comparto possono essere investite negli strumenti contemplati dal D.M. n. 166/2014 avendo cura di rispettare, a livello di comparto, i seguenti vincoli e limiti:
i. strumenti di debito quotati o quotandi emessi da Stati OCSE; gli strumenti di debito emessi da emittenti governativi, locali e agenzie non OCSE o soggetti ivi residenti ammessi solo se denominati in USD o in EUR entro il limite del 3% del valore del comparto;
ii. strumenti di debito societario quotati o quotandi ammessi entro il limite massimo del 22% del portafoglio; non sono ammessi gli strumenti di debito derivanti da operazioni di cartolarizzazione, subordinati e ibridi;
iii. il rating minimo degli strumenti di debito ammessi sarà pari a Investment Grade (in breve: IG). Si definiscono tali le emissioni che abbiano ricevuto l’assegnazione di un rating pari all’IG da parte di almeno una delle seguenti agenzie: Standard&Poor’s, Moody’s e Fitch. Qualora all’emissione lo strumento non possegga un rating proprio, si farà riferimento al rating dell’emittente, sino a quando non verrà assegnato un rating allo strumento stesso.
iv. strumenti azionari, quotati o quotandi su mercati regolamentati di Paesi OCSE; gli strumenti azionari, quotati su mercati regolamentati di Paesi non aderenti all’OCSE, sono ammessi entro il limite del 8% del portafoglio di comparto.
v. mercati di negoziazione: per titoli quotati si intendono i titoli negoziati sui mercati regolamentati di cui all’articolo 47 della direttiva 2004/39/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 21 aprile 2004 (vd. art. 1, co. 1, lett. m) del D.M. n. 166/2014). Sono ivi inclusi anche i mercati di cui alle seguenti liste: a) ESMA, Elenco dei mercati regolamentati relativa ai mercati esteri riconosciuti ai sensi dell'ordinamento comunitario ex art. 67, comma 1 del d.lgs. n. 58/98; b) Assogestioni, Lista “Altri mercati regolamentati”; c) Consob, Elenco dei mercati esteri riconosciuti ai sensi dell'art. 67, comma 2, del d.lgs. N. 58/98 - Elenco dei mercati regolamentati italiani autorizzati dalla Consob.
Strumenti alternativi:
Al momento non sono utilizzati strumenti alternativi. Strumenti derivati
L’utilizzo di derivati è limitato ai derivati quotati ed unicamente per finalità di copertura e/o di efficiente
gestione del portafoglio.
OICR
È consentito investire in quote di ETF a replica fisica ovvero di OICR di cui all’articolo 1, co. 1, lett.
o) del D.M. n. 166/2014, ivi inclusi quelli istituiti da imprese del gruppo di appartenenza, entro il limite del 10% del comparto, a condizione che:
a) siano utilizzati al fine di assicurare una efficiente gestione del portafoglio tramite una adeguata diversificazione del rischio;
b) i programmi e i limiti di investimento di tali strumenti devono risultare compatibili con i limiti previsti dal D.M. n. 166/2014 nonché con le linee di indirizzo fissati nell’ambito della convenzione gestoria.
c) sul fondo non vengono fatte gravare commissioni di gestione, spese e diritti di qualsiasi natura relativi alla sottoscrizione ed al rimborso delle quote acquisite né altre forme di commissioni aggiuntive;
d) il gestore fornisca tutte le informazioni funzionali ad un corretto espletamento dei controlli;
e) nel corso del periodo di detenzione il gestore attesti la compatibilità dei programmi e limiti di investimento dello/degli strumento/i con i limiti previsti dal D.M. n. 166/2014 e con le linee di indirizzo della gestione.
I limiti agli investimenti differenziati per ciascuna tipologia di mandato sono riportati nella c.d. Tavola dei controlli (Allegato 1), definita dal Depositario.
c) Modalità di gestione diretta o indiretta che si intende adottare:
Modalità di gestione
La gestione delle risorse è demandata integralmente a intermediari professionali mentre il Fondo svolge su di essi una funzione di controllo. Le risorse sono gestite tramite convenzioni di cui all’art. 6, comma 1 del D. Lgs n. 252/2005.
