PARTE PRIMA – NORME GENERALI
CITTÀ DI VALDAGNO DIREZIONE LAVORI PUBBLICI | ||
Progetto per l’appalto di manutenzione del Verde Pubblico | ||
Capitolato speciale d’appalto e schema di contratto | ||
Progettista: arch. Xxxxx Xxxxxxxxx Collaboratore: geom. Xxxxxxx Xxxxx | Data: Ottobre 2013 | Elaborato: 7 |
PARTE PRIMA – NORME GENERALI
Art. 1 – OGGETTO ED AMBITO DI SVOLGIMENTO DEI SERVIZI
L'appalto ha per oggetto l'esecuzione dell’insieme dei seguenti servizi relativi alla conservazione, manutenzione e realizzazione di aree verdi, aiuole, siepi, viali e parchi di proprietà comunale specificati nella documentazione allegata, quale parte integrante del presente Capitolato nell’intero territorio comunale di Valdagno.
Ai sensi dell'art. 69 comma 3 del Codice degli appalti, le ditte partecipanti alla presente procedura di gara assumono formale impegno, in caso di aggiudicazione dell'appalto, ad assorbire prioritariamente i dipendenti della precedente ditta affidataria nella fase di reclutamento del personale necessario per eseguire le prestazioni oggetto del servizio in appalto. Resta impregiudicata la facoltà dell'aggiudicatario di valutare l'assunzione di unità che, per quantità e qualifica, sia armonizzabile con la propria struttura operativa in funzione dell'organizzazione di impresa e con le esigenze tecnico – organizzative e di manodopera previste per i servizi.
Ai sensi dell'art. 69 comma 3 del Codice degli appalti, le ditte partecipanti alla presente procedura di gara assumono formale impegno, in caso di aggiudicazione dell'appalto, di eseguire il contratto con l'impiego di persone svantaggiate e con l'adozione di specifici programmi di recupero e inserimento lavorativo. In particolare, l'impresa aggiudicataria ha l’obbligo di procedere all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate come definite dall’art. 4, comma 1, della L. n. 381/1991 e s.mi.. L'impresa aggiudicataria deve utilizzare, per l'espletamento del servizio oggetto dell'appalto, almeno n. 2 persone svantaggiate durante il periodo estivo (da aprile a settembre) e almeno n. 1 persona svantaggiata per il periodo invernale (da ottobre a marzo).
Art. 2 – DECORRENZA E DURATA
L'appalto avrà durata di anni tre con possibilità di rinnovo per ulteriori tre anni, salvo diversa normativa.
La Ditta aggiudicataria dovrà essere in grado di iniziare il servizio in regime di efficienza a partire dalla data indicata nel contratto di appalto, ovvero dalla data di consegna del servizio qualora detta consegna avvenga nelle more della stipula del relativo contratto.
Art. 3 – DESCRIZIONE SOMMARIA DEI SERVIZI
L’appalto consiste nell’esecuzione dell’insieme dei servizi qui di seguito specificati, fatte salve più precise indicazioni che potranno essere impartite dal personale dell’Ente in fase esecutiva: dal/i Responsabile/i Tecnico/i dell’Amministrazione appaltante all'atto esecutivo:
SERVIZIO CONSERVAZIONE, MANUTENZIONE E REALIZZAZIONE AREE VERDI:
• manutenzione dei tappeti erbosi: sfalci, concimazioni chimiche e organiche, trattamenti erbicidi, antiparassitari e antimuschio, arieggiamenti, risemine localizzate, sabbiature, ecc.;
• cura e manutenzione delle alberature: difesa fitopatologica, potature, concimazioni, zappettature, ecc.;
• cura e manutenzione degli arbusti: difesa fitopatologica, potature, concimazioni, zappettature, diserbi, ecc.;
• cura e manutenzione delle siepi: difesa fitopatologica, concimazioni, zappettature e diserbo, potature, ecc.;
• cura e manutenzione di aiuole e fioriere: fornitura dei substrati di coltura, fornitura e messa a dimora di piante annuali, esecuzione di cure colturali;
• pulizia e manutenzione di pavimentazioni in aree verdi: rastrellatura e pulizia, diserbi, ricarichi di sabbia e/o ghiaino, ecc.;
• eventuale fornitura di manodopera, di materiali e di mezzi per servizi extra e in economia;
• controllo fitopatologico e statico della vegetazione con indicazione tempestiva dei trattamenti da effettuare e delle modalità di intervento mediante presentazione di relazione scritta;
• servizio di “pronto intervento” in casi di urgenza con servizio di “reperibilità” nelle giornate lavorative e in orario di lavoro.
Per ulteriori chiarimenti si rimanda alla Parte Seconda – Norme Tecniche del presente Capitolato.
Art. 4 – CARATTERI E MODALITA’ DI CONDUZIONE DEI SERVIZI
Tutti i servizi del presente Capitolato sono da considerarsi, ad ogni specifico effetto, servizi pubblici e costituiscono attività di pubblico interesse che per nessun motivo dovranno essere sospesi o abbandonati, salvo cause di forza maggiore.
La Ditta è tenuta a dare inizio alle attività garantendo la continuità, efficienza e funzionalità dei servizi affidati e a condurre gli stessi con la diligenza del "buon padre di famiglia" ai sensi dell'art. 1176 del Codice Civile.
In caso di arbitrario abbandono o sospensione dei servizi in oggetto, oltre alle sanzioni e a quant'altro previsto nel presente Capitolato, l'Ente appaltante potrà sostituirsi alla Ditta per l'esecuzione d'ufficio, di tutti o parte dei servizi, mediante gestione diretta con spese a carico della Ditta Aggiudicataria fatto salvo quanto previsto dalla normativa in materia di risoluzione del contratto.
La Ditta ha l'obbligo di segnalare immediatamente al Comune tutte le circostanze e i fatti che, rilevati nell'espletamento dei servizi, possano pregiudicare il regolare svolgimento degli stessi nonché eventuali disfunzioni e/o inconvenienti che si dovessero verificare.
La Ditta si obbliga a sollevare il Comune da qualunque azione che possa essergli intentata da terzi.
Art. 5 – AMMONTARE DELL’APPALTO
L'importo complessivo annuo a base di gara, dell’insieme dei servizi facenti parte dell'appalto, ammonta ad
EUR 261.350,00 IVA esclusa, di cui EUR 4.000,00 per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso.
Art. 6 – VARIAZIONI DELLE PRESTAZIONI DA ESEGUIRE
Relativamente al servizio di manutenzione del verde, eventuali ulteriori interventi, tra cui la manutenzione ordinaria di nuove aree che, su richiesta del Comune, dovranno essere prese in gestione dalla Ditta Appaltatrice, saranno affidati secondo quanto prescritto dal presente Capitolato, con l’applicazione dei prezzi riportati nell’Elenco Prezzi a cui sarà applicato il ribasso offerto dalla Ditta affidataria.
La Ditta dovrà eseguire, se ordinati dal Comune, anche servizi in economia o richiesti in via d’urgenza che saranno compensati applicando il medesimo ribasso percentuale offerto ai prezzi di cui all'anzidetto Xxxxxx Xxxxxx, che la Ditta aggiudicataria dichiara di conoscere e di accettare, e in conformità alle norme contenute negli elaborati progettuali.
Le quantità complessive e quelle parziali delle singole aree sono indicative e potranno variare, sia in aumento sia in diminuzione, secondo sopraggiunte necessità o modifiche che si rendessero necessarie, senza che ciò costituisca per la Ditta argomento valido per richiedere compensi e indennizzi di qualsiasi genere o comunque maggiorazioni di prezzi rispetto a quelli contenuti nel relativo Elenco Prezzi assoggettato a ribasso.
Qualora si dovessero eseguire interventi non previsti o impiegare materiali per i quali non risulti fissato il prezzo contrattuale, si provvederà alla formazione di nuovi prezzi. I nuovi prezzi saranno ricavati dal prezziario Assoverde dell’ultimo anno disponibile, cui sarà applicato il ribasso di gara.
Il Comune si riserva di introdurre sia all’atto dell’inizio della prestazione sia in corso di espletamento dei servizi e finché questi non siano ultimati, tutte le varianti, aggiunte e soppressioni che ritenesse opportune, a suo insindacabile giudizio, nel suo interesse e al fine della buona riuscita e dell’economia dei servizi o per qualsiasi altro motivo contemplato dalla vigente normativa senza che la Ditta aggiudicataria possa sollevare eccezioni o pretendere alcunché.
Art. 7 – CONTRATTO
La stipulazione del contratto d'appalto, la costituzione delle necessarie cauzioni, l’aggiudicazione, la ripartizione di spese, tasse e diritti relativi alla stipulazione e registrazione del contratto, ecc, saranno oggetto di apposito documento che conterrà tutte le norme amministrative per lo svolgimento della gara d’appalto e l’affido.
Costituiscono parte integrante del contratto d’appalto:
• gli elaborati di progetto: ELABORATI
- elaborato n. 1 – Relazione tecnica;
- elaborato n. 2 – Elenco aree in appalto;
- elaborato n. 3 – Elenco aree per piano pluriennale potature;
- elaborato n. 4 – Elenco prezzi unitari;
- elaborato n. 5 – Computo metrico estimativo;
- elaborato n. 6 – Schema rapportino settimanale;
- elaborato n. 7 – Capitolato speciale d’appalto e schema di contratto;
- elaborato n. 8 – Modulo offerta;
- elaborato n. 9 – Schema piano pluriennale potature;
- elaborato n. 10 – Schema analisi sullo stato di salute delle piante;
- elaborato n. 11 – DUVRI. PLANIMETRIE
- tavola n. 1 – Aree verdi comunali – Planimetria intero territorio comunale;
- tavola n. 2 – Aree verdi comunali – Planimetria zona centrale.
• l'offerta della Ditta aggiudicataria;
• i Documenti per la valutazione dei rischi ai sensi del D.Lgs. n. 81/2008 redatti dalla Ditta aggiudicataria e sottoscritti dalla stessa nonché dal/i Responsabile dei servizi di prevenzione e protezione della sicurezza in fase di esecuzione.
Art. 8 – OSSERVANZA DI DISPOSIZIONI E PRESCRIZIONI
La Ditta Appaltatrice è tenuta all’osservanza del presente Capitolato, oltre che della normativa vigente e/o emanata anche successivamente alla stipula del contratto in materia di appalti di servizi, di sicurezza sul lavoro, previdenza e assicurazione sociali, assunzioni obbligatorie di cui alla Legge n. 68/99. L’Impresa inoltre si impegna ad applicare integralmente nei confronti dei lavoratori dipendenti e, se cooperative, anche nei confronti dei soci lavoratori, il trattamento economico e normativo previsto dai contratti collettivi di lavoro di categoria e degli accordi integrativi degli stessi applicabili ai servizi di specie.
La Ditta Appaltatrice si obbliga a presentare, prima dell’inizio dei servizi, alla Stazione Appaltante la documentazione attestante le posizioni previdenziali ed assicurative del personale impiegato.
La S.A. potrà procedere prima di ogni pagamento alla richiesta di emissione del DURC e verifica dello stesso. In caso di esito negativo la S.A. procederà ad una detrazione del 20% sui pagamenti in corso ovvero alla sospensione del saldo, destinando le somme accantonate a garanzia dell’adempimento degli obblighi di cui sopra. Per le detrazioni di cui sopra l’impresa non può opporre eccezioni, né ha titolo a risarcimento danni o pagamento di interessi.
L’amministrazione si riserva in caso di reiterato inadempimento agli obblighi anzidetti di procedere alla risoluzione del contratto.
L’impresa è tenuta, inoltre, ad osservare le disposizioni impartite dalla S.A. fermo restando la facoltà di presentare le osservazioni entro tre giorni dal ricevimento delle comunicazioni.
Art. 9 – CESSIONE DEL CONTRATTO E SUBAPPALTO
Il contratto d’appalto non può essere ceduto a pena di nullità ai sensi del D.Lgs. 163/2006 e s.m. e i.
E’ vietato il subappalto di tutto o parte dei servizi senza la preventiva autorizzazione espressa della S.A.
In relazione al subappalto si rimanda all’art. 118 del D.Lgs. 163/2006 e s.m. e i.
Qualora la Ditta Aggiudicataria intenda procedere al subappalto essa è tenuta ad indicare in sede di offerta i servizi che intende subappaltare.
Art. 10 – PIANO PLURIENNALE POTATURE
Entro novanta giorni dall’inizio del servizio, la Ditta dovrà predisporre il Piano pluriennale per le potature e l’Analisi sullo stato di salute delle piante.
Il Piano pluriennale per le potature dovrà essere redatto secondo lo “Schema piano pluriennale potature” (allegato al progetto) e prendere in esame almeno i viali e le aree alberate indicati nell’elaborato “Elenco aree per piano pluriennale potature” (allegato al progetto) ed essere corredato da una relazione tecnica illustrativa. E’ facoltà della Ditta prendere in esame anche altre aree alberate oltre a quelle indicate nell’elaborato “Elenco aree per piano pluriennale potature”.
L’analisi sullo stato di salute delle piante dovrà essere compilato per tutti i viali e le aree alberate in appalto (non solo per quelle di cui all’elaborato “Elenco aree per piano pluriennale potature”) utilizzando lo “Schema analisi sullo stato di salute delle piante” (allegato al progetto).
Gli interventi dovranno essere programmati prevedendo la potatura di viali o aree completi, in modo da effettuare il lavoro in maniera razionale e ottenere, nei tre anni, la potatura di tutti gli alberi che ne presentino la necessità. Eccezione viene fatta nel caso in cui dalla ricognizione della Ditta in fase di predisposizione del piano emerga le necessità di effettuare potature straordinarie con carattere di urgenza, e cioè quelle necessarie per garantire l’incolumità pubblica e la salute delle piante: queste dovranno avere la priorità sugli altri interventi. Per redigere il piano, la Ditta dovrà avere eseguito l’esame visivo delle essenze arboree e, se necessario, anche quello strumentale, in quanto la stessa non potrà avanzare richieste di alcun tipo né maggiorazioni economiche, per l’esecuzione delle potature previste nel piano.
Entro e non oltre il 30 settembre di ogni anno la Ditta deve presentare alla S.A. un dettagliato Programma annuale delle potature, relativo alla stagione autunno-invernale successiva, eventualmente aggiornato rispetto al Piano pluriennale potature e da concordare con la S.A.
In ogni caso, fermo restando l’importo economico complessivo delle potature fissato in sede di offerta, dovrà essere eseguita la potatura, per ciascun anno, di almeno (in alternativa):
• n. 180 Piante di altezza fino a 15 metri;
• n. 90 Piante fino a 15 metri e n. 45 Piante di altezza oltre i 15 metri;
• n. 18 Piante di altezza fino a 15 metri e n. 80 Piante di altezza oltre i 15 metri;
• n. 90 Piante di altezza oltre i 15 metri.
La potatura dovrà essere eseguita secondo le disposizioni del Capitolato tecnico e degli elaborati di progetto.
Art. 11 – GARANZIE, RESPONSABILITA’ E COPERTURE ASSICURATIVE
L'esecutore del contratto è obbligato a costituire una garanzia fideiussoria del 10 per cento dell'importo contrattuale. In caso di aggiudicazione con ribasso d'asta superiore al 10 per cento, la garanzia fideiussoria è aumentata di tanti punti percentuali quanti sono quelli eccedenti il 10 per cento; ove il ribasso sia superiore al 20 per cento, l'aumento è di due punti percentuali per ogni punto di ribasso superiore al 20 per cento.
L'importo della garanzia, e del suo eventuale rinnovo, è ridotto del cinquanta per cento per gli operatori economici ai quali venga rilasciata, da organismi accreditati, ai sensi delle norme europee della serie UNI CEI EN 45000 e della serie UNI CEI EN ISO/IEC 17000, la certificazione del sistema di qualità conforme alle norme europee della serie UNI CEI ISO 9000. Per fruire di tale beneficio, l'operatore economico segnala, in sede di offerta, il possesso del requisito, e lo documenta nei modi prescritti dalle norme vigenti. La fideiussione, a scelta dell'offerente, può essere bancaria o assicurativa o rilasciata dagli intermediari finanziari iscritti nell'elenco speciale di cui all'articolo 107 del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, che svolgono in via esclusiva o prevalente attività di rilascio di garanzie, a ciò autorizzati dal Ministero dell'economia e delle finanze.
La garanzia fideiussoria di cui al comma 1, deve prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale, la rinuncia all'eccezione di cui all'articolo 1957, comma 2, del
codice civile, nonché l'operatività della garanzia medesima entro quindici giorni, a semplice richiesta scritta della stazione appaltante.
Detta garanzia fideiussoria deve essere conforme allo schema tipo 1.2 del D.M. 12/3/2004, n. 123.
La garanzia fideiussoria deve essere tempestivamente reintegrata qualora in corso d’opera sia stata incamerata dall’Amministrazione e, in caso di inottemperanza, la reintegrazione si effettua a valere sui ratei da corrispondere all’Appaltatore.
L’appaltatore è tenuto inoltre 10 gg prima della consegna del servizio a produrre una polizza assicurativa conforme che tenga indenne la stazione appaltante a garanzia della responsabilità civile per danni causati a terzi nell’esecuzione dei servizi, per una somma assicurata non inferiore a 1.000.0000,00 di euro.
Art. 12 – INIZIO DEI SERVIZI
I servizi di cui al presente Capitolato dovranno avere inizio inderogabilmente il primo luglio 2014 (01.07.2014) pena la decadenza dell’aggiudicazione stessa.
Art. 13 – MANUTENZIONE DEL VERDE PUBBLICO: PROGRAMMA DEI SERVIZI
Relativamente al servizio di manutenzione del verde pubblico, la Ditta Aggiudicataria è tenuta a presentare alla Stazione Appaltante:
entro e non oltre 30 (trenta) giorni dall’inizio del servizio:
⮚ Il programma dettagliato cronologico degli interventi di manutenzione ordinaria da eseguire nel corso dell’anno, suddivisi per tipologia.
Il programma è annuale, dovrà essere concordato con l’Ufficio preposto alla sorveglianza e depositato presso la Stazione Appaltante.
La Ditta Affidataria ha l'obbligo di svolgere il servizio secondo il programma esecutivo annuale concordato con la Stazione Appaltante.
Tale programma dovrà essere elaborato in relazione alle caratteristiche e alla localizzazione di ciascuna area, alla stagione, alle proprie scelte imprenditoriali e alla propria organizzazione lavorativa; prioritario, nell’elaborazione del programma, dovrà essere il buon esito del servizio.
⮚ Un documento contenente le informazioni circa il numero e la composizione delle squadre di operai, il tipo e la quantità di macchine ed attrezzi che la Ditta Affidataria si obbliga ad impiegare per eseguire gli interventi nei tempi previsti dal programma.
entro e non oltre il 30 settembre di ogni anno:
⮚ Dettagliato programma annuale, relativo alla stagione autunno-invernale successiva, delle potature straordinarie, eventualmente aggiornato rispetto al Piano pluriennale potature e da concordare con la S.A.
Il Committente si riserva l'insindacabile diritto di ordinare che la Ditta Aggiudicataria organizzi la sua attività dando la precedenza all'esecuzione del servizio in determinate aree verdi rispetto ad altre e potrà prescrivere allo stesso di sospendere o ritardare l'esecuzione di una parte di esso eseguendo gli interventi per tratti o per fasi lavorative, il tutto sia per ragioni tecniche, sia per altre esigenze (viabilità, tipologie dell'area, manifestazioni pubbliche, ecc...).
Qualora il programma definito dalla Ditta Affidataria non riportasse l'approvazione della Stazione Appaltante, la Ditta avrà ancora otto giorni di tempo per predisporre un nuovo programma, secondo le direttive che avrà ricevuto. La Ditta Affidataria non potrà avanzare, in relazione alle prescrizioni del Comune, nessuna richiesta di compensi o di particolari diritti.
Il programma esecutivo delle prestazioni predisposto dalla Ditta Affidataria può essere modificato o integrato dal Comune, mediante ordini di servizio, senza che ciò possa dare motivo alla Ditta di richiedere ulteriori compensi o risarcimenti, ogni volta che sia necessario alla miglior esecuzione del servizio.
Disposizioni particolari
Aree scolastiche
Tutte le aree scolastiche devono essere perfettamente in ordine all’inizio di ciascun anno scolastico; in particolare, appena prima dell’inizio dell’anno scolastico, la Ditta dovrà:
• sfalciare il manto erboso dei prati (a tal fine, si precisa che i tagli dovranno essere regolarmente cadenzati in modo che uno sfalcio cada in tale periodo);
• diserbare i cortili, ove previsto; qualora la Ditta riscontrasse, per qualsiasi motivo, la necessità di diserbi in aree scolastiche in cui non è previsto, dovrà darne immediata comunicazione al Responsabile del servizio del Comune per ottenere la necessaria autorizzazione all’intervento;
• effettuare un controllo visivo delle alberature dei cortili e giardini delle scuola per rimuovere eventuali rami secchi che potrebbero cadere.
