Accordo integrativo tra Regione
Accordo integrativo tra Regione
Lombardia, ANCI Lombardia ed Unione Province Lombarde per la realizzazione del
Patto di Stabilità Territoriale 2012
Premessa
La Regione con DGR 2262/2011 ha approvato l’Accordo tra Regione Lombardia, ANCI Lombardia ed Unione Province Lombarde per la realizzazione del Patto di Stabilità Territoriale 2011 sottoscritto in data 25/10/2011.
Il Patto di Stabilità Territoriale è orientato alla flessibilizzazione degli investimenti, al fine di garantire al sistema delle autonomie locali lombarde la possibilità di sfruttare una parte delle potenzialità inespresse.
Uno degli obiettivi che il Patto di Stabilità Territoriale si propone di perseguire consiste nel favorire il tempestivo utilizzo delle capacità finanziarie del sistema lombardo.
In particolare i criteri che ispirano la distribuzione dei benefici tra gli enti locali coinvolti mirano a privilegiare quegli interventi in grado di generare effetti immediati e positivi velocizzando i pagamenti delle Pubbliche Amministrazione lombarde ed immettendo quindi liquidità nel sistema economico lombardo.
In vista dell’applicazione del Patto di Stabilità Territoriale per l’anno 2012 si è concordato con ANCI Lombardia e Unione Province Lombarde di integrare l’accordo firmato in data 25 ottobre 2011 modificando i punti sotto richiamati.
Rimangono invariate le restanti parti dell’accordo.
Normativa di riferimento
Il presente Accordo viene stipulato tra Regione Lombardia, ANCI Lombardia e Unione Province Lombarde nel rispetto ed in attuazione delle disposizioni legislative previste da:
• art.1 commi da 138 a 143 della L.220/2010 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2011)”;
• art.9 della L.R.11/2011 “Assestamento al bilancio per l'esercizio finanziario 2011 ed al bilancio pluriennale 2011/2013 a legislazione vigente e programmatico - I provvedimento di variazione con modifiche di leggi regionali”;
• l’art 62 della l.r. n. 7/2012 “Misure per la crescita, lo sviluppo e l'occupazione”;
• Art. 4-ter del DL 16/2012: “Disposizioni urgenti in materia di semplificazioni tributarie, di efficientamento e potenziamento delle procedure di accertamento(legge di delega fiscale)”;
1.3 Ruolo degli enti coinvolti
Il Patto di Stabilità Territoriale coinvolge una pluralità di enti che assumono compiti differenti in relazione alle proprie caratteristiche.
Regione Lombardia assume in particolare il ruolo di governo complessivo del sistema, configurandosi come soggetto responsabile del corretto funzionamento del Patto di Stabilità Territoriale e del rispetto degli obblighi di finanza pubblica.
ANCI Lombardia e Unione Province Lombarde assumono, supportando la Regione, un ruolo attivo di raccordo con gli enti locali.
In particolare, Anci Lombardia si adopera a fornire in tempo utile a Regione Lombardia i dati di bilancio dei comuni lombardi aggiornati al 2010 necessari all’adeguamento degli Indici di Virtuosità pena la mancata applicazione del PST per l’anno 2012.
Qualora un ente aderisca al Patto di Stabilità Interno “Orizzontale Nazionale”, introdotto dall’art 4-ter del DL 16/2012, cedendo plafond finanziari si pone nella condizione conseguente di non avere ulteriori necessità di risorse in termini di obiettivo di patto anche ai fini del Patto di Stabilità Regionale.
2 Riparto del plafond tra province e comuni
I residui passivi utilizzati nel riparto di intendono alla data del 31.12.2011.
2.2 Requisiti per l’accesso alla distribuzione del plafond
Al fine di privilegiare gli interventi che abbiano un effetto immediato e benefico sul sistema socio- economico lombardo e promuovere una distribuzione del plafond finanziario secondo le necessità gli enti locali, fatti salvi i criteri di attribuzione del plafond, devono tenere conto prioritariamente dei pagamenti derivanti da accordi e programmazioni statali e comunitarie cofinanziate da Regione Lombardia, nonchè quelli relativi agli interventi di messa in sicurezza del territorio.
3.3 Quota massima attribuibile a ciascuna provincia
In ogni caso la quota di plafond attribuibile a ciascuna provincia non può superare l’ammontare massimo del 35% del plafond complessivamente riservato al comparto.
4. Criteri di riparto del plafond assegnato ai comuni
Al fine di una migliore distribuzione del plafond finanziario, si è deciso di incrementare la quota ripartita tramite la virtuosità, pertano il nuovo riparto sarà suddiviso secondo la seguente modalità:
1) una quota pari al 85% del plafond (quota base) viene assegnato a tutti i comuni ammessi alla distribuzione;
2) una quota pari al 10% del plafond (riserva premiale virtuosità) è destinata a premiare i comuni in proporzione alla virtuosità;
3) una quota pari al 5% del plafond (riserva incentivo patto orizzontale) è destinata ad incentivare l’applicazione del patto orizzontale;
6. Adempimenti, monitoraggio e comunicazioni
Le date previste per il monitoraggio e le comunicazioni si intendono aggiornate al 2012 mentre i termini per gli adempimenti degli enti locali sono aggiornati al 30/06/2012.