PROTOCOLLO D’INTESA TRA
PROTOCOLLO D’INTESA TRA
Alma Mater Studiorum - Università di Bologna (di seguito denominata “Università di Bologna” o “UNIBO”), con sede in Bologna, Via Zamboni n. 33, rappresentata dal Rettore e legale rappresentante, Xxxx. Xxxxxxxxx Xxxxxxxx o da suo delegato
E
Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (di seguito denominata “Amministrazione Penitenziaria”) nelle sue articolazioni territoriali costituite da:
- Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria Regione Xxxxxx-Romagna e Marche (di seguito denominato “Provveditorato Regionale” o “DAP”), con sede in Bologna, Viale Vicini n. 20, rappresentato dal Provveditore reggente Dott.ssa Xxxxxx Xxxxxxxx
- Direzione della Casa Circondariale di Bologna “Xxxxx D’Amato” (di seguito denominata “Casa Circondariale”), con sede in Bologna, Via del Gomito n. 2, rappresentata dal Direttore Dott.ssa Xxxxxxx Xxxxxxxx
E
Ufficio Interdistrettuale per l’Esecuzione Penale Esterna di Bologna (di seguito denominato UIEPE), con sede a Bologna, Xxx Xxxxxxxx Xxxxxxx x. 0, rappresentato dalla Dirigente Dott.ssa Xxxxx Xxxxx Xxxxxxxxxxx
E
Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori, ER.GO (di seguito denominata anche “ER.GO” o “l’Azienda”), con sede in Bologna, via Santa Xxxxx Xxxxxxxx n. 4, rappresentata dal Direttore, Dott.ssa Xxxxxxxx Xxxxxx
PREMESSO CHE
- la Costituzione italiana riconosce e tutela il diritto allo studio e alla formazione come uno dei diritti fondamentali della persona
- l’ordinamento penitenziario (L. 354/75, Norme sull'ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà) riconosce e garantisce questo diritto, indicando l’istruzione e, in senso più ampio, la formazione dell’individuo fra gli elementi attraverso i quali si realizza il mandato dell’Amministrazione del trattamento individualizzato delle persone detenute condannate (art. 15). A tal fine, impegna l’Amministrazione stessa, con la collaborazione della comunità esterna e degli organi competenti (art. 17), ad organizzare tutte le attività necessarie per agevolare il compimento degli studi dei corsi universitari ed equiparati (art. 19)
- il regolamento di esecuzione (DPR 230/2000, Regolamento recante norme sull'ordinamento penitenziario e sulle misure privative e limitative della libertà) a sua volta, oltre ad indicare gli obiettivi da perseguire e le direzioni da seguire, specifica una serie di misure finalizzate a sostenere nello studio i soggetti in esecuzione penale. Tra queste si segnalano la stipula di intese con le autorità accademiche, la possibilità per i detenuti- studenti di richiedere l’esonero dal lavoro, l’assegnazione a camere e reparti adatti per lo studio, l’autorizzazione a tenere nella propria camera libri, pubblicazioni e strumenti didattici (art. 44) nonché la possibilità di ricevere benefici economici, sussidi, rimborsi dei contributi e premi (art. 45)
- il Ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca e il Ministero della giustizia in data 23 ottobre 2012 hanno sottoscritto il Programma speciale per l'istruzione e la formazione negli istituti penitenziari, a cui ha
fatto seguito la costituzione dei primi Poli universitari, che pone come obiettivo quello di promuovere e realizzare gli interventi necessari per consentire ai detenuti di esercitare il proprio diritto all’istruzione e di intraprendere percorsi di studio universitari
- l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria – Direzione della Casa Circondariale di Bologna hanno stipulato nel 2000 una convenzione, rinnovata di scadenza in scadenza, avente la finalità di promuovere l'iscrizione dei detenuti all'Università prevedendo forme di collaborazione inter- istituzionale e esonero dalle tasse per agevolarne gli studi
- l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria – Direzione della Casa Circondariale di Bologna hanno firmato in data 28.1.2014 un Protocollo d’intesa (esteso fino alla stipula del nuovo accordo tramite scambio di note tra le istituzioni firmatarie in data 9.5.2018) con l’obiettivo di realizzare ulteriori azioni per favorire i percorsi universitari degli studenti-detenuti, dando vita all’iniziativa denominata “Polo universitario penitenziario” e alla costituzione della “Sezione Universitaria” all’interno della Casa Circondariale
- l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria – Direzione della Casa Circondariale di Bologna e l’Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori ER.GO hanno stipulato 28.10.2014 un accordo, in seguito rinnovato di scadenza in scadenza (esteso fino alla stipula del nuovo accordo tramite scambio di note tra le istituzioni firmatarie in data 9.5.2018), per attribuire un intervento economico a parziale copertura delle spese di
