ACCORDO DI PROGRAMMA
ACCORDO DI PROGRAMMA
PER L’INSERIMENTO FORMATIVO E LAVORATIVO
DI CITTADINI IN CONDIZIONE DI SVANTAGGIO
PREMESSO CHE
A. L’occupazione lavorativa, diritto civile di ogni persona, assume un ulteriore valore, politico, sociale e riabilitativo, quando riguarda soggetti disabili e/o con svantaggio. Il lavoro, quale strumento di relazione con il mondo, è fondamentale nella determinazione dell’identità psico-sociale. Assicura possibilità di indipendenza e autonomia - anche economica - aiuta a definire l’identità personale, concorre alla definizione del livello di autostima e del riconoscimento esterno, rappresenta una delle opportunità più significative di contributo alla vita comunitaria. E’ l’elemento che, all’interno di un progetto personalizzato, spesso permette di uscire dal ruolo di assistito/ammalato per passare a quello di produttore, innanzitutto di senso, così come delinea il confine fra l’appartenenza al gruppo sociale e l’emarginazione dallo stesso. Il fare (e il saper fare), se rispettoso della costruzione di un campo di interessi, diventa strumento di significativi processi di inclusione e di integrazione, decisivi per il perseguimento di cittadinanza.
Una politica territoriale di salute, che non sia quindi semplice politica di servizi, ma visione globale di un sistema proteso a promuovere benessere individuale e comunitario, pone il tema dell’inserimento formativo e lavorativo in posizione centrale fra le aree strategiche. Intorno ad esso infatti, nel suo essere ambito di connessione fra i livelli preventivi, di cura e reinserimento, si può costruire un sistema di protezione sociale attiva, capace di offrire autonomia e sviluppo ai cittadini e non mera assistenza risarcitoria.
B. Occuparsi dell’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati, per Regioni, Enti Locali, AUSL, rientra fra i compiti di integrazione socio-sanitaria, così come ridefiniti dal recente quadro legislativo ( DL. 328 del 2000, DL 3 del 2001, Del. RER n° 309 del 2000).
E’ un tema, quindi, riconducibile in un percorso di pianificazione sociale integrato che abbia come fine quello di attivare – su medio e lungo periodo - un network di opportunità e di interventi sinergici per il miglioramento dei livelli di benessere individuale e collettivo di un territorio.
C. La provincia di Rimini si caratterizza per una ricchezza esperienziale nelle modalità formalizzate di avviamento alla formazione e al lavoro attraverso una pluralità di strumenti che attivano processi finalizzati al raggiungimento di opportunità occupazionali.
L’impianto attuale relativo all’area in questione ha, sostanzialmente, la presente configurazione:
COMUNI
(Servizi sociali- sportello sociale)
AUSL SERVIZI SOCIO-SANITARI (C.O.L-
Coordinamento opportunità lavorative)
CENTRO PER L’IMPIEGO
AMBITI DOVE E’ ESPRESSA ED ACCOLTA LA DOMANDA DI OCCUPAZIONE LAVORATIVA:
Mercato
Accompagnamento Progetti
Centro per l’impiego
Cooperazione
Enaip Mercato
Servizio
Collocamento Invio ai servizi Ausl Disabili (L. 68/99)
Servizio di orientamento e accompagnamento al lavoro
di fasce deboli
Il cittadino può rivolgersi alle tre realtà citate. Le tre realtà istituzionali sono in relazione complessa tra loro e svolgono le funzioni e i compiti relativamente di pertinenza. I Centri per l’Impiego della Provincia accolgono richiesta di lavoro di ogni cittadino; in particolare per categorie svantaggiate si utilizzano progetti specifici (collocamento mirato – servizio di accompagnamento…). La connessione con l’Ausl è forte attraverso processi codificati e non.
I Comuni (Servizi Sociali – Sportello Sociale) inviano i cittadini con bisogni socio- sanitari ai servizi dell’AUSL e, i cittadini con bisogni sociali ai servizi del Centro per l’impiego.
I servizi socio-sanitari hanno promosso per l’inserimento lavorativo una funzione di coordinamento C.O.L. (Coordinamento Opportunità lavorative) che ha compiti di ottimizzazione e implementazione dell’esistente e un mandato di integrazione interistituzionale sul tema.
D. La complessità dello scenario attuale necessita di una definizione metodologico- organizzativa più strutturata ed integrata. Tale definizione si rivela necessaria in relazione ad una pluralità di condizioni/elementi che si vanno configurando, fra i quali:
- rischio di cronicizzazione delle presenze nello stato di formazione permanente con scarso passaggio all’occupazione di postazioni lavorative nel libero mercato
- ampliamento del concetto di disagio con relative nuove tipologie di domande avanzate da soggetti con svantaggi e bisogni plurideterminati, non formalizzati e non riconducibili a categorie già normativamente tutelate;
- problematicità del mantenimento di una interrelazione socio sanitaria nei percorsi di presa in carico della persona;
- necessità di un’utilizzazione sempre più efficace delle risorse economiche pubbliche a fronte della crescente richiesta di aiuto;
- mercato del lavoro caratterizzato sempre più da forme “non standard”, flessibili, di impiego;
- possibili disfunzionalità nell’interconnessione fra i vari soggetti, istituzionali e non;
- domanda di partecipazione attiva espressa dai cittadini/utenti.
Visto il quadro normativo di riferimento :
• LEGGE 1990, N. 407; disposizioni in materia di assistenza, sanità e lavoro;
• LEGGE 8 NOVEMBRE 1991, N. 381: disciplina delle cooperative sociali;
• LEGGE 5 FEBBRAIO 1992, N. 104:legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone con handicap;
• LEGGE 24 GIUGNO 1997, N. 196: norme in materia di promozione dell’occupazione – tirocini formativi e di orientamento;
• DECRETO MINISTERIALE 25 MARZO 1998, N. 142: regolamento recante norme d’attuazione dei principi e dei criteri di cui all’articolo della l. 24 giugno 1997, n. 196, sui tirocini formativi e di orientamento;
• LEGGE 12 MARZO 1999, N. 68:norme per il diritto al lavoro dei disabili;
• LEGGE 8 NOVEMBRE 2000, n. 328: legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di intervento ai servizi sociali;
• LEGGE 14 FEBBRAIO 2003, N. 30:legge delega al governo in materia di occupazione e mercato del lavoro;
• LEGGE REGIONALE DEL 12 MARZO 2003, N. 2: norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali;
• D.Lgs. 10 SETTEMBRE 2003, N. 276: attivazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio 2003, n.30;
• DECRETO REGIONALE DEL 16 NOVEMBRE 0000 X. 000; programma annuale degli interventi e dei criteri di ripartizione delle risorse ai sensi dell´art. 47, comma
3, della legge regionale 12 marzo 2003, n. 2. Stralcio Piano Regionale degli interventi e dei Servizi sociali ai sensi dell’art. 27 L.R. 2/2003 - Anno 2004
• LEGGE REGIONALE 1 AGOSTO 2005, N. 17: norme per la promozione dell’occupazione, della qualità, sicurezza e regolarità del lavoro.
SENTITO il parere favorevole espresso dai soggetti interessati in merito ai contenuti dell’accordo di programma
TRA
Il presidente della Provincia di Rimini;
I Sindaci dei Comuni di Bellaria Igea Marina, Cattolica, Coriano, Gemmano, Misano Adriatico, Mondaino, Monte Colombo, Montefiore Conca, Montegridolfo, Montescudo, Morciano di Romagna, Poggio Berni, Riccione, Rimini, Saludecio, San Clemente, San Xxxxxxxx in Marignano, Santarcangelo di Romagna, Torriana e Verucchio;
Il Direttore Generale dell’Ausl di Rimini
SI STIPULA IL SEGUENTE ACCORDO DI PROGRAMMA
ADERISCONO:
• Fondazione ENAIP
• Legacoop della Provincia di Rimini
• Confcooperative Unione provinciale di Rimini
• Consorzio Sociale Romagnolo
• Associazioni di rappresentanza di categoria delle attività economiche
• Associazioni di utenti e di Famigliari
• Associazioni di volontariato
TITOLO I
PRINCIPI E DISPOSIZIONI GENERALI
1. L’Accordo di Programma è lo strumento specifico per assicurare, sul piano programmatico di allocazione delle risorse e di gestione degli accessi, la massima integrazione tra i servizi a favore della popolazione affetta da disabilità e disagio psico-sociale che presentano il bisogno di un inserimento lavorativo. Il fine è prevenire e ridurre i processi di emarginazione, tutelando la dignità e valorizzando il patrimonio umano e sociale.
• strutturazione a livello provinciale dell’intervento di inserimento lavorativo di persone svantaggiate;
• centralità territoriale del coordinamento degli interventi e integrazione socio- sanitaria tra servizi pubblici, privati e del terzo settore;
• coinvolgimento dei destinatari degli interventi nella programmazione, gestione e valutazione dei servizi;
• definizione di una politica sociale condivisa, volta all’individuazione di modelli e percorsi innovativi di sviluppo culturale ed economico, finalizzati alla promozione di processi di inclusione;
• promozione nella comunità locale di una riflessione culturale finalizzata al coinvolgimento delle rappresentanze delle categorie produttive e del mondo imprenditoriale sul ruolo e la responsabilità sociale dell’impresa;
• ottimizzazione delle risorse con potenziamento delle sinergie attivabili con le realtà produttive;
• raccordo con altri strumenti di programmazione, locali o centrali;
• valorizzazione del ricorso alle rappresentanze unitarie delle Cooperative di tipo B.
accordo, assicurando l’attento esame della sostenibilità economica dei programmi da loro attivati;
• la volontà di operare in un ambito di coordinamento e di programmazione provinciale nella allocazione delle risorse e nella gestione degli accessi;
• l’impegno di indirizzo politico teso a dare continuità sia agli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione sia agli interventi di assistenza e promozione sociale;
• l’intenzione di dare alla cittadinanza un quadro certo di servizi e prestazioni, dove l’unitarietà degli interventi possa evidenziare la distinzione fra le responsabilità di indirizzo politico e le responsabilità di gestione.
I soggetti sottoscriventi l’accordo che si impegnano a mettere a disposizione, direttamente o tramite convenzioni, strutture e risorse che favoriscano la formazione e l’inserimento occupazionale di cittadini non in grado di immettersi autonomamente nel mercato del lavoro sono:
• I Comuni di Bellaria Igea Marina, Cattolica, Coriano, Gemmano, Misano Adriatico, Mondaino, Monte Colombo, Montefiore Conca, Montegridolfo,
Montescudo, Morciano di Romagna, Poggio Berni, Riccione, Rimini, Saludecio, San Clemente, San Xxxxxxxx in Marignano, Santarcangelo di Romagna, Torriana e Verucchio;
• L’Azienda USL di Rimini;
• La Provincia di Rimini attraverso il Centro per l’Impiego
Aderiscono, accogliendone finalità e principi i seguenti soggetti:
• Fondazione ENAIP
• Legacoop della Provincia di Rimini
• Confcooperative Unione provinciale di Rimini
• Consorzio Sociale Romagnolo
• Associazioni di rappresentanza di categoria delle attività economiche
• Associazioni di utenti e di Famigliari
• Associazioni di volontariato
ART.3 – Principi dell’Accordo di Programma
1) Nell’esercizio delle loro funzioni i soggetti che aderiscono all'Accordo di Programma si atterranno ai principi di seguito indicati che definiscono il rapporto con il cittadino, i criteri di priorità e le relazioni tra i servizi:
- divisione tra le funzioni di indirizzo e controllo, le cui responsabilità sono demandate al Comitato di gestione dell’Accordo di Programma, e le funzioni di gestione delle risorse e di perseguimento degli obiettivi assegnati, le cui responsabilità sono demandate ai dirigenti ed al personale dei servizi di rete;
- assunzione di corresponsabilità dei servizi da parte di tutti i soggetti firmatari dell’Accordo;
- gestione unitaria ed integrata delle risorse di rete, incentrata sulla formulazione di progetti individuali che garantiscano continuità delle prestazioni;
- identificazione di referente progetto lavorativo per ogni utente e ricorso a meccanismi decisionali trasparenti e certi per l’attribuzione della responsabilità in caso di non accordo su situazioni di particolare complessità;
- condivisione di una metodologia di lavoro, basata sulla discussione e formulazione di progetti individuali;
- formazione congiunta rivolta a tutti i soggetti della rete;
- massima trasparenza e comunicazione tra i servizi interessati, pubblici e privati;
- personalizzazione dell’intervento considerando la persona nella sua interezza;
- tutela della dignità della persona e valorizzazione del patrimonio umano e sociale di cui essa è portatrice.
2) Nel definire il modello organizzativo dei propri servizi ed eventuali regolamenti applicativi, ogni Ente avrà cura che essi siano coerenti e funzionali con i criteri generali configurati nel presente documento.
ART.4 – Principi informatori
L’esercizio delle attività inerenti i percorsi di inserimento lavorativo deve essere informato ai principi di:
- equità ed efficacia
- specificità delle azioni e dei servizi in ragione dei bisogni;
- globalità, unitarietà, continuità delle risposte al bisogno;
- sostenibilità economica entro i limiti stabiliti dai competenti organi decisionali negli atti programmatori.
Gli interventi previsti dalla rete integrata di servizi coinvolti nell’Accordo sono rivolti a tutti i cittadini, residenti nel territorio provinciale, rientranti in una condizione di svantaggio e difficoltà, per i quali si riveli necessario predisporre un progetto
personalizzato di supporto che includa, quando è opportuno, anche aspetti di riabilitazione socio-lavorativa.
TITOLO II
ORGANISMI DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA
Centri per l’impiego della Provincia di Rimini
Assessorati ai Servizi Sociali della Provincia e dei Comuni della Provincia di Rimini Ausl
Enti di formazione Cooperative sociali di tipo b Associazioni di categoria Associazioni di volontariato
Associazioni di utenti e famigliari Privato sociale
La rete dei servizi dell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, cui si riferisce l’accordo è costituita in ambito provinciale da:
Comuni: i Comuni hanno la titolarità degli interventi di natura sociale e si occupano delle attività inerenti l’inclusione lavorativa attraverso gli Sportelli sociali, le cui funzioni sono:
- leggere il bisogno dei cittadini attraverso un’attenta azione di accoglienza e ascolto;
- offrire uno spazio di consulenza psicosociale;
- attivare, quando necessario, azioni di accompagnamento verso altri servizi;
- monitorare la domanda dei cittadini al fine di predisporre elementi utili alla programmazione dei servizi sociali e socio-sanitari;
- promuovere il lavoro di rete per facilitare l’accesso alla rete;
- promuovere la partecipazione attiva dei cittadini;
o Ausl: I servizi dell’Azienda unità sanitaria locale, all’interno della presa in carico socio-sanitaria, hanno il compito di supportare i cittadini nella ricerca di opportunità formative e lavorative. Nell’ottica d’integrazione socio-sanitaria assunta come condizione di qualità dell’intervento, gli operatori Ausl predispongono, all’interno di un piano/progetto individualizzato, un percorso mirato alla ricerca di occupazione lavorativa. I percorsi sono differenziati e plurimi. I servizi sono coordinati dal 2003 dal C.O.L. (Coordinamento opportunità Lavorative). Tale Coordinamento interno all’Azienda, intersettoriale, volto a garantire la specificità dell’ intervento personalizzato e, parallelamente, la trasversalità gestionale ed organizzativa dei processi si propone di migliorare il funzionamento dell’inserimento formativo e lavorativo dei cittadini utenti dei servizi.
o Centro Impiego: offre un ampio ventaglio di servizi che hanno lo scopo di promuovere l’occupazione e sviluppare opportunità a favore dei lavoratori e delle imprese. I servizi maggiormente coinvolti nell’accordo sono:
- Servizio di presa in carico, l’obiettivo è quello di concordare con il lavoratore le azioni e i servizi più utili per accrescere le sue chance di occupabilità;
- Collocamento mirato disabili (L.68/99), il servizio offre, un incrocio tra domanda e offerta di lavoro, una consulenza sulle norme di legge e le relative procedure, un sostegno all’inserimento lavorativo mirato in azienda, con l’apporto di personale esperto per l’azione di tutoraggio;
- Servizi di orientamento e accompagnamento al lavoro per fasce deboli, il servizio è un’attività consulenziale specialistica che si colloca a supporto dei servizi per il lavoro, per esigenze orientative e di accompagnamento presenti in situazioni di particolare svantaggio e disagio.
o La Fondazione En.A.I.P. :offre servizi per l’orientamento e la formazione al lavoro di giovani e adulti in tutti i settori delle attività produttive e del terziario, lavora in collaborazione con le Scuole, l’Università, le Imprese e gli organismi di economia sociale, l’Azienda U.S.L. e i Comuni.
Le attività offrono una qualificazione professionale attenta alle esigenze del mercato e delle persone e curano con particolare attenzione l’inserimento lavorativo e sociale delle fasce più deboli.
Le attività promosse, co-finanziate dal Fondo Sociale Europeo Obiettivo 3, rientrano nei seguenti ambiti: Obbligo formativo, Formazione Superiore, Formazione continua e Permanente, Utenze speciali, Apprendistato, Formazione a Distanza.
o Cooperazione: le rappresentanze promuovono la crescita e la diffusione della cooperazione sociale, assistono e tutelano le cooperative nello svolgimento della loro attività, nell'ambito della cooperazione sociale di tipo B favoriscono l'inserimento lavorativo di persone svantaggiate attraverso le cooperative aderenti garantendone l'integrazione e il diritto di partecipazione attiva alla vita sociale del territorio.
ART.8 – Comitato di gestione dell’Accordo di programma
La programmazione delle attività della rete è demandata al Comitato di gestione dell’ Accordo di programma.
Il Comitato è costituito da:
• Assessore alla Formazione e Lavoro della Provincia (o suo delegato)
• Dirigente dell’Assessorato Formazione e Lavoro della Provincia
• Dirigenti dei servizi sociali della Provincia
• Assessori ai Servizi Sociali dei Comuni (o loro delegati)
• Dirigenti dei Settori Sociali dei due Comuni Capi distretto
• Coordinatore dei Servizi Sociali AUSL Rimini
• Direttore ENAIP
• Rappresentanti di categoria delle Cooperative sociali di tipo b
• Rappresentanti di associazioni di categoria
• Rappresentanti di associazioni di volontariato, utenti, famiglie
ART. 9 – Funzioni del Comitato di gestione dell’Accordo di programma
In riferimento alle finalità indicate il Comitato:
• predispone una programmazione negoziata, pluriennale e continuativa, del funzionamento di rete dei servizi oggetto dell’accordo;
• definisce le linee politiche e tecniche di orientamento strategico degli interventi;
• stabilisce priorità di intervento;
• definisce le modalità di coinvolgimento della comunità sociale;
• effettua valutazione dei processi promossi, in termini di efficacia ed efficienza degli stessi, in relazione ai bisogni espressi ed agli obbiettivi prefissati;
• delinea i termini generali del piano di comunicazione sociale;
• identifica i collegamenti interistituzionali necessari e la loro evoluzione funzionale;
• indica le risorse disponibili e la ripartizione d’uso delle stesse tra i diversi soggetti;
• individua eventuali nuovi partner, in relazione ai cambiamenti normativi e sociali;
• integra i contenuti e le indicazioni di questo accordo con quelli di altri Accordi di programma;
• coinvolgere le imprese in un piano di impegno etico – sociale.
❖ nomina il proprio presidente;
❖ predispone un proprio regolamento;
❖ nomina il coordinatore del Gruppo Tecnico dell’Accordo di Programma.
ART. 10 – Responsabile tecnico dell’Accordo di programma
E’ nominato dal Comitato di Gestione dell’Accordo di Programma. Svolge le seguenti funzioni:
- garantisce il rispetto dell’Accordo di Programma;
- garantisce la gestione unitaria ed integrata delle risorse di rete, incentrata sulla formulazione di progetti individuali che garantiscano continuità degli interventi;
- elabora un piano di attuazione degli orientamenti e della programmazione individuati dal Comitato;
- coordina l’attività di integrazione tra quanti hanno stipulato l’Accordo di programma;
- risponde al Comitato sugli aspetti tecnici oggetto del presente accordo di Programma;
- cura i rapporti con l’esterno, ivi compresa la rappresentanza dei servizi di rete;
- garantisce la trasparenza e comunicazione tra i servizi interessati pubblici e privati;
- garantisce il coordinato utilizzo della rete complessiva dei servizi socio-sanitari, verifica costantemente le disponibilità esistenti sul territorio, gestisce i rapporti amministrativi conseguenti all'Accordo di Programma;
- predispone la relazione annuale comprendente i dati di attività e l’andamento dei servizi da presentare al Comitato di Gestione dell’Accordo di Programma.
Si raccorda anche con il referente tecnico del Piano per la Salute che provvederà a rendere organico il monitoraggio dell’Accordo di Programma con quello più articolato di attuazione del Piano per la Salute.
Il Responsabile dell’Accordo di Programma è componente dell’Ufficio di Piano dei due Distretti con compiti di partecipazione all'attività di programmazione sociale.
Il Responsabile Tecnico dell’Accordo è anche Referente del Gruppo Tecnico dell’Accordo.
ART. 11 – Gruppo tecnico dell’ Accordo di Programma
E’ composto dai referenti tecnici di:
• Ausl
• Comuni capo-distretto
• Provincia
• Centri per l’impiego
• Enaip
• Consorzio Sociale Romagnolo
Ha la funzione di supportare il responsabile tecnico nel realizzare le linee di indirizzo elaborate dal Comitato di Accordo, garantendo il raccordo fra indicazioni politiche, competenze tecniche, realizzazioni operative.
ART. 12 – Funzioni del Gruppo tecnico.
Nello specifico le principali funzioni sono:
• implementare e facilitare il funzionamento dell’impianto tecnico-organizzativo;
• potenziare, in senso quantitativo e strutturale, percorsi di inserimento lavorativo dinamici, flessibili, che si avvalgano di una pluralità di strumenti e approcci;
• evitare sovrapposizioni di intervento tra i vari agenti;
• spostare l’asse preferenziale dalle opportunità formative a quelle lavorative, evitando il ripiegamento dei servizi sulla ripetitività dell’offerta consolidata;
• attivare politiche sperimentali di integrazione lavorativa delle fasce deboli attraverso il rinforzo di operatività intersettoriale;
• ottimizzare le risorse esistenti, previo monitoraggio delle stesse, ed individuare ulteriori modalità di finanziamento;
• rinsaldare il rapporto fra formazione-necessità di mercato-bisogni delle persone;
• favorire il passaggio da condizioni tutelate ad occupazione di postazioni lavorative nel libero mercato.
ART. 13 – Nucleo operativo interistituzionale
Il “nucleo operativo dell’inserimento lavorativo”, è composto da operatori rappresentanti i diversi soggetti aderenti all’Accordo. Il nucleo operativo è deputato a funzioni organizzative e interistituzionale, in quanto ambito di matching fra domanda ed offerta. E’ localizzazione di connessione dei processi informativi, gestionali ed operativi. Interagisce con tutti i soggetti coinvolgibili realizzando percorsi e progettazioni rispondenti ai bisogni dei cittadini grazie ad una logica di intervento integrato. Prevede un referente con compiti di responsabilità di funzionamento.
TITOLO III STRUMENTI TRASVERSALI
ART. 14 – Il sistema informatico condiviso
Per favorire la fruizione delle opportunità da parte dei cittadini e migliorare la comunicazione tra gli enti, i soggetti firmatari dell’accordo convengono di attivare un sistema informatizzato unificato.
A tal fine si impegnano a:
- definire il tipo, la qualità, le modalità di gestione delle informazioni che verranno messe in rete;
- mettere a disposizione l’attrezzatura ed i dispositivi minimi per la sperimentazione del sistema;
- mettere in rete tutte le informazioni inerenti le iniziative, i servizi, gli accessi utili;
- definire annualmente le risorse umane e finanziarie destinate a sviluppare la rete informativa.
ART. 15 - Formazione
I partners si impegnano a promuovere attività di formazione. La stessa si articolerà su due livelli:
1. mantenimento dei percorsi autonomi dei partner in relazione ai bisogni specifici;
2. formazione trasversale comune che supporti le azioni del presente Accordo.
ART. 16 - Valutazione
In riferimento alla funzione prevista dal Comitato di Gestione, gli aderenti si impegnano a definire un sistema di valutazione condiviso, finalizzato alla rilevazione quantitativa e qualitativa dei risultati ottenuti.
TITOLO IV DISPOSIZIONI GENERALI
ART. 17 – Trattamento dei dati e rispetto della privacy
Gli Enti firmatari dell’Accordo di Programma, nell’esercizio delle funzioni e dei compiti affidati al responsabile tecnico dell’Accordo, concordano di autorizzarlo a trattare i dati personali, anche sensibili, strettamente inerenti ed indispensabili per il perseguimento delle finalità oggetto del presente Accordo ai sensi e per gli effetti di cui al Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (“Codice per il trattamento dei dati personali”) e in applicazione delle eventuali disposizioni interne vigenti presso i singoli Enti.
Il Responsabile del trattamento dei dati deve, nell’attività di trattamento, attenersi rigorosamente alle disposizioni di legge e regolamento vigenti nonché alle direttive impartite dal Sindaco, in quanto titolare del trattamento, ai responsabili. Il Sindaco, nella predetta veste, attraverso propri delegati, esercita anche una adeguata attività di controllo sul rispetto delle indicate disposizioni.
ART. 18 – Indicazioni di programmazione triennale
Nella triennalità 2005/2007 tutte le parti coinvolte nel presente accordo di programma lavoreranno per una stabilizzazione dei servizi a partire dagli orientamenti già definiti in sede di programmazione (Piani di Zona Sociale, Piani Per la Salute, …), in un’ottica di consolidamento.
Il presente accordo avrà la validità di anni tre a decorrere dalla stipula e potrà essere rinnovato con atto formalmente espresso.
LETTO, APPROVATO E SOTTOSCRITTO
Rimini, li
Il Presidente della Provincia di Rimini (Legale Rappresentante) Xxxxxxxxxx Xxxxxx
Nome e Cognome (stampatello)
Firmato
Il Sindaco del Comune di Bellaria-Igea Marina (Legale rappresentante) Gianni_Scenna
Nome e Cognome (stampatello)
Firmato
Il Sindaco del Comune di Cattolica (Legale rappresentante) Xxxxxx Xxxxxxxxxx
Nome e Cognome (stampatello)
Firmato
Il Sindaco del Comune di Coriano (Legale rappresentante) Xxxxx Xxxxxxx Xxxxxxxxxx
Nome e Cognome (stampatello)
Firmato
Il Sindaco del Comune di Gemmano (Legale rappresentante) Xxxxxxx Xxxxxxxxx
Nome e Cognome (stampatello)
Firmato
Il Sindaco del Comune di Misano Adriatico (Legale rappresentante) Xxxxxxx Xxxxxxx
Nome e Cognome (stampatello)
Firmato
Il Sindaco del Comune di Mondaino (Legale rappresentante) Xxxxxxx Xxxxxxx
Nome e Cognome (stampatello)
Firmato
Il Sindaco del Comune di Montecolombo (Legale rappresentante) Xxxxxx Xxxxx
Nome e Cognome (stampatello)
Firmato
Il Sindaco del Comune di Montefiore Conca (Legale rappresentante) Xxxxxxx Xxxxxxxx
Nome e Cognome (stampatello)
Firmato
Il Sindaco del Comune di Montegridolfo (Legale rappresentante) Xxxxx Xxxxxxxxxx Xxxxxxx
Nome e Cognome (stampatello)
Firmato
Il Sindaco del Comune di Montescudo (Legale rappresentante) Xxxxxx Xxxx
Nome e Cognome (stampatello)
Firmato
Il Sindaco del Comune di Morciano di Romagna (Legale rappresentante) Xxxxxxx Xxxxxx
Nome e Cognome (stampatello)
Firmato
Il Sindaco del Comune di Poggio Berni (Legale rappresentante) Xxxxxxx Xxxxx
Nome e Cognome (stampatello)
Firmato
Il Sindaco del Comune di Riccione (Legale rappresentante) Xxxxxxx Xxxxx
Nome e Cognome (stampatello)
Firmato
Il Sindaco del Comune di Rimini (Legale rappresentante) Xxxxxxx Xxxxxxxx
Nome e Cognome (stampatello)
Firmato
Il Sindaco del Comune di Saludecio (Legale rappresentante) Xxxxxxxx Xxxxxxxx
Nome e Cognome (stampatello)
Firmato
Il Sindaco del Comune di San Clemente (Legale rappresentante) Xxxxxxxxx X’Xxxxxx
Nome e Cognome (stampatello)
Firmato
Il Sindaco del Comune di San Xxxxxxxx in Marignano (Legale rappresentante) Xxxxxxxx Xxxxxxx
Nome e Cognome (stampatello)
Firmato
Il Sindaco del Comune di Santarcangelo di Romagna.(Legale rappresentante) Xxxxx Xxxxxxx
Nome e Cognome (stampatello)
Firmato
Il Sindaco del Comune di Torriana (Legale rappresentante) Xxxxxx Xxxxxxxx
Nome e Cognome (stampatello)
Firmato
Il Sindaco del Comune di Verucchio (Legale rappresentante) Xxxxxxx Xxxxxxxx
Nome e Cognome (stampatello)
Firmato
Il Direttore Generale dell’Azienda USL (Legale rappresentante) Xxxxxx Xxxxxxxx
Nome e cognome (stampatello)
Firmato
Allegato A – dati provinciali sull’occupazione 2004
Allegato B – dati inserimento lavorativo persone con disagio 2004/2005
Allegato C – progetti d’inserimento lavorativo attualmente operanti
Allegato D – bozza convenzione quadro per programmi di inserimento lavorativo in cooperative sociali, ai sensi dell’art.22 della Legge Regionale 1 agosto 2005, n.17
ALLEGATO A – Dati provinciali sull’occupazione lavorativa 2004 (Fonte: provincia di Rimini)
ALLEGATO B – Dati inserimento lavorativo persone con svantaggio anno 2004
Coordinamento sociale
Il coordinatore
INSERIMENTO LAVORATIVO 2004
Il compito di sostegno all’inserimento o re-inserimento lavorativo di cittadini “svantaggiati” è affidato, nella provincia di Rimini, alla Ausl per la competenza tecnica maturata, all’interno del modello di DELEGA PARTECIPATA scelta dagli
E.E.L.L. per una gestione integrata delle problematiche socio-sanitarie.
Viene riportato di seguito, in dati quantitativi, il carico di attività – anno 2004 - coordinato dal Coordinamento Opportunità Lavorative (C.O.L.) della Direzione Generale/Area Servizi Sociali svolto nei diversi settori aziendali dei cittadini-utenti Ausl seguiti per progetti di inserimento lavorativo suddivisi nei due distretti :
M.O. HANDICAP MENTALE ADULTO
DISTRETTO RIMINI NORD DISTRETTO RIMINI SUD
PROGETTO SIL PROGETTO SIL
∇Utenti
*Inseriti 50
PROGETTO EQUAL
∇Utenti
*Inseriti 46
PROGETTO EQUAL
Inseriti 2 Inseriti 4
PROGETTO AGENZIA PROGETTO AGENZIA
AZIENDALE AZIENDALE ACCOMPAGNAMENTO ALLA ACCOMPAGNAMENTO ALLA RICERCA RICERCA
DIRETTA DEL LAVORO DIRETTA DEL LAVORO
PROGETTO ASSUNZIONI REALIZZATE PRESSO
COOPERATIVE(il progetto include attività di monitoraggio)
Inseriti 2
PROGETTO ASSUNZIONI REALIZZATE PRESSO
COOPERATIVE(il progetto include attività di monitoraggio)
Inseriti 15
PERCORSI GUIDATI PERCORSI GUIDATI
PROGETTO LABORATORIO OSSERVAZIONE PRESSO CEIS
Inseriti 5
TOT RIMINI=79 TOT RICCIONE =72 TOTALE=151
•Operatori coinvolti Rimini 5
•Operatori coinvolti Riccione 4
Totale operatori coinvolti 9
U.O SALUTE MENTALE
DISTRETTO RIMINI NORD DISTRETTO RIMINI SUD
PROGETTO SIL+TESEO PROGETTO SIL+TESEO
EQOLISE EQOLISE
PROGETTO EQUAL PROGETTO EQUAL
Inseriti 9 Inseriti 8
PROGETTO AGENZIA PROGETTO AGENZIA
AZIENDALE AZIENDALE
ACCOMPAGNAMENTO ALLA ACCOMPAGNAMENTO RICERCA DIRETTA DEL ALLA RICERCA DIRETTA
LAVORO DEL LAVORO
PROGETTO BORSE LAVORO PROGETTO BORSE INTERNE AUSL LAVORO INTERNE AUSL
PROGETTO EMPORIO PROGETTO EMPORIO
PROGETTO PRONTO CASA
PROGETTO FORMAZIONE POLIVALENTE.ENAIP
Inseriti
5
Inseriti
2
PROGETTO TAGLIO- CUCITO.ENAIP
Inseriti
1
Operatori coinvolti Rimini | 5 |
Operatori coinvolti Riccione | 3 |
Totale operatori coinvolti | 8 |
TOT RIMINI=131 TOT RICCIONE =85 TOTALE 216
U.O. ASSISTENZA RIABILITATIVA PROTESICA
DISTRETTO RIMINI NORD DISTRETTO RIMINI SUD
PROGETTO SIL PROGETTO SIL
PROGETTO INFORMA HANDICAP
PROGETTO INFORMA HANDICAP
PROGETTO EQUAL PROGETTO EQUAL
PERCORSI GUIDATI
Inseriti 1
PERCORSI GUIDATI
PROGETTO AGENZIA AZIENDALE ACCOMPAGNAMENTO ALLA RICERCA DIRETTA DEL LAVORO
PROGETTO AGENZIA AZIENDALE ACCOMPAGNAMENTO ALLA RICERCA DIRETTA DEL LAVORO
PROGETTO CENTRO STAMPA
PROGETTO BORSE LAVORO INTERNE
PROGETTO LABORATORIO OSSERVAZIONE CEIS
Operatori coinvolti Riccione 4
Totale operatori 11
U.O. DIPENDENZE PATOLOGICHE
DISTRETTO RIMINI NORD DISTRETTO RIMINI SUD
PROGETTO SIL
PROGETTO SIL
Inseriti
16
Inseriti
6
PROGETTO EQUAL
Inseriti
6
PROGETTO MI VIDA
Inseriti 5
PROGETTO INSERIMENTO IN COOPERATIVA
Inseriti
11
TOTALE RIMINI=38 TOTALE RICCIONE=6 TOTALE=44
Operatori coinvolti Rimini 5 Operatori coinvolti Riccione 3 Totale coinvolti 8
471
TOTALE PRESE IN CARICO- PROGETTI INDIVIDUALI REDATTI INERENTI L’INSERIMENTO LAVORATIVO NUMERO:
490
TOTALE CITTADINI COINVOLTI IN PROGETTO:
440
LEGENDA:
∇ Utenti = cittadini in carico ai due distretti suddivisi nei relativi settori di presa in carico e nelle diverse progettazioni. E’ stato conteggiato il numero di prese in carico, non le teste.
* Numero inseriti = cittadini per i quali è stato formulato un percorso individuale relativo all’inserimento in progetti.
• Numero operatori = professionisti coinvolti sull’intera area del reinserimento socio-sanitario e non solo sull’inserimento lavorativo
NOTE:
I dati includono anche i progetti seguiti nella loro realizzazione dall’Enaip e dalla cooperazione, per tanto i dati forniti dai diversi soggetti non sono sovrapponibili.
♦L’impegno degli operatori dei vari settori, qui non conteggiato, include anche il monitoraggio degli inserimenti (ISL) realizzati direttamente dagli E.E.L.L. al oro interno, così come la collaborazione sulle borse lavoro attivate da alcuni Comuni e affidate, in gestione, all’Enaip (circa 30 B.L.).
♦Il progetto “monitoraggio assunzioni in cooperativa” indicato nel modulo Handicap Mentale viene realizzato anche in altri settori in modo più o meno sistematico.
♦Il progetto Equal ha visto norma non coinvolto ordinariamente nei percorsi di re-inserimento lavorativo (n.6).
♦I dati raccolti sono passibili di imperfezioni ed errori.
♦Il documento, pur configurandosi, come materiale istituzionalmente condiviso, richiede, nel rispetto della privacy, un segnalazioni anche del settore Tutela minori, di uso accorto e di tutela.
A cura di Coordinamento Opportunità Lavorative/ Coordinamento Servizi Sociali
Ausl Rimini
CENTRO PER L’IMPIEGO DELLA PROVINCIA DI RIMINI
CENTRI PER L’IMPIEGO DELLA PROVINCIA DI RIMINI
Dati anno 2004
Servizio per l’accompagnamento e il sostegno per disoccupati e soggetti deboli
Il servizio si caratterizza nel voler dare risposta al sostegno e accompagnamento di quelle utenze che presentano specifiche caratteristiche di debolezza o disabilità non dichiarata, che non trovano cioè inquadramento o protezione specifica nell’ambito di leggi o provvedimenti e che non hanno una sufficiente autonomia nella definizione di un proprio progetto professionale.
Si riportano il numero dei colloqui svolti e degli utenti seguiti negli anni 2003 / 04 nella seguente scheda sintetica:
Utenti | Colloqui | |
Anno 2003 | 222 | 334 |
Anno 2004 | 274 | 451 |
I dati di rappresentano le due sedi di Rimini e Riccione, dove si è registrata una distribuzione proporzionale ed equivalente dei valori rilevati.
Nella maggior parte dei casi i soggetti arrivano al servizio di accompagnamento tramite i servizi interni al centro per l’impiego (seconda accoglienza e servizio iscrizioni), ma importante è anche il numero degli utenti giunti tramite segnalazione di servizi esterni e dai servizi socio-sanitari.
ARRIVO DEGLI UTENTI AL SERVIZIO
altri servizi interni 1%
iscrizioni 11%
servizi esterni 7%
sss 2%
2°accoglienza 79%
2°accoglienza sss
servizi esterni
altri servizi interni iscrizioni
L’età degli utenti si concentra soprattutto nella fascia tra i 33 e i 40 anni (nel 28% dei casi). Subito dopo si registra nel 22% dei casi tra i 41 e i 50 anni.
Fascia d'età
oltre 50
16%
19-24
15%
41-50
22%
25-32
19%
33-40
28%
19-24
25-32
33-40
41-50
oltre 50
Nel 45% dei casi gli utenti sono residenti nel comune di Rimini e nel 22% dei casi in quello di Riccione. Il restante 26% si distribuisce tra i vari comuni dell’area Rimini Sud e Rimini Nord: in particolare, nell’8% dei casi si tratta di utenti che provengono dall’area nord, nel 18% dei casi gli utenti provengono dall’area sud della provincia. In questi casi gli invii sono effettuati dalle sedi decentrate del Centro per l’Impiego. Un altro 9% di utenti proviene invece da zone fuori regione e fuori provincia (solo 1% dei casi).
Provenienza
Area Sud 18%
Area Nord 8%
Rimini 45%
FUORI PROVINCIA 1%
Riccione 22%
FUORI REGIONE 6%
Area Sud Area Nord
FUORI PROVINCIA FUORI REGIONE
Riccione
Rimini
(l’area Nord comprende: Bellaria, Poggio Berni, Santarcangelo e Verucchio; l’area Sud comprende: Gemmano, Cattolica, Coriano, Misano, Mondaino, Montescudo, Marciano, Saludecio, San Clemente, San Xxxxxxxx.)
Per quanto riguarda il livello di scolarità raggiunto dagli utenti si segnala che nel 55% dei casi questi hanno assolto all’obbligo scolastico, mentre nel 21% dei casi sono in possesso di un diploma di scuola media superiore, nel 9% dei casi di una qualifica professionale e nel 172 dei casi di nessun titolo (licenza elementare, anche fra i giovani, o titoli non riconosciuti in Italia per gli extracomunitari). Da tale dato si evince che il livello di disagio si accompagna ad una generica indisponibilità di risorse scolastiche che poi spesso si accompagna anche ad una bassa o parziale presenza di competenze professionali, comunque non spendibili per le professioni richieste.
qualifica I livello 9%
TITOLO DI STUDIO
nessuno titolo 12%
qualifica II livello 0%
Diploma 21%
Laurea 1%
Laurea specialistica 2%
obbligo scolastico 55%
Diploma
obbligo scolastico Laurea
Laurea specialistica nessuno titolo qualifica I livello
qualifica II livello
Per quanto riguarda la condizione occupazionale degli utenti è alta la percentuale di coloro che si trovano in una situazione di disoccupazione o inoccupazione (95% dei casi), solo il 3% degli utenti si colloca invece in una condizione di stabilità lavorativa, mentre nel 2% dei casi si rilevano presenze di persone in condizione di mobilità. (Si evidenzia che laddove la percentuale è pari a zero il numero di utenti è molto basso)
Servizio per la mediazione culturale
I servizi per la mediazione culturale si rivolgono in modo specifico a quei cittadini stranieri che si rivolgono al Centro per l’impiego con l’intento di trovare un’occupazione in Italia e chiedono un aiuto ed una consulenza per comprendere meglio come attrezzarsi per lavorare e per formarsi nell’ambito della nostra provincia. Il servizio si pone quindi l’obiettivo di favorire l’inserimento di risorse professionali “straniere” nella nostra realtà locale garantendo al contempo la legalità.
Il mediatore culturale è in grado di offrire il supporto necessario per la ricerca di informazioni utili ai cittadini stranieri e li segue nelle fasi preliminari di contatto e definizione di accordi con aziende. Il servizio ha l’obiettivo di segmentare in maniera funzionale l’utenza in entrata cercando di individuare al meglio strumenti di assistenza e consulenza personalizzati in base ai bisogni delle utenti, e per questo sono state individuate procedure condivise di registrazione degli “eventi” di servizio, sia su supporti cartacei, che informatici.
Si riportano il numero dei colloqui svolti e degli utenti seguiti negli anni 2003 / 04 nella seguente scheda sintetica:
Utenti | Colloqui | |
Anno 2003 | 478 | 811 |
Anno 2004 | 619 | 845 |
Per quanto riguarda l’arrivo degli utenti al servizio si segnala che nella maggior parte dei casi questi arrivano al servizio di mediazione culturale grazie al servizio di accoglienza del centro per l’impiego. Sono poi tre le altre modalità di arrivo degli utenti al servizio: altri servizi interni al Centro, il ritorno degli utenti e il passaparola che è un importante canale di arrivo ed è una caratteristica tipica di questo tipo di utenza che, all’interno delle proprie comunità etniche, utilizza canali informativi a carattere fortemente informale come quello dei propri conoscenti o specifici gruppi di appartenenza. Per quanto riguarda l’arrivo degli utenti dal servizio Informagiovani, si tratta soprattutto del caso delle sedi decentrate come quella di Bellaria, dove a cadenza quindicinale il servizio viene erogato.
L’età degli utenti è nella maggior parte dei casi media, questa si concentra soprattutto nella fascia tra i 33 e i 40 anni sia per gli utenti di Rimini che per quelli di Riccone, e a seguire nelle fasce tra i 41 e 50.
oltre 50 10% | 15 -18 1% | 19 - 24 20% | Fascia d'età | |
41 - 50 25% | 15 -18 19 - 24 | |||
25 - 32 14% | 25 - 32 33 - 40 41 - 50 | |||
33 - 40 | oltre 50 | |||
30% |
Quanto invece alla provenienza degli utenti si segnala che nella maggioranza dei casi questi provengono da paesi dell’Europa dell’est come Ucraina, Albania e Romania, e da paesi Africani, in particolare Senegal, Marocco e Tunisia; molto meno presenti sono invece i cittadini asiatici.
Per quanto riguarda i comuni di elezione per la residenza o il domicilio, si registra che è Rimini il comune più popolato, e subito dopo viene Riccione.
Il 5% degli utenti invece è residente fuori provincia o addirittura fuori regione nel 9% dei casi.
Il resto degli utenti si distribuisce nelle area dei Comuni di Rimini Nord e Rimini Sud, nel primo caso con il 4% degli utenti e nel secondo con il 14%.
fuori provincia 5%
Residenza e domicilio
fuori regione 9%
Riccione 17%
Area Rimini Nord 4%
Area Rimini Sud 14%
Rimini 51%
Riccione Rimini
Area Rimini Sud Area Rimini Nord fuori provincia
fuori regione
Per quanto riguarda il livello di scolarità raggiunto dagli utenti si segnala che nella maggioranza dei casi questo è medio/alto, anche se tale dato si scontra poi con il problema del riconoscimento dei tutoli si studio, fatto che non consente di accedere a professionalità adeguate rispetto ai percorsi scolastici effettuati.
Comunque ad una scolarità rilevata medio-alta si accompagna una buona capacità di saper usufruire degli strumenti di politica attiva del lavoro.
Livello di scolarità
qualifica I livello 4%
qualifica II livello 1%
post laurea 0%
diploma 33%
obbligo scolastico 29%
nessuno 19%
laurea 14%
diploma laurea nessuno
obbligo scolastico post laurea qualifica I livello
qualifica II livello
INSERIMENTI LAVORATIVI COOPERAZIONE
Le cooperative sociali di tipo B nel xxxxx xxx 0000/xxxxx xxxxxxxx 2005 hanno realizzato 218 inserimenti lavorativi di persone svantaggiate, pari al 46,5% del totale di lavoratori impiegati.
ALLEGATO C – Progetti d’inserimento lavorativo attualmente operanti.
PROGETTI AREA INS. LAVORATIVI | ||||||
2005/2006 | ||||||
N. | TITOLO | TITIOLARITA' | TERMINE | OBIETTIVI | UTENZA | EROGATORE FINANZIAMENTI |
1 | INTRAPRESA | AUSL+ CONS. SOC. ROMAGNOLO | Dic: 2006 | Aumentare opportunità occupazionali per Cittadini con svantaggio | Utenti di tutti i settori dei servizi socio-sanitari Ausl Xxxxxx | XXXXX XX XXXX Xxxxxx xxxx |
0 | NETWORK | A. U.S.L. | Dic. 2006 | Predisposizione di un modello integrato | Tutti i cittadini della Provincia di Rimini | PIANI DI ZONA Rimini nord |
3 | INS. LAVORATIVO DISABILI | AUSL+ ENAIP | Dic. 2006 | Promozioni di maggiori opportunità lavorative | Handicap mentale adulto, Handicap fisico | XXXXX XX XXXX Xxxxxx xxxx |
0 | UNA PIAZZA CONCRETA | IN OPERA | Dic. 2006 | Consulenza, Orientamento, formazione, tutoraggio | Handicap, svantaggio sociale | PIANI DI ZONA Rimini nord |
5 | CENTRO XXXX XXXXXX | ASS. CENTRO DI SOLIDARIETA' XXXX XXXXXX | Dic. 2006 | Accoglienza, tutoraggio | Disagio non certificato | XXXXX XX XXXX Xxxxxx xxxx |
0 | OLTRE | ENAIP | Mar. 2007 | Inserimento lavorativo - Bilancio di competenze - Ipotesi Agenzia lavoro | Handicap fisico e mentale.. | REGIONE |
7 | SPRING OUT | ENAIP | Dic. 2007 | Orientamento, formazione, tirocini, creazione d'impresa | Disagio mentale e disagio Psico-sociale | FONDO SOCIALE EUROPEO |
8 | NEW TESEO | ENAIP | Dic. 2005 | Promozione di maggiori opportunità lavorative | Handicap Fisico e mentale.Psichiatria.Tossico dipendenza | PROVINCIA |
9 | SIL TOSSICODIPENDENZA | ASSOCIAZIONE X. XXXXXXX | Giu. 2006 | Promozione di maggiori opportunità lavorative | Tossicodipendenti/Alcooldip endenti | COMUNE DI RIMINI |
10 | TESEO 3° EDIZIONE | ENAIP | Dic. 2006 | Promozione di maggiori opportunità lavorative | Handicap Fisico e mentale.Psichiatria. | PROVINCIA |
11 | SIL | ENAIP | Dic. 2006 | Promozione di maggiori opportunità lavorative | Handicap Fisico e mentale.Psichiatria | A. U.S.L. |
12 | C.T.O/LAB. PROTETTO | ASSOCIAZIONE X. XXXXXXX | Dic. 2006 | Laboratori propedeutici all'inserimento lavorativo | Handicap Fisico e mentale medio-grave | A. U.S.L. |
13 | COLLOCAMENTO MIRATO | ENAIP | Dic. 2005 | Inserimento al lavoro L.68 | Disabili iscritti al collocamento obbligatorio | PROVINCIA |
14 | PERCORSI GUIDATI | XXXXX | Xxx. 2006 | Orientamento e formazione | Disabili Fisico e mentale. | PROVINCIA |
15 | P.O.I. | ENAIP | Giu. 2006 | Integrazione scuola |lavoro attraverso laboratori e tirocini | Disabili Fisici e mentale. Scuole medie superiori | PROVINCIA |
16 | AGENZIA INS. DIRETTO | A. U.S.L. | Giu. 2006 | Sostegno per l'inserimento diretto al lavoro | Cittadini in carico a tuutti i servizi Az- USL | REGIONE/A.USL |
17 | EQOLISE | A. U.S.L. | Dic. 2006 | Sperimentazione modello inserimento lavorativo | Utenti Salute Mentale | FONDO SOCIALE EUROPEO |
18 | BORSE LAVORO INTERNE | A. U.S.L. | Pemanente | Osservazione abilità trasversali e tecnico/Professionali per brevi periodi | Cittadini in carico a tuutti i servizi Az- USL | A.U.S.L. |
19 | LAB. OSSERVAZIONE | CEIS | Dic. 2006 | Osservazione abilità trasversali e tecnico/Professionali in contesti tutelanti | Cittadini in carico a tuutti i servizi Az- USL | A.U.S.L. |
20 | CENTRO STAMPA | CEIS | Dic. 2006 | Inserimento lavorativo protetto | Handicap Fisico e mentale medio-grave | A.U.S.L. |
21 | POLIS | A. U.S.L. | In attesa di approvazione | Sperimentazione modello inserimento lavorativo | Utenti Salute Mentale | MINISTERO DELLA SALUTE |
22 | ARTIGIANATE | ARTIGIANATE COOP | Dic. 2006 | Consolidare l'inserimento lavorativo dei soci coop artigianate | Utenti Salute Mentale | PIANI DI ZONA Rimini sud |
ALLEGATO D – Bozza di Convenzione per programmi d’inserimento lavorativo in cooperative sociali, ai sensi dell’art. 22 della Legge Regionale 1 agosto 2005, n.17.
Bozza di Convenzione
per programmi di inserimento lavorativo in cooperative sociali
la Provincia di Rimini |
la Azienda Unità Sanitaria Locale di Rimini |
le Associazioni imprenditoriali provinciali di Rimini:
Assindustria, API, Associazione Ceto Medio, CNA, ConfArtigianato, |
Confcommercio, Confesercenti, AGCI, |
Le Organizzazioni sindacali provinciali di Rimini:
CGIL, CISL, UIL
Le associazioni di rappresentanza, assistenza e tutela delle cooperative sociali LEGACOOP
CONFCOOPERATIVE
IL CONSORZIO SOCIALE ROMAGNOLO
Le associazioni dei disabili
sulla necessità di promuovere e sostenere l’inserimento e la stabilizzazione nel lavoro delle persone con disabilità, attraverso azioni di avvio al lavoro, attuate con la partecipazione attiva dei destinatari degli interventi, con il coinvolgimento, anche attraverso accordi di programma territoriali, delle loro famiglie, delle associazioni rappresentative dei loro interessi, delle parti sociali, delle istituzioni, ivi comprese le cooperative sociali operanti in materia di integrazione lavorativa delle persone con disabilità e dei loro consorzi.
la legislazione relativa al diritto al lavoro delle persone disabili e, in particolare:
▪ La Legge regionale dell’Xxxxxx Xxxxxxx 1 agosto 2005, n.17 “Norme per la promozionedell’occupazione, della qualità, sicurezza e regolarità del lavoro”;
▪ il Decreto Legislativo 23 dicembre 1997 n.469 “Conferimento alle Regioni e agli Enti locali di funzioni e compiti in materia di mercato del lavoro, a norma dell’art.1 della L.15 marzo 1997 n.59, come modificato dall’art.6 comma 2 della L.12 marzo 1999 n.68-art.6”;
▪ la Legge 12 marzo 1999 n.68 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”;
▪ la Legge 14 febbraio 2003, n. 30;
▪ il Decreto Legislativo n. 276/2004 ;
▪ la Legge 8 novembre 1991, n.381;
▪ la Legge regionale dell’Xxxxxx-Romagna 4 febbraio 1994, n. 7 “Norme per la promozione e lo sviluppo della cooperazione sociale, attuazione della legge 8 novembre 1991, n. 381, e successive modifiche e integrazioni”;
▪ la Delibera della Giunta regionale dell’Xxxxxx-Romagna n. 1872/2000 “Promozione dell’accesso al lavoro delle persone disabili. Prime disposizioni applicative ai sensi della L. 68/99 e della L.R. 14/00;
▪ Il Protocollo d’intesa del 30 maggio 2003 siglato nella Provincia di Rimini per la qualità, la regolarità e la sicurezza del lavoro e delle prestazioni negli appalti, nelle forniture e nei servizi pubblici;
▪
▪ Le parti firmatarie riconoscono l’importanza per le persone iscritte nelle liste dell’Ufficio Disabili, che presentino particolari difficoltà di inserimento nel ciclo lavorativo ordinario, del passaggio da una condizione inattiva, e/o da situazioni a rischio di esclusione sociale, ad una vita di integrazione socio-lavorativa;
▪ L’art.22 della Legge Regionale 1 agosto 2005, n.17, prevede che le Province, sentiti gli organismi previsti dall’art.18, co.4 della suddetta legge, possano stipulare apposite convenzioni quadro con le associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative a livello territoriale, nonché con le associazioni di rappresentanza, assistenza e tutela delle cooperative sociali e con i loro consorzi, finalizzate all’integrazione lavorativa di persone disabili presso le cooperative sociali di tipo “B”, nei confronti delle quali i datori di lavoro privati si impegnano ad affidare nuove commesse di lavoro;
▪ L’intenzione delle parti firmatarie è quella di favorire l’inserimento lavorativo delle persone disabili coinvolte nella presente iniziativa nel mercato del lavoro del territorio provinciale e valorizzare le persone disabili che abbiano effettuato positivamente un’esperienza in una cooperativa sociale di tipo “B”, favorendo per tale via anche la funzione formativa della cooperazione sociale, al fine di un eventuale inserimento nel mercato del lavoro non protetto;
▪ Le cooperative sociali dovranno garantire affidabilità imprenditoriale e avere titolarità di appartenenza alle cooperative sociali di tipo “B” tramite l’iscrizione all’albo prefettizio di cui alla legge 8 novembre 2001, n.381 e all’albo regionale di cui alla Legge Regionale n.7/94 , nonché essere iscritte ad una Associazione di rappresentanza, assistenza e tutela delle cooperative sociali firmataria della presente Convenzione Quadro;
▪ Costituisce parte integrante del presente accordo (allegato A) l’elenco delle cooperative sociali di tipo “B” in possesso dei requisiti di cui sopra con l’indicazione del settore nell’ambito del quale esplicano la propria attività. L’aggiornamento del suddetto elenco sarà costantemente curato dalle associazioni delle cooperative firmatarie del presente accordo;
▪ Il datore di lavoro conferente la nuova commessa di lavoro potrà utilizzare, per la durata concordata, la computabilità ai fini della quota di riserva dei lavoratori disabili inseriti nella cooperativa sociale di tipo “B”, sempre che la restante quota d’obbligo sia stata assolta ai sensi degli artt.3,5,11 e 12 della legge 12 marzo 1999, n.68;
▪ La Provincia di Rimini provvede, sulla base dei criteri definiti dal Comitato Tecnico Provinciale all’individuazione dei lavoratori disabili da inserire nelle cooperative sociali di tipo “B”;
▪ Con la stipula della convenzione di cui all’art.22, c.4 lett.a della L.R. n.17 del 2005 il privato datore di lavoro potrà altresì rideterminare le modalità di adempimento della quota d’obbligo precedentemente utilizzate.
▪ Il parere positivo espresso dalla Commissione Disabili in data 10 novembre 2005 e dalla Commissione Provinciale di Concertazione in data 10 ottobre 2005.
Si stipula con il presente accordo, ai sensi dell’art.22 della Legge Regionale 1 agosto 2005, n.17, la seguente CONVENZIONE QUADRO:
Art. 1 – Le premesse costituiscono parte integrante della Convenzione;
Art. 2 – I datori di lavoro, che intendono avvalersi di quanto previsto dalla convenzione stessa, presentano al competente Servizio della Provincia di Rimini la proposta di convenzione attraverso il modello allegato (allegato B), che costituisce parte integrante del presente atto e la dichiarazione di iscrizione o adesione rilasciata dall’Associazione firmataria di appartenenza;
Art. 3– L’operatività degli inserimenti è subordinata alla stipula di specifica convenzione fra la Provincia di Rimini, l’impresa fornitrice di commessa e la cooperativa sociale o il consorzio indicato in premessa, ove viene realizzato l’inserimento;
Art. 4 - Il datore di lavoro attraverso questa modalità e relativamente alla durata della commessa assegnata, potrà coprire fino ad un massimo del 30 per cento, con arrotondamento alla unità superiore, ferma restando, per la quota rimanente, l’ottemperanza, anche attraverso le convenzioni di cui all’art.20 della L.R. n.17, agli obblighi di assunzione di cui alla Legge n. 68 del 1999;
Art. 5 – La Provincia individuerà i lavoratori da inserire, previo consenso degli stessi, con riferimento alle persone con disabilità psichiche, o in condizione di gravità certificata ai sensi della Legge 5 febbraio 1992, n.104 (Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate), ovvero con altra disabilità che renda particolarmente difficile l’integrazione e la permanenza al lavoro attraverso le vie ordinarie, individuata sulla base di criteri definiti sentito l’organismo di concertazione sociale di cui all’art.18, co.4, della L.R.n.17;
Art. 6 – Il valore della commessa, relativamente agli inserimenti delle persone con disabilità attuati in base alla convenzione di cui al presente art.3, dovrà essere commisurato ai costi del lavoro dell’impresa committente, secondo il contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento, maggiorati di una percentuale pari almeno al 20 per cento, a fronte degli oneri relativi alle misure di accompagnamento; le commesse potranno essere relative anche a quote parziali dei costi corrispondenti alle unità inserite, fermo restando che il computo, ai fini degli obblighi di assunzione di cui all’art.20 della L.R.n.17, degli inserimenti realizzati attraverso le convenzioni con le cooperative sociali è possibile solo a fronte del raggiungimento, anche attraverso più commesse, del costo complessivo corrispondente ad ogni unità di personale;
Art. 7 – Le convenzioni di cui all’art.3 possono essere stipulate dalla Provincia con imprese che abbiano sede legale o amministrativa o unità operativa nel territorio provinciale, ovvero con unità operative nel territorio provinciale e sede legale o amministrativa in altre Province, previa intesa fra le Province interessate;
Art.8– Le convenzioni sono sottoposte a verifica periodica, da realizzarsi, comunque, entro ventiquattro mesi anche in raccordo con le attività delle commissioni di cui alla Legge
n.104 del 1992, con particolare riferimento all’obiettivo della stabilizzazione del posto di lavoro, anche mediante assunzione da parte delle imprese committenti o delle cooperative sociali e dei consorzi, e di accesso a contributi ed agevolazioni;
Art. 9 – Alla scadenza della commessa le imprese adempiono agli obblighi di cui alla Legge 68/99, eventualmente emergenti, attraverso: a) assunzioni da effettuarsi con le modalità di cui all’art.20 della L.R. n.17/05, entro 60 giorni dalla conclusione delle commesse; b) ulteriori commesse di durata non inferiore a ventiquattro mesi, da realizzarsi ai sensi dei precedenti artt.3,4,5 e 6; c) stipula di convenzioni di cui all’art.20 L.R. n.17/05, ovvero con ricorso agli altri istituti e strumenti previsti dalla L.68/99;
Art. 10 –L’applicazione delle disposizioni precedentemente richiamate è subordinata all’adempimento da parte del datore di lavoro degli obblighi di assunzione di lavoratori disabili ai fini della copertura della restante quota d’obbligo, determinata ai sensi dell’art.3 della Legge 68/99. Costituisce adempimento anche l’utilizzo degli artt.5,11, e 12 della L.68/99;
Art. 11 – L’Ufficio Provinciale per il Collocamento dei Disabili, coadiuvato dal Comitato Tecnico, riferirà con cadenza periodica lo stato di attuazione delle iniziative di cui alla presente convenzione alla Commissione Disabili Provinciale;
Art. 12 – Le parti firmatarie attiveranno iniziative, anche congiunte, per promuovere la conoscenza della presente Convenzione Quadro e delle sue opportunità verso il sistema delle imprese, delle cooperative sociali, dei servizi di sostegno alla disabilità e dei soggetti disabili;
Art. 13 – Il presente accordo ha carattere sperimentale ed ha la durata di anni uno.
Rimini, li
Provincia di Rimini |
Azienda Unità Sanitaria Locale di Rimini |
Associazioni imprenditoriali | |
Assindustria | |
Associazione Ceto Medio | |
ConfArtigianato | |
Confcommercio | |
Confesercenti | |
AGCI | |
ConfCooperative | |
Lega delle Cooperative | |
Consorzio Sociale Romagnolo |
CGIL |
UIL | |