AGGIORNAMENTO AL 8-5-2020
PER RIPARTIRE LASCIATI GUIDARE
ECCO UNA GUIDA SEMPLICE E SNELLA, AGGIORNATA QUOTIDIANAMENTE PER DARTI TUTTE LE INFORMAZIONI INERENTI:
- I PROTOCOLLI DI SICUREZZA DA APPLICARE;
- GLI INCENTIVI ED I CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO MESSI A DISPOSIZIONE.
AGGIORNAMENTO AL 8-5-2020
INDICE
1) IL CALENDARIO
2) LE REGOLE VIGENTI
3) I PROFILI DI RESPONSABILITA’
4) L’APPLICAZIONE DEI PROTOCOLLI DI SICUREZZA
5) INCENTIVI E CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO
DA QUANDO | CHI |
GIA’ APERTI | Dettaglio di beni alimentari e di prima necessità |
Edicole | |
Distributori di carburante | |
Dettaglio di prodotti informatici comunicazione | |
Dettaglio di ferramenta, vernici, materiale elettrico e per l’illuminazione | |
Farmacie e parafarmacie, articoli sanitari | |
Profumerie, prodotti toeletta ed igiene | |
Dettaglio prodotti animali domestici | |
Negozi di ottica e di fotografia | |
Dettaglio di prodotti di igiene per la casa | |
Ingrosso e dettaglio di fiori e piante | |
Tintorie | |
Servizi funebri | |
Esercenti degli altri settori consegna a domicilio |
DPCM 26.
APERTI IN PIEMONTE
4.20; DPGR Piemonte 49 del 30.4.20 e 50 del 2.
DA QUANDO | CHI |
DAL 4 MAGGIO | Librerie |
Cartolerie, dettaglio di carta e cartone | |
Dettaglio abbigliamento per bambini e neonati | |
Concessionari auto e riparazione auto e moto | |
Toelettatura animali di compagnia (su appuntamento) | |
Tutti gli esercizi di somministrazione esclusivamente per l’asporto | |
Agenzie immobiliari | |
Associazioni, servizi alle imprese, studi professionali, scientifici, tecnici, legali | |
Attività di riparazione di computer e beni di uso personale e per la casa (anche orafi e gioiellieri) | |
Tutto il commercio all’ingrosso | |
Tutte le altre categorie per sola consegna a domicilio | |
Attività manifatturiere (all. 3 DPCM 26.4.2020) |
IL CALENDARIO
DA QUANDO | CHI |
DAL 18 MAGGIO | Il commercio al dettaglio non preventivamente autorizzato ad aprire |
DAL 1° GIUGNO | Gli esercizi di somministrazione, per il consumo all’interno dei locali |
Estetica ed istituti di bellezza | |
Xxxxxxxx e parrucchieri | |
Centri benessere | |
ANCORA DA DEFINIRE | Sale da ballo e discoteche |
Palestre e centri fitness e benessere |
Tutte le attività aperte devono recepire e rispettare il DPCM 26 aprile
2020.
LE REGOLE
LA NORMATIVA IN PIEMONTE
Dal 4 al 17 maggio 2020 la normativa vigente in Piemonte è:
• Il DPCM nazionale del 26 aprile 2020
• Il DPGR Piemonte n.49 del 30 aprile 2020
• Il DPGR Piemonte n.50 del 2 maggio 2020
Il NUOVO MODELLO DI AUTOCERTIFICAZIONE
Dal 4 maggio è previsto un nuovo modello ministeriale dal
Secondo le Faq del Governo il modello non serve per le attività di lavoro solo se sostituito da dichiarazione dell’Azienda o tesserino di riconoscimento
LE REGOLE in PIEMONTE
❖ E’ obbligatorio per tutta la popolazione indossare le mascherine nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto, e comunque sempre quando non è possibile garantire continuamente la distanza minima.
❖ Consentite le consegne a domicilio per tutti i settori merceologici purchè nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, della disciplina del commercio e di quella fiscale.
❖ L’accesso alle attività commerciali consentite ed ai mercati è limitato –
salvo eccezioni – ad una sola persona per famiglia.