Livello massimo di rotazione annua del portafoglio (turn-over)
Il livello massimo di rotazione annua del portafoglio coerente con la composizione del portafoglio e lo stile di gestione adottato, tenuto conto della necessità del reinvestimento dei titoli obbligazionari in scadenza è pari al 180%.
Indicatori di rischio relativo (TEV)
Le gestioni prevedono un benchmark, conseguentemente l'operato dei gestori viene valutato tramite un indicatore di rischio relativo: la tracking error volatility (TEV), calcolata sulle ultime 52 settimane, ovvero la deviazione standard della differenza tra i rendimenti del Fondo e l'indice di riferimento. I gestori sono impegnati a mantenere il valore annualizzato della TEV al di sotto del limite massimo del 6%.
d) Caratteristiche dei mandati
Numero di mandati in cui è articolata la gestione
Le risorse del Comparto sono gestite tramite due mandati di gestione identici, affidati ai gestori: Anima SGR S.p.A. e Schroder Investment Management Limited.
Gestore | Tipologia mandato | % risorse affidate | stile di gestione | Indicatore di rischio: soglia massima (annua) |
Anima | Bilanciato azionario | 50% | Attiva | TEV annualizzata 6% |
Schroders | 50% | Attiva | TEV annualizzata 6% |
Struttura commissionale
Le commissioni percepite dai gestori prevedono:
- una commissione di gestione in cifra fissa;
- una commissione di incentivo viene calcolata in ragione della differenza fra il risultato della gestione, al netto delle commissioni di gestione, e l’andamento del benchmark; viene liquidata, se dovuta, alla scadenza della Convenzione, solo nel caso di un risultato di gestione superiore al benchmark realizzato con riferimento all’intero arco temporale del mandato. In caso di rendimento positivo del benchmark, l’aliquota di computo della commissione di incentivo sarà pari al 10%; in caso di rendimento negativo del benchmark, l’aliquota di computo della commissione di incentivo sarà pari al 5%.
La commissione di incentivo massima che può essere liquidata è pari alla somma delle commissioni di gestione pagate nel corso della durata della Convenzione.
Eventuali requisiti che i Gestori devono possedere oltre quelli di legge
I Gestori sono è in possesso dei requisiti fissati dalle competenti Autorità di Vigilanza ai sensi dell’art. 6, comma 1, lettere a), b) e c) D. Lgs n. 252/05 e s.m.i.). In occasione della procedura selettiva del 2019, il consiglio di amministrazione di Previdenza Cooperativa ha stabilito, ai fini della presentazione delle candidature, i requisiti di seguito elencati:
a) succursale o altra stabile organizzazione o sede operante in Italia (propria o di un soggetto del Gruppo);
b) mezzi di terzi in gestione, ovvero attività a copertura delle riserve tecniche dei Rami Vita, non inferiori a 10 miliardi di Euro.
e) Criteri per l’esercizio dei diritti di voto spettanti al Fondo
L’esercizio dei diritti di voto inerenti agli strumenti finanziari acquisiti dal GESTORE compete in via esclusiva al FONDO, che può delegarlo.
