TURISMO E
TURISMO E
SOSTENIBILITÀ
LA SOSTENIBILITÀ NELLE IMPRESE DEL SETTORE TURISTICO E GLI
STRUMENTI
DI ASSESSMENT PROMOSSI DALLA CAMERA DI COMMERCIO
Come una gestione sostenibile delle imprese può attirare finanziamenti
29 febbraio 2024
Xxxx Xxxxxx
Il contesto - Sviluppo Sostenibile
Entrato in vigore nel 2016, i Paesi che lo hanno sottoscritto si impegnano a mantenere l'aumento della temperatura media globale ben al di sotto di 2°C in più rispetto ai livelli preindustriali e di proseguire gli sforzi per limitarlo a 1,5°C.
AGENDA 2030
Sottoscritta nel 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU è costituita da 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals, SDGs, da raggiungere in ambito ambientale, economico, sociale e
istituzionale entro il 2030. 2
Green Deal europeo
Con il Green Deal l’UE si è impegnata a ridurre del 55% le emissioni di gas serra entro il 2030 (rispetto al 1990) e a raggiungere la neutralità climatica al 2050.
Il raggiungimento di questi obiettivi implicherà uno sforzo di grandi dimensioni in termini di risorse economiche e, per tale ragione, il supporto dei capitali privati sarà di fondamentale importanza.
Da qui la necessità di indirizzare la finanza privata verso scelte sostenibili, creando un framework normativo e regole chiare e univoche.
FONTE: xxxxx://xxx.xxxxxxxxx.xxxxxx.xx/xx/xxxxxxxxxxxx/xxxxx-xxxxxxxxx-xx/
Cos'è la finanza sostenibile?
La "finanza sostenibile" rappresenta un approccio finanziario che incorpora nei processi decisionali di investimento i fattori ESG (Ambiente, Sociale, Governance), orientando i fondi verso progetti e attività a lungo termine che promuovono la sostenibilità. In altre parole, la finanza sostenibile applica i principi dello sviluppo sostenibile al mondo finanziario.
«Investimento sostenibile»: investimento in un’attività economica che contribuisce a un obiettivo ambientale, misurato, [..] o un investimento in un’attività economica che contribuisce a un obiettivo sociale [..] o un investimento in capitale umano o in comunità economicamente o socialmente svantaggiate a condizione che tali investimenti non arrechino un danno significativo a nessuno di tali obiettivi e che le imprese che beneficiano di tali investimenti rispettino prassi di buona governance, in particolare per quanto riguarda strutture di gestione solide, relazioni con il personale, remunerazione del personale e rispetto degli obblighi fiscali. (Fonte: SFDR-REGOLAMENTO (UE) 2019/2088)
Framework normativo europeo
L'Unione Europea ha sviluppato un quadro normativo articolato e in continua evoluzione per
promuovere la finanza sostenibile e sostenere gli obiettivi di sviluppo sostenibile.
SFDR - Sustainable Finance Disclosuíe Regulation
Pia⭲o d’Azio⭲c pcí la
finanza sostenibile
ľassonomia EU
Regolamento Low Caíbon
Benchmaíks
Nel marzo 2018, la Commissione Europea ha introdotto il "Piano d'Azione per la finanza sostenibile" con l'obiettivo di promuovere gli investimenti privati sostenibili in aggiunta agli investimenti pubblici e finanziare azioni e progetti del Green Deal europeo.
Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR)
Regolamento (UE) 2019/2088
(e suc. REGOLAMENTO UE 2020/852)
La SFDR richiede ai partecipanti al mercato finanziario e ai consulenti con sede in EU o che commercializzano prodotti a clienti con sede in EU di pubblicare informazioni sui principali impatti negativi (PAI) dei loro investimenti sui "fattori di sostenibilità", cioè sugli aspetti ambientali e sociali.
Gli obblighi di informativa previsti dalla SFDR riguardano:
✔ informazioni sulle politiche per l'identificazione e l'attribuzione di priorità agli indicatori di sostenibilità e ai principali impatti negativi sulla sostenibilità;
✔ una descrizione dei principali impatti negativi sulla sostenibilità e delle azioni intraprese dall'entità per affrontarli;
✔ il grado di allineamento dell'entità con gli obiettivi dell'Accordo di Parigi.
“The European Commission is exploring the possibility of introducing a new label which encompasses all Environmental, Social and Governance (ESG) pillars.”
Official website of the European Union
Tassonomia Europea (Regolamento UE 2020/852)
È stata introdotta per fornire chiarezza e certezza agli investitori e ai responsabili delle decisioni. L'obiettivo è quello di fornire una guida agli operatori del mercato per riconoscere gli investimenti sostenibili e allocare le risorse in modo efficiente.
In vigore da luglio 2020, il Regolamento è accompagnato da una serie di criteri tecnici per definire le attività sostenibili, pubblicati sotto forma di Atti delegati.
La Tassonomia individua sei obiettivi ambientali e climatici:
1. mitigazione dei cambiamenti climatici;
2. adattamento ai cambiamenti climatici;
3. uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine;
4. transizione verso l’economia circolare, con riferimento anche a riduzione e riciclo dei rifiuti;
5. prevenzione e riduzione dell’inquinamento dell’aria, dell’acqua o del suolo;
6. protezione e ripristino della biodiversità e della salute degli ecosistemi.
Il principio del DNSH – definizione e applicazione
Tutte le misure inserite nei PNRR devono essere conformi al principio DNSH ed è compito degli Stati membri dimostrarne il rispetto.
I progetti e le riforme proposti nel Piano sono stati valutati considerando questi criteri.
Secondo la Tassonomia un’attività economica, per
essere definita sostenibile:
● deve contribuire in modo sostanziale ai 6 obiettivi ambientali,
● non deve arrecare danno a nessuno dei restanti
obiettivi (principio DNSH),
● essere svolta nel rispetto di garanzie sociali minime (per esempio, quelle previste dalle linee guida dell’OCSE e dai documenti delle Nazioni Unite).
Il ruolo delle banche nel promuovere i finanziamenti sostenibili
Il sostegno finanziario alle imprese
Nella pubblicazione dell’EBA - European Bank Authority di dicembre 2019 (EBA action plan on sustainable finance), viene descritta la road map per l’applicazione di principi di sostenibilità a livello europeo.
Molto chiaramente l’EBA, sin dall’incipit del documento, chiede che le
società finanziarie comincino a porre in essere azioni su almeno 3 aree:
1) Definizione di Strategia prospettica di medio lungo periodo
2) Processo di risk management
3) Concessione del credito e valutazione della clientela.
A maggio 2020 l’EBA ha pubblicato le linee guida sulla gestione e sul monitoraggio dei prestiti (Guidelines on Loan Origination and Monitoring) introducendo la valutazione dell’esposizione del cliente ai rischi ESG e del finanziamento dal punto di vista ambientale.
Il sostegno finanziario alle imprese
OBIETTIVO
primario è assicurare che nella concessione del credito alle imprese micro, piccole medie e grandi, i rischi ESG siano adeguatamente considerati e lo siano in modo trasparente.
In particolare, poi, se un istituto prevede speciali linee di credito rivolte a iniziative orientate alla sostenibilità, le linee guida chiedono che siano definiti con precisione i criteri che qualificano in tal senso i progetti da finanziare e gli strumenti di monitoraggio sull’effettivo utilizzo del credito stesso.
IN PRATICA
se un’azienda chiede un finanziamento a una banca, oltre ai tradizionali criteri di valutazione, l’Istituto di credito dovrà valutare il progetto alla base del finanziamento dal punto di vista dei rischi ESG.
Integíazione dei cíiteíi ESG nei modelli di píicing
Scelte che si ripercuotono sui clienti
Integíazione dei fattoíi ESG nella valutazione
delle gaíanzie
Integíazione dei cíiteíi ESG nella valutazione del meíito cíeditizio
Cosa viene chiesto alle Banche
Integíazione dei cíiteíi ESG nelle politiche e nelle stíategie
La Strategia EU e il sistema di direttive a
protezione di Ambiente, Società e
...competitività delle imprese europee
Reporting di sostenibilità
Nel 2014, l’Europa ha imposto l’obbligo di redazione di una Dichiarazione Non Finanziaria (DNF) da parte
delle società europee:
★ imprese di grandi dimensioni che costituiscono enti di interesse pubblico con più di 500 lavoratori
★ totale patrimoniale superiore ai 20 milioni di euro, o in alternativa,
★ il totale ricavi superiore ai 40 milioni.
Rendicontazione in Euíopa
In Euíopa, ciíca 11.000 aziende íedigono una Dichiaíazione Non Finanziaíia (DNF).
Xxxxxxxxxxxxxxx xx xxxxxx
Xx Xxxxxx, xxxxx 000 aziende íedigono una Dichiaíazione Non Finanziaíia (DNF) ai sensi del D. Lgs. 254/2016. Di queste la maggioí paíte sono società quotate.
Reporting di sostenibilità – CSRD (EFRAG)
La nuova CSRD – Corporate Sustainability Reporting Directive di sostenibilità (approvata a fine 2022) richiederà la pubblicazione di relazioni periodiche sugli impatti.
L'applicazione del regolamento avverrà in fasi progressive:
❏ 1° gennaio 2024 (pubblicazione nel 2025 sui dati 2024) - imprese già obbligate alla dichiarazione non finanziaria
❏ 1° gennaio 2025 (pubblicazione nel 2026 sui dati 2025) grandi imprese, ovvero aziende con almeno due dei seguenti criteri: più di 250 dipendenti, ricavi superiori ai €50 milioni, totale attivo superiore ai €25 milioni.
❏ 1° gennaio 2026 (pubblicazione nel 2027 sui dati 2026) PMI quotate. Quest'ultime possono scegliere di posticipare l'adempimento di due anni, quindi arrivare alla prima pubblicazione nel 2029 sui dati del 2028.
L’informativa di sostenibilità dovrà essere pubblicata con la Relazione sulla gestione e
sottoposta a una assurance esterna.
Reporting di sostenibilità – CSRD (EFRAG)
La Commissione Europea ha delegato lo sviluppo del set di standard generali all'European Financial Reporting Advisory Group
(EFRAG), gli standard sono stati definiti come “EU Sustainability Reporting Standards - ESRS”.
L'European Financial Reporting Advisory (EFRAG) è un ente di natura tecnica, non politica, che si occupa dei principi contabili a livello internazionale.Insieme all'Accounting
Regulatory Committee, di natura politica, l'EFRAG concorre al procedimento di omologazione dei principi di contabilità.
Gli standard pubblicati sono strutturati in 4 set principali (ai quali si aggiungono delle appendici) e affrontano i temi sintetizzati di seguito:
❖ Cross-cutting Standard-coprono contenuti di carattere generale sui 3 temi ESG tra i quali: strategia, governance e analisi di doppia materialità;
❖ Standard ambientali – regolano la rendicontazione in ambito di cambiamento climatico, inquinamento, risorse idriche e marine, biodiversità, uso delle risorse ed economia circolare;
❖ Standard Sociali – definiscono rapporto con il lavoratori, impatti sulle comunità, rapporto con i consumatori e gli utenti finali;
❖ Standard Governance – impattano la gestione del rischio e controlli interni, condotta aziendale.
EU Corporate Sustainability Due Diligence (CSDD) Directive
La condotta delle società in tutti i settori dell'economia è fondamentale per il successo della transizione dell'Unione a un'economia verde e climaticamente neutra, in linea con il Green Deal europeo, e per il conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'ONU, compresi i rispettivi obiettivi in materia di diritti umani e ambiente.
Dato il numero rilevante di fornitori nell'Unione e nei paesi terzi e la complessità generale delle catene del valore, le società dell'UE, comprese quelle di grandi dimensioni, incontreranno difficoltà a individuare e limitare i rischi legati al rispetto dei diritti umani o agli impatti ambientali.
In questo contesto l’UE introduce il dovere di diligenza nella catena del valore come strumento per individuare i rischi e rafforzare la resilienza di fronte a cambiamenti improvvisi del prossimo futuro
EU Corporate Sustainability Due Diligence (CSDD) Directive
CAMPO DI APPLICAZIONE
La Direttiva si applicherà alle imprese con un fatturato superiore a € 150M e più di 500 dipendenti. Oppure € 40M e 250 dipendenti se operante in uno dei seguenti settori: tessile e calzaturiero, agricoltura, silvicoltura, pesca o estrazione e commercio di minerali.
IMPAľľA SUGLI AMBIľI E + S
L’impegno è su diritti umani e ambiente. Le aziende dovranno rendicontare, azzerare o mitigare gli impatti negativi delle loro attività sul rispetto dei diritti umani, come il lavoro minorile e lo sfruttamento dei lavoratori, e sull'ambiente, come l'inquinamento e la perdita di biodiversità.
COSA RICHIEDE LA CSDD
- integrazione del processo di due diligence nelle procedure aziendali
- identificare gli impatti (anche potenziali) negativi in ambito diritti umani e ambiente
- prevenzione/mitigazione dei potenziali impatti
- azzeramento/riduzione degli impatti presente
- formalizzazione di procedure di reclamo
- pubblicazione dei risultati di due diligence
So⭲o píc:istc :cíirickc di tcízc paíti i⭲dipc⭲dc⭲ti
Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM)
A maggio 2023 è entrato in vigore il Regolamento EU 2023/956 che ha istituito il Carbon Border Adjustment Mechanism. Questa misura prevede l’introduzione di un extra-costo ambientale per alcune merci prodotte all’estero e importate in UE.
Tale costo dovrà essere calcolato sulla base delle emissioni di gas serra (GHG) delle merci.
Obiettivi
• Garantire che gli sforzi di riduzione delle emissioni in UE non vengano vanificato da un aumento delle emissioni al di fuori dei confini
• Incoraggiare una produzione industriale più pulita nei paesi non membri dell’UE
• Riequilibrare la competitività dell’industria EU
6 settori interessati:
• Cemento
• Ferro e acciaio
• Fertilizzanti
• Alluminio
• Elettricità
• Idrogeno
Nel periodo transitorio che durerà fino a fine 2025 le aziende dovranno rendicontare trimestralmente queste emissioni. Dal 2026 entrerà in vigore il meccanismo dei certificati CBAM (1 tonnellata di CO2), con definizione del prezzo.
19
I percorsi di innovazione sostenibile e di cambiamento del business model
La catena del valore e la sostenibilità
Gli strumenti a disposizione delle imprese
• Consigli pratici su come le imprese possano sviluppare e implementare una
strategia aziendale sostenibile.
La misurazione degli impatti ESG dell’azienda
● Il controllo e la gestione degli impatti da parte di un’azienda deve partire sempre da una fase iniziale di
misurazione degli impatti stessi.
● Non è possibile ridurre/mitigare gli effetti di un impatto se non si misura il punto di partenza.
● E’ importante che le metriche di misurazione siano chiare, univoche, applicabili in diversi contesti/settori,
per garantire la comparabilità dei risultati e la loro comprensione agli stakeholder.
Gli standard internazionali utilizzati per la reportistica di sostenibilità, così come i rating ESG, forniscono indicatori e metriche da valutare per misurare le performance ESG di un’azienda.
Oggi ci focalizzeremo sui principali strumenti di misurazione degli
impatti ambientali di un’azienda/prodotto in termini di emissioni di
gas serra (GHG).
Carbon Footprint di organizzazione
Standard di riferimento
ISO 14064-1:2019
(Organizzazione)
GHG Protocol
La Carbon Footprint è la misura delle emissioni di GHG generate
direttamente o indirettamente da un’organizzazione.
La Carbon footprint è uno strumento utile al fine di:
• Identificare e quantificare l’impatto delle sorgenti emissive aziendali
• Costruire nuovi indicatori di performance economica (costo €/CO2
ton)
• Calcolare l’intensità carbonica dell’azienda (unità di prodotto venduto)
• Analizzare opportunità di miglioramento delle performance e riduzione delle emissioni
Categorie a monte dell’azienda
1. Beni e servizi acquistati
2. Beni strumentali
3. Attività correlate a combustibile ed energia
4. Trasporto e distribuzione a monte
5. Rifiuti generati durante le attività
6. Viaggi d'affari
7. Spostamento casa-lavoro dei dipendenti
8. Beni in leasing a monte
Categorie a valle dell’azienda
9. Trasporto e distribuzione a valle
10. Elaborazione dei prodotti venduti
11. Utilizzo dei prodotti venduti 12.Trattamento di fine ciclo dei prodotti venduti
13. Beni in leasing a valle
14. Franchising
15. Investimenti
Le 15 categorie dello Scope 3
Carbon Footprint di organizzazione
GHG Protocol xxxxx://xxxxxxxxxxx.xxx/
LCA- Life Cycle Assessment
La metodologia LCA è l’approccio ideale per analizzare e comunicare le performance ambientali di un prodotto/servizio perché:
● considera tutte le fasi del ciclo di vita di un prodotto/servizio
● valuta diverse “categorie d’impatto” = problemi ambientali (global warming, water scarcity, acidificazione,
eutrofizzazione, ecc.)
Norme di riferimento:
• UNI EN ISO 14040:2021 Gestione ambientale - Valutazione del ciclo di vita - Principi e quadro di riferimento
• UNI EN ISO 14044:2021 Gestione ambientale - Valutazione del ciclo di vita - Requisiti e linee guida
Gli strumenti di valutazione degli impatti ambientali a prova di Greenwashing
Ḻ’ḺCA è la basc mctodologica pcí l’adcsio⭲c a di:císi píogíammi, sta⭲daíd c sckcmi
⭲azio⭲ali c i⭲tcí⭲azio⭲ali
ISO 140G7
Raccomanda zione 2013/179/CE
CARBON IOOľPRINľ DI PRODOľľO/SERVIZIO
EPD - ENVIRONMENľAḺ PRODUCľ DECḺARAľION
PEI - PRODUCľ ENVIRONMENľAḺ
IOOľPRINľ
● Quantifica le emissioni di gas serra lungo l’intero ciclo di vita di un
prodotto/servizio.
● Lo studio può essere realizzato seguendo le cosiddette PCR – Product Category Rules, ossia un insieme di criteri e requisiti specifici per categoria di prodotto/servizio
● ETICHETTE DI TIPO III ISO 14025, Aiutano a comunicare le performance
ambientali dei prodotti (non solo la carbon footprint)
● Garantiscono una maggiore confrontabilità degli impatti di prodotti della stessa categoria in quanto gli studi devono essere realizzati secondo le PCR di riferimento
● Basata su regole di prodotto specifiche (PEFCR) create coinvolgendo coinvolti cluster di aziende che rappresentano una quota superiore al 50% del mercat
● Definizione di indicatori di confronto per ogni categoria/prodotto
MADE GREEN IN IľAḺY
● Definizione dei benchmark nelle “regole per categoria di prodotto - RCP”, che devono essere elaborate da un gruppo di aziende rappresentative di più del 50% del mercato
● Concessione del logo ai prodotti che ricadono nelle classi di performance più alte (superiore o uguale al benchmark)
Green Claims
Le “asserzioni ambientali” si riferiscono alla pratica di suggerire che un prodotto o servizio sia meno
dannoso per l’ambiente rispetto ai prodotti concorrenti, per il modo con cui è realizzato, smaltito, per il ridotto uso di energia, ecc. Nel caso di affermazioni non veritiere, ingannevoli o non verificate si parla di greenwashing.
A livello europeo si sta lavorando a due proposte di Direttive sui Green Claims per evitare la diffusione di comunicazioni non corrette sulle prestazioni ambientali dei prodotti.
Divieto di usare un marchio di sostenibilità che non sia basato su un sistema di certificazione o non stabilito da autorità pubbliche (EPD, PEF, ecc.)
Divieto di usare dichiarazioni ambientali su tutto il prodotto ma che riguardano solo un determinato aspetto.
Divieto di usare claim generici se non si è in grado di dimostrare l’eccellenza della performance ambientale (es. attraverso Ecolabel, etichette di tipo I
ISO 14024).
29
íiduzio⭲c dcllc cmissio⭲i di CO2, crricic⭲za
c⭲cígctica, crricic⭲za ⭲cll’"tilizzo dcllc íisoísc
⭲atuíali (cs. acqua);
E
I Rating ESG valutano l'impatto ambientale, sociale e di governance di un'azienda.
Restituiscono:
q"alità dcll’ambic⭲tc di la:oío, íclazio⭲i si⭲dacali, co⭲tíollo dclla catc⭲a di roí⭲ituía, íispctto dci diíitti uma⭲i;
S
● un giudizio sintetico che certifica la solidità di un emittente o di un titolo dal punto di vista dell'impegno in ambito ambientale, sociale e di governance.
● le azioni e le politiche di un'azienda relative all'ambiente, alla società e alla sua governance interna.
co⭲siglicíi i⭲dipc⭲dc⭲ti, politickc di di:císità dci CdA, ícmu⭲cíazio⭲c ma⭲agcí collcgata a obictti:i ESG
G
La valutazione ESG offre una visione completa delle pratiche aziendali e del loro impatto sulla sostenibilità, fornendo agli investitori un quadro informativo essenziale per prendere decisioni informate riguardo agli investimenti.
indici ESG progettati per aiutare gli investitori istituzionali a confrontare in modo più efficace le performance degli investimenti ESG e gestire, misurare e rendicontare gli impegni
Agc⭲zic di Rati⭲g
Metodologie peí valutaíe le stíategie ESG delle aziende
metodologie di calcolo per valutare la strategia ESG delle aziende e la loro preparazione ad affrontare rischi e opportunità del futuro, il cui risultato è diretto soprattutto a valutare potenziali rischi di credito
Rati⭲g pcí acccsso al cícdito
Stíumenti di valutazione dell’appíoccio alla sostenibilità in ottica di íesilienza
Strumenti per valutare la sostenibilità delle aziende
tramite un’analisi di questionari
e dati pubblici, funzionali
all’elaborazione di uno score in grado di restituire la propensione alla sostenibilità ambientale, sociale e di governance
Rati⭲g di posizio⭲amc⭲to stíatcgico
Peícoísi stíategici di valutazione delle peífoímance ESG.
Strumenti di valutazione delle performance di sostenibilità che generalmente restituiscono dei punteggi sui tre ambiti ESG. In generale le metodologie e gli algoritmi utilizzati non sono di dominio pubblico.
Rati⭲g píopíictaíi pcí PMI
Stíumenti digitali di autovalutazione o valutazione guidata delle peífoímance ESG
Il 13 giugno 2023, la Commissione ha presentato una proposta relativa a un regolamento sulla trasparenza e l'integrità delle attività di valutazione ESG, nell'ambito della sua rinnovata strategia di finanza sostenibile, lanciata nel 2021.
➔ I rating ESG sono diventati cruciali nei mercati finanziari, ma attualmente soffrono di mancanza di trasparenza e chiarezza
➔ L'obiettivo è aumentare la trasparenza sulle metodologie ESG, prevenire i conflitti di interesse e migliorare l'affidabilità delle valutazioni. Ciò aiuterà gli investitori a prendere decisioni più informate e le imprese a gestire meglio i rischi e l'impatto delle loro operazioni, contribuendo alla transizione verso una finanza sostenibile.
Grazie xxxxxxxxxxxxx@xxxxxx.xx xxx.xxxxxx.xx
Xxxx Xxxxxx
Partner Soin Company
Linkedin: Soin Company
TURISMO E SOSTENIBILITÀ
LA SOSTENIBILITÀ NELLE IMPRESE DEL SETTORE TURISTICO E GLI STRUMENTI DI ASSESSMENT PROMOSSI DALLA CAMERA DI COMMERCIO
SUSTAINability
STRUMENTO DI AUTOVALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE DI SOSTENIBILITÀ DELLE IMPRESE
2S febbraio 2024
Xxxxx Xxxxxxxxx
SOSTENIBILITÀ: CHE COSA VUOL DIRE E COME SI APPLICA NELL’IMPRESA
PRIMA
AMBIENTE
SOSTENIBILITÀ?
FILANTROPIA
MARKETING
STRATEGIA
ORA
2
SOSTENIBILITÀ: DA DOVE DEVO PARTIRE?
Cosa mi serve fare o applicare in azienda?
Cosa posso fare per cambiare il modello
di business?
Xxxx vuole dire nelle mia realtà aziendale e produttiva essere sostenibile?
E soprattutto…perché devo farlo?
3
CARATTERISTICHE DELLO STRUMENTO
Si rivolge il particolare alle micro-piccole-medie imprese di tutti i settori economici, con personalizzazioni nei 3 principali comparti: agricolo, manifatturiero, servizi.
Indaga il posizionamento dell’impresa rispetto ad una o più delle tre dimensioni della sostenibilità includendo anche una valutazione del livello di innovazione tecnologica e digitale («doppia transizione»).
Restituisce una fotografia in linea ai principali orientamenti e strategie globali sul tema dello sviluppo sostenibile e suggerimenti operativi rispetto ai gap di sostenibilità riscontrati.
4
1 - RESPOSANBILITÀ DI PRODOTTO/SERVIZIO |
2 - CATENA DI FORNITURA |
3 - CAPITALE UMANO |
4 - CAPITALE SOCIALE |
5 - CLIENTI |
SOSTENIBILITÀ
SOCIALE
1 - CONSUMI ENERGETICI |
2 - CONSUMI IDRICI |
3 - CIRCOLARITÀ |
4 - EMISSIONI E IMPATTI |
5 - GESTIONE DEI RIFIUTI |
6 – MOBILITÀ E LOGISTICA |
1 – INNOVAZIONE |
2 - STRATEGIA E GOVERNO DELLA SOSTENIBILITÀ |
3 – VALORI, ETICA E TRASPARENZA |
4 – FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO |
5 – COMUNICAZIONE INTERNA/ESTERNA |
5
ANAGRAFICA (10 DOMANDE)
SELEZIONE SETTORE PRODUTTIVO
SERVIZI
(15 DOMANDE)
AGRICOLTURA
(22 DOMANDE)
MANIFATTURA
(22 DOMANDE)
AMBIENTALE
RICHIESTA SERVIZI APPROFONDIMENTO DALLA CCIAA
GOVERNACE
(20 DOMANDE)
SOCIALE
(17 DOMANDE)
SELEZIONE AMBITO DI VALUTAZIONE
6
6
PERFORMANCE ESG
7
COMPATIBILITÀ ALLA PRASSI DI RIFERIMENTO UNI 134:2022
8
COMPATIBILITÀ AGENDA 2030
9
COMPATIBILITÀ GRI
10
GESTIONE DELLE FASI DEL PROCESSO
SOSTENIBILITÀ
SOCIALE
11
LIVELLO DI DIGITALIZZAZIONE
12
VALUTAZIONE COMPLESSIVA
In questa sezione sono rappresentati i risultati complessivi raggiunti
dall’impresa in ciascuna delle tematiche di sostenibilità nelle quali è stato scelto di misurarsi.
Sulla base delle risposte fornite, l’impresa si colloca su un livello di sostenibilità.
13
SOST. AMBIENTALE
65%
38%
35%
21%
33%
23%
34%
17%
13%18%
48%
32%37%
32%
38%
28%
18%
19%
16%21%
7%
15%
Consumi
energetici
Consumi
idrici
Circolarità Emissioni e
Impatto
Ambientale Media nazionale
Gestione dei
rifiuti
Mobilità
Resp.
Prodotto/servizio
Catena di fornitura
Captiale umano Capitale sociale Clienti media nazionale
SOST. GOVERNANCE VALUTAZIONE COMPLESSIVA
38%
29%
31%
31%
25%
28%
2
29%
24%
24%
8%
Innovazione Strategia e governo della sostenibilità
Valori, etica e
trasparenza
Formazione e
aggiornamento
Comunicazione
72%
60%
40% | ||||
25% | ||||
0% 3% 0% 0% |
Media nazionale
Iniziale Avviato Consapevole Avanzato
Media Nazionale 14
PERCHÉ UTILIZZARE SUSTAINability
PER CAPIRE IL LIVELLO DI SOSTENIBILITÀ
DEI PROPRI PROCESSI E ATTIVITÀ PRODUTTIVE, ED AVERE UN MAGGIORE CONTROLLO SUI RISCHI
AZIENDALI.
PER IL MIGLIORAMENTO DELLA REPUTAZIONE SIA VERSO GLI INVESTITORI CHE VERSO IL PERSONALE INTERNO
PER COMUNICARE MEGLIO ALL'ESTERNO L'IMPEGNO
NELLA SOSTENIBILITÀ, PERCHÉ AIUTA A CAPIRE I PROPRI PUNTI
DI FORZA E DI
DEBOLEZZA.
PER FACILITARE LA RENDICONTAZIONE DI SOSTENIBILITÀ E QUINDI L’ACCESSO AGLI INVESTIMENTI.
15
16