Prati
La Ditta dovrà, a sua cura e spese, in quanto nel suo stesso interesse, delimitare i prati in via di esecuzione al fine di impedirne l’utilizzo fino all’attecchimento. Vale, in ogni caso, la garanzia prevista dal presente Capitolato.
Alberi
La potatura, sia essa ordinaria e/o straordinaria, degli alberi siti all’interno di aree scolastiche o posti nelle immediate vicinanze, dovrà essere eseguita fuori dall’orario scolastico per non creare situazioni di pericolo e/o arrecare disturbo alle normali attività scolastiche.
La potatura e/o la spollonatura dei platani dovrà seguire le norme vigenti e la buona condotta al fine di prevenire la trasmissione di eventuali agenti patogeni da un albero eventualmente infetto agli altri (disinfettare gli strumenti utilizzati prima di passare all’albero successivo, ecc).
Durante le operazioni di tosatura dei prati, la Ditta dovrà porre attenzione alle eventuali alberature presenti e non dovrà in alcun modo, durante la manutenzione del prato, danneggiare o creare ferite al fusto, in particolare durante l’utilizzo del decespugliatore; sarà onere della Ditta porre in atto tutte le precauzioni che si rendessero necessarie.
Nel caso in cui la Ditta debba eseguire indagini in merito alla difesa fitoiatrica e/o alla valutazione della stabilità degli alberi, si dovrà avvalere di un dottore Xxxxxxxx o Forestale regolarmente iscritto all’Albo professionale.
Residui delle lavorazioni
Tutti i materiali di scarto e i residui delle lavorazioni del terreno, delle potature, delle pulizie, ecc. dovranno essere prontamente allontanati dalle aree e/o dal suolo pubblico al termine del lavoro o in caso di sospensione dello stesso, anche temporanea (per es. fine giornata, pausa pranzo, ecc.).
Ordinanze
Per l’espletamento dei servizi in appalto la Ditta appaltatrice è tenuta a munirsi delle eventuali ordinanze necessarie per gli interventi da eseguire su strade, parcheggi, ecc. e a provvedere alla preventiva posa dell’opportuna segnaletica secondo le norme a riguardo. Tutti gli oneri sono a carico della Ditta appaltatrice.
Art. 14 – ONERI E OBBLIGHI A CARICO DELLA DITTA
La Ditta Aggiudicataria è tenuta a prestare i servizi fornendo capacità organizzativa, forza lavoro, attrezzature, materiali e supporti logistici nel rispetto degli standard industriali riconosciuti, delle normative internazionali, delle leggi e dei regolamenti comunitari, nazionali e locali.
I servizi dovranno essere condotti con personale di provata capacità che, qualitativamente e numericamente, sia nelle condizioni di mantenere gli impegni che la Ditta si è assunta all'atto della stipulazione del contratto. I servizi dovranno essere organizzati nel modo operativamente più corretto e utilizzando mezzi e attrezzature idonei, in particolare per quanto riguarda i servizi che saranno da eseguire in economia.
Rapportini settimanali
La Ditta Affidataria è tenuta alla presentazione di un rapporto settimanale delle manutenzioni eseguite, entro i primi due giorni della settimana successiva a quella a cui si riferisce, in ottemperanza al programma temporale degli stessi; la Ditta, inoltre, dovrà segnalare in modo sollecito le difformità riscontrate tra le condizioni reali delle varie aree verdi e quanto riportato negli elaborati di progetto.
Rapporti consuntivi
Qualora la Ditta, su ordine del Responsabile del servizio del Comune, dovesse eseguire servizi in economia, dovrà presentare i relativi rapporti consuntivi, completi delle bolle giustificative, entro due giorni lavorativi dall’esecuzione.
La Ditta trasmetterà i rapporti settimanali e i rapporti consuntivi con le modalità che Le saranno impartite dal Responsabile del servizio del Comune; si precisa fin d’ora che le comunicazioni, nominate in modo univoco e redatte su carta intestata, dovranno essere inviate all’indirizzo di posta elettronica che sarà comunicato.
La mancata osservanza delle disposizioni del presente articolo e del precedente, dà facoltà al Comune di risolvere il contratto per colpa della Ditta Affidataria.
Il Comune avrà il diritto di ottenere l'allontanamento di qualsiasi addetto ai servizi che si dimostrasse incapace o inadempiente agli ordini del/i Responsabile/i dei servizi.
In particolare:
1) La Ditta dovrà nominare un proprio Responsabile tecnico, che dovrà essere un Dottore Agronomo o Forestale regolarmente iscritto all'Albo professionale e avere comprovata esperienza sulla base del curriculum professionale. Il Comune, per comunicare gli ordini scritti e/o verbali valevoli a tutti gli effetti, farà riferimento al Responsabile tecnico che dovrà, pertanto, garantire la disponibilità nel corso dell’esecuzione dei servizi; in particolare dovrà:
• essere in possesso di un recapito telefonico ed essere reperibile quotidianamente in coincidenza con l'orario di lavoro;
• fornire al personale impiegato indicazioni tecniche, qualitative e organizzative per la buona e corretta condotta dei servizi;
• fornire consulenze specialistiche relative al verde già in appalto e/o da inserire in appalto;
• provvedere alla costante sorveglianza delle condizioni vegetative dei tappeti erbosi, delle specie erbacee, arbustive e arboree presenti nelle aree verdi comunali in appalto e comunicare tempestivamente all'Ufficio competente la necessità e/o l’opportunità di eventuali interventi specificandone la natura e la consistenza; l’esecuzione di tali interventi dovrà essere, comunque, concordata con l’Ufficio;
• fornire all'Ente Appaltante, qualora richieste, consulenze sul verde, anche non inserito nell'appalto.
2) La Ditta dovrà altresì nominare un Responsabile per la sicurezza in fase di esecuzione.
3) La Ditta si impegna a comunicare per iscritto tempestivamente e, in ogni caso, prima della sottoscrizione del contratto, alla Stazione Appaltante i nominativi dei Responsabili di cui ai precedenti punti 1) e 2).
4) Durante gli interventi straordinari, la Xxxxx dovrà mantenere costantemente sul posto un proprio tecnico o capo cantiere di provata esperienza, al quale saranno comunicati gli ordini scritti e/o verbali valevoli a tutti gli effetti.
5) La Ditta si impegna a redigere e consegnare all’Ente appaltante entro 30 (trenta) giorni dall’aggiudicazione e, comunque, prima della sottoscrizione del contratto d’appalto il Documento per la valutazione dei rischi ai sensi del D.Lgs. n. 81/2008 che dovrà essere sottoscritto anche dal Responsabile per la sicurezza.
6) I servizi occorrenti per l’esecuzione del servizio dovranno essere eseguiti a perfetta regola d'arte e in conformità alle previsioni del presente Capitolato e dei suoi allegati, salvo le eventuali varianti o integrazioni che venissero ordinate dal Responsabile del servizio della Stazione Appaltante. Non saranno comunque ammesse e riconosciute varianti e aggiunte apportate dalla Ditta nell'esecuzione dei servizi, senza la previa autorizzazione scritta del Committente.
7) Non è consentita la variazione nelle modalità, quantità e tipo di prodotti da usare nelle operazioni di manutenzione; ove tuttavia venga dimostrato che una o più modalità di esecuzione degli interventi di manodopera non sia possibile, la Ditta potrà proporre la sostituzione con tecniche e prodotti simili.
8) La Ditta dovrà sottoporre per iscritto le proposte, di cui al precedente punto 7), al Responsabile del servizio della Stazione Appaltante con un congruo anticipo. Il Responsabile della Stazione Appaltante si riserva la facoltà di accettare o meno le soluzioni indicate o di proporre alternative.
9) Nel caso in cui i servizi non fossero stati eseguiti secondo gli elaborati di progetto e/o le prescrizioni date e/o stabilite contrattualmente, il Responsabile dell’Ente Appaltante fisserà i provvedimenti necessari e gli interventi che la Ditta dovrà attuare al fine di eliminare, a proprie spese, ogni irregolarità, fermo restando l’applicazione delle penali e la richiesta del risarcimento dei danni subiti.
10) La Ditta si impegna a eseguire immediatamente, e/o comunque entro i termini prescritti, gli ordini di servizio del Responsabile della Stazione Appaltante.
11) La Ditta si impegna a custodire i cantieri e a consegnare al Committente ogni oggetto avente valore intrinseco, archeologico o storico che fosse rinvenuto durante l’esecuzione dei servizi.
12) La Ditta si obbliga a predisporre la segnalazione, sia diurna che notturna, con i regolamentari cartelli e fanali, o anche a mezzo presidio, nei tratti stradali interessati dai servizi di costruzione, manutenzione o deviazione provvisoria e a rimuovere, a servizi ultimati, tutte le opere costruite provvisoriamente, sgomberando anche gli eventuali residui, gli ammassi di detriti, ecc.
13) La Ditta si impegna alla fornitura di attrezzi, strumenti e relativa manodopera per l’esecuzione di tracciamenti, rilievi e misurazioni in occasione delle opere di consegna, verifica, contabilità e collaudo servizi.
14) La Ditta si impegna a compilare il rapportino settimanale secondo il modello fornito dall'Ente Appaltante (si veda apposito elaborato di progetto).
SPECIFICHE RELATIVE AL RAPPORTINO SETTIMANALE
Per tutta la durata dell’appalto, la Ditta appaltatrice dovrà compilare e consegnare al Comune il rapporto settimanale. In questo documento, predisposto come da elaborato di progetto, saranno indicati tutti gli interventi eseguiti nella settimana precedente. Il prospetto dovrà essere consegnato entro due giorni, ossia entro il martedì successivo; in caso di festività il termine di due giorni è prorogato conteggiando due giorni lavorativi.
In caso di ritardo nella consegna del rapporto, sarà applicata una penale pari a EUR 30,00 per ogni giorno di ritardo; la penale sarà detratta dalla rata spettante.
Art. 15 – ONERI A CARICO DELL’ENTE APPALTANTE
L’Ente Appaltante fornirà, per quanto possibile, indicazioni dettagliate sulle aree in appalto, anche mediante elaborati grafici.
Art. 16 – MISURE DI SICUREZZA SUI POSTI DI LAVORO
La Ditta, senza diritto ad alcun compenso, è tenuta a predisporre, sui posti di lavoro, tutte le misure necessarie per tutelare la sicurezza dei lavoratori e dei terzi in genere nel rispetto del Documento per la valutazione dei rischi presentato. Dovrà inoltre predisporre, tutte le misure di sicurezza previste dal DUVRI.
Art. 17 – ORARIO DI LAVORO
Tutti gli orari per l'esecuzione dei servizi saranno concordati tra la Ditta e l'Ente Appaltante.
Il Committente si riserva altresì la facoltà di variare tali orari secondo la stagione e le esigenze della Città nell'ambito dell’orario diurno compreso dalle 6.00 alle 19.00.
Relativamente al servizio di manutenzione del verde pubblico, di norma non saranno eseguite prestazioni al di fuori delle fasce orarie contrattuali salvo che siano espressamente richieste dal Responsabile della Stazione Appaltante per motivi di necessità e urgenza.
Art. 18 – PERSONALE
Il personale della Ditta, nell’espletamento delle proprie mansioni, dovrà tenere un contegno serio e rispettoso verso i cittadini e gli utenti osservando tutte le direttive e disposizioni impartite dal/i Responsabile/i tecnico/i designato/i dalla Ditta appaltatrice e dal/i Responsabile/i del Comune.
Per l'adempimento di tutte le operazioni conseguenti all'accettazione del presente Capitolato la Ditta dovrà garantire la continuità dei servizi attraverso eventuali sostituzioni del personale e disporre, all'atto dell'inizio dei servizi, di tutto il personale necessario.
La Ditta dovrà far pervenire al Comune l'elenco nominativo del personale in servizio con le relative qualifiche; tale elenco dovrà essere tempestivamente aggiornato in caso di variazioni: la Ditta potrà, infatti, nell'interesse dei servizi, variare le qualifiche del personale senza che ciò costituisca diritto a richiedere al Comune l'eventuale maggiore onere che ne derivasse.
In caso di assenza del/i Responsabile/i del/i servizio/i, la Ditta dovrà comunicare tempestivamente alla Stazione Appaltante il nominativo del/i referente/i sostituto/i.
In particolare, la disponibilità del personale operativo non dovrà essere inferiore a: a) per 12 mesi/anno
n. 1 Capo squadra;
n. 2 Operai qualificati;
n. 1 Operaio comune.
b) per 6 mesi/anno (da aprile a settembre di ogni anno) oltre a quelli indicati al punto a):
n. 1 Operaio qualificato;
n. 2 Operai comuni.
La disponibilità del personale dovrà essere dichiarata in sede di offerta. Il personale, nell'espletamento delle proprie mansioni, dovrà:
- essere fornito, a spese dell'Appaltatore, della divisa completa di targhetta di identificazione con foto, da
indossarsi in stato di conveniente decoro unicamente durante l'orario di servizio;
- essere dotato, a spese della Ditta, di tutti i dispositivi di protezione individuale (DPI) connessi con i servizi svolti, in particolare per quello impegnato nell'uso di motoseghe e decespugliatori, nonché essere edotto e formato sugli specifici rischi che la propria attività comporta;
- avere a disposizione, a cura e spese della Ditta, idonei locali ad uso spogliatoio e servizi igienici;
- essere capace e fisicamente idoneo fermo restando le normative sul collocamento obbligatorio delle categorie protette e di inserimento lavorativo delle persone svantaggiate, se del caso;
- essere sottoposto a tutte le cure e profilassi prescritte dalle Autorità Sanitarie competenti per territorio.
Art. 19 – CONTROLLI E ORDINI DI SERVIZIO
Tutte le comunicazioni inerenti a disposizioni, richieste, istruzioni ed eventuali inadempienze e/o inefficienze avverranno mediante ordini di servizio da parte dei Responsabili competenti dell’Ente appaltante o loro delegati.
La vigilanza e il controllo sull’esecuzione dei servizi saranno effettuati dai Responsabili competenti dell’Ente appaltante, dai quali la Ditta appaltatrice dipenderà direttamente per tutte le disposizioni che saranno emanate.
In caso d'inadempienza agli impegni contrattuali assunti dalla Ditta, il/i Responsabile/i del/i servizio/i segnalerà attraverso ordini scritti le carenze riscontrate e potrà richiedere modifiche organizzative e/o sostituzione del personale impiegato.
Gli ordini, una volta comunicati alla Ditta, dovranno essere eseguiti entro i termini previsti.
L’Ente Appaltante si riserva la facoltà di sospendere i pagamenti in caso di mancato adeguamento alle prescrizioni. Lo stesso avrà, altresì, la facoltà di ordinare e fare eseguire d'ufficio, a danno della Ditta, quanto necessario per il regolare andamento dei servizi, qualora la stessa, diffidata, non ottemperi alle disposizioni impartite nel termine assegnatole. Le spese sostenute e le penalità applicate saranno ritenute direttamente sull’importo contrattuale.
Art. 20 – INADEMPIENZE E PENALITA'
L'Ente Appaltante, per ogni inadempienza o inefficienza non riparata o rimossa entro il termine prescritto nell’ordine di servizio, provvederà all'applicazione di una penalità variabile da un minimo di EUR 150,00 a un massimo di EUR 1.000,00 in ragione della gravità dell'addebito contestato.
Qualora si accerti il mancato rispetto delle scadenze previste nei servizi oggetto del presente Capitolato o che gli stessi, per utilizzo di macchinari, per numero di addetti, ecc. siano stati resi in modo inferiore o più scadente del pattuito e non sia possibile provvedere ai sensi di quanto sopra stabilito, tale riduzione del servizio darà luogo, previa contestazione, a una corrispondente riduzione della rata spettante.
Art. 21 – MEZZI E MATERIALI IN SERVIZIO
Per l'esecuzione dei servizi previsti dal presente Capitolato, la Ditta dovrà avere la disponibilità di tutte le attrezzature necessarie e di tutto il materiale occorrente, sia all'atto dell'offerta sia per tutta la durata dell’appalto.
Per la manutenzione del verde pubblico, la Ditta dovrà disporre almeno dei seguenti mezzi:
MEZZI INDISPENSABILI IN DISPONIBILITA’ GIA' AL MOMENTO DELL'OFFERTA
• n. 1 autocarro con gru a ragno, cassone scarrabile e copribile;
• n. 1 autocarro leggero;
• n. 1 trattrice dotata di p.d.p. e attacco a tre punti con disponibilità dei seguenti attrezzi portati, semiportati o a traino: n. 2 rasaerba (in alternativa n. 2 trattorini rasaerba) con organi di taglio a lame rotanti e rimorchio;
• n. 1 tosaerba con larghezza di taglio di 80 cm;
• n. 8 tosaerba con larghezza di taglio di 50 cm;
• attrezzi manuali:
- n. 1 atomizzatore a zaino con campana per diserbi;
- attrezzatura per la raccolta del materiale di risulta (raccoglitori per tutti i tosaerba e i trattorini rasaerba,
n. 1 braccio con ragno per ramaglie, rastrelli, rastrelli per foglie, carriole, mastelle, sacchi, ecc.);
- n. 6 decespugliatori;
- forbici da potatura semplici e di tipo americano a doppia lama: n. 1 per operatore;
- n. 5 motoseghe adeguate per interventi di abbattimento e/o potatura di specie arboree;
- n. 3 scale a varie altezze per piccole potature;
- n. 4 soffiatori a zaino;
- n. 3 svettatoi;
- n. 5 tosasiepi a motore.
MEZZI REPERIBILI (NON NECESSARIAMENTE IN DISPONIBILITA' DELLA DITTA)
• autocarro dotato di elevatore a cestello altezza minima 15 m;
• motocarro con cassone
• attrezzi portati, semiportati o a traino:
- ripuntatore;
- spandiconcime;
- trinciaceppi;
- trinciasarmenti;
- trivella con utensile intercambiabile;
- attrezzatura per tappeti erbosi: carotatrice, sabbiatrice, arieggiatrice;
- atomizzatore o carrobotte per trattamenti fitosanitari;
- botte per irrigazione;
• motocoltivatore con fresa.
LA DISPONIBILITA' DEI MEZZI E DELL'ATTREZZATURA, CHE DOVRA' ESSERE NUMERICAMENTE ADEGUATA, XXXX' DICHIARATA IN SEDE DI OFFERTA.
Per ogni mezzo e attrezzatura dovrà essere specificato nell'offerta il tipo, le caratteristiche tecniche e l'anno di immatricolazione.
I mezzi, le attrezzature, le apparecchiature e i dispositivi di protezione individuale usati nei servizi dovranno essere in perfetto stato di manutenzione e rispondenti alle normative CE e ai requisiti di sicurezza vigenti; inoltre, dovranno essere sottoposti a regolare lavaggio nei luoghi e con i metodi consentiti dalla normativa vigente.
La Ditta è tenuta a revisionare i mezzi secondo le disposizioni legislative vigenti e a munirsi delle eventuali autorizzazioni per il trasporto del materiale di risulta dichiarato infetto ai sensi delle norme di salvaguardia fitosanitaria.
I mezzi dovranno essere identificabili, portando sui lati indicazioni ben visibili che permettano di riconoscere in modo univoco la Ditta d'appartenenza.
Le attrezzature e i mezzi dovranno essere mantenuti in perfetta efficienza e coloritura per tutta la durata dell'appalto, sostituendo quelli deteriorati a qualsiasi titolo.
Nel caso di un mezzo guasto, la Ditta dovrà provvedere alla sostituzione immediata dello stesso; solo nel caso di somma urgenza o di forza maggiore potrà essere autorizzato l'uso temporaneo, limitato al periodo strettamente necessario, di mezzi meno idonei al fine di garantire la continuità del servizio. Tale periodo sarà determinato dall'Ente Appaltante in base alle indicazioni del personale incaricato alla sorveglianza e controllo.
I guasti alle attrezzature non dovranno compromettere in nessun modo la continuità e l'efficienza del servizio e non potranno essere addotti a giustificazione di eventuali disservizi.
Art. 22 – LOCALI AUTORIMESSE E SEDE OPERATIVA
La Ditta dovrà provvedere a reperire, a sua cura e spese, i locali idonei per il ricovero di tutto il materiale e l'attrezzatura necessaria per l'espletamento dei servizi, da indicare all'atto della stipula del contratto.
