PREMESSA CONTRATTO INTEGRATIVO ARES 118
Azienda Regionale Emergenza Sanitaria 118
PREMESSA CONTRATTO INTEGRATIVO ARES 118
Il contratto integrativo costituisce strumento per la concreta interpretazione e realizzazione degli articoli contrattuali per la piena funzionalità del servizio erogato.
Lo stesso non è finalizzato a contrattare materie già previste, ma costituisce strumento per chiarire, disciplinare, interpretare e definire gli aspetti delegati alla trattativa aziendale; per quanto non precisato o integrato con il presente Contratto Collettivo Integrativo Aziendale si fa specifico riferimento alle norme legislative vigenti e ai CCNL.
Esso deve raggiungere una valenza aziendale attraverso l’istituto della trattativa e la concertazione tra la RSU, le XX.XX. e l’Azienda per tutti quegli aspetti che possano consentire elementi di innovazione e incentivazione a beneficio del personale, con il reale riconoscimento dell’attività svolta a favore dell’utenza per l’erogazione di un servizio sanitario pubblico d’emergenza efficace ed efficiente.
Dal primo Contratto Integrativo dell’ARES 118 deve emergere con “ forza l’idea del personale come grande risorsa dell’Azienda è necessario pertanto:
Servizio Infermieristico :
• Riaffermare quanto prevede la legge 251/00 la responsabilità organizzativa-gestionale del personale da parte dei Servizi Infermieristici.
• Confermare la direzione infermieristica del SAI del personale sanitario (infermieri e operatori tecnici), intesa a garantire l’efficace funzionamento delle aree operative nonché i loro livelli di integrazione.
• Questo obiettivo si raggiunge tramite la riappropriazione degli strumenti e delle attività di propria competenza quali la determinazione del fabbisogno personale, controllo e valutazione della qualità, assegnazioni, mobilità del personale , etc…
Formazione :
• Garantire una formazione permanente e continua aggiornata alla tecnologia più avanzata ;
• Organizzare la formazione dei dipendenti in maniera più capillare e decentrata ;
• Promuovere il processo formativo che sia di accompagnamento al processo di riconversione del sistema sanitario (con particolare attenzione a un sistema sanitario organizzato in reti e percorsi assistenziali integrato con altri servizi) ;
• Promuovere e diffondere la cultura della qualità delle prestazioni e del rapporto con l’utenza ;
• Promuovere attraverso la formazione e corsi comuni, una cultura di integrazione e lavoro sinergico con le altre figure professionali presenti sul territorio : medici di famiglia,infermieri e medici di PS- del territorio .
Trasparenza degli atti :
La CGIL è chiamata a tutelare i lavoratori ed i loro diritti.
Ciò richiede un buon uso delle risorse, appropriatezza e trasparenza delle scelte gestionali e amministrative. E’ necessario ricreare un senso etico e meritocratico del sistema attraverso:
accesso agli atti, pubblicità, consultabilità online di delibere, bilanci, determinazioni aziendali, atti concorsuali e curriculum professionali, nuove regole e criteri che non sacrificano più le competenze e le professionalità
• Rafforzare la presenza ed il ruolo dell’infermiere presso gli organismi collegiali interni, quali comitati pari opportunità, nucleo di controllo qualità , commissioni di concorso, consiglio dei sanitari
• Fissare regole più trasparenti per le procedure di mobilità con una chiara formulazione dei criteri, ( tra i quali il numero di mobilità permesse all’interno di un anno, procedure dei bandi di mobilità );
• Xxxxxxx gli standard di personale tecnico e infermieristico per le postazioni, al di sotto dei quali non può essere garantito il trasferimento del personale;
• Creare un osservatorio permanente che verifichi costantemente le dotazioni organiche di personale ed il reale fabbisogno promuovendo interventi urgenti.
Appropriatezza e riorganizzazione del Sistema
Si ritiene di dover riflettere sulle conseguenze del modello organizzativo delle macroaree, che avrebbe dovuto essere gestito in maniera condivisa ed integrata con le altre macroaree e/o articolazioni del SAI, che invece sono risultate segmentazioni alle dirette dipendenze delle strutture complesse di area medica
Un uso distorto di tale modello ha determinato solo un forte decentramento del territorio senza favorire quella rete di connessioni importanti per attuare una strategia di integrazione e governance del sistema stesso.
