OGGETTO: SERVIZIO DI PRESIDIO, CONDUZIONE, MANUTENZIONE E GESTIONE DEGLI IMPIANTI TECNOLOGICI PRESSO LA SEDE DIDATTICO RESIDENZIALE DEL MINISTERO DELL’INTERNO
D.U.V.R.I.
OGGETTO: SERVIZIO DI PRESIDIO, CONDUZIONE, MANUTENZIONE E GESTIONE DEGLI IMPIANTI TECNOLOGICI PRESSO LA SEDE DIDATTICO RESIDENZIALE DEL MINISTERO DELL’INTERNO
DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE
DEI RISCHI DA INTERFERENZE
(redatto in applicazione dell’art.26 del D. Lgs. 81/08 s.m.i. )
DATORE DI LAVORO COMMITTENTE: IL DIRETTORE CENTRALE
Dott.Xxxxxxxxx Xxxxx
IL X.X.X.X.
Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxxx
XXXXXXXX
4. DEFINIZIONI ED ABBREVIAZIONI 4
6. RUOLI E RESPONSABILITÀ PER LA SICUREZZA 6
7. INFORMAZIONI GENERALI SULL’APPALTO 6
7.3 CARATTERISTICHE DELL’APPALTO 7
8. INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI DEL COMMITTENTE E DELL’APPALTATORE 9
8.1 INDIVIDUAZIONE DELLE AREE DEL COMMITTENTE E DELL’APPALTATORE 9
8.2 CLASSIFICAZIONE RISCHI GENERALI DELL’APPALTATORE 10
9. VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZA 11
9.1 VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENZIALI 13
10. DEFINIZIONE DEI COSTI DELLA SICUREZZA DA INTERFERENZA 21
11. MODELLO DI DICHIARAZIONE ADEMPIMENTI D. LGS. 81/08 S.M.I. 22
ALLEGATO A - REGOLAMENTO RECANTE NORME DI SICUREZZA PER GLI APPALTI
I tempi di durata del servizio è di tre anni
Nel caso che l’Appaltatore che sarà individuato dovesse ricorrere al subappalto di parte del servizio, sulla base dei POS di ciascuna Ditta, si procederà alla integrazione del DUVRI.
COMMITTENTE: | APPALTATORE: | ||||
FUNZIONE: | NOMINATIVO: | VISTO: | FUNZIONE: | NOMINATIVO: | VISTO: |
RUP | Dott.ssa Mariagrazia Di Iasi | DATORE LAVORO DITTA | Sig.: | ||
RSPP | Arch. Xxxxxxxx Xxxxxxxx | RSPP | Sig.: |
Il presente DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE è stato redatto in applicazione dell’art. 26 del D. Lgs. 81/08.
Nel caso di attività ricadenti nel campo di applicazione delle disposizioni di cui al Titolo IV - Cantieri Temporanei e Mobili - del D.Lgs. 81/08 e smi sarà necessario la redazione degli atti e l’individuazione delle figure prevista dal medesimo Titolo IV.
Lo scopo di questo documento è quello di valutare definitivamente, in presenza di contratti di appalto di servizi o d’opera, l’esistenza di rischi derivanti da possibili interferenze negli ambienti in cui sono destinate ad operare le ditte appaltatrici. Conseguentemente deve definire le misure da attuare per eliminare o, ove non sia possibile, ridurre al minimo i rischi per la sicurezza e salute dei lavoratori derivanti da interferenza. Pertanto questo documento contiene le informazioni da fornire alle imprese appaltatrici e subappaltatrici in merito a:
a) rischi di carattere generale e particolare esistenti sui luoghi di lavoro oggetto dell’appalto;
b) sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione all’attività istituzionale dell’Azienda;
c) sulle misure di sicurezza proposte in relazione alle possibili interferenze.
In linea di principio, il presente documento riferisce la valutazione dei rischi interferenziali estendendola anche alle persone che a vario titolo possono essere presenti presso le strutture dell’Azienda.
• D.Lgs. 81/08 e s.m.i. "Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro" ed in particolare l’ art. 26.
• Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 “Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture”.
4. DEFINIZIONI ED ABBREVIAZIONI
RSPP: Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione.
SPP: Servizio di Prevenzione e Protezione.
SSL: Salute e Sicurezza nei luoghi di Lavoro.
RUP: Responsabile Unico del Procedimento.
CSA: Capitolato Speciale d’Appalto.
DEC: Direttore dell’Esecuzione del Contratto
DATORE DI LAVORO: il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell’organizzazione stessa o dell’unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa. Nelle pubbliche amministrazioni, per datore di lavoro si intende il dirigente al quale spettano i poteri di gestione, ovvero il funzionario non avente qualifica dirigenziale, nei soli casi in cui quest’ultimo sia preposto ad un luogo di lavoro avente autonomia gestionale, individuato dall’organo di vertice delle singole amministrazioni tenendo conto dell’ubicazione e dell’ambito funzionale dei luoghi di lavoro nei quali viene svolta l’attività, e dotato di autonomi poteri decisionali e di spesa. In caso di omessa individuazione, o di individuazione non conforme ai criteri sopra indicati, il datore di lavoro coincide con l’organo di vertice medesimo.
PREPOSTO: persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa.
RSPP: soggetto nominato dal datore di lavoro, in possesso di attitudini e capacità adeguate al quale spetta la Responsabilità del SPP.
SPP: insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all’azienda finalizzati all’attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori.
