CONVENZIONE TRIENNALE
PER GLI ESERCIZI 2024-2026
(articolo 59, commi 2, 3 e 4, del D.Lgs. 30 luglio 1999, n. 300)
SOMMARIO
TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI 4
ARTICOLO 2 (DURATA E OGGETTO) 5
Articolo 3 (Modifiche della Convenzione e Avvio del Nuovo Processo Negoziale) 6
TITOLO II DISPOSIZIONI RELATIVE ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE 7
ARTICOLO 5 (IMPEGNI ISTITUZIONALI DELL’AGENZIA) 7
ARTICOLO 6 (IMPEGNI ISTITUZIONALI DEL MINISTERO) 16
TITOLO III DISPOSIZIONI RELATIVE ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE-RISCOSSIONE 18
Articolo 7 (Impegni istituzionali dell’Agenzia delle entrate-Riscossione) 18
ARTICOLO 8 (IMPEGNI ISTITUZIONALI DEL MINISTERO) 21
ALLEGATI
ALLEGATO 1 SISTEMA DI RELAZIONI
ALLEGATO 2 PIANO DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE
ALLEGATO 3 VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE E SISTEMA INCENTIVANTE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE
ALLEGATO 4 PIANO DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE-RISCOSSIONE
ALLEGATO 5 MONITORAGGIO DELLA GESTIONE E VERIFICA DEI RISULTATI
Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, e per esso il Vice Ministro
L’Agenzia delle Entrate, rappresentata dal Direttore
STIPULANO E CONVENGONO QUANTO SEGUE:
TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI ARTICOLO 1 (DEFINIZIONI)
1. Ai sensi della presente Convenzione si intendono:
a) Ministro: il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, ai sensi delle deleghe attribuite con il decreto del Presidente della Repubblica 11 novembre 2022 a norma dell'articolo 10, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, registrato alla Corte dei conti il 14 novembre 2022;
b) Ministero: Ministero dell’Economia e delle Finanze nelle sue articolazioni centrali;
c) Dipartimento: Dipartimento delle Finanze;
d) Direttore dell’Agenzia: Direttore dell’Agenzia delle Entrate;
e) Agenzia: Agenzia delle Entrate;
f) AdeR: Agenzia delle entrate-Riscossione;
g) DPR 602/1973: decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602 recante “Disposizioni sulla riscossione delle imposte sul reddito”;
h) D.Lgs. 300/1999: decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 recante “Riforma dell'organizzazione del Governo, a norma dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59”;
i) L. 212/2000: legge 27 luglio 2000, n. 212 recante “Disposizioni in materia di statuto dei diritti del contribuente”;
j) D.Lgs. 165/2001: decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 recante “Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”;
k) D.L. 203/2005: decreto-legge 30 settembre 2005, n. 203, convertito con modificazioni dalla legge 2 dicembre 2005, n. 248 recante “Misure di contrasto all'evasione fiscale e disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria”;
l) legge finanziaria 2006: legge 23 dicembre 2005, n. 266 recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato”;
m) D.L. 112/2008: decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 recante “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria”;
n) D.Lgs. 150/2009: decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 recante “Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni”;
o) DPCM 158/2016: Xxxxxxx xxx xxxxxxxxxx xxx Xxxxxxxxx xxx xxxxxxxx 00 giugno 2016, n. 158 recante determinazione dei limiti e delle modalità di applicazione delle disposizioni dei titoli
II e III del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, al Ministero dell'economia e delle finanze e alle Agenzie fiscali;
p) D.Lgs. 157/2015: decreto legislativo 24 settembre 2015, n. 157 recante “Misure per la revisione della disciplina dell'organizzazione delle agenzie fiscali, in attuazione dell'articolo 9, comma 1, lettera h), della legge 11 marzo 2014, n. 23”;
q) D.L. 193/2016: decreto-legge 22 ottobre 2016, n. 193 convertito, con modificazioni, dalla legge 1° dicembre 2016, n. 225 recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili;
r) Legge di bilancio 2024: legge 30 dicembre 2023, n. 213 recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026;
s) L. n. 111/2023: legge 9 agosto 2023, n. 111, recante “Delega al Governo per la riforma fiscale”;
t) D.Lgs. 219/2023: decreto legislativo 30 dicembre 2023, n. 219 recante Modifiche allo statuto dei diritti del contribuente;
u) Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 103 del 26 giugno 2019;
v) D.M. 29 dicembre 2023: decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 29 dicembre 2023 - Ripartizione in capitoli delle Unità di voto parlamentare relative al bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e per il triennio 2024-2026”;
w) PNRR: Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza;
x) Atto di indirizzo: atto di indirizzo del Ministro dell’Economia e delle Finanze per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per gli anni 2024-2026, ai sensi dell’articolo 59 del D.Lgs. 300/1999, adottato il giorno 28 dicembre 2023;
ARTICOLO 2 (DURATA E OGGETTO)
1. La presente Convenzione regola, per il periodo 01/01/2024 – 31/12/2026, i rapporti tra il Ministero, da un lato, e l’Agenzia e AdeR (di seguito anche “Agenzie”), dall’altro, in attuazione delle disposizioni contenute nell’articolo 59, commi 2, 3 e 4, del D.Lgs. 300/1999, nell’articolo 1, commi da 2 a 7, del D.Lgs. 157/2015 e nell’art. 1 comma 13, del D.L. 193/2016 come novellato dalla Legge di bilancio 2022, nonché degli indirizzi pluriennali contenuti nell’Atto di indirizzo.
2. La Convenzione è composta dal presente articolato e dai seguenti allegati:
a) Allegato 1 - “Sistema di relazioni”;
b) Allegato 2 - “Piano dell’Agenzia delle entrate”;
c) Allegato 3 - “Valutazione della performance e Sistema incentivante dell’Agenzia delle entrate”;
d) Allegato 4 – “Piano dell’Agenzia delle entrate-Riscossione”;
e) Allegato 5 - “Monitoraggio della gestione e verifica dei risultati”.
ARTICOLO 3 (MODIFICHE DELLA CONVENZIONE E AVVIO DEL NUOVO PROCESSO NEGOZIALE)
1. Qualora nel corso di ciascun esercizio del triennio subentrino rilevanti mutamenti nel quadro economico nazionale ovvero modifiche normative, variazioni attinenti a significativi profili organizzativi ovvero variazioni delle risorse finanziarie rese disponibili, che incidano in maniera sostanziale sul conseguimento degli obiettivi del Piano dell’Agenzia delle entrate o di quello dell’Agenzia delle entrate-Riscossione, si provvede, su richiesta di una delle parti, a concordare le modifiche e le integrazioni necessarie alla presente Convenzione ed ai relativi adeguamenti annuali. Gli atti modificativi o integrativi, stipulati con le medesime modalità della presente Convenzione, devono prevedere la quantificazione dei relativi costi e, qualora comportino oneri aggiuntivi a carico del bilancio dello Stato, non possono essere approvati se non è intervenuta la variazione dei relativi stanziamenti.
2. Qualora nel corso della gestione si constatino avanzamenti anomali del livello di conseguimento degli obiettivi rispetto ai risultati pianificati ovvero si ritenga necessario modificare singoli obiettivi del Piano dell’Agenzia delle entrate o di quello dell’Agenzia delle entrate-Riscossione per cause diverse da quelle previste dal comma precedente, su richiesta di una delle parti, previo accordo tra Dipartimento e Agenzie e a seguito di informativa al Ministro, si provvede alle necessarie modifiche della presente Convenzione senza ricorrere alle modalità di cui al comma 1.
3. Le Parti si impegnano ad attivare, in concomitanza con l’avvio delle proposte relative alle previsioni di bilancio a legislazione vigente per l’anno successivo e per il nuovo triennio, il processo negoziale per la stipula della Convenzione relativa al nuovo triennio. A tal fine, le Parti dichiarano la reciproca disponibilità, anche attraverso il diretto coinvolgimento delle Strutture agenziali responsabili dei servizi dovuti e degli obiettivi da raggiungere:
a) ad avviare su iniziativa del Dipartimento, a partire dal mese di aprile, le interlocuzioni necessarie per la revisione degli indicatori istituzionali e di valore pubblico in base ai quali misurare l'andamento della gestione;
b) ad avviare, a partire dal mese di ottobre, il processo di definizione degli obiettivi, mediante il consolidamento degli indicatori istituzionali e l’individuazione di quelli strategici in concomitanza con la sessione di bilancio e con la definizione dell’Atto di indirizzo;
c) a definire, entro il successivo mese di gennaio, i valori target da associare agli indicatori istituzionali e strategici inseriti nel Piano dell’Agenzia da allegare al documento previsionale.
4. Le modalità sopra definite si applicano anche al processo relativo alla definizione del Piano delle attività dell’Agenzia delle entrate – Riscossione.
1. Nel caso di contestazioni sulla interpretazione e/o sull’applicazione della Convenzione, con particolare riguardo alla fase di verifica dei risultati, e in ogni altro caso previsto nella presente Convenzione, ciascuna parte comunica all'altra per iscritto l'oggetto e i motivi della contestazione. Le parti si impegnano ad esaminare congiuntamente la questione entro il termine massimo di 5 giorni lavorativi dalla comunicazione, al fine di comporre amichevolmente la vertenza.
2. Nell’ipotesi di esito negativo del tentativo di composizione, la questione è rimessa alla valutazione di una commissione appositamente nominata e composta da:
a. tre membri, nominati dal Ministro, tra i quali un magistrato o un professore universitario o una personalità con profilo equiparato che la presiede;
b. il Direttore Generale delle Finanze;
c. il Direttore dell’Agenzia delle entrate.
3. Sulla base delle conclusioni della commissione, il Ministro adotta una direttiva alla quale il Dipartimento e le Agenzie si conformano nelle proprie decisioni, anche in applicazione, se necessario, del principio di autotutela.
4. La commissione di cui al comma 2 del presente articolo opera gratuitamente.
5. Eventuali contestazioni in atto non pregiudicano in alcun modo la regolare esecuzione della Convenzione, né consentono alcuna sospensione delle prestazioni dovute dall’una e dall’altra parte. Per le questioni in contestazione, le parti si impegnano a concordare di volta in volta, in via provvisoria, le modalità di parziale esecuzione che meglio garantiscano il pubblico interesse e il buon andamento dell'attività amministrativa.
6. Salvo una diversa regolamentazione in specifici atti negoziali, le controversie insorte tra le Agenzie, ovvero tra le Agenzie e la Guardia di Finanza o gli altri enti e soggetti che operano nel settore della fiscalità statale sono sottoposte, in caso di esito negativo dei tentativi di amichevole componimento, al Ministro che adotta, nell’esercizio delle sue funzioni sull’intero settore, le iniziative idonee a risolvere la questione.
TITOLO II DISPOSIZIONI RELATIVE ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE
ARTICOLO 5 (IMPEGNI ISTITUZIONALI DELL’AGENZIA)
1. L’Agenzia si impegna ad assicurare lo svolgimento delle funzioni istituzionali previste dagli articoli 62 e 64 del D.Lgs. 300/1999 ed il conseguimento degli obiettivi strategici di politica fiscale e di gestione tributaria indicati nell’Atto di indirizzo.
2. L’Agenzia promuove un fisco trasparente a sostegno della crescita economica e adotta iniziative volte a una crescente produttività operativa in funzione dell’obiettivo strategico
dell’Amministrazione finanziaria di migliorare la propensione all’adempimento degli obblighi fiscali da parte dei contribuenti e di ridurre il tax gap, assicurando che i propri livelli di efficienza ed efficacia siano in linea con quelli degli altri soggetti che svolgono analoghe funzioni nelle economie più avanzate.
3. In relazione a quanto previsto ai commi 1 e 2, l’Agenzia si impegna ad adottare le soluzioni tecniche e organizzative finalizzate ad attuare le misure contenute nei seguenti ambiti strategici di intervento:
a) Area servizi - compliance volontaria dei contribuenti. In particolare, l’Agenzia attuerà le azioni dirette a perseguire i seguenti obiettivi:
1. garantire ai contribuenti le informazioni e il supporto necessari per conformarsi volontariamente agli obblighi fiscali ad un costo ragionevole, anche attraverso l’evoluzione, la semplificazione e la diversificazione dei servizi secondo un’ottica customer-oriented attraverso:
a. lo sviluppo di ulteriori servizi online (ad esempio rilascio della partita IVA e del codice fiscale ai neonati) e il miglioramento di quelli resi disponibili dal Sistema di interscambio (SDI) agli intermediari e ai provider accreditati al fine di agevolare e ottimizzare i processi di gestione per i soggetti IVA, introducendo nuove e più avanzate forme di comunicazione con il contribuente, ad esempio attraverso piattaforme integrate con altre pubbliche amministrazioni, anche nella prospettiva di consolidare un patrimonio informativo progressivamente più affidabile. Inoltre, nell’ottica di favorire la riduzione dei costi di adempimento e degli errori nel momento dichiarativo, sarà consolidato – come metodo ordinario per la dichiarazione dei redditi – l’utilizzo della dichiarazione precompilata, di cui sarà migliorato ed esteso il set informativo messo a disposizione degli utenti;
b. l’incremento del tasso di digitalizzazione dei servizi, privilegiando l’utilizzo dei mezzi di erogazione da remoto, quali il canale telefonico e il sistema di videochiamata. Quest’ultimo evolverà verso un vero e proprio “sportello digitale” che permetta di seguire l’utente passo dopo passo, guidandolo fino alla conclusione dell’adempimento o fruizione del servizio e in grado di fornirgli la possibilità di interagire attraverso strumenti di collaboration, con ulteriori funzionalità integrate di scambio documentale, chat e, a regime, di sottoscrizione digitale, da parte del contribuente in possesso di una identità digitale SPID, di eventuale documentazione utile alla chiusura della pratica; nel contempo, si proseguirà nel potenziamento dei sistemi per programmare le richieste di servizi da erogarsi necessariamente “in presenza” tramite l’utilizzo del servizio di prenotazione appuntamenti, garantendo comunque l’accessibilità in ufficio nei casi di manifesta urgenza;
2. assicurare la tempestiva lavorazione dei rimborsi richiesti dai contribuenti, accelerando i relativi pagamenti ai cittadini e alle imprese attraverso processi di
semplificazione e digitalizzazione, tenuto anche conto della necessità di restituire liquidità al sistema economico per facilitare il superamento degli effetti negativi generati dall’attuale scenario macroeconomico internazionale, anche attraverso l’utilizzo dei dati già in possesso dell’Amministrazione grazie al processo di fatturazione elettronica (con particolare riferimento ai rimborsi IVA) e di tecniche di analisi dei rischi, con riguardo ai rimborsi prioritari e da split payment; sul fronte rimborsi imposte dirette, la tempestiva liquidazione delle dichiarazioni consentirà di accelerare ulteriormente l’erogazione dei rimborsi; sarà, altresì, garantita l’attuazione delle disposizioni normative concernenti, in particolare, la gestione dei contributi e dei crediti d’imposta a favore di imprese e lavoratori autonomi e delle diverse agevolazioni previste;
3. migliorare il sistema informativo del patrimonio immobiliare attraverso la modernizzazione degli strumenti di mappatura degli immobili, presidiando la qualità e la completezza delle banche dati catastali, per una piena interoperabilità con i sistemi informativi di altri enti. Tale azione, unitamente alla realizzazione dell’Anagrafe dei Titolari, consentirà una sempre maggiore fruibilità delle banche dati immobiliari sia per scopi tributari sia per attività di supporto agli enti territoriali, di gestione delle emergenze e salvaguardia del patrimonio immobiliare. Continueranno, inoltre, le azioni di presidio del territorio, anche attraverso l’adozione di metodologie innovative di controllo, al fine di far emergere gli immobili non dichiarati in catasto e favorire la dichiarazione catastale da parte dei soggetti inadempienti nonché le azioni di ampliamento del periodo informatizzato delle banche dati ipotecarie e lo sviluppo dei relativi servizi (ad esempio, l’estensione del canale telematico alle formalità di pubblicità immobiliare che, a loro volta, possono generare ulteriori benefici in termini di aggiornamenti automatici delle titolarità catastali).
b) Area prevenzione - promozione dell’adempimento spontaneo. In particolare, tenuto anche conto di quanto previsto dal PNRR in merito al rafforzamento della compliance, l’Agenzia realizzerà azioni volte a perseguire il seguente obiettivo:
4. prevenire gli inadempimenti tributari e rafforzare l’adempimento spontaneo per supportare i contribuenti sia nel momento dichiarativo sia nel pagamento dei tributi, al fine di contribuire alla maggiore competitività delle imprese italiane e sostenere l’attrattività degli investimenti in Italia per le imprese estere che intendono operare nel territorio nazionale, assicurando maggiore certezza e prevedibilità per le imprese e gli investitori. In proposito sarà garantito un approccio coerente e unitario verso quei soggetti che decidono di aderire agli strumenti di cooperazione con il fisco quali l'istituto dell’adempimento collaborativo, l'interpello sui nuovi investimenti, gli accordi preventivi per le imprese con attività internazionale, tenendo in debita considerazione il risk rating dei contribuenti interessati; inoltre, saranno aggiornati gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA), finalizzati a stimolare comportamenti fiscalmente corretti, favorendo così l’emersione di basi imponibili e il corretto adempimento degli obblighi
dichiarativi, anche attraverso la condivisione di dati e informazioni nella disponibilità dell’Agenzia. Nell’ottica del consolidamento del rapporto fiduciario e del dialogo collaborativo con i contribuenti, nonché del miglioramento della competitività del Paese, saranno valorizzati gli istituti di natura premiale in un percorso di accompagnamento consapevole verso una maggiore affidabilità fiscale, la tempestiva trattazione delle procedure amichevoli di composizione delle controversie internazionali (c.d. MAP - Mutual Agreement Procedure), la conclusione degli accordi relativi al regime di tassazione agevolata connesso all’utilizzo di beni immateriali (patent box), la tempestiva liquidazione delle dichiarazioni, il rafforzamento delle misure di controllo preventivo delle compensazioni realizzate attraverso il modello di delega F24, infine, l’individuazione di strumenti che consentano la semplificazione delle modalità di rilascio delle deleghe agli intermediari fiscali. Relativamente allo sviluppo di ulteriori interventi mirati di prevenzione e contrasto, saranno predisposte le stime di base del tax gap dei principali tributi gestiti dall’Agenzia e proseguiranno le attività di analisi e studio della tax non compliance volte all'individuazione dei maggiori rischi di comportamenti non conformi, anche attraverso l’ottimizzazione degli strumenti di network analysis. L’obiettivo sarà raggiunto anche migliorando la qualità dei servizi resi ai contribuenti-utenti e il presidio dell'attività di interpretazione delle norme tributarie, mediante:
a. l’emanazione di circolari e risoluzioni;
b. la tempestiva risposta agli interpelli e la pubblicazione dei pareri resi, per i quali sono state avviate iniziative rivolte all’utilizzo di canali telematici per la gestione degli stessi, anche attraverso l’implementazione di banche dati per consentire ai contribuenti una più facile e sistematica consultazione dei pareri pubblicati;
c. la semplificazione degli adempimenti tributari per le persone fisiche, gli enti, le società e le imprese;
5. rafforzare l’adempimento spontaneo attraverso l’invio delle cd. lettere di compliance. A tal fine verrà assicurato il conseguimento dei target PNRR M1C1-113 e M1C1-114 in scadenza nel quarto trimestre del 2024, concernenti rispettivamente l’incremento del 40 per cento delle lettere di compliance inviate e l’aumento del 30 per cento del gettito derivante dall’invio di lettere di compliance rispetto ai corrispondenti valori del 2019. Il potenziamento dello strumento delle lettere di compliance punterà a favorire l’emersione delle basi imponibili ai fini dell’IVA e delle imposte dirette, migliorando gli algoritmi di selezione in modo da contenere i casi di “falsi positivi”. Per la predisposizione di tali comunicazioni saranno utilizzate le basi dati alimentate dai flussi informativi, anche derivanti dallo scambio automatico di informazioni previsto dalle Direttive europee e dagli Accordi internazionali, e da quelli derivanti dalla fatturazione elettronica generalizzata, integrati con quelli generati dalla trasmissione telematica dei corrispettivi relativi alle transazioni verso i consumatori
finali. Inoltre, strumenti di data analysis saranno utilizzati anche per la verifica dell’efficacia dell’invio di tali comunicazioni e, più in generale, delle azioni finalizzate alla promozione della compliance.
c) Area contrasto - controlli e risoluzione delle controversie fiscali. In tale ambito, l’Agenzia punterà a conseguire i seguenti obiettivi:
6. potenziare i controlli fiscali e presidiare l’efficacia dell’attività di riscossione. A tal fine si punterà sulla qualità dei controlli attraverso selezioni più mirate dei contribuenti a maggiore rischio di evasione, rese possibili dall’applicazione di strumenti di data analysis più avanzati – che consentono lo sfruttamento dei big data – e dall’interoperabilità delle banche dati. Si rafforzeranno le iniziative congiunte con la Guardia di Finanza e con l’Agenzia delle dogane e dei monopoli per potenziare le attività di analisi del rischio finalizzate a contrastare l’evasione in modo mirato e agevolare il coordinamento delle attività. Sarà altresì incrementato il ricorso agli strumenti di cooperazione internazionale con particolare riguardo all’utilizzo dei dati che derivano dallo scambio automatico di informazioni, tra cui le informazioni pervenute tramite il Common Reporting Standard (CRS), per contrastare i fenomeni di evasione internazionale, l’illecita detenzione di patrimoni e attività finanziarie fuori dei confini nazionali nonché le fittizie residenze all’estero e sarà dato impulso all’acquisizione anche massiva di dati e notizie sui movimenti transfrontalieri che consentano di intercettare comportamenti fiscali illeciti. La valutazione del rischio di non compliance e il monitoraggio dei soggetti a elevata pericolosità fiscale si baseranno anche sullo sfruttamento delle potenzialità derivanti dall’utilizzo di informazioni provenienti da enti esterni, incluse quelle derivanti dallo scambio automatico obbligatorio con le amministrazioni fiscali estere, da quelle di natura finanziaria contenute nell’Archivio dei rapporti finanziari, nonché dei dati derivanti dalla fatturazione elettronica e dalla trasmissione telematica dei corrispettivi che consentiranno di migliorare le analisi e i controlli incrociati tra le diverse operazioni dichiarate dai contribuenti e di monitorare i pagamenti IVA. Nel medio periodo, la qualità dei controlli dovrà essere valutata anche in relazione alla capacità di accertamento degli imponibili generati dall’economia sommersa. Andranno intensificate, anche mediante il potenziamento dell’utilizzo degli strumenti di cooperazione amministrativa avanzata, le azioni di tempestiva individuazione, prevenzione e contrasto dei fenomeni di frode e di utilizzo indebito di crediti d’imposta e altre agevolazioni. L’Agenzia monitorerà, inoltre, il comportamento dei contribuenti che hanno subito un controllo fiscale per verificare nel tempo il loro grado di propensione all’adempimento e, più in generale, per valutare il livello di fedeltà fiscale; sarà incrementata la capacità operativa nell’ottica di favorire il miglioramento della qualità dei controlli, attraverso nuovi strumenti di analisi avanzata dei dati, l’applicazione di tecniche come l’intelligenza artificiale, il machine learning e il text mining, la digitalizzazione dei processi mediante implementazione degli
applicativi di supporto al controllo per ridurre le attività a basso valore aggiunto;
7. ridurre la conflittualità con i contribuenti e migliorare la sostenibilità in giudizio della pretesa erariale attraverso il costante monitoraggio dell’andamento del contenzioso tributario, in funzione del miglioramento della qualità delle difese, assicurando la corretta e sistematica partecipazione con collegamento da remoto alle udienze pubbliche e camerali in cui sono sentite le parti, nonché garantendo il più ampio utilizzo degli strumenti deflativi;
d) Area risorse - valorizzazione delle risorse a disposizione. In proposito, l’Agenzia punterà prioritariamente a perseguire i seguenti obiettivi:
8. reclutare, qualificare e valorizzare le risorse umane necessarie al conseguimento degli obiettivi istituzionali, attraverso:
a. il completamento del piano pluriennale di potenziamento dell’organico, anche nella prospettiva del conseguimento del target PNRR M1C1-112 concernente l’assunzione di 4.113 nuove unità di personale entro il secondo trimestre 2024, e l’assunzione di nuove professionalità, in coerenza con l’ordinamento per famiglie professionali, strutturato per competenze e ambiti di conoscenza. Saranno reclutate professionalità specializzate anche nelle tecnologie informatiche per sfruttare appieno il patrimonio dei dati dell’Agenzia e le possibilità offerte dagli strumenti di analisi avanzata dei dati. La formazione e lo sviluppo professionale del personale saranno orientati in funzione degli obiettivi istituzionali per consentire, da un lato, l’efficace inserimento dei neoassunti e, dall’altro, l’upskilling e il reskilling del personale già in servizio. Sarà inoltre perseguita una strategia di sviluppo del personale attraverso l’individuazione di nuove figure professionali intermedie (art. 15 CCNL) e percorsi graduali di crescita dei dipendenti attraverso l’assunzione di ruoli a responsabilità crescente;
b. il completamento del concorso per dirigenti in svolgimento. Saranno espletati, con periodicità regolare, concorsi pubblici per l’accesso alla qualifica dirigenziale di seconda fascia sia per le attività core (gestione, riscossione dei tributi, erogazione dei servizi fiscali e servizi catastali) sia per quelle no-core, da svolgersi con le modalità previste dall’art. 1, comma 93, lett. e), legge n. 205 del 2017 e dall’art. 1- ter, del decreto-legge n. 75 del 2023, in collaborazione con la SNA, in modo da consentire con regolarità la partecipazione ai candidati più meritevoli appartenenti a tutte le famiglie professionali e valorizzando anche le esperienze lavorative pregresse;
c. nuovi concorsi per dirigente da destinare all’area di gestione dei tributi ed erogazione dei servizi fiscali e all’area catastale-estimativa al fine di completare il reclutamento dei dirigenti di seconda fascia in modo da rafforzare la capacità operativa complessiva e assicurare il pieno presidio degli uffici;
d. la valorizzazione del lavoro in team ai sensi dell’art. 5, comma 2, del Regolamento di amministrazione dell’Agenzia anche mediante l’attivazione delle posizioni organizzative di cui all’art. 15 del CCNL Funzioni Centrali triennio 2019-2021, che costituiscono nodi strategici essenziali alla base della catena funzionale degli uffici e punto di contatto con gli stakeholder esterni e interni;
e. l’individuazione di percorsi graduali di crescita professionale dei dipendenti attraverso l’assunzione di ruoli a responsabilità crescente quali le posizioni organizzative previste dal predetto art. 15 CCNL e le posizioni organizzative per lo svolgimento di incarichi di elevata responsabilità (art. 1, comma 93, lett. a), della legge n. 205 del 2017), con procedure che valorizzino il merito e le valutazioni positive della performance, fino al consolidamento di un bagaglio professionale adeguato per la candidatura ai concorsi per la qualifica dirigenziale;
f. la previsione di percorsi di formazione e di valorizzazione delle competenze manageriali, delle competenze tecniche core e no-core e di conoscenza delle lingue straniere per i dirigenti di ruolo dell’Agenzia al fine di selezionare i più meritevoli ai quali conferire gli incarichi di prima fascia con le modalità previste dalla normativa primaria e dal Regolamento di amministrazione in un quadro di trasparenza, imparzialità, oggettività e pubblicità;
9. qualificare ed efficientare le risorse patrimoniali e migliorare il livello delle risorse intangibili. A tal fine saranno rafforzate le iniziative atte a garantire la realizzazione degli investimenti ICT e immobiliari, il contenimento delle spese di funzionamento, anche tramite la razionalizzazione degli acquisti, e a migliorare l’efficienza organizzativa, anche mediante l’innovazione tecnologica, la digitalizzazione dei servizi e dei rapporti con i cittadini, il ricorso al telelavoro e al lavoro agile. Saranno comunque potenziate le dotazioni informatiche individuali, i servizi infrastrutturali e di rete nonché le risorse necessarie al loro corretto funzionamento, anche ai fini di consentire l’utilizzo di modalità di telelavoro e lavoro agile (cd. smart working), coerenti con l’esigenza di garantire la produttività delle varie strutture dell’Amministrazione finanziaria. Tali obiettivi saranno perseguiti in una cornice di sicurezza cibernetica e di protezione dati in linea con i dettati normativi sia per quanto riguarda l’infrastruttura informatica ma anche incrementando il livello di consapevolezza dei dipendenti sulla sicurezza cibernetica.