❖ Il personale addetto alle vendite deve indossare mascherine e guanti monouso.
❖ Quanto alla toelettatura di animali da compagnia, questa deve avvenire nella modalità «consegna animale – toletta – ritiro animale», garantendo il distanziamento.
Per le attività commerciali aperte (All.5 DPCM 26.4.2020) è inoltre previsto:
❖ Mantenimento del distanziamento sociale;
❖ Pulizia dei locali almeno due volte al giorno, in funzione degli orari;
❖ Garanzia di adeguata areazione e ricambio dell’aria;
❖ Disponibilità ed accessibilità a gel disinfettante per le mani, in particolare vicino a schermi touch, tastiere e sistemi di pagamento;
❖ Accessi regolamentati e scaglionati attraverso:
- Ampliamento fasce orarie;
- Per locali sino a 40 mq, accesso di una sola persona alla volta, oltre ad un massimo di due operatori;
- Per locali più grandi, accesso regolamentato in funzione di spazi, differenziando se possibile i percorsi di ingresso ed uscita.
❖ Informazioni per garantire il distanziamento dei clienti in attesa.
LE REGOLE per l’ASPORTO in PIEMONTE
L’ASPORTO DI CIBI E BEVANDE è consentito in Piemonte dal 4 maggio (con l’eccezione della città di Torino dove sarà consentito da sabato 9 maggio) in base al DPGR 49 del 26 aprile 2020.
❖ E’ necessario dare apposita comunicazione via PEC al Comune. I titolari devono rispettare e far rispettare:
❖ Il divieto di far consumare pasti all’interno e nelle immediate vicinanze;
❖ La distanza tra le persone in attesa ed all’interno del locale deve essere di due metri;
❖ Il ritiro dei prodotti deve avvenire per appuntamento dilazionato (1
solo cliente per volta all’interno) nel rispetto delle misure di sicurezza
❖ Consentito anche per la ristorazione drive-in;
❖ I clienti e il personale devono indossare la mascherina (il personale addetto alla vendita anche i guanti monouso);
❖ L’asporto può avvenire tra le 6 e le 21;
❖ I sindaci in caso di inadempienza provvedono a sospendere l’attività di asporto.
DOCUMENTI UTILI:
❑ Prontuario per il take away;
❑ Cartello regole take away;
❑ Cartello obbligo di prenotazione;
❑ Modulo richiesta take away Comune di Vercelli;
❑ Modello richiesta take away altri Comuni.
LE RESPONSABILITA’
la responsabilità penale e amministrativa
Sul tema delle responsabilità in capo al datore di lavoro è intervenuto il decreto Cura Italia.
L’art.42 del DL18/2020 definisce infatti il contagio sul lavoro come infortunio, creando di fatto una presunzione di responsabilità per il datore di lavoro, che deve dotarsi di un metodo efficace di valutazione e contrasto del rischio- contagio (sia documentale che operativo) per fronteggiare eventuali addebiti penali.
Due capitoli da considerare con attenzione:
• Detto contagio-infortunio è entrato di fatto nel Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro, il noto D.Lgs 81/08. Occorre pertanto valutarne il rischio, allegando al DVR dell’Azienda un protocollo anti contagio.
• Occorre, per le imprese e gli enti che lo applicano, infine inserire dette procedure nel modello di organizzazione, gestione e controllo previsto ex lege 231, per evitare la responsabilità amministrativa degli Enti.
LE RESPONSABILITA’
L’infortunio- contagio. Le indicazioni dell’Inail
I casi di infezione contratta in occasione di lavoro sono inquadrate come infortuni sul lavoro.
Sono tutelati gli operatori sanitari per i quali vi è una presunzione di origine professionale dell’infortunio, chi opera in front-office, alla cassa, addetti alle vendite/banconisti, personale non sanitario operante all’interno degli ospedali con mansioni tecniche, di supporto, di pulizie, ecc...
La tutela si applica anche nei casi più difficili, con il ricorso agli elementi epidemiologici, clinici, anamnestici e circostanziali.