DATORE DI LAVORO COMMITTENTE: soggetto titolare degli obblighi di cui all’art. 26 del D.Lgs. 81/08.
CONTRATTO DI APPALTO: contratto col quale una parte assume, con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio, il compimento di un'opera o di un servizio verso un corrispettivo in danaro (artt. 1655 - 1677 C.C.). Gli "appalti pubblici" sono contratti a titolo oneroso, stipulati per iscritto tra una stazione appaltante o un ente aggiudicatore e uno o piu' operatori economici, aventi per oggetto l'esecuzione di lavori, la fornitura di prodotti, la prestazione di servizi come definiti dal presente codice. (D.Lgs. 50/16 s.m.i.).
CONTRATTO D’OPERA: contratto (definito anche contratto di lavoro autonomo) con il quale il prestatore compie un’opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincoli di subordinazione nei confronti del committente (artt. 2222 e 2238, C.C.).
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE: misure e interventi che sono ritenute idonee a garantire la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori a seguito della valutazione dei rischi presenti nei luoghi di lavoro.
RISCHI DA INTERFERENZA: tutti i rischi correlati all’affidamento di appalti all’interno dell’Azienda o dell’unità
produttiva, evidenziati nel DUVRI. I rischi da interferenza sono quindi:
• quelli esistenti nell’area di lavoro comune ulteriori rispetto a quelli specifici dell’attività propria dell’appaltatore;
• quelli immessi nel luogo di lavoro del Committente dalle lavorazioni dell’appaltatore;
• quelli immessi nel luogo di lavoro del Committente dalle lavorazioni dell’appaltatore;
• quelli derivanti dalla sovrapposizione di più attività svolte da operatori di appaltatori diversi. Non sono rischi interferenti quelli specifici propri delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi.
DUVRI: Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenti, da allegare al contratto d’appalto, che indica le misure adottate per eliminare o ridurre i rischi da interferenze, di cui all’art. 26 comma 3 del D. Lgs. 81/08.
RISCHI GENERALI: rischi che derivano da condizioni generali che possono riguardare tutti i soggetti che a vario titolo operano nell’Azienda, a prescindere dalle circostanze lavorative in cui essi sono coinvolti. Tale categoria descrive quindi i rischi cui è esposta la collettività.
RUP (RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO): soggetto responsabile dell'esecuzione del contratto, nei limiti delle proprie competenze professionali; in particolare svolge tutti i compiti relativi alle procedure di affidamento ed alla vigilanza sulla corretta esecuzione dei contratti; può coincidere con il Responsabile dell’Unità Proponente/Destinataria dell’Appalto.
DEC (DIRETTORE DELL’ESECUZIONE DEL CONTRATTO): soggetto responsabile della struttura che materialmente
andrà ad usufruire dell’opera o del servizio oggetto del contratto.
• Procedure di sicurezza, istruzioni e Piani di Emergenza emanati dalla Xxxx xx xxx Xxxxxxxxx 000;
• Procedura per la gestione dei rischi d’interferenze in presenza di contratti d’appalto.
6. RUOLI E RESPONSABILITÀ PER LA SICUREZZA COMMITTENTE
La struttura organizzativa della sicurezza dell’Azienda Regionale Emergenza Sanitaria – ARES 118 che, a vari livelli, è chiamata alla realizzazione della politica di prevenzione, nel rispetto delle norme vigenti, è la seguente:
STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELLA SICUREZZA AZIENDA | |
DATORE DI LAVORO | Dott. Xxxxxxxxx XXXXX |
DELEGATI DEL DATORE DI LAVORO | (Dirigente Uff. V): Dott.ssa Mariagrazia Di Iasi |
RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE PROTEZIONE | Arch. Xxxxxxxx Xxxxxxxx |
ADDETTO SPP | Sig Xxxxxxxx Xxxxx, Sig. Xxxx Xxxxxxxxx |
MEDICO COMPETENTE | Dott.ssa Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx |
7. INFORMAZIONI GENERALI SULL’APPALTO
RAGIONE SOCIALE | Ministero dell’Interno, Dipartimento Politiche del Personale, Direzione Centrale risorse Finanziarie e Strumentali |
INDIRIZZO SEDE | Via Veientana 386 – Roma |
RECAPITO TELEFONICO | 06 4651 / 06 46546501 |
LEGALE RAPPRESENTANTE/DATORE DI LAVORO | Dott. Xxxxxxxxx Xxxxx |
DIRIGENTE RESPONSABILE AREA V | Dott.ssa Xxxxxxxxxxx Xx Xxxx |
RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE PROTEZIONE | Arch. Xxxxxxxx Xxxxxxxx |
RUP | Dott.ssa Mariagrazia Di Iasi |
DA COMPILARE A CURA DELL’APPALTATORE E DA RIPETERE SPECIFICA PER OGNI SUBAPPALTATORE
RAGIONE SOCIALE | |
INDIRIZZO | |
RESPONSABILE COMMESSA / REFERENTE C/O I LUOGHI DELLA COMMITTENZA | |
RECAPITO TELEFONICO | |
RECAPITO POSTA ELETTRONICA | |
DATORE DI LAVORO | |
RESPONSABILE S.P.P. | |
RECAPITO TELEFONICO | |
RESPONSABILE GESTIONE EMERGENZE C/O COMMESSA(APPALTATORE) | Specificare |
ADDETTI GESTIONE EMERGENZE C/O COMMESSA (APPALTATORE) | Specificare |
7.3 CARATTERISTICHE DELL’APPALTO
OGGETTO DELL’APPALTO | Affidamento |
DURATA DELL’APPALTO | Tre anni |