L’Agenzia delle entrate, infine, assicurerà le attività di competenza nei confronti dell’Agenzia delle entrate-Riscossione, in attuazione delle previsioni in tema di governance della riscossione contenute nell’articolo 1 del decreto-legge n. 193 del 2016. Inoltre, si impegna a mettere a disposizione le banche dati e le informazioni necessarie per lo svolgimento dell’attività di riscossione, anche mediante sottoscrizione di apposite convenzioni eventualmente pluriennali.
4. L’Agenzia, titolare della funzione di riscossione nazionale, assicura il conseguimento degli obiettivi da parte di Agenzia delle entrate-Riscossione in termini di servizi ai contribuenti,
riscossioni complessive ed efficienza di quest’ultima, definiti nell’Allegato 4 della presente Convenzione concernente il “Piano dell’Agenzia delle entrate-Riscossione”. A tal fine, in linea con le disposizioni legislative, statutarie e regolamentari che disciplinano la governance della riscossione, l’Agenzia svolge l’indirizzo operativo e il controllo su AdeR, monitorandone costantemente l'attività, secondo principi di trasparenza e pubblicità.
5. L’Agenzia si impegna altresì a:
a) garantire, anche con un percorso di miglioramento della qualità delle banche dati già in atto e con il progressivo passaggio dei propri applicativi sul Sistema integrato del Territorio, la disponibilità al Paese di un sistema informativo, (l’Anagrafe Immobiliare Integrata) che permetta di identificare univocamente, per ogni immobile presente sul territorio nazionale, la conoscenza della posizione geografica, la rappresentazione e le caratteristiche geometriche e censuarie, nonché le quotazioni di riferimento della zona OMI e i soggetti titolari di diritti e quote. L’aggiornamento e lo sviluppo del sistema informativo catastale saranno realizzati in coerenza con le indicazioni di Organismi europei ed extraeuropei in materia di dati territoriali;
b) svolgere, ai sensi dell’articolo 64, comma 3-bis del D.Lgs. 300/1999, le attività di valutazione immobiliare e tecnico-estimative rese alle Amministrazioni Pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del D.Lgs. 165/2001 e agli enti a esse strumentali con rimborso dei costi sostenuti, come determinati nel paragrafo 9 dell’Allegato 1. Provvede inoltre a produrre statistiche e quotazioni dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare, assicurare la consultazione dei valori economici afferenti ai prezzi di compravendita dei beni immobili, anche in attuazione di quanto previsto dal Testo Unico Bancario con riferimento all’Osservatorio.
6. Relativamente ai tributi di propria competenza, l’Agenzia garantisce la collaborazione tecnica con gli Uffici del Ministero, con le altre istituzioni pubbliche e con gli organismi internazionali, in merito alla:
a) predisposizione di provvedimenti legislativi e regolamentari, anche in fase prodromica e in fase di valutazione successiva;
b) partecipazione a tutte le fasi dei processi legislativi, amministrativi, autorizzativi, contenziosi e precontenziosi dell’Unione Europea, in coordinamento con gli Uffici del Ministero.
7. L’Agenzia, una volta entrato in vigore l'articolo 1, comma 1, lettera p), del D.Lgs. 219/2023, assicura al nuovo Garante nazionale del contribuente ogni utile collaborazione ai fini del mantenimento del rapporto di fiducia tra cittadini e amministrazione finanziaria, in attuazione dell’articolo 13, comma 4, della L. 212/2000, come sostituito dal D.Lgs. 219/2023. Nelle more dell’entrata in vigore del predetto articolo 1, comma 1, lettera p), del D.Lgs. 219/2023, continua ad assicurare al Garante del contribuente il supporto tecnico-logistico e le risorse umane necessarie per lo svolgimento delle sue funzioni, fornendo risposta alle segnalazioni
entro 30 giorni.
8. I contenuti dell’Allegato 2 “Piano dell’Agenzia delle entrate” non limitano, in ogni caso, gli impegni istituzionali che l’Agenzia è tenuta a svolgere assicurando il buon andamento dell’azione amministrativa.
9. Per assicurare al Ministro la conoscenza dei fattori gestionali interni all’Agenzia, quest’ultima fornisce al Ministero ai sensi dell’articolo 59, comma 3, lett. b), del D.Lgs. 300/1999, le informazioni riguardanti l’organizzazione, i processi e l’uso delle risorse, secondo quanto previsto dall’Allegato 5.
10. L’Agenzia, in coerenza con le funzioni istituzionali ad essa assegnate e con gli obiettivi strategici indicati nell’Atto di indirizzo nonché con lo sviluppo del Sistema Informativo della Fiscalità, predispone entro il 31 dicembre dell’anno precedente a quello di competenza il Piano pluriennale degli investimenti, per la copertura del quale ricorrerà alle fonti previste dall’articolo 70, comma 6, del D.Lgs. 300/1999.
11. Sono soggette ad approvazione, ai sensi dell’articolo 60, comma 2, del D.Lgs. 300/1999, le deliberazioni adottate dal comitato di gestione relative a: statuto, regolamenti, budget economico annuale ed eventuali revisioni in corso d’anno, bilancio di esercizio, piano degli investimenti e ogni altro atto di carattere generale riguardante il funzionamento dell’Agenzia. L’Agenzia pubblica tutte le delibere sul proprio sito istituzionale e fornisce, su richiesta del Dipartimento, i relativi documenti allegati. L’Agenzia pubblica sul proprio sito istituzionale anche le determinazioni direttoriali di organizzazione di cui all’articolo 2, comma 4, del Regolamento di amministrazione.
12. L’Agenzia valuta annualmente la performance organizzativa e individuale del personale, dirigente e non dirigente, applicando i propri sistemi di misurazione e valutazione della performance in coerenza con le disposizioni, normative e contrattuali, ad essa applicabili.
13. L’Agenzia destina alla contrattazione integrativa le risorse definite dalla normativa vigente.
14. L’Agenzia si impegna a destinare gli importi di cui al successivo articolo 6, commi 6 e 7, al miglioramento delle condizioni di funzionamento e al potenziamento della struttura nonché alla corresponsione di compensi incentivanti al personale dipendente, sulla base di parametri attinenti all’incremento della qualità e della produttività dell’azione amministrativa. Le modalità per la ripartizione e la distribuzione al personale dipendente dei compensi incentivanti sono definite d’intesa con le Organizzazioni sindacali. Il 70% dell’importo della quota incentivante relativa all’attività 2024, determinata nella misura prevista nell’esercizio precedente, può essere anticipato dall’Agenzia sulla base dell’avanzamento dei risultati da conseguire nel medesimo anno in due rate, al 31 luglio e al 30 novembre dell’esercizio di competenza.
15. L’Agenzia riversa all’entrata del bilancio dello Stato eventuali avanzi di gestione ai sensi dell’articolo 1, comma 358, della legge 24 dicembre 2007, n. 244.
ARTICOLO 6 (IMPEGNI ISTITUZIONALI DEL MINISTERO)
1. Il Dipartimento assicura l’indirizzo, il coordinamento e l’integrazione dei rapporti con le Agenzie fiscali e con gli altri Enti che esercitano funzioni nei settori della fiscalità statale, nel rispetto dell’autonomia gestionale, al fine di assicurare l’efficace conseguimento degli obiettivi di politica fiscale e il contenimento dei costi amministrativi.
2. Il coordinamento, il monitoraggio, il controllo e la vigilanza nei confronti dell’Agenzia sono esercitati secondo le modalità descritte nella presente Convenzione e, in particolare, nell’Allegato 1 “Sistema di relazioni” e nell’Allegato 5 “Monitoraggio della gestione e verifica dei risultati” alla presente Convenzione.
3. Per il conseguimento degli obiettivi di cui all’articolo 3 della presente Convenzione, il Dipartimento trasferisce, secondo le modalità stabilite dai successivi commi 4 e 5, le risorse disponibili sui capitoli 3890 “Somma occorrente per far fronte agli oneri di gestione dell'Agenzia delle entrate” e 3904 “Somme da trasferire all'Agenzia delle entrate-Riscossione, per il tramite dell'Agenzia delle entrate, per il funzionamento del servizio nazionale della riscossione” dello stato di previsione del Ministero stanziate dalla legge di bilancio 2024, tenendo conto delle eventuali variazioni intervenute in corso d’anno. Sulla base di documentate motivazioni, fermi restando i vincoli normativi e di finanza pubblica, saranno, inoltre, valutate ulteriori esigenze di risorse finanziarie, ai fini del mantenimento delle condizioni di equilibrio economico- finanziario dell’Agenzia.
4. Per quanto concerne le risorse di cui al capitolo 3890, il Dipartimento trasferisce:
a) in due rate di uguale importo, le risorse per le spese per stipendi, retribuzioni e altre spese di personale stanziate sul piano gestionale 1, da erogarsi la prima entro febbraio e la seconda entro luglio;
b) in dodicesimi le risorse per le spese di funzionamento stanziate sul piano gestionale 2. Il primo dodicesimo sarà erogato entro il mese di febbraio;
c) in caso di ricorso alla gestione provvisoria da parte dell’Agenzia, limitatamente alla durata della stessa, le somme di cui ai predetti piani gestionali 1 e 2 in dodicesimi.
d) terminata la gestione provvisoria con l’approvazione del budget da parte del Ministro ai sensi dell’articolo 60, comma 2, del d.lgs. 300/1999, trovano applicazione le disposizioni di cui ai precedenti punti a) e b), detratti i dodicesimi già assegnati con la gestione provvisoria. Se la gestione provvisoria si protrae per oltre quattro mesi, nelle more dell’approvazione del budget da parte del Ministro ai sensi dell’articolo 60, comma 2, del d.lgs. 300/1999, sulla base di documentate motivazioni e per far fronte a momentanee tensioni di liquidità, potranno essere valutati ulteriori trasferimenti delle risorse disponibili nell’ammontare strettamente necessario a garantire le condizioni di equilibrio finanziario dell’Agenzia.
5. Per quanto riguarda le risorse di cui al capitolo 3904, il Dipartimento eroga all’Agenzia, per il
successivo trasferimento ad AdeR, le risorse necessarie ad assicurare il funzionamento del servizio nazionale della riscossione, ai sensi dell’articolo 1, comma 13, lettera b) del D.L. 193/2016 e dell’articolo 14 dello Statuto di AdeR. A tal fine, trasferisce in quattro rate di uguale importo, con periodicità trimestrale, a partire dal mese di febbraio di ogni anno, le risorse destinate alla copertura degli oneri di gestione e delle spese di investimento necessarie per realizzare i miglioramenti programmati.
6. Per la quota incentivante correlata alla verifica dei risultati dell’anno 2023 ai sensi dell’articolo 59 del D.Lgs. 300/1999, determinata nella misura prevista nell’esercizio precedente, ferma restando la normativa vigente in materia di contrattazione integrativa e di costituzione di fondi, il Dipartimento trasferisce l’importo spettante entro il 31 luglio 2024, previa informativa al Ministro sulla verifica dei risultati della gestione conseguiti nell’anno precedente, in coerenza con le modalità e i tempi previsti nell’Allegato 5 “Monitoraggio della gestione e verifica dei risultati”.
7. Le risorse destinate alla quota incentivante di cui all’articolo 59 del D.Lgs. 300/1999 e l’eventuale integrazione prevista dall’articolo 1, comma 7, del D.Lgs. 157/2015 correlati alla verifica dei risultati 2024 sono stabilite nell’allegato 3 “Sistema incentivante dell’Agenzia delle entrate” della presente Convenzione. Per la quota incentivante correlata alla verifica dei risultati dell’anno 2024 ai sensi dell’articolo 59 del D. Lgs. 300/1999, determinata nella misura prevista nell’esercizio precedente, ferma restando la normativa vigente in materia di contrattazione integrativa e di costituzione di fondi, il Dipartimento trasferisce secondo le seguenti modalità:
a) un acconto pari al 70% della quota incentivante prevista, entro il 28 febbraio dell’anno successivo a quello di competenza. A tal fine, il Direttore dell’Agenzia trasmette al Dipartimento, entro il 31 gennaio dell’anno successivo a quello di competenza, un report preliminare accompagnato da una sintetica relazione sui risultati conseguiti al 31 dicembre, da realizzare sulla base dei dati provvisoriamente disponibili secondo le modalità previste nell’Allegato 3 “Sistema incentivante” e nell’Allegato 5 “Monitoraggio della gestione e verifica dei risultati”;
b) il saldo spettante, entro il successivo 31 luglio, previa informativa al Ministro sulla verifica dei risultati della gestione conseguiti nell’anno precedente, in coerenza con le modalità e i tempi previsti nell’Allegato 5 “Monitoraggio della gestione e verifica dei risultati”.
8. Il Dipartimento trasferisce, altresì, all’Agenzia per la competenza dell’esercizio 2024 e in un'unica soluzione:
a) le eventuali integrazioni alle dotazioni di cui al comma 4 da determinarsi in applicazione dell’articolo 1, comma 75, della legge n. 266/2005 (finanziaria 2006);
b) le risorse assegnate all’Agenzia secondo le modalità e nel rispetto dei vincoli previsti dall’art. 1, comma 7, del D.Lgs. 157/2015.
9. Infine, il Dipartimento trasferisce all’Agenzia, in un'unica soluzione, entro 30 giorni
dall’assegnazione ed effettiva disponibilità delle risorse:
a) le somme stanziate sul capitolo 3891 dello stato di previsione del Ministero, per il pagamento all’Agenzia del demanio dei canoni di locazione per gli immobili assegnati alle amministrazioni dello Stato, tenendo conto delle eventuali variazioni intervenute nel corso della gestione;
b) le risorse stanziate sui pertinenti capitoli del bilancio dello Stato relative alla rivalutazione ISTAT dei canoni di locazione connessi all’utilizzo degli immobili conferiti nel Fondo Immobili Pubblici (FIP) e Patrimonio Uno ed eventuali risorse atte a garantire gli interventi di manutenzione straordinaria, la messa a norma e ogni altra eventuale incombenza connessa.
10. Gli importi di cui ai commi dal 3 al 9 del presente articolo, sono erogati sul conto di Tesoreria unica n. 12105 “Agenzia delle entrate” presso la Banca d’Italia, nel rispetto delle regole che disciplinano l’esercizio della Tesoreria unica.
11. La gestione dei pagamenti relativi alla restituzione e ai rimborsi di imposte e relativi interessi di mora è affidata al Dipartimento. Resta a carico dell’Agenzia la messa in atto delle procedure per la predisposizione degli schemi di decreto, degli ordini di accreditamento e/o di pagamento e degli schemi di richiesta di integrazione di somme e/o di variazioni compensative.
12. Il Dipartimento si impegna a mettere in atto le iniziative di competenza per il reperimento dei fondi necessari al pagamento, da parte dell’Agenzia, dei debiti dei soppressi Dipartimenti delle Entrate e del Territorio, derivanti dall’attività da questi ultimi svolta fino al 31 dicembre 2000.
TITOLO III DISPOSIZIONI RELATIVE ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE-RISCOSSIONE
ARTICOLO 7 (IMPEGNI ISTITUZIONALI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE-RISCOSSIONE)
1. L’Agenzia delle entrate-Riscossione assicura lo svolgimento delle funzioni relative alla riscossione nazionale attribuite all'Agenzia delle entrate dall’articolo 3, comma 1, del D.L. 203/2005 e degli altri compiti attribuiti alla stessa dalle previsioni normative vigenti, contribuendo al conseguimento degli obiettivi strategici di politica fiscale e di gestione tributaria indicati nell’Atto di indirizzo.
2. L’AdeR si impegna a adottare le soluzioni tecniche ed organizzative finalizzate a realizzare gli obiettivi contenuti nelle seguenti Aree di intervento:
a) Area servizi. In particolare, l’Agenzia realizzerà le azioni dirette a perseguire i seguenti obiettivi:
1. garantire il costante miglioramento della relazione con il contribuente in ottica di trasparenza e leale collaborazione, assicurando la diffusione delle informazioni necessarie ai contribuenti per usufruire degli istituti normativamente previsti finalizzati all’estinzione spontanea dei debiti affidati dagli enti creditori all’Agenzia nonché la
conoscenza delle misure introdotte dal legislatore in materia di riscossione;
2. favorire una crescente operatività digitale da parte dei contribuenti attraverso un incremento della gamma, della qualità e dell’accessibilità dei servizi web disponibili, potenziando i canali di contatto da remoto anche attraverso la progressiva diffusione dello sportello virtuale con operatore, alternativo a quello fisico, per l’erogazione di servizi e assistenza su piattaforma digitale;
3. assicurare lo scambio telematico con gli enti impositori o beneficiari per consentire il tempestivo aggiornamento e la fruibilità delle informazioni e delle rendicontazioni riguardanti l’attività svolta (cd. “stato della riscossione”), ivi comprese quelle riguardanti le sospensioni legali della riscossione, le rateazioni e i provvedimenti modificativi dei debiti affidati, anche attraverso la continua evoluzione dei sistemi e della relativa interoperabilità, con particolare riguardo allo scambio di informazioni tra le proprie banche dati e quelle del contenzioso del Dipartimento delle Finanze. A quest’ultimo riguardo, l’Agenzia assicurerà altresì l’utilizzo sistematico dei servizi telematici del contenzioso tributario, al fine di favorire la formazione e la consultazione del fascicolo processuale informatico;
b) Area riscossione. In particolare, l’Agenzia realizzerà le azioni dirette a perseguire i seguenti obiettivi:
4. migliorare le tecniche di analisi e dei criteri di selezione delle posizioni debitorie per innalzare il livello di efficacia delle azioni di recupero attraverso l’acquisizione e l’utilizzo, nel rispetto della normativa vigente a tutela della privacy, delle informazioni presenti nelle banche dati disponibili per l’Agenzia delle entrate-Riscossione;
5. utilizzare, nel rispetto delle previsioni normative vigenti, dati selettivi e aggiornati in modo da evitare, nel caso di impiego di strumenti massivi, eventuali errori e al fine di ridurre la ripetizione di procedure ridondanti per il medesimo carico debitorio e per il medesimo soggetto;
6. assicurare il raggiungimento degli obiettivi di gettito normativamente previsti, anche con il contributo degli incassi derivanti dagli istituti di definizione agevolata, e promuovendo al contempo le possibili forme di rateizzazione dei pagamenti delle somme dovute; avviare le procedure di riscossione in coerenza con la programmazione annuale delle attività e della salvaguardia dei crediti affidati in riscossione anche attraverso la pianificazione di interventi idonei a rendicontare anticipatamente agli enti creditori i carichi residui di comprovata inesigibilità;
c) Area risorse. In particolare, l’Agenzia attuerà le azioni dirette a perseguire i seguenti obiettivi:
7. migliorare la performance del contenzioso esattoriale, anche in ottica di contenimento dei costi per le spese legali e le soccombenze;
8. incrementare i livelli di efficienza e contribuire alla progressiva razionalizzazione dei costi nel rispetto dei vincoli di spesa prescritti dal legislatore, nonché in attuazione delle ulteriori misure di risparmio ed efficientamento conseguenti al riassetto organizzativo della riscossione, anche attraverso iniziative per la revisione delle modalità di erogazione dei servizi e la digitalizzazione dei processi operativi della riscossione, garantendo il turnover del personale per assicurare il mantenimento delle competenze necessarie allo svolgimento delle attività istituzionali dell’Ente;
Al fine di mantenere un corretto rapporto con i cittadini e incrementare l’efficienza del servizio pubblico di riscossione, l’attività di indirizzo operativo di Agenzia delle entrate verso Agenzia delle entrate-Riscossione sarà orientata a:
9. favorire l’uso delle più evolute tecnologie e delle forme di integrazione e interoperabilità dei sistemi, nonché del patrimonio informativo funzionale alle attività di recupero;
10. adottare strumenti, procedure e meccanismi che consentano a entrambe le Agenzie di operare con crescente armonia rispetto alle esigenze dei cittadini, favorendo e rafforzando le iniziative per il potenziamento e l’integrazione dei servizi e dei canali di assistenza ai contribuenti, anche attraverso lo sviluppo di piattaforme digitali comuni e la convergenza dei modelli di servizio in favore di una crescente uniformità di azione.
Verranno, inoltre, sviluppate forme di collaborazione con le altre amministrazioni per incrementare l'efficienza del servizio pubblico in favore dei contribuenti e degli operatori del settore e ad aumentare l'efficacia delle procedure di recupero coattivo, incentivando il livello di adempimento spontaneo degli obblighi tributari.
3. In relazione a quanto previsto dai commi 1 e 2, l’Agenzia delle entrate-Riscossione si impegna, in particolare, ad adottare le soluzioni tecniche e organizzative finalizzate allo svolgimento dei seguenti compiti:
a) l’attività di riscossione mediante ruolo, secondo le disposizioni di cui al titolo I, capo II, e al titolo II del DPR 602/1973;
b) altre attività, strumentali e accessorie alla riscossione e alle attività dell’Agenzia delle entrate anche attraverso la stipula di appositi contratti di servizio.
4. Ove richiesto dagli enti interessati, l’Agenzia delle entrate-Riscossione si impegna altresì a svolgere – in attuazione dell’articolo 1, comma 3, quarto periodo, e dell’art. 2, comma 2 del
D.L. 193/2016 – le attività di riscossione spontanea e coattiva delle entrate tributarie o patrimoniali delle amministrazioni locali come individuate dall'Istituto nazionale di statistica (ISTAT) ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, con esclusione delle società di riscossione e, fermo restando quanto previsto dall’art. 17, commi 3 bis e 3 ter del D.Lgs. 26 febbraio 1999, n. 46, delle società da esse partecipate.
5. L’Agenzia delle entrate-Riscossione redige la relazione annuale sui risultati conseguiti in materia di riscossione di cui all’articolo 1, comma 14-bis, del D.L. 193/2016 e la trasmette all’Agenzia delle entrate entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello di riferimento.
6. L’Agenzia delle entrate-Riscossione, in coerenza con le funzioni istituzionali ad essa assegnate e con gli obiettivi strategici indicati nell’Atto di indirizzo, delibera, entro il 31 ottobre dell’anno precedente a quello di competenza, il bilancio preventivo comprensivo del Piano pluriennale degli investimenti.
