CAPITOLATO DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE PER L’APPALTO DEL SERVIZIO DI MANUTENZIONE DEL VERDE PUBBLICO URBANO DEL COMUNE DI LEGNANO (ZONA OVEST) E DEL COMUNE DI VILLA CORTESE
AMGA Legnano S.p.A.
Xxx Xxx Xxxxx Xxxxxxx, 00 - 00000 XXXXXXX (XX)
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CAPITOLATO DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE PER L’APPALTO DEL SERVIZIO DI MANUTENZIONE DEL VERDE PUBBLICO URBANO DEL COMUNE DI LEGNANO (ZONA OVEST) E DEL COMUNE DI VILLA CORTESE
Legnano, lì 09.12.2015
IL RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO
Parte I - PARTE DESCRITTIVA
Art. 1 - OGGETTO DELL’APPALTO – IMPORTO STIMATO
L’appalto ha per oggetto la manutenzione ordinaria del patrimonio verde della zona OVEST, rispetto all’asse della linea ferroviaria, della città di Legnano, e dell’intero territorio del Comune di Villa Cortese secondo le prescrizioni e condizioni stabilite dal presente Capitolato, salvo più precise indicazioni che all’atto esecutivo possono essere impartite dal Direttore dell’Esecuzione del Contratto. I servizi dovranno essere eseguiti tenendo conto delle tecniche più idonee, per mantenere le aree verdi e le alberature in perfetto stato di sicurezza, funzionalità e decoro.
La prestazione principale del presente appalto consiste nei servizi di manutenzione delle aree a verde sui territori sopra indicati.
Le prestazioni secondarie del presente appalto consistono nei servizi di manutenzione degli impianti di irrigazioni presenti nelle aree oggetto di intervento.
Nella parte prestazionale del presente capitolato sono disciplinate le diverse attività che dovranno essere rese nei Comuni di Legnano zona Ovest (Parte II del presente Capitolato) e nel Comune di Villa Cortese (Parte III del presente capitolato).
Le prestazioni dovranno essere svolte dall’Appaltatore con propri capitali, mezzi tecnici, attrezzature e personale, mediante l’azione organizzativa dell’Appaltatore stesso, ovvero assumendosi il rischio d’impresa, fatto salvo quanto specificamente previsto nel presente capitolato.
I servizi dovranno essere eseguiti dall’Appaltatore nelle località riportate nella parte prestazionale del presente capitolato.
La stazione appaltante si riserva la facoltà in qualsiasi momento di non stipulare il contratto o di recedere dal contratto parzialmente o totalmente qualora i Comuni decidano di non affidare il servizio alla scrivente Società. In tal caso verrà corrisposto alla ditta appaltatrice il compenso solo ed esclusivamente per le attività eventualmente rese sino a quel momento e nulla sarà dovuto a titolo di indennizzo o risarcimento indipendentemente dal periodo di avvio del contratto.
L’importo complessivo stimato a base di gara dei servizi compresi nell’appalto ammonta complessivamente ad annui Euro 226.609,16 IVA esclusa, di cui Euro 4.532,18 per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso; in caso di proroga del contratto l’ammontare stimato complessivo per il triennio è pari ad Euro 679.827,48.
Le prestazioni del servizio oggetto del presente Capitolato saranno liquidate esclusivamente a misura in base alle effettive quantità svolte con applicazione dei prezzi d’appalto di cui ai computi metrici allegati (Allegato 1 per le prestazioni da svolgere sul Territorio di Legnano e Allegato 2 per le prestazioni da svolgere sul territorio di Villa Cortese) depurati della percentuale di ribasso offerto in sede di gara. Per le prestazioni non previste nel computo allegato il prezzo sarà determinato mediante applicazione dello sconto formulato dalla ditta sul listino prezzi del Comune di Milano vigente al momento di esecuzione della prestazione.
La superficie totale delle aree interessate dal servizio è desumibile dai computi allegati al progetto.
ART. 2 – DURATA DEL CONTRATTO
Il contratto ha la durata di 12 mesi e precisamente dal 1 marzo 2016 al 28 febbraio 2017, con eventuale possibilità di proroga da esercitarsi nei modi e nelle forme di cui al successivo art. 3.
ART. 3 - OPZIONI PER PROROGA CONTRATTO
La ditta appaltatrice si obbliga a prorogare, a richiesta della stazione appaltante, il contratto per un massimo di due anni successivi a quello previsto al precedente art. 2 alle condizioni ed ai prezzi
contenuti nell’originario contratto. Il diritto di opzione alla proroga è esercitabile dalla stazione appaltante, disgiuntamente per il secondo e per il terzo anno successivo a quello iniziale.
L’opzione va esercitata non oltre il termine della fine del mese di Novembre precedente l’anno per il quale si intende prorogare il contratto.
Durante il periodo di proroga del contratto la stazione appaltante avrà la facoltà di procedere all’indizione della nuova gara per l’appalto del servizio di cui trattasi; in tale caso il presente contratto si risolverà automaticamente, senza alcun compenso per la ditta appaltatrice, a decorrere dal primo giorno del mese successivo a quello di approvazione degli atti della nuova gara e pertanto da quel giorno il servizio sarà eseguito dalla ditta vincitrice la nuova gara d’appalto.
ART. 4 - REVISIONE PREZZI
Non è ammessa la facoltà di procedere alla revisione dei prezzi contrattuali; pertanto il canone ed i prezzi applicati resteranno fissi ed invariati per tutta la durata del contratto.
Ai sensi dell’art. 115 del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i., si procederà esclusivamente all’adeguamento periodico dei prezzi.
Per l’adeguamento annuo, in assenza della determinazione di cui all’art. 7 c. 4 lettera c) e comma 5 del D.Lgs. 163/2006 e smi, si procederà alla applicazione della variazione dell’indice ISTAT “FOI (net)
3.3 - Indici nazionali dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati generale. Variazioni percentuali dell’anno indicato rispetto all’anno precedente” intercorrente nei 12 mesi precedenti sui prezzi di cui al computo metrico allegato. Il primo aggiornamento sarà effettuato a decorrere dal tredicesimo mese successivo alla stipula del contratto con riferimento all’ultimo giorno del mese precedente la firma (a titolo esemplificativo: in caso di firma del contratto il 1 marzo 2016, la revisione dei prezzi sarà calcolata dal 1 marzo 2017 prendendo come riferimento la variazione ISTAT decorsa tra il 28/2//2016 e il 28/2/2017).
ART. 5 - MODALITA’ E TEMPI DI INTERVENTO
Le modalità ed i tempi di intervento nelle diverse zone disciplinate dal presente capitolato sono sviluppate nella successiva parte prestazionale suddivisa nei singoli Comuni di Legnano e Villa Cortese.
ART. 6 - PERSONALE IMPIEGATO NELL’ESECUZIONE DELLE PRESTAZIONI
L’impresa deve impiegare personale in numero e qualifica tali da garantire la regolarità ed il corretto svolgimento delle prestazioni.
L’Impresa deve comunicare all’inizio del servizio al Direttore dell’esecuzione:
a) l’elenco nominativo del personale impiegato e dei relativi turni di servizio;
b) il CCNL applicato al personale impiegato per lo svolgimento delle prestazioni;
c) le mansioni di ciascun addetto in servizio;
d) l’elenco delle persone incaricate della gestione delle emergenze;
e) i numeri di telefonia mobile aziendale coi quali poter contattare i capisquadra e tutti gli ulteriori referenti preposti (eventuali modifiche apportate nel corso dell’appalto dovranno essere comunicate immediatamente al Committente).
L’Impresa, relativamente al personale impiegato nello svolgimento delle prestazioni, inclusi gli eventuali soci-lavoratori deve:
- applicare un trattamento economico e normativo non inferiore a quanto previsto dai contratti collettivi vigenti nel settore di riferimento e nella zona di svolgimento delle prestazioni;
- provvedere altresì a tutti gli obblighi retributivi, contributivi e assicurativi previsti dalle vigenti leggi e dai contratti collettivi;
- provvedere all’inserimento di lavoratori disabili secondo le disposizioni della legge 3/12/1999, n. 68;
- provvedere a formare e informare il personale relativamente ai rischi specifici che possono verificarsi durante l’esecuzione delle prestazioni;
- non effettuare variazioni nell’organico, salvo per cause di forza maggiore, a partire dal sesto mese precedente alla scadenza del contratto.
L’Impresa deve fornire al personale, oltre ad un abbigliamento adeguato alle mansioni svolte, un cartellino identificativo con fotografia formato tessera da indossare durante lo svolgimento del servizio. Il Committente è estraneo a ogni controversia che dovesse insorgere tra:
- l’Impresa e il personale impiegato nelle prestazioni;
- l’Impresa e il gestore uscente.
Tutto il personale in servizio dovrà mantenere un corretto e riguardoso comportamento verso gli utenti e le autorità.
Ove un dipendente dell’Impresa assuma un comportamento ritenuto sconveniente o irriguardoso dal Committente, l’Impresa deve attivarsi applicando le opportune sanzioni disciplinari e provvedendo, nei casi più gravi, anche su semplice richiesta del Committente, alla sostituzione del dipendente stesso.
Il personale dell’Impresa deve prestare la massima attenzione durante l’esecuzione dei servizi oggetto dell’appalto, sia per evitare infortuni sul lavoro che danni alle altrui proprietà.
ART. 7 - ONERI E OBBLIGHI DIVERSI A CARICO DELL’APPALTATORE
Saranno a carico dell’Impresa, altresì, i seguenti oneri, obblighi e responsabilità:
a. eseguire le prestazioni oggetto dell’appalto secondo quanto previsto dal presente capitolato;
b. la prestazione della mano d'opera, nonché l’approvvigionamento dei prodotti e delle attrezzature necessarie all'espletamento delle prestazioni;
c. la riparazione di eventuali guasti conseguenti il servizio oggetto del contratto, nonché il risarcimento dei danni che da tali guasti potessero derivare;
d. l’Impresa non potrà richiedere compensi aggiuntivi per gli oneri sostenuti per il rispetto della normativa in materia di sicurezza, avendo in sede di offerta valutato tutti gli adempimenti necessari per lo svolgimento delle prestazioni nel rispetto del presente Capitolato speciale e della normativa vigente;
e. l'impiego di personale di assoluta fiducia e di provata capacità, al fine di garantire la perfetta esecuzione delle prestazioni. L'elenco del personale impiegato per l’esecuzione delle prestazioni dovrà essere comunicato al Direttore dell’esecuzione prima dell'inizio delle prestazioni e comunque aggiornato ad ogni sostituzione e integrazione;
f. l'osservanza documentata della normativa in materia di assicurazioni del personale contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, la disoccupazione involontaria, l'invalidità e la vecchiaia, la tubercolosi ecc.;
g. Nominare e comunicare al Committente un Referente dell’Impresa in grado di assumere decisioni rilevanti per il presente appalto, ivi compresa la possibilità di impegnare l’Impresa per le soluzioni e le decisioni afferenti l’appalto di cui trattasi, sia di carattere tecnico che gestionale ed organizzativo.
h. Al termine dell’appalto e al fine di consentire il pagamento della rata di saldo delle prestazioni svolte, la ditta dovrà depositare alla stazione appaltante la seguente documentazione:
- dichiarazione, nei modi e forme di cui al DPR n. 445/2000 e smi, resa da ogni dipendente (sia della ditta appaltatrice che di eventuale subappaltatrice) che ha lavorato e risultante dai documenti contabili dell’appalto che ha percepito regolarmente lo stipendio, avuto l’accantonamento del TFR e
che nulla ha da pretendere dalla ditta appaltatrice (e subappaltatrice) per la prestazione svolta. Alle singole dichiarazioni deve essere allegata fotocopia del documento di identità del sottoscrittore.
- dichiarazione resa nei modi e forme di cui al DPR n. 445/2000 e smi dal legale rappresentante della ditta appaltatrice (ed eventuale subappaltatrice) con la quale attesta e dichiara l’avvenuto pagamento degli stipendi ai dipendenti, il regolare accantonamento del TFR per gli stessi allegando a comprova idonea documentazione. Alla dichiarazione deve essere allegata fotocopia del documento di identità del sottoscrittore.
ART. 8 - ANTICIPAZIONI
All’Impresa non sarà riconosciuta alcuna anticipazione sull’importo contrattuale inerente la prestazione.
ART. 9 - PAGAMENTI IN ACCONTO E RITENUTE A GARANZIE – TEMPI DI PAGAMENTO
I pagamenti avvengono per stati di avanzamento, mediante emissione di certificato di pagamento ogni volta che le prestazioni eseguite contabilizzate al netto del ribasso di gara, comprensivi della relativa quota degli oneri per la sicurezza raggiungano un importo non inferiore a 20.000,00 euro al netto della ritenuta di cui al comma 2; è fatta salva la possibilità per il Direttore dell’esecuzione del contratto di redigere una contabilità anche per importi inferiori qualora necessario da parte della stazione appaltante. Alla fattura dovrà essere obbligatoriamente allegata la tabella riassuntiva delle attività svolte nel periodo di riferimento.
Ai sensi dell’art. 4, c. 3 del DPR n. 207/2010 e s.m.i., a garanzia dell’osservanza delle norme e delle prescrizioni dei contratti collettivi, delle leggi e dei regolamenti sulla tutela, protezione, assicurazione, assistenza e sicurezza fisica dei lavoratori, sull’importo netto progressivo delle prestazioni è operata una ritenuta dello 0,50% da liquidarsi, nulla ostando, in sede di conto finale.
Entro i 20 giorni successivi all’avvenuto raggiungimento dell’importo delle prestazioni eseguite di cui al comma 1 è redatta la relativa contabilità ed emesso il conseguente certificato di pagamento il quale deve recare la dicitura: «prestazioni a tutto il ………» con l’indicazione della data.
La Stazione appaltante provvede al pagamento del predetto certificato entro i successivi 60 giorni, mediante emissione dell’apposito mandato e l’erogazione a favore dell’appaltatore previa emissione della certificazione che le prestazioni sono state rese regolarmente.
Qualora le prestazioni rimangano sospese per un periodo superiore a 90 (novanta) giorni per cause non dipendenti dall’appaltatore, si provvede alla redazione dello stato di avanzamento e all’emissione del certificato di pagamento, prescindendo dall’importo (o periodo) minimo di cui al comma 1.
I corrispettivi saranno pagati dietro presentazione di regolare fattura da parte dell’Impresa dopo l’emissione dei documenti sopraccitati; il Direttore dell’esecuzione provvederà alla liquidazione della stessa previa verifica dell’effettivo e regolare svolgimento dei servizi indicati nella fattura e relativi allegati.
Il Committente procederà al pagamento solo dopo avere accertato la regolarità contributiva presso gli appositi istituti mediante la richiesta del DURC.
In caso di DURC irregolare trovano applicazione le disposizioni di cui all’art. 4, c. 2 e art. 6 del DPR 5.10.2010, n. 207, nonché le disposizioni di cui all’art. 31 del DL 69/13 convertito nella L. 98/2013. La presenza di un DURC irregolare, fatto salvo quanto previsto nell’art. 6, c. 8 del DPR 207/2010 imporrà alla stazione appaltante di versare direttamente agli enti previdenziali la somma a debito della ditta risultante dal DURC.
I pagamenti delle fatture saranno effettuati mediante bonifico bancario su istituto di credito e coordinate bancarie che l’Impresa avrà cura di indicare in fattura.
Il Committente declina ogni responsabilità per ritardati pagamenti dovuti al verificarsi di uno dei seguenti casi:
− omessa indicazione in fattura dei riferimenti richiesti e relativi allegati sopra citati;
− DURC irregolare.
ART. 10 - PAGAMENTI A SALDO
Il saldo delle prestazioni è pagato entro 60 giorni dalla redazione del certificato di verifica di conformità secondo quanto indicato nell’art. 324 del DPR n. 207/2010 e s.m.i..
In tale occasione la stazione appaltante provvederà alla liquidazione delle ritenute a garanzia dello 0,50% trattenute ai sensi dell’art. 4, c. 3 del DPR n. 207/2010 e s.m.i., il tutto previa acquisizione della documentazione attestante la regolarità contributiva.
ART. 11 - PERCENTUALE INTERESSE PER RITARDATO PAGAMENTO
Nel caso in cui la stazione appaltante non rispetti i tempi di pagamento, ai sensi dell’art. 5, c. 1 del D.Lvo n. 231/2002 e s.m.i., gli interessi moratori saranno calcolati applicando il tasso legale di interesse.
ART. 12 - TRACCIABILITA’ DEI FLUSSI FINANZIARI
L’appaltatore assume tutti gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all’art. 3 della legge 13.8.2010 n. 136 e successive modificazioni ed integrazioni, impegnandosi ad inserire negli eventuali contratti che potranno essere sottoscritti con i subappaltatori ed i subcontraenti un’apposita clausola con la quale ciascuno di essi assume gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari e a dare immediata comunicazione alla stazione appaltante ed alla Prefettura-Ufficio territoriale del Governo della Provincia della stazione appaltante della notizia dell’inadempimento della propria controparte (subappaltatore/subcontraente) agli obblighi di tracciabilità finanziaria.
L’appaltatore con la firma del presente capitolato si impegna a comunicare alla stazione appaltante gli estremi identificativi del conto corrente dedicato all’appalto e dei nominativi, dati anagrafici e codice fiscale delle persone che possono agire sul conto medesimo.
ART. 13 – CESSIONE DEL CREDITO
Ai sensi dell’articolo 1260 comma 2 del codice civile (nel seguito cc), è esclusa qualunque cessione di crediti senza preventiva autorizzazione scritta da parte del Committente. Trova applicazione l’articolo 117 del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i..
ART. 14 – DIRETTORE DELL’ESECUZIONE
Ai sensi degli artt. 299, 300 e 301 del DPR 5.10.2010, n. 207 la prestazione oggetto del presente contratto sarà gestita dal Direttore dell’esecuzione che sarà nominato dalla stazione appaltante.
Lo stesso deve adempiere a tutto quanto previsto nella normativa vigente.
La ditta appaltatrice è tenuta a conformarsi a tutte le direttive dallo stesso impartite nel corso dell’appalto nei tempi e modi che saranno definiti negli atti adottati dal medesimo Direttore.
ART. 15 - ESECUZIONE DELLE PRESTAZIONI
Dopo che il contratto è divenuto efficace, il responsabile del procedimento autorizza il direttore dell'esecuzione a dare avvio all'esecuzione della prestazione.
L'esecutore è tenuto a seguire le istruzioni e le direttive fornite dalla stazione appaltante per l'avvio dell'esecuzione del contratto; qualora l'esecutore non adempia, la stazione appaltante ha facoltà di procedere alla risoluzione del contratto.
Il direttore della esecuzione redige apposito verbale di avvio dell'esecuzione del contratto in contraddittorio con l'esecutore.
Qualora circostanze particolari impediscano temporaneamente la regolare esecuzione delle prestazioni oggetto del contratto, il direttore dell'esecuzione ne ordina la sospensione, indicando le ragioni e l'imputabilità delle medesime. E' ammessa la sospensione della prestazione, ordinata dal direttore dell'esecuzione nei casi di avverse condizioni climatiche, di forza maggiore, o di altre circostanze speciali che impediscano la esecuzione o la realizzazione a regola d'arte della prestazione; tra le circostanze speciali rientrano le situazioni che determinano la necessità di procedere alla redazione di una variante in corso di esecuzione nei casi previsti dall'art. 311, comma 2, lettera c) del DPR 207/2010 e s.m.i., qualora dipendano da fatti non prevedibili al momento della stipulazione del contratto.