AREA D’INTERVENTO | Sede Didattico residenziale di Xxx Xxxxxxxxx 000, Xxxx. Area sovrastante la Cabina di Media Tensione antistante il BAR e la Hall della Sede. |
INDIVIDUAZIONE DEI LAVORATORI | Nell'ambito dello svolgimento delle attività in regime di appalto o subappalto, il personale occupato dall'impresa appaltatrice o subappaltatrice deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro. I lavoratori sono tenuti ad esporre detta tessera di riconoscimento (art.20 comma 3 del D.Lgs. 81/08 s.m.i.). |
INIZIO DEI LAVORI/SERVIZIO | Si stabilisce che non potrà essere iniziata alcuna operazione all’interno dei luoghi di lavoro del Committente, da parte dell’impresa appaltatrice/lavoratore autonomo, se non a seguito di avvenuta firma, da parte del responsabile incaricato dal Committente, dell’apposito verbale di sopralluogo, cooperazione e coordinamento. |
INTERRUZIONE STRAORDINARIA DEI LAVORI/SERVIZIO | Si stabilisce che il rappresentante del Committente ed il rappresentante incaricato della ditta appaltatrice, per il coordinamento degli stessi lavori affidati in appalto, potranno interromperli, qualora ritenessero, nel prosieguo delle attività, che le medesime, anche per sopraggiunte nuove interferenze, non fossero più da considerarsi sicure. In tale evenienza, si provvederà all’aggiornamento delle misure di prevenzione necessarie a controllare le interferenze ed all’implementazione del presente documento. |
8. INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI DEL COMMITTENTE E DELL’APPALTATORE
La Sede è ubicata nel Parco di Veio bin una zona sottoposta a vincoli archeologici, paesistici ed idrogeologici. Si sviluppa su 18 ettari fornita di due ordini di recinzioni, una esterna perimetrale ed una più interna di circa 14 ettari, allarmata e videosorvegliata con vigilanza armata, è fornita di un doppio ingresso carrabile ed uno pedonale in xxx Xxxxxxxxx 000, dove e presente il servizio di guardiania armata.
Percorrendo la Via Veientana, strada a doppio senso diviso da banchina, si accede all’ ingresso secondario riservato ai mezzi pesanti.
La struttura e composta da un edificio centrale a forma stellare con tre piani fuori terra ed uno seminterrato. Da un edificio posto all’ingresso carrabile e pedonale sviluppantesi su due piani, uno fuori terra ed uno seminterrato, in esso sono ubicati il Corpo di guardia, le sale audizioni e di attesa, uffici e locali magazzini
Vi sono inoltre quattro gruppi di edifici a villino per la residenzialità degli ospiti.
L’ingresso principale al piano terra e presieduto dal personale di reception privato (attività appaltata alla ditta
“la cascina”, che svolge la propria opera sulle 24 ore per tutto l’anno.
Gli uffici di norma sono aperti dal lunedì al venerdì dalle ore 7.00 alle 20.00.
8.1 INDIVIDUAZIONE DELLE AREE DEL COMMITTENTE E DELL’APPALTATORE
Di seguito si riportano le aree con restrizioni di accesso per il personale dell’appaltatore a prescindere della seguente valutazione dei rischi di interferenza nonché le aree date in uso esclusivo/promiscuo all’appaltatore.
AREE INTERDETTE ALL’APPALTATORE Da compilarsi a cura del Committente/RUP e da sottoporre all’approvazione dell’Azienda Ospitante | |||
PIANO | STANZA | REPARTO | NOTE |
TERRA | INTERO PIANO | RICETTIVO/RESIDENZIALE | NON CI SONO RESTRIZIONI |
1° PIANO | INTERO PIANO | RICETTIVO/RESIDENZIALE | NON CI SONO RESTRIZIONI |
2° PIANO | INTERO PIANO | RICETTIVO/RESIDENZIALE | NON CI SONO RESTRIZIONI |
3° PIANO TERRAZZO | INTERO PIANO | LOCALI TECNICI | NON CI SONO RESTRIZIONI |
SEMINTERRARRATO | INTERO PIANO | LOCALI TECNICI / RICETTIVO/RESIDENZIALE | L’USO DEGLI AMBIENTI E’ CONDIZIONATO ALLA MASSIMA DISCREZIONE ED IGIENE |
8.2 CLASSIFICAZIONE RISCHI GENERALI DELL’APPALTATORE
DA COMPILARE A CURA DELL’APPALTATORE E DA RIPETERE SPECIFICA PER OGNI SUBAPPALTATORE
ATTIVITÀ SVOLTA DALL’APPALTATORE | Descrivere i processi lavorativi effettuati presso la struttura della Stazione Appaltante | ||||
NUMERO LAVORATORI IMPIEGATI | Specificare presso la struttura della stazione appaltante | ||||
ORARIO DI LAVORO | |||||
RISCHI RELATIVI ALL’ ATTIVITÀ DELL’APPALTATORE, MEZZI E DESCRIZIONE ATTIVITÀ SVOLTE (ESTRARRE DAL DVR DELL’APPALTATORE/SUBAPPALTATORE) | |||||
FASE LAVORATIVA / MANSIONE | RISCHI INTRODOTTI | AREE D’INTERVENTO | PERIODICITÀ INTERVENTO | ELENCO ATTREZZATURE/ MACCHINARI/AUTOMEZZI | ELENCO SOSTANZE IMPIEGATE |
N.B. ALLA PRESENTE SCHEDA SINTETICA PUÒ ESSERE ASSOCIATO UNO SPECIFICO ALLEGATO DA PARTE DELL’APPALTATORE |
9. VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZA
La valutazione dei rischi coordinata tra Committente ed Appaltatore, con particolare riferimento ai rischi di interferenza, stabilisce le misure di prevenzione e protezione ritenute necessarie per il controllo dei rischi stessi. Tra le misure di prevenzione e riduzione dei rischi connessi alle interferenze evidenziate di massima importanza sono quelle di informazione e formazione.
