COMUNE DI MINERBE
COMUNE DI MINERBE
PROVINCIA DI VERONA
GARA APPALTO PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA ANNI 2014 – 2023
Capitolato speciale di appalto
INDICE
Art. 1 Oggetto dell’appalto Art. 2 – Requisiti della ditta Art. 3 - Immobili
Art. 4 – Durata dell’appalto Art. 5 - Tipologia di utenza
Art. 6 - Tipologia di servizio richiesto Art. 7 - Dimensioni presunte dell’utenza Art. 8 - Interruzione del servizio
Art. 9 – Obblighi generali dell’impresa appaltatrice Art. 10 - Corrispettivo e valore dell’appalto
Art. 11 - Penali
Art.12 - Clausola risolutiva espressa
Art. 13 - Recesso per sopravvenuta disponibilità di convenzioni Consip Art. 14 - Deposito cauzionale
Art. 15 - Divieto di cessione del contratto Art. 16 – Referente responsabile
Art. 17 - Personale e contrattazione collettiva
Art. 18 – Approvvigionamento delle derrate alimentari e sicurezza alimentare Art. 19 – Prodotti biologici e di filiera corta
Art. 20 – HCCP
Art. 21 - UNI ISO 14000 - UNI ISO 2200 – 2005 – EMAS
Art. 22 – Struttura del menu Art. 23 – Diete speciali
Art. 24 – Diete in bianco
Art. 25 – Rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro e D.U.V.R. Art. 26 – DUVRI
Art. 27 - Controlli e rilievi Art. 28 – Costi di gara
TITOLO I°- DISPOSIZONI GENERALI
Art. 1 Oggetto dell’appalto
L’appalto ha per oggetto l’affidamento del servizio di refezione scolastica e precisamente acquisto derrate, preparazione, somministrazione e distribuzione dei pasti agli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado di MInerbe secondo le modalità stabilite dal presente capitolato a dal progetto offerta tecnica presentato in sede di gara.
Art. 2 – Requisiti della ditta
Iscrizione alla C.C.I.A. con oggetto sociale ristorazione.
Possesso dei requisiti generali previsti dall’articolo 38 del d lgs 163/2006 e di non trovarsi nella condizione di divieto di stipula di contratti con la pubblica amministrazione.
Possesso dei requisiti tecnici e professionali previsti dal disciplinare di gara.
Art. 3 - Immobili
La partecipazione alla gara d’appalto è condizionata alla formulazione di un’offerta di acquisto dell’immobile denominato centro servizi sito in Minerbe, via dell’Elettronica, Ronchi, capoluogo e meglio descritto nella perizia di stima allegata.
Art. 4 – Durata dell’appalto
L’appalto avrà la durata di anni 9 (nove) e precisamente da settembre 2014 a giugno 2023. L’amministrazione si riserva la facoltà di prorogare il termine dell’appalto in caso di necessità. La proroga avverrà agli stessi patti e condizioni vigenti al momento della scadenza per un periodo, di norma, non superiore a 120 giorni. L’impresa aggiudicataria non potrà rifiutarsi di proseguire nell’appalto.
Art. 5 - Tipologia di utenza
L’utenza è composta dagli alunni delle scuole primarie e le scuole secondarie di primo grado, oltre che dalle insegnanti e dal personale che assistono alla refezione.
Art. 6 - Tipologia di servizio richiesto
Il servizio prevede:
la preparazione, il trasporto e la somministrazione di pasti agli alunni della scuola primaria
a) dal lunedì al venerdì dalle ore 11,00 alle ore 15,30;
la preparazione, il trasporto e la somministrazione di pasti agli alunni della scuola secondaria di primo grado:
b) il lunedì e il mercoledì dalle ore 11,30 alle ore 14,30;
Art. 7 - Dimensioni presunte dell’utenza
La dimensione dell’utenza, sulla base dei dati relativi all’anno in corso, è la seguente:
Numero pasti giornalieri | Numero medio pasti mensili | Numero pasti annuali (settembre – giugno) | |
Scuole primarie | Alunni | 2997 | 25.481 |
Personale docente e non docente | 170 | 1440 | |
Scuole secondarie di primo grado | Alunni | 433 | 3679 |
Personale docente e non docente | 27 | 229 | |
TOTALI | 3627 | 30.829 |
Le dimensioni sopra riportate hanno carattere indicativo e possono variare in più o in meno in base alle iscrizioni senza che questo possa comportare modifica agli contrattuali.
Art. 8 - Interruzione del servizio
In caso di sciopero del personale dell’impresa o di altri eventi che per qualsiasi motivo possano influire sul normale espletamento del servizio le parti dovranno darsene reciprocamente avviso con un anticipo di almeno 48 ore.
Art. 9 – Obblighi generali dell’impresa appaltatrice
La ditta aggiudicataria è tenuta a:
a) svolgere il servizio nei modi indicati dal progetto gestionale contenuto nel progetto / offerta tecnica;
b) assicurare personale qualificato e dotato di idoneità fisica;
c) provvedere allo smaltimento dei rifiuti attuando la raccolta differenziata.