La Ditta dovrà inoltre istituire una sede operativa entro 15 km dal centro del Comune di Valdagno (riferimento al Municipio), dotata di telefono, fax, linea internet e terminale pc presentando copia del contratto di locazione o altro titolo idoneo prima della stipula del contratto d’appalto.
Art. 23 – UTILIZZAZIONE DEL MATERIALE DI SCARTO
Per quanto riguarda il servizio di manutenzione del verde pubblico, il materiale di scarto, su autorizzazione degli Uffici competenti sentito il Responsabile tecnico della Ditta, se non infetto, dopo adeguata cippatura e/o triturazione, potrà essere impiegato in interventi di pacciamatura.
Lo smaltimento del materiale di risulta sarà a carico e a spese della Ditta e dovrà essere conforme alla normativa vigente. Il materiale di scarto dovrà essere conferito presso discarica autorizzata.
Art. 24 – MODALITA' DI PAGAMENTO
L’importo annuo sarà corrisposto in sei rate bimestrali posticipate ed eventuale rata di saldo, dietro emissione di regolari fatture; eventuali conguagli e/o arrotondamenti saranno riconosciuti con il pagamento della 6^ rata o dell’eventuale rata di saldo che avverrà previa verifica da parte del Responsabile dell’Ente Appaltante della puntuale esecuzione del servizio svolto durante l'anno e contabilizzazione in base alle effettive prestazioni eseguite fermo restando l’obbligo del rispetto del programma concordato.
Art. 25 – DANNI DI FORZA MAGGIORE
Non sarà accordato alla Ditta alcun indennizzo per perdite, avarie o danni che si verificassero durante l’esecuzione dei servizi. La Ditta dovrà provvedere a riparare i danni a sua cura e spese.
Art. 26 – PRONTO INTERVENTO E REPERIBILITA’
Per interventi su aree verdi, alberature, ecc. da eseguire tempestivamente in caso di necessità o urgenza (es. neve, fortunali, maltempo, manifestazioni, ecc.) la Ditta deve garantire la reperibilità nelle giornate lavorative in orario dalle 8.00 alle 17.00. A tal fine la Ditta deve indicare alla S.A. il nominativo del dipendente incaricato e il numero di telefono cellulare da contattare da parte del responsabile del servizio o del personale incaricato del Comune di Valdagno. Eventuali cambiamenti vanno tempestivamente comunicati alla S.A.
La Ditta appaltatrice deve garantire l’inizio dell’intervento richiesto entro le successive due ore lavorative dalla segnalazione, nella fascia oraria dalle 6.00 alle 19.00 di cui all’art. 17.
Art. 27 – COOPERAZIONE
E' fatto obbligo al personale dipendente dell'appaltatore di segnalare al competente Ufficio comunale quelle circostanze e quei fatti che, rilevanti nell'espletamento dei suoi compiti, possano impedire il regolare adempimento dei servizi.
E' fatto obbligo di denunciare tempestivamente al/i Responsabile/i del/i servizio/i comunale incaricato e/o all'Ufficio di Polizia Urbana competente per territorio, qualsiasi irregolarità dovuta al comportamento di terzi (abbandono abusivo di materiali, deposito di immondizie o altro sulle aree verdi in appalto, danni ad attrezzature del Comune, ecc.) offrendo tutte le indicazioni possibili per l'individuazione dei contravventori. La Ditta si considera, all'atto dell'assunzione dei servizi, a perfetta conoscenza del territorio su cui dovranno espletarsi i servizi oggetto del presente Capitolato d'Appalto.
Il Comune comunicherà alla Ditta tutte le deliberazioni, determinazioni, ordinanze e altri provvedimenti che comportino variazioni di tale situazione iniziale.
Per quanto non previsto nel presente Capitolato, si intendono richiamate e applicabili le disposizioni di Legge che regolano la materia.
Art. 28 – ELENCO PREZZI
Nell’Elenco Prezzi allegato sono indicati i prezzi che, al netto del ribasso offerto, fisseranno, per qualsiasi servizio e/o lavoro, a misura, a corpo o prestazione in economia, i compensi spettanti, comprensivi degli oneri e delle prestazioni seguenti:
a) per la mano d’opera, qualsiasi spesa per il trasporto e l’alloggiamento dei propri dipendenti, l’eventuale illuminazione dei posti di lavoro, la fornitura di utensili e attrezzi e quanto altro occorra;
b) per i noleggi, ogni spesa per l’acquisto di lubrificanti, energia elettrica, pezzi di ricambio ecc., oltre all’assistenza dei meccanici ed alle prestazioni dei conducenti, in modo da dare macchinari e mezzi d’opera pronti per l’uso a piè di lavoro;
c) per i materiali, ogni spesa per forniture, trasporto, noli, perdite, sprechi, e ogni altro onere necessario per averli pronti all’impiego a piè d’opera in qualsiasi punto di lavoro;
d) per i servizi a misura, ogni spesa riguardante i mezzi d’opera, le assicurazioni, le spese generali, gli imprevisti, i pedaggi, le spese provvisionali e quanto occorre per dare il lavoro a regola d’arte rispettando in ogni caso quanto specificato nel presente Capitolato.
Art. 29 – REVISIONE PREZZI
L’importo contrattuale, su richiesta della ditta appaltatrice, potrà essere soggetto a revisione a partire dal secondo anno di appalto in base alla variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo, con un’alea del 5% (cinque per cento).
L’indice di riferimento iniziale sarà quello del mese di scadenza del bando di gara e l’indice di riferimento finale sarà quello del mese precedente a quello d’inizio dell’anno contrattuale.
Art. 30 – CONTROVERSIE
La risoluzione delle controversie che dovessero insorgere con il Comune, e non risolte bonariamente, qualunque sia la loro natura (tecnica, amministrativa o giuridica), nessuna esclusa, sarà affidata al foro di Vicenza, competente alla risoluzione di qualsiasi controversia dovesse insorgere tra le parti in relazione alla interpretazione ed esecuzione del presente appalto.
Art. 31 – AMPLIAMENTO DEL SERVIZIO
Per eventuali aggiunte di nuove aree o nuovi servizi si applicheranno i prezzi contrattuali.
La quantificazione degli interventi sarà determinata con metodi geometrici, matematici o numerici in relazione a quanto previsto nel presente Capitolato.
Gli interventi in genere saranno liquidati in base alle misure fissate dal Capitolato. Le maggiori quantità o misure che si dovessero riscontrare nel corso della contabilizzazione saranno riconosciute valide secondo quanto previsto al primo capoverso del presente articolo.
La misurazione delle aiuole sarà eseguita tenendo conto dell'area effettivamente coperta e non della sua proiezione planimetrica e comunque al netto di tare, salvo quanto previsto nel Capitolato.
Le misure saranno prese in contraddittorio a mano a mano che si procede nella consegna delle aree. Resta sempre salva, in caso di riserve scritte da parte della Ditta, la possibilità di verifica e di rettifica in occasione delle operazioni di liquidazione finale dei servizi.
La Ditta è tenuta a eseguire i servizi a perfetta regola d'arte secondo i dettami ultimi della tecnica e a fornire materiali rispondenti a quanto determinato nel Capitolato: tutti gli interventi che, a giudizio degli uffici incaricati dall'Ente Appaltante, non siano stati eseguiti a perfetta regola d'arte oppure non rispettino le prescrizioni impartite, dovranno essere nuovamente eseguiti a spese della Ditta.
Art. 32 – RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
Il Comune ha la facoltà di risolvere il contratto nei seguenti casi:
1) quando la Ditta Affidataria si renda responsabile di frode e di grave inadempienza nella condotta del servizio e in ogni altro caso previsto dall'art. 1453 del Codice Civile;
2) quando la Ditta Affidataria, per trascuratezza e per inosservanza agli obblighi ed alle norme contrattuali, comprometta la buona riuscita delle prestazioni e la possibilità di compimento del servizio entro i termini stabiliti;
3) quando la Ditta Affidataria, per sopravvenuti dissensi circa la condotta degli interventi, la loro compatibilità o per contestazioni e/o per altre cause, sospenda o rallenti l'esecuzione delle prestazioni;
4) quando la Ditta Affidataria venisse dichiarata fallita;
5) quando la Ditta Affidataria, senza il consenso del Comune o in modo difforme a quanto prescritto dalla Stesso, avesse ceduto ad altri i diritti e gli obblighi relativi al contratto;
6) reiterate inadempienze in materia di sicurezza;
7) in tutti gli altri casi previsti dal presente capitolato.
Nei casi previsti ai punti 2) e 3) del comma precedente, perché la risoluzione possa essere dichiarata, il Comune dovrà prima notificare una formale diffida che prescriva dettagliatamente, specificandone il relativo termine di adempimento, quanto debba fare la Ditta Affidataria per mettersi in regola con gli obblighi e gli impegni a suo tempo assunti. Trascorso tale termine senza che la Ditta Affidataria abbia integralmente adempiuto a quanto prescritto, il Comune potrà fare dichiarazione di risoluzione del contratto.
In tal caso, la Ditta Affidataria avrà diritto soltanto al pagamento delle prestazioni regolarmente eseguite, a meno che il Comune non avanzi richiesta di risarcimento per i danni subiti per il mancato completamento del servizio e per altri motivi imputabili all'inadempienza della Ditta Affidataria.
All'atto della risoluzione è obbligo della Ditta Affidataria riconsegnare immediatamente le aree verdi nello stato in cui si trovano. Dopo la riconsegna il Comune liquiderà il conto finale delle prestazioni eseguite, detratte le somme per le eventuali penali e per il risarcimento dei danni subiti.
Il contratto s'intenderà senz'altro decaduto in caso di scioglimento o cessazione della Ditta Affidataria o qualora la stessa fosse dichiarata fallita.
Nel caso le inadempienze di cui all'articolo 13 del presente capitolato siano per numero, frequenza e gravità tali da rendere impossibile la prosecuzione del contratto, il Comune potrà deliberare la revoca dell'appalto, provvedendo diversamente alla continuazione del servizio, dopo aver redatto apposito verbale di consistenza e senza pregiudizio per eventuali rifusioni di danni.
Ogni comunicazione del Comune, attinente a quanto costituisce oggetto del presente articolo, sarà notificata alla sede legale della Ditta Affidataria la quale avrà la facoltà di esperire le eventuali azioni a tutela dei propri diritti.
PARTE SECONDA – NORME TECNICHE
Capo I Prescrizioni generali
Art. 1 – SOPRALLUOGHI E ACCERTAMENTI PRELIMINARI
Prima di presentare l’offerta per l’esecuzione dei servizi oggetto del presente Capitolato, la Ditta dovrà ispezionare i luoghi per prendere visione delle condizioni di lavoro e dovrà assumere tutte le informazioni necessarie in merito alle opere da realizzare (con particolare riguardo alle dimensioni, alle caratteristiche specifiche e alle eventuali connessioni con altri servizi di costruzione, movimenti di terra e sistemazione ambientale in genere), alla quantità, alla utilizzabilità e alla effettiva disponibilità di acqua per l’irrigazione e la manutenzione (vedi anche elaborati di progetto e Capi II, III, IV).
Del presente Capitolato fanno parte integrante il computo metrico estimativo e gli elaborati grafici che sono, peraltro, indicativi della posizione delle aree e necessari alla Ditta di svolgere le opportune verifiche.
Di questi accertamenti e ricognizioni la Ditta è tenuta a dare, in sede di offerta, esplicita dichiarazione scritta: non saranno pertanto presi in alcuna considerazione reclami per eventuali equivoci sia sulla natura del lavoro da eseguire, sia sul tipo di materiali da utilizzare e da fornire.
La presentazione dell’offerta implica l’accettazione da parte della Ditta di ogni condizione riportata nel presente Capitolato e delle relative specifiche o risultante dagli elaborati di progetto allegati.
Art. 2 – CONSERVAZIONE E RECUPERO DELLE PIANTE ESISTENTI
Tutte le piante e la vegetazione esistenti indicate in progetto e quelle eventualmente indicate dal Responsabile del servizio in corso d'opera dovranno essere conservate ed eventualmente protette da ogni danneggiamento. La Ditta dovrà, pertanto, usare la massima cautela nell’eseguire le prescrizioni ogni volta che si troverà a operare nei pressi delle piante esistenti.
Nell’eventualità di dover trapiantare piante esistenti nel cantiere o sul luogo della manutenzione, il Committente si riserva la facoltà di fare eseguire, secondo tempi e modi da concordare, la preparazione delle piante stesse.
La Ditta è responsabile della buona esecuzione dei servizi di coltivazione e manutenzione previsti dal presente Capitolato.
Alla scadenza dell'appalto, tutte le alberature e le colture dovranno essere riconsegnate all'Amministrazione in perfetto stato di manutenzione.
Si dovrà, inoltre, evitare:
• la sosta dei macchinari (eccetto che per il tempo strettamente necessario all'esecuzione degli interventi di potatura), il deposito e l'accatastamento di materiale alla base del fusto o quant'altro possa costipare il terreno;
• le ferite al fusto o alla chioma in particolare durante l'uso del decespugliatore o la movimentazione dei macchinari;
• il transito di automezzi sui tappeti erbosi bagnati.
Art. 3 – ACCANTONAMENTO DEGLI STRATI FERTILI DEL SUOLO E DEL MATERIALE DI SCAVO
Nel caso che l’andamento dei servizi preveda movimenti di terra di una certa importanza, la Ditta è tenuta a provvedere alla rimozione e all’accantonamento, sul luogo e con le modalità indicati dal Responsabile del servizio, degli strati fertili del suolo destinati ad essere riutilizzati nelle zone interessate ai servizi stessi.
Le quantità eccedenti e l’eventuale altro materiale di scavo potranno essere accantonati sul luogo, per il solo tempo necessario all’esecuzione dei servizi, secondo le modalità indicate dal Responsabile del servizio; non sono ammessi depositi di materiale di scarto, anche temporanei: tutti gli scarti della lavorazione dovranno essere prontamente rimossi.
Art. 4 – APPROVVIGIONAMENTO DI ACQUA
Qualora possibile, il Committente fornirà gratuitamente alla Ditta l'acqua per l'irrigazione delle piante e delle aiuole.
Qualora non fosse disponibile nelle vicinanze o nei periodi di emergenza idrica, la Ditta si approvvigionerà con propri mezzi e a proprie spese dell'acqua necessaria all'esecuzione e al mantenimento delle opere.
Art. 5 – PULIZIA DELL'AREA DI CANTIERE
A mano a mano che procedono i servizi di manutenzione e le eventuali operazioni extra, la Ditta, per mantenere il luogo più in ordine possibile, è tenuta a rimuovere tempestivamente tutti i residui di lavorazione (es. frammenti di pietra e mattoni, spezzoni di filo metallico, di cordame e di canapa, contenitori, ecc.), gli attrezzi e i macchinari non utilizzati.
Non sarà ammesso l'abbandono, anche temporaneo, del materiale di risulta delle lavorazioni, fatto salvo casi eccezionali, concordati preventivamente con il Committente.
I residui delle lavorazioni, il materiale proveniente dagli sfalci, da potature, da diserbo, le foglie nel periodo autunnale, ecc. dovranno essere allontanati dal cantiere e conferiti in discarica pubblica o in aree autorizzate a cura e spese della Ditta, nelle forme e con le modalità previste dalla legge.
Nel periodo autunnale, la raccolta delle foglie nelle aree interessate, dovrà essere garantita secondo quanto previsto dalla tipologia d'intervento.
Il Committente potrà richiedere ulteriori interventi di raccolta delle foglie in seguito al verificarsi di particolari eventi meteorologici; tali aggiunte saranno computate a parte.
Alla fine dei servizi tutte le aree e gli altri manufatti che siano stati in qualche modo imbrattati dovranno essere accuratamente ripuliti.
Art. 6 – VALUTAZIONE DELLE QUANTITA' DEGLI INTERVENTI ESEGUITI
Le quantità e le tipologie di intervento riportate negli elaborati di progetto sono indicative e possono subire modifiche o integrazioni. Qualora la Ditta, nelle aree verdi, riscontrasse la necessità di compiere interventi di manutenzione diversi, per tipologia o frequenza, da quelli previsti negli elaborati di progetto, dovrà comunicarlo al Committente.
Le quantità dei servizi e delle somministrazioni (forniture, trasporti e noli) saranno determinate con metodi geometrici, matematici o a peso, in relazione a quanto previsto nell’Elenco prezzi. I servizi e le somministrazioni in genere saranno liquidati in base alle misure fissate dal progetto e dall’Elenco prezzi. Le maggiori quantità o misure che si dovessero riscontrare nel corso della contabilizzazione saranno riconosciute valide ai prezzi di contratto.
La misurazione dei prati sarà eseguita tenendo conto dell’area effettivamente coperta e non dalla sua proiezione planimetrica, sottraendo la superficie di edifici, manufatti, percorsi, aree di insistenza di cespugli e siepi la cui superficie sia superiore a 2 mq, ecc.
Le misure saranno prese in contraddittorio, a mano a mano che si procederà nell’esecuzione dei servizi e delle somministrazioni.
La Ditta è tenuta a eseguire i servizi a perfetta regola d’arte secondo i dettami ultimi della tecnica e a fornire materiali rispondenti a quanto determinato nel Capitolato e negli elaborati di progetto: tutte le opere e le somministrazioni che, a giudizio del Responsabile del servizio, non siano state eseguite a perfetta regola d’arte, oppure non rispettino le prescrizioni impartite, dovranno essere nuovamente eseguite a spese della Ditta.
Art. 7 – SERVIZI E SOMMINISTRAZIONI IN ECONOMIA
Le prestazioni in economia potranno verificarsi soltanto per interventi non altrimenti quantificabili e non saranno, in ogni caso, riconosciuti e compensati se non rispondenti a preventive autorizzazioni del Committente.
Art. 8 – GARANZIA DI ATTECCHIMENTO
Nel caso sia richiesta la messa a dimora di nuove piante, siepi o arbusti, la Ditta si impegna a fornire una garanzia di attecchimento del 100% delle essenze arboree e arbustive.
L'attecchimento si intende avvenuto quando, alla scadenza dei 12 mesi successivi alla messa a dimora, le essenze arboree e arbustive si presentano sane e in buono stato vegetativo. Poiché è contemplata la manutenzione di tali essenze extra-manutenzione per un anno, la garanzia di attecchimento vale per tutta la durata della manutenzione stessa. L'avvenuto attecchimento deve essere verbalizzato in contraddittorio fra Responsabile del servizio e Ditta entro 15 giorni dalla scadenza del periodo sopra definito.
La Ditta è tenuta a una sola sostituzione delle piante non attecchite, purché dimostri di aver adottato tutti gli accorgimenti e le precauzioni necessari al corretto attecchimento; in caso contrario avrà l’onere delle ulteriori sostituzioni.
Il pagamento del materiale vegetale fornito direttamente dalla Ditta avverrà a parte, dietro presentazione di regolare fattura, per 2/3 dell'importo, dopo che il Responsabile del servizio avrà accertato l'idoneità tecnica del materiale stesso. Ad attecchimento certificato, si darà luogo al pagamento dell'importo rimanente.
Art. 9 – GARANZIA PER I TAPPETI ERBOSI
Nel caso in cui alla Ditta sia richiesta la formazione di nuovi manti erbosi, essa si impegna a realizzarli in modo rispondente alle caratteristiche previste dalla richiesta e dall’Elenco Xxxxxx, a garantirne la conformità al momento dell’ultimazione dei servizi e a provvedere a tutte le cure necessarie come previsto dall'Elenco prezzi. Anche per i tappeti erbosi, come per le essenze arboree e arbustive, vale la garanzia di 12 mesi: durante il periodo di garanzia, sarà onere della Ditta provvedere anche all’irrigazione, qualora necessario, per dare, sia durante il periodo di garanzia sia alla scadenza della stessa, un prato rispondente alle caratteristiche richieste.
Art. 10 – CONDUZIONE DELLE INFRASTRUTTURE NELLE AREE D'INTERVENTO
La Ditta dovrà verificare il buono stato di tutte le infrastrutture (es. giochi, panchine, sedili, rastrelliere, recinzioni, segnaletica, cestini per rifiuti, ecc.) presenti nelle aree verdi assegnate, indicando immediatamente agli Uffici competenti gli eventuali danni, rotture o ammanchi.
Art. 10.1 – OBBLIGO DI SORVEGLIANZA
La Ditta ha l’obbligo di sorveglianza sulle alberature per quanto concerne eventuali problemi statici o fitopatologici e di tempestiva segnalazione alla S.A. delle criticità riscontrate.
