CAP. I FINALITA’ E OBIETTIVI COMUNI - AMBITO TERRITORIALE - ENTI INTERESSATI
Accordi territoriali in applicazione dell’Accordo Provinciale di Programma
CAP. I FINALITA’ E OBIETTIVI COMUNI - AMBITO TERRITORIALE - ENTI INTERESSATI
Premessa
L’art. 4 dell’Accordo provinciale di programma siglato in data 15.10.01 definisce i criteri di base per la costituzione di Accordi Territoriali intesi come articolazione e ampliamento delle norme previste dall’accordo stesso.
L’esperienza sviluppatasi nel territorio del Distretto di Porretta. T. per l’integrazione e la formazione scolastica di alunni disabili, ha evidenziato punti di forza ed elementi di criticità che impongono qualche riflessione.
Come fattore positivo emerge l’impegno delle istituzioni locali, Scuola, Comune, A.S.L, nel realizzare percorsi di integrazione con volontà costruttiva e spirito di collaborazione fra famiglie e servizi.
Sulla base di un terreno favorevole, emergono però criticità sostanzialmente riconducibili a:
- una disomogeneità dei percorsi di integrazione all’interno delle realtà distrettuali;
- una scarsa informazione sull’uso delle risorse e quindi il rischio di frammentazione degli obiettivi. Queste criticità individuano la necessità di costruire un Accordo di Programma che scaturisca dai bisogni e dalle specificità di questo territorio, con riferimento normativo all’Accordo Provinciale per realizzare migliori condizioni di intesa istituzionale, di integrazione delle risorse e di sviluppo della cultura dell’integrazione in ogni realtà scolastica.
Il territorio montano presenta molte criticità, vuoi per l’isolamento in cui alcuni soggetti svantaggiati vengono a trovarsi, vuoi per la difficoltà a reperire risorse umane sul territorio per la continuità dei Progetti e per realizzare quei processi di integrazione sociale e scolastica finalizzati ai bisogni della persona che costituiscono il progetto di vita.
Ciò comporta un passaggio determinante: porre le proprie competenze e risorse al servizio di un obiettivo condiviso che tuteli la qualità globale della vita di un minore disabile.
Art.1. Riferimenti normativi
Il presente Accordo di programma territoriale viene redatto in applicazione delle seguenti disposizioni:
• Legge 104/92
• Accordo di Programma Provinciale approvato e sottoscritto nell’ottobre 2001 L.R. 26/2001
Art. 2. Ambito territoriale
L’accordo territoriale, sottoscritto dai rappresentanti legali, vincola i Comuni del Distretto, l’Azienda U.S.L., il Centro Servizi Amministrativi di Bologna, il Distretto Scolastico n° 30, gli Istituti Scolastici Statali e paritari.
Il presente Accordo si riferisce al territorio dell’Azienda U.S.L di Bologna del Distretto Socio- Sanitario di Porretta comprendente i seguenti Comuni:
Camugnano Castel d’Aiano Castel di Casio
Castiglione dei Pepoli Gaggio Montano Granaglione
Xxxxxxxx Xxxxxxx Lizzano in Belvedere Marzabotto Monzuno
Porretta Terme
X. Xxxxxxxxx Xxx di Sambro Vergato
Art. 3. Obiettivi e finalità
Le finalità e gli obiettivi si inquadrano nelle attenzioni poste dall’Accordo Provinciale di Programma 2001, che sono le seguenti:
a) mettere al centro la persona e il suo cammino scolastico e formativo come componente importante del percorso globale di vita, individuando le potenzialità, i bisogni e le risorse, ivi comprese quelle del territorio;
b) coinvolgere sempre più la famiglia sia riconoscendole il ruolo di competenza legata al “vissuto quotidiano” sia anche responsabilizzandola ove necessario, sia affiancandola tecnicamente dal punto di vista sia pedagogico, anche per sopperire ad eventuali limiti oggettivi e/o soggettivi;
c) rafforzare il ruolo dei Comuni in quanto soggetto più vicino al cittadino, e in grado quindi di fornire l’anello di congiunzione tra i vari ambiti di competenza (famiglia,sanità, scuola e sociale) ai fini dell’elaborazione, la programmazione e la gestione coordinata in ambito zonale degli interventi relativi all’integrazione scolastica e sociale, come parti essenziali del più ampio “progetto di vita”;
d) garantire l’integrazione tra i sistemi e il coordinamento tra scuola, Servizi e Ente Locale, anche per l’utilizzo delle risorse territoriali per il tempo extrascolastico;
e) integrare le varie professionalità, anche per realizzare più efficaci strategie e attività finalizzate al miglioramento dell’offerta formativa e dell’integrazione;
f) mettere in atto momenti di verifica, che coinvolgono i diversi soggetti interessati, allargando la partecipazione alle Famiglie e alle Associazioni che devono comunque concorrere alla identificazione dei bisogni;
g) compartecipare alla formulazione di proposte adeguate e alla programmazione degli interventi.
