Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Ministero del lavoro e delle politiche sociali
AVVISO PUBBLICO PER IL FINANZIAMENTO DI INIZIATIVE E PROGETTI DI RILEVANZA REGIONALE PROMOSSI DA ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO E ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE IN ATTUAZIONE ACCORDO STATO-REGIONE FVG PER L’ANNO 2019 – ART. 72 D.Lgs. n. 117/2017 – Codice
del Terzo Settore. Approvato con DGR n. 1314 del 28.08.2020 e con DGR n. 1433 del 25.09.2020.
1. PREMESSA
L’art. 72 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 (Codice del Terzo Settore) e s.m.i. ha istituito un nuovo strumento finanziario individuando un “Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel Terzo Settore” destinato a sostenere lo svolgimento di attività di interesse generale di cui all’articolo 5 del Codice stesso, mediante il finanziamento di iniziative e progetti promossi da Organizzazioni di volontariato (di seguito denominate ODV), e di Associazioni di promozione sociale (di seguito denominate APS), iscritte a uno dei registri attualmente previsti dalle normative di settore, nelle more dell’operatività del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore1.
Con Atto di indirizzo del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali adottato con D.M. n. 166 in data 12.11.2019 (di seguito “Atto di indirizzo”), sono stati individuati gli obiettivi generali, le aree prioritarie di intervento e le linee di attività finanziabili, destinando al finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza locale da realizzare entro la cornice di specifici Accordi di programma da sottoscrivere con le Regioni per l’anno 2019, un importo complessivo di Euro 35.894.000,00, di cui Euro 1.205.539,00 in favore della Regione Friuli Venezia Giulia.
In attuazione di tale Accordo di programma, con deliberazione n. 1075 del 17 luglio 2020 la Giunta regionale ha adottato il Piano operativo (di seguito “Piano”), nel quale sono stati definiti, nel quadro delineato dall’Atto di indirizzo, gli obiettivi generali perseguiti, le aree prioritarie di intervento prescelte, nonché i procedimenti da espletarsi ai fini dell’individuazione dei soggetti attuatori delle iniziative e dei progetti da finanziare, e il cronoprogramma delle attività previste.
Il presente Avviso, che costituisce disposizione speciale, lex specialis, è redatto tenendo conto degli atti sopra richiamati nonché delle Linee guida predisposte dalla Direzione Generale del Terzo Settore, disciplina criteri e modalità per l’individuazione dei soggetti del Terzo Settore (esclusivamente ODV e APS iscritte nei rispettivi Registri della Regione Friuli Venezia Giulia e APS iscritte nel registro nazionale che hanno sede e svolgono la loro attività nel Friuli Venezia Xxxxxx) a cui concedere i contributi di cui all’art. 72 del CTS a valere sulle risorse ministeriali destinate alla Regione a tal fine.
1 art. 101, c. 3 del D.Lgs. 117/2017: “Il requisito dell’iscrizione al Registro unico nazionale del Terzo settore, previsto dal presente decreto, nelle more dell’istituzione del Registro medesimo, si intende soddisfatto da parte delle reti associative e degli Enti del Terzo Settore attraverso la loro iscrizione ad uno dei registri attualmente previsti dalle normative di settore.”
2. CONTENUTI DELLE INIZIATIVE E PROGETTI: OBIETTIVI GENERALI, AREE PRIORITARIE DI INTERVENTO E LINEE DI ATTIVITÀ
Coerentemente con quanto previsto nell’Atto di indirizzo, nell’Accordo di Programma, nelle Linee guida predisposte dalla Direzione Generale del Terzo Settore e nel Piano, le iniziative e i progetti dovranno riguardare gli obiettivi generali, le aree prioritarie di intervento e le linee di attività indicati ai successivi paragrafi 2.1, 2.2. e 2.3.
2.1. OBIETTIVI GENERALI
In linea con gli obiettivi individuati dall’Agenda 20302 per lo sviluppo sostenibile, i progetti e le iniziative da finanziare dovranno concorrere al raggiungimento dei seguenti obiettivi generali:
1. Porre fine ad ogni forma di povertà;
3. Salute e benessere: assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età;
4. Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento permanente per tutti;
10. Ridurre le ineguaglianze;
11. Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili;
13. Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere gli effetti del cambiamento climatico.
2.2. AREE PRIORITARIE DI INTERVENTO E FINALITÀ
Le iniziative e i progetti dovranno collocarsi all’interno delle seguenti aree prioritarie d’intervento:
a. SOCIALE: in quest’area i progetti e le attività avranno come scopo la creazione di risposte per il sostegno alle fragilità socio-culturali, alle diverse forme di povertà (alimentare, di lavoro, …), di disagio, conseguenti anche alla situazione di emergenza pandemica, per il contrasto alle solitudini involontarie specie nella popolazione anziana, attraverso iniziative e percorsi di coinvolgimento attivo e partecipato, al fine di intervenire sui fenomeni di marginalità e di esclusione sociale, e per il sostegno e supporto ai caregiver e alle persone fragili intese nell’accezione più lata;
b. SALUTE: in quest’area si muovono i progetti e le attività che hanno come scopo in generale la promozione e lo sviluppo della cultura della salute e della prevenzione in età evolutiva e adulta, gli interventi a supporto del sistema dei servizi sanitari e sociosanitari regionali. Particolare attenzione è rivolta alla qualità degli interventi a favore delle persone con disabilità e delle persone con disturbi dello spettro autistico, alla costruzione di modalità di prevenzione e contrasto delle dipendenze e di rafforzamento della prevenzione dall’uso di sostanze stupefacenti e dal consumo nocivo di alcol, in particolare tra i giovani, alla prevenzione, cura e riabilitazione nell’ambito della salute mentale adulta e in età evolutiva e alla riabilitazione della popolazione in esecuzione penale. Inoltre, particolare attenzione è posta alla creazione di risposte a supporto dei servizi della rete regionale delle cure palliative e a supporto dell’attività degli hospice. Le attività avranno come scopo altresì il sostegno e il supporto ai caregiver e alle persone fragili. Sono altresì
2xxxxx://xxx.xxxxx.xxx/xx/xxxxxx/Xxxxxx_0000_XXX.xxx
ricompresi i progetti sviluppati dalle ODV e APS per il supporto della popolazione e delle famiglie/caregiver colpite dalle malattie rare e oncologiche;
c. TERZO SETTORE: in quest’area si inseriscono quei progetti o quelle attività volti a rafforzare, a sostenere e a potenziare l’azione di risposta ai bisogni nuovi e complessi emergenti nella società e nelle comunità in relazione anche alla crisi conseguente alla pandemia COVID-19, a mobilitare ampie e differenziate competenze, risorse e ipotesi di intervento, integrandole anche attraverso l’apporto di soggetti diversi, dando sviluppo alla cultura del volontariato e delle diverse forme di cittadinanza attiva, in particolare tra i giovani, realizzando azioni di responsabilizzazione e di coinvolgimento attivo dei beneficiari finali (welfare generativo), al fine di aumentare il rendimento degli interventi attuati a beneficio dell’intera comunità e di sviluppare le reti associative del Terzo settore rafforzando la loro capacity building, funzionale all’implementazione dell’offerta di servizi di supporto agli enti del Terzo settore stesso;
d. EDUCAZIONE: in quest’area sarà prioritaria l’attenzione alle azioni di contrasto alla povertà educativa finalizzate a potenziare i servizi educativi e di cura dei bambini di età compresa tra 0 e 6 anni, con un focus specifico rivolto alle famiglie vulnerabili e/o che vivono in contesti territoriali disagiati, che si lega non solo al contrasto della povertà educativa ma anche a quella lavorativa ed economica (attività eminentemente connesse alla ricostruzione di un tessuto sociale, urbano e territoriale andato in sofferenza con l’emergenza COVID-19);
e. AMBIENTE: in quest’area si inseriscono le attività di cura e sviluppo dell’ambiente per la conservazione, gestione e miglioramento delle risorse naturali e per la preservazione delle matrici ambientali e di tutte le specie animali o vegetali che vivono in natura, e le attività di educazione ambientale e educazione allo sviluppo sostenibile nei vari ambiti quali le scuole, le comunità territoriali e le associazioni;
f. INNOVAZIONE: in quest’area sarà prioritaria l’attenzione alla promozione dell’innovazione tecnologica e la digitalizzazione del Terzo settore, assecondando una necessità emersa in questo periodo di limitazione sociale e distanziamento individuale per sviluppare e rafforzare le infrastrutture digitali efficaci sul territorio anche attraverso il possesso di dispositivi e strumenti comunicativi adeguati e aggiornati. Gli impatti e risultati attesi sono da individuarsi nella tenuta del sistema regionale di supporto alle persone fragili intese in senso lato, particolarmente provato dall’emergenza COVID-19 e nella ripresa e sviluppo del tessuto sociale ed economico regionale.
