Sommario
CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
SERVIZIO DI MANUTENZIONE ORDINARIA ED INTERVENTI DI RIPARAZIONE DELL’IMPIANTO ANTICENDIO RED DEVIL DELLA SALA B DEI LABORATORI SOTTERRANEI DEI LNGS DI DURATA TRIENNALE
AGOSTO 2018
Il Responsabile del Procedimento Xxx. Xxxxxxxx Xxxxxxxxxxx
Sommario
Art. 1 – Oggetto dell’appalto 3
Art. 2 – Importo dell’appalto 3
Art. 3 – Luogo di svolgimento del servizio di manutenzione 3
Art. 4 – Durata del contratto 3
Art. 7 – Figure tecniche previste nel servizio 6
Art. 9 – Tutela ambiente e sicurezza (proc. PG.06/03"Gestione ambientale degli appalti") 7
Art. 10 – Criterio di aggiudicazione 7
Il presente C.S.A. ha per oggetto l’affidamento del servizio di manutenzione ordinaria ed interventi su chiamata dell’impianto di spegnimento antincendio su rotai della Sala B denominato RED DEVIL.
L'importo posto a base di gara è di € 29.760,00 oltre IVA è comprensivo di:
• n. 6 visite di manutenzione ordinaria (1 visita obbligatoria ogni 6 mesi), per un totale di € 15.000,00;
• un numero presunto di 130 ore al costo orario stimato di € 42 di un tecnico qualificato per eventuali riparazioni per un totale di € 5.460,00;
• materiali di ricambio per un importo di circa € 9.000,00
• oneri per la riduzione delle interferenze € 300,00 e non soggetti a ribasso.
Art. 3 – Luogo di svolgimento del servizio di manutenzione
Gli impianti sono ubicati all’interno dei Laboratori Sotterranei (progressiva Km 4,5 dall'imbocco lato Teramo del traforo del Gran Sasso).
Il contratto avrà una durata di 36 mesi a partire dalla data di ricezione dell’ordine.
Di seguito vengono riportate le attività minime che dovranno essere svolte durante le visite di manutenzione ordinaria. Per l’elenco completo si rinvia al manuale del costruttore.
Carrello
1. Ruote
• verifica integrità dei 2 giunti elastici sull'albero di trasmissione;
• verifica integrità cuscinetti ruote di trascinamento (presenza rumore anomalo);
• verifica funzionamento motoriduttore e servo ventilatore;
• verifica usura delle ruote di trascinamento, calibro di rif. Dis. PRM-062-901-SA-07;
• verifica serraggio viti e bulloni, coppie di serraggio seconda specifica.
2. Gruppo innesto valvola
• verifica funzionamento motoriduttore;
• verifica integrità molle di compensazione posizione valvola innesto;
• verifica stato guarnizioni e tubo acqua;
• verifica lubrificazione (grasso) ruote dentate;
• verifica funzionamento valvole antipolluzione di innesto (provare innesto e controllare assenza sgocciolamenti)
• verifica funzionamento pantografo;
• verifica serraggio perni pantografo, coppia di serraggio secondo specifica;
• verifica serraggio viti e bulloni, coppie di serraggio secondo specifica.
3. Monitore
• verifica funzionamento motoriduttori;
• verifica integrità cuscinetti interni (presenza rumori anomali);
• verifica bocchello motorizzato;
• verifica stato guarnizioni;
• verifica serraggio viti e bulloni, coppie di serraggio secondo specifica.
4. Quadro elettrico
• verifica funzionamento sensori e finecorsa;
• verifica usura e integrità cavi elettrici.
5. Carrellino alimentazione
• verifica integrità cavo elettrico;
• verifica serraggio viti e bulloni, coppie di serraggio secondo specifica;
• verifica usura spazzole di contatto, calibro di rif. PRM-062-904-SA-07.
6. Telecamera
• verifica pulizia lente obiettivo;
• verifica integrità cavo di alimentazione del segnale video.
7. Antenna guida d'onda
• verifica integrità tacchetti di scorrimenti antiusura in nylon, calibro di rif. PRM-062-905-SA-07;
• controllo usura cavo schermato guida d'onda prove di isolamento;
• regolazione altezza antenna secondo specifica.
Struttura di sostegno
1. Struttura
• verifica serraggio viti e bulloni, coppie di serraggio secondo specifica;
• verifica integrità strutturale dei sostegni e delle staffe di fissaggio;
• verifica integrità battute di sicurezza alle estremità dei binari.
