SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
DETERMINAZIONE E RELAZIONE SUL RISULTATO DEL CONTROLLO ESEGUITO SULLA GESTIONE FINANZIARIA DELLA “FONDAZIONE MAXXI – MUSEO NAZIONALE DELLE ARTI DEL XXI SECOLO”
2017
Determinazione del 21 novembre 2019, n. 123
SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
DETERMINAZIONE E RELAZIONE SUL RISULTATO DEL CONTROLLO ESEGUITO SULLA GESTIONE FINANZIARIA DELLA “FONDAZIONE MAXXI – MUSEO NAZIONALE DELLE ARTI DEL XXI SECOLO”
2017
Relatore: Presidente di Sezione Xxxxxx Xxxxxxx
Ha collaborato per l’istruttoria e l’elaborazione dei dati:
la d.ssa Xxxxxxx Xxxxx
Determinazione n. 123/2019
SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
nell'adunanza del 21 novembre 2019;
visto l’art 100, secondo comma, della Costituzione;
visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti approvato con regio decreto 12 luglio 1934 n. 1214;
viste le leggi 21 marzo 1958 n. 259 e 14 gennaio 1994 n. 20;
visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 15 febbraio 2017, con il quale la Fondazione MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo - è stata sottoposta al controllo della Corte dei conti, ai sensi dell’art. 12 della legge n. 259 del 21 marzo 1958;
vista la determinazione n. 84 del 18 aprile 2017 con la quale questa Sezione ha disciplinato le modalità di esecuzione degli adempimenti, da parte dell’Ente, per l’esercizio del controllo;
visto il bilancio della suddetta Fondazione relativo all’esercizio finanziario 2017, nonché le annesse relazioni del Consiglio di amministrazione e del Collegio dei sindaci, trasmessi alla Corte in adempimento dell'art. 4, comma 2, della citata legge n. 259/1958;
esaminati gli atti;
udito il relatore Presidente di sezione Xxxxxx Xxxxxxx e, sulla sua proposta, discussa e deliberata la relazione con la quale la Corte, in base agli atti ed agli elementi acquisiti, riferisce alle Presidenze delle due Camere del Parlamento il risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della Fondazione MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo - per l’esercizio 2017;
ritenuto che, assolti così gli adempimenti di legge, si possano comunicare alle dette Presidenze, a norma dell’art. 7 della citata legge n. 259 del 1958, il conto consuntivo 2017 – corredato dalla relazione amministrativa e di quella dell’organo di revisione – e la relazione come innanzi deliberata, che alla presente si unisce quale parte integrante;
P. Q. M.
comunica, a norma dell'art. 7 della n. 259 del 1958, alle Presidenze delle due Camere del Parlamento, insieme con il bilancio per l’esercizio 2017 - corredato delle relazioni degli organi amministrativi e di revisione della Fondazione MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo - l'unita relazione con la quale la Corte riferisce il risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della Fondazione medesima.
XXXXXXXXX PRESIDENTE f.f.
Xxxxxx Xxxxxxx Xxxxxxxxxxx Xxxxx Xxxxxxx
Depositata in segreteria il 29 novembre 2019
INDICE
PREMESSA 1
1. QUADRO NORMATIVO 2
2. ORGANI 5
3. L’ORGANIZZAZIONE 10
3.1 Il personale 14
4. L’ATTIVITÀ ISTITUZIONALE 18
4.1 Il Progetto Maxxi L’Aquila 20
5. L’ATTIVITA’ CONTRATTUALE 21
6. Il RENDICONTO DELLA FONDAZIONE 23
6.1 Il rendiconto gestionale 24
6.1.1 I proventi 25
6.1.2 Gli oneri 28
6.2 Lo stato patrimoniale 31
6.3 Il rendiconto finanziario 37
7. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE 40
INDICE DELLE TABELLE
Tabella 1 – Spese per gli organi di governo 9
Tabella 2 – L’assetto organizzativo 10
Tabella 3 – Uffici alle dipendenze del Direttore artistico 11
Tabella 4 – Uffici alle dipendenze del Segretario generale 12
Tabella 5 – Spese per la dirigenza di vertice 12
Tabella 6 – Spese per dipartimenti a livello dirigenziale 14
Tabella 7 – Consistenza numerica del personale della Fondazione – Esercizio 2017 15
Tabella 8 - Costi per il personale 16
Tabella 9 – Contratti 22
Tabella 10 – Il rendiconto gestionale 24
Tabella 11 -Proventi da attività tipiche 25
Tabella 12 – Dettaglio altri ricavi e proventi 27
Tabella 13 – Sintesi delle incidenze dei proventi 28
Tabella 14 – Costi di gestione 28
Tabella 15 – Costi per servizi 29
Tabella 16 – Sintesi delle incidenze dei costi 31
Tabella 17 – Stato patrimoniale attivo 34
Tabella 18 – Lo stato patrimoniale passivo 34
Tabella 19 – Composizione del Fondo di dotazione 35
Tabella 20 – I fondi patrimoniali 35
Tabella 21 – I debiti patrimoniali 36
Tabella 22 – Risconti e ratei passivi 37
Tabella 23 – I flussi finanziari e la liquidità 38
PREMESSA
Con la presente relazione la Corte riferisce per la prima volta al Parlamento, ai sensi dell’art. 7 della legge 21 marzo 1958 n. 259, sul risultato del controllo eseguito, con le modalità di cui all’art. 12 della predetta legge, sulla gestione finanziaria della Fondazione MAXXI per l’esercizio 2017 e sulle successive vicende di maggior rilievo.
La Fondazione è stata sottoposta a controllo con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 15 febbraio 2017, che ha riconosciuto l’esistenza dei presupposti per la sottoposizione al controllo della Corte dei conti, ai sensi degli artt. 1 e 12 della legge n. 259 del 21 marzo 1958.
Con la determinazione n. 84 del 18 aprile 2017 la Sezione del controllo sugli Enti della Corte dei conti ha conseguentemente disposto l’inizio dell’attività di controllo ai sensi del citato art. 12.
1. QUADRO NORMATIVO
L'articolo 25 della legge 18 giugno 2009, n. 69 ha disposto la trasformazione del Centro per la documentazione e la valorizzazione delle arti contemporanee, costituito con l’art. 1 della legge 12 luglio 1999, n. 237 con autonomia scientifica, organizzativa, amministrativa e finanziaria, in una fondazione di diritto privato, ai sensi dell’art. 112, comma 5 del d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, recante il "Codice dei beni culturali e del paesaggio”, denominata "Fondazione MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo", da istituirsi con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali.
A tale scopo è stato emanato il decreto del Ministro per i beni e le attività culturali 15 luglio 2009, che ha approvato l’atto costitutivo e il primo statuto della Fondazione, prevedendo il conferimento in uso mediante assegnazione al fondo di dotazione di un compendio immobiliare e delle raccolte individuate con decreto ministeriale, oltre ad un contributo per le spese di funzionamento ed il trasferimento di una quota pari al cinquanta per cento delle risorse destinate annualmente al Piano per l’arte contemporanea.
La Fondazione ha acquisito in data 21 ottobre 2009 il riconoscimento della personalità giuridica, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 10 febbraio 2000, n. 361; in data 29 ottobre 2012 è stato sottoscritto un nuovo statuto, che ha previsto all’art. 4 il conferimento al Fondo di gestione di eventuali altri contributi attribuiti dallo Stato, dalla Regione, da enti territoriali o da altri enti pubblici; ed inoltre dei contributi, in qualsiasi forma concessi, dai fondatori promotori, dagli altri fondatori e dai partecipanti.
È fondatore promotore il Ministero per i beni e le attività culturali, cui compete la vigilanza sulla Fondazione ai sensi del decreto ministeriale del 27 novembre 2001, n. 491. Gli enti territoriali nel cui ambito la Fondazione ha sede possono assumere la qualifica di fondatori promotori mediante adesione alla Fondazione e sottoscrizione del relativo atto costitutivo e dello statuto, contribuendo stabilmente al Fondo di dotazione e al Fondo di gestione, con le modalità definite e in misura non inferiore (euro 350.000 annui) a quella stabilita mediante apposito regolamento, approvato dal Consiglio di amministrazione nell’ottobre del 2015.
Xxxxxxx divenire fondatori, previo consenso dei fondatori promotori e previa deliberazione del Consiglio di amministrazione, le persone fisiche e quelle giuridiche pubbliche e private nonché gli enti che contribuiscano stabilmente al Fondo di dotazione e al Fondo di gestione mediante i contributi economici pluriennali fissati dal regolamento (euro 600.000 annui).
Possono ottenere la qualifica di partecipanti le persone fisiche e giuridiche, pubbliche o private, singole o associate e gli enti che intervengono con contributi economici annuali o pluriennali. Con apposito regolamento adottato dal Presidente, sentito il Consiglio di amministrazione sono individuate almeno tre diverse categorie di partecipanti, differenziate in ragione del diverso e progressivo livello di contribuzione e dei relativi diritti.
Con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 6 febbraio 2017 la Fondazione MAXXI è stata sottoposta al controllo della Corte dei conti con le modalità di cui all'art. 12 della legge 21 marzo 1958, n. 259.
La sede operativa della Fondazione è sita nel compendio immobiliare di proprietà statale sito in Roma, Via Xxxxx Xxxx, il cui utilizzo è stato concesso in uso1 dal Ministero per i beni e le attività culturali.
La Fondazione MAXXI, Ente di diritto privato in controllo pubblico, è una istituzione nazionale dedicata alla creatività contemporanea e persegue i propri obiettivi tramite la gestione, la valorizzazione e la promozione del patrimonio artistico pubblico affidatole dal Ministero, nonché di quello acquisito successivamente.
Provvede all’organizzazione di mostre, eventi culturali ed ulteriori attività di promozione nonché di convegni, studi e ricerche ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 18 Aprile 2013.
È soggetto agli obblighi della legge 6 novembre 2012, n. 1902, del d.lgs. 14 marzo 2013, n. 333 e
del d.lgs. 8 aprile 2013, n. 394.
La Fondazione segue le linee guida dettate dall’ANAC in materia di prevenzione alla corruzione5.
1 La durata della concessione in uso non è indicata né nel DM 10.1.2012, di conferimento dell'immobile, né negli atti istitutivi della Fondazione; tuttavia nei “Criteri per la determinazione del valore d'uso del complesso museale MAXXI del 15 dicembre 2011 il valore del complesso immobiliare è stato "calcolato in analogia di una concessione di trent'anni senza indicizzazione".
2 Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione.
3 Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni.
4 Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico.
5 Linee guida per l’attuazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza da parte delle società e degli enti di diritto privato controllati e partecipati dalle pubbliche amministrazioni e dagli enti pubblici economici. In data 18 ottobre 2017 il Consiglio di amministrazione ha approvato il P.T.P.C. revisionato per il triennio 2017/2019 riconfermando il Segretario Generale quale Responsabile delle Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza.