In ogni caso la Ditta aggiudicataria dovrà produrre un piano di formazione il cui contenuto dovrà essere valutato ed approvato dal RSPP della Sede in una specifica riunione di cooperazione e coordinamento.
Alla definizione di dette misure si perviene attraverso un processo di valutazione che si svolge secondo le seguenti fasi:
FASE 1. | COMUNICAZIONE DI DETTAGLIATE INFORMAZIONI SUI RISCHI SPECIFICI ESISTENTI NELL'AMBIENTE IN CUI LE IMPRESE APPALTATRICI ED I LAVORATORI AUTONOMI SONO DESTINATI AD OPERARE E SULLE MISURE DI PREVENZIONE E DI EMERGENZA ADOTTATE. |
In fase di richiesta di lavori o servizi, il Committente fornisce all’appaltatore un documento, denominato DUVRI PRELIMINARE in cui sono riportati: • le informazioni generali e specifiche sui rischi per i luoghi di lavoro del committente • le misure di prevenzione adottate • le misure stabilite per la gestione delle emergenze • le procedure ed i regolamenti di sicurezza per gli appaltatori |
FASE 2. | VERIFICA DELL'IDONEITÀ TECNICO-PROFESSIONALE DELLE IMPRESE APPALTATRICI O DEI LAVORATORI AUTONOMI IN RELAZIONE AI LAVORI LORO AFFIDATI. |
La verifica dell’idoneità tecnico professionale delle imprese appaltatrici e subappaltatrici, che il committente è obbligato ad effettuare, si effettua con la richiesta e il controllo sugli appaltatori e subappaltatori del possesso di requisiti quali (in via esemplificativa e non esaustiva): • iscrizione alla Camera di Commercio • certificazione sulla regolarità contributiva • dichiarazione (punto 11) relativa agli adempimenti del D.Lgs. 81/2008 s.m.i. • documentazione relativa agli obblighi del D. Lgs. 50 /2016 s.m.i. |
FASE 3. | COOPERAZIONE CON GLI APPALTATORI PER L'ATTUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DAI RISCHI SUL LAVORO INCIDENTI SULL'ATTIVITÀ LAVORATIVA OGGETTO DELL'APPALTO E COORDINAMENTO DEGLI INTERVENTI ATTRAVERSO LO SCAMBIO DI INFORMAZIONI RECIPROCHE. |
Prima della stipula del contratto di appalto, il committente e l’appaltatore (compresi gli eventuali subappaltatori) effettuano sopralluoghi e riunioni specifiche, allo scopo di cooperare all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto e per coordinare gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, preoccupandosi di attuare un’opera di informazione reciproca anche al fine di eliminare i rischi dovuti ad interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell’esecuzione dell’opera complessiva. L’esito di tale incontro è riportato nel verbale di sopralluogo, cooperazione e coordinamento, all’interno del quale è tra l’altro riportato il nominativo del responsabile locale nominato dall’Appaltatore e sono indicate le misure di prevenzione e protezione collettive e individuali da adottare anche al fine di evitare le interferenze. Al fine di consentire la corretta gestione della procedura di coordinamento e cooperazione, l’Appaltatore (comprese le eventuali attività subappaltate) fornisce, oltre alle informazioni di cui sopra, copia del documento della sicurezza per l’esecuzione delle attività presso il sito del committente specifico per l’oggetto dell’appalto. |
FASE 4. | INTEGRAZIONE DEL DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI D’ INTERFERENZE PRELIMINARE E SOTTOSCRIZIONE DEL DUVRI. |
Terminata la fase preliminare di ricognizione dei pericoli, la Stazione Appaltante integra il documento unico di valutazione dei rischi di interferenza preliminare e redige il DUVRI, o il PSC ( nel caso di più ditte o di oltre 200 uomini giorno) in cui sono descritti, per quanto di rilievo ai fini della prevenzione nella gestione dell’appalto: • luoghi ed attività svolte dal committente • attività svolte dall’appaltatore e degli eventuali appaltatori • rischi derivanti dalle interferenze tra le attività • misure di prevenzione e protezione stabilite di comune accordo per l’eliminazione dei rischi da interferenza, ivi incluse quelle necessarie per la presenza di ulteriori appaltatori. Il documento viene sottoposto alla firma congiunta con l’Appaltatore. Al fine di non compromettere la validità delle misure di prevenzione e protezione adottate, l’appaltatore non potrà subappaltare i lavori senza preventiva comunicazione ed approvazione del committente e conseguente attestazione da parte di ogni Subappaltatore dell’avvenuta verifica dei rischi interferenziali e dell’accettazione delle misure definite nel DUVRI o dal PSC. |
Atteso il carattere “dinamico” il DUVRI viene revisionato al mutare delle situazioni originarie, quali l’intervento di subappalti, lavoratori autonomi, ulteriori forniture e pose in opera nonché in caso di modifiche di tipo tecnico, logistico o organizzativo che si sono rese necessarie nel corso dell’esecuzione delle attività previste.