La tutela decorre dal primo giorno di astensione dal lavoro attestato da certificazione medica per avvenuto contagio, ovvero dal primo giorno di astensione dal lavoro coincidente con l’inizio della quarantena, anche se accertato successivamente all’inizio della quarantena.
Per il datore di lavoro permane l’obbligo di denuncia/comunicazione d’infortunio all’Inail, allorché è venuto a conoscenza del contagio.
Erogazione prestazione prevista dal Fondo gravi infortuni.
Nel caso di decesso del lavoratore spetta ai familiari anche la prestazione economica una tantum del Fondo delle vittime di gravi infortuni sul lavoro. Infortunio in itinere.
Se accaduto durante il normale percorso di andata/ritorno casa-lavoro i contagi sono configurabili come infortuni in itinere.
Il mezzo di trasporto privato è considerato necessitato. Tale deroga vale per tutta la durata del periodo di emergenza epidemiologica.
Gli eventi infortunistici derivanti da infezione da nuovo coronavirus non
sono computate ai fini della determinazione dell’oscillazione del tasso
L’APPLICAZIONE DEI PROTOCOLLI SICUREZZA
I PROTOCOLLI DI RIFERIMENTO SONO:
- Il protocollo sicurezza per gli ambienti di lavoro del 24 aprile 2020;
- L’accordo quadro per la sicurezza nel terziario del 26 marzo 2020;
- Il protocollo sicurezza nei cantieri di lavoro del 24 aprile 2020;
- Il protocollo sicurezza per i trasporti e la logistica del 20 marzo 2020.
IL PROTOCOLLO SICUREZZA PER GLI AMBIENTI DI LAVORO
Sottoscritto il 14 marzo ed implementato il 24 aprile 2020 tra le Parti Sociali ed il Governo, il protocollo regolamenta le misure anti-contagio negli ambienti di lavoro aperti durante il periodo di emergenza ed è il riferimento per la fase 2.
Alcuni aspetti generali:
• Il ricorso ampio al “lavoro agile” semplificato, anche per i primi tempi di riapertura, laddove possibile;
• L’uso di ammortizzatori sociali, in assenza di condizioni di sicurezza per la ripresa o la prosecuzione delle attività, che possa comportare ancora un periodo di sospensione o chiusura per mettere in sicurezza i luoghi di lavoro.
COVID – 19, ai fini degli adempimenti in materia di salute e sicurezza, rimane un «rischio generico». La mancata attuazione del Protocollo che non assicuri adeguati livelli di protezione determina la sospensione dell’attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza.
❖ E’ prevista un’informazione dettagliata sui comportamenti da tenere e una formazione sulla gestione dei casi di emergenza. Per dipendenti e pubblico le informazioni vanno consegnate e/o affisse all’ingresso (depliant informativi).
L’Azienda deve informare sulle misure adottate in particolare sul corretto uso dei DPI.
DOCUMENTI UTILI:
❑ Procedure accesso ai locali aziendali aperti al pubblico
❑ Procedure accesso ai locali aziendali chiusi al pubblico
❑ Cartello mantenimento distanza interpersonale 1 metro
❑ Cartello obbligo indossare mascherina
❑ Istruzioni lavaggio mani (da posizionare nei bagni)
❑ Cartello numero accessi contemporanei
❖ All’ingresso nei luoghi di lavoro si prevede la possibilità che il personale possa essere sottoposto alla misurazione della temperatura. Serve la certificazione medica di “avvenuta negativizzazione” del tampone per il rientro di lavoratori già risultati positivi.
❖ Previsti accorgimenti per l’accesso dei fornitori il cui accesso deve comunque essere limitato, con percorsi di accesso ed uscita dedicati, ove possibile.
❖ Si convengono regole e comportamenti riguardo alla pulizia dell’azienda con l’onere per il datore di fornire adeguati detergenti, incentivando operazioni di sanificazione dei locali, da farsi ai sensi della circolare Min. salute 5443/20.