• Riorganizzare alcune macroaree in aree di “ effettiva operatività o di afferenza , e/o contigue, ove normalmente gli operatori svolgono la loro attività promuovendo l’integrazione con le altre aree
• Individuare i livelli di responsabilità e/o di direzione per macroarea, postazione e SAI
• ripensare ai compiti dei professionisti con PO, dei Coordinatori, del SAI, al fine di evitare sovrapposizioni di ruoli, repliche di servizi già esistenti, servizi-fotocopia, confusione mirata alla non individuazione delle dirette responsabilità con sprechi di risorse umane ed economiche .
• Ridefinire il rapporto gerarchico / funzionale con il SAI e l’Area medica sollevando quest’ultima dalle funzioni dirette di gestione del personale che vanno restituite al SAI
• Adottare nuovi modelli organizzativi e nuovi esempi di erogazione delle prestazioni in Integrazione con i servizi territoriali attraverso accordi specifici, ridefinendo i rapporti con altri i sistemi deputati all’emergenza-urgenza sanitaria 118 : PS, Punti di Primo Intervento, distretti, ambulatori infermieristici per codici verdi e bianchi. Facilitare la ricollocazione del personale non idoneo (escluso dai turni e dal servizio e previa loro richiesta) presso le strutture ospedaliere non più utilizzate come tali, ma adoperate come strutture territoriali di prossimità , coinvolgendoli in attività di triage codici verdi e bianchi previo accordi con il personale e le Aziende di riferimento;per favorire ed essere gli attori principali della riorganizzazione del lavoro della rete territoriale di emergenza e per favorire un turnover del personale.
Prevenzione del rischio e del burn out nell’ambiente di lavoro
Nel ribadire l’importanza della natura completamente pubblica dell’ARES 118 va, quindi, assunto, l’impegno al superamento di ogni forma di lavoro precario e/o esternalizzato, riaffermando con forza la qualità del servizio e la valorizzazione del lavoro.
È necessario riconoscere la pubblica funzione del lavoro svolto nell’ARES 118, l’utilità sociale a cui esso concorre, considerato che in questo contesto gli aspetti motivazionali del lavoro diventano determinanti per il raggiungimento degli obiettivi.
Per il conseguimento di questi obiettivi è indispensabile applicare correttamente il “protocollo sulle relazioni sindacali” sia come metodo che come strumento di lavoro all’interno di ogni singola realtà provinciale di Roma, Rieti, Latina, Viterbo e Frosinone.
In attesa che l’Amministrazione presenti alle parti sociali il proprio “Piano Strategico Sanitario in Emergenza Sanitaria 118 ” la FP CGIL ARES 118 intende realizzare un modello organizzativo fondato sulla partecipazione dei lavoratori/ici tramite consultazione obbligatoria sul testo definitivo del Contratto Integrativo Aziendale e che prevede :
• Un piano di risanamento delle postazioni dell’ARES 118 e delle Centrali Operative con incremento ed adeguamento tecnologico, utilizzando appositi stanziamenti regionali e quelli relativi all’ex art. 20;
• Adeguamento della dotazione organica con particolare riferimento all’assunzione di personale infermieristico ed autista.
L’adeguamento della dotazione organica deve necessariamente prevedere l’adeguamento e la presenza di più Unità infermieristiche rispetto alle altre figure professionali ( le professioni sanitarie, in particolare gli infermieri, sono oggi la categoria più esposta al precariato ed a condizioni difficile di lavoro per il blocco del turn-over).
L’appropriatezza della risposta assistenziale, organizzativa, lo spostamento verso il territorio di attività infermieristiche (ambulatori infermieristici, PPI etc ) il nuovo modello di integrazione che si ritiene opportuno implementare, deve necessariamente favorire questa figura professionale.
Le competenze infermieristiche hanno un ruolo centrale nell’impiego di aiuto in supporto ai mezzi , nell’attuazione dei percorsi assistenziali, dei protocolli operativi.
Si ritiene altresì fondamentale garantire la presenza dell’ “autista soccorritore” facendo valere il riconoscimento normativo di questa figura professionale , in un sistema erogatore di prestazioni sicure e di qualità.
