RELATIVO AL BIENNIO 2002-2003
INTEGRAZIONE e PROROGA DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA RELATIVO XX XXXXX XX XXXX XXX XXXXXXXXX XX XXX XXXXXXX XX XXXXXX
RELATIVO AL BIENNIO 2002-2003
ED APPROVAZIONE DEL PROGRAMMA ATTUATIVO PER L’ ANNO 2004
Il Presidente della Provincia di Bologna
I Sindaci dei Comuni della zona del Distretto di San Xxxxxxx di Savena Il Direttore Generale dell’Azienda USL di Bologna
L’ IPAB Opera Xxx Xxxxx Xxxxxxxxx Premesso:
- che l’art. 19 della L. 328/2000 introduce il Piano di zona quale strumento di programmazione del sistema integrato dei servizi e degli interventi sociali;
- che la regione Xxxxxx Xxxxxxx, con Legge 2/2003, assume il Piano di Zona quale strumento di programmazione partecipata fra i diversi soggetti pubblici e del privato sociale che operano nelle aree dei servizi sociali, sanitari, scolastici e di formazione professionale degli operatori;
Rilevato:
- che sulla scorta dei provvedimenti legislativi nazionali e regionali soprarichiamati, nonché degli atti di indirizzo finora adottati dalla Regione Xxxxxx Xxxxxxx, alle regioni spetta la formulazione delle linee di indirizzo per l’elaborazione dei Piani di Zona, da realizzare con la partecipazione delle Province. Ai Comuni viene riconosciuto il ruolo di soggetto centrale del percorso programmatorio in quanto titolari delle funzioni amministrative concernenti gli interventi locali;
- che dall’anno 2001 la Regione Xxxxxx Xxxxxxx ha avviato un percorso di valorizzazione del ruolo e delle responsabilità dei Comuni nella elaborazione e realizzazione dei Piani di Zona, incentivando peraltro la promozione di strumenti tecnici di supporto alle attività di pianificazione zonale;
- che contestualmente sono state assegnate alle Province le funzioni di promozione, informazione e supporto informativo e tecnico nei confronti dei soggetti impegnati nella definizione dei Piani di Zona, prevedendo che le stesse assicurino la conclusione degli accordi di programma zonali per la realizzazione dei Piani medesimi;
- che, anche per l’anno 2004, la Regione Xxxxxx Xxxxxxx ha formalmente deliberato, con atto n. 514 del 4 novembre 2003, la proroga della sperimentazione per una ulteriore annualità, pervenendo all’approvazione e sottoscrizione entro il 28 febbraio 2004 di un nuovo accordo di programma e del relativo programma attuativo;
- che con successiva determina n. 1291 del 10/2/04 la Regione Xxxxxx-Romagna ha prorogato al 31 marzo 2004 il termine per la sottoscrizione degli accordi di programma per l’approvazione dei piani di zona;
Dato atto:
- che, fin dall’ottobre 2001 momento di avvio sul territorio provinciale dell’attività di sperimentazione dei Piani di Zona, in uno spirito di progettazione partecipata, furono istituiti e tuttora operano:
▪ a livello distrettuale, quattro “tavoli sociali di zona” composti da Assessori e Tecnici dei Comuni del Distretto, rappresentanti delle Istituzioni scolastiche, delle Associazioni, delle Cooperative sociali e rappresentanti sindacali;
▪ a livello provinciale, “un tavolo di lavoro politico-istituzionale” composto da Sindaci o Assessori capofila rappresentanti del Comitato di Distretto, dai Sindaci capo conferenza e dall’Assessore Provinciale ai Servizi Sociali e Sanità, e un “gruppo di lavoro tecnico” composto da rappresentanti della Provincia e dei Comuni, dai Coordinatori sociali delle Aziende USL e dai Direttori dei distretti, in un’ottica di coordinamento e di raccordo di diversi percorsi zonali e di garanzia della trasversalità negli obiettivi e nelle azioni, pur nel rispetto delle specifiche peculiarità territoriali;
- che la Conferenza dei Sindaci di distretto ha individuato quali Comuni referenti per la propria zona i Comuni di San Xxxxxxx di Savena e Pianoro;
- che, conseguentemente all’adozione da parte della Regione Xxxxxx-Romagna della citata deliberazione n. 514 del 4 novembre 2003 gli organismi distrettuali e provinciali sopra richiamati hanno dato corso/attuazione al percorso istituzionale di programmazione partecipata collaudato in questi anni al fine di giungere nei tempi previsti all’elaborazione dei Piani di zona, nei distretti in cui è articolato il territorio;
- che, pertanto, in data 15.12.2003, ha avuto luogo la Conferenza dei Servizi per la definizione del Programma Attuativo 2004 con tutti i soggetti pubblici e del privato sociale coinvolti nel processo programmatorio;
- che, successivamente, alla luce anche degli approfondimenti emersi in sede di Conferenza dei Servizi, il Consiglio Provinciale nella seduta del 19/12/2003 ha adottato le “Linee di indirizzo per l’approvazione dei Piani di zona – Programma attuativo 2004”, prevedendo, fra l’altro, la realizzazione per ciascuna zona di un ufficio di Piano, quale strumento tecnico di
supporto alle attività programmatorie di zona, cerniera fra il livello distrettuale e il livello provinciale;
Avuto presente, ancora una volta, il ruolo e l’apporto imprescindibile svolto dal privato sociale;
Tutto ciò premesso e considerato, fra le parti si conviene e si stipula il presente Accordo di programma.
Art. 1
La premessa, che si intende qui interamente richiamata, costituisce parte integrante dell’Accordo integrativo.
Art. 2 – Finalità dell’accordo
Le Amministrazioni, con il presente accordo, concordano di prorogare per l’anno 2004 il Xxxxx xx xxxx xxx xxxxxxxxx xx X. Xxxxxxx xx Xxxxxx biennio 2002/2003 e di approvare il relativo Programma attuativo 2004.
Il Programma attuativo è stato elaborato in piena continuità con le indicazioni e le scelte strategiche già definite con i Piani di Zona 2002/2003, attualizzate e rese coerenti con le indicazioni regionali contenute nella Delibera del Consiglio Regionale n. 514/2003, con le Linee di indirizzo per l’elaborazione dei Piani di zona approvate dal Consiglio Provinciale con Delibera n.157/2003.
Art. 3 – Programma attuativo
In un quadro integrato e di insieme delle risorse presenti sul territorio, Il programma attuativo 2004 ricomprende, oltre agli interventi distrettuali, i programmi provinciali, i progetti sovrazonali e i programmi regionali finalizzati, come di seguito riportati negli articoli 6 e 7.
Nella rete dei servizi e degli interventi sociali del distretto vengono riportati gli interventi socio- sanitari e ad elevata integrazione socio-sanitaria.
Art. 4
Tra i Comuni del Distretto e l’Azienda USL di Bologna è stato stipulato un Accordo di programma finalizzato all’integrazione delle funzioni socio-assistenziali e sanitarie.
Altri interventi distrettuali hanno riguardato progettazioni relative alle leggi 286/1998, per l’integrazione dei cittadini stranieri, e 26/2002 - Diritto allo studio.
Art. 5
I Comuni del Distretto e l’Azienda USL parteciperanno al bando regionale pubblicato sul BUR del
17.01.04 con i seguenti progetti:
1. Sportello sociale
2. Centro di pronta accoglienza per donne maltrattate.
3. Anziani.
Art. 6 – Programmi provinciali e progetti sovrazonali
Programmi provinciali e progetti sovrazonali |
Uffici di Piano zonali |
Ufficio di Piano Provinciale |
Piano provinciale degli interventi finalizzati alla realizzazione di attività di contrasto alle forme di abuso in danno ai minori |
Programma provinciale adozione |
Coordinamento affido |
Rete di accoglienza per bambini in età compresa tra 0/6 anni in stato di abbandono |
Coordinamento provinciale servizio civile/promozione del servizio civile e supporto agli enti |
Progetto di formazione provinciale sull’area infanzia e adolescenza nei piani di zona |
Promozione di integrazione fra politiche del lavoro e Piani di zona |
Art. 7 – Programmi finalizzati regionali
Programma finalizzato | Quota a carico dei Comuni |
Sostegno all’attività di cura dei familiari a domicilio e della vita indipendente degli anziani e disabili | € 37.320,34 |
Giovani | € 14.143,00 |
Dipendenze | € 14.747,34 |
Contrasto alla povertà e per l’inclusione sociale | € 21.939,70 |
Art. 8 – Uffici di Piano
In continuità con quanto indicato nel programma attuativo 2003, le Parti si impegnano a consolidare il ruolo degli Uffici di Piano zonali al fine di operare in un’ottica integrata e di partecipazione attiva di tutti i soggetti presenti sul territorio per la piena e completa realizzazione del Programma attuativo 2004.
L’ufficio di Piano si conferma pertanto la struttura organizzativa a supporto dell’attività programmatoria di zona.
La Provincia di Bologna, dal canto suo, si impegna a consolidare l’Ufficio di Piano provinciale quale ufficio di supporto sia alla programmazione locale sia alle scelte della Conferenza territoriale sociale e sanitaria, istituita ai sensi della L.R. 2/2003.
Art. 9 - Bilancio Programma attuativo – Anno 2004
Il Programma attuativo per l’anno 2004, comprende azioni ed interventi sociali per una spesa complessiva di Euro 19.790.402,26
Le Parti convengono di fare fronte al sistema delle azioni e degli interventi sociali con le risorse comunali, integrate da appositi finanziamenti del Fondo Sociale Nazionale e del Fondo Sociale Regionale, nonché dal finanziamento provinciale annuale destinato alla gestione delle funzioni socio-assistenziali (ex L. 67/93) così come definito nella delibera di Giunta della Regione Xxxxxx- Romagna n. 2793 del 30.12.2003 ad oggetto: “Attuazione L.R. 12 marzo 2003, n. 2, articolo 67. Definizione criteri di ripartizione risorse finanziarie, umane, patrimoniali utilizzate alla data di entrata in vigore della legge n. 328 del 2000 per l’esercizio delle funzioni di cui alla legge n. 67 del 1993 – Primo provvedimento”.
Sono incentivate dalla Provincia di Bologna, con un contributo una tantum, le azioni orientate a promuovere l’integrazione socio-sanitaria nell’Ufficio di Piano.
Le Parti concordano, altresì, che la Regione destini ai soggetti deputati i finanziamenti previsti per la realizzazione dei programmi finalizzati regionali, che li gestiranno nel rispetto dei termini e modalità di cui alla deliberazione regionale n. 514/2003.
Le Parti concordano infine che tali risorse potranno essere integrate da contributi attualmente non previsti e non quantificati. Esse convengono, altresì, che potranno essere apportate eventuali modifiche agli impegni finanziari inizialmente assunti, previa intesa all’interno dei Tavoli Sociali di zona fra tutti i soggetti sottoscrittori del presente Accordo di programma, a condizione che tali modifiche non pregiudichino il raggiungimento degli obiettivi e la realizzazione degli interventi previsti nel Programma attuativo 2004.
Art. 10 - Impegni delle Parti
Le Amministrazioni aderenti al presente Accordo si impegnano a realizzare – ciascuno per le proprie competenze e risorse economiche – il sistema degli interventi e dei servizi sociali previsti nel Programma attuativo per l’anno 2004, nei termini e modalità definiti nello stesso e nel rispetto dei termini e modalità di cui alla deliberazione regionale n. 514/2003.
Le Parti si danno reciprocamente atto, altresì, che il Programma attuativo 2004 verrà svolto secondo quanto definito nel presente Accordo integrativo e, per quanto in esso non previsto,
secondo le modalità e nei termini definiti nell’Accordo di programma – biennio 2002-2003 ed in particolare nei seguenti articoli:
Art. 5 - Impegni delle parti
(Accordo 2002-2003: Le Amministrazioni aderenti al presente Accordo si impegnano a realizzare – ciascuno per le proprie competenze e risorse economiche – il sistema degli interventi e dei servizi sociali previsti nel Piano di Zona e nel programma attuativo per l’anno 2002, nei termini e modalità definiti negli stessi.
I Comuni – in quanto titolari delle funzioni sociali – sono responsabili della corretta attuazione della rete integrata degli interventi e dei servizi previsti, avendo cura di coordinarsi con le Aziende U.S.L. relativamente alla gestione degli interventi socio-sanitari e ad elevata integrazione socio-sanitaria. Essi destinano alla realizzazione del Piano di Zona e dei Programmi attuativi le risorse comunali integrate dai fondi nazionali e regionali appositamente erogati ai Comuni medesimi.
I Comuni si impegnano altresì ad aderire ai progetti a valenza provinciale definiti nel precedente art. 3, partecipando, compatibilmente con le risorse disponibili, alla realizzazione degli stessi nei termini e modalità definiti collegialmente.
Essi si impegnano, infine, a predisporre il II Programma attuativo in concomitanza all’approvazione del Bilancio Comunale preventivo 2003.
I Comuni, inoltre, daranno corso alla valutazione e monitoraggio dei Piani di zona secondo le indicazioni regionali e provinciali.
L’Azienda Usl, in continuità con il percorso programmatorio e progettuale condotto, garantisce, sia sotto il profilo tecnico che economico, l’integrazione con i soggetti interessati nella gestione di interventi socio-sanitari e ad elevata integrazione socio-sanitaria distrettuale.
L’Azienda Usl si impegna pertanto a partecipare ai progetti indicati nel Piano e nel Programma attuativo per l’anno 2002.
Essa garantirà inoltre la gestione delle funzioni sociali e/o la gestione dei progetti programmi, quando delegati dai Comuni.
L’Azienda collaborerà, infine, per quanto di propria competenza alle attività di monitoraggio e valutazione del Piano.
La Provincia di Bologna, in continuità con l’attività condotta in fase di elaborazione dei Piani di Zona, prosegue la propria funzione di coordinamento, promozione, informazione e supporto tecnico ai Comuni e di raccordo con la Regione Xxxxxx Xxxxxxx.
Partecipa finanziariamente alla realizzazione del programma attuativo 2002 con i fondi annuali storicamente assegnati alla gestione delle funzioni socio-assistenziali delegate (ex L: 67/93), incrementati dal contributo una tantum riconosciuto ai Comuni quale partecipazione alle spese per l’elaborazione dei Piani di Zona – biennio 2002 – 03.
La Provincia di Bologna garantisce inoltre il coordinamento e/o la gestione dei progetti a valenza provinciale, richiamati nel precedente art. 3.
Essa, infine, coordinerà l’attività di monitoraggio e valutazione, a livello provinciale e in stretto raccordo con i Comitati di Distretto, del percorso progettuale e di esecuzione del Piano di Zona e dei Programmi attuativi annuali.)
Art. 6 – Interventi di altri soggetti
(Accordo 2002-2003: Le Parti si danno espressamente atto che alla realizzazione degli interventi previsti nel Piano di Zona e nel Programma allegato, potranno intervenire anche altri soggetti già coinvolti o eventualmente interessati, previo parere favorevole espresso a maggioranza dal Comitato di Distretto.
Inoltre, i soggetti firmatari del presente accordo si impegnano ad attivare e ad avviare collaborazioni assieme alle Fondazioni e agli altri Soggetti afferenti al Terzo Settore.
L'obiettivo è di collaborare per la realizzazione di progetti innovativi tesi a sperimentare nuove forme organizzative per l'erogazione dei servizi.
Programma attuativo anno 2003: Ad integrazione di quanto asserito all’art 6 del P.d.Z. 2002-2003 si conviene quanto segue: I soggetti firmatari del presente accordo si impegnano ad attivare un tavolo di lavoro con CGIL CISL e UIL finalizzato a verificare la qualità, la modalità di accesso e di erogazione dei servizi esistenti, e costruire prospettive di soluzione su nuove forme di organizzazione dei servizi stessi e loro messa in rete distrettuale. Oltre ai servizi erogati dai
soggetti firmatari si dovranno considerare anche servizi ed attività integrative svolte da fondazioni e altri soggetti del terzo settore al fine di valorizzarle aumentando le potenzialità della rete dei servizi territoriali. Il tavolo è aperto al contributo di tutti i soggetti interessati.)
Art. 7 – Valutazione e monitoraggio
(Accordo 2002-2003: L’importanza e la centralità della funzione del monitoraggio e della valutazione delle azioni viene assunta dalle Parti firmatarie del presente Accordo, come componente stessa del percorso progettuale.
Dovrà quindi essere previsto un sistema di “valutazione in itinere ed ex post del Piano di Zona e dei Programmi attuativi funzionale ad un riorientamento progressivo delle politiche previste ed alla riprogettazione”.
Tale azione di monitoraggio e valutazione dovrà essere condotta a livello distrettuale e raccordata a livello provinciale, livello al quale compete il coordinamento dell’attività su indicazione regionale. Il corretto e puntuale svolgimento di tale attività potrà consentire il tempestivo adeguamento delle azioni intraprese che potranno in tale caso fare emergere, in casi estremi, anche l’esigenza di apportare modifiche a quanto previsto.
Le parti convengono che eventuali modifiche sono possibili, purchè concordate fra i soggetti firmatari e nel rispetto di un equilibrio complessivo degli interventi previsti nel Piano di Zona.)
Art. 8 – Organismi di coordinamento
(Accordo 2002-2003: Le Parti concordano sull’esigenza di mantenere gli organismi di coordinamento distrettuali e provinciali istituiti nella prima fase di elaborazione e progettazione dei Piani di Zona.
A livello distrettuale sarà attivo il “Tavolo sociale di zona”, composto dagli attuali rappresentanti, con il compito di coordinare, monitorare e valutare a livello locale, la realizzazione del Piano e dei Programmi attuativi.
A livello provinciale continueranno, nella composizione attuale, la loro attività il “Gruppo di lavoro tecnico” e il “Tavolo politico/istituzionale” con il compito di svolgere le funzioni di coordinamento del monitoraggio e della valutazione dei Piani di Zona.)
Art. 9 – Funzioni di vigilanza
(Accordo 2002-2003: Le Amministrazioni convengono di istituire il Collegio di Vigilanza di cui faranno parte: il Presidente della Provincia o suo delegato, il Sindaco del Comune di X.Xxxxxxx di Savena o suo delegato, il direttore dell’Azienda USL o suo delegato, con il compito di vigilare sul corretto svolgimento degli interventi previsti nel piano di Zona.
Il Collegio di Vigilanza, una volta riscontrata la presenza di ritardi o negligenze nella realizzazione degli interventi, provvede a darne comunicazione agli altri soggetti firmatari dell’Accordo al fine di concordare soluzioni o interventi da adottare, ivi compresa la possibilità di proporre alla Regione la modifica, anche sostanziale, degli interventi previsti nei Piani.)
Art. 10 – Procedimento di arbitrato
(Accordo 2002-2003: Le vertenze che dovessero sorgere fra le parti che sottoscrivono l’Accordo di programma e che non possono essere risolte in via amministrativa, saranno definite da un Collegio di tre arbitri, di cui uno nominato dal Tribunale di Bologna, con funzioni di presidente e uno ciascuno in rappresentanza delle Parti. Il Collegio in questione deciderà secondo legge.)
Si conviene inoltre di istituire un tavolo di concertazione tra le amministrazioni comunali, le organizzazioni sindacali e l’azienda USL di Bologna per l’utilizzazione omogenea e coerente delle risorse derivanti dagli accordi di bilancio tra XX.XX. e Comuni.
L’ambito di concertazione prenderà in esame anche le possibili prospettive (alla luce di un quadro normativo in evoluzione) dell’organizzazione dei servizi a livello distrettuale.
Art. 11 - Durata
Il presente Accordo ha durata annuale; esso si concluderà comunque, ad avvenuta conclusione degli interventi previsti nel Programma attuativo 2004, allegato al presente atto quale parte integrante e sostanziale.
Art. 12 - Pubblicazione
L’Amministrazione Provinciale trasmetterà alla Regione Xxxxxx Xxxxxxx il presente Accordo di programma, entro i termini concordati con la Regione stessa per l’approvazione dei Piani di Zona e per la pubblicazione del Bollettino Ufficiale della Regione Xxxxxx Xxxxxxx.
Allegati al presente Accordo di Programma:
❑ Piano attuativo 2004
❑ Progetti relativi ai programmi finalizzati
⮚ Assegni di cura anziani e disabili
⮚ Giovani
⮚ Dipendenze
⮚ Contrasto alla povertà e all’inclusione sociale
In fede ed a piena conferma di quanto sopra, le Parti si sottoscrivono come segue
Xxx Xxxxxxx 00 marzo 2004
Ente Firma
Provincia di Bologna Comune di Loiano Comune di Monghidoro Comune di Monterenzio Comune di Ozzano
Comune di X. Xxxxxxx di Savena Comune di Pianoro
Azienda USL di Bologna Opera Xxx Xxxxx Xxxxxxxxx
Aderiscono inoltre al presente Accordo di programma, condividendo le finalità del piano e le modalità di realizzazione individuate:
Privato sociale/……./ecc. Firma