Attuare a livello locale l’Accordo Provinciale di Programma, la L.104 e gli interventi previsti dalla normativa Regionale del Diritto allo Studio senza perdere di vista i bisogni e le risorse specifiche del territorio del Distretto di Porretta.
Mettere in rete le risorse dei singoli Enti, favorirne l’utilizzo per un’effettiva integrazione fra le istituzioni coinvolte.
Rafforzare la cultura dell’integrazione sociale e scolastica ampliando le strategie del patto educativo fra i Servizi, Scuola, Famiglia.
Favorire la continuità tra i diversi ordini di scuola per garantire progetti educativi unitari d’integrazione per ogni singolo alunno in condizione di disabilità.
La finalità rimane il superamento o almeno la riduzione dell’ handicap ed il sostegno allo sviluppo delle potenzialità della persona diversamente abile nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione.
CAP. II COMPETENZE – ADEMPIMENTI – IMPEGNI FINANZIARI
Art. 4. Competenze
Richiamate le normative specifiche citate in premessa e gli impegni di cui all’Art. 5 punti 1.2.3.4 dell’Accordo Provinciale di Programma, gli Enti sottoscrittori del presente atto, nei limiti consentiti dalle rispettive risorse e al fine di perseguire l’obiettivo della miglior risposta possibile ai bisogni degli utenti, assumono i seguenti specifici impegni:
4.1. Amministrazione Scolastica Statale
L’Amministrazione scolastica statale, rappresentata dal Centro Servizi Amministrativi di Bologna s’impegna a:
a) assegnare, per le attività di sostegno, docenti specializzati o aventi titoli in base alla normativa vigente in tempo utile, prevedendo anche eventuali deroghe al rapporto
insegnanti-allievi qualora ce ne fossero le condizioni, per consentire il coordinamento con gli interventi disposti dagli altri Enti e a norma del presente Accordo o, possibilmente, entro il mese di Agosto, per rispondere alle richieste emerse nei gruppi operativi inoltrate dalle scuole e preventivamente concordate col competente Servizio di Neuropsichiatria dell’Età Evolutiva dell’Ausl;
b) uniformare, per quanto possibile, le proprie azioni, rivolte all’integrazione scolastica e formativa dei giovani in situazione di handicap, alle modalità e ai tempi dell’Allegato n. 1.
Le azioni previste nel presente Accordo sono rivolte agli allievi certificati che abbiano i seguenti requisiti:
⮚ residenza nei Comuni del Distretto, oppure appartenenza a nuclei familiari che risultano iscritti nello schedario della popolazione temporanea dei Comuni, oppure minori stranieri, indipendentemente dalla regolarità della posizione in ordine al loro permesso di soggiorno;
⮚ iscrizione e frequenza ad uno dei servizi educativi o delle scuole di seguito indicati: servizi educativi per la prima infanzia comunali o autorizzati al funzionamento; scuole dell’infanzia statali, comunali o paritarie; scuole elementari, medie inferiori e medie superiori statali o paritarie;
⮚ certificazione di situazione di handicap (diagnosi funzionale), rilasciata dalla competente Azienda USL.
Le scuole paritarie, così come previsto dalla L. 62/2000, devono applicare le norme vigenti in materia di inserimento di studenti in situazione di handicap o in condizioni di svantaggio.
I servizi per la prima infanzia privati, all’atto dell’autorizzazione al funzionamento saranno invitati dal Comune ad impegnarsi formalmente ad ammettere i bambini Disabili. In tal caso competerà al gestore l’onere di adeguare eventualmente la dotazione di personale, di arredi e di attrezzature. Comune ed AUSL sosterranno il percorso di integrazione mediante la consulenza professionale dei propri tecnici.