iscrizione e sostegno allo studio, destinato agli studenti-detenuti presso la Casa Circondariale di Bologna, iscritti a corsi di studio (Laurea, Laurea Magistrale e Xxxxx Xxxxxxxxxx a Ciclo Unico) dell’Università di Bologna fruendo dei servizi previsti nell’ambito del “Polo universitario penitenziario”
CONSIDERATO CHE
- il rafforzamento delle forme di collaborazione inter-istituzionale garantito dagli accordi citati ha consentito negli anni di ampliare il pacchetto di servizi resi disponibili per tutta la popolazione detenuta presso la Casa Circondariale di Bologna, aumentando il numero di detenuti che partecipano a percorsi di studio universitari e estendendo la rosa di corsi di studio per cui è possibile fruire di supporto amministrativo e didattico;
- l’istituzione all’interno della Casa Circondariale della Sezione dedicata agli studi universitari, denominata “Polo universitario penitenziario”, ha consentito ai detenuti-studenti di disporre di spazi adeguati per favorire la concentrazione e lo studio nonché di strumenti, anche tecnologici, idonei per ottimizzare l’apprendimento;
- l’intervento sperimentale con cui ER.GO ha riconosciuto ai detenuti meritevoli un contributo economico a parziale copertura delle spese di iscrizione e sostegno allo studio ha dimostrato che tali interventi rappresentano un forte incentivo a intraprendere e proseguire gli studi universitari seppure in una realtà difficile come quella carceraria;
- il costante aumento del numero di detenuti iscritti all’Università ottenuto grazie ai servizi e agli interventi messi in campo dai soggetti istituzionali coinvolti nel corso della sperimentazione del Polo Universitario ha confermato l’importanza di garantire la continuità del progetto non solo
per consolidare i risultati raggiunti, ma anche per incentivare nuove iscrizioni
CONSIDERATE, altresì
- le positive esperienze prodotte dall’applicazione degli accordi citati che in questi anni hanno consentito a numerose persone detenute di avviare o proseguire percorsi universitari in situazione detentiva, giungendo anche al conseguimento del diploma di laurea;
- la necessità di perfezionare, riorientare, portare a compimento alcune delle iniziative già avviate nell’ambito del Protocollo di istituzione del Polo Universitario Penitenziario;
- le intenzioni espresse dai firmatari in occasione degli ultimi rinnovi tanto della convenzione UNIBO-DAP quanto dell’accordo UNIBO-DAP- ER.GO di sviluppare e rafforzare la propria collaborazione inter- istituzionale coordinando, tra tutti gli attori coinvolti, le iniziative tese a favorire la partecipazione attiva e costante degli studenti-detenuti alla formazione universitaria;
- l’importanza di mantenere il supporto allo studio universitario anche nel periodo successivo alla detenzione, momento particolarmente delicato per il pieno reinserimento sociale e non privi di “rischi di recidiva”
TUTTO CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE:
1. FINALITÀ DELL’INIZIATIVA
Il presente Protocollo d’intesa intende proseguire la collaborazione avviata con l’iniziativa denominata “Polo universitario penitenziario” che nel mese di maggio 2015 ha portato all’inaugurazione della Sezione Universitaria all’interno della Casa Circondariale di Bologna. Le Parti si propongono di
sviluppare e ampliare ulteriormente il pacchetto di servizi resi disponibili per la popolazione detenuta presso la Casa Circondariale di Bologna al fine di rimuovere gli ostacoli che possono rallentarne il percorso universitario e, compatibilmente con le esigenze di sicurezza imposte dalla condizione di detenzione, renderlo il più omogeneo possibile con quello degli altri studenti. Attraverso il Protocollo i firmatari intendono inoltre individuare misure specifiche dirette a supportare lo studio universitario anche nella fase di uscita dal carcere e nel periodo di post detenzione.
Il Protocollo rappresenta infine lo strumento che consente di mettere a sistema tutte le iniziative disciplinate dagli accordi precedenti e nella cui cornice si inquadreranno i futuri Accordi Attuativi.
2. OGGETTO E IMPEGNI DELE PARTI
Oggetto del presente Protocollo sono il consolidamento e l’estensione – in coerenza con i vigenti regolamenti penitenziari, la situazione logistica dell’Istituto e le risorse umane e economiche a disposizione del progetto – degli interventi organizzativi e tecnologici avviati sulla base dei precedenti accordi e descritti nel successivo articolo 3.