7. L’Agenzia delle entrate-Riscossione trasmette:
a. al Ministero le deliberazioni adottate dal Comitato di gestione relative alle modifiche dello Statuto per l’approvazione ai sensi dall'articolo 60 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300;
b. all’Agenzia delle entrate le deliberazioni adottate dal Comitato di gestione relative alle materie indicate nell’articolo 17, comma 1, dello Statuto. Per l’individuazione delle delibere soggette ad approvazione si rinvia al comma 2 del medesimo articolo 17 dello Statuto. L’Agenzia delle entrate-Riscossione pubblica le delibere sul proprio sito istituzionale ove previsto dalle disposizioni normative in materia di trasparenza e fornisce, su richiesta dell’Agenzia delle entrate, i relativi documenti allegati.
8. L’Agenzia delle entrate-Riscossione fornisce risposta al Garante del contribuente entro il termine di 30 giorni dalla ricezione delle richieste di elementi o chiarimenti relative a segnalazioni provenienti dai contribuenti.
9. I contenuti dell’Allegato 4 “Piano dell’Agenzia delle entrate-Riscossione” non limitano, in ogni caso, gli impegni istituzionali che AdeR è tenuta a svolgere assicurando il buon andamento dell’azione amministrativa.
ARTICOLO 8 (IMPEGNI ISTITUZIONALI DEL MINISTERO)
1. Il Ministero, tramite il Dipartimento, si impegna a svolgere tutti gli adempimenti necessari per assegnare all’Agenzia delle entrate-Riscossione le risorse stanziate sui pertinenti capitoli del bilancio dello Stato destinati all’erogazione:
a) degli oneri di funzionamento del servizio nazionale della riscossione, ai sensi dell’articolo 1, comma 15, della Legge n. 234/2021;
b) del rimborso delle anticipazioni effettuate in virtù dell'obbligo del non riscosso come riscosso, ai sensi dell'art. 3, comma 13, del D.L. 203/2005;
c) dei rimborsi delle spese relative alle procedure esecutive poste in essere dall’Agenzia, erogabili ai sensi dell'art. 17 del D.Lgs. 112/1999 vigente fino alla data di entrata in vigore della Legge n. 234/2021;
d) del rimborso di cui all’art. 22, comma 1 ter e quater, del D.Lgs. 112/1999;
e) del rimborso delle somme iscritte a ruolo riconosciute indebite di cui all’articolo 26 del D.Lgs. 112/1999, secondo le modalità di cui al Decreto Direttoriale del 13 settembre 2019;
f) dei compensi per i rimborsi in conto fiscale di cui al D.M. 1° febbraio 1999;
g) dei compensi e dei rimborsi spese relativi all'attività di compensazione tra ruoli e rimborsi di cui all'art. 28-ter del DPR 602/1973;
h) del rimborso di cui all’art. 4 del D.L.119/2018;
i) del rimborso di cui all’art. 4 del D.M. 15 giugno 2015;
j) del rimborso di cui all’art. 1 c. 684 e 685 della Legge 190/2014;
k) del rimborso di ogni altra somma o compenso spettante per l’attività di riscossione mediante ruolo ovvero per lo svolgimento delle altre attività, strumentali e accessorie alla riscossione stessa, secondo quanto stabilito dalle disposizioni normative vigenti.
2. Con riferimento alle attività di cui al precedente comma 1, restano a carico dell’Agenzia delle entrate la messa in atto delle procedure per la predisposizione degli schemi di decreto, degli eventuali ordini di accreditamento e/o degli ordini di pagamento e degli schemi di richiesta di integrazione di somme e/o variazioni compensative.
3. Il Ministero, tramite il Dipartimento, e AdeR, anche al di fuori delle predette fattispecie, possono sottoscrivere, nell’ambito delle risorse finanziarie stanziate a legislazione vigente, accordi per disciplinare – qualora spettante – il rimborso delle spese relative ad attività legittimamente espletate da quest’ultima nella sua qualità di agente della riscossione a tutela dei crediti erariali che, per intervenute modifiche normative o per successivi consolidamenti di orientamenti giurisprudenziali, non risultano ripetibili dai contribuenti morosi.
Il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze Il Direttore dell’Agenzia delle entrate
Xxxxxxxx Xxx Xxxxxxx Xxxxx Xxxxxxx
[Firmato digitalmente] [Firmato digiEtaRlNmEeSnTteO]
XXXXXXXX XXX MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE 10.04.2024
14:54:18
GMT+01:00
XXXXX XXXXXXX 24.04.2024
16:25:26
GMT+01:00
ALLEGATO 1
SISTEMA DI RELAZIONI
Sommario
SEZIONE A) AGENZIA DELLE ENTRATE 3
1. MODALITÀ DI ESERCIZIO DELLA FUNZIONE DI VIGILANZA 3
2. COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE 4
3. QUALITÀ DEI SERVIZI AI CONTRIBUENTI 5
5. COOPERAZIONE AMMINISTRATIVA 6
6. COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E SCAMBIO DI INFORMAZIONI 8
7. CONVENZIONI CONTRO LE DOPPIE IMPOSIZIONI E COMPOSIZIONE DELLE CONTROVERSIE FISCALI INTERNAZIONALI RELATIVE A CONTRIBUENTI INDIVIDUATI 10
8. COLLABORAZIONE OPERATIVA TRA MINISTERO E AGENZIA 11
9. DETERMINAZIONE DEI COSTI PER IL RIMBORSO DEGLI ONERI DELLE ATTIVITÀ DI VALUTAZIONE IMMOBILIARE E TECNICO-ESTIMATIVA 12
SEZIONE B) AGENZIA DELLE ENTRATE-RISCOSSIONE 14
1. COOPERAZIONE CON L’AGENZIA DELLE ENTRATE 14
2. MODALITÀ DI ESERCIZIO DELLA FUNZIONE DI INDIRIZZO OPERATIVO E CONTROLLO DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE SU AGENZIA DELLE ENTRATE-RISCOSSIONE 14
3. COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE 16
5. QUALITÀ DEI SERVIZI AI CONTRIBUENTI 17
SEZIONE A) AGENZIA DELLE ENTRATE
1. MODALITÀ DI ESERCIZIO DELLA FUNZIONE DI VIGILANZA
Ferma restando l’alta vigilanza del Ministro, il Dipartimento delle finanze esercita, ai sensi dell’articolo 11, comma 1, lettera m), del DPCM 26 giugno 2019, n. 103, la funzione di vigilanza di cui all’articolo 59, comma 3, lettera c), del D.Lgs. 300/1999, sulla base di un programma annuale teso a valutare le modalità complessive di esercizio delle funzioni fiscali da parte dell’Agenzia, sotto il profilo della trasparenza, imparzialità e correttezza nell’applicazione delle norme, con particolare riguardo ai rapporti con i contribuenti nonché a quanto previsto dalla L. 212/2000. Il Dipartimento comunica, in via preventiva, all’Agenzia il programma dei procedimenti/attività da sottoporre a valutazione nonché le eventuali successive modifiche dello stesso. Per l’espletamento delle attività di vigilanza, il Dipartimento richiede all’Agenzia le informazioni di cui non dispone, nonché quelle relative alla popolazione di atti per la definizione del campione e quelle relative agli indicatori di impatto.
L’Agenzia si impegna a dare corso alle suddette richieste nel più breve tempo possibile e, comunque, entro 30 giorni dalla loro ricezione.
Per le attività di analisi e valutazione, il Dipartimento predispone appositi questionari, volti a rilevare le informazioni presenti negli atti degli uffici, che l’Agenzia si impegna a far compilare e sottoscrivere dai responsabili delle strutture territoriali e ad inoltrare entro 60 giorni dall’avvio della rilevazione.
In caso di mancato riscontro a tali richieste, nei termini concordati, il Direttore Generale delle Finanze ne può disporre l’acquisizione mediante accesso diretto alle strutture dell’Agenzia, dandone preventiva comunicazione al Direttore della stessa.
Inoltre, l’Agenzia si impegna a dare pronto riscontro alle richieste del Dipartimento dirette ad acquisire elementi informativi sulle segnalazioni provenienti dai contribuenti, entro un tempo medio di 60 giorni e, di norma non oltre i 90.
Il Dipartimento riferisce annualmente all’Autorità politica gli esiti delle attività di vigilanza svolte e degli interventi di miglioramento proposti.
Relativamente alle azioni di miglioramento suggerite dal Ministero con le relazioni di valutazione di conformità, anche al fine della pianificazione della successiva attività di vigilanza, l’Agenzia comunica a quest’ultimo:
⮚ in sede di monitoraggio infrannuale, le misure correttive e di prevenzione intraprese a seguito delle disfunzioni e/o irregolarità riscontrate e il relativo avanzamento;
⮚ in sede di Relazione di monitoraggio sui risultati conseguiti nell’anno precedente una valutazione dell’efficacia delle misure adottate, fornendo elementi di dettaglio in merito al superamento delle disfunzioni e delle irregolarità riscontrate.
Sempre al fine di assicurare trasparenza, imparzialità e correttezza nell’applicazione delle norme, con particolare riguardo ai rapporti con i contribuenti, l’Agenzia si impegna ad esercitare una funzione di controllo interno caratterizzata da indipendenza tecnica e autonomia operativa, fornendo al Dipartimento una relazione sugli esiti della suddetta attività nell’ambito della consuntivazione annuale finalizzata alla predisposizione del Rapporto di verifica.
2. COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE
Nella definizione dei programmi di comunicazione e relazione con i cittadini e i contribuenti, relativi alle materie di propria competenza, l’Agenzia si uniforma a criteri definiti di concerto con il Ministero.
Al fine di assicurare il coordinamento tra le strutture, l’Agenzia si impegna a portare preventivamente a conoscenza del Portavoce del Ministro ogni rilevante iniziativa di comunicazione istituzionale.
Il Ministero e l’Agenzia realizzano forme di coordinamento permanente al fine di garantire la coerenza, la completezza e l’integrazione delle rispettive iniziative di comunicazione, con particolare riguardo all’elaborazione del Programma annuale di comunicazione ai sensi dell’articolo 11, comma 1, della L. 7 giugno 2000, n.150, alla realizzazione di campagne informative rivolte all’opinione pubblica ed agli adempimenti per assicurare la presenza in rete dell’Amministrazione finanziaria. Il Ministero e l’Agenzia concordano altresì la costruzione di un sistema di rilevazione delle esigenze di informazione e comunicazione dei cittadini nonché di valutazione degli effetti delle attività realizzate.
Nell’ambito delle diverse presenze sulla rete internet afferenti al Ministero, il sito del Dipartimento svolge il ruolo di portale per tutta l’Amministrazione finanziaria.
Il Dipartimento e l’Agenzia partecipano congiuntamente, nelle forme da concordare, alle manifestazioni indicate nel Programma di comunicazione dell’Amministrazione finanziaria, redatto ai sensi della L. 150/2000.
3. QUALITÀ DEI SERVIZI AI CONTRIBUENTI
Sulla base dei criteri di coerenza metodologica e di rappresentatività statistica condivisi con il Dipartimento e richiamati nel documento “Linee strategiche del sistema integrato DF - Agenzie fiscali per la rilevazione e valorizzazione delle percezioni e attese degli utenti dei servizi fiscali” del dicembre 2008, l’Agenzia conduce autonome indagini di Customer Satisfaction sui servizi erogati nei diversi canali e nei confronti della generalità dei contribuenti ovvero di specifiche tipologie degli stessi.
Nel comune intento del costante miglioramento dei rapporti Fisco - Contribuenti e allo scopo di valorizzare ogni iniziativa finalizzata alla tempestività, semplicità e chiarezza nella fruizione dei servizi di informazione e assistenza, l’Agenzia assicura la sua collaborazione al Dipartimento per un efficace monitoraggio e si impegna a promuovere la qualità di detti servizi e le iniziative di miglioramento, secondo le modalità concordate.
L’Agenzia partecipa ai tavoli tecnici di coordinamento promossi dal Ministero per la definizione di strategie comuni volte ad assicurare:
⮚ l’integrazione delle infrastrutture e dei servizi ICT;
⮚ l’unitarietà, l’interoperabilità e la sicurezza del Sistema Informativo della Fiscalità;
⮚ l’estensione delle tecnologie informatiche nel processo tributario;
⮚ il continuo miglioramento dei servizi erogati;
⮚ la razionalizzazione nell’uso delle risorse ICT per il contenimento dei costi di esercizio del sistema.
A tal fine, sono declinati i correlati obiettivi e le conseguenti azioni nei piani triennali per l’informatica ed in quelli previsti nei contratti con il partner tecnologico.
L’Agenzia, nel presiedere il governo dello sviluppo e della gestione dell’area di competenza del Sistema Informativo della Fiscalità, adotta le misure organizzative e tecnologiche ed attua, con quota parte delle risorse ad essa assegnate, gli interventi atti ad assicurare il raggiungimento degli obiettivi strategici suddetti.
L’Agenzia sviluppa e gestisce l’area di competenza del Sistema Informativo della Fiscalità nel rispetto della normativa e degli standard vigenti, secondo gli indirizzi degli organi competenti assicurando il costante monitoraggio del Sistema medesimo, anche attraverso la definizione, realizzazione ed implementazione, per la parte di competenza, di strumenti comuni di conoscenza e di analisi.
Per l’esercizio delle funzioni di coordinamento e monitoraggio del Sistema Informativo della Fiscalità, l’Agenzia si impegna a trasmettere al Ministero il Piano Triennale ICT approvato dal Comitato di gestione dell’Agenzia e le relazioni semestrali di monitoraggio e la Relazione annuale sullo stato di informatizzazione predisposte ed inviate all’Agenzia per l’Italia digitale. Inoltre, l’Agenzia si impegna a trasmettere, ove necessario, ulteriori informazioni utili al governo dell’accordo quadro dei servizi.
5. COOPERAZIONE AMMINISTRATIVA
Al fine di consentire lo svolgimento delle funzioni istituzionali di analisi, indagini e studi sulle politiche fiscali e sulla loro attuazione, attribuite al Dipartimento dall’articolo 56, comma 1, lettera a) del D.Lgs. 300/1999, trova applicazione la direttiva del Ministro dell’economia e delle finanze del 23 gennaio 2008.
Il Dipartimento e l’Agenzia definiscono, quindi, nell’ambito dei tavoli tecnici di coordinamento, le azioni e gli interventi volti a rafforzare la cooperazione amministrativa, favorendo l’integrazione delle banche dati e l’incremento della qualità dei flussi informativi.
Il Dipartimento e l’Agenzia, per il miglioramento reciproco delle attività e dei servizi, finalizzati
al conseguimento degli obiettivi di politica fiscale e gestione tributaria, indicati nell’Atto di indirizzo, definiscono appositi percorsi formativi, con specifica evidenza al settore fiscale tributario, destinati a dirigenti e funzionari del Dipartimento e dell’Agenzia.
L’Agenzia, su richiesta del Dipartimento, nel rispetto del principio di riservatezza delle informazioni detenute dalle pubbliche amministrazioni e di quello di minimizzazione dei dati delle persone fisiche, si impegna a fornire le risposte più significative alle istanze di interpello presentate ai sensi dell’articolo 11 della legge 212/2000 e rese anteriormente al 1°settembre 2018, nonché agli interpelli per i quali l’Agenzia ha pubblicato il solo principio giuridico. Le risposte sono rese disponibili in forma anonima e con modalità volte a garantire la riservatezza dei dati.
L’Agenzia si impegna, altresì, ad adottare idonee misure organizzative atte a garantire il corretto ed efficace uso da parte dei propri uffici delle modalità telematiche di notifica e di deposito degli atti processuali e dei documenti presso le Corti di Giustizia Tributaria.
L’Agenzia rende disponibili alle altre Agenzie e ad altre Pubbliche Amministrazioni, ove normativamente previsto, i dati utili allo svolgimento dei loro compiti istituzionali per incrementare la “tax compliance” e migliorare la qualità dei servizi erogati ai contribuenti/utenti. I dati elementari sono forniti dall’Agenzia a titolo gratuito; gli eventuali costi relativi all’elaborazione delle informazioni sono a carico della Struttura richiedente. Previa verifica di fattibilità, viene consentita l'operatività alle altre strutture della fiscalità, in base alle rispettive funzioni e competenze, su talune piattaforme e reti di comunicazione gestite direttamente dall’Agenzia al fine di agevolare lo scambio di informazioni in materia fiscale.
L’Agenzia collabora con l’Ufficio di Statistica del Dipartimento nelle attività connesse alla partecipazione dell’Amministrazione finanziaria al Sistema Statistico Nazionale e fornisce tempestivamente al Dipartimento le informazioni necessarie per la valutazione e l’attuazione delle politiche fiscali. Gli eventuali costi relativi all’elaborazione delle informazioni sono a carico di quest’ultimo.
L’Agenzia, su richiesta del Ministero, assicura la propria collaborazione ai fini della predisposizione dei provvedimenti di legge, dei regolamenti in materia tributaria e delle istruttorie alle interrogazioni parlamentari ed ai ricorsi presentati ai vari organismi giurisdizionali, anche nel
settore della fiscalità internazionale.
6. COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E SCAMBIO DI INFORMAZIONI
L’Italia è in prima linea in ambito multilaterale, promuovendo, assieme ai Paesi del G5 (Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Spagna), una maggiore trasparenza fiscale finalizzata alla lotta all’evasione fiscale. In tale prospettiva, tutta l’Amministrazione finanziaria è coinvolta nell’obiettivo di attuare tale impegno con mezzi idonei. A tal fine, l’Agenzia:
⮚ attua lo scambio di informazioni con le strutture degli altri Stati membri dell’Unione Europea nonché con le strutture dei Paesi terzi interessati nel campo della fiscalità diretta e indiretta;
⮚ provvede agli adempimenti necessari per l’attuazione della mutua assistenza per il recupero crediti e per il relativo scambio di informazioni con i Paesi interessati;
⮚ assicura tempestività nell’adempimento alle richieste di assistenza secondo le modalità previste dalla normativa comunitaria e internazionale.
L’Agenzia assicura la partecipazione alle riunioni presso gli Organismi internazionali in cui si trattano argomenti che riguardano domini operativi e tecnici su cui ha competenza esclusiva, anche in risposta ad una richiesta del Dipartimento, nonché il qualificato supporto tecnico, in tempo utile per definire la posizione italiana, e la partecipazione alle riunioni e alle attività inerenti ai processi di review previsti dagli standard internazionali, in particolare in materia di trasparenza fiscale e scambio di informazioni.
Ai fini del monitoraggio sulle attività di cooperazione internazionale svolte nel campo dell’imposizione indiretta e dell’IVA, l’Agenzia si impegna ad aggiornare tempestivamente il sistema della banca dati del “Central Liaison Office” (C.L.O.).
Ai fini del monitoraggio sulle attività di cooperazione internazionale svolte nell'ambito delle imposte dirette, l’Agenzia fornisce, nei tempi tecnicamente consentiti, dati statistici sull’attività svolta su base annuale, segnalando eventuali criticità, nonché le informazioni di sua competenza richieste dalle istituzioni europee e internazionali nei termini fissati da queste ultime.
L’Agenzia assicura inoltre la collaborazione con il Dipartimento:
⮚ per lo svolgimento delle attività rientranti nelle competenze di cui al decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 149 in materia di recupero dei crediti risultanti da dazi, imposte ed altre misure;
⮚ per l’applicazione delle disposizioni contenute negli accordi e nelle convenzioni in materia di scambio di informazioni fiscali e assistenza per il recupero e durante le fasi negoziali;
⮚ in sede di definizione delle azioni degli organismi internazionali e degli adempimenti degli obblighi connessi per il contrasto dell’evasione e dell’elusione fiscale internazionale, quali quelli che rappresentano gli sviluppi dell’Action Plan on Base Erosion and Profit Shifting, lanciato dall’OCSE nel 2013, il Gruppo di monitoraggio dello scambio automatico di informazioni finanziarie (APRG Group) del Global Forum, sostenuti dal G-20, l’accordo internazionale sui due Pilastri della riforma internazionale della tassazione per affrontare le sfide dell’economia digitale come attuato anche a livello europeo dalla direttiva 2022/2325;
⮚ in sede di aggiornamento della lista UE delle giurisdizioni non cooperative, mediante la fornitura dei dati sulla cooperazione con le giurisdizioni terze, atti a valutarne la conformità ai principi di trasparenza fiscale.
L’Agenzia valuta, alla luce delle indicazioni ricevute dal Dipartimento e delle risorse disponibili, le richieste di assistenza tecnica in materia fiscale ai Paesi terzi ai fini dell’ampliamento e del mantenimento di una proficua rete di rapporti internazionali, nel quadro delle attività di cooperazione allo sviluppo destinate alla mobilitazione delle risorse domestiche. A questo proposito, l’Agenzia informa preventivamente il Ministro dell’economia e delle finanze, tramite il Dipartimento, riguardo alla stipula di Convenzioni con pubbliche amministrazioni straniere, enti ed organismi internazionali aventi ad oggetto l’assistenza tecnica in materia fiscale in forma di prestazione di servizi e/o di attività di formazione, nell’ambito delle attività italiane di cooperazione allo sviluppo e nel rispetto degli impegni internazionali assunti dallo Stato italiano, anche al fine di ricevere eventuali indicazioni in merito alle attività oggetto delle predette Convenzioni. I corrispettivi per i servizi prestati sulla base delle suddette Convenzioni sotto forma di rimborsi e/o compensi costituiscono entrate dell’Agenzia ai sensi dell’articolo 70, comma 1, lettera b), del D. Lgs. 300/1999. L’Agenzia presenta al medesimo Dipartimento, entro il 31 dicembre di ciascun anno, una relazione sull’attività di cui al periodo precedente.
7. CONVENZIONI CONTRO LE DOPPIE IMPOSIZIONI E COMPOSIZIONE DELLE CONTROVERSIE FISCALI INTERNAZIONALI RELATIVE A CONTRIBUENTI INDIVIDUATI
L’Agenzia assicura al Dipartimento la sua collaborazione durante le fasi di negoziato delle Convenzioni per evitare le doppie imposizioni, aventi il fine di ripartire i taxing rights con altri Stati assicurando alle imprese italiane condizioni concorrenziali con quelle delle imprese di altri Paesi ad economia avanzata, nonché il rafforzamento delle relazioni economiche e finanziarie con gli altri Stati, garantendo nel contempo gli interessi generali tutelati dall’Amministrazione finanziaria italiana.
L’Agenzia garantisce al Dipartimento la sua collaborazione nell’ambito delle procedure amichevoli aventi ad oggetto questioni generali inerenti all’interpretazione o all’applicazione delle Convenzioni per evitare le doppie imposizioni. Assicura inoltre l’attuazione degli accordi raggiunti con le Autorità fiscali estere ad esito delle predette procedure.
L’Agenzia - nell’ambito delle procedure amichevoli previste dalla Direttiva (UE) 2017/1852, dalla Convenzione 90/436/CEE e dalle vigenti Convenzioni contro le doppie imposizioni sui redditi stipulate dall’Italia, relative a contribuenti individuati, già aperte o che saranno aperte - è competente per le attività concernenti la fase istruttoria relativa all’ammissibilità delle istanze, nonché per le attività di negoziazione, definizione, stipula e implementazione degli accordi con le competenti Autorità estere, inclusa la gestione della fase arbitrale.
L’Agenzia assicura il supporto e la partecipazione ai lavori e alle riunioni degli organismi internazionali e comunitari sui meccanismi di prevenzione e risoluzione delle controversie fiscali internazionali, nonché al processo di review previsto dal minimum standard in materia di procedure amichevoli.
Ai fini del monitoraggio dell’attività svolta in relazione alle procedure amichevoli concernenti contribuenti individuati, nonché nell’ambito degli adempimenti statistici richiesti dagli organismi internazionali e comunitari, l’Agenzia fornirà con cadenza annuale i dati rilevanti relativi allo stato delle procedure amichevoli gestite, ivi compresi gli esiti e le eventuali problematiche riscontrate e provvederà alla trasmissione anche ai predetti organismi dei dati da essi richiesti entro i termini e con le modalità previste a tal fine.
8. COLLABORAZIONE OPERATIVA TRA MINISTERO E AGENZIA
Fermo restando quanto disposto in materia di assegnazione di personale agli Uffici di diretta collaborazione dal DPR 227/2003, concernente il Regolamento di organizzazione degli Uffici di diretta collaborazione del Ministro, anche se la richiesta riguarda personale con qualifica dirigenziale, il Dipartimento, nonché le Strutture deputate a svolgere funzioni generali di supporto all’Amministrazione economico-finanziaria, possono chiedere, per il perseguimento dei propri fini istituzionali, la collaborazione dell’Agenzia, nonché avvalersi del contributo di singole professionalità ad essa appartenenti.
Il distacco di personale dell’Agenzia può riguardare, per ciascun anno del triennio, un numero massimo pari allo 0,75% dei dipendenti in servizio presso la stessa. L’Agenzia accoglie la richiesta del Dipartimento, salvo particolari e motivate esigenze di permanenza di tale personale presso sedi particolarmente carenti. L’Agenzia e il Dipartimento in occasione delle procedure di interpello concorderanno di volta in volta il coefficiente di personale per il quale, considerate le esigenze di servizio, potrà cessare la posizione di distacco.
Per il conseguimento di obiettivi specifici che necessitano dell’apporto di professionalità particolari, l’Agenzia può richiedere il distacco di personale del Ministero. Le richieste sono accolte, salvo specifiche esigenze di servizio.
Le richieste di personale da parte dell’Agenzia saranno oggetto di specifica definizione nell’ambito del budget di ciascuno degli esercizi del triennio cui la presente Convenzione fa riferimento.