4. Modifiche apportate nell’ultimo triennio
Si descrivono di seguito le modifiche apportate al presente DPI nell’ultimo triennio e la relativa data di efficacia:
Data | Descrizione sintetica della modifica apportata | Descrizione sintetica delle motivazioni poste a fondamento della modifica |
10/07/2019 | Sezione 2: aggiornamento per dare conto delle valutazioni effettuate per l’individuazione delle combinazioni rischio- rendimento più efficienti nell’arco temporale coerente con i bisogni previdenziali della platea degli aderenti risultante dal processo di fusione e con le prestazioni da erogare. | vd. nota prot. n. 22182 del 12/06/2019 |
Sezione 3: aggiornamento delle date di scadenza delle convenzioni di gestione dei Comparti Bilanciato Pan Europeo e Total Return e del Comparto Dinamico Globale. | ||
Sezione 4: aggiornamento conseguente alla configurazione dell’assetto organizzativo del Fondo (vd. nota prot. n. 20269 del 28/05/2019) e alla revisione del contratto con l’advisor finanziario. | ||
Sezione 5: aggiornamento del paragrafo e) in coerenza con la revisione del contratto con l’advisor finanziario. | ||
19/12/2019 | • Aggregazione dei comparti Bilanciato Pan Europeo, Globale e Total Return in un unico Comparto Bilanciato e dei comparti Dinamico Pan Europeo e Globale in un unico Comparto Dinamico. • Revisione della politica di investimento dei Comparti Bilanciato e Dinamico con decorrenza 02/01/2020 • Avvio dei nuovi mandati di gestione con decorrenza 02/10/2020 • Aggiornamento della c.d. Tavola dei Controlli allegata | vd. nota prot. n. 46731 del 23/12/2019 |
26/03/2020 | • Sezione 2: aggiornamento dell’orizzonte temporale del Comparto Bilanciato • Sezione 3: rettifica dei pesi dei benchmark del Comparto Bilanciato | vd. nota prot. n. 11708 del 31/03/2020 |
25/02/2021 | • Sezione 2: aggiornamento lett. a) e b) - negli ultimi mesi del 2020, anche al fine di valutare i possibili impatti dell’emergenza sanitaria COVID-19, il Fondo ha aggiornato gli obiettivi da realizzare nella gestione finanziaria. • Aggiornamento Tavola dei controlli (allegato n. 1) a seguito del cambio di Depositario | vd. nota prot. n. 7775 del 25/02/2021 |
24/06/2021 | • Sezione 2: aggiornamento delle stime degli indicatori di rendimento/rischio dei comparti di investimento sulla base dello scenario di mercato al 31/12/2020. • Sezione 3 (Bilanciato): aggiornamento delle modalità di gestione delle risorse e degli strumenti ammessi, con evidenza dell’investimento nei Fondi FoF Private Debt Italia e FoF Private Equity Italia • Aggiornamento Tavola dei controlli (allegato n. 1) | vd. nota prot. n. 25705 del 29/06/2021 |
23/09/2021 | • Sezione 3 (Comparto Sicuro): aggiornamento delle caratteristiche della garanzia e della struttura commissionale a seguito del rinnovo della convenzione (prot. n. 38510/2021) | vd. nota prot. n. 38514 del 30/09/2021 |
23/02/2022 | • Sezione 2: aggiornamento delle stime degli indicatori di rendimento/rischio dei comparti di investimento sulla base xxxxx xxxxxxxx xx xxxxxxx xx 00/00/0000. | xx. nota prot. n. 18864 del 01/03/2022 |
Tavola dei Controlli di Banca Depositaria3
3 vd. comunicazione BNP Securities Services del 18/06/2021.
Elenco controlli limiti di legge ex D.M. n. 166/2014
Descrizione | % MIN | % MAX |
DM 166/14, art. 5 comma 6, Esposizione valutaria entro il 30% delle disponibilità complessive del FP | 0 | 30 |
DM 166/14, art. 5 comma 4 lettera f), Quote di fondi FIA entro il limite del 20% delle disponibilità complessive del FP | 0 | 20 |
DM 166/14, art. 5 comma 4 lettera f), Quote di fondi FIA entro il limite del 25% del valore del FIA | 0 | 25 |
DM 166/14, art. 4 comma 4, Derivati in posizioni corte non di copertura | 0 | 0 |
DM 166/14, art. 4 comma 6, Nell’esercizio dell’attività di gestione di FP, il soggetto gestore non può effettuare vendite alo scoperto | 0 | 0 |
DM 166/14, art. 5 comma 1, Investimenti in strumenti finanziari non quotati e FIA | 0 | 30 |
DM 166/14, art. 5 comma 2, Investimento massimo 5% in strumenti finanziari emessi da uno stesso soggetto | 0 | 5 |
DM 166/14, art. 5 comma 2, Investimento massimo 10% in strumenti finanziari emessi da uno stesso gruppo | 0 | 10 |
DM 166/14, art. 4 comma 2, Indebitamento | 0 | 0 |
D.LGS. 252/2005, art 6 comma 13 a), Investimenti in azioni o quote con diritto di voto, emesse da una stessa società per un valore nominale superiore al 5% del valore nominale complessivo di tutte le azioni o quote con diritto di voto emesse dalla società medesima se non quotata | 0 | 5 |
D.LGS. 252/2005, art 6 comma 13 a), Investimenti in azioni o quote con diritto di voto, emesse da una stessa società per un valore nominale superiore al 10% del valore nominale complessivo di tutte le azioni o quote con diritto di voto emesse dalla società medesima se non quotata | 0 | 10 |
D.LGS. 252/2005, art 6 comma 13 b), Investimenti in azioni emesse da soggetti contributori | 0 | 30 |
Elenco controlli limiti di convenzione
LINEA 1 SICURO
Controlli relativi agli strumenti derivati:
Il fondo potrà utilizzare contratti derivati esclusivamente con finalità di copertura. Tale limitazione non verrà applicata in sede di controllo riferito all’analisi di compatibilità degli OICR. Rimangono invariati i criteri e le metodologie di copertura utilizzate nell’ambito dei controlli e condivise con il Fondo Pensione.