9.1 VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENZIALI
Premesso che il comma 1 dell’art. 26 del D.Lgs. 81/08 e smi esclude la valutazione dei rischi d’interferenza
nei luoghi sottratti alla disponibilità giuridica del Committente, si rappresenta che:
• le attività oggetto dell’appalto dovranno essere effettuate secondo un progetto del servizio che sarà
oggetto di valutazione in sede di gara;
• i rischi espressi nella tabella rischi interferenza rappresentano una ricognizione dei rischi relativi alla tipologia della prestazione nell’ambito degli ambienti ove verrà erogato il servizio.
L'identificazione delle fonti di rischio da interferenze è stata guidata dalle conoscenze disponibili su norme di legge e standard tecnici, dati desunti dalle esperienze ed il contributo dato dai soggetti che a vario titolo hanno partecipato alla valutazione stessa. Tutte le attività finalizzate alla valutazione dei rischi ed sono state svolte secondo criteri predefiniti derivati dalle "LINEE GUIDA per la valutazione ed il controllo dei rischi, pubblicate dall'ISPESL e definite ed approvate nel 1996 dalle Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano e dagli Istituti centrali".
La valutazione preliminare ha riguardato sostanzialmente tutti i rischi di interferenza cui potenzialmente sono esposti i lavoratori del Committente e dell’Appaltatore, tuttavia, i sistemi di valutazione e quantificazione impiegati nella valutazione, sono stati diversi, in funzione del fatto che le azioni preventive e protettive fossero o no stabilite a priori. Si è provveduto alla quantificazione del rischio in termini analitici attraverso una stima dell'entità delle esposizioni. La stima del rischio è stata effettuata valutando due parametri fondamentali:
• gravità del danno che potrebbe derivare a una o più persone;
• probabilità che il danno si manifesti.
La probabilità, quando possibile, è stata valutata tenendo conto di tre fattori tutti direttamente legati ad aspetti che contribuiscono a causare una situazione potenzialmente pericolosa:
• probabilità che si manifesti l’evento pericoloso;
• probabilità che vi siano persone esposte all’evento pericoloso;
• probabilità che le persone esposte riescano a sfuggire i potenziali danni derivanti dall’evento pericoloso. Nelle successive tabelle 1 e 2 sono descritte le scale della Probabilità P e del Danno D ed i criteri per l'attribuzione dei valori.
Tabella 1 - Scala delle Probabilità " P
VALORE | LIVELLO | DEFINIZIONI/CRITERI |
4 | ALTAMENTE PROBABILE | ➢ Esiste una correlazione diretta tra la mancanza rilevata ed il verificarsi del danno ipotizzato per i lavoratori. ➢ Si sono già verificati danni per la stessa mancanza rilevati nella stessa Azienda o in Aziende simili o situazioni operative simili (consultare le banche dati delle fonti di danno, infortuni e malattie professionali dell'Azienda, dell'ISPESL, etc.). ➢ Il verificarsi del danno conseguente la mancanza rilevata non susciterebbe alcuno stupore in Azienda. |
3 | PROBABILE | ➢ La mancanza rilevata può provocare un danno, anche se non in modo automatico o diretto. ➢ E' noto qualche episodio in cui alla mancanza ha fatto seguito il danno. ➢ Il verificarsi del danno ipotizzato, susciterebbe una moderata sorpresa in Azienda. |
2 | POCO PROBABILE | ➢ La mancanza rilevata può provocare un danno solo su concatenazioni sfortunate di eventi. ➢ Sono noti solo rarissimi episodi già verificatisi. ➢ Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe grande sorpresa. |
1 | IMPROBABILE | ➢ La mancanza rilevata può provocare un danno per concomitanza di più eventi poco probabili indipendenti. ➢ Non sono noti episodi già verificatisi. Il verificarsi del danno susciterebbe incredulità. |
Tabella 2 - Scala dell'entità del Danno "D"
VALORE | LIVELLO | DEFINIZIONI/CRITERI |
4 | GRAVISSIMO | ➢ Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti letali o di invalidità totale. ➢ Esposizione cronica con effetti letali e/o totalmente invalidanti. |
3 | GRAVE | ➢ Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità parziale. ➢ Esposizione cronica con effetti irreversibili parzialmente invalidanti. |
2 | MEDIO | ➢ Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità reversibile. ➢ Esposizione con effetti reversibili. |
1 | LIEVE | ➢ Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità rapidamente reversibile. ➢ Esposizione con effetti rapidamente reversibili. |
Definiti il danno e la probabilità, il rischio viene automaticamente graduato mediante la formula:
P (PROBABILITÀ) X D (DANNO O MAGNITUDO) = R (RISCHIO)
ed è raffigurabile in un'opportuna rappresentazione grafico-matriciale del tipo indicato nell’esempio sotto
riportato, avente in ascisse la gravità del danno atteso ed in ordinate la probabilità del suo verificarsi.
Esempio di Matrice di Valutazione del Rischio “R”
PROBABILITÀ | 4 | 8 | 12 | 16 |
3 | 6 | 9 | 12 | |
2 | 4 | 6 | 8 | |
1 | 2 | 3 | 4 | |
DANNO |
I rischi maggiori occupano in tale matrice le caselle in alto a destra (danno letale, probabilità elevata), quelli minori le posizioni più vicine all'origine degli assi (danno lieve, probabilità trascurabile), con tutta la serie di posizioni intermedie facilmente individuabili.