Art. 10.2 – PULIZIA DELLE AREE
In occasione di ciascun sfalcio la Ditta ha l’obbligo di raccogliere e smaltire eventuali rifiuti presenti e di lasciare pulita l’area. L’onere di pulizia è compreso nel prezzo dello sfalcio.
Su segnalazione della S.A. la Ditta ha inoltre l’obbligo di intervenire nelle aree attrezzate con giochi per interventi straordinari di raccolta e smaltimento di eventuali rifiuti presenti al fine di ripristinare la pulizia dell’area. L’onere si intende compreso nel servizio complessivo dell’appalto.
Art. 10.3 – CONTROLLO PLATANI E IPPOCASTANI
Al fine di valutare eventuali interventi di lotta contro la “Tingide americana del platano” (Corythuca ciliata Sai) e all’ “insetto minatore dell’ippocastano” (Cameraria horridella) la Ditta è tenuta ad eseguire ogni anno dei controlli sulle foglie di un campione significativo di soggetti arborei rispetto al numero di alberi da monitorare.
I campionamenti devono essere eseguiti di norma a fine primavera e metà estate e devono riguardare i principali viali alberati della città.
Per quanto riguarda la “Tingide americana del platano” devono essere oggetto di monitoraggio Viale Regina Margherita, Lungo Agno A. Manzoni, Piazza Dante, Parco e Piazza Foro Boario.
Per quanto riguarda l’ “insetto minatore dell’ippocastano” devono essere oggetto di monitoraggio il Parco “La Favorita” e il Xxxxx xxx Xxxxxxxx xxx xxxxxxxxx.
Tutti i monitoraggi devono essere accompagnati da una relazione tecnica da inoltrare alla S.A. contenete l’esito del monitoraggio e gli eventuali interventi proposti.
L’onere del monitoraggio e della relazione si intende compreso nel servizio complessivo dell’appalto.
Art. 11 – RESPONSABILITA'
La Ditta è responsabile di ogni danno causato a terzi ed è tenuta, senza alcun rimborso, a ripristinare i manufatti, le aree, le attrezzature, gli impianti, le piantagioni e i tappeti erbosi danneggiati nel corso dei servizi (vedi anche Parte Prima - Norme generali), salvo casi di vandalismo riconosciuti dalle parti.
Capo II
Qualità e provenienza dei materiali
Art. 12 – MATERIALI
Tutto il materiale agrario (es. terra di coltivo, concimi, torba, ecc.) e il materiale edile, impiantistico e di arredo (es. pietre, mattoni, inerti, legname da costruzione, irrigatori, apparecchi di illuminazione, ecc.) occorrente per le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria, dovrà essere delle migliori qualità, senza difetti e in ogni caso con qualità e pregi uguali o superiori a quanto prescritto dal presente Capitolato, dagli elaborati di progetto e dalla normativa vigente. S’intende che la provenienza sarà liberamente scelta dalla Ditta purché, a giudizio insindacabile del Committente, i materiali siano riconosciuti accettabili.
La Ditta dovrà dichiarare al Comune la provenienza dei materiali in tempo utile per l'eventuale prelievo dei relativi campioni.
La Ditta dovrà sostituire a sua cura e spese, con altre rispondenti ai requisiti concordati, le eventuali partite di materiali non ritenute conformi dal Responsabile del servizio.
L’approvazione dei materiali consegnati sul posto non sarà tuttavia considerata come accettazione definitiva: il Committente si riserva infatti la facoltà di rifiutare, in qualsiasi momento, quei materiali e quelle provviste che si siano, per qualsiasi causa, alterati dopo l’introduzione nel cantiere, nonché il diritto di farli analizzare a cura e spese della Ditta, per accertare la loro corrispondenza con i requisiti specificati nel presente Capitolato e dalle norme vigenti. In ogni caso la Ditta, pur avendo ottenuto l’approvazione dei materiali dal Responsabile del servizio, resta totalmente responsabile della buona riuscita delle opere.
La Ditta fornirà tutto il materiale necessario per lo svolgimento del Servizio in conformità agli elaborati di progetto.
Art. 13 – MATERIALE AGRARIO
Per "materiale agrario" si intende tutto il materiale usato negli specifici servizi di agricoltura, vivaismo e giardinaggio (es. terreni e substrati di coltivazione, concimi, fitofarmaci, tutori, ecc.), necessario alla messa a dimora, alla cura e alla manutenzione del verde pubblico comunale e agli eventuali servizi extra manutenzione (formazione nuovi prati, potature di grandi alberi non ordinarie, ecc.).
Art. 13.1 – TERRA DI COLTIVO RIPORTATA
La Ditta, prima di effettuare il riporto della terra di coltivo, dovrà accertarne la qualità e sottoporla all’approvazione dell'Ente appaltante che potrà richiedere le analisi del terreno, a cura e spese della Ditta. Non saranno accettati terreni non rientranti nei parametri stabiliti dalla Società Italiana per la Scienza del Suolo - S.I.S.S.
Qualora, per gli interventi di piantumazione fosse richiesto il riporto di terreno di coltivo, questo dovrà avere le seguenti caratteristiche:
• essere privo di pietre, tronchi, rami, radici e loro parti, che possano ostacolare le lavorazioni agronomiche del terreno dopo la posa in opera;
• la quantità di scheletro con diametro maggiore di mm. 2.0 non dovrà eccedere il 25% del volume totale;
• essere privo di agenti patogeni e di sostanze tossiche per le piante.
La Ditta dovrà sottoporre all’approvazione del Committente l’impiego di terra le cui analisi abbiano oltrepassato i valori indicati negli elaborati allegati, salvo quanto diversamente indicato nell’Elenco prezzi.
Art. 13.2 – SUBSTRATI DI COLTIVAZIONE
Con il termine "substrati di coltivazione" si intendono materiali di origine minerale e/o vegetale utilizzati singolarmente o miscelati in proporzioni note, per impieghi particolari e per ottenere un ambiente di crescita adatto alle diverse specie che si vogliono mettere a dimora.
Per i substrati imballati le confezioni dovranno riportare quantità, tipo e caratteristiche del contenuto. In mancanza delle suddette indicazioni sulle confezioni, o nel caso di substrati non confezionati, la Ditta - se richiestole - dovrà fornire, oltre ai dati sopra indicati, i risultati di analisi realizzate a proprie spese, secondo i metodi normalizzati dalla Società Italiana della Scienza del Suolo - S.I.S.S.
I substrati, una volta pronti per l’impiego, dovranno essere omogenei e i componenti distribuiti in proporzioni costanti all’interno della loro massa.
La Ditta dovrà determinare e sottoporre sempre all’approvazione del Responsabile del servizio la densità apparente e la capacità di campo dei substrati destinati alle opere pensili e verde.
Art. 13.3 – CONCIMI MINERALI E ORGANICI
I concimi minerali, organici e misti da impiegare dovranno avere titolo dichiarato secondo le vigenti disposizioni di legge ed essere forniti nell’involucro originale della fabbrica, fatta esclusione per i letami, per i quali saranno valutate di volta in volta qualità e provenienza.
I titoli (contenuto % di ogni elemento fertilizzante) e le formulazioni dei concimi, dovranno essere quelle indicate nelle singole voci di Xxxxxx Xxxxxx.
Il Committente si riserva il diritto di variare, scegliendoli di volta in volta in base alle analisi di laboratorio sul terreno e sui concimi e alle condizioni delle piante durante il periodo di manutenzione, il tipo di concime che dovrà essere usato.
Art. 13.4 – AMMENDANTI E CORRETTIVI
Con "ammendanti" si intendono quelle sostanze sotto forma di composti naturali o di sintesi in grado di modificare le caratteristiche fisiche del terreno.
Con "correttivi" si intendono quei prodotti chimici, minerali, organici o biologici capaci di modificare le caratteristiche chimiche del terreno.
In accordo con il Committente si potranno impiegare prodotti con funzioni miste purché ne siano dichiarati la provenienza, la composizione e il campo d’azione e siano forniti preferibilmente negli involucri originali secondo la normativa vigente (vedi elaborati di progetto allegati).
E' anche previsto l'uso del compost, le cui caratteristiche chimico-fisiche dovranno essere indicate secondo le norme commerciali vigenti; la qualità del materiale compostato dovrà essere approvata dal Committente. L'impiego del compost nelle aree d'intervento dovrà essere approvato dall'Ente appaltante.
Art. 13.5 – PACCIAMATURA
Con "pacciamatura" si intende una copertura del terreno a scopi diversi (es. controllo infestanti, limitazione dell’evapotraspirazione, sbalzi termici, ecc.); le pacciamature devono, comunque, evitare danni di qualsiasi natura ai tessuti dei vegetali e consentirne il normale sviluppo nel tempo.
I materiali per pacciamatura comprendono prodotti di origine naturale o di sintesi e dovranno essere forniti (quando si tratti di prodotti confezionabili) in accordo con l'Ente appaltante, nei contenitori originali con dichiarazione delle quantità, del contenuto e dei componenti.
Per i prodotti da pacciamatura forniti sfusi il Committente si riserva la facoltà di valutare di volta in volta qualità e provenienza.
Art. 13.6 – FITOFARMACI
I fitofarmaci da usare (es. anticrittogamici, insetticidi, diserbanti, antitraspiranti, ecc.) dovranno essere forniti nei contenitori originali, sigillati dalla fabbrica, con l’indicazione della composizione e del simbolo di tossicità/pericolo secondo la classificazione C.E.
L'impiego di fitofarmaci nocivi o tossici, secondo la classificazione vigente al momento dell'impiego, dovrà essere eccezionale e approvato dal Committente che farà riferimento alle indicazioni dell'Osservatorio Regionale per le Malattie delle Piante.
Saranno in ogni caso da privilegiare i prodotti biologici e/o i Presidi Medico-Chirurgici.
L'impiego e la distribuzione dovranno avvenire, secondo le norme di sicurezza vigenti, da personale abilitato ai sensi di legge.
Art. 13.7 – PALI DI SOSTEGNO, ANCORAGGI E LEGATURE
Per fissare al suolo gli alberi e gli arbusti di rilevanti dimensioni, la Ditta dovrà fornire pali di sostegno (tutori) adeguati per numero, diametro e altezza alle dimensioni delle piante.
I tutori dovranno essere di legno, diritti, scortecciati, appuntiti dalla parte dell’estremità di maggiore diametro. La parte appuntita dovrà essere resa imputrescibile per un’altezza di 100 cm. circa, in alternativa, su autorizzazione del Responsabile del servizio, si potrà fare uso di pali di legno industrialmente preimpregnati di sostanze imputrescibili (vedi Elenco prezzi ed elaborati di progetto).
Analoghe caratteristiche di imputrescibilità dovranno avere anche i picchetti di legno per l’eventuale bloccaggio a terra dei tutori.
Qualora si dovessero presentare problemi di natura particolare (mancanza di spazio, esigenze estetiche, ecc.) i pali di sostegno, su autorizzazione del Responsabile del servizio, potranno essere sostituiti con ancoraggi in corda d’acciaio muniti di tendifilo.
Le legature dovranno rendere solidali le piante ai pali di sostegno e agli ancoraggi, pur consentendone l’eventuale assestamento; al fine di non provocare strozzature al tronco, dovranno essere realizzate per mezzo di collari speciali o di adatto materiale elastico (es. cinture di gomma, nastri di plastica, ecc.) oppure in subordine, con corda di canapa (mai filo di ferro o altro materiale inestensibile). Per evitare danni alla corteccia, potrà essere necessario interporre, fra tutore e tronco, un cuscinetto antifrizione di adatto materiale.
Art. 13.8 – DRENAGGI E MATERIALI ANTIEROSIONE
I materiali da impiegare per la realizzazione di drenaggi e opere antierosione dovranno corrispondere a quanto indicato dal Committente e, per quelli forniti in confezione, essere consegnati nei loro imballi originali, attestanti quantità e caratteristiche del prodotto (es. resistenza, composizione chimica, requisiti idraulici e fisici, durata, ecc.) per essere approvati dal Committente stesso prima del loro impiego. Per i prodotti non confezionati, il Responsabile del servizio ne verificherà di volta in volta qualità e provenienza (vedi elaborati di progetto allegati).
Art. 13.9 – ACQUA
L’acqua da utilizzare per l’innaffiamento e la manutenzione non dovrà contenere sostanze inquinanti e sali nocivi oltre i limiti di tolleranza di fitotossicità relativa.
La Ditta, se le sarà consentito di approvvigionarsi da fonti del Committente (v. art. 4 della Parte Seconda - Norme Tecniche), sarà tenuta, su richiesta del Responsabile del servizio, a verificare periodicamente per mezzo di analisi effettuate secondo le procedure normalizzate della Società Italiana di Scienza del Suolo -
S.I.S.S. -, la qualità dell’acqua da utilizzare e a segnalare le eventuali alterazioni riscontrate.
Gli oneri relativi saranno a carico del Committente. In caso contrario la Ditta provvederà a sua cura e spese al controllo periodico della qualità dell’acqua.
Art. 14 – MATERIALE VEGETALE
Per "materiale vegetale" si intende tutto il materiale vivo (alberi, arbusti, tappezzanti, sementi, erbacee perenni, annuali da fiore, ecc.) occorrente per l’esecuzione del lavoro.
Tale materiale dovrà provenire da ditte appositamente autorizzate ai sensi delle leggi 18/06/1931 n. 987 e 22/05/1973 n. 269 e successive modifiche e integrazioni. La Ditta dovrà dichiararne la provenienza al Committente.
L'Ente appaltante si riserva comunque la facoltà di effettuare, direttamente o anche tramite un proprio consulente, contestualmente alla Ditta appaltatrice, visite ai vivai di provenienza allo scopo di scegliere le piante; si riserva quindi l'insindacabile facoltà di scartare quelle non rispondenti alle caratteristiche indicate e non conformi ai requisiti fisiologici e fitosanitari che garantiscono la buona riuscita dell’impianto, o che non ritenga comunque adatte alla sistemazione da realizzare.
La Ditta, sotto la sua piena responsabilità, potrà utilizzare piante non provenienti da vivaio e/o di particolare valore estetico unicamente se indicate in progetto e/o accettate dal Committente.
Le piante dovranno aver subito le necessarie lavorazioni in vivaio ed essere etichettate singolarmente o per gruppi omogenei per mezzo di cartellini di materiale resistente alle intemperie sui quali sia stata riportata, in modo leggibile e indelebile, la denominazione botanica (genere, specie, varietà, cultivar) del gruppo cui si riferiscono; inoltre, dovranno avere caratteristiche dimensionali analoghe a quelle già esistenti.
Le piante dovranno essere esenti da attacchi d'insetti, malattie crittogamiche, virus, altri patogeni, defogliazioni e alterazioni di qualsiasi natura che possano compromettere il regolare sviluppo vegetativo e il portamento tipico della specie.
La Ditta dovrà far pervenire al Committente, con almeno 48 ore di anticipo, comunicazione scritta della data in cui le piante saranno consegnate sul cantiere.
Per quanto riguarda il trasporto delle piante, la Ditta dovrà prendere tutte le precauzioni necessarie affinché queste arrivino sul luogo di messa a dimora nelle migliori condizioni possibili, curando che il trasferimento sia effettuato con mezzi, protezioni e modalità di carico idonei e prestando particolare attenzione affinché rami e corteccia non subiscano danni e le zolle non abbiano a frantumarsi o a essiccarsi a causa dei sobbalzi o per il peso del carico di materiale soprastante.
Una volta giunte a destinazione, tutte le piante dovranno essere trattate in modo che sia evitato loro ogni danno; il tempo intercorrente tra il prelievo in vivaio e la messa a dimora definitiva (o la sistemazione in vivaio provvisorio) dovrà essere il più breve possibile.
In particolare la Ditta curerà che le zolle e le radici delle piante che non possono essere messe immediatamente a dimora non subiscano ustioni e mantengano il tenore di umidità adeguato alla loro buona conservazione.
Nelle aiuole fiorite, le dimensioni del vaso, dovranno essere adeguate al sesto d'impianto utilizzato e tali da consentire una copertura omogenea dell'aiuola.
Il materiale vegetale, secondo il tipo, dovrà avere le caratteristiche di cui agli articoli seguenti.
Art. 14.1 – ALBERI
Gli alberi dovranno presentare portamento e dimensioni rispondenti alle caratteristiche richieste e tipici della specie, della varietà, della cultivar e dell’età al momento della loro messa a dimora.
Essi dovranno essere stati specificatamente allevati per il tipo di impiego previsto (es. alberate stradali, filari, esemplari isolati o gruppi, ecc.).
Il fusto e le branche principali dovranno essere esenti da deformazioni, capitozzature, ferite di qualsiasi origine e tipo, grosse cicatrici o segni conseguenti a urti, grandine, scortecciamenti, legature, ustioni da sole, cause meccaniche in genere, attacchi di insetti e malattie crittogamiche o da virus (vedi elaborati di progetto allegati).
La chioma, salvo quanto diversamente richiesto, dovrà essere ben ramificata, uniforme ed equilibrata per simmetria e distribuzione delle branche principali e secondarie all’interno della stessa.
L’apparato radicale dovrà presentarsi ben formato; ricco di piccole ramificazioni e di radici capillari fresche e sane; privo di tagli di diametro maggiore a un centimetro.
Gli alberi dovranno essere normalmente forniti in contenitori o in zolla: a seconda delle esigenze tecniche o della richiesta potranno essere eventualmente consegnati a radice nuda soltanto quelli a foglia decidua, purché di giovane età e di limitate dimensioni.
Le zolle e i contenitori (vasi, mastelli di legno o di plastica, ecc.) dovranno essere proporzionati alle dimensioni delle piante.
Per gli alberi forniti con zolla o in contenitore, la terra dovrà essere compatta, ben aderente alle radici, senza crepe evidenti con struttura e tessitura tali da non determinare condizioni di asfissia.
Le piante in contenitore dovranno essere state adeguatamente rinvasate in modo da non presentare un apparato radicale eccessivamente sviluppato lungo la superficie del contenitore stesso.
Le zolle dovranno essere ben imballate con apposito involucro degradabile, (juta, paglia, teli, reti di ferro non zincato, ecc.), rinforzato, se le piante superano i 5 metri di altezza, con rete metallica degradabile, oppure realizzato con pellicola plastica porosa o altri materiali equivalenti.
Gli alberi dovranno corrispondere alle richieste secondo quanto segue:
• altezza dell’albero: distanza che intercorre fra il colletto e il punto più alto della chioma;
• altezza di impalcatura: distanza intercorrente fra il colletto e il punto di inserzione al fusto della branca principale più vicina;
• circonferenza del fusto: misurata ad un metro dal colletto (non saranno ammesse sottomisure, salvo puntuali accettazioni del Responsabile del servizio);
• diametro della chioma: dimensione rilevata in corrispondenza della prima impalcatura per le conifere, a due terzi dell’altezza totale per tutti gli altri alberi.
Per gli alberi innestati dovranno essere specificati il tipo di porta innesto e l’altezza del punto d’innesto, che non dovrà presentare sintomi di disaffinità.
Le piante dovranno aver subito le necessarie lavorazioni in vivaio secondo quanto indicato negli elaborati di progetto.
Art. 14.2 – ARBUSTI E CESPUGLI
Gli arbusti, qualunque siano le loro caratteristiche specifiche (a foglia decidua o sempreverdi) e anche se riprodotti per via agamica, non dovranno avere portamento "filato"; dovranno possedere un minimo di tre ramificazioni alla base e l’altezza dovrà essere quella prescritta in Elenco prezzi o richiesta dal Committente; l'altezza (proporzionata al diametro della chioma e a quella del fusto) è data dalla distanza che intercorre tra il colletto e il punto più alto della chioma; il diametro della chioma sarà rilevato alla sua massima ampiezza.
Tutti gli arbusti e i cespugli dovranno essere forniti in contenitore o in zolla; a seconda delle esigenze tecniche e della richiesta potranno essere eventualmente consegnati a radice nuda soltanto quelli a foglia decidua, purché di giovane età e di limitate dimensioni.
Il loro apparato radicale dovrà essere ricco di piccole ramificazioni e di radici capillari. Per le indicazioni riguardanti l’apparato radicale, l’imballo delle zolle, la terra delle zolle e dei contenitori vale quanto esposto nel precedente articolo a proposito degli alberi (vedi art. 14.1 della Parte Seconda - Xxxxx Xxxxxxxx ed elaborati di progetto).
Art. 14.3 – PIANTE ESEMPLARI
Per "piante esemplari" si intendono alberi, arbusti e cespugli di grandi dimensioni nell’ambito della propria specie e/o con particolare valore ornamentale per forma e portamento.