LINEA 7 BILANCIATO
Controlli relativi agli strumenti derivati:
Il fondo potrà utilizzare contratti derivati quotati su titoli di stato, tassi di interesse indici azionari e valute esclusivamente con finalità di copertura. Non potranno essere utilizzati contratti forward. La seguente limitazione verrà applicata anche in sede di controllo riferito all’analisi di compatibilità degli OICR. Se nel prospetto dell’OICR, che si intende acquistare, sono previste finalità diverse dalla copertura o la possibilità di investire in derivati OTC si provvederà a richiedere la certificazione al gestore. Rimangono invariati i criteri e le metodologie di copertura utilizzate nell’ambito dei controlli e condivise con il Fondo Pensione.
*** *** ***
Controlli relativi agli strumenti derivati:
Il fondo potrà utilizzare contratti derivati quotati su titoli di stato, tassi di interesse indici azionari e valute esclusivamente con finalità di copertura. Fino al 31/03/2020 il gestore potrà utilizzare anche contratti forward con finalità di copertura. La seguente limitazione verrà applicata anche in sede di controllo riferito all’analisi di compatibilità degli OICR. Se nel prospetto dell’OICR, che si intende acquistare, sono previste finalità diverse dalla copertura o la possibilità di investire in derivati OTC si provvederà a richiedere la certificazione al gestore. Rimangono invariati i criteri e le metodologie di copertura utilizzate nell’ambito dei controlli e condivise con il Fondo Pensione.
*** *** ***
Controlli relativi agli strumenti derivati:
Il fondo potrà utilizzare contratti derivati quotati su titoli di stato, tassi di interesse indici azionari e valute esclusivamente con finalità di copertura. Non potranno essere utilizzati contratti forward. La seguente limitazione verrà applicata anche in sede di controllo riferito all’analisi di compatibilità degli OICR. Se nel prospetto dell’OICR, che si intende acquistare, sono previste finalità diverse dalla copertura o la possibilità di investire in derivati OTC si provvederà a richiedere la certificazione al gestore. Rimangono invariati i criteri e le metodologie di copertura utilizzate nell’ambito dei controlli e condivise con il Fondo Pensione.
*** *** ***
Controlli relativi agli strumenti derivati:
Il fondo potrà utilizzare contratti derivati quotati su titoli di stato, tassi di interesse indici azionari e valute esclusivamente con finalità di copertura. Non potranno essere utilizzati contratti forward. La seguente limitazione verrà applicata anche in sede di controllo riferito all’analisi di compatibilità degli OICR. Se nel prospetto dell’OICR, che si intende acquistare, sono previste finalità diverse dalla copertura o la possibilità di investire in derivati OTC si provvederà a richiedere la certificazione al gestore. Rimangono invariati i criteri e le metodologie di copertura utilizzate nell’ambito dei controlli e condivise con il Fondo Pensione.
*** *** ***
Controlli relativi agli strumenti derivati:
Il fondo potrà utilizzare contratti derivati quotati su titoli di stato, tassi di interesse indici azionari e valute esclusivamente con finalità di copertura. Non potranno essere utilizzati contratti forward. Rimangono invariati i criteri e le metodologie di copertura utilizzate nell’ambito dei controlli e condivise con il Fondo Pensione.
*** *** ***
Controlli relativi agli strumenti derivati:
Il fondo potrà utilizzare contratti derivati quotati su indici azionari e valute esclusivamente con finalità di copertura. Non potranno essere utilizzati contratti forward. La seguente limitazione verrà applicata anche in sede di controllo riferito all’analisi di compatibilità degli OICR. Se nel prospetto dell’OICR, che si intende acquistare, sono previste finalità diverse dalla copertura o la possibilità di investire in derivati OTC si provvederà a richiedere la certificazione al gestore. Rimangono invariati i criteri e le metodologie di copertura utilizzate nell’ambito dei controlli e condivise con il Fondo Pensione.
LINEA 8 DINAMICO
Controlli relativi agli strumenti derivati:
Il fondo potrà utilizzare contratti derivati quotati su titoli di stato, tassi di interesse indici azionari e valute con finalità di copertura e di efficiente gestione. Non potranno essere utilizzati contratti forward. La seguente limitazione verrà applicata anche in sede di controllo riferito all’analisi di compatibilità degli OICR. Se nel prospetto dell’OICR, che si intende acquistare, è prevista la possibilità di investire in derivati OTC si provvederà a richiedere la certificazione al gestore. Rispetto all’utilizzo dei derivati in posizione long, per efficiente gestione, questi sono soggetti alla verifica del limite della leva finanziaria, assimilata all’esposizione complessiva in derivati, pari a 1 e della leva di portafoglio pari a 1.
Con il controllo relativo alla leva di portafoglio andremo a verificare che gli impegni in posizione long vengano azzerati dalla detenzione in portafoglio di liquidità e titoli liquidi (per titoli di rapida e sicura liquidabilità si intendono i titoli emessi o garantiti dai paesi OCSE aventi una vita residua inferiore a 6 mesi). Rimangono invariati i criteri e le metodologie di copertura utilizzate nell’ambito dei controlli e condivise con il Fondo Pensione.
*** *** ***
Controlli relativi agli strumenti derivati:
Il fondo potrà utilizzare contratti derivati quotati su titoli di stato, tassi di interesse indici azionari e valute esclusivamente con finalità di copertura. Non potranno essere utilizzati contratti forward. La seguente limitazione verrà applicata anche in sede di controllo riferito all’analisi di compatibilità degli OICR. Se nel prospetto dell’OICR che si intende acquistare, sono previste finalità diverse dalla copertura o la possibilità di investire in derivati OTC si provvederà a richiedere la certificazione al gestore. Rimangono invariati i criteri e le metodologie di copertura utilizzate nell’ambito dei controlli e condivise con il Fondo Pensione.
1.1 Mercati di negoziazione
Ai fini della presente CONVENZIONE per titoli QUOTATI si intendono i titoli negoziati sui mercati regolamentati di cui all’articolo 47 della direttiva 2004/39/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 21 aprile 2004 (vd. art. 1, co. 1, lett. m) del D.M. n. 166/2014). Sono ivi inclusi anche i mercati di cui alle seguenti liste: a) ESMA, Elenco dei mercati regolamentati relativa ai mercati esteri riconosciuti ai sensi dell'ordinamento comunitario ex art. 67, comma 1 del d.lgs. n. 58/98; b) Assogestioni, Lista “Altri mercati regolamentati”; c) Consob, Elenco dei mercati esteri riconosciuti ai sensi dell'art. 67, comma 2, del d.lgs. N. 58/98 - Elenco dei mercati regolamentati italiani autorizzati dalla Consob. Al riguardo il GESTORE avrà comunque cura di verificare preventivamente con il DEPOSITARIO l’elenco dei mercati suddetti, nonché di monitorare costantemente il livello di liquidità degli strumenti in PORTAFOGLIO avuto riguardo ai criteri definiti dal FONDO - e comunicati al GESTORE in allegato al DPI (c.d. TAVOLA DEI CONTROLLI) - e alle verifiche periodicamente operate dal DEPOSITARIO circa il livello di significatività dei relativi prezzi.
