Servizio finanziario Espletamento del servizio di Tesoreria comunale
Comune di Arezzo
Servizio finanziario
Espletamento del servizio di Tesoreria comunale
Documento unico di valutazione dei rischi per eliminare o ridurre al minimo i rischi da interferenze nei contratti d’appalto o d’opera
(ai sensi dell’art. 26, Decr. Leg. 81/08)
Datore di lavoro committente Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxx
Data di emissione | 23.09.2008 | Rif. N° prot. 2008/112954/C.06.3/2007 |
Indice e data delle revisioni | |
1 | 26.09.2012 - prot. n. 2012/099435/C.06.4/2012 |
2 | 21.09.2021 - prot. n. 2021/133675/C.06.2/2021 |
3 | 17.01.2022 - prot. n. 2022/006699/C.06.2/2022 |
4 | 31.05.2022 - prot. n. 2022/079930/C.06.2/2022 |
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INFORMAZIONI SUI RISCHI SPECIFICI ESISTENTI NELL'AMBIENTE DI LAVORO (PER I SOGGETTI ESTERNI DESTINATI AD OPERARE CON CONTRATTO DI APPALTO O CONTRATTO D'OPERA)
Il D.lgs 81/08 all’art. 26 impone al Datore di lavoro (inteso come il committente), in caso di affidamento di lavori, servizi o forniture “ad imprese appaltatrici o a lavoratori autonomi all’interno della propria azienda o di una singola unità produttiva, nonché nell’ambito dell’intero ciclo produttivo dell’azienda”, di fornire agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività.
In questo caso i datori di lavoro interessati dovranno cooperare all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto, coordinando gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell’esecuzione dell’opera complessiva.
Nell’ipotesi di una assenza di interferenze tra dipendenti di più datori di lavoro il committente deve comunque operare come sopra, evidenziando i rischi ambientali cui vengono esposti i lavoratori della ditta appaltatrice.
Il Datore di lavoro committente promuoverà la cooperazione ed il coordinamento sopraccitato, elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per ridurre i rischi derivanti anche da interferenze. Tale documento non si applica ai rischi specifici propri dell’attività dell’impresa appaltatrice e sarà allegato al contratto di appalto o d’opera, va inoltre adeguato in funzione dell’evoluzione dei lavori, servizi e forniture. Deve essere messo a disposizione ai fini della formulazione dell’offerta e costituisce specifica tecnica ai sensi dell’art. 68 e dell’allegato XIII del D.lgs 50/2016.
Nei casi in cui il datore di lavoro non coincide con il committente, il soggetto che affida il contratto redige il documento di valutazione dei rischi da interferenze recante una valutazione ricognitiva dei rischi standard relativi alla tipologia della prestazione che potrebbero potenzialmente derivare dall’esecuzione del contratto. Il soggetto presso il quale deve essere eseguito il contratto, prima dell’inizio dell’esecuzione, integra il predetto documento riferendolo ai rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui verrà espletato l’appalto; l’integrazione, sottoscritta per accettazione dall’esecutore, integra gli atti contrattuali.
Il documento unico di valutazione dei rischi interferenze definitivo sarà costituito dal presente documento preventivo eventualmente modificato ed integrato con le specifiche informazioni relative alle interferenze sulle lavorazioni presentato dalla ditta appaltatrice, o a seguito di esigenze sopravvenute. Difatti la Ditta appaltatrice, prima della stipula del contratto, potrà proporre l’integrazione delle misure di sicurezza previste nel presente documento. Il Datore di lavoro committente potrà modificare e/o integrare il DUVRI prima di allegarlo al contratto.
Il DUVRI è inserito come parte integrante nei documenti della gara di appalto ed è un documento dinamico, che va adeguato in funzione dell’evoluzione dei lavori, dei servizi e delle forniture e che va condiviso, inizialmente e progressivamente, con tutti gli attori coinvolti nell’appalto.
I costi della sicurezza relativi allo specifico appalto, da valutarsi in considerazione della presente valutazione, nell’importo determinato e precisato in sede di gara, non saranno soggetti a ribasso d’asta.
Questo atto quindi è fatto proprio dal Datore di lavoro committente, inteso come il soggetto per conto del quale l’intera opera viene realizzata, indipendentemente da eventuali frazionamenti della sua realizzazione.