4.2. Azienda Unità Sanitaria Locale
L'Azienda USL s'impegna a:
a) redigere l'attestazione handicap, la diagnosi funzionale attraverso l’osservazione dell’alunno certificato e il monitoraggio dei bisogni con particolare riferimento al progetto sanitario riabilitativo (tramite il programma informatico AUH Archivio Unificato Handicap) e ogni altra documentazione atta ad individuare le caratteristiche ed i bisogni degli alunni, anche ai fini dell' identificazione delle risorse, dei materiali e dei sussidi utili al processo di integrazione scolastica e formativa;
b) garantire la presenza dei propri referenti nei Gruppi di lavoro di Istituzione Scolastica e nei Gruppi Operativi (v. succ. art.10 );
c) garantire la presenza nella Scuola e nei Centri di Formazione Professionale degli operatori di cui all'art. 12 c. 5 e 6 della Legge 104/92, per l'aggiornamento del Profilo Dinamico Funzionale e per le verifiche periodiche del Piano Educativo Personalizzato;
d) collaborare con l'Amministrazione Scolastica e gli Enti Locali per la progettazione, la conduzione e la verifica di "attività inerenti l'integrazione dell'handicap" e la realizzazione di progetti di "aggiornamento e formazione in servizio" previsti dalla normativa vigente;
e) collaborare con l’Amministrazione Provinciale, il sistema dei Centri di formazione professionale e le Istituzioni Scolastiche, per l’orientamento e il supporto all’integrazione;
f) fornire nei tempi previsti e nelle modalità convenute, i dati richiesti per l’aggiornamento dell’archivio unificato dell’handicap;
g) prevedere forme di controllo e verifica con indicatori di efficacia e qualità dei servizi resi anche attraverso la consultazione degli utenti;
h) collaborare alla definizione di priorità relativamente all’attribuzione delle risorse educativo- assistenziali;
i) uniformare le proprie azioni, rivolte all’integrazione scolastica dei giovani in situazione di handicap, alle modalità e ai tempi di cui all’allegato n. 1 del presente accordo;
l) dare indicazioni alla scuola e alla famiglia del sostegno per la cura e la riabilitazione, ivi compresa l’opportunità della deroga.
4.3 Le Amministrazioni Comunali in qualità di Enti Locali
Le Amministrazioni Comunali si impegnano a:
a) dotare gli allievi di attrezzature tecniche, di ausili e materiali didattici indirizzati a soddisfare particolari esigenze per il diritto allo studio;
b) garantire, l’impegno del personale di supporto assistenziale- educativo nel progetto formativo globale dell’alunno;
c) realizzare l’aggiornamento e la formazione permanente per il personale di competenza impegnato nei processi di integrazione, anche attraverso un supporto ed un coordinamento psico-pedagogico;
d) garantire l’eliminazione progressiva delle barriere architettoniche degli edifici scolastici di propria competenza, fermo quanto previsto dalla normativa vigente. Per “barriera “ si intende tutto quanto si frapponga ad un regolare accesso e utilizzo delle strutture e delle attività curriculari;
e) assegnare alle scuole personale adeguatamente preparato per l’assistenza, l’autonomia personale e la comunicazione degli allievi certificati in situazione di handicap fisico e/o sensoriale;
f) provvedere al trasporto scolastico individualizzato dove sia richiesto, anche per eventuali uscite o gite scolastiche previamente concordate nel GLIS;
g) sostenere concretamente con finanziamenti o servizi i progetti volti a garantire e a migliorare i livelli qualitativi di integrazione didattica del sistema scolastico presentati dalle Istituzioni scolastiche nell’ambito del Diritto allo Studio attraverso la nomina di apposito personale;
h) favorire la continuità delle azioni educative e assistenziali assicurate in ambito scolastico durante le iniziative educativo ricreative estive anche in forma associata;
i) promuovere attività educative parascolastiche ed extrascolastiche anche in forma associata;
l) garantire la presenza dei propri referenti nei gruppi di lavoro Istituzione Scolastica previsti ai sensi dell’Art. 15, punto 2, L. 104/92 e degli operatori sociali e/o tecnici nei Gruppi Operativi, se assegnati alle scuole;
m) fornire alle scuole la mappa delle risorse extrascolastiche presenti sul proprio territorio, favorendone il reale utilizzo;
n) garantire la collaborazione con l’Amministrazione scolastica e la Provincia, nel rispetto delle proprie competenze, relativamente all’orientamento scolastico e professionale degli allievi in situazione di handicap;
o) fornire, nei tempi previsti e nelle modalità convenute, i dati richiesti per l’aggiornamento dell’Archivio unificato dell’ handicap a cui i Comuni potranno accedere ai fini della propria attività di programmazione;
p) garantire il controllo e la verifica con indicatori di efficacia e qualità dei servizi resi, anche attraverso la consultazione degli utenti;
q) uniformare le proprie azioni, rivolte all’integrazione scolastica dei giovani in situazione di handicap, alle modalità e ai tempi di cui all’allegato n. 1 del presente accordo;
r) i Xxxxxx si impegnano a rispettare questo accordo avvalendosi quando è necessario e possibile della figura del Coordinatore Pedagogico;
s) garantire forme di concertazione degli interventi di sostegno, attraverso i propri referenti tecnici ( in particolare il Coordinatore Pedagogico) e i professionisti dell’ Asl, in connessione anche con le attività para-scolastiche ed extrascolastiche e i relativi referenti.