1.2 Rispetto del vincolo della leva finanziaria
Il controllo del rispetto del vincolo della leva finanziaria s’intende relativo ai contratti futures, ossia contratti a termine, simmetrici e standardizzati nelle loro caratteristiche principali, attraverso cui due attori si impegnano a negoziare in una data futura una determinata attività sottostante ad un prezzo fissato alla stipula del contratto (delivery price).
Il rischio di credito é praticamente inesistente nei mercati regolamentati di futures data la presenza della Cassa di Compensazione e Garanzia che agisce da controparte di tutte le operazioni su futures, garantendo la solvibilità delle parti coinvolte in ogni transazione, dietro richiesta di determinati margini di garanzia per ogni operazione in derivati.
Per la loro natura quindi tali strumenti necessitano di controlli relativi al superamento della leva finanziaria, ossia la possibilità di effettuare un investimento che riguarda un elevato ammontare di risorse finanziarie, con un basso tasso di capitale effettivamente impiegato.
Tale controllo viene svolto dalla Banca Depositaria su base mensile, la stessa procederà a comunicazione ufficiale in caso di superamento della soglia.
Di seguito si riportano i criteri e le metodologie di copertura utilizzate nell’ambito dei controlli su tale tipologia di strumenti finanziari, precisando che come da convenzione l’utilizzo di tali strumenti è limitato ai derivati quotati ed unicamente per finalità di copertura:
a) futures su indici azionari:
La copertura avviene con tutti i titoli appartenenti al paniere, tutti i titoli azionari e OICR azionari (comprensivi dei components) a condizione che ci sia un’elevata correlazione (>0,8) con l’indice sottostante il derivato.
b) derivati su nozionale:
La copertura avviene con la metodologia del contributo alla duration.
Tale metodo prevede che se il contributo alla duration aggregata del portafoglio obbligazionario è superiore rispetto alle posizioni in futures e pertanto il contributo netto alla duration risulta positivo, le posizioni corte sui future vengono considerate coperte. Si precisa che il portafoglio obbligazionario dovrà avere la stessa divisa dello strumento derivato oggetto di copertura.
[Qualora fossero presenti OICR obbligazionari aventi nel paniere titoli correlati al cheapest del derivato viene utilizzato ai fini della copertura il controvalore dell’OICR moltiplicato per il peso percentuale di tale titolo all’interno del paniere].
Si riporta, di seguito, un esempio:
c) Copertura degli impegni corti in divisa a termine:
Si utilizzano i titoli e gli OICR aventi stessa divisa presenti nel portafoglio del comparto e gestore di riferimento. Qualora non fossero sufficienti a coprire l’intero impegno viene effettuato il look-through nel portafoglio della Linea indipendentemente dai diversi Gestori.
L’unico vincolo alla assunzione di posizioni lunghe è costituito da:
• limite alla leva, verificabile controllando che l’esposizione non superi il 100% del NAV.
Per completezza si ricorda che le operazioni di compravendita a termine con regolamento oltre 5 giorni sono equiparate ai contratti future e quindi soggette ai medesimi controlli.
CLASSIFICAZIONE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI E CRITERI DI DEFINIZIONE ILLIQUIDITÀ
Affinché uno strumento finanziario possa essere classificato come “quotato”, deve essere negoziato su un mercato regolamentato4, ovvero su un sistema Multilaterale di Negoziazione (MTF). Tale condizione, tuttavia, rappresenta solo uno dei requisiti, ma non è di per sé sufficiente. Infatti, per essere classificato come strumento finanziario quotato un titolo deve disporre di un prezzo significativo (prezzo non fermo con volumi di scambio) sul mercato regolamentato/MTF su cui è negoziato. Qualora un titolo sia negoziato su più di un mercato regolamentato, si considera il mercato primario.