L’originario statuto della Fondazione del 2012 è stato integrato alla luce delle modificazioni adottate dal Consiglio di amministrazione e della successiva vigilanza espletata dai competenti uffici del MIBACT ed approvato in nuovo testo nella seduta del 18 ottobre 2017.
La Fondazione ha compiuto una revisione del proprio statuto al fine di migliorare le modalità operative rivolte agli scopi sociali, e in tale prospettiva:
- all’art. 2, ha incluso nei suoi compiti specifici le attività di educazione e formazione, oltre a quelle già stabilite;
- all’art. 3, ha previsto la possibilità di istituire nuovi spazi decentrati, privi di personalità giuridica e con autonomia gestionale e contabile stabilita da apposito regolamento;
- all’art. 10, ha esplicitato la qualifica di “direttore artistico” per il dirigente di vertice, e la limitazione del principio di spoil system ai soli incarichi del direttore artistico e del segretario generale, fermo restando quanto già stabilito sugli incarichi dirigenziali, tutti a tempo determinato;
- all’art. 12, ha previsto l’ampliamento del numero dei componenti del Consiglio di amministrazione e la gratuità della carica di Consigliere, esclusi i rimborsi spese; resta immutata la disciplina del compenso del Presidente;
- all’art. 20, ha stabilito che, in caso di estinzione della Fondazione, tutti i beni artistici accumulati, compresi quelli di recente acquisizione, saranno in ogni caso devoluti allo Stato.
2. ORGANI
Secondo l’art. 9 del vigente statuto della Fondazione sono organi dell’Ente:
- il Presidente;
- il Consiglio di amministrazione;
- il Comitato scientifico;
- il Collegio dei revisori dei conti.
Il Presidente e tutti gli organi istituzionali ad esso collegati durano in carica cinque anni e possono essere riconfermati per una sola volta.
I componenti degli organi collegiali, se nominati prima della scadenza del termine quinquennale, restano in carica fino a tale scadenza.
L’art. 11 dello statuto attribuisce la nomina del Presidente alla competenza del Ministro per i beni e le attività culturali. Tra le funzioni del Presidente rientrano la rappresentanza legale e la promozione delle attività della Fondazione. In caso di impedimento o di sua assenza, le sue funzioni sono assunte dal vicepresidente o dal componente più anziano del Consiglio di amministrazione. Le principali funzioni del Presidente della Fondazione sono le seguenti:
- presiede e dirige il Consiglio di amministrazione;
- partecipa, senza diritto di voto, alle sedute del Comitato scientifico;
- conferisce gli incarichi professionali dopo aver sentito il parere del Consiglio di amministrazione;
- ammette ed esclude i partecipanti, sulla base dei principi stabili dallo statuto, sempre dopo aver sentito il Consiglio di amministrazione;
- adotta i regolamenti previsti dallo statuto, nonché eventuali ulteriori regolamenti, eccetto quelli di competenza del Consiglio di amministrazione, dando immediata comunicazione a quest’ultimo;
- propone il programma annuale degli interventi e la programmazione pluriennale al Consiglio di amministrazione.
L’attuale Presidente della Fondazione MAXXI è stata nominata, a decorrere dal 1° novembre 2012, con decreto del 24 ottobre 2012 del Ministero per i beni e le attività culturali, per la durata di un quinquennio, successivamente rinnovato in data 16 ottobre 2017.
Il compenso annuo lordo, stabilito dalla delibera del Consiglio di amministrazione n. 12 del 6 novembre 2013, è stato fissato ad un importo pari ad euro 91.500, mentre quello variabile è stato calcolato tenendo conto degli incrementi dei ricavi privatistici e di quelli di autofinanziamento, quali la vendita di biglietti, gli sponsor, i contributi di gestione legati ad eventi commerciali e di fundraising, nonché dell’andamento dei costi generali.
Il Consiglio di amministrazione è nominato con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali ed è composto da un numero di membri comunque non inferiore a cinque fino ad un massimo di nove.
Non meno di tre membri sono designati dal Ministero vigilante, tra cui il Presidente; un membro da ciascuno dei fondatori-promotori; un membro da ciascuno dei fondatori.
Il numero dei membri designati dal Ministro per i beni e le attività culturali è elevato a quattro, se i membri designati dai fondatori-promotori e dai fondatori raggiungono complessivamente il numero di tre, e a cinque, se gli stessi raggiungono il numero di quattro. Nell'ipotesi in cui, a seguito delle designazioni predette il numero complessivo dei componenti fosse pari, il Ministro procederà alla designazione di un altro componente. Una volta raggiunto il numero massimo di nove membri, per ciascun successivo ingresso di soggetti aventi titolo alla designazione di un nuovo membro il numero di componenti designati dal Ministro si riduce di una unità, purché sia preservata la maggioranza dei membri designati dai fondatori pubblici. A tale fine decade il membro nominato per ultimo o, in caso di designazione contestuale, il membro indicato dal Ministro stesso. Rimane in ogni caso ferma la nomina del Presidente.
I consiglieri possono essere revocati dal Ministro per i beni e le attività culturali, su motivata richiesta del Consiglio di amministrazione, per gravi motivi, per violazione delle norme emanate o dei regolamenti, o per arrecato danno al patrimonio o all’immagine della Fondazione.
Se nel corso dell'esercizio vengono a mancare uno o più consiglieri, si provvede a sostituirli con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali. I consiglieri così nominati restano in carica fino alla scadenza del Consiglio di amministrazione.
La carica di Consigliere di amministrazione, in seguito alla revisione dell’art. 12 dello statuto, deliberato in data 18 ottobre 2017, è a titolo gratuito e non dà diritto a corrispettivi o emolumenti di qualsiasi natura, salvo il rimborso delle spese effettivamente sostenute e
documentate per le sedute del Consiglio ovvero per attività svolte nell’interesse della Fondazione per incarico del Presidente o del Consiglio di amministrazione6.
Tra i poteri del Consiglio di amministrazione si rammentano principalmente l’approvazione dei rendiconti, preventivo e consuntivo, e del documento programmatico pluriennale, nonché i regolamenti interni e la nomina dei componenti del Comitato scientifico.
Al Consiglio di amministrazione spetta anche il compito di deliberare il compenso del Presidente e, su proposta del Presidente, il compenso del Direttore artistico, del Segretario generale, dei Capi dei dipartimenti, dei curatori e dei titolari di incarichi dirigenziali.
Inoltre, delibera:
- la pianta organica della Fondazione;
- l’accettazione di lasciti e donazioni;
- l’autorizzazione al compimento degli atti di disposizione di beni immobili ricompresi nel Fondo di dotazione;
- la costituzione di sedi decentrate, nonché la istituzione o acquisizione di ulteriori spazi museali, espositivi e di ricerca, privi di personalità giuridica, disciplinandone l’autonomia gestionale e contabile con apposito regolamento;
- l’esercizio dell’azione di responsabilità, in materia di cessazione dalla carica, nei confronti di: Presidente, Segretario generale, Direttore, Capi dipartimento, dirigenti e revisori dei conti;
- in merito allo scioglimento della Fondazione e alla devoluzione del patrimonio, con approvazione dell’Amministrazione vigilante.
Il Consiglio di amministrazione della Fondazione, nominato con decreto del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo in data 5 dicembre 2012 e poi integrato in data 18 Febbraio 2016, è stato rinnovato nell’attuale composizione in data 29 gennaio 2018.
È composto dalla Presidente e da quattro membri, di cui due designati dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, uno dal socio fondatore Regione Lazio e l’altro dal fondatore società Enel Spa.
6 Fino al 2017, ai componenti del Consiglio di amministrazione si è applicato il trattamento economico previsto dalla delibera
n. 12 del 6.11.2013, adottata dal Consiglio di amministrazione in attuazione dell'art.13, comma 1, lettera i, dello Statuto allora vigente, che così recitava: (il Consiglio) "delibera il compenso del Presidente e la misura dell'indennità dei membri del Consiglio di amministrazione, ove spettanti in base alla normativa vigente".
Il Comitato scientifico è composto da un numero minimo di tre membri, nominati dal Consiglio di amministrazione nella seduta del 19 novembre 2014 ed è presieduto dal Direttore artistico. I suoi componenti sono scelti tra personalità di riconosciuto prestigio in ambito culturale, dell’arte e dell’architettura e di comprovata e specifica competenza nei settori di attività della Fondazione.
Detto Comitato si riunisce almeno due volte all’anno ed esprime il suo parere in merito all’elaborazione del documento programmatico pluriennale ed annuale degli interventi.
Il Collegio dei revisori dei conti è costituito da tre membri effettivi e due supplenti, di cui un membro effettivo, con funzioni di Presidente, ed uno supplente nominati dal Ministero per i beni e le attività culturali.
La nomina degli altri membri spetta, da previsione statutaria, ai fondatori-promotori.
Poiché il Ministero in data 16 ottobre 2014 era unico Fondatore-Promotore ha provveduto alla nomina del Presidente e degli altri componenti del Collegio dei revisori, peraltro attualmente in fase di ricostituzione.
Il Collegio, oltre a controllare l’attività di amministrazione della Fondazione e accertare la regolare tenuta della contabilità, procede alla relazione sui bilanci, preventivo e consuntivo, della Fondazione, nonché informa il Ministero di tutti gli atti o fatti di cui è a conoscenza sulla gestione finanziaria ed economico-patrimoniale dell’Ente.
Il Presidente del Collegio dei revisori dei conti percepisce un compenso annuo pari ad euro 12.000; i singoli componenti percepiscono euro 7.000 annui.
La tabella che segue espone in dettaglio i compensi impegnati ed erogati nel 2017 agli organi di governo:
Tabella 1 – Spese per gli organi di governo
Tipologia di spese | Impegni | Pagamenti |
Compensi al Presidente | 118.595 | 84.140 |
Compensi al Comitato Scientifico | 0 | 0 |
Compensi ai membri del Cda | 28.000 | 17.560* |
Compensi per i Revisori dei conti | 26.000 | 24.992 |
Xxxxx assistenziali, IRAP a carico dell'Ente per gli organi istituzionali | 35.582 | 18.905 |
Gettoni di presenza, indennità di missione e varie (rimborsi spese) e spese di trasporto e viaggi ai membri degli organi istituzionali | 29.518 | 29.518 |
Rimborsi ai membri del Comitato scientifico | 4.073 | 4.073 |
Totale | 241.768 | 179.188 |
Fonte: elaborazione Maxxi
* Il nuovo statuto approvato il 18 ottobre 2017 ha previsto la gratuità dell’incarico di consigliere.
L’Ente ha precisato che non è stato istituito l’Organismo interno di valutazione della performance. In proposito ha chiesto in data 29 marzo 2018 all’Ufficio legislativo del MiBACT un parere circa la necessità di procedere alla sua istituzione, o piuttosto dell’organismo di vigilanza di cui al d.lgs. n. 231/2001. Tale richiesta di parere, rimasta senza risposta, è stata reiterata in data 18 febbraio 2019.