Definire per ciascuna area e ciascun ruolo il numero opportuno di personale per il miglior funzionamento dei servizi, rendere più flessibile e/o controllata la mobilità,sulla base di indicatori predefiniti di squilibrio territoriale delle risorse .
• Orario di lavoro unificato in tutta l’azienda con articolazione dei turni in:
1. Turnetto: 3-2 (h.24 totale) ovvero mattina, pomeriggio, notte, riposo
2. Turnetto accorpato: 2-3 (h.24 totale) ovvero mattina + pomeriggio , notte, riposi
La turnistica deve necessariamente garantire la sicurezza dell’operatore e dell’utente.
Imponendo di base l’obbligo di tante ore consecutive, non garantiamo le pari opportunità a tanti operatori soprattutto di sesso femminile , che non vogliono sia programmato in ordinario un orario straordinario.
Il turno 1 mattino 1 pomeriggio 1 notte Smonto notte 1 riposo è il turno che non obbliga l’operatore a effettuare le 12 ore consecutive Questo turno permette di avere più presenze nel mese e se contrattato il conteggio delle ore di malattia effettive (7ore turno mattino, 8 ore turno pomeridiano, 9 ore turno notturno)
Riconoscimento a TUTTO il personale turnante nelle 24/h di 15’ per indossare e dismettere la divisa di lavoro e permettere il passaggio-ricezione delle consegne.
Amministrativi , Tecnici : flessibilità in ingresso ed uscita dal lavoro
• Ampliamento e ridisegno della rete delle postazioni, con individuazione di macropostazioni per aree omogenee .
Il polidecentramento che doveva facilitare l’organizzazione e garantire la presenza del Sistema più vicina all’operatore ha, di fatto, determinato la parcellizzazione del sistema in tanti subsistemi non integrati tra loro, anarchicamente organizzati secondo proprie logiche di potere, senza il rispetto di regole comuni e di una direttiva infermieristica univoca in tutte le aree e province;
• Riconoscimento rischio biologico - chimico al personale addetto alle Ambulanze ;
• Riconoscimento indennità di Coordinamento al Soccorso per personale infermieristico impegnato nelle Centrali Operative . nelle Ambulanze e nell’Automediche ;
Il coordinamento è una delle attività proprie, se non uniche, dell’operatore che lavora presso la Centrale Operativa non potendo fare lavoro operativo ; così dicasi per l’operatore che si trova sui mezzi di soccorso .
L’indennità di coordinamento dovrebbe corrispondere ad una reale ed esclusiva attività di coordinamento . Riconoscimento della indennità di presenza per almeno 26gg lavorativi (riposi compensativi)
• Definizione standard del personale addetto alla gestione del soccorso in Centrale operativa
• Riorganizzazione del servizio elisoccorso in modo da permettere a tutto il personale infermieristico, in possesso dei requisiti, alla partecipazione finalizzata alla massima valorizzazione professionale;
• S’IMPONE IL rispetto delle graduatorie, e del tempo di durata delle stesse.
• Sicurezza negli ambienti e luoghi di lavoro con l’incremento del numero dei Rappresentanti dei lavoratori per la Sicurezza congruo all’organizzazione dell’Ares quale Azienda Regionale , con l’attivazione della scheda di valutazione sulla “movimentazione dei carichi “ al fine di poter garantire il corretto svolgimento dei compiti assegnati al personale , nel rispetto della sicurezza ( metodo NIOSH – OCRA )
Personale Amministrativo Personale decentrato
la presenza di tanti amministrativi nelle sedi decentrate (uffici infermieristici periferici), non ha risolto le problematiche inerenti i tabulati, i conteggi delle ore e tutto quello di spettanza amministrativa.
Attualmente gli amministrativi decentrati vengono impiegati in funzioni simil –infermieristiche quali la ricerca del personale, la distribuzione di ore di straordinario, le assegnazioni e mobilità,le istruttorie di procedimenti disciplinari e altro : si ritiene pertanto necessario riaffidarli alle loro aree di competenza sotto una direttiva amministrativa per le attività connesse al proprio ruolo e profilo professionale ; utilizzando tali competenze nei vari settori dell’area amministrativa (economale - patrimoniale-amministrativa/contabile etc ) ai fini di una migliore integrazione degli uffici , di una semplificazione amministrativa e di una riduzione della burocrazia.