L’esecutore che ritenga cessate le cause che hanno determinato la sospensione temporanea delle prestazioni, senza che la stazione appaltante abbia disposto la ripresa delle stesse, può diffidare per iscritto il responsabile del procedimento a dare le necessarie disposizioni al direttore dell’esecuzione perché provveda a quanto necessario alla ripresa. La diffida ai sensi del presente comma è condizione necessaria per poter iscrivere riserva all'atto della ripresa delle prestazioni, qualora l’esecutore intenda far valere l'illegittima maggiore durata della sospensione.
Qualora la sospensione, o le sospensioni se più di una, durino per un periodo di tempo superiore ad un quarto della durata complessiva prevista per l'esecuzione delle prestazioni, o comunque quando superino sei mesi complessivi, l’esecutore può richiedere lo scioglimento del contratto senza indennità; se la stazione appaltante si oppone allo scioglimento, l’esecutore ha diritto alla rifusione dei maggiori oneri derivanti dal prolungamento della sospensione oltre i termini suddetti. Salvo quanto previsto nel presente comma, per la sospensione delle prestazioni, qualunque sia la causa, non spetta all’esecutore alcun compenso o indennizzo.
In ogni caso, e salvo che la sospensione non sia dovuta a cause attribuibili all’esecutore, la sua durata non è calcolata nel tempo fissato dal contratto per l'esecuzione delle prestazioni.
Fuori dei casi sopra previsti, il responsabile del procedimento può, per ragioni di pubblico interesse o necessità, ordinare la sospensione dell'esecuzione del contratto nei limiti e con gli effetti previsti.
Nel caso di sospensione il direttore dell'esecuzione del contratto, con l'intervento dell'esecutore o di un suo legale rappresentante, compila il verbale di sospensione indicando le ragioni che hanno determinato l'interruzione delle prestazioni oggetto del contratto, le prestazioni già effettuate, le eventuali cautele per la ripresa dell'esecuzione del contratto senza che siano richiesti ulteriori oneri, i mezzi e gli strumenti esistenti che rimangono eventualmente nel luogo dove l'attività contrattuale era in corso di svolgimento. Il verbale di sospensione deve essere firmato dall'esecutore.
Le sospensioni totali o parziali delle prestazioni disposte dalla stazione appaltante per cause diverse da quelle sopraccitate sono considerate illegittime e danno diritto all’esecutore ad ottenere il risarcimento dei danni subiti da calcolarsi come stabilito nell’art. 160 del DPR 207/2010 e s.m.i. per quanto compatibile.
Cessate le cause della sospensione deve essere redatto apposito verbale di ripresa dell'esecuzione del contratto, da redigersi a cura del direttore dell'esecuzione e firmato dall'esecutore. Nel verbale di ripresa il direttore indica il nuovo termine ultimo di esecuzione del contratto, calcolato tenendo in considerazione la durata della sospensione e gli effetti da questa prodotti.
Il Direttore dell’esecuzione, qualora necessario, impartisce ordini alla ditta appaltatrice mediante ordini di servizio nei quali devono essere esplicitati gli adempimenti da fare, le modalità ed i tempi di adempimento e le relative penalità in caso di inadempimento.
In merito alla fase esecutiva delle prestazioni, per quanto non disciplinato nel presente articolo e per quanto non in contrasto con lo stesso si applicano gli articoli da 302 a 308 del DPR 207/2010 e s.m.i.
ART. 16 - ULTIMAZIONE DELLE PRESTAZIONI
A seguito di apposita comunicazione dell'intervenuta ultimazione delle prestazioni da parte dell’appaltatore, il direttore dell'esecuzione effettua i necessari accertamenti e rilascia il certificato attestante l'avvenuta ultimazione delle prestazioni. Il verbale è redatto in doppio esemplare firmato dal direttore dell'esecuzione del contratto e dall'esecutore.
ART. 17 – DIVIETO DI MODIFICHE INTRODOTTE DALL’ESECUTORE
Ai sensi dell’art. 310 del DPR 207/2010 e s.m.i. nessuna variazione o modifica al contratto può essere introdotta dall’esecutore, se non è disposta dal direttore dell’esecuzione del contratto e preventivamente approvata dalla stazione appaltante nel rispetto delle condizioni e dei limiti previsti nella normativa vigente e come disciplinato nel seguito del presente capitolato.
Le modifiche non previamente autorizzate non danno titolo a pagamenti o rimborsi di sorta e, ove il direttore dell’esecuzione lo giudichi opportuno, comportano la rimessa in pristino, a carico dell’esecutore, della situazione originaria preesistente, secondo le disposizioni del direttore dell’esecuzione del contratto.
ART. 18 - VARIANTI IN CORSO DI ESECUZIONE
Fatto salvo quanto disposto nel seguito del presente articolo la stazione appaltante si riserva la facoltà di far eseguire alla ditta appaltatrice ulteriori prestazioni nella misura del 20% in più o in meno rispetto all’importo contrattuale in base alle vigenti norme civilistiche.
Ai sensi dell’art. 311 del DPR 207/2010 la stazione appaltante può ammettere variazioni al contratto nei seguenti casi:
a) per esigenze derivanti da sopravvenute disposizioni legislative e regolamentari;
b) per cause impreviste e imprevedibili accertate dal responsabile del procedimento o per l'intervenuta possibilità di utilizzare materiali, componenti e tecnologie non esistenti al momento in cui ha avuto inizio la procedura di selezione del contraente, che possono determinare, senza aumento di costo, significativi miglioramenti nella qualità delle prestazioni eseguite;
c) per la presenza di eventi inerenti alla natura e alla specificità dei beni o dei luoghi sui quali si interviene, verificatisi nel corso di esecuzione del contratto.
Nei casi suddetti la stazione appaltante può chiedere all’esecutore una variazione in aumento o in diminuzione delle prestazioni fino a concorrenza di un quinto del prezzo complessivo previsto dal contratto che l’esecutore è tenuto ad eseguire, previa sottoscrizione di un atto di sottomissione, agli stessi patti, prezzi e condizioni del contratto originario senza diritto ad alcuna indennità ad eccezione del corrispettivo relativo alle nuove prestazioni. Nel caso in cui la variazione superi tale limite, la stazione appaltante procede alla stipula di un atto aggiuntivo al contratto principale dopo aver acquisito il consenso dell’esecutore. L’esecutore è obbligato ad assoggettarsi alle variazioni di cui trattasi alle stesse condizioni previste dal contratto.
Sono inoltre ammesse, nell'esclusivo interesse della stazione appaltante, le varianti, in aumento o in diminuzione, finalizzate al miglioramento o alla migliore funzionalità delle prestazioni oggetto del contratto, a condizione che tali varianti non comportino modifiche sostanziali e siano motivate da
obiettive esigenze derivanti da circostanze sopravvenute e imprevedibili al momento della stipula del contratto. L'importo in aumento o in diminuzione relativo a tali varianti non può superare il cinque per cento dell'importo originario del contratto e deve trovare copertura nella somma stanziata per l’esecuzione della prestazione. Le varianti di cui al presente comma sono approvate dal soggetto competente secondo l’ordinamento della stazione appaltante. L’esecutore è obbligato ad assoggettarsi alle variazioni di cui trattasi alle stesse condizioni previste dal contratto.
In ogni caso l’esecutore ha l'obbligo di eseguire tutte quelle variazioni di carattere non sostanziale che siano ritenute opportune dalla stazione appaltante e che il direttore dell’esecuzione del contratto abbia ordinato, a condizione che non mutino sostanzialmente la natura delle attività oggetto del contratto e non comportino a carico dell’esecutore maggiori oneri.
ART. 19 – SUBAPPALTO
L’esecuzione delle prestazioni di cui al presente contratto è direttamente affidata all’Impresa; l’eventuale subappalto delle prestazioni è soggetto alle norme stabilite dall’articolo 118 del dlgs 163/2006 e s.m.i., ivi compreso il limite massimo del 30% dell’importo contrattuale del valore subappaltabile.
Qualora l’Impresa intenda subappaltare parte delle prestazioni oggetto dell’appalto e comunque in misura non superiore al 30% dell’importo del contratto, deve obbligatoriamente avere prodotto, al momento della presentazione dell’offerta, apposita dichiarazione nella quale siano specificate le parti delle prestazioni che intende subappaltare, nonché deve trasmettere alla stazione appaltante copia del contratto di subappalto, almeno 20 giorni prima della data di effettivo inizio dell’esecuzione della relativa parte di prestazioni, nonché tutti gli altri documenti e dichiarazioni indicati nel citato art. 118. La mancata presentazione, in sede di gara, della dichiarazione di cui sopra, farà decadere il diritto, per l’Impresa, di richiedere successivamente l’autorizzazione all’affidamento di parte delle prestazioni in subappalto.
Il fatto che il subappalto sia stato autorizzato, non esime l’Impresa dalle responsabilità ad essa derivate dal contratto, incluse le prestazioni a carico del subappaltatore, rimanendo essa l’unica e sola responsabile verso il Committente della buona riuscita delle prestazioni.
Al momento del deposito del contratto di subappalto presso il Committente, l’Impresa dovrà trasmettere la certificazione attestante il possesso da parte del subappaltatore dei requisiti di qualificazione prescritti dal D.lgs. 163/2006 e s.m.i. in relazione alla prestazione subappaltata e la dichiarazione del subappaltatore attestante il possesso dei requisiti generali di cui all’articolo 38 del medesimo D.lgs. 163/06.
In particolare, per quanto riguarda il pagamento delle prestazioni rese dai subappaltatori, si richiama l’obbligo dell’Impresa di trasmettere al Committente entro 20 giorni dalla data di ciascun pagamento effettuato nei suoi confronti, copia delle fatture quietanzate relative ai pagamenti corrisposti ai subappaltatori, con l’indicazione delle ritenute di garanzia effettuate.
In caso di inadempimento, il Committente si riserva la facoltà di sospendere i pagamenti fino ad avvenuta regolarizzazione degli adempimenti dell’Impresa di cui al comma precedente.
Le disposizioni che disciplinano il subappalto, ai sensi dell’articolo 118 del D.lgs. 163/2006 e s.m.i., si applicano anche ai raggruppamenti temporanei di imprese e alle società anche consortili.
ART. 20 – DIVIETO DI CESSIONE DEL CONTRATTO – CESSIONE DELL’AZIENDA
È fatto assoluto divieto all’Impresa di cedere, sotto qualunque forma, in tutto o anche solo in parte, il contratto d’appalto a pena di nullità.
Sono fatti salvi i casi di trasformazione, fusione e scissione di impresa per i quali la cessione del contratto è consentita, ai sensi dell’articolo 1406 e seguenti del cc e dell’articolo 116 del D.lgs. 163/2006 e s.m.i., a condizione che il cessionario (oppure il soggetto risultante dall’avvenuta trasformazione, fusione o scissione), provveda a documentare il possesso dei requisiti previsti per la gestione della prestazione
ART. 21 – CAUZIONE DEFINITIVA
A seguito della comunicazione di aggiudicazione della prestazione oggetto del presente appalto, l’Impresa dovrà procedere alla costituzione di una cauzione definitiva pari ad almeno il 10% dell’importo contrattuale netto e comunque in conformità, nei modi, forme e importi di cui all’art. 113 del D.lgs. 163/2006 e smi.
La cauzione definitiva potrà essere versata mediante fideiussione bancaria o polizza assicurativa a prima richiesta rilasciata da imprese di assicurazione regolarmente autorizzate all’esercizio del ramo cauzioni ai sensi del testo unico delle leggi sull’esercizio delle assicurazioni private, approvato con DPR 13.2.1959 n. 449, oppure da intermediari finanziari a ciò autorizzati.
La cauzione deve riportare la dichiarazione del fideiussore della formale rinuncia al beneficio della preventiva escussione di cui all’art. 1944 del cc, la rinuncia all’eccezione di cui all’art. 1957 del cc comma 2 e prevedere espressamente la sua operatività entro quindici giorni a semplice richiesta scritta del Committente.
La mancata costituzione della cauzione definitiva determinerà la decadenza dell’affidamento.
La cauzione definitiva copre gli oneri per il mancato o inesatto adempimento del servizio e verrà restituita in seguito a istanza dell’Impresa entro i sei mesi seguenti la scadenza del termine di validità del contratto, verificata la non sussistenza di contenzioso in atto, in base alle risultanze del certificato di verifica di conformità (oppure attestazione di regolare esecuzione) delle prestazioni svolte, rilasciato dal Direttore dell’esecuzione del contratto. Il termine predetto deve intendersi come data effettiva di conclusione del rapporto contrattuale.
In caso di violazione delle norme e delle prescrizioni contrattuali, la cauzione potrà essere incamerata, totalmente o parzialmente, dal Committente.
Resta salva, per il Committente, la facoltà di richiedere l’integrazione della cauzione nel caso che la stessa non risultasse più proporzionalmente idonea alla garanzia, a causa della maggiorazione del corrispettivo dell’appalto in conseguenza dell’estensione delle prestazioni.
Il Committente è autorizzato a prelevare dalla cauzione o dal corrispettivo tutte le somme di cui diventasse creditore nei riguardi dell’Impresa per inadempienze contrattuali o danni o altro alla stessa imputabili. Conseguentemente alla riduzione della cauzione per quanto sopra, l’Impresa è obbligata nel termine di 10 giorni naturali consecutivi a reintegrare la cauzione stessa, pena la rescissione del contratto a discrezione del Committente.
ART. 22 - COPERTURE ASSICURATIVE
L’Impresa assumerà, senza riserva o eccezione, ogni responsabilità per danni al Committente o a terzi, alle persone o alle cose, che dovessero derivare da qualsiasi infortunio o fatto imputabile all’Impresa o al suo personale in relazione all’esecuzione delle prestazioni o a cause ad esso connesse.
A tal fine l’Impresa dovrà stipulare un’idonea polizza di Responsabilità Civile verso Terzi (RCT) e di Responsabilità Civile verso i Prestatori di Lavoro (RCO) per i rischi inerenti la propria attività, incluso l’appalto in oggetto, e con l’estensione nel novero dei terzi, del Committente e dei suoi dipendenti con massimale, per anno e per sinistro, valido per l’intero servizio affidato di importo minimo fissato in cinque milioni di euro.
In caso di costituzione di raggruppamento temporaneo (o di Consorzio di Imprese, ai sensi dell’art. 2602 del cc) l’Impresa Mandataria (o il Consorzio) dovrà esibire l’estensione della copertura assicurativa per RCT/RCO anche per le attività delle Mandanti o delle Consorziate.
Tutte le polizze dovranno essere preventivamente accettate dal Committente ed esibite prima della stipula del contratto, fermo restando che ciò non costituisce sgravio alcuno delle responsabilità incombenti all’Impresa aggiudicataria. La ditta, in caso di scadenza della polizza nel corso dell’appalto, deve consegnare alla stazione appaltante la quietanza del pagamento del premio a comprova che la polizza sia sempre in essere. La copertura assicurativa deve avere validità almeno fino ai sei mesi successivi alla scadenza contrattuale.
In caso di impossibilità, le Mandanti o le Consorziate dovranno esibire proprie polizze per RCT/RCO con le modalità e alle condizioni sopra riportate.
In caso di Consorzio tra Cooperative di Produzione e Lavoro e di Consorzio tra Imprese artigiane, le polizze assicurative dovranno essere esibite dalle Imprese Consorziate.
In caso di subappalto, la copertura assicurativa dell’impresa dovrà contemplare la copertura assicurativa per RCT/RCO del subappaltatore.
L’inosservanza di quanto sopra previsto o l’inadeguatezza delle polizze, non consentono di procedere alla stipula del contratto o alla prosecuzione dello stesso a discrezione del Committente, per fatto e colpa dell’Impresa.
ART. 23 - DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA
L’Impresa, al momento della sottoscrizione del contratto (o all’avvio del servizio se precedente), dovrà consegnare al Direttore dell’esecuzione del contratto il “Documento di Valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori inerenti le prestazioni oggetto dell’appalto” (DUVR) redatto ai sensi del D.Lgs 81/2008 in vista dell’attuazione, ove necessario, della cooperazione alla realizzazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto e del coordinamento degli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori.
L’Impresa deve predisporre tutte le attrezzature, i mezzi di protezione e prevenzione, compresi i dispositivi individuali di protezione (DPI) necessari e opportuni ed emanerà le disposizioni e le procedure di sicurezza che riterrà opportuno adottare per garantire l’incolumità del proprio personale e di eventuali terzi.
Il Committente si riserva il diritto di controllare, in qualsiasi momento, l’adempimento da parte dell’Impresa di quanto sopra descritto.
Si sottolinea che la mancata presentazione della documentazione in adempimento del D.Lgs. 81/08, potrà comportare la revoca dell’aggiudicazione dell’appalto.
L’Impresa deve notificare immediatamente al Committente, oltre che alle autorità ed enti previsti dalla legislazione vigente, ogni incidente e/o infortunio avvenuto durante l’esecuzione delle prestazioni da parte dell’Impresa, o delle eventuali imprese subappaltatrici, che abbia coinvolto personale e/o mezzi/impianti/attrezzature del Committente e/o causato danni o perdita della proprietà.
L’Impresa, fatti salvi gli adempimenti di norma, deve predisporre e trasmettere al Direttore dell’esecuzione del contratto un rapporto di incidente/infortunio entro 7 giorni naturali consecutivi dal suo verificarsi.
L’art. 131 del D.Lgs. 163/2006 impone a carico delle imprese esecutrici, l'obbligo di predisporre, prima dell'inizio dei servizi, il piano delle misure per la sicurezza fisica e la salute dei lavoratori.
Tale piano deve essere presentato all’Amministrazione da tutte le imprese che partecipano all'esecuzione del servizio a qualsiasi titolo (subappalto e subcontratti assimilati, quali, a titolo
esemplificativo, i noli a caldo, che prevedono l'impiego di mano d'opera da parte dell'Impresa affidataria).
Il piano di sicurezza verrà inoltre consegnato anche al Direttore dell’esecuzione che lo verificherà prima dell'inizio del servizio stesso.
Il piano deve contenere almeno i seguenti dati:
a. l'identificazione dell'Appaltatore e dei responsabili della sicurezza;
b. la descrizione dei servizi per singole fasi;
c. l'organizzazione del servizio;
d. le attrezzature e le macchine necessarie alla realizzazione del servizio;
e. le modalità operative;
f. le misure di protezione collettive e individuali.
Per tutti gli aspetti legati alla sicurezza dei lavori sarà obbligo dell’Appaltatore e dei subappaltatori rispettare il dettato e gli obblighi previsti dalle norme vigenti in materia di sicurezza.
ART. 24 – VERIFICA DI CONFORMITA’
Le prestazioni oggetto del presente capitolato sono soggette a verifica di conformità al fine di accertarne la regolare esecuzione, rispetto alle condizioni ed ai termini stabiliti nel contratto.
Trattandosi di prestazioni continuative, ai sensi dell’art. 313 del DPR n. 207/2010 e smi, la verifica di conformità è svolta in corso di esecuzione; la stessa è attuata dal Direttore dell’esecuzione del contratto che rilascia apposita certificazione al momento dell’emissione dello stato di avanzamento del servizio. La verifica di conformità finale e complessiva è avviata entro 20 giorni dall’ultimazione della prestazione; la stessa è conclusa non oltre 60 giorni dall'ultimazione dell’esecuzione delle prestazioni contrattuali.