3. L’ORGANIZZAZIONE
Con delibera dell’11 aprile 2017 il Consiglio di amministrazione della Fondazione ha approvato all’unanimità la pianta organica, poi trasmessa al Ministero vigilante, definendo l’organizzazione degli uffici, la dotazione organica e il dimensionamento della stessa.
In data 24 maggio 2017 il MiBAC, preso atto del completamento del quadro di regole riguardanti gli assetti organizzativi e dell’accoglimento integrale delle osservazioni formulate dall’ufficio legislativo da parte della Fondazione, ha espresso il proprio parere quale amministrazione vigilante dichiarando di non avere ulteriori osservazioni da formulare.
Restano fermo le disposizioni statutarie secondo cui le determinazioni di assunzione a tempo indeterminato di personale non dirigenziale sono subordinate all’approvazione del Ministero vigilante. Tale approvazione non può essere rilasciata ove le assunzioni proposte non consentano, anche in prospettiva, il rispetto degli equilibri di bilancio e non facciano seguito all’espletamento di procedure di selezione pubblica operate nel rispetto dei criteri e delle modalità definite dal Consiglio di amministrazione con regolamento soggetto ad approvazione dell’amministrazione vigilante, al fine di assicurare l’osservanza dei principi di trasparenza, pubblicità ed imparzialità.
Detto regolamento è stato adottato con delibera dell’11 aprile 2017, ai sensi dell’articolo 10, comma 3 dello statuto ed approvato dalla Direzione vigilante sempre in data 24 maggio 2017, a seguito dell’accettazione da parte della Fondazione delle osservazioni trasmesse.
L’organizzazione della Fondazione MAXXI è rappresentata nella seguente tabella.
Tabella 2 – L’assetto organizzativo
Dirigenza di vertice |
Direttore artistico Segretario generale |
Dipartimenti di livello dirigenziale |
Arte |
Architettura |
Ricerca, educazione e formazione Sviluppo e comunicazione |
Fonte: elaborazione Corte dei conti
La Fondazione è coordinata da un Direttore artistico, che cura l’attuazione del documento programmatico pluriennale e del programma annuale artistico.
La selezione del Direttore artistico è stata affidata ad una società di consulenza per il reclutamento di personale di alto profilo e condivisa dal Consiglio di amministrazione.
Il Direttore in carica nell’esercizio in esame è stato nominato a dicembre 2013 e successivamente prorogato fino al 31 dicembre 2017 con contratto di lavoro subordinato di qualifica dirigenziale ai sensi del CCNL dei dirigenti Confservizi del 21 dicembre 2004. È nato in Cina e possiede anche la cittadinanza statunitense.
Il previsto compenso annuo lordo ai fini fiscali è stato di importo pari ad euro 95.000, oltre una quota di retribuzione variabile incentivante da commisurarsi al raggiungimento di specifici obbiettivi, un plafond per spese per missioni e viaggi pari ad euro 20.000, più le spese per un alloggio a disposizione.
Dal gennaio 2018 la Fondazione ha stipulato per cinque anni con la stessa persona un nuovo contratto autonomo di consulenza professionale in qualità di Direttore Artistico, ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall’art. 2230 e ss. del codice civile. Nel contratto si attesta che la sua residenza fiscale è in USA7.
Il compenso annuo previsto è pari ad euro 120.000, con possibilità di un incremento non superiore al 10% decorsi 30 mesi dall’inizio dell’incarico, ed inoltre sono riconosciuti rimborsi spese pari ad euro 42.000 annui (per alloggio, viaggi, assicurazione).
Spetta inoltre un compenso incentivante per accordi di sponsorizzazione tra imprese e soggetti internazionali e la Fondazione pari al 10% del valore di ciascun accordo concluso.
Tabella 3 – Uffici alle dipendenze del Direttore artistico
Ufficio mostre e allestimenti
Ufficio curatori
Fonte: elaborazione Corte dei conti
Il Segretario generale, cui è affidata la gestione della Fondazione, è stato nominato dal Consiglio di amministrazione il 20 gennaio 2016 con scadenza al 31 dicembre 2017.
7 Nell’articolato contrattuale è stabilito che il prestatore d’opera “dichiara di essere cittadino straniero, residente stabilmente all’estero, e di non avere una base fissa di lavoro in Italia, né di avere l’intenzione di attivare tale base fissa di lavoro nei prossimi anni, in applicazione dell'articolo 14 della convenzione Italia - USA del 25 agosto 1999. e si impegna il prestatore ad assicurare la presenza presso la Fondazione per una durata complessiva di 25 settimane/anno, secondo una programmazione definita dallo stesso prestatore con cadenza bimestrale, nel rispetto delle esigenze funzionali della Fondazione”.
Il trattamento economico previsto è pari ad euro 90.800 di imponibile lordo annuo, di cui
66.000 per tredici mensilità quale trattamento minimo tabellare conglobato, a norma dell’art. 3, par. II, comma 2, del CCNL applicato al rapporto, ed una indennità, pari ad euro 24.800 come superminimo annuo non riassorbibile, riconosciuto a fronte dei maggiori oneri e responsabilità lavorative. È inoltre attribuita una retribuzione variabile incentivante di importo massimo corrispondente all’importo medio conseguibile come retribuzione di risultato per i dirigenti del MIBAC di seconda fascia, in rapporto ai risultati conseguiti nell’anno sulla base degli obiettivi assegnati dalla Presidente, sempre che il bilancio di esercizio presenti un saldo attivo.
Al Segretario generale è stato anche conferito l’incarico di responsabile per la prevenzione della corruzione, comprensivo delle funzioni di responsabile per la trasparenza.
Tabella 4 – Uffici alle dipendenze del Segretario generale
Ufficio di contabilità, amministrazione, gestione del personale, servizi legali Ufficio tecnico
Ufficio qualità dei servizi per il pubblico
Segreteria generale
Fonte: elaborazione Corte dei conti
La tabella che segue espone in dettaglio i compensi impegnati ed erogati nel 2017 alla dirigenza di vertice:
Tabella 5 – Spese per la dirigenza di vertice
Tipologia di spese per la dirigenza di vertice | Impegni | Pagamenti |
Compensi al Direttore artistico | 111.564 | 111.564 |
Xxxxx assistenziali, IRAP a carico dell’Ente per il Direttore artistico | 43.877 | 43.877 |
Compensi al Segretario generale | 91.367 | 91.367 |
Xxxxx assistenziali, IRAP a carico dell’Ente per il Segretario generale | 41.731 | 41.731 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti
La Fondazione attualmente è articolata in quattro dipartimenti.
- Arte: prevede l’esposizione permanente in un museo dell’arte contemporanea all’interno di un’architettura d’avanguardia, tale da configurare una nuova pratica museografica;
- Architettura: raccoglie tutte le collezioni e i documenti che illustrano la complessità materiale e concettuale dell’architettura attraverso i suoi processi evolutivi;
- Ricerca, educazione e formazione: costituisce il “laboratorio” del MAXXI ed offre strumenti per l’approfondimento e la comprensione di fenomeni artistici;
- Sviluppo e comunicazione: si riferisce alla promozione e alla conoscenza della poliedrica identità del MAXXI e si impegna ad associare capitali privati alle risorse pubbliche, per assicurare un’offerta culturale multidisciplinare.
Il Dipartimento Arte è diretto da un dirigente assunto a tempo determinato dal 2 maggio 2016 fino al 2017, rinnovato fino al 31 dicembre 2022, con trattamento economico riconosciuto dal CCNL dei dirigenti Confservizi del 21 dicembre 2014 e successive modifiche e integrazioni.
Il trattamento economico, da erogare mensilmente in tredici quote di pari importo, corrisponde ad euro 80.000 di imponibile annuo lordo, di cui 66.000 per tredici mensilità e un superminimo annuo non riassorbibile, pari ad euro 14.000 sempre per tredici mensilità; una retribuzione in natura assegnata dalla Fondazione (telefono e SIM aziendale); una retribuzione variabile incentivante di importo massimo corrispondente all’importo medio conseguibile come retribuzione di risultato per i dirigente del MIBACT di II fascia, in rapporto ai risultati conseguiti nell’anno sulla base dei programmi della Fondazione e degli obiettivi assegnati dalla Presidente.
Nella seduta del 15.12.2017, il Consiglio di amministrazione ha assunto le determinazioni relative al rinnovo dei contratti (in scadenza al 31.12.2017) e dei correlati incarichi del Direttore artistico, del Segretario generale e del Direttore del Dipartimento arte della Fondazione MAXXI, considerati 'tutti indifferibili e urgenti" a norma dell'art. 3 del decreto- legge 16 maggio 1994, n.293, convertito con modificazioni dalla legge 15 luglio 1994, n. 444.
Il Direttore del dipartimento Architettura, dirigente del MIBACT di seconda fascia, assegnato temporaneamente con protocollo di intesa del 2 aprile 2015, è stato rinnovato con decorrenza dal 10 marzo 2018 per un triennio, non oltre la data del suo collocamento in quiescenza. Percepisce uno stipendio pari ad euro 43.310, una retribuzione di posizione fissa pari ad euro
12.155, una variabile pari ad euro 23.000, nonché una indennità una tantum di vacanza contrattuale di euro 325, oltre alla retribuzione da definire, per un complessivo lordo di circa 78.791 euro. In forza della deliberazione consiliare n. 12 del 15.12.2017 dirige, ad interim, il Dipartimento Ricerca, educazione e formazione.
Con la medesima deliberazione consiliare, il Dipartimento Sviluppo e comunicazione è stato affidato ad interim alla Presidente della Fondazione
Per gli incarichi dirigenziali affidati ad interim, il compenso annuo lordo onnicomprensivo è stato determinato dal Consiglio di amministrazione in euro 35.000.
La tabella che segue espone in dettaglio i compensi impegnati ed erogati nel 2017 per i Dipartimenti di livello dirigenziale:
Tabella 6 – Spese per dipartimenti a livello dirigenziale
Tipologia di spese per i Dipartimenti di livello dirigenziale | Impegni | Pagamenti |
Compensi per il Direttore di II fascia Dipartimento Architettura (Rimborsati al Mibac) | 109.031 | 109.031 |
Compensi per il Dirigente Dipartimento Arte | 70.350 | 70.350 |
Xxxxx assistenziali, IRAP a carico dell'Ente per il Dirigente Dip. Arte | 30.330 | 30.330 |
Compensi per l'affidamento ad interim del Dipartimento Sviluppo e Comunicazione | 0 | 0 |
Xxxxx assistenziali, IRAP a carico dell'Ente per l'affidamento ad interim del Dip. Sviluppo e Comunicazione | 0 | 0 |
Compensi per il Dirigente del Dipartimento Ricerca, educazione e formazione | 0 | 0 |
Xxxxx assistenziali, IRAP a carico dell'Ente per il Dirigente Dip. Ricerca, educazione e formazione | 0 | 0 |
Fonte: elaborazione Maxxi
3.1 Il personale
La tabella seguente evidenzia la consistenza numerica del personale della Fondazione e la pianta organica prevista nel rispetto delle esigenze funzionali della macrostruttura, dei criteri gestionali di inquadramento delle risorse professionali e del fabbisogno complessivo della Fondazione, come deliberati dal Consiglio di amministrazione dell’11 aprile del 2017.