Dotazione organica
Definizione della dotazione organica del personale amministrativo, considerato che attualmente alcuni uffici risentono notevolmente la carenza di personale, si chiederà di programmare processi di mobilità chiari trasparenti e soprattutto in armonia con ogni norma vigente ed il CCNL, una prima ed immdeiata soluzione potrà essere trovata a costo zero favorendo il passaggio orizzontale del personale riconosciuto permanentemente inidoneo al servizio d’istituto,
riconoscimento del :
• Premio giornaliero di presenza
• Buoni pasto, con unificazione del trattamento rispetto al resto del comparto sanitario / tecnico
• Istituzione progetti obiettivi per il personale del Comparto Amministrativo, è opportuno evidenziare che grazie all’istituzione del progetto obiettivo partito nell’anno 2011 destinato all’applicazione del decreto Legislativo 64/2011 (lavori usuranti) siamo una delle poche Aziende nel Lazio che stà consentendo ai propri dipendenti di essere collocati in quiescenza con i benefici previsti dal Decreto Legislativo suddetto.
E’ opportuno precisare che soltanto la CGIL si è fatta promotrice nei confronti dell’Amministrazione di xxxxxxx detto progetto nell’indifferenza assoluta delle altre sigle sindacali.
• Aggiornamento e formazione obbligatoria
ORARIO DI LAVORO :
1. L'orario di lavoro è di 36/h settimanali per tutto il personale ed è funzionale ai seguenti criteri:
⚫ All'orario di servizio;
⚫ Alla formazione professionale continua e permanente degli operatori sanitari, tecnici, amministrativi;
⚫ Alla formazione obbligatoria sulla sicurezza individuale e degli ambienti e luoghi di lavoro;
⚫ All'apertura giornaliera al pubblico dei Servizi U.R.P.;
⚫ All'apertura giornaliera pomeridiana dei Servizi amministrativi a favore dei dipendenti;
⚫ Al miglioramento della qualità nelle prestazioni nell'ambito dell'emergenza sanitaria;
⚫ Al miglioramento dei rapporti funzionali con altre Amministrazioni Pubbliche e private ;
⚫ Al mantenimento dell'efficienza nelle 24/h dei servizi di emergenza.
2. Al fine di valorizzare la professionalità per tutti i profili professionali coinvolti direttamente nell'emergenza sanitaria e nei supporti Logistici e di Autoparco , quattro ore dell'orario mensile sono finalizzati all'attività di formazione individuale – professionale e/o di partecipazione al attività formative – didattiche , in conformità al Piano Formativo Aziendale già approvato con delibera.
3. Di norma le ore individuate al punto 2, vengono utilizzate su richiesta con cadenza mensile e , per particolari esigenze di servizio , potranno essere cumulate in ragione massima di 7gg per anno solare , e fruite entro il 31 Dicembre di ogni anno.
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4. Per il personale a tempo parziale verticale il numero delle ore finalizzate all'attività di formazione obbligatoria individuale sarà proporzionato alle giornate di lavoro effettivamente prestato nell'anno.
La fruizione delle ore deve essere, in ogni caso, compatibile con le esigenze funzionali della struttura di appartenenza e non può in alcun modo comportare una mera riduzione dell'orario di lavoro.
5. Per il personale turnante nelle 24/h il passaggio / ricezione delle consegne verrà garantito, previa timbratura del dipendente, dall'anticipo del turno di lavoro di 15 minuti obbligatori, calcolati in automatico dal sistema informatico di rilevazioni presenze senza produrre lavoro straordinario, a compensazione del debito orario mensile.
6. La flessibilità dell'orario di lavoro, per tutti i dipendenti, viene concessa compatibilmente alle esigenze di servizio, nei casi in cui dovessero sussistere particolari esigenze personali, su richiesta del dipendente, per un massimo di 30 minuti, ad esclusione del personale turnante in 24/h e dei dipendenti in orario ridotto ai sensi delle vigenti disposizioni normative in materia.
Tale concessione, formalizzata dai Responsabili di XX.XX.XX. e/o XX.XX.XX. avrà valenza trimestrale / semestrale.
7. La distribuzione dell'orario di lavoro , espressa in turni di servizio , è improntata ai criteri di flessibilità, tenuto conto che diversi sistemi di articolazione dell'orario di lavoro possono anche coesistere, utilizzando in maniera programmata tutti gli istituti che possono rendere concreta una gestione flessibile dell'organizzazione del lavoro e dei servizi in funzione di un'organica ed omogenea distribuzione dei carichi di lavoro individuale.