Si tratta di “pulizia accurata delle superfici ambientali con acqua e detergente seguita dall’applicazione di disinfettanti comunemente usati a livello ospedaliero (prodotti a base alcolica del 70% o con ipoclorito di sodio allo 0,5%)” eseguibile pertanto dal personale ordinariamente addetto a tali servizi, e non delle sanificazioni che comportino certificazioni di ditte esterne specializzate.
La pulizia e sanificazione delle superfici a contatto con la clientela (es. superfici casse, manici carrelli e cestini) deve essere assicurata in maniera continuativa durante il giorno, con l’utilizzo del materiale di sanificazione fornito dall’azienda Occorre sanificare le cornette dei telefoni, i dispositivi per gli ordini e le tastiere di casse, bilance e pc. In ogni caso è obbligatorio sanificare tali strumenti quando passano da un operatore all’altro. Periodicamente occorre sanificare, oltre agli ambienti di lavoro, anche le aree comuni di svago e gli spogliatoi.
L’obbligo di sanificazione straordinaria si riferisce alle situazioni cui si sono registrati in azienda casi sospetti di COVID-19.
❖ Precauzioni igieniche personali: l’azienda deve assicurare i
gel detergenti per le mani ai lavoratori e ai clienti
❖ Uso dei DPI e soprattutto delle mascherine: dovranno essere utilizzate in conformità a quanto previsto dalle indicazioni dell’OMS: saranno necessarie in caso di impossibilità di lavorare a meno di un metro di distanza, unitamente ad eventuali altri DPI indicati.
Per i lavoratori che condividono spazi comuni (ingressi, corridoi, zone relax, servizi igienici..) è previsto l’uso della mascherina chirurgica. La mascherina è obbligatoria anche per tutti coloro che accedono a spazi al chiuso (clienti, fornitori).
❖ Il protocollo inoltre regolamenta altri aspetti organizzativi: uso di spazi comuni, riunioni, distributori di bevande: accesso contingentato, tempi ridotti e distanziamento
Occorre garantire – eventualmente a carico del singolo lavoratore- la pulizia giornaliera di tastiera, mouse, schermo, telefono.
❖ Prevedere entrate ed uscite scaglionate dei dipendenti.
❖ Gestione di una persona sintomatica. Previsto isolamento immediato con dotazione di DPI e contatto dell’autorità sanitaria.
❖ Sorveglianza sanitaria del medico competente. Il ruolo del medico è centrale: segnala le situazioni di particolare fragilità, anche per l’età. Opportuno coinvolgere il medico
competente alla ripresa dell’attività per il reinserimento dei soggetti già positivi. In tali casi il medico deve anche effettuare visita medica precedente la ripresa del lavoro.
❖ Riunioni ed eventi interni non sono consentiti. In caso di necessità ridurre al minimo presenza, garantendo distanziamento areazione del locale e pulizia degli spazi.
❖ Turnazioni, flessibilità di orario: per evitare assembramenti si prevedono piani di turnazioni dei dipendenti, accesso a smart working. Annullamento di trasferte e viaggi. Rimodulazione degli spazi di lavoro, distanziando le persone.
Pensare ad orari differenziati anche per evitare affollamenti sui mezzi pubblici.
❖ Le consegne a domicilio devono essere effettuate con tutti gli accorgimenti atti a non mettere in pericolo il personale in coerenza con quanto previsto nel presente accordo quadro.
La merce deve essere assicurata davanti alla porta del cliente, evitando l’ingresso al domicilio.
In caso di consegna al domicilio di clienti risultati positivi al coronavirus, la consegna sarà effettuata all’esterno
dell’abitazione, concordando preventivamente una modalità di pagamento attraverso bonifico bancario o online.
I PROTOCOLLI SICUREZZA: I PROTOCOLLI DI SETTORE
Le diverse Federazioni di categoria di Ascom Confcommercio stanno
mettendo a punto dei protocolli specifici relativi ai diversi settori. Saranno messi a disposizione di volta in volta non appena verranno emanate le relative prescrizioni settoriali a livello nazionale dagli Organi competenti.
Questi i protocolli nazionali messi a disposizione alla data odierna:
❖ Protocollo Federmobili operazioni di montaggio e smontaggio;
❖ Prontuario FIPE take away pubblici esercizi;
❖ Protocollo FIMAA agenzie immobiliari;
❖ Protocollo accoglienza sicura Federalberghi;
❖ Protocollo Federpreziosi;
❖ Protocollo Federottica;
❖ Linee Guida Federmoda.
INCENTIVI E CONTRIBUTI
Fondo perduto per finanziamenti
La Regione Piemonte ha previsto contributi a fondo perduto tra 2.500 e
7.500 euro per nuovi finanziamenti in abbattimento dei costi del credito.
Credito d’imposta per acquisto DPI
I DL 18 e 23 prevedono crediti di imposta per l’acquisto di DPI e per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro. E’ atteso un decreto del MISE per gli aspetti attuativi. Necessario conservare tutta la documentazione fiscale.
Rimborsi Impresa SIcura – Bando Invitalia
Rimborsi previsti dal bando Invitalia (DL18/20 art.43) per costi sostenuti per acquisto di DPI.
Riparti Piemonte
Interventi stanziati dalla Regione Piemonte per il sostegno a famiglie e imprese.
Bonus Piemonte
Contributi a fondo perduto stanziati dalla Regione Piemonte per le attività di commercio ed artigianato che riapriranno da giugno.
Bonus Mercati
Contributi a fondo perduto stanziati dalla Regione Piemonte per le attività di commercio ambulante.
Patto per la ripresa – Comune di Vercelli
Contributi a fondo perduto stanziati dal fondo istituito dal Comune di
Vercelli per le PMI situate nel comune stesso.
FONDO PERDUTO PER FINANZIAMENTI
LA REGIONE PIEMONTE EROGA CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO PER ABBATTERE I COSTI DI NUOVI FINANZIAMENTI PER EMERGENZA COVID-19
La Regione Piemonte prevede contributi a fondo perduto, per micro PMI e lavoratori autonomi che accedono a nuovi finanziamenti per liquidità tra cui quelli del DL23/2020. E’ misura aggiuntiva, nel limite del De Minimis.
Sono previsti i seguenti contributi:
- euro 2.500 per finanziamenti di importo inferiore a 50.000 euro;
- euro 5.000 per finanziamenti di importo compreso 50.000 e 100.000 euro;
- euro 7.500 per finanziamenti di importo tre 100.000 euro e 150.000 euro.
I prestiti devono essere stati erogati dal 17 marzo 2020 in poi, dichiarando di aver subito un calo di fatturato nel bimestre marzo/aprile 2020 di almeno il 30% rispetto allo stesso periodo del 2019 (questo elemento è automaticamente presunto per le imprese costituite nel 2019).
Le imprese interessate ad usufruire del bonus regionale devono quindi, in prima battuta, rivolgersi a banche, confidi o altri intermediari finanziari per richiedere il finanziamento alle condizioni vigenti (la pratica per ottenerlo è autonoma e non correlata a questa misura). Successivamente, quando verrà pubblicato il bando regionale della misura in oggetto (indicativamente dal 12 maggio 2020 in poi), si potrà fare domanda per richiedere il bonus.
RIMBORSI PER ACQUISTO DPI
BANDO IMPRESA SICURA INVITALIA
Invitalia eroga rimborsi spese per l’acquisto di DPI: mascherine filtranti, chirurgiche, FFP1, FFP2 e FFP3; guanti in lattice, vinile, nitrile; occhiali; tute e/o camici; calzari e/o sovrascarpe; cuffie e/o copricapi; dispositivi per la rilevazione della temperatura corporea; detergenti e soluzioni disinfettanti/antisettici.
• L’importo massimo rimborsabile è di 500 euro per ciascun addetto dell’impresa richiedente e fino a 150mila euro per impresa.
• Il bando prevede 3 fasi:
- prenotazione del rimborso dall’11 al 18 maggio 2020, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 18.00 dal sito di Invitalia.
- seguirà la pubblicazione dell’elenco delle imprese ammesse
- Compilazione della domanda dalle ore 10.00 del 26 maggio alle ore 17.00 dell’11 giugno 2020 sempre attraverso procedura informatica.
• Le spese devono essere sostenute tra il 17 marzo 2020 e la data di invio della domanda con fatture pagate alla data dell’invio della domanda attraverso conti correnti intestati all’impresa e con modalità che consentano la piena tracciabilità del pagamento e l’immediata riconducibilità dello stesso alla relativa fattura;
• Le spese non possono essere oggetto di ulteriori forme di rimborso o remunerazione erogate in qualunque forma e a qualsiasi titolo.
Ricordiamo inoltre il credito d’imposta del 50% sino a €20.000 per l’acquisto di DPI. (Art.30, DL 23/20)
RIPARTI PIEMONTE
LA REGIONE PIEMONTE HA ANNUNCIATO UN PIANO PER IL SOSTEGNO DI FAMIGLIE E IMPRESE DI OLTRE 800 MILIONI DI EURO
LA REGIONE PIEMONTE HA ANNUNCIATO UN PIANO PER IL SOSTEGNO DI FAMIGLIE E IMPRESE DI OLTRE 800 MILIONI DI EURO
LA REGIONE PIEMONTE HA ANNUNCIATO UN PIANO PER IL SOSTEGNO
DI FAMIGLIE E IMPRESE DI OLTRE 800 MILIONI DI EURO
LA REGIONE PIEMONTE DESTINA 88 MILIONI DI EURO IN CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO AD IMPRESE DI SOMMINISTRAZIONE ED ARTIGIANATO CHE APRIRANNO NON PRIMA DI GIUGNO.
Il BONUS PIEMONTE destina contributi a fondo perduto in favore di
aziende con sede operativa in Piemonte che si impegnano alla riapertura:
Da metà di maggio tutti gli interessati riceveranno da Finpiemonte una comunicazione via pec cui dovranno rispondere per indicare il conto corrente su cui ricevere il contributo a fondo perduto, che verrà accreditato nell’arco di qualche giorno.
LA REGIONE PIEMONTE DESTINA 13 MILIONI DI EURO IN CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO PER GLI OPERATORI AMBULANTI.
Il BONUS MERCATI sarà così strutturato:
❖ Bonus di *1500 euro* per tutti gli ambulanti non alimentari che hanno dovuto sospendere interamente l’attività, bloccata dai provvedimenti del Governo per le misure di contenimento.
❖ Bonus di *500 euro*, invece, per gli *ambulanti alimentari* che, pur potendo proseguire l’attività, hanno lavorato solo parzialmente a causa delle maggiori restrizioni da parte dei singoli Comuni che hanno portato alla chiusura di numerosi mercati.
Tutti gli interessati riceveranno da Xxxxxxxxxxx una comunicazione via pec cui dovranno rispondere per indicare il conto corrente su cui ricevere il contributo a fondo perduto, che verrà accreditato nell’arco di qualche giorno.
PATTO PER LA RIPRESA
Il Comune di Vercelli ha istituito un fondo per il sostegno delle PMI situate nel comune stesso. Saranno erogati contributi a fondo perduto di € 600,00 per azienda. A breve verranno comunicati i codici ATECO coinvolti e le modalità di domanda, che dovrebbero consistere
nell’invio di una PEC al Comune.
CONTATTI
Per qualsiasi informazione e per l’attivazione delle misure contattare i nostri uffici a questi riferimenti:
Applicazione protocolli di sicurezza:
0161.1860319 xxxxxxxx.xxxxxxx@xxxxxxx.xx
Incentivi e contributi:
0161.1860370 xxxxxx.xxxxxxx@xxxxxxx.xx
Per reperimento DPI, gel disinfettanti, attrezzature,
sanificazione straordinaria: xxxx@xxxxxxx.xx
Rimaniamo a Vostra disposizione per qualsiasi Vostra necessità, e Vi invitiamo a seguire la nostra pagina Facebook, la sezione dedicata all’emergenza Covid-19 del nostro sito di informazione xxxxx://xxx.xxxxxxxxxxx.xxx/xxxxxxxxx-xxxxx-00/.