La valutazione numerica e cromatica indica l’indice di rischio "IR" definibile per la fonte di rischio individuata.
Tabella 3 - Scala dell'entità dell’Indice di Rischio “IR”
VALORE | DEFINIZIONE RISCHIO |
IR > 8 | ALTO - Il rischio è alto e richiede un monitoraggio continuo ed un elevato livello di attenzione |
4 IR 8 | MEDIO - Il rischio è sotto controllo ma richiede attenzione per contenerne e/o ridurne l’entità |
2 IR 3 | BASSO - Il rischio è sotto controllo ad un livello accettabile, conformemente alle norme di riferimento |
IR = 1 | TRASCURABILE - Il rischio è insignificante ora e non è ragionevolmente prevedibile che aumenti in futuro |
Si riporta nelle schede seguenti l’analisi dei rischi da potenziali interferenze nelle aree oggetto di appalto.
RISCHIO INTERFER. | PERICOLO RILEVATO | FATTORE DI RISCHIO (PXD) | AREA | MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ADOTTATE | MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DA INTERFERENZE / DA COORDINAMENTO |
RISCHIO STRUTTURALE | Caratteristiche strutturali dei luoghi di lavoro | BASSO | Intero stabile | Le strutture sono realizzate e mantenute in conformità alle specifiche norme di riferimento. | Non è previsto il sovraccarico strutturale per l’attività in appalto, né le attività d’appalto prevedono interventi sulle strutture dell’immobile. Si dispone all’appaltatore l’utilizzo delle strutture in maniera idonea nonché il divieto della modifica degli elementi in modo da mantenere inalterate le condizioni di sicurezza. |
Caratteristiche dei parapetti | TRASC | Intero stabile | Viene effettuata la manutenzione e verifica periodica sullo stato di conservazione e sulla stabilità dei parapetti interni ed esterni. | ||
Caratteristiche delle scale fisse | TRASC | Intero stabile | Sono realizzate a regola d’arte ed i gradini non sono scivolosi in relazione al normale utilizzo delle scale. | ||
Caratteristiche uscite, porte , finestre e superfici vetrate | BASSO | Intero stabile | Le uscite / porte / finestre sono regolarmente mantenute in conformità alle specifiche norme di riferimento. L’Azienda, ove necessario, adotta idonea segnaletica di sicurezza. | ||
Caratteristiche percorsi di transito interni ed esterni | BASSO | Tutti gli stabili | I percorsi di transito interni ed esterni sono regolarmente mantenute al fine di evitare il presentarsi di fonti d’inciampo, scivolamento, buche o avvallamenti pericolosi. Il fondo delle aree esterne aziendali è regolarmente manutenuto. Nelle aree esterne non sono consentiti depositi di materiale di scarto, obsoleti, ecc, ad eccezione di quello appositamente autorizzato ed idoneamente delimitato. | Si dispone il mantenimento delle aree libere e pulite e il divieto di destinare gli spazi a deposito di materiale di scarto e di risulta se non espressamente autorizzati dell’Azienda ed opportunamente delimitati e segnalati. |
RISCHIO INTERFER. | PERICOLO RILEVATO | FATTORE DI RISCHIO (PXD) | AREA | MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ADOTTATE | MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DA INTERFERENZE / DA COORDINAMENTO |
Utilizzo di vie di circolazione esterne – investimento da automezzi | BASSO | Parcheggi e viabilità | Sono adottate idonee misure per i pericoli dovuti a guasti o lavori di riparazione e manutenzione delle aree di transito esterne. Si rappresenta la presenza di altri veicoli circolanti condotti sia da dipendenti dell’Azienda che di altre Ditte in appalto e dagli utenti della struttura. E’ presente limitato traffico pedonale. All’interno dell’Azienda tutti i mezzi devono procedere comunque “a passo d’uomo”. | Si dispone il divieto di manovrare contemporaneamente ad altri automezzi nelle aree prospicienti l’area di cantiere. L’accesso e la circolazione dei mezzi nelle aree della struttura deve avvenire rispettando la segnaletica esistente e conformemente alle regole generali del codice della strada. |
RISCHIO INTERFER. | PERICOLO RILEVATO | FATTORE DI RISCHIO (PXD) | AREA | MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ADOTTATE | MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DA INTERFERENZE / DA COORDINAMENTO |
RISCHIO ELETTRICO | Uso improprio impianti elettrici | BASSO | Tutti gli stabili | Gli impianti e le apparecchiature sono mantenuti in conformità alle norme CEI e al D.M. 37/08 smi. | Si dispone all’appaltatore, ove necessario, l’utilizzo di apparecchiature rispondenti alle vigenti norme e sottoposte a verifiche preventive di sicurezza e manutenzione periodica e non il corretto uso degli impianti elettrici. |
Sovraccarichi e cortocircuiti | BASSO | ||||
Elettrocuzione | BASSO | ||||
Impianto di messa a terra e scariche atmosferiche | TRASC | Il piano di emergenza della Sede disciplina la gestione delle situazioni di emergenza. | L’appaltatore deve seguire rigorosamente le procedure previste procedendo alla relativa formazione del proprio personale. | ||
Uso di attrezzature elettriche/elettromedicali | BASSO | ||||
Black out | TRASC |
RISCHIO INTERFER. | PERICOLO RILEVATO | FATTORE DI RISCHIO (PXD) | AREA | MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ADOTTATE | MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DA INTERFERENZE / DA COORDINAMENTO |