4.4 Istituti Scolastici Statali
Gli Istituti scolastici statali si impegnano a:
a) promuovere prima dell’inizio delle lezioni, o appena possibile, momenti di formazione/informazione rivolti a tutto il personale scolastico per organizzare al meglio l’accoglienza dell’alunno portatore di handicap;
b) accogliere ed integrare gli alunni in situazione di handicap attraverso predisposizione di progetti specifici, anche sperimentali, e di adeguate dotazioni didattiche e tecniche;
c) inoltrare la richiesta di docenti al Centro Servizi Amministrativi, tenendo conto del livello di gravità pedagogica e delle difficoltà legate al contesto della classe e socio-ambientale (mod. SR,SI, aggiornamento del PDF, progetti educativi per la richiesta di deroghe);
d) inoltrare al Comune di residenza degli alunni per i quali si individua la necessità, le richieste di personale assistenziale/educativo e mediatori sensoriali, la predisposizione di appositi progetti educativi;
e) assegnare alle classi i docenti di sostegno, tenendo conto della gravità pedagogica e delle esigenze didattiche degli allievi certificati;
f) attivare i laboratori con l'intervento delle figure professionali assegnate dall' E.L.;
g) predisporre il PEP in collaborazione con le famiglie tenendo conto delle condizioni emerse dal Gruppo Operativo;
h) predisporre il calendario e convocare gli incontri del Gruppo operativo e del Gruppo dì lavoro di istituto previo accordo;
i) promuovere la continuità educativa fornendo informazioni in occasione di passaggi ad altra scuola;
j) collaborare con l'Ausl per progettare e attuare progetti speciali;
k) coordinare gli interventi per garantire l'assistenza agli alunni in situazione di handicap;
l) promuovere attività di aggiornamento per ilpersonale scolastico;
m) integrare il POF con le attività previste per l'integrazione degli studenti in situazione di handicap;
n) fornire i dati richiesti per l'archivio unificato;
o) controllare e verificare l'efficacia degli interventi anche attraverso la consultazione degli utenti;
p) rilasciare le certificazioni relative alle competenze acquisite;
q) collaborare con l' Ausl , i CFP per l'orientamento e il supporto all'integrazione, anche in uscita dal percorso scolastico;
r) collaborare con l'Ausl e con le famiglie per la definizione del PDF;
s) uniformare le proprie azioni rivolte all'integrazione scolastica dei giovani in situazione di handicap alle modalità e ai tempi di cui all'allegato n. 1 del presente Accordo.
4.5 Le scuole paritarie
Gli Enti Gestori delle Scuole paritarie, compatibilmente con il riconoscimento effettivo della parità giuridica ed economica , s’impegnano a:
a) garantire l’iscrizione, l’accesso e la frequenza agli alunni in situazione di handicap, seguendo le modalità e i percorsi procedurali del seguente Accordo;
b) costituire presso le strutture scolastiche di loro pertinenza “Gruppi di lavoro ed i Gruppi Operativi”, garantendone l’operatività prevista dalla normativa;
c) inoltrare all’E.L., per gli alunni per i quali si individua la necessità, le richieste di personale assistenziale/educativo e mediatori sensoriali, tramite i mod. DF-SI-SR e la predisposizione di appositi progetti educativi;
d) attivare, anche in rete con altre scuole del territorio, corsi di formazione dei collaboratori scolastici al fine di disporre di un servizio idoneo ad assolvere in forma continuativa le mansioni previste dall’assistenza di base agli alunni in situazione di handicap (Circ. Min. n° 3390/2001);
e) coordinare le proprie azioni finalizzate all’integrazione degli studenti in situazione di handicap con tutti gli Enti interessati per legge(Enti Locali, CSA, Distretto Scolastico, Ausl, Centri di formazione professionale);
f) controllare e verificare l’efficacia degli interventi anche attraverso la consultazione degli utenti;
g) uniformare le proprie azioni rivolte all’integrazione scolastica dei giovani in situazione di handicap alle modalità e ai tempi di cui all’allegato n° 1 del presente Accordo.
Art. 5. Tipologia e mansioni del personale operante nelle strutture educative e Scolastiche
Il personale operante specificamente nelle strutture scolastiche per sostenere il processo di integrazione degli alunni in situazione di handicap, attraverso un’attiva collaborazione, rientra nelle seguenti tipologie e viene assegnato dagli Enti sotto indicati:
Personale Docente
Svolge le funzioni previste dalla norma attinenti l’area educativo-didattica. Viene assegnato secondo le procedure e la programmazione delle risorse fissata dall’Amministrazione scolastica statale, sostenendo la continuità al progetto espresso dal Piano Educativo Personalizzato.
Figure professionali sociali (ex personale dell’area educativo-assistenziale)
Svolgono le funzioni previste dalle norme e con i compiti definiti in osservanza dell’Art. 12 della L. 328/2000. Vengono assegnate, secondo le procedure e la programmazione delle risorse degli Enti Locali competenti, dietro richiesta dei Dirigenti Scolastici, sostenuti dal Gruppo di Lavoro di Istituzione Scolastica.
