Contract
Il nuovo Codice degli appalti (D.Lgs 18 aprile 2016, n. 50) prevede che la vigilanza e il controllo sui contratti pubblici e l’attività di regolazione degli stessi sono attribuiti all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), che - per affidamenti di particolare interesse - svolge attività di vigilanza collaborativa previa stipula di protocolli di intesa con le stazioni appaltanti richiedenti, per supportare le stesse nella predisposizione di atti e nella gestione dell’intera procedura di gara.
Tale attività, già attivata dall’ANAC prima dell’entrata in vigore del nuovo codice dei contratti con proprio Regolamento, è volta a rafforzare e assicurare la correttezza e la trasparenza delle procedure di affidamento poste in essere dalle stazioni appaltanti, a ridurre il rischio di contenzioso in corso di esecuzione, nonché a dissuadere da ulteriori condotte corruttive o comunque contrastanti con le disposizioni di settore.
I CONTENUTI DEL PROTOCOLLO
Il Protocollo siglato fra ANAC e Consip disciplina lo svolgimento dell’attività di vigilanza collaborativa anche preventiva, incentrata su un numero determinato di interventi, di rilevante importo economico e concernenti settori a particolare rischio di corruzione.
Gli interventi – a valere su 5 procedure di affidamento, pari a una spesa pubblica di circa 4 miliardi - sono stati individuati di comune accordo dall’Autorità e da Consip e riguardano:
- n° 1 procedura per la fornitura di servizi integrati per la gestione delle apparecchiature elettromedicali (SIGAE)
- n° 1 procedura per la fornitura di servizi integrati per la gestione e la manutenzione da eseguirsi negli immobili, adibiti prevalentemente ad uso ufficio (FM uffici)
- n° 1 procedura per la fornitura di servizi di pulizia per le scuole
- n° 2 procedure negoziate per la fornitura di licenze SW.
La verifica preventiva riguarderà tutti gli atti della procedura di affidamento, inclusi gli schemi contrattuali (quali schema di convenzione e/o accordo quadro). Tra gli atti ricompresi nell’attività di verifica: le determine a contrarre, i bandi di gara o le lettere di invito in caso di procedura negoziata, i disciplinari di gara, i capitolati, i provvedimenti di nomina dei commissari e di costituzione della commissione giudicatrice, i verbali del procedimento di verifica e di esclusione delle offerte anormalmente basse, i provvedimenti di aggiudicazione, provvisoria e definitiva.
La vigilanza potrà essere estesa, su proposta di Xxxxxx, anche ad altri interventi non compresi fra quelli espressamente individuati, in presenza di ricorrenti indici di elevato rischio corruttivo e/o di particolari gravi e comprovate esigenze.
DURATA DELLA COLLABORAZIONE
Il Protocollo d’intesa avrà una durata di 12 mesi, eventualmente rinnovabile.
PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI
Il Regolamento in materia di attività di vigilanza e di accertamenti ispettivi dell’Autorità (Gazzetta Ufficiale n. 300 del 29 dicembre 2014) dispone che le stazioni appaltanti possono chiedere all’Autorità di svolgere l’attività di vigilanza preventiva:
- per verificare la conformità degli atti di gara alla normativa di settore,
- per individuare clausole e condizioni idonee a prevenire tentativi di infiltrazione criminale,
- per monitorare lo svolgimento della procedura di gara e dell’esecuzione dell’appalto.