Claudio Zagari
Dipartimento Politiche Sociali Direzione Accoglienza e Inclusione
U.O. Contrasto Esclusione Sociale Ufficio Immigrazione
Firmato digitalmente da
Xxxxxxx Xxxxxx
C = IT
Data e ora della firma: 04/12/2020 13:25:42
ALLEGATO B
CAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE
ACCORDO QUADRO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI DI ACCOGLIENZA IN FAVORE DI ADULTI SINGOLI E FAMIGLIE TITOLARI DI ACCOGLIENZA SAI-SISTEMA DI ACCOGLIENZA INTEGRATA (EX- SIPROIMI) IN CENTRI RESIDENZIALI E ACCOGLIENZA DIFFUSA. ANNUALITÀ 2021/2022
PREMESSE
Roma Capitale Dipartimento Politiche Sociali ha aderito, ai sensi dell’art. 8 comma 3 del DM 18/11/2019, e come da relativo atto “lettera di intenti alla prosecuzione”, prot. QE/93927/2019, alla prosecuzione del progetto n. PROG-504-PR-1 per l’accoglienza di carattere Ordinario e con lettera prot. QE/93928/2019 alla prosecuzione del progetto n. PROG-503-PR-1, per l’accoglienza in favore di disabili e/o con disagio mentale o psicologico e/o con necessità di assistenza sanitaria, sociale e domiciliare, specialistica e/o prolungata. Entrambe i progetti sono stati finanziati e attivati nel precedente triennio nell’ambito del Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e i minori stranieri non accompagnati (Siproimi) di cui all’art. 1 sexies del decreto legge 30 dicembre 1989 n. 416, convertito dalla legge 28/02/1990 n. 39 e xx.xx. e ii.
A seguito del Decreto Ministeriale del 13/12/2019 Prot. n. 24543/19, in cui sono indicati i progetti autorizzati alla prosecuzione per il periodo dal 01/01/2020 al 30/06/2020, il Progetto SIPROIMI - categoria “Ordinari” di Roma Capitale (PROG-504-PR-2) - è risultato assegnatario di un finanziamento pari a € 9.846.349,54 per un totale di
n. 1527 posti proposti e il Progetto SIPROIMI - categoria “Disagio Mentale/Disagio Sanitario” di Roma Capitale (PROG-503-PR-2) - è risultato assegnatario di un finanziamento pari a € 136.875,00 per un totale di n. 6 posti attivi in accoglienza.
In data 19/12/2019 sono state inoltrate al Ministero, tramite la piattaforma dedicata, le domande di autorizzazione alla prosecuzione e al finanziamento dei progetti del precedente triennio nell’ambito del Sistema di Protezione internazionale e minori stranieri non accompagnati (SIPROIMI) con scadenza al 31/12/2022.
La proposta progettuale presentata da Roma Capitale il 19/12/2019 è stata approvata, con Decreto del Ministero dell’Interno del 10/08/2020 prot. n. 16288, assegnando un importo annuo pari a € 23.511.926,40 per la categoria Ordinari (Allegato 1 al DM 10/08/2020) e un importo annuo pari a € 268.891,00 per la categoria Disagio Mentale (All.3 al DM 10/08/2020) dal 1/01/2021 al 31/12/2022;
Con successivo decreto legge n. 130/2020 contenente Disposizioni urgenti in materia di immigrazione, protezione internazionale e complementare sono stati rivisti alcuni contenuti dei decreti sicurezza, modificando in maniera sostanziale il profilo delle categorie di beneficiari che possono essere accolti all’interno del Sistema di accoglienza, il quale viene nuovamente rubricato in “Sistema di Accoglienza e Integrazione” - SAI;
La Direzione Accoglienza e Inclusione per la realizzazione dei progetti approvati ai sensi del DM 18/11/2019, intende individuare i potenziali partecipanti per la gestione dei progetti stessi, mediante una procedura da effettuarsi con le modalità dell’Accordo Quadro, ai sensi dell’art. 54, comma 4, lett. a) del D.lgs. 50/2016.
ART. 1 - OGGETTO DELL’ACCORDO QUADRO
La procedura aperta è finalizzata alla conclusione di un Accordo Quadro come definito dell’art. 54 (c.4, lettera
a) del D. Lgs. 50/2016 per il successivo affidamento dei seguenti progetti:
Categoria Ordinari
● Lotto 1 Progetto di Accoglienza integrata in favore di adulti e famiglie titolari di accoglienza “SAI ex- Siproimi” in Centri residenziali con capienza da 31 a 70 posti, per un totale complessivo di n. 850 posti;
● Lotto 2 Progetto di Accoglienza integrata in favore di adulti e famiglie titolari di accoglienza “SAI ex- Siproimi” in Centri residenziali con capienza da 11 a 30 posti, per un totale complessivo di n. 467 posti;
● Lotto 3 Progetto di Accoglienza integrata in favore di adulti in condizioni di particolare vulnerabilità titolari di accoglienza “SAI ex-Siproimi” in Centri residenziali con capienza massima di 15 posti, per un totale complessivo di n. 30 posti;
● Lotto 4 Progetto di Accoglienza integrata in favore di neo-maggiorenni titolari di accoglienza “SAI ex- Siproimi” in Centri residenziali con capienza fino a 15 posti, per un totale complessivo di n. 30 posti;
Lotto 5 Progetto di Accoglienza integrata in favore di adulti, famiglie e famiglie-monoparentali titolari di accoglienza “SAI ex-Siproimi” in accoglienza diffusa, con capienza massima di 10 posti, per un totale complessivo di n. 150 posti;
Categoria Disagio Mentale:
Lotto 6 “Progetto di Accoglienza integrata in favore di adulti con disagio mentale e/o psicologico titolari
di accoglienza ““SAI ex-Siproimi”” in Centri residenziali, per un totale complessivo di n. 6 posti;
Periodo: 01/07/2021 al 31/12/2022 (n. 18 mesi).
ART. 2 – ACCOGLIENZA INTEGRATA
Per accoglienza integrata s'intende, come definito dalle linee guida dal Decreto Ministeriale del 18/11/2019 e meglio specificato dal "Manuale operativo per l’attivazione e la gestione di servizi di accoglienza integrata in favore di richiedenti e titolari di protezione internazionale e umanitaria" - pubblicato dal Servizio Centrale ad Agosto 2018 - la messa in atto d'interventi materiali di base (vitto e alloggio), insieme a servizi volti al supporto di percorsi d'inclusione sociale, funzionali alla (ri)conquista dell'autonomia individuale.
L'accoglienza integrata è costituita dai seguenti servizi minimi garantiti, obbligatori per tutti i Lotti "Oggetto dell'Accordo Quadro" indicati nell'art. 1 del presente Capitolato:
1. mediazione linguistico-culturale;
2. accoglienza materiale;
3. orientamento e accesso ai servizi del territorio;
4. insegnamento della lingua italiana e inserimento scolastico per i minori;
5. formazione e riqualificazione professionale;
6. orientamento e accompagnamento all'inserimento lavorativo;
7. orientamento e accompagnamento all'inserimento abitativo;
8. orientamento e accompagnamento all'inserimento sociale;
9. orientamento e accompagnamento legale;
10. tutela psico-socio-sanitaria.
1. Mediazione linguistico-culturale:
Il servizio di mediazione linguistico-culturale è da considerarsi trasversale e complementare agli altri servizi erogati, funzionale a facilitare la relazione e la comunicazione, sia linguistica (interpretariato) che culturale tra: i singoli beneficiari, il progetto di accoglienza e il contesto territoriale (istituzioni, servizi locali, cittadinanza).