Personale di riabilitazione (logopedisti, terapisti della riabilitazione, educatori professionali)
E’ reso disponibile dall’Azienda USL sulla base dell’appropriatezza sanitaria della cura e dei livelli assistenziali di assistenza ed interviene nel contesto scolastico in relazione a specifici progetti concordati.
Personale ATA
Competenze al personale ATA, coerentemente con quanto previsto dalle norme (Circ. Min. n° 3390/2001) e utilizzando gli istituti previsti dal contratto:
• assistenza agli alunni in situazione di handicap in occasione di momentanea assenza di insegnanti;
• aiuto materiale agli stessi nell’accesso alle aree esterne alle Strutture scolastiche e nell’uscita da esse;
• l’assistenza compete al personale ATA previa eventuale formazione all’interno delle Strutture scolastiche; in particolare nell’uso dei servizi igienici o nella cura personale, nei limiti e nelle forme previste dal contratto di lavoro.
Personale dei Centri di Formazione Professionale
Per i progetti integrati tra Scuola e Formazione Professionale (Art. 20.2 dell’Accordo provinciale) operano docenti, coordinatori e tutor provenienti dalla Formazione Professionale.
Le figure professionali sociali, di cui alla L. 328/2000, e altro personale adeguatamente preparato assegnate dai Comuni per l’assistenza degli alunni certificati, dipendono gerarchicamente dall’Amministrazione comunale e funzionalmente dal Dirigente Scolastico, secondo il progetto contenuto nel PEP e i criteri di utilizzo indicati dai Comuni.
Nel caso di utilizzo di personale convenzionato o a contratto con Enti Locali o Aziende USL i Dirigenti Scolastici fanno diretto riferimento alle suddette Amministrazioni le quali sono garanti dei requisiti di idoneità professionale, anche dal punto di vista igienico-sanitario, previsti dalla norma, e dei dovuti atti assicurativi, per tutto il Personale.
Art. 6. Rapporti con le famiglie
Gli Enti sottoscrittori si impegnano a promuovere e sostenere la collaborazione attiva dei genitori, in ogni fase e livello d’integrazione (D.P.R. 24.02.94 Art. 4 c. 1,5 – Art. 5 c. 2,4)
Essa viene perseguita anche attraverso forme di informazione e consultazione diretta delle famiglie e/o delle loro Associazioni.
Art 7. Impiego coordinato delle risorse
Le Amministrazioni Comunali, l’Istituzione Scolastica, l’Azienda Sanitaria Locale, i Centri di Formazione Professionale (se interessati) rendono annualmente note le risorse disponibili per l’anno successivo, utilizzando le schede di cui all’allegato n. 2 nel corso di un apposito incontro interistituzionale convocato da Comune capofila del Distretto Socio-Sanitario di Porretta Terme; nel corso dell’incontro, al quale sono presenti i Dirigenti Scolastici, vengono evidenziati i bisogni identificati dai Gruppi di Lavoro d’istituzione scolastica e segnalati dai Dirigenti Scolastici all’Ente locale tramite l’invio dei Modd. DF-SI-SR-EL e viene illustrata l’ipotesi di distribuzione ottimale delle risorse e i relativi criteri, tenuto conto delle esigenze degli alunni certificati e delle loro gravità.
CAP III IL PERCORSO DELL’INTEGRAZIONE : LA CERTIFICAZIONE – L’AZIONE DEI GRUPPI – ARCHIVIO UNIFICATO – SOGGETTI CONVEZIONATI
Art. 8 – Avvio del percorso di integrazione scolastica e formativa : la certificazione
L’avvio del processo di integrazione scolastica della persona in situazione di handicap presuppone la produzione, l’acquisizione e l’uso della documentazione tecnico – conoscitiva – progettuale prevista:
• dall’art. 12, comma 5, delle legge 104/92;
• dal Decreto del Presidente della Repubblica del 24.2.94 “Atto di in indirizzo e coordinamento relativo ai compiti delle UU.SS.LL. in materia di alunni portatori di handicap”;
• dagli articoli 7-8-9-11 dell’ accordo Provinciale di programma punti di riferimento normativi per il presente Accordo.
Le modalità operative ed i tempi per la produzione, l’acquisizione e l’uso della suddetta documentazione, validi nel territorio del Distretto sono quelli illustrati nell’allegato n. 1, parte integrante ed essenziale del presente atto.
Attestazione di Handicap
All’individuazione della natura e del grado di disabilità dell’alunno provvede il competente Servizio Azienda Usl tramite la compilazione dell’apposito modello DF/diagnosi funzionale.
La certificazione viene rilasciata alla famiglia dell’alunno ( o al diretto interessato in caso di maggiore età) che provvederà a consegnarla alla scuola o al Centro di Formazione Professionale, di norma, all’atto dell’iscrizione.