Gli oneri relativi alla parte fissa della retribuzione del personale distaccato, inclusa l’indennità di amministrazione, rimangono a carico dell’Ente di provenienza. La retribuzione variabile è a carico dell’Ente presso il quale avviene il distacco. Ove trattasi di personale dirigenziale assegnato agli Uffici di diretta collaborazione il trattamento economico resta a carico dell’Agenzia per l’intero periodo dell’incarico.
In materia di candidature alle opportunità di lavoro presso la Commissione Europea per i posti END, il relativo nulla osta dovrà essere rilasciato sia dall’Amministrazione dove il candidato presta
servizio sia dall’Amministrazione di provenienza, mentre per i tirocini brevi e gli stage strutturali il relativo nulla osta sarà rilasciato dall’Amministrazione dove il candidato presta servizio.
In caso di esito positivo della candidatura, ove le esigenze di servizio permangano, sarà cura dell’Agenzia provvedere alla sostituzione dell’unità distaccata con altro personale di analoga professionalità.
Durante il periodo di permanenza presso la Commissione Europea per i posti END, per gli stage strutturali e per i tirocini brevi, l’Amministrazione di provenienza del candidato continuerà ad assicurare il pagamento della retribuzione e degli oneri previdenziali ed assicurativi, mentre l’Amministrazione dove presta servizio il candidato assicurerà l’eventuale retribuzione variabile.
Il personale di cui all’articolo 14, comma 5, della legge 28 luglio 1999, n. 266, transitato nei ruoli del personale del Ministero, può essere assegnato a sedi territoriali dell’Agenzia, nei limiti di un contingente definito annualmente di concerto con l’Agenzia e secondo modalità con essa concordate.
9. DETERMINAZIONE DEI COSTI PER IL RIMBORSO DEGLI ONERI DELLE ATTIVITÀ DI VALUTAZIONE IMMOBILIARE E TECNICO-ESTIMATIVA
Ai sensi dell’articolo 64, comma 3-bis, D.Lgs. 300/1999, nell’ambito della presente Convenzione sono determinati i costi su cui effettuare il rimborso per le attività di valutazione immobiliare e tecnico-estimative rese alle Amministrazioni Pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del D.Lgs. 165/2001 ed agli enti ad esse strumentali.
Da tale previsione di rimborso dei costi sono escluse le attività estimative richieste dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, in tutte le sue articolazioni, e dalla Guardia di Finanza.
Sulla base dei criteri indicati nell’allegato al Provvedimento del Direttore dell’Agenzia del Territorio 17 aprile 2012 per la “Determinazione provvisoria dei costi da rimborsare…” - emanato al fine di garantire la continuità dell’azione amministrativa - il rimborso costi delle attività di valutazione immobiliare e tecnico-estimative è determinato dal prodotto dei seguenti fattori:
a. costo standard per giorno-uomo: € 379,00 (trecentosettantanove euro);
b. numero di giorni-uomo per prodotto richiesto, stabiliti dalla struttura interna all’Agenzia che sottoscrive l’accordo di collaborazione con l’amministrazione richiedente, nell’ambito dell’accordo stesso.
SEZIONE B) AGENZIA DELLE ENTRATE-RISCOSSIONE
1. COOPERAZIONE CON L’AGENZIA DELLE ENTRATE
Al fine di instaurare un corretto rapporto tra fisco e contribuente ed ottimizzare l’attività di riscossione, l’Agenzia delle entrate e l’Agenzia delle entrate-Riscossione rafforzeranno il coordinamento tra loro e potenzieranno le sinergie operative con le altre Amministrazioni pubbliche. Il mutato assetto della governance dell’Agenzia delle entrate-Riscossione, che con decorrenza dal 1° gennaio 2022 prevede l’attribuzione dell’indirizzo operativo e del controllo ad Agenzia delle entrate, impone una progressiva convergenza e uniformità dei modelli organizzativi e di compliance delle due amministrazioni, tra cui – in particolare – la gestione dei processi di sviluppo e di evoluzione dei servizi informatici strumentali al servizio nazionale della riscossione.
Le Agenzie collaboreranno fattivamente per superare le eventuali frammentazioni e duplicazioni di attività, per incrementare l’efficienza del servizio pubblico in favore dei contribuenti e degli operatori del settore e per aumentare l’efficacia delle procedure di recupero coattivo, dissuadendo dall’evasione da riscossione e incentivando il livello di adempimento spontaneo degli obblighi tributari.
L’Agenzia delle entrate e l’Agenzia delle entrate-Riscossione si impegnano ad adottare strategie comuni e sinergie operative, organizzative e logistiche – tra le quali l’individuazione delle più efficienti soluzioni immobiliari per i propri uffici – nel rispetto della normativa vigente.
2. MODALITÀ DI ESERCIZIO DELLA FUNZIONE DI INDIRIZZO OPERATIVO E CONTROLLO DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE SU AGENZIA DELLE ENTRATE-RISCOSSIONE
Ai sensi dell’articolo 1, comma 3 del D.L. 193/2016, l’Agenzia è sottoposta all’indirizzo operativo e al controllo dell’Agenzia delle entrate che ne monitora costantemente l’attività secondo principi di trasparenza e pubblicità.
Nell’ambito della funzione di indirizzo operativo, l’Agenzia delle entrate approva gli atti di carattere generale relativi al funzionamento dell’Agenzia delle entrate-Riscossione, e in particolare:
a. i regolamenti di amministrazione e contabilità;
b. Il bilancio preventivo ed eventuali revisioni in corso d'anno, e bilancio di esercizio;
c. la costituzione di società strumentali al perseguimento delle finalità dell'Agenzia delle entrate-Riscossione ovvero alle partecipazioni in società, imprese ed enti costituiti o da costituire, strumentali al perseguimento delle finalità dell'Agenzia stessa, nonché alla costituzione delle riserve di cui all'art. 3, comma 2, dello Statuto dell’ente;
d. il piano triennale per la razionalizzazione delle attività di riscossione e gli interventi di incremento dell'efficienza organizzativa ed economica.
Ferma restando l’alta vigilanza del Ministro, la funzione di controllo di cui all’articolo 1, comma 3, primo periodo e comma 13, lett. f) del D.L. n. 193/2016 è finalizzata alla valutazione delle modalità complessive di esercizio dell’attività di riscossione da parte dell’Agenzia, anche in relazione alla garanzia della trasparenza, imparzialità e correttezza nell’applicazione delle norme, con particolare riguardo ai rapporti con i contribuenti nonché a quanto previsto dalla Legge 212/2000. Tale funzione di controllo è esercitata dall’Agenzia delle entrate sulla base di un programma annuale – comunicato al proprio Comitato di gestione - nel quale sono individuati i procedimenti e/o le attività da sottoporre a valutazione.
L’Agenzia delle entrate comunica, in via preventiva, all’Agenzia delle entrate-Riscossione il programma dei procedimenti/attività da sottoporre a valutazione, nonché le eventuali successive modifiche dello stesso. Per l’espletamento delle attività di controllo, l’Agenzia delle entrate richiede all’Agenzia delle entrate-Riscossione le informazioni di cui non dispone, nonché quelle relative alla popolazione di atti per la definizione del campione e quelle relative agli indicatori di impatto.
L’Agenzia delle entrate-Riscossione si impegna a dare corso alle suddette richieste nel più breve tempo possibile e, comunque, entro 30 giorni dalla loro ricezione. Per le attività di analisi e valutazione, l’Agenzia delle entrate predispone appositi questionari, volti a rilevare le informazioni presenti negli atti degli uffici che l’Agenzia delle entrate-Riscossione si impegna a far compilare e sottoscrivere dai responsabili delle strutture territoriali e ad inoltrarli entro 60 giorni dall’avvio della rilevazione. In caso di mancato riscontro a tali richieste, nei termini concordati, l’Agenzia delle entrate ne può disporre l’acquisizione mediante accesso diretto alle strutture dell’Agenzia delle entrate- Riscossione, dandone preventiva comunicazione. Inoltre, l’Agenzia delle entrate-Riscossione si impegna a dare pronto riscontro - di norma non oltre 90 giorni dalla ricezione - alle richieste dell’Agenzia delle entrate dirette ad acquisire elementi informativi sulle segnalazioni provenienti dai
contribuenti. L’Agenzia delle entrate riferisce annualmente al proprio Comitato di gestione gli esiti delle attività di vigilanza svolte e degli interventi di miglioramento proposti. L’Agenzia delle entrate- Riscossione fornisce all’Agenzia delle entrate l’esito delle azioni correttive e di prevenzione intraprese, a seguito delle eventuali disfunzioni e/o irregolarità riscontrate in sede di valutazione.
Sempre al fine di assicurare la trasparenza, l’imparzialità e la correttezza dell’azione amministrativa, con particolare riguardo ai rapporti con i contribuenti e alla prevenzione dei rischi correlati alla riscossione, l’Agenzia delle entrate-Riscossione esercita una funzione di controllo interno caratterizzata da indipendenza tecnica e autonomia operativa, fornendo all’Agenzia delle entrate una rendicontazione sugli esiti della suddetta attività nell’ambito della relazione di monitoraggio annuale finalizzata alla predisposizione del rapporto di verifica.
3. COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE
Nella definizione dei programmi di comunicazione e relazione con i cittadini e i contribuenti, l’Agenzia delle entrate-Riscossione realizza opportune forme di coordinamento con il Ministero e l’Agenzia delle entrate al fine di garantire la coerenza, la completezza e l'integrazione delle proprie iniziative di comunicazione, con particolare riguardo alla realizzazione delle più rilevanti campagne informative rivolte all'opinione pubblica.
Nell’ambito delle diverse presenze sulla rete internet afferenti al Ministero, il portale del MEF, attraverso il sito del Dipartimento, diviene il punto di riferimento per tutta l’Amministrazione finanziaria.
L’Agenzia delle entrate-Riscossione si impegna ad adottare soluzioni gestionali compatibili con il più ampio sistema informativo della fiscalità e coerenti con i piani di e-government e con le linee strategiche dello sviluppo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione emanati dal Dipartimento.
L’Agenzia delle entrate-Riscossione partecipa ai tavoli tecnici di coordinamento promossi dal Ministero per la definizione di strategie comuni declinando i correlati obiettivi e le conseguenti azioni
nei piani triennali per l’informatica ed in quelli previsti nei contratti con il partner tecnologico.
L’Agenzia delle entrate-Riscossione nel presiedere il governo dello sviluppo e della gestione dell’area di competenza del Sistema Informativo della Fiscalità, nel rispetto della normativa e degli standard vigenti, secondo gli indirizzi degli organi competenti, adotta le misure organizzative e tecnologiche per assicurare l’interoperabilità del Sistema Informativo della Fiscalità.
L’Agenzia delle entrate-Riscossione assicura inoltre il costante monitoraggio del Sistema medesimo, anche attraverso la definizione, realizzazione ed implementazione, per la parte di competenza, di strumenti comuni di conoscenza e di analisi.
5. QUALITÀ DEI SERVIZI AI CONTRIBUENTI
Sulla base della metodologia condivisa con l’Agenzia delle entrate, l’Agenzia delle entrate- Riscossione conduce autonome indagini di Customer Satisfaction sui servizi erogati nei diversi canali e nei confronti della generalità dei contribuenti ovvero di specifiche tipologie degli stessi.
Nel comune intento del costante miglioramento dei rapporti Fisco-Contribuenti e allo scopo di valorizzare ogni iniziativa finalizzata alla tempestività, semplicità e chiarezza nella fruizione dei servizi di informazione e assistenza, l’Agenzia delle entrate-Riscossione si impegna a promuovere la qualità di detti servizi e le iniziative di miglioramento.
ALLEGATO 2
PIANO DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE
Sommario
AREA STRATEGICA PREVENZIONE 19
1. STRATEGIA IN MATERIA DI RISORSE UMANE 37
1.1 ORE LAVORABILI PRO CAPITE 45
1.2 PREVISIONE CONSISTENZA INIZIALE E FINALE DEL PERSONALE 46
1.3 RISORSE UMANE PER PROCESSO 47
2. POLITICA DEGLI INVESTIMENTI 48
3. PROSPETTO DEI COSTI DI FUNZIONAMENTO 62
4. COSTI DEL PERSONALE RIPARTITI PER QUALIFICA 63
Appendice 64
Le previsioni per lo scenario macroeconomico risentono ancora di un quadro internazionale fortemente condizionato dall’incertezza legata agli eventi bellici in corso e dalla dinamica inflazionistica, che resta ancora sostenuta.
In tale quadro economico, tra gli obiettivi prioritari del Governo in ambito tributario i più rilevanti sono la prosecuzione delle misure di riduzione del cuneo fiscale e l’attuazione della legge delega di riforma fiscale, che mira alla modifica del regime fiscale delle famiglie e a un più efficace contrasto all’evasione fiscale coniugati con la semplificazione e l’efficientamento del sistema. Le misure che concorrono al conseguimento di tali obiettivi attengono sia alla struttura impositiva sia alle fasi dell’obbligo dichiarativo, della riscossione e del contenzioso, puntando a razionalizzare gli obblighi dichiarativi e semplificare gli adempimenti per i contribuenti.
Nell’attività di controllo si intende proseguire nel cambio di prospettiva, che prevede il passaggio dalla verifica ex post a quella ex ante, con ricadute positive in termini di semplificazione delle procedure di accertamento. Saranno incoraggiati, infatti, l’adempimento spontaneo con il concordato preventivo biennale per le imprese di minori dimensioni e l’adempimento collaborativo per le imprese più grandi. Ciò contribuirà a incrementare la trasparenza e la certezza del sistema tributario, anche al fine di attrarre investitori esteri. Il miglioramento dell’adempimento spontaneo e dell’efficacia dei controlli saranno favoriti anche dall’utilizzo dei dati provenienti dalla fatturazione elettronica e dalla trasmissione telematica dei corrispettivi, di quelli contenuti nell’Archivio dei rapporti finanziari nonché di quelli acquisibili attraverso l’interoperabilità delle banche dati e lo scambio di informazioni.
Sul piano degli assetti organizzativi e operativi si provvederà ad attuare un percorso di potenziamento e valorizzazione del personale dell’Agenzia, che costituisce il principale elemento di forza per conseguire i suddetti obiettivi. A tal proposito gli interventi saranno diretti sia al consolidamento delle conoscenze e delle competenze dei profili professionali già presenti, sia all’acquisizione di nuove figure professionali, caratterizzate da conoscenze multidisciplinari e competenze trasversali.
L’azione dell’Agenzia dovrà tenere conto di quanto sancito dal quadro normativo e programmatorio vigente, ivi compresi i principi della riforma fiscale, assicurando ogni possibile sforzo
per un efficace conseguimento della propria missione istituzionale.
In particolare, sul fronte dei servizi, la loro erogazione continuerà a mettere al centro le esigenze dei cittadini affinché l’azione sia corrispondente alla domanda espressa dai contribuenti e in linea con i livelli qualitativi definiti nella Carta dei Servizi dell’Agenzia. Tale approccio richiede l’adozione di una strategia composita che passa attraverso il consolidamento e l’evoluzione della digitalizzazione dei rapporti tra Agenzia e cittadini, da perseguire anche con la valorizzazione degli asset informatici e degli investimenti tesi all’automazione dei processi.
Rientrano in questa strategia l’adozione generalizzata della fatturazione elettronica, il progressivo miglioramento delle applicazioni che consentono la convalida delle informazioni messe a disposizione sulla piattaforma delle dichiarazioni precompilate (Redditi e IVA), la registrazione automatica degli atti di aggiornamento tecnico del Catasto Urbano e l’ampliamento dell’approvazione automatica di quelli relativi al Catasto Terreni.
Si potenzieranno ulteriormente i servizi telematici e si evolverà il modello di assistenza “a distanza”, ricorrendo a innovativi strumenti ICT finalizzati all’attivazione di sportelli virtuali per mezzo dei quali il cittadino può dialogare con l’amministrazione finanziaria in videochiamata e inviare i documenti necessari tramite strumenti on line.
Sempre nell’ottica di favorire la relazione a distanza, l’Agenzia, con l’adozione della piattaforma CRM (già introdotta a regime per le SAM nel corso del 2023), ha iniziato ad estendere agli uffici operativi (UT e UPT) la nuova componente “Sportello digitale”. Tale componente del CRM permette di interagire con il contribuente ed erogare l’assistenza tramite una videochiamata “evoluta”, un vero e proprio “sportello virtuale”.
Nei casi in cui risulti comunque necessario recarsi in ufficio, nel contesto ormai consolidato del nuovo modello di assistenza, si potrà prenotare un appuntamento per evitare inutili attese. In tale contesto, non saranno tralasciate, comunque, iniziative a vantaggio di quei cittadini che non beneficiano dell’utilizzo degli strumenti informatici; per tale ragione, si stanno sviluppando anche alcune iniziative di collaborazione con enti pubblici e privati che, per la loro capillare presenza sul territorio, possano offrire alcuni servizi al cittadino come, ad esempio, l’attribuzione del codice fiscali ai neonati, la richiesta di duplicato della tessera sanitaria e la consultazione delle banche dati catastali ai titolari dei diritti reali.
In materia di prevenzione, ai fini della promozione dell’adempimento spontaneo, l’Agenzia continuerà a fornire la propria consulenza in materia tributaria sia emanando circolari, risoluzioni e pareri, sia curando la tempestiva risposta alle diverse tipologie di interpello previste. Si proseguirà nell’interlocuzione preventiva con il contribuente, prediligendo un approccio collaborativo attraverso il ricorso agli strumenti previsti e sarà ulteriormente incrementata la digitalizzazione e la valorizzazione delle banche dati, tra le quali quella relativa alla fatturazione elettronica e ai corrispettivi telematici.
Sul fronte del contrasto all’evasione, l’attenzione sarà rivolta a intensificare le azioni che permettono la puntuale individuazione, la prevenzione e la lotta ai fenomeni di frode e di utilizzo indebito dei crediti d’imposta e di altre agevolazioni. A tale proposito anche la fase del controllo sarà spinta verso la digitalizzazione, con gli atti emessi in formato elettronico e con la notifica effettuata, ove possibile, via PEC. La gestione a distanza della fase di confronto e collaborazione avrà rilevanti impatti in termini di riduzione dei costi tanto per i contribuenti quanto per l’Agenzia. Sul fronte interno si sfrutteranno gli strumenti informativi messi a disposizione dall’uso della fatturazione elettronica, mentre in ambito transnazionale l’azione sarà frutto della cooperazione con gli altri Stati e delle opportunità offerte dagli analytics software sviluppati a livello nazionale ed europeo.
Nel contesto sopra delineato, emerge la rilevanza dell’innovazione tecnologica, che si concretizza in una continua ricerca e sperimentazione di applicazioni innovative delle tecnologie ICT, con particolare riferimento a quelle maggiormente promettenti in termini di efficienza ed efficacia, all’interno dei processi amministrativi dell’Agenzia.
In particolare, nell’ambito della valorizzazione dei dati del sistema informativo proseguiranno le iniziative per aumentare l’integrazione tra le banche dati fiscali e immobiliari e l’interoperabilità dell’Agenzia con gli attori esterni, anche attraverso l’acquisizione di strumenti tecnologici sempre più potenti e aggiornati, abilitanti all’analisi avanzata dei dati e all’intelligenza artificiale, in un’ottica di progressiva adozione di tali approcci all’interno dei processi di business.
Il gettito che si prevede di realizzare nel triennio di riferimento, oltre a essere influenzato anche dall’operato degli altri attori della fiscalità, potrà essere condizionato da fattori esogeni quali, ad esempio, le evoluzioni congiunturali dell’economia italiana, le variazioni del Prodotto interno lordo e gli interventi normativi. Anche gli eventi internazionali non potranno non determinare impatti sul gettito.
Stima degli effetti ed impatti delle azioni | 2024 | 2025 | 2026 |
Entrate complessive da adempimento spontaneo ERARIALI (€/MLD) * | 481,4 | 500,9 | 513,5 |
Entrate complessive da adempimento spontaneo NON ERARIALI (€/MLD) ** | 42,5 | 44,2 | 45,3 |
Totale entrate da adempimento spontaneo (€/MLD) | 523,9 | 545,1 | 558,8 |
Entrate complessive da attività di contrasto dell'evasione ERARIALI (€/MLD) | 10,4 | 10,6 | 10,7 |
Entrate complessive da attività di contrasto dell'evasione NON ERARIALI (€/MLD) ** | 0,7 | 0,6 | 0,6 |
Totale entrate da attività di contrasto dell'evasione (€/MLD) | 11,1 | 11,2 | 11,3 |
Totale entrate (€/MLD) | 535,0 | 556,3 | 570,1 |
* Nelle entrate complessive da adempimento spontaneo sono contabilizzati i tributi (Imposte sul patrimonio e reddito nonché Tasse e imposte sugli affari) riscossi tramite i canali F23 e F24, escludendo, pertanto, i tributi versati direttamente alla Banca d'Italia. Le stime 2024/2026 sono state effettuate sulla base dell’ultimo consuntivo disponibile incrementato delle “Variazioni entrate tributarie” previste nella NADEF 2023.
** Entrate regionali e comunali
Allo scopo di apprezzare l’efficienza complessiva dell’Agenzia, può essere messa a confronto l’incidenza della spesa prevista a carico del bilancio dello Stato con il totale delle entrate sopra evidenziate. La tabella seguente espone la tendenza di tale indicatore nell’arco del triennio 2024- 2026, il cui trend decrescente nell’arco del triennio evidenzia i progressi in termini di efficienza della struttura.
EFFICIENZA COMPLESSIVA | 2024 | 2025 | 2026 | |
Entrate complessivamente riscosse (€/mld) | 535,0 | 556,3 | 570,1 | |
Spese di funzionamento dell’Agenzia a carico del bilancio dello Stato (€/mld) *** | 3,465 | 3,465 | 3,465 | |
Costo riscosso totale (spese sostenute per riscuotere 100 euro di imposte e diritti) - € | 0,65 | 0,62 | 0,61 |
*** Somma dei capitoli 3890/3891 da LB + stima una annualità integrativa ex d.lgs. 157/2015
Il Piano 2024-2026 dell’Agenzia prevede quattro aree strategiche:
- Servizi - Compliance volontaria dei contribuenti;
- Prevenzione - Promozione dell’adempimento spontaneo;
- Contrasto - Controlli e risoluzione delle controversie fiscali;
- Risorse - Valorizzazione delle risorse a disposizione;
che ne descrivono gli ambiti di attività e individuano le priorità politiche perseguite.
All’interno delle aree sono evidenziati gli obiettivi che si intende raggiungere e i relativi indicatori strategici e istituzionali, volti a misurare il grado di conseguimento degli obiettivi in funzione degli specifici risultati attesi. Sono anche presenti alcuni indicatori di valore pubblico, volti a monitorare, nel medio periodo, gli effetti delle attività svolte dall’Agenzia.
* * * * *
Di seguito sono elencati, per ciascuna area strategica, gli obiettivi con i relativi indicatori strategici, istituzionali e di valore pubblico.
Area strategica Servizi – Compliance volontaria dei contribuenti
Nell’area strategica “Servizi - Compliance volontaria dei contribuenti” sono comprese le attività che l’Agenzia svolge quale erogatrice di servizi alla generalità degli utenti – siano essi privati cittadini, professionisti, imprese o loro intermediari – in materia fiscale, catastale, cartografica e di pubblicità immobiliare e, ancora, con riguardo alle stime immobiliari e all’osservatorio del mercato immobiliare.
Nel triennio 2024-2026, in linea anche con quanto stabilito dal PNRR, si continuerà a perseguire l’obiettivo della digitalizzazione dei servizi, nella consapevolezza che al servizio richiesto in ufficio, direttamente dal contribuente, si affianca, e spesso si sostituisce, il servizio richiesto tramite canali alternativi (web, telefono, videochiamata) prevedendo livelli di qualità analoghi a quelli assicurati dall’assistenza resa presso gli uffici.
La riprogettazione dell’ordinaria modalità di accesso dell’utenza in ufficio, avviata in conseguenza della crisi pandemica, ha consentito ormai il consolidamento di un nuovo modello di gestione del rapporto con i cittadini, con l’obiettivo finale di evolvere digitalmente il modello di assistenza, offrendo sempre più servizi on line in modo da ridurre progressivamente l’esigenza del contribuente di recarsi presso gli uffici e, in tali casi, di prenotare preventivamente un appuntamento.
Sono state introdotte nuove modalità semplificate per richiedere e ottenere servizi a distanza, con l’obiettivo di garantire alla collettività la fruizione dei servizi essenziali e, al contempo, ridurre al minimo gli accessi fisici in ufficio, offrendo la possibilità di utilizzare, oltre ai canali telematici, anche modalità alternative quali la telefonata o la videochiamata. Gli ottimi risultati ottenuti durante il periodo di sperimentazione fanno ritenere opportuno incentivare tale forma di contatto, riservando gli accessi in ufficio ai soli casi in cui si renda effettivamente necessaria la presenza del contribuente.
Il gradimento dei nuovi servizi ha reso ancora più evidente l’opportunità di continuare il percorso volto a rendere il fisco sempre più telematico, favorendo un utilizzo sistematico e intensivo degli strumenti, vecchi e nuovi, a supporto della relazione a distanza, avvalendosi delle nuove modalità di interazione che la tecnologia rende possibili.
Tale percorso prevede l’estensione della piattaforma di Citizen Relationship Management (CRM), già utilizzata da tutti i consulenti telefonici delle Sezioni di assistenza Multicanale (SAM) e dei mini-call center, a tutti gli uffici territoriali.