2. Accoglienza materiale:
- il servizio minimo di vitto deve garantire la colazione e due (n. 2) pasti e le particolari necessità in modo da rispettare le tradizioni culturali e religiose e le eventuali esigenze connesse allo stato di salute delle persone accolte;
- deve fornire vestiario, biancheria intima, biancheria da letto e per il bagno, prodotti per l'igiene personale in quantità sufficiente e rispettando le esigenze individuali;
- deve erogare pocket money per un importo minimo pari a € 1.50 al giorno
3. Orientamento e accesso ai servizi del territorio con un progetto territoriale:
- garantire le procedure di iscrizione anagrafica degli aventi diritto;
- facilitare i beneficiari nell'accesso e nella fruibilità dei servizi minimi erogati sul territorio;
- garantire l'assistenza sanitaria e facilitare la presa in carico dei beneficiari e la tutela della salute;
- garantire l'inserimento scolastico dei minori e l'istruzione degli adulti;
- garantire ai beneficiari l'accesso, la fruibilità e la frequenza dei corsi di apprendimento e approfondimento della lingua italiana senza interruzioni nel corso dell'anno, per un numero minimo di
n.10 (dieci) ore settimanali. In assenza di servizi adeguati sul territorio adottare le misure necessarie per l'acquisizione degli elementi linguistici;
- garantire l'iscrizione ai corsi di educazione per gli adulti e monitorarne la successiva frequentazione;
- orientare i beneficiari alla conoscenza del territorio (trasporti pubblici, poste, farmacie, associazioni, etc.);
4. Formazione, riqualificazione professionale:
- predisporre strumenti volti alla valorizzazione dei singoli background tenendo conto delle aspettative dei beneficiari (curriculum vitae, bilancio e certificazione delle competenze, etc.);
- orientare e accompagnare i beneficiari alla formazione e riqualificazione professionale (corsi, tirocini formativi, etc.) al fine di favorire l'acquisizione di nuove competenze;
- facilitare le procedure di riconoscimento dei titoli di studio e professionali e favorire l'accesso all'istruzione universitaria.
5. Orientamento e accompagnamento all'inserimento lavorativo:
- garantire l'informazione sulla normativa italiana in materia di lavoro, l'orientamento ai servizi per l'impiego presenti sul territorio e l'accompagnamento all'inserimento lavorativo (contratto di apprendistato, borsa lavoro, contratto a tempo determinato, etc.), richiedere l’attivazione di almeno il 10% di tirocini su il numero di beneficiari accolti; gli stessi dovranno essere organizzati evitando la stipula di contratti a beneficio dello stesso ente gestore o di consorziata ad esso riconducibile;
- facilitare i percorsi di inserimento lavorativo in ambienti protetti, là dove le caratteristiche personali dei singoli beneficiari o le condizioni di vulnerabilità permanenti o temporanee lo richiedano.
6. Orientamento e accompagnamento all'inserimento abitativo:
- garantire l'informazione sulla normativa italiana in materia;
- favorire l'accesso all'edilizia residenziale pubblica, nonché al mercato privato degli alloggi attraverso azioni di promozione, supporto ed eventuale intermediazione tra beneficiari e locatori/proprietari;
- facilitare i percorsi di inserimento abitativo in ambienti protetti, là dove le caratteristiche personali dei singoli beneficiari o le condizioni di vulnerabilità, permanenti o temporanee, lo richiedano;
7. Orientamento e accompagnamento all'inserimento sociale.
- promuovere la realizzazione di attività di sensibilizzazione e di informazione al fine di facilitare il dialogo tra i beneficiari e la comunità cittadina;
- promuovere e sostenere la realizzazione di attività di animazione socio-culturale mediante la partecipazione attiva dei beneficiari (eventi di carattere culturale, sportivo, sociale, etc.);
- costruire e consolidare la rete territoriale di sostegno al progetto coinvolgendo gli attori locali interessati (Prefettura, Questura, Forze dell'ordine, Tribunale per i minorenni, Giudice tutelare, agenzie educative, centri di formazione professionale, centri per l'impiego) in collaborazione con l’Ente Locale;
- promuovere la partecipazione dei beneficiari alla vita associativa e pubblica del territorio, anche in previsione di eventi interamente auto-organizzati.
8. Orientamento e accompagnamento legale.
- garantire l'orientamento e l'accompagnamento nell' interlocuzione con gli attori istituzionali preposti alle diverse fasi della procedura di riconoscimento della protezione internazionale;
- garantire l'orientamento e l'informazione legale sulla normativa italiana ed europea in materia d'asilo;
- garantire l'orientamento e l'accompagnamento in materia di procedure burocratico amministrative per la regolarizzazione sul territorio;
- garantire l'informazione sulla normativa italiana in materia di ricongiungimento familiare, il supporto e l'assistenza all'espletamento della procedura;
- garantire la verifica degli adempimenti amministrativi di segnalazione agli organi competenti e delle dovute azioni di legge in materia di presa in carico dei minori;
- garantire il supporto per la regolarizzazione dello status giuridico del minore non richiedente o titolare di protezione, finalizzata all'integrazione sul territorio;
- garantire l'informazione sui diritti e i doveri sanciti dall'ordinamento italiano;
- garantire l'informazione sui programmi di rimpatrio assistito e volontario.
9. Tutela psico-socio-sanitaria.
- Garantire la presa in carico del beneficiario da parte dell'equipe del centro, realizzando interventi integrati con i servizi pubblici del territorio.
- garantire l'attivazione del sostegno psico-sociale in base alle specifiche esigenze dei singoli beneficiari;
- garantire l'orientamento, l'informazione e l'accompagnamento in materia di protezione
- sociale e previdenza;
- nel caso di beneficiari con esigenze specifiche di presa in carico, garantire l'attivazione dei necessari interventi psico-socio-sanitari con servizi mirati ed effettivi che attuino le misure di assistenza e supporto;
- costruire e consolidare la collaborazione con gli attori che, a diverso titolo, possono partecipare ai percorsi di supporto;
- riabilitazione e cura dei beneficiari portatori di specifiche esigenze socio-sanitarie;
- costruire e consolidare la collaborazione con gli attori, pubblici e privati, che a diverso titolo possono partecipare alla gestione di eventuali situazioni emergenziali;
- garantire la tutela psico-socio-sanitaria connessa al genere.
Per quanto non esplicitato nel presente Capitolato si rimanda al "Manuale operativo per l’attivazione e la gestione di servizi di accoglienza integrata in favore di richiedenti e titolari di protezione internazionale e umanitaria" (agosto 2018) pubblicato sul sito:
xxxxx://xxx.xxxxxxxx.xx/xx-xxxxxxx/xxxxxxx/0000/00/XXXXX-Xxxxxxx-Xxxxxxxxx-0000-00.xxx
ART. 3 MODALITÀ' DI EROGAZIONE DEL SERVIZIO
L'inserimento in accoglienza integrata - ordinaria o diffusa - si attiva su richiesta del competente Servizio Centrale; oppure su valutazione del personale tecnico della Direzione Accoglienza e Inclusione del Dipartimento Politiche Sociali di Roma Capitale previo rilascio della successiva e necessaria autorizzazione all'inserimento da parte del succitato Servizio Centrale.
Per il solo servizio oggetto del Lotto VI la valutazione e l'autorizzazione all'inserimento sono di esclusiva competenza del Servizio Centrale.
La durata della permanenza degli ospiti è regolamentata nei termini e nei modi previsti dall’art. 38 e 39 del DMI
18/11/2019.
I servizi dovranno essere garantiti per n. 365 giorni all’anno, comprese le festività. L’Organismo attuatore del servizio dovrà garantire:
a) La somministrazione dei pasti che dovrà essere svolta a regola d’arte nel pieno rispetto delle norme igienico–sanitarie vigenti, sia per la qualità delle materie prime utilizzate, che per le modalità di esecuzione delle procedure gestionali richieste e delle garanzie igienico-sanitarie.
I generi alimentari da impiegarsi nella preparazione dei pasti dovranno essere di prima qualità, nel pieno rispetto delle loro caratteristiche di genuinità e freschezza, nonché delle loro componenti organolettiche e merceologiche. Le carni dovranno provenire solamente da animali macellati in Italia, presso impianti riconosciuti con marchio CE e non dovranno avere subito l’azione di sostanze estrogeniche ed anabolizzanti.
Dovranno essere utilizzati in via prioritaria alimenti rientranti nelle seguenti categorie:
● prodotti non derivati da O.G.M.,
● prodotti che non contengono O.G.M.,
● prodotti non transgenici.
Ai/le beneficiari/e appartenenti a diverse comunità religiose e/o con diverse abitudini alimentari dovranno essere somministrati pasti coerenti e adeguati alle loro esigenze.
L’Organismo partecipante deve garantire l’attuazione, il mantenimento e la gestione completa di procedure permanenti basate sul sistema H.A.C.C.P, con l’osservanza dei principi di cui al “Regolamento CE 852/2004 del Parlamento e del Consiglio del 29 aprile 2004 sull’igiene dei prodotti alimentari”.
Il Committente si riserva la facoltà di controllare la qualità dei cibi somministrati e la rispondenza a quanto sopra indicato.
Nell’offerta tecnica deve essere specificato se la preparazione dei pasti avviene all’interno della struttura
d'accoglienza, senza il ricorso a società esterne di somministrazione alimenti.
b) L’abbigliamento, la biancheria e i prodotti per l’igiene personale
La fornitura di capi di abbigliamento, biancheria e prodotti per l’igiene personale può effettuarsi in generale
con due diverse modalità di erogazione:
- tramite erogazione diretta da parte del progetto d'accoglienza;
- mediante contributi in denaro o in buoni spesa, utilizzabili presso più esercizi commerciali convenzionati, con i quali si siano definiti accordi in merito.
c) Corrispettivi:
- una scheda telefonica e/o ricarica, nei tempi e nelle modalità previsti dal patto d'accoglienza;
- l’abbonamento al trasporto pubblico urbano o extraurbano al fine di garantire l’accesso ai servizi
e/o ai luoghi di socializzazione;
- un assortimento di pentole, piatti e stoviglie (in caso di accoglienza in appartamento);
- articoli di puericultura, vale a dire tutti quei prodotti necessari a far dormire, a far mangiare, a trasportare, a curare l’igiene del bambino (lettini, seggioloni, box, culle, passeggini, biberon, tettarelle, posate, piattini, ecc. (in caso d'accoglienza di nuclei familiari o monoparentali);
- il pocket money consiste in un contributo in denaro da corrispondere a ogni beneficiario (commisurato al numero dei componenti del nucleo familiare) e destinato alle piccole spese personali, ulteriori rispetto ai beni e ai servizi garantiti dall'Organismo gestore (trasporto, scheda telefonica, vitto, ecc.).
Per quanto non esplicitato nel presente Capitolato si rimanda al "Manuale operativo per l’attivazione e la gestione di servizi di accoglienza integrata in favore di richiedenti e titolari di protezione internazionale e umanitaria" (agosto 2018) pubblicato sul sito:
xxxxx://xxx.xxxxxxxx.xx/xx-xxxxxxx/xxxxxxx/0000/00/XXXXX-Xxxxxxx-Xxxxxxxxx-0000-00.xxx
Art. 4 PERSONALE
Il personale impiegato dovrà - come previsto nel Manuale SPRAR - mettere in campo interventi e attività specifiche per la realizzazione dei servizi minimi garantiti indicati all'art. 2 del presente Capitolato;
pertanto ciascuno dei Progetti indicati all'art. 1 dovrà prevedere un’equipe di base composta dalle seguenti
figure professionali:
N. 1 RESPONSABILE/COORDINATORE: Ha la responsabilità sia della struttura che del servizio reso. In particolare è responsabile della programmazione, dell’organizzazione e della gestione di tutte le attività che si svolgono all’interno della struttura. Assicura la quotidiana presenza all’interno della struttura per un tempo adeguato alle necessità della comunità e in rapporto alla tipologia degli ospiti e la reperibilità anche nelle ore notturne e nei giorni festivi.
Requisiti: a) laurea di secondo livello in ambiti disciplinari afferenti alle aree sociali, pedagogico-educative, psicologiche o sanitarie; b) laurea di primo livello in ambiti disciplinari afferenti alle aree sociali, pedagogico- educative, psicologiche o sanitarie, con esperienza biennale, documentata, nel settore; c) valore aggiunto: esperienza quinquennale nell’ambito dell’immigrazione forzata.
N. 1 ASSISTENTE SOCIALE: È una figura importante per la definizione/individuazione degli elementi di contesto, nei quali inserire l’intervento di accoglienza. Per competenze professionali l’assistente sociale è in grado di mettere il beneficiario nella condizione di poter esprimere i propri bisogni.
Requisiti: a) laurea di primo o secondo livello in Servizio Sociale; b) Abilitazione all'esercizio della professione
e iscrizione all'albo professionale; c) Valore aggiunto: esperienza triennale nell’ambito dell’immigrazione forzata.
N. 1 EDUCATORE PROFESSIONALE DI COMUNITÀ: Mette a disposizione del progetto d'accoglienza competenze volte alla conduzione del rapporto diretto con i singoli beneficiari e con le comunità d'accoglienza (siano esse in appartamenti o in centri collettivi). Il suo intervento qualificato è determinante per l’accompagnamento del singolo nel percorso d'inclusione sociale, nonché per la gestione della collettività degli accolti, in quanto il lavoro condotto con il “gruppo”, nel suo insieme, è un fattore importante nei percorsi di inclusione, nonché in quelli più specifici di supporto e di riabilitazione. Gli strumenti di cui si avvale l’educatore sono relativi a metodologie di operatività psicopedagogica e di supporto psico-sociale.
Requisiti: a) Laurea di primo livello, come disposto dalla normativa vigente; b) Iscrizione al competente albo professionale; c) Valore aggiunto esperienza triennale in ambito di accoglienza agli immigrati.
N. 1 PSICOLOGO: Figura professionale inserita in maniera stabile all’interno dell'equipe, coinvolta nel lavoro di presa in carico anche in termini di collaborazione con i locali servizi psico-socio-sanitari del territorio; è importante per far incontrare le esigenze e le istanze del singolo nella sua complessità, nonché per l’eventuale intervento in casi di supporto specifico di particolari fragilità o di difficoltà ad accettare le nuove condizioni di vita, trattandosi di un’accoglienza di persone provenienti da differenti Paesi e contesti, lo psicologo deve avere una formazione e un background lavorativo di stampo “trans-culturale/etnopsichiatrico”.Requisiti: a)possesso di laurea quinquennale ; b) Iscrizione al competente albo professionale; c) Valore aggiunto esperienza triennale in ambito di accoglienza agli immigrati.
OPERATORI SOCIALI: In riferimento alle specifiche competenze d'intervento nell’accoglienza si ritiene opportuno che lo staff degli operatori sia composto di personale con almeno due anni di esperienza nell’ambito dell’immigrazione, ed avere i seguenti requisiti:
● per l’accoglienza materiale diploma di media superiore;
● per l’affiancamento nel progetto individuale diploma in materie umanistiche e/o sociale.
Tra gli operatori sociali dovranno essere distribuiti mansioni e ruoli, indicativi e adattabili secondo le esigenze del progetto territoriale, che deve prevedere:
● operatori di riferimento per gli interventi riconducibili alla sfera dell’accoglienza materiale;
● operatori preposti a seguire i servizi di mediazione linguistica e interculturale (soprattutto se erogati da enti terzi o a chiamata) e le misure orientamento e accesso ai servizi del territorio;
● operatori dedicati agli interventi di orientamento e accompagnamento all’inserimento (sociale, abitativo,
lavorativo, includendovi anche i servizi di formazione e riqualificazione professionale);
● operatori dedicati al servizio di orientamento e accompagnamento legale;
● operatori incaricati di seguire la presa in carico di carattere sanitario e pertanto i servizi di tutela psico- socio-sanitaria;
● operatori direttamente responsabili della gestione e dell’aggiornamento della Banca Dati dello SPRAR.
N.1 INSEGNANTE PER L'APPRENDIMENTO DELLA LINGUA ITALIANA: per quanto attiene i MEDIATORI
linguistico-interculturali sono da considerarsi trasversali e complementari agli altri servizi erogati. Ne deriva che il mediatore non si sostituisce agli operatori, ma il suo lavoro va a supporto dell’intera équipe. Il suo compito non è soltanto facilitare la comprensione linguistica, ma soprattutto migliorare le condizioni della comunicazione interculturale, fondamentale per il buon andamento di un progetto di accoglienza integrata. Per questo motivo è fondamentale che il suo apporto assuma una forma il più possibile costante all’interno del progetto, e non sia legato solo ad eventi occasionali.
