ACCORDO D’INTENTI TRA
ACCORDO D’INTENTI TRA
EdaForum (Forum Permanente per l’Educazione degli Adulti)
Forum Nazionale del Terzo Settore RIDAP (Rete Italiana Istruzione degli Adulti)
RUIAP (Rete Universitaria Italiana per l’Apprendimento Permanente)
PER LA COSTITUZIONE DEL GRUPPO NAZIONALE
PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE (GNAP)
PREMESSO
• l’Agenda ONU 2030 individua nuove sfide per lo sviluppo sostenibile globale attraverso l’impegno nel raggiungimento di obiettivi comuni. Tale programma di azioni per le persone, il pianeta e la prosperità individua 17 obiettivi da raggiungere entro il 2030 ed in particolare si evidenzia l’Obiettivo 4 - Istruzione di qualità per dare un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti e l’Obiettivo 8 - Lavoro dignitoso e crescita economica per incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti.
• La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, approvata il 13 dicembre 2006 e ratificata dal Parlamento Italiano il 24 febbraio 2009, con particolare attenzione all’art 24 circa il diritto all’istruzione.
• la Raccomandazione del Consiglio Europeo del 19 dicembre 2016 sui percorsi di miglioramento del livello delle competenze: nuove opportunità per gli adulti (2016/C 484/01), invita gli Stati membri a offrire agli adulti con un basso livello di competenze, conoscenze e abilità
- l'accesso a percorsi che diano loro opportunità di acquisire un livello minimo di competenze alfabetiche, matematiche e digitali e/o acquisire un più ampio corredo di competenze, conoscenze e abilità rilevanti per il mercato del lavoro, compiendo progressi verso il conseguimento di una qualifica EQF di livello 3 o 4;
- la possibilità di sottoporsi a una valutazione, ad esempio un bilancio delle competenze, per individuare le competenze possedute e le esigenze di miglioramento;
- un'offerta formativa che consenta di soddisfare le esigenze individuate dalla valutazione delle competenze e tenga conto, per quanto possibile, delle esigenze del mercato del lavoro locale, regionale e nazionale;
- modalità di convalida dell'apprendimento non formale e informale per valutare e certificare conoscenze, competenze e abilità acquisite, inclusa la formazione sul posto di lavoro, e incoraggiare la loro certificazione in vista del conseguimento di una qualifica.
• La comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo di giugno 2020, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni presenta “l’Agenda per le competenze per l'Europa per la competitività sostenibile, l'equità sociale e la resilienza”. Tale Agenda, sulla scorta dell'agenda per le competenze adottata nel 2016 e sfruttando il potenziale del piano per la ripresa dell'Europa per le competenze, chiama ad un’azione collettiva pubblico e privata, definendo una strategia chiara per garantire le competenze occupazionali e aiutare le persone nello sviluppo delle competenze per la vita in un ambiente in cui l’apprendimento permanente è la norma, individuando altresì i mezzi finanziari e fissando obiettivi in materia di sviluppo di competenze e riqualificazione da conseguire entro il 2025.
VISTO
• la Legge n° 92/2012, art. 4 prevede la costituzione e formalizzazione di Reti territoriali per l'apprendimento permanente, che racchiudano i diversi soggetti pubblici e privati e
dell'associazionismo attivi nel campo della educazione degli adulti;
• l’Intesa 20 dicembre 2012 in Conferenza Unificata riguardante le politiche per l’apprendimento permanente e gli indirizzi per la promozione e il sostegno alla realizzazione di reti territoriali, ai sensi dell’art. 4 della legge 29 giugno 2012, n. 92;
• il Decreto Legislativo 16 gennaio 2013, n. 13 “Definizione delle norme generali e dei livelli essenziali delle prestazioni per l'individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali e degli standard minimi di servizio del sistema nazionale di certificazione delle competenze”, a norma dell'articolo 4 della legge 28 giugno 2012, n. 92;
• la Conferenza Unificata del 10/07/2014 che approva le “Linee strategiche di intervento in ordine ai servizi per l’apprendimento permanente e all’organizzazione delle reti territoriali” prefigurando obiettivi e priorità strategiche per lo sviluppo delle reti territoriali, individuando i soggetti e gli organismi da coinvolgere e la governance multilivello;
• l’Accordo 13 novembre 2014 in Conferenza Unificata sulle “Definizioni di standard minimi dei servizi e delle competenze professionali degli operatori con riferimento alle funzioni e ai servizi di orientamento attualmente in essere nei diversi contesti territoriali e nei sistemi dell’Istruzione, della Formazione e del Lavoro”;
• il Decreto Ministeriale 30 giugno 2015 “Definizione di un quadro operativo per il riconoscimento a livello nazionale delle qualificazioni regionali e delle relative competenze”, nell'ambito del Repertorio nazionale dei titoli di istruzione e formazione e delle qualificazioni professionali di cui all'articolo 8 del Decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13;
• il Decreto Interministeriale 8 gennaio 2018 “Istituzione del Quadro nazionale delle qualificazioni rilasciate nell'ambito del Sistema nazionale di certificazione delle competenze” di cui al Decreto Legislativo 16 gennaio 2013, n. 13;
• il Decreto 5 gennaio 2021 Disposizioni per l'adozione delle linee guida per l’interoperatività degli enti pubblici titolari del sistema nazionale di certificazione delle competenze;
• la Conferenza Unificata dell’8/07/2021 che approva il Piano Strategico Nazionale per lo sviluppo delle competenze della popolazione adulta promuovendo la costruzione e il rafforzamento di un modello sociale per l’esigibilità del diritto soggettivo all'apprendimento permanente e la presa in carico dei problemi di ogni cittadino derivanti da scarsa alfabetizzazione e competenze insufficienti. Tale Piano, condiviso all’interno del Tavolo interistituzionale sull’apprendimento permanente con Organizzazioni sindacali, Forum del Terzo Settore, Regioni, UPI, ANCI prevede:
- la costruzione di un sistema stabile di servizi accessibili a tutti (universalità delle policy);
- la promozione del partenariato pubblico privato attraverso reti integrate, fermo restando le competenze di ciascun attore, per garantire il raccordo e il coordinamento fra i livelli di governance, al fine di favorire percorsi integrati di presa in carico, prossimità, accessibilità, diversificazione e efficacia;
- il progressivo raccordo e coordinamento territoriale, attraverso strategie unitarie, per migliorare la qualità e attrattività dei servizi di istruzione, formazione e lavoro;
• il Decreto Direttoriale 9 dicembre 2021 n. 450 che contiene il testo ufficiale del Piano Nazionale Nuove Competenze.
RILEVATO
• Il Piano Nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) approvato dal Governo a maggio 2021 prevede la Missione 4 che mira a rafforzare le condizioni per lo sviluppo di conoscenza, di competitività e di resilienza, partendo dal riconoscimento delle criticità del nostro sistema di istruzione, formazione e ricerca e la Missione 5 che riguarda importanti riforme su politiche attive del lavoro, individuando la formazione come motore di facilitazione e partecipazione della cittadinanza al mercato del lavoro.
EDAFORUM = ha la finalità di promuovere in Italia un sistema organico ed integrato di apprendimento permanente da realizzare attraverso la messa in rete di tutti i soggetti che in ambito formale e non formale svolgono, attività di istruzione, formazione, educazione per lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze della popolazione;
FORUM TERZO SETTORE = è un ente non profit ed è il principale organismo di rappresentanza unitaria del Terzo settore italiano che ha tra i principali compiti: la rappresentanza sociale e politica nei confronti di Governo ed Istituzioni; il Coordinamento e il sostegno alle reti interassociative; la Comunicazione di valori, progetti e istanze delle realtà organizzate del Terzo Settore; la Formazione degli gli Enti di Terzo settore per potenziarne la capacità di intervento sui territori e di risposta ai cambiamenti sociali ed economici.
RIDAP = ha tra le finalità istituzionali quella di promuovere lo sviluppo e il potenziamento dei CPIA e del sistema di istruzione degli adulti all’interno del quadro dell’apprendimento permanente;
RUIAP = ha tra le sue finalità (art. 2 dello Statuto), rispetto alle università associate: “includere nelle strategie istituzionali delle università l’apertura degli accessi e l’apprendimento per tutto l’arco della vita […] promuovere servizi appropriati di orientamento e di consulenza […] il riconoscimento, la convalida e la certificazione, sia in ambito universitario che extra-universitario, degli apprendimenti pregressi […] promuovere e sviluppare sinergie con gli attori di livello locale, regionale, nazionale e internazionale […] agevolare la collaborazione tra gli associati alla Rete e tutti gli altri soggetti operanti in questo ambito”, e rispetto alle parti sociali e agli attori istituzionali: “fare della Rete un forum per lo sviluppo, lo scambio e la disseminazione delle buone pratiche […] rappresentare presso le istituzioni nazionali l’importanza della formazione e dell’apprendimento permanente, sollecitandole all’adozione di normative adeguate; promuovere azioni finalizzate al riconoscimento delle buone pratiche e dello sviluppo della cultura dell’apprendimento permanente […] promuovere la ricerca […] disseminando i risultati nella comunità scientifica e nella società”;
convengono di costituire il GRUPPO NAZIONALE PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE (d’ora in avanti GNAP) con lo scopo di promuovere azioni finalizzate ad affermare il diritto di ogni persona all’apprendimento permanente e di costruire un sistema organico ed integrato che ne garantisca l’esercizio.
ART. 1 – OGGETTO DELL’ACCORDO
Tutti i soggetti firmatari dell’Accordo, nel rispetto delle relative sfere di competenza e funzioni, si impegnano a favorire lo sviluppo dell’apprendimento permanente nelle dimensioni politica, sociale, economica, culturale, educativa.
Viene istituito il Gruppo Nazionale per l’Apprendimento Permanente (GNAP) soggetto informale composto dai sottoscrittori del presente Accordo.
Il GNAP promuove l’apprendimento permanente quale diritto di ogni persona, nelle varie fasi della vita, a migliorare le proprie competenze, conoscenze e capacità in una prospettiva personale, civica, sociale e occupazionale; costituisce altresì lo spazio di integrazione e sperimentazione del partenariato pubblico privato per quanto riguarda le politiche sull’AP.
Il GNAP si rivolge ai soggetti politici nazionali e territoriali, Ministeri, Enti di derivazione ministeriale, Conferenza delle Regioni, Conferenza Unificata Stato Regioni, Upi, Anci, Regioni, Enti locali, Parti Sociali e Datoriali, Soggetti del Terzo Settore, Associazioni.
ART. 2 –GLI IMPEGNI DEI SOGGETTI SOTTOSCRITTORI
I soggetti sottoscrittori si impegnano allo sviluppo del GNAP nel perseguimento di finalità comuni.
Tutti i soggetti all’interno del GNAP concorrono alla promozione delle politiche sull’AP, alla costruzione di sinergie pubblico-privato e ad azioni di integrazione, aumentando l’efficacia delle politiche nazionali, locali ed europee in termini di sviluppo economico, sociale e culturale, qualificazione e riqualificazione del capitale umano, individuazione, validazione e certificazione delle competenze.
I soggetti firmatari si impegnano a sviluppare le seguenti azioni:
• partecipare attivamente agli incontri del GNAP quale spazio relazionale di scambio di informazioni e di buone pratiche fra diversi soggetti, oltreché di sviluppo di coprogettazione per la realizzazione di percorsi e filiere integrate, al fine di rafforzare sinergie fra pubblico e privato;
• sensibilizzare e diffondere la cultura dell’apprendimento permanente anche attraverso la partecipazione dei propri enti interni a momenti formativi comuni;
• partecipare alle attività di ricerca e indagine promosse dalla GNAP, attraverso la condivisione di dati e relazioni;
• ricercare opportunità di finanziamenti europei, nazionali e regionali per la realizzazione di sperimentazioni negli ambiti di competenza e per promuovere l’innovazione sulle tematiche di interesse comune.
• promuovere il coinvolgimento delle sedi territoriali per lo sviluppo dell’apprendimento permanente nei contesti locali.
ART. 3 – LA COMPOSIZIONE DELLA RETE E NUOVE ADESIONI
Possono fare parte del GNAP tutti i soggetti che ne condividono le finalità e le modalità d’azione e che non operano a fini di lucro, impegnandosi a sviluppare politiche sull’apprendimento permanente.
I soggetti interessati ad aderire dovranno inviare una specifica e motivata istanza ai firmatari del presente Accordo.
La governance del GNAP è organizzata in forma collegiale. Il soggetto che coordina i lavori, convoca le riunioni, cura le relazioni pubbliche, è scelto a turno fra gli enti sottoscrittori.
Il coordinatore rappresenta il GNAP e ne esprime i valori, le idee, le politiche.
ART. 4 – ATTUAZIONE DELLA RETE E ONERI ECONOMICI
Il presente Accordo non comporta l’impegno di risorse economiche. Esso potrà essere successivamente declinato, con appositi atti attuativi, in programmi e piani di azione specifici che potranno anche prevedere eventuali impegni di risorse finanziarie. Inoltre il GNAP potrà realizzare progetti, finanziati o meno, promossi in partenariato, anche con altri soggetti.
ART. 5 – MODIFICHE ED INTEGRAZIONI
Potranno essere apportate modifiche e integrazioni al presente Accordo, previa condivisione di tutti i soggetti sottoscrittori.
ART. 6 – DURATA
Il presente Accordo avrà decorrenza dalla data di sottoscrizione per un triennio, e potrà essere rinnovato previo accordo scritto tra le parti.
Letto ed approvato, a piena conferma di quanto sopra, le Parti sottoscrivono il presente ACCORDO
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8 Marzo 2022