Le attestazioni di handicap, rilasciate da Specialisti nell’esercizio della libera professione, devono essere convalidate dall’Azienda Usl, che provvede al rilascio del D.F.
Compete al Dirigente Scolastico o al Direttore del CFP invitare la famiglia a consultare il competente servizio dell’Azienda Usl qualora si evidenzino, in minori non certificati, gravi difficoltà di apprendimento e di relazione durante la frequenza scolastica o formativa .
Art. 9 Gestione del percorso di integrazione scolastica I gruppi di lavoro
Alla gestione del percorso di integrazione scolastica delle persone in situazione di handicap certificate dall’Ausl, provvedono i seguenti Gruppi :
9.1 Il Gruppo di lavoro Istituzionale Scolastica / GLIS ( di Circolo, di Istituto, dei Servizi per l’infanzia comunali e paritari, di Istituto paritario) è istituito a norma dell’articolo 15, comma 2, della legge 104/92, con il compito di rilevare i bisogni assistenziali ed educativi degli alunni certificati e di promuovere e coordinare progetti e azioni appropriati per l’integrazione scolastica/formativa.
Il Gruppo di lavoro, costituito e nominato per un biennio,anche negli Istituti dove non sono iscritti alunni certificati è composto da:
o Il Dirigente scolastico, che lo presiede;
o Un rappresentante dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria infantile, Psicologia e Riabilitazione dell’età evolutiva dell’Ausl (NPEE);
o Un rappresentante del Centro di Formazione Professionale, se vi opera ;
o Rappresentanti dei docenti, di cui uno specializzato;
o Un rappresentante dei genitori eletti nel Consiglio di Circolo/Istituto/Comitato di Gestione, limitatamente ai compiti di promozione e coordinamento dei progetti;
o Un rappresentante degli studenti (per gli Istituti Superiori), limitatamente ai compiti di promozione e coordinamento dei progetti;
o Il Coordinatore Pedagogico se richiesto.
9.2 Il Gruppo operativo o unità interprofessionale, istituto/aggiornato annualmente – per ogni alunno con handicap- a norma della circolare ministeriale n.285/83, del decreto del Presidente della Repubblica 24/2/94, Art. 4 e dell’Accordo Provinciale di Programma, Art. 12, con il compito di provvedere alla stesura, all’aggiornamento e alla verifica del Profilo Dinamico Funzionale/PDF e del Piano Educativo Personalizzato/ PEP
Il Gruppo Operativo è composto :
• Dal Dirigente scolastico, che lo presiede;
• Dagli Insegnanti che seguono l’alunno (curricolari e di sostegno);
• Dagli specialisti dell’Ausl referenti per il caso ( medico specialista, terapista della riabilitazione, operatore sociale , ecc.);
• Dal rappresentante dell’Unità sovradistrettuale per l’orientamento (x.Xxx 21 dell’Accordo di Provinciale);
• Dal Coordinatore Pedagogico se richiesto;
• Dagli operatori educativo- assistenziali dell’Ente Locale;
• Dal rappresentante dell’Ente di formazione negli Istituti Superiori con progetti integrati (NOS-PIAFST)
e si avvale della collaborazione/partecipazione dei familiari dell’alunno.
9.3 Gli incontri saranno calendarizzati come da allegato 1 del presente Accordo.
.
9.4 Il gruppo Interistituzionale Distrettuale è composta da:
• rappresentanti dei tredici Comuni del Distretto Socio-Sanitario e Scolastico presieduto dal Comune Capofila o da un suo delegato;
• dal rappresentante dell’Ausl Bologna;
• da un rappresentante di ciascun Istituzione Scolastica Statale del Distretto;
• da un rappresentante delle Scuole Paritarie del Distretto;
• dal rappresentante delle Associazione dei Genitori.
Art. 10. Orientamento Scolastico e Professionale
L’orientamento Scolastico/Formativo e al lavoro è attuato dalle Scuole mediante il personale docente e dalle Aziende Usl attraverso le Unità Sovradistrettuali. Tali azioni di orientamento devono tenere presenti le aspettative e gli interessi degli studenti e delle loro famiglie il loro livello funzionale e le aree di potenzialità, ed essere comunque rapportate alla diagnosi funzionale, al Profilo Dinamico Funzionale ed essere parte integrante del Piano Educativo Personalizzato/PEP.
L’azione di orientamento inizia al termine della Seconda Media e prosegue, attraverso un ‘azione di monitoraggio, all’interno del primo anno di Scuola Media Superiore ( ultimo anno dell’obbligo) con l’obiettivo di verificare la scelta effettuata in precedenza, e al fine di programmare in sede di gruppo operativo, percorsi formativi anche alternativi alla Scuola ( progetti integrati Scuola/Formazione Professionale e/o percorsi di Formazione Professionale ) fino all’assolvimento dell’obbligo formativo.