Requisiti: a) figura professionale formata nelle lingue maggiormente utilizzate tra gli immigrati accolti, in possesso di titoli riconosciuti da enti pubblici (per esempio università, regioni, enti locali), con una comprovata esperienza professionale nel settore (minimo 2 anni); b) Beneficiari da più tempo in accoglienza ed ex beneficiari possono, in termini di volontariato, essere di supporto per i nuovi accolti nella conoscenza del territorio e del funzionamento del progetto. In tal caso si può parlare di una “funzione ponte”, che comunque non è mai sostitutiva, né confondibile con la mediazione interculturale.
Il numero e l’organizzazione del personale varia in rapporto alla dimensione del progetto territoriale, alle caratteristiche delle persone accolte, alla tipologia delle strutture di accoglienza e alla loro dislocazione: per tali specifiche si rimanda all'art. 6 del presente Capitolato.
Si fa inoltre presente che è facoltà dell'Organismo gestore prevedere l'impiego di ulteriori figure professionali, con compiti e mansioni complementari all'equipe di base, da coinvolgere di volta secondo necessità, come:
● il responsabile amministrativo;
● personale ausiliario (portieri, custodi, addetti alla cucina e alle pulizie, ecc.).
L’Organismo dovrà inoltre:
● garantire la presenza di personale specializzato e/o con esperienza pluriennale adeguata al ruolo ricoperto, in grado d'interagire con tutte le tipologie di target accolto, tenendo altresì conto delle specifiche identità culturali e linguistiche;
● prevedere l'organizzazione del lavoro di tutto il personale impiegato, impartendo modalità specifiche per ogni ruolo ricoperto;
● prevedere strumenti idonei alla gestione dell'equipe come attività di coordinamento, riunioni periodiche di verifica, aggiornamento e formazione, supervisione.
Nell’offerta tecnica dovrà, altresì, essere allegata dichiarazione attestante l’indicazione del numero degli operatori e la composizione del gruppo di lavoro in relazione al tipo degli interventi proposti che si prevede di realizzare per il periodo dello svolgimento del servizio oggetto della presente gara Dovranno essere indicati i titoli di studio e professionali dei prestatori di servizi e, in particolare, dei soggetti concretamente responsabili della prestazione dei servizi stessi. Dovranno essere, altresì, specificati – per ciascun collaboratore - le ore di lavoro che si prevede contrattualizzare, l’articolazione degli orari di lavoro con evidenziati i turni di ciascun operatore.
ART. 5 REQUISITI DELLE STRUTTURE
Le strutture di accoglienza, siano esse centri collettivi che appartamenti, dovranno essere circoscritti all’interno dell’area della Città Metropolitana e dovranno altresì:
● essere pienamente, nonché immediatamente fruibili al momento della stipula della Convenzione;
● essere conformi alle vigenti norme e regolamenti in materia di urbanistica e di edilizia residenziale, nonché in materia igienico-sanitaria, di sicurezza antincendio, antinfortunistica, impiantistica e di tutela della salute, prevenzione e protezione sui luoghi di lavoro;
● non essere contigui e/o adiacenti (es.: stesso stabile o più centri sulla stessa via);
● essere ubicate in centri abitati ovvero in luoghi adeguatamente serviti dal trasporto pubblico al fine di consentire una regolare erogazione e fruizione dei servizi di accoglienza integrata;
● avere uno spazio da adibire alla consumazione dei pasti, come cucina o refettorio;
● essere dotate di un sistema di riscaldamento sicuro e garantito nelle modalità ritenute più idonee alla tipologia di struttura e alle esigenze organizzative del progetto;
● possedere stanze, dotate di finestre aperte all'esterno, in numero proporzionale alle persone accolte;
● essere dotate di servizi igienici in numero sufficiente in rapporto ai beneficiari accolti e comunque nel rispetto del rapporto minimo di n. 1 bagno ogni n. 6 ospiti, nonché proporzionalmente superiore in base al numero di beneficiari e alla presenza mista di genere;
● essere allestite e organizzate in relazione alle esigenze dei beneficiari accolti e delle loro individualità;
● essere dotate di frigoriferi e spazi di conservazione degli alimenti, lavatrici e altri accessori di lavanderia (stendini, bacinelle, tavola da stiro, ecc.);
● essere dotate di almeno uno spazio comune attrezzato per la lettura, la conversazione e, in genere, per le attività ricreative e di tempo libero e di adeguati spazi che possano garantire la tutela della privacy e la possibilità di avere condizioni in cui la persona possa restare da sola.
In particolare si richiede che la ripartizione dei posti letto per stanza tenga conto della metratura e della logistica dei locali, prevedendo per ogni persona spazi adeguati, anche di movimento; che a ogni singolo beneficiario sia garantita la disponibilità di un letto, un armadio, un comodino e una sedia/appendiabiti e che l’utilizzo dei letti a
castello sia considerato come soluzione estrema e solo, in coerenza a quanto detto sopra, al fine di ottimizzare
lo spazio per rendere ancora più confortevole l’ambiente.
Per la sistemazione dei nuclei familiari è necessario prevedere stanze separate per i figli di età superiore ai quattro anni, fatte salve specifiche esigenze.
Per i centri residenziali ricadenti nei Comuni dell’Area Metropolitana è necessario disporre della richiesta di autorizzazione all’apertura e al funzionamento rilasciata dell’Ente Locale e, per tutte le strutture, sarà necessario avviare un Protocollo d’intesa con i Servizi Pubblici Sanitari e Sociali del Territorio, eventualmente in coordinamento con Roma Capitale.
Nella stessa struttura non potranno essere ubicati altri centri che ospitano beneficiari di altri progetti.
ART. 6 PROGETTI DI ACCOGLIENZA INTEGRATA
LOTTO 1 PROGETTO DI ACCOGLIENZA IN FAVORE DI ADULTI E FAMIGLIE TITOLARI DI ACCOGLIENZA “SAI EX-SIPROIMI” IN CENTRI RESIDENZIALI CON CAPIENZA DA UN MINIMO DI N. 31 FINO A UN MASSIMO DI N. 70 POSTI
Centro collettivo di grandi dimensioni, caratterizzato dalla continua disponibilità e temporaneità all'accoglienza di adulti singoli e famiglie.
È prevista una proporzione media di un operatore ogni n. 8 accolti e deve essere assicurata la copresenza di almeno n. 2 operatori nelle ore notturne, per i quali dovrà essere allestita una stanza separata da quella degli utenti con il relativo servizio igienico.
LOTTO 2 PROGETTO DI ACCOGLIENZA INTEGRATA IN FAVORE DI ADULTI E FAMIGLIE TITOLARI DI ACCOGLIENZA “SAI EX-SIPROIMI” IN CENTRI RESIDENZIALI CON CAPIENZA DA UN MINIMO DI N.10 FINO A UN MASSIMO DI N. 30 POSTI
Centro collettivo di medie dimensioni, caratterizzato dalla continua disponibilità e temporaneità all'accoglienza di adulti singoli e famiglie.
È prevista una proporzione media di un operatore ogni n. 8 accolti e deve essere assicurata la presenza di almeno n. 1 operatore nelle ore notturne, per il quale dovrà essere allestita una stanza separata da quella degli utenti con il relativo servizio igienico.
LOTTO 3 PROGETTO DI ACCOGLIENZA IN FAVORE DI ADULTI IN CONDIZIONI DI PARTICOLARE VULNERABILITÀ TITOLARI DI ACCOGLIENZA SAI EX-SIPROIMI IN CENTRI RESIDENZIALI CON CAPIENZA FINO A UN MASSIMO DI N.15
Centro collettivo di piccole dimensioni, caratterizzato dalla continua disponibilità e temporaneità all'accoglienza di adulti che versano in condizione di vulnerabilità sanitaria attinenti alla sfera fisica.
La struttura dovrà essere totalmente priva di barriere architettoniche - al fine di consentire il regolare svolgimento delle attività quotidiane dell'ospite - e gli spazi di vita nella stanza dell'ospite/degli ospiti dovranno consentire una regolare manovra di eventuali ausili utili alla sua deambulazione.
Presenza di idonei servizi per disabili.
È prevista una proporzione media di un operatore ogni n. 5 accolti e deve essere assicurata la presenza di almeno n. 1 operatore nelle ore notturne, per il quale dovrà essere allestita una stanza separata da quella degli utenti con il relativo servizio igienico.
Nello specifico i partecipanti dovranno:
● garantire una presa in carico integrata con i servizi specialistici sanitari competenti per territorio, assicurando verifiche periodiche sulle particolari condizioni di vulnerabilità della persona accolta;
● garantire l'accompagnamento - con autotrasporto a carico del centro- che permetta l'accesso a tutti servizi e\o trattamenti terapeutici di cui necessita il beneficiario;
● promuovere attività di studio e/o formazione che sia calibrata sui bisogni specifici della persona con vulnerabilità;
● garantire ogni intervento volto a favorire l'integrazione della persona vulnerabile con la rete territoriale, evitando ogni forma di emarginazione e di esclusione dalla vita sociale;
● prevedere la presenza di un operatore socio-sanitario, quale figura professionale da intendersi quale parte integrante dell'equipe multidisciplinare del centro.
LOTTO 4 PROGETTO DI ACCOGLIENZA IN FAVORE DI NEO-MAGGIORENNI TITOLARI DI ACCOGLIENZA
“SAI EX-SIPROIMI” IN CENTRI RESIDENZIALI CON CAPIENZA FINO A 15 POSTI
Tali progetti nascono con l'obiettivo di permettere ai neo maggiorenni di raggiungere, con il supporto di una specifica equipe, di intraprendere un percorso di crescita che in maniera progressiva li renda autonomi e capaci di sperimentare nuove competenze e strumenti da attivare nella quotidianità del loro progetto di vita.
Pertanto i partecipanti sono obbligati a:
● Proporre una struttura che sia ubicata in zone centrali e ben servite da mezzi di trasporto, collocata all'interno di quartieri che consentono la partecipazione dei neo maggiorenni alla vita sociale e aggregativa del contesto territoriale di appartenenza, con la presenza di associazione e/o ogni altra risorsa che faciliti la costruzione di relazioni sociali.
● Concordare con il beneficiario e pianificare un progetto individualizzato di intervento che rafforzi le competenze formative, teso all'acquisizione di nuove abilità professionalizzanti.
● Garantire all'interno dell'equipe multidisciplinare, la presenza della figura professionale dell'Educatore
e di uno Psicologo specializzato nell'età evolutiva e con esperienza con i bisogni della popolazione dei migranti forzati.
● Garantire la presenza dell'operatore notturno.
LOTTO 5 PROGETTO DI ACCOGLIENZA IN FAVORE DI ADULTI, FAMIGLIE E FAMIGLIE- MONOPARENTALI TITOLARI DI ACCOGLIENZA SAI EX-SIPROIMI IN ACCOGLIENZA DIFFUSA, CON CAPIENZA MASSIMA DI 10 POSTI
Tale progetto prevede l'accoglienza di adulti, famiglie e famiglie mono parentali in appartamenti adibiti a civili abitazioni dove vengono messi in atto interventi utili alla sperimentazione di percorsi di autodeterminazione e autonomia abitativa.
Pertanto i partecipanti sono obbligati a rispettare i seguenti requisiti:
● L'appartamento deve essere ubicato in zone centrali, in quartieri che favoriscano l'inserimento delle persone accolte nel contesto locale, facilitandone la costruzione di rapporti relazionali necessari per raggiungimento di un'adeguata integrazione sociale.
● Deve essere collocato in prossimità di scuole, nidi per l'infanzia per permettere ai nuclei familiari e monoparentali di coordinare gli impegni lavorativi, la gestione delle attività di casa con la completa cura di sé e della propria famiglia.
● L'appartamento deve prevedere l'assenza di barriere architettoniche ed essere provvisto di ascensore laddove lo stesso non sia edificato al pian terreno.
● Deve garantire al suo interno la copertura di una rete wifi per consentire agli ospiti la possibilità di poter accedere gratuitamente ai collegamenti on line tali da consentire la fruizione di servizi educativi-formativi e lavorativi previsti dal progetto.
La presenza del personale è programmata.
Gli alloggi dovranno essere in possesso - oltre a quanto indicato all'art. 5 - dei medesimi requisiti previsti per gli immobili da adibire a civile abitazione.
In ogni singola stanza non potranno essere inserite più di n. 2 o n. 3 persone.
LOTTO 6 PROGETTO DI ACCOGLIENZA IN FAVORE DI ADULTI CON DISAGIO MENTALE E/O PSICOLOGICO TITOLARI DI ACCOGLIENZA “SAI EX-SIPROIMI” IN CENTRI RESIDENZIALI, PER UN TOTALE COMPLESSIVO DI N. 6 POSTI;
Progetti di accoglienza che vanno a integrare e completare l'attività di valutazione dei bisogni e di definizione del programma terapeutico riabilitativo attivato dai servizi per la salute mentale del territorio.
Pertanto i partecipanti sono obbligati nello specifico a:
- attivare programmi di supporto e di riabilitazione in maniera concordata e continuativa con la struttura sanitaria locale preposta;
- programmare la presa in carico diretta da parte dei dipartimenti di salute mentale presso le proprie strutture residenziali laddove la situazione clinica lo richieda.
È richiesto che l'equipe nel suo complesso abbia la formazione necessaria a impostare una relazione di aiuto e di auto-aiuto con gli accolti. Inoltre, è altrettanto fondamentale che l’équipe possa avvalersi di ulteriori figure professionali quali:
- psicologo di comprovata esperienza nel campo e formazione specifica;
- psichiatra di riferimento di comprovata esperienza nel campo e formazione specifica.
Il Mediatore culturale per questa tipologia di ospiti deve avere un’esperienza di almeno due anni nei servizi d’accoglienza di persone con vulnerabilità psicologica/psichiatrica.
Altresì gli Operatori devono avere la qualifica di OSS e il rapporto tra operatore/ospite deve essere di 1 ogni 4 accolti, mentre un operatore del Gruppo di Lavoro deve essere in possesso della qualifica di Educatore Professionale con specifica esperienza nell’ambito del disagio mentale.
Per quanto non esplicitato nel presente Capitolato si rimanda al "Manuale operativo per l’attivazione e la gestione di servizi di accoglienza integrata in favore di richiedenti e titolari di protezione internazionale e umanitaria" (agosto 2018) pubblicato sul sito:
xxxxx://xxx.xxxxxxxx.xx/xx-xxxxxxx/xxxxxxx/0000/00/XXXXX-Xxxxxxx-Xxxxxxxxx-0000-00.xxx
Art. 7 ADEMPIMENTI DEI PARTECIPANTI
L’organismo partecipante al progetto:
- deve garantire la disponibilità dei posti previsti nell’Accordo Quadro e nel successivo contratto di adesione al progetto con l’obbligo di accogliere i rifugiati su richiesta del Servizio Centrale e della Direzione Inclusione e Accoglienza di Roma Capitale;
- deve comunicare ed aggiornare la banca dati dell’Ufficio Immigrazione;
- deve redigere un Regolamento interno da far sottoscrivere agli ospiti:
- partecipa a incontri di coordinamento e verifica con il committente.
- deve garantire la pulizia degli spazi collettivi ed idonei interventi igienico-sanitari per garantire salubrità degli ambienti.
È fatto divieto all’Organismo partecipante di divulgare a chiunque informazioni inerenti l’erogazione del servizio prestato e la diffusione di notizie, riguardanti gli utenti accolti o dati aggregati, senza l’autorizzazione della Direzione Inclusione e Accoglienza di Roma Capitale.
Art. 8 FUNZIONI DELLA COMMITTENZA
La Direzione Accoglienza e Inclusione svolge le attività di indirizzo, programmazione, verifica e controllo sul livello qualitativo delle prestazioni attraverso i propri referenti e assolve le seguenti attività specifiche:
- Individuazione dei beneficiari da inserire all’interno delle strutture;
- Gestione banca dati;
- Supporto nella relazione di rete con le Istituzioni (Prefettura, Questura, SPRAR etc.)
- Monitoraggio dei progetti sociali e della gestione dei Centri di accoglienza;
- Verifica ed approvazione dei documenti per la rendicontazione
Art. 9 - FINANZIAMENTO DEL PROGETTO
Il servizio di accoglienza come descritto nei precedenti articoli è finanziato con i contributi del Fondo Nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo del Ministero dell’Interno, per una quota pro-die/pro-capite come segue per ogni lotto:
● Lotto 1: Il piano finanziario dovrà prevedere un contributo giornaliero pro-die/pro-capite di € 38,00. Non è prevista alcuna quota di compartecipazione alle spese. I concorrenti in sede di presentazione dell’offerta progettuale, devono precisare il numero di persone che intendono accogliere per ogni Centro, rispettando il limite proposto di 70 posti.
● Lotto 2: Il piano finanziario dovrà prevedere un contributo giornaliero pro-die/pro-capite di € 40,00. Non è prevista alcuna quota di compartecipazione alle spese. I concorrenti in sede di presentazione dell’offerta progettuale, devono precisare il numero di persone che intendono accogliere per ogni Centro, rispettando il limite proposto tra 11 - 30 posti.
● Lotto 3: Il piano finanziario dovrà prevedere un contributo giornaliero pro-die/pro-capite di € 47,00. Non è prevista alcuna quota di compartecipazione alle spese. I concorrenti in sede di presentazione dell’offerta progettuale, devono precisare il numero di persone che intendono accogliere per ogni Centro, rispettando il limite proposto tra 15 posti.
● Lotto 4: Il piano finanziario dovrà prevedere un contributo giornaliero pro-die/pro-capite di € 46,00. Non è prevista alcuna quota di compartecipazione alle spese. I concorrenti in sede di presentazione dell’offerta progettuale, devono precisare il numero di persone che intendono accogliere per ogni Centro, rispettando il limite proposto di 15 posti.
● Lotto 5: Il piano finanziario dovrà prevedere un contributo giornaliero pro-die/pro-capite di € 45,00. Non è prevista alcuna quota di compartecipazione alle spese. I concorrenti in sede di presentazione dell’offerta progettuale, devono precisare il numero di persone che intendono accogliere per ogni Centro, rispettando il limite proposto di 10 posti.
● Lotto 6: Il piano finanziario dovrà prevedere un contributo giornaliero pro-die/pro-capite di € 122,78 per
n. 6 posti. Non è prevista alcuna quota di compartecipazione alle spese.
L’erogazione del contributo è successivo alla resa del servizio ed è vincolato alla presentazione di regolare rendicontazione delle spese ammissibili secondo le indicazioni del Manuale Unico di Rendicontazione e relativa relazione sulle attività svolte.
COSTI INAMMISSIBILI
Non sono ammissibili i costi per l'acquisto di immobili, né quelli relativi al pagamento di eventuali mutui accesi
per l’acquisto degli stessi.
Non sono ammissibili i costi di adeguamento delle strutture da adibire all’accoglienza, che abbiano beneficiato, o per le quali sia stato richiesto, un contributo a valere su altre risorse nazionali o comunitarie.
Non sono ammissibili a carico della quota di contributo del FNPSA le valorizzazioni di beni, servizi o personale. È vietato il subappalto della gestione dei servizi di accoglienza finanziati. Si considera subappalto anche il
frazionamento dei singoli servizi previsti dalla domanda di contributo, in capo direttamente all’ente locale
proponente o degli eventuali enti attuatori.
Art. 10 - ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO
L’Ufficio Immigrazione del Dipartimento Politiche Sociali di Roma Capitale esercita costante, quotidiana, attività di monitoraggio sugli interventi.
L’Organismo partecipante è tenuto a operare in costante collegamento con l’Ufficio Immigrazione al quale dovrà:
● Comunicare, giornalmente e nominativamente, la presa in carico degli/lle ospiti;
● Segnalare tempestivamente l’uscita dal servizio degli/lle ospiti
● Inviare mensilmente l’elenco nominativo degli/lle ospiti presi/e in carico e delle prestazioni usufruite da ciascuno.
Dovrà essere predisposta, per ogni persona accolta, una cartella informativa che raccoglierà i dati significativi della sua storia personale e familiare, ed ogni altra utile informazione relativa all’ambito socio-culturale, lavorativo ed abitativo.
Questi elementi dovranno confluire in una banca dati dell’Ufficio Immigrazioni, costantemente aggiornata, contenente anche le informazioni relative alla permanenza degli/lle ospiti, alle attività svolte presso il Centro e sul territorio.
Art. 11 - PROPOSTE MIGLIORATIVE
È facoltà dell’organismo proporre servizi aggiuntivi, proposte migliorative e innovative per la qualità ed efficacia
del servizio, che possono riguardare:
- attivazione per i beneficiari di progetti di volontariato nel territorio della struttura o nell’ambito
cittadino che prevedono attestati di partecipazione;
- tutela della memoria a sostegno di una futura ri-costruzione ed elaborazione della biografia
dell’utente e all’elaborazione del suo passato;
- descrizione di una “giornata tipo” con declinazione operativa della gestione della vita quotidiana come ambito stimolante dell’integrazione sul territorio;
- descrizione degli interventi sulla costruzione e sul rafforzamento delle reti territoriali;
- modalità di erogazione dei vari servizi descritti al punto 2.2 del presente Capitolato funzionali ad agevolare la partecipazione e l’autonomia alla gestione e alla vita della struttura d’accoglienza.
Art. 12 - ONERI ASSICURATIVI
È a carico dell'Organismo gestore ogni onere assicurativo e previdenziale riguardante gli operatori impegnati nelle attività convenzionate e dovrà essere esibita, in proposito e se richiesta, idonea documentazione relativa all'anno finanziario.
L'Organismo solleva fin d'ora Roma Capitale da ogni onere e qualsiasi responsabilità sia relativamente all'osservanza delle disposizioni di legge e regolamenti sia per qualunque atto od omissione da parte degli operatori nei confronti delle persone interessate alle attività e di terzi che possano cagionare responsabilità amministrative, civili e penali.
L'Organismo è tenuto a tale scopo a provvedere alla stipula di apposita polizza assicurativa RCT a favore degli operatori impegnati nel servizio per un importo proporzionato alla qualità e alla quantità dei rischi verificabili, adeguato alle valutazioni economiche (tabelle) correnti in materia di liquidazioni di danni e con una Compagnia Assicurativa autorizzata ai sensi della normativa vigente.
Art. 13 - RISERVATEZZA E TRATTAMENTO DATI PERSONALI
L'Organismo Affidatario si impegna ad osservare la massima riservatezza riguardo a dati ed informazioni acquisite dal personale operante nello svolgimento del servizio oggetto del presente atto, relativi sia all’Amministrazione Capitolina che agli utenti destinatari del servizio.
L'Organismo Affidatario, inoltre, assicura che lo svolgimento di tale rapporto contrattuale avverrà nel rispetto delle disposizioni contenute nel Codice in materia di protezione dei dati personali di cui al D. Lgs. n. 196/2003, impegnandosi altresì ad adottare tutte le iniziative e gli interventi idonei a garantire il corretto espletamento del servizio affidato nel rispetto della suddetta normativa.
Art. 14 - SPESE INERENTI IL SERVIZIO
Tutte le spese relative al servizio, nessuna esclusa, sono totalmente a carico dell'Affidatario. L'Amministrazione Capitolina è completamente sollevata da qualsiasi onere e responsabilità.
Sono inoltre a carico dell'Affidatario tutte le spese relative alle imposte o tasse connesse all'esercizio del servizio oggetto dell'affidamento.
L'Organismo affidatario si assume, altresì, tutti gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all'art. 3 della legge n.136/2001 e s.m.i.
Art. 15 - VERIFICHE E CONTROLLI SULLO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ. INADEMPIENZE E PENALITÀ
Roma Capitale - Dipartimento Politiche Sociali - Ufficio Immigrazione, nonché gli operatori dei Servizi Sociali dei Municipi di competenza, si riservano con ampia e insindacabile facoltà e senza che l'Organismo affidatario possa nulla eccepire, di disporre verifiche e controlli di rispondenza e di qualità circa la piena conformità delle attività rese agli obblighi di cui agli artt. 2, 3 e 4 del presente documento.
Qualora, dal controllo di cui al comma precedente, le attività dovessero risultare non conformi a quello che l'Organismo affidatario è contrattualmente tenuto a rendere, Roma Capitale è tenuto a contestare per iscritto le inadempienze, assegnando un termine massimo di 10 giorni per la rimozione delle medesime. Nel caso che l'Organismo affidatario non ottemperi a detto invito entro il termine fissato, ovvero fornisca elementi non idonei a giustificare le inadempienze contestate, le penalità verranno applicate secondo l’art. 8 dello Schema di contratto, parte integrante del presente Avviso pubblico.
Art. 16 - SUBAPPALTO E CESSIONE DEL CONTRATTO
All'Organismo Affidatario è fatto espresso divieto, pena rescissione, di sub-appalto e, comunque di cedere, in tutto o in parte, a terzi, il contratto medesimo ai sensi dell'art. 1456 del Codice Civile, fatta salva l’eventuale cessione di pro-soluto di cui alla Deliberazione Giunta Capitolina n. 281 del 15/9/2010.
Art. 17 - RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
Qualora si verificassero continui disservizi, tali da compromettere il regolare svolgimento del servizio, l'Amministrazione Capitolina, oltre all'applicazione delle penali previste dall'art.16, a seconda dell'entità e del perdurare dell'inadempienza, avrà la facoltà di dichiarare risolto il contratto con preavviso di trenta giorni, addebitando all'Affidatario gli eventuali maggiori costi ed ogni altro danno derivante dalla risoluzione stessa oltre a quanto previsto dall'art. 1453 del Codice Civile, per i casi di inadempimento alle obbligazioni contrattuali, è facoltà dell'Amministrazione risolvere di diritto il contratto, ai sensi dell'art. 1456 del Codice Civile, nei seguenti casi:
- apertura di una procedura di fallimento a carico dell'Affidatario;
- cessione di attività ad altri;
- mancata osservanza del divieto di subappalto totale o parziale;
- impiego di personale non dipendente dell'Affidatario;
- grave e reiterata inosservanza delle prescrizioni contrattuali da cui è scaturita l'applicazione di penalità;
- inosservanza delle norme di legge relative al personale dipendente, in materia di lavoro e sicurezza;
- non ottemperanza, nei termini previsti, alle prescrizioni dell'Amministrazione Capitolina in conseguenza dei rilievi effettuati dai tecnici incaricati;
- interruzione non motivata del servizio.
La risoluzione del contratto non pregiudica la messa in atto da parte dell'Amministrazione Capitolina di azioni di risarcimento per danni subiti.
Art. 18 - ESECUZIONE IN DANNO
In caso di risoluzione del contratto, durante l'erogazione del servizio, Roma Capitale si riserva il diritto di affidare a terzi la realizzazione di quanto necessario al regolare completamento del progetto con addebito del maggior costo sostenuto a carico dell'Organismo inadempiente, oltre che ogni diritto al risarcimento dei danni subiti, ed in particolare, si riserva di esigere dall'affidatario il rimborso delle eventuali spese sopportate in più rispetto a quelle che sarebbero derivate da un regolare adempimento del contratto.
L'esecuzione in danno non esime l'Organismo dalle responsabilità civili e penali in cui lo stesso possa incorrere a norma di legge e per i fatti che hanno motivato la risoluzione.
Art. 19 - MODALITÀ DI ESECUZIONE DELL'ACCORDO QUADRO
L'Accordo Quadro deve essere eseguito con l'osservanza di quanto previsto dai seguenti atti:
- Bando di gara, Capitolato Speciale descrittivo e prestazionale, Disciplinare di Gara, schema di Contratto;
- Vigente normativa in materia
- Vigenti norme di Legge e di Regolamento in materia di Amministrazione del Patrimonio e Contabilità dello Stato;
- Decreto Legislativo n.50/2016;
- Norme in materia di lavoro e sicurezza;
- Norme del Codice Civile per quanto non regolato dalle disposizioni di cui ai precedenti.
Art. 20 - CONTRATTO, SPESE, IMPOSTE E TASSE
Il concorrente che risulta Affidatario, prima della stipula del contratto all'uopo formalmente invitato dall'Amministrazione, deve:
- presentare la polizza assicurativa RCT;
- presentare la cauzione definitiva;
- versare l'importo delle spese contrattuali;
- presentare la documentazione che sarà richiesta nella lettera di invito alla stipula del contratto.
Le spese e gli oneri contrattuali saranno a carico dell'Affidatario.
Qualora il titolare dell'Impresa e/o il legale rappresentante non si presenti per la stipula, ovvero dagli accertamenti esperiti presso la Prefettura, ai sensi del Decreto Legge 490/94, dovessero risultare adottati provvedimenti ostativi all'assunzione di contratti con la Pubblica Amministrazione, l'Affidatario decadrà dall'aggiudicazione, con tutte le ulteriori conseguenze di legge.
Art. 21 - CONTROVERSIE
Per eventuali controversie viene eletta la competenza del Foro di Roma. A tal fine l’Affidatario elegge il proprio
domicilio presso il territorio di Roma Capitale. È escluso il ricorso all'arbitrato di cui all'art.806 c.p.c. e seguenti.
Art. 22 - REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO
L’Organismo affidatario deve garantire la formulazione, sulla base del fac simile allegato, di un regolamento di funzionamento, scritto e tradotto in più lingue comprensibili al beneficiario, contenente le modalità organizzative interne del Centro e che recepisca le procedure concordate con l’Ufficio Immigrazione. Tale regolamento deve essere trasmesso all’Ufficio Immigrazione entro 30 giorni dalla data di stipula della Contratto applicativo. Al beneficiario che accede alla struttura, il regolamento – così come il patto di accoglienza – deve essere presentato con l’ausilio di un mediatore culturale, passaggio ancor più importante nel caso di beneficiari analfabeti. il regolamento di accoglienza deve essere formalmente accettato dal singolo beneficiario.
● Patto di accoglienza
La permanenza nella struttura di accoglienza è sostenuta da un accordo chiaro tra il progetto territoriale e il
singolo beneficiario, secondo il fac simile allegato, volto a definire gli impegni e i tempi dell’accoglienza.
La sottoscrizione del patto di accoglienza da effettuarsi entro quindici giorni dall’inserimento in accoglienza e congiuntamente all’accettazione del regolamento di accoglienza, a esso allegato è uno dei primi adempimenti da assolvere e uno dei principali strumenti che favorisce un rapporto di reciprocità tra operatore e beneficiario.
● Registro delle presenze
Ogni centro è tenuto a registrare la presenza giornaliera del beneficiario mese per mese. Il registro deve essere timbrato e firmato dal responsabile dall’Ufficio Immigrazione, nonché conservato come documento ufficiale anche ai fini della rendicontazione delle spese sostenute.
● Riunioni con i beneficiari
In linea con l’approccio all’accoglienza integrata che caratterizza lo SPRAR e con l’obiettivo della promozione delle autonomie, delle capacità e della valorizzazione delle risorse individuali, nella gestione delle strutture di accoglienza (siano esse appartamenti o centri collettivi) è opportuno prevedere riunioni periodiche con i beneficiari.
● Misure di tutela e protezione dei/lle beneficiari/e
Non è permesso l’accesso alla struttura ad estranei, fatta eccezione per: le forze dell’ordine, i familiari autorizzati, gli operatori socio-educativi-sanitari territorialmente coinvolti (compresi volontari autorizzati), gli addetti alla manutenzione dell’immobile, alle utenze, alle forniture e altre persone all’uopo autorizzate dal Dirigente dell’Amministrazione Comunale. In ogni caso, tutto il personale impiegato nella gestione del servizio (sia con regolare contratto di lavoro, sia a titolo volontario) dovrà mantenere la massima riservatezza, evitando l’inopportuna divulgazione di informazioni, al fine di garantire sufficiente tutela e protezione degli ospiti.
Dovrà essere predisposta, per ogni adulto accolto, una cartella informativa che raccoglierà i dati significativi della sua storia personale e familiare, i motivi del disagio e ogni altra utile informazione relativa al caso.
Questi elementi dovranno confluire in una banca dati, costantemente aggiornata, contenente anche le informazioni relative alla permanenza del minore e alle attività svolte presso il Centro.
Dovrà essere prevista la possibilità di estrazioni statistiche sulle diverse variabili memorizzate.
Art. 23 - GARANZIE
L’aggiudicatario assume in proprio ogni responsabilità in caso di infortuni ed in caso di danni arrecati alle persone ed alle cose, tanto dell’Amministrazione che dei terzi, che si dovessero verificare in dipendenza dell’appalto, qualunque ne sia la natura o la causa.
È a carico dell’aggiudicatario l’adozione, nella esecuzione delle prestazioni del presente appalto, di tutte le cautele necessarie per garantire l’incolumità delle persone addette all’esecuzione e dei terzi; ogni più ampia responsabilità al riguardo ricadrà, pertanto, sull’impresa appaltatrice, restandone del tutto esonerata Roma Capitale.
L'esecutore dell’appalto è obbligato, a stipulare una polizza di assicurazione che copra i danni subiti dalla stazione appaltante a causa del danneggiamento o della distruzione totale o parziale di impianti ed opere, anche preesistenti, verificatisi nel corso dell'esecuzione dell’appalto. L’importo della somma assicurata corrisponde all’importo del contratto.
La polizza deve inoltre assicurare la stazione appaltante contro la responsabilità civile per danni causati a terzi
nel corso dell’esecuzione dell’appalto.
Il massimale per l'assicurazione contro la responsabilità civile verso terzi è pari a 500.000,00 euro.
La copertura assicurativa decorre dalla data di consegna dell’appalto e cessa alla data di emissione dell’attestazione di regolare esecuzione.
Il contraente trasmette alla stazione appaltante copia della polizza di cui al presente articolo almeno dieci giorni
prima della consegna dell’appalto.
L’omesso o il ritardato pagamento delle somme dovute a titolo di premio da parte dell’esecutore non comporta l’inefficacia della garanzia.
La polizza per i massimali sopra indicati dovrà essere conforme agli schemi tipo di cui al Decreto Ministeriale 12 marzo 2004, n.123.
Il Direttore
Modello di regolamento del centro di accoglienza
(da personalizzare in base alle caratteristiche del progetto territoriale di accoglienza)
(Inserire logo di Roma Capitale e del/gli attuatore/i)
1. Accoglienza
La permanenza all’interno delle strutture di accoglienza è riservata alle persone aventi lo status giuridico di richiedente/titolare di protezione internazionale o in possesso di un permesso di soggiorno per motivi umanitari o protezione temporanea.
L'obiettivo di accoglienza degli ospiti è l'inserimento sociale e la permanenza nella struttura (centro collettivo o appartamento) è subordinata all'accettazione da parte degli ospiti del “progetto personalizzato di accoglienza integrata”. Entro 15 giorni dal momento dell'ingresso nella struttura, l'ospite deve partecipare, d’intesa con l’équipe, alla definizione del proprio “progetto personalizzato di accoglienza integrata”; la non accettazione o il rifiuto dell'espletazione del progetto costituisce motivo di dismissione dalla struttura. L’ospite è inoltre tenuto alla frequenza continuativa del corso di italiano indicato dai responsabili del progetto, pena la risoluzione immediata del patto di accoglienza. Infine, l’ospite si impegna a sottoscrivere il patto di accoglienza, previa visione del seguente regolamento.
2. Durata dell’accoglienza
L'accoglienza all'interno del centro collettivo/dell’appartamento è temporanea:
- per i titolari di protezione internazionale e per chi è in possesso di un permesso di soggiorno per motivi umanitari non può essere superiore a 6 mesi;
- per i richiedenti protezione internazionale (richiedenti asilo) la permanenza dura fino alla comunicazione della decisione sulla domanda di protezione;
- il periodo di accoglienza potrà essere prorogato per circostanze straordinarie debitamente motivate, in relazione ai percorsi d'integrazione avviati o a comprovati motivi di salute. La proroga è concessa dal Servizio Centrale dello SPRAR dietro esplicita richiesta da parte del progetto territoriale di accoglienza.
L’accoglienza può essere revocata nei casi di:
- abbandono del centro di accoglienza senza preventiva comunicazione al responsabile del centro;
- mancata presentazione del richiedente asilo all’audizione senza motivato e
- documentato motivo;
- gravi violazioni al regolamento del centro/appartamento;
- assenza ingiustificata, di cui al punto n.4.
3. Servizi offerti dal progetto territoriale di accoglienza
Sono offerti i seguenti servizi:
- accoglienza diurna e notturna;
- vitto;
- vestiario adeguato al cambio delle stagioni;
- biancheria personale sufficiente per il ricambio giornaliero;
- biancheria (lenzuola, federe, asciugamani) con cambio biancheria ogni 15 giorni;
- kit per l’igiene personale;
- orientamento ai servizi presenti sul territorio (sanità, istruzione, formazione professionale, ecc.); orientamento legale; segretariato sociale; mediazione sociale interculturale; sostegno nella ricerca di lavoro e alloggio; sostegno psicologico;
- corsi di apprendimento della lingua italiana per tutti gli adulti e per i minori esclusi dalla scuola
dell’obbligo;
- inserimento dei minori nella scuola dell’infanzia o scuola dell’obbligo;
- pasti e uso cucina Nei centri collettivi:
- Là dove previsto, l’ospite usufruisce del servizio mensa predisposto dagli operatori e consuma i pasti all’interno della struttura (esclusivamente nella cucina e nella sala da pranzo) nei seguenti orari: colazione xxx - xxx, pranzo xxx -xxxx, cena xxx –xxx;
- qualora sia previsto un servizio mensa, deve essere allestito uno spazio nel quale gli ospiti possano gestire autonomamente la preparazione di merende, la somministrazione delle bevande (anche calde), nonché momenti di ristoro, individuale e comunitario, con le seguenti modalità: xxx yyy www;
- l’ospite può preparare i propri pasti nella cucina del centro di accoglienza e consumarli nella sala da
pranzo nei seguenti orari: colazione xxx – xxx; pranzo xxx – xxxx; cena xxx –xxx;
- i pasti non potranno essere preparati e/o distribuiti al di fuori dell'orario stabilito, salvo in casi eccezionali giustificati da eventuali turni di lavoro o partecipazione ad attività di formazione, ma sempre in accordo con gli operatori;
- è vietato l’uso di fornelli personali nelle camere. Gli ospiti, dopo l’uso, sono tenuti al riordino della cucina e della sala da pranzo.
Negli appartamenti:
- La preparazione dei pasti all’interno degli appartamenti deve essere gestita autonomamente a seconda
dei bisogni della famiglia o dei singoli;
- qualora all’interno dello stesso appartamento vi fossero ospitate più famiglie o singoli con differenti esigenze, i pasti possono essere preparati e consumati secondo specifici turni stabiliti: colazione: xxx
– xxx; pranzo: primo turno xxx -xxx, secondo turno xxx – xxx; cena: primo turno xxx –xxx, secondo turno xxx – xxx.
4. Doveri degli ospiti
L’ospite si impegna a:
- rispettare gli altri ospiti e gli operatori delle strutture di accoglienza;
- provvedere quotidianamente alle pulizie dell’appartamento o della stanza in cui soggiorna e a
partecipare ai turni delle pulizie degli spazi comuni;
- lavare, asciugare e stirare i vestiti negli spazi predisposti e non in luoghi diversi da questi;
- non lasciare oggetti personali nei bagni o in altri spazi comuni della struttura;
- avvisare gli operatori nel caso di assenza dal centro/appartamento per più di un giorno. Dopo xxx giorni di assenza ingiustificata l'ospite si intende dimesso dal centro/appartamento;
- mantenere con cura i beni mobili del centro/appartamento e il centro/appartamento stesso e le sue pertinenze. Gli ospiti che danneggiano questi beni sono tenuti a provvedere alla riparazione o alla sostituzione del bene danneggiato.
5. Divieti per gli ospiti
È fatto divieto assoluto di:
- usare violenza fisica e verbale verso gli altri ospiti e gli operatori delle strutture di accoglienza;
- introdurre e usare droghe;
- introdurre e consumare alcolici;
- usare radio e/o registratori ad alto volume;
- fumare all’interno del centro negli spazi comuni;
- introdurre animali;
- assegnare il proprio posto letto a persone esterne;
- ospitare amici o parenti senza autorizzazione del responsabile della struttura di accoglienza.
6. Rispetto del regolamento
In caso di ripetute infrazioni o grave violazione del presente regolamento da parte degli ospiti, è previsto
l’allontanamento dalla struttura di accoglienza e/o la revoca dell’accoglienza.
Il provvedimento è adottato e attuato dal responsabile del progetto territoriale di accoglienza per l’ente locale,
eventualmente coadiuvato dalla polizia municipale.