La soluzione tecnologica scelta, infatti, è in grado di fornire al contribuente e al funzionario che eroga il servizio la possibilità di interagire, oltre che telefonicamente, anche tramite videochiamata attivando lo scambio di documenti necessari per il completamento del servizio richiesto. La futura introduzione della funzionalità per la sottoscrizione digitale da parte del contribuente, in possesso di una identità digitale SPID, di eventuale documentazione utile alla pratica in esame consentirà di ridurre il numero di casi in cui l’utente deve presentare in ufficio l’originale di una richiesta o di un atto.
In fase di prima estensione, la soluzione CRM sarà integrata con i servizi applicativi utilizzati dall’Agenzia, in primis CUP-Gestione appuntamenti (compresa la gestione delle prechiamate) e Profilo Utente (strumento essenziale per la sistematica e puntuale rendicontazione dei servizi erogati). Progressivamente, la nuova piattaforma consentirà la completa integrazione del canale di assistenza telefonico utilizzato dagli uffici e di ulteriori applicativi (CIVIS, Gestione reclami, ecc.). Le funzionalità dello “Sportello digitale”, inoltre, consentono al funzionario di avviare sessioni “dirette” (senza appuntamento) ogni qualvolta sia opportuno per il rapido completamento di una pratica, previo consenso del contribuente.
Il CRM consente di gestire in modo integrato e unitario le singole interazioni con i contribuenti avvenute tramite i diversi canali, garantendo una vista unitaria dei contatti di ciascun utente, accessibile a tutti gli operatori dell’assistenza autorizzati. Ciò renderà possibile conoscere quali sono i servizi, i processi e le novità che generano maggiore domanda di assistenza, categorizzare le domande più frequenti, gestire la banca dati delle risposte e dei documenti utilizzati.
La tracciatura delle interazioni con i contribuenti, dei canali usati, delle domande poste e delle risposte fornite consente di stimare in anticipo la domanda di servizio degli utenti e pianificare in maniera più puntuale le attività; conseguentemente, sarà possibile offrire una migliore gestione delle informazioni istituzionali relative ai servizi offerti.
Rimanendo nell’ambito del potenziamento dei servizi di assistenza di prossimità si prevede di individuare, nel corso del 2024, una soluzione tecnologica evolutiva (da sviluppare poi nel corso del triennio) che consenta di gestire in modo flessibile ed efficiente il presidio telefonico delle Direzioni provinciali. La nuova soluzione deve contemperare la possibilità di presidio del personale che opera da remoto, la possibilità di gestire la richiamata del contribuente in back office e la gestione dell’alberatura per la selezione degli argomenti di interesse in modo dinamico e veloce, adeguato
alla flessibilità ed eterogeneità dell’organizzazione delle Direzioni provinciali. Il nuovo presidio telefonico sarà integrato nel CRM prevedendo funzioni avanzate di reportistica e monitoraggio implementate sulla piattaforma aziendale di Business Intelligence.
Particolare attenzione continuerà a essere rivolta ai tempi di erogazione dei rimborsi fiscali a cittadini e imprese, anche al fine di restituire liquidità al sistema economico fortemente inciso dall’attuale contesto internazionale.
Nell’ambito dei Servizi Catastali, Cartografici e di Pubblicità Immobiliare, già nel 2023, sono stati avviati alcuni progetti strategici che, avvalendosi delle potenzialità offerte dalla infrastruttura dell’Anagrafe Immobiliare Integrata, contribuiranno, nel prossimo triennio, a incrementare la qualità dei servizi resi all’utenza.
Il potenziamento del modello di assistenza “a distanza” avverrà, poi, anche grazie all’introduzione di cosiddetti “sportelli di prossimità” che, avvalendosi della collaborazione degli enti locali, potranno garantire assistenza di base anche alle categorie di utenti che non utilizzano ordinariamente gli strumenti informatici, e che non dovranno necessariamente accedere alle sedi territoriali dell’Agenzia per fruire dei più semplici e ordinari servizi catastali.
Il potenziamento dei servizi digitali consentirà di rendere progressivamente disponibili su web sia i modelli di dichiarazione catastali e cartografici, sia le richieste di rettifica dei dati catastali. Verrà inoltre potenziato anche il sistema di pagamento dei servizi ipo-catastali erogati all’utenza, anche mediante l’adozione del sistema di pagamento PagoPA. Verranno inoltre incrementati e rafforzati i servizi di interoperabilità con le altre pubbliche amministrazioni, che necessitano per lo svolgimento dei propri compiti istituzionali di una connessione continuativa alle banche dati ipo-catastali.
Per i territori dove vige il sistema tavolare verrà inoltre migliorata, con una specifica attività progettuale, la gestione delle informazioni condivise con l’Anagrafe immobiliare integrata, competente per il restante territorio nazionale, realizzando nuove funzionalità, anche di interoperabilità informatica, che consentiranno la completa telematizzazione e informatizzazione dei servizi.
All’interno dell’Area strategica “Servizi - Compliance volontaria dei contribuenti” sono individuati tre obiettivi di medio termine verso cui l’Agenzia indirizzerà le proprie azioni:
1. garantire ai contribuenti le informazioni e il supporto necessari per conformarsi volontariamente agli obblighi fiscali ad un costo ragionevole;
2. assicurare la tempestiva lavorazione dei rimborsi richiesti dai contribuenti;
3. migliorare il sistema informativo del patrimonio immobiliare.
Al primo obiettivo dell’area strategica sono riconducibili le azioni volte ad assicurare al contribuente un adeguato supporto per tutti gli adempimenti fiscali previsti dalle norme tributarie; particolare rilevanza assume quindi la progressiva digitalizzazione dei servizi – primo tra tutti l’evoluzione della precompilazione delle dichiarazioni – e il consolidamento del nuovo modello di assistenza adottato presso gli uffici dell’Agenzia.
Gli sforzi maturati in relazione a tale obiettivo saranno rappresentati da due indicatori strategici: il primo, “Percentuale di utilizzo dei servizi telematici da parte dei contribuenti sul totale dei servizi erogati dall’Agenzia”, e il secondo volto a misurare il “Numero di modelli 730 precompilati trasmessi dal contribuente”, con lo scopo di valutare il livello di semplificazione e il gradimento raggiunto da tale strumento.
L’azione dell’Agenzia sarà ulteriormente rappresentata da indicatori istituzionali finalizzati a rappresentare primariamente la “Percentuale di servizi fruiti su appuntamento rispetto al totale dei servizi fruiti”. Tale ultimo obiettivo sarà supportato anche dalla sostituzione dell’intero Sistema di Elimina Code (SEC) e dalla conseguente completa integrazione dei dati di accesso agli uffici con i dati dei servizi erogati.
Il valore pubblico dell’azione svolta dall’Agenzia viene rilevato attraverso l’incremento del numero di servizi telematici messi a disposizione dei cittadini.
La dichiarazione precompilata rimane lo strumento di maggiore efficacia che l’Agenzia ha messo a disposizione dei contribuenti. Per tale ragione continuerà a essere oggetto di costanti miglioramenti ed estensioni, in un percorso di progressiva facilitazione dell’adempimento dichiarativo attraverso una modalità di compilazione guidata e assistita e dal 2024 verrà messa a disposizione dei titolari di redditi diversi dal reddito da lavoro dipendente o pensione.
Inoltre, nel 2024 si intende compiere un ulteriore passo per la semplificazione dell’adempimento dichiarativo dei titolari di redditi da lavoro dipendente e pensione, mettendo loro a disposizione un applicativo web che dia un quadro delle componenti di determinazione
dell’imposta più intuitivo e naturale, con l’utilizzo di una terminologia colloquiale e di uso comune, senza la necessità che il contribuente ricorra alla consultazione delle istruzioni per la compilazione del modello dichiarativo. Il progetto prevede un primo periodo sperimentale in cui i dati nella nuova veste saranno messi a disposizione solo di una platea di contribuenti che ha le caratteristiche per la presentazione del modello 730. In una seconda fase tali dati saranno messi a disposizione anche degli intermediari.
Proseguiranno le attività di precompilazione dei registri IVA, delle liquidazioni periodiche e della dichiarazione annuale IVA grazie alla valorizzazione del patrimonio informativo derivante dalla fatturazione elettronica e dalla trasmissione telematica dei corrispettivi. I passi successivi saranno volti a migliorare l’interazione, in modalità di cooperazione applicativa, con i sistemi gestionali dei privati per consentire, in maniera immediata e massiva, lo scarico dei dati precompilati da parte dei soggetti IVA e dei loro intermediari e l’acquisizione, da parte dell’Agenzia, delle informazioni utili a rendere complete le annotazioni dei registri e i dati da riportare nella dichiarazione IVA annuale.
In tale ambito, pertanto, vengono previsti altri due indicatori istituzionali: il “Numero di modelli 730 precompilati scaricati dagli intermediari” e il “Tasso di copertura di alcuni dati inseriti nella dichiarazione precompilata da parte delle persone fisiche rispetto a quelli complessivamente dichiarati”, da quest’anno, infatti, verranno rilevati e precaricati in dichiarazione non solo gli oneri, ma anche delle informazioni reddituali.
In merito al miglioramento nell’erogazione di servizi, l’azione dell’Agenzia sarà orientata a consolidare i parametri di qualità inseriti nella propria Carta dei servizi, garantendo la completa trattazione degli afflussi ed il mantenimento dei livelli di qualità dei servizi maturati nel tempo.
Al fine di rilevare il gradimento da parte degli utenti per le innovazioni proposte dall’Agenzia, nel 2024 viene prevista, con l’introduzione di uno specifico indicatore istituzionale, un’indagine di Customer satisfaction sulla dichiarazione precompilata II.DD.
All’interno del primo obiettivo, a garanzia della tempestività e della qualità dell’attività interpretativa, è presente l’indicatore istituzionale “% di documenti interpretativi (circolari e risoluzioni) predisposti entro il 60° giorno antecedente alla data di applicazione delle norme tributarie di maggiore interesse”.
Per quanto attiene al secondo obiettivo, relativo ai rimborsi fiscali, gli indicatori strategici di riferimento sono quelli relativi alla percentuale di rimborsi IVA lavorati, sia ordinari che prioritari, che vengono affiancati da due indicatori istituzionali, uno dei quali finalizzato a rilevare lo sforzo delle strutture dell’Agenzia nel lavorare i rimborsi II.DD. rispetto al magazzino; viene monitorato, inoltre, attraverso uno specifico indicatore, il tempo medio di erogazione dei rimborsi IVA, la cui tendenziale diminuzione potrà consentire un maggiore afflusso di liquidità nel sistema produttivo favorendo, di conseguenza, un migliore svolgimento delle attività economiche interessate. Nello stesso ambito, tra gli indicatori di valore pubblico viene rilevato l’ammontare, in milioni di euro, dei rimborsi e dei crediti di imposta definitivamente disconosciuti nell'anno.
Il terzo obiettivo, che punta a migliorare il sistema informativo del patrimonio immobiliare, valorizza le azioni finalizzate a un moderno governo del territorio attraverso l’incremento del livello di integrazione e di informatizzazione delle banche dati dell’Anagrafe immobiliare integrata; i benefici attesi sono riconducibili sia in ambito tributario, relativamente alla disponibilità dei dati per una più equa imposizione del carico fiscale, sia in quello civile per la gestione delle emergenze e delle attività di supporto ad altre pubbliche amministrazioni. Gli indicatori strategici previsti nell’ambito di tale obiettivo sono il “Grado di ampliamento del periodo informatizzato della Banca Dati di Pubblicità Immobiliare” e il “Tasso di recupero delle volture automatiche non registrate” che esprime la capacità dell’ufficio di risolvere manualmente la registrazione di volture che non è stato possibile registrare automaticamente.
Gli indicatori istituzionali previsti per questo obiettivo mirano a presidiare gli ambiti specifici dell’attività immobiliare dell’Agenzia:
• il “Tasso di copertura degli immobili da controllare” fornisce l'insieme dei controlli che è possibile effettuare al fine di garantire il presidio del territorio rispetto alla totalità delle dichiarazioni che vengono presentate nell'esercizio di riferimento;
• il “Tasso di immobili irregolari accertati a seguito di indagine territoriale ex lege 244/2007” è relativo all’effettuazione di indagini territoriali volte a riscontrare eventuali mancati aggiornamenti della banca dati catastale da parte dei soggetti obbligati. Tale indicatore, già previsto negli anni precedenti, viene meglio specializzato con riferimento espresso alle previsioni contenute nell’art. 1 comma 277 della L. n. 244/2007, che prevede in caso di
inadempienza l’intervento di regolarizzazione in surroga da parte delle strutture operative dell’Agenzia;
• il recupero della precisione e della costruzione delle congruenze geometriche della cartografia viene rilevato con l’indicatore “Congruenza geometrica tra mappe contigue”;
• la “Percentuale di territorio nazionale oggetto di indagine su base cartografica” relativa alle indagini di verifica del territorio nazionale per l’individuazione di fabbricati mancanti in cartografia o con geometrie incoerenti in esito alla sovrapposizione del layer vettoriale della cartografia catastale con le ortofoto;
• sempre in tema di miglioramento delle informazioni trasferite nella dichiarazione precompilata, l’indicatore relativo alla “Conformità dei soggetti titolari di immobili in catasto”. Tale indicatore dà conto dell’attività svolta per aumentare il livello di attendibilità delle intestazioni catastali, attraverso il riscontro puntuale con quanto trascritto nei registri immobiliari. I livelli di attendibilità sono già oggi una delle discriminanti alla base della fornitura delle informazioni necessarie alla precompilazione dei quadri relativi agli immobili.
Infine, con specifico riferimento all’ambito immobiliare, sono presenti tre indicatori di valore pubblico.
* * * * *
Di seguito sono riportati in forma tabellare gli obiettivi e gli indicatori dell’Area strategica “Servizi - Compliance volontaria dei contribuenti”, con specifica evidenza dei risultati attesi nell’arco del triennio di riferimento.
Risorse dedicate alla realizzazione degli obiettivi dell’Area | Ore/persona (mgl) 18.212 | €/mln 1.246 | |||
OBIETTIVI | INDICATORI | TARGET | |||
2024 | 2025 | 2026 | |||
OBIETTIVO 1 Garantire ai contribuenti le informazioni e il supporto necessari per conformarsi volontariamente agli obblighi fiscali ad un costo ragionevole | STRATEGICI | % di utilizzo dei servizi telematici da parte dei contribuenti sul totale dei servizi erogati | 87% | 88% | 89% |
Numero di modelli 730 precompilati trasmessi dal contribuente | 4,7 milioni | 4,9 milioni | 5,1 milioni | ||
ISTITUZIONALI | Numero di modelli 730 precompilati scaricati dagli intermediari | 19,8 milioni | 20 milioni | 20 milioni | |
Percentuale di servizi fruiti su appuntamento rispetto al totale dei servizi fruiti | 90% | 90% | 90% | ||
Tasso di copertura di alcuni dati inseriti nella dichiarazione precompilata da parte delle persone fisiche rispetto a quelli complessivamente dichiarati | Compreso tra 87% e 90% | Compreso tra 87% e 90% | Compreso tra 87% e 90% | ||
Customer satisfaction sulla dichiarazione precompilata II.DD. | SÌ | - | - | ||
% di documenti interpretativi (circolari e risoluzioni) predisposti entro il 60° giorno antecedente alla data di applicazione delle norme tributarie di maggiore interesse | 92% | 95% | 95% |
1Per tale indicatore i target sono stati rivisti leggermente al ribasso, in quanto, dopo le restrizioni imposte dalle norme emanate per fronteggiare l’emergenza pandemica, gli uffici dell’Agenzia hanno riacquisito la piena funzionalità sia in termini di giornate di apertura, sia di sportelli attivati per singola struttura operativa. Ciò ha comportato una fisiologica risalita degli accessi agli uffici, principalmente da parte dell’utenza non professionale, quella dove minore è la possibilità per l’Agenzia di promuovere l’utilizzo del servizio telematico. Di conseguenza i target dell’indicatore per il triennio 2024 – 2026 sono stati tarati in base al nuovo contesto operativo.
OBIETTIVI | INDICATORI | TARGET | |||
2024 | 2025 | 2026 | |||
OBIETTIVO 2 - Assicurare la tempestiva lavorazione dei rimborsi richiesti dai contribuenti | STRATEGICI | % di rimborsi XXX xxxxxxxx lavorati/magazzino | 93% | 94% | 94% |
% di rimborsi IVA prioritari lavorati/magazzino | 95% | 95% | 95% | ||
ISTITUZIONALI | % di rimborsi Imposte Dirette lavorati/magazzino | 93% | 94% | 94% | |
Tempo medio di erogazione dei rimborsi IVA al netto delle sospensioni (espresso in giorni) | 75gg | 74 gg | 73 gg |
OBIETTIVI | INDICATORI | TARGET | |||
2024 | 2025 | 2026 | |||
OBIETTIVO 3 – Migliorare il sistema informativo del patrimonio immobiliare | STRATEGICI | Grado di ampliamento del periodo informatizzato della Banca Dati di Pubblicità Immobiliare | 70,5% | 72,5% | 74,5% |
Tasso di recupero delle volture automatiche non registrate | 75% | 76% | 77% | ||
ISTITUZIONALI | Tasso di copertura degli immobili da controllare | 34% | 35% | 36% | |
Tasso di immobili irregolari accertati a seguito di indagine territoriale ex lege 244/2007 | 85% | 86% | 87% | ||
Congruenza geometrica tra mappe contigue | 46% | 51% | 60% | ||
Percentuale di territorio nazionale oggetto di indagine su base cartografica | 45% | 58% | 70% | ||
Conformità dei soggetti titolari di immobili in catasto | 63% | 66% | 70% |
OBIETTIVI | INDICATORI | TARGET | |||
2024 | 2025 | 2026 | |||
ASI 1 - VALORE PUBBLICO ATTESO | VALORE PUBBLICO | Incremento dei servizi telematici disponibili rispetto al 31 dicembre dell'esercizio precedente | A consuntivo | A consuntivo | A consuntivo |
Volume dei rimborsi e crediti di imposta definitivamente disconosciuti nell'anno di competenza | A consuntivo | A consuntivo | A consuntivo | ||
Numero di richieste ai servizi di interoperabilità concernenti il patrimonio immobiliare | A consuntivo | A consuntivo | A consuntivo | ||
Indice di efficacia dell'accertamento catastale | A consuntivo | A consuntivo | A consuntivo | ||
Barometro della qualità dei servizi catastali e ipotecari | A consuntivo | A consuntivo | A consuntivo |
Area strategica Prevenzione – Promozione dell’adempimento spontaneo
Nell’Area strategica “Prevenzione - Promozione dell’adempimento spontaneo” sono ricomprese tutte le attività finalizzate a promuovere un incremento dell’adempimento spontaneo attraverso specifici regimi o istituti individuati per le diverse tipologie di contribuenti (grandi soggetti operanti in ambito internazionale, medie imprese, imprese e lavoratori autonomi, persone fisiche). Il denominatore comune di questi istituti è l’interlocuzione costante e preventiva tra Agenzia e contribuente.
Nell’ambito di questi approcci collaborativi rientrano le attività relative:
• all’applicazione del regime di adempimento collaborativo (cooperative compliance);
• all’esame delle istanze di accordo preventivo internazionale unilaterali e bilaterali;
• al regime di tassazione agevolata dei redditi derivanti dall'utilizzo di beni immateriali (patent box);
• alle risposte rese agli interpelli per nuovi investimenti e a quelli interpretativi.
Tutte queste attività sono finalizzate, tra l’altro, a migliorare la competitività delle imprese italiane e ad accrescere l'attrattività degli investimenti di imprese estere, assicurando un approccio coerente e unitario del sistema fiscale italiano. In considerazione della finalità che persegue l’Area strategica è previsto al suo interno l’obiettivo: “Prevenire gli inadempimenti tributari e rafforzare l’adempimento spontaneo”.
Al suo interno sono previsti tre indicatori strategici, sette indicatori istituzionali e cinque indicatori di valore pubblico. In ordine al primo indicatore strategico, il regime di adempimento collaborativo, l’obiettivo è di instaurare un rapporto di fiducia tra amministrazione e contribuente che miri a un aumento del livello di certezza sulle questioni fiscali rilevanti. Tale obiettivo è perseguito tramite l’interlocuzione costante e preventiva con il contribuente su elementi di fatto, ivi inclusa l’anticipazione del controllo, finalizzata a una comune valutazione delle situazioni suscettibili di generare rischi fiscali. L’indicatore strategico misura, in termini percentuali, il numero delle istanze lavorate rispetto a quelle presentate dal 01/09 dell’anno t-1 al 31/08 dell’anno t e il risultato atteso è preventivato nel presupposto che il numero delle istanze non sia superiore, a parità di risorse, a quelle presentate nell’esercizio precedente. Accanto a questo indicatore strategico si prevede di monitorare l’impatto che il ricorso a tale istituto determina, misurando – con uno specifico indicatore di valore pubblico - la percentuale di grandi contribuenti ammessi al regime di adempimento
collaborativo in rapporto ai soggetti che possiedono i requisiti per accedere secondo la normativa vigente nel 2023.
L’accordo preventivo è lo strumento di dialogo tra Amministrazione finanziaria e imprese che esercitano attività internazionale, mediante il quale è possibile accedere a una procedura finalizzata alla stipula, appunto, di accordi preventivi, con prevalente riferimento a determinati aspetti fiscali (regime dei prezzi di trasferimento, determinazione dei valori di uscita o di ingresso in caso di trasferimento della residenza, attribuzione di utili o perdite alla stabile organizzazione, valutazione preventiva della sussistenza dei requisiti che configurano una stabile organizzazione, erogazione o percezione di dividendi, interessi, royalties e altri componenti reddituali). In questo ambito sono presenti due indicatori istituzionali: il primo misura l’impegno dell’Agenzia a concludere nell’arco del triennio la totalità delle procedure presentate fino al 2020 e il 60% di quelle presentate nel 2021, il secondo indicatore misura la percentuale di incremento delle procedure di accordo preventivo concluse rispetto al 2020.
Anche l’attività interpretativa svolta dall’Agenzia mira a favorire una crescente osservanza delle regole. È infatti previsto – attraverso uno specifico indicatore strategico – l’impegno a mantenere un elevato livello di tempestività nel fornire risposta agli interpelli interpretativi. Al fine di migliorare l’efficienza nella lavorazione delle istanze di interpello, ridurre i tempi della risposta nonché facilitare, per i contribuenti, le modalità di accesso a tale strumento e le interlocuzioni con gli Uffici che si occupano della relativa istruttoria, l’Agenzia è impegnata nel progetto per la realizzazione dell’interpello telematico per la cui ultimazione è necessario attendere l’attuazione della legge delega per la riforma fiscale. In particolare, l’articolo 4 dell’attuale bozza, nel prevedere una ulteriore riforma dell’istituto dell’interpello, potrebbe comportare, in sede di attuazione, delle significative modifiche alle procedure, anche telematiche, per la gestione delle istanze di interpello (che, al momento, non si è in grado di prevedere e, ciò, fino all’adozione dei relativi decreti delegati), alle quali dovrà essere adeguato il relativo progetto di investimento prima della messa in linea del servizio telematico. Al fine di monitorare al meglio gli strumenti di cooperazione rafforzata, è previsto anche un indicatore istituzionale relativo agli interpelli sui nuovi investimenti, con i quali gli investitori italiani e stranieri che intendono effettuare importanti investimenti in Italia con rilevanti ricadute occupazionali, possono rivolgersi all’Agenzia per individuare con certezza il trattamento fiscale applicabile al piano aziendale relativo all’investimento stesso. Per questi ultimi interpelli è anche presente un indicatore
di valore pubblico che misura l’ammontare del gettito atteso in ciascun anno del triennio a seguito dei nuovi investimenti che saranno realizzati in esito alla positiva conclusione dell’interpello.
Per quanto concerne il rafforzamento dell’adempimento spontaneo, sono presenti un indicatore strategico e due indicatori istituzionali. In xxx xxxxxxxxxxx, xx evidenzia che, nell’ambito del PNRR, sono previste misure destinate a concorrere alla realizzazione degli obiettivi di equità sociale e al miglioramento della competitività del sistema produttivo. Una di queste è quella riferita alla «Riduzione del tax gap», da perseguire anche con un ulteriore rafforzamento dei meccanismi di incentivazione all’adempimento spontaneo basati sull’invio delle comunicazioni ai contribuenti. L’indicatore strategico è relativo al numero di comunicazioni inviate nell’anno, gli indicatori istituzionali sono relativi alla percentuale di falsi positivi rispetto al numero di comunicazioni inviate nell’anno e ai versamenti effettuati per effetto delle azioni di prevenzione.
Il Patent box è un regime opzionale di tassazione agevolata per i redditi derivanti dall'utilizzo di opere dell'ingegno, di brevetti industriali, di disegni e modelli, di processi, di formule e informazioni relativi a esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili. Sono presenti a riguardo due indicatori istituzionali: il primo misura l’impegno dell’Agenzia a concludere nell’arco del triennio la totalità delle istanze presentate fino al 2022, mentre il secondo misura il tempo medio di lavorazione delle istanze di accesso alle agevolazioni connesse all'utilizzo dei beni immateriali concluse con accordo.
L’Agenzia prevede di monitorare il nuovo istituto del concordato preventivo biennale attraverso un indicatore di valore pubblico che misura il “Numero delle proposte di concordato preventivo biennale elaborate dall’Agenzia”.