Art. 10 - Corrispettivo e valore dell’appalto
Il corrispettivo sarà quello determinato in sede di aggiudicazione dell’appalto in termini di “costo pasto”.
Il pagamento avverrà mensilmente a fronte di presentazione della fattura da parte della ditta aggiudicataria con l’indicazione del numero dei pasti forniti nel mese.
L’importo del costo pasto – essendo un contratto a prestazione periodica - potrà essere soggetto a revisione, solo dopo il primo anno e solo in caso di motivata istanza della ditta appaltatrice. La revisione ha validità solo per il futuro (per il periodo successivo alla richiesta di revisione prezzi) e sarà concesso solo dopo adeguata istruttoria del R.U.P. o direttore dell’esecuzione che attesti che ricorrono i presupposti di fatto e di diritto per il riconoscimento della revisione.
Il valore dell’appalto / base d’appalto viene stimato in € 1.170.000,00.
Art. 11 - Penali
In caso di difetto o irregolarità nello svolgimento del servizio imputabile all’appaltatore, l’Amministrazione Comunale addebiterà le seguenti penali:
a) se la qualità del pasto non corrisponde alle condizioni contrattuali o alle norme igienico-sanitarie si procederà all’applicazione di una penale di € 250,00.=
b) il mancato rispetto del menù concordato comporta una penale di € 250,00.=, a meno che non venga dimostrato, da parte della ditta, che la variazione del menù sia dipesa da mancata consegna di derrate, prontamente segnalata agli uffici comunali.
c) la mancata osservanza delle condizioni igieniche necessarie per la preparazione o la distribuzione delle pietanze comporta una penale di € 250,00.=
Le infrazioni accertate esonereranno l’appaltatore dal pagamento delle penali quando le stesse risultino imputabili a cause di forza maggiore e ad eventi eccezionali non imputabili all’appaltatore. In caso di inosservanza delle clausole contenute nel presente capitolato o nei suoi allegati, l’Amministrazione applicherà nei confronti della ditta una penale di € 250,00.= previa contestazione scritta alla stessa. La penale verrà applicata decorsi dieci giorni dal relativo ricevimento senza che la ditta ricevente abbia prodotto alcuna controdeduzione o qualora questa sia ritenuta insufficiente a rimuovere la contestazione. La penale andrà detratta dalla fatturazione mensile.
Alla terza penale comminata, l'Amministrazione Comunale ha facoltà di risolvere il contratto senza che la ditta possa pretendere alcun indennizzo, oltre al corrispettivo da corrispondersi in misura proporzionale al servizio fino a quel momento svolto.
La risoluzione del contratto ai sensi del comma precedente consentirà all’Amministrazione di trattenere la cauzione prestata dalla ditta, proporzionalmente al servizio ancora da svolgere.
Art.12 - Clausola risolutiva espressa
E’, altresì, facoltà dell’Amministrazione comunale, risolvere il contratto ai sensi e per gli effetti dell’art. 1456 del c.c., con riserva di risarcimento danni nei seguenti casi:
a) interruzione del servizio protratta per oltre due giorni, salvo cause di forza maggiore;
b) reiterata inosservanza delle norme igienico-sanitarie e di sicurezza purché accertate dagli organi della A.S.L.;
c) responsabilità diretta, accertata dagli organi della A.S.L., anche di un solo episodio di intossicazione alimentare.
Art. 13 - Recesso per sopravvenuta disponibilità di convenzioni Consip
L’Amministrazione – ai sensi dell’articolo 1 comma 449 della legge 27 dicembre 2006 n. 296 come modificata dall'art. 7, comma 1, legge n. 94 del 2012 - si riserva di recedere dal contratto qualora accerti la disponibilità di nuove convenzioni Consip che rechino condizioni più vantaggiose rispetto a quelle praticate dall’affidatario, nel caso in cui l’impresa non sia disposta ad una revisione del prezzo in conformità a dette iniziative.
Il recesso diverrà operativo previo invio di apposita comunicazione e fissando un preavviso non inferiore a 15 giorni
In caso di recesso saranno pagate al fornitore le prestazioni già eseguite ed il 10% di quelle non ancora eseguite.
Art. 14 - Deposito cauzionale
A garanzia degli obblighi contrattuali, l’appaltatore dovrà prestare un deposito cauzionale mediante polizza fideiussoria bancaria o assicurativa nella misura del 10% dell’importo dell’appalto.
Il deposito cauzionale non esonera l’appaltatore dal risarcimento dei danni conseguenti all’inadempimento contrattuale.
Il deposito cauzionale verrà restituito all’appaltatore al termine del periodo di esecuzione del servizio.
Art. 15 - Divieto di cessione del contratto
E’ vietato alla Ditta appaltatrice la cessione del contratto, mentre è permessa la rivendita dell’immobile acquistato.
