ISOPENSIONE
ISOPENSIONE
La Legge 92/2012 - consente alle aziende e i lavoratori a fine carriera, di concordare la cessazione anticipata del rapporto di lavoro in attesa di raggiungere la pensione.
La Legge di bilancio 2018 estende la possibilità di cessazione anticipata chiamata isopensione fino a 7 anni.
Condizioni per usufruire della isopensione
L’azienda deve avere più di 15 dipendenti
Dev’essere stipulato un accordo tra azienda e sindacati dei lavoratori ed accettato dall’INPS
Condizioni a garanzia
È consentito di chiudere il rapporto di lavoro con un anticipo sino ad un massimo di 7 anni sulla pensione a patto che l'azienda esodante corrisponda, con oneri interamente a suo carico, un assegno ai lavoratori di importo equivalente alla pensione ovvero assegno di isopensione per l'intero periodo di esodo, sino al perfezionamento dei requisiti per il pensionamento.
L’importo percepito di isopensione
Una delle principali problematiche per i lavoratori sta nella corretta determinazione della misura di tale assegno che, è bene ricordarlo, non è una pensione vera e propria ma assume una natura speciale al pari degli assegni straordinari di settore erogati dai Fondi settoriali.
Il valore della prestazione è pari all'importo del trattamento pensionistico che spetterebbe al lavoratore al momento di accesso alla prestazione medesima, in base alle regole vigenti, esclusa la contribuzione figurativa correlata che il datore di lavoro si impegna a versare per il periodo di esodo.
Ad esempio un lavoratore accede all’isopensione prima del raggiungimento degli anni di contribuzione necessari, l’assegno di isopensione sarà calcolato sulla base dei contributi effettivamente versati a quella data con le normali regole di calcolo di una pensione applicando, per la determinazione della quota contributiva dell'assegno, il coefficiente di trasformazione previsto per l'età di anagrafica al momento dell’accesso all’anticipo pensionistico.
Ulteriore incognita sono gli effetti dei futuri adeguamenti alla speranza di vita che scatterebbero nel 2019.
Eventuali benefici pensionistici utili per il diritto e la misura, previsti da specifiche disposizioni legislative (ad esempio: maggiorazione del periodo di servizio effettivamente svolto da soggetti portatori di invalidità superiore al 74%, benefici amianto, ecc.) devono essere comunque valutati ai fini del diritto e della determinazione dell’importo pensionistico.
L’importo in Pensione
Una volta raggiunti i requisiti per la pensione, si avrà diritto ad una prestazione trasformata in pensione con riliquidazione sulla base dell'anzianità contributiva piena e con applicazione, per la determinazione della quota contributiva della pensione, del coefficiente di trasformazione legato all'età effettiva.
L'assegno di isopensione sarà quindi, almeno di regola, sempre di importo leggermente inferiore alla pensione che il lavoratore percepirà alla cessazione dell'assegno in quanto carente della contribuzione correlata versata dall'azienda e perchè calcolato sulla base di coefficienti di trasformazione più bassi rispetto al momento del pensionamento.
Gli aspetti fiscali
1) sull’importo della prestazione non è attribuita la perequazione automatica per cui l'importo non cambia per effetto dell'inflazione.
2) non spettano i trattamenti di famiglia (ANF).
3) non possono essere effettuate trattenute per il pagamento di oneri, ad esempio … per riscatti e ricongiunzioni che devono quindi essere interamente versati prima dell’accesso alla prestazione; per cessione del quinto dello stipendio; per mutui ecc.
4) la prestazione, non è reversibile ai superstiti. In caso di decesso del beneficiario, ai superstiti viene liquidata la pensione indiretta, con le norme ordinarie, tenendo conto anche della contribuzione figurativa correlata versata in favore del lavoratore durante il periodo di erogazione della prestazione.
5) dal punto di vista fiscale la prestazione di isopensione è considerata reddito da lavoro dipendente, dunque dà diritto all'applicazione delle detrazioni legate al reddito previste per il lavoro dipendente che sono leggermente più favorevoli rispetto a quelle previste per il reddito da pensione.
6) consente l'attribuzione anche del bonus degli 80 euro previsto dal Dl 90/2014 ove il reddito annuo del titolare risulti situato entro i 26 mila euro. Tale beneficio non è invece previsto per i pensionati: dunque al momento della trasformazione in pensione il titolare dell'isopensione perde tale beneficio.
7) l'isopensione, al pari della pensione, è corrisposta per 13 mensilità annue e consente al percettore di reimpiegarsi in attività di lavoro (subordinato o autonomo) senza subire alcuna decurtazione dell'importo.
8) per effetto dell'abolizione della penalizzazione sulla pensione anticipata (taglio dell'1- 2% per ogni anno di anticipo rispetto all'età di 62 anni) con la legge di bilancio per il 2017 anche gli assegni di isopensione non subiscono più tale penalità.
L’analisi della futura Isopensione e della Pensione
Prima di tutto dobbiamo sapere che nel 2018 a livello contributivo è 42 anni e 10 mesi un anno in meno per le donne che diventerà 43 anni e 3 mesi nel 2019-2020 mentre quella di vecchiaia è 66 anni e 7 mesi per il 2018 e diventa 67 anni nel 2019-2020.
Con l’anticipo di 7 anni si può andare in pensione se si raggiunge la il periodo di contribuzione o quello di vecchiaia quindi si potranno avere i seguenti casi aggiungendo i 7 anni alla fine del periodo:
OK max anni contributi OK max anni contributi NO max anni contributi
OK max età prevista NO max età prevista OK max età prevista
Per il secondo caso ed il terzo consigliamo di rivolgersi al nostro patronato per evitare sorprese richiedendo l’ECOCERT e facendo delle similuzioni\calcoli e verifica situazione contributiva.
XXX XXXXXXXX XXXXXXXX 00 00000 XXXX 0805537802
La copertura dell’assegno di isopensione
L’accordo per un eventuale esodo deve prevedere la copertura da parte dell'azienda esodante degli oneri interamente a suo carico, un assegno ai lavoratori di importo equivalente alla pensione ovvero assegno di isopensione per l'intero periodo di esodo, sino al perfezionamento dei requisiti per il pensionamento.
Quindi è importante stabilire in anticipo come l’azienda deciderà di versare tale somma se in un'unica soluzione, coprendola da fideiussione oppure in modo annuale considerato anche che si vocifera una socetarizzazione e travaso di debiti fra le varie società.
Dichiarazione aziendale
Innanzi tutto non è condivisibile la dichiarazione aziendale “il mancato accordo determina il superamento degli oneri di ristrutturazione accantonati” dopo tanti anni di sacrifici da parte dei lavoratori TELECOM, ricordiamo che franchigia e timbratura in postazione sono ancora applicati e che la solidarietà secondo Noi ha raggiunto gli obiettivi prefissati.
Il nostro punto di vista
CISAL COMUNICAZIONE PUGLIA ha messo a disposizione dei suoi iscritti e simpatizzanti le sue strutture per la verifica dei requisiti dei lavoratori e degli eventuali importi sia come isopensione che come futura pensione.
Circa una 50 di lavoratori hanno richiesto tramite il nostro Patronato l’ECOCERT e tramite un nostro consulente che ha fatto gli opportuni calcoli hanno saputo in anticipo l’importo approssimato della isopensione.
Questo permetterà al lavoratore qualora chiamato di conoscere già la sua situazione e valutare meglio anche eventuali proposte aziendali.
Chiaramente il servizio come Sindacato è stato offerto gratuitamente.
Le verifiche hanno messo in evidenza anche situazioni da sanare a livello INPS poiché nate da “pasticci” legati a passaggi in TELECOM dalle diverse aziende come per esempio ASST.
Per queste situazioni le nostre strutture stanno già operando per sanare la posizione contributiva dei lavoratori.
Il Segretario Regionale Puglia