La verifica di conformità è effettuata direttamente dal direttore dell’esecuzione del contratto, salvo che la stazione appaltante non decida diversamente.
Della verifica di conformità è redatto processo verbale.
Le operazioni necessarie alla verifica di conformità sono svolte a spese dell’esecutore. L’esecutore, a propria cura e spesa, mette a disposizione del soggetto incaricato della verifica di conformità i mezzi necessari ad eseguirli. Nel caso in cui l’esecutore non ottemperi a siffatti obblighi, il direttore dell’esecuzione o il soggetto incaricato al controllo dispongono che sia provveduto d'ufficio, deducendo la spesa dal corrispettivo dovuto all’esecutore.
Il soggetto incaricato della verifica di conformità rilascia il certificato di verifica di conformità quando risulti che l’esecutore abbia completamente e regolarmente eseguito le prestazioni contrattuali. Il certificato di verifica di conformità contiene gli estremi del contratto e degli eventuali atti aggiuntivi, l’indicazione dell’esecutore, il nominativo del direttore dell’esecuzione, il tempo prescritto per l’esecuzione delle prestazioni, le date delle attività di effettiva esecuzione delle prestazioni; il richiamo agli eventuali verbali di controlli in corso di esecuzione; il verbale del controllo definitivo; l’importo totale ovvero l’importo a saldo da pagare all’esecutore; la certificazione di verifica di conformità. E’ fatta salva la responsabilità dell’esecutore per eventuali vizi o difetti anche in relazione a parti, componenti o funzionalità non verificabili in sede di verifica di conformità. Qualora il certificato di verifica di conformità sia emesso dal direttore dell’esecuzione, lo stesso è confermato dal responsabile del procedimento.
Il certificato di verifica di conformità viene trasmesso per la sua accettazione all’esecutore, il quale deve firmarlo nel termine di 15 giorni dal ricevimento dello stesso. All'atto della firma egli può aggiungere le contestazioni che ritiene opportune, rispetto alle operazioni di verifica di conformità.
In merito alla verifica di conformità, per tutto quanto non previsto e in contrasto con il presente articolo, si applicano gli articoli da 312 a 324 del DPR n. 207/2010 e s.m.i..
ART. 25 - RISERVATEZZA
L’Impresa ha l’impegno di mantenere la più assoluta riservatezza su tutti i documenti forniti dal Committente per lo svolgimento delle prestazioni e su tutti i dati relativi alle prestazioni che sono di proprietà esclusiva del Committente.
L’Impresa è inoltre tenuta a non pubblicare articoli e/o fotografie relativi ai luoghi in cui dovrà svolgersi la prestazione, salvo esplicito benestare del Committente. Tale impegno si estende anche agli eventuali subappaltatori.
ART. 26 - PENALITÀ PER MANCATO RISPETTO DEGLI OBBLIGHI CONTRATTUALI
Al verificarsi dei seguenti casi saranno applicate all’Impresa le relative penali pecuniarie, fatti comunque salvi gli eventuali ulteriori maggiori oneri che ne dovessero conseguire:
Inadempienza | Art. Capitolato | Penale |
Mancata comunicazione elenco del personale impiegato nel servizio, CCNL applicato, mansioni addetti in servizio (per ogni inadempimento) | 6 - 7 | Euro 150,00 |
Mancata comunicazione personale addetto alla gestione delle emergenze (per ogni inadempimento) | 6 | Euro 200,00 |
Mancata esposizione del cartellino identificativo da parte degli addetti in servizio (per ogni inadempimento) | 6 | Euro 100,00 |
Mancata attivazione di procedimenti nei confronti del proprio personale che ha avuto un comportamento sconveniente o irriguardoso (per ogni inadempimento) | 6 | Euro 250,00 |
Mancata nomina del referente dell’impresa nei confronti della Stazione appaltante (per ogni inadempimento) | 7 | Euro 300,00 |
Mancata trasmissione delle fatture quietanziate del subappaltatore nei termini previsti ex lege (per ogni inadempimento) | 19 | Euro 200,00 |
Mancato deposito della quietanza del pagamento del premio della polizza RCT/RCO (per ogni inadempimento) | 22 | Euro 100,00 |
Mancato utilizzo dei DPI da parte dei dipendenti (per ogni inadempimento) | 23 | Euro 400,00 |
Mancata notifica alla stazione appaltante ed agli enti competenti di incidenti sul luogo di lavoro (per ogni inadempimento) | 23 | Euro 250,00 |
Divulgazione di foto e documenti senza autorizzazione della stazione appaltante (per ogni inadempimento) | 25 | Euro 400,00 |
Mancata indicazione ufficio di sicuro recapito | 32 | Euro 200,00 |
Impiego di materiale non accettabile da parte della direzione dell’esecuzione (per ogni inadempimento) | 37 - 41 | Euro 200,00 |
Mancato rispetto nell’esecuzione delle lavorazioni (per ogni | 1 all. B | 1 per mille |
giorno di ritardo, per i primi 10 giorni) | 1 all. C | dell’importo netto contrattuale |
Utilizzo di prodotti diserbanti non a norma (per ogni inadempimento) | 15 all. B 1 all. C | Euro 500,00 |
Mancato impiego di personale abilitato all’uso di diserbanti senza patentino (per ogni inadempimento) | 15 all. B 1 all. C | Euro 500,00 |
Messa a dimora di piante prive di caratteristiche indicate (per ogni inadempimento) | 16 all. B | Euro 350,00 |
Esecuzione non conforme a quanto indicato nel Capitolato (per ogni inadempimento) | All. B e C | Euro 250,00 |
L’applicazione delle penali di cui al presente articolo avverrà secondo le seguenti modalità/iter procedurale:
1) il Committente contesta il fatto alla Ditta nel più breve tempo possibile, mediante fax o raccomandata R.R. o posta elettronica certificata (PEC);
2) la Ditta, entro e non oltre 48 ore dalla ricezione della contestazione, dovrà fornire le proprie controdeduzioni mediante fax o raccomandata R.R. o posta elettronica certificata (PEC);
3) il Committente valuterà le eventuali controdeduzioni fornite e adotterà le decisioni conseguenti entro 3 giorni, dandone comunicazione scritta alla ditta;
4) In caso di applicazione della penale contrattuale, il Committente provvederà a detrarre il relativo importo dalla prima fattura utile in liquidazione, anche se relativa a periodi di diversa competenza, fatta salva comunque la facoltà per il Committente di avvalersi dell’incameramento anche parziale della fidejussione; in tale ultimo caso, sarà onere della Ditta ricostituire l’importo complessivo oggetto della cauzione.
ART. 27 - GRAVE ERRORE CONTRATTUALE
Costituisce grave errore contrattuale, e quindi grave inadempimento con conseguente risoluzione del contratto, risarcimento del danno e incameramento della cauzione, il verificarsi di uno dei seguenti casi:
Grave errore | Art. Capitolato |
Mancata applicazione del CCNL di riferimento e relativi adempimenti | 6 |
Mancata rimessa in pristino per prestazioni eseguite dalla ditta e non approvate dalla stazione appaltante | 17 |
Subappalto non autorizzato o comunque oltre i limiti di legge | 19 |
Cessione del contratto | 20 |
Mancata presentazione della cauzione definitiva o suo rimpinguamento | 21 |
Mancato rinnovo della polizza RCT/RCO | 22 |
Mancato rispetto del D.Lvo n. 81/08 | 23 |
Al verificarsi di una o più fattispecie su indicate, il Committente seguirà la procedura disciplinata negli artt. 135 e seguenti del Codice degli appalti.
In caso di risoluzione del contratto, all’Impresa spetterà il pagamento delle prestazioni regolarmente svolte fino al momento dello scioglimento del contratto, al netto delle eventuali penali e/o danni e/o maggiori oneri che il Committente dovrà sostenere in conseguenza della risoluzione.
In seguito alla risoluzione del contratto, il Committente potrà, a suo insindacabile giudizio, procedere all’affidamento delle prestazioni all’Impresa risultata seconda classificata nella graduatoria della procedura di gara e, in caso di rifiuto di quest’ultima, alle successive seguendo l’ordine di graduatoria.
ART. 28 - RISERVE E RECLAMI
Tutte le riserve e i reclami che l’Impresa riterrà opportuno avanzare a tutela dei propri interessi, dovranno essere presentati al Committente con motivata documentazione, per iscritto, a mezzo di lettera raccomandata con avviso di ricevimento, a mezzo fax, mediante comunicazione a mezzo informatico all’indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) o a mano all’ufficio protocollo del Committente (in tal caso sarà cura dell’Impresa farsi rilasciare idonea ricevuta) o mediante apposizione di riserve sui documenti contabili secondo quanto previsto dalla vigente normativa (cfr artt. 190 e 201 del DPR 207/2010 e smi).
Per la definizione delle riserve e/o reclami si applica la procedura di cui all’articolo 240 del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i.
ART. 29 - OSSERVANZA DI CAPITOLATO, LEGGI, NORME E REGOLAMENTI
L’Impresa è obbligata, sotto la sua responsabilità, alla piena e incondizionata osservanza di tutte le norme contenute nel presente Capitolato, nonché di tutte le leggi, norme e regolamenti vigenti, anche se di carattere eccezionale o contingente o locale o emanate nel corso delle prestazioni, non pretendendo alcun compenso o indennizzo per l’eventuale aggravio che da ciò derivi.
L’Impresa si intenderà anche obbligata alla scrupolosa osservanza di tutte le regolamentazioni e le disposizioni delle Autorità competenti che hanno giurisdizione sui vari luoghi nei quali deve eseguirsi la prestazione.
Per quanto non previsto nel presente Capitolato, si fa riferimento alle disposizioni di cui al D.Lgs. 163/06 ed al Codice Civile per quanto applicabile oltre alle leggi comunitarie, statali, regionali in materia.
ART. 30 – TRATTAMENTO DATI PERSONALI
Ai sensi del D.Lgs. 196/03 e s.m.i., si informa che i dati forniti dall’Impresa verranno trattati dal Committente per le finalità connesse alla gara e per l’eventuale successiva stipula e gestione dei contratti.
L’Impresa ha facoltà di esercitare i diritti previsti dalla vigente normativa.
La Ditta appaltatrice verrà nominata Responsabile del trattamento dei dati e la stessa si impegna a comunicare le nomine degli incaricati al Committente, nonché ad adottare misure idonee volte a garantire i diritti dei terzi (sicurezza e riservatezza dei propri dati personali), ed in particolare: informativa, consenso, notificazione, adozione di misure di sicurezza, riscontro del diritto di accesso.
La ditta appaltatrice dichiara:
1. di essere consapevole che i dati che tratterà nell’espletamento dell’incarico ricevuto, sono dati personali e, come tali sono soggetti all’applicazione del codice per la protezione dei dati personali
2. di ottemperare agli obblighi previsti dal codice per la protezione dei dati personali
3. di adottare le istruzioni specifiche eventualmente ricevute per il trattamento dei dati personali o di integrarle nelle procedure già in essere
4. di impegnarsi a relazionare annualmente sulle misure di sicurezza adottate e di allertare immediatamente il proprio committente in caso di situazioni anomale o di emergenze
5. di riconoscere il diritto del committente a verificare periodicamente l’applicazione delle norme di sicurezza adottate
ART. 31 – FORMA E SPESE CONTRATTUALI
Il contratto sarà stipulato nella forma di scrittura privata.
Sono a totale carico dell’Impresa tutte le spese di contratto, nessuna esclusa o eccettuata, nonché ogni altra accessoria e conseguente. L’Impresa assume a suo carico il pagamento delle imposte, tasse e diritti comunque a essa derivate, con rinuncia al diritto di rivalsa nei confronti del Committente.
Saranno inoltre a carico dell’Impresa tutte le spese di qualsiasi tipo, dirette e indirette, inerenti e conseguenti al contratto, alla stesura dei documenti in originale e copie, alle spese postali per comunicazioni d’ufficio da parte del Committente, alle spese di notifica e simili.
La documentazione non in regola con l’imposta di bollo sarà regolarizzata ai sensi dell’articolo 31 del dpr 30/12/1982 n° 955.
A titolo indicativo le spese si quantificano in Euro 4.000,00, oltre le spese di registrazione e valori bollati.
La ditta aggiudicataria ai sensi dell’art. 34, c. 35 del DL 18.10.2012, n. 179, convertito nella L. 17.12.2012, n. 221, dovrà rimborsare alla stazione appaltante le spese di pubblicità di cui all’art. 66, c. 7, secondo periodo del D.Lvo n. 163/06 e smi sostenute per la presente gara, entro il termine di sessanta giorni dall'aggiudicazione
ART. 32 - DOMICILIO E RECAPITO DELL'IMPRESA
Al momento dell’affidamento delle prestazioni, l’Impresa deve indicare, come condizione minimale, un ufficio di sicuro recapito provvisto di telefono, fax e posta elettronica certificata (PEC).
L’Impresa dovrà anche provvedere a nominare un proprio dipendente, quale Rappresentante dell’Impresa stessa nei rapporti con il Direttore dell’esecuzione, in modo da raggiungere una migliore organizzazione del servizio.
Gli estremi del recapito dell’Impresa e il nominativo del Rappresentante dell’Impresa per lo svolgimento delle prestazioni dovranno essere comunicati in forma scritta dall’Impresa stessa al Direttore dell’esecuzione. La nomina del Rappresentante dell’Impresa dovrà essere controfirmata dallo stesso per accettazione.
ART. 33 - FORO COMPETENTE
Tutte le controversie che dovessero insorgere tra le parti, nell’interpretazione ed esecuzione delle obbligazioni contrattuali, saranno risolte di comune accordo tra le parti. In caso di mancanza di accordo, per ogni controversia sarà competente in via esclusiva il Foro di Busto Arsizio. È pertanto esclusa la clausola arbitrale.
ART. 34 – MODALITA’ DI APPALTO
Il presente appalto sarà aggiudicato con la procedura aperta e con applicazione del criterio del prezzo più basso.
Parte II - PARTE PRESTAZIONALE - COMUNE DI LEGNANO - ZONA OVEST
Art. 35- ELENCO AREE OGGETTO D’APPALTO
La ditta appaltatrice deve eseguire i servizi dettagliati nel presente capitolato nelle aree di seguito riportate sul territorio del Comune di Legnano.
Elenco 1 - Rasature prati giardini/aiuole/parcheggi
Localizzazione |
Giardino via delle Rose |
Area di via dei Salici |
Area verde Rodari Via dei Salici |
Area verde Centro Sociale Mazzafame |
Area verde Campo Amicizia |
Aiuole via della Pace ingresso P.A.M. |
Aiuole pista ciclabile degli orti urbani |
Rotonda via Sauro/Pace |
Giardino via De Amicis/Sauro |
Area verde via Azalee |
Area verde curvone via Sauro/Rose (Italposte) |
Aiuole filare alberi via Xxxxx |
Xxxxxxxx Copind via Sauro/Xxxxxxx |
Area verde via Menotti/Ciclamini |
Aiuole parcheggio via Ciclamini |
Giardino doppio via dei Platani/Ciclamini |
Giardino via delle Acacie/Mughetti |
Area verde parcheggio via D'Azeglio/Menotti |
Giardino via Napoli |
Aiuola spartitraffico Robino/Sabotino |
Via Bainsizza (pista ciclabile) |
Aiuole e parcheggio via Bainsizza |
Parcheggio via Bainsizza/Robino |
Area verde sede associazioni/protezione civile e Collodi e asilo Moro |
Giardino via Venezia/Xxxxx |
Xxxxxxxx via Venezia/Menotti |
Giardino via Torino |
Area verde scuola Xxxxx Xxxxxxxxx |
Giardino parcheggio retro scuola Xxxxx |
Xxxxxxxx via Montecassino I-II |
Aiuole parcheggio via Montecassino |
Aiuole parcheggio Novara/Xxxxxxxx |
Xxxxxxxx via Bottini |
Area verde via Bottini/Novara |
Giardino via Colombo immobiliare Graziella |
Aiuole via Novara filare peri |
Aiuola via Sardegna (aiuola spartitraffico) |
Giardino xxx Xxxxxxx/Xxxxxxxx |
Xxxx verde via Palme/Liguria |
Aiuole parcheggio via Sardegna/Liguria/Palme (supermercato/BL) |
Aiuole parcheggio via Liguria |
Aiuole parcheggio via Rimini |
Giardino via Verona/Marcolini/Romagna |
Area verde via delle Palme fronte parcheggio Cimitero |
Aiuole chiesa X. Xxxxxxxxxx e area Bosco bimbi nati 92 |
Aiuole parcheggio e ingresso Cimitero Parco |
Giardino via Liguria/Sondrio |
Aiuole parcheggio via Liguria/Podgora (Inps) |
Aiuole parcheggio/giardino via Liguria (Chiesa San Xxxxxxxx ) |
Area verde scuola Deledda palestra e parcheggio |
Area verde scuola Toscanini |
Area verde scuola media via Parma |
Giardino via Arezzo/Parma |
Giardino via Abruzzi/Arezzo I-II |
Giardino via Abruzzi/Ponzella |
Aiuola via Abruzzi |
Passaggio pedonale Via Abruzzi |
Giardino via Romagna |
Area verde scuola materna Via Siena |
Parcheggio via Pisa |
Giardino via Carducci |
Aiuole via Carducci/Croce |
Scuola elementare Carducci |
Aiuole e parcheggio Agenzia delle Entrate |
Aiuola via XX Settembre/Tasso |
Giardino xxx Xxxxxxxx/Xxx Xxxxxxxxxx/Xxxxx |
Rotatoria via XX Settembre/San Xxxxxxx del Carso |
Aiuola via X. Xxxxxxxxxx/Firenze |
Giardino via Quadrio/Xxxxxxx |
Aiuole via Rossini via Palermo/Piacenza |
Parcheggio via Pastrengo |
Aiuole via Rossini/Gaeta |
Aiuole e parcheggio via Gaeta (Stazione) |
Aiuole parcheggio via Toti |
Area di xxx Xxxxxxxx Xxxx Xxxxxxxxx (xxxx con rilevato) |
Aiuole strada accesso ospedale |
Aiuole P.zza V. Veneto |
Aiuole parcheggio via Xxxxxxxx/Genova |
Aiuole P.zza del Popolo (Xxxxxxxxxx Xxxxxxx (2) |
Aiuole parcheggio via Montanara |
Aiuole nuova strada Ospedale (da via per Inveruno) |
Aiuola via Novara (prima di rotonda Ospedale) |
Elenco 2 - Aree incolte
Localizzazione |
Via della Pace (prossimità Centro Sportivo) |
Via delle Rose/dei Salici (striscia campo) |
Xxx Xxxxx/xxxxx Xxxx (xxxx confinante con Centro Sociale Mazzafame) |
Via Sauro fronte via dei Ciclamini |
Viale Sabotino/Menotti (attorno e vicino piattaforma rifiuti) |
Via Sabotino/D'Azeglio (Bosco 93) |
Viale Sabotino da via Menotti a via Sauro |
Parcheggio esterno nuovo Ufficio Unico Entrate via Pisa/Sabotino |
Viale Sabotino (area a L adiacente Ufficio Unico Entrate) |
Area recintata Xxx Xxxx/Xxxxxxxx |
Xxx Xxxxxx (adiacente nuovi palazzi) |
Area incolta via Siena/Carducci |
Area incolta ex proprietà Dolchi (da via per Inveruno) |
Area incolta xxx Xxxxxxx |
Xxxx xxx Xxxxxxxx xx xxx Xxxx/Xxxxx |
Xxxxxxxx via per Inveruno da XX Settembre/Podgora |
Via Pionieri dell’Aria (parcheggio) |
Area via Marcolini/Abruzzi/Ravenna/Ancona |
Via Sabotino/Parma |
Via Sabotino/Pisa/Abruzzi |
Via Sabotino/Novara/Salmoiraghi |
Banchine Via Nuova Ospedale (da via per Inveruno) |
Banchine filare alberi via per Busto Arsizio prossimità Toys |
Elenco 3 - Aree con manutenzione e riordino cespugli/siepi
Localizzazione |
Giardino via delle Rose |
Area verde Centro Sociale Mazzafame |
Giardino via De Amicis/Xxxxx |
Xxxxxxxx Copind via Sauro/Xxxxxxx |
Giardino via dei Platani/Ciclamini |
Giardino via delle Acacie |
Area esterna ex scuola materna Xxxxxxx e asilo Moro |
Giardino via Venezia/Xxxxx |
Xxxxxxxx via Venezia/Menotti |
Giardino via Torino |
Area verde scuola Xxxxx Xxxxxxxxx |
Giardini via Montecassino I-II |
Aiuole parcheggio via Montecassino |
Giardino via Bottini |
Giardino via Colombo |
Aiuola peri via Novara rotonda via Novara/Pace |
Aiuole via Sardegna da via Novara a via Liguria |
Giardino via Abruzzi/Sardegna |
Rotatoria via Palme/Liguria/Sardegna |
Area esterna chiesa San Xxxxxxxxxx e area Bosco 92 |
Aiuole parcheggio ingresso Cimitero Parco |
Giardino via Liguria/Sondrio |
Aiuole parcheggio via Liguria (Chiesa S. Xxxxxxxx) |
Area verde scuola elementare Toscanini |
Giardinetto via Arezzo/Parma (esterno campo calcio) |
Giardino Abruzzi/Ponzella |
Scuola materna via Siena |
Giardino via Carducci |
Scuola elementare Carducci |
Giardino via Cimarosa/San Xxxxxxxxxx |
Xxxxxxxx via Quadrio/Rossini |
Aiuola parcheggio via Sardegna/Liguria (Banca di Legnano) |
Aiuole parcheggio via Gaeta fronte Stazione |
Aiuole e rotatorie strada accesso nuovo Ospedale |
Parcheggio Via Xxxxxxxx/Genova |
Aiuole P.zza del Popolo e aiuole parcheggio via Montanara |
Aree con siepi |
Scuole Rodari |
Scuole di via Parma |
Giardino via Arezzo/Abruzzi |
Elenco 4 - Viali alberati cittadini soggetti ad interventi di potatura
Per tali prestazioni la stazione appaltante indicherà alla ditta appaltatrice all’inizio del contratto, o al momento della proroga, dove effettivamente dovranno essere svolte le attività di potatura; tali attività potranno anche riguardare piante poste in luoghi diversi e il prezzo corrisposto non muterà nel quantitativo unitario.