E’ possibile il subappalto nei limiti, nelle forme e nelle modalità stabilite dall’articolo 118 del decreto legislativo 163/2006.
TITOLO II°- PERSONALE
Art. 16 – Referente responsabile
La direzione della fornitura deve essere affidata ad un responsabile, con una qualifica professionale idonea a svolgere tale funzione, che sarà l’unica interfaccia fra amministrazione comunale e ditta appaltatrice.
Art. 17 - Personale e contrattazione collettiva
Il personale dipendente della ditta appaltatrice dovrà essere remunerato secondo le previsioni dei c.c.n.l.
TITOLO III – QUALITA DEL PRODOTTO
Art. 18 – Approvvigionamento delle derrate alimentari e sicurezza alimentare
Le derrate alimentari devono rispettare i principi di “sicurezza alimentare” stabilite dalla Regione Veneto (deliberazione della Giunta Regionale n. 3883 del 31.12.2001 e il Decreto del Dirigente della Direzione Prevenzione n. 517 del 30.12.2003 ad oggetto “Linee guida in materia di miglioramento della sicurezza e della qualità nutrizionale nella ristorazione scolastica” come modificata dal decreto n. 11/2013) e le disposizioni normative vigenti in materia tempo per tempo.
Art. 19 – Prodotti biologici e di filiera corta
Si privilegia l’utilizzo di prodotti biologici e della filiera corta. A tal fine è riconosciuta una valutazione positiva nel punteggio attribuito all’offerta tecnica.
TITOLO IV –QUALITA’ DI PROCESSO
Art. 20 – HCCP
La ditta appaltatrice è tenuta a produrre e consegnare all’amministrazione comunale il manuale di autocontrollo igienico HCCP, le sue eventuali modifiche ed integrazioni. L’amministrazione si riserva di effettuare controlli sul rispetto del manuale.
Art. 21 - UNI ISO 14000 - UNI ISO 2200 – 2005 - EMAS
Sono valutate positivamente le certificazioni UNI - ISO 14000; UNI ISO 22000 ed il riconoscimento EMAS.
TITOLO V – MENU
Art. 22 – Struttura del menu
Pasto:
− un primo piatto
− un secondo piatto
− (o in alternativa al primo e secondo piatto un piatto unico)
− un contorno adeguato al secondo piatto
− pane
− frutta o yogurt
− ½ litro di acqua minerale naturale
Art. 23 – Diete speciali
La ditta appaltatrice, dietro presentazione di certificato medico, deve approntare diete speciali per i diversi utenti sulla base delle indicazioni mediche.
Non saranno presi in considerazione i certificati medici in cui sono indicate le diete in modo generico, senza la prescrizione dettagliata degli ingredienti da utilizzare per la preparazione del piatto richiesto o delle derrate da evitare.
La ditta si impegna a garantire menu di tipo vegetariano per gli utenti che ne facciano esplicita richiesta.
Art. 24 – Diete in bianco
La ditta appaltatrice si impegna a predisporre “diete in bianco” per singoli utenti in caso di richiesta entro le ore 08.45 del mattino.
Le diete in bianco, che non necessitano di certificato medico, sono costituite da pasta o riso in bianco, da una verdura e da una porzione di carne o pesce cotto a vapore o lessato o altre pietanze concordate.
TITOLO VI – NORME SULLA SICUREZZA
Art. 25 – Rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro e D.U.V.R.
La ditta aggiudicataria dovrà presentare al momento della stipula del contratto il Documento Unico Valutazione rischi.
Art. 26 – DUVRI
Il DUVRI viene allegato al presente capitolato per formarne parte integrante e sostanziale e non presenta costi per la sicurezza.
Essendo però il DUVRI un documento dinamico (circolare n. 24 del 14 novembre 2007 Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale) la ditta aggiudicataria è obbligata a fornire all’ente, al momento della stipula del contratto, una ricognizione di rischi interferenti riscontrati, del livello di rischio e delle misure che intende adottare per ridurre al minimo il rischio in alternativa un’attestazione che non ha rilevato rischi interferenti. Sarà quindi eventualmente stipulato un accordo di cooperazione finalizzato alla riduzione dei rischi interferenti.
TITOLO VI - CONTROLLI
Art. 27 - Controlli e rilievi
L’Amministrazione comunale direttamente e/o tramite una commissione autorizzata e/o personale esperto incaricato si riserva di effettuare tutti i controlli necessari ed opportuni a garantire il rispetto del capitolato/progetto gestionale e della salute igienica degli utenti.
TITOLO VII – COSTI AGGIUNTIVI
Art. 28 – Costi di gara
Saranno posti a carico della ditta aggiudicataria le spese contrattuali, i costi della pubblicazione, ed i costi di procedura, questi ultimi quantificati in euro 6.000, da versare al momento della stipula del contratto di appalto.