La “% di definizione delle MAP entro tre anni dalla presentazione” è un altro indicatore di valore pubblico con cui l’Agenzia valuta come, alla fine di un processo di consultazione diretta tra le amministrazioni fiscali dei Paesi contraenti, riguardanti la risoluzione di casi di doppia imposizione e le controversie fiscali internazionali, riesca a definire le procedure, in termini percentuali, entro tre anni dalla data di presentazione.
Infine, l’Agenzia prevede l’aggiornamento degli indici sintetici di affidabilità fiscale finalizzati a favorire una maggiore osservanza delle regole dichiarative delle piccole e medie imprese e dei professionisti; a tale riguardo è presente un indicatore di valore pubblico che verifica che sia garantito, attraverso l’elaborazione degli ISA, un significativo tasso di copertura teorica della platea degli operatori economici.
Da quest’anno viene introdotto un nuovo obiettivo per valutare in modo mirato il potenziamento delle attività antifrode con un indicatore strategico che misura il “Valore delle comunicazioni di cessione di credito e comunicazioni di opzione per lo sconto in fattura analizzate e verificate preventivamente dall’Agenzia rispetto al valore complessivo delle comunicazioni di cessione di credito e comunicazioni di opzione per lo sconto in fattura trasmesse nell'anno di riferimento dai contribuenti in relazione ai diversi crediti agevolativi cedibili in base alla disciplina giuridica che regolamenta le agevolazioni”. Tale indicatore monitora il contrasto, sulla base di specifiche analisi del rischio, agli indebiti utilizzi della cessione del credito e dello sconto in fattura, riferiti alle diverse agevolazioni introdotte sul fronte immobiliare. Nell’ambito dell’obiettivo è presente anche un indicatore istituzionale “Numero di indicatori di rischio individuati e resi operativi nella procedura di sospensione” che misura il numero di indicatori di rischio individuati e resi operativi nell’arco del triennio nell’ambito delle procedure di sospensione e che riguardano posizioni che presentano significativi profili di rischio in base a criteri selettivi ben definiti. Infine, sono presenti anche due indicatori di valore pubblico “Numero di controlli effettuati sulle partite IVA art. 35, commi 15 bis. 1 e 15 bis. 2 del DPR 633/1972 e l’”Importo dei crediti per i quali risultano attivati i meccanismi di prevenzione relativi alla sospensione dell’esecuzione delle deleghe di pagamento e al divieto di compensazione nei confronti dei soggetti cessati ai sensi dell’art. 35 commi 15-bis e 15-bis.1 (art. 37, commi 49 ter e seguenti del decreto-legge 4 luglio 2006 n. 223 e art. 17 comma 2 - quater del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241)”.
* * * * *
Di seguito sono riportati in forma tabellare l’obiettivo e gli indicatori dell’Area strategica “Prevenzione - Promozione dell’adempimento spontaneo”, con specifica evidenza dei risultati attesi nell’arco del triennio di riferimento.
ASI 2: PREVENZIONE – PROMOZIONE DELL’ADEMPIMENTO SPONTANEO | |||||
Risorse dedicate alla realizzazione degli obiettivi dell’Area | Ore/persona (mgl) 1.170 | €/mln 80 | |||
OBIETTIVI | INDICATORI | TARGET | |||
2024 | 2025 | 2026 | |||
OBIETTIVO 4 - Prevenire gli inadempimenti tributari e rafforzare l’adempimento spontaneo | STRATEGICI | % di istanze di adesione al regime di adempimento collaborativo lavorate nell’anno t rispetto a quelle presentate dal 01/09 dell'anno t-1 al 31/08 dell'anno t | 61% | 63% | 65% |
Percentuale di risposta agli interpelli interpretativi entro 80 giorni dalla data di ricezione dell'istanza | 80% | 80% | 80% | ||
Numero di comunicazioni volte a favorire il versamento spontaneo, nonché l’emersione degli imponibili ai fini IVA e dell’effettiva capacità contributiva di ciascun soggetto inviate ai contribuenti (c.d. lettere di compliance) | 3.011.300 | 3.011.300 | 3.011.300 | ||
ISTITUZIONALI | % di conclusione delle procedure di accordo preventivo (unilaterali e bilaterali) in relazione alle istanze presentate nell’anno n | 100% (2018) 60% (2019) | 100% (2019) 60% (2020) | 100% (2020) 60% (2021) | |
% di incremento delle procedure di accordo preventivo concluse (unilaterali e bilaterali) rispetto alle procedure concluse nell’anno 2020 | ≥50% | ≥60% | ≥70% | ||
% di conclusione delle istanze di patent box presentate nell’anno n (compresi i rinnovi) | 100% (2019) 60% (2020) | 100% (2020) 50% (2021) | 100% (2021) 100% (2022) | ||
Tempo medio di conclusione degli accordi relativi alle istanze di accesso alle agevolazioni connesse all'utilizzo dei beni immateriali (patent box) | 35 mesi | 35 mesi | 35mesi | ||
Percentuale di risposte alle istanze relative agli interpelli nuovi investimenti in scadenza nel periodo di riferimento per le quali è stata avviata l’interlocuzione formale di cui all’articolo 2, comma 2, del D. Lgs. n. 147 del 2015 e all’articolo 5, comma 3, del D.M. 29 aprile 2016, entro 110 giorni dalla presentazione dell’istanza | 75% | 80% | 85% | ||
% di falsi positivi rispetto al numero di comunicazioni inviate nell’anno | ≤5% | ≤5% | ≤5% | ||
Versamenti da parte dei contribuenti per effetto delle azioni di prevenzione (€/mld) | 3,1 | 3,1 | 3,1 |
OBIETTIVI | INDICATORI | TARGET | |||
2024 | 2025 | 2026 | |||
OBIETTIVO 5 - Potenziare l'attività antifrode | STRATEGICI | Valore delle comunicazioni di cessione di credito e comunicazioni di opzione per lo sconto in fattura analizzate e verificate preventivamente dall’Agenzia rispetto al valore complessivo delle comunicazioni di cessione di credito e comunicazioni di opzione per lo sconto in fattura trasmesse nell'anno di riferimento dai contribuenti in relazione ai diversi crediti agevolativi cedibili in base alla disciplina giuridica che regolamenta le agevolazioni | 82% | 85% | 87% |
ISTITUZIONALI | Numero di indicatori di rischio individuati e resi operativi nella procedura di sospensione | 10 | 11 | 14 |
OBIETTIVI | INDICATORI | TARGET | |||
2024 | 2025 | 2026 | |||
ASI 2 - VALORE PUBBLICO ATTESO | VALORE PUBBLICO | % di grandi contribuenti ammessi al regime di adempimento collaborativo in rapporto ai soggetti che possiedono i requisiti per accedere secondo la normativa vigente nel 2023 | A consuntivo | A consuntivo | A consuntivo |
Maggior gettito stimato da nuovi investimenti oggetto di interpello (€/mln) approvati nell'anno | A consuntivo | A consuntivo | A consuntivo | ||
Numero delle proposte di concordato preventivo biennale elaborate dall’Agenzia | A consuntivo | A consuntivo | A consuntivo | ||
% di definizione delle MAP entro tre anni dalla presentazione | A consuntivo | A consuntivo | A consuntivo | ||
Percentuale di attività economiche per cui sono elaborati gli ISA rispetto al complesso delle attività economiche previste all’interno della tabella di classificazione Ateco2007 | A consuntivo | A consuntivo | A consuntivo | ||
Numero di controlli effettuati sulle partite IVA art. 35, commi 15 bis e 15 bis.1 DPR 633/1972 | A consuntivo | A consuntivo | A consuntivo | ||
Importo dei crediti per i quali risultano attivati i meccanismi di prevenzione relativi alla sospensione dell’esecuzione delle deleghe di pagamento e al divieto di compensazione nei confronti dei soggetti cessati ai sensi dell’art. 35 commi 15- bis e 15-bis.1 (art. 37, commi 49 ter e seguenti del decreto-legge 4 luglio 2006 n. 223 e art. 17 comma 2 - quater del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241) | A consuntivo | A consuntivo | A consuntivo |
Area strategica Contrasto – Controlli e risoluzione delle controversie fiscali
In analogia alle altre aree strategiche, anche le attività di contrasto saranno rivolte alla riduzione del tax gap, attraverso il potenziamento delle attività di controllo, aumentandone l’efficacia, anche mediante una migliore selezione preventiva delle posizioni da sottoporre ad accertamento.
A tal fine sarà ottimizzato l’utilizzo dei dati e degli elementi informativi acquisiti attraverso gli strumenti della cooperazione internazionale e perfezionate le tecniche di analisi e valutazione del rischio di non conformità, monitorando i comportamenti di soggetti a elevata pericolosità fiscale.
In ogni caso, sarà privilegiato il confronto preventivo con il contribuente, rendendolo partecipe al procedimento accertativo mediante un efficace contraddittorio con l’Agenzia, sia nella fase istruttoria e dunque preventiva alla definizione della pretesa tributaria, sia nell'ambito degli istituti definitori.
Le analisi selettive e i controlli incrociati tra le diverse operazioni dichiarate dai contribuenti saranno migliorate utilizzando i dati derivanti dalla fatturazione elettronica e dalla memorizzazione elettronica e trasmissione dei corrispettivi telematici, che consentiranno anche il monitoraggio dei pagamenti IVA. L’analisi del rischio e la selezione dei soggetti da sottoporre a controllo saranno supportate anche ricorrendo ai dati che derivano dallo scambio automatico di informazioni in ambito UE e OCSE e dalle informazioni di natura finanziaria contenute nell’Archivio dei rapporti finanziari.
Verranno potenziate le analisi volte a contrastare l’evasione in modo mirato e a coordinare le attività a livello territoriale grazie al rafforzamento delle iniziative congiunte con la Guardia di Finanza. Il coordinamento tra le strutture provinciali e regionali con quelle centrali assicurerà una gestione uniforme delle fattispecie esaminate nelle attività di controllo.
Gli obiettivi riconducili all’Area strategica “Contrasto - Controlli e risoluzione delle controversie fiscali” saranno finalizzati a:
• potenziare i controlli fiscali e presidiare l’efficacia dell’attività di riscossione;
• ridurre la conflittualità con i contribuenti e migliorare la sostenibilità in giudizio della pretesa erariale.
L’obiettivo di potenziare i controlli fiscali sarà perseguito tramite due indicatori strategici: il primo misura il numero dei soggetti sottoposti ad analisi congiuntamente alla Guardia di Finanza, ai
fini della rispettiva attività di controllo; il secondo rileva il totale dei controlli sostanziali effettuati, comprensivo dei controlli crediti di imposta e contributi a fondo perduto.
Sono previsti anche due indicatori istituzionali, il primo dei quali misura la percentuale di posizioni trattate, mediante processo di analisi basato su indici di rischiosità fiscale predefiniti, sul totale di posizioni presenti nello scambio complessivo di informazioni Country-by-Country reporting ricevute dall'Ufficio, ai fini della selezione a seguito dell’analisi del rischio di elusione delle multinazionali con fatturato mondiale superiore ai 750 milioni di euro.
Il secondo misura le entrate complessive, espresse in miliardi di euro, derivanti da attività di contrasto all’evasione fiscale svolta dall’Agenzia delle Entrate.
Sempre riferiti alle attività previste in questo obiettivo sono presenti anche tre indicatori di valore pubblico: il primo misura l’efficienza dei controlli, il secondo misura il valore complessivo delle comunicazioni di cessione di credito e comunicazioni di opzione per lo sconto in fattura sospese e non confermate, mentre il terzo misura la maggiore imposta definita relativa agli atti di accertamento (accertamenti ordinari e controlli parziali automatizzati) definiti per ravvedimento totale (solo per gli inviti al contraddittorio degli accertamenti ordinari), adesione, acquiescenza, e conciliazione giudiziale.
L’Agenzia si propone di diminuire la conflittualità nei rapporti con i contribuenti attraverso il miglioramento della qualità degli atti notificati, nonché attraverso un efficace utilizzo degli strumenti deflativi del contenzioso, di recente potenziati con legge del 31 agosto 2022, n. 130; la riduzione del contenzioso che si auspica nel periodo 2024-2026 potrebbe derivare anche dagli istituiti definitori disciplinati dalla legge n. 197/2022. Il secondo obiettivo dell’area strategica, dunque, si riferisce alle attività relative al contenzioso tributario, che dovrebbero tendenzialmente diminuire anche grazie all’incremento delle vittorie in giudizio da parte dell’Agenzia.
All’interno dell’obiettivo sono presenti tre indicatori strategici con i quali si monitora la qualità dell’azione svolta, attraverso la percentuale degli importi decisi in via definitiva a favore dell’Agenzia, la percentuale di sentenze definitive totalmente favorevoli all’Agenzia, e quelle totalmente e parzialmente favorevoli all’Agenzia.
Gli altri due indicatori istituzionali presenti nell’obiettivo misurano l’impegno dell’Agenzia nel sostenere il proprio operato dinanzi alle Corti di giustizia tributaria e riguardano la percentuale di
costituzioni in giudizio in Corte di giustizia tributaria di primo grado e Corte di giustizia tributaria di secondo grado e quella di partecipazione alle pubbliche udienze, presso le medesime Corti, per le controversie di valore in contestazione superiore a 10.000 euro e di valore indeterminabile.
* * * * *
Di seguito sono riportati in forma tabellare gli obiettivi e gli indicatori dell’Area strategica “Contrasto - Controlli e risoluzione delle controversie fiscali” con specifica evidenza dei risultati attesi nell’arco del triennio di riferimento.
ASI 3: CONTRASTO - CONTROLLI E RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE FISCALI | |||||
Risorse dedicate alla realizzazione degli obiettivi dell’Area | Ore/persona (mgl) 19.514 | €/mln 1.335 | |||
OBIETTIVI | INDICATORI | TARGET | |||
2024 | 2025 | 2026 | |||
OBIETTIVO 6 – Potenziare i controlli fiscali e presidiare l’efficacia dell’attività di riscossione | STRATEGICI | Numero dei soggetti sottoposti ad analisi congiuntamente alla Guardia di Finanza ai fini della rispettiva attività di controllo | 65.000 | 70.000 | 75.000 |
Totale controlli sostanziali (controlli ordinari II.DD., IVA e IRAP, controlli parziali automatizzati, controlli sostanziali registro e controlli crediti d’imposta/contributi fondo perduto) | 320.000 | 320.000 | 320.000 | ||
ISTITUZIONALI | Percentuale di posizioni trattate, mediante processo di analisi basato su indici di rischiosità fiscale predefiniti, sul totale di posizioni presenti nello scambio complessivo di informazioni Country-by-Country reporting e ricevute dall'Ufficio ai fini della selezione a seguito dell’analisi del rischio di elusione delle multinazionali con fatturato mondiale superiore ai 750 milioni di euro effettuata in base alle informazioni del Country-by-Country reporting | 93% | 95% | 95% | |
Entrate complessive da attività di contrasto (€/mld) | 11,1 | 11,2 | 11,3 |
OBIETTIVI | INDICATORI | TARGET | |||
2024 | 2025 | 2026 | |||
OBIETTIVO 7 – Ridurre la conflittualità con i contribuenti e migliorare la sostenibilità in giudizio della pretesa erariale | STRATEGICI | % degli importi decisi in via definitiva a favore dell’Agenzia | 74% | 74% | 74% |
% di sentenze definitive totalmente favorevoli all’Agenzia | 70% | 72% | 73% | ||
% di sentenze definitive totalmente e parzialmente favorevoli all’Agenzia | 72% | 72% | 73% | ||
ISTITUZIONALI | Percentuale di costituzioni in giudizio in CGT di 1° e CGT di 2° grado sui ricorsi il cui termine di costituzione scade nell'esercizio | 96% | 96% | 96% | |
Percentuale di partecipazione alle pubbliche udienze in CGT di 1° e CGT di 2° grado dell'esercizio relative a controversie di valore superiore a 10.000 euro e di valore indeterminabile | 96% | 96% | 96% |
OBIETTIVI | INDICATORI | TARGET | |||
2024 | 2025 | 2026 | |||
ASI 3 - VALORE PUBBLICO ATTESO | VALORE PUBBLICO | Indice di efficienza dei controlli | A consuntivo | A consuntivo | A consuntivo |
Valore complessivo delle comunicazioni di cessione di credito e comunicazioni di opzione per lo sconto in fattura sospese e non confermate (€/mln) | A consuntivo | A consuntivo | A consuntivo | ||
Maggiore imposta definita relativa agli atti di accertamento (accertamenti ordinari + controlli parziali automatizzati) definiti per: ravvedimento totale (solo per gli inviti al contraddittorio degli accertamenti ordinari), adesione, acquiescenza e conciliazione giudiziale | A consuntivo | A consuntivo | A consuntivo |
Area strategica Risorse – Valorizzazione delle risorse a disposizione
Questa area strategica è stata introdotta per valutare l’attività dell’Agenzia anche in relazione all’utilizzo e allo sviluppo del personale nonché alla sua capacità di qualificare ed efficientare le risorse patrimoniali e di migliorare il livello delle risorse intangibili.
Poter disporre di risorse umane dotate di elevata competenza e professionalità, con forte motivazione e predisposizione al cambiamento risulta, infatti, fondamentale per l’Agenzia, in virtù della peculiare attività che essa svolge. Taluni aspetti strategici relativi alla gestione del personale, quali il rafforzamento delle conoscenze e delle competenze dei dipendenti, lo sviluppo e la formazione e le iniziative per la condivisione dei criteri ispiratori della valutazione della prestazione lavorativa, risultano determinanti ai fini del conseguimento di tutti gli obiettivi afferenti alle altre aree strategiche.
In considerazione dell’importanza della valorizzazione delle risorse umane e della loro crescita professionale, della capacità di reclutare personale con profili adeguati al fine di realizzare il mandato istituzionale dell’Agenzia e di agevolare il fisiologico turn over, è stato previsto l’obiettivo “Reclutare, qualificare e valorizzare le risorse umane necessarie al conseguimento degli obiettivi istituzionali” a cui corrispondono cinque indicatori, rispettivamente, due strategici e tre istituzionali:
• Percentuale di completamento delle procedure concorsuali avviate nell’anno t e precedenti in relazione al numero di quelle avviate (strategico);
• Completamento entro il 30 giugno 2024 del piano assunzionale previsto dal PNRR (strategico);
• Realizzazione di iniziative formative e di sviluppo per rafforzare specifiche competenze, rivolte al personale dirigente e a particolari categorie di funzionari (istituzionale);
• Numero di assunzioni effettuate nell’anno (istituzionale);
• Efficacia della formazione (istituzionale) finalizzato a valutare l’impatto delle attività formative, con particolare riferimento a quelle di carattere tributario, sui processi lavorativi. All’interno del medesimo obiettivo per monitorare l’azione relativa alle innovazioni sulle modalità di svolgimento dell’attività lavorativa, tra cui il c.d. lavoro agile, sono presenti altri due
indicatori istituzionali:
• Percentuale di postazioni lavorative virtualizzate;
• Percentuale di personale dotato di PC portatile fornito dall’Agenzia per la prestazione dell’attività lavorativa in modalità agile.
A questi si aggiunge un obiettivo di valore pubblico atteso, cui corrisponde l’indicatore “Numero di iniziative di sensibilizzazione e prevenzione per la salute e benessere del dipendente (indagini benessere, opuscoli e altre pubblicazioni, eventi, incontri, convegni, convenzioni)”.
Per quanto concerne il secondo obiettivo dell’Area strategica “Qualificare ed efficientare le risorse patrimoniali e migliorare il livello delle risorse intangibili”, esso viene perseguito attraverso l’attuazione del Piano pluriennale degli investimenti, il quale contiene: la rappresentazione degli investimenti corrispondenti alle attività progettuali e di evoluzione dei servizi digitali dell’Agenzia nel triennio a venire; gli investimenti e le iniziative immobiliari volte a conseguire progressivamente una significativa riduzione dei canoni di locazione attraverso la razionalizzazione e il rilascio di immobili e, contestualmente, la valorizzazione e l’utilizzo di immobili pubblici.
Al secondo obiettivo corrispondono due indicatori strategici, uno che misura gli “Importi complessivamente aggiudicati con procedure di gara per investimenti immobiliari gestiti direttamente dall’Agenzia (escluse Convenzioni con Provveditorati OO.PP.) rispetto agli impegni immobiliari programmati con il piano degli investimenti 2024-2026, compresi gli impegni pregressi” e l’altro che misura la tempestività dell’Agenzia nell’effettuare i pagamenti delle fatture commerciali.
Sono presenti anche due indicatori istituzionali che misurano rispettivamente: la percentuale di investimenti ICT contabilizzati, rispetto agli impegni ICT programmati e l’attuazione delle misure di sicurezza ICT emanate dall’Agenzia per l’Italia digitale. A livello di valore pubblico è previsto un indicatore che misura la capacità dell’Agenzia di qualificare ed efficientare le risorse patrimoniali, attraverso il calcolo dei “Risparmi di spesa per effetto del rilascio di immobili”.
* * * * *
Di seguito sono riportati in forma tabellare gli obiettivi e gli indicatori dell’Area strategica “Risorse - Valorizzazione delle risorse a disposizione”, con specifica evidenza dei risultati attesi nell’arco del triennio di riferimento.
ASI 4: RISORSE – VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE A DISPOSIZIONE | |||||
Risorse dedicate alla realizzazione degli obiettivi dell’Area | Ore/persona (mgl) 7.104 | €/mln 486 | |||
OBIETTIVI | INDICATORI | TARGET | |||
2024 | 2025 | 2026 | |||
OBIETTIVO 8 - Reclutare, qualificare e valorizzare le risorse umane necessarie al conseguimento degli obiettivi istituzionali | STRATEGICI | Percentuale di completamento delle procedure concorsuali avviate nell’anno t e precedenti in relazione al numero di quelle avviate | 70% | 90% | 100% |
Completamento entro il 30 giugno 2024 del piano assunzionale previsto dal PNRR | 4.113 | - | - | ||
ISTITUZIONALI | Realizzazione di iniziative formative e di sviluppo per rafforzare specifiche competenze, rivolte al personale dirigente e a particolari categorie di funzionari | Prosecuzione di azioni di sviluppo destinate al personale non dirigente TARGET: 1 INIZIATIVA prosecuzione iniziative per i capi area servizi di pubblicità immobiliare TARGET: 10 regioni coinvolte | Avvio azione di sviluppo destinata alle funzioni manageriali (dirigenti o poer) TARGET: 2INIZIATIVE conclusione iniziative per i capi area servizi di pubblicità immobiliare TARGET: 8 regioni coinvolte | Prosecuzione iniziative di sviluppo destinate alle funzioni manageriali TARGET: 2 iniziative | |
Numero di assunzioni effettuate nell’anno | 2.600 | 1.000 | 1.000 | ||
Efficacia della formazione | 10% delle iniziative di carattere tributario previste dal Piano annuale di formazione del personale | 10% delle iniziative di carattere tributario previste dal Piano annuale di formazione del personale | 10% delle iniziative di carattere tributario previste dal Piano annuale di formazione del personale | ||
Postazioni lavorative virtualizzate | 50% | 70% | 80% | ||
% di personale dotato di PC portatile fornito dall’Agenzia per la prestazione dell’attività lavorativa in modalità agile | 85% | 95% | 100% |
OBIETTIVI | INDICATORI | TARGET | |||
2024 | 2025 | 2026 | |||
OBIETTIVO 9 - Qualificare ed efficientare le risorse patrimoniali e migliorare il livello delle risorse intangibili | STRATEGICI | Importi complessivamente aggiudicati con procedure di gara per investimenti immobiliari gestiti direttamente dall’Agenzia (escluse Convenzioni con Provveditorati OO.PP.) rispetto agli impegni immobiliari programmati con il piano degli investimenti 2024- 2026, compresi gli impegni pregressi | 18% | 23% | 30% |
Tempo medio dei pagamenti (fatture commerciali art. 4bis d.lgs 13/2023) | ≤25 giorni | ≤20 giorni | ≤15 giorni | ||
ISTITUZIONALI | Contabilizzato investimenti ICT rispetto agli impegni ICT programmati con il piano degli investimenti 2024-2026, compresi gli impegni pregressi | 55% | 60% | 65% | |
Attuazione delle misure di sicurezza ICT emanate dall’Agid - Numero totale di Misure di sicurezza di livello “standard” e “avanzato” implementate (valore cumulato negli anni) | 28 standard 10 avanzato | 30 standard 11 avanzato | 32 standard 12 avanzato |
OBIETTIVI | INDICATORI | TARGET | |||
2024 | 2025 | 2026 | |||
ASI 4 - VALORE PUBBLICO ATTESO | Numero di iniziative di sensibilizzazione e prevenzione per la salute e benessere del dipendente (indagini benessere, opuscoli e altre pubblicazioni, eventi, incontri, convegni, convenzioni) | A consuntivo | A consuntivo | A consuntivo | |
Risparmi di spesa per effetto del rilascio di immobili | A consuntivo | A consuntivo | A consuntivo |
STRATEGIA IN MATERIA DI RISORSE UMANE
Introduzione
In virtù della peculiare attività svolta, l’Agenzia delle entrate ha necessità di poter contare sempre su personale di elevata competenza, professionalità e con forte motivazione e predisposizione al cambiamento. Per tale motivo, fin dalla sua nascita, l’Agenzia ha sempre dato grande rilievo alle politiche di gestione delle risorse umane, dalla selezione, alla formazione e allo sviluppo professionale, fino a consolidare il modello di valutazione della prestazione lavorativa.