RISCHIO MECCANICO | Caduta oggetti dall’alto | BASSO | Intero stabile | Utilizzo di idonee scaffalature ancorate a punti fissi. | Evitare lavorazioni che espongono l’operatore al rischio di caduta dall’alto (H< 2 metri). |
Caduta persone dall’alto | TRASC | Intero stabile | Utilizzo di idonee scale marcate CE che consentano all’operatore di accedere ai ripiani degli scaffali. | ||
Caduta/inciampo per pavimentazione scivolosa/ presenza ostacoli | BASSO | Intero stabile | Pavimenti antiscivolo regolarmente mantenuti. Disposizioni per il personale aziendale ed altri appaltatori per il regolare utilizzo degli spazi. | Attenzione e rispetto della segnaletica mobile per la presenza di rischio scivolamento / inciampo / ostacoli. Si dispone l’eliminazione degli eventuali ostacoli al termine delle attività ed ove necessario per le attività l’appaltatore deve apporre idonea segnaletica mobile. |
RISCHIO INTERFER. | PERICOLO RILEVATO | FATTORE DI RISCHIO (PXD) | AREA | MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ADOTTATE | MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DA INTERFERENZE / DA COORDINAMENTO |
RISCH IO INCE | Impianti a rischio specifico | BASSO | Aree tecnologiche | Il piano di emergenza disciplina la gestione delle situazioni di emergenza. | Si dispone il divieto di fumo e l’utilizzo di fiamme libere. |
RISCHIO INTERFER. | PERICOLO RILEVATO | FATTORE DI RISCHIO (PXD) | AREA | MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ADOTTATE | MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DA INTERFERENZE / DA COORDINAMENTO |
Mezzi d’estinzione e segnaletica/ luci d’emergenza per l’esodo forzato | BASSO | Intero stabile | Presenza di mezzi di estinzione di primo intervento (quali estintori, manichette, (coperte antifiamma) regolarmente manutenuti e sottoposti a verifica periodica. Addestramento antincendio ed alle Procedure di Emergenza. Impianti d’illuminazione di emergenza funzionanti, regolarmente manutenuti e sottoposti a verifica periodica. | In caso di emergenza attuare le procedure di emergenza previste dal Piano Emergenza Evacuazione aziendale. | |
Vie di fuga/Uscite di emergenza/ Compartimentazioni | MEDIO | Intero stabile | |||
RISCHIO BIOLOGICO | Contaminazione da arredi, attrezzature, polvere, impianti di climatizzazione | TRASC | Intero stabile | Sono applicate in Azienda le procedure di prevenzione previste dalle raccomandazioni universali e precauzioni standard per l’igiene. | Si dispone di applicare le raccomandazioni universali e precauzioni standard per l’igiene. |
| Ergonomia delle postazioni di lavoro ed organizzazione degli spazi lavorativi | BASSO | Intero stabile | Sono rispettati i principi ergonomici nell’organizzazione del lavoro, nella strutturazione e disposizione dei posti di lavoro, nella scelta delle attrezzature e nella definizione dei metodi di lavoro. | Si dispone che l’appaltatore utilizzi le eventuali postazioni di lavoro e/o apparecchiature messe a disposizione dell’Azienda conformemente alle indicazioni del costruttore. |
Condizioni microclimatiche | TRASC | Intero stabile | Le aree sono dotate di impianto di regolazione del microclima realizzato secondo le norme vigenti e regolarmente mantenuto. | Non si prevedono interferenze con l’appalto in questione. | |
Emergenze in genere | BASSO | Intero stabile | Gli operatori aziendali sono stati adeguatamente formati in merito al alle Procedure di Emergenza. Il piano di emergenza disciplina la gestione delle situazioni di emergenza. | Si dispone che l’appaltatore segua rigorosamente le procedure previste dall’azienda per eventi interessanti il complesso. |
RISCHIO ORGANIZZATIVO
RISCHIO INTERFER. | PERICOLO RILEVATO | FATTORE DI RISCHIO (PXD) | AREA | MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ADOTTATE | MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DA INTERFERENZE / DA COORDINAMENTO |
Emergenze sanitarie | TRASC | Intero stabile | Il personale aziendale è formato in merito al primo soccorso in quanto operante in ambito sanitario. | ||
Esercizio impianti tecnologici | BASSO | Vedasi aree tecnologiche | Gli impianti sono realizzati e mantenuti in conformità alle norme CEI e al D.M. 37/08 s.m.i. | Si dispone all’appaltatore l’utilizzo di apparecchiature rispondenti alle vigenti norme e sottoposte a verifiche preventive di sicurezza e manutenzione periodica e non il corretto uso degli impianti elettrici | |
Individuazione e gestione locali/ impianti a rischio specifico | BASSO | Vedasi aree tecnologiche | |||
Formazione / informazione | n.a. | / | Il personale aziendale è oggetto di formazione secondo il protocollo formativo aziendale in materia di sicurezza sul lavoro. | Si dispone all’appaltatore l’obbligo di formazione del proprio personale su tutti i rischi presenti negli ambienti dell’azienda. |
10. DEFINIZIONE DEI COSTI DELLA SICUREZZA DA INTERFERENZA
Premesso che l’art. 2087 del Codice Civile obbliga il Datore di Lavoro ad: “adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro”, l’Appaltatore (compresi gli eventuali subappaltatori) è pertanto obbligato a farsi carico di tutti i costi derivanti dall’applicazione della legislazione e delle norme tecniche vigenti al fine di salvaguardare la salute e la sicurezza dei propri lavoratori.