Tabella 7 – Consistenza numerica del personale della Fondazione – Esercizio 2017
Pianta organica | Numero posizioni previste | Numero posizioni coperte |
Dirigenti | 6 | 4 |
Quadri | 4 | 3 |
Funzionari | 29 | 24 |
Altri dipendenti | 37 | 13 |
Totale | 76 | 44 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti
Le quattro posizioni dirigenziali - come espressamente richiesto dall’art.10 dello statuto – sono state acquisite con contratti a termine, mentre le tre posizioni quadro sono state assunte a tempo indeterminato.
Delle ventiquattro posizioni di funzionari, sedici sono state acquisite con contratti di lavoro a tempo indeterminato e le restanti otto, con provvedimenti di distacco dal MIBAC, ex articolo 2 dello statuto.
Delle tredici posizioni di dipendenti qualificati, otto sono state ricoperte con contratti a tempo indeterminato e le altre cinque con rapporti di lavoro subordinato a termine.
Il costo per il personale ha evidenziato un importo pari ad euro 1.735.464, comprensivo degli oneri sociali e degli altri istituti collegati alla retribuzione, sostenuti per il personale assunto a tempo determinato, indeterminato e per i dirigenti.
La tabella n. 8 mostra le voci contabili relative alla retribuzione del personale della Fondazione (vedi anche la successiva tabella n. 14 costi di gestione).
Tabella 8 - Costi per il personale
Costi per il personale | 2017 |
xxxxxx e stipendi | 1.204.626 |
oneri sociali | 307.286 |
trattamento di fine rapporto | 76.689 |
altri costi | 146.863 |
Totale costi per il personale | 1.735.464 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti
In dettaglio, il costo del personale per il 2017 è stato pari ad euro 166.961 per le sei unità a tempo determinato, mentre per le 28 unità a tempo indeterminato ammonta ad euro 1.064.309.
Ancora spese per il personale sono riferibili al welfare aziendale8 per euro 17.500 e per euro 19.663 per costi per la formazione.
Il costo complessivo dei dirigenti, per quattro unità, è risultato pari ad euro 467.031, comprendendo ancora l’importo del Direttore Artistico.
Ulteriori costi ugualmente riferibili al personale risultano iscritti nel conto economico alla voce costi per servizi pari ad euro 1.005.892 (vedi successiva tabella n. 15). Questa voce comprende i compensi per il personale con contratto a progetto contrattualizzato per specifici progetti culturali, il costo del personale in distacco temporaneo dal MiBACT e in somministrazione, ed inoltre le spese di missione e rimborsi per tutto il personale ed i buoni pasto.
Nel 2017 il Consiglio di amministrazione ha approvato, in base allo statuto, il Regolamento per le assunzioni a tempo indeterminato; la pianta organica della Fondazione; il piano di assunzioni per il triennio 2017-2019.
L’Ente ha dichiarato che, nel corso del 2017, non si sono verificati infortuni sul lavoro, né altro tipo di danni all’ambiente; l’unico contenzioso esistente riguarda controversie giuslavoristiche relative a vertenze, che risalgono a vicende verificatesi negli esercizi precedenti. In ogni caso, eventuali rischi e imprevisti per coperture di spese legali, sono coperti da appositi fondi del passivo.
Il Consiglio di amministrazione ha, inoltre, pubblicato l’avviso per la procedura aperta per il reperimento di un dipendente a tempo indeterminato, con il profilo professionale di
8 Gratifica di fine anno in forma di voucher.
“redattore web”, e sono state contemporaneamente avviate le procedure di stabilizzazione dei dipendenti a tempo determinato, già in servizio, in possesso dei requisiti stabiliti dal d.lgs. n. 75/2017.
Nel gennaio 2018, la Fondazione ha stipulato il contratto a tempo indeterminato di redattore web e ha richiesto un parere circa l’applicabilità del procedimento di reclutamento speciale previsto dal già menzionato d.lgs., rivolto ai precari della pubblica amministrazione, all’ufficio legislativo del MIBACT, che ha espresso parere favorevole nel febbraio 2018.
I competenti uffici del Ministero vigilante hanno espresso parere favorevole anche riguardo la stabilizzazione delle quattro unità di personale, già in servizio con contratto a tempo determinato; decreti di assunzioni a tempo indeterminato sono stati adottati per le figure professionali di aiuto regista e di assistenti museali per l’area didattica, di arte e di fotografia. Altri due contratti a termine sono stati stipulati con collaboratori esterni, per l’area marketing e quella di formazione professionale (alternanza scuola-lavoro).
Nell’ aprile 2018, il Consiglio di amministrazione ha approvato l’assunzione di una unità di personale appartenente alle categorie protette con la qualifica di aiuto archivista e, con avviso pubblico del 23 marzo 2018 ha avviato le procedure per il reperimento di due unità da assumere con contratto di apprendistato professionalizzante, una per le campagne pubblicitarie; l’altra per le strategie di marketing.
Gli otto dipendenti in distacco del MIBACT, ai sensi dell’articolo 2, comma 6 dello statuto, dal 1° gennaio 2018 si sono ridotti a cinque: una unità è rientrata volontariamente al Ministero di appartenenza, per le altre due non è stato rinnovato il nulla osta al distacco.
A seguito dell’accordo di classificazione e sviluppo del personale CCNL Federculture, sottoscritto con le organizzazioni sindacali alla fine del 2017, in data 27 luglio 2018 è stato firmato il primo contratto collettivo decentrato della Fondazione, che ha disciplinato i rapporti contrattuali, senza oneri retributivi aggiuntivi per l’Ente, salvo la previsione di premi di produzione, con risorse quantificabili anno per anno, secondo le disponibilità di bilancio.
4. L’ATTIVITÀ ISTITUZIONALE
Lo svolgimento delle attività istituzionali, coordinate dal Direttore artistico di concerto con la Presidente della Fondazione, si attua nei quattro citati dipartimenti:
- Arte, che comprende al suo interno il “Museo delle arti contemporanee”, individuato dalla legge n. 237/1999. L’attività museale riguarda la conservazione, l’implementazione e la fruizione del patrimonio della Fondazione. Il responsabile del Dipartimento è il Direttore del Museo che attua la programmazione, ai sensi dell’articolo 18 dello statuto, in coordinamento con il Direttore artistico. Egli concorre all’attività promozionale e di ricerca di sponsor e partner privati di concerto con la Presidente. Il Direttore di dipartimento ha la funzione di controllo di gestione sul budget di spesa assegnato a seguito dell’approvazione del rendiconto previsionale. Nel corso del 2017 la collezione Arte si è arricchita di trentacinque nuove opere, di cui quindici donazioni, nove acquisti, e undici comodati a lungo termine.
- Architettura, che ha il compito di raccogliere, esporre, valorizzare disegni, progetti, modelli, plastici ed ogni altro elemento della cultura architettonica del Novecento e contemporanea. Analogamente al Direttore del settore “Arte” anche la dirigente svolge le funzioni ed assume le responsabilità di Direttore del Museo di Architettura e allo stesso modo esercita il relativo controllo di gestione sulla spesa, fornendo agli uffici dell’amministrazione i dati necessari per il controllo interno. La collezione Architettura, nel 2017, si è arricchita di quindici nuovi fondi, di cui otto donazioni, due acquisti, una committenza e quattro comodati a lungo termine.
- Ricerca, che promuove il materiale bibliotecario ed iconografico. Al suo interno è incardinato l’ufficio di formazione e didattica, dedicato a progetti formativi e alla didattica museale. Svolge, altresì, il compito di implementare le forme di collaborazione con le scuole di ogni ordine e grado e di favorire i progetti della Fondazione, estendendoli ad associazioni, pubbliche e private. È diretto ad interim dal Direttore del dipartimento Architettura, garante del funzionamento e dell’organizzazione, in coordinamento con il Direttore artistico. Con la revisione statutaria attuata nel 2017, la Fondazione ha organizzato 298 attività per scuole (visite- esplorazione e laboratori), con 7.666 partecipanti; 119 attività per famiglie con 2.380
partecipanti e 289 attività per adulti (visite guidate, workshop d’artista), con 5.313 partecipanti. Nel 2017, lo sviluppo di stages sul territorio con le università, statali e private, si è notevolmente ampliato, promuovendo attività di alta formazione e realizzando il programma “alternanza scuola-lavoro”, sviluppato in collaborazione con XXXXX (agenzia nazionale delle politiche attive del lavoro), con la Regione Lazio, con la Camera di commercio di Roma (Formacamera). La biblioteca specialistica ha superato la soglia di 38.400 volumi e i documenti d’archivio sono pari a 171.450; le lezioni magistrali, i convegni scientifici, le presentazioni editoriali e gli incontri con gli artisti sono stati complessivamente 154. Gli eventi culturali che hanno accompagnato l’offerta espositiva sono stati 478, di cui 50 proiezioni cinematografiche e spettacoli teatrali, 130 conferenze, 24 manifestazioni editoriali, 154 talk con artisti e altre personalità di cultura. Il MAXXI ha ospitato 120 eventi culturali promossi da altre istituzioni pubbliche e private, tra cui sedici mostre al pubblico.
- Sviluppo, che si occupa dei contatti, dell’organizzazione e della gestione degli eventi commerciali esterni e di quelli interni, ad esso delegati. Al suo interno opera l’ufficio di marketing territoriale e si rivolge anche al programma “amici del MAXXI” e del progetto “corporate membership”. Con questa formula vi è una progressiva valorizzazione delle persone fisiche “partecipanti” (come definite dall’art. 6 dello statuto) che contribuiscono alla vita della Fondazione, che nel 2017, hanno erogato contributi complessivi pari ad un importo di euro 147.400, maggiore del 15,6 % di quello introitato nel 2016. Sempre nel 2017 si è formalizzata la costituzione della “American friends of MAXXI”, organismo di diritto statunitense che, nel tempo, potrà favorire situazioni di mecenatismo e la donazione di opere d’arte. Altro importante ufficio di questa area è dedicato alla stampa e comunicazione e sovrintende a tutte le politiche di comunicazione della Fondazione. Ciascuno dei suddetti uffici è guidato da un coordinatore; il Dipartimento è come detto coordinato ad interim dalla Presidente della Fondazione, che garantisce l’organizzazione e l’armonizzazione delle attività dei singoli uffici.
Nel 2017 sono state offerte al pubblico 39 mostre temporanee, di cui 29 inaugurate nel corso dell’anno e altre 10 già presenti dal 2016, rimaste aperte al pubblico fino ai primi mesi del successivo anno.