Sono contemplate nel presente documento, le misure mutuate dai protocolli condivisi di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro e nei cantieri, come riportati nei vari decreti, in particolare il D.L. 24/2022, calibrate per quanto riguarda le interferenze nei contratti d’appalto o d’opera.
Gli obiettivi dei protocolli sono principalmente due:
- regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro, tenuto conto di quanto emanato dal Ministero della Salute;
- somministrazione di indicazioni operative finalizzate ad ampliare, negli ambienti di lavoro non sanitari, l’efficacia delle misure precauzionali di contenimento adottate per osteggiare l’epidemia di COVID-19.
DESCRIZIONE DELL’ATTIVITÀ OGGETTO DELL’APPALTO
Oggetto dell’appalto: | SERVIZIO DI TESORERIA COMUNALE |
Impresa aggiudicataria: | ……………………………………………………… ……………………………………………………… |
Durata dell’appalto: | CINQUE ANNI CON DECORRENZA DAL 1 GENNAIO 2023 FINO AL 31 DICEMBRE 2027 |
Inizio e fine lavori: | CONTINUATIVO |
Tipologia delle attività: | Il servizio di tesoreria ha per oggetto il complesso delle operazioni inerenti la gestione finanziaria del Comune e in particolare la riscossione delle entrate e il pagamento delle spese facenti capo al Comune di Arezzo, che da ora in avanti verrà denominato Comune, e dal medesimo ordinate, con l'osservanza delle disposizioni contenute nella presente convenzione, nel rispetto delle prescrizioni normative e degli standard stabiliti dall'Agenzia per l'Italia Digitale (AgID). L'istituto di credito, si obbliga altresì a custodire ed amministrare i titoli e i valori di proprietà del Comune, nonché quelli depositati da terzi per cauzione a favore del Comune stesso. L'esazione è pura e semplice, si intende fatta cioè senza l'onere del "non riscosso per riscosso" e senza l'obbligo di esecuzione contro i debitori morosi da parte del Tesoriere, il quale non è tenuto ad intimare atti legali, restando sempre a cura dell'Ente ogni pratica legale ed amministrativa per ottenere l'incasso. Il servizio di tesoreria dovrà essere svolto con l'osservanza della normativa in materia. Il Tesoriere deve, in base alle esigenze dell'Ente, aprire appositi conti tecnici dedicati intestati all'Ente medesimo qualora vi sia la necessità per la riscossione di specifiche entrate. Tali conti dovranno essere gestiti senza oneri a carico dell'Ente. Alla gestione informatizzata di tali conti si applicano le stesse disposizioni previste per la gestione informatica del servizio. Il tesoriere provvede giornalmente ad accreditare sul conto di tesoreria dell'Ente le somme versate sui conti correnti dedicati sopra menzionati. Il Tesoriere si impegna a richiesta del Comune alla fornitura e manutenzione gratuita di POS fisici e mobili (senza limite di numero) in tutti gli uffici e servizi comunali in cui si provvede alla riscossione di entrate oltreché ad attivare tutte le forme di pagamento informatizzate che possono facilitare i pagamenti (internet, sportelli bancomat, ecc…) Su richiesta dell'Ente i POS dovranno essere dotati di software che permetta di gestire le transazioni effettuate con le stesse regole e modalità degli incassi rivenienti dal sistema PagoPA al fine di uniformare le regole di riconciliazione dei pagamenti provenienti da POS fisici e da sistema PagoPA, previsti dal modello I di AgiD e successive modifiche. La riscossione di entrate tramite POS con Pagobancomat e carte di debito sarà effettuata gratuitamente per il Comune e senza oneri aggiuntivi per gli utenti. Per la riscossione di entrate tramite carte di credito il Tesoriere applicherà a carico del Comune una commissione (importo massimo 1,6% a gara il ribasso). |