Queste piante dovranno essere preparate per la messa a dimora secondo quanto stabilito dagli artt. 14.1 e
14.2 della Parte Seconda – Norme Tecniche e negli elaborati di progetto.
Art. 14.4 – PIANTE TAPPEZZANTI
Le piante tappezzanti dovranno avere portamento basso e/o strisciante e buona capacità di copertura, garantita da ramificazioni uniformi.
Dovranno essere sempre fornite in contenitore con radici pienamente compenetrate nel substrato di coltura, senza fuoriuscire dal contenitore stesso (v. art. 14.1 della Parte Seconda – Norme Tecniche).
Art. 14.5 – PIANTE RAMPICANTI, SARMENTOSE E RICADENTI
Le piante appartenenti a queste categorie dovranno avere almeno due forti getti, essere dell’altezza richiesta (dal colletto all’apice vegetativo più lungo) ed essere sempre fornite in zolla o in contenitore secondo quanto prescritto nell’art. 14.1 della Parte Seconda – Norme Tecniche.
Art. 14.6 – PIANTE ERBACEE ANNUALI, BIENNALI E PERENNI
Per "piante erbacee" annuali e biennali si intendono quelle che fioriscono nel primo o nel secondo periodo vegetativo e deperiscono dopo la maturazione dei semi.
Per "piante erbacee" perenni si intendono quelle che vegetano più anni con fusti, radici o rizomi persistenti. Le piante erbacee annuali, biennali e perenni, dovranno essere sempre fornite nel contenitore in cui sono state coltivate.
Le misure che saranno richieste si riferiscono all’altezza della pianta non comprensiva del contenitore, e/o al diametro dello stesso (v. elaborati di progetto allegati).
Art. 14.7 – PIANTE BULBOSE, TUBEROSE E RIZOMATOSE
Le piante che saranno consegnate sotto forma di bulbi o di tuberi dovranno essere sempre della dimensione richiesta (diametro o circonferenza); quelle sotto forma di rizoma dovranno presentare almeno tre gemme. I bulbi, i tuberi e i rizomi dovranno essere sani, turgidi, ben conservati e in stasi vegetativa.
Per le piante consegnate in contenitore varranno le norme prescritte all’art. 14.6 della Parte Seconda - Norme Tecniche ed elaborati di progetto allegati.
Art. 14.8 – PIANTE ACQUATICHE E PALUSTRI
Le piante acquatiche e palustri dovranno essere fornite imballate in contenitore o in cassette predisposte alle esigenze specifiche delle singole piante, che ne consentano il trasporto e ne garantiscano la conservazione fino al momento della messa a dimora (v. elaborati di progetto).
Art. 14.9 – SEMENTI
La Ditta dovrà fornire sementi selezionate e rispondenti esattamente a genere, specie e varietà richieste, sempre nelle confezioni originali sigillate munite di certificato di identità ed autenticità con l’indicazione del grado di purezza e di germinabilità e della data di confezionamento e di scadenza stabiliti dalle leggi vigenti. L’eventuale mescolanza delle sementi di diverse specie (in particolare per i tappeti erbosi) dovrà rispettare le percentuali richieste negli elaborati di progetto.
Tutto il materiale di cui sopra dovrà essere fornito in contenitori sigillati e muniti della certificazione
E.N.S.E. (Ente Nazionale Sementi Elette).
Per evitare che possano alterarsi o deteriorarsi, le sementi dovranno essere immagazzinate in locali freschi e privi di umidità.
Art. 14.10 – TAPPETI ERBOSI IN STRISCE E ZOLLE
Nel caso che, per particolari esigenze, fosse richiesto il rapido inerbimento delle superfici a prato ("pronto effetto"), oppure si intendesse procedere alla costituzione del tappeto erboso per "propagazione" di essenze prative stolonifere, la Ditta dovrà fornire zolle e/o strisce erbose costituite con le specie prative richieste nelle specifiche di progetto (es. cotico naturale, miscuglio di graminacee e leguminose, prato monospecifico, ecc.).
Prima di procedere alla fornitura, la Ditta dovrà sottoporre all’approvazione del Responsabile del servizio campioni del materiale che intende fornire; analogamente, nel caso fosse richiesto il cotico naturale, la Ditta dovrà prelevare le zolle soltanto da luoghi approvati dal Responsabile del servizio.
Le zolle erbose, a seconda delle esigenze, delle richieste e delle specie che costituiscono il prato, saranno di norma fornite in forme regolari rettangolari, quadrate o a strisce con 2-4 cm. di spessore.
Al fine di non spezzare la compattezza, le strisce dovranno essere consegnate arrotolate, mentre le zolle dovranno essere fornite su "pallet".
Tutto il materiale, di qualunque tipo sia, al fine di evitare danni irreparabili dovuti alla fermentazione e alla mancata esposizione alla luce, non dovrà essere lasciato accatastato e arrotolato.
Capo III
Modalità di esecuzione del servizio
Art. 15 – NORME GENERALI
In ciascuna area oggetto dell'appalto dovranno essere eseguiti gli interventi specificati nel presente Capitolato e negli elaborati di progetto. Il Committente si riserva tuttavia la facoltà di aggiungere o eliminare interventi in base alle diverse necessità che si dovessero presentare. La Ditta è perciò tenuta a eseguire interventi in numero superiore o non esplicitamente previsti, di ogni tipo (tosature, difesa fitosanitaria, diserbi, ecc.), a seguito di indicazioni fornite dal Responsabile del servizio, dovuti alle condizioni meteorologiche, alla normale fluttuazione delle popolazioni dei parassiti e allo sviluppo della vegetazione.
Per lo svolgimento del servizio, la Ditta si atterrà a quanto previsto nel "programma dei servizi" al fine della buona conduzione dello stesso. Il Committente si riserva il diritto di apportare modifiche al programma o di ordinare l’esecuzione di interventi entro termini prestabiliti, senza che la Ditta appaltatrice possa rifiutarsi o farne oggetto di richiesta di speciali compensi.
Art. 16 – FALCIATURE
Il lavoro di tosatura dei prati sarà accompagnato dalla finitura dei bordi.
E’ obbligatoria l'asportazione del materiale di risulta delle tosature, contestualmente al taglio o immediatamente dopo, per non danneggiare il prato, con le modalità previste dalle diverse tipologie di manutenzione. Tale operazione dovrà essere eseguita con la massima tempestività e cura, evitando la dispersione sul terreno dei residui rimossi.
L’altezza di taglio sarà definita per ogni tipo di prato e variata a seconda delle stagioni, in accordo con il Responsabile del servizio.
Per i prati di tipo A e B si impiegheranno macchine a lame rotanti; per i prati di tipo C e D potranno essere impiegate anche macchine a barra falciante. Le macchine impiegate dovranno comunque essere approvate dal Responsabile del servizio.
Art. 17 – CONCIMAZIONE DEI PRATI
Le concimazioni ai tappeti erbosi devono essere effettuate nel numero e nelle quantità stabilite dal piano di concimazione, in relazione alle diverse tipologie di manutenzione.
L’esecuzione delle concimazioni dovrà avvenire dopo il taglio, spargendo il fertilizzante manualmente o meccanicamente in modo continuo e regolare (v. art. 13.3 della Parte Seconda - Norme Tecniche), su erba asciutta.
Art. 18 – CURE COLTURALI AI PRATI
In relazione ai diversi tipi di prato, la Ditta deve prestare le necessarie cure colturali.
L’arieggiamento, eseguito con apposite macchine, deve essere effettuato su terreno non bagnato, avendo cura di eliminare il materiale di risulta.
Eventuali trasemine localizzate dovranno essere tempestivamente eseguite, con le modalità richieste (vedi voce relativa dell'Elenco Prezzi).
Art. 19 – CONCIMAZIONE ALBERI, ARBUSTI E SIEPI
La concimazione di alberi, arbusti e siepi dovrà avvenire con le quantità ed i tipi di concime richiesti e specificati nelle relative voci di Xxxxxx Xxxxxx.
Il fertilizzante deve essere sparso all’interno della proiezione della chioma e leggermente interrato con zappettatura.
L’epoca di esecuzione è quella primaverile a meno di indicazioni diverse da parte del Responsabile del servizio.
Art. 20 – TRATTAMENTI DISERBANTI
Il diserbo dei tappeti erbosi, dei vialetti e delle altre superfici interessate dalle opere di manutenzione dovrà essere attuato, possibilmente, con il metodo del PIRODISERBO e/o con prodotti diserbanti eco-compatibili. Le attrezzature da utilizzare saranno manuali a spalla e, in sostituzione, dove non è possibile, attrezzature meccaniche portate o semiportate.
In ogni caso, tali attrezzature dovranno essere dotate di schermi contro l'aspersione dei prodotti irrorati in modo da concentrare i getti nella sola fascia d'intervento.
Il diserbo sarà eseguito nel periodo primaverile e/o autunnale impiegando un principio attivo concordato con il Comune (fogliare-residuale o misto), mediante pompa a basso volume e barra spruzzatrice; la scelta dei diserbanti dovrà ricadere su quelli a bassa tossicità e il loro impiego dovrà attenersi alla normativa vigente. Gli erbicidi ad azione residuale dovranno essere impiegati in pre-emergenza delle infestanti (azione antigerminello).
I prodotti sistemici, dovranno essere distribuiti sulle infestanti in fase di attiva crescita e non troppo sviluppate, preferibilmente al mattino presto; successivamente, dopo che il diserbante ha prodotto il suo effetto, si dovrà procedere alla rimozione dell'erba secca e alla sua raccolta.
I prodotti impiegati dovranno essere proposti dalla Ditta e approvati dal Comune.
Il diserbo sarà eseguito da personale adeguatamente protetto con D.P.I. dal pericolo di intossicazione e con idonee attrezzature, prestando particolare attenzione alla vegetazione arborea, arbustiva ed erbacea, presente lungo le aree d'intervento.
I diserbanti saranno distribuiti in assenza di vento e nelle ore meno calde della giornata.
Per l'esecuzione del trattamento sarà compito della Ditta Affidataria impedire con opportune indicazioni e vigilare affinché estranei non entrino nell'area durante il trattamento o subito dopo.
Gli interventi di pulizia dei viali in ghiaino, saranno eseguiti con estrema cura; tale pulizia comprende l'eliminazione dell'erba infestante, l'asportazione di eventuali rifiuti presenti, la rastrellatura meccanica o manuale della superficie e il conferimento in discarica di ogni materiale risultante.
Art. 21 – DIFESA FITOPATOLOGICA
Per difesa fitopatologica si intende l’insieme delle misure di protezione, profilassi e cura da fornire agli elementi vegetali, siano essi prati, alberi, arbusti, siepi, aiuole.
E' compito della Ditta controllare la vegetazione delle aree in appalto al fine di segnalare al Comune l'eventuale presenza di manifestazioni patologiche ed intervenire tempestivamente al fine di evitare degradazioni che possano provocare danni estetici e fitosanitari ai soprassuoli vegetali.
Gli interventi dovranno essere preventivamente concordati, per orari e modalità, con il Committente e liquidati secondo quanto previsto nell'Elenco prezzi. Saranno di norma abbinate la lotta chimica con quella meccanica, biologica e agronomica in modo tale da attuare la cosiddetta "lotta integrata".
Negli elaborati di progetto sono già state individuate le aree che in anni passati hanno evidenziato problemi fitosanitari. Tuttavia i trattamenti dovranno essere eseguiti in ogni area in cui vi sia necessità, in quanto la Ditta dovrà curare che tutta la vegetazione pubblica del Comune di Valdagno rimanga in buone condizioni sanitarie.
I servizi di difesa fitopatologica saranno eseguiti da personale opportunamente protetto dal rischio di intossicazioni, con macchine adatte e con rispetto della particolarità del sito.
La Ditta dovrà posizionare, almeno 24 ore prima del trattamento, un congruo numero di avvisi al pubblico con tipologia da approvarsi da parte del Comune.
Si richiama l’art. 10.3 della Parte Seconda – Capo I – rubricato “Controllo platani e ippocastani”.
Art. 22 – ZAPPETTATURE
E’ competenza della Ditta effettuare gli interventi di zappettatura ordinaria previsti dalle diverse tipologie di manutenzione. Gli interventi devono essere completati (vedi Elenco prezzi) con l’eliminazione delle erbe infestanti e con il trasporto a pubblica discarica di ogni materiale risultante.
La lavorazione deve essere eseguita sempre su suolo agronomicamente nello stato di "tempera", evitando nel modo più assoluto di eseguire zappettature su suolo bagnato.
Art. 23 – POTATURE ALBERI
Le modalità della potatura di formazione e di rimonda devono essere effettuate nel rispetto delle caratteristiche delle singole specie e concordate con il Responsabile del servizio per epoca e tecnica.
La Ditta dovrà eseguire gli interventi di potatura attraverso personale specializzato e nel rispetto delle norme di tutela e sicurezza dell’operatore e dell’ambiente.
Non sono previste ordinariamente potature ai grandi alberi: tali azioni devono essere eseguite sulla base del piano pluriennale presentato dalla Ditta in sede di offerta. Qualora l'appalto, alla scadenza, fosse prorogato, la Ditta dovrà predisporre, entro il successivo mese di febbraio, un altro piano pluriennale per le potature straordinarie.
Nell’esecuzione di potature a grandi e piccoli alberi e ad arbusti di elevate dimensioni, sarà cura della Ditta predisporre, su indicazione del Responsabile del servizio, opportune "piante - campione" da considerare a modello per l’esecuzione delle potature.
Il materiale vegetale di risulta dovrà essere immediatamente rimosso e depositato secondo gli accordi presi con il Committente.
In caso d'intervento sulla pubblica via, la Ditta dovrà redigere uno schema della segnaletica di pericolo da predisporre che dovrà essere sottoposta a giudizio d'idoneità tecnica del Comando di Polizia Municipale.
Qualora si rendesse necessaria la chiusura al traffico veicolare di strade o corsie, o la modifica della circolazione, la Ditta dovrà richiedere e ottenere il necessario nulla-osta da parte del Comando di Polizia Municipale e provvedere all'apposizione degli avvisi e dei segnali occorrenti.
Art. 24 – POTATURE ARBUSTI
La potatura degli arbusti sarà eseguita per il conseguimento dei seguenti scopi:
• formazione del cespuglio (forma naturale oppure obbligata);
• miglioramento della produzione di fiori, frutti decorativi, cromatismi di rami e fogliame;
• produzione di nuova vegetazione (potatura di ringiovanimento);
• contenimento dello sviluppo della chioma (potatura di contenimento);
• risanamento fitopatologico;
• rimonda del secco e delle sfioriture.
La potatura degli arbusti deve essere eseguita nel periodo e nel modo indicato per ogni specie; a tal fine, gli arbusti sono raggruppati come segue:
ARBUSTI A FOGLIA CADUCA | 1. Fioriture sui rami dell'anno | POTATURA SUL BRUNO • eliminare legno troppo vecchio • eliminare xxxx con: - danni da freddo - deboli - malati o secchi POTATURA SUL VERDE • rimonda delle sfioriture • eliminare rami fuori sagoma |
2. Fioriture sui rami del secondo anno | POTATURA SUL BRUNO • diradare rami centrali in eccesso • eliminare xxxx con: - danni da freddo - deboli - malati o secchi | |
POTATURA SUL VERDE DOPO LA FIORITURA • ridurre di metà i rami che hanno fiorito • favorire lo sviluppo dei rami di un anno e di quelli cimati | ||
ARBUSTI A FOGLIA CADUCA | 3. Fioritura sui rami di almeno due anni | POTATURA SUL BRUNO • accorciare rami di un anno • tagliare i rametti laterali con poche gemme |
POTATURA SUL VERDE • accorciare i rametti laterali a 5-7 gemme • cimatura dei rami di un anno • taglio di ritorno sui rami di un anno per contenerne lo sviluppo | ||
ARBUSTI SEMPREVERDI | 4. Latifoglie | POTATURA DI MANTENIMENTO • a fine inverno eliminare sfioriture e parti danneggiate • tagliare al fine di riequilibrare l'arbusto |
5. Conifere | POTATURA DI MANTENIMENTO • solo cimature della nuova vegetazione, quando richiesto |
Art. 25 – POTATURE SIEPI FORMALI E LIBERE
La potatura delle siepi formali, consiste nell'accorciamento della vegetazione dell'anno al fine di mantenere la sagoma preesistente.
Le potature dovranno eseguirsi con tosasiepi a motore e con rifilatura tramite forbici; i piani di taglio, sia verticali che orizzontali, non dovranno presentare gobbe, avvallamenti, rientranze o sporgenze che non siano state previste.
La potatura delle siepi libere, consiste nel taglio di contenimento della formazione lineare e potrà interessare uno, due o tre lati della siepe fino all'altezza e allo spessore individuabili dal taglio precedente.
La sezione da adottare per il taglio delle siepi libere sarà quella a trapezio isoscele, con lato maggiore posto alla base della siepe, salvo diversa indicazione del Committente.
Il Committente può, in caso di sopraggiunte necessità, richiedere la risagomatura delle siepi con riduzione del loro volume e/o ingombro.
Possono, inoltre, essere richieste potature aggiuntive rispetto quelle previste; in tal caso saranno contabilizzate a parte, secondo l'elenco prezzi.
Il taglio dei rami dovrà essere netto e sarà praticato, salvo diversa indicazione del Committente, in corrispondenza dell'ultimo taglio di potatura.
La potatura comprende l'eliminazione della vegetazione erbacea e arbustiva infestante concresciuta con la siepe.
Tutti i materiali di risulta, compresi eventuali rifiuti sparsi sotto l'area di insistenza degli arbusti dovranno essere asportati e conferiti in discarica; l’allontanamento del materiale di risulta dovrà essere contestuale al lavoro: non sono ammessi depositi temporanei di scarti, anche per tempi stretti.
Art. 26 – SPOLLONATURA
La spollonatura consiste nell'eliminazione di polloni e succhioni sviluppatisi rispettivamente alla base del fusto e lungo il fusto.
La spollonatura dovrà essere eseguita recidendo i ricacci con un taglio netto in modo da evitare, a intervento concluso, la presenza di monconi e/o slabbrature, di danni al colletto e al fusto.
Tutti i materiali di risulta dovranno essere asportati e conferiti in discarica.
Dovranno in ogni caso essere rispettati, in particolare per quanto riguarda i platani, tutte le norme, le tecniche e gli accorgimenti necessari affinché l’eventuale presenza di malattie e/o funghi su una pianta non si trasmetta alle altre del filare o dell’area.
Art. 27 – MESSA A DIMORA DI PIANTE DA FIORE ANNUALI
La messa a dimora di queste piante deve avvenire in numero variabile da 1 a 3 volte l’anno, a seconda della tipologia di manutenzione (aiuole e fioriere) e deve essere effettuata in buche preparate al momento, in rapporto al diametro dei contenitori delle singole piante.
Se le piante saranno state fornite in contenitori tradizionali (vasi di terracotta o di plastica, recipienti metallici, ecc.) questi dovranno essere rimossi, se invece in contenitori di materiale deperibile (torba, pasta di cellulosa compressa, ecc.) le piante potranno essere messe a dimora con tutto il vaso.
In ogni caso le buche dovranno essere poi colmate con terra di coltivo mista a concime ben pressata intorno alle piante.
Farà seguito all’impianto l’irrigazione delle piante fino ad attecchimento avvenuto.
Art. 28 – CURE COLTURALI A FIORIERE E AIUOLE
La Ditta dovrà fornire l’insieme delle cure colturali a fioriere ed aiuole nella misura prevista da ogni tipologia di manutenzione.
L’insieme delle cure colturali comprende:
• irrigazione;
• zappettature;
• concimazioni;
• pulizia di aiuole e fioriere, compreso il trasporto di ogni materiale in discarica.
Art. 29 – FIORIERE DI VILLA VALLE
Nel cortile antistante Villa Valle sono presenti n. 2 fioriere di forma circolare che dovranno sempre apparire in ordine e ben curate. Gli interventi previsti sono:
• n. 3 impianti da effettuarsi in primavera, estate e autunno, previa pulizia del terreno (da erbacce, piante morte e rifiuti, ecc.) prima dell'impianto, compreso concimazione;
• cure colturali, concimazione e annaffiatura settimanale, o più frequente nei periodi di siccità, con fornitura dell'acqua da parte dell'Ente Appaltante.
Gli impianti dovranno essere eseguiti nel periodo ottimale avendo riguardo all'andamento delle condizioni meteorologiche e climatiche. Le piante da mettere a dimora saranno scelte fra le specie da concordare con il Responsabile del servizio. Le piante dovranno formare un insieme armonioso e la sistemazione non dovrà creare vuoti.