Localizzazione |
Xxx xxxxx Xxxxxx |
Xxx Xxxxxx |
Via delle Palme |
Xxx Xxxxxxx |
Xxxxx Xxxxxxxx |
Xxx Xxxxxxxx |
Via Xxxxxxx Xxxxx |
Via Venezia |
Via XX Settembre |
Elenco 5 - Viali alberati cittadini soggetti ad interventi di spollonatura
Via Menotti |
Xxx Xxxxxx |
Xxx xxxxx Xxxxx |
Via Rossini |
Via XX Settembre |
Elenco 6 - Vie cittadine soggette ad interventi di diserbo e taglio erba banchine
Localizzazione |
Diserbo dei marciapiedi di tutto il lotto ovest (totale sui due lati) |
Taglio erba delle banchine di tutto il lotto ovest |
Elenco 7 – Concimazioni aree
Localizzazione |
Aiuole P.zza Xxxxxxxx Veneto + aiuola fiorita |
Aiuole parcheggio Via Xxxxxxxx/Genova |
Aiuole P.zza del Popolo |
Aiuole parcheggio Via Montanara |
Elenco 8 – Impianti di irrigazione
In caso di necessità e su richiesta della stazione appaltante la ditta appaltatrice dovrà intervenire sugli impianti di irrigazione previsti nell’area di intervento; il pagamento delle attività svolte sarà effettuato a misura con applicazione dei prezzi di cui al listino del Comune di Milano vigente al momento della richiesta di intervento con applicazione dello sconto percentuale praticato in sede di gara.
Art. 36- SOPRALLUOGHI E ACCERTAMENTI PRELIMINARI
Prima di presentare l’offerta per l’esecuzione dei servizi oggetto del presente Capitolato, l’Appaltatore ispeziona i luoghi per prendere visione delle condizioni di lavoro ivi comprese le condizioni vegetative generali delle aree e assume tutte le informazioni necessarie in merito ai servizi di manutenzione disciplinati nel presente capitolato; visto che di questi accertamenti e ricognizioni l’Appaltatore ha dato, in sede di offerta, esplicita dichiarazione scritta, ne consegue che non saranno presi in alcuna considerazione reclami per eventuali equivoci sia sulla natura del lavoro da eseguire sia sul tipo di materiali da fornire.
Il tutto tenuto conto che la presentazione dell’offerta ha implicato l’accettazione da parte dell’Appaltatore di ogni condizione riportata nel presente Capitolato e relative specifiche anche risultanti dagli elaborati di progetto.
Art. 37- MATERIALI: NORME GENERALI
Tutto il materiale occorrente per lo svolgimento del servizio, dovrà essere delle migliori qualità, senza difetti. S’intende che la provenienza sarà liberamente scelta dall’Appaltatore purché, a giudizio insindacabile del Direttore dell’esecuzione, i materiali siano riconosciuti accettabili. L’Appaltatore è obbligato a notificare in tempo utile al Direttore dell’esecuzione la provenienza dei materiali ed a mettere a disposizione una adeguata campionatura.
L’Appaltatore dovrà sostituire a sua cura e spese, con altre rispondenti ai requisiti concordati, le eventuali partite non ritenute conformi dal Direttore dell’Esecuzione.
L’approvazione dei materiali consegnati sul posto non sarà tuttavia considerata come accettazione definitiva; il Direttore dell’Esecuzione si riserva, infatti, la facoltà di rifiutare, in qualsiasi momento, quei materiali e quelle provviste che si siano, per qualsiasi causa, alterati dopo l’introduzione nel cantiere, nonché il diritto di farli analizzare a cura e spese dell’Appaltatore, per accertare la loro corrispondenza con i requisiti specificati nel presente Capitolato e dalle norme vigenti. In ogni caso l’Appaltatore, pur avendo ottenuto l’approvazione dei materiali dal Direttore dell’Esecuzione, resta totalmente responsabile della buona riuscita delle opere.
Art. 38 - DESCRIZIONE DELLE LAVORAZIONI E DEGLI STANDARD MANUTENTIVI - INTERVENTI ORDINARI
Per quanto attiene l’esecuzione dei servizi e le loro modalità esecutive si rimanda alla scrupolosa osservanza di quanto prescritto nei seguenti allegati:
ALLEGATO A
PRESCRIZIONI PER L’ESECUZIONE DEI LAVORI – AREE CITTADINE ZONA OVEST
ALLEGATO B
MODALITÀ DI ESECUZIONE DEI LAVORI, CARATTERISTICHE DEI MATERIALI – AREE CITTADINE ZONA OVEST
Parte III - PARTE PRESTAZIONALE - COMUNE DI VILLA CORTESE
Art. 39- ELENCO AREE OGGETTO D’APPALTO
La ditta appaltatrice dovrà eseguire i servizi dettagliati nel presente capitolato sul territorio del Comune di Villa Cortese nelle aree di seguito riportate:
Elenco 1: Taglio prati
Xxx Xxxxxxx |
Xxx Xxxxxxxx |
Xxx Xxxxxxxxxxx |
Via Pepe |
Via Luini |
Via D'Azeglio |
Via Olcella retro magazzino |
Xxx Xxx Xxxxxxx |
Xxx Xxxxxxxx |
Xxx Xxxxxx |
Xxxxxx 0 Potatura cespugli
Via Luini
Via Pepe
Elenco 3 interventi diserbo viali parchi esistenti
Xxx Xxxxxxx |
Xxx Xxxxxxxx |
Xxx Xxxxxxxxxxx |
Via Pepe |
Via Luini |
Via D'Azeglio |
Via Olcella retro magazzino |
Xxx Xxx Xxxxxxx |
Xxx Xxxxxxxx |
Elenco 4 manutenzione impianti di irrigazione
Xxx Xxx Xxxxxxx |
Xxx Xxxxxxxx |
Art. 40- SOPRALLUOGHI E ACCERTAMENTI PRELIMINARI
Prima di presentare l’offerta per l’esecuzione dei servizi oggetto del presente Capitolato, l’Appaltatore ispeziona i luoghi per prendere visione delle condizioni di lavoro ivi comprese le condizioni vegetative generali delle aree e assume tutte le informazioni necessarie in merito ai servizi di manutenzione disciplinati nel presente capitolato; visto che di questi accertamenti e ricognizioni l’Appaltatore ha dato, in sede di offerta, esplicita dichiarazione scritta, ne consegue che non saranno presi in alcuna considerazione reclami per eventuali equivoci sia sulla natura del lavoro da eseguire sia sul tipo di materiali da fornire.
Il tutto tenuto conto che la presentazione dell’offerta ha implicato l’accettazione da parte dell’Appaltatore di ogni condizione riportata nel presente Capitolato e relative specifiche anche risultanti dagli elaborati di progetto.
Art. 41 - MATERIALI: NORME GENERALI
Tutto il materiale occorrente per lo svolgimento del servizio, dovrà essere delle migliori qualità, senza difetti. S’intende che la provenienza sarà liberamente scelta dall’Appaltatore purché, a giudizio insindacabile del Direttore dell’Esecuzione, i materiali siano riconosciuti accettabili. L’Appaltatore è obbligato a notificare in tempo utile al Direttore dell’Esecuzione la provenienza dei materiali ed a mettere a disposizione una adeguata campionatura.
L’Appaltatore dovrà sostituire a sua cura e spese, con altre rispondenti ai requisiti concordati, le eventuali partite non ritenute conformi dal Direttore dell’Esecuzione.
L’approvazione dei materiali consegnati sul posto non sarà tuttavia considerata come accettazione definitiva; il Direttore dell’Esecuzione si riserva, infatti, la facoltà di rifiutare, in qualsiasi momento, quei materiali e quelle provviste che si siano, per qualsiasi causa, alterati dopo l’introduzione nel cantiere, nonché il diritto di farli analizzare a cura e spese dell’Appaltatore, per accertare la loro corrispondenza con i requisiti specificati nel presente Capitolato e dalle norme vigenti. In ogni caso l’Appaltatore, pur avendo ottenuto l’approvazione dei materiali dal Direttore dell’Esecuzione, resta totalmente responsabile della buona riuscita delle opere.
Art. 42 - DESCRIZIONE DELLE LAVORAZIONI E DEGLI STANDARD MANUTENTIVI - INTERVENTI ORDINARI
Per quanto attiene l’esecuzione dei lavori ed alle loro modalità esecutive si rimanda alla scrupolosa osservanza dei disposti dei seguenti allegati:
ALLEGATO C: PRESCRIZIONI PER L’ESECUZIONE DEI SERVIZI – COMUNE DI VILLA CORTESE
ART. 43 – ELENCO ALLEGATI
Costituiscono parte integrante e sostanziale del presente Capitolato speciale d’appalto i seguenti allegati:
Allegato 1: Computo metrico estimativo per servizi su territorio di Legnano – zona Ovest Allegato 2: Computo metrico estimativo per servizi su territorio di Villa Cortese
Allegato A: PRESCRIZIONI PER L’ESECUZIONE DEI SERVIZI – AREE CITTADINE LEGNANO ZONA OVEST
Allegato B: MODALITÀ DI ESECUZIONE DEI LAVORI, CARATTERISTICHE DEI MATERIALI
– AREE CITTADINE LEGNANO ZONA OVEST
Allegato C: PRESCRIZIONI PER L’ESECUZIONE DEI SERVIZI – COMUNE DI VILLA CORTESE
ALLEGATO A
PRESCRIZIONI PER
L’ESECUZIONE DEI SERVIZI - AREE CITTADINE XXXXXXX XXXX XXXXX
0. PRESCRIZIONI PER L’ESECUZIONE DEI LAVORI
Le prescrizioni di seguito indicate stabiliscono le operazioni minime che la ditta appaltatrice dovrà rispettare per la manutenzione del verde pubblico di Legnano.
La Ditta appaltatrice dovrà effettuare il taglio dei tappeti erbosi, completo di pulizia preliminare e raccolta delle risulte, n. 18 e 9 volte nel corso dell’anno, rispettando quanto previsto nel computo metrico e il crono programma allegato. L’intervento di taglio (18) dovrà essere eseguito su tutte le superfici indicate nel computo metrico nell’arco di 5 giorni naturali, continui e consecutivi. In alternativa ai n. 9 tagli, se la Direzione dell’esecuzione e l’impresa appaltatrice saranno d’accordo, potranno essere eseguiti, a parità di prezzo complessivo e senza alcun compenso aggiuntivo, n. 13 tagli senza raccolta delle risulte. Dovrà comunque essere effettuata la pulizia preliminare e a taglio ultimato non dovranno essere visibili resti di carte, foglie, bottiglie, ecc. Verrà preventivamente predisposto dalla Direzione dell’esecuzione un nuovo crono programma che l’impresa dovrà rispettare. L’intervento di xxxxxx dovrà essere eseguito su tutte le superfici indicate nel computo metrico nell’arco di n. 21 giorni naturali, continui e consecutivi in caso di tagli con raccolta; n. 15 giorni naturali continui e consecutivi per tagli senza raccolta.
La successione delle aree su cui effettuare il taglio dei tappeti erbosi sarà quella indicata dalla Direzione dell’esecuzione all’inizio dei medesimi e rimarrà la stessa per ogni intervento di taglio. La Direzione dell’esecuzione, tuttavia, potrà, in presenza di manifestazioni, festività e ricorrenze, richiedere l’esecuzione del taglio con successione diversa da quella preventivamente concordata.
Il taglio dei tappeti erbosi comprende anche, nel prezzo indicato per ogni singola area nel computo metrico, il taglio (diserbo) della vegetazione presente sulle superfici pavimentate (vialetti, aree per il gioco, parcheggi, ecc.) presenti all'interno di aree a verde sui cordoli ed i marciapiedi ed altre superfici pavimentate immediatamente confinanti con le aree a verde (compresa, quindi, la vegetazione cresciuta tra i cordoli e le pavimentazioni esterne od interne ai tappeti erbosi), purché non siano separate da una recinzione chiusa. Qualora non si ottemperi a tutte le suddette prescrizioni operative l’intera area a verde non verrà contabilizzata.
Il taglio della vegetazione delle banchine stradali indicate nell’elenco dovrà essere eseguita n. 6 volte nel corso dell’anno secondo il crono programma predisposto dalla Direzione dell’esecuzione Il taglio di tutte le banchine stradali dovrà essere completato nell’arco di n. 21 giorni. Anche per le banchine stradali valgono le stesse prescrizioni riguardanti la pulizia preliminare e la raccolta delle risulte, il diserbo della vegetazione presente sulle superfici interne o confinanti con le banchine stradali, la successione delle aree su cui intervenire e le relative penali in caso di mancato rispetto delle prescrizioni stesse.
Nelle aree incolte, indicate nel computo metrico, dovranno essere eseguiti 4 tagli senza raccolta, ma con pulizia preliminare. Il taglio della vegetazione dovrà essere eseguito, nell’arco di n. 15 giorni, secondo il crono programma predisposto dalla Direzione dell’esecuzione la medesima indicherà anche la successione in cui eseguire il taglio nelle varie aree.
Il diserbo dei marciapiedi dovrà essere effettuato su tutte le aree indicate nel computo metrico, 3 volte nel corso dell’anno, nell’arco di n. 15 giorni, secondo il crono programma predisposto dalla Direzione dell’esecuzione la medesima indicherà anche la successione in cui eseguire il taglio nelle varie aree.
Le aiuole fiorite vanno realizzate nelle aree indicate in computo metrico ed identificate, con maggior precisione, dalla Direzione dell’esecuzione in sede esecutiva dei lavori. Salvo diversa prescrizione della Direzione dell’esecuzione vanno realizzate nei primi 10 giorni di maggio e mantenute fino all’ultima decade del mese di ottobre. Le modalità di realizzazione e quelle di manutenzione, salvo diversi accordi con la Direzione dell’esecuzione sono quelle previste dalle norme tecniche di capitolato.
I primi giorni del mese di novembre inizierà, compreso nel prezzo di manutenzione delle aiuole fiorite, il ripristino e la conservazione del terreno che ospita le piante stagionali da fiore. Questo intervento terminerà i primi giorni di maggio dell'anno successivo.
La manutenzione delle piante aromatiche va eseguita 10 volte l'anno nell'arco di 2 giorni nei mesi di aprile (fine mese) giugno (fine mese) settembre (inizio mese) ed ottobre (fine mese).
La manutenzione delle aiuole con Rose (Rosa spp.) va effettuata 10 volte l'anno eseguendo tutti gli interventi stabiliti dall'allegato n° 2 per la manutenzione degli arbusti. Nessun compenso potrà essere richiesto dalla ditta appaltatrice per la manutenzione delle aiuole con Xxxx perché detto compenso è già compreso all'interno dei lavori contabilizzati a corpo per ogni area inserita in appalto.
La potatura degli alberi va eseguita secondo il programma predisposto dalla Direzione dell’esecuzione, che indicherà le località interessate e le priorità di intervento, da novembre a marzo. I Platani, in ogni caso, vanno potati nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio (D.M. 17.04.1998). In sede esecutiva dei lavori la Direzione dell’esecuzione indicherà che tipo di intervento eseguire (potatura di rimonda, contenimento, ecc.) sui vari alberi. La Direzione dell’esecuzione potrà, infine, stabilire delle scadenze per potatura di determinati filari o gruppi di alberi.
Le spollonature dovranno essere effettuate su tutti gli alberi indicati nel computo metrico rispettando il crono programma predisposto dalla Direzione dell’esecuzione
Più in dettaglio dovranno essere eseguiti 4 interventi di “spollonatura bassa” cioè fino a 2 metri di altezza e 2 interventi di spollonatura alta, cioè fino al castello compreso oppure, dove il castello è molto alto, fino a 5 metri di altezza. Le spollonatura dovranno essere eseguite in base al crono programma e dovranno essere tutte ultimate, in n. 15 giorni naturali, consecutivi e continui.
Si ricorda che la spollonatura bassa degli alberi radicati all'interno dei tappeti erbosi va effettuata tutte le volte che viene eseguito il taglio dell'erba. Il prezzo della spollonatura è già compreso in quello del taglio dell'erba.