Art. 11 – Archivio Unificato
L’Archivio Unificato Handicap/AUH (come previsto dall’art. 10 dell’Accordo Provinciale)
raccoglie la scheda individuale e i dati della diagnosi funzionale di tutti di tutti i giovani certificati dalle Ausl- unitamente ai dati relativi al diritto allo studio , all’assistenza individuale, alla realizzazione dell’obbligo Formativo e alle diverse forme di transizione al lavoro predisposte dai Comuni e dalla Provincia – e, pertanto, può consentire lo scambio di informazioni fra Scuole, Ufficio Scolastico Provinciale e Aziende Ausl, fatte salve le garanzie di riservatezza di cui alla Legge n. 675/199.
Le responsabilità dell’immissione dei dati nell’Archivio Ufficiale Handicap resta in capo alle Aziende Usl e alle Scuole; il coordinamento dell’A.U.H. viene attribuito all’Ufficio Scolastico Provinciale che, sentito il GLIP, redigerà un rapporto annuale sull’andamento dell’attività.
L’ AUH si pone, tra l’altro, l’obiettivo di omogeneizzare gli strumenti tecnici di scambio delle informazioni, di generalizzare le pratiche più efficaci di intervento, di assicurare una costruzione progressiva della scheda individuale, di assicurare lo scambio delle informazioni tra gli Enti titolari degli interventi e la loro integrazione.
Art. 12 Soggetti Convenzionati
Per l’esercizio delle proprie funzioni e competenze a favore delle persone con handicap, i Sottoscrittori possono avvalersi – attraverso la stipulazione di convenzioni o intese operative, il conferimento di incarichi professionali o l’indizione di gare d’appalto – della collaborazione di istituzioni private di assistenza, di professionisti (singoli o associati), di Associazioni educativo - culturali e di Cooperative che siano in possesso di adeguati requisiti concernenti la qualità delle prestazioni, la qualificazione del personale e l’efficienza organizzativa e operativa.
Possono, inoltre, stipulare con Centri specializzati nella cura e nella assistenza dei minori con problemi di vista e di udito per:
• la messa a punto di specifici progetti educativi e riabilitativi,
• l’individuazione delle figure professionali idonee alla realizzazione di tali progetti,
• l’adattamento di materiale didattico speciale,
• le consulenze nell’ambito della psicopedagogia e didattica speciale,
• la formazione del personale (operatori, educatori, insegnanti) che opera a contatto dei giovani in situazione di handicap sensoriali.
CAP. IV IL NUOVO OBBLIGO SCOLASTICO E FORMATIVO
Art. 13 Obbligo Scolastico
L’ultimo anno dell’obbligo scolastico, anche con l’obiettivo di assicurare la continuità col successivo obbligo formativo, deve avere una forte caratterizzazione orientativa. A tale fine i Gruppi di lavoro dell’Istituzione scolastica ed i Gruppi operativi, promuovono ampie sinergie con tutti i Soggetti interessati: dalle scuole singole o in rete, alla Provincia, ai Centri di formazione professionale, all’Azienda sanitaria locale.
Il carattere orientativo del curriculum scolastico obbligatorio potrà essere potenziato anche inducendo modalità formative innovative e personalizzate, al fine di facilitare il proseguimento nel percorso formativo più adatto allo studente.
A tal fine vanno utilizzate al meglio le risorse finanziarie disposte dalla Provincia di Bologna (v. artt.
19 e 21 dell’Accordo Provinciale) per l’attivazione di percorsi integrati scuola/formazione nell’ambito dell’Obbligo Scolastico o di azioni di breve durata, curricolari, integrate nel gruppo classe e non a carattere professionalizzante.
Art. 14 Obbligo Formativo
L’obbligo formativo, a norma dell’Art. 68 della Legge n. 144/99, deve essere assolto fino all’età di 18 anni, all’interno di tre possibili percorsi: nella scuola, nella formazione professionale e nell’apprendistato.
Tale opportunità, riducendo gli abbandoni precoci del sistema scolastico e formativo, assume una valenza rilevante per i giovani in situazione di handicap e, pertanto, ad essi il sistema scolastico e quello formativo devono garantire una risposta tempestiva ed adeguata, attraverso l’attuazione degli interventi del Diritto allo studio ed una puntuale programmazione dei percorsi individuali da parte dei Gruppi di lavoro di Istituzione scolastica e formativa, dei Gruppi operativi, dell’Ausl e della Provincia. Nel dettaglio, valgono le indicazioni operative degli artt. 21 e 22 dell’Accordo Provinciale.
CAP. V MODALITA’ OPERATIVE DI VERIFICA
Disposizioni finali
Il presente accordo ha validità fino al 30-9-2006 data di scadenza dell’Accordo Provinciale di Programma, che ne costituisce il “quadro di riferimento”.
