DOCUMENTAZIONE PROCEDURA PAGHE
DOCUMENTAZIONE PROCEDURA PAGHE
Aggiornamento ‘ACRED650’ del 26/05/2017
1) VARIAZIONI CONTRATTUALI DI MAGGIO 2017
1.1) Ccnl PALESTRE E IMPIANTI SPORTIVI (015)
Sulla base delle segnalazioni pervenuteci, le maggiorazioni relative al lavoro supplementare (voci 223
/ 253 / 283) sono state aumentate dal 20% al 24,61%, come previsto nel rinnovo del 22/12/2015. Inoltre, sono state aggiunte le maggiorazione per lavoro supplementare al 32,40% (voci 226 / 256 / 286), da utilizzare per i dipendenti in forza alla data di sottoscrizione del suddetto rinnovo contrattuale.
1.2) Ccnl POMPE FUNEBRI (023)
Sulla base dell’accordo di rinnovo del 5/05/2017, sono state aggiornate le retribuzioni sulla tabella 1023, con decorrenza luglio 2017 / agosto 2018 / settembre 2019 / ottobre 2020.
A partire dal mese di maggio 2017 è stato modificato il totale annuo delle ore di permesso retribuito spettanti a titolo di riduzione orario, aumentato da 40 a 56 ore.
Inoltre, viene automaticamente corrisposta l'integrazione al 100% in caso di maternità obbligatoria e l’integrazione al 40% in caso di maternità facoltativa. L’integrazione al 40% viene corrisposta anche in relazione all’eventuale congedo parentale ad ore (in tal caso, viene elaborata automaticamente la voce 46E, per corrispondere l’integrazione).
1.3) Ccnl PANIFICATORI ARTIGIANATO (024)
Con la busta paga del mese di maggio 2017, viene erogata la prima tranche dell’indennità Una-tantum prevista nell’accordo di rinnovo contrattuale del 23/02/2017, a copertura del periodo da gennaio 2016 a febbraio 2017.
In caso di cessazione del rapporto, viene erogata automaticamente anche la seconda tranche.
Per ricavare il numero di quote mensile da erogare, si prendono a riferimento i ratei di tredicesima mensilità maturati nel suddetto periodo, oltre all’eventuale percentuale di part-time o di apprendistato (quest’ultimo corrispondente al 70%), verificando la situazione relativa ad ogni singolo mese.
La somma risultante è riportata sulla voce 041, soggetta a tassazione separata, per il periodo relativo all’anno 2016, e sulla voce 050, soggetta a tassazione ordinaria, per il periodo relativo all’anno 2017. Entrambe le voci sono escluse dalla base di calcolo del Tfr.
1.4) Ccnl PANIFICATORI CONFESERCENTI / FEDERPANIFICATORI (025)
Sulla base dell’accordo di rinnovo del 17/05/2017, sono state aggiornate le retribuzioni sulle tabelle 1025 (Confesercenti), 1425 – 1525 (Federpanificatori), con decorrenza maggio 2017 / maggio 2018. Ricordiamo che, sul codice contratto 025, è gestito anche il Ccnl sottoscritto da Confcommercio.
Inoltre, con la busta paga del mese di maggio, è prevista l’erogazione della prima tranche dell’indennità Una-tantum determinata nell’accordo di rinnovo, a copertura del periodo da gennaio 2015 ad aprile 2017. In caso di cessazione del rapporto, deve essere erogata anche la seconda e terza tranche.
Per attivare l’erogazione automatica dell’Una-tantum, limitatamente alle aziende che applicano il contratto sottoscritto da Confesercenti / Federpanificatori, occorre indicare le voci 041 e 050 sul servizio Voci Fisse, operando a livello di ditta (oppure a livello di contratto, se tutte le aziende gestite sul contratto 025 applicano il suddetto contratto).
Per ricavare il numero di quote mensile da erogare, si prendono a riferimento i ratei di tredicesima mensilità maturati nel suddetto periodo, oltre all’eventuale percentuale di part-time o di apprendistato (quest’ultimo corrispondente al 70%), verificando la situazione relativa ad ogni singolo mese.
La somma risultante è riportata sulla voce 041, soggetta a tassazione separata, per il periodo relativo agli anni 2015 e 2016, e sulla voce 050, soggetta a tassazione ordinaria, per il periodo relativo all’anno 2017.
Entrambe le voci sono escluse dalla base di calcolo del Tfr.
1.5) Ccnl ALIMENTARI ARTIGIANATO (039)
Con la busta paga del mese di maggio 2017, viene erogata la prima tranche dell’indennità Una-tantum prevista nell’accordo di rinnovo contrattuale del 23/02/2017, a copertura del periodo da gennaio 2016 a febbraio 2017.
In caso di cessazione del rapporto, viene erogata automaticamente anche la seconda tranche.
Per ricavare il numero di quote mensile da erogare, si prendono a riferimento i ratei di tredicesima mensilità maturati nel suddetto periodo, oltre all’eventuale percentuale di part-time o di apprendistato (quest’ultimo corrispondente al 70%), verificando la situazione relativa ad ogni singolo mese.
La somma risultante è riportata sulla voce 041, soggetta a tassazione separata, per il periodo relativo all’anno 2016, e sulla voce 050, soggetta a tassazione ordinaria, per il periodo relativo all’anno 2017. Entrambe le voci sono escluse dalla base di calcolo del Tfr.
1.6) Ccnl CONCERIE INDUSTRIA (053)
Sulla base dell’accordo di rinnovo del 5/04/2017, sono state aggiornate le retribuzioni sulle tabelle 1053 – 6053, alle seguenti decorrenze: novembre 2017 / maggio 2018 / maggio 2019.
Nello stesso accordo, è stata definita una nuova durata per l’apprendistato professionalizzante, senza specificare se deve essere applicata ai soli apprendisti assunti successivamente al rinnovo oppure anche a quelli già in forza. Di conseguenza, è stata predisposta la nuova tabella 5453, da agganciare in sostituzione dell’attuale tabella 5053 sul servizio ‘Accessori – Aggancio Tabelle’, operando (a livello di ditta o dipendente) sui soggetti ai quali si intende applicare la nuova durata.
Ricordiamo che l’apprendista professionalizzante deve essere agganciato al livello di destinazione (ossia il livello che otterrà al termine dell’apprendistato), sul servizio Dipendente – Inquadramento. Operando in tal modo, in fase di elaborazione viene calcolata automaticamente la retribuzione relativa al secondo livello inferiore nel primo periodo di apprendistato, al primo livello inferiore nel secondo periodo di apprendistato, e al livello di destinazione nel terzo periodo di apprendistato, ovviamente in riferimento al livello agganciato nell’inquadramento.
Inoltre, a partire dalla busta paga relativa al mese di maggio 2017, è possibile erogare l’elemento di garanzia, previsto nel suddetto accordo. Segnaliamo che la scelta di erogare tale elemento rimane a carico dell’Utente, in quanto occorre verificare se sussistono, o meno, le condizioni di spettanza previste (assenza di contratti di secondo livello).
Per attivare l’erogazione dell’elemento di garanzia, è sufficiente inserire la voce 043, senza alcun importo, sulle Voci Fisse a livello di dipendente, ditta o contratto. E’ possibile attivare la voce 043 sui singoli soggetti (ditte o dipendenti) che soddisfano le condizioni previste; in alternativa, se risulta più conveniente, la voce può essere attivata a livello di contratto e disabilitata sui soggetti per i quali non sussistono le condizioni di spettanza (a tale scopo, è sufficiente inserirla sulle Voci Fisse selezionando l’opzione ‘Blocco voce – Tutti i mesi’).
L’importo previsto contrattualmente è di E. 4,00 mensili, da erogare per 12 mensilità. Ricordiamo che la voce 043 è soggetta a tassazione ordinaria ed esclusa dalla base di calcolo del Tfr.
1.7) Ccnl COOPERATIVE AGRICOLE – OPERAI (068) / IMPIEGATI (069)
Dal mese di maggio 2017 decorre l’aumento retributivo previsto sull’accordo di rinnovo contrattuale del 3/08/2016. Ricordiamo che l’aumento interessa le tabelle 1068 – 1069 ed è stato predisposto con l’aggiornamento di agosto 2016 Acred618.
1.8) Ccnl SCUOLA PRIVATE AGIDAE (081)
Dal mese di maggio 2017 decorre l’aumento retributivo previsto sull’accordo di rinnovo contrattuale del 13/04/2016. Ricordiamo che l’aumento interessa la tabella 1081 ed è stato predisposto con l’aggiornamento di maggio 2016 Acred610.