Se un titolo non dispone di un prezzo significativo sul mercato regolamentato/MTF su cui è negoziato per 10 giorni di mercato aperto, esso viene posto sotto osservazione. Se continuano ad essere osservate variazioni di prezzo non significative anche durante il periodo successivo (10 giorni di mercato aperto), il titolo viene riclassificato tra gli strumenti finanziari non quotati.
Un titolo negoziato su un mercato regolamentato ovvero su un sistema Multilaterale di Negoziazione (MTF) può comunque essere classificato tra gli strumenti finanziari quotati anche in assenza di prezzi sufficientemente significativi sul mercato di riferimento, qualora disponga di prezzi significativi (Prezzo non fermo, spread bid-ask per asset class adeguato5 o score BVAL minimo 8) su un sistema di scambio alternativo6.
In particolare, se il titolo non dispone di un prezzo significativo nel sistema di scambio alternativo di riferimento per 10 giorni di mercato aperto, esso viene posto sotto osservazione. Se continuano ad essere osservate variazioni di prezzo non significative anche durante il periodo successivo (10 giorni di mercato aperto), il titolo viene riclassificato tra gli strumenti finanziari non quotati.
Tuttavia, prima di procedere alla riclassificazione a causa della presenza di prezzi non significativi nel sistema di scambio alternativo, si deve verificare la possibilità di utilizzare un sistema di scambio alternativo differente.
Le valutazioni sulla liquidità e quindi sulla relativa classificazione degli strumenti finanziari del mercato monetario devono anche considerare i requisiti normativi come declinati dal Provvedimento della Banca d’Italia pro tempore vigente7. In particolare, ai sensi della vigente normativa in tema di divieti e norme prudenziali di contenimento e frazionamento del rischio, gli investimenti in strumenti finanziari non quotati del mercato monetario sono consentiti, a condizione che siano facilmente liquidabili e che siano:
4 Nel presente documento per “titoli negoziati su mercato regolamentato” si intendono anche i titoli emessi da meno di un anno e per i quali sia stata presentata la domanda di ammissione alla negoziazione in un mercato regolamentato, oppure su un Sistema Multilaterale di Negoziazione (MTF), ovvero nella delibera di emissione sia stato previsto l’impegno a presentare tale domanda.
Per mercati regolamentati si intendono i mercati iscritti nell'elenco previsto dall'art. 63, comma 2, o nell'apposita sezione prevista dall'art. 67, comma 1, del T.U.F., i mercati inclusi nell’apposito elenco pubblicato da Assogestioni e gli altri mercati regolamentati, specificati nel regolamento del fondo, regolarmente funzionanti e riconosciuti, per i quali siano stabiliti criteri di accesso e di funzionamento.
1.1 I sistemi multilaterali di negoziazione (MTF) costituiscono dei sistemi di negoziazione alternativi ai mercati regolamentati di tipo multilaterale il cui esercizio è riservato ad Imprese di Investimento, Banche e Gestori dei Mercati Regolamentati.
1.2 Si rimanda agli elenchi, pro tempore vigenti:
1.3 1) Sistemi multilaterali di negoziazione autorizzati dalla Consob (art 77 bis D Lgs. N. 58/1998);
1.4 2) Sistemi multilaterali di negoziazione comunitari (disponibili sul sito internet ESMA).
5 Titoli di stato di paesi non emergenti, Minore o uguale a 50 pb; Obbligazioni e titoli societari (Investment grade) Minore o uguale a 100 pb; Titoli ad alto rendimento e di mercati emergenti Minore o uguale a 500 pb.
6 Per Sistemi di scambio alternativi si intendono:
o Bloomberg BVAL con punteggio minimo di 8, che fornisce prezzi calcolati sulla base di algoritmi elaborati da Bloomberg; i suddetti prezzi BVAL, che vengono desunti per lo più dai prezzi di negoziazione e da contributori eseguibili, riflettono i relativi mercati di riferimento.
o Bloomberg Bondtrade Composite (CBBT/BBT), che fornisce prezzi costruiti come media dei prezzi executable che sono stati aggiornati più recentemente Tali prezzi forniscono un’indicazione del livello di eseguibilità di un titolo in Bloomberg;
o Bloomberg Generic Number (BGN). Il BGN rappresenta il market consensus price di Bloomberg ed è calcolato usando prezzi contribuiti da Bloomberg.