8. L'orario di lavoro continuato ed articolato in turni di servizio, laddove le esigenze del servizio richiedono la presenza del personale nell'orario delle 12-24/h, viene programmato con l'effettuazione di turni giornalieri di 6/h ed in via transitoria sarà possibile organizzare una turnazione che preveda un tempo di lavoro superiore nel limite massimo di 12/h giornaliere e che produce un orario aggiuntivo giornaliero , per il quale è fatto obbligatorio il suo recupero ( riposo compensativo ).
9. Al personale convocato dal Tribunale per testimonianza e/o citati per l'attività istituzionale dell'ARES 118 l'orario certificato dalla Cancelleria viene riconosciuto come “servizio lavorativo”
ARTICOLAZIONE TURNI :
Saranno adottati dall'Azienda due diverse tipologie di turni di lavoro in “quinta” o in “multipli di quinta” , che comporteranno tutti , di base , la seguente articolazione :
• Mattino
• Pomeriggio
• Notte
• Smonto notte
• Riposo
I turni dovranno essere così costituiti :
⚫ Turnetto: 3 – 2 (h.24 totale) ovvero mattina, pomeriggio, notte, smonto notte, riposo.
⚫ Turnetto accorpato 2 – 3 ( h.24 totale) ovvero mattina + pomeriggio, notte , riposi
A tutto il personale turnante di cui sopra viene applicato il punto 5 ( 15/minuti per indossare e dismettere gli indumenti di lavoro e per la realizzazione del passaggio/ricezione consegne ).
Per il personale addetto ai Servizi di: Emergenza, Postazioni, Centrali Operative, Servizio Logistico, Servizio Autoparco non è prevista alcuna flessibilità ed il cambio turno è caratterizzato del “cambio a vista”.
Personale su turno unico
Amministrativi: tutti i giorni feriali escluso il sabato, dalle h.7.30 alle h.13.30 con due prolungamenti settimanali, dopo pausa di 30 minuti e rientro in servizio dalle h.14.00 alle h.17.00 è consentita una flessibilità di 60 minuti in entrata dalle h.7.30 alle h.8.30. Il ritardo nell'ambito della sola flessibilità è recuperato al fine giornata con uscita posticipata e/o entro la fine del mese.
Tecnici: tutti i giorni feriali, escluso il Sabato, dalle h.8.00 alle h.14.00 con due rientri settimanali dalle h.14.30 alle h.17.30, è consentita una flessibilità in entrata di 60 minuti . Il ritardo nell'ambito della sola flessibilità è recuperato alla fine del turno con uscita posticipata e/o entro la fine del mese.
L'osservanza dell'orario di lavoro da parte del dipendente è accertato con efficaci controlli di tipo automatico, uniformati per tutta l'Azienda.
Modalità sostitutive, in quanto eccezioni, sono definite di concerto tra L'Amministrazione, le XX.XX. e la RSU Aziendale.
Il lavoro deve essere organizzato in modo da valorizzare il ruolo interdisciplinare dei gruppi e la responsabilità di ogni operatore nell'assolvimento dei propri compiti istituzionali.
La priorità nell'impiego flessibile , purché compatibile con l'organizzazione del lavoro delle strutture , per i dipendenti in situazioni di svantaggio personale , sociale e familiare e dei dipendenti impegnati in attività di volontariato ai sensi della Legge 11 Agosto 1991 n° 266 o per gli aventi diritto ai benefici in materia di tutela della maternità viene garantita con l'istituzione presso l' U.O.C. del S.A.I. di uno “sportello di ascolto” ove il dipendente potrà rivolgersi direttamente.
Garantire la presenza nelle varie commissioni istituite dall’atto aziendale (Commissione per le Pari opportunità, comitati etici, paritetica collegi tecnici etc ) di personale infermieristico del SAI a tutela delle figure professionali coinvolte.
Affermare e tutelare i diritti costituzionalmente protetti (L104 ) garantendo la trasparenza delle scelte amministrative, non permettendo di penalizzare e/o sanzionare chi ne usufruisce, nelle :
• selezioni interne
• nelle assegnazioni Roma, 8 Febbraio 2012