1.9) Ccnl GAS E ACQUA (098)
Sulla base dell’ipotesi di accordo del 18/05/2017, sono state aggiornate le retribuzioni sulla tabella 1098, alle seguenti decorrenze: maggio 2017 / aprile 2018.
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Inoltre, sono state inserite le nuove percentuali di retribuzione per l’apprendistato professionalizzante sulla tabella 5398, indicate nella suddetta ipotesi. Per applicare le nuove percentuali agli apprendisti professionalizzanti occorre impostare la voce 02A sulle Voci Fisse, indicando il valore convenzionale ‘1’ nel campo Quantità della voce.
Ricordiamo che, nel precedente accordo, per l’apprendistato professionalizzante era prevista l’attribuzione di due livelli inferiori nella prima metà del periodo di apprendistato e di un livello inferiore nella seconda metà del periodo di apprendistato. Nel caso in cui si abbia necessità di continuare a gestire gli apprendisti secondo il precedente accordo, occorre NON indicare la voce 02A sulle Voci Fisse.
1.10) Ccnl CINEAUDIOVISIVI (111)
Ricordiamo che, con la busta paga relativa al mese di mese di maggio 2017, è possibile erogare l’elemento di garanzia retributiva per la generalità dei dipendenti, secondo quanto previsto nell’accordo di rinnovo del 21/12/2011.
Le modalità per la gestione di tale elemento sono state descritte con l’aggiornamento di gennaio 2016 Acred594.
1.11) Ccnl LEGNO CONFAPI (133)
Sulla base dell’accordo di rinnovo del 18/04/2017, sono state aggiornate le retribuzioni sulla tabella 1133, con decorrenza dal mese di maggio 2017.
1.12) Ccnl GIORNALISTI AERANTI CORALLO (145)
Dal mese di maggio 2017 decorre l’aumento retributivo previsto nel rinnovo contrattuale del 8/03/2017. L’aumento interessa la tabella 1145 ed è stato predisposto con l’aggiornamento di marzo 2017 Acred642.
1.13) ASSOCIAZIONI ANASTE – NUOVO CCNL
Segnaliamo che, in data 12/04/2017, è stato sottoscritto un nuovo Ccnl da parte di Xxxxxx, insieme a sindacati diversi da quelli che avevano sottoscritto il precedente contratto (ultimo rinnovo 10/11/2008), gestito sul codice contratto 080.
Ovviamente, la scelta di applicare il nuovo Ccnl spetta ai datori di lavoro: da parte nostra, anticipiamo che il nuovo Ccnl sarà predisposto nel caso in cui uno o più Utenti ne facciano richiesta. Inoltre, precisiamo che al nuovo Ccnl dovrà essere assegnato un diverso codice contratto, in quanto risulta sostanzialmente diverso dal contratto 080.
2) ALTRE VARIAZIONI
2.1) OPERAI AGRICOLI – ZONE TARIFFARIE
Con l’aggiornamento di novembre 2016 Acred627, è stata rilasciata la gestione automatica della riduzione contributiva relativa alle zone tariffarie “montane” e “svantaggiate” per gli operai agricoli.
A partire dal mese di maggio 2017, tale gestione è stata estesa a tutte le categorie di dipendenti agricoli, inclusi quindi gli apprendisti e gli impiegati.
2.2) NUOVE VOCI DISPONIBILI
Sono state predisposte alcune nuove voci per la gestione della trasferta in Italia, utilizzabili per i lavoratori dipendenti:
Trasferte incluse nel Tfr: voci 06U / 06V, in aggiunta alle preesistenti voci 075 / 06A / 06B.
Trasferte escluse dal Tfr: voci 06W / 06X, in aggiunta alle preesistenti voci 085 / 06C / 06D.
Tutte le voci sopra indicate si trovano nell’elenco delle Variazioni Mensili al punto 3.2 'Rimborsi e Trasferte'. Precisiamo che il trattamento previdenziale e fiscale delle nuove voci è analogo a quello
previsto per le voci preesistenti.
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3) MODELLO 770/2017
E’ possibile gestire la dichiarazione Modello 770/2017, relativo all’anno di competenza 2016.
Come negli anni precedenti, è prevista la gestione dei quadri relativi alle ritenute sui redditi da lavoro dipendente e/o da lavoro autonomo (ex modello 770 Semplificato); non è invece prevista la gestione dei quadri relativi alle ritenute sui redditi di capitale (ex modello 770 Ordinario).
La dichiarazione consiste nei prospetti dei versamenti (quadri ST / SV), nel riepilogo dei crediti (quadro SX), nel prospetto delle somme liquidate a seguito di pignoramenti e dei percipienti esteri privi di codice fiscale (quadro SY).
Inoltre, quest’anno è stato aggiunto il quadro DI (Dichiarazione Integrativa).
I servizi e le procedure per la gestione del Modello 770/2017, relativo all’anno di competenza 2016, si trovano sul menu Personale Menu Modello 770 Gestione Modello 770/2017.
Ricordiamo che i dati relativi agli Intermediari sono già stati convertiti, dall’archivio dell’anno precedente, in occasione della CU/2017. Nella stessa fase è stato convertito anche il Frontespizio di entrambe le dichiarazioni (CU e 770).
Per gestire il modello 770/2017, quindi, è sufficiente generare il prospetto dei versamenti effettuati (quadri ST / SV) ed il riepilogo dei crediti e delle compensazioni (quadro SX).
Da quest’anno, la generazione dei quadri ST / SV / SX viene effettuata rilevando i dati direttamente dall’Archivio Tributi, sia per quanto riguarda i versamenti riportati sui quadri ST / SV, sia relativamente ai crediti riportati sul quadro SX.
Alcune particolari informazioni vengono rilevate dal modello 770 dell’anno precedente e dall’archivio Paghe.
I criteri adottati per la compilazione dei quadri ST / SV / SX sono descritti dettagliatamente al paragrafo 3.2.
Per generare i quadri ST / SV / SX, occorre effettuare la seguente operazione:
Lanciare la procedura ‘770 : Generazione da archivi Paghe’, indicando l’anno di competenza ‘2016’.
E’ necessario impostare le opzioni prevista sulla procedura:
‘Genera quadri ST–SV’: selezionare l’opzione Genera conservando tributi definitivi e importati (‘S’) per ottenere la generazione dei prospetti ST / SV, relativi ai versamenti. Ricordiamo che, tramite tale opzione, verrebbero conservati eventuali tributi aventi la condizione di ‘Definitivo’ o ‘Importato’, nel caso in cui la procedura venisse lanciata nuovamente dopo aver operato sui servizi del 770 (vedere paragrafo 3.1.2).
‘Genera quadro SX’: indicare ‘S’ per ottenere la generazione del prospetto SX, relativo ai crediti.
‘Includi lavoro autonomo’: indicare ‘N’ per escludere i tributi relativi al lavoro autonomo (sia a debito che a credito), oppure ‘S’ per considerare anche tali tributi. Quest’ultima opzione ha effetto soltanto se i tributi relativi al lavoro autonomo sono presenti sull’Archivio Tributi in corrispondenza del tipo procedura ‘PG’ (Paghe). Nel caso in cui venga inviata la dichiarazione relativa al solo lavoro dipendente, occorre indicare l’opzione ‘N’.
Viene prodotta la stampa ‘lis770.ST-SV-SX’, con l’elenco delle dichiarazioni trattate e dei quadri generati; può essere prodotta anche la stampa ‘err770.ST-SV-SX’, sulla quale sono riportate eventuali segnalazioni.
Ricordiamo che, al lancio della procedura, è possibile selezionare le ditte relative ad una singola zona.
Ricordiamo, inoltre, che la procedura ‘Generazione da archivi Paghe’ può essere lanciata più volte: ad ogni lancio vengono annullati i dati precedentemente generati o inseriti tramite i servizi del 770. Fanno eccezione soltanto gli eventuali tributi presenti sui prospetti ST / SV che risultano ‘Definitivi’ o ‘Importati’ (vedere paragrafo 3.1.2).
Segnaliamo che, per il momento, NON devono essere utilizzate le procedure di stampa del modello, invio telematico, esportazione o importazione dati, stampa dell’impegno da parte dell’intermediario, in relazione al modello 770/2017.
Inoltre, segnaliamo che sono state rese disponibili le procedure di generazione dei dati relativi ai modelli degli anni precedenti: 770/2016 – CU/2016 – 770/2015 – CU/2015. Gli Utenti eventualmente interessati all’utilizzo di tali procedure devono contattare l’assistenza per le opportune indicazioni operative.
3.1) MODELLO 770/2017 – GESTIONE QUADRI
Dopo aver eseguito la procedura descritta al precedente paragrafo 3, è possibile visualizzare ed eventualmente modificare o inserire i dati, tramite il servizio ‘Gestione Modello 770/2017’, disponibile sul Menu Modello 770.
Nella parte sinistra dello schermo sono indicate le varie sezioni del modello:
- Frontespizio – dati relativi al sostituto d’imposta e modalità di invio telematico della dichiarazione;
- Prospetto ST sez. 1 Erario – tributi versati tramite modello F24, di competenza dell’Erario;
- Prospetto ST sez. 2 Regioni – tributi versati tramite modello F24, di competenza delle Regioni;
- Prospetto SV Comuni – tributi versati tramite modello F24, di competenza dei Comuni;
- Prospetto SX – riepilogo dei crediti e delle relative compensazioni;
- Prospetto SY – somme liquidate a seguito di pignoramento presso terzi;
- Prospetto SY sez. 4 – somme corrisposte a percipienti esteri privi di codice fiscale;
- Dichiarazione Integrativa – da compilare nei casi previsti dalle istruzioni ministeriali.
Su tutti i servizi del modello 770/2017 è stato predisposta una finestra per l’inserimento di eventuali annotazioni: una volta selezionato il sostituto, è possibile cliccare sul pulsante ‘Note’ per aprire la finestra di gestione delle annotazioni.
Anticipiamo che le annotazioni saranno riportate automaticamente sul modello dell’anno successivo.
Ricordiamo che gli importi devono essere indicati, sul modello 770/2017, riportando i centesimi di Euro e la “virgola esplicita”. Sui servizi del 770, tutti gli importi sono gestiti secondo tale modalità. La stessa modalità è adottata anche sulla stampa del modello e sul file per l’invio telematico, oltre che sulle procedure di esportazione ed importazione dei dati (in quanto tali procedure adottano il tracciato ministeriale).
3.1.1) GESTIONE QUADRI – FRONTESPIZIO
Sul servizio Frontespizio si possono gestire le informazioni richieste sul “frontespizio” del modello 770/2017.
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E’ possibile modificare o integrare alcuni dati anagrafici del sostituto, come ad esempio lo stato, la situazione e la natura giuridica della società, il rappresentante legale ed i relativi codice carica e data carica.
Ricordiamo che il Rappresentante Legale ed i relativi codice carica e data carica, possono essere inseriti preventivamente sull’anagrafico della società (servizio Ditta – Anagrafico), prima di effettuare la conversione dall’anno precedente, al momento della generazione della CU. In alternativa, le stesse informazioni possono essere inserite direttamente sui servizi del modello 770 (consigliamo comunque di aggiornare anche il servizio Ditta – Anagrafico).
In caso di invio separato delle sezioni relative alle ritenute su redditi da lavoro dipendente / redditi da lavoro autonomo / redditi di capitale, occorre barrare le caselle previste sul rigo Gestione Separata (la casella relativa ai redditi di capitale non è prevista, in quanto i corrispondenti quadri non sono gestiti).
Inoltre, quest’anno è richiesta la compilazione obbligatoria del nuovo campo Tipologia Sostituto, selezionando uno dei codici elencati nell’apposita finestra (occorre tenere conto che i redditi di capitale non sono gestiti).
Infine, se il sostituto non ha effettuato ritenute nell’anno di competenza, è prevista la compilazione del campo ‘Casi di non trasmissione dei prospetti ST / SV / SX’, selezionando il codice dall’apposita finestra.
Ricordiamo che nelle sezioni Firma della Dichiarazione, Presentazione Telematica e Visto di Conformità sono riportate le informazioni presenti sulla dichiarazione 770 relativa all’anno precedente. Facciamo presente che le informazioni relative alla presentazione telematica (compreso l’intermediario) non sono state rilevate dal frontespizio della CU/2017, bensì dal frontespizio del modello 770/2016. In ogni caso, tutte le sezioni sopra indicate devono essere controllate e, dove necessario, modificate o integrate in base alla condizione dell’anno corrente.
Ricordiamo che occorre compilare il campo Data Impegno, in caso di trasmissione da parte dell’intermediario.
Come negli anni precedenti, i dati relativi agli Intermediari possono essere visualizzati o inseriti tramite la finestra prevista nella sezione Presentazione Telematica. Su ogni dichiarazione, è necessario indicare l’intermediario che effettua l’invio telematico, selezionandolo dall’apposita finestra, a meno che non venga barrata la casella ‘Invio per conto proprio’.
Per il momento, la casella Modello Definitivo non deve essere barrata. E’ invece possibile, sebbene non obbligatorio, impostare la condizione di ‘Definitivo’ sui singoli tributi dei quadri ST / SV (vedere paragrafo 3.1.2).
3.1.2) GESTIONE QUADRI – PROSPETTI ST / SV
Sui servizi per la gestione dei versamenti, suddivisi tra ‘ST sez. 1 Erario’ – ‘ST sez. 2 Regioni’ – ‘SV Comuni’, i tributi risultano ordinati per periodo competenza / data versamento / codice regione (se presente) / codice tributo.
Sulla finestra ‘Visualizzazione elenco versamenti’ sono riportati tutti i tributi presenti in ciascuna sezione.
Sulla finestra ‘Totali per tributo’ sono invece indicati gli importi complessivi relativi ad ogni tributo, suddivisi per regione nel caso della sezione 2 del prospetto ST.
Sugli stessi servizi, sono disponibili i pulsanti per spostarsi sulla videata precedente o successiva (‘Indietro’ / ‘Avanti’), ed eventualmente all’inizio o alla fine dell’elenco (‘Inizio’ / ‘Fine’).
Per inserire un nuovo versamento, occorre utilizzare uno dei righi disponibili alla fine dell’elenco: il servizio provvede a riordinare immediatamente l’intero elenco dei tributi. Per eliminare un singolo versamento occorre azzerare tutti i campi in cui sono presenti degli importi (ritenute, interessi, importo
versato).
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In corrispondenza di ogni versamento, è disponibile il campo ‘Tipo Tributo’, tramite il quale è possibile impostare la condizione di ‘Definitivo’ a livello di singolo tributo. Precisiamo che tale indicazione non è obbligatoria: impostare la condizione di ‘Definitivo’ su determinati versamenti, serve esclusivamente a “proteggere” gli stessi versamenti in caso di rigenerazione dei dati. Di conseguenza, l’indicazione del ‘Definitivo’ è utile soltanto se si ha necessità di inserire manualmente alcuni tributi (ad esempio quelli relativi al lavoro autonomo): in tal modo, si eviterà che gli stessi tributi vadano persi nel caso in cui vengano successivamente rigenerati i tributi relativi alla gestione Paghe.
Attraverso il campo ‘Tipo Tributo’, vengono identificati anche i versamenti caricati in archivio tramite la procedura di importazione del modello 770 (al momento non disponibile). I tributi in questione riportano la condizione di ‘Importato’ e risultano anch’essi “protetti” nei confronti dell’eventuale generazione dei tributi relativi alla gestione Paghe. Precisiamo che, sulla procedura di generazione dei dati dall’archivio Paghe, è comunque disponibile un’opzione che consente di generare i prospetti ST / SV annullando i tributi importati (ma non quelli definitivi).
ATTENZIONE: il pulsante ‘Elimina’ ha l’effetto di cancellare TUTTI i dati presenti nel prospetto interessato, compresi quelli riportati nelle videate precedenti o successive, senza alcuna distinzione in merito alla condizione indicata nel campo ‘Tipo Tributo’ (vengono quindi cancellati anche i tributi definitivi).
Ricordiamo che, in corrispondenza di ogni singolo tributo, è disponibile il campo ‘Soggetto Estinto’: tramite tale campo può essere indicato un sostituto d’imposta diverso dal dichiarante.
Se viene compilato il campo ‘Soggetto Estinto’ relativo ad un determinato tributo, indicando il codice ditta di un diverso sostituto d’imposta, il tributo in questione viene riportato su un quadro separato al momento della stampa o dell’invio telematico; tale quadro, inoltre, riporta l’indicazione del codice fiscale relativo al diverso sostituto d’imposta, attraverso il campo “Codice fiscale del sostituto d’imposta” presente nella parte alta del modello.
Come negli anni precedenti, il codice ditta corrispondente al ‘Soggetto Estinto’ deve essere preventivamente inserito sulla finestra ‘Elenco Soggetti Estinti’, presente sul servizio ‘Frontespizio’. Una volta inserito su tale finestra, il codice del soggetto estinto può essere attribuito sui singoli tributi dei prospetti ST / SV.
3.1.3) GESTIONE QUADRI – PROSPETTO SX
Tramite il servizio ‘Prospetto SX’ si possono gestire i dati previsti sul corrispondente quadro, che costituiscono il riepilogo dei crediti e delle compensazioni inerenti al sostituto d’imposta.
Quest’anno, è stata eliminata la sezione di “dettaglio” dei crediti e delle compensazioni indicati per singolo ente (righi da SX7 a SX30 del modello 770/2016). Rimane il solo rigo SX4, corrispondente al totale della suddetta sezione.
Da parte nostra, abbiamo aggiunto la finestra ‘Visualizzazione dettaglio crediti’, tramite la quale è possibile visualizzare le diverse somme a credito che compongono xx xxxxxxx 0 / 0 / 0 xxx xxxx SX1. Precisiamo che gli importi visualizzati su tale finestra sono compilati dalla procedura di generazione dei dati (paragrafo 3), esclusivamente a scopo di controllo: non vengono quindi riportati sulla stampa del modello o sul file per l’invio telematico e non possono essere modificati dall’Utente (il quale può ovviamente intervenire sulle colonne 1 / 2 / 3 del rigo SX1).
ATTENZIONE: il pulsante ‘Elimina’ ha l’effetto di cancellare TUTTI i dati presenti nel prospetto SX.
3.1.4) GESTIONE QUADRI – PROSPETTO SY
Tramite i servizi ‘Prospetto SY’ e ‘Prospetto SY sez. 4’ si possono gestire i dati previsti sul corrispondente quadro, relativi alle somme liquidate a seguito di procedure di pignoramento presso terzi (sezioni 1 e 2), alle ritenute art. 25 D.L. 78/2010 (sez. 3) ed alle somme corrisposte ai percipienti esteri privi di codice fiscale (nuova sez. 4).
Precisiamo che il campo ‘Modulo N.’ permette di inserire quadri aggiuntivi e corrisponde al numero del modulo riportato sulla stampa del modello e sul file per l’invio telematico.
Il prospetto SY deve essere compilato (da parte dell’Utente), nei casi previsti dalle istruzioni ministeriali. Precisiamo che i percipienti esteri privi di codice fiscale, da riportare nella sez. 4, non corrispondono ai percipienti gestiti sulla CU.
3.1.5) GESTIONE QUADRI – DICHIARAZIONE INTEGRATIVA
Il servizio ‘Dichiarazione Integrativa’ permette di compilare il corrispondente quadro DI, nei casi previsti dalle istruzioni ministeriali. Per i sostituti interessati, i dati devono essere inseriti da parte dell’Utente.
Precisiamo che il campo ‘Modulo N.’ permette di inserire quadri aggiuntivi e corrisponde al numero del modulo riportato sulla stampa del modello e sul file per l’invio telematico.
3.2) MODELLO 770/2017 – GENERAZIONE DATI
Nei paragrafi seguenti sono descritte, in modo dettagliato, le sezioni del modello 770/2017 generate automaticamente tramite la procedura ‘Generazione da archivi Paghe’, il cui utilizzo è descritto al paragrafo 3.
Da quest’anno, i dati riportati sui quadri ST / SV / SX vengono rilevati direttamente dall’Archivio Tributi, considerando esclusivamente i tributi presenti sul Tipo Procedura ‘PG’ (Paghe), nelle sezioni Erario / Regioni / Comuni.
In particolare, la procedura di generazione dei dati considera i seguenti periodi di competenza:
- da gennaio a dicembre 2016, considerando tutti i tributi fiscali con la sola esclusione di quelli relativi al conguaglio fiscale dell’anno precedente (2015), se presenti su un mese dell’anno 2016;
- gennaio 2017, considerando i soli tributi relativi al conguaglio dell’anno precedente (2016).
Inoltre, per la compilazione del quadro SX vengono considerate le seguenti informazioni:
- credito residuo presente sul quadro SX del modello 770/2016 (anno di competenza 2015), riportato automaticamente sulla colonna 2 del rigo SX4, sul modello 770/2017; precisiamo che tale credito comprende anche la parte derivante dal lavoro autonomo (per le sole aziende trattate dalla procedura di generazione dei dati);
- credito residuo da anticipo di tassazione sul Tfr, rilevato dagli archivi Paghe e riportato sulla colonna 1 del rigo SX37.
Abilitando la generazione dei quadri ST / SV e del quadro SX, la procedura genera i quadri abilitati, annullando i dati eventualmente già presenti in archivio su ciascuno dei quadri interessati.
Nel caso in cui risulti impostata la condizione di ‘Definitivo’ sul Frontespizio, non viene generato alcun quadro, quindi i dati già presenti in archivio restano inalterati (tale condizione viene segnalata sulla stampa degli errori).
Abilitando la generazione dei quadri ST / SV, non vengono mai annullati i tributi che riportano la condizione di ‘Definitivo’ o ‘Importato’. E’ comunque possibile annullare i tributi “importati”, selezionando l’opzione ‘Genera conservando solo i tributi definitivi’ (‘X’), al lancio della procedura.
Abilitando la generazione del quadro SX, vengono sempre annullati i dati eventualmente già presenti su tale quadro.
L’opzione ‘Includi lavoro autonomo’ permette di scegliere se si vogliono considerare, o meno, i tributi relativi al lavoro autonomo, a condizione che gli stessi siano presenti sull’Archivio Tributi in corrispondenza del tipo procedura ‘PG’:
- indicando ‘S’, i tributi relativi al lavoro autonomo vengono trasferiti nella sezione 1 (Erario) del quadro ST; analogamente, i crediti relativi al lavoro autonomo vengono trasferiti sul quadro SX.
- indicando ‘N’, i tributi relativi al lavoro autonomo non vengono considerati; precisiamo che l’opzione ‘N’ deve essere utilizzata nel caso in cui si intenda inviare soltanto i dati relativi al lavoro dipendente e, ciononostante, siano stati inseriti anche i tributi relativi al lavoro autonomo sull’Archivio Tributi.
Occorre tenere presente che l’opzione ‘Includi lavoro autonomo’ ha effetto anche su eventuali tributi relativi a lavoratori autonomi occasionali o associati in partecipazione gestiti in ambito Paghe.
3.2.1) GENERAZIONE PROSPETTI ST / SV
Ricordiamo che i tributi fiscali a debito generati automaticamente dalle elaborazioni mensili delle Paghe sono i seguenti:
‐ prospetto ST sezione 1 – tributi di competenza dell’Erario: Irpef a tassazione ordinaria sui redditi da lavoro dipendente, Irpef a tassazione separata sul Tfr e sugli arretrati, imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr, contributo di solidarietà, bonus fiscale recuperato, ritenute d’acconto sui redditi da lavoro autonomo, saldo e acconti Irpef da 730, acconto tassazione separata da 730, contributo di solidarietà da 730, imposta sostitutiva somme detassate da 730, saldo e acconti cedolare secca da 730, interessi per rateizzazione da 730;
‐ prospetto ST sezione 2 – tributi di competenza delle Regioni: rate addizionale regionale relativa all’anno precedente, addizionale regionale relativa all’anno corrente (rapporti cessati), saldo addizionale regionale da 730, interessi per rateizzazione addizionale regionale da 730;
‐ prospetto SV – tributi di competenza dei Comuni: rate saldo addizionale comunale anno precedente, rate acconto addizionale comunale anno corrente, saldo addizionale comunale anno corrente (rapporti cessati), acconto e saldo addizionale comunale da 730, interessi per rateizzazione addizionale comunale da 730.
Come già precisato, da quest’anno i tributi fiscali vengono rilevati direttamente dall’Archivio Tributi: sui prospetti ST / SV vengono quindi riportati i tributi fiscali a debito rilevati nel periodo di competenza da gennaio a dicembre 2016, ad eccezione di quelli relativi al conguaglio dell’anno precedente (tributi ‘1013’ / ‘1655 AP’ se a debito).
Inoltre, vengono riportati i tributi fiscali a debito rilevati nel periodo di competenza di gennaio 2017, relativi al conguaglio dell’anno precedente (tributi ‘1001 AP’ / ‘1053 AP’ / ‘1655 AP’ se a debito); ricordiamo che il tributo ‘1013’ non è più utilizzato a partire dal mese di gennaio 2017.
Relativamente a ciascun tributo fiscale a debito, viene verificato se il codice del tributo rientra tra quelli previsti nelle specifiche tecniche ministeriali, per riportarlo sul prospetto ST (sezione 1 o 2) oppure sul prospetto SV.
Nel caso in cui l’opzione ‘Includi lavoro autonomo’ sia impostata a ‘N’, vengono esclusi i seguenti tributi (sezione 1 del prospetto ST): 1019 / 1020 / 1038 / 1039 / 1040 / 1049 / 104E / 1052 / 105E / 112E.
Relativamente ai dati generati sui prospetti ST / SV, riportiamo le seguenti precisazioni:
- Il periodo (mese e anno) riportato sulla colonna 1 viene compilato indicando sempre l’anno 2016 e rilevando il mese direttamente dal singolo tributo. Ricordiamo che il mese riportato sui tributi fiscali a debito corrisponde al mese elaborato sulle Paghe se l’azienda adotta il criterio di “competenza”, oppure al mese successivo se l’azienda adotta il criterio di “cassa” (servizio Ditta – Abilitazione). Fa eccezione il solo tributo 1655, per il quale viene sempre riportato il mese di competenza (ovviamente tale tributo viene riportato sul quadro ST soltanto se risulta a debito).
- Per particolari tributi, il periodo riportato sulla colonna 1 viene compilato indicando il mese convenzionale ‘12’ (come previsto dalle istruzioni ministeriali): acconto / saldo imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr (tributi 1712 / 1713), Irpef / imposta sostitutiva somme detassate / bonus fiscale a debito se derivanti dal conguaglio dell’anno 2016 effettuato nel mese di gennaio 2017 (tributi ‘1001 AP’ / ‘1053 AP’ / ‘1655 AP’).
- L’importo presente sull’Archivio Tributi viene riportato sia sulla colonna 2 (‘Ritenute’) che sulla colonna 7 (‘Importo versato’). Fa eccezione l’acconto dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr (tributo 1712) nel caso in cui il corrispondente saldo risulti a credito: in tale situazione, sul tributo 1712 viene evidenziata l’eccedenza di versamento, riportando l’imposta dovuta sulla colonna 2 e l’acconto versato sulla colonna 7 (precisiamo che l’eccedenza viene poi riportata sulla colonna 3 del rigo SX1, come descritto al paragrafo 3.2.2).
- Nel caso in cui alcuni tributi risultino indicati separatamente sull’Archivio Tributi (servizio ‘Tributi per Competenza’), ma siano stati versati cumulativamente sul modello F24, in quanto aventi lo stesso codice tributo e periodo di competenza (ed anche lo stesso codice regione / comune nel caso delle addizionali), sui prospetti ST / SV i tributi in questione vengono riportati cumulativamente su un unico rigo, in modo da rispettare la coerenza con quanto indicato sul modello F24. Ricordiamo che tale situazione si presenta, in particolare, quando viene elaborata una busta paga separata per le mensilità aggiuntive, adottando il criterio di “cassa”: il tributo ‘1001 UL’, relativo alla mensilità aggiuntiva, viene versato unitamente al tributo ‘1001’ relativo al mese precedente; in tale situazione, sul quadro ST viene riportato un unico versamento cumulativo, coerentemente con quanto indicato sul modello F24.
- Nella sezione 2 del prospetto ST, i versamenti di addizionale regionale sono mantenuti distinti per regione: il codice della regione viene riportato sulla colonna 13.
- Sul prospetto SV, i versamenti di addizionale comunale sono indicati in modo cumulativo, sommando tra loro i tributi che presentano gli stessi dati identificativi (periodo di competenza, codice tributo, codici note, data di versamento). Ricordiamo che, sul modello F24, le addizionali comunali risultano invece suddivise in base al comune di competenza, con l’indicazione del relativo codice catastale.
- In corrispondenza dei versamenti derivanti dall’elaborazione di dicembre, nel caso in cui venga adottato il criterio di “cassa” (retribuzione corrisposta entro il 12 gennaio dell’anno successivo, con conseguente versamento delle ritenute alla scadenza del 16 febbraio), nel campo Note viene riportata l’opzione ‘B’ e nel periodo viene indicato ‘12/2016’. Ricordiamo che fanno eccezione le eventuali ritenute da lavoro autonomo (tributo 1040) derivanti dall’elaborazione di dicembre, che vengono considerate trattenute entro il 31/12 e quindi versate entro il 16 gennaio (anche nel caso in cui la ditta abbia adottato il criterio di “cassa”).
- Se il conguaglio fiscale relativo all’anno 2016 è stato effettuato sulla busta paga di gennaio 2017 (tributo ‘1001 AP’), nel campo Note viene riportata l’opzione ‘D’ per le aziende che adottano il criterio di “competenza” (scadenza 16 febbraio), oppure ‘E’ per le aziende che adottano il criterio di “cassa” (scadenza 16 marzo). Nel periodo di riferimento viene comunque indicato ‘12/2016’, conformemente alle istruzioni ministeriali.
- Sulle addizionali regionali e comunali di competenza dell’anno 2016, trattenute in caso di cessazione del rapporto o di erogazione del compenso su base annuale (amministratori), viene riportata l’opzione ‘S’ nel campo ‘Note’. Inoltre, l’opzione ‘S’ viene riportata anche sugli interessi per rateizzazione relativi alle somme a debito da 730, di competenza dell’anno corrente (acconto Irpef / acconto cedolare secca / acconto addizionale comunale).
- Ricordiamo che le opzioni previste nel campo ‘Note’, diverse da quelle descritte ai punti precedenti, devono essere compilate manualmente. Tra queste segnaliamo, in particolare, le opzioni da utilizzare in caso di operazioni societarie straordinarie o passaggio di dipendenti (‘K’ / ‘L’ / ‘N’).
- In generale, l’indicazione dei versamenti assoggettati a ravvedimento operoso rimane a carico dell’Utente.
- La data di versamento (colonna 14) viene compilata automaticamente, riportando la data effettiva di versamento inserita sul servizio ‘Tributi per Scadenza’ oppure indicata sulla procedura di generazione del modello F24 (in entrambi i casi, la data effettiva di versamento è visibile sul servizio ‘Tributi per Scadenza’). Come negli anni precedenti, se la data di versamento non è presente sul servizio ‘Tributi per Xxxxxxxx’, nella colonna 14 viene riportato automaticamente l’ultimo giorno utile per il versamento: tale giorno corrisponde generalmente al giorno 16 del mese di scadenza, tuttavia se il giorno 16 ricade di sabato / domenica / giorno festivo, la data di versamento viene impostata automaticamente al primo giorno utile successivo. Ovviamente, nei casi in cui la data effettiva di versamento non è stata riportata sul servizio ‘Tributi per Scadenza’, occorre verificare la corrispondenza tra la data presente nella colonna 14 e la data effettiva di versamento risultante dalle attestazioni di pagamento, intervenendo dove necessario.
3.2.2) GENERAZIONE PROSPETTO SX
Relativamente all’intero anno di competenza 2016, le somme a credito derivanti dai conguagli fiscali o dai rimborsi del 730 sono state portate in compensazione direttamente sul modello F24, utilizzando gli appositi codici tributo istituiti con la risoluzione 13/E del 10/02/2015.
E’ quindi possibile generare il quadro SX rilevando le informazioni necessarie direttamente dall’Archivio Tributi.
Come già precisato, i tributi vengono rilevati esclusivamente dal Tipo Procedura ‘PG’ (Paghe), considerando il periodo di competenza gennaio – dicembre 2016 e, per alcuni particolari tributi, anche il periodo di gennaio 2017.
Per la compilazione del rigo SX1 viene sempre considerato l’importo del credito “maturato”, indipendentemente da quanto è stato (o meno) compensato su F24. Le singole colonne del rigo SX1 sono compilate adottando i seguenti criteri:
- La colonna 1 del rigo SX1 corrisponde ai crediti relativi a Irpef / addizionale regionale / addizionale comunale derivanti dai conguagli di fine anno o di fine rapporto. Nella colonna 1 vengono quindi riportati i tributi ‘1627 DP’ (credito Irpef dipendenti) / ‘1627 CO’ (credito Irpef collaboratori) / ‘1669’ (credito addizionale regionale) / ‘1671’ (credito addizionale comunale), rilevati nel periodo di competenza da gennaio a dicembre 2016. Inoltre, vengono riportati i tributi ‘6781 AP’ (credito Irpef anno precedente) / ‘6781 RP’ (credito addizionale regionale anno precedente) / ‘6781 CP’ (credito addizionale comunale anno precedente), rilevati nel periodo di competenza di gennaio 2017.
- Sempre nella colonna 1 del rigo SX1 viene riportato anche l’eventuale credito relativo all’Irpef a tassazione separata sul Tfr, che potrebbe essersi generato al momento dell’erogazione del Tfr in caso di conguaglio rispetto alla tassazione operata sui precedenti anticipi. Il credito in questione viene rilevato dal tributo ‘1627 TF’, sempre sul periodo di competenza da gennaio a dicembre 2016. Segnaliamo che non risulta chiaro, dalle istruzioni ministeriali, su quale colonna del rigo SX1 debba essere riportato il credito in questione; riteniamo tuttavia che la colonna 1 sia l’unica scelta possibile, in quanto la colonna 3 (versamenti in eccesso) prevede che l’eccedenza di versamento risulti dai tributi presenti sui quadri ST / SV (nella maggior parte dei casi, il tributo 1012 relativo alla tassazione sull’anticipo di Tfr è stato versato negli anni precedenti e, quindi, non è presente sul quadro ST del modello 770/2017).
- La colonna 2 del rigo SX1 corrisponde ai crediti derivanti dai rimborsi del 730 erogati dal sostituto nell’anno 2016. Nella colonna 2 vengono quindi riportati i tributi ‘1631 IR’ (credito Irpef da 730) / ‘1631 CD’ (credito cedolare secca da 730) / ‘3796’ (credito addizionale regionale da 730) / ‘3797’ (credito addizionale comunale da 730), rilevati nel periodo di competenza da gennaio a dicembre 2016.
- La colonna 3 del rigo SX1 corrisponde alle eccedenze di versamento. Come negli anni precedenti, nella colonna 3 viene riportato l’eventuale saldo a credito dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr, secondo quanto previsto dalla circolare 34/E del 18/04/2002. Il credito in questione viene rilevato dal tributo ‘6781 IS’ (aggiornamento di gennaio 2017 Acred631), nel caso in cui sia stato generato con l’elaborazione del mese di dicembre 2016.
- Nella stessa colonna 3 del rigo SX1 viene riportata anche l’eventuale eccedenza di versamento relativa al lavoro autonomo, a condizione che l’opzione ‘Includi lavoro autonomo’ sia impostata ad ‘S’ al lancio della procedura. A tale scopo, viene rilevato il tributo ‘1628’ nel periodo di competenza da gennaio a dicembre 2016 ed il tributo ‘6782’ nel periodo di competenza di gennaio 2017. Precisiamo che, sul quadro ST, occorrerà diminuire conseguentemente la colonna 2 (Ritenute) dei tributi che hanno dato origine all’eccedenza di versamento.
- La colonna 6 del rigo SX1 corrisponde al credito derivante dalla detrazione per famiglie numerose (aggiornamenti di dicembre 2016 Acred629 e gennaio 2017 Acred632). Il credito in questione viene rilevato dal tributo ‘1632’ nel periodo di competenza da gennaio a dicembre 2016 e ‘1632 AP’ nel periodo di gennaio 2017.
- La colonna 8 del rigo SX1 corrisponde al credito derivante dal conguaglio dell’imposta sostitutiva sulle somme detassate (aggiornamenti di maggio 2016 Acred612 e gennaio 2017 Acred632). Tale credito viene rilevato dal tributo ‘1627 DS’ nel periodo da gennaio a dicembre 2016 e ‘6781 DS’ nel periodo di gennaio 2017.
Per la compilazione delle singole colonne del rigo SX4 vengono adottati i seguenti criteri:
- La colonna 2 del rigo SX4 corrisponde al credito residuo derivante dal modello 770 dell’anno precedente. Il dato in questione viene quindi rilevato dal quadro SX del modello 770/2016 (se presente in archivio), effettuando il seguente calcolo: rigo SX32 (colonna 2 – colonna1) + rigo SX33 (colonna 2 – colonna1). Precisiamo che tale formula è indicata nelle istruzioni ministeriali ed i campi in questione si riferiscono al modello 770/2016. Se il valore ottenuto da tale calcolo risulta maggiore di zero, viene riportato nella colonna 2 del rigo SX4, sul modello 770/2017.
- La colonna 3 del rigo SX4 corrisponde alla sommatoria delle colonne da 1 a 9 del rigo SX1. Ricordiamo che la procedura di generazione dei dati prevede la compilazione automatica delle colonne 1 / 2 / 3 / 6 / 8 del rigo SX1: la colonna 3 del rigo SX4 corrisponderà quindi alla sommatoria di tali colonne.
- Nella colonna 4 del rigo SX4 occorre riportare i crediti indicati sulla colonna 3, per la parte effettivamente compensata su F24, utilizzando per la compensazione le ritenute dell’anno di competenza 2016. Ricordiamo che non è necessario che i tributi a credito figurino sullo stesso modello F24 sul quale sono riportate le ritenute. I crediti da riportare sulla colonna 4 devono essere stati compensati riportando, sul modello F24, i codici tributo “originari” (1627 / 1628 / 1631 / 1632
/ 1669 / 1671 / 3796 / 3797), anziché i codici tributo 6781 / 6782 (questi ultimi vengono successivamente attribuiti per la compensazione dei crediti residui rispetto a qualsiasi tributo dell’anno successivo). Per compilare la colonna 4 vengono quindi considerati i tributi a credito indicati sulla colonna 3, per la parte effettivamente compensata ed a condizione che sia stato riportato il codice tributo “originario” sul modello F24.
- Inoltre, nella colonna 4 del rigo SX4 devono essere riportati i crediti indicati sulla colonna 2, che siano stati compensati su F24 entro la data di presentazione del modello 770/2017. Date le difficoltà pratiche di effettuare tale controllo (in quanto il credito residuo potrebbe essere compensato dopo la generazione dei dati, ma prima dell’invio del 770), il credito presente sulla colonna 2 viene riportato interamente sulla colonna 4. Di conseguenza, gli eventuali crediti residui presenti sulla colonna 2, che non fossero stati ancora compensati alla data di presentazione del modello 770, devono essere “spostati” dalla colonna 4 alla colonna 6 (consigliamo tuttavia di compensare tali crediti su F24 alla prima scadenza utile, dal momento che possono essere utilizzati in compensazione con qualsiasi tributo a debito).
- La colonna 6 del rigo SX4 viene avvalorata con la seguente differenza: colonna 2 + colonna 3 – colonna 4. Precisiamo che la procedura di generazione dei dati non compila, in automatico, le colonne 5 e 7: queste ultime possono quindi essere avvalorate manualmente, nei casi in cui risulta necessario.
Occorre tenere presente che la procedura ‘Generazione da archivi Paghe’ compila il prospetto SX per i soli sostituti gestiti in ambito Paghe. Di conseguenza, gli eventuali crediti residui dell’anno precedente, presenti su sostituti non gestiti in ambito Paghe, devono essere riportati manualmente sul prospetto SX. Per individuare i i casi in questione, è disponibile un’apposita la stampa di controllo, descritta al paragrafo 3.3.2.
Sul rigo SX32, colonna 2, viene riportato automaticamente il credito residuo risultante dalla colonna 6 del rigo SX4, al netto dell’eventuale credito residuo relativo al lavoro autonomo, riportato sul rigo SX33 e calcolato come di seguito descritto.
Sul rigo SX33, colonna 2, viene riportato automaticamente l’eventuale credito residuo relativo al lavoro autonomo, nel caso in cui l’opzione ‘Includi lavoro autonomo’ sia impostata ad ‘S’ al lancio della procedura. A tale scopo, vengono considerati i crediti non ancora compensati risultanti sul tributo ‘1628’ nel periodo di competenza da gennaio a dicembre 2016 e l’intero valore presente sul tributo ‘6782’ nel periodo di competenza di gennaio 2017.
Il rigo SX37 viene compilato automaticamente in relazione all’eventuale credito da anticipo di tassazione sul Tfr versato negli anni 1997 / 1998, nei casi (alquanto rari) in cui risulta ancora presente un credito residuo.
Per la compilazione del rigo SX37 vengono adottati i seguenti criteri:
‐ colonna 1 – viene riportato il credito residuo presente sul servizio ‘Cedolini – Residui Ditta’ nel mese 01/2016;
‐ colonna 4 – viene riportato il credito utilizzato in F24 (tributo 1250) per compensare l’acconto ed il saldo dell’imposta sostitutiva; inoltre viene riportato il credito utilizzato a scomputo delle ritenute sul Tfr (tributo 1012), rilevandolo dal campo ‘Maturato’ del servizio ‘Cedolini – Residui Ditta’, nei mesi di erogazione dello stesso Tfr;
‐ colonna 6 – corrisponde alla differenza tra la colonna 1 e la colonna 4.
Per quanto riguarda il credito maturato a seguito delle erogazioni di Tfr, facciamo presente che quest’anno non risulta disponibile la colonna 5, nella quale veniva riportato tale credito fino all’anno precedente (il credito in questione viene perciò riportato sulla colonna 4, relativa al tributo 1250). A tale riguardo, non ci risulta che sia stata emanata alcuna disposizione che possa aver modificato la modalità di compensazione del credito maturato a seguito delle erogazioni di Tfr. In presenza del suddetto credito, quindi, viene emessa una segnalazione dal programma di controllo ‘CON770TR’ (descritto al paragrafo 3.3.1), relativamente al tributo 1250: gli Utenti interessati possono contattare l’assistenza per avere ulteriori indicazioni in merito alle operazioni da effettuare.
Sul rigo SX47 vengono riportati automaticamente i dati relativi al credito bonus Irpef Legge 190/2014, per quanto riguarda la gestione effettuata dal sostituto d’imposta nell’anno di competenza 2016.
Le singole colonne del rigo SX47 vengono compilate adottando i seguenti criteri:
‐ La colonna 1 del rigo SX47 deve essere compilata riportando i crediti di competenza degli anni precedenti (2015 ed eventualmente anche 2014) che non sono stati compensati entro il 16 marzo 2016: tale criterio è indicato chiaramente in una risposta dell’Agenzia delle Entrate sul forum di Assosoftware. La procedura di generazione dati adotta il suddetto criterio, tenendo presente che vengono esclusi, dalla colonna 1, i crediti degli anni precedenti compensati su qualsiasi data di “scadenza” entro la fine di marzo 2016 (si tratta di date convenzionali, che potrebbero essere state impostate anche su un giorno compreso tra il 17 ed il 31 marzo, come spiegato in relazione alla colonna 4). Per compilare la colonna 1 vengono quindi rilevati, dall’Archivio Tributi, i crediti di competenza degli anni precedenti, presenti sul tributo 1655, che non sono stati compensati oppure sono stati compensati successivamente al mese di marzo 2016.
‐ Facciamo presente che il dato da riportare sulla colonna 1 non può essere recuperato rigo SX47 del modello 770/2016, in quanto il criterio di compilazione del rigo SX47 risulta variato rispetto all’anno precedente. Occorre sottolineare che le istruzioni ministeriali, in relazione alla colonna 1 del rigo SX47, non fanno alcun riferimento al credito residuo risultante dal modello 770/2016 (come è invece espressamente previsto per la colonna 2 del rigo SX4). Una delle differenze nel criterio di compilazione è dovuta proprio dalla mancanza, nel rigo SX47 del modello 770/2016, della colonna relativa al credito residuo dell’anno precedente: mancando tale colonna, il residuo riportato sul modello 770/2016 era determinato dal solo bonus di competenza dell’anno 2015. Inoltre, il rigo SX47 del modello 770/2016 era stato compilato in riferimento al bonus erogato / recuperato risultante dalle CU/2016 (caselle 392 / 394): quest’anno, per i motivi illustrati più avanti, occorre invece considerare il bonus gestito tramite il tributo 1655.
‐ Nella colonna 2 del rigo SX47 deve essere indicato il credito erogato “al lordo di quanto eventualmente recuperato”; a tale scopo, viene riportato il valore del tributo ‘1655’ rilevato nel periodo di competenza da gennaio a dicembre 2016 e del tributo ‘1655 AP’ nel periodo di competenza di gennaio 2017. Precisiamo che viene considerato l’importo dei suddetti tributi a credito, senza scalare l’importo degli stessi tributi nel caso in cui risulti a debito.
‐ Nella colonna 3 del rigo SX47 deve essere indicato il valore del credito recuperato; di conseguenza, viene riportato il valore degli stessi tributi considerati per la colonna 2, rilevando in questo caso soltanto l’importo a debito. Il tributo 1655 a debito viene riportato anche nella sezione 1 del quadro ST: a tale riguardo, nelle specifiche tecniche è indicato che la colonna 3 deve obbligatoriamente corrispondere al totale del tributo 1655 a debito presente sul quadro ST.
‐ Nella colonna 4 del rigo SX47 deve essere indicato il bonus “utilizzato nel modello di pagamento F24 fino al 16 marzo 2017”. A tale scopo, viene rilevato il bonus relativo all’anno di competenza 2016 effettivamente compensato su F24 tramite il tributo 1655, entro il mese di marzo 2017.
Precisiamo che vengono considerate anche le compensazioni effettuata su un’eventuale scadenza compresa tra il 17/03/2017 ed il 31/03/2017, in quanto si tratterebbe di una data di scadenza “convenzionale”, impostata sui servizi dell’Archivio Tributi allo scopo di produrre deleghe F24 separate, ma riferite comunque alla scadenza del 16/03/2017. Precisiamo che, nella colonna 4, occorrerà aggiungere manualmente l’eventuale credito compensato esternamente alla gestione Paghe (a meno che le compensazioni “esterne” non siano state registrate sull’Archivio Tributi).
‐ In presenza di un credito residuo relativo agli anni precedenti (colonna 1), nella colonna 4 viene riportato anche il credito di competenza degli anni precedenti che è stato effettivamente compensato su F24 nel periodo da aprile 2016 a marzo 2017 (ricordiamo che il credito in questione, se compensato entro marzo 2016, rimane escluso dalla colonna 1). Il credito degli anni precedenti compensato su F24 viene rilevato dall’Archivio Tributi, adottando criteri analoghi a quelli previsti per rilevare il credito compensato di competenza dell’anno 2016. Anche in questo caso, ovviamente, occorre aggiungere l’eventuale credito degli anni precedenti compensato esternamente alla procedura Paghe.
‐ Nella colonna 5 del rigo SX47 viene riportato il valore del credito residuo, calcolato secondo la formula indicata nelle specifiche tecniche. La colonna 5 corrisponde quindi a: colonna 1 + colonna 2 – colonna 4.
Ricordiamo che il bonus effettivamente erogato dal sostituto, al netto di quello recuperato, si ottiene dalla differenza tra le colonne 2 e 3 del rigo SX47: tale valore corrisponde al totale della casella 392 delle CU (al netto dell’eventuale bonus erogato da altri sostituti presente nella casella 396). Il valore del bonus recuperato è invece riportato nella casella 394 della CU: il totale della casella 394 dovrebbe quindi corrispondere alla colonna 3 del rigo SX47. Per i motivi di seguito illustrati, sul modello 770/2017 non è possibile ottenere quest’ultima corrispondenza rispetto alla CU/2017.
Secondo le specifiche tecniche del modello 770/2017, la colonna 3 del rigo SX47 deve obbligatoriamente corrispondere al tributo 1655 a debito presente sul quadro ST: occorre sottolineare che tale controllo non era previsto sul modello 770/2016. In conseguenza di tale controllo, le colonne 2 e 3 del rigo SX47 devono essere avvalorate rilevando gli importi dal tributo 1655, sia a credito che a debito (ricordiamo che la colonna 2 corrisponde al credito erogato al lordo di quello recuperato). Operando il tal modo, tuttavia, si perde la “quadratura” tra la colonna 3 del rigo SX47 e la casella 394 della CU.
In presenza del recupero, infatti, sul tributo 1655 viene riportata la differenza tra il bonus erogato (importo a credito) ed il bonus recuperato (importo a debito) nello stesso mese, in quanto sul modello F24 non è possibile indicare separatamente, su un unico tributo, l’importo a credito da quello a debito. Occorre sottolineare che la suddetta modalità di compilazione del tributo 1655 è stata illustrata dettagliatamente, con tanto di esempi, nella circolare 22/E del 11/07/2014 e non è mai stata modificata da alcuna disposizione successiva inerente al bonus fiscale. A seguito della pubblicazione delle specifiche tecniche del 770/2017 e delle conseguenti richieste di chiarimento sul forum di Assosoftware, l’Agenzia delle Entrate ha precisato (per il momento soltanto su tale forum), che occorre tenere distinti gli importi del bonus a credito da quelli a debito, nell’esposizione sul modello F24 (la soluzione prospettata per “sanare” il pregresso sarebbe di presentare un modello F24 con saldo a zero, tuttavia tale soluzione comporterebbe la possibile applicazione di sanzioni).
Precisiamo che la mancata quadratura tra la colonna 3 del rigo SX47 ed il totale della casella 394 della CU, non deriva da una nostra interpretazione o scelta gestionale: la questione riguarda la generalità dei software Paghe ed è stata sollevata ufficialmente da Assosoftware nei confronti dell’Agenzia delle Entrate (al momento rimane in attesa di soluzione). Non possiamo quindi escludere che si renda necessario intervenire sul rigo SX47 (se possibile in automatico), a seguito delle indicazioni che dovrebbe emanare l’Agenzia delle Entrate.
Per il momento, abbiamo previsto di segnalare le differenze (sistematiche) tra la colonna 3 del rigo SX47 e la casella 394 delle CU, attraverso la stampa di controllo CON770XY, descritta al paragrafo 3.3.3.
Tramite la stessa stampa, vengono segnalate anche eventuali incongruenze in merito al bonus effettivamente erogato, confrontando la casella 392 delle CU con la differenza tra le colonne 2 e 3 del rigo SX47.
La procedura di generazione dei dati segnala, sulla stampa ‘err770.ST-SV-SX’, la presenza di importi negativi o altre eventuali incongruenze nei dati riportati sul quadro SX. E’ comunque opportuno effettuare i controlli previsti, tramite le stampe di controllo indicate al paragrafo 3.3.
3.3) MODELLO 770/2017 – STAMPE DI CONTROLLO
Dopo aver eseguito la procedura di generazione dei dati indicata al paragrafo 3, è possibile utilizzare la procedura ‘770 : Stampe di controllo’, allo scopo di effettuare alcune verifiche sulla coerenza dei dati presenti nel modello 770.
3.3.1) CONTROLLO VERSAMENTI E CREDITI
Sulla procedura ‘770 : Stampe di controllo’, selezionare il programma ‘CON770TR’ nel campo ‘Programma da eseguire’.
L’anno di competenza da indicare sulla procedura è ‘2016’.
Il programma effettua diversi controlli di coerenza tra i dati riportati sui prospetti ST – SV – SX del modello 770 ed i tributi (sia a debito che a credito) presenti sull’Archivio Tributi.
Per quanto riguarda i versamenti riportati sui prospetti ST / SV, il programma verifica la loro corrispondenza rispetto ai tributi a debito presenti sull’Archivio Tributi, in corrispondenza del tipo procedura ‘PG’ (Paghe). Vengono considerati tutti i tributi riportati su periodi di competenza compresi tra gennaio e dicembre 2016, oltre ad eventuali tributi relativi al conguaglio fiscale dell’anno 2016 riportati sul periodo di competenza di gennaio 2017.
Il controllo viene effettuato totalizzando i tributi per mese di scadenza: a tale scopo, il programma considera la data di versamento presente sui prospetti ST / SV e la data di scadenza presente sull’Archivio Tributi (per entrambe le date viene considerato soltanto l’anno ed il mese, escludendo quindi il giorno).
Ai fini del controllo, i tributi regionali sono mantenuti distinti per regione (come nella sezione 2 del prospetto ST), mentre i tributi comunali sono totalizzati per codice tributo (come sul prospetto SV).
La procedura emette una segnalazione nel caso in cui il totale di un tributo, per un determinato mese di scadenza, risulti diverso tra i prospetti ST / SV e l’Archivio Tributi.
Per quanto riguarda i crediti riportati sul prospetto SX, viene verificata la coerenza tra i crediti maturati nell’anno 2016, presenti su ciascuna colonna del rigo SX1, rispetto ai corrispondenti tributi a credito presenti sull’Archivio Tributi. In particolare, vengono verificati i crediti derivanti dal conguaglio fiscale (colonna 1), dal rimborso del 730 (colonna 2), dai versamenti in eccesso (colonna 3, considerando il saldo a credito dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr), dalla detrazione per famiglie numerose (colonna 6) e dal conguaglio dell’imposta sostitutiva sulle somme detassate (colonna 8).
Anche in questo caso viene considerato il tipo procedura ‘PG’ (Paghe) ed i periodi di competenza compresi tra gennaio e dicembre 2016; vengono anche rilevati eventuali crediti relativi al conguaglio fiscale dell’anno 2016 presenti sulla competenza di gennaio 2017.
Sempre in merito al prospetto SX, il programma verifica la coerenza tra il bonus fiscale erogato (al lordo di quello recuperato) riportato sulla colonna 2 del rigo SX47, ed il totale del tributo 1655 a credito. Inoltre, verifica la coerenza del bonus fiscale recuperato, riportato sulla colonna 3 del rigo SX47, ed il totale del tributo 1655 a debito. In entrambi i casi, viene considerato anche l’eventuale tributo ‘1655 AP’ (bonus fiscale derivante dal conguaglio dell’anno precedente) se presente sul mese di gennaio 2017, escludendo invece lo stesso tributo se presente sul mese di gennaio 2016.
Infine, il programma verifica la coerenza tra il credito derivante dall’anticipo di tassazione sul Tfr riportato sul rigo SX37 colonna 4 ed il tributo 1250 presente sull’Archivio Tributi (a riguardo, vedere quando indicato al paragrafo 3.2.2).
Le stampe prodotte sono ‘contr-770-modF24’ (controllo versamenti) e ‘contr-770-crediti’ (controllo crediti).
3.3.2) CONTROLLO CREDITI MATURATI E RESIDUI
Sulla procedura ‘770 : Stampe di controllo’, selezionare il programma ‘STASX770’ nel campo ‘Programma da eseguire’.
L’anno di competenza da indicare sulla procedura è ‘2016’.
Il programma controlla i crediti residui dell’anno precedente, verificando la corrispondenza tra il prospetto SX del modello 770/2017 ed il prospetto SX del modello 770/2016 (a condizione che quest’ultimo sia presente in archivio).
Viene prodotta una stampa con i seguenti crediti presenti sul rigo SX4:
‐ residuo dell’anno precedente, rilevato dalla colonna 6 del modello 770/2016 (anno di competenza 2015);
‐ residuo dell’anno precedente, rilevato dalla colonna 2 del modello 770/2017 (anno di competenza 2016);
‐ altre colonne presenti sul rigo SX4 del modello 770/2017 (anno di competenza 2016): maturato nell’anno corrente (colonna 3), utilizzato in F24 (colonna 4), credito da DI (colonna 5), residuo da chiedere a rimborso (colonna 7).
Sulla stampa, viene riportata la segnalazione ‘Verificare credito residuo 2015’ nel caso in cui la colonna 6 del rigo SX4 relativo all’anno 2015 non coincida con la colonna 2 del rigo SX4 relativo all’anno 2016.
Inoltre, viene riportata la segnalazione ‘Verificare credito residuo 2016’ nel caso in cui, sul rigo SX4 relativo all’anno 2016, la somma [colonna 2 + colonna 3 – colonna 4 + colonna 5] non coincida con la somma [colonna 6 + colonna 7].
La stampa prodotta è ‘crediti-770-SX’, sulla quale è riportato l’elenco dei crediti e le relative segnalazioni.
3.3.3) CONFRONTO CON CERTIFICAZIONE UNICA
Segnaliamo che è possibile utilizzare anche la stampa di controllo ‘CON770XY’, per verificare la coerenza di alcuni tributi riportati sui prospetti ST / SV rispetto alle ritenute presenti nei quadri dei percipienti della CU.
Ricordiamo che il suddetto controllo può produrre delle segnalazioni di discordanza anche in casi in cui non sussistono delle differenze: fino all’anno scorso, tali segnalazioni venivano prodotte in presenza di un conguaglio fiscale a credito, in quanto sul prospetto SX i crediti da conguaglio dell’Irpef e delle addizionali sono cumulati sulla colonna 1 del rigo SX1.
Quest’anno si è cercato di evitare tali segnalazioni “inutili” considerando, nel controllo, il dettaglio dei singoli crediti riportati sulla colonna 1 del rigo SX1, visualizzabili tramite l’apposita finestra descritta al paragrafo 3.1.3.
Come negli anni precedenti, il programma effettua il controllo delle seguenti ritenute presenti sulla CU: Irpef ordinaria (al netto di eventuali ritenute operate da altri sostituti) / Irpef a tassazione separata sugli arretrati / Irpef a tassazione separata sul Tfr / ritenute sui redditi da lavoro autonomo.
La stampa di controllo delle ritenute può essere utile per individuare la mancanza di eventuali tributi relativi al lavoro autonomo sul quadro ST, ovviamente a condizione che siano stati gestiti i corrispondenti soggetti sulla CU.
Viene effettuato anche il controllo del bonus fiscale effettivamente erogato dal sostituto, riportato al punto 392 delle CU (al netto dell’eventuale bonus erogato da altri sostituti, riportato al punto 396), rispetto alla differenza tra le colonne 2 e 3 del rigo SX47. Precisiamo che, su tale valore, non si dovrebbero presentare incongruenze tra le CU ed il rigo SX47.
Viene anche segnalata la differenza tra il bonus recuperato, riportato al punto 394 delle CU, e la colonna 3 del rigo SX47: per i motivi descritti al paragrafo 3.2.2, in presenza di un credito recuperato si ottiene sistematicamente tale differenza (a riguardo, come già precisato, rimaniamo in attesa di indicazioni ufficiali da parte dell’Agenzia delle Entrate).
La stampa prodotta è ‘contr-770-ritenute’, sulla quale sono riportate tutte le segnalazioni sopra descritte.