Due volte nel corso dell’anno (tranne per le siepi di Pyracantha spp. su cui si dovrà intervenire 4 volte nei periodi indicati, in sede esecutiva dei lavori, dalla Direzione dell’esecuzione) e più precisamente una prima volta a partire dal mese di maggio e la seconda a partire dal mese di novembre, nell’arco di 60 giorni, la ditta dovrà effettuare, rispettando i tempi stabiliti dal cronoprogramma, i seguenti lavori, contabilizzati a corpo nel computo metrico per le varie aree a verde:
- Manutenzione di arbusti delle piante tappezzanti e di quelle rampicanti;
- Manutenzioni delle siepi;
- Concimazione alberelli impiantati negli ultimi 5 anni;
- Pulizia e riformazione del tondello;
- Taglio della vegetazione del sottobosco;
- Controllo legatura piantine forestali;
- Controllo legatura giovani alberi (quelli impiantati negli ultimi 5 anni).
Oltre agli interventi sopra descritti vanno eseguiti, sempre già compresi nel prezzo di manutenzione di ogni singola area, rispettando i tempi previsti dal cronoprogramma o le richieste della Direzione dell’esecuzione i successivi lavori:
- Manutenzione di vasi e fioriere 10 volte l'anno;
- Irrigazione di alberi e arbusti impiantati negli ultimi 5 anni, durante il periodo di attività vegetativa, per un massimo di 8 interventi anno;
- Diserbo delle superfici pavimentate allorché eseguito con prodotti chimici e non durante il taglio dei tappeti erbosi. Il diserbo delle superfici pavimentate, mediante l'uso di prodotti chimici, va comunque preventivamente autorizzato dalla Direzione dell’esecuzione. Il diserbo delle superfici pavimentate, come già prescritto per il taglio dei tappeti erbosi, si riferisce sia alle superfici pavimentate (vialetti, aree per il gioco, parcheggi, ecc.) presenti all'interno di aree a verde che ai cordoli ed ai marciapiedi ed altre superfici pavimentate immediatamente confinanti con le aree a verde, purché non siano separate da una recinzione chiusa;
- Raccolta delle foglie che va eseguita oltre a quella effettuata durante il taglio dei tappeti erbosi, due volte l'anno nei mesi di novembre (seconda metà del mese) e dicembre (seconda metà del mese) nell'arco di 15 giorni.
Sono a carico della Ditta, perché già compresi nel prezzo di manutenzione delle varie aree a verde e vanno eseguiti quando richiesto dalla Direzione dell’esecuzione, anche gli interventi di:
- Potatura di formazione o innalzamento di tutti gli alberi impiantati negli ultimi 5 anni ovvero con altezza inferiore ai 6 metri;
- Abbattimento (compresa asportazione della ceppaia) delle piante morte che sono state messe a dimora negli ultimi 5 anni o con altezza inferiore a 6 metri;
- Taglio dei rami di piante, di qualsiasi specie e dimensione, che ostacolano o rendono difficile il transito su strade o marciapiedi, nascondono cartelli o segnali stradali; limitano la visibilità stradale;
- Ulteriori interventi di manutenzione di vasi e fioriere quando il loro aspetto è ritenuto dalla Direzione dell’esecuzione poco decoroso;
- Ulteriori interventi di irrigazione di vasi e fioriere come pure di alberi ed arbusti impiantati negli ultimi 5 anni quando ritenuti necessari dalla Direzione dell’esecuzione;
- Ulteriori interventi di raccolta delle foglie nelle aree dove sono presenti piante di Platano o di Quercia rossa da eseguirsi, una volta al mese, da novembre a tutto marzo.
Le aree dove non verranno effettuati tutti gli interventi sopra indicati o gli interventi stessi non saranno eseguiti a regola d’arte non verranno contabilizzate. Anche per gli interventi da eseguire a corpo valgono le stesse prescrizioni riguardanti la successione delle aree su cui intervenire e le relative penali in caso di mancato rispetto delle prescrizioni stesse.
Si ribadisce che tutti gli interventi contabilizzati a corpo, per ogni intervento per singola area completa e sopra descritti e più precisamente:
- La manutenzione di arbusti delle piante tappezzanti e di quelle rampicanti;
- La manutenzioni delle siepi (comprese le siepi di Pyracantha spp.);
- La manutenzione di vasi e fioriere;
- L'irrigazione di alberi e arbusti impiantati negli ultimi 5 anni;
- La concimazione alberelli impiantati negli ultimi 5 anni;
- La pulizia e riformazione del tondello;
- Il diserbo delle superfici pavimentate;
- Il taglio della vegetazione del sottobosco;
- Il controllo della legatura delle piantine forestali;
- Il controllo della legatura giovani alberi (quelli impiantati negli ultimi 5 anni);
- La raccolta delle foglie;
- L'abbattimento (compresa asportazione della ceppaia) delle piante morte che sono state messe a dimora negli ultimi 5 anni o con altezza inferiore a 6 metri;
- Ll taglio dei rami di piante, di qualsiasi specie e dimensione, che ostacolano o rendono difficile il transito su strade o marciapiedi, nascondono cartelli o segnali stradali, limitano la visibilità stradale;
- Ulteriori interventi di manutenzione di vasi e fioriere quando il loro aspetto è ritenuto dalla Direzione dell’esecuzione poco decoroso;
- Ulteriori interventi di irrigazione di vasi e fioriere come pure di alberi ed arbusti impiantati negli ultimi 5 anni quando ritenuti necessari dalla Direzione dell’esecuzione;
- Ulteriori interventi di raccolta delle foglie nelle aree dove sono presenti piante di Platano o di Quercia rossa da eseguirsi, una volta al mese, da novembre a tutto marzo
vanno eseguiti come stabilito nelle modalità di esecuzione dei lavori (allegato n. 2) e nessun ulteriore compenso spetta alla ditta appaltatrice oltre a quello previsto a corpo per ogni intervento per singola area completa.
2. ELENCO PREZZI UNITARI
I prezzi unitari riguardanti l'appalto in oggetto sono quelli riportati nel computo metrico estimativo.
I prezzi riportati nel computo metrico sono comprensivi, per ogni intervento, di tutte le operazioni descritte nel presente allegato e nell'allegato B.
Per eventuali interventi e lavorazioni richieste dalla Direzione dell’esecuzione in sede esecutiva dei lavori e non inserite nel computo metrico si applicano i prezzi del Listino del Comune di Milano vigente al momento di esecuzione della prestazione richiesta su cui dovrà essere applicato il ribasso contrattuale.
3. ATTIVITÀ DI REPERIBILITÀ E PRONTO INTERVENTO – DISPONIBILITÀ MEZZI ED ATTREZZATURE
La Ditta, con l’accettazione del contratto relativo ai lavori di manutenzione ordinaria del verde dichiara, implicitamente, di accettare l’impegno di reperibilità e pronto intervento 24 ore su 24 e per tutti i giorni dell’anno, anche su aree pubbliche comunali inserite in altri appalti di manutenzione del verde. Per tale impegno di reperibilità dovrà mettere a disposizione, entro un'ora dalla chiamata, una squadra costituita da almeno 2 operai dotata di autocarro, motosega ed altra attrezzatura idonea ad intervenire per tutte le emergenze.
Dichiara inoltre di possedere macchine taglia erba, decespugliatori, motoseghe e tutti gli altri attrezzi (badili, rastrelli, soffiatori, ecc.) indispensabili per eseguire i lavori di manutenzione ordinaria del verde. Dichiara di possedere e poter prontamente utilizzare in cantiere, sempre entro un'ora dalla richiesta d’intervento, in caso di chiamata per reperibilità:
- Autoscala con altezza alla base del cestello di almeno 20 metri;
- Trattore con braccio, trincia sarmenti, fresa, rullo agricolo, botte per annaffiature (la botte o altro serbatoio di acqua per annaffiature può essere portata o trainata da altro automezzo);
- Atomizzatore per trattamenti antiparassitari;
- Mini ruspa e mini escavatore.
4. PERSONALE E RELATIVE DOTAZIONI
L'appaltatore, all'atto della consegna dei servizi, indicherà il nominativo del capo squadra responsabile dei lavori di manutenzione che dovrà essere:
⋅ Sempre presente in cantiere;
⋅ L'unico interlocutore della Direzione dell’esecuzione oltre ai dirigenti dell'impresa appaltatrice;
⋅ Dotato di autonomia decisionale. Potrà cioè eseguire gli ordini e le disposizioni della Direzione dell’esecuzione riguardante l'esecuzione degli interventi previsti dal contratto senza attendere disposizioni dei responsabili della ditta appaltatrice;
⋅ In possesso di diploma di perito agrario (o titolo equipollente) oppure di geometra (sono ovviamente accettati i diplomi di laurea in scienze agrarie, scienze forestali o equivalenti). In mancanza di diploma il
capo squadra dovrà essere in possesso di certificato di frequenza di un corso di giardiniere (manutentore di aree a verde) di durata di almeno 120 ore.
L'appaltatore indicherà anche il nominativo di un altro giardiniere, che dovrà svolgere le stesse funzioni ed avere le stesse caratteristiche indicate nei punti precedenti, per sostituire il capo squadra quando questi non potrà essere presente per malattia, ferie, permessi, ecc.
L’appaltatore si obbliga a fornire a tutto il personale da impiegare nei lavori in oggetto tutte le dotazioni personali previste dalla vigente legislazione in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Oltre al cartellino di identificazione previsto dal X.Xxx. 81/2008, tutti i dipendenti dovranno essere provvisti delle tute o altro vestiario di lavoro dello stesso colore, in modo che, oltre a garantire un adeguato decoro in considerazione dell’attività pubblica che viene svolta, possa permettere alla stazione appaltante di svolgere un’adeguata azione di controllo.
ALLEGATO B
MODALITÀ DI ESECUZIONE DEI SERVIZI, CARATTERISTICHE DEI MATERIALI - AREE CITTADINE LEGNANO ZONA OVEST
I prezzi riportati nell'elenco prezzi o nel computo metrico sono comprensivi dell'esecuzione di tutte le operazioni descritte, per ogni tipo di intervento, nei paragrafi successivi.
Il personale impiegato per l'esecuzione dei lavori dovrà possedere tutti i DPI e rispettare tutte le disposizioni del PSS previste per i vari interventi.
Lo smaltimento del materiale di risulta, anche se non specificatamente indicato nei paragrafi successivi, dovrà avvenire nel rispetto della legislazione vigente a totale carico della Ditta, compresi gli oneri di discarica.
1. OPERAZIONI DI POTATURA
⋅ Gli interventi di potatura, oltre a quanto di seguito descritto, vanno eseguiti nel rispetto delle disposizioni impartite dalla Direzione dell’esecuzione. in sede esecutiva dei lavori.
⋅ Durante le operazioni di potatura la Ditta appaltatrice è tenuta a segnalare alla Direzione dell’esecuzione tutte le situazioni di instabilità, reale o sospetta, rinvenute sulle parti alte degli alberi o, comunque, non visibili da terra.
⋅ Tutte le operazioni di rifilatura dei monconi e di eventuale drenaggio dovranno essere concordate con la Direzione dell’esecuzione.
⋅ Il taglio di rami, branche o monconi dovrà essere eseguito rispettando il naturale allargamento in genere presente alla loro inserzione (collare). La Ditta risponderà di eventuali danneggiamenti in tal senso.
⋅ La Direzione dell’esecuzione se lo riterrà necessario (ad esempio durante la potatura di alberi ammalati), potrà richiedere la disinfezione delle ferite, comunque provocate durante gli interventi di potatura, con prodotti ad azione anti - crittogamica.
⋅ Le attrezzature utilizzate per il taglio, allorché richiesto dalla Direzione dell’esecuzione per presenza, anche sospetta di malattie epidemiche delle piante, dovranno essere trattate con disinfettanti a largo spettro all'inizio e alla fine della giornata nonché passando da una pianta alla successiva. In casi particolari, indicati dalla Direzione dell’esecuzione, tali trattamenti dovranno essere effettuati più di sovente.
⋅ Per tutti i lavori previsti il materiale risultante dagli interventi di manutenzione e, con esso, quello già presente a terra dovrà essere raccolto ed avviato alle pubbliche discariche autorizzate nel rispetto della legislazione vigente in materia. Diverse utilizzazioni (es. legna da ardere, "cippato" per pacciamature ecc.) potranno avvenire solo nel rispetto della normativa e dovranno essere preventivamente accordate con la Direzione dell’esecuzione che ne valuterà la compatibilità con i problemi fitoiatrici eventualmente presenti.
⋅ Durante gli interventi di potatura dovranno essere asportati fili, legacci e materiali di qualsiasi tipo legati o conficcati sulle piante.
I tipi di potatura che potranno essere richiesti sono i seguenti:
a) Potatura di rimonda
E’ un insieme di operazioni consistenti nell'asportazione di tutte le parti secche, marcescenti, mortificate, chiaramente ammalate o pericolose presenti nella chioma, a qualsiasi altezza e di qualunque dimensione. Sono pure parte integrante di detta potatura la rifilatura di rami spezzati da agenti atmosferici e quella dei monconi,
l'ispezione della chioma, il drenaggio delle sacche con ristagno d'acqua e l'eliminazione dell'edera o di altri rampicanti eventualmente presenti.
Oltre a quanto sopra indicato la Direzione dell’esecuzione potrà richiedere piccoli interventi di contenimento laterale dei rami oppure innalzamento della chioma.
b) Potatura di ristrutturazione
Consiste nella eliminazione di parti, a volte consistenti, altre volte estremamente limitate, della chioma al fine di prevenire rotture accidentali o di ovviare a potature sbagliate o a problemi derivati da fattori naturali.
In pratica si interviene drasticamente su rami o branche che sbilanciano o appesantiscono la pianta o parti di essa nell'intento di conferire alla fronda un migliore aspetto, il più stabile e naturale possibile.
La potatura di ristrutturazione comprende anche tutte le operazioni previste per la potatura di rimonda.
c) Potatura di contenimento
Consiste nel ridurre la parte aerea della pianta secondo le direttive impartite dalla Direzione dell’esecuzione. Può interessare tutta la chioma (potatura di contenimento vera e propria) o solo le sue parti laterali (potatura di contenimento laterale). Essa ha come scopo primario quello di rendere il volume della chioma compatibile con lo spazio a disposizione (per esempio per evitare interferenze con la rete tecnologica o con manufatti di vario tipo) e di prevenire rotture accidentali sotto l'azione di agenti atmosferici.
La potatura di contenimento comprende anche tutte le operazioni previste per la potatura di rimonda.
d) Potatura di innalzamento
Consiste nell'eliminazione o nell'accorciamento dei palchi più bassi della chioma. Sarà la Direzione dell’esecuzione, in sede esecutiva dei lavori ad indicare quanto innalzare la chioma o contenere i rami più bassi. La potatura di innalzamento comprende anche la potatura di rimonda solo se specificato.
e) Potatura di mantenimento
Interessa per lo più le piante allevate in forme obbligate, ma può riguardare tutti gli alberi ed ha lo scopo di far mantenere alla chioma la forma precedentemente conferita. La potatura di mantenimento interessa anche alcune conifere (per esempio Tuia, Cipresso, Cipresso dell'Arizona ecc.) che, se allevate in forma libera, possono subire gravi danni da neve oppure perdere le loro caratteristiche ornamentali. Nel caso si tema l'effetto dei carichi da neve è necessario accorciare i rami in modo che ne trattengano la minor quantità possibile.
La potatura di mantenimento comprende anche tutte le operazioni previste per la potatura di rimonda.
f) Potatura di formazione
Eseguita su giovani soggetti, ha lo scopo di conferire alla pianta la forma voluta, regolando lo sviluppo e l'equilibrio della chioma. Gli interventi che maggiormente vanno effettuati durante questo tipo di potatura sono il taglio dei rami più bassi ed il diradamento di quelli soprannumerari o mal inseriti col fine di rilasciare le parti più vigorose e meglio conformate della chioma. La potatura di formazione comprende anche l'eliminazione di eventuali polloni basali e dei ricacci presenti sul fusto al di sotto del palco principale.
La potatura di formazione comprende anche tutte le operazioni previste per la potatura di rimonda.
g) Potatura di risanamento
Normalmente è prevista per i Platani colpiti dall'antracnosi (Gnomonia veneta) e consiste nel taglio dei rami maggiormente attaccati dal fungo (rami di 1-3 anni) evitando però di modificare sostanzialmente la forma della chioma degli alberi. Non dovranno cioè essere eseguite capitozzature o tagli molto drastici salvo eventuali casi particolari preventivamente indicati dalla Direzione dell’esecuzione.
La potatura di risanamento comprende anche tutte le operazioni previste per la potatura di rimonda.
h) Potatura di sfoltimento o di diradamento
Viene eseguita col fine di diminuire la densità della fronda eliminando, in particolar modo, i rami più deboli, sottili, "fuori posto" ed incrociantesi per ottenere la densità desiderata. Sostanzialmente si vuole cercare di togliere i rami che sono destinati a seccare nel giro di pochi anni e permettere alla luce di illuminare tutte le parti della chioma.
La potatura di sfoltimento comprende anche tutte le operazioni previste per la potatura di rimonda.
i) Spollonatura
La spollonatura è un'operazione che riguarda principalmente gli alberi di Tiglio, ma anche soggetti di altre specie arboree quando è necessario. L'operazione consiste nell'eliminazione di tutti i ricacci presenti alla base della pianta e di quelli posti sul fusto.
Per l’esecuzione degli interventi di manutenzione degli alberi la spollonatura è stata suddivisa in “spollonatura bassa” e “spollonatura alta”.
La spollonatura bassa comprende, oltre all’eliminazione dei ricacci basali, il taglio dei rami presenti sul fusto fino ad un’altezza di 2 metri da terra. E’ un’operazione che, va sempre eseguita sia durante il taglio dell’erba (se gli alberi sono radicati su un tappeto erboso), sia durante la pulizia del tondello (se gli alberi sono radicati in tondelli all’interno di marciapiedi, bordi stradali, ecc.).
Nella spollonatura alta (che comprende tutte le operazioni previste per la spollonatura bassa) il taglio dei rami presenti sul fusto va eseguito fino al limite delle branche principali, compresa quindi la pulizia del “castello”. Per alberi con branche principali inserite molto in alto il limite della spollonatura è fissato in 5 m di altezza. In ogni caso sarà la Direzione dell’esecuzione che, in sede esecutiva dei lavori, stabilirà l’altezza della spollonatura alta. In entrambi i casi (spollonatura alta e bassa) Il taglio va eseguito a macchina (motosega, tosaerba) o a mano (forbici, troncarami); i ricacci devono risultare comunque perfettamente asportati dal fusto). I polloni vanno tagliati rasente al terreno (polloni basali) o al fusto che però non deve in alcun modo essere danneggiato con scortecciature, ferite o altro (la Ditta dovrà rispondere di tali danneggiamenti). E' vietato l'uso del rifilatore (decespugliatore) per eliminare i polloni presenti sul fusto e, in presenza di piante giovani o con corteccia tenera, anche alla base del fusto.
La potatura di rimonda del secco o potature che prevedono tagli molto limitati possono essere eseguite durante tutto il corso dell'anno; gli altri interventi di potatura vanno eseguiti o durante il periodo di riposo vegetativo (da fine ottobre a tutto marzo) oppure in estate.
E' preferibile comunque eseguire i tagli, soprattutto se di una certa entità, durante il periodo di riposo vegetativo, evitando in ogni caso i giorni di gelo. Le potature non vanno poi eseguite durante la schiusura delle gemme e, soprattutto, subito prima della caduta delle foglie.
2. ISPEZIONE DENDROCHIRURGICA
L'ispezione o sondaggio dendrochirurgico consiste nel controllo, eseguito con attrezzatura dendrochirurgica, delle dimensioni del tessuto alterato da carie o marciumi al fine di verificare la stabilità di una branca, di un grosso ramo oppure dell'intero albero.
Altre operazioni di dendrochirurgia risultano essere:
a) Consolidamento
Comprende gli interventi miranti a rinforzare e rendere più stabili e sicure le parti dell'albero potenzialmente pericolose, perché deboli, mediante l'uso di perni passanti e tiranti.
In particolare si utilizzeranno perni passanti (barre di acciaio filettate fissate, secondo le disposizioni della Direzione dell’esecuzione, con appositi bulloni, rondelle e spessori) per legare tra loro branche e grossi rami alla base di biforcazioni molto strette, soprattutto in presenza di intrusioni corticali. I tiranti, invece, sempre in acciaio, di lunghezza e spessore adatti (concordati di volta in volta con la Direzione dell’esecuzione) a sopportare determinate sollecitazioni e carichi, vanno tesi tra rami o branche ad altezze indicate, caso per caso, dalla Direzione dell’esecuzione.
Tali cavi devono essere fissati con morsetti in acciaio prevedendo l'uso di redance per limitare l'usura dovuta all'attrito.
Salvo casi particolari indicati dalla Direzione dell’esecuzione. non si devono eseguire legature "a cappio" attorno a rami o branche, ma i cavi devono essere tesi bucando il ramo e fissando il cavo con rondelle e morsetti. Le rondelle, sempre in acciaio, in alcuni casi dovranno avere dimensioni molto elevate e perciò realizzate appositamente.
b) Drenaggio
Intervento che serve ad evitare, mediante l'incisione di tacche o l'apertura di fori, generalmente sul fusto oppure all'intersezione delle branche (in posizione appropriata) o su grossi rami, il ristagno dell'acqua e la conseguente formazione di ghiaccio durante i mesi invernali.
Gli interventi di dendrochirurgia possono essere effettuati durante tutto il corso dell'anno ma sono da preferire i mesi primaverili ed estivi.
3. MANUTENZIONE DI ARBUSTI
Può riguardare anche piante tappezzanti o rampicanti e raggruppa un'insieme di operazioni che comprendono:
⋅ Potatura, da eseguire secondo le indicazioni della Direzione dell’esecuzione, col fine di favorire o regolarizzare la fioritura oppure di contenere lo sviluppo o, ancora, di conferire forma particolare alla pianta;
⋅ Zappettatura (sarchiatura) alla base con eliminazione di tutte le piante infestanti, comprese quelle arboree quali i soggetti di Ailanto;
⋅ Concimazione utilizzando prodotti contenenti azoto, fosforo, potassio e microelementi, indicati od approvati dalla Direzione dell’esecuzione, che saranno distribuiti con le modalità ed in quantità indicate di volta in volta dalla Direzione dell’esecuzione.
Nel caso si tratti di piante tappezzanti o rampicanti la potatura avrà principalmente lo scopo di non far debordare le piante tappezzanti al di fuori delle aiuole o delle aree a loro destinate e contenere lo sviluppo delle piante rampicanti in modo che non risultino competitive con altre specie vegetali o non creino problemi ai manufatti eventualmente presenti. Anche nel caso delle piante tappezzanti è da prevedere l'eliminazione delle infestanti che potrà avvenire, in base al grado di copertura del suolo, mediante zappettatura od estirpazione.
per la manutenzione degli arbusti è vietato l'uso di tosasiepi che potranno però, previa autorizzazione della Direzione dell’esecuzione, essere impiegati per la potatura delle piante tappezzanti o rampicanti
La manutenzione degli arbusti, come pure quella delle siepi e delle fioriere (di cui ai paragrafi successivi), sarà eseguita nei periodi indicati di volta in volta dalla Direzione dell’esecuzione in base all'andamento climatico, alle caratteristiche delle piante ed ai risultati che si vogliono conseguire.
4. MANUTENZIONE DI SIEPI
Riguarda le siepi presenti nel verde cittadino (costituite da varie specie) e consiste nella potatura della siepe per mantenerla ad un'altezza e con una forma indicate di volta in volta dalla Direzione dell’esecuzione, nella rimonda delle parti secche o ammalate, nell'eliminazione di eventuali piante infestanti (edera, convolvolo, ecc.) e nella zappettatura (sarchiatura) al piede della siepe con asportazione di tutti i rifiuti, sassi ed erbe eventualmente presenti; completa l'intervento la concimazione come nel caso degli arbusti. Particolare cura dovrà essere dedicata all'estirpazione delle piante infestanti appartenenti a specie arboree, soprattutto Ailanto che, si ribadisce, dovranno essere estirpate e non tagliate.
Come sopra riportato la Direzione dell’esecuzione, in sede esecutiva dei lavori, indicherà l'entità del taglio che, in genere, ha lo scopo di riportate la siepe all'altezza precedentemente attribuita (taglio delle parti non o poco lignificate) e va eseguita mediate l'uso di forbici o tosasiepi. Un tipo particolare di intervento di manutenzione delle siepi, da eseguire quando richiesto, è la potatura di ringiovanimento. Quest’operazione prevede un taglio
molto intenso (non vanno tagliate solo le parti cresciute dopo l'ultimo taglio od in una - due stagioni vegetative) che va ad interessare le parti legnose delle piante che costituiscono la siepe. Va perciò eseguita utilizzando motoseghe o forbici pneumatiche.
Tutto il materiale di risulta dovrà essere raccolto ed avviato alle pubbliche discariche autorizzate a spese della Ditta.
5. MANUTENZIONE DI VASI E FIORIERE
Consiste in:
⋅ Pulizia di tutti i rifiuti eventualmente presenti nelle fioriere;
⋅ Estirpazione di tutte le erbe ed altre piante infestanti;
⋅ Rimescolamento superficiale del terreno senza danneggiare le radici delle piante coltivate;
⋅ Aggiunta di terriccio, se e dove necessario, in base alle indicazioni della Direzione dell’esecuzione.
⋅ Concimazione da eseguire con concimi a lento effetto (concimi cioè che cedono gradatamente al terreno, nel corso del tempo, gli elementi nutritivi di cui sono dotati).
⋅ Irrigazioni in base all'andamento stagionale ed alle richieste dalla direzione dell’esecuzione fornendo, se non specificato diversamente dalla Direzione dell’esecuzione., 20-25 litri di acqua per vaso o fioriera.
Oltre alle operazioni sopra descritte, che sono specifiche delle fioriere, va eseguita anche la manutenzione delle piante delle fioriere come stabilito nel paragrafo 3.
Ai fini contabili l'aggiunta di terriccio, come la fornitura e messa a dimora di nuove piante, ad integrazione di eventuali fallanze, non sono, di norma, comprese nella manutenzione e devono pertanto essere valutate, quantificate e compensate di volta in volta.
6. IRRIGAZIONI
Le irrigazioni, anche chiamate annaffiature o innaffiature, vanno eseguite nel primo mattino o, meglio, nel tardo pomeriggio. La canna deve essere munita nella parte terminale di aspersore a doccia e l'acqua, oltre a non essere molto fredda, deve scendere per caduta o comunque avere bassa pressione per non sollevare il terreno mettendo a nudo le radici; deve riempire tutto il tondello senza, peraltro, tracimare asportando terreno. L'acqua verrà versata direttamente nel tubo forato interrato a livello della zolla se già presente.
Il quantitativo di acqua da distribuire, che potrà variare in base alle indicazioni della Direzione dell’esecuzione, è, nel caso di giovani alberi, dell'ordine di 40-50 litri/pianta, minore per gli arbusti. In caso di irrigazioni effettuate con botte, questa dovrà essere munita di congegno conta litri in modo da poter verificare il quantitativo di acqua erogata
Le annaffiature vanno eseguite, in base alle indicazioni della Direzione dell’esecuzione, nel periodo di attività vegetativa nei mesi più caldi e secchi, quando le piante hanno elevate necessità idriche.
7. CONCIMAZIONI
Le concimazioni consistono nella somministrazione alla pianta di sostanze fertilizzanti di vario tipo, col fine di stimolarla e renderla più adatta a superare situazioni difficili o problemi derivanti da una diminuita attività vegetativa.
In pratica, nel caso di concimazione di alberi, il quantitativo di fertilizzante verrà stabilito di volta in volta dalla Direzione dell’esecuzione, in genere kg 0,5-1 per albero e dovrà, se non diversamente precisato, contenere azoto (ammoniacale e nitrico), fosforo, potassio, calcio e microelementi. Tale fertilizzante dovrà essere distribuito in prossimità delle radici mediante una leggera lavorazione superficiale (zappettatura) del terreno e potrà essere integrato con l'aggiunta di prodotti ormonici stimolanti l'attività vegetativa delle piante.
Le miscele di concimi chimici od organici da utilizzare saranno indicate od approvate dalla Direzione dell’esecuzione in sede esecutiva dei lavori.
Nel caso di alberature stradali o di terreno molto costipato oppure per non causare alcun danno alle radici la Direzione dell’esecuzione potrà imporre di somministrare i fertilizzanti in veicolo acquoso, eventualmente ricorrendo all'uso del palo iniettore.
In altri casi e, soprattutto per piante di grandi dimensioni o di pregio particolare, potrà essere richiesta la somministrazione del concime mediante trapano.
Questa tecnica consiste nell'eseguire fori profondi 30-40 cm, con ∅ di 3-5 cm e in numero di 3-4/m², su tutta la superficie esplorata dalle radici. I fori saranno poi riempiti con concime organico di tipo granulare o pellettato (es. polline, cornunghia, ecc.) miscelato a concime chimico complesso contenente azoto, fosforo, potassio e micro elementi. Si potranno utilizzare anche miscele di concimi chimici ed organici già presenti in commercio; in ogni caso sarà la Direzione dell’esecuzione a stabilire od approvare i prodotti da utilizzare.
La Direzione dell’esecuzione si riserva di fare eseguire, in qualsiasi momento, controlli ed analisi sulle caratteristiche e sui quantitativi di fertilizzante impiegato.
Per quanto riguarda la concimazione di arbusti, siepi e tappeti erbosi, valgono le stesse considerazioni poc’anzi menzionate: i principi fertilizzanti sono i medesimi, le quantità invece varieranno in relazione alle dimensioni degli arbusti e delle siepi da concimare ed al titolo dei prodotti utilizzati.
Nel caso di concimazione di piante radicate in vasi o fioriere bisognerà utilizzare concimi a lento effetto (concimi cioè che cedono gradatamente al terreno, nel corso del tempo, gli elementi nutritivi di cui sono dotati) indicati od approvati dalla Direzione dell’esecuzione, per evitare di intervenire continuamente con somministrazioni di fertilizzanti in quanto le piante che vivono nei vasi, a causa dello spazio ristretto, risentono maggiormente sia della carenza di sostanze nutritive che di un loro eccesso.
Le concimazioni liquide od a pronto effetto vanno eseguite durante il periodo di attività vegetativa delle piante; nel caso degli alberi vanno fatte coincidere con la pulizia del tondello e, nel caso si utilizzino prodotti solidi, devono essere seguite dall'annaffiatura.
Le concimazioni organiche o miste andranno invece eseguite durante l'inverno (in genere alla fine della stagione).
8. TRATTAMENTI ANTIPARASSITARI
I trattamenti antiparassitari consistono quasi sempre nell'irrorazione degli alberi con soluzioni contenenti prodotti antiparassitari in veicolo acquoso.
La "soglia di intervento" (limite di infestazione oltre il quale la pianta può subire danni rilevanti, si può creare fastidio alle persone, ecc.) verrà stabilita dalla Direzione dell’esecuzione.
I trattamenti antiparassitari possono essere eseguiti mediante motopompa o atomizzatore normalmente portato da autocarro o trattore. L'atomizzatore si rende necessario su piante di altezza superiore a 10-12 m.
Gli alberi da disinfettare ed il periodo in cui effettuare i trattamenti verranno di volta in volta stabiliti dalla Direzione dell’esecuzione che provvederà anche ad indicare od approvare il fitofarmaco da utilizzare e la concentrazione più opportuna. In ogni caso il trattamento non va mai eseguito in fioritura (la Ditta sarà ritenuta responsabile dei danni causati dal trattamento in tale periodo).
I prodotti commerciali dovranno essere regolarmente registrati dal Ministero della Sanità e preventivamente autorizzati dalla competente A.S.L.
Non è concesso arrivare sul cantiere con miscele già pronte; esse dovranno essere preparate subito prima dell'inizio dei lavori alla presenza di personale della Direzione dell’esecuzione Le confezioni dei prodotti utilizzati dovranno essere conservate al fine di facilitare i controlli e l'eventuale intervento del medico in caso di intossicazione e, in ogni caso, dovrà essere consegnata alla Direzione dell’esecuzione la copia della bolla di accompagnamento.
Le disinfezioni, salvo diversi accordi, dovranno essere eseguite in ore notturne, in giornate non ventose, ed effettuate avanzando molto lentamente in modo da irrorare adeguatamente le piante; dovranno essere sempre
presenti almeno due operatori della Ditta appaltatrice, gli automezzi saranno muniti di lampeggiante giallo e il tutto sarà organizzato al fine di evitare danni a terzi per i quali la Ditta è in ogni caso responsabile.
In caso di pioggia sopravvenuta entro 24 ore dall'effettuazione del trattamento, la Ditta è obbligata ad eseguirne un altro senza pretendere per esso maggiori compensi. La Direzione dell’esecuzione potrà esentare la Ditta da tale obbligo nel caso fossero usati principi attivi ad azione molto rapida.
La Ditta dovrà infine indicare il nome di un responsabile di cantiere laureato in una delle seguenti discipline: Scienze Agrarie, Scienze Forestali, Farmacia, Medicina e Chirurgia. A tale responsabile si farà riferimento in caso di necessità od in caso di danni.
Potranno essere effettuati, quando specificatamente richiesti, dei trattamenti antiparassitari con la tecnica dell’endoterapia. In tal caso bisognerà, al fine di non creare danni alle piante, utilizzare solo metodi che iniettano il prodotto antiparassitario a bassa pressione.
9. PULIZIA E RIFORMAZIONE DEL TONDELLO
E’ un’operazione che riguarda più spesso piante giovani, ma può interessare anche piante di grosse dimensioni, e consiste nell'eliminazione delle infestanti, nella zappettatura del terreno e nel taglio di polloni basali, quando presenti. Sono parte integrante della pulizia del tondello anche l'asportazione dei rifiuti di vario tipo (carte bottiglie, lattine, ecc.) eventualmente presenti. Nell'esecuzione di questi interventi bisogna prestare attenzione a non "scoprire" e danneggiare le radici delle piante ornamentali mentre le erbe infestanti vanno estirpate in profondità agendo, quando necessario, anche col solo uso delle mani.
Nel caso di alberi adulti o ormai ben sviluppati e radicati si potrà evitare la zappettatura del terreno; l’eliminazione delle infestanti potrà avvenire attraverso il loro taglio.
La riformazione del tondello quando interessa giovani piante, va eseguita manualmente, con l’impiego di pale e zappe ed ha lo scopo di ricreare l'invaso per la somministrazione dell'acqua e "proteggere" l'alberello durante le operazioni di taglio dell'erba.
E’ parte, infine, dell’intervento di pulizia dei tondelli la spollonatura bassa degli alberi ivi radicati.
La Direzione dell’esecuzione in sede esecutiva dei lavori stabilirà i periodi in cui eseguire la pulizia del tondello.
10. ABBATTIMENTI
Vanno eseguiti utilizzando attrezzature e materiali idonei ed adottando tutte le precauzioni necessarie in modo da effettuare il lavoro senza arrecare danno a persone, piante, edifici od altri manufatti posti nella vicinanza dell'albero d'abbattere. Se necessario l'albero verrà pertanto sramato ed il fusto gradualmente tagliato utilizzando piattaforme od autoscale di altezza appropriata.
Il taglio del fusto dovrà, infine, essere effettuato il più basso possibile e cioè rasente al terreno.
Il legname derivante dagli abbattimenti è a disposizione della Ditta e, se quest'ultima non lo ritenesse utile, dovrà essere avviato alle PP.DD. autorizzate.
Tutto il materiale di risulta dovrà essere raccolto ed avviato alle PP.DD. autorizzate a totale carico della Ditta. Tale materiale potrà essere anche sminuzzato (cippato) e, salvo diverso ordine della Direzione dell’esecuzione, essere avviato alle PP.DD. o rimanere a disposizione della Ditta.
L'abbattimento comprende sempre anche l’eliminazione della ceppaia per le piante di piccole dimensioni (alberi impiantati negli ultimi 5 anni o con altezza inferiore a 6 metri).
Durante l'abbattimento dei Platani colpiti dal cancro colorato, degli olmi malati di grafiosi, delle piante attaccate dall’Anoplophora, il taglio degli alberi e lo smaltimento del materiale di risulta dovrà avvenire secondo particolari modalità indicate di volta in volta dalla Direzione dell’esecuzione nel rispetto delle normative vigenti Interventi effettuati osservando particolari modalità operative potranno altresì essere richiesti nel caso di piante colpite da altre malattie particolarmente contagiose o parassiti molto aggressivi.
In particolare, nel caso dei Platani ammalati di cancro, bisogna agire nel rispetto delle norme dettate dal decreto del Ministero per le politiche agricole del 17.04.1998 avente per titolo: "Disposizioni sulla lotta obbligatoria contro il cancro colorato del Platano Cerastocystis fimbriata".
Gli abbattimenti possono essere eseguiti durante tutto l'anno tranne quando si tema la presenza di malattie epidemiche. In questi casi bisogna operare durante i periodi più freddi dell'anno o in estate in corrispondenza di giornate calde e secche.
11. INTERVENTI SU CEPPAIE
Questi interventi possono avere diverse finalità:
⋅ Eliminazione di situazioni di pericolo o di limitazione della possibilità di transito;
⋅ Possibilità di mettere a dimora nuove piante;
⋅ Riduzione del potenziale di inoculo di fitopatie o della presenza di insetti parassiti.
Essi possono essere eseguiti in modo diverso a seconda dei risultati che si vogliono ottenere o delle reali possibilità operative.
In particolare distinguiamo:
a) Rifilatura
Consiste nel tagliare il ceppo rasente al terreno.
b) Tramarratura (fresatura)
Il ceppo dovrà essere tagliato almeno 15 cm sotto il livello del terreno e si provvederà al riporto di terreno di coltura fino a riavere il livello originario. Questo tipo di intervento che consiste sostanzialmente nell’eliminazione della parte più alta della ceppaia potrà essere effettuato anche utilizzando apposite macchine fresatrici.
c) Dicioccatura (eliminazione, asportazione)
Può essere eseguita mediante escavatrici, trivelle ad elica o a cilindro; sarà la Direzione dell’esecuzione a stabilire di volta in volta quale mezzo usare in relazione alle caratteristiche dei luoghi e alle finalità prefisse.
In genere la ruspa verrà utilizzata dove ci sarà più spazio a disposizione o dove, per motivi fitopatologici, sarà necessario asportare anche il terreno esplorato dalle radici.
In ogni caso si dovranno asportare i ceppi e le radici più grosse, il terreno in prossimità del foro di estrazione dovrà essere livellato e, se risultasse necessario, la Ditta dovrà provvedere a suo totale carico alla fornitura e stesa di terra di coltivo affinché il terreno soddisfi le caratteristiche di omogeneità volute dalla Direzione dell’esecuzione.
Durante l'esecuzione di tutti gli interventi sopra descritti la Ditta sarà ritenuta responsabile di tutti i danneggiamenti arrecati alle piante o ai manufatti, compresi quelli della rete tecnologica sotterranea, presenti.
Tutto il materiale di risulta dovrà essere raccolto ed avviato alle PP.DD. autorizzate.
Allorché venga richiesta l'eliminazione o l'asportazione della ceppaia potrà essere eseguita, se la Direzione dell’esecuzione sarà consenziente, la tramarratura (fresatura) della ceppaia, ma mai la rifilatura.
12. FORMAZIONE O RIGENERAZIONE DI TAPPETO ERBOSO
E’ un insieme di operazioni comprendenti i lavori di:
⋅ Pulizia di tutti i rifiuti (e macerie) di vario tipo presenti nelle aree interessate da tale intervento;
⋅ Trinciatura della vegetazione eventualmente presente e sgombero delle risulte;
⋅ Lavorazione profonda (aratura) se richiesta;
⋅ Spietramento;
⋅ Lavorazione superficiale del terreno (fresatura incrociata);
⋅ Mondatura, raccolta ed avviamento alle pubbliche discariche autorizzate, a totale carico della Ditta, dei sassi, radici ed altro materiale di risulta ancora presente;
⋅ Eventuale fornitura, se espressamente indicato dalla Direzione dell’esecuzione, di terreno "strato attivo" privo di radici ed erbe infestanti permanenti, ciottoli, cocci, ecc., che sarà distribuito per uno strato indicato dalla Direzione dell’esecuzione e la cui fornitura e stesura verranno conteggiate a parte;
⋅ Rastrellatura e rifiniture;
⋅ Concimazione;
⋅ Fornitura, distribuzione e reinterro del seme;
⋅ Rullatura finale.
Negli interventi di rigenerazione molte delle operazioni sopra elencate non sono necessarie e si potrà ricorrere a macchine composte in grado di effettuare contemporaneamente diverse operazioni.
Il miscuglio di semi da utilizzare per la formazione del tappeto erboso verrà di volta in volta indicato od approvato dalla Direzione dell’esecuzione, in genere, per la formazione di prati resistenti piuttosto rustici (prati calpestabili) dovrà essere costituito dalle sementi, presenti nelle percentuali di seguito riportate, delle seguenti specie:
Lolium perenne | 40-40% |
Festuca arundinacea | 10-0% |
Festuca rubra | 25-30% |
Poa pratensis | 15-30% |
Agrostis tenuis | 10-0% |
Totale | 100-100 |
La composizione relativa dei miscugli | è del tutto indicativa dovendo essi mutare a seconda delle finalità |
attribuite al tappeto erboso (campo di calcio, parco ecc.); in commercio esistono miscugli già pronti di ottima qualità, studiati appositamente per le diverse esigenze.
Il quantitativo di seme da distribuire dipenderà dalle richieste della Direzione dell’esecuzione e potrà variare, a seconda delle caratteristiche che si vogliono ottenere, dai 20 ai 50 gr/m²; la semente dovrà essere di buona qualità e, in particolare, dovrà avere purezza non inferiore al 95% e germinabilità superiore al 90%.
La Direzione dell’esecuzione si riserva la facoltà di prelevare, all'atto della semina, campioni di semente ed eseguire le opportune verifiche.
La Ditta dovrà anche garantire la riuscita dell'operazione di realizzazione del tappeto erboso eseguendo tutte le cure (irrigazioni, diserbi selettivi, ecc.) necessarie all’attecchimento ed allo sviluppo del prato. Se necessario, in base alle verifiche della Direzione dell’esecuzione, la Ditta dovrà provvedere a sue spese alla risemina delle aree in cui il prato non si sia insediato ed alla eliminazione delle erbe infestanti presenti; la garanzia durerà fino all'esecuzione della prima rasatura. La prima rasatura sarà effettuata, a carico della Ditta, quando il tappeto erboso sarà ben germinato e radicato, su specifica indicazione della Direzione dell’esecuzione.
Un caso particolare è la realizzazione del tappeto erboso costituito da specie spontanee da fiore (prato fiorito) dove le tecniche di realizzazione sono sostanzialmente le stesse di quelle indicate in precedenza. In questo caso verrà distribuito un miscuglio di semi appartenenti a specie spontanee da fiore, indicato od approvato dalla Direzione dell’esecuzione, il cui quantitativo da impiegare per m² varierà in base alla composizione delle specie; utilizzando prevalentemente specie con semi pesanti il quantitativo sarà maggiore di quello indicato in precedenza, con semi più leggeri sarà dell’ordine di quello già segnalato. In ogni caso bisognerà cercare di non esagerare con la quantità di semente, soprattutto nel caso di fioriture contemporanee, per evitare un’eccessiva densità di fiori.
A titolo puramente indicativo il miscuglio di semi di piante da utilizzare potrà essere scelto tra le seguenti specie: Achillea Millefolium, Agrimonia Eupatoria, Ajuga Reptans, Auilegia Atrata, Aquilegia Vulgaris, Bellis Perennis, Campanula Glomerata, Campanula Raunculoides, Campanula Rapunculus, Campanula Rotundifolia, Cardamine Pratense, Carum Carvi, Centaurea Jacea, Centaurea Scabiosa, Chrysanthemum Leucanthemum, Clinopodium Vulgare, Crepis Biennis, Daucus Carota, Dianthus Carthusianorum, Dianthus Deltoides, Dianthus Superbus, Galium Verum, Helianthenum Numularium, Hieracium Auranthiacum, Hieracium Pilosella, Hypericum Perforatum, Knautia Arvensis, Leontodon Autumnalis, Leontodon Hispidus, Malva Moschata, Origano Vulgare, Picris Hieracioides, Pimpinella Major, Pimpinella Saxifraga, Plantago Lanceolata, Primula Veris, Prunella Grandiflora, Prunella Vulgaris, Ranunculus Bulbosus, Rhinanthus Alectorolophus, Salvia Pratensis, Sanguisorba Minor, Scabiosa Columbaria, Silene Dioica, Silene Floscuculi, Silene Nutans, Silene Vulgaris, Stachys Officinalis, Thymus Pulegioides, Tragopogon Orientalis.
Il seme delle piante da fiore potrà essere mischiato con quello delle graminacee tra cui si consigliano:
Agrostis Capillaris, Bromus Erectus, Cynosurus Cristatus, Festuca Ovina, Festuca Rubra, Phleum Pratense, Poa Pratensis, Trisetum Flavescens.
In base alla situazione iniziale, al miscuglio di seme da impiegare ed ai risultati che si vogliono ottenere potranno essere prescritte modalità particolari di esecuzione degli interventi di realizzazione del prato fiorito e richieste specifiche garanzie alla ditta appaltatrice.
In qualche caso, per esigenze particolari, invece di specie spontanee, potranno essere richieste specie ornamentali da fiore.
Le operazioni di semina in base alle dimensioni ed alle caratteristiche dell'area interessata dall'intervento possono essere effettuate:
⋅ Manualmente;
⋅ Con l'uso di macchine operatrici di limitate dimensioni;
⋅ Con macchinari (di varie dimensioni) appositamente realizzati per tali operazioni;
⋅ Con la tecnica dell' idrosemina.
Per l'idrosemina vanno impiegate delle apposite macchine che irrorano, in un'unica soluzione ed a forte pressione, una miscela formata da acqua, miscuglio di sementi (indicate od approvate dalla Direzione dell’esecuzione), concime organico, collanti e sostanze miglioratrici del terreno.
Il periodo ottimale per la semina di un tappeto erboso è tra la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno.
Un altro periodo che garantisce buoni risultati è quello tra la fine dell'inverno e l'inizio della primavera.
13. RISEMINA
E' un'operazione eseguita in modo simile alla rigenerazione, ma effettuata in modo molto più speditivo e per superfici limitate.
Si tratta di eseguire leggere erpicature del terreno, in qualche caso anche col solo uso di rastrelli, distribuire il seme ed interrarlo. Questo tipo di intervento, è particolarmente indicato per la realizzazione di prati fioriti.
14. TAGLIO DI TAPPETI ERBOSI
Col termine taglio dei tappeti erbosi si identificano interventi di taglio della vegetazione erbacea che possono essere indicati o definiti con più termini diversi quali “Rasatura di tappeto erboso”, “Sfalcio di banchina stradale”, “Taglio di vegetazione erbacea infestante”, "Taglio tappeto erboso autobloccanti", ecc.
In ogni caso il taglio dei tappeti erbosi va eseguito rispettando tutte le operazioni di seguito descritte che possono così essere raggruppate:
a) pulizia preliminare che comprende:
⋅ Le operazioni preliminari di raccolta ed allontanamento di tutti i rifiuti (carte bottiglie, lattine, ecc.), compresi i sassi più grossi, eventualmente presenti nelle aiuole o in altre superfici da tagliare;
⋅ La raccolta e l'allontanamento delle foglie o di altre parti vegetali (rami, semi, ecc.) eventualmente presenti nell’area interessata dal taglio;
b) Taglio consistente in:
⋅ Taglio dell'erba;
⋅ Lavori di rifinitura del taglio intorno ad alberi ed arbusti (che non devono in alcun modo essere danneggiati), ai cordoli, alle recinzioni, ecc.;
⋅ Il diserbo (chimico o manuale) della vegetazione cresciuta sui marciapiedi, vialetti, aree pavimentate posti all'interno o confinanti con le aree interessate dal taglio dei tappeti erbosi, compresa, quindi, la vegetazione cresciuta tra i cordoli e le pavimentazioni esterne od interne ai tappeti erbosi;
⋅ Eventuale taglio, se presenti, di rovi ed altre piante infestanti;
c) sgombero delle risulte che prevede la raccolta ed il conferimento di tutto il materiale di risulta alle pubbliche discariche autorizzate a spese della Ditta appaltatrice.
Quest'operazione prevede anche la pulizia di marciapiedi, vialetti, ecc. posti all'interno o confinanti con le aree interessate dal taglio di tappeti erbosi dalle risulte del taglio stesso. L'accurata raccolta di tutto il materiale di risulta va sempre eseguita; l'utilizzo di macchine raccoglitrici non esenta la Ditta dalla rifinitura manuale quando necessaria o richiesta dalla Direzione dell’esecuzione.
L'uso di soffiatori è consentito per il concentramento delle risulte, che vanno comunque raccolte.
Sono parte integrante del taglio dei tappeti erbosi e compresi nel prezzo di esecuzione di questo intervento:
d) controllo dell'impianto di irrigazione, se presente. La ditta cioè, oltre ad evitare di danneggiare tutti i componenti dell'impianto di irrigazione durante il taglio dell'erba, dovrà sostituire, a proprie spese, le parti dell'impianto di irrigazione rotte, mal o non funzionanti. In altri termini l'impresa appaltatrice è direttamente responsabile di tutte le rotture e di tutti i mal funzionamenti dell'impianto di irrigazione nella sue parti idrauliche ed elettriche e dovrà intervenire, a suo totale carico, per i ripristini atti a garantire il perfetto funzionamento e la regolare irrigazione delle aree;
e) regolazione dell'impianto di irrigazione che comprende l'apertura e la programmazione dei vari settori all'inizio della stagione vegetativa; la chiusura a fine stagione; la manutenzione continua durante la stagione irrigua con variazione della programmazione dei tempi d’intervento dei singoli settori, se necessaria;
f) il taglio di rami di alberi, arbusti e siepi sporgenti sulla strada o su percorsi di vario genere, sui marciapiedi, verso cartelli segnaletici, giochi e manufatti vari. Oltre al taglio dei rami sono a totale carico della ditta appaltatrice gli oneri di raccolta, ed avviamento di tutto il materiale di risulta alle pubbliche discariche autorizzate;
g) la spollonatura basale (e dei rami presenti sul fusto), fino a 2 m di altezza, degli alberi presenti nell'area;
h) la raccolta e l'allontanamento del materiale (resti vegetali e rifiuti di vario genere) posti in prossimità o “sotto” le siepi, gli arbusti e le piante tappezzanti situati all'interno dell'area interessata dal taglio dei tappeti erbosi.
Se non diversamente specificato da altri documenti di contratto oppure espressamente richiesto o concordato con la Direzione dell’esecuzione, il taglio dei tappeti erbosi va eseguito su ogni singola area (aiuola, giardino, parco, ecc.) in tutte le sue parti - punti da a) a h) -; la mancata o parziale esecuzione di una delle succitate operazioni farà si che l'intero intervento venga considerato non eseguito e quindi non contabilizzato.
Prima dell'esecuzione degli interventi di taglio la Ditta dovrà segnalare l'eventuale presenza di piante danneggiate alla base; se ciò non avverrà la Ditta sarà ritenuta responsabile dei danneggiamenti alla base delle piante che saranno accertati dalla Direzione dell’esecuzione durante l'esecuzione dei lavori previsti.
Nel caso dei prati fioriti il numero di sfalci inizierà quando la maggior parte delle specie ha completato la fioritura e cioè a partire da metà - fine giugno. Lo scopo è di evitare che il terreno venga colonizzato da specie arboree ed arbustive e, soprattutto, da piante infestanti, in particolare dall’Ambrosia.
Sempre nel caso dei prati fioriti potranno essere richieste particolari modalità di taglio quali, ad esempio, tagli primaverili effettuati con altezza di 10–15 cm dal terreno.
15. DISERBO
Il diserbo potrà essere meccanico, eseguito cioè utilizzando particolari macchinari che seccano l'erba (pirodiserbo), chimico oppure, manuale effettuato prevalentemente con l'ausilio di decespugliatore.
Il diserbo chimico è un'operazione tendente ad eliminare tutta la vegetazione (diserbo totale) o solo alcune specie indesiderate (diserbo selettivo) presenti in determinate aree pubbliche (vialetti, aiuole, parchi, campi sportivi, ecc.). Tale forma di diserbo dovrà essere eseguita nel pieno rispetto delle norme o regolamenti nazionali o regionali vigenti ed emanande in materia.
Poiché tale operazione può far sorgere problemi ed arrecare danni di vario tipo, la Ditta incaricata dovrà attenersi scrupolosamente alle indicazioni della Direzione dell’esecuzione, utilizzare prodotti registrati presso il Ministero della Sanità, che siano comunque preventivamente autorizzati dalla Direzione dell’esecuzione, e far eseguire il lavoro da personale specializzato.
L'epoca più opportuna per effettuare l'intervento verrà stabilita dalla Direzione dell’esecuzione in base alle necessità del momento ed al decorso stagionale.
I trattamenti non dovranno essere eseguiti, in base alle caratteristiche del principio attivo utilizzato, con particolari condizioni atmosferiche, in ogni caso mai in presenza di vento. Qualora il vento si levasse durante l'esecuzione del diserbo, questo dovrà essere tempestivamente sospeso e ripetuto in altra data senza che la Ditta possa pretendere ulteriori compensi.
Durante l'attuazione del trattamento la Ditta dovrà fornire al Personale incaricato tutti i mezzi necessari per la sua e l'altrui incolumità, oltre che per rispetto alla legislazione vigente in materia (maschere, guanti, tute, schermi protettivi, ecc.), nonché l'attrezzatura per svolgere al meglio il lavoro, e risponderà di tutti gli eventuali danni arrecati a persone o cose.
L'efficacia del trattamento verrà valutata dalla Direzione dell’esecuzione in base allo scopo prefissato (es. diserbo totale o selettivo) ed al prodotto utilizzato. Qualora l'intervento risulti inefficace, la Ditta dovrà ripeterlo senza alcun ulteriore compenso.
La Ditta dovrà anche comunicare il nome di un responsabile (es. laureato in Scienze Agrarie o Forestali), munito in ogni caso di patentino per l'utilizzo di fitofarmaci, che sarà l'interlocutore della Direzione dell’esecuzione e fornirà a quest'ultima tutte le informazioni richieste.
Nel caso del diserbo manuale, oltre al taglio dell'erba, si dovrà provvedere, se specificatamente indicato dalla Direzione dell’esecuzione, all'estirpazione della stessa utilizzando arnesi idonei (piccone, badile, ecc.).
Tutto il materiale di risulta, e nel caso di diserbo chimico per materiale di risulta si intende anche l'erba disseccata, dovrà essere raccolto e conferito alle PP.DD. autorizzate.
L'esecuzione del diserbo chimico senza gli opportuni DPI e senza rispettare le norme di sicurezza previste, oltre a provvedimenti di tipo contrattuale, determinerà la denuncia all'A.S.L.
16. FORNITURA E MESSA A DIMORA DI PIANTE
Le piante da porre a dimora durante l'esecuzione dei servizi previsti per il Comune di Legnano, dovranno possedere i seguenti requisiti:
1. appartenere alla specie e varietà richieste. Se al momento della fornitura, per mancanza di alcune caratteristiche distintive (foglie, fiori, frutti, ecc.), non fosse possibile stabilire con certezza l’entità botanica della pianta, questa sarà accettata con riserva; la riserva sarà sciolta solo se la verifica risulterà positiva, in caso contrario la Ditta dovrà sostituire a suo completo carico e con le relative garanzie i soggetti appartenenti alle specie o varietà richieste. Nel caso fosse specificato, la Ditta dovrà anche fornire le piante del sesso
richiesto accompagnate da apposito certificato attestante quanto sopra e l’impegno a sostituire l’albero, non corrispondente al sesso stabilito, a suo completo carico, anche oltre il periodo di garanzia se i caratteri distintivi apparissero più tardi;
2. essere sane e rigogliose, esenti da attacchi parassitari (insetti, funghi, virus ecc.); non presentare ferite, scortecciature o strozzature da legatura; la chioma dovrà avere una buona conformazione, essere "piena" e proporzionata al diametro del fusto. La pianta non dovrà pertanto presentare segni di capitozzatura, cioè una evidente discontinuità diametrica tra il fusto ed il ramo con funzione di guida (ramo leader);
3. possedere, in base a quanto richiesto:
⋅ Radici provviste di "pane di terra" con zolla priva di fratture o disseccamenti; prima della messa a dimora l'involucro della zolla dovrà essere tolto e la zolla stessa non dovrà frantumarsi;
⋅ Contenitore di dimensioni e caratteristiche preventivamente concordate; il contenitore andrà ovviamente tolto prima dell'impianto. Asportato il contenitore si dovranno vedere numerosi capillari e piccole radici;
⋅ Radici nude ben distribuite, ricche di barbatelle.
In ogni caso sarà la Direzione dell’esecuzione, sulla base delle caratteristiche sopra esposte, che provvederà alla scelta delle piante in cantiere. Su espressa richiesta della Ditta, la Direzione dell’esecuzione potrà eventualmente operare la scelta in vivaio.
Dopo aver preparato le buche di larghezza e profondità sufficienti a contenere comodamente la zolla le piante saranno collocate a dimora, distanziate tra loro e dai manufatti presenti secondo quanto stabilito dalla Direzione dell’esecuzione, avendo cura che il colletto, dopo la sistemazione del terreno, si trovi a fior di terra e che le radici non siano soggette a condizioni di ristagno di umidità.
Si dovrà inoltre prevedere la realizzazione della xxxxxxx (piccolo bacino di invaso per l'acqua irrigua) e l'ancoraggio degli alberi mediante pali tutori, picchetti e tiranti o altri accorgimenti particolari in base alle indicazioni della Direzione dell’esecuzione I tipi di legacci da utilizzare dovranno essere specifici per la legatura di piante ed essere indicati od approvati dalla Direzione dell’esecuzione.
Nel caso di utilizzo di pali tutori in legno, questi dovranno essere completamente scortecciati.
Per le piantine forestali (piante richieste di limitate dimensioni) si potranno utilizzare come pali tutori delle cannette di bambù di dimensioni proporzionate all'altezza delle piante.
La base del fusto dovrà essere protetta con reti o altri manufatti che verranno, di volta in volta, indicati od approvati dalla Direzione dell’esecuzione. L'altezza del manufatto di protezione della base del fusto dovrà risultare, di norma, di almeno 50 cm.
Sono altresì a totale carico della Ditta tutte le cure colturali (irrigazioni, trattamenti antiparassitari, eliminazione di eventuali polloni basali, ecc.) necessarie a mantenere in perfetto stato sanitario e vegetativo le piante per un anno a partire dalla data d'impianto.
Nel caso venga previsto l'impianto d'irrigazione la Ditta dovrà, nel periodo di garanzia, regolare il funzionamento di tale impianto in modo da garantire alle piante il giusto quantitativo di acqua.
Durante tale periodo la Ditta sarà ritenuta responsabile della morte delle piante, qualunque sia la causa e dovrà provvedere alla loro sostituzione, sostenendone tutti i costi, con altre piante che dovranno possedere tutte le caratteristiche indicate nel presente paragrafo.
La Direzione dell’esecuzione, in ogni caso, in sede di collaudo (certificazione della regolare esecuzione), potrà pretendere la sostituzione delle piante che apparissero sofferenti e poco vitali o, comunque, con caratteristiche peggiori di quelle iniziali.
Se la mortalità delle piante risulterà superiore al 15% di quelle messe a dimora la Ditta, per ogni soggetto morto, oltre al limite percentuale sopra indicato, dovrà oltre che sostituire la pianta, pagare una penale, al netto del ribasso d’asta, stabilita come segue:
⋅ Per alberi con circonferenza del fusto compresa tra 10 e 14 cm € 140,00;
⋅ Per alberi con circonferenza del fusto compresa tra 14 e 18 cm € 230,00;
⋅ Per alberi con circonferenza del fusto compresa tra 18 e 25 cm € 320,00;
⋅ Per alberi con circonferenza del fusto superiore a 25 cm la penale sarà stabilita dalla Direzione dell’esecuzione, in base al valore delle piante richieste, prima della fornitura.
L’importo delle penali verrà decurtato dall’ultimo certificato di pagamento o, in mancanza di capienza di questo, dal deposito cauzionale.
17. CONTROLLO LEGATURA PIANTINE FORESTALI
Il controllo della legatura delle piantine forestali va eseguito in base alle indicazioni della Direzione dell’esecuzione, e consiste nel raddrizzare le cannette storte, sostituire quelle rotte (la cannetta verrà compensata a parte) e nel togliere i legacci e rimetterli in posizione più idonea, in base allo sviluppo delle piantine. I legacci che risultassero ormai inutili vanno tolti e non più sostituiti. La fornitura dei legacci è compresa nel prezzo di esecuzione di quest'operazione.
18. CONTROLLO LEGATURA GIOVANI ALBERI
Il controllo della legatura dei giovani alberi è operazione analoga alla precedente; anche in questo caso vanno sostituiti i pali tutori rotti o non più idonei, che saranno compensati a parte e rifatte le legature in posizione più idonea. La fornitura dei legacci è compresa nel prezzo di esecuzione di quest'operazione.
19. REALIZZAZIONE DI MANUFATTO PER ANCORAGGIO E PROTEZIONE ALBERI
Il manufatto per l’ancoraggio e la protezione dei giovani alberi dovrà essere realizzato, utilizzando pali in legno piallati, torniti ed impregnati a pressione in autoclave, con diametro di 8 cm. (la Direzione dell’esecuzione, in base alla dimensione degli alberi da fornire potrà richiedere pali con diametro diverso). I pali verticali saranno legati tra loro, sempre utilizzando pali in legno piallati, torniti ed impregnati a pressione in autoclave, con diametro di 4 cm, tagliati a metà in senso longitudinale. La Direzione dell’esecuzione, in sede esecutiva dei lavori, fornirà ulteriori indicazioni su come realizzare il manufatto in oggetto.
20. REALIZZAZIONE E MANUTENZIONE AIUOLE FIORITE
Comprende:
⋅ Lavorazione del terreno che consiste nella pulizia preliminare di tutta la superficie interessata dal lavoro e, se necessario, trinciatura della vegetazione presente; la lavorazione meccanica oppure manuale del terreno (fresatura o vangatura) fino ad una profondità di 15–20 cm al fine di rendere soffice il terreno; va, in ogni caso, prevista la rifinitura manuale del lavoro al fine di eseguirlo in modo omogeneo su tutta la superficie interessata; il livellamento del terreno mediante erpicatura o rastrellatura con raccolta e conferimento alle PP.DD. Autorizzate di tutto il materiale di risulta (sassi, radici, resti di vegetazione, ecc.). Intervento che in base alle dimensioni ed alle caratteristiche dell’area andrà, effettuato meccanicamente o manualmente. Va sempre prevista la rifinitura manuale; la fornitura di 30–40 lt di ammendante e 30 – 40 gr di concime per m²; l’estirpazione e sgombero di tutte le piante a fine stagione e loro conferimento alle PP.DD. autorizzate; livellamento del terreno.
⋅ Realizzazione dell’aiuola fiorita che consiste nella fornitura e messa a dimora di piante stagionali da fiore (Tagete, Canna di vetro, Petunia, Begonia, Salvia, ecc.), fornite in vaso 9x9 o simili, ed impiantate in numero di 25 per m². Prima dell’impianto il contenitore dovrà essere tolto e allontanato dall’area di cantiere; l’intervento comprende anche l’irrigazione delle aiuole con 30–40 litri di acqua/m².
⋅ Manutenzione aiuola che comprende le irrigazioni da eseguire ameno con periodicità settimanale utilizzando 30–40 lt/m², distribuendo l’acqua senza causare danni alle piante o al terreno. Se l’aiuola è dotata di impianto di irrigazione la ditta dovrà provvedere alla sua apertura, regolazione e chiusura al fine di irrigare, in modo adeguato, l’aiuola stessa; la sarchiatura o zappettatura, da effettuare almeno ogni 15 giorni, al fine di eliminare tutte le infestanti presenti nell’area dell’aiuola; l’eliminazione delle infestanti può essere
attuata anche mediante la loro estirpazione manuale. Il materiale di risulta va allontanato; la pulizia, da effettuare almeno ogni 15 giorni, per togliere carte ed altri rifiuti, eventualmente presenti nell’aiuola, ed allontanarlo.
⋅ Ripristino e conservazione del terreno. Alla fine del periodo di manutenzione (primi giorni di novembre) tutte le piante stagionali da fiore vanno estirpate, il terreno va nuovamente livellato, in modo da garantirgli un profilo omogeneo, leggermente baulato e ripulito da eventuali rifiuti e resti di vegetazione, di vario tipo presenti. Fino al nuovo impianto (inizio maggio) la ditta dovrà mantenere sempre in ordine il terreno togliendo le piante che dovessero crescere e ripulirlo da eventuali rifiuti. Tutto il materiale di risulta, comprese le piante stagionali da fiore estirpate, dovrà essere raccolto ed avviato alle PP.DD. autorizzate.
21. MANUENZIONE PIANTE AROMATICHE
Per la manutenzione delle piante aromatiche, compresi i soggetti di Berberis spp., collocate in piazza X. Xxxxx valgono, in termini generali, le prescrizioni relative alla manutenzione degli arbusti.
Più in dettaglio, oltre ad effettuare le operazioni previste per la manutenzione degli arbusti si dovrà:
• Sostituire, in base alle richieste ed alle indicazioni della D.L., le piante morte o fortemente deperite o, comunque, con caratteristiche complessive non decorose (le piante utilizzate per la sostituzione verranno compensate a parte);
• Mantenere le piante squadrate ed in forma obbligata come indicato dalla D.L.;
• Ripulire dalle carte e da eventuali altri rifiuti, di qualsiasi tipo, le piante aromatiche e le restanti parti delle aiuole ricoperti da lapillo;
• Mantenere omogenea la distribuzione del lapillo e, se richiesto dalla D.L., provvedere alla sua reintegra se di spessore insufficiente. Anche la fornitura di lapillo verrà compensata a parte.
Tutto il materiale di risulta ed, inoltre, tutti i rifiuti eventualmente presenti nell'area interessata dall'intervento dovranno essere raccolti e smaltiti nel rispetto della legislazione vigente in materia.
22. TAGLIO VEGETAZIONE DEL SOTTOBOSCO
Il taglio della vegetazione del sottobosco comprende:
⋅ Il taglio della vegetazione infestante e cioè, allorché presenti, il taglio dei Rovi, della Vitalba, del Luppolo (edera quando avviluppa in maniera evidente il tronco degli alberi) e di molte piante erbacee che, ricoprendo il terreno, non permettono l'insediamento e lo sviluppo della rinnovazione naturale oppure, come nel caso del Luppolo e della Vitalba, condizionano negativamente l'attività vegetativa degli alberi, soprattutto se giovani e di limitate dimensioni;
⋅ Il taglio di tutti i soggetti di Ailanto (Ailanthus altissima), Ciliegio tardivo (Prunus serotina) e di altre specie arboree ritenute infestanti (Acer negundo), quando presenti, purché di altezza inferiore a 6 metri;
⋅ L’asportazione di tutti i rifiuti e le macerie superficiali eventualmente presenti nell'area interessata dal progetto che dovranno essere raccolti e smaltiti nel rispetto della legislazione vigente in materia. Per rifiuti superficiali si intendono quelli non ricoperti in modo consistente dal terreno e dove non è cresciuta vegetazione di tipo arboreo ed arbustivo. Sono rifiuti o macerie che possono agevolmente essere raccolti manualmente o con l’aiuto di attrezzi molto semplici (pale, forche, pinze, ecc.).
Nell'ambito dei lavori di taglio della vegetazione del sottobosco si dovrà anche eseguire la pulizia degli arbusti, consistente nell'eliminazione delle parti secche di tali piante oppure, su indicazione della Direzione dell’esecuzione il loro diradamento se troppo numerosi oppure aduggianti la rinnovazione (naturale od artificiale) di specie forestali arboree.
ALLEGATO C
PRESCRIZIONI PER
L’ESECUZIONE DEI SERVIZI AL COMUNE DI VILLA CORTESE
1. PRESCRIZIONI PER L’ESECUZIONE DEI LAVORI
Le prescrizioni di seguito indicate stabiliscono le operazioni minime che la ditta appaltatrice dovrà rispettare per la manutenzione del verde pubblico.
Taglio tappeti erbosi
La ditta appaltatrice dovrà effettuare il taglio dei tappeti erbosi, completo di pulizia preliminare e raccolta delle risulte, n. 14 volte nel corso dell’anno, rispettando il programma concordato con la Direzione dell’esecuzione, a taglio ultimato non dovranno essere visibili resti di carte, foglie, bottiglie, ecc. L’intervento di xxxxxx dovrà essere eseguito su tutte le superfici indicate nel computo metrico nell’arco di n. 2 giorni naturali, continui e consecutivi.
La successione delle aree su cui effettuare il taglio dei tappeti erbosi sarà quella indicata dalla Direzione dell’esecuzione all’inizio dei medesimi e rimarrà la stessa per ogni intervento di taglio. La Direzione dell’esecuzione, tuttavia, potrà, in presenza di manifestazioni, festività e ricorrenze, richiedere l’esecuzione del taglio con successione diversa da quella preventivamente concordata.
Il prezzo del taglio dei tappeti erbosi comprende anche il taglio della vegetazione spontanea ricacci di arbusti presenti sulle superfici presenti all'interno delle aree a verde, nonché erbe sui cordoli ed i marciapiedi ed altre superfici pavimentate immediatamente confinanti con le aree a verde (compresa, quindi, la vegetazione cresciuta tra i cordoli e le pavimentazioni esterne od interne ai tappeti erbosi), purché non siano separate da una recinzione chiusa. Qualora non si ottemperi a tutte le suddette prescrizioni operative l’intera area a verde non verrà contabilizzata.
In ogni caso il taglio dei tappeti erbosi va eseguito rispettando tutte le operazioni di seguito descritte che possono così essere raggruppate:
a) pulizia preliminare che comprende:
• Le operazioni preliminari di raccolta ed allontanamento di tutti i rifiuti (carte bottiglie, lattine, ecc.), compresi i sassi più grossi, eventualmente presenti nelle aiuole o in altre superfici da tagliare;
• La raccolta e l'allontanamento delle foglie o di altre parti vegetali (rami, semi, ecc.) eventualmente presenti nell’area interessata dal taglio;
b) taglio consistente in:
• Taglio dell'erba;
• Lavori di rifinitura del taglio intorno ad alberi ed arbusti (che non devono in alcun modo essere danneggiati), ai cordoli, alle recinzioni, ecc.;
• Eventuale taglio, se presenti, di Rovi ed altre piante infestanti;
c) sgombero delle risulte che prevede la raccolta ed il conferimento di tutto il materiale di risulta alle pubbliche discariche autorizzate a spese della Ditta appaltatrice.
Quest'operazione prevede anche la pulizia di marciapiedi, vialetti, ecc. posti all'interno. L'accurata raccolta di tutto il materiale di risulta va sempre eseguita; l'utilizzo di macchine raccoglitrici non esenta la Ditta dalla rifinitura manuale quando necessaria o richiesta dalla Direzione dell’esecuzione. L'uso di soffiatori è consentito per il concentramento delle risulte, che vanno comunque raccolte.
Sono parte integrante del taglio dei tappeti erbosi e compresi nel prezzo di esecuzione di questo intervento:
d) il taglio di rami di alberi, arbusti e siepi sporgenti sulla strada o su percorsi di vario genere, sui marciapiedi, verso cartelli segnaletici, giochi e manufatti vari. Oltre al taglio dei rami sono a totale carico della ditta appaltatrice gli oneri di raccolta, ed avviamento di tutto il materiale di risulta alle pubbliche discariche autorizzate;
e) la spollonatura basale (e dei rami presenti sul fusto), fino a 2 m di altezza, degli alberi presenti nell'area;
f) la raccolta e l'allontanamento del materiale (resti vegetali e rifiuti di vario genere) posti in prossimità o “sotto” le siepi, gli arbusti e le piante tappezzanti situati all'interno dell'area interessata dal taglio dei tappeti erbosi.
Se non diversamente specificato da altri documenti di contratto oppure espressamente richiesto o concordato con la Direzione dell’esecuzione, il taglio dei tappeti erbosi va eseguito su ogni singola area in tutte le sue parti - punti da a) a f); la mancata o parziale esecuzione di una delle succitate operazioni farà si che l'intero intervento venga considerato non eseguito e quindi non contabilizzato.
Prima dell'esecuzione degli interventi di taglio la Ditta dovrà segnalare l'eventuale presenza di piante danneggiate alla base; se ciò non avverrà la Ditta sarà ritenuta responsabile dei danneggiamenti alla base delle piante che saranno accertati dalla Direzione dell’esecuzione durante l'esecuzione dei lavori previsti.
Diserbi
Il diserbo si riferisce sia alle superfici pavimentate (vialetti, aree per il gioco, parcheggi, ecc.) presenti all'interno delle aree a verde e dovrà essere effettuato su tutte le aree indicate nel computo metrico, 2 volte nel corso dell’anno. L’intervento di diserbo dovrà essere eseguito su tutte le superfici indicate nel computo metrico nell’arco di n. 1 giorno, secondo il programma predisposto dalla Direzione dell’esecuzione, la medesima indicherà anche la successione in cui eseguire il diserbo nelle varie aree.
Controllo impianto irrigazione
IL controllo dell'impianto di irrigazione, nelle aree indicate nel computo metrico comprende l'apertura e la programmazione dei vari settori all'inizio della stagione vegetativa; la chiusura a fine stagione; saltuari interventi di controllo e manutenzione durante la stagione irrigua con variazione della programmazione dei tempi d’intervento dei singoli settori, se necessaria a secondo delle indicazioni della Direzione dell’esecuzione.
Manutenzione di arbusti e siepi
Può riguardare anche piante tappezzanti o rampicanti e raggruppa un insieme di operazioni che comprendono:
• Potatura, da eseguire secondo le indicazioni della Direzione dell’esecuzione, col fine di favorire o regolarizzare la fioritura oppure di contenere lo sviluppo o, ancora, di conferire forma particolare alla pianta;
• Zappettatura (sarchiatura) alla base con eliminazione di tutte le piante infestanti, comprese quelle arboree quali i soggetti di Ailanto.
Nel caso si tratti di piante tappezzanti o rampicanti la potatura avrà principalmente lo scopo di non far debordare le piante tappezzanti al di fuori delle aiuole o delle aree a loro destinate e contenere lo sviluppo delle piante rampicanti in modo che non risultino competitive con altre specie vegetali o non creino problemi ai manufatti eventualmente presenti. Anche nel caso delle piante tappezzanti è da prevedere l'eliminazione delle infestanti che potrà avvenire, in base al grado di copertura del suolo, mediante zappettatura od estirpazione.
Per la manutenzione degli arbusti è vietato l'uso di tosasiepi che potranno però, previa autorizzazione della Direzione dell’esecuzione, essere impiegati per la potatura delle piante tappezzanti o rampicanti La manutenzione degli arbusti, come pure quella delle siepi e delle fioriere (di cui ai paragrafi successivi), sarà eseguita nei periodi indicati di volta in volta dalla Direzione dell’esecuzione in base all'andamento climatico, alle caratteristiche delle piante ed ai risultati che si vogliono conseguire.
Riguarda le siepi presenti nel Verde cittadino (costituite da varie specie) e consiste nella potatura della siepe per mantenerla ad un'altezza e con una forma indicate di volta in volta dalla Direzione dell’esecuzione, nella rimonda delle parti secche o ammalate, nell'eliminazione di eventuali piante infestanti (edera, convolvolo, ecc.) e nella zappettatura (sarchiatura) al piede della siepe con asportazione di tutti i rifiuti, sassi ed erbe eventualmente presenti; completa l'intervento la concimazione come nel caso degli arbusti. Particolare cura dovrà essere dedicata all'estirpazione delle piante infestanti appartenenti a specie arboree, soprattutto Ailanto che, si ribadisce, dovranno essere estirpate e non tagliate.
Come sopra riportato la Direzione dell’esecuzione, in sede esecutiva dei lavori, indicherà l'entità del taglio che, in genere, ha lo scopo di riportate la siepe all'altezza precedentemente attribuita (taglio delle parti non o poco lignificate) e va eseguita mediate l'uso di forbici o tosasiepi. Un tipo particolare di intervento di manutenzione delle siepi, da eseguire quando richiesto, è la potatura di ringiovanimento. Quest’operazione prevede un taglio molto intenso (non vanno tagliate solo le parti cresciute dopo l'ultimo taglio od in una - due stagioni vegetative) che va ad interessare le parti legnose delle piante che costituiscono la siepe. Va perciò eseguita utilizzando motoseghe o forbici pneumatiche. Tutto il materiale di risulta dovrà essere raccolto ed avviato alle pubbliche discariche autorizzate a spese della Ditta.