Il Tesoriere su richiesta dell'Ente, si impegna ad agevolare l'attività di riscossione dell'Ente mettendo a disposizione dei debitori dell'Ente stesso tutti i canali di pagamento agevolato previsti dalla normativa interbancaria e SEPA, quali, ad esempio, servizio Sepa Direct Debit — SDD, nella modalità CORE, nonché tutti i servizi agevolativi disponibili attualmente e successivamente sul nodo dei pagamenti pagoPa, senza oneri a carico dell'Ente e senza oneri per il contribuente/cittadino, tranne quelli eventualmente previsti dal suo rapporto di conto corrente. Per gli incassi gestiti tramite procedure di addebito diretto (SDD), l'eventuale richiesta di rimborso da parte del pagatore nei tempi previsti dal regolamento SEPA comporta per il Tesoriere un pagamento di propria iniziativa a seguito della richiesta da parte della banca del debitore, che l'Ente dovrà prontamente regolarizzare. La Banca, in caso di richiesta di rimborso procederà ad addebitare il conto dell’Ente corrispondendo alla banca del debitore, su richiesta di quest’ultima, gli interessi per il periodo intercorrente tra la data di addebito e quella di riaccredito in conformità a quanto previsto dal Rulebook del Sepa Direct Debit Core. Il Tesoriere si impegna, senza oneri aggiuntivi per l’Ente, ad emettere e gestire n. 1 carta prepagata e 1 carta di credito a favore dell’Ente, utilizzabile nei circuiti Visa e Mastercard. L’informativa relativa ai singoli movimenti deve essere consultabile on line da parte dell’Ente. Il Comune può costituire in deposito presso il Tesoriere - ovvero impiegare in altri investimenti alternativi gestiti dal Tesoriere stesso - le disponibilità per le quali non è obbligatorio l'accentramento presso la Sezione di tesoreria provinciale dello Stato. Tesoriere si obbliga, su espressa richiesta del Comune e senza aggravio di commissioni od oneri a carico di quest'ultimo, alla gestione di pagamenti on line da parte dell'utenza, in conformità delle specifiche tecniche che saranno fornite dal Comune o dal diverso soggetto da esso incaricato. Ogni onere atto a garantire la compatibilità del "portale dei pagamenti" con il sistema informativo del Tesoriere sarà a carico di quest'ultimo. Le operazioni ed i servizi accessori non disciplinati espressamente dalla presente convenzione sono regolati alle più favorevoli condizioni di mercato previste per la clientela. Il Tesoriere si impegna a svolgere il servizio nonché l'elaborazione di tutta la documentazione di cui alla presente convenzione presso i locali nelle immediate adiacenze della sede comunale (entro il perimetro della cinta muraria) che dovranno essere individuati dall'istituto aggiudicatario, previo consenso dell'Amministrazione appaltante. In tale sportello sarà offerto al personale comunale un accesso preferenziale per la gestione delle operazioni di deposito e/o altra natura. Il Tesoriere si impegna, entro il termine perentorio di due mesi dalla stipula della presente convenzione, ad abilitare allo svolgimento del servizio di Tesoreria, oltre ai locali indicati in precedenza, altri sportelli, situati nel territorio del Comune di Arezzo, la cui precisa localizzazione sarà individuata in sede di sottoscrizione della convenzione. In tali sportelli il servizio dovrà essere effettuato in circolarità, ovvero secondo modalità che consentano di evidenziare una numerazione progressiva delle registrazioni di riscossione e pagamento con il rispetto della successione cronologica (a |
gara il numero di sportelli abilitati in aggiunta ai locali indicati al precedente comma).
Il servizio di tesoreria sarà svolto dal Tesoriere secondo un orario di apertura che sia compatibile con l'ordinario orario di apertura degli uffici comunali, e comunque non sia inferiore al normale orario di apertura al pubblico dei principali istituti bancari locali.
Allo scopo di consentire l'accesso agli sportelli di tesoreria anche a soggetti disabili, il tesoriere s'impegna a rimuovere le eventuali barriere architettoniche presenti in tutti gli sportelli in cui è effettuato il servizio, entro sei mesi dalla data di stipula della presente convenzione.
Il Tesoriere mette a disposizione del servizio di tesoreria personale sufficiente per la corretta e snella esecuzione dello stesso, e un referente di grado più elevato di quello del personale esecutivo, al quale l’Ente può rivolgersi per la soluzione immediata di eventuali necessità operative; i nominativi dei dipendenti, come sopra individuati, devono essere comunicati all’Ente.