A titolo esemplificativo si indica una sistemazione tipo:
• per ogni fioriera rotonda:
n. 5 gerani;
n. 20 fiori di vetro;
n. 30 lobelie;
concime e apporto terra in misura adeguata.
La sistemazione indicata ha solo scopo indicativo e la Ditta potrà proporre soluzioni alternative da concordare con l'Ente Appaltante, purché sia assicurato il numero minimo di piante previsto.
Art. 30 – PULIZIA DEI VIALI
Gli interventi di pulizia stagionale dei viali in ghiaino va eseguita dalla Ditta con la massima cura.
Tale pulizia comprende l'asportazione di eventuali rifiuti presenti, l’eliminazione di erbe infestanti, la rastrellatura meccanica o manuale della superficie, il trasporto di ogni materiale risultante a pubblica discarica.
In occasione del primo intervento annuale si procederà con il riporto di materiale di cui all’art. 33 della Parte Seconda - Norme Tecniche, se previsto dalla tipologia dell’area.
Art. 31 – PULIZIA DEI VIALETTI E DELLE AREE
Si tratta dell’ordinaria pulizia dei vialetti, da eseguirsi manualmente o meccanicamente, con l’asporto dei piccoli rifiuti eventualmente presenti (cartacce, lattine, ecc.), il grossolano pareggiamento del ghiaino, ecc.
Il materiale risultante dalla pulizia va portato dalla Ditta a pubblica discarica.
Art. 32 – DISERBO DEI VIALI
L’operazione di diserbo dei viali riguarda sia quelli in ghiaino sia le pavimentazioni in betonella.
L’epoca e le modalità di esecuzione saranno fissate dal Responsabile del servizio, che preciserà se il prodotto da usare deve essere solo antigerminello o misto, antigerminante e di contatto.
L’intervento va eseguito nelle prime ore della mattinata e deve comportare la massima attenzione da parte dell’operatore incaricato.
Art. 32.1 – RACCOLTA FOGLIE
La raccolta foglie, da eseguirsi manualmente o meccanicamente, deve essere eseguita con cura al fine di non danneggiare il manto erboso o i percorsi. Qualora le foglie siano raccolte in un deposito temporaneo questo deve essere recintato, il materiale deve a fine giornata essere conferito a discarica autorizzata.
Art. 33 – RIPORTO DI XXXXXXX E SABBIA SULLE PAVIMENTAZIONI
Il ricarico di ghiaino, nella misura di 1,00 cm di spessore, proveniente da fiume o da frantoio, deve essere eseguito dalla Ditta secondo le previsioni dell’appalto. L’operazione deve essere compiuta su percorso pulito e con successivo pareggiamento omogeneo della superficie.
Qualora necessario si procederà all’effettuazione di un intervento di diserbo.
Il ricarico di sabbia su percorsi in betonella, se previsto dall’appalto, deve essere eseguito dalla Ditta su indicazioni precise del Responsabile del servizio. Anche in questo caso la pavimentazione deve essere scevra da infestanti.
Art. 34 – RIPRISTINO DELLA VERTICALITA' DELLE PIANTE
La Ditta è tenuta al ripristino della verticalità e degli ancoraggi delle piante qualora necessario, nonché alla sostituzione dei tutori se ciò viene richiesto dal Responsabile del servizio.
Art. 35 – PULIZIA DELLE FONTANE
Le fontane inserite nell'Appalto dovranno essere soggette a manutenzione secondo quanto previsto negli elaborati di progetto mediante interventi di pulizia superficiale e interventi di pulizia profonda (svuotamento e pulizia). In particolare:
• pulizia superficiale:
gli interventi di pulizia superficiale, il cui numero è previsto negli elaborati d’appalto, dovranno essere opportunamente cadenzati in modo che siano più frequenti nei mesi caldi e nel periodo di caduta delle foglie, salvo diverso accordo con il Committente. La pulizia dovrà avvenire mediante asportazione di rifiuti, foglie, sassi, pezzi di legno e qualsiasi altra cosa presente nella fontana, con l'uso di attrezzi adatti (rastrello, ecc.), pulizia della griglia di scarico, compreso allontanamento del materiale di risulta e ogni altro onere.
• svuotamento e pulizia:
gli interventi di pulizia profonda delle fontane, il cui numero è previsto negli elaborati d’appalto, prevedono la chiusura dell'acqua e il deflusso fino a completo svuotamento, asporto di eventuali rifiuti, pulizia con accurata spazzatura e spazzolatura delle pareti e del fondo in modo da rimuovere ogni residuo, anche con utilizzo di idonee attrezzature (idropulitrice, spazzole rotanti, ecc.), chiusura dello scarico, eventuale sistemazione di sassi presenti nella vasca e riapertura dell'acqua, compreso lo smaltimento del materiale di risulta a cura e spese della Ditta. Gli interventi dovranno essere regolarmente distribuiti nel corso dell’anno, opportunamente cadenzati e alternati tenendo presente anche gli interventi di pulizia superficiale.
La Ditta, come per tutti gli altri manufatti del Comune, è tenuta a comunicare al competente Ufficio Tecnico eventuali danni arrecati da terzi alle strutture o malfunzionamenti.
Art. 36 – PULIZIA DELLE SABBIERE
Nelle aree d'intervento dove sono presenti sabbiere o aiuole con sabbia a scopo ludico, nella pulizia delle aree è compresa anche la pulizia delle sabbiere mediante raccolta e asportazione di eventuali rifiuti e/o corpi estranei presenti, nonché la fresatura della sabbia con conferimento di ogni materiale risultante, a seconda della tipologia, nel sito adeguato. La pulizia e la sistemazione dovranno essere eseguite almeno 4 (quattro) volte nel periodo da Aprile a Ottobre.
La Ditta è tenuta a segnalare all'Ufficio Tecnico Comunale l'eventuale necessità di apportare sabbia, a cui provvederà direttamente l'Ente Appaltante con propri mezzi.
Capo IV
Modalità di esecuzione dei servizi extra manutenzione
Art. 37 – PULIZIA GENERALE DEL TERRENO
L’area oggetto di nuovi interventi è di norma consegnata alla Ditta con il terreno a quota di impianto. Qualora il terreno all’atto della consegna non fosse idoneo alla realizzazione dell’opera per la presenza di materiale di risulta e di discarica abusiva, i preliminari servizi di pulitura del terreno saranno eseguiti in base all’Elenco prezzi e in accordo con il Responsabile del servizio.
Art. 38 – LAVORAZIONI PRELIMINARI
La Ditta, prima di procedere alla lavorazione del terreno, deve provvedere come da progetto all’abbattimento delle piante che non devono essere conservate, al decespugliamento, all’eliminazione delle specie infestanti e ritenute a giudizio dell'Ente appaltante non conformi alle esigenze della sistemazione, all’estirpazione delle ceppaie e allo spietramento superficiale.
Queste operazioni saranno da computarsi in base all’Elenco prezzi.
Art. 39 – LAVORAZIONE DEL SUOLO
Su indicazione del Committente, la Ditta dovrà procedere alla lavorazione del terreno, fino alla profondità necessaria, preferibilmente eseguita con l’impiego di mezzi meccanici e attrezzi specifici a seconda della lavorazione prevista dall’intervento.
Le lavorazioni saranno eseguite nei periodi idonei, con il terreno "in tempera", evitando di danneggiare la struttura e di formare "suole di lavorazione".
Nel corso di questa operazione la Ditta dovrà rimuovere tutti i sassi, le pietre e gli eventuali ostacoli sotterranei che potrebbero impedire la corretta esecuzione dei servizi provvedendo anche, su indicazione del Responsabile del servizio, ad accantonare e conservare le preesistenze naturali di particolare valore estetico (es. rocce, massi, ecc.) o gli altri materiali che possano essere vantaggiosamente riutilizzati nella sistemazione.
Nel caso si dovesse imbattere in ostacoli naturali di rilevanti dimensioni che presentano difficoltà a essere rimossi, oppure manufatti sotterranei di qualsiasi natura di cui si ignori l’esistenza (es. cavi, fognature, tubazioni, reperti archeologici, ecc.), la Ditta dovrà interrompere i servizi e chiedere istruzioni specifiche all'Ente appaltante.
Ogni danno conseguente alla mancata osservanza di questa norma dovrà essere riparato o risarcito a cura e spese della Ditta.
Art. 40 – DRENAGGI LOCALIZZATI E IMPIANTI TECNICI
Successivamente alle lavorazioni del terreno e prima delle operazioni di cui all’art. 41 della Parte Seconda - Norme Tecniche, la Ditta dovrà preparare, sulla scorta delle indicazioni del Responsabile del servizio, gli scavi necessari all’installazione di eventuali sistemi di drenaggio e le trincee per alloggiare le tubazioni e i cavi degli impianti tecnici (es. irrigazione, illuminazione ecc.) le cui linee debbano seguire percorsi sotterranei.
Le canalizzazioni degli impianti tecnici, al fine di consentire la regolare manutenzione delle nuove opere, dovranno essere installate ad una profondità che garantisca uno spessore minimo di 40 cm. di terreno e, per agevolare gli eventuali futuri interventi di riparazione, essere convenientemente protette e segnalate.
La Ditta dovrà completare la distribuzione degli impianti tecnici, realizzando le eventuali canalizzazioni secondarie e le opere accessorie.
Dopo la verifica e l’approvazione degli impianti a scavo aperto da parte del Responsabile del servizio, la Ditta dovrà colmare le trincee e ultimare le operazioni di cui agli articoli precedenti.
Sono invece da posticipare, a livellazione del terreno avvenuta, la posa in opera degli irrigatori e, a impianto ultimato, la collocazione e l’orientamento degli apparecchi di illuminazione.
Ultimati gli impianti, la Ditta dovrà consegnare al Responsabile del servizio nelle scale e con le sezioni ed i particolari richiesti, gli elaborati di progetto aggiornati secondo le varianti effettuate; oppure, in difetto di questi, produrre una planimetria che riporti l’esatto tracciato e la natura delle diverse linee e la posizione dei drenaggi e relativi pozzetti realizzati.
Art. 41 – CORREZIONE, AMMENDAMENTO E CONCIMAZIONE DI FONDO DEL TERRENO - IMPIEGO DI FITOFARMACI E DISERBANTI
Dopo averne effettuato le lavorazioni, la Ditta, su istruzione del Responsabile del servizio, dovrà incorporare nel terreno tutte le sostanze eventualmente necessarie ad ottenere la correzione, l’ammendamento e la concimazione di fondo (v. artt. 13.3 e 13.4 della Parte Seconda - Norme Tecniche) nonché somministrare gli eventuali fitofarmaci e/o diserbanti (v. art. 13.6 della Parte Seconda - Norme Tecniche ed Elenco Prezzi).
I trattamenti con fitofarmaci, infine, dovranno essere tempestivi, eseguiti da personale specializzato e abilitato che dovrà attenersi, per il loro uso, alle istruzioni specificate dalla casa produttrice e alle leggi vigenti in materia e usare ogni possibile misura preventiva atta a evitare danni alle persone e alle cose.
Art. 42 – TRACCIAMENTI E PICCHETTATURE
Prima della messa a dimora delle piante e dopo le operazioni di preparazione agraria del terreno, la Ditta, sulla scorta delle indicazioni del Responsabile del servizio, predisporrà la picchettatura delle aree di impianto, segnalando la posizione nella quale dovranno essere eseguite le piantagioni singole (alberi, arbusti, altre piante indicate) e tracciando sul terreno il perimetro delle piantagioni omogenee (tappezzanti, macchie arbustive, boschetti, ecc.).
Prima di procedere alle operazioni successive, la Ditta deve ottenere l’approvazione del Committente.
A impianto eseguito, la Ditta, nel caso siano state apportate varianti al progetto esecutivo, dovrà consegnare una copia degli elaborati relativi con l’indicazione esatta della posizione definitiva delle piante e dei gruppi omogenei messi a dimora.
Art. 43 – PREPARAZIONE DELLE BUCHE E DEI FOSSI
Le buche e i fossi per l'impianto delle specie vegetali dovranno avere le dimensioni indicate dal Committente e, in ogni caso, dovranno essere rispettate le seguenti proporzioni:
• larghezza almeno1,5 volte la larghezza della zolla;
• profondità almeno 1,5 volte l'altezza della zolla.
Per le buche e i fossi che dovranno essere realizzati su un eventuale preesistente tappeto erboso, la Ditta è tenuta ad adottare tutti gli accorgimenti necessari per contenere al minimo i danni al prato circostante, recuperando lo strato superficiale di terreno per il riempimento delle buche stesse, in accordo con gli uffici incaricati.
Il materiale proveniente dagli scavi, se non riutilizzato o ritenuto non idoneo, a insindacabile giudizio dell'Ente appaltante, dovrà essere, a cura e spese della Ditta, allontanato dalla sede del cantiere e portato alla pubblica discarica o in aree autorizzate secondo la normativa vigente al momento dell'esecuzione del lavoro. Nella preparazione delle buche e dei fossi, la Ditta dovrà assicurarsi che nella zona in cui le piante svilupperanno le radici non ci siano ristagni di umidità e provvedere che lo scolo delle acque superficiali avvenga in modo corretto.
Nell'apertura delle buche, si deve smuovere il terreno lungo le pareti e sul fondo per evitare l'effetto vaso; la terra scavata deve essere accumulata a parte, i detriti e gli eventuali materiali di risulta devono essere invece raccolti e conferiti in discarica.
La terra fine proveniente dagli strati attivi non deve essere mescolata con quella degli strati più profondi. Nei terreni poco permeabili è necessario predisporre un adeguato scolo mediante stesa di uno strato di materiale drenante sul fondo della buca e praticando, se necessario, ulteriori fori.
Art. 44 – APPORTO DI TERRA DI COLTIVO
Prima di effettuare qualsiasi impianto o semina, la Ditta, in accordo con il Committente, dovrà verificare che il terreno in sito sia adatto all'impianto (v. anche art. 13.1 della Parte Seconda - Norme Tecniche): in caso contrario dovrà apportare terra di coltivo in quantità sufficiente a formare uno strato di spessore adeguato per i prati, e a riempire totalmente le buche e i fossi per gli alberi e gli arbusti, curando che vengano frantumate tutte le zolle e gli ammassi di terra.
La terra di coltivo rimossa e accantonata nelle fasi iniziali degli scavi (v. art. 3 della Parte Seconda - Norme Tecniche), sarà utilizzata, secondo le istruzioni del Committente, insieme a quella apportata.
Le quote definitive del terreno dovranno essere quelle indicate dall'Ente appaltante e dovranno comunque, alla fine, essere approvate dallo stesso.
Art. 45 – PREPARAZIONE DEL TERRENO PER I PRATI
Per preparare il terreno destinato a tappeto erboso, la Ditta, a completamento di quanto specificato nell’art. 37 della Parte Seconda - Norme Tecniche dovrà eseguire, se necessario, un’ulteriore pulizia del terreno rimuovendo tutti i materiali che potrebbero impedire la formazione di un letto di terra vegetale fine e uniforme. Dopo aver eseguito le operazioni indicate negli artt. 38 e 39 della Parte Seconda - Norme Tecniche, la Ditta dovrà livellare e rastrellare il terreno secondo le indicazioni del Responsabile del servizio per eliminare ogni ondulazione, protuberanza, buca o avvallamento.
Gli eventuali residui della rastrellatura dovranno essere allontanati dall’area del cantiere (v. art. 5 della Parte Seconda - Norme Tecniche).
Art. 46 – OPERE ANTIEROSIONE
La Ditta provvederà alla lavorazione e al modellamento delle scarpate e dei terreni in pendio, secondo quanto previsto dal Committente, successivamente agli interventi di difesa idrogeologica, al fine di procedere alle semine e agli impianti.
Art. 47 – MESSA A DIMORA DI ALBERI, ARBUSTI E CESPUGLI
Alcuni giorni prima dell'impianto, la Ditta dovrà procedere, se richiesto dagli uffici incaricati, al riempimento parziale delle buche già predisposte, in modo che le piante possano essere collocate su uno strato di fondo di spessore adeguato alle dimensioni della zolla o delle radici delle diverse specie vegetali.
Prima della messa a dimora della pianta, il tutore deve essere infisso nel fondo della buca, in terreno non lavorato, per una profondità di almeno 30 cm. (i pali in posizione obliqua devono essere infissi per almeno 50 cm. nel terreno al di fuori della buca).
La messa a dimora degli alberi, degli arbusti e dei cespugli dovrà avvenire in relazione alle quote finite, avendo cura che le piante non presentino radici allo scoperto oppure risultino, una volta assestatosi il terreno, interrate oltre il livello del colletto.
L’imballo della zolla costituito da materiale degradabile (es. paglia, canapa, juta, ecc., v. artt. 14.1 e 14.2 della Parte Seconda - Norme Tecniche), dovrà essere tagliato al colletto e aperto sui fianchi senza rimuoverlo da sotto la zolla, togliendo soltanto le legature metalliche e il materiale di imballo in eccesso.
La zolla deve essere integra, sufficientemente umida, aderente alle radici; se si presenta troppo asciutta dovrà essere immersa temporaneamente in acqua con tutto l’imballo.
Analogamente si dovrà procedere per le piante fornite in contenitore.
Per le piante a radice nuda parte dell’apparato radicale dovrà essere, ove occorra, spuntato alle estremità delle radici, privato di quelle rotte o danneggiate. Inoltre, prima dell'impianto, si dovrà procedere all'imbozzimatura dell'apparato radicale.
Le piante dovranno essere collocate e orientate in modo da ottenere il miglior risultato estetico e tecnico (es. precedente orientamento della pianta in vivaio, ecc.) in relazione agli scopi della messa a dimora.
Prima del riempimento definitivo delle buche, gli alberi, gli arbusti e i cespugli di rilevanti dimensioni dovranno essere resi stabili per mezzo di pali di sostegno, ancoraggi e legature (v. anche art. 13.7 della Parte Seconda - Norme Tecniche); in particolare, la parte del tutore fuori terra, deve possedere un'altezza inferiore di 10 - 25 cm. rispetto le ramificazioni più basse della chioma (piante impalcate).
Il palo tutore non deve danneggiare la zolla e non deve essere in contatto diretto con la pianta; se dovesse verificarsi una zona di frizione fra il tutore e la pianta, questa dovrà essere protetta per impedire danni al fusto.
I tutori inclinati devono essere dotati di strutture ausiliarie che ne garantiscano la posizione; i tutori costituiti da tiranti di corda, filo di ferro, ecc. devono essere muniti di autoregolatori della tensione e il tirante deve essere reso visibile al fine di evitare danni alle persone o animali.
La Ditta procederà poi al riempimento definitivo delle buche con terra di coltivo, costipandola con cura in modo che non rimangano vuoti intorno alle radici o alla zolla.
Il riempimento delle buche, sia quello parziale prima dell'impianto, sia quello definitivo, potrà essere effettuato, a seconda delle necessità, con terra di coltivo semplice oppure miscelata con torba.
Nel caso il Committente decida che all’atto dell’impianto sia effettuata una concimazione secondaria localizzata, la Ditta avrà cura di spargere il fertilizzante attorno e vicino alle radici o alle zolle, in modo da evitare danni da contatto.
A riempimento ultimato, attorno alle piante dovrà essere formata una conca o bacino per la ritenzione dell’acqua da addurre subito dopo, in quantità abbondante, onde favorire la ripresa della pianta e facilitare il compattamento e l’assestamento della terra attorno alle radici e alla zolla.
Le piante devono essere irrigate subito dopo la messa a dimora e fino al collaudo definitivo evitando che la zolla asciughi in superficie; per le sempreverdi, l'irrigazione dovrà avvenire anche nei periodi più siccitosi dell'inverno evitando le giornate di gelo.
Sulle piante non si dovranno effettuare potature se non unicamente quelle di rimonda per l'eliminazione di eventuali seccumi o rotture che dovranno avvenire con un taglio netto e con disinfezione, su indicazione del Responsabile del servizio.
Art. 47.1 – ALBERI, ARBUSTI E CESPUGLI A FOGLIA CADUCA
Gli alberi, gli arbusti e i cespugli a foglia caduca, che dovranno essere forniti esclusivamente in zolla o in contenitore, saranno messi a dimora nel periodo adeguato all'attecchimento delle varie specie, generalmente durante il periodo di riposo vegetativo.
L’eventuale potatura di trapianto della chioma deve essere autorizzata dal Committente che si riserva anche la possibilità di sentire un consulente esterno; dovrà seguire rigorosamente le disposizioni impartite, rispettando il portamento naturale e le caratteristiche specifiche delle singole specie.
Nel caso fosse necessario agevolare il trapianto, la Ditta, su indicazione del Committente, irrorerà le piante con prodotti antitraspiranti.
Art. 47.2 – ALBERI, XXXXXXX E CESPUGLI SEMPREVERDI
Gli alberi, gli arbusti e i cespugli sempreverdi dovranno essere forniti esclusivamente con zolla o in contenitore e dovranno essere messi a dimora nel periodo adeguato all’attecchimento delle varie specie.
Le piante sempreverdi e resinose non devono essere potate; saranno eliminati, salvo diverse specifiche indicazioni del Committente, soltanto i rami secchi, spezzati o danneggiati, secondo quanto specificato nell'art. 47 della Parte Seconda - Norme Tecniche.
Fatta eccezione per le conifere sempreverdi, in caso di necessità, è possibile fare ricorso all’uso di antitraspiranti, secondo le indicazioni fornite dal Responsabile del servizio.
Art. 48 – MESSA A DIMORA DELLE PIANTE TAPPEZZANTI, DELLE ERBACEE PERENNI, BIENNALI E ANNUALI E DELLE PIANTE RAMPICANTI, SARMENTOSE E RICADENTI
La messa a dimora di queste piante è identica per ognuna delle diverse tipologie sopraindicate e deve essere effettuata in buche preparate al momento, in rapporto al diametro dei contenitori delle singole piante.
La rifinitura della superficie prima dell'impianto deve essere uniforme, regolare, senza avvallamenti, libera da sassi e da residui vegetali difficilmente degradabili.
L'impianto deve essere effettuato nell'epoca più idonea a ciascuna specie escludendo il periodo di gelo.
Se le piante saranno state fornite in contenitori tradizionali (vasi di terracotta o di plastica, recipienti metallici, ecc.), questi dovranno essere rimossi; se invece saranno fornite in contenitori di materiale deperibile (torba, pasta di cellulosa compressa, ecc.) le piante potranno essere messe a dimora con tutto il vaso.
In ogni caso le buche dovranno essere poi colmate con terra di coltivo mista a concime, ben pressata intorno alle piante.
La Ditta è tenuta, infine, a completare l'impianto delle specie rampicanti, sarmentose e ricadenti, legandone i getti, ove necessario, alle apposite strutture di sostegno in modo da guidarne lo sviluppo per ottenere i migliori risultati in relazione agli scopi dell’impianto. Per le prime cure di trapianto valgono le norme indicate agli articoli precedenti.
La fornitura del materiale vegetale sarà a carico della Ditta.
Art. 49 – MESSA A DIMORA DELLE PIANTE ACQUATICHE
La messa a dimora di queste piante rispetterà le caratteristiche esigenze della specie e varietà, secondo quanto stabilito dalle indicazioni fornite dal Responsabile del servizio.
Art. 50 – FORMAZIONE DEI PRATI
Nella formazione dei vari tipi di prati sono compresi tutti gli oneri relativi alla preparazione del terreno, alla semina o all'impianto ed alle irrigazioni (v. artt. 45, 53, 56 della Parte Seconda - Norme Tecniche).
La formazione dei prati dovrà aver luogo dopo la messa a dimora di tutte le piante (in particolar modo di quelle arboree ed arbustive) previste e dopo l’esecuzione degli impianti tecnici, delle eventuali opere murarie, delle attrezzature e degli arredi.
Terminate le operazioni di semina o impianto, il terreno deve essere immediatamente irrigato.
I vari tipi di prato dovranno presentarsi perfettamente inerbiti con le specie previste, con presenza di erbe infestanti e sassi non superiori ai limiti di tolleranza consentiti, esenti da malattie, chiarìe ed avvallamenti dovuti all’assestamento del terreno o ad altre cause.
Art. 51 – SEMINA DEI TAPPETI ERBOSI
Dopo la preparazione del terreno (v. art. 45 della Parte Seconda - Norme Tecniche), l’area sarà, su indicazioni del Committente, seminata con uniformità e rullata convenientemente.
Il miscuglio (v. anche art. 14.9 della Parte Seconda - Xxxxx Xxxxxxxx), dovrà essere stato composto secondo le percentuali precisate dal Responsabile del servizio e dovrà essere, dallo stesso, accettato.
Art. 52 – MESSA A DIMORA DELLE ZOLLE ERBOSE
Le zolle erbose (v. art. 14.10 della Parte Seconda - Norme Tecniche) per la formazione dei prati a "pronto effetto", dovranno essere messe a dimora stendendole sul terreno in modo che siano ben ravvicinate. Per favorirne l’attecchimento, ultimata questa operazione, le zolle dovranno essere cosparse con uno strato di terriccio (composto con terra di coltivo, sabbia, torba, concime), compattate per mezzo di battitura o di rullatura e, infine, abbondantemente irrigate. Nel caso debbano essere collocate su terreni in pendio o su scarpate, le zolle erbose dovranno essere anche fissate al suolo per mezzo di picchetti di legno, costipandone i vuoti con terriccio.
Le zolle di specie prative stolonifere destinate alla formazione di tappeti erbosi con il metodo della "propagazione" dovranno essere accuratamente diradate o tagliate in porzioni minori e successivamente messe a dimora nella densità stabilita dal Committente. Le cure colturali saranno analoghe a quelle precedentemente riportate.
Art. 53 – INERBIMENTO E PIANTAGIONI DI SCARPATE E DI TERRENI IN PENDIO
Le scarpate e i terreni in pendio dovranno essere seminati o piantati con specie caratterizzate da un potente apparato radicale e adatto a formare una stabile copertura vegetale secondo quanto stabilito in Elenco prezzi. Metodi, modalità e tempi di esecuzione saranno specificati dal Committente.
Art. 54 – PROTEZIONE DELLE PIANTE MESSE A DIMORA
Nelle zone dove potrebbero verificarsi danni causati da animali domestici o selvatici oppure dal transito di persone o automezzi, la Ditta dovrà proteggere, singolarmente o in gruppi, le piante messe a dimora con opportuni ripari (es. reti metalliche, protezioni in ferro o in legno, griglie, ecc.) e/o sostanze repellenti precedentemente concordate e approvate dal Committente.
Se specificatamente previsto, alcuni tipi di piante (tappezzanti, piccoli arbusti, ecc.) dovranno essere protetti dai danni della pioggia battente, dall’essiccazione e dallo sviluppo di erbe infestanti per mezzo di pacciame (paglia, foglie secche, segatura, cippatura di ramaglia e di corteccia di conifere, ecc.), od altro analogo materiale precedentemente approvato dall'Ente appaltante.
Art. 55 – MANUTENZIONE DELLE OPERE A VERDE PER IL PERIODO DI GARANZIA
La Ditta è tenuta ad effettuare la manutenzione per il periodo di garanzia concordato, ovvero per 12 mesi a partire dal termine dei servizi. Essa comprende le seguenti operazioni:
1. irrigazioni;
2. ripristino conche e rincalzo;
3. falciature, diserbi e sarchiature;
4. concimazioni;
5. potature;
6. eliminazione e sostituzione delle piante morte;
7. rinnovo delle parti non perfettamente riuscite dei tappeti erbosi;
8. difesa della vegetazione infestante;
9. sistemazione dei danni causati da erosione;
10. ripristino della verticalità delle piante;
11. controllo dei parassiti e delle fitopatie in genere.
La manutenzione delle opere dovrà avere inizio immediatamente dopo la messa a dimora (o la semina) di ogni singola pianta e di ogni parte di tappeto erboso, e dovrà continuare fino alla scadenza del periodo di garanzia concordato (vedi artt. 8 e 9 della Parte Seconda - Norme Tecniche).
Ogni nuovo impianto dovrà essere curato con particolare attenzione fino a quando non sarà evidente che le piante, superato il trauma del trapianto (o il periodo di germinazione per le semine), siano ben attecchite e siano in buone condizioni vegetative.
La manutenzione delle opere edili, impiantistiche, di arredo, ecc. - di cui all’art. 12 della Parte Seconda - Norme Tecniche - è soggetta alle norme contemplate nei capitolati speciali di settore.
Art. 56 – IRRIGAZIONI
La Ditta è tenuta a irrigare tutte le piante messe a dimora e i tappeti erbosi per il periodo di garanzia concordato.
Le irrigazioni dovranno essere ripetute, tempestive e variare in quantità e frequenza in relazione alla natura del terreno, alle caratteristiche specifiche delle piante, al clima e all’andamento stagionale: il programma di irrigazione (a breve e a lungo termine) e i metodi da usare dovranno essere determinati dalla Ditta e successivamente approvati dal Committente.
Nel caso fosse stato predisposto un impianto di irrigazione automatico, la Ditta dovrà controllare che questo funzioni regolarmente: l’impianto di irrigazione non esonererà però la Ditta dalle sue responsabilità in merito all’irrigazione (v. artt. 4 e 13.9 della Parte Seconda - Norme Tecniche) la quale pertanto dovrà essere attrezzata per effettuare, in caso di necessità, adeguati interventi manuali.
Se la stagione estiva è particolarmente asciutta, dovranno essere tempestivamente eseguite irrigazioni supplementari.
Art. 57 – RIPRISTINO CONCHE E RINCALZO
Le "conche" di irrigazione eseguite durante i servizi di impianto devono essere, se necessario, ripristinate.
A seconda dell’andamento stagionale, delle zone climatiche e delle caratteristiche di specie, la Ditta provvederà alla chiusura delle conche e al rincalzo delle piante, oppure alla riapertura delle conche per l’innaffiamento.
Art. 58 – CONCIMAZIONI
Le concimazioni devono essere effettuate in numero, in quantità e con le modalità stabilite nel presente Capitolato e negli elaborati di progetto.
Art. 59 –- SFALCIO DEI TAPPETI ERBOSI E DELLE AIUOLE
Gli sfalci devono essere effettuati in conformità a quanto stabilito nel presente Capitolato e negli elaborati di progetto.
Gli sfalci aggiuntivi rispetto a quelli previsti negli elaborati di progetto, richiesti o autorizzati dal Committente, saranno computati a parte in base all'Elenco prezzi purché documentati con il rapportino settimanale.
Art. 60 – DISERBI E PULIZIA DEI VIALI
I diserbi e le pulizie dovranno essere eseguiti in numero, in quantità e con le modalità stabilite nel presente Capitolato e negli elaborati di progetto.
Art. 61 – SARCHIATURE
La sarchiatura è prevista per gli alberi in fase di allevamento, per gli arbusti e cespugli perenni e biennali; l'intervento consiste nello zappettare il terreno attorno alle piante per una profondità di almeno 10 cm allo scopo di assicurare un adeguato arieggiamento e apporto idrico.
La lavorazione va sempre eseguita con terreno in "tempera" evitando nel modo più assoluto di eseguire sarchiature su suolo bagnato.
Gli interventi vanno completati con l'eliminazione delle erbe infestanti e con il conferimento in discarica pubblica del materiale di risulta.
Art. 62 – POTATURE E ABBATTIMENTI ALBERI
Le potature di formazione e di rimonda devono essere effettuate nel rispetto delle caratteristiche delle singole specie.
Il materiale vegetale di risulta dovrà essere immediatamente rimosso e depositato secondo gli accordi presi con il Responsabile del servizio.
Gli interventi di potatura potranno essere ordinari e straordinari e saranno del seguente tipo:
ORDINARI
• potatura d'allevamento;
• potatura in forma obbligata.
STRAORDINARI
• potatura di contenimento;
• potatura di ringiovanimento;
• potatura di risanamento.
Per quanto riguarda le potature straordinarie si definisce:
- condizioni di bassa difficoltà: alberature ubicate in strade con poco traffico, parchi e giardini;
- condizioni di media difficoltà: alberature ubicate in strade con medio o poco traffico;
- condizioni di elevata difficoltà: alberature ubicate in strade con molto o elevato traffico e presenza di linee elettriche o altri ostacoli.
E' vietata la capitozzatura.
I tagli di potatura dovranno essere netti, con adeguata inclinazione e tali da rispettare il collare del ramo (NTP Natural Targhet Pruning e teoria della compartimentazione CODIT), praticando un taglio preliminare per evitare scosciature ed eseguendo poi, il taglio finale; non è ammesso l'uso di mastici cicatrizzanti (tranne che per i platani) e non dovrà essere lasciato nessun moncone o taglio slabbrato.
Nel caso di esecuzione di potature a esemplari "sensibili", sarà cura della Ditta predisporre, su indicazione del Committente, opportune "piante campione" come modello per l'esecuzione delle potature; tale modello dovrà essere approvato dal Committente.
Gli abbattimenti e le potature dovranno avvenire nel rispetto delle norme di sicurezza appositamente previste nel Documento per la valutazione dei rischi, utilizzando personale specializzato e tutte le attrezzature necessarie atte a evitare pericoli per l'incolumità pubblica e danni ai manufatti (depezzature, uso di funi e carrucole per l'atterramento o per la caduta del materiale).
In particolare, gli operatori con motosega dovranno essere forniti dell'attrezzatura essenziale di sicurezza:
• tuta - pantaloni antitaglio;
• casco con visiera paraocchi e cuffia;
• guanti antitaglio;
• calzature di sicurezza.
che dovrà essere regolarmente indossata senza alcuna deroga.
In caso d'intervento sulla pubblica via, la Ditta dovrà redigere uno schema della segnaletica di pericolo da predisporre che dovrà essere sottoposto a giudizio d'idoneità tecnica del Comando di Polizia Municipale.
Qualora si rendesse necessaria la chiusura al traffico veicolare di strade o corsie, o la modifica della circolazione, la Ditta dovrà richiedere e ottenere il necessario nulla-osta da parte del Comando di Polizia Municipale e provvedere all'apposizione degli avvisi e dei segnali occorrenti.
Gli interventi di abbattimento/potatura dovranno avvenire con il seguente ordine temporale:
• impostazione del cantiere, sistemazione dei mezzi e della segnaletica;
• disinfezione degli strumenti da taglio per gli interventi su piante a rischio di trasmissione di patogeni pericolosi (v. Ceratocystis, Corineum, ecc.);
• inizio lavoro, creazione di masse di materiali di risulta (ramaglia) e loro eliminazione con trasporto in discarica pubblica o trasformazione in cippato per uso industriale;
• pulizia dell'area per ultimazione servizi;
• eventuale spostamento in aree attigue o limitrofe.
La Ditta sarà tenuta, a sua cura e spese, a eseguire i rilievi fotografici che il Committente riterrà opportuni per la necessaria documentazione dello stato di fatto prima, durante e dopo l'esecuzione delle opere.
Su richiesta dell'Ente appaltante, la Ditta sarà altresì tenuta a compilare le schede fornite sulle quali saranno riportate notizie utili e tutte le operazioni effettuate sulle specie arboree, in forma schematica. Ciò al fine di permettere al Committente, sia durante sia a servizi ultimati, una successiva analisi del lavoro svolto.
Gli abbattimenti dovranno prevedere il taglio del fusto a livello del colletto o, comunque, il più vicino possibile al piano circostante con rimozione della ceppaia mediante carotatura o estirpazione con modalità tali da evitare danni a manufatti o a servizi esistenti; la Ditta curerà il riempimento delle fosse con terra agraria.
Gli abbattimenti dovranno essere eseguiti senza provocare danni alla vegetazione circostante.
Il materiale di risulta delle potature e degli abbattimenti (eccezione fatta per gli esemplari di Platano), depezzato o triturato a discrezione della Ditta, dovrà essere conferito in discarica autorizzata.
Il Responsabile tecnico, annualmente, dovrà produrre il programma dettagliato e il calendario degli interventi di potatura da sottoporre all'approvazione del Committente.
Potatura di allevamento: durante il periodo di formazione, la potatura deve essere eseguita nel rispetto delle caratteristiche delle singole specie e con forma concordata con il Committente.
Potatura di contenimento: l'intervento sarà di tipo limitativo sulla chioma e potrà essere laterale, verticale o entrambi a seconda dello spazio realmente disponibile; durante l'esecuzione si dovrà rispettare il più possibile il portamento naturale della pianta cercando di mantenere equilibrata la chioma.
Potatura di ringiovanimento: l'intervento ha lo scopo di formare nuova chioma ringiovanita su soggetti vecchi.
Saranno tagliati i rami nei punti dove i tessuti sono ancora vivi e vitali con lo scopo di prolungare la vita del soggetto.
Potatura di risanamento: interesserà tutte le piante con rami morti, danneggiati o posizionati precariamente in modo da consentire l'eliminazione di pericoli immediati riequilibrando nello stesso tempo la chioma.
Art. 63 – ELIMINAZIONE E SOSTITUZIONE DELLE PIANTE MORTE
Le eventuali piante morte dovranno essere sostituite con altre identiche a quelle fornite in origine; la sostituzione deve, in rapporto all’andamento stagionale, essere inderogabilmente effettuata nel più breve tempo possibile dall’accertamento del mancato attecchimento.
Art. 64 – RINNOVO DELLE PARTI NON PERFETTAMENTE RIUSCITE DEI TAPPETI ERBOSI
Epoca e condizioni climatiche permettendo, la Ditta dovrà riseminare a tappeto erboso ogni superficie che presenti una crescita irregolare o difettosa delle specie prative oppure sia stata giudicata per qualsiasi motivo insufficiente dal Responsabile del servizio.
Art. 65 – DIFESA DALLA VEGETAZIONE INFESTANTE
Durante le operazioni di manutenzione la Ditta dovrà estirpare, salvo diversi accordi con il Responsabile del servizio, le specie infestanti e reintegrare lo stato di pacciame quando previsto originariamente (v. art. 13.5 della Parte Seconda - Norme Tecniche).
Art. 66 – SISTEMAZIONE DEI DANNI CAUSATI DA EROSIONE
La Ditta dovrà provvedere alla sistemazione dei danni causati da erosione per difetto di esecuzione degli interventi di sua specifica competenza per quanto non in contrasto con quanto previsto nella Parte Prima - Norme generali.
Art. 67 – RIPRISTINO DELLA VERTICALITA' DELLE PIANTE
La Ditta è tenuta al ripristino della verticalità delle piante e degli ancoraggi qualora se ne riconosca la necessità (v. artt. 13.7 e 47 della Parte Seconda - Norme Tecniche).
Capo V
Aree di intervento - Manutenzione delle aree
Art. 68 – MANUTENZIONE DELLE AREE VERDI
La Ditta è tenuta alla manutenzione delle aree a verde oggetto del presente appalto secondo quanto previsto nelle Norme Tecniche, nella descrizione delle voci di cui all'Elenco Prezzi e negli elaborati di progetto.
Art. 69 – ELENCO DELLE AREE IN APPALTO
L'elenco delle aree interessate dal presente appalto è riportato nell'apposito elaborato di progetto, dove compaiono anche la numerazione assegnata e le tipologie di manutenzione previste.
Art. 70 – ELENCO PREZZI
I prezzi unitari degli interventi sono riferiti alle quantità e alle modalità d'intervento, previste nel presente Capitolato.
I valori riportati si intendono al netto dell'I.V.A.
I prezzi unitari in base ai quali saranno computati i servizi sono quelli riportati nell'Elenco Prezzi, previa applicazione della percentuale di sconto risultante dall'offerta della Ditta, eventualmente adeguati secondo quanto previsto dal presente Capitolato.
Art. 71 – DOCUMENTAZIONE DEI SERVIZI SVOLTI
Gli interventi di manutenzione dovranno essere documentati al Committente con i rapporti settimanali. La forma degli stessi, previo accordo con il Committente, potrà subire revisioni da parte della Ditta.
Contratto d’appalto del servizio di .
L'anno addì del mese di nella residenza municipale di Valdagno,
fra
1) , nato a ( ), il , e residente a
in via n. , codice fiscale , dirigente della direzione del Comune di Valdagno, come da provvedimento di incarico del sindaco del Comune di Valdagno in data , prot. n. , il quale dichiara di intervenire in quest'atto in nome, per conto ed in rappresentanza del Comune di Valdagno, con sede in Xxxxxx xxx Xxxxxx x. 0, codice fiscale n. 00404250243, ai sensi dell’art. 107, comma 3, lett. c), del testo unico approvato con decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 - parte appaltante;
e
2) , nato a (VI) il , residente in
( ), via , titolare/legale rappresentante/socio dell’impresa
, con sede in ( ), via n. , P. I.V.A.