Quadro elettrico principale
1. Pulsantiera di emergenza
• controllo integrità degli elementi di comando;
• verifica funzionamento spie;
• verifica funzionamento selettori e pulsanti.
Quadro elettrico carrello
1. PLC
• verifica tramite software CX diagnostica CPU e stato ingressi;
• verifica tramite CX diagnostica della rete Profibus-DP e dei nodi;
• verifica eventuali errori nella CPU, nel modulo Profibus-DP e nei moduli di Input e Output;
• diagnostica tramite CX del PLC;
• diagnostica tramite CX della rete Profibus-DP.
2. Cablaggio
• verifica serraggio morsetti.
3. Sensori
• verifica funzionalità sensori magnetici tramite diagnostica software CX.
4. Ventilatore
• pulizia ventilatore da corpi estranei e polvere, sostituzione filtri;
• sostituzione filtri ventilatore.
Consolle Principale – Sala Controllo
• controllo integrità degli elementi di comando;
• verifica funzionamento spie;
• verifica funzionamento selettori e pulsanti.
Tubazione acqua
1. Tubazione
• verifica presenza di sgocciolamento dalle valvole antipolluzione e dalle flange di fissaggio;
• verifica presenza sgocciolamenti dalle flange di giunzione dei tubi;
• verifica serraggio viti e bulloni, coppie di serraggio secondo specifica.
2. Tubazione innesti
• verifica stato tubi flessibili e tenute idrauliche;
• verifica serraggio vite e bulloni, coppie di serraggio secondo specifica.
3. Innesti fissi
• verifica serraggio viti e bulloni, coppie di serraggio secondo specifica;
• prova di funzionamento dinamico degli innesti tramite attrezzatura a disegno: PRM297-903-SA- 07.
Binario
• verifica integrità dei binari di scorrimento;
• verifica serraggio viti e bulloni, coppie di serraggio secondo specifica;
• verifica usura dei binari di scorrimento, calibro di rif PRM-297-902-SA-07.
Si evidenza, che l'impianto di spegnimento in oggetto si trova ad una quota di circa 5 m dal piano di calpestio. Gran parte dei componenti sono raggiungibili tramite le pareti attrezzate, tuttavia per una corretta manutenzione di tutto l’impianto potrebbe essere necessario utilizzare una piattaforma elevatrice. A tale proposito si rende noto che i Laboratori possono mettere a disposizione del personale delle ditte esterne i propri mezzi di sollevamento a patto che il personale possegga tutti i requisiti e certificati previsti dalla normativa vigente.
Per quanto riguarda la fornitura dei materiali di ricambio necessari per l'esecuzione delle manutenzioni a regola d'arte, l’Impresa dovrà, in sede di offerta, offrire uno sconto percentuale unico da applicare ai listini. Le eventuali forniture e/o sostituzioni di pezzi di ricambio (anche quelli non presenti sui suddetti listini) potranno essere effettuate solo ed esclusivamente dopo presentazione dell’offerta economica e dopo il benestare del DEC.
I materiali necessari per il completamento della manutenzione, dopo formale approvazione del DEC, saranno pagati al costo di listino meno lo sconto offerto in fase di gara, e comunque secondo quanto previsto dalla normativa degli appalti pubblici. L'installazione di nuovi elementi d’impianto, a sostituzione di quelli non funzionanti, avverrà solo in uno dei due seguenti casi:
1. dopo aver accertato l'irreparabilità dei componenti diagnosticati difettosi;
2. se la riparazione del componente difettoso comporta un costo maggiore rispetto alla completa sostituzione del componente.
Dalla data d’installazione e collaudo favorevole, l’Impresa deve assicurare una garanzia di: 1 (uno) anno sull’intervento effettuato;
2 (due) anni sui materiali installati.
La data d’intervento manutentivo ordinario o di ripristino sarà programmata e/o concordata con il DEC. Essendo gli impianti oggetto dell’appalto sistemi attivi di protezione antincendio, gli interventi di ripristino dovranno essere effettuati nei tempi soddisfacenti l’urgenza specifica e comunque non oltre le 24 ore dalla chiamata.
Il servizio viene svolto utilizzando mezzi e strumenti di lavoro idonei, prescelti e forniti dall’Impresa, nel rispetto di tutte le disposizioni in materia di sicurezza.
A conclusione di ciascun intervento tecnico, è cura dell’Impresa la rimozione di eventuali materiali di risulta e il ripristino dello stato di pulizia del luogo di lavoro oggetto dell'intervento tecnico.