La rivisitazione dei processi lavorativi avvenuta negli ultimi tre anni ha accelerato l’adozione di nuove forme di organizzazione di lavoro, consolidando il lavoro agile come modalità di svolgimento dell’attività lavorativa.
Nel corso del prossimo triennio l’Agenzia utilizzerà questa esperienza proprio per rafforzare il percorso di sviluppo lavorativo, impostando le attività in una logica evoluta, che vede il raggiungimento degli obiettivi e la soddisfazione piena dei bisogni dei contribuenti, quale cardine centrale su cui ognuno è chiamato a impegnarsi attraverso l’incremento dell’autonomia funzionale e della responsabilità nelle azioni intraprese. Avere piena consapevolezza delle attività da svolgere ed essere responsabili dei risultati che si intendono raggiungere, sono le principali attitudini e capacità che tutto il personale continuerà a rafforzare per proseguire la crescita professionale e garantire una sempre maggiore qualità nei servizi offerti.
Un vasto processo di riorganizzazione, iniziato nel 2019, ha visto l’introduzione di una tipologia di posizioni organizzative intermedie tra l’area dirigenziale e le posizioni organizzative a carattere più operativo; ciò ha consentito di destinare il personale dirigenziale a un ruolo di coordinamento di livello più alto, redistribuendo i compiti all’interno della nuova struttura ai titolari delle posizioni organizzative. Questo modello gestionale-organizzativo, ormai consolidato, è supportato da percorsi di formazione, di
aggiornamento, di sviluppo continuo del proprio personale impegnato a diversi livelli nei rispettivi ruoli, al fine di supportare la continua evoluzione del processo di riorganizzazione.
Reclutamento
Negli ultimi anni il numero delle uscite è via via diminuito, dopo averto toccato il punto di maggiore concentrazione tra il 2019 e il 2021, a causa dell’elevata età media del personale e dell’introduzione di forme previdenziali che hanno anticipato l’uscita dal mondo del lavoro. Di conseguenza, il numero dei dipendenti dell’Agenzia si è andato costantemente riducendo per effetto delle cessazioni avvenute, in particolare, nel triennio 2021-2023 per un totale di
5.355 unità.
Uscite nel triennio 2021-2023
2021 | 2022 | 2023 | Totale |
2.363 | 1.970 | 1.022 | 5.355 |
A fronte di tali cessazioni, il personale in servizio al 31 dicembre 2023 è pari a 29.520 unità, a fronte di una dotazione organica di 44.380 unità di personale. È evidente che, pur in presenza della continua evoluzione degli strumenti informatici e telematici e del costante incremento del loro utilizzo, l’elemento umano resta preponderante e una sua eccessiva compressione rischia, a lungo andare, di incidere in maniera significativa sulla capacità e sulla continuità operativa dell’Agenzia.
Nel triennio 2024-2026 è previsto un rallentamento delle uscite e si stima che lasceranno l’Agenzia 3.102 unità di personale, al netto degli eventuali effetti delle ulteriori evoluzioni normative e delle uscite dovute ad altre cause (dimissioni, decessi, ecc.):
Uscite previste nel triennio 2024-2026 a legislazione vigente
Qualifica | 2024 | 2025 | 2026 | Totale |
Area degli Operatori e degli Assistenti | 541 | 568 | 514 | 1.623 |
Area dei Funzionari | 000 | 000 | 000 | 1.417 |
Dirigenti | 37 | 14 | 11 | 62 |
Totale | 1.055 | 1.048 | 999 | 3.102 |
Per quanto riguarda le nuove assunzioni, nel 2024 si concluderanno le seguenti procedure concorsuali:
• procedura per il reclutamento di 3.970 funzionari tributari;
• procedura per il reclutamento di 530 funzionari da destinare ai servizi di pubblicità immobilitare;
• procedura per il reclutamento di 150 dirigenti di seconda fascia da destinare, prioritariamente, alla direzione di uffici preposti ad attività di gestione, riscossione e contenzioso dei tributi di competenza dell’Agenzia.
Inoltre, nel 2023 si è formulata richiesta di attingere alle graduatorie dei concorsi unici, gestiti dalla Commissione RIPAM, per i profili di assistenti e funzionari amministrativi; nel 2024 si prevede di assumere 500 assistenti amministrativi.
Nel corso del 2024 saranno bandite procedure concorsuali per l’assunzione di un totale di 560 unità di personale dell’area funzionari da adibire alle attività istituzionali e a quelle di supporto. Inoltre, si provvederà alle assunzioni obbligatorie delle categorie protette ex legge
n. 68/1999, mediante chiamata numerica degli iscritti nelle liste di collocamento o utilizzando apposite convenzioni stipulate ai sensi dell’art. 11 della citata legge n. 68/1999 che, nel triennio in questione, dovrebbero stabilizzarsi sul dato storico (circa 50 unità all’anno).
Inoltre, l’Agenzia intende avvalersi della mobilità come leva integrativa rispetto al reclutamento tramite procedure concorsuali al fine di intercettare, principalmente attraverso la movimentazione tra Pubbliche Amministrazioni, personale dell’area assistenti o professionalità specifiche. Nel 2024 si procederà al trasferimento di massimo 280 unità di personale (200 area assistenti e 80 area funzionari) che hanno partecipato ai bandi di mobilità intercompartimentali pubblicati dall’Agenzia nel 2023. Inoltre, saranno avviate ulteriori procedure di mobilità intercompartimentale nazionale, con pubblicazione dei relativi bandi sul Portale unico del reclutamento, ai sensi del novellato articolo 30 del decreto legislativo n. 165/2001, per l’immissione in servizio di 240 unità all’anno, di cui 200 dell’area assistenti e 40 dell’area funzionari
Sviluppo
La capacità di valorizzare il personale, stimolandolo ad accrescere le proprie competenze e motivazioni, contribuisce in modo significativo al successo di un’organizzazione: la motivazione del personale è un elemento essenziale per conseguire gli obiettivi che l’organizzazione si prefigge.
L’Agenzia, pertanto, continuerà a valorizzare le capacità dei propri dipendenti coinvolgendoli nei processi di innovazione e offrendo loro prospettive di crescita professionale e livelli retributivi adeguati al livello di specializzazione richiesto. L’obiettivo è quello di generare un circolo virtuoso nel quale la valorizzazione delle persone e il loro impiego ottimale in base alle loro competenze e capacità, costituisca il fondamento per il miglior funzionamento dell’organizzazione.
Lo sviluppo delle competenze e delle conoscenze
In tale prospettiva, saranno portate avanti una serie di iniziative volte a sviluppare e a consolidare le conoscenze e le competenze di determinati ruoli individuati sulla base delle priorità di intervento legate alla strategia gestionale e agli assetti organizzativi dell’Agenzia; successivamente, tali azioni saranno progressivamente estese a tutti i ruoli chiave dell’organizzazione.
Un’attenzione particolare è rivolta ai ruoli dirigenziali, coinvolti in un’azione di assessment finalizzata a orientare specifiche iniziative di sviluppo e formazione. Le risultanze di tale percorso, unitamente ad altri strumenti costituiranno la base per la predisposizione di tavole di successione per la copertura di posizioni strategiche.
Altro importante intervento è stato l’aggiornamento del modello di competenze Sirio, prevedendo anche un panel di competenze distintive dei ruoli dirigenziali di vertice. Il nuovo modello ha previsto l’introduzione di competenze totalmente nuove e in linea con le tendenze internazionali in tema di public leadership e di compentency-based model.
Sempre in ottica di sviluppo delle competenze e di evoluzione dell’organizzazione verso modelli gestionali competency-based, si inserisce la partecipazione dell’Agenzia, come
amministrazione pilota, al progetto Riva patrocinato dal Dipartimento della Funzione pubblica e finalizzato a realizzare un modello di gestione del capitale umano della PA, incentrato sulle competenze, basato su un framework trasversale e distintivo delle Pa, supportato da una banca dati integrata. Tale strumento supporterà le PA nei processi di programmazione dei fabbisogni, di recruiting, di sviluppo professionale e di rewarding.
La formazione
“Fare formazione” in Agenzia comporta uno sforzo progettuale e realizzativo finalizzato a favorire l’incremento di efficienza ed efficacia operativa, a supportare il radicamento cambiamenti culturali, in coerenza con il cambiamento dei modelli organizzativi e di servizio al cittadino. Questo può avvenire attraverso azioni ed interventi su competenze e comportamenti, logiche operative e cultura organizzativa. La formazione dovrà quindi giocare soprattutto un ruolo di “facilitatore” del processo di strutturazione e radicamento del nuovo sistema professionale, orientato alle competenze distintive per i mestieri tipici dell’organizzazione e ai comportamenti efficaci nell’azione manageriale.
L’offerta formativa nell’ambito tecnico seguirà, in questo senso, con maggiore impulso le direttrici derivanti dalla spinta alla digitalizzazione delle modalità di gestione dei servizi al contribuente e dall’evoluzione dei principali processi operativi, nelle tipiche aree dei processi tributari, catastali e cartografici, di pubblicità immobiliare ed estimativi. Questa tipologia di formazione si propone quindi di fornire il supporto alle innovazioni di tipo tecnologico e infrastrutturale correlate ai processi e di favorire la crescita delle competenze professionali, incorporando in esse una sempre maggiore spinta alla comprensione delle innovazioni di prodotto/servizio e all’attenzione per l’individuazione delle componenti di maggior valore aggiunto nei processi di lavoro.
L’offerta formativa in ambito tributario sarà potenziata con iniziative finalizzate a sostenere l’inserimento dei neoassunti nelle strutture “core” mediante soluzioni modulari in grado di soddisfare le esigenze dei vari gruppi professionali. Il sistema di conoscenze elaborato in fase di costruzione del nuovo ordinamento per famiglie professionali sarà il
punto di riferimento per la costruzione dell’offerta formativa, anche avvalendosi di partner esterni.
L’offerta di formazione manageriale sarà finalizzata a rafforzare le pratiche di coordinamento, di sviluppo e miglioramento continuo, attraverso un’idea di leadership “ibrida” sempre più orientata all’equilibrio, alla condivisione di valori ed obiettivi ed al consenso nel gruppo dei collaboratori, nonché alla valutazione. Inoltre, le iniziative di carattere manageriale consolideranno la mentalità basata sulla responsabilità dei risultati ed alla gestione delle risorse che “crea valore” per l’organizzazione e per la collettività.
L’offerta di formazione comportamentale si arricchisce di nuove linee di intervento con l’obiettivo di fornire supporto e strumenti per lo sviluppo delle componenti di competenze trasversali utili all’implementazione pratica del nuovo modello operativo.
Le iniziative di carattere operativo e gestionale riservate ai ruoli di coordinamento di impatto diretto sulle attività degli uffici, sono erogate con risorse interne. L’Agenzia si affida alla Scuola Nazionale dell’Amministrazione (SNA) prevalentemente per l’alta formazione sui temi di carattere tecnico-tributario e giuridico-amministrativo, mentre l’offerta formativa specialistica prevede, in ambiti di interesse strategico per l’Agenzia, anche la collaborazione con enti esterni (Formez, atenei, scuole di alta formazione, ordini professionali, associazioni di categoria).
I percorsi di carriera
Il piano di sviluppo tecnico-professionale dell’Agenzia prevede sia la mobilità orizzontale, cioè l’assegnazione a funzioni diverse in una prospettiva di crescita delle conoscenze, sia la mobilità verticale, cioè l’assegnazione a funzioni di maggiore complessità in un’ottica di miglioramento delle capacità gestionali.
In tale ottica, verranno formulati percorsi di carriera distinti per ruoli dirigenziali, posizioni organizzative e funzionari. Per le prime due figure, il sistema si poggia su tre opzioni: rinnovo degli incarichi; avvicendamento; conferimento degli incarichi ex novo. Mentre il rinnovo, a fronte di valutazioni di prestazioni positive del titolare, riguarda il
Il conferimento di incarichi ex novo, infine, prevede l’avvio di procedure selettive che tengono conto delle competenze e delle capacità dimostrate. In particolare, per quanto riguarda le posizioni organizzative istituite dall’art. 1, comma 93, della n. 205/2017 (legge di bilancio 2018), recepite nel Regolamento di amministrazione dell’Agenzia e nei corrispondenti atti di organizzazione, incidendo sull’inquadramento giuridico, è un istituto che può rappresentare un percorso di sviluppo interno all’amministrazione, fondato sulle competenze acquisite e sulle capacità dimostrate lungo la vita professionale.
Sempre nell’ambito dei percorsi di carriera si inserisce anche l’attività legata all’individuazione dei profili e dell’impianto di famiglie professionali e della classificazione dei ruoli, che è confluita nel nuovo CCNI siglato nel 2023 con le organizzazioni sindacali.
Lo sviluppo giuridico-economico
Un altro istituto finalizzato a valorizzare l’impegno profuso e i risultati conseguiti dai dipendenti è costituito dalle progressioni economiche all’interno delle aree e dalle procedure concorsuali per il passaggio tra le aree. Le progressioni d’area previste dall’art. 18, comma 8, del CCNL FC 2019-2021, in applicazione del nuovo ordinamento professionale, saranno finanziate mediante l’utilizzo delle risorse determinate, ai sensi dell’art.1, comma 612, della legge n. 234 del 30 dicembre 2021 (Legge di bilancio 2022), in misura non superiore allo 0,55% del monte salari dell’anno 2018 relativo al personale dell’Agenzia e riguarderanno sia l’area degli operatori sia quella degli assistenti.
1 Per i titolari di posizioni organizzative istituite dall’art. 1, comma 93, della n. 205/2017 l’alternanza su funzioni diverse resta subordinata al superamento della relativa procedura di conferimento dell’incarico.
La valutazione
Nella gestione delle risorse umane un ruolo fondamentale riveste la valutazione delle prestazioni, intesa non solo come un sistema di rilevazione dei risultati raggiunti a fronte di specifici obiettivi assegnati, ma anche come strumento per intercettare le competenze organizzative dei singoli dipendenti, i punti di forza e le aree di miglioramento, in un’ottica di sviluppo professionale e organizzativo.
Fin dalla sua istituzione l’Agenzia ha introdotto sistemi di valutazione della prestazione individuale, dedicati sia ai dirigenti che ai titolari di posizioni organizzative e di responsabilità, e da ultimo è operativo il sistema di valutazione della prestazione individuale di tutto il personale delle aree funzionali non titolare di incarico.
1.1 ORE LAVORABILI PRO CAPITE
Ore lavorabili pro capite | Piano 2024 | Piano 2023 | Consuntivo 2023 |
Ore lavorabili lorde | 1.807 | 1.793 | 1.793 |
Ore di assenza per ferie | 224 | 224 | 224 |
Ore lavorabili contrattuali | 1.583 | 1.569 | 1.569 |
Ore di assenza per malattia | 44 | 46 | 44 |
Ore di assenza per altri motivi | 110 | 119 | 109 |
Xxx lavorabili ordinarie | 1.429 | 1.404 | 1.416 |
Ore di straordinario | 20 | 20 | 18 |
Ore lavorabili pro capite | 1.449 | 1.424 | 1.434 |
1.2 PREVISIONE CONSISTENZA INIZIALE E FINALE DEL PERSONALE
La tabella seguente riporta la previsione della consistenza iniziale e finale del personale in servizio presso l’Agenzia nel 2024.
Previsione consistenza iniziale e finale del personale anno 2024 | |||||||||||||
Qualifica | Personale al 31.12.2023 | Comandi "DA" altre Amministrazioni | Comandi/distacchi "A" altre Amministrazioni | Personale disponibile al 31.12.2023 (A+B-C) | Entrate 2024 | Uscite 2024 | Comandi e trasferimenti "DA" altre Amministrazioni | Comandi e trasferimenti "A" altre Amministrazioni | Personale disponibile al 31.12.2024 (D+E-F+G-H) | Consistenza media disponibile 2024 | Minore disponibilità | Consistenza media equivalente 2024 (J-K-L) | |
part time | altre cause | ||||||||||||
A | B | C | D | E | F | G | H | I | J | K | L | M | |
Dirigenti di prima fascia | 8 | 0 | 1 | 7 | 0 | 1 | 0 | 0 | 6 | 7 | 0 | 0 | 7 |
Dirigenti a tempo determinato di prima fascia | 7 | 0 | 0 | 7 | 0 | 1 | 0 | 0 | 6 | 7 | 0 | 0 | 7 |
Dirigenti di seconda fascia | 335 | 4 | 19 | 320 | 70 | 33 | 0 | 3 | 354 | 337 | 0 | 0 | 337 |
Dirigenti a tempo determinato di seconda fascia | 32 | 0 | 0 | 32 | 0 | 2 | 0 | 0 | 30 | 31 | 0 | 0 | 31 |
Totale dirigenti | 382 | 4 | 20 | 366 | 70 | 37 | 0 | 3 | 396 | 381 | 0 | 0 | 381 |
area funzionari | 20.998 | 4 | 136 | 20.866 | 6.265 | 477 | 120 | 10 | 26.654 | 24.956 | 147 | 0 | 24.809 |
area assistenti | 8.115 | 1 | 28 | 8.088 | 1.266 | 1.628 | 400 | 10 | 7.726 | 8.202 | 92 | 0 | 8.110 |
area operatori | 202 | 0 | 2 | 200 | 0 | 200 | 0 | 0 | 0 | 100 | 1 | 0 | 99 |
Totale personale delle aree | 29.315 | 5 | 166 | 29.154 | 7.531 | 2.305 | 520 | 20 | 34.380 | 33.258 | 240 | 0 | 33.018 |
TOTALE COMPLESSIVO | 29.697 | 9 | 186 | 29.520 | 7.601 | 2.342 | 520 | 23 | 34.776 | 33.639 | 240 | 0 | 33.399 |
Tirocinanti | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
PO legge 205/2017 (compresi nella area funzionari) | 1.492 | 0 | 0 | 1.492 | 29 | 10 | 0 | 0 | 1.511 | 1.502 | 0 | 0 | 1.502 |
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1.3 RISORSE UMANE PER PROCESSO
Area | Ore Migliaia | % | Area/Macroprocesso | Ore | % |
Accertamento | 14.808 | 32,19 | Analisi del rischio e contrasto agli illeciti | 901.777 | 1,96 |
Verifica dati delle dichiarazioni | 3.838.359 | 8,34 | |||
Accertamento imposta non dichiarata | 10.001.307 | 21,74 | |||
Fiscalità internazionale | 66.434 | 0,14 | |||
Servizi di assistenza ai contribuenti e intermediari | 18.212 | 39,59 | Identificazione del contribuente | 1.133.144 | 2,46 |
Assistenza a contribuenti e intermediari | 2.020.436 | 4,39 | |||
Liquidazione delle imposte | 4.937.815 | 10,73 | |||
Rilascio attestazioni, certificazioni e autorizzazioni | 1.648.434 | 3,58 | |||
Servizi di riscossione spontanea | 58.920 | 0,13 | |||
Rimborso del credito | 2.410.796 | 5,24 | |||
Contributi e compensi a terzi | 85.174 | 0,19 | |||
Aggiornamento catasto e cartografia | 3.752.388 | 8,16 | |||
Aggiornamento registri di Pubblicità Immobiliare | 1.348.968 | 2,93 | |||
Servizi estimativi e di valutazione | 495.395 | 1,08 | |||
Produzione informazioni statistiche sul mercato immobiliare | 320.055 | 0,70 | |||
Promozione della tax compliance | 1.170 | 2,54 | Adempimento spontaneo | 526.967 | 1,15 |
Applicazione della normativa fiscale | 135.740 | 0,30 | |||
Interpelli e consulenza giuridica | 507.748 | 1,10 | |||
Governo e gestione dei dati | 352 | 0,76 | Governo e gestione dei dati | 351.842 | 0,76 |
Difendere gli atti e Riscossione | 4.706 | 10,23 | Difesa atti impugnati | 3.120.846 | 6,78 |
Rapporti con l'agente della riscossione | 83.413 | 0,18 | |||
Recupero del credito | 1.501.499 | 3,26 | |||
Strategia, Governo e Gestione | 883 | 1,92 | Strategia, Governo e Gestione | 883.407 | 1,92 |
Tutela legale e trasparenza | 359 | 0,78 | Tutela legale e trasparenza | 359.060 | 0,78 |
Sistemi di controllo interno | 405 | 0,88 | Sistemi di controllo interno | 405.170 | 0,88 |
Processi di supporto | 5.105 | 11,10 | Processi di supporto | 5.104.905 | 11,10 |
46.000 | 100,00 | Totale ore Agenzia | 46.000.000 | 100,00 |
2. POLITICA DEGLI INVESTIMENTI
INVESTIMENTI ICT
Gli investimenti ICT 2024-2026 rappresentano gli investimenti corrispondenti alle attività progettuali e di evoluzione dei servizi digitali dell’Agenzia nel triennio a venire, ed è stato elaborato, sulla base delle esigenze di automazione dei servizi informatici dell’Agenzia.
Gli investimenti sono focalizzati sulla strategia digitale e sulle esigenze di evoluzione del sistema informativo dell’Agenzia, definite in base agli indirizzi strategici politici, amministrativi e gestionali, al fine di abilitare il raggiungimento degli obiettivi attraverso l’adeguamento dei servizi alle evoluzioni normative e alle innovazioni dei processi amministrativi. In particolare, gli investimenti riflettono le attività progettuali che consentono all’Agenzia di realizzare la propria mission istituzionale rendendo sempre più incisiva ed efficiente la sua azione attraverso una crescente adozione di servizi digitali. Il percorso di trasformazione digitale, avviato da tempo e costantemente ampliato rispetto agli ambiti di competenza dell’Agenzia, ha abilitato efficacia e resilienza nella passata emergenza sanitaria, e continua a rappresentare un fattore strategico alla luce dello scenario socioeconomico ed ambientale nel cui contesto, per crescere ed operare efficacemente, le organizzazioni devono necessariamente trovare nuove forme di efficienza nelle loro attività, aumentare la produttività e esplorare nuovi modelli operativi facendo leva sulle opportunità offerte dall’innovazione tecnologica.
Le esigenze individuate sono soddisfatte attraverso la realizzazione di progetti di investimento le cui attività vengono pianificate e realizzate principalmente nell’ambito dei rapporti contrattuali, recentemente oggetto di rinnovo, tra Sogei S.p.A. e le strutture organizzative dell’Amministrazione fiscale.
Approccio metodologico
Seguendo il principio del pieno allineamento tra obiettivi strategici dell’Agenzia e obiettivi dei progetti e delle attività ICT, la pianificazione nel prossimo triennio è stata effettuata partendo dall’identificazione delle evoluzioni normative e degli atti di indirizzo dell’Amministrazione finanziaria da considerare come input di partenza, per definire innanzitutto le direttive della strategia digitale
nel prossimo triennio, sviluppando conseguentemente le iniziative progettuali per ogni ambito di competenza.
Tale approccio metodologico, in linea con le best practice applicate al contesto specifico dell’Agenzia, si può sintetizzare nei seguenti passi:
1. identificazione degli indirizzi strategici politici, amministrativi e gestionali dell’Amministrazione finanziaria;
2. descrizione dello scenario evolutivo in cui l’Agenzia si troverà ad operare nel prossimo triennio;
3. definizione dei principi e delle direzioni della strategia digitale dell’Agenzia:
4. illustrazione sintetica della situazione attuale del sistema informativo dell’Agenzia, come base per l’individuazione delle aree di evoluzione e di miglioramento;
5. definizione dei progetti di innovazione ed evoluzione dei servizi digitali dell’Agenzia;
6. definizione dei corrispondenti fabbisogni finanziari stimati per il triennio.
Descrizione sintetica del piano triennale ICT
Le linee strategiche di riferimento derivano innanzitutto dalla normativa e dagli indirizzi che pervengono dal Legislatore e dall’Autorità politica, tra i quali è utile menzionare l’atto di indirizzo del Ministro dell’Economia e delle Finanze per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale nel triennio 2023-2025, la Convenzione tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze e l’Agenzia delle Entrate 2023-2025, il Documento di Economia e Finanza 2023 (DEF), la Nota di Aggiornamento al DEF 2023 (NADEF), nonché il disegno di legge di bilancio per l’anno 2024 e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Nell’ambito della digitalizzazione della Pubblica Amministrazione sono da considerare, inoltre, il Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione 2022-2024 predisposto dall’Agenzia per l’Italia digitale (AgID), la strategia Italia Digitale 2026 nell’ambito del PNRR e la Strategia Nazionale di Cybersicurezza e la Strategia Nazionale Cloud, oltre, naturalmente, al Codice dell’Amministrazione Digitale.