Al tal fine, le Parti individuano e ripartiscono come segue i propri impegni: Impegni dell’Università di Bologna
L’Università di Bologna si impegna a definire e mettere in opera tutte le azioni necessarie per favorire la partecipazione della popolazione detenuta ai percorsi universitari e in particolare a:
a) prevedere facilitazioni economiche e semplificazioni amministrative per favorire l’iscrizione all’Università di Bologna delle persone in stato di detenzione e del personale della Polizia penitenziaria in servizio presso la Casa Circondariale “Xxxxx D’Amato”;
b) aggiornare, anche alla luce del riassetto dell’Ateneo, la struttura organizzativa di supporto alle attività del Polo universitario penitenziario, precisando ruoli e compiti dei diversi soggetti coinvolti, universitari e non;
c) organizzare, in collaborazione con l’Amministrazione Penitenziaria, iniziative periodiche di formazione volte a fornire a tutti i soggetti coinvolti a vario titolo nelle attività del Polo Universitario Penitenziario le necessarie informazioni sulle procedure da adottare e le regole da seguire all’interno della Casa Circondariale;
d) garantire a tutti i detenuti in possesso di idoneo titolo di studio il supporto necessario per iscriversi, seguire e concludere i corsi di studio presenti nell’offerta formativa dell’Università di Bologna e considerati compatibili con la condizione detentiva;
e) approfondire la possibilità di agevolare ulteriormente lo svolgimento delle pratiche amministrative relative alla carriera degli studenti-detenuti, anche definendo nuove procedure semplificate;
f) valutare, congiuntamente con l’Amministrazione Penitenziaria e compatibilmente con le risorse organizzative e economiche effettivamente disponibili, la possibilità di estendere le piattaforme informatiche utilizzabili e le pagine internet accessibili per consentire la fruizione di ulteriori materiali e servizi;
g) promuovere la collaborazione da parte dei docenti nel mettere a disposizione i contenuti multimediali di supporto alla didattica già realizzati e favorire la produzione di ulteriori contenuti digitali;
h) proseguire, in accordo con l’Amministrazione Penitenziaria e compatibilmente con le risorse organizzative ed economiche
effettivamente disponibili, nella progettazione e successiva realizzazione di un’aula informatica all’interno della sezione femminile dotata di postazioni sicure e analoga a quella già disponibile presso la sezione Universitaria maschile;
Impegni dell’Amministrazione Penitenziaria
L’Amministrazione Penitenziaria nelle sue articolazioni territoriali sopra indicate si impegna a definire e mettere in opera tutte le azioni necessarie per rendere concretamente fruibili i servizi destinati alla popolazione detenuta e in particolare a:
a) individuare i referenti operativi del progetto autorizzati allo svolgimento delle pratiche amministrative degli studenti-detenuti e, in caso di modifiche degli stessi, darne opportuna comunicazione all’Università precisando gli ambiti di competenza e responsabilità di ciascuno di essi;
b) assicurare la costante diffusione presso la popolazione detenuta di tutte le informazioni di interesse generale relative al presente Protocollo, ai corsi per cui sono previste specifiche forme di supporto da parte dell’Università, alle iscrizioni e alle procedure amministrative, agevolando e garantendo la tempestività delle comunicazioni tra studenti- detenuti e Università;
c) consentire e favorire l’organizzazione all’interno dell’Istituto delle prove di verifica delle conoscenze e delle prove di accesso per l’ammissione ai corsi di studio a numero programmato a livello locale ponendo in essere le necessarie misure organizzative e logistiche;
d) organizzare i necessari servizi di vigilanza e garantire la presenza degli studenti-detenuti nei locali e negli orari concordati in occasione di esami, colloqui, lauree o altri incontri organizzati all’interno dell’Istituto,
consentendo, in accordo con le proprie procedure, l’ingresso in istituto di docenti, commissioni di esame e di laurea, tutor e materiali didattici;
e) individuare uno o più referenti tecnici del progetto, dandone opportuna comunicazione all’Università e precisando gli ambiti di competenza e le responsabilità di ciascuno di essi, per garantire il presidio tecnico e la gestione ordinaria dell’infrastruttura di rete e delle postazioni informatiche già installate e che verranno installate in base a futuri progetti;
f) proseguire, in accordo con l’Università, compatibilmente con le risorse organizzative ed economiche effettivamente disponibili e con i vincoli normativi e logistici connessi alla condizione detentiva, nella progettazione e nella successiva realizzazione di un’aula informatica all’interno della sezione femminile dotata di postazioni sicure e analoga a quella già disponibile presso la sezione Universitaria maschile;