A conclusione di ogni manutenzione ordinaria preventiva o di riparazione l’Impresa redigerà un rapporto tecnico d’intervento attestante lo svolgimento della manutenzione, firmato dal tecnico manutentore e controfirmato dal DEC, inoltre l’intervento sarà riportato anche all’interno del Registro Antincendio dei LNGS.
L’offerta economica consisterà nella formulazione del miglior ribasso complessivo offerto. Il ribasso complessivo offerto sarà calcolato a partire dai ribassi offerti sulle seguenti voci:
1. ribasso sul costo complessivo per la manutenzione ordinaria;
2. ribasso sul costo orario per gli interventi di un tecnico qualificato;
3. ribasso unico sui prezzi di listino dei pezzi di ricambi;
Ai fini della comparazione delle offerte il Ribasso complessivo offerto sarà calcolato con la seguente formula:
Ribasso complessivo offerto (%) = (Ribasso sul costo complessivo per la manutenzione ordinaria x 0,51) + (Ribasso offerto sul costo orario per interventi di manutenzione straordinaria x 0,18) + (Ribasso sul costo complessivo per la fornitura dei pezzi di ricambio x 0,31).
Art. 7 – Figure tecniche previste nel servizio
La Stazione Appaltante nomina il Direttore per l’Esecuzione del Contratto (DEC) che provvederà al coordinamento, alla direzione e al controllo tecnico e contabile dell’esecuzione.
L’appaltatore dovrà nominare un Responsabile del Coordinamento che provvederà alla tempestiva segnalazione delle anomalie e degli impedimenti allo svolgimento del servizio e si coordinerà con il DEC.
In particolare il Responsabile del Coordinamento dovrà:
3. Garantire la propria disponibilità a un’interazione permanente con il RUP e il DEC;
4. Coordinare lo svolgimento delle attività nei tempi e con le modalità concordate con il DEC;
5. Accertare che il personale che svolge il servizio sia adeguatamente addestrato a svolgere le funzioni relative ai servizi oggetto d’appalto;
6. Garantire il rispetto da parte del personale dell’Impresa delle norme di comportamento che verranno impartite dal DEC;
7. Garantire, in tempo utile a evitare qualsiasi interruzione del servizio, la pronta sostituzione del proprio personale assente per qualunque ragione;
8. Segnalare tempestivamente al DEC eventuali cause di forza maggiore che impediscano il regolare svolgimento del servizio manutentivo.
Il personale impiegato nello svolgimento del servizio deve essere professionalmente qualificato ed in possesso dei requisiti necessari allo svolgimento del servizio a cui è adibito. L'INFN - LNGS si riserva la facoltà di richiedere l'esclusione, in qualsiasi momento del personale dell’Impresa che, a suo insindacabile giudizio, non risultasse idoneo per l'esecuzione del servizio. L’Impresa sopporta integralmente le spese e cura l'organizzazione dei corsi di formazione e specializzazione professionale necessari al fine di garantire l'esecuzione del servizio come previsto dai documenti di gara.
Art. 9 – Tutela ambiente e sicurezza (proc. PG.06/03"Gestione ambientale degli appalti")
Si fa presente che i Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS) dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare hanno introdotto un Sistema di Gestione Ambientale conforme alla norma ISO 14001 e che le attività svolte all'interno dei LNGS stessi (sia in sotterraneo sia presso gli edifici esterni) sono regolate da un Manuale di Gestione Ambientale e da specifiche procedure gestionali ed istruzioni operative. L'appaltatore dovrà, per quanto di sua competenza, uniformarsi a tali procedure ed istruzioni e ad ogni altra indicazione operativa volta a garantire la conformità alla Politica Ambientale dei LNGS ed alle procedure/istruzioni stabilite. Nei laboratori sotterranei è in vigore un sistema di Gestione della Sicurezza (S.G.S.) ai sensi del D.L.vo 334/99 e s.m.i.; le attività svolte all'interno dei LNGS sono regolate da un Manuale di Gestione della Sicurezza e da specifiche procedure gestionali ed istruzioni operative.
Art. 10 – Criterio di aggiudicazione
Il presente appalto sarà aggiudicato sulla base del criterio del minor prezzo ai sensi dell’art. 95, comma 4 lettera b) del D. Lgs. 50/2016.