Il personale addetto al servizio di tesoreria deve essere di provata capacità a svolgere le operazioni richieste e deve tenere nei confronti degli utenti, così come nei confronti del personale dell’Ente, un atteggiamento cortese e disponibile, nonché fornire tutte le informazioni richieste in connessione al servizio di cui trattasi. Il Tesoriere è, pertanto, responsabile, a norma delle vigenti disposizioni, dei requisiti tecnico – professionali e delle condizioni di idoneità del proprio personale al servizio prestato. Il personale è tenuto al segreto d’ufficio su fatti e circostanze di cui sia venuto a conoscenza nell’espletamento dei propri compiti, nel rispetto delle norme sulla riservatezza.
Ogni spesa derivante dall’adeguamento del servizio alle modifiche normative e l’eventuale necessità di creare collegamenti informatici o predisporre qualsiasi altra innovazione tecnologica funzionale al servizio, concordata tra le parti, è effettuata senza oneri per l’Ente.
Nel corso dello svolgimento del contratto, su richiesta dell'Ente, potranno essere sottoscritte convenzioni tra L'Ente e il tesoriere in qualità di Prestatore dei Servizi di Pagamento (PSP) per consentire una riduzione dei costi di commissione a carico dei cittadini per i pagamenti tramite Pago Pa.
DATI IDENTIFICATIVI DEL COMMITTENTE E SEDE OPERATIVA
Ente committente: | Comune di Arezzo | Piazza della Libertà, 1 – 00000 Xxxxxx | |
P.I. 00176820512 | |||
R.S.P.P. | Xxx. Xxxxxxxx Xxxxxxx | ||
Medico competente | Dott.ssa Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxx | ||
Indirizzi delle sedi operative: | 1 | Sportello unico | P.zza Fanfani, 1 – Arezzo |
2 | Polizia Municipale | Via Setteponti 66 – Arezzo | |
3 | Archivio Storico | Via della Fiorandola, 34 – Arezzo | |
4 | Ufficio Edilizia | X.xxx Xxxxxxx, 2 – Arezzo | |
5 | Sede scelta dalla società appaltatrice | ……………………………… | |
Nominativo Datore di lavoro committente dell’appalto o dell’opera: | Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxx | Tel. 0000.000000 | |
Persone di riferimento a cui può rivolgersi la ditta aggiudicataria nelle varie sedi | 1 | …………………… | Tel. …………………. |
2 | …………………… | Tel. …………………. | |
3 | …………………… | Tel. …………………. | |
4 | …………………… | Tel. …………………. |
DATI IDENTIFICATIVI AGGIUDICATARIO
Titolare Ditta appaltatrice | …………………………… | Tel. | |
Resp. gestione del contratto | …………………………… | Tel. | |
Resp. coordinamento del servizio appaltato | …………………………… | Tel. | |
Preposto ai sensi del D.lgs 81/08 e s.m.i. | …………………………… | Tel. |
VERIFICA DELL’IDONEITÀ TECNICO-PROFESSIONALE
L’idoneità professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi che si aggiudicheranno la gara di appalto, sarà verificata in sede di aggiudicazione della gara stessa dalla commissione giudicatrice tramite la documentazione allegata all’offerta economica, secondo le procedure individuate nel bando di gara, come richiesto dall’art. 26 del D.lgs 81/08.
RISCHI SPECIFICI ESISTENTI NELL’AMBIENTE E GESTIONE DELLE EMERGENZE
In base a quanto citato dall’art. 26 comma 1 del D.lgs 81/08, il committente fornisce alla società appaltatrice dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività.
Si riportano di seguito le tipologie di rischio standard individuate in base alle attività svolte. Nel caso in cui le attività si svolgano in ambienti con Datore di Lavoro diverso dal Committente dell’appalto, tale soggetto integra il presente documento riferendolo ai rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui verrà espletato l’appalto.
Si ricorda comunque che il committente non dovrà effettuare nessuna valutazione dei rischi da interferenze durante le attività che si svolgeranno in ambienti che non rientrano nella sua disponibilità giuridica.
Caratteristiche del luogo di lavoro del committente
Le strutture oggetto della presente valutazione di interferenze, sono sede di uffici di varie attività del Comune di Arezzo. Gli edifici si differenziano per essere di proprietà o in affitto, ma la gestione degli impianti di sollevamento vi si effettuerà allo stesso modo.