g) valutare, congiuntamente con l’Università, compatibilmente con le risorse organizzative ed economiche effettivamente disponibili e con i vincoli normativi e logistici connessi alla condizione detentiva, la possibilità di estendere le piattaforme informatiche utilizzabili e le pagine internet accessibili per consentire la fruizione di ulteriori materiali e servizi;
h) provvedere, in seguito alla valutazione dei posti disponibili all’interno della sezione Universitaria, all’emanazione dell’interpello nell’ambito del distretto di competenza del Provveditorato per il trasferimento di detenuti ristretti in altri istituti e interessati a partecipare alla sperimentazione, coordinando le date per la presentazione delle domande e i trasferimenti con le scadenze universitarie;
i) collaborare con l’Università di Bologna alla progettazione e all’organizzazione delle iniziative di formazione periodiche rivolte ai soggetti coinvolti a vario titolo nelle attività del Polo Universitario Penitenziario per fornire loro le necessarie informazioni sulle procedure da adottare e le regole da seguire nello svolgimento delle attività all’interno dell’Istituto;
Impegni dell’Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori – ER.GO ER.GO si impegna a definire e mettere in opera tutte le azioni necessarie per sostenere e favorire i percorsi universitari degli studenti detenuti o ex- detenuti e in particolare a:
a) confermare l'intervento economico annuale a supporto dei detenuti meritevoli pari a un importo massimo di € 400,00 per ciascun assegnatario che confermerà il merito richiesto nell’ambito delle risorse rese disponibili in sede di adozione del bando di concorso;
b) provvedere alla stesura e all’emanazione annuale del bando per l’accesso al contributo prevedendo, in particolare, la valorizzazione del merito, al fine di destinare l’intervento agli studenti effettivamente interessati ad intraprendere un percorso universitario con serietà ed impegno e per evitare di porre in essere una misura meramente assistenziale;
c) curare l’assegnazione e l’erogazione del contributo secondo i criteri definiti da uno specifico bando di concorso elaborato congiuntamente con gli altri soggetti istituzionali coinvolti nel presente Accordo;
d) facilitare l’accesso ai propri servizi di alloggio a condizioni agevolate, qualora a fine pena e nella fase immediatamente successiva all’uscita dal carcere, la persona non ne abbia uno proprio;
e) prevedere l’accesso agevolato alla ristorazione per coloro che a fine pena e nella fase immediatamente successiva all’uscita dal carcere sono ancora iscritti all’Università, ma non possiedono i requisiti per accedere ai Bandi di concorso approvati da ER.GO;
f) avviare iniziative di orientamento specifico, tramite percorsi consulenziali volti a supportare gli interessati sia per il positivo inserimento nel contesto universitario, sia per la ricerca di un lavoro, nonché collaborare con l’Università di Bologna nella fase di orientamento in entrata;
Impegni dell’Ufficio Interdistrettuale per l’Esecuzione Penale Esterna di Bologna
L’Ufficio Interdistrettuale per l’Esecuzione Penale Esterna di Bologna si impegna a definire e mettere in opera tutte le azioni necessarie per agevolare i percorsi formativi degli studenti ex detenuti assegnati alle misure alternative e in particolare a:
a) individuare uno o più referenti operativi del progetto che fungano da raccordo tra l’Ufficio e l’Università di Bologna per approfondire questioni di interesse comune;
b) informare le strutture affidatarie dell’esistenza del presente Protocollo e individuare le modalità più opportune di raccordo con esse per facilitare la prosecuzione da parte delle persone affidate degli studi universitari avviati durante la detenzione;
c) raccogliere le segnalazioni provenienti dai referenti universitari del Polo Universitario Penitenziario relative alle attività e ai progetti che coinvolgono persone affidate e favorirne la realizzazione nell’ambito delle misure alternative;
d) prevedere l’inserimento nei provvedimenti contenenti le prescrizioni relative all’esecuzione penale esterna di eventuali spostamenti per motivi di studio e, qualora non siano previsti nei provvedimenti, compatibilmente con le prescrizioni specifiche, darne comunicazione all’Autorità Giudiziaria richiedendo le necessarie autorizzazioni al Magistrato di Sorveglianza;
e) favorire, all’interno delle strutture affidatarie, l’accesso alle infrastrutture informatiche da parte delle persone affidate al fine di consentire l’utilizzo delle piattaforme universitarie e dei sistemi di videoconferenza-comunicazione online concordati con l’università per lo svolgimento di colloqui e esami a distanza.
Gli enti firmatari si impegnano inoltre ad individuare, in collaborazione con gli altri soggetti istituzionali che sottoscrivono il presente Accordo, misure specifiche dirette a supportare la fase di dimissioni dal carcere e il periodo di post detenzione, in particolare in termini di prosecuzione dei percorsi di studio dopo l’assegnazione all’esecuzione penale esterna o l’estinzione della pena.
Le Parti si impegnano altresì ad emanare eventuali regolamenti necessari per la realizzazione degli impegni di cui ai punti precedenti previa condivisione con gli altri soggetti firmatari coinvolti nelle specifiche iniziative.
3. SERVIZI FRUIBILI NELL’AMBITO DEL POLO UNIVERSITARIO PENITENZIARIO
La stipula del precedente Protocollo ha consentito di realizzare una serie di misure, tecnologiche e organizzative, utili per favorire e supportare la partecipazione dei detenuti ai percorsi di studio universitario; con il presente Protocollo tali misure vengono riconfermate e, ove possibile, diventano
oggetto di nuova attenzione da parte dei firmatari al fine di potenziarle e renderle fruibili ad una platea sempre più estesa di detenuti-studenti.
3.1 STRUTTURA ORGANIZZATIVA E ASSISTENZA
Tutti i detenuti potenziali studenti e tutti gli studenti-detenuti possono usufruire del supporto e dell’assistenza dei referenti amministrativi del progetto per lo svolgimento delle pratiche relative alla carriera universitaria. Tale supporto riguarderà anche i detenuti trasferiti presso altri istituti o in esecuzione penale esterna al fine di favorire il mantenimento del legame con l’istituzione universitaria e la prosecuzione degli studi anche dopo la conclusione dello stato di detenzione.
L’assistenza nello studio e nella preparazione degli esami è affidata ad una rete di tutor volontari costituita da docenti in ruolo o in pensione, universitari e non, e da studenti universitari e volontari appartenenti ad associazioni autorizzate ad operare all’interno dell’Istituto nell’ambito del Polo Universitario Penitenziario.
I rapporti con i docenti titolari di insegnamento e il raccordo con i tutor volontari che supportano gli studenti-detenuti sono curati dai referenti didattici individuati a livello di Ateneo, di struttura/corso di studio o di Area disciplinare.
Il delegato del Rettore sovrintende alle attività dell’intera struttura organizzativa.
3.2. ACCESSO AI CORSI DI STUDIO
I detenuti ristretti presso la Casa Circondariale, in possesso di idoneo titolo di studio, possono richiedere l’iscrizione a tutti i corsi di studio attivati presso l’Università di Bologna e, dopo aver sostenuto le prove di verifica delle
conoscenze o superato i test di ammissione previsti, intraprendere gli studi universitari.
In base alle caratteristiche dei corsi di studio, alle risorse disponibili e ai vincoli logistici e di sicurezza, l’Università individua i percorsi compatibili con la condizione detentiva per i quali fornire forme specifiche di assistenza e supporto per lo studio compresa l’organizzazione delle prove di ammissione all’interno dell’Istituto.
L’assistenza di cui sopra non può essere garantita per i corsi di studio che richiedono condizioni strutturali non realizzabili in ambito carcerario e in particolare:
- per i corsi di studio a numero programmato ex lege in base a specifiche normative nazionali a causa dell’impossibilità di gestire all’interno dell’Istituto sessioni separate delle prove di ammissione nel pieno rispetto delle prescrizioni riportate nei bandi ministeriali;
- per i corsi di studio che prevedono nel piano didattico attività non compatibili con la condizione detentiva (ad es. insegnamenti con frequenza obbligatoria, seminari, laboratori, tirocini professionalizzanti o pratiche sperimentali), non sostituibili con attività equivalenti e che, per essere realizzate all’interno dell’Istituto, richiedono l’utilizzo di attrezzature, materiali, competenze tecnico-scientifiche specialistiche o altri strumenti e risorse non disponibili.
Se necessario, per agevolare la scelta del corso di studio a cui iscriversi e fornire in tempo utile le informazioni relative alle modalità di ammissione, l’Università, d’intesa e in collaborazione con l’Amministrazione Penitenziaria, può organizzare uno o più incontri informativi aperti a tutti i detenuti interessati.
3.3 ESONERO DALLE TASSE E CONTRIBUTO ER.GO
Il presente Protocollo conferma le agevolazioni economiche previste nelle precedenti convenzioni tese a favorire l’iscrizione ai corsi di studio dell’Ateneo di Bologna di 1° e 2° ciclo e ciclo unico delle persone in stato di detenzione e del personale della Polizia penitenziaria in servizio presso la Casa Circondariale “Xxxxx D’Amato” come di seguito specificato.