Laboratori Nazionali del Gran Sasso
PG.06/03
"Gestione ambientale degli appalti"
Edizione 2 del 19.04.11
4 | |||
Rev. | Elaborato RDSGA | Approvato RDSGA | Emesso DIR |
Rev. | Data | Descrizione Modifica | Motivo Modifica |
0 | 19.04.11 | Ridefinizione responsabilità e compiti RUP | Nuova normativa nazionale e nuove disposizioni interne |
1 | 21.01.15 | Autorizzazione acquisto sostanze pericolose | Controllo preventivo all’impiego di sostanze pericolose |
2 | 02.02.16 | Introduzione Criteri Ambientali Minimi (CAM) | Disposizioni di legge in materia ambientale (L.221/2015) |
3 | 11.05.16 | Nuovo “Codice dei contratti” | Pubblicazione D.Lvo n. 50 del 18/04/2016 |
4 | 31.05.18 | Revisione Generale | Adeguamento ISO 14001:2015 |
1. SCOPO E APPLICABILITÀ 2
2. TERMINI E DEFINIZIONI 2
3. RESPONSABILITÀ 3
4. MODALITÀ OPERATIVE 4
4.1 Generalità 4
4.2 Definizione dell’oggetto e delle specifiche tecniche dell’appalto 4
4.3 Requisiti delle ditte concorrenti e determinazione degli elementi di valutazione delle offerte. 6
4.4 Svolgimento dell’appalto 6
4.5 Ultimazione dell’appalto 7
PROCEDURE RICHIAMATE
PG.03 “Formazione e sensibilizzazione” PG.06/01 “Gestione dei rifiuti”
PG.06/02 “Proposta, costruzione, conduzione e dismissione degli esperimenti”
MD.AI.01 Valutazione della significatività MD.CL.01 Valutazione degli obblighi di conformità
Norma UNI EN ISO 14001:2015
X.Xxx n. 50 del 18/04/2016 “Codice dei contratti”
Scopo della presente procedura è regolamentare il rapporto fra il Sistema di Gestione Ambientale (SGA) dei LNGS e le attività di gestione degli appalti, indipendentemente dall’oggetto dell’appalto, dalle procedure di svolgimento e dalle modalità di assegnazione dell’appalto.
La presente procedura si applica a tutte le attività connesse con la gestione di un appalto, sia esso di fornitura di beni o servizi, ovvero di lavori o di prestazioni professionali, dove per attività connesse si intendono tutte le fasi di definizione dell’oggetto dell’appalto e delle sue specifiche tecniche e condizioni economiche, di istruttoria delle procedure di gara, di stipula del contratto di appalto e della esecuzione dello stesso, sino alla definitiva conclusione e liquidazione delle spettanze.
La presente procedura non intende sovrapporsi o interferire con procedure o regole amministrative in atto o future.
Appalto: una qualsiasi forma di rapporto con la quale l’Ente (INFN-LNGS) affida ad un soggetto terzo un lavoro, un servizio o una fornitura
Responsabile del Procedimento (RUP): la figura che coordina per conto dell’INFN l’intero processo di gestione di un appalto, dalla fase di definizione (sovrintendendo alla redazione delle specifiche tecniche), alla fase di istruttoria della procedura di gara (concorrendo alla definizione delle condizioni contrattuali o di altri documenti d’appalto), alla fase di esecuzione -coadiuvato dal Direttore dei lavori (DL) nel caso di appalto di lavori ovvero dal Direttore dell’esecuzione (DEC), se previsto, per appalti di servizi/forniture- sino alla definitiva conclusione e collaudo.
Referente della ditta: il soggetto che rappresenta l’Appaltatore nei confronti dell’INFN.
Criteri Ambientali Minimi (CAM): criteri ambientali obbligatori o facoltativi per l’acquisto di determinate tipologie di prodotti e servizi (c.d. acquisti verdi).
Le attività coperte da questa procedura vengono svolte essenzialmente dal Responsabile del procedimento (RUP), dal Responsabile del Servizio Amministrazione, dal Referente della ditta appaltatrice e, laddove nominati, dal Direttore dei lavori (DL) o dal Direttore dell’esecuzione (DEC).
• Il RUP, o suo delegato, nella fase di redazione dei documenti d’appalto deve indicare (salvo casi di evidente ininfluenza/inapplicabilità) nelle specifiche dell’appalto di sua competenza la necessità da parte dell’appaltatore di rispettare la legislazione ambientale e le eventuali prescrizioni del SGA. Deve includere di norma nelle specifiche tecniche di appalti per forniture, lavori o servizi la dicitura indicata al punto 4.2, in corsivo, e la eventuale documentazione relativa alle procedure gestionali e istruzioni operative che si ritengono abbiano attinenza con l’oggetto dell’appalto. Deve valutare i possibili effetti ambientali dell’appalto nell’ambito dei LNGS, chiedendo eventualmente l’ausilio di RDSGA (Rappresentante della Direzione per il SGA). Ha la responsabilità di controllare, nel caso di acquisto di materiale classificato come pericoloso, che sia spuntato l’apposito campo nella Richiesta di Acquisto (RdA). Verifica altresì se, per lo specifico appalto, sono già in vigore dei CAM, riportando quanto meno tali criteri minimi nelle specifiche tecniche. Cura inoltre la trasmissione all’ANAC dei dati richiesti per gli appalti verdi.
• Il RUP, in collaborazione con il DL o con il DEC, deve garantire un’adeguata formazione del personale delle imprese sui principi del SGA, in particolare sulle Procedure Gestionali che abbiano attinenza con l’appalto e sulle eventuali Istruzioni Operative di loro competenza e deve controllare che queste vengano rispettate. Deve inoltre verificare che durante lo svolgimento dell’appalto (ed in particolare al suo termine) le prescrizioni ambientali siano rispettate.
• Il Referente della ditta appaltatrice deve far rispettare al personale della ditta tutte le prescritte condizioni ambientali e gli elementi del SGA applicabili.
• Il Responsabile del Servizio Amministrazione dei LNGS, o suoi delegati, deve comunicare a RDSGA e RSPP l’apertura di ogni nuovo procedimento di lavori/forniture/servizi che interessi i LNGS. Deve inoltre, in caso di acquisto di materiale classificato come pericoloso, chiedere parere preventivo al Servizio Ambiente (SA) e al Servizio Prevenzione e Protezione (SPP). Controlla che siano rispettate le aliquote percentuali minime (50% o superiori) da destinarsi per legge agli acquisti verdi per le categorie di forniture e affidamenti per i quali sono o saranno progressivamente emanati i relativi CAM. Verifica che siano pubblicati sul sito internet i bandi di gara con i capitolati contenenti il recepimento dei CAM emanati.
4.1 Generalità
I LNGS affidano un significativo numero di prestazioni, servizi, lavori e forniture a soggetti terzi. La natura delle forniture, le modalità di svolgimento delle prestazioni, dei servizi e dei lavori, sono in grado di influenzare in varia misura gli aspetti ambientali dei LNGS.
L’avvio procedurale di un appalto avviene di norma con un atto formale a firma del Direttore dei LNGS in cui si nomina un RUP; il Servizio Amministrazione dei LNGS che cura la predisposizione di tale atto, ne dà comunicazione a RDSGA e a RSPP.
È possibile influire sulle prestazioni ambientali connesse all’esecuzione di un appalto, intervenendo, con diverso grado di efficacia, sin dalla scelta stessa dell’oggetto dell’appalto e quindi nelle sue diverse fasi, quali:
• definizione delle specifiche tecniche dell’appalto (progetto, capitolato, …) e delle condizioni contrattuali;
• specificazione dei requisiti delle ditte e dei criteri di aggiudicazione;
• svolgimento dell’appalto;
• ultimazione dell’appalto.
La possibilità di considerare fra i requisiti di partecipazione e fra i criteri di aggiudicazione degli appalti anche i principi di tutela dell'ambiente e di promozione dello sviluppo sostenibile è stata sancita, da ultimo, dal D.Lgs 18 aprile 2016, n. 50 "Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, in attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE
4.2 Definizione dell’oggetto e delle specifiche tecniche dell’appalto
La definizione delle caratteristiche ambientali dovrà ispirarsi in primis ai Criteri Ambientali Minimi (CAM) stabiliti per legge (Decreti del Ministero dell’Ambiente) per l’acquisto di determinate tipologie di prodotti e servizi: attrezzature elettriche ed elettroniche d'ufficio (p.e. personal computer, stampanti, apparecchi multifunzioni, fotocopiatrici), servizi energetici per gli edifici, toner, carta per copia, arredi per ufficio, ristorazione collettiva, servizi di pulizia e prodotti per l’igiene, servizi di progettazione e lavori di costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici e per la gestione di cantieri, ecc…, con la fondamentale avvertenza che laddove si ha che fare con acquisti di beni e servizi che hanno impatto sui consumi energetici e sulle emissioni di gas ad effetto serra (CO2, freon,…) i suddetti CAM diventano obbligatori per la totalità degli acquisti programmati (100%) e non solo per una quota parte (comunque non inferiore al 50%).