Gli edifici, nella maggioranza dei casi, risultano essere luoghi ordinari (norma C.E.I. 64-8), tuttavia alcune zone di alcuni di questi, a causa delle elevate quantità di materiale cartaceo (archivi) presente risultano essere a maggior rischio in caso di incendio.
Secondo il D.M. 10/03/98, viste le caratteristiche dei luoghi di lavoro, la destinazione d’uso dei locali, la presenza di alcune zone con alti carichi di incendio, le caratteristiche strutturali, ed il numero di persone presenti, rientrano tra le attività con rischio di incendio basso o medio.
Gli edifici si presentano nella generalità in discreto stato di manutenzione sia dal punto di vista strutturale, che da quello impiantistico.
Rischi presenti nel luogo di lavoro del committente
In riferimento alle strutture in oggetto, luoghi di lavoro del Comune di Arezzo o strutture di proprietà, ed ai Documenti di valutazione dei rischi redatti ai sensi del D.lgs 626/94 e s.m.i. e del Decr. Leg. 81/08, si possono individuare le seguenti categorie di rischio che interessano i dipendenti della ditta appaltatrice per gli ambienti frequentati dal loro personale:
UFFICI:
- Rischio incendio;
- Rischio elettrocuzione.
Il rischio incendio è sempre presente in tutte le attività lavorative. In questo luogo di lavoro si evidenzia principalmente per la presenza di materiale combustibile, la presenza di pubblico che non ha familiarità dei luoghi e la mancanza di impianto segnalazione incendi.
Il rischio relativo all’elettrocuzione è dovuto alla presenza di impianti elettrici realizzati in epoche diverse e sottoposti più volte a manutenzioni periodiche o straordinarie, non sempre dotati delle necessarie certificazioni ed anche ad un utilizzo errato degli impianti stessi da parte degli operatori. Sono comunque installati componenti idonei ed a regola d’arte e non esistono rischi di contatto con parti nude in tensione.
AREE COMUNI E VIE DI FUGA:
- Rischio incendio;
- Rischio elettrocuzione;
- Difficoltà di individuazione dei percorsi di esodo;
- Scivolamento;
- Ostacoli lungo le vie di esodo;
- Barriere architettoniche.
Il rischio incendio per quanto riguarda le aree comuni si evidenzia principalmente per la lunghezza dei percorsi di esodo che non sono protetti contro gli effetti degli incendi, la presenza di pubblico che non ha familiarità dei luoghi e la mancanza di impianto segnalazione incendi.
Il rischio relativo all’elettrocuzione è dovuto alla presenza di impianti elettrici spesso realizzati in epoche diverse e sottoposti più volte a manutenzioni periodiche o straordinarie, o in altri casi di impianti realizzati da più di trenta anni. Inoltre tali impianti elettrici non sono dotati delle necessarie certificazioni e non vi si effettuano le verifiche periodiche, quindi che potrebbero risultare non sicuri.
Sono comunque installati componenti idonei ed a regola d’arte e non sono presenti rischi di contatto con parti nude in tensione.
L’illuminazione di emergenza e la cartellonistica indicante le vie di fuga non sono sempre sufficienti per individuare correttamente i percorsi di esodo.
Il rischio di scivolamento è dovuto alla presenza in alcuni casi di rampe di scale che, per le loro caratteristiche costruttive, non garantiscono totalmente i parametri di sicurezza individuati dalle normative vigenti.
L’accesso e la fruibilità di alcune vie di esodo potrebbero essere rese difficoltose da materiali vari o mobilio posti provvisoriamente all’interno di queste.
L’accesso e la fruibilità di alcuni edifici sono rese difficoltose da alcune barriere architettoniche relative a vie di fuga, ascensori e servizi igienici.
Sicurezza delle aree
La società appaltatrice, nello svolgimento del servizio affidato, è comunque tenuta a segnalare al committente ogni pericolo rilevato riguardante gli ambienti frequentati.
Sarà cura della società appaltatrice, dopo aver avvertito la committenza, procedere alla rimozione del pericolo od all’attuazione di soluzioni provvisