COMMISSIONE CONTRATTI DI FIUME
COMMISSIONE CONTRATTI DI FIUME
Riunione del 02.02.2021
Il giorno 2 febbraio 2021 si riunisce alle ore 10.00 la Commissione Contratti di Fiume, nominata dall’Assemblea Consortile. La riunione, in osservanza alle restrizioni anti Sars- CoV-2, si tiene in parte in presenza, in parte da remoto.
Sono presenti xxxxxx xx xxxx xxx Xxxxxxxxx 0 Xxxx Xxxxxxxx: Xxxxxx Xxxxxxx, Presidente; i componenti della Commissione: Xxxxx Xxxxxxxxx Xxxxxxxx e Xxxxxxxx Xxxxx; Xxxxxxx Xxxxxxxxxxx per la segreteria.
Partecipano alla riunione in videoconferenza i componenti della Commissione: Xxxxxxxx Xxxxxxxx, Vice Presidente e Xxxxxx Xxxxx; Xxxxx Xxxxxxxx per la verbalizzazione.
La riunione è convocata per discutere delle iniziative che il Xxxxxxxxx 0 Xxxx Xxxxxxxx intende promuovere per avviare nuovi percorsi partecipativi e per dare seguito a quelli già avviati.
Introduce i lavori la Presidente Xxxxxx Xxxxxxx.
Stefani aggiorna i presenti sul percorso partecipativo attivato dall’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale per sottoscrivere un contratto di fiume sull’asta dell’Arno dalla sorgente alla foce, coinvolgendo tutti i comuni rivieraschi e i tre consorzi di bonifica interessati. Fa presente di aver immediatamente espresso alcune perplessità sul progetto iniziale che hanno portato a una parziale modifica dell’iniziativa: il Patto per l’Arno sarà sottoscritto non come unico CdF ma come sommatoria delle varie iniziative promosse in autonomia a livello territoriale. A questo proposito indica la volontà del Consorzio 2 Alto Valdarno di puntare con decisione sullo strumento del Contratto di Fiume per individuare politiche condivise di gestione del territorio fluviale e per intercettare le risorse che si renderanno disponibili a livello europeo, nazionale e regionale. Aggiunge inoltre di aver condiviso con ANCI Toscana la necessità di sollecitare la Regione a porre maggiore attenzione al tema e a dedicare maggiore dinamismo nel sostenere i percorsi partecipativi anche in chiave sovracomunale e di bacino. Entrando nel merito, propone sull’Arno la creazione di tre Contratti di Fiume
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Xxx X. Xxxxx 0/X - 00000 XXXXXX Tel: 0000-00000 Fax: 0000-0000000 Codice Fiscale: 02177170517
Web: xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxx.xx email: consorzio2altovaldarno@cbaltovaldarno PEC: xxxxxxxxxxxxxx@xxx.xx
differenti, tenendo conto delle specifiche caratteristiche ambientali, geomorfologiche ed economico sociali di ogni tratto individuato. I tre CdF sono: Casentino H2O che ha già mosso i primi passi, ingloba la parte iniziale dell’Arno e abbraccia tutti i comuni del Casentino, con la sola esclusione dei comuni di Capolona e Subbiano che, invece, insieme ad Arezzo e a Castiglion Fibocchi saranno invitati ad aderire al Contratto di fiume promosso sul tratto dell’Arno più prossimo alla città capoluogo di provincia; un terzo contratto di fiume infine potrebbe avere come oggetto i comuni del Valdarno aretino e fiorentino, dalla diga di Levane verso Firenze. Illustrando il percorso già intrapreso, fa presente che Casentino H2O è ad oggi il Cdf in fase più avanzata: dopo il lancio dell’iniziativa con alcune giornate evento che hanno ricevuto l’attenzione dei media e del pubblico e la raccolta della manifestazione di interesse da parte dei comuni della vallata, attraverso la compilazione di una scheda di preadesione, con la proposta di progetti da mettere a sistema, il Consorzio, il 2 settembre 2020, ha riunito a Poppi, presso la sede dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino, la prima assemblea degli stakeholder, a cui hanno partecipato decine di persone in rappresentanza di comuni, associazioni, organizzazioni professionali agricole. A questi di recente