ALLEGATO 1
TEMPI | ADEMPIMENTI | TEMPI | ADEMPIMENTI | |
ENTRO SETTEMBRE | Il Gruppo di Lavoro interistituzionale distrettuale per l’attuazione dell’ Art. 7 del presente accordo convoca la prima riunione. | ENTRO APRILE | Seconda riunione dei GLIS di Istituto | |
Il Gruppo di Lavoro interistituzionale distrettuale per l’attuazione dell’ Art. 8 del presente accordo convoca la seconda riunione. | ||||
ENTRO IL 15 SETTEMBRE | I GLIS di Istituto si riuniscono in date e modalità proprie decise dai singoli Dirigenti. | ENTRO IL 30 GIUGNO | Le Scuole sulla base delle ripartizione disponibile redigono i progetti per gli interventi assistenziali, per i laboratori e gli altri interventi speciali e li inviano ai comuni di pertinenza. | |
ENTRO IL 15 NOVEMBRE | Primo incontro con il Gruppo di Lavoro Operativo di ogni istituzione scolastica | ENTRO LUGLIO | Ogni singolo Comune approva e finanzia i progetti per il successivo anno scolastico dandone comunicazione alle scuole. | |
ENTRO NOVEMBRE | La Scuola e i Gruppi Operativi mettono a punto il PEP per ogni alunno con handicap ivi comprendendo i progetti approvati. | |||
ENTRO 15 MARZO | Secondo incontro con il Gruppo Operativo di ogni Istituzione Scolastica. Il terzo incontro sarà convocato se richiesto e motivato da una delle componenti |
ALLEGATO 2
Risorse dei Comuni
TRASPORTI INDIVIDUALIZZATI | L. 118/71, art. 28 c. 1 L.R. 26/2001 | euro……………………………….......... |
PERSONALE PER | DPR 616/77 | euro……………………………………. |
L’ASSISTENZA | L. 104/92, art. 13, c. 2,3 | euro……………………………………. |
ALL’ HANDICAP FISICO | LEGGE REG. 26/2001 | |
ALL’HANDICAP | CIRC. 3390/2001 | euro……………………………………. |
SENSORIALE | ||
PERSONALE PER PROGETTI | (pari a circa n. ore totali di | |
EDUCATIVI SPECIALISTICI | attività) |
SUSSIDI PER L’ACCESSO E LA FREQUENZA (sussidi didattici speciali) | L.R. 6/83, ART. 2,3,19 | euro..................................................……. |
ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE | L. 118/71, art. 27 DPR 384/78 L. 41/86 L. 13/89 | euro……………………………………… |
ALTRI INTERVENTI (specificare tipologie e normativa di riferimento) | euro… (pari a circa n. ore di attività/intervento) | |
TOTALE | euro |
ALLEGATO 2
Risorse delle Istituzioni Scolastiche
ASSEGNAZIONE INSEGNANTI PER ATTIVITA’ DI SOSTEGNO E RIDUZIONE NUMERO ALUNNI PER CLASSE | L. 449/97 L. 104/92 L. 448/98 DM. 200/98 | Docenti di sostegno per: Sc. Materna n. ………….. Sc. Elementare n. …………... Sc. Media 1° n. …………... Sc. Media 2° n. …………... |
QUALITA’ DIDATTICA DELL’INTEGRAZIONE SCOLASTICA | L. 104/92 L. 440/97 | euro………………………………….. |
AUSILI DIDATTICI E | L. 104/92 | |
TECNOLOGICHE | L. 440/97 | euro………………………………….. |
INIZIATIVE DI | DL. 460/98 | euro………………………………….. |
FORMAZIONE | L. 104/92 | |
ALTRI INTERVENTI (specificare tipologia e normativa di riferimento) | euro………………………………….. |
TOTALE | euro………………………………….. |
ALLEGATO 2
Risorse dell’Azienda Sanitaria
EQUIPE PLURIPROFESSIONALE PER L’ATTESTAZIONE DI HANDICAP DELLA DIAGNOSI FUNZIONALE, LA COLLABORAZIONE ALLA STESURA DEL PROFILO DINAMICO FUNZIONALE E DEL PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO | L. 104/92, Art. 12,C.5,6,8 DPR. 24/2/94 | OPERATORI (qualifica e numero): |
PIANO RIABILITATIVO INDIVIDUALIZZATO | L. 833, art. 26 | Monte ore di riabilitazione |
FORNITURA GRATUITA DI PROTESI, AUSILI E PRESIDI AI MINORI DISABILI | L. 833/78, art. 26 L. 101/92, art. 34 | euro |
ALTRI INTERVENTI (specificare tipologia e normativa di riferimento) | euro | |
TOTALE | euro |