Per questo principio, ad esempio, le spese da sostenere per dotare i lavoratori dei dispositivi di protezione individuale non rientrano nei costi della sicurezza, a meno che tali dispositivi si rendono necessari per la presenza di interferenze tra lavorazioni di due soggetti imprenditoriali diversi. Il medesimo principio si applica anche alla sorveglianza sanitaria dei lavoratori che risulta responsabilità ed onere economico dell’Appaltatore.
Gli oneri della sicurezza determinati devono essere compresi nell'importo totale dei lavori (cioè devono essere inclusi nel computo di progetto) ed individuano la parte del costo dell'opera o del servizio da non assoggettare a ribasso d’offerta.
L’Appaltatore deve invece indicare obbligatoriamente nell’offerta i costi della sicurezza specifici afferenti
all’esercizio dell’attività svolta dalla propria impresa; la Stazione Appaltante dovrà valutare, anche in quei casi in cui non si procede alla verifica delle offerte anomale, la congruità dei costi indicati rispetto all’entità e alle caratteristiche del servizio.
In situazioni particolari o dove ritenuto opportuno, comunque definibili in sede di Riunione di Cooperazione
e Coordinamento, l’Azienda potrà farsi carico della misura di sicurezza aggiuntiva senza farla gravare in alcun
modo sull’appaltatore.
Sulla base dei rischi interferenti analizzati, qualora le interferenze sono eliminabili con procedure tecnico organizzative o con oneri a carico della Stazione Appaltante e fatta eccezione per le misure preventive e protettive di carattere comportamentale/prescrittivo che non generano costi, non sono stati individuati costi (non soggetti a ribasso) in fase preliminare che riguardano le misure preventive e protettive necessarie all’eliminazione o la riduzione di tali rischi interferenti.
Descrizione Misure di sicurezza da interferenze | u.m. | Quant. | Prezzo/ u.m. | Totale | |
1. | APPRESTAMENTI DI SICUREZZA: RECINZIONI, TRANSENNE, CARTELLONISTICA PER OBBLIGHI E DIVIETI | COMP UTO | 27.797,40 | ||
METRI | |||||
CO | |||||
EST. | |||||
Totale costi della sicurezza da interferenze non soggetto a ribasso d’asta | 27.797,40 € |
11. MODELLO DI DICHIARAZIONE ADEMPIMENTI D. LGS. 81/08 s.m.i.
Spett.le
SU CARTA INTESTATA DELL’APPALTATORE MINISTERO DELL’INTERNO
Sede Didattico Residenziale di Xxx Xxxxxxxxx 000, 00000 Xxxx
Oggetto APPALTO:
Dichiarazione adempimenti sulla Sicurezza sul Lavoro - D. Lgs. 81/08 s.m.i.
Il sottoscritto_ (allegata fotocopia di valido documento d’identità) Legale Rappresentante o Titolare della Ditta con sede legale in Via
dichiara quanto segue
1. Che il personale impiegato per l’Appalto in oggetto:
- è dotato delle abilitazioni necessarie;
- risulta idoneo alle mansioni specifiche, in conformità alla sorveglianza sanitaria ove prevista - art.41 D. Lgs. 81/08 s.m.i.;
- è adeguatamente informato e formato sulle misure di prevenzione e protezione relative alle mansioni svolte, sulle procedure di emergenza e di primo soccorso - art. 36-37 D. Lgs. 81/08;
- è dotato di ausili, dispositivi di protezione individuali, idonei alla sicurezza del lavoro da eseguire;
- è riconoscibile tramite tessera di riconoscimento esposta bene in vista sugli indumenti, corredata di fotografia, e contenente le generalità del lavoratore, l'indicazione del datore di lavoro e dell’impresa in appalto;
2. Che l’Appaltatore possiede il Documento di Valutazione dei Rischi ed il programma di miglioramento, art.
17 D. Lgs. 81/08, con evidenza della tutela di ogni lavoratore e di ogni attività;
3. Che i mezzi e le attrezzature previsti per l’esecuzione dell’Appalto sono idonei, conformi alle norme di
sicurezza vigenti, dotati dei necessari documenti di certificazione e controllo;
4. Che l’Appaltatore adotta/non adotta un sistema ex-D. Lgs. 231/01 relativo almeno ai reati legati all’igiene e sicurezza sul lavoro di cui all’art. 300 del D. Lgs 81/08 s.m.i.;
5. Che il costo relativo alla sicurezza del lavoro è indicato nell’offerta, e dettagliato nelle misure adottate rispetto all'entità e alle caratteristiche dei lavori, dei servizi e forniture;
6. Che ha preso visione la valutazione preliminare dei rischi da interferenze (DUVRI Preliminare).
Si comunica inoltre
Datore di lavoro : Tel. e-mail Responsabile Servizio Prev. e Protezione : Tel. e-mail Medico Competente: Tel. e-mail Altre informazioni che si ritiene utile fornire in merito alla qualificazione organizzativa:
Lì, In fede, x.xx
RSPP DITTA .
……………………………………
LEGALE RAPPRESENTANTE DELLA DITTA APPALTATRICE:
…………………………………………………………
RSPP COMMITTENTE
Arch. Xxxxxxxx Xxxxxxxx
IL DATORE DI LAVORO COMMITTENTE IL DIRETTORE CENTRALE
Dott. Xxxxxxxxx Xxxxx