Nell’ottica di cogliere le opportunità legate all’accelerazione della trasformazione digitale - indispensabile sia per proseguire e rafforzare il processo di semplificazione ed efficientamento
dell’attività amministrativa e dell’impiego delle risorse assegnate, sia per assicurare all’Amministrazione l’agilità e la reattività fondamentali per poter governare proattivamente i cambiamenti e le incertezze derivanti dagli attuali complessi scenari socio-economici - gli obiettivi strategici dell’Agenzia sono molteplici e sfidanti; tra tutti, relativamente all’ambito di questo lavoro, si evidenziano:
• il consolidamento e la continua evoluzione di un modello di dialogo collaborativo, sempre più agevolato dalla digitalizzazione, tra l’Agenzia e i contribuenti e intermediari;
• l’esperienza digitale come canale unico o preferenziale di interazione con gli utenti (digital- first), integrato con il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) e la Carta d’identità elettronica;
• l’efficacia e la tempestività nell’elaborazione dei dati in ottica di semplificazione dei servizi agli utenti e di rapidità e misurabilità dell’azione amministrativa, in modo da focalizzarla sugli effetti risultanti piuttosto che sui prodotti lavorati;
• una maggiore integrazione di processo e la condivisione di informazioni, sia a livello internazionale con le strutture dell’Unione Europea e dei paesi membri nonché con Enti e organismi quali IOTA e OCSE, sia in ambito nazionale con altre amministrazioni pubbliche, in particolar modo con l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, con la Guardia di Finanza e con gli altri enti della fiscalità;
• l’acquisizione e costante incremento di un’elevata capacità di analisi avanzata dei dati, anche tramite il ricorso a soluzioni tecnologiche di Intelligenza Artificiale, da applicare sui processi aziendali con particolare focalizzazione sull’analisi del rischio e sulla semplificazione dei servizi, nel rispetto della normativa relativa alla protezione dei dati;
• la reingegnerizzazione nel senso di una elevata digitalizzazione dei processi amministrativi, anche sulla base della Mappa dei processi realizzata nel 2021, estesa nel 2022 ed in costante aggiornamento, per abilitare un governo ampio e più puntuale di tutte le attività eseguite nonché una maggiore uniformità di comportamento da parte di tutto il personale dell’Agenzia;
• l’efficienza esecutiva ottenibile, oltre che dalla reingegnerizzazione dei processi, anche tramite l’evoluzione digitale degli strumenti di lavoro ed in particolare delle dotazioni relative al Digital Workplace e all’evoluzione degli strumenti di gestione documentale;
• il costante monitoraggio ed incremento delle misure di prevenzione e contrasto alle crescenti e più insidiose minacce da parte dei cybercriminali e le azioni di mitigazione dei rischi di sicurezza, unitamente alla sensibilizzazione del personale sulle tematiche di sicurezza informatica e sui rischi connessi all’impiego delle tecnologie digitali (cybersecurity awareness).
Alle Pubbliche Amministrazioni, ed in particolare all’Agenzia delle Entrate, è richiesto un elevato impegno per attuare gli indirizzi del Governo, in particolare quelli derivanti dalla riforma fiscale in corso, ed allo stesso tempo per mantenere elevati i livelli di qualità dei servizi, in un contesto caratterizzato da non trascurabili livelli di incertezza per il già evocato profilo di crisi tuttora in atto. Nel prossimo triennio, dunque, l’Agenzia rafforzerà ulteriormente il modello basato sull’ampliamento dei servizi agli utenti in modalità digitale e sulla massima valorizzazione dei dati in possesso dell’amministrazione finanziaria rilevati direttamente dall’Amministrazione interagendo con l’ambito in cui normalmente opera il contribuente (esempi tipici sono la dichiarazione precompilata e gli adempimenti IVA che potranno essere facilitati dalla fatturazione elettronica e dalla trasmissione telematica dei corrispettivi) o ottenibili tramite lo sfruttamento delle possibilità offerte dal nuovo modello di interoperabilità.
Ulteriori aspetti da considerare nel prossimo futuro riguardano la crescente domanda di digitalizzazione dei contribuenti e degli intermediari, enfatizzata dalla rapida evoluzione tecnologica, che sperimentano in numero sempre maggiore i vantaggi derivanti dall’interazione digitale con l’Amministrazione, nonché la necessità per l’Agenzia di raccogliere autonomamente ed automaticamente dati da fonti distribuite (ad esempio, le fatture elettroniche e i dati trasmessi da registratori telematici e distributori automatici) al fine di limitare le richieste informative al contribuente stesso (in base al principio “once only”), ridurre l’invasività dei controlli tradizionali e le necessità di verifica o correzione dei dati trasmessi. Queste esigenze necessitano della realizzazione di architetture strutturate di interazione con l’esterno (quali, a titolo di esempio, servizi di interoperabilità basati su API Management), su opportuni formati e protocolli standard che agiscano sempre in trasparenza e sicurezza nei confronti del contribuente. Ciò permetterà la semplificazione degli adempimenti, offrendo agli utenti servizi sempre più personalizzati e con dati precompilati,
aumentando l’utilizzo del canale digitale. La conoscenza di dati ed informazioni personalizzate del contribuente favorirà, inoltre, le attività di rilevazione preventiva e mirata di eventuali posizioni potenzialmente a rischio, con notevoli ritorni attesi sul piano della tax compliance.
La strategia digitale dell’Agenzia, aggiornata rispetto all’anno precedente ed illustrata in dettaglio nell’allegato documento di Piano Triennale degli investimenti ICT 2024-2026, è basata su sette direttive strategiche, che ne rappresentano di fatto “i pilastri”, vale a dire i riferimenti nella definizione delle iniziative progettuali e nella valutazione delle priorità di azione, sinteticamente descritte nel seguito.
In aggiunta, possono essere considerate come parte della strategia, articolate secondo linee di lavoro contigue all’ambito tecnologico, ma distinte per competenza, anche iniziative riguardanti la gestione del cambiamento riferito all’adozione dei servizi digitali: in particolare di inclusione digitale per gli utenti e di sviluppo delle competenze digitali del personale dell’Agenzia.
Figura 1 – Direttive strategiche della strategia digitale dell’Agenzia
Digitalizzazione dei Servizi Utente. L’obiettivo, secondo il principio digital-first, è incentivare il contribuente a servirsi sempre di più dei canali digitali per operare e comunicare con l’Agenzia, da
preferire ai canali tradizionali, anche nell’ottica di un efficientamento nell’utilizzo delle risorse e di un incremento della economicità e sostenibilità dell’azione amministrativa. L’Agenzia ha infatti già adottato, ed intende ulteriormente sviluppare, una serie di misure volte a privilegiare modelli innovativi di relazione con l’utenza, promuovendo i contatti a distanza e, in particolare, quelli attraverso strumenti digitali.
I servizi digitali per l’Agenzia sono infatti sempre più improntati al principio di centralità dell’utente, puntando ad una interazione più fluida, tempestiva, e quindi maggiormente efficace e soddisfacente. In particolare, i dati in possesso dell’Agenzia sono presentati all’utente all’interno dei servizi, rappresentando uno strumento non solo di trasparenza, ma anche di semplificazione e di verifica da parte dell’utente dei dati in possesso dell’Amministrazione finanziaria; ciò a beneficio innanzitutto del contribuente oltre che dell’Agenzia stessa, nell’ottica di favorire l’emersione spontanea delle basi imponibili e l’incremento della tax compliance.
Valorizzazione del patrimonio informativo. Consiste nello sviluppo di tutte le potenzialità per la massima valorizzazione del patrimonio informativo dell’Anagrafe Tributaria, focalizzata sulla strutturazione e analisi dell’enorme mole di dati di cui l’Agenzia dispone e disporrà nei prossimi anni, misurandone e garantendone la qualità rispetto al loro utilizzo, e identificando i modi più opportuni per valorizzarli e per poterli utilizzare al meglio nell’ambito dei servizi e dei processi interni. Tale innovazione è di portata strategica, e richiede all’Agenzia di adeguare ed innalzare costantemente nel tempo la propria capacità di analisi e di gestione dei dati in linea con lo stato dell’arte dei modelli, metodologie e tecnologie di analytics attualmente esistenti. La sfida, che l’Agenzia sta affrontando con successo da diversi anni, è riuscire ad applicare paradigmi nuovi e tecnologie innovative, quali quelle rappresentate dalle soluzioni di intelligenza artificiale, a grandi moli di dati, spesso distribuiti su numerosi sistemi, con livello di strutturazione spesso non elevato per loro natura, con livelli di qualità da controllare con processi specifici, tramite un approccio multidisciplinare (fiscale, statistico, informatico, matematico) e l’acquisizione e lo sviluppo di competenze specializzate nell’analisi avanzata dei dati.
Interconnessione digitale con attori esterni. Rappresenta la capacità dell’Agenzia di connettersi con gli attori esterni, quali aziende, intermediari, Enti, altre Pubbliche Amministrazioni ed organismi internazionali, secondo paradigmi di integrazione moderni quali ad esempio le Application Programming Interface o API, in linea con il quadro generale di implementazione del nuovo modello
di interoperabilità previsto dal Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione e regolato dalle linee guida dell’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) sull’argomento, allo scopo di acquisire e fornire informazioni, in una cornice strutturata di sicurezza e di protezione dei dati, in maniera fluida, costante e sempre più integrata con i processi di questi soggetti, allo scopo di semplificare gli adempimenti e di acquisire dati di qualità più elevata, proprio perché provenienti direttamente dall’esecuzione di processi e dalla fruizione di servizi e non da una elaborazione successiva (a titolo di esempio si vedano le esperienze già avviate nell’ambito della fatturazione elettronica e della trasmissione telematica dei corrispettivi).
Digitalizzazione dei processi e degli strumenti di lavoro. Può essere definito come l’insieme di iniziative che puntano ad elevare il livello di digitalizzazione dei processi amministrativi e delle procedure, congiuntamente agli strumenti di lavoro per i dipendenti, per ottenere maggiore efficienza, tempestività e flessibilità nel raggiungimento degli obiettivi istituzionali, nonché maggiore rispondenza alle aspettative degli utenti sempre più protesi verso interazioni digitali.
Il percorso di adozione di processi e strumenti interamente digitali rappresenta da un lato una necessità operativa, dall’altro uno spazio di opportunità per l’adozione di nuovi modelli digitali di lavoro e collaborazione. L’esperienza di questi ultimi anni ha mostrato che gli strumenti tecnologici di comunicazione e collaborazione non sono soltanto essenziali per poter organizzare le attività del lavoro da remoto, ma possono contribuire concretamente anche alla reingegnerizzazione in chiave digitale dei processi dell’Amministrazione, in prospettiva anche avvalendosi delle promettenti possibilità offerte dai nuovi modelli di intelligenza artificiale generativa e conversazionale, consentendo, ad esempio, la completa digitalizzazione dei flussi documentali, l’automazione dei processi, semplificando le interazioni tra il personale e quindi accelerando in particolare le attività di collaborazione.
Inoltre, tali strumenti digitali comportano un innegabile risparmio di risorse, con ricadute positive importanti dal punto di vista della sostenibilità, permettendo ai dipendenti di lavorare efficacemente anche da remoto, riducendo i tempi e costi della mobilità urbana e agevolando un miglior equilibrio tra vita lavorativa e vita privata.
La trasformazione digitale dei processi lavorativi, oltre a necessitare un profondo ripensamento delle prassi di lavoro da un punto di vista organizzativo e di gestione del personale, richiede anche interventi tecnologici in particolare per una fruizione più agile in mobilità dei servizi informatici,
nonché per la sicurezza e la protezione dei dati. In tal senso, l’Agenzia, come già accennato, può fare leva sulla Mappa dei processi che rappresenta senza dubbio un passo importante per l’Amministrazione che, con questo strumento, può contare su un riferimento unico, chiaro ed esaustivo per l’esecuzione delle attività lavorative a livello centrale e periferico e agevolare, così, l’adozione di comportamenti uniformi nello svolgimento dei processi.
Cybersecurity. La sicurezza rappresenta un pilastro fondamentale dell’intero sistema informativo che custodisce i dati fiscali e immobiliari di tutti gli italiani. Il sistema di sicurezza, nella sua più ampia accezione di sicurezza cibernetica ovvero cybersecurity, intesa come difesa attiva, proattiva, analitica e risolutrice di potenziali minacce e vulnerabilità provenienti sia dalla Rete che dall’interno, è alla base non solo del buon funzionamento dei sistemi informatici a supporto dei processi amministrativi dell’Agenzia, ma rappresenta anche un presupposto essenziale per acquisire la fiducia degli utenti, che è un fattore critico per l’ampliamento dell’utilizzo del canale digitale e per lo sviluppo di nuovi servizi.
Probabilmente uno degli ambiti che ha visto negli ultimi tempi evoluzioni più significative è stato proprio quello della sicurezza informatica e della gestione dei rischi connessi, dovuti all’ampliamento e all’incremento dell’impiego dei servizi digitali e alla diffusione dei nuovi modelli di lavoro “ibrido” per i dipendenti, che hanno di fatto esteso la “superficie di vulnerabilità” delle organizzazioni. D’altro canto, gli attacchi informatici, la cui entità e portata sono rapidamente incrementate anche in conseguenza dello scenario geopolitico fortemente modificato negli ultimi anni, vengono sferrati sempre più spesso da vere e proprie organizzazioni criminali anche verso apparati della Pubblica Amministrazione. Tali minacce si stanno rivelando fortemente impattanti, anche per la disponibilità da parte degli aggressori di nuove potenti tecnologie quali l’intelligenza artificiale, e dunque la capacità di indentificarli in tempi rapidi e reagire richiede competenze organizzative e strumenti tecnologici avanzati e collaudati che vanno evoluti di pari passo con il crescente livello di complessità delle minacce e che necessitano di un approccio sistemico per contrastarle – al di là della singola organizzazione – sotto il coordinamento dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.
In quest’ambito, l’Agenzia sta lavorando in linea con le best practice che indicano la necessità di prevedere misure non solo tecnologiche ma anche di prevenzione, in particolare sensibilizzazione ad una maggiore consapevolezza degli utenti interni dei potenziali rischi, al fine di innalzare il livello di
sicurezza e l’efficacia in termini di protezione dei dati aziendali critici e dei dati personali (cybersecurity awareness).
Nuove sfide in tema di sicurezza sono poi rappresentate dalla introduzione sempre più pervasiva delle tecnologie di intelligenza artificiale a supporto dei processi aziendali, e dalla crescente adozione di servizi cloud erogati da fornitori privati. In particolare, i sistemi di controllo convenzionali non sembrano indirizzare adeguatamente le nuove problematiche poste dall’IA e connaturate non solo alla gestione dei rischi e della sicurezza ma anche della fiducia da parte dei cittadini. Risulta, quindi, indispensabile adottare nuovi modelli di gestione del rischio anche in ottemperanza alle emergenti normative in fase di introduzione a livello internazionale.
Etica digitale e protezione dei dati. Il tema della protezione dei dati personali e dell’etica digitale è sempre più all’attenzione delle organizzazioni e degli Enti, alla luce delle norme in materia varate negli ultimi anni conseguenti all’entrata in vigore del GDPR, nonché della crescente digitalizzazione che per sua natura implica l’aggregazione in forma strutturata di grandi moli di dati di cui vanno adeguatamente governati i trattamenti. L’Agenzia ha per tempo adottato un proprio Sistema di Gestione per la Protezione dei Dati Personali (SGPDP) finalizzato ad assicurare che il trattamento dei dati personali acquisiti e gestiti nell’ambito delle attività istituzionali avvenga in conformità al Regolamento europeo. Tuttavia, oltre ad ottemperare ai dettami normativi, è quanto mai opportuno adottare un approccio etico al problema della tutela della privacy, seguendo i valori e lo spirito di servizio proprio di una Pubblica Amministrazione: in tal senso, l’impiego della tecnologia in questo ambito ha il compito di conseguire il massimo valore sia per l'Amministrazione che per gli individui che su essa fanno affidamento.
Partecipazione alle iniziative strategiche di digitalizzazione della pubblica amministrazione. In tale ambito sono comprese le iniziative progettuali di adesione alle azioni previste dal Piano Triennale dell’Informatica per la Pubblica Amministrazione e di sviluppo di infrastrutture nazionali gestite dall’Agenzia, anche in linea con le prescrizioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Inclusione digitale degli utenti e sviluppo delle competenze digitali del personale dell’Agenzia. La strategia di digitalizzazione dei processi e servizi dell’Agenzia deve tener conto che non tutti i cittadini sono pronti o hanno i mezzi e le capacità di interfacciarsi con le nuove modalità di fruizione. È necessario, pertanto, prevedere nel disegno dei nuovi processi forme alternative di
erogazione dei servizi, per non escludere chi non può avere accesso ad un computer e a una connessione di rete e offrire forme di assistenza che consentano di aiutare a colmare il digital divide che è risultato ancora più evidente nel corso della recente emergenza pandemica, in modo che nessuna fascia di contribuenti resti esclusa. L’attenzione a questi temi anche da parte del Legislatore è testimoniata dal fatto che il Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO) introdotto dal DL 80/2021, adottato dall’Agenzia ad aprile 2022 per il triennio 2023-2025 ed ora in fase di aggiornamento, ha tra i suoi obiettivi quello di definire le modalità e le azioni finalizzate a realizzare la piena accessibilità alle amministrazioni, fisica e digitale, da parte dei cittadini ultrasessantacinquenni e dei cittadini con disabilità. Coerentemente proseguiranno gli interventi formativi innovativi, finalizzati a potenziare le competenze digitali del personale.
In base a queste direttive e allo stato attuale del sistema informativo dell’Agenzia, è stata definita la pianificazione degli interventi di innovazione ed evoluzione dei servizi digitali dell’Agenzia, che consiste in un insieme di iniziative progettuali previste nel triennio.
ATTIVITA’ SOSE (ORA SOGEI)
Le attività da svolgere nel triennio 2024-2026 dalla Società Soluzioni per il Sistema Economico (SOSE) – fusa per incorporazione in Sogei dall’articolo 18-bis della legge 123 del 2023 – previste sulla base dell’attuale modello organizzativo, sono sinteticamente rappresentate di seguito:
• elaborare gli ISA realizzati nei precedenti esercizi, revisionando la metodologia di elaborazione, predisponendo le basi dati di riferimento, effettuando le opportune elaborazione e analisi;
• aggiornare gli ISA mediante specifiche metodologie basate su analisi ed elaborazioni utilizzando, anche attraverso l'interconnessione e la pseudonimizzazione, direttamente le banche dati già disponibili per l’Amministrazione finanziaria, l’Istituto nazionale della previdenza sociale, l’Ispettorato nazionale del lavoro e l’Istituto nazionale di statistica nonché i dati e gli elementi acquisibili presso istituti ed enti specializzati nella ricerca e nell’analisi economica;
• altre attività di supporto all’Agenzia correlate agli ISA.
INVESTIMENTI DI QUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE
Nell’ambito della gestione degli immobili, l’Agenzia, in attuazione del Piano di razionalizzazione elaborato ai sensi dell’art. 24, comma 2, del decreto-legge 66/2014, proseguirà le iniziative immobiliari volte a conseguire una progressiva diminuzione della spesa pubblica attraverso l’elaborazione di iniziative di razionalizzazione che garantiscono:
⮚ il rispetto del parametro mq/addetto pari a 20-25 mq di cui al comma 222-bis dell’art. 2 della legge 191/2009 per ogni sede in uso all’Agenzia assestandosi, ove possibile, sul limite inferiore previsto dalla normativa;
⮚ un ampio ricorso all’utilizzo di immobili pubblici disponibili o parte di essi, di immobili in comodato d’uso gratuito dagli enti territoriali, nonché quelli di proprietà dell’Agenzia o di proprietà degli Enti pubblici concessi in locazione a canoni agevolati;
⮚ rilascio di immobili condotti in locazione passiva e divenuti particolarmente onerosi.
Tali misure di razionalizzazione assumono peculiare rilievo per il conseguimento degli obiettivi di spending review previsti, per l’Agenzia delle entrate, dall’ articolo 1, comma 882 ss., della legge di bilancio 2023 (legge 29 dicembre 2022, n. 197)
Si sono palesati, tuttavia, elementi suscettibili di rallentare l’avanzamento del Piano di razionalizzazione, riguardanti, precipuamente, la fase del reperimento di nuovi immobili per il tramite di indagini di mercato immobiliare. Ci si riferisce, segnatamente, ai profili di criticità di seguito enucleati:
⮚ indisponibilità dei proprietari degli immobili selezionati ad accettare il canone congruito dall’Agenzia del Demanio (ridotto del 15% ai sensi della vigente normativa) a fronte di una durata contrattuale limitata ad un solo sessennio non rinnovabile;
⮚ la verifica di vulnerabilità sismica – richiesta dall’Agenzia del Demanio quale “condicio sine qua non” per il rilascio del c.d. nulla osta alla stipula – sta determinando la sostanziale infruttuosità delle indagini di mercato immobiliare ascrivibile a un aggravio dell’iter procedimentale (i.e. le interlocuzioni istituzionali volte alla ponderazione della documentazione prodotta) e alla onerosità degli interventi di adeguamento imposti alle parti proprietarie (i.e. ingenti lavori di consolidamento statico degli edifici) che cagionano, sovente, la scarsa partecipazione alle procedure ad evidenza pubblica ovvero il ritiro delle offerte presentate.
In definitiva, i vincoli sopra evocati – unitamente alla durata sessennale dei contratti – determinano, da circa due anni, una scarsa risposta del mercato immobiliare.
In proposito, sono state introdotte modifiche alla procedura per le locazioni immobiliari (durata novennale dei contratti e facoltà di recesso limitabile, compatibilmente con le esigenze operative dell’Agenzia): gli effetti di tali cambiamenti, non ancora pienamente apprezzabili, condurranno, auspicabilmente, a un miglioramento della performance gestionale in un arco di 18-24 mesi.
Va altresì precisato che l’articolo 16 sexies del DL 146/2021 dispone, per alcune specifiche ipotesi locatizie, la disapplicazione della decurtazione del canone prevista ope legis per i contratti locativi stipulati entro il 31 dicembre 2023. La proroga della vigenza di tale previsione normativa darebbe, nel triennio 2024-26, un notevole impulso alla definizione delle istruttorie in corso pur determinando, nel contempo, un impatto negativo sull'ammontare dei risparmi previsti nei piani di razionalizzazione.
Nel quadro generale immobiliare si inserisce anche la complessa gestione della scadenza dei contratti locazione che disciplinano l’utilizzo degli immobili conferiti rispettivamente al “Fondo Immobili Pubblici” (cd. F.I.P.: rapporti contrattuali scaduti a dicembre 2022) e al “Fondo Patrimonio Uno” (cd. F.P.1. con scadenza a dicembre 2023). Le scelte strategiche su queste tipologie di immobili, che rappresentano un’importante percentuale delle consistenze in uso all’Agenzia, prese di concerto con l’Agenzia del Demanio, nel suo ruolo di Conduttore unico, influenzano profondamente l’attività in ambito immobiliare dell’Agenzia nel triennio 2024-2026.
Gli scenari attualmente previsti per gli immobili conferiti ai Fondi sopra richiamati prevedono:
a. Rinnovo in assenza di disdetta: entrambi i contratti di locazione (FIP e FP1): in caso di mancata disdetta, da comunicare con preavviso di almeno dodici mesi, trova applicazione il rinnovo per una durata di sei anni agli stessi termini e condizioni, ad eccezione del recesso, esercitabile in qualsiasi momento dalla parte conduttrice (Agenzia del Demanio), anche in relazione a singoli immobili, con preavviso di sei mesi. In tale contesto l’Agenzia, qualora il contratto rinnovato risulti oneroso e l’immobile non perfettamente adeguato, provvederà comunque alla ricerca di una nuova sede sul mercato.
b. Per gli immobili appartenenti al Fondo Immobili Pubblici – oggetto di disdetta – l’Agenzia del Demanio, unitamente al Ministero dell’Economia e delle Finanze, sta coltivando una linea
operativa prodromica a una rinegoziazione del rapporto contrattuale suscettibile di scongiurare l’applicazione di penali e la esecuzione delle ordinanze di sfratto convalidate nel 2023. Occorre infatti rilevare che, in caso di mancata riconsegna degli immobili alla scadenza, è contrattualmente prevista un’indennità di occupazione pari al canone pro tempore vigente incrementato, a decorrere dal settimo mese di occupazione sine titulo, del 50%, aggiornabile mensilmente in misura pari al 100% della variazione percentuale dell’indice ISTAT. Sul punto, è intervenuto il DL n. 104 del 14 agosto 2020 estendendo inizialmente a 24 mesi e successivamente a 48 mesi (DL n. 228 del 30 dicembre 2021) il periodo successivo alla scadenza del contratto durante il quale non troveranno applicazione le suddette maggiorazioni.
c. In caso di esito infruttuoso delle interlocuzioni appena richiamate, l’Agenzia delle Entrate darà corso, tempestivamente, all’individuazione di una nuova sede sul mercato.
d. Degna di rilievo, infine la nuova strategia immobiliare – maturata in sinergia con l’Agenzia del Demanio – volta ad esplorare la possibilità di acquisire in proprietà immobili – già conferiti ai Fondi sopra richiamati – reputati strategici per questa Agenzia.
Nell’ottica di un’ampia strategia di razionalizzazione della spesa pubblica e di valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, durante il triennio 2024-2026, l’Agenzia proseguirà con le attività di programmazione di lavori finalizzati a:
⮚ rifunzionalizzare gli immobili attualmente in uso per permettere l’accorpamento di più uffici in un’unica sede e il contestuale rilascio di immobili condotti in locazione passiva;
⮚ adeguare gli immobili in materia di sicurezza (ex decreto legislativo 81/2008) per eliminare le criticità esistenti;
⮚ garantire una manutenzione costante degli immobili stessi sia in campo edile che impiantistico, per evitare o ridurre in futuro la spesa per interventi di manutenzione straordinaria;
⮚ ristrutturare e restaurare compendi demaniali di rilevante importanza sul territorio nazionale al fine di valorizzare le peculiarità storiche, artistiche e architettoniche di immobili demaniali. La riqualificazione del patrimonio immobiliare pubblico sarà possibile anche grazie alla partecipazione finanziaria e progettuale dell’Agenzia del Demanio, con cui l’Agenzia ha instaurato rapporti di proficua collaborazione.