Non utilizzabile per ABS, CDO
o I contributori (i negoziatori che forniscono prezzi rilevabili sui circuii informativi gestiti dagli infoprovider di riferimento) che forniscono prezzi eseguibili. Per essere considerati significativi tali prezzi devono essere forniti da almeno 3 contributori, oppure 2 contributori qualora sia anche disponibile un prezzo operativo nell’ambito di un indice.
7 Gli strumenti finanziari del mercato monetario sono considerati normalmente negoziati sul mercato monetario quando ricorre una delle seguenti condizioni:
o durata massima pari a 397 giorni alla data dell’emissione;
o durata residua massima pari a 397 giorni;
o il rendimento è sottoposto a rettifiche periodiche (e comunque almeno ogni 397 giorni) per tenere conto delle condizioni del mercato monetario;
o il profilo di rischio complessivo associato allo strumento è coerente con quello degli strumenti aventi le caratteristiche di cui sopra.
o emessi o garantiti da un’amministrazione centrale, regionale o locale o da una Banca centrale di uno Stato membro dell’UE, dalla Banca centrale europea, dall’UE o dalla Banca europea per gli investimenti, da uno Stato del gruppo dei G10 o classificato di qualità adeguata (investment grade) o da un organismo pubblico internazionale al quale appartengono uno o più Stati membri dell’UE;
o emessi da un’impresa i cui titoli sono quotati;
o emessi o garantiti da un istituto soggetto a vigilanza prudenziale da parte di uno Stato dello spazio economico europeo8 o di un paese del “Gruppo dei 10” (G10) o classificato di qualità adeguata (investment grade) da almeno una agenzia di rating9 o soggetto a norme prudenziali applicabili equivalenti a quelle stabilite per i soggetti nazionali.
Il valore di tali strumenti deve essere determinabile attraverso sistemi di valutazione affidabili ed accurati in presenza di volumi di negoziazione significativi e di elevata frequenza di scambi. I prezzi rilevati devono presentare caratteristiche di oggettività e di effettiva realizzabilità e devono essere diffusi attraverso fonti informative riscontrabili anche a posteriori.
Gli strumenti finanziari senza sufficiente flottante devono essere classificati come titoli non quotati. In particolare, i titoli detenuti dagli OICR, per i quali BNP Paribas Securities Services, svolge l’incarico di Depositario, in percentuale uguale o superiore al 60% del totale dell’emissione, sono considerati non quotati, mentre i titoli detenuti in una percentuale compresa tra il 30% e il 60% del totale dell’emissione, sono posti sotto osservazione per monitorarne il requisito della significatività.
I titoli emessi da meno di due mesi che soddisfano il requisito della negoziazione su un mercato regolamentato, necessario ma di per sé non sufficiente, ma che non dispongono di serie storiche adeguate ai fini della valorizzazione della significatività dei prezzi, sono considerati quotati.
La classificazione di titoli strutturati avviene in conformità con i criteri sopra enunciati. In particolare, sia il requisito (necessario ma non sufficiente) della quotazione su un mercato regolamentato, sia il requisito della rilevazione su tale mercato (o su circuiti alternativi) di prezzi significativi devono essere verificati con riferimento al titolo strutturato e non al contratto “ospite” o allo strumento derivato in esso incorporato.
Qualora le ragioni che hanno determinato la classificazione di un titolo negoziato su un mercato regolamentato come non quotato dovessero cessare di esistere, il titolo dovrà essere riclassificato come quotato.
Le classificazioni assegnate agli strumenti finanziari devono essere riviste con periodicità quindicinale (a metà mese e a fine mese, con riferimento ai dieci giorni lavorativi precedenti).
8 Lo spazio economico europeo è formato dai Paesi membri dell’Unione europea più Islanda, Norvegia e Liechtenstein
9 Sono riconosciute le seguenti agenzie di rating: Moody's Investors Service; Standard & Poor's; Fitch - IBCA Investors Service; Duff & Xxxxxx Credit Rating Co.; Thomson Bank Watch Inc.