L’Università di Bologna si impegna a concedere annualmente per il personale della Polizia Penitenziaria l’esonero dal pagamento della terza rata delle tasse universitarie e, per le persone in stato di detenzione, l’esonero totale dal pagamento delle tasse universitarie (ad eccezione del contributo regionale, dell’assicurazione e del bollo) nonché delle indennità e contributi con specifiche e diverse finalità (es. riconoscimento crediti, congedo, iscrizione a selezioni e prove di ammissione, ecc.) fatte salve le imposte di bollo.
Ai fini della concessione dell’esonero, fatte salve le norme in materia di decadenza di cui all’art. 19 del Regolamento studenti, sono richiesti i seguenti requisiti di merito:
- Personale di Polizia Penitenziaria:
Gli studenti che si immatricolano per potere beneficiare dell’esonero dal pagamento delle rate successive alla prima devono superare almeno 1 esame entro il 30 settembre dell’anno accademico di immatricolazione.
Gli studenti iscritti agli anni successivi devono avere superato, alla data del 30 settembre di ciascun anno di iscrizione, una media complessiva di almeno 3 esami per anno accademico di iscrizione.
- Persone in stato di detenzione:
Per gli studenti che si immatricolano non sono richiesti requisiti di merito. Gli studenti che si iscrivono agli anni successivi devono avere superato, alla
data del 30 novembre di ciascun anno di iscrizione, una media complessiva di almeno 1 esame per anno accademico di iscrizione.
Fatta salva la possibilità, qualora siano in possesso dei requisiti previsti dal relativo Bando di Concorso di accedere alle provvidenze ER.GO destinate alla generalità degli studenti, i detenuti-studenti iscritti a corsi di studio nell’ambito del Polo Universitario penitenziario possono accedere ad uno specifico contributo messo a disposizione da ER.GO pari a 400 Euro annuali per ciascun richiedente in possesso dei requisiti previsti da uno specifico bando di concorso.
Ai fini della concessione dell’esonero dal pagamento delle tasse e contributi universitari sono assimilate alle persone in stato di detenzione le persone già detenute presso la Casa Circondariale di Bologna e attualmente in Esecuzione Penale Esterna, trasferite in altro istituto o restituite alla libertà che abbiano avviato un percorso di studio universitario nell’ambito del Polo Universitario Penitenziario fino alla conclusione del percorso stesso. Le persone già detenute sono assimilate alle persone in stato di detenzione anche ai fini dell’accesso allo specifico contributo ER.GO qualora siano domiciliate, affidate a strutture o ristrette in Istituti con sede all’interno della Regione Xxxxxx-Romagna.
3.4 INTERPELLO
Per favorire la partecipazione dei detenuti alla formazione universitaria e alle attività del Polo, l’Amministrazione Penitenziaria, dopo aver verificato la disponibilità di posti all’interno della sezione universitaria e compatibilmente con i tempi e le modalità di iscrizione a eventuali test di accesso ai corsi si studio, emana un interpello rivolto a tutti gli istituti penitenziari della regione.
Salvo problemi di sovraffollamento dell’istituto, tale interpello viene pubblicato indicativamente nel mese di aprile (o in periodo da concordarsi in relazione al calendario delle selezioni per l’accesso ai corsi) secondo un modello standardizzato che preciserà requisiti e modalità di selezione, prevedendo altresì la possibilità di un trasferimento temporaneo qualora i detenuti che presentano istanza di accesso alla Sezione universitaria desiderino iscriversi a corsi che prevedono test di accesso. In tal caso, la domanda verrà accettata con riserva, compatibilmente con i vincoli di sicurezza e organizzativi, verrà organizzata la traduzione del detenuto presso la Casa Circondariale di Bologna per consentirgli di sostenere la prova di ammissione e il trasferimento definitivo presso la Sezione Universitaria della Casa Circondariale di Bologna avverrà solo dopo la conferma del superamento del test di accesso.
3.5 ULTERIORI PROSPETTIVE A LIVELLO TERRITORIALE Considerata la dimensione multicampus dell’Ateneo di Bologna (con sedi e corsi a Bologna, Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini) e la dimensione regionale del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e di ER.GO, le Parti si propongono di valutare, nel periodo di vigenza del presente Protocollo e in vista di future collaborazioni, la possibilità di concordare e avviare, nel caso di detenuti interessati a corsi con sede amministrativa in un campus diverso da Bologna, anche azioni che coinvolgano altri Istituti della regione sempre nell’ottica di favorire la prosecuzione e la positiva conclusione degli studi universitari avviati nell’ambito del Protocollo.
3.6 ACCOMPAGNAMENTO NELLA FASE CONCLUSIVA DELLA DETENZIONE
L’esperienza del periodo di sperimentazione del progetto ha mostrato come, anche ai fini della prosecuzione degli studi, uno dei momenti più delicati sia rappresentato dal momento in cui dall’esecuzione penale all’interno della Casa Circondariale il detenuto-studente viene ammesso a misure alternative alla detenzione, affidato ai Servizi Sociali o restituito alla libertà. Le Parti si propongono dunque di individuare una serie di misure destinate a quanti, dopo aver avviato un percorso di studi nell’ambito del polo universitario penitenziario, concludano il loro periodo di detenzione, e finalizzate ad accompagnarli sia nella fase immediatamente successiva all’uscita attraverso in particolare la possibilità di fruire di un periodo di soggiorno nelle strutture ER.GO sia in seguito per costruire e fornire percorsi di orientamento e reinserimento lavorativo personalizzati.
Tali iniziative saranno oggetto di un successivo documento, corredato del relativo Accordo Attuativo da predisporre a cura delle Parti coinvolte, nel quale verranno valutate e definite le modalità e le caratteristiche della presa in carico dei soggetti interessati, oltre ai requisiti necessari per accedere ai percorsi individuati e alle eventuali soluzioni utilizzabili nei casi in cui, non essendo prevedibile nei tempi la scarcerazione, non sia possibile disegnare un percorso personalizzato già nella fase precedente l’uscita dall’istituto.
D’intesa con l’Ufficio Interdistrettuale per l’Esecuzione Penale Esterna, che curerà altresì il raccordo con le strutture affidatarie, verranno individuate e specificate in un successivo documento le modalità operative con cui gestire le procedure amministrative e l’assistenza didattica.
4. INFRASTRUTTURA TECNOLOGICA
Con il presente Protocollo si considera conclusa la fase sperimentale legata all’istituzione della sezione universitaria. I dati relativi alle iscrizioni e ai
crediti conseguiti confermano come la realizzazione della sezione universitaria e l’organizzazione dei servizi di supporto per gli studenti si siano tradotte in risultati pienamente positivi.
Alla luce di tali risultati e per rendere sempre più accessibili per gli studenti detenuti i servizi utilizzati dagli studenti non sottoposti al regime di detenzione, compatibilmente con le risorse organizzative ed economiche effettivamente disponibili e le esigenze di sicurezza legate alla condizione detentiva, l’Ateneo e l’Amministrazione Penitenziaria intendono avviare un progetto di revisione e implementazione delle dotazioni informatiche attuali, valutando tra le altre cose la possibilità di avviare nuove sperimentazioni relative all’utilizzo di lettori per supporti digitali (CD, DvD), dispositivi di stampa, corsi online (MOOC) e piattaforme di videoconferenza- comunicazione online per colloqui ed esami a distanza.
5. SEZIONE UNIVERSITARIA
Le richieste di ammissione alla sezione universitaria sono valutate in base ad un esame del percorso trattamentale e di ogni altro elemento utile ai fini dell’ammissione alla sezione, dall’équipe della Casa Circondariale che può essere integrata da un rappresentante dell’Università per quanto attiene l’approfondimento degli aspetti relativi alla carriera universitaria.
Il rappresentante dell’Università può inoltre presentare una relazione sui progressi dei detenuti studenti in riferimento alle attività svolte dagli stessi nell’ambito del percorso universitario.
In ogni caso, sia per l’accesso alla sezione universitaria sia in generale in relazione alle carriere universitarie degli studenti dal momento che l’avvio di un percorso di studio rappresenta un elemento utile ai fini del trattamento,
viene favorito lo scambio delle informazioni tra i referenti dei vari enti coinvolti.
6. COMITATO DI INDIRIZZO
Al fine di dare corretta attuazione al presente accordo, le Parti costituiranno un Comitato di indirizzo, composto da rappresentanti di tutte le istituzioni firmatarie, che si riunirà periodicamente per verificare l’andamento delle attività, curare l’organizzazione di incontri informativi, pubblicizzare le iniziative in corso, avanzare proposte per ulteriori interventi e quant’altro necessario per la realizzazione delle finalità dell’accordo, coinvolgendo eventualmente anche altri soggetti.
Il Comitato e così composto: per l’Università dal Rettore o un suo delegato, dal referente didattico del Polo e dal referente amministrativo del progetto; per l’Amministrazione Penitenziaria dal Provveditore Regionale o un suo delegato, dal Direttore della Casa Circondariale o un suo delegato, dal Comandante della Polizia Penitenziaria e dal Responsabile degli Educatori; per l’Ufficio Interdistrettuale per l’Esecuzione Penale Esterna dal Dirigente o un suo delegato; per l’Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori, dal Direttore o un suo delegato.
Le Parti si avvarranno dei propri componenti il Comitato per proporre e accettare i regolamenti che disciplinano le attività di competenza autonoma e per approvare i documenti operativi e i protocolli attuativi ad emanazione congiunta al fine di garantirne la piena rispondenza alle finalità concordate nel presente Protocollo.
Il Comitato di indirizzo può inoltre nominare un Comitato operativo che si occupi dell’attività corrente, delle iniziative in corso, della gestione ordinaria delle iniziative e della definizione dei regolamenti attuativi composto da
rappresentanti nominati dagli enti firmatari. Entrambi i Comitati restano in carica per l’intera durata dell’Accordo
7. ONERI ECONOMICI
Con la sola esclusione del contributo messo a disposizione dall’Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori e del mancato incasso rappresentato per l’Ateneo dalle contribuzioni non versate in base agli esoneri previsti all’art. 3.3, il presente Protocollo non comporta oneri economici per le Parti. La quantificazione e la ripartizione degli eventuali oneri legati ad interventi di estensione dell’iniziativa è rinviata a specifici Accordi Attuativi che conterranno la descrizione delle attività da realizzare e delle relative coperture economiche.
8. STRUMENTI DI ATTUAZIONE
Il presente Protocollo d’intesasi pone come cornice quadro per quanto riguarda sia le precedenti convenzioni stipulate tra l’Amministrazione Penitenziaria e l’Università di Bologna sia i futuri accordi e regolamenti da emanarsi singolarmente o congiuntamente dalle Parti.
Per tutti gli impegni per i quali non si rimanda espressamente a successivi atti, il presente Protocollo viene attuato con la sua sottoscrizione. Per tutte le ulteriori iniziative, la collaborazione tra le Parti sarà attuata mediante specifici programmi di dettaglio, disciplinati attraverso separati accordi (di seguito indicati come “Accordi Attuativi”) in aderenza alle autonomie previste dai reciproci statuti e regolamenti, nel rispetto delle finalità istituzionali delle Parti e del presente Protocollo.
Le Parti concordano che, per tutto quanto non espressamente disciplinato dal presente Protocollo, si applicano le convenzioni precedenti indicate in
premessa fino ad eventuali specifiche previsioni inserite nei successivi Accordi Attuativi.
9. RECESSO
Ciascuna Parte potrà recedere in qualsiasi momento dal presente Protocollo comunicando all’altra Parte per iscritto, la volontà di recedere con un preavviso di almeno 60 (sessanta) giorni da inviarsi a mezzo PEC.
Nel caso di recesso, gli impegni assunti nell'ambito degli Accordi Attuativi sottoscritti dovranno essere comunque portati a compimento, salvo diverso accordo scritto tra le Parti.
10. DURATA, RINNOVO E MODIFICHE
Il presente Protocollo, valido ed efficace a far data dalla sua sottoscrizione, avrà una durata pari a cinque anni, fatto salvo il diritto di recesso di ciascuna Parte di cui al precedente art.10 e potrà essere rinnovato per iscritto, mediante scambio di lettere tra le Parti prima della scadenza, per un ulteriore periodo di cinque anni.
Resta inteso tra le Parti che la scadenza del presente Accordo non determinerà l'interruzione di eventuali Accordi Attuativi che non siano ancora conclusi.
11. BOLLO E SPESE DI REGISTRAZIONE
Il presente Protocollo è sottoscritto con apposizione di firma digitale in un unico originale ai sensi dell’art. 15 comma 2-bis della legge 241/1990 e s.m.i. L’imposta di bollo è a carico dell’Università che provvederà a versare il relativo importo all’erario in modalità virtuale come da Autorizzazione n. 140328 del 13 dicembre 2018. Il presente Protocollo è soggetto a registrazione in caso d'uso ai sensi dell'art.4 della tariffa parte II del DPR 131 del 26/4/86. Le spese di registrazione sono a carico della parte richiedente.
Bologna,
Per l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna Il Magnifico Rettore Xxxx. Xxxxxxxxx Xxxxxxxx
Per il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria
Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria Regione Xxxxxx-Romagna e Marche
Il Provveditore Regionale Dott.ssa Xxxxxx Xxxxxxxx
Direzione della Casa Circondariale di Bologna “Xxxxx X’Xxxxx” Il Direttore Dott.ssa Xxxxxxx Xxxxxxxx
Per l’Ufficio Interdistrettuale per l’Esecuzione Penale Esterna di Bologna la Dirigente Dott.ssa Xxxxx Xxxxx Xxxxxxxxxxx
Per l’Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori ER.GO il Direttore Dott.ssa Xxxxxxxx Xxxxxx