In considerazione della fase post emergenziale, gli interventi devono essere volti a recuperare e rafforzare la rete e le relazioni sociali nonché a sviluppare nuove modalità organizzative e relazionali tra pubblico, privato e Terzo settore al fine di rafforzare la resilienza delle comunità regionali. A tal fine sono incentivate nella realizzazione delle attività progettuali la costituzione di reti di partenariato individuate quale utile strumento per la rigenerazione del tessuto sociale fortemente provato e sollecitato dal lockdown e dal distanziamento sociale a causa della pandemia Covid-19. Le cd. Fasi 2 e 3 sono pertanto momenti importanti per tale attività rigenerativa da parte di tutti gli attori ed in particolare degli enti del terzo settore.
All’interno delle aree prioritarie d’intervento, le iniziative e i progetti sono volti al conseguimento delle seguenti FINALITÀ:
a) rafforzare e sviluppare le attività statutarie degli enti e delle reti di partenariato, ma riconducibili ad attività straordinarie svolte come risposta alla situazione di emergenza per COVID-19 e che hanno determinato una spinta a modificare, sviluppare e aggiornare le stesse attività statutarie per rispondere ai bisogni sempre più complessi e multidimensionali dei destinatari;
b) anticipare e individuare situazioni di fragilità e di bisogno determinate anche dalla situazione di emergenza per la pandemia COVID-19 e che possano coinvolgere anche fasce di popolazione particolarmente esposte (ad esempio: minori, anziani soli, persone non autonome in situazioni di precarietà economica, ecc.) al fine prevenire fenomeni di violenza, soprattutto in contesti familiari e di intervenire sui fenomeni di marginalità e di esclusione sociale, contrastando le solitudini involontarie specie nella popolazione anziana, promuovendo l’invecchiamento attivo e la salute;
c) realizzare azioni di responsabilizzazione e di coinvolgimento attivo dei beneficiari di prestazioni di integrazione e sostegno al reddito (welfare generativo), al fine di aumentare il rendimento degli interventi attuati a beneficio dell’intera comunità anche in una situazione aggravata dall’emergenza COVID-19, sviluppando e rafforzando legami sociali da promuovere all’interno di aree urbane o extra urbane disgregate o disagiate;
d) promuovere l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione del terzo settore, assecondando una necessità emersa in questo periodo di limitazione sociale e distanziamento individuale per sviluppare e rafforzare le infrastrutture digitali sul territorio anche attraverso il possesso di dispositivi e strumenti comunicativi aggiornati e un’adeguata formazione per il loro utilizzo;
e) promuovere percorsi educativi e formativi sulla salvaguardia dell’ambiente e sui mutamenti climatici, in particolare nelle scuole, sensibilizzando le persone sulla necessità di adottare comportamenti responsabili per contribuire a minimizzare gli effetti negativi dei cambiamenti climatici sulle comunità naturali e umane;
f) promuovere, strutturare e rafforzare il coordinamento regionale e territoriale a livello istituzionale e interno al mondo del Terzo settore.
2.3. LINEE DI ATTIVITA’
Le INIZIATIVE ed i PROGETTI, come definiti al successivo paragrafo 7, sono linee tra loro alternative, dovranno prevedere lo svolgimento di una o più delle attività di interesse generale ricomprese tra quelle di cui all’articolo 5 del D.Lgs. 117/2017 - Codice del Terzo Settore e svolte in conformità e coerenza con le finalità e gli obiettivi individuati negli atti costitutivi e/o statuti delle associazioni / organizzazioni interessate, operando nell’ambito delle aree di intervento con le relative finalizzazioni indicate al punto 2.2, così da concorrere alla realizzazione di uno o più degli obiettivi generali individuati al punto 2.1.
La presentazione della domanda per la concessione del contributo in relazione alle INIZIATIVE esclude la possibilità che sia presentata analoga domanda in qualità di capofila o partner di progetto in relazione ai PROGETTI. Tale evenienza costituisce causa di esclusione.
3. SOGGETTI BENEFICIARI
I soggetti beneficiari delle risorse di cui al presente Avviso sono le organizzazioni di volontariato (ODV) e le associazioni di promozione sociale (APS) che - alla data di pubblicazione del presente avviso sul sito istituzionale - risultino iscritte ai rispettivi Registri della Regione Friuli Venezia Giulia di cui alla LR n. 23/2012 (D.P.Reg. n. 91/2014 per il Registro delle Organizzazioni di Volontariato e D.P.Reg. n. 90/2014 per il Registro delle Associazioni di Promozione Sociale), nelle more dell’operatività del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore e rispettino le prescrizioni inderogabili previste dal D.Lgs n. 117/2017 per ODV e APS. Rientrano altresì tra i soggetti beneficiari le APS iscritte nel registro nazionale che abbiano sede e svolgano la loro attività nella Regione FVG, dotate di autonomia amministrativa e contabile. Il possesso del requisito dell’iscrizione ai registri deve essere mantenuto da parte di tutti i soggetti (compresi i partners per i progetti) per l’intero periodo di realizzazione del progetto, unitamente al rispetto della vigente normativa applicabile. L’ente capofila, in quanto beneficiario del contributo, è il soggetto responsabile di ogni aspetto amministrativo, organizzativo e finanziario nella realizzazione dell’intero progetto e della sua rendicontazione nei confronti dell’Amministrazione regionale.
3.1. PARTENARIATO
Il Partenariato è richiesto esclusivamente per la realizzazione di PROGETTI e richiede come minimo, la presenza oltre al Capofila di almeno un partner.
Per la presentazione della domanda di contributo, esclusivamente per la realizzazione dei PROGETTI di cui al presente Avviso, il capofila ed i partners devono sottoscrivere un accordo temporaneo di scopo (ATS) nella forma di scrittura privata autenticata, che dovrà essere allegato alla domanda di contributo, in cui deve essere indicata l’assunzione dei seguenti reciproci obblighi:
a) individuazione del capofila con impegno formale in qualità di unico soggetto responsabile di ogni aspetto amministrativo, organizzativo e finanziario nella realizzazione dell’intero progetto e della sua rendicontazione nei confronti dell’Amministrazione regionale;
b) individuazione dell’area prioritaria di intervento in cui realizzare il progetto;
c) titolo e descrizione del progetto;
d) individuazione degli apporti soggettivi, economici e non, dei partners nella realizzazione delle singole fasi progettuali di pertinenza;
e) impegno del capofila, soggetto proponente la domanda di contributo, a liquidare le quote di competenza dei partners, secondo i reciproci impegni presi nella realizzazione del progetto, con puntuale individuazione delle stesse nell’ATS ed in coerenza con il piano finanziario presentato;
f) il vincolo del capofila e dei partners a non presentare domanda o aderire ad altri PROGETTI o INIZIATIVE di cui al presente Avviso;
g) dichiarazione del capofila e di tutti i partners di rispettare le previsioni del CTS con indicazione del numero dei volontari di ogni ODV e APS, rispetto a quanto indicato agli articoli 32-33 e 35-36 del D.Lgs. 117/2017.
4. COLLABORAZIONI
Le INIZIATIVE e i PROGETTI possono prevedere collaborazioni a titolo gratuito con soggetti diversi, comprese le ODV e APS non iscritte nei rispettivi registri. I collaboratori possono essere enti pubblici (compresi gli enti locali) o privati (ivi compresi i soggetti non appartenenti al Terzo settore), e dovranno presentare una dichiarazione, da allegare alla domanda di contributo, attestante l’impegno assunto riferito specificamente al progetto al quale il soggetto pubblico o privato intende collaborare. Dalla dichiarazione, sottoscritta dal legale rappresentante o delegato con potere di firma, deve emergere il concreto impegno a svolgere e realizzare precise attività individuate tra quelle previste dal progetto stesso. Tali collaborazioni potranno avvenire solo a titolo gratuito e non potranno essere beneficiarie né direttamente, né indirettamente di quote del contributo di cui al presente Avviso. I soggetti collaboratori possono cofinanziare, attraverso un apporto monetario, la realizzazione del progetto e tale importo dovrà essere indicato nella dichiarazione di collaborazione e nella successiva rendicontazione, in cui dovrà essere data puntuale evidenza dell’apporto monetario e delle spese a cui lo stesso è stato destinato.
5. SUPPORTO NELLA PROGETTAZIONE E CREAZIONE DI PARTENARIATI DA PARTE DEL CSV FVG E DEI CTA La partecipazione ai processi di co-progettazione realizzati con il coinvolgimento dei CTA (Coordinamenti Territoriali d’Ambito) costituirà titolo di premialità ai fini della valutazione delle proposte. Il Centro di Servizio per il Volontariato del FVG, di cui all’art. 61 del D.Lgs. n. 117/2017, in ragione della sua peculiare competenza, potrà essere soggetto facilitatore, attraverso l’attivazione dei CTA, per la creazione di reti di partenariato finalizzate alla progettazione e realizzazione di progetti, in stretta sinergia con gli enti locali ed altri stakeholders e secondo gli obiettivi generali e le aree prioritarie di intervento più sopra individuate e nel rispetto della disciplina di cui al presente Avviso. Il CSV FVG ed i CTA non potranno partecipare ai partenariati previsti dal presente Avviso regionale né imputare a valere sul medesimo la copertura di propri costi.
6. RIPARTO DELLE RISORSE
L’importo dello stanziamento ministeriale di euro 1.205.539,00 è ripartito tra le aree prioritarie definite al paragrafo
2.2 come indicato nella tabella sottostante:
TABELLA 1 - RIPARTIZIONE DELLE RISORSE | |||
AREA PRIORITARIA | QUOTA COMPLESSIVA | PROGETTI | INIZIATIVE |
a. SOCIALE | 305.539,00 | 200.000,00 | 105.539,00 |
b. SALUTE | 300.000,00 | 200.000,00 | 100.000,00 |
c. TERZO SETTORE | 200.000,00 | 200.000,00 | |
d. EDUCAZIONE | 100.000,00 | 100.000,00 | |
e. AMBIENTE | 100.000,00 | 100.000,00 | |
f. INNOVAZIONE | 200.000,00 | 200.000,00 | |
TOTALE | 1.205.539,00 | 1.000.000,00 | 205.539,00 |
Eventuali residui di fondi destinati a progetti o iniziative compensano, in primo luogo, gli eventuali maggiori bisogni all’interno della stessa area. Qualora in un’area prioritaria la somma delle richieste ammissibili risulti inferiore all’importo destinato, l’importo residuo disponibile sarà utilizzato per la copertura delle maggiori necessità eventualmente emergenti in altra area, fino ad esaurimento, ovvero a completo soddisfacimento di tutte le domande. Le risorse potranno essere utilizzate anche per il finanziamento parziale delle iniziative o dei progetti, a condizione che il richiedente potenziale beneficiario dichiari di accettare un contributo di ammontare inferiore a quanto richiesto.
7. DEFINIZIONE DELLE ATTIVITÀ FINANZIABILI (INIZIATIVE o PROGETTI)
Le INIZIATIVE e i PROGETTI dovranno, a pena di inammissibilità, essere realizzati nel territorio della regione Friuli Venezia Giulia, secondo quanto previsto al punto 2.3., in coerenza con la programmazione territoriale dei Servizi sociali dei Comuni o delle Aziende sanitarie / IRCCS, o con le iniziative previste dai Comuni, anche in relazione alla fase post emergenziale epidemiologica o con iniziative di altre pubbliche amministrazioni, ovvero in continuità con le iniziative poste in essere da parte dei Centri Operativi Comunali (COC) nel periodo di vigenza delle misure di contenimento dell’epidemia da COVID-19 a fronte di esigenze tuttora attuali. Il possesso di tale requisito dovrà essere desunto sulla base di specifica attestazione rilasciata dai Servizi Sociali dei Comuni, ovvero dalle Aziende del S.S.R. (es. Distretti sanitari, ARCS, IRCCS) o dal Centro Operativo Comunale di Protezione civile o dalle Pubbliche amministrazioni competenti per materia nella pianificazione e programmazione, da allegare alla domanda di contributo.
7.1 INIZIATIVE: secondo le indicazioni ministeriali, le attività di interesse generale da sostenere potranno essere oggetto di iniziative, funzionali al perseguimento degli obiettivi generali individuati, prevedendo anche forme di sostegno allo svolgimento dell’ordinaria attività statutaria degli enti, escludendo comunque qualsiasi forma di finanziamento “statico” che si traduca in un mero trasferimento di risorse a sostegno dell’organizzazione in quanto tale, che prescinda, cioè, dall’effettivo svolgimento di una o più attività di interesse generale.
Pertanto, in via sperimentale, euro 205.539,00 del budget disponibile sono destinati alle INIZIATIVE, coerenti con le finalità statutarie, messe in campo da ODV e da APS, esclusivamente in forma singola (senza partner) per fronteggiare la fase post emergenziale COVID-19, attraverso risposte circostanziate e capillari ai bisogni immediati delle persone e delle comunità, ESCLUSIVAMENTE nelle Aree prioritarie a) SOCIALE e b) SALUTE per il raggiungimento di una o più FINALITÀ indicate al punto 2.2..
L’attestazione di coerenza rilasciata dai Servizi Sociali dei Comuni, ovvero dalle Aziende del S.S.R. o dalle Pubbliche amministrazioni, da allegare alla domanda di contributo, costituisce elemento obbligatorio di attestazione di genuinità, secondo le indicazioni ministeriali, di svolgimento delle attività di interesse generale ex art. 5 D.Lgs. 117/2017 nell’ambito delle Aree prioritarie ut supra indicate.
7.2. PROGETTI
Le progettualità consistono nella realizzazione da parte di uno o più soggetti (ODV e APS) in partenariato, secondo quanto indicato al punto 3.1., di attività a carattere innovativo, non semplice riproposizione di progettualità precedenti, in grado di conseguire in una individuata area prioritaria le FINALITÀ indicate al punto 2.2. La progettualità è volta a dare risposte efficaci anche ai nuovi bisogni e alle nuove categorie di soggetti vulnerabili che la pandemia ha generato. I progetti sono altresì volti allo sviluppo di reti di collaborazione tra le diverse realtà associative regionali al fine di fornire una risposta integrata ai bisogni dell’utenza o a fornire soluzioni e modalità di risposta innovative e maggiormente efficaci. Qualora il partenariato coinvolga più di un soggetto partner, detta condizione costituirà elemento premiante ai fini della valutazione del progetto.
8. DURATA DELLE INIZIATIVE E DEI PROGETTI
La durata dell’Accordo di programma stipulato con il Ministero è pari a 20 mesi a decorrere dal 08.06.2020, (data di comunicazione dell’approvazione dell’Accordo stesso). Posto, pertanto, che la scadenza di validità dell’Accordo per la Regione è fissata al 09.02.2022 (salvo eventuale proroga ministeriale) e tenuto conto della tempistica di rendicontazione regionale al Ministero, i progetti e le iniziative dovranno avere una durata non inferiore a sei mesi ed essere realizzati nel periodo compreso tra la data di presentazione della domanda ed il 31.12.2021.
La rendicontazione delle spese sostenute dovrà inderogabilmente essere presentata alla Regione esclusivamente a mezzo PEC entro e non oltre la data del 31.01.2022.
9. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
L’inoltro della documentazione è a completo ed esclusivo rischio del richiedente il finanziamento, restando esclusa qualsivoglia responsabilità dell’Amministrazione regionale ove, per disguidi tecnici o di altra natura ovvero per qualsiasi altro motivo, non pervenga all’indirizzo di destinazione entro il termine perentorio sotto indicato.
La domanda, redatta secondo il modello A (INIZIATIVE) o B (PROGETTI), è sottoscritta con firma autografa o digitale, a pena di inammissibilità, dal legale rappresentante o da persona munita di delega nella forma del mandato con rappresentanza generale o speciale secondo la disciplina civilistica. Nel caso di sottoscrizione con firma autografa deve essere allegata anche copia del documento di identità del legale rappresentante o del delegato. Non sono valide e comportano l’esclusione dalla procedura di contributo le sottoscrizioni formate con tamponi, timbri, software grafici e altre modalità diverse da quelle indicate.
Con la sottoscrizione delle domande i legali rappresentanti delle associazioni richiedenti, singolarmente per le INIZIATIVE o in qualità di capofila per i PROGETTI, attestano di avere preso atto delle sanzioni previste dall'art. 76 del
D.P.R. 28.12.2000, n. 445 per il caso di dichiarazione mendace.
La domanda conterrà la dichiarazione resa ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000 s.m.i., attestante:
• il possesso dei requisiti soggettivi di legittimazione a presentare l’iniziativa o il progetto;
• l’idoneità dei poteri del rappresentante legale alla sottoscrizione degli atti di cui al presente Avviso;
• che il progetto presentato non forma oggetto di altri finanziamenti pubblici regionali, nazionali e/o europei;
• che l’ente è in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori;
• che l’ente è in regola con gli obblighi relativi al pagamento delle imposte, dirette ed indirette, e delle tasse;
Gli enti proponenti dovranno altresì dichiarare l’ammontare complessivo delle entrate (proprie e dei partners) rilevate dall’ultimo bilancio consuntivo approvato.
9.1. DOMANDA PER INIZIATIVE (MODELLO A)
Le domande di ammissione a finanziamento per le INIZIATIVE sono presentate dall’associazione richiedente, in forma singola, utilizzando, a pena di esclusione, la modulistica approvata con decreto del Direttore del Servizio competente per materia che sarà disponibile sul sito istituzionale della Regione Friuli Venezia Giulia xxx.xxxxxxx.xxx.xx nella sezione dedicata, a partire dal 21 settembre 2020 ed entro e non oltre il termine perentorio delle ore 23.59 del 22 ottobre 2020 all’indirizzo PEC xxxxxx@xxxxxxxxxxx.xxx.xx con indicazione nell’oggetto:
“AVVISO PUBBLICO 2020 TERZO SETTORE (FONDI 2019) - INIZIATIVE”
Sarà inoltre necessario allegare, per le finalità di cui agli articoli 26 e 27 del D.Lgs. 33/2013 novellato, una versione sintetica dell’iniziativa in formato .pdf, depurata di eventuali dati sensibili e, a pena di esclusione, l’attestazione di cui al punto 7.
9.2. DOMANDA PER PROGETTI (MODELLO B)
Le domande di ammissione a finanziamento per i PROGETTI devono essere presentate esclusivamente da un soggetto capofila (ODV o APS) necessariamente in partenariato, secondo quanto indicato al punto 3.1., utilizzando, a pena di esclusione, la modulistica approvata con decreto del Direttore del Servizio competente per materia che sarà disponibile sul sito istituzionale della Regione Friuli Venezia Giulia xxx.xxxxxxx.xxx.xx nella sezione dedicata, a partire dal 15 ottobre 2020 entro e non oltre il termine perentorio delle ore 23.59 del 9 novembre 2020 all’indirizzo PEC xxxxxx@xxxxxxxxxxx.xxx.xx con indicazione nell’oggetto:
“AVVISO PUBBLICO 2020 TERZO SETTORE (FONDI 2019) - PROGETTI”
Sarà inoltre necessario allegare, per le finalità di cui agli articoli 26 e 27 del D.Lgs 33/2012 novellato, una versione sintetica del progetto in formato pdf, depurata di eventuali dati sensibili e, a pena di esclusione, l’attestazione di cui al punto 7., unitamente all’Accordo temporaneo di scopo (ATS).
10. FINANZIAMENTO
Il CONTRIBUTO potrà essere richiesto fino a un massimo del 90% delle spese ritenute ammissibili per:
▪ INIZIATIVE in misura non inferiore a euro a 5.000,00 e non superiore a euro 15.000,00;
▪ PROGETTI in misura non inferiore a euro 16.000,00 e non superiore a euro 50.000,00.
In sede di presentazione della domanda dovrà essere data evidenza della capacità di sostenere finanziariamente l’iniziativa o il progetto per la parte residua che dovrà essere cofinanziata. A garanzia della sostenibilità del progetto, non potranno essere presentate a finanziamento iniziative o progetti il cui costo complessivo risulti superiore al totale
delle entrate risultanti dal conto economico dell’ultimo bilancio consuntivo approvato del soggetto proponente. In caso di partenariato sarà preso in considerazione il totale complessivo delle entrate dei conti economici degli enti partecipanti.
Il cofinanziamento (almeno il 10% del costo complessivo) deve necessariamente consistere in un apporto monetario: non è considerata valida ai fini della valutazione della quota di cofinanziamento la valorizzazione delle attività svolte dai volontari o di altro tipo di risorse a carattere figurativo o non finanziario. Il cofinanziamento in misura superiore al 10% della spesa ammissibile, sia con risorse proprie che da parte di altri soggetti pubblici o privati, costituirà elemento premiante ai fini della valutazione. Non è consentita la richiesta di contributi finanziari di alcun tipo, neanche su base volontaria, a carico dell’utenza destinataria delle iniziative o dei progetti.
Non sono ammesse a finanziamento azioni progettuali che costituiscano mera prosecuzione o riproposizione di azioni finanziate con il precedente bando di cui alla DGR n. 1149/2018 e alla DGR n. 1175/2019 oppure risultino già destinatarie di altri contributi pubblici regionali, nazionali e/o europei.
10.1. FIDEIUSSIONE
I soggetti beneficiari dei contributi uguali o superiori a euro 30.000,00 per i PROGETTI devono stipulare apposita fideiussione bancaria o assicurativa a garanzia dell’anticipo percepito, pari alla quota di anticipo (80%) del finanziamento concesso per il progetto.
La fideiussione dovrà:
1) essere presentata contestualmente alla richiesta di anticipo, secondo il facsimile reso disponibile sul sito regionale nella sezione dedicata;
2) essere obbligatoriamente rilasciata da:
a) istituti bancari;
b) intermediari finanziari non bancari iscritti nell’Albo unico di cui all’articolo 106 del Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia (D.Lgs. n. 385/1993) consultabile sul sito della Banca d’Italia (xxx.xxxxxxxxxxxx.xx);
3) contenere la clausola della rinuncia alla preventiva escussione del debitore principale di cui all’articolo 1944, secondo comma, del codice civile e la clausola del pagamento a semplice richiesta scritta da parte della Regione che rilevi a carico della associazione inadempienze nella realizzazione dell’iniziativa o del progetto o rilevi che alcune spese non sono giustificate correttamente sulla base della documentazione di spesa prodotta;
4) contenere l’esplicita dichiarazione della permanenza della sua validità, in deroga all’articolo 1957 del codice civile, fino a 12 mesi successivi alla data di presentazione alla Regione Friuli Venezia Giulia della rendicontazione finale, e comunque fino al rilascio di apposita dichiarazione di svincolo in forma scritta da parte dell’Amministrazione regionale;
5) in caso di stipula con un garante estero essere in regola con gli adempimenti e le disposizioni previste in materia di legalizzazione di documenti prodotti all’estero e presentati alle Pubbliche amministrazioni (art. 33 del D.P.R. n. 445/2000).
Nel caso in cui il fideiussore sia sottoposto a procedura concorsuale o comunque cessi la propria attività per qualunque causa, il beneficiario è tenuto a rinnovare la fideiussione con un altro dei soggetti sopraindicati, dandone immediata comunicazione alla Regione.
Il costo della fideiussione accesa per la richiesta di anticipo costituisce spesa ammissibile, ma solo imputabile nella quota di co-finanziamento.
10.2. LIMITI DI ELEGGIBILITÀ DELLE SPESE
Ai fini dell’individuazione della disciplina regolativa dei principi generali di riferimento di gestione contabile, della congruità dei costi, ivi inclusi quelli relativi alle risorse umane, e dell’ammissibilità delle spese, nonché dei massimali di costo trova attuazione, e per quanto non esplicitato nel presente Avviso, la LR n. 7/2000 e la normativa di riferimento regionale. Inoltre:
• i costi di progettazione non potranno superare il 5% del costo complessivo;
• le spese di segreteria, monitoraggio e rendicontazione del PROGETTO o dell’INIZIATIVA non potranno superare globalmente il 10% del costo complessivo e non dovranno costituire attività ordinaria dell’eventuale personale interno dedicato al progetto/iniziativa;
• le spese di affidamento a terzi (persone giuridiche o persone fisiche) di specifici servizi o attività, a cui si potrà far ricorso unicamente in caso di mancanza di professionalità interne ed entro i limiti previsti dai Regolamenti regionali vigenti, (nel caso di persone fisiche: euro 80,00 lordo orari ovvero euro 400,00 lordi per l’intera giornata) non potranno superare complessivamente il 30% del costo totale. L’affidamento richiede apposito contratto o lettera commerciale o lettera d’incarico che ne evidenzi la necessità, la capacità tecnica, l’attività affidata, la modalità di esecuzione e il dettaglio della spesa e non deve riguardare le funzioni di direzione, coordinamento e gestione. Le spese di incarico a persone fisiche con rapporti professionali o di lavoro autonomo non potranno eccedere il limite massimo di euro 3.000,00 per singolo rapporto;
• le spese in conto capitale (che non comportino aumento di patrimonio) per acquisto di beni, materiali, arredi ed attrezzature non dovranno superare il valore unitario massimo di euro 516,46, a condizione che risultino indispensabili per la realizzazione delle attività del progetto e in ogni caso dovranno essere contenute entro il limite del 20% del costo complessivo del progetto.
I suddetti limiti percentuali di spesa, rispetto al costo complessivo delle INIZIATIVE o dei PROGETTI, non possono essere superati né in fase di presentazione della domanda di contributo (il mancato rispetto di tali limiti è causa di inammissibilità del progetto) né successivamente al momento della presentazione della relazione e del rendiconto finale (il superamento delle percentuali rispetto al costo totale a consuntivo delle attività comporta il mancato riconoscimento delle eventuali quote eccedenti).
10.3. SPESE AMMISSIBILI
In sede di verifica amministrativo-contabile, per essere ammissibile, una spesa deve essere:
- pertinente e imputabile direttamente ed esclusivamente ad operazioni strettamente connesse alle attività oggetto del contributo;
- effettivamente sostenuta e contabilizzata, ossia deve essere stata effettivamente pagata e aver dato luogo a registrazioni contabili in conformità alle disposizioni normative, ai principi contabili nonché alle specifiche prescrizioni in materia;
- giustificata e tracciabile con documenti fiscalmente validi (fattura quietanzata o documento equivalente intestato al soggetto capofila o ai partners). Gli scontrini fiscali sono ammessi quale documento giustificativo della spesa solo se provano che i costi sostenuti sono riferibili al soggetto beneficiario del contributo - proponente INIZIATIVA, Capofila, Partner - (cd. scontrino parlante) e permettono di conoscere la natura del bene o servizio acquistato. La quietanza può essere dimostrata anche da documenti contabili di valore probatorio equivalente;
- riferibile temporalmente al periodo di realizzazione del progetto o dell’iniziativa: le spese devono quindi essere sostenute in un momento successivo alla data di avvio purché entro la data di conclusione, ad eccezione delle spese di progettazione ascrivibili alla fase progettuale comunque successiva alla data di pubblicazione dell’Avviso e delle spese per attività di rendicontazione comunque sostenute e pagate entro il termine di rendicontazione alla Regione. Ogni titolo di spesa originale (fatture, cedolini paga, ecc.) dovrà riportare apposita dicitura (eventualmente anche tramite timbro) con l’indicazione dell’iniziativa/progetto di riferimento e dell’imputazione dell’importo all’iniziativa/ progetto.
Le spese per il personale, dipendente o assimilato, sono imputabili anche pro quota: tali spese sono considerate al lordo, con esclusione dell’imposta regionale attività produttive, a condizione che la prestazione sia aggiuntiva rispetto alla normale prestazione lavorativa risultante da formale nota di incarico di svolgimento di attività in relazione all’INIZIATIVA o al PROGETTO, con indicazione delle ore di attività destinate esclusivamente all’attività dell’iniziativa o del progetto, e la relativa prestazione sia attestata da specifica nota di rilevazione (foglio presenze o simile) e sia direttamente ed esclusivamente riferibile all’attività per la quale viene richiesto il contributo. In tal caso, in sede di rendicontazione si allegherà l’attestazione sottoscritta dal legale rappresentante attestante il costo lordo, con nota di conferimento di incarico (con l’indicazione delle ore dedicate al progetto), controfirmato dal dipendente, il rendiconto delle ore lavorate, xxxxxxxx/busta paga con timbro di imputazione al progetto e relativa quietanza e, per le ritenute, copia del modello F24 quietanzato.
L’attività dei volontari, che prenderanno parte alle iniziative o progetti, non potrà essere retribuita in alcun modo, e ai singoli volontari potranno essere rimborsate, a piè di lista, soltanto le spese effettivamente sostenute e documentate (come vitto, viaggio e alloggio) per l’attività prestata, entro limiti massimi predefiniti e alle condizioni preventivamente stabilite dall’ente medesimo nel rispetto della vigente normativa. Sono in ogni caso vietati rimborsi spese di tipo forfettario (art. 17, comma 3, del CTS).
Se l’IVA costituisce un costo, realmente sostenuto e non recuperabile dal soggetto proponente, questa voce rientra tra le spese ammissibili.
Per quanto non espressamente indicato in merito all’ammissibilità delle spese, si rimanda alla Circolare Ministeriale n. 2 del 02/02/20093.
3 Disponibile al seguente link: xxxxx://xxx.xxxxxx.xxx.xx/xxxxxxxxx-x-xxxxx/xxxxxxxxx/Xxxxxxxxx/0000/00000000-Xxxxxxxxx-0.xxx
Il partner di PROGETTO è tenuto a rendicontare al Capofila con le stesse modalità di rendicontazione del Capofila alla Regione siccome previste dal presente Avviso e dalla vigente normativa.
10.4. SPESE NON AMMISSIBILI
Non sono ammessi a rimborso i seguenti costi:
- spese che non siano direttamente ed esclusivamente imputabili all’iniziativa o al progetto: non sono quindi finanziabili le spese di funzionamento neanche nel caso dell’utilizzo delle strutture e delle attrezzature interne per lo svolgimento delle attività, in quanto carenti del requisito dell’esclusività;
- spese connesse a ristrutturazione di beni immobili;
- spese in conto capitale (che comportino aumento di patrimonio);
- spese derivanti dal calcolo di valorizzazione monetaria di servizi o attività di volontariato;
- compensi per prestazioni svolte dagli amministratori e dai soci, nonché da loro coniugi, parenti o affini, del proponente, dei partners e dei collaboratori;
- spese per l’acquisto di schede SIM e ricariche telefoniche;
- spese per imposte e tasse, compresa l’imposta sugli intrattenimenti (SIAE);
- spese di rappresentanza (spese per beni o servizi erogati o distribuiti gratuitamente con finalità promozionali o di pubbliche relazioni, somministrazione di alimenti o bevande destinati alla collettività);
- spese per iscrizione a corsi, premi in denaro e borse di studio;
- ogni altra tipologia di spesa non strettamente finalizzata ed esclusivamente riconducibile alla realizzazione del progetto o dell’iniziativa, o priva di una specifica destinazione.
11. VERIFICA DI AMMISSIBILITÀ E VALUTAZIONE DEI PROGETTI
Il Servizio politiche per il Terzo settore esegue l’attività istruttoria formale sulla base della documentazione presentata e delle informazioni dalla stessa desumibili secondo le disposizioni di cui all’articolo 36, comma 6, della L.R. 7/2000 e, ai sensi di quanto previsto dall’art. 71, comma 1, del D.P.R. 445/2000, dispone controlli a campione sulla veridicità delle autocertificazioni in numero non inferiore al 5% delle domande ritenute ammissibili.
Il mancato riscontro alle richieste di integrazione documentale avanzate in sede istruttoria entro il termine stabilito costituisce causa di inammissibilità o di esclusione, restando esclusa qualsivoglia responsabilità dell’Amministrazione regionale per il caso di errata comunicazione dei recapiti dei richiedenti ovvero qualora, per disguidi tecnici o di altra natura ovvero per qualsiasi altro motivo, tale documentazione non pervenga all’indirizzo di destinazione entro il termine previsto.
Le domande risultate ammissibili a seguito dell’attività istruttoria sono valutate da apposita Commissione nominata con decreto del Direttore competente successivamente alla scadenza del termine per la presentazione delle domande di contributo e composta da esperti del settore. In capo ai commissari non deve sussistere causa ostativa alla nomina ai sensi dell’art. 6-bis della Legge n. 241/1990 e dell’art. 7 del D.P.R. n. 62/2013. La partecipazione ai lavori della Commissione avviene a titolo gratuito. La Commissione procederà separatamente alla valutazione dei progetti e delle iniziative utilizzando le pertinenti griglie di valutazione di seguito indicate.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROGETTI | ||||
CRITERI | INDICATORI | PUNTEGGI | ||
A. REQUISITI SOGGETTIVI | MASSIMO 10 PUNTI | |||
A.1. Partenariato | Partecipazione plurima di ODV e APS (sono privilegiati partenariati che includono ODV e APS diverse dalle sole articolazioni territoriali) | Punti da 1 a 10: 1 punto per ogni partner ATS | ||
B. CARATTERISTICHE PROGETTO | MASSIMO 70 PUNTI | |||
B1. Congruità, coerenza, completezza e rispondenza del progetto presentato rispetto agli obiettivi, alle aree prioritarie di intervento e alle attività di interesse generale. | - Analisi del contesto - Rilevazione dei bisogni - Coerenza con obiettivi e aree - Chiarezza delle azioni - Risultati attesi | 0-25 | ||
B2. Dimensione territoriale di realizzazione concreta del progetto. | Ricaduta delle azioni sul territorio regionale | 0-15 | ||
B3. Collaborazioni con enti pubblici (compresi gli enti locali) o privati (ivi compresi i soggetti non appartenenti al Terzo settore). | Coinvolgimento enti pubblici e privati | 0 -10 Nessuna collaborazione: 0; collaborazioni: fino a 10 punti a seconda del numero delle collaborazioni documentate | ||
B4. Caratteristiche di innovazione sociale e attivazione/potenziamento attività straordinarie per rispondere all’emergenza sociale da Covid-19 o post Covid | - Attività, servizi e modelli che soddisfano bisogni sociali (in modo più efficace delle alternative esistenti) e che allo stesso tempo creano nuove relazioni e nuove collaborazioni, accrescendo le possibilità di azione per le stesse comunità di riferimento - Interventi per riprogrammare le attività in risposta ai cambiamenti imposti dalla pandemia - Processi di trasformazione nell’erogazione di servizi | 0-15 | ||
B5. Coinvolgimento del CTA | Coinvolgimento attivo e certificato in fase di rilevazione dei bisogni e definizione della struttura progettuale, nonché nella successiva realizzazione delle attività progettuali | NO = 0 SÌ (senza coinvolgimento successivo) = 3 SÌ (con coinvolgimento successivo) = 5 | ||
C. ELEMENTI FINANZIARI | MASSIMO 20 PUNTI | |||
C1. Ammontare del cofinanziamento del Capofila e/o dei partners | 1 punto per ogni punto percentuale di cofinanziamento aggiuntivo rispetto al minimo previsto fino a un massimo di 10 punti | 0-10 |
C2. Capacità realizzativa del progetto | Rapporto tra costo del progetto e le entrate totali dell’ente proponente risultanti dall’ultimo bilancio consuntivo/rendiconto approvato conformemente a quanto previsto dallo statuto; il calcolo viene effettuato sulla somma dei totali delle entrate delle associazioni proponenti e i partners che partecipano finanziariamente al progetto | 0-10 Fino al 50%: 10 punti Oltre il 50% fino al 55%: 8 punti Oltre il 55% fino al 60%: 6 punti Oltre il 60% fino al 65%: 4 punti Oltre il 65% fino al 70%: 2 punti Oltre il 70%: 0 punti |
C3. Minore incidenza delle spese di affidamento a terzi sul totale delle spese del progetto. | 0-10 1 punto per ogni punto percentuale inferiore al 30% | |
TOTALE GENERALE (A+B+C) | 110 |
GRIGLIA DI VALUTAZIONE INIZIATIVE | ||||
CRITERI | INDICATORI | PUNTEGGI | ||
A. CARATTERISTICHE DELL’INIZIATIVA | MASSIMO 80 PUNTI | |||
A1. Congruità, coerenza completezza e rispondenza dell’iniziativa presentata rispetto agli obiettivi, alle aree prioritarie di intervento e alle attività di interesse generale. | - Analisi del contesto - Rilevazione dei bisogni - Coerenza con obiettivi e aree - Chiarezza delle azioni - Risultati attesi | 0-30 | ||
A2. Dimensione territoriale di realizzazione concreta del progetto. | Ricaduta delle azioni sul territorio | 0-5 | ||
A3. Collaborazioni con enti pubblici (compresi gli enti locali) o privati (ivi compresi i soggetti non appartenenti al Terzo settore). | Coinvolgimento enti pubblici e privati e livello di intensità e stabilità/durabilità di collaborazione | 0 -10 Nessuna collaborazione: 0; collaborazioni: fino a 10 punti a seconda del numero delle collaborazioni documentate | ||
A4. Caratteristiche di innovazione sociale e capacità di adattamento dell’attività ordinaria alle sfide dell’emergenza COVID-19 | Attività, servizi e modelli che soddisfano bisogni sociali (in modo più efficace delle alternative esistenti) e che allo stesso tempo creano nuove relazioni e nuove collaborazioni, accrescendo le possibilità di azione per le stesse comunità di riferimento | 0-15 | ||
A5. Attivazione/potenziamento attività straordinarie per rispondere all’emergenza sociale da Covid-19 o post Covid | - Interventi per riprogrammare le attività in risposta ai cambiamenti imposti dalla pandemia - Processi di trasformazione nell’erogazione di servizi - Attività di risposta alla pandemia a supporto delle Pubbliche amministrazioni | 0-15 |
A6. Coinvolgimento del CTA | Coinvolgimento attivo e certificato in fase di rilevazione dei bisogni e definizione della struttura dell’iniziativa, nonché nella successiva realizzazione delle attività | NO = 0 SÌ (senza coinvolgimento successivo) = 3 SÌ (con coinvolgimento successivo) = 5 |
B. ELEMENTI FINANZIARI | MASSIMO 20 PUNTI | |
Rapporto tra costo dell’iniziativa entrate | 0-10 | |
B1. Capacità realizzativa dell’iniziativa | totali dell’ente proponente risultanti dall’ultimo bilancio consuntivo/rendiconto approvato conformemente a quanto previsto dallo statuto | Fino al 50%: 10 punti Oltre il 50% fino al 55%: 8 punti Oltre il 55% fino al 60%: 6 punti |
Oltre il 60% fino al 65%: 4 | ||
punti | ||
Oltre il 65% fino al 70%: 2 | ||
punti | ||
Oltre il 70%: 0 punti | ||
B2. Minore incidenza delle spese di affidamento a terzi sul totale delle spese dell’iniziativa. | 0-10 1 punto per ogni punto percentuale inferiore al 30% | |
TOTALE GENERALE (A+B) | 100 |
Ai fini dell’idoneità al finanziamento, ciascuna INIZIATIVA o PROGETTO dovrà conseguire un punteggio complessivo
non inferiore a 60.
Al termine della valutazione la Commissione formerà, tenuto conto delle aree prioritarie di cui al paragrafo 2.2, una graduatoria distinta tra progetti e iniziative. Le iniziative o i progetti utilmente collocati in graduatoria saranno ammessi a finanziamento fino a concorrenza delle risorse finanziarie disponibili, con le modalità indicate al paragrafo 3.1 del presente Avviso. A parità di punteggio, risulterà prevalente il progetto o l’iniziativa che rispettivamente alle lettere B1 e A1 hanno conseguito il maggior punteggio, in subordine le lettere B2 e A2 delle griglie di valutazione dei progetti e delle iniziative.
La graduatoria definitiva, approvata dal Direttore competente, verrà pubblicata sulla pagina web xxx.xxxxxxx.xxx.xx nella sezione dedicata.
Eventuali sopravvenienze finanziarie che dovessero intervenire successivamente alla pubblicazione del presente avviso, saranno utilizzate per il finanziamento dei progetti utilmente collocati in graduatoria fino ad esaurimento delle risorse medesime.
12. MODALITÀ DI EROGAZIONE DEL FINANZIAMENTO
Entro 30 giorni dalla pubblicazione sul sito regionale delle graduatorie, dovrà essere trasmessa, tramite PEC, la seguente documentazione:
a) richiesta formale di anticipo (nel caso di importi superiori ad euro 30.000,00, allegando la fideiussione di cui al punto 10.1);
b) comunicazione di avvio delle attività;
c) comunicazione degli estremi identificativi del conto corrente bancario/postale del soggetto beneficiario nel quale transiteranno tutti i movimenti finanziari relativi alla gestione delle attività previste dal progetto.
La Regione si riserva di richiedere ai soggetti ammessi al finanziamento documentazione diversa o integrativa, qualora necessario nell’ambito del procedimento.
Il finanziamento sarà erogato in due distinte quote:
a) una prima quota, a titolo di anticipo, nella misura dell’80 per cento del finanziamento concesso, ad avvenuta comunicazione di avvio dell’attività e richiesta di anticipo con rilascio della fidejussione per pari importo nei casi previsti dal presente Avviso;
b) una seconda quota, a titolo di saldo, ad avvenuta presentazione ed approvazione della rendicontazione finale ed in seguito all’effettivo trasferimento delle risorse da parte del Ministero.
13. VARIANTI PROGETTUALI
Su richiesta motivata del soggetto attuatore, durante l’attuazione del progetto potranno essere autorizzate eventuali modifiche delle attività come descritte nella proposta progettuale approvata, a condizione che le stesse non alterino significativamente l’impianto e le finalità del progetto approvato. Non sono ammesse in corso di realizzazione progettuale sostituzione dei soggetti attuatori e sottoscrittori dell’ATS in quanto requisito di valutazione iniziale in sede di ammissione del progetto ai sensi del presente Avviso.
Le eventuali variazioni compensative al piano finanziario dell’importo relativo alle macro voci (in aumento o diminuzione), entro i limiti fissati al punto 10.2, dovranno essere preventivamente comunicate ed autorizzate.
Eventuali variazioni compensative all’interno di ogni macro voce non saranno soggette ad autorizzazione ma dovranno essere comunicate e motivate all’atto della presentazione della rendicontazione e della relazione finale.
14. TRASPARENZA, PUBBLICITÀ E PRIVACY
Il presente Avviso pubblico è pubblicato sul sito web istituzionale della Regione Friuli Venezia Giulia xxx.xxxxxxx.xxx.xx. Dall’assegnazione del finanziamento regionale discende l’obbligo per i soggetti attuatori e partners del finanziamento di evidenziare, in ogni atto, documento ed iniziativa realizzate in attuazione del progetto, con dicitura che lo stesso “è finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia con risorse statali del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali”. L’utilizzo del/dei loghi ufficiali del Ministero e della Regione Friuli Venezia Giulia è soggetto a previa autorizzazione rilasciata a seguito di richiesta da parte del beneficiario.
I dati personali raccolti dalla Regione nello svolgimento del procedimento amministrativo vengono utilizzati esclusivamente per le operazioni relative al procedimento attivato con il presente Avviso ed in conformità alla normativa vigente in materia di privacy (protezione dei dati personali). I dati a disposizione possono essere comunicati a soggetti pubblici e privati ove previsto da norme di legge o di regolamento, quando la comunicazione risulti necessaria per lo svolgimento di funzioni istituzionali nell’ambito del presente procedimento. All’interessato spettano i diritti previsti dal Capo III “Diritti dell'interessato” del Regolamento (UE) n. 679/2016, tra cui il diritto di reclamo all’Autorità Garante per la protezione dei dati personali. Il Titolare del trattamento dei dati personali è la Regione Friuli
Venezia Giulia, rappresentata dal Presidente. Il Responsabile della protezione dei dati (RPD) ai sensi degli articoli 37- 39 del Regolamento (UE) è il Direttore centrale per particolari funzioni (DGR n. 2497/2014 e n. 538/2018). Insiel S.p.A. è stata nominata il Responsabile del trattamento dei Dati Personali (DPO), ai sensi dell’articolo 4, punto 8) e 28 del Regolamento (UE), connesso all’erogazione dei servizi oggetto del “Disciplinare per l’affidamento in house delle attività relative allo sviluppo e gestione del Sistema Informativo Integrato Regionale e delle infrastrutture di telecomunicazione da parte della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia alla Società Insiel S.p.A.”.
La partecipazione all’Avviso costituisce liberatoria ai fini della pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni di cui al D.Lgs. 14 marzo 2013, n.33, fatti salvi i dati sensibili.
15. MONITORAGGIO E RENDICONTAZIONE DELLE INIZIATIVE E DEI PROGETTI FINANZIATI
Le iniziative e i progetti ammessi a finanziamento saranno oggetto di monitoraggio in itinere e di verifica delle rendicontazioni delle spese sostenute. Ai fini del monitoraggio, i soggetti attuatori (capofila) dovranno trasmettere una relazione intermedia sullo stato di avanzamento attuativo e finanziario del progetto entro il 30.06.2021, utilizzando il modello che verrà reso disponibile dalla Regione.
Entro il termine del 31.01.2022 i beneficiari dovranno trasmettere, esclusivamente via PEC, la relazione finale sulla realizzazione complessiva delle attività previste nel progetto o nell’iniziative e sui risultati conseguiti rispetto agli obiettivi programmati, nonché il rendiconto finale redatto coerentemente all’impostazione del piano finanziario, comprensivo della certificazione finale circa l’ammontare dei contributi pubblici o privati ricevuti per la medesima attività, accompagnato da un elenco analitico dei giustificativi delle spese sostenute ai sensi dell’articolo 43 della LR
n. 7/2000, distinto per macro voci di spesa, utilizzando il modello che verrà reso disponibile dalla Regione.
Le fatture o i giustificativi di spesa, regolarmente quietanzati, dovranno essere conservati in originale e messi a disposizione degli uffici competenti per esercitare l’eventuale attività di controllo.
Con particolare riferimento ai costi di “personale”, sempreché utilizzato in specifiche mansioni (anche amministrative) direttamente ed esclusivamente connesse al progetto, i relativi costi potranno essere riconosciuti se accompagnati da:
- Copia dei cedolini con dicitura (timbro) di imputazione al progetto;
- Elenco giorni e orari delle attività svolte (time-sheet). Le attività dovranno comunque essere aggiuntive rispetto alla normale prestazione lavorativa secondo quanto indicato al capo 10.3;
- Costo orario del personale certificato dalla struttura competente;
- F24 a dimostrazione del versamento delle ritenute.
Qualora alcune spese siano riferite in quota parte al progetto, sulla documentazione dovrà essere indicato l’importo effettivamente imputato al progetto.
Il soggetto capofila sarà responsabile verso la Regione della rendicontazione complessiva del progetto finanziato e dovrà conservare i propri documenti in originale e in copia quelli dei partners i quali, a richiesta, dovranno rendere disponibili gli originali per eventuali controlli.
Dovrà essere conservata anche l’eventuale documentazione informativa relativa al progetto (manifesti, brochure, informative su siti internet e altri new media, ecc.), nonché tutto il materiale prodotto in relazione alle attività e iniziative connesse al progetto stesso.
16. REVOCA E RIDETERMINAZIONE DEL FINANZIAMENTO
La Regione potrà disporre l’interruzione del progetto e la revoca del finanziamento qualora:
a) il beneficiario o il partenariato perdano i requisiti soggettivi di legittimazione previsti per la partecipazione al presente Avviso e per l’esecuzione delle iniziative/attività di progetto;
b) il capofila cessi dallo svolgimento dell’attività a lui riferibile o si sciolga dal vincolo assunto con l’ATS, analogamente qualora uno o più partners si sciolgano dal vincolo assunto con l’ATS nella misura superiore a ¼ dei partecipanti al partenariato come risultante dall’ATS;
c) il beneficiario o qualunque dei partners non siano in regola con gli obblighi assicurativi dei volontari, come disposto all’articolo 18 del D.Lgs. 117/2017 (Codice del Terzo settore);
d) il beneficiario o qualunque dei partners interrompano o modifichino, senza la previa autorizzazione della Pubblica Amministrazione, l’esecuzione del progetto finanziato;
e) il beneficiario, anche in qualità di capofila, compia gravi inadempienze nell’attività di reporting e/o nella comunicazione dei dati inerenti al monitoraggio;
e) il beneficiario o qualunque dei partners compiano gravi irregolarità contabili, rilevate in sede di controllo della rendicontazione o emerse in sede di eventuali controlli in itinere;
f) il beneficiario o qualunque dei partners eroghino le risorse per attività a favore di destinatari diversi da quelli previsti dal progetto;
g) siano apportate, rispetto al progetto approvato, variazioni sostanziali relative agli elementi che, in sede di valutazione hanno determinato il punteggio finale, senza autorizzazione;
h) in via generale, vengano accertate gravi irregolarità e/o situazioni dalle quali risulti un uso delle risorse pubbliche non conforme alle finalità del presente Avviso o il mancato rispetto delle condizioni dallo stesso stabilite;
i) il rendiconto non venga presentato nei termini indicati.
Il contributo concesso sarà oggetto di rideterminazione, con riduzione proporzionale per il ripristino della quota percentuale originariamente concessa qualora:
a) la spesa finale rendicontata, ritenuta ammissibile dalla Regione secondo quanto indicato al precedente punto 10.3, risulti inferiore a quanto assunto in sede di concessione del contributo;
b) le quote di cofinanziamento realizzate, anche con ricorso ad altri contributi pubblici o privati, risultino superiori a quanto originariamente assunto in sede di concessione del contributo;
c) successivamente alla presentazione della domanda o in corso di realizzazione progettuale uno o più partners si sciolgano dai vincoli assunti con l’ATS, sempre che sia possibile la prosecuzione del progetto ed a condizione che non sia integrata alcuna causa di revoca.
Eventuali importi erogati e non spettanti vanno restituiti alla Regione secondo le modalità di cui all’articolo 49 della LR n. 7/2000.
Se l’importo rendicontato risulti inferiore al 50% del finanziamento concesso, il contributo verrà revocato con obbligo di restituzione delle somme percepite, secondo quanto previsto dall’articolo 49 della LR n. 7/2000.
La Regione si riserva in ogni caso di effettuare controlli e disporre eventuali atti di autotutela amministrativa anche nel corso della realizzazione dei progetti.
La Regione provvede a escutere la fideiussione a tutela del credito vantato alla restituzione degli importi contributivi.
17. CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA
La Regione si riserva la facoltà, a suo insindacabile giudizio, di revocare, modificare o annullare il presente Avviso pubblico, qualora ne ravvedesse l’opportunità per ragioni di pubblico interesse, senza che per questo i soggetti proponenti possano vantare diritti nei confronti della Regione Friuli Venezia Giulia. Con provvedimento del Direttore competente potranno essere apportate modifiche di natura non sostanziale al testo del presente Avviso.
La presentazione della domanda comporta l’accettazione di tutte le prescrizioni del presente Avviso.
18. INFORMAZIONI
Per informazioni relative al presente Avviso è necessario riferirsi alla Direzione centrale salute, politiche sociali e disabilità, Servizio politiche per il Xxxxx xxxxxxx, Xxxx X. Xxxxx 0, Xxxxxxx.
Il testo dell’Avviso, la modulistica e successivamente ogni altro atto relativo al procedimento saranno disponibili nel sito internet regionale xxx.xxxxxxx.xxx.xx – nella sezione dedicata.
19. FORO COMPETENTE
Per eventuali controversie derivanti o connesse al presente Avviso sarà competente in via esclusiva il Foro di Trieste.