, codice fiscale e numero di annotazione/iscrizione al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di , come da documento informatico estratto dal detto Registro in data , in atti del Comune di Valdagno, parte appaltatrice;
(ovvero, in caso di nulla osta antimafia, per appalti di servizi di importo pari o superiore ad € 154.937,07 e fino alla soglia comunitaria: come da certificato della detta Camera di Commercio in data , acquisito in originale/copia conforme agli atti del Comune di Valdagno);
Premesso che:
- con deliberazione di giunta comunale n. /reg. del , dichiarata immediatamente eseguibile, il Comune di Valdagno ha approvato il progetto del servizio di “ ”, per
l’importo complessivo di €
(euro / ), di cui €
(euro
/ ) per servizi a base d’appalto, inclusi € (euro / ) quali oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso; la base d’appalto, al netto dei detti oneri, è pertanto pari ad
€ (euro / );
- con determinazione n. del , il dirigente della direzione del Comune di Valdagno ha autorizzato l’aggiudicazione del servizio di cui trattasi mediante procedura
, con gara fra ditte del settore, con il criterio (prezzo più basso o dell’offerta economicamente più vantaggiosa), mediante (xxxxxxx xxxxxxx percentuale determinato: con offerta a prezzi unitari - sull’elenco prezzi posto a base di gara – a corpo sull'importo a base di gara), ai sensi della vigente normativa in materia;
- con determinazione n. del , espletate le relative procedure di gara, sono stati aggiudicati definitivamente dal Comune il servizio di cui trattasi all’impresa di ( ) (che ha ottenuto un punteggio complessivo di (con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa) e con un ribasso del % ( virgola per cento) sull’importo a base d’appalto al netto degli oneri per la sicurezza, che corrisponde ad un importo di (€ meno
%) € (euro / ), cui sono da aggiungere gli oneri per la sicurezza calcolati come già detto in € , ottenendosi così un totale di € (euro / ), oltre all’IVA;
- la parte appaltante dichiara che, ai sensi dell’art. 119, comma 7, del D.P.R. n. 207/2010 e xx.xx. e ii., ha verificato i conteggi presentati dall’aggiudicatario accertandone la sostanziale correttezza; la differenza di €
(euro / ) fra il prezzo indicato nel modulo offerta e quello di aggiudicazione è dovuta agli arrotondamenti. Pertanto, i prezzi unitari riportati analiticamente nell’offerta dell’aggiudicatario, qui allegata sub ), valgono quali prezzi contrattuali e i servizi dovranno essere eseguiti secondo le modalità previste nel capitolato speciale d’appalto di progetto;
(ovvero: riscontrando una differenza di € fra l’importo complessivo (€ ) indicato in sede di gara dall’Impresa nel modulo offerta e l’importo di aggiudicazione (€ ) derivante dall’applicazione del ribasso percentuale offerto ( %) alla base d’appalto al netto degli oneri
per la sicurezza;
- come previsto dalla suddetta normativa, il responsabile del procedimento, con nota qui allegata sub ), ha stabilito di adeguare tutti i prezzi unitari dell’offerta presentata dalla ditta , applicando in modo costante a tutti i prezzi unitari offerti la discordanza del % (calcolata rapportando l’importo effettivo di aggiudicazione all’importo offerto), come da allegato prospetto, così da ottenere l’importo corretto di aggiudicazione come determinato in base al ribasso percentuale offerto dalla ditta, fermo restando che gli stessi prezzi unitari, come sopra rettificati costituiscono l’elenco dei prezzi unitari contrattuali;)
- il Comune di Valdagno ha acquisito in data , prot. n. , il Documento Unico di Regolarità Contributiva (D.U.R.C.) prot. n. emesso il , relativo all’Impresa appaltatrice;
- il servizio è finanziato con ed il relativo impegno contabile nonché l’attestazione della copertura finanziaria sono sussistenti;
- per quanto riguarda gli adempimenti “antimafia” si precisa che, ai sensi dell’art. 91 del D.Lgs. n. 159/2011, il certificato camerale sopra citato, contenente la prevista dicitura di “nulla osta”, ha effetto liberatorio circa l’insussistenza di interdizioni in merito; (oppure, per appalti di servizi inferiori ad € 154.937,07: si precisa che non è necessario acquisire il relativo certificato, trattandosi di contratto di valore inferiore ad
€ 154.937,07;)
- in base al disposto dell’art. 11 del D.L.vo n. 163/2006, come modificato dal D.L.vo n. 53/2010, sono decorsi almeno trentacinque giorni dall’invio dell’ultima delle comunicazioni del provvedimento di aggiudicazione definitiva previste dall’art. 79 del predetto D. L.vo n. 163/2006, come risulta dalla documentazione agli atti del Comune di Valdagno;
tutto ciò premesso, tra le parti come sopra costituite, si conviene e stipula quanto segue:
Art. 1 - Premessa
1. La premessa narrativa forma parte integrante e sostanziale del presente contratto e ne costituisce il primo patto.
Art. 2 – Oggetto dell’appalto
1. Il Comune di Valdagno, come sopra rappresentato da , concede al sig. , che accetta in qualità di titolare dell’ impresa , (oppure: concede all’Impresa , per la quale accetta il legale rappresentante, sig. ), l’appalto dei servizi/servizio di
in Comune di Valdagno. Il Codice Unico di Progetto (CUP) è:
(oppure: L’intervento non è soggetto al Codice Unico di Progetto ( CUP)); il Codice Identificativo di Gara (CIG) è: .
Art. 3 – Corrispettivo dell’appalto
1. Il corrispettivo dovuto dal Comune di Valdagno alla parte appaltatrice per l’adempimento del presente contratto è di € (euro / ) oltre all’IVA nella misura di legge; detto importo è comprensivo anche degli oneri per la sicurezza pari ad € (euro / ). Tale somma viene dichiarata sin d’ora soggetta alla liquidazione finale che farà il responsabile del servizio per quanto concerne diminuzioni, aggiunte o modificazioni che eventualmente saranno apportate all’originale progetto.
2. Trattandosi di contratto con corrispettivo parte a corpo e parte a misura, ciascuna rata del prezzo d’appalto è determinata come segue:
a) per la parte a misura, ricavando dagli atti di contabilità l’effettiva quantità di ogni lavorazione eseguita ed applicandovi il corrispondente prezzo unitario;
b) per la parte a corpo, in base alla quota effettivamente eseguita e contabilizzata di ciascun gruppo di lavorazioni omogenee, in rapporto alla corrispondente aliquota percentuale d’incidenza sul valore totale a corpo, ai sensi dell’art. 43 del DPR 207/2010 e xx.xx. e ii..
3. L’emissione della fattura da parte dell’impresa è subordinata all’avvenuta emissione e validazione da parte del responsabile del procedimento.
4. I mandati di pagamento in acconto e a saldo saranno intestati all’Impresa “ ” ed estinti esclusivamente mediante bonifico bancario su conto corrente dedicato presso la Banca -
agenzia di ( ), IBAN a ciò venendo autorizzata la stazione appaltante, la quale, pertanto, resta esonerata da ogni responsabilità. L’Impresa ha presentato la comunicazione di cui al comma 7 dell’art. 3 della legge 136/2010 (cd. tracciabilità dei flussi finanziari), acquisita agli atti della stazione appaltante in data , prot. n. .
Art. 4 – Variazione dell’importo contrattuale
1. L’importo di cui all’art. 3 comma 1 resta fisso ed invariabile.
2. L’Amministrazione comunale ha facoltà di ridurre o incrementare l’importo contrattuale nella misura di un quinto (1/5), in ragione dei servizi da effettuarsi, agli stessi patti, prezzi e condizioni del contratto originario, senza che l’appaltatore abbia nulla a pretendere ad eccezione del corrispettivo relativo ai nuovi servizi.
Art. 5 – Obblighi della parte appaltatrice
1. La parte appaltatrice si obbliga ad eseguire l’appalto alle condizioni, patti e modalità previsti dai seguenti elaborati che fanno parte del progetto approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. / : ELABORATI
• elaborato n° 1 - Relazione tecnica
• elaborato n° 2 - Elenco aree in appalto
• elaborato n° 3 - Elenco aree per piano pluriennale potature
• elaborato n° 4 - Elenco prezzi unitari
• elaborato n° 5 - Computo metrico estimativo
• elaborato n° 6 - Schema rapportino settimanale
• elaborato n° 7 - Capitolato speciale d’appalto e schema di contratto
• elaborato n° 8 - Modulo offerta
• elaborato n° 9 - Schema piano pluriennale potature
• elaborato n° 10 - Schema analisi sullo stato di salute delle piante
• elaborato n° 11 - DUVRI
PLANIMETRIE | |||
• tavola | n° | 1 | - Planimetria intero territorio comunale |
• tavola | n° | 2 | - Planimetria zona centrale |
2. Le parti dichiarano che i suddetti documenti, ad eccezione del capitolato speciale d'appalto, che viene qui allegato sub ), sono depositati agli atti del Comune di Valdagno, unitamente alla citata deliberazione di approvazione, e che sono stati già sottoscritti dalle stesse parti per integrale accettazione, al fine di integrare con essi il presente atto anche se non materialmente allegati.
3. La parte appaltatrice si obbliga a rispettare, in particolare, specificatamente le seguenti prescrizioni del capitolato speciale d’appalto:
a) termini di esecuzione e penali ex articoli ; b) oneri a carico dell’appaltatore ex articoli
; c) contabilizzazione dei servizi ex articoli ; d) liquidazione dei corrispettivi ex articoli ; e) controlli, specifiche modalità di esecuzione ex articoli ; f) modalità di soluzione delle controversie ex articoli .
Art. 6 – omissis
Art. 7 – Risoluzione e recesso
1. Le parti si danno reciproco atto che trovano applicazione per la risoluzione ed il recesso del contratto le disposizioni di cui agli articoli 134-137 del D. lgs. 163/2006.
Art. 8 – Definizione controversie
1. Le parti si danno reciproco atto che la definizione di eventuali controversie spetta all’autorità giudiziaria ordinaria, Foro di Vicenza. (fatta salva l'eventuale applicazione dell’art. 241 comma 1-bis del D.Lgs. N. 163/2006).
Art. 9 - Cauzione definitiva e polizza assicurativa - Danni cagionati da forza maggiore
1. A garanzia degli assumendi obblighi contrattuali la ditta appaltatrice ha prestato la cauzione definitiva di
€ (euro / ) mediante garanzia fidejussoria n. emessa da
agenzia di ( ) in data .
L’importo della suddetta cauzione è aumentato di punti percentuali rispetto al 10%, come previsto dal D.Lvo n. 163/2006, art. 113, avendo la ditta offerto in sede di gara un ribasso del %, ed è ridotto del 50%, ai sensi del medesimo predetto articolo, essendo la ditta appaltatrice dei servizi in possesso del certificato di sistema di gestione per la qualità ISO 9001:2008 n. rilasciato da in
, emissione corrente in data , depositato in copia agli atti del Comune di Valdagno. La suddetta cauzione è progressivamente svincolata nei limiti e con le modalità previsti dall’art. 113, comma 3, del D. Lgs. n. 163/2006 e successive modificazioni ed integrazioni.
2. L’Amministrazione prende atto che la parte appaltatrice ha stipulato, ai sensi del combinato disposto degli artt. 129 del D. L.vo n. 163/2006 e 125 del D.P.R. n. 207/2010 e xx.xx. e ii, la polizza di assicurazione n.
(c.d. C.A.R. e R.C.T.), emessa in data da - agenzia di ( ), per una somma assicurata di € (euro / ) per opere da realizzare e di € (euro / ) per opere preesistenti, comprensiva di responsabilità civile verso terzi per un massimale di € (euro / ).
3. L’originale delle due polizze sopra citate è depositato agli atti del Comune appaltante; ai sensi dell'art.
137 del D.P.R. 207/2010 esse costituiscono parte integrante del presente contratto anche se non materialmente allegate.
4. L'esecutore non può pretendere compensi per danni alle opere o provviste se non in casi di forza maggiore, con le modalità e nel rispetto di quanto disposto all'art. 166 del D.P.R. n. 207/2010 e xx.xx. e ii. e all’art. 37 del Capitolato Generale. L’indennizzo per i danni è limitato all’importo dei servizi necessari per l’occorrente riparazione, valutati ai prezzi ed alle condizioni di contratto, con esclusione dei danni e delle perdite di materiali non ancora posti in opera, di utensili, di attrezzature di cantiere e di mezzi d’opera. Nessun indennizzo è dovuto quando a determinare il danno abbia concorso la colpa dell’appaltatore o delle persone delle quali esso è tenuto a rispondere.
Art. 10 – Divieto di cessione del contratto e subappalto.
1. Il presente contratto non può essere ceduto a pena di nullità ai sensi dell’art. 118, comma 1, del D.L.vo n. 163/2006.
2. Gli eventuali subappalti dovranno essere preventivamente autorizzati nel rispetto delle disposizioni di legge in materia. In caso di subappalto, il Comune di Valdagno non provvederà a corrispondere direttamente al subappaltatore o al cottimista l’importo dei servizi dagli stessi eseguiti; è fatto, pertanto, obbligo all’impresa aggiudicataria di trasmettere, entro venti giorni dalla data di ciascun pagamento effettuato nei loro confronti, copia delle fatture quietanzate relative ai pagamenti corrisposti al subappaltatore o cottimista con l’indicazione delle ritenute di garanzia effettuate.
Art. 11 – Prevenzione e assicurazione infortuni – Previdenza assistenza malattie – Osservanza contratti collettivi di lavoro e legge 68/1999
1. Nell’esecuzione dei servizi oggetto d’appalto, l’impresa appaltatrice si obbliga ad osservare le norme e prescrizioni dei contratti collettivi nazionali e di zona, in vigore per il settore e per la zona nella quale si eseguono le prestazioni oggetto di contratto, stipulati tra le parti sociali firmatarie di contratti collettivi nazionali comparativamente più rappresentative, delle leggi e dei regolamenti sulla tutela, sicurezza, salute, assicurazione, assistenza contribuzione e retribuzione dei lavoratori, con particolare riguardo a quanto stabilito dall’art. 118, comma 6, del D. L.vo 163/2006, nonché da altre disposizioni in vigore o che potranno intervenire in corso di appalto.
2. L’impresa appaltatrice si obbliga ad applicare i contratti e gli accordi di cui al precedente comma anche dopo la scadenza e fino alla loro sostituzione.
3. All’applicazione e al rispetto dei contratti ed accordi predetti deve sottostare anche l’impresa eventualmente non aderente alle associazioni di categoria stipulanti o che receda da esse ed indipendentemente dalla struttura e dimensione dell’impresa stessa e da ogni altra sua qualificazione giuridica, economica e sindacale.
4. L’impresa appaltatrice è responsabile in solido, in rapporto alla stazione appaltante, dell’osservanza delle norme di legge e di contratto anzidette da parte degli eventuali subappaltatori nei confronti dei rispettivi dipendenti, anche nei casi in cui il contratto collettivo non disciplini l’ipotesi del subappalto.
5. Il fatto che il subappalto non sia stato autorizzato non esime l’impresa dalla responsabilità di cui al comma precedente e ciò senza pregiudizio degli altri diritti della stazione appaltante.
6. In caso di inadempienza retributiva dell'esecutore e del subappaltatore trova applicazione l'art. 5 del
D.P.R. n. 207/2010 e xx.xx. e ii..
7. L'affidatario e, per suo tramite, i subappaltatori, trasmettono alla stazione appaltante prima dell'inizio dei servizi la documentazione di avvenuta denuncia dell'appalto assunto con il presente contratto agli enti previdenziali, assicurativi e antinfortunistici, inclusa la Cassa Edile, nonché copia del piano di cui all'art. 118 – comma 7 – del D.L.vo n. 163/2006 e xx.xx. e ii..
8. Ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 6 del D.P.R. n. 207/2010 e xx.xx. e ii., il Comune di Valdagno acquisisce d'ufficio il documento unico di regolarità contributiva (D.U.R.C.) in corso di validità riferito all'impresa appaltatrice e/o ad altri soggetti impiegati nell'esecuzione del contratto. Nel caso in cui il detto documento segnali un'inadempienza contributiva, il Responsabile del Procedimento trattiene dal certificato di pagamento l'importo corrispondente all'inadempienza. Il pagamento di quanto dovuto per le inadempienze accertate mediante il D.U.R.C. è disposto dal Comune direttamente agli enti previdenziali e assicurativi, compresa la Cassa Edile.
9. Il responsabile del servizio ha sempre facoltà di procedere alla verifica dei versamenti contributivi, previdenziali ed assicurativi prima dell’emissione di ogni certificato di pagamento.
10. La stazione appaltante dà atto che l’impresa appaltatrice ha dichiarato in sede di gara e qui riconferma di non essere soggetta alle norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili ai sensi della L. n. 68/1999 e successive modificazioni ed integrazioni, in quanto , ovvero: di essere in regola con le norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili ai sensi della legge 12 marzo 1999, n. 68, come attestato dal certificato del Centro per l’impiego di ( ), prot. n. del
, acquisito agli atti del Comune di Valdagno.)
Art. 12 – Sicurezza sul lavoro
1. L’impresa appaltatrice è tenuta ad attuare quanto previsto nel DUVRI e nel DUVR depositato in atti del Comune di Valdagno, e può presentare al responsabile del servizio proposta di integrazione agli stessi documenti. In nessun caso, le eventuali integrazioni possono giustificare modifiche o adeguamento dei prezzi pattuiti.
2. L’impresa appaltatrice, prima della consegna dei servizi, è tenuta a consegnare alla stazione appaltante il piano operativo di sicurezza ai sensi del decreto legislativo n. 81/2008.
Art. 13 – Domicilio della parte appaltatrice
1. A tutti gli effetti del presente contratto, la parte appaltatrice elegge domicilio in , presso
, in qualità di .
Art. 14 - Spese contrattuali e registrazione
1. Tutte le spese del presente contratto, inerenti e conseguenti, ad esclusione dell'IVA, che fa carico alla stazione appaltante, vengono assunte dalla ditta appaltatrice.
2. Il presente contratto, redatto in forma di scrittura privata, è soggetto a registrazione solo in caso
d’uso. (1)
Art. 15 – Interpretazione del contratto.
1. Per l’interpretazione del presente contratto, trovano applicazione le disposizioni di cui agli articoli dal 1362 al 1371 del codice civile.
Art. 16 – Trattamento dei dati personali.
1. Il Comune di Valdagno, ai sensi del decreto legislativo n. 196 del 30 giugno 2003, informa la parte appaltatrice che tratterà i dati contenuti nel presente contratto, esclusivamente per lo svolgimento delle attività e per l’assolvimento degli obblighi previsti dalle leggi e dai regolamenti comunali in materia.
Art. 17 - Tracciabilità dei flussi finanziari e clausola risolutiva espressa.
1. L’appaltatore si assume tutti gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui alla legge n. 136 del 13 agosto 2010 e xx.xx. e ii., a pena di nullità assoluta del presente atto.
2. Ai sensi dell’art. 3, comma 8, della predetta legge, le parti danno atto che l’esecuzione di transazioni relative all’appalto di cui al presente contratto senza avvalersi di banche o della Società Poste Italiane s.p.a. comporta l’immediata risoluzione del contratto.
3. La ditta appaltatrice si impegna altresì ad inserire negli eventuali contratti sottoscritti con subappaltatori o subcontraenti, a pena di nullità assoluta degli stessi, un’apposita clausola con la quale ciascuno di essi assume gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui alla citata legge 136/2010.
4. Qualora l’appaltatore, in eventuali subcontratti stipulati ai fini della realizzazione dell’opera di cui trattasi, abbia notizia dell’inadempimento della propria controparte agli obblighi di tracciabilità finanziaria di cui all’art. 3 della legge 136/2010, si impegna a risolvere immediatamente il relativo rapporto contrattuale, informandone contestualmente la stazione appaltante e la Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo di Vicenza.
Confermato, letto e sottoscritto in doppio originale.
IL DIRIGENTE
LA DITTA APPALTATRICE
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 1341 del codice civile, la ditta appaltatrice dichiara espressamente di approvare gli articoli del contratto di seguito richiamati: art. 3 (corrispettivo dell’appalto), art. 5 (obblighi della parte appaltatrice), art. 6 (termine di esecuzione e penali), art. 7 (risoluzione e recesso), art. 9 (cauzione definitiva e polizza assicurativa - Danni cagionati da forza maggiore ), art. 10 (divieto di cessione del contratto e subappalto), art. 11 (Art. 11 – Prevenzione e assicurazione infortuni – Previdenza assistenza malattie – Osservanza contratti collettivi di lavoro e legge 68/1999), art. 15 (interpretazione del contratto), art. 17 (Tracciabilità dei flussi finanziari e clausola risolutiva espressa.) LA DITTA APPALTATRICE
******Note
(1) La tipologia di contratto (atto pubblico, scrittura privata, …) viene stabilita in sede di determinazione a contrarre del Dirigente e può comportare modifiche formali al presente schema.
(2) Le parti in corsivo sono quelle variabili.