Il Servizio Amministrazione, in base alla situazione degli ordini complessivamente emessi ed, eventualmente, alle statistiche, se disponibili, dei consumi pregressi per una data categoria d’appalto, controlla che siano rispettate le aliquote minime (50% o superiori) da destinarsi per legge agli acquisti verdi per le relative categorie di forniture e affidamenti, tenendo conto sia degli incrementi percentuali che possono intervenire nel tempo sia dei CAM emanati e che saranno progressivamente emanati per altre categorie d’appalto.
Il Servizio Amministrazione inoltre controlla che siano pubblicati sul sito internet ufficiale dei LNGS i bandi di gara con i capitolati contenenti il recepimento dei CAM emanati ovvero, per i bandi di gara LNGS che sono pubblicati sul sito internet ufficiale dell’INFN, che siano trasmessi all’Amministrazione Centrale INFN i capitolati soddisfacenti i CAM.
Come già deducibile dalla denominazione legislativa stessa, i CAM rappresentano delle specifiche e condizioni ambientali minimali e i RUP sono quindi invitati ad inserire ulteriori specifiche e condizioni ambientali; fra questi si possono indicare, oltre quelli specifici al SGA dei LNGS (v. sotto), i criteri per l’assegnazione di marchi ecologici comunitari (ecolabel), nazionali o privati. In tal caso, nella definizione delle specifiche tecniche della fornitura dovranno essere indicate le caratteristiche ecologiche richieste, accettando come possibile mezzo di prova, senza però limitarsi ad esso, il marchio di qualità ecologica eventualmente corrispondente o l’impronta climatica di prodotto (carbon footprint).
Per quanto riguarda i criteri specifici più appropriati per il rispetto del SGA dei LNGS, il RUP, o suo delegato, nella definizione delle specifiche tecniche, chiedendo eventualmente la collaborazione del RDSGA, del RGR (Responsabile della Gestione dei
Rifiuti) e, se l’appalto riguarda uno specifico esperimento, del relativo RAE (Referente Ambientale di Esperimento), dovrà determinare innanzitutto le caratteristiche dell’appalto che possono avere influenza su:\
• politica ambientale dei LNGS,
• obiettivi, traguardi e programmi ambientali,
• aspetti ambientali in genere dei LNGS.
In linea generale, il RUP dovrà in primo luogo assicurarsi che sia chiaramente indicato che l’Appaltatore si attenga alla legislazione ambientale ed alle altre normative applicabili ai LNGS, desumibili, eventualmente con la collaborazione del CPL (Coordinatore delle Prescrizioni Legali), dal modulo MD.CL.01 “Valutazione degli obblighi di conformità”, nonché, ove applicabile, a determinate prescrizioni del SGA, rendendo nota l’esistenza del SGA stesso e valutando la necessità di fornire specifiche procedure gestionali o apposite istruzioni operative o altri documenti necessari alla comprensione da parte della società appaltatrice o del professionista incaricato dei reali vincoli operativi ipotizzabili nell’appalto.
Qualora l’oggetto di una gara sia specificatamente trattato da procedure gestionali o istruzioni operative, il RUP deve allegare alla lettera di invito le suddette procedure e/o istruzioni operative.
Di norma dovrà quanto meno essere indicato nelle specifiche tecniche degli appalti, salvo nei casi di evidente trascurabilità degli aspetti ambientali sottesi all’appalto medesimo, la seguente dicitura:
“Si fa presente che i Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS) dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare hanno introdotto un Sistema di Gestione Ambientale conforme alla norma ISO 14001 e che le attività svolte all’interno dei LNGS stessi (sia in sotterraneo sia presso gli edifici esterni) sono regolate da specifiche procedure gestionali ed istruzioni operative. L’appaltatore dovrà, per quanto di sua competenza, uniformarsi a tali procedure ed istruzioni e ad ogni altra indicazione operativa volta a garantire la conformità alla Politica Ambientale dei LNGS ed alle procedure/istruzioni stabilite”.
Dovrà essere considerata in particolare la possibilità di impiego, laddove possibile, di sostanze non pericolose in luogo di analoghe pericolose (p.e. vernici all’acqua in luogo di vernici al solvente) e l’eventualità di definire ulteriori caratteristiche ambientali dei prodotti da fornire, in termini non solo di prestazioni ambientali durante il loro impiego, ma anche, durante l’intero ciclo di vita, quindi dalla loro produzione al loro smaltimento (ad esempio materiali riciclati o naturali in luogo di quelli sintetici o fabbricati con materia vergine).
In caso di appalti di lavori o servizi, oltre alle caratteristiche ambientali stesse dell’opera o del servizio, dovranno essere considerati anche gli aspetti ambientali derivanti dalla fase di progettazione e da quella di esecuzione del lavoro o del servizio, facendo anche particolare attenzione ai rischi ambientali di inquinamento dell’aria, dell’acqua, del suolo e del sottosuolo.
In ogni caso il RUP nell’iter di gestione amministrativa della pratica di acquisto ha il dovere di segnalare se è presente, ai fini dell’acquisto proposto, un possibile Rischio Ambientale, richiedendo a RSGA una sua eventuale valutazione. Qualora RSGA individui effettivamente la presenza di Rischi(o) Ambientali(e), dovrà redigere apposito documento di Valutazione Ambientale. Qualora RSGA non ravvisi invece la presenza di Rischio Ambientale, ovvero il Rischio Ambientale sia già stato soddisfacentemente considerato nei documenti di appalto, andrà a cliccare l’apposito tasto verde “Rischio Ambientale Assente”. Il Servizio Amministrazione avrà comunque l’accortezza, nei casi dubbi, di portare prudenzialmente all’attenzione di RSGA una pratica anche laddove il RUP non abbia effettuato alcuna segnalazione di possibile Rischio Ambientale.
Le valutazioni sui possibili rischi ambientali ed altre condizioni di esecuzione dell’appalto, quali la formazione/informazione degli operatori della ditta, le modalità di gestione dei rifiuti e di ogni altro aspetto ambientale, dovranno essere specificate nei documenti di appalto (capitolato speciale, specifiche tecniche, ecc…) dal RUP, in modo che la ditta concorrente possa formulare la sua offerta avendo ben presente i suoi oneri ed obblighi specifici.
In particolare il RUP, o suo incaricato per la fase di redazione delle specifiche di appalto, dovrà dettagliare le modalità di gestione dei rifiuti prodotti dall’impresa nell’ambito dello svolgimento della propria attività, precisando esplicitamente che l’impresa di norma deve provvedere alla raccolta, trasporto e smaltimento dei propri rifiuti, nel pieno rispetto delle norme di legge. Solo in particolari situazioni, da motivare in maniera circostanziata da parte del RUP, potrà essere previsto che le operazioni di smaltimento dei rifiuti siano poste a carico dei LNGS; in tali casi il RUP dovrà dettagliare le esatte prescrizioni operative, concordandole preventivamente col RGR.
Il RUP dovrà valutare inoltre l’opportunità che per alcune tipologie di lavori di significativo impatto ambientale (ad es. rimozione di grandi apparati sperimentali, ristrutturazioni di opere/impianti contenenti sostanze pericolose,…) sia prescritto nei capitolati che l’Appaltatore fornisca ai LNGS copia conforme della quarta copia del FIR (Formulario di Identificazione Rifiuto) per i rifiuti prodotti e smaltiti a cura dell’Appaltatore medesimo, a dimostrazione della formale correttezza dell’operazione svolta.
4.3 Requisiti delle ditte concorrenti e determinazione degli elementi di valutazione delle offerte.
Il RUP dovrà valutare la possibilità, offerta, da ultimo, dal citato D.lgs 50/2016, di richiedere, quale requisito tecnico- organizzativo, il possesso, da parte delle ditte partecipanti, di un sistema di gestione ambientale (SGA) conforme allo standard ISO 14001 od al sistema di ecogestione e audit EMAS (Reg. CE 761/2001), qualora tale criterio di selezione sia in grado di individuare univocamente le capacità tecniche dell’impresa nel soddisfare i requisiti ambientali richiesti. (Peraltro il possesso di un SGA conforme a ISO 14001 od al sistema EMAS, ovvero, ad un grado minore, sistemi di gestione dei propri gas ad effetto serra secondo la UNI EN ISO 14064, comportano automaticamente una riduzione più o meno rilevante della garanzia da prestare a corredo dell’offerta).
Il RUP inoltre dovrà valutare attentamente la possibilità, ampliata di recente (art. 95 del citato X.Xxxx), di inserire fra i criteri di valutazione ai fini della determinazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa, i seguenti possibili elementi:
a) il possesso da parte dell’appaltatore di un SGA. Dovrà essere specificato e verificato che il SGA dell’appaltatore comprenda le attività che incidono realmente sulla qualità dell’appalto o sulle prestazioni dell’impresa. La registrazione EMAS o la certificazione ISO 14001 potrà essere considerata valido mezzo di prova, ma devono essere considerati validi anche altri mezzi di prova e attestati equipollenti.
b) il possesso di un marchio di qualità ecologica (Ecolabel UE), in relazione ai beni o servizi oggetto del contratto, in misura pari o superiore al 30% del valore delle forniture o prestazioni oggetto del contratto;
c) le caratteristiche ambientali ed il contenimento dei consumi di energia e risorse naturali;
d) i costi complessivi di utilizzazione e manutenzione, avuto riguardo anche ai costi relativi ai consumi di energia e risorse naturali, alle emissioni inquinanti, agli impatti dei cambiamenti climatici riferiti all’intero ciclo di vita, compresa la fase di smaltimento e recupero;
e) la compensazione delle emissioni di gas ad effetto serra associate alle attività dell’azienda, calcolate secondo i metodi stabiliti dalla UE in tema di misurazione delle prestazioni ambientali nel corso del ciclo di vita dei prodotti e delle organizzazioni.
E’ comunque da evidenziarsi che anche qualora il criterio di valutazione sia solo quello (diventato residuale) del prezzo (costo), in quest’ultimo devono essere inclusi tutti i costi corrispondenti all’intero ciclo di vita.
Una volta aggiudicato l’appalto, il RUP, tenendo conto degli aspetti ambientali significativi che l’appalto avrà sui LNGS, deve assicurare che il personale della ditta sia preventivamente informato e formato sulle procedure e sulle istruzioni riguardanti le attività da esso svolte (in accordo con la PG.03) e controllare che le rispettino, in modo da non interferire con la corretta applicazione del SGA ed il conseguente raggiungimento di obiettivi e traguardi ambientali. Dovrà inoltre verificare il soddisfacimento dei requisiti ambientali, ponendo attenzione sia alle caratteristiche dei materiali e dei beni forniti (eventuali marchi ecologici, specifiche di prodotto e quant’altro), sia alla gestione del sito e delle aree assegnate all’appaltatore, con riferimento, in particolare, ai prodotti e agli eventuali danni ambientali. Alle ditte dovrà essere illustrata la modalità di gestione dei rifiuti vigente nei LNGS, come previsto nella procedura PG.06/01.
Il RUP, coadiuvato dal Direttore dei lavori (DL) ovvero dal Direttore dell’esecuzione (DEC), laddove presenti, verificherà in particolare che i rifiuti prodotti dall’impresa nell’ambito dello svolgimento della propria attività siano regolarmente smaltiti a cura dell’impresa medesima, in accordo con quanto stabilito dalle condizioni contrattuali. Laddove previsto nelle specifiche, e comunque qualora lo ritenga opportuno, richiederà copia conforme della quarta copia del FIR per i rifiuti prodotti e smaltiti a cura dell’Impresa. Nel pagamento degli acconti all’impresa, il RUP o il DL/DEC terrà conto degli obblighi ambientali in capo all’impresa medesima, operando eventuali trattenute nel caso di inadempienze.
Laddove non sia individuata una definita area di cantiere, l’occupazione degli spazi dei LNGS da parte dell’impresa per le proprie esigenze di stoccaggio di materiali, attrezzature e quant’altro connesso con lo specifico appalto, è disciplinata dall’apposita istruzione IO.01.PG.06/02 "Gestione degli spazi di deposito", che RUP o DL/DEC dovranno illustrare e far rispettare dall’impresa.
Ogni ditta deve di norma nominare un proprio Referente che interagisca e collabori con il RUP (o con il DL/DEC) sia per tutte le attività di formazione che per il controllo del personale della ditta stessa.
Per quanto riguarda in particolare gli appalti che interagiscono più da vicino con le attività sperimentali, il RUP interagirà con i RAE per tenere in debito conto le specifiche condizioni ambientali dell’esperimento, controllando che il personale delle ditte esterne si attenga al rispetto delle procedure ambientali previste
Il RUP, coadiuvato dal DL/DEC, all’atto del completamento della fornitura o di ultimazione dei lavori/servizi oggetto dell’appalto, dovrà verificare che l’appaltatore abbia correttamente proceduto allo smobilizzo del cantiere o delle aree assegnate, liberandole dai materiali di risulta, dai rifiuti residui e che non si siano verificati danni ambientali, anche ai fini dello svincolo dalla eventuale polizza fidejussoria.
Il RUP dovrà infine curare, nell’ambito delle eventuali comunicazioni da dare all’ANAC (Autorità Anticorruzione), la trasmissione anche dei dati richiesti circa gli appalti verdi.