4.1 Il Progetto Maxxi L’Aquila
Nel 2015 il Ministro dei beni culturali destinò al MAXXI palazzo Ardinghelli, un edificio settecentesco, nel cuore della "zona rossa" dell'Aquila, in corso di restauro grazie ad un importante contributo della Federazione russa. L’anno successivo venne sottoscritto un protocollo che affidò al MAXXI il compito di elaborare un piano di fattibilità del progetto culturale e gestionale. Il 6 luglio 2017 la Fondazione ha consegnato il piano di fattibilità, così che la legge di bilancio 2018 (legge n. 205/2017, art.1, c. 713) in esito del disegno di legge presentato dal Governo e di un successivo emendamento di iniziativa parlamentare, ha disposto un contributo pari a 2 milioni per gli esercizi 2018 e 2019, e di un milione di euro per gli esercizi dal 2020 al 2024.
Con accordo sottoscritto il 22 maggio 2018, il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo:
a) ha concesso per venti anni in uso gratuito alla Fondazione MAXXI il complesso di Palazzo Ardinghelli;
b) ha impegnato il MAXXI a realizzare e gestire in questi spazi “un centro di arte e creatività contemporanea provvisoriamente denominato MAXXI L’AQUILA, aperto alla pubblica fruizione per attività espositive, di ricerca culturale di promozione di attività culturali, formative, didattiche ed educative”;
c) ha confermato l’impegno per un contributo annuale a proprio carico pari a € 2 milioni fino al 2024.
Il MAXXI ha assunto l’impegno ad aprire alla pubblica fruizione il centro entro il 2019, data del decennale del terremoto; è stato affidato al Segretario Generale l’interim per il progetto MAXXI L’AQUILA.
Con il recente accordo sottoscritto nel settembre 2019 tra il MIBAC per l’Abruzzo, la soprintendenza dell’Aquila, i comuni del cratere e il MAXXI è stata prevista la consegna alla Fondazione del complesso immobiliare di Palazzo Ardinghelli entro il 30 novembre 2019.
5. L’ATTIVITA’ CONTRATTUALE
La Fondazione MAXXI, quale “organismo di diritto pubblico” nei procedimenti per l’affidamento di lavori, servizi o forniture o per l’acquisto di beni e servizi, agisce nel rispetto delle norme stabilite dal d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50, e successive modificazioni e integrazioni (codice dei contratti pubblici), e delle Linee guida elaborate dall’Autorità nazionale anticorruzione, nonché delle normative specifiche relative ai beni e alle attività culturali.
Il precedente regolamento per l’acquisto di beni e servizi, deliberato dal Consiglio di amministrazione nella seduta del 21 luglio 2010 nel rispetto del D.Lg. n. 163/2006, è stato di recente sostituito dal regolamento per l’affidamento di lavori, servizi o forniture, approvato dal Consiglio di amministrazione il 14 marzo 2019.
Il Presidente, quale rappresentante legale della Fondazione, sottoscrive i contratti, delibera l’indizione dei procedimenti di evidenza pubblica, nomina il Presidente e i componenti delle Commissioni giudicatrici e riferisce al Consiglio sulle procedure negoziali di particolare rilevanza. Il Segretario generale assume di norma le funzioni di responsabile unico del procedimento.
Per l’appalto di lavori, servizi o forniture o l’acquisto di beni e servizi di importo inferiore ad euro 40.000 si procede con affidamento diretto. A tal fine, quando possibile, si acquisiscono almeno tre preventivi, nel rispetto del principio di rotazione dei fornitori. Nei casi di affidamento mediante procedura negoziata si procede previa consultazione di almeno cinque operatori economici, ove esistenti, per le forniture e i servizi, e di almeno 10 operatori economici, ove esistenti, per i lavori. Per gli affidamenti oltre le soglie di rilevanza comunitaria si procede mediante gara europea.
La Fondazione ha fornito un prospetto sintetico da cui si rileva che nel 2017 il maggior numero dei contratti sono stati conclusi con affidamento diretto, con una incidenza sulla spesa complessiva pari al 57,38 per cento; le sette procedure negoziate espletate previa pubblicazione del bando di gara hanno comportato un impegno di spesa pari al 36,76 per cento del totale, mentre le 38 procedure espletate senza previa indizione di gara o attraverso il sistema dinamico di acquisizione hanno avuto una incidenza sul totale pari al 5,86 per cento della spesa.
Tabella 9 – Contratti
Tipologia procedura di affidamento | Numero contratti | Spesa impegnata | Incidenza% |
Procedura negoziata previa pubblicazione del bando | 7 | 1.735.851 | 36,76 |
Procedura negoziata senza previa indizione di gara -Sistema dinamico di acquisizione | 38 | 273.738 | 5,86 |
Affidamento diretto | 1.581 | 2.709.720 | 57,38 |
Totale | 1.626 | 4.722.309 | 100 |
Fonte: elaborazione cdc su dati Maxxi
6. Il RENDICONTO DELLA FONDAZIONE
La Fondazione non ha fini di lucro, non distribuisce utili ed i proventi dell’attività sono destinati integralmente al conseguimento degli scopi statutari.
È da sottolineare che l’Ente non possiede direttamente, né per interposta persona, partecipazioni in imprese controllate o collegate, né partecipa al fondo di dotazione di altri enti non profit.
Il rendiconto della Fondazione è composto dal conto economico (denominato rendiconto gestionale), dallo stato patrimoniale, dalla nota integrativa, dal rendiconto finanziario e dalla relazione di missione.
Il rendiconto è redatto sulla base delle indicazioni contenute dall’atto di indirizzo “linee guida e schemi per la redazione del bilancio di esercizio di enti non profit” di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 marzo 2001, n. 329, approvate in data 11 febbraio 2009 dall’ex Agenzia per le onlus, ente le cui funzioni sono state trasferite al Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Il bilancio risulta conforme a quanto previsto dagli articoli 2423 e seguenti del Codice civile ed ai principi nazionali pubblicati dall’Organismo italiano di contabilità (OIC) e rappresenta la situazione patrimoniale ed economica dell’Ente.
Il contenuto dello stato patrimoniale e del conto economico è quello previsto dagli articoli 2424 e 2425 del Codice civile, mentre il rendiconto finanziario è stato redatto ai sensi dell’art. 2425-ter.
La nota integrativa è stata redatta ai sensi dell’art. 2427 del Codice civile e contiene le informazioni utili per una corretta interpretazione del bilancio adottato dalla Fondazione.
Non si sono verificati casi tali da ricorrere a deroghe di cui all’art. 2423, comma 4 e all’art. 2423-bis comma 2 del Codice civile.
L’Ente ha valutato le voci di bilancio nel rispetto del principio della prudenza e nella prospettiva di continuazione dell’attività.
Ai sensi dell’art. 2423-bis, comma 1 punto 1-bis del Codice civile, la Fondazione ha tenuto conto della sostanza dell’operazione o del contratto nella rilevazione e la presentazione delle voci.
Il bilancio consuntivo dell’esercizio 2017 è stato approvato dal Consiglio di amministrazione della Fondazione in data 26 giugno 2018.
Al solo scopo di evidenziare gli andamenti della gestione sono stati peraltro posti a raffronto i corrispondenti dati dell’esercizio 2016, desunti dal bilancio della Fondazione.
6.1 Il rendiconto gestionale
Il rendiconto di gestione è formato da proventi ed oneri e costituisce il conto economico dell’Ente, mediante una compensazione tra le componenti positive e negative di reddito, iscritte in bilancio secondo quanto previsto dall’art. 2425-bis del Codice civile, distinte secondo l’appartenenza alle gestioni caratteristica e finanziaria.
La seguente tabella evidenzia le risultanze economiche della Fondazione.
Tabella 10 – Il rendiconto gestionale
Voci contabili | 2016 | 2017 | Variazione assoluta | Variazione percentuale |
Proventi da attività tipiche | 9.344.633 | 8.874.341 | -470.292 | -5,03 |
Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti | 12.000 | 0 | -12.000 | -100,00 |
Altri ricavi e proventi | 1.963.018 | 2.169.824 | 206.806 | 10,54 |
Totale proventi | 11.319.651 | 11.044.165 | -275.486 | -2,43 |
Costi per materie prime, sussidiarie e merci | 160.835 | 140.485 | -20.350 | -12,65 |
Costi per servizi | 7.360.012 | 7.572.175 | 212.163 | 2,88 |
Costi per godimento di beni di terzi | 260.949 | 260.950 | 1 | 0,00 |
Costi per il personale | 1.675.787 | 1.735.464 | 59.677 | 3,56 |
Ammortamenti e svalutazioni | 580.656 | 607.047 | 26.391 | 4,55 |
Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | 31.000 | 12.000 | -19.000 | -61,29 |
Altri accantonamenti | 550.350 | 0 | -550.350 | -100,00 |
Oneri diversi di gestione | 578.612 | 608.423 | 29.811 | 5,15 |
Totale costi | 11.198.201 | 10.936.544 | -261.657 | -2,34 |
Risultato della gestione caratteristica | 121.450 | 107.621 | -13.829 | -11,39 |
Proventi diversi dai precedenti da Istituti bancari | 160 | 203 | 43 | 26,88 |
Interessi ed altri oneri finanziari verso altri | -17.203 | -9.871 | 7.332 | -42,62 |
Utili e perdite su cambi | -816 | -488 | 328 | 40,20 |
Totale proventi ed oneri finanziari | -17.859 | -10.156 | 7.703 | 43,13 |
Risultato prima delle imposte | 103.591 | 97.465 | -6.126 | -5,91 |
Imposte correnti sul reddito di esercizio | 94.311 | 93.511 | -800 | -0,85 |
Risultato di gestione | 9.280 | 3.954 | -5.326 | -57,39 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti
La gestione caratteristica chiude con un saldo positivo, pari ad euro 107.621, anche se in flessione dell’11,39 per cento rispetto al precedente esercizio 2016.
La voce contabile relativa al saldo dei proventi ed oneri finanziari espone invece un dato negativo pari a 10.156 euro, anche se migliora quello del pregresso esercizio 2016 del 43,13 per cento.
Il risultato prima delle imposte presenta un saldo positivo pari ad euro 97.465. Il saldo di gestione, dopo la sottrazione delle imposte correnti sul reddito di esercizio, è pari ad euro 3.954, ridotto del 57,39 per cento rispetto a quello del 2016.
6.1.1 I proventi
I proventi sono iscritti in bilancio per competenza, al netto dei resi, degli abbuoni, nonché delle imposte ad essi direttamente connessi.
Nella ripartizione dei proventi da attività tipiche si ricomprendono il ricavato dalla vendita di biglietti, i contributi di gestione e gli altri contributi, così come evidenziati nella tabella che segue.
Tabella 11 -Proventi da attività tipiche
Biglietteria, incassi e attività | 2017 |
Biglietteria | 1.001.875 |
Incassi didattica | 51.240 |
Incassi cinema | 14.443 |
Attività alternanza scuola-lavoro | 26.055 |
Totale biglietteria, incassi e attività | 1.093.613 |
Contributi di gestione | |
Contributo Regione Lazio | 350.000 |
Contributo Enel Spa | 600.000 |
Contributo MIBAC capitolo 5514- l. n. 237/1999 e d.l. 91/2003 | 5.347.262 |
Contributo MIBAC capitolo 7704- l. n. 29/2001 | 962.550 |
Totale contributi di gestione | 7.259.812 |
Altri contributi | |
Amici del MAXXI | 120.400 |
Gala Dinner | 289.475 |
Mostra arte e scienza | 111.041 |
Totale altri contributi | 520.916 |
Totale proventi da attività tipiche | 8.874.341 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti
La voce biglietteria raccoglie i proventi derivanti dalla vendita di biglietti ai visitatori per le visite guidate al museo. In questa voce rientrano i servizi di biglietteria on site e on line, gli incassi da attività didattica e da quella di proiezione cinematografica.
Dal 2016 il Museo è impegnato al sostegno dell’attività, introdotta con la riforma della scuola, di alternanza scuola-lavoro con gli istituti tecnici e i licei di Roma e Provincia.
Complessivamente, i proventi da biglietteria, pari a 1.093.613 euro, costituiscono il 9,90 per cento dei ricavi.
I contributi di gestione, pari ad euro 7.259.812 totali, comprendono i contributi MIBAC di euro 6.309.812, derivanti sia dai Fondi del cap. 5514 per € 5.347.262, stanziati dalla l. 237 del 1999 e dal d.l. 91/2013 e destinati alla copertura dei costi di gestione e funzionamento del Museo MAXXI; sia i Fondi di euro 962.550 relativi ai contributi del MIBAC (l.29/2001) capitolo 7704 piano gestionale 13, Piano per l'arte contemporanea, finalizzati alla valorizzazione, conservazione e all'acquisto di opere d'arte. Includono, inoltre, i contributi della Regione Lazio e di Enel Spa. Tali risorse costituiscono il 65,73 per cento del totale dei proventi.
La voce altri contributi pari ad euro 520.916 è costituita dai contributi “Amici del MAXXI” per euro 120.400, ottenuti da erogazioni liberali effettuate da mecenati privati a favore della Fondazione; dai contributi ricevuti dal “gala dinner 2017” pari ad euro 289.475, evento tematico organizzato in relazione della mostra “Beirut” e dal contributo mostra Gravity per euro 111.041, ricevuto da ASI e INFN per la coproduzione della mostra.
L’incidenza degli “altri contributi” si limita al 4,72 per cento del totale.
La seguente tabella evidenzia, in dettaglio, le voci contabili relative alle risorse derivanti da “altri ricavi e proventi” al 31 dicembre 2017.
Tabella 12 – Dettaglio altri ricavi e proventi
Altri ricavi e proventi | 2017 |
Vendita di servizi di promozione e comunicazione del marchio di imprese sponsor | 1.173.443 |
Locazioni temporanee spazi museali | 582.707 |
Canoni | 16.757 |
Royalities da concessioni servizi di caffetteria e bookshop | 22.642 |
Concessione servizio di caffetteria e bookshop | 65.555 |
Concessione servizio ristorante | 88.500 |
Mostre all'estero | 35.625 |
Ricavi progetto ENI | 42.131 |
Vendita di cataloghi | 12.000 |
Ricavi dal 5 per mille | 891 |
Sopravvenienze attive | 2.700 |
Ricavi da assicurazione | 8.752 |
Minori costi su accantonamento lavori immobile | 29.591 |
Attività formative | 88.530 |
Totale complessivo altri ricavi e proventi | 2.169.824 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti
La voce più rappresentativa è quella derivante dalla vendita di servizi di promozione e comunicazione del marchio di imprese sponsor, pari ad euro 1.173.443, seguita da quella per locazione temporanea degli spazi museali per le mostre, pari ad euro 582.707.
Complessivamente, le risorse ottenute da “altri ricavi e proventi” costituiscono il 19,65 per cento dei ricavi della Fondazione.
Alla luce dei dati finora esposti, si raccomanda alla Fondazione di perseguire l’obiettivo di incrementare la soglia delle entrate proprie, che si assesta sotto la percentuale del 35 per cento dei ricavi totali9, per ottenere una minore dipendenza dai contributi pubblici.
La seguente tabella mostra, in sintesi, i maggiori aggregati dei proventi e le relative incidenze sul totale complessivo.
9 Somma delle percentuali relative a “biglietteria”, “altri contributi”, “altri ricavi e proventi” di cui alla tabella n. 10.
Tabella 13 – Sintesi delle incidenze dei proventi
I proventi del conto economico | Esercizio 2017 | Incidenza percentuale singola tipologia sul totale |
Biglietteria | 1.093.613 | 9,90 |
Contributi di gestione | 7.259.812 | 65,73 |
Altri contributi | 520.916 | 4,72 |
Altri ricavi e proventi | 2.169.824 | 19,65 |
Totale complessivo | 11.044.165 | 100,00 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti
6.1.2 Gli oneri
I costi sono imputati per competenza, nel rispetto del principio di correlazione con i ricavi, ed iscritti nelle rispettive voci secondo quanto previsto dal principio contabile OIC 12. I costi degli acquisti di beni sono iscritti quando si è verificato il loro passaggio sostanziale e non formale del titolo di proprietà.
Tabella 14 – Costi di gestione
Costi di gestione | 2017 |
Costi per materie prime, sussidiarie e merci | 140.485 |
Costi per servizi | 7.572.175 |
Costi per godimento di beni di terzi | 260.950 |
Costi per il personale | 1.735.464 |
Ammortamenti e svalutazioni | 607.047 |
Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | 12.000 |
Oneri diversi di gestione | 608.423 |
Totale costi di gestione | 10.936.544 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti
Tra i costi per materie prime rilevano le spese per materiale di vario consumo, per allestimento mostre, per restauro opere, materiale e cancelleria per ricerca, di consumo per la didattica e generale dell’Ente.
I costi per servizi, pari ad euro 7.572.175 e quelli per il personale, pari ad euro 1.735.464, costituiscono le maggiori spese.
I costi per servizi, secondo le diverse aggregazioni in bilancio, risultano composti come da seguente tabella:
Tabella 15 – Costi per servizi
Costi per servizi | 2017 |
Servizi per mostre ed attività culturali | 2.165.502 |
Spese per attività didattiche | 304.218 |
Spese per attività di sviluppo | 849.104 |
Oneri promozionali e di raccolta fondi | 261.053 |
Oneri locazione spazi | 170.768 |
Costi per utenze | 735.352 |
Altri costi per il personale | 1.005.892 |
Servizi museali | 737.861 |
Compensi organi sociali | 227.163 |
Software e tecnologie informatiche | 95.975 |
Costi per servizi e consulenze | 138.565 |
Spese gestione museo | 286.004 |
Oneri tributari e spese bancarie | 11.786 |
Costi di manutenzione | 503.721 |
Altre spese amministrative 79.211 | |
Totale costi per servizi | 7.572.175 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti
I costi maggiori sono quelli relativi ai servizi per mostre ed attività culturali, euro 2.165.502, pari al 28,60 per cento del totale, seguiti da quelli per il personale, pari ad euro 1.005.892, costi aggiuntivi alle spese fisse dedicate al settore, riguardanti i compensi per il personale temporaneo, assunto per specifici progetti culturali ed il costo del personale temporaneamente distaccato dal MIBAC ed in somministrazione. In questi costi sono compresi anche i buoni pasto, i rimborsi e le spese di missione.
Le spese relative all’attività di sviluppo pari ad euro 849.104, si riferiscono ai costi di pubblicità e di promozione del marchio MAXXI.
I servizi museali, presenti con costi pari ad euro 737.861, comprendono l’assistenza di sala nel Museo, la biglietteria, l’infopoint, oltre le spese di assistenza assicurativa per la sicurezza dei visitatori.
I costi per utenze, pari ad euro 735.352, sono relativi ai consumi energetici, idrici e telefonici.
I costi di manutenzione, pari ad euro 503.721, sono relativi al servizio di gestione e manutenzione dell’immobile concesso in comodato d’uso dal MIBAC alla Fondazione, svolto da una società per azioni, selezionata mediante gara europea.
Le spese per attività didattiche, pari ad euro 304.218, si riferiscono a progetti indirizzati alle scuole, alle famiglie e singoli visitatori mediante laboratori e visite guidate, oltre alla produzione di cataloghi e all'offerta della Biblioteca.
Le spese per gestione museo, pari ad euro 286.004, sono relative ai servizi di pulizia e vigilanza non armata.
Gli oneri promozionali, pari ad euro 261.053, si riferiscono ad attività di marketing e per fund- raising destinati agli eventi realizzati nel corso del 2017.
I costi per organi sociali, pari ad euro 227.163, riguardano i compensi del Presidente e del Collegio dei revisori, e comprendono i rimborsi spese per missioni anche del Consiglio di amministrazione,
Gli oneri per locazione spazi sono costi generati per l’attività commerciale di affitto per gli spazi museali e per l’organizzazione di eventi in conto terzi. Essi, nel 2017, sono stati pari ad euro 170.768.
Le consulenze comprendono le spese di consulenza legale, contabile e per la redazione delle buste paga da corrispondere al personale e sono state pari ad euro 138.565.
Altre spese per software e tecnologie informatiche (euro 95.975), per spese amministrative di vario tipo (euro 79.211) e per oneri tributarie e spese bancarie (euro 11.786), hanno registrato importi inferiori ai 100.000 euro.
I costi per il godimento di terzi, pari ad euro 260.950, hanno riguardato le spese di noleggio di attrezzature varie e canoni di locazione.
Il costo per il personale a tempo determinato, indeterminato e per i dirigenti è stato pari ad euro 1.735.464 e comprende gli oneri sociali e gli altri istituti collegati alla retribuzione.
Gli ammortamenti e svalutazioni sono relativi alle immobilizzazioni immateriali per euro 180.815 e alle immobilizzazioni materiali per euro 326.232, mentre per euro 100.000 si è costituito un fondo per svalutazione crediti, utilizzando un criterio prudenziale in base ad una valutazione della effettiva esigibilità dei crediti esistenti, per un totale pari ad euro 607.047.
Gli accantonamenti sono presenti per euro 12.000 come variazione delle rimanenze, mentre gli oneri diversi di gestione, pari ad euro 608.423, sono costituiti principalmente dalle tasse e
imposte versate dall’Ente. La voce più consistente è rappresentata dall’IVA indetraibile pari ad euro 377.178, le altre voci sono tutte inferiori ai 100.000 euro.
Dalla seguente tabella, che mostra le incidenze sul totale complessivo dei costi divisi per tipologia, si evidenzia che i costi per servizi costituiscono il maggior peso finanziario per l’Ente, pari al 69,24 per cento del totale, seguiti da quelli per il personale, pari al 15,87 per cento. Tutti gli altri presentano percentuali inferiori al 6 per cento.
Tabella 16 – Sintesi delle incidenze dei costi
I costi del conto economico | Esercizio 2017 | Incidenza percentuale singola tipologia sul totale |
Costi per servizi | 7.572.175 | 69,24 |
Costi per il personale | 1.735.464 | 15,87 |
Ammortamenti e svalutazioni | 607.047 | 5,55 |
Oneri diversi di gestione | 608.423 | 5,56 |
Costi per materie prime, sussidiarie e merci | 140.485 | 1,28 |
Costi per godimento di beni di terzi | 260.950 | 2,39 |
Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | 12.000 | 0,11 |
Totale complessivo | 10.936.544 | 100,00 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti
La voce contabile negativa relativa al saldo degli interessi ed oneri finanziari, pari ad euro 9.871, si riferisce agli interessi passivi su un mutuo per efficientamento energetico, dato dalla somma di euro 7.095 ed euro 2.776 per ritardati pagamenti.
Le imposte sul reddito di esercizio riguardano l’Irap corrente, per euro 93.511 calcolata secondo l’aliquota prevista dalla Regione Lazio, adottando il sistema di ripartizione proporzionale sulla base della composizione dei ricavi.
6.2 Lo stato patrimoniale
Le poste iscritte nell’attivo dello stato patrimoniale sono state valutate secondo quanto previsto dall’articolo 2426 del Codice civile e in conformità ai principi contabili nazionali.
Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte al costo di acquisto e/o produzione e vengono ammortizzate con quote costanti in funzione della loro utilità futura. Nel 2017, tale posta,
pari ad euro 1.150.810, registra complessivamente un incremento del 5,49 per cento, ottenuto grazie all’aumento del 7,01 per cento della voce “altre immobilizzazioni immateriali”, che si è verificato a seguito del cambio di destinazione d’uso di uno spazio museale e della sua ristrutturazione.
Il valore delle immobilizzazioni immateriali e materiali è esposto al netto dei fondi di ammortamento e di svalutazioni.
L’ammortamento è stato operato in conformità di un piano prestabilito, al fine di assicurare una corretta ripartizione del costo sostenuto lungo la vita utile delle immobilizzazioni cui è riferito10.
Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione e degli oneri finanziari relativi al periodo di realizzazione di un bene, rettificato dei rispettivi ammortamenti cumulati.
Le immobilizzazioni materiali sono ammortizzate in quote costanti in relazione alla residua possibilità di utilizzazione, determinata anche sulla base delle aliquote ordinarie previste dalla normativa fiscale.
Nel 2017, le immobilizzazioni materiali al lordo dei relativi fondi di ammortamento ammontano complessivamente ad euro 16.126.658, i fondi di ammortamento risultano essere pari ad euro 2.336.925.
La voce impianti e macchinari, costituita dagli impianti elettrici, telefonici, sistemi di allarme, di condizionamento e da altri impianti, evidenzia una flessione del 16,07 per cento. In diminuzione del 15,19 per cento anche la posta relativa ad “Altri beni materiali”, riferiti a mobili ed arredi, macchine d’ufficio elettroniche, materiali per allestimenti permanenti, impianti e bookshop e segnaletica digitale.
La voce opere d’arte rappresenta le opere realizzate dagli artisti espositori delle Mostre allestite nei vari anni e donate dagli stessi autori alla Fondazione; altre riguardano opere acquistate, prodotte direttamente dal Museo o ad esso conferite da soci fondatori. In questa classificazione sono comprese le collezioni di opere e progetti di architettura. Tale posta, pari nel 2017 ad euro 12.720.691, mostra un incremento del 7,79 per cento grazie alle acquisizioni del Museo, attraverso opere e donazioni.
10 Marchi, costi per migliorie su beni di terzi, altre immobilizzazioni immateriali= 10 anni in quote costanti. Concessioni, licenze e diritti simili= 5 anni in quote costanti.
Il settore immobilizzato, complessivamente, si incrementa del 5,53 per cento, grazie alla voce “opere d’arte” e alle “altre immobilizzazioni immateriali”, che con i loro valori in crescita hanno compensato quelli in diminuzione.
L’attivo circolante è stato valutato dall’Ente secondo quanto previsto dall’art. 2426 del Codice civile, numeri 8-11-bis.
Il valore dei crediti iscritti è rettificato, ove necessario, dal fondo di svalutazione, esposto in diretta diminuzione del valore dei crediti stessi, al fine di adeguarli al loro presumibile valore di realizzo.
La voce crediti verso clienti, iscritta al netto del fondo di svalutazione dell’importo di euro 165.845, fondo incrementato del 51,88 per cento, contiene residui attivi di crediti non ancora riscossi comprensivi delle fatture da emettere. Tale voce evidenzia un notevole incremento (111,65 per cento) e deve indurre l’Ente ad attivare procedure di monitoraggio per una migliore gestione della riscossione dei crediti e per l’accertamento di quelli divenuti inesigibili.
I crediti tributari sono in flessione del 51,87 per cento e riguardano crediti di imposta, Iva e Irap.
I crediti verso altri sono costituiti da crediti per depositi cauzionali, verso fornitori, oppure verso Istituzioni per progetti culturali; anch’essi sono in decremento del 40,51 per cento.
Le disponibilità liquide sono costituite dalla cassa dell’Ente e da depositi bancari e valori postali. Nel 2017 evidenziano un incremento dell’84,73 per cento dovuto soprattutto all’incremento conseguente all’erogazione a fine anno del contributo per il progetto MAXXI Aquila da parte del Ministero.
I risconti e ratei attivi sono stati calcolati secondo il criterio del “tempo economico” in rapporto alle condizioni di svolgimento della gestione, come precisato nel principio contabile OIC 1811.
Tale posta evidenzia un notevole incremento collegato all’attività di mostre aperte nel 2017 ma con chiusura prevista nel 2018, relativamente a costi e ricavi fatturati nel 2018, ma di competenza del 2017.
La seguente tabella evidenzia le voci contabili dell’attivo patrimoniale della Fondazione.
11 “L’applicazione del criterio del tempo economico ricorre tipicamente nei casi in cui la quota di costo o di provento imputabile all’esercizio non è proporzionale al solo decorrere del tempo, ma riflette anche i contenuti economici dell’operazione effettuata. (. )”.
Tabella 17 – Stato patrimoniale attivo
Stato patrimoniale Attivo | 2016 | 2017 | Variazione assoluta | Variazione percentuale |
Immobilizzazioni immateriali | ||||
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili | 79.747 | 68.775 | -10.972 | -13,76 |
Altre immobilizzazioni immateriali | 1.011.136 | 1.082.035 | 70.899 | 7,01 |
Totale immobilizzazioni immateriali | 1.090.883 | 1.150.810 | 59.927 | 5,49 |
Immobilizzazioni materiali | ||||
Impianti e macchinari | 431.992 | 362.588 | -69.404 | -16,07 |
Opere d'arte | 11.801.471 | 12.720.691 | 919.220 | 7,79 |
Altri beni materiali | 832.997 | 706.454 | -126.543 | -15,19 |
Totale immobilizzazioni materiali | 13.066.460 | 13.789.733 | 723.273 | 5,54 |
Totale immobilizzazioni | 14.157.343 | 14.940.543 | 783.200 | 5,53 |
Attivo circolante | ||||
Rimanenze - Prodotti finiti e merci | 12.000 | 0 | -12.000 | -100,00 |
Crediti | ||||
V/so clienti | 497.113 | 1.052.149 | 555.036 | 111,65 |
tributari | 224.290 | 107.953 | -116.337 | -51,87 |
V/so altri | 295.736 | 175.923 | -119.813 | -40,51 |
Totale crediti | 1.017.139 | 1.336.025 | 318.886 | 31,35 |
Disponibilità liquide | 1.510.577 | 2.790.467 | 1.279.890 | 84,73 |
Totale attivo circolante | 2.539.716 | 4.126.492 | 1.586.776 | 62,48 |
Ratei e risconti attivi | 297.584 | 677.297 | 379.713 | 127,60 |
Totale attivo | 16.994.643 | 19.744.332 | 2.749.689 | 16,18 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti
La tabella successiva espone, invece, i dati relativi allo stato patrimoniale passivo della Fondazione.
Tabella 18 – Lo stato patrimoniale passivo
Stato patrimoniale Passivo | 2016 | 2017 | Variazione assoluta | Variazione percentuale |
Patrimonio libero | 1.336.323 | 1.340.277 | 3.954 | 0,30 |
Fondo di dotazione | 10.380.049 | 11.291.940 | 911.891 | 8,79 |
Totale patrimonio netto | 11.716.372 | 12.632.217 | 915.845 | 7,82 |
Fondi per rischi ed oneri | 1.125.191 | 682.215 | -442.976 | -39,37 |
Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato | 222.926 | 297.950 | 75.024 | 33,65 |
Debiti | 3.740.713 | 3.860.740 | 120.027 | 3,21 |
Ratei e risconti passivi | 189.441 | 2.271.210 | 2.081.769 | 1.098,90 |
Totale del passivo | 16.994.643 | 19.744.332 | 2.749.689 | 16,18 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti
Il patrimonio netto è costituito da un “patrimonio libero” formato da un risultato positivo gestionale dei precedenti esercizi, pari ad euro 1.336.323,00 e dall’utile di esercizio 2017, pari ad euro 3.954,00, oltre al fondo di dotazione, pari ad euro 11.291.940,00 che è costituito dalle poste evidenziate dalla seguente tabella.
Tabella 19 – Composizione del Fondo di dotazione
Fondo di dotazione | 2017 |
Contributi per donazioni soci fondatori | 4.756.438 |
Contributi per donazioni soci fondatori | 5.156.338 |
Regione Lazio | 200.000 |
Contributo in conto capitale con vincolo di destinazione | 834.164 |
Enel spa socio promotore | 300.000 |
Art bonus | 45.000 |
Totale fondo di dotazione | 11.291.940 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti
Nel corso del 2017 tale fondo si è incrementato di euro 911.891, di cui euro 602.200 per contributi in donazioni, euro 264.693 per investimenti con vincolo di destinazione ed euro
45.000 per contributi versati da mecenati per Art bonus, di cui alla legge n. 106/2014, destinato al progetto Smart Storage, per la funzionalizzazione e l’adeguamento dei depositi del museo, a fronte di una previsione di euro 300.000.
I fondi per rischi ed oneri della Fondazione sono descritti nella seguente tabella.
Tabella 20 – I fondi patrimoniali
Fondo per rischi ed oneri | 2017 |
Fondo di accantonamento rischi | 26.500 |
Fondo di conservazione e tutela del patrimonio | 400.000 |
Fondo di acquisto opere d'arte | 85.306 |
Fondo per i lavori su immobile in comodato d'uso | 170.409 |
Totale fondi per rischi ed oneri | 682.215 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti
Tra i fondi per rischi ed oneri, il più cospicuo è quello destinato alla conservazione ed alla tutela del patrimonio della Fondazione. Complessivamente, nel 2017, questa voce
patrimoniale subisce una flessione rispetto al 2016 del 39,37 per cento. Tale decremento è stato causato dalla chiusura della causa con il precedente Consiglio di amministrazione conclusa in data 16 marzo 2017 senza riconoscimento di somme da corrispondere, nonché dall’utilizzo del fondo per l’acquisto delle opere d’arte nel 2017, come indicato dal Comitato scientifico.
Il trattamento di fine rapporto evidenzia un aumento del 33,65 per cento ed il suo ammontare rappresenta il debito certo nei confronti dei lavoratori dipendenti alla data di chiusura del bilancio dell’esercizio 2017, in cui due unità di personale hanno presentato le proprie dimissioni.
Il comparto “debiti” è rappresentato in dettaglio nella seguente tabella.
Tabella 21 – I debiti patrimoniali
Debiti | 2017 | Incidenza percentuale singola posta sul totale debiti |
Debiti verso banche | 420.000 | 10,88 |
Debiti per acconti | 1.333 | 0,03 |
Debiti verso fornitori | 2.626.287 | 68,03 |
Debiti tributari | 219.969 | 5,70 |
Debiti verso Istituti di previdenza e di sicurezza sociale | 85.277 | 2,21 |
Altri debiti | 507.874 | 13,15 |
Totale debiti | 3.860.740 | 100,00 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti
Nel comparto delle passività debitorie, valutate mantenendo l'iscrizione secondo il valore nominale, quelle di maggiore consistenza sono verso i fornitori, che pesano per il 68,03 per cento; gli altri debiti relativi alle tasse e al personale distaccato del MIBAC costituiscono il 13,15 per cento del totale; quelli verso le banche il 10,88 per cento.
Tutte le altre tipologie debitore registrano incidenze inferiori al 6 per cento.
La voce “risconti passivi” per euro 2.049.936 contiene vari contributi a sostegno delle attività delle mostre organizzate dalla Fondazione, tra i quali va evidenziato il contributo MiBACT erogato a fine dicembre 2017 di euro 1.000.000 a sostegno dell'attività propedeutica all'apertura della sede dell’Aquila.
La voce “ratei passivi”, pari ad euro 221.274, include da due poste relative agli oneri di competenza e supplementari per il personale dipendente.
L’onere complessivo dei ratei e risconti passivi incide per l’11,50 per cento sul totale del patrimonio passivo e del 31,93 per cento sul totale delle passività.
La seguente tabella evidenzia, in dettaglio, le singole poste relative ai risconti e ratei passivi.
Tabella 22 – Risconti e ratei passivi
Risconti passivi | 2017 |
Contributo MIBAC sostegno per l'Aquila | 1.000.000 |
Contributo Ministero affari esteri (mostra Classic Relaoded) | 150.000 |
Contributo Ministero affari esteri (mostra African Metropolis) | 100.000 |
Contributo progetto Art Clik dalla Fondazione Niarcos | 100.000 |
Contributo mostra Gravity da ASI e INFN | 466.374 |
Contributo Bulgari SPA | 100.000 |
Altri risconti passivi | 133.562 |
Totale risconti passivi | 2.049.936 |
Ratei passivi | |
Accantonamenti | 159.244 |
Ratei passivi per spese di personale | 62.030 |
Totale ratei passivi | 221.274 |
Totale ratei e risconti | 2.271.210 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti
Come evidenzia la tabella, le poste in bilancio riguardano nella maggioranza dei casi contributi da riscuotere, destinati all’allestimento di mostre già programmate dalla Fondazione.
Va in proposito evidenziato che un attento monitoraggio da parte dell’Ente delle risorse e un miglioramento della capacità di riscossione avrebbe l’effetto di ridurre il cumulo delle passività pregresse e di aumentare il margine di autonomia finanziaria della Fondazione.
6.3 Il rendiconto finanziario
La seguente tabella sintetizza i flussi finanziari dell’Ente, razionalizzati con metodo indiretto.
Tabella 23 – I flussi finanziari e la liquidità
Rendiconto finanziario | 2016 | 2017 | Variazione assoluta | Variazione percentuale |
Flussi finanziari derivanti dall'attività operativa | 1.383.219 | 2.690.970 | 1.307.751 | 94,54 |
Flussi finanziari derivanti dall'attività d'investimento | -920.815 | -1.290.247 | -369.432 | -40,12 |
Flussi finanziari derivanti dall'attività di finanziamento | 540.833 | -120.833 | -661.666 | -122,34 |
Incremento (decremento) delle disponibilità liquide | 1.003.237 | 1.279.890 | 276.653 | 27,58 |
Depositi bancari e postali | 504.347 | 1.507.978 | 1.003.631 | 199,00 |
Denaro e valori in cassa | 2.993 | 2.599 | -394 | -13,16 |
Totale disponibilità liquide a inizio esercizio | 507.340 | 1.510.577 | 1.003.237 | 197,74 |
Depositi bancari e postali | 1.507.978 | 2.787.850 | 1.279.872 | 84,87 |
Denaro e valori in cassa | 2.599 | 2.617 | 18 | 0,69 |
Totale disponibilità liquide a fine esercizio | 1.510.577 | 2.790.467 | 1.279.890 | 84,73 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti
I maggiori flussi finanziari della Fondazione sono generati dall’attività operativa e nel 2017 hanno evidenziato un incremento del 94,54 per cento.
I flussi derivanti dalle attività di investimento sono, invece, in diminuzione del 40,12 per cento; quelli indirizzati ad attività di finanziamento evidenziano anch’essi un valore percentuale negativo.
La Fondazione consegue a fine esercizio la sostenibilità finanziaria per effetto dell’incremento delle disponibilità liquide, che registrano un aumento dell’84,73 per cento, così da sopperire alla flessione dei settori finanziario e di investimento, comparti che, peraltro, necessitano ad avviso di questa Corte, di una attenta gestione delle previsioni.
Alla luce dei dati sopra delineati appare con evidenza che i fabbisogni generati dalla gestione caratteristica del MAXXI sono coperti in maggior parte con contributi pubblici, così che l’attività è fortemente dipendente dalla consistenza e mantenimento della entità di tali contributi, oltre che dalla pianificazione dei costi. La Fondazione dovrebbe conseguentemente perseguire l’obiettivo di incrementare la soglia delle entrate proprie, che si assesta sotto la percentuale del 35 per cento dei ricavi totali, per aumentare il margine della propria autonomia finanziaria.
Inoltre, l’incremento dei crediti verso clienti e del relativo fondo di svalutazione dovrebbe indurre la Fondazione ad attivare procedure di monitoraggio per una migliore gestione della riscossione dei crediti e per la ricognizione di quelli divenuti inesigibili.
L'evoluzione della gestione deve obbligatoriamente tener conto anche dell’impegno assunto per l’apertura della sede dell'Aquila, che nei primi anni di attività potrà sostenersi nei limiti del contributo statale, dal momento che l'autofinanziamento richiederà tempo per offrire risultati apprezzabili.
7. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
La Fondazione MAXXI, ente di diritto privato in controllo pubblico, è una istituzione nazionale dedicata alla creatività contemporanea, sottoposta al controllo della Corte dei conti con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 15 febbraio 2017 ai sensi degli artt. 1 e 12 della legge n. 259/1958.
Sono organi di governo della Fondazione il Presidente, il Consiglio di amministrazione, il Comitato scientifico e il Collegio dei revisori dei conti.
L’assetto organizzativo della Fondazione è composto dalla Dirigenza di vertice e da quattro dipartimenti di livello dirigenziale.
L’Organismo interno di valutazione della performance non è stato istituito, al riguardo è stato chiesto un parere al MiBACT che non si è ancora pronunciato.
Il personale della Fondazione consta, nel 2017, di 44 unità effettive su 76 posizioni previste dalla pianta organica dell’Ente, definita con delibera approvata dal Ministero.
I proventi della gestione, nel 2017, sono stati pari ad euro 11.044.165,00 composti da 7.259.812,00 di euro di contributi di gestione; 1.093.613,00 di euro derivanti da ricavi di biglietteria; 2.169.824,00 di euro da altri ricavi e proventi e 520.916,00 di euro da altri contributi.
I costi di gestione, nello stesso anno, sono stati pari ad euro 10.936.544,00, con oneri per il personale di euro 1.735.464. I costi per servizi di euro 7.572.175 includono altri costi per il personale pari ad euro 1.005.892, riguardanti i compensi per il personale temporaneo, assunto per specifici progetti culturali, per il personale temporaneamente distaccato dal MIBAC e in somministrazione.
Le spese per mostre ed attività culturali costituiscono il 28,60 per cento del totale dei costi per servizi.
Il conto economico chiude con un utile pari ad euro 3.954, in decremento del 57 per cento rispetto al 2016, derivato dal risultato positivo della gestione caratteristica, pari ad euro 107.621, che ha compensato il saldo negativo della gestione finanziaria e le imposte.
Lo stato patrimoniale evidenzia un patrimonio netto pari a 12.632.217 euro, di cui 11.291.940 costituito dal fondo di dotazione, in aumento dell’8,79 per cento rispetto al 2016 per effetto
delle donazioni, degli investimenti con vincolo di destinazione e per i contributi versati dai mecenati per l’Art bonus.
Le immobilizzazioni registrano, complessivamente, un incremento del 5,53 per cento, grazie alla crescita delle opere d’arte (7,79 per cento) e delle altre immobilizzazioni immateriali (7,01 per cento) aumentate a seguito delle spese sostenute per la ristrutturazione e cambio di destinazione d'uso di uno spazio museale, che hanno compensato i valori in diminuzione. L’attivo circolante registra un aumento del 62,18 per cento, dovuto soprattutto all’incremento conseguente all’erogazione a fine anno del contributo per il progetto MAXXI Aquila da parte del Ministero.
I crediti verso clienti, pari a 1 mln di euro evidenziano un notevole incremento rispetto al 2016 (111,65 per cento).
I debiti, in aumento del 3,21 per cento, mostrano un importo pari a 3,9 mln di euro, dei quali la quota più significativa è costituita da quelli verso i fornitori, di circa 2,6 mln di euro.
I ratei e risconti riguardano nella maggioranza dei casi contributi da riscuotere, ragion per cui andrebbero attivate procedure idonee a ridurre il cumulo delle passività pregresse.
Alla luce dei dati sopra delineati appare con evidenza che i fabbisogni generati dalla gestione caratteristica del MAXXI sono coperti in maggior parte con contributi pubblici, così che l’attività è fortemente dipendente dalla consistenza e mantenimento della entità di tali contributi, oltre che dalla pianificazione dei costi. La Fondazione dovrebbe conseguentemente perseguire l’obiettivo di incrementare la soglia delle entrate proprie, che si assesta sotto la percentuale del 35 per cento dei ricavi totali, per aumentare il margine della propria autonomia finanziaria.
Inoltre, l’incremento dei crediti verso clienti e del relativo fondo di svalutazione dovrebbe indurre la Fondazione ad attivare procedure di monitoraggio per una migliore gestione della riscossione dei crediti e per la ricognizione di quelli divenuti inesigibili.
L'evoluzione della gestione deve obbligatoriamente tener conto anche dell’impegno assunto per l’apertura della sede dell'Aquila, che nei primi anni di attività potrà sostenersi nei limiti del contributo statale, dal momento che l'autofinanziamento richiederà tempo per offrire risultati apprezzabili.
CORTE DEI CONTI – SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI