ACCORDO DI PROGRAMMA
(ai sensi dell’art. 34 del D. Lgs. n. 267/2000, della L. R. 40/2009 e della L. R. n.
35/2011)
“Progetto di rinnovamento e riqualificazione del territorio aretino”
Il giorno ….. del mese di…… dell’anno 2014, alle ore…, presso la sede della Regione Toscana
tra
Regione Toscana, nella persona del Presidente pro tempore, Xxxxxx Xxxxx, giusta deliberazione di Giunta Regionale n. … del. ./../2014;
Provincia di Arezzo, nella persona del Presidente pro tempore, Xxxxxxx Xxxxx, giusta deliberazione di Giunta Provinciale n. … del. ./../2014;
Comune di Arezzo, nella persona del Sindaco pro tempore, Xxxxxxxx Xxxxxxx, giusta deliberazione di Giunta Comunale n. … del. ./../2014;
Consorzio Arezzo Innovazione, nella persona del Presidente pro tempore, Xxxxxxx Xxxxxxxx, giusta deliberazione del Consiglio di Amministrazione n… … del. ./../2014;
PREMESSO CHE:
- l’art. 34 del D. Lgs. 267/2000 dispone: “Per la definizione e l’attuazione di opere, di interventi o di programmi di intervento che richiedono, per la loro completa realizzazione, l’azione integrata e coordinata di comuni, province e regioni, di amministrazioni statali e di altri soggetti pubblici o comunque di due o più tra i soggetti predetti, il presidente della Regione o il presidente della Provincia o il sindaco, in relazione alla competenza primaria o prevalente sull’opera o sugli interventi o sui programmi di intervento, promuove la conclusione di un Accordo di Programma, anche su richiesta di uno o più soggetti interessati, per assicurare il coordinamento delle azioni e per determinare i tempi, le modalità, il finanziamento ed ogni altro connesso adempimento”;
- la L. R. 40/2009 del 23 luglio 2009, al Titolo II capo II bis, disciplina le procedure per la formazione degli accordi di programma promossi dalla Regione Toscana;
- lo Statuto regionale vigente stabilisce che la programmazione è il metodo dell'attività regionale e ne determina gli obiettivi annuali e pluriennali e stabilisce altresì che la Regione assume gli atti della programmazione locale come rilevanti ai fini della formazione e dell'attuazione della programmazione regionale;
- il 26 marzo del 2007 è stato sottoscritto ad Arezzo tra la Regione Toscana e la Provincia di Arezzo il Patto per lo sviluppo locale (PaSL) di Arezzo quale strumento per il coordinamento e l'integrazione delle determinazioni programmatorie e progettuali territoriali e quadro di riferimento per ogni concertazione a livello locale, ai sensi dell'art. 12 bis della L. R. 49/99;
- con delibera n. 21 del 18.01.2010 la Regione Toscana ha stabilito di considerare come patrimonio progettuale dei PaSL tutte le proposte progettuali contenute nei Piani integrati di sviluppo urbano sostenibile (PIUSS), sia di prima che di seconda fascia, di cui all’asse V del POR CreO FESR presentate alla Regione Toscana demandando alla programmazione settoriale regionale la definizione e la valutazione delle specifiche priorità di finanziamento fermo restando i criteri fissati dalla deliberazione di Giunta regionale n.862/2009;
- che con decreto n. 5026 del 13.10.2009 la Regione Toscana ha ammesso a finanziamento il Piano Integrato urbano di Sviluppo sostenibile (PIUSS) per la città di Arezzo, presentato dal Comune di Arezzo, di cui all’asse V del POR CreO FESR;
- il Programma di governo regionale indica che, al fine di sostenere lo sviluppo effettivo dei singoli territori, occorre, tra l'altro, recuperare una visione d'insieme che consenta di correlare le diverse politiche regionali, superando i tradizionali approcci settoriali, per favorire iniziative integrate tra pubblico e privato, sinergie tra il mondo universitario, della ricerca e le imprese, forme di coordinamento tra Regione, Province e Comuni, progettualità condivise con i diversi attori sociali;
- il Consiglio Regionale ha approvato, con risoluzione n. 49 del 29 giugno 2011, il Programma regionale di sviluppo (PRS) 2011-2015 nel quale si stabilisce che un contributo importante all'implementazione territoriale del PRS sarà dato dalla sottoscrizione di nuovi protocolli d'intesa tra Regione, province e comuni, per individuare priorità condivise tra i vari livelli di governo;
- il Consiglio Regionale ha approvato, con Deliberazione n. 59 del 11 luglio 2012, il Piano regionale dello sviluppo economico (PRSE) 2012 – 2015;
- il 25/11/2011 è stato sottoscritto un protocollo di intesa tra Regione Toscana, Provincia di Arezzo e Comune di Arezzo, preceduto da incontri tra la Giunta regionale e i
rappresentanti delle istituzioni e delle parti sociali di Arezzo, nel quale sono state individuate le priorità di sviluppo della Provincia di Arezzo e del Comune di Arezzo;
- la Giunta Regionale, con Deliberazione n. 440 del 21 maggio 2012, ha stabilito di affidare al Settore Politiche regionali per l’attrazione degli investimenti con il supporto di Sviluppo Toscana S.p.A. ad una ricognizione tecnica su alcune macro aree territoriali, di livello sovra comunale, per una loro valorizzazione ai fini dell’attrazione di nuove imprese e del miglioramento della sostenibilità ambientale. Nel quadro di tale ricognizione il Rapporto finale individua come Area di Interesse Strategico del Polo urbano di Arezzo l’intervento Viabilità Nuovo Scalo Merci di Indicatore;
- il “Nuovo patto per lo sviluppo qualificato e maggiori e migliori lavori in Toscana” (Patto) sottoscritto in data 30.3.2004 tra la Regione Toscana, le istituzioni locali e le rappresentanze dei lavoratori e degli imprenditori, individua tra le aree progettuali la n. 6 “Riorganizzazione dei distretti industriali e dei sistemi produttivi locali”, che interessa anche il territorio della Provincia di Arezzo;
- la delibera di G. R n. 1143 del 17.12.2012 ha adottato il PAR FAS 2007/2013 a seguito della presa d’atto del CIPE, e il Documento di dettaglio del PAR FAS 2007-2013 è stato approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 460 del 17.06.2013 - Versione 6;
- il Consiglio Regionale, con risoluzione n. 219 del 18/12/2013, ha approvato il Documento di programmazione economica e finanziaria (DPEF) per l’anno 2014;
- l’art. 32, comma 2, della legge regionale n. 77 del 24 dicembre 2013 “Legge finanziaria per l’anno 2014”, avente ad oggetto “Contributi straordinari per viabilità nella Provincia di Arezzo” che prevede: “Per potenziare il sistema della mobilità intermodale attraverso interventi sulla viabilità di accesso alle aree logistiche nel Comune di Arezzo, la Giunta regionale, previa stipula di specifico accordo di programma con il Comune di Arezzo, è autorizzata ad erogare contributi straordinari fino all’importo massimo di euro 450.000,00 per il 2014 e fino all’importo massimo di euro 500.000,00 per il 2015”.
CONSIDERATO CHE:
- uno degli obiettivi di fondo del Piano Regionale di Sviluppo è quello di favorire l'accessibilità materiale ed immateriale attraverso una "rete di città" con infrastrutture moderne ed efficienti. La Regione Toscana intende sviluppare una rete integrata di infrastrutture e servizi che riduca gli squilibri territoriali, garantendo la connessione della "rete di città", superando criticità infrastrutturali secondo principi di mobilità sostenibile, di sicurezza, di basso impatto ambientale e paesaggistico, di intermodalità e riduzione dei
tempi di percorrenza. La disponibilità e la funzionalità di un'adeguata rete infrastrutturale, materiale e immateriale, rappresenta infatti condizione centrale di efficienza complessiva del sistema, strumento di modernizzazione, volano di crescita e di sviluppo sostenibile;
- lo sviluppo delle infrastrutture costituisce pertanto una priorità regionale, soprattutto in termini di realizzazione effettiva di quanto già programmato, in modo da dotare il territorio di tutti i requisiti necessari per il suo sviluppo competitivo, nel più breve tempo possibile, accelerando i tempi di intervento. Allo stesso modo, un piano regionale di digitalizzazione deve consentire sia di colmare il digital divide residuo, sia di garantire ulteriori aggiornamenti tecnologici. Una circolazione moderna di persone, merci, informazioni ed idee rappresenta infatti sia un diritto sostanziale per i cittadini, sia una garanzia reale del principio di libertà d'impresa, sia infine un fattore di attrazione complessiva del territorio regionale;
- in particolare la linea 1.4b del Piano regionale di sviluppo economico sostiene la realizzazione, anche attraverso il recupero e la riqualificazione di spazi fisici degradati, di centri di competenza per le imprese, vale a dire infrastrutture di servizi avanzati per le imprese, per il trasferimento tecnologico, per l’innovazione e la creazione di nuove imprese;
- gli interventi di cui al presente Accordo inoltre si connettono funzionalmente con gli obiettivi:
- delle linee di intervento 5.1.a) e 5.4.b) del POR CreO FESR 2007/2013 e della linea di azione 1 del PIR1.3 del PAR FAS 2007-2013;
- delle linee 1.2. del PRSE, del POR CReOFesr 2007-2013 e del FAS 2007/2013, tutte relative ai centri di competenza;
- tra le priorità di intervento del PASL della Provincia di Arezzo sono previsti, tra gli altri:
- il Potenziamento del Centro di Innovazione;
- lo sviluppo di un parco tecnologico e sviluppo di incubatori di impresa;
- lo Scalo Merci di Indicatore;
- il Restauro sistema centro storico Arezzo;
- all’interno del Piano Integrato urbano di Sviluppo sostenibile (PIUSS) per la Città di Arezzo, presentato dal Comune di Arezzo, di cui all’asse V del POR CreO FESR, sono presenti vari interventi di restauro volti alla riqualificazione funzionale del centro storico di Arezzo, ma anche al recupero di edifici da destinare a sostegno delle imprese e dell’economia locale, tra i quali gli interventi denominati Polo Digitale Applicato per la città di Arezzo, Golden & Fashion Building, Informagiovani ed Ex Fonderia Bastanzetti;
- l’accordo di programma sottoscritto da Comune di Arezzo, Provincia di Arezzo, Camera di Commercio, e Fraternita dei Laici di Arezzo in merito al POR Regione Toscana “Competitività e occupazione” e al Documento di Attuazione Regionale per l’Asse V nel contesto del PIUSS della città di Arezzo evidenzia il ruolo di ogni soggetto istituzionale in merito a progettazione e realizzazione degli interventi da realizzare nell’area aretina;
- nel protocollo di intesa tra Regione Toscana, Provincia di Arezzo e Comune di Arezzo del 25/11/2011, nel quale sono state individuate le priorità di sviluppo della Provincia di Arezzo e del Comune di Arezzo, si evidenzia l’importanza dello Scalo Merci di Indicatore quale infrastruttura connessa alla logistica e ai servizi connessi, nonché di interventi a sostegno dell’innovazione e per la riduzione del digital divide;
- la Regione Toscana ha approvato, con Decreto Dirigenziale n. 3840 del 28/07/2010, un avviso per la manifestazione di interesse per il cofinanziamento di interventi finalizzati alla razionalizzazione, riorganizzazione e potenziamento del sistema regionale del trasferimento tecnologico di cui alla linea 1.5 del PRSE 2007/2010 ed alla linea di azione 1 del PIR 1.3 del PAR Fas 2007/2013, promuovendo la raccolta di "Piani locali per il trasferimento tecnologico", coordinati dalle Amministrazioni Provinciali, sulla base di un "Documento strategico sul sistema di innovazione territoriale", al fine di promuovere la definizione di una strategia di governo, riorganizzazione e razionalizzazione dei diversi sistemi locali per il trasferimento tecnologico;
- la Provincia di Arezzo d’intesa con gli altri soggetti del territorio, tra cui il Comune di Arezzo e la Camera di Commercio di Arezzo, attraverso il metodo della concertazione, ha risposto proponendo un documento strategico sul sistema dell’innovazione territoriale (DoS) all’interno del quale si propone, ai fini del finanziamento da parte della Regione Toscana, la realizzazione di alcuni importanti interventi, tra cui quelli promossi dal Consorzio Arezzo Innovazione (PoliLab) e dal Comune di Arezzo (Gold & Fashion Building);
- successivamente la Regione Toscana, con Decreto n. 2779 del 30.06.2011 ha richiesto alla Provincia di Arezzo di procedere alla formale definizione, entro il 30 ottobre 2011, di un documento Provinciale aggiornato circa l'evoluzione delle strategie e degli obiettivi degli attori istituzionali locali appartenenti al sistema locale del trasferimento tecnologico, che delinei le scelte definitive al riguardo ed identifichi un sistema di governance, subordinando l’ammissione a finanziamento delle singole operazioni all'approvazione da parte della Regione Toscana del documento suddetto;
- nel mese di maggio 2011, Provincia di Arezzo, Camera di Commercio di Arezzo e Comune di Arezzo, anche in attuazione degli interventi finalizzati alla razionalizzazione, riorganizzazione e potenziamento del sistema regionale del trasferimento tecnologico, hanno approvato un protocollo di intesa finalizzato a razionalizzare ed ottimizzare il modello di governance territoriale del sistema dell’innovazione e del trasferimento tecnologico, prevedendo la definizione di un unico soggetto sul territorio preposto alle attività di innovazione. Nel protocollo si prevede, tra l’altro, che tale soggetto unitario operi, sempre nell'ottica di sussidiarietà e complementarietà con quanto già offerto da soggetti pubblici e privati, prioritariamente nelle “Politiche dell’innovazione e della ricerca: favorendo e potenziando le reti di collaborazione con i centri di ricerca pubblici e privati; servizi di audit tecnologico in grado di individuare puntualmente le problematiche tecnologiche delle imprese anche in funzione dell’accesso ai finanziamenti regionali, nazionali e comunitari; attività di progettazione sugli assi del trasferimento tecnologico, ricerca industriale e promozione dell’innovazione; attività di consulenza” e che è volontà dei tre Enti proponenti (Provincia, Comune e Camera di Commercio di Arezzo) che il nuovo soggetto si ponga come l’unica struttura del territorio in grado di operare in alcune aree strategiche di intervento (sviluppo territoriale, sostegno ai settori economici strategici, supporto agli enti ed istituzioni locali per la realizzazione di progetti di sviluppo industriale ed urbano, Supporto in particolare dei progetti Piuss del Comune di Arezzo per le parti correlate al sostegno delle aziende e dell’imprenditorialità locale per lo sviluppo integrato, supporto agli Enti locali alla progettazione di interventi di carattere regionale, nazionale ed europeo).
PRESO ATTO CHE:
- il sistema economico locale di Arezzo ha sviluppato nel tempo un’identità imprenditoriale basata sul manifatturiero fino a diventare un centro specializzato nella produzione orafa ma che a causa degli effetti della crisi quasi tutti i comparti produttivi risultano in contrazione salvo poche eccezioni, determinando una forte contrazione del PIL aretino;
- il tema delle infrastrutture e della mobilità è centrale per tutta l’area aretina;
- le sfide principali che si presentano al sistema economico aretino riguardano la capacità di innovazione del processo e del prodotto, di riqualificazione dei saperi e delle competenze, la capacità di attrarre investimenti e risorse esterne, la gestione delle particolari risorse naturali;
- che il territorio della Provincia di Arezzo occupa un posto centrale nelle relazioni interne ed esterne della Toscana, costituendo la saldatura fra l’area metropolitana della Toscana centrale e la Toscana Meridionale;
- in questi ultimi anni lo scenario economico aretino, a seguito della grave crisi economica che ha colpito il territorio, si è notevolmente modificato, per cui anche gli interventi che in questi anni sono stati attivati con il contributo finanziario della Regione Toscana, necessitano di essere rivisitati e riposizionati in relazione alle evoluzioni economiche e alle difficoltà di finanziamento agli investimenti da parte degli Enti Locali;
- negli ultimi periodi sono intervenuti una serie di fattori tali da influire sulle scelte strategiche della Provincia e del Comune di Arezzo ed, in particolare, la scarsità di risorse finanziarie a disposizione degli enti locali, a causa dei pesanti tagli alle entrate da parte dello Stato;
- in questo contesto il Comune di Arezzo è comunque impegnato a portare avanti una serie di politiche dell'innovazione, favorendo e potenziando la rete di collaborazione con i centri di ricerca, lo sviluppo dei servizi di audit tecnologico anche in funzione della crescita di competitività territoriale di accesso ai finanziamenti, di progettazione e promozione dell'innovazione;
- le amministrazioni locali hanno manifestato il loro interesse a promuovere azioni finalizzate a sostenere l’economia locale e a fronteggiare la crisi salvaguardando, da un lato l’attività economica e dall’altro la sostenibilità delle attività in essere;
- per la gestione del Polo Digitale, già previsto nel PIUSS del Comune di Arezzo approvato con Decreto Dirigenziale n. 5026 del 13/10/2009, sono in corso di definizione i rapporti che il Comune di Arezzo ha già intrapreso con altri partner istituzionali. Si stanno concretizzando rapporti con l’Università di Siena, presente ad Arezzo con alcuni corsi di laurea, ed è stato recentemente attivato dal Polo Universitario Aretino (di cui fanno parte Comune, Provincia e C.C.I.A.A.) il corso di Laurea on line di Ingegneria Informatica, in rapporto con il Politecnico di Milano. C’è dunque una spinta alla crescita di questo settore nella realtà locale, per cui lo sviluppo del Polo Digitale rappresenta un supporto all’intero sistema economico locale. Oltre alle piccole e medie imprese già riunite nella rete del Polo Digitale Applicato di Arezzo, nella realtà aretine esistono imprese del settore digitale di rilevanza nazionale (vedi Cloud Italia, Aruba, Terra, ecc.) che supportano la rete di imprese;
- l’intervento denominato Polo tecnologico del restauro rappresenta l’evoluzione di un precedente progetto, denominato “AR_06_51B Centro congressuale europeo per l’attrattività dei talenti e la cooperazione internazionale” e inserito tra quelli approvati con Decreto Dirigenziale n. 5026/2009 sulla linea 5.1B del Piuss, non finanziato per carenza di risorse. Per la gestione di questo nuovo intervento, il Comune di Arezzo ha già intrapreso contatti con la Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio dell’Università degli Studi di Firenze, che ha garantito la propria disponibilità ad instaurare un rapporto di scambio concreto e proficuo con il sistema delle imprese industriali ed artigianali impegnate nel sistema del restauro.
DATO ATTO CHE:
- il Comune di Arezzo ha rinunciato al finanziamento concesso per i seguenti progetti:
- Progetto PIUSS AR_02_5.1A denominato “Golden & Fashion Building” per il recupero e la riqualificazione di immobili da destinare a laboratori .
Il progetto prevedeva attività di supporto e trasferimento alle imprese nei settori oro e orafo. Il progetto è stato ammesso a finanziamento con Decreto Dirigenziale n. 2861 del 10/06/2010 per euro 1.592.707,00 ed il contributo riconosciuto è stato di euro 751.764,00. Il cantiere è stato avviato da alcuni mesi ed è stata già corrisposta al Comune di Arezzo la somma di euro 530.459,56. A seguito dei vari incontri sviluppati, con gli Enti Pubblici Territoriali (Provincia, Camera di Commercio) nonché con le Associazioni di Categoria del settore, è emersa la rilevante difficoltà relativa alla gestione delle attività previste nel progetto PIUSS in oggetto. La realizzazione di laboratori ed attività a supporto del settore oro e moda può trovare soluzioni diverse nel territorio, in particolare negli spazi a disposizione dell’Innovation Building al fine di evitare sovrapposizioni, per cui l'Amministrazione Comunale di Arezzo è addivenuta alla conclusione di rinunciare al progetto specifico ricompreso nella linea 5.1a del Piuss. La Giunta Comunale, con propria Deliberazione n. 590 del 29 novembre 2013, ha rinunciato al finanziamento di euro 751.764,00, chiedendo di riallocare tali risorse in altri interventi di interesse per lo sviluppo del settore economico locale. Con il Decreto Dirigenziale n. 2263 del 20/05/2014 il progetto è stato dichiarato decaduto, rinviando a successivo atto il recupero dell’importo di euro 530.459,56; con il successivo Decreto Dirigenziale n. 3191 del 28/07/2014 è stato disposto di destinare l’importo di euro 751.764,00 a progetti da realizzare da parte del Comune di Arezzo (in quanto stesso soggetto
attuatore) da definire nel presente Accordo di Programma e di non procedere al suddetto recupero della somma di euro 530.459,56, ritenendo tale importo quale anticipazione già corrisposta per gli stessi;
- Progetto 2010_AR_03_FIPRO2 denominato “Innovaton&Design – Gold & fashion building” per l’acquisto di attrezzature ed arredi.
A seguito delle difficoltà gestionali relative al progetto PIUSS “Golden & Fashion Building”, l'Amministrazione Comunale di Arezzo ha rinunciato formalmente al contributo di euro 342.345,00 per l'acquisto di arredi e attrezzature relative al centro di trasferimento alle imprese, finanziamento riconosciuto dalla Regione Toscana con Decreto Dirigenziale n. 2779 del 30 giugno 2011 ed impegnato con il Decreto Dirigenziale n. 6448 del 23/12/2011. Con il Decreto Dirigenziale n. 5234 del 13/11/2012 è stato preso atto della rinuncia al finanziamento del progetto da parte del Comune di Arezzo ed infine con il Decreto Dirigenziale n. 1551/2014 è stata dichiarata l’economia sull’intervento;
- la Provincia di Arezzo ha richiesto una variazione parziale al progetto “Innovation Building”. L’intervento consiste nella realizzazione di una porzione della palazzina U2 nell'ambito dei lavori di ampliamento del Centro Affari e Convegni di Arezzo; gli spazi avevano una originaria destinazione a Centro Integrato di servizi alle imprese. Negli spazi assegnati alla Provincia di Arezzo per complessivi mq. 2.575 dovevano essere inseriti, nell’ottica della razionalizzazione delle risorse e del raggiungimento di un alto grado di efficienza e semplificazione, le varie strutture presenti in Provincia di Arezzo tra cui il Consorzio Arezzo Innovazione, i vari laboratori a servizio delle imprese, il laboratorio della Sagor, le attività del Consorzio Etruria Innovazione, dell’IDI e di altre società di servizi.
Tale progetto è stato inizialmente ammesso a finanziamento con risorse regionali del Patto per lo sviluppo con il Decreto Dirigenziale n. 1804 del 22.04.2010 per un investimento di euro 3.991.634,86 e con un contributo di euro 1.995.817,43. La successiva rivisitazione, a seguito del significativo mutarsi dello scenario economico aretino, ha comportato per la Provincia di Arezzo la rinuncia ad una quota del finanziamento, che attualmente ammonta ad euro 911.384,82 rispetto ad un investimento ammesso di euro 1.822.769,64 (decreto dirigenziale n. 4131 del 14/09/2012).
VISTI:
- la delibera della Giunta Regionale n. … del XX/2014 con la quale la Regione Toscana approva lo schema del presente Accordo di Programma facendosene promotrice, nell’interesse comune di tutti i soggetti partecipanti;
- la delibera della Giunta Provinciale n. … del XX/2014 con la quale la Provincia di Arezzo approva lo schema del presente Accordo di Programma;
- la delibera della Giunta Comunale n. … del XX/2014 con la quale il Comune di Arezzo approva lo schema del presente Accordo di Programma;
- la delibera del Consorzio Arezzo Innovazione n. … del XX/2014 con la quale il Consorzio approva lo schema del presente Accordo di Programma;
RITENUTO
di condividere le finalità dell’Accordo di Programma, in quanto attraverso di esso si procederà a creare le condizioni per lo sviluppo, al rilancio delle aree industriali ed infrastrutturali favorendo la creazione di nuova occupazione e di nuove attività.
La Regione Toscana, la Provincia di Arezzo, il Comune di Arezzo e il Consorzio Arezzo Innovazione (di seguito le Parti), convenendo sugli obiettivi da raggiungere, sulle azioni da realizzare e sugli impegni da assumere, stipulano il presente:
ACCORDO DI PROGRAMMA
Articolo 1 Recepimento delle premesse
Le premesse fanno parte integrante del presente Accordo di Programma e costituiscono i presupposti su cui si fonda il consenso delle Parti.
Articolo 2 Oggetto dell’Accordo
Il presente accordo di programma è finalizzato ad una ridefinizione dei finanziamenti pubblici verso operazioni che oggi, nel contesto mutato, rappresentano una possibilità
concreta di sostegno al sistema produttivo, al trasferimento tecnologico di alta qualità tecnologica fortemente orientata alle attività innovative ed a consolidare il livello occupazionale dell’area.
Gli interventi interessati dal presente Accordo di Programma sono:
- Progetto “Polo digitale applicato”.
Il progetto è volto alla rifunzionalizzazione e riqualificazione architettonica degli edifici esistenti dell'ex Mercato Ortofrutticolo di Arezzo (1° lotto di intervento), e mira alla creazione di un "luogo" di concentrazione e di servizio alle imprese aretine del settore informatico e digitale, a realizzare una struttura che fornisca servizi avanzati alle aziende, in termini di legami con il mondo della ricerca, assistenza al management e marketing, accesso al finanziamento per l'innovazione, partenariato e messa in rete, incubazione di nuove imprese, servizi immobiliari e di supporto. L'insediamento del complesso con strutture hi-tech favorisce la riqualificazione dell'area e la rivalutazione di una zona con alta densità abitativa (quartiere di Pescaiola) ma con scarsa presenza di strutture di valore. Il progetto è stato originariamente ammesso a finanziamento a valere sulle risorse PAR FAS 2007/2013 del Fondo per le infrastrutture produttive di cui alla delibera di G. R. n. 924/2009.
L’investimento ammissibile era di euro 2.456.157,00 e ad esso fu riconosciuto un cofinanziamento di euro 1.271.481,00 con Decreto della Regione Toscana n. 859 del 04/03/2010.
Nel xxxxx xxx 0000 xx Xxxxxx xx Xxxxxx ha pubblicato un bando di gara per l’aggiudicazione dei lavori per la realizzazione del Polo. Entro la data di scadenza del bando è giunta una sola offerta, ed il Comune ha proceduto aggiudicando definitivamente i lavori.
Poiché nel corso del 2012 si sono verificate alcune criticità da parte della Ditta appaltatrice, il Comune di Arezzo ha proceduto, con Provvedimento n. 425 del 18/02/2013, a revocare l’aggiudicazione definitiva dei lavori. L’Amministrazione Comunale, sia a seguito dell’introduzione/applicazione del nuovo prezziario regionale delle opere pubbliche sia del tempo trascorso, ha dovuto rivedere il costo del progetto in aumento, predisponendo una nuova procedura di appalto.
La Giunta Comunale, con propria Deliberazione n. 125 del 26/03/2014, ha approvato il progetto preliminare aggiornato, in cui si prevede un investimento complessivo di euro 3.450.000,00.
Il Comune di Arezzo, in considerazione delle richieste provenienti dal settore produttivo, ha inoltre predisposto, nell’area adiacente, un ulteriore progetto per la realizzazione di un 2° lotto del Polo digitale applicato su iniziativa privata, che prevede la realizzazione di un nuovo edificio su tre livelli (mq. 2476) più un livello interrato da destinare alle imprese del settore, anche in proprietà. Il secondo lotto ha un costo stimato di euro 5.028.125,00 al netto di IVA, da realizzarsi attraverso il finanziamento di soggetti privati;
- Progetto “ Polo tecnologico del restauro”.
L'immobile, sito nel centro storico di Arezzo in via Pellicceria, era già stato oggetto di un progetto “funzionale” sulla linea 5.1B del Piuss di Arezzo, identificato come “Centro congressuale europeo per l’attrattività dei talenti e la cooperazione internazionale”, non finanziato per carenza di risorse.
L’Amministrazione Comunale, con il presente Accordo di Programma, propone di effettuare, attraverso una modifica della destinazione d’uso, un intervento infrastrutturale, denominato "Polo tecnologico del Restauro Urbano", finalizzato all'insediamento di attività previste e compatibili con la linea 1.4b del Piano regionale di sviluppo economico nonché con la linea di intervento 5.1.a (ex PIUSS) del POR CreO FESR 2007/2013.
Vi è stata una evoluzione nella sua destinazione funzionale in quanto, nella realtà aretina, si è avvertita una notevole necessità di crescita delle competenze in tema di restauro al fine di favorire la specializzazione in tale direzione delle imprese del territorio.
Va infatti evidenziato che nel territorio provinciale non esistono centri di competenza nel settore, mentre la realtà provinciale è ricca di centri storici dove stanno crescendo interventi di recupero.
Un centro tecnologico per il restauro urbano, in cui possono inserirsi anche esperienze imprenditoriali esistenti, rappresenta un luogo di specializzazione, una realtà dove le imprese possono trovare laboratori e strumentazioni di analisi sui vari materiali non acquisibili in proprio. Il centro si propone anche di favorire gli scambi di esperienze internazionali nel settore del restauro, nonché lo sviluppo cooperativo delle PMI di restauro, a livello di accesso al credito e di marketing territoriale.
L'obiettivo è lo scambio di esperienze su area vasta (Arezzo, Siena e Grosseto), al fine di replicare le azioni che si fanno su un territorio più vasto che è quello della Toscana del sud.
I capisaldi del progetto sono: sperimentazione sui materiali tramite rapporti con il CNR, trasferimento competenze alle imprese e tecnici, alta formazione tramite accordi con le
Università (Siena e Firenze) e le scuole di Specializzazioni sui Beni Architettonici presenti in Toscana.
Ulteriori obiettivi sono:
− realizzazione di rapporti con le imprese, volti alla creazione di una rete di aziende interessate a sviluppare i temi della green economy e del restauro “efficiente degli edifici”;
− implementare il tema dello sviluppo sostenibile con informazione all'utenza, in particolare quella privata, e con i rapporti con le scuole;
− sviluppare il sistema della “best practice”, ossia diffondere e riutilizzare i risultati di progetti pilota.
L'intervento complessivo consiste nel recupero di un edificio composto da tre piani fuori terra da destinare a Polo del Restauro. Sono oggetto di finanziamento il piano terra e il primo piano, mentre il secondo e ultimo piano, non compreso nell’intervento oggetto del presente Accordo di Programma, sarà destinato a foresteria e recuperato a carico del Comune con un impegno finanziario di euro 229.032,00.
Il costo dell’intervento inserito nel presente Accordo di Programma è stimato in euro 490.000,00, comprensivi di euro 73.200,00 per attrezzature diagnostiche;
- Progetto 2010_AR_02_FIPRO2 denominato “Polilab”.
Nella Provincia di Arezzo il Consorzio Arezzo Innovazione rappresenta l'unica realtà rimasta con il ruolo di centro servizi pubblico per la ricerca e il trasferimento tecnologico a supporto delle imprese. Il Consorzio per svolgere questo tipo di servizi, a livello di dotazioni materiali dispone di due laboratori: quello metallografico e quello di modellistica. Fino ad ora queste strutture ed i servizi ad esse collegate sono state utilizzate esclusivamente dal solo settore orafo, sia per quanto riguarda le analisi metallografiche, sia per quanto riguarda la modellistica.
Considerando la perdurante e ormai "cronica" crisi del settore orafo, il progetto Polilab ha l’obiettivo di rinnovare/ampliare il laboratorio di modellistica e prototipazione, con l’intento di intercettare e canalizzare presso il centro le esigenze di innovazione espresse dal territorio, non solo del settore oro-moda, ma ampliando a tutto il manifatturiero che caratterizza fortemente la provincia (legno-arredo, lavorazione di materiali alternativi e materiali non metalliferi, edilizia, meccanica, ecc.).
Il CAI intende perseguire una strategia di design-driven innovation, connotandosi come punto di riferimento per questi settori, strutturandosi in maniera tale da poter offrire un
supporto ed un orientamento innovativo in tutte le fasi: dalla ideazione dei prodotti, alla formazione, alla realizzazione stessa del prototipo, alla gestione/ottimizzazione anche in chiave sostenibile dei processi aziendali, fino a percorsi di internazionalizzazione.
Il laboratorio di modellistica e prototipazione in questo percorso è un elemento imprescindibile attraverso il quale concretizzare il know-how, la creatività e l’innovazione; per farlo necessita dell’investimento strumentale oggetto di tale progetto.
L’ampliamento del laboratorio prevede l’acquisto di attrezzature per un intervento complessivo di euro 200.350,00. Il progetto, già ammesso a finanziamento con Decreto Dirigenziale n. 2779 del 30 giugno 2011, è destinatario di un contributo assegnato dalla Regione Toscana per euro 140.245,00 (impegnato con Decreto n. 6448/11) ed un cofinanziamento del Consorzio pari ad euro 60.105,00;
- Progetto “Innovation Building”.
L’intervento, promosso dalla Provincia di Arezzo, consiste nella realizzazione di una porzione della palazzina U2 nell'ambito dei lavori di ampliamento del Centro Affari e Convegni di Arezzo, pensata come edificio gemello a quello denominato U1 occupato dalla Camera di Commercio di Arezzo.
Gli spazi dell'Innovation Building, oltre ad ospitare i laboratori di Arezzo Innovazione, saranno destinati a varie attività legate al disegno strategico del Consorzio, che lo vedrebbe il referente in un percorso completo che ricomprende varie fasi:
- definizione/proposizione di idee attraverso un pool di soggetti utilizzando il co- working (hub);
- passaggio dalle idee ai progetti/proposte attraverso il lavoro del gruppo di co- working e utilizzando le strumentazione tecniche del laboratorio per fornire rendering o progetti grafici, digitali e informatici;
- passaggio dal progetto al prodotto/prototipo, qualora si tratti di realizzare fattivamente un elemento fisico, attraverso il laboratorio di modellistica e di prototipazione rapida;
- supporto nella definizione di strategie di marketing, di comunicazione, di individuazione percorsi di supporto pubblico;
- supporto nei percorsi di internazionalizzazione.
L' intento di coniugare al laboratorio di modellistica e prototipazione (che ricalca molto l’attuale idea dei FabLab-fabrication laboratory) con il co-working ha molteplici valenze: in primo luogo realizzare, sulla scorta degli esempi percorsi da sempre più numerose città, un’innovazione sociale, dando spazio e creando per i giovani e liberi professionisti
condizioni lavorative accessibili e stimolanti, investendo nelle relazioni e nelle persone che sono l’elemento imprescindibile e che da valore ad ogni tipo di attività, ed inoltre di configurare un’offerta di servizi innovativi per tutto il territorio.
Tale progetto è stato inizialmente ammesso a finanziamento con risorse regionali del Patto per lo sviluppo (di cui ai Decreti Dirigenziali n. 3157/06, 4026/06 e 4083/10) per un investimento di euro 3.991.634,86 con un contributo di euro 1.995.817,43, come definito con il Decreto Dirigenziale n. 1804/10.
La diversa destinazione programmata dalla Provincia di Arezzo ha comportato la rinuncia ad una quota del finanziamento, che attualmente ammonta ad euro 911.384,82 rispetto ad un investimento ammesso di euro 1.822.769,64, come da Decreto Dirigenziale n. 4131 del 14/09/2012;
- Progetto “Viabilità Nuovo scalo merci di Indicatore”.
L'Interporto di Indicatore rappresenta, nei progetti dell'Amministrazione Comunale, un insieme organico di strutture e servizi integrati finalizzati allo scambio di merci tra le diverse modalità di trasporto.
Il Comune di Arezzo ha approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 12 del 10/1/2001 il Piano Particolareggiato di iniziativa pubblica per la realizzazione del nuovo scalo merci in località Indicatore. L'interporto di Arezzo è ricompreso all'interno del PASL approvato dalla Regione Toscana con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 253 del 27/12/2001. La Regione Toscana ha stanziato un contributo di euro 1.007.091,00 per gli espropri (deliberazione Consiglio Regionale n. 253 del 27/12/2001).
La struttura è situata alla periferia sud di Arezzo, baricentrica rispetto alla Toscana, Umbria, Lazio, Marche, Xxxxxx Xxxxxxx ed al centro dei due naturali assi geografici Nord/Sud Italia e Tirreno-Adriatico. E' posta a 5 Km. dal casello di Arezzo (Autostrada A1 Milano-Napoli), in aderenza alla linea ferroviaria storica, alla direttissima Milano- Roma e alla linea Stia-Sinalunga, consentendo l'immediato raccordo con i Trans European Network (TEN) di nuova generazione.
L'area, ormai quasi completamente urbanizzata, oltre ad una specializzazione di tipo logistico, si presta anche ad accogliere insediamenti produttivi di varia natura e vari servizi (intermodalità gomma-rotaia, magazzini di stoccaggio e assemblaggio, magazzini generali, catena del freddo e uffici per un'offerta completa di servizi alle imprese, ecc.).
Su iniziativa del Comune all'interno dell'area è stato collocato il nuovo Centro Agroalimentare, con la realizzazione di vari edifici destinati allo stoccaggio e vendita all'ingrosso dei prodotti alimentari del territorio.
Nella parte centrale, al fine di favorire l'aggregazione di imprese, il Comune ha finanziato e realizzato una struttura pubblica (tettoia e servizi) destinata a zona mercato con un investimento di euro 1.036.854,30.
Per favorire l’accesso all’area dal raccordo autostradale il Comune e la Provincia hanno raggiunto un accordo per la progettazione e la realizzazione di un sistema viario in località Ponte a Chiani.
L’intervento riguarda la progettazione per la realizzazione di due rotatorie con la sistemazione della viabilità sulla xxxxxx xxxxxxxxxxx x. 00 xx Xxxxxxxxx nel territorio comunale di Arezzo. La progettazione in oggetto ha come obiettivo il miglioramento della fluidità della circolazione e le condizioni di sicurezza per i flussi veicolari che transitano sulla tratta oggetto di intervento della S.P. 21 di Pescaiola oltre a quello di riqualificare sotto il profilo della viabilità pedonale e della sosta veicolare l'agglomerato urbano di Ponte a Chiani.
L’intervento ha un costo previsto di euro 1.500.000,00 ed è inserito nel Piano dei Lavori Pubblici di Comune e Provincia e la progettazione è in corso.
Articolo 3 Promozione ed attuazione
Il soggetto promotore dell’Accordo di programma è la Regione Toscana. Sono soggetti attuatori del presente Accordo di Programma:
• Regione Toscana, che si impegna a :
- confermare i contributi già impegnati per i progetti Innovation Building e Polilab secondo quanto previsto al successivo art. 5;
- verificare l’ammissibilità a co-finanziamento dei progetti infrastrutturali nell’ambito delle linee di finanziamento 1.3.1 del Fas e 1.4b del Prse, per la realizzazione delle seguenti opere infrastrutturali:
o il Polo Digitale di Arezzo (I° lotto);
o il Polo Tecnologico del Restauro; secondo quanto previsto dal successivo art. 5;
- verificare l’ammissibilità a co-finanziamento del progetto infrastrutturale Viabilità del Nuovo Scalo Merci di Indicatore secondo quanto previsto dai successivi art. 4 e 5;
• Provincia di Arezzo, che si impegna a concludere e rendicontare entro il 30/09/2014
l’intervento denominato “Innovation Building”, secondo quanto previsto dalla specifica procedura di selezione di cui al Decreto n. 5960/2005;
• Consorzio Arezzo Innovazione, che si impegna a:
o presentare alla Regione Toscana il progetto definitivo dell’intervento denominato “Polilab” entro 60 gg. dalla firma del presente Accordo;
o impegnare le risorse necessarie al cofinanziamento del progetto pari ad euro 60.105,00;
o rispettare le modalità di rendicontazione e i termini di conclusione dei lavori secondo quanto previsto dalla specifica procedura di selezione di cui al Decreto n. 3840/2010;
o rispettare i tempi di attuazione dell’intervento, secondo il cronoprogramma presentato, di cui all’Allegato 1 al presente Accordo;
• Comune di Arezzo, che, per gli interventi Polo Digitale di Arezzo e Polo tecnologico del restauro, ad esclusione dell’intervento Viabilità Nuovo scalo merci di Indicatore dettagliato al successivo art. 4, si impegna a:
o presentare alla Regione Toscana, entro 90 gg. dalla firma del presente accordo, i progetti definitivi di ciascun intervento secondo le modalità previste dalle specifiche linee di finanziamento 1.3.1 del Fas e 1.4b del Prse;
o rispettare i tempi di attuazione degli interventi, secondo i cronoprogramma presentati, di cui agli Allegati 2 e 3 al presente Accordo;
o rispettare, nel corso del progetto, le procedure e le tempistiche previste dalle specifiche procedure di finanziamento (risorse Fas e risorse regionali);
o realizzare gli interventi attivando le procedure di accelerazione amministrative connesse a procedimenti autorizzativi, di carattere ambientale, urbanistico ed edilizio;
o impegnare le risorse necessarie al cofinanziamento di ciascun progetto;
o definire accordi, collaborazioni e/o progetti con altri partner istituzionali entro il 31/12/2015 per disciplinare l’insieme delle azioni e la reciprocità delle relazioni per il loro coinvolgimento nella gestione delle attività inerenti i progetti di cui al presente Accordo di Programma;
o concludere gli interventi entro il 31/12/2016, pena la revoca del contributo.
Tutti i Soggetti attuatori beneficiari di contributo degli interventi di cui al presente Accordo
di Programma si impegnano ad ottemperare agli obblighi previsti dalla L. R. n. 35/2011, di cui all’Allegato 5.
Articolo 4
Modalità di gestione del finanziamento per la viabilità Nuovo scalo merci di Indicatore Il Comune di Arezzo potrà procedere alla realizzazione dell’intervento denominato Viabilità Nuovo scalo merci di Indicatore, co-finanziato con risorse regionali e comunali, a seguito dell'approvazione del progetto esecutivo e del relativo quadro economico.
Il Comune di Arezzo si impegna rispettare i tempi di attuazione dell’intervento, secondo il cronoprogramma presentato, di cui all’Allegato 4 al presente Accordo. Entro 60 giorni dall'espletamento delle procedure di gara, il Comune si impegna a trasmettere alla Regione Toscana, Settore “Viabilità di interesse regionale”, competente per materia, il quadro economico aggiornato dell’intervento, specificando l'ammontare delle economie di gara.
Le risorse saranno erogate dalla Regione Toscana al Comune di Arezzo con le seguenti modalità:
• 20% alla consegna del cantiere;
• 50% al raggiungimento del 50% delle opere eseguite, previo invio di apposita dichiarazione sottoscritta dal RUP e dal Direttore dei Lavori alla Regione Toscana;
• 20% all'ultimazione dei lavori, previo invio di apposita dichiarazione sottoscritta dal RUP e dal Direttore dei Lavori della Regione Toscana;
• 10% ad avvenuto collaudo tecnico amministrativo, previo invio di copia del medesimo atto alla Regione Toscana.
Le economie, nel rispetto della normativa vigente, saranno determinate in proporzione percentuale ai finanziamenti concorrenti all'opera. Relativamente alle risorse regionali l'eventuale destinazione delle economie per varianti suppletive redatte in corso d'opera saranno valutate dal Collegio di Vigilanza di cui all’art. 9 del presente Accordo di Programma.
Il Comune di Arezzo si impegna ad ottemperare agli obblighi previsti dalla L. R. n. 35/2011, di cui all’Allegato 5.
Entro 60 giorni dalla conclusione dei lavori il Comune di Arezzo si impegna a trasmettere alla Regione Toscana il collaudo tecnico amministrativo o atto equivalente, a restituire le eventuali risorse già erogate e non utilizzate ed a inviare la rendicontazione completa definitiva a giustificazione delle spese di intervento sostenute, come da quadro economico.
Articolo 5
Programma e costo degli interventi
I finanziamenti regionali già concessi per i progetti citati nel presente accordo di programma ammontano complessivamente ad euro 4.501.652,43, come di seguito specificato:
tabella 1
Progetto | Investimento attualmente ammesso | Contributo attualmente concesso |
Gold & Fashion Building ( infrastruttura) (risorse Fesr – linea 5.1a del Por) | 1.592.707,00 | 751.764,00 |
Innovation&Design – G&F Building (risorse Fas) ( arredi + attrezzature) | 599.088,00 | 342.345,00 |
Polo Digitale di Arezzo - Lotto 1 (risorse Fas) | 2.456.157,00 | 1.271.481,00 |
Polilab (risorse Fas) | 200.350,00 | 140.245,00 |
Innovation Building (risorse regionali – Patto per lo sviluppo) | 3.991.634,86 | 1.995.817,43 |
8.839.936,86 | 4.501.652,43 |
Il nuovo quadro dei finanziamenti risultante dai progetti ammissibili, secondo il presente Accordo di Programma, risulta il seguente:
tabella 2
Progetto | Investimento ammesso con il presente AdP | Contributo concesso con il presente AdP |
Polo Digitale di Arezzo - Lotto 1 *1 | 3.250.000,00 | 1.950.000,00 |
Polo tecnologico del restauro *2 | 420.000,00 | 264.000,00 |
Polilab | 200.350,00 | 140.245,00 |
Innovation Building | 1.822.769,64 | 911.384,82 |
Viabilità Nuovo scalo merci di Indicatore | 1.500.000,00 | 950.000,00 |
7.193.119,64 | 4.215.629,82 |
*1 - l’investimento ammesso è inferiore al costo totale del progetto di euro 3.450.000,00 in quanto alcune voci di spesa (bonifica, pubblicazione e imprevisti) non sono ammissibili per la specifica linea di finanziamento;
*2 - l’investimento ammesso è inferiore al costo totale del progetto di euro 490.000,00 in quanto alcune voci di spesa (allacciamenti, spese gara, imprevisti ed arrotondamenti) non sono ammissibili per la specifica linea di finanziamento.
I Soggetti beneficiari, per l’attuazione dei rispettivi progetti, si impegnano a rispettare i cronoprogrammi attuativi e finanziari di spesa di cui agli Allegati 1, 2, 3, e 4.
Le parti danno atto che gli interventi rientrano fra quelli regionali strategici di cui alla L.R.
n. 35/2011, ed in tal senso i Soggetti beneficiari si impegnano ad effettuare il monitoraggio comunicandolo alla Regione Toscana sulla base della scheda di cui all’Allegato 5 al presente Accordo.
Dato atto delle problematiche e delle incertezze rappresentate dal patto di stabilità, che possono influire sull'attuazione degli interventi programmati nel presente Accordo di Programma, la copertura finanziaria necessaria al finanziamento di ogni singolo intervento contenuto nel presente Accordo sarà garantita, per la quota regionale, al momento del Decreto Dirigenziale di impegno di spesa, a seguito delle decisioni della Regione Toscana in merito alle finestre di patto di stabilità concesse.
Nel caso in cui gli impegni di spesa da assumere a carico delle Parti per ciascun intervento non potessero essere adottati in tempi congruenti con il relativo cronoprogramma, le Parti procederanno, previa convocazione del Collegio di Vigilanza, a rimodulare i termini attuativi, anche mediante Atto integrativo all'Accordo di Programma medesimo.
La somma di euro 530.459,56, già corrisposta al Comune di Arezzo per il progetto PIUSS AR_02_5.1A denominato “Golden & Fashion Building”, viene destinata per euro 487.764,00 al finanziamento del progetto Polo Digitale di Arezzo e per euro 42.695,56 al progetto Polo tecnologico del restauro, come previsto dal Decreto Dirigenziale n. 3191/2014.
La copertura finanziaria del contributo a carico della Regione Toscana per i progetti di cui alla precedente Tabella è la seguente:
o il progetto Polo Digitale di Arezzo, pari ad euro 1.950.000,00, è finanziato:
- per euro 1.271.481,00 confermando l’impegno assunto a favore di Xxxxx con Decreto Dirigenziale n. 660/11 (Risorse Fas 2007/2013, impegno n. 852/11 già liquidato ad ARTEA);
- per euro 487.764,00 quale quota già corrisposta al Comune di Arezzo per il progetto “Golden & Fashion Building”, utilizzando le risorse regionali di cui al Decreto Dirigenziale n. 3191/2014;
- per euro 140.763,35 utilizzando l’economia rilevata con i Decreti Dirigenziali n. 4063/12 e 735/13 (Risorse Fas 2007/2013, impegno n. 3380/10 già liquidato ad ARTEA);
- per euro 49.991,65 utilizzando una quota dell’economia rilevata con il Decreto Dirigenziale n. 2809/13 (Risorse Fas 2007/2013, impegno n. 3372/10 già liquidato ad ARTEA);
o il progetto Polo tecnologico del restauro, di euro 264.000,00, è finanziato utilizzando le risorse regionali di cui al Decreto Dirigenziale n. 3191/2014, ed in particolare per euro 42.695,56 quale quota residua della somma già corrisposta al Comune di Arezzo per il progetto “Golden & Fashion Building” e per euro 221.304,44 quale quota residua già erogata ad ARTEA;
o per il progetto Polilab si conferma che la copertura finanziaria è garantita dagli impegni assunti a favore di Xxxxx con Decreto Dirigenziale n. 6448/11, tra cui l’impegno 8190/11 (Risorse Fas 2007/2013);
o per il progetto Innovation Building si conferma l’impegno già assunto e liquidato a favore di Artigiancredito Toscano con i Decreti Dirigenziali n. 3157/06, 4026/06 e 4083/10, riguardanti gli interventi finanziati con le risorse del Patto per lo Sviluppo, e definito con i Decreti Dirigenziali n. 1804/10 e n. 4131/12;
le risorse necessarie a finanziare il progetto Viabilità Nuovo scalo merci di Indicatore sono stanziate sul capitolo 31138 (Fondi regionali) del bilancio pluriennale 2014/2016 secondo la seguente articolazione:
euro 450.000,00 per l’annualità 2014;
euro 500.000,00 per l’annualità 2015;
come indicato dall’art. 32 della legge regionale n. 77 del 24 dicembre 2013 “Legge finanziaria per l’anno 2014”, avente ad oggetto “Contributi straordinari per viabilità nella Provincia di Arezzo” e che prevede il potenziamento del sistema della mobilità intermodale attraverso interventi sulla viabilità di accesso alle aree logistiche nel Comune di Arezzo, con la possibilità per la Giunta regionale, previa stipula di specifico accordo di programma con il Comune di Arezzo, all’erogazione di appositi contributi straordinari fino all’importo massimo di euro 450.000,00 per il 2014 e fino all’importo massimo di euro 500.000,00 per il 2015.
Viene confermato l'impegno dell'Amministrazione Comunale a promuovere la realizzazione del 2° lotto del Polo Digitale Applicato di Arezzo, da finanziare attraverso risorse di soggetti privati selezionati con procedure di evidenza pubblica.
La mancata realizzazione, anche parziale, di uno o più degli interventi previsti dal presente Accordo non costituisce impedimento all’attuazione dei restanti interventi di cui alla precedente Tabella n. 2.
Articolo 6
Responsabile dell’ attuazione dell’Accordo
E’ individuato, quale Soggetto Responsabile dell’attuazione del presente Accordo di Programma, ai sensi dell’art. 34 quinquies della L. R. 36 luglio 2009 n. 40, il Dirigente del Settore “Infrastrutture per lo Sviluppo Economico. Monitoraggio e controlli” della Direzione Generale “Competitività del sistema Regionale e Sviluppo delle Competenze”.
Allo stesso Xxxxxxxx è attribuito il coordinamento e la vigilanza sull’attuazione delle attività e degli interventi descritti nel precedente art. 2.
Al Soggetto Responsabile vengono altresì conferiti i compiti di:
a) svolgere le funzioni di segretario del Collegio di Xxxxxxxxx e provvedere alla verbalizzazione delle sedute del Collegio stesso;
b) rappresentare in modo unitario gli interessi delle Parti;
c) promuovere, in via autonoma o su richiesta di una delle Parti, le eventuali azioni ed iniziative necessarie a garantire il rispetto degli impegni e degli obblighi dei soggetto sottoscrittori;
d) verificare l’attuazione del Programma di Interventi redigendo relazioni da allegare al rendiconto annuale che deve essere presentato alle parti;
e) individuare ritardi e inadempienze assegnando alla Parte inadempiente, se del caso, un congruo termine per provvedere; decorso inutilmente tale termine, segnala tempestivamente l’inadempienza al Collegio di Vigilanza di cui all’art. 9;
f) presiedere il Comitato di Coordinamento di cui al successivo art. 7.
Articolo 7
Comitato di Coordinamento tecnico
E’ istituito il Comitato di Coordinamento tecnico, composto dai tecnici della Regione Toscana, della Provincia di Arezzo, del Comune di Arezzo e del Consorzio Arezzo Innovazione.
Il Comitato ha il compito di assicurare la corretta ed efficace attuazione del presente Accordo nonché di indirizzare e verificare la tipologie degli interventi e la loro attuazione. In caso di conflitti in merito all’interpretazione ed attuazione dello stesso, il Comitato di Coordinamento tecnico, su segnalazione del Responsabile dell’Accordo, ovvero su istanza di uno dei soggetti interessati dalla controversia, ne segnala l’insorgenza al Collegio di Vigilanza di cui al successivo art. 9 chiedendone la convocazione.
Al Comitato di Coordinamento tecnico spetta il compito di:
a) coordinare il processo complessivo di realizzazione degli interventi;
b) indirizzare e verificare le tipologie degli interventi e la loro attuazione;
c) monitorare lo stato di attuazione;
d) attivare tutte le azioni opportune e necessarie al fine di garantire la completa realizzazione degli interventi nei tempi previsti;
e) indicare ai soggetti attuatori ed al Responsabile dell’Accordo eventuali attività e/o modalità di attuazione che si rendessero necessarie per il conseguimento degli obiettivi del presente Accordo.
Il Comitato di Coordinamento tecnico, in ragione dell’avanzamento degli interventi e delle necessità verificate, sarà integrato con i rappresentanti di altri soggetti che aderiscano all’Accordo.
La nomina e/o la sostituzione dei componenti del Comitato di Coordinamento tecnico deve essere preventivamente comunicata alle altre Parti e non costituisce modifica del presente Accordo.
Articolo 8 Impegni delle Parti
Le Parti si impegnano, nello svolgimento dell’attività di propria competenza, a:
a) rispettare le modalità di attuazione ed i termini concordati con il presente Accordo;
b) utilizzare forme di immediata collaborazione e di stretto coordinamento, ed in particolare, con il ricorso, laddove sia possibile, agli strumenti di semplificazione dell’attività amministrativa e di snellimento dei procedimenti di decisione e di controllo previsti dalla vigente normativa, eventualmente facendo ricorso agli accordi previsti dall’art. 15 della legge 7 agosto del 1990, n. 241;
c) rendere disponibili ai soggetti incaricati dell’attuazione degli interventi, nei limiti di quanto previsto dalle proprie disposizioni organizzative e funzionali, tutte le informazioni ed i mezzi necessari per l’attuazione dell’Accordo;
d) proporre, per il tramite del soggetto responsabile dell’Accordo, gli eventuali aggiornamenti da sottoporre al Comitato di Coordinamento;
e) attivare ed utilizzare a pieno ed in tempi rapidi tutte le risorse finanziarie individuate nel presente Accordo, per la realizzazione delle diverse tipologie di intervento;
f) porre in essere ogni misura necessaria per la programmazione, la progettazione e l’attuazione delle azioni concordate, secondo le modalità previste dall’Accordo;
g) rimuovere, in ognuna delle fasi del procedimento di realizzazione degli interventi, ogni eventuale elemento ostativo;
h) condividere il monitoraggio delle attività, ognuno per le proprie competenze.
Articolo 9 Collegio di vigilanza
E’ istituito il Collegio di Vigilanza sull’attuazione del presente Accordo di Programma composto dal Presidente della Regione Toscana (che lo presiede), dal Presidente della Provincia di Arezzo, dal Sindaco del Comune di Arezzo, dal Presidente del Consorzio Arezzo Innovazione .
Il Collegio esercita le seguenti funzioni:
- vigila sul puntuale adempimento dell’accordo;
- delibera in merito all’esercizio di poteri sostitutivi in caso di inadempimento delle obbligazioni assunte con l’accordo;
- può chiedere documenti ed informazioni alle Parti, convocarne i funzionari ed i rappresentanti, disporre ispezioni.
In caso di inerzia o ritardo nell’adempimento delle obbligazioni previste dall’Accordo di Programma, il Collegio di Vigilanza diffida il soggetto inadempiente a provvedere entro un termine 30 giorni decorso inutilmente il quale, richiede al Presidente della Giunta Regionale di nominare un Commissario ad acta per il compimento degli atti o delle attività per le quali si è verificata l’inerzia o il ritardo.
Al Commissario si applicano le disposizioni della L. R. 53/2001 e successive modificazioni.
Articolo 10 Modifiche
Eventuali modifiche al presente Accordo di programma potranno essere apportate con il consenso unanime delle Amministrazioni che lo hanno sottoscritto, mediante sottoscrizione di Atto integrativo.
Eventuali modifiche non sostanziali al presente Accordo potranno essere apportate con il consenso unanime delle Parti, concordate in sede di Collegio di Vigilanza.
Eventuali variazioni non sostanziali, che si dovessero rendere necessarie in fase di progettazione esecutiva o in fase di realizzazione delle opere, verranno approvate secondo le procedure previste dalla vigente normativa, senza che ciò determini variazioni al presente accordo di programma.
Articolo 11 Disposizioni Generali e Finali
Il presente Accordo di Programma è vincolante per le Parti. Previa approvazione delle Amministrazioni competenti, possono aderire all’Accordo stesso altri soggetti. L’adesione successiva determina i medesimi effetti giuridici della sottoscrizione originaria.
Xxxxx, approvato e sottoscritto. Per la Regione Toscana,
Per la Provincia di Arezzo
Per il Comune di Arezzo
Per il Consorzio Arezzo Innovazione