si è aggiunto un altro partner istituzionale importante: il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, del Monte Falterona e di Campigna, che ha dichiarato la sua disponibilità a partecipare alla cabina di regia e ai tavoli tematici per la definizione degli obiettivi e del piano d’azione. Già individuati anche gli spazi di confronto su cui i portatori di interesse pubblici e privati saranno chiamati a confrontarsi, seppure da remoto per ragioni di sicurezza sanitaria. Sono: Fiumi Sicuri, Fiumi&Natura, Vivere i Fiumi, Fiumi&Territorio per affrontare le priorità evidenziate dagli stakeholder: la sicurezza idraulica, l’individuazione di buone pratiche capaci di coniugare la difesa del suolo alla salvaguardia dell’ambiente, la rinnovata attenzione per la cura delle opere preziose per la bonifica montana; il censimento della ricchezza dell’habitat fluviale da tutelare e la diffusione della cultura della pulizia dei corsi d’acqua e il monitoraggio della qualità delle acque anche con il coinvolgimento di Arpat; l’individuazione e la promozione di tutti i possibili usi sostenibili del fiume; la mappatura e la conoscenza delle attività economiche che si possono sviluppare attorno all’acqua: dall’agricoltura all’acquacoltura; dalla tessitura alla molitura… Prosegue specificando che i tavoli (singoli e in seduta plenaria) saranno organizzati nel corso del mese di febbraio, per arrivare entro marzo alla sottoscrizione del manifesto degli intenti, primo step per considerare effettivamente avviato il percorso
partecipativo. Per quanto riguarda il secondo contratto di fiume da promuovere sull’Arno evidenzia che il percorso, pur essendo appena avviato, può contare sulla presenza di associazioni ben strutturate come Borghi d’Arno e su un progetto già finanziato e molto interessante sul torrente Chiassa, promosso dalle associazioni di volontariato della frazione aretina di Tregozzano, fra cui la Scuola del Fiume, che ha già il coinvolgimento attivo degli studenti del territorio. Illustra infine le proposte venute proprio da questi ultimi dei nomi da attribuire al cdf sul tratto dove l’Arno – per dirla con Xxxxx - torce il muso agli aretini. Conclude le comunicazioni sull’Arno, citando il terzo cdf che potrebbe essere promosso in area valdarnese, il cui percorso deve essere ancora interamente attivato. Terminando l’aggiornamento informa dell’avvio di un contratto di fiume anche sul tratto più basso del Tevere e del suo affluente Sovara in cui saranno coinvolti i comuni di Anghiari, Sansepolcro e Monterchi con finalità identiche a quelle di Casentino H2O, da portare avanti parallelamente con il cdf del secondo tratto dell’Arno. Terminata l’illustrazione, la commissione dichiara di:
• condividere la scelta di attivare tre Contratti di Fiume sull’asta fluviale dell’Arno;
• procedere come indicato per la prosecuzione dell’iter del cdf Casentino H2O;
d
• dare la priorità ai cdf dove il percorso è facilitato dalla presenza di attori del territorio che dispongono di progetti da condividere o che si dichiarano disponibili ad impegnarsi attivamente (associazioni di Tregozzano e Borghi d’Arno per il cdf sul secondo tratto del fiume; Associazione la mia Valle e Tevere Tail Water per il cdf sul Tevere Toscano) per avviare il percorso.
In merito alla denominazione del cdf che sarà promosso sul secondo tratto aretino dell’Arno, inoltre, la commissione dichiara di preferire, tra le proposte formulate dagli studenti e illustrate dalla Presidente Xxxxxxx, il nome di Xxxxxxxxx x’Xxxx
Xxxxxxx propone di ampliare il cdf Abbraccio d’Arno al comune di Anghiari che, con Arezzo, condivide il torrente Chiassa
Xxxxxxxxx Xxxxxxxx sugerisce di includere in Abbraccio d’Arno anche il comune di Laterina Pergine Valdarno, in considerazione della presenza dell’Oasi di Bandella.
La commissione approva entrambe le proposte
Xxxxxxx riprende la parola per illustrare lo stato dell’arte di Xxxxx Xxxxxx, altro contratto di fiume promosso dal Consorzio e attualmente l’unico già formalmente sottoscritto dagli stakeholder. Ricorda che il percorso è stato seguito da un consulente esterno, la società Hydrogea (che ha ricoperto anche il ruolo di segreteria organizzativa). Fa presente che l’accordo è in scadenza: in seguito alla proroga dovuta all’epidemia sanitaria, si concluderà nei primi mesi del 2021, con l’organizzazione (nel mese di marzo) di un convegno in videoconferenza dedicato al tema del parco agro-fluviale, argomento che, se ben coordinato con l’attività della Comunità del Cibo, potrebbe dare un nuovo protagonismo ai prodotti agricoli made in Valdichiana. La data scelta è l’11 marzo. I contenuti sono ancora da definire. Una parte importante sarà assegnata alle testimonianze delle esperienze già realizzate con successo in altre regioni italiane. Xxxxx suggerisce di ricalibrare gli obiettivi di Xxxxx Xxxxxx riportando in primo piano l’agricoltura del territorio. Si dichiara favorevole ad esplorare il tema del parco agro- fluviale purchè questo rappresenti un’opportunità e non un limite per l’agricoltura dell’area. Conclude chiedendo di rivedere il piano di azione del Cdf per concentrare l’attenzione su proposte realizzabili. Xxxxxxx condivide le osservazioni di Xxxxx e precisa che la definizione del cdf Xxxxx Xxxxxx ha rispettato pienamente gli aspetti formali e procedurali ma che non ha trovato lo slancio giusto per decollare. A questo proposito propone di ampliare il Cdf a tutti i comuni toccati dal Canale Maestro e sostiene il suggerimento di restituire centralità all’agricoltura dell’area. A questo proposito propone di realizzare filmati ad hoc per valorizzare le produzioni, apprezza l’indicazione di coinvolgere in questo percorso le scuole e suggerisce di programmare un evento all’aria aperta, semplice ma coinvolgente, incentrato proprio sul made in. Comunica infine la volontà del Consorzio di seguire direttamente l’attività dei Cdf. Quindi anche di Xxxxx Xxxxxx che, precedentemente, l’ente aveva delegato alla società esterna Hydrogea. Spiega quindi che è stata individuata all’interno della struttura una figura a cui l’ente ha deciso di affidare il coordinamento di tutti gli strumenti partecipativi promossi dal Consorzio. Tale figura sarà affiancata da un consulente esterno. Tra i candidati a rivestire il ruolo: Xxxxxxxx Xxxxx, che, come socia di Hydrogea, ha già lavorato a Civis Chiana, e Xxxxx Xxxxxxx, ex dirigente del settore difesa del suolo della Regione Umbria, con ampie e consolidate esperienze in materia di Cdf, il cui nome è stato suggerito da ANBI nazionale. Il Consorzio si è impegnato a contattarlo e a incontrarlo per comprendere richieste economiche e disponibilità. Xxxxxxxxx Xxxxxxxx giudica positivamente l’idea di
promuovere un’iniziativa per valorizzare l’agricoltura dell’area. Condivide la proposta di rivedere le azioni da mettere in campo in modo da riequilibrare il rapporto agricoltura e ambiente: rapporto equilibrato che auspica di trovare anche in Abbraccio d’Xxxx e Casentino H2O. Rampi giudica positiva la scelta di creare una segreteria tecnica all’interno dell’ente, per massimizzare operatività ed efficienza. Si dichiara d’accordo anche nell’individuare un consulente esterno dotato di qualificata esperienza.
Non essendoci altri argomenti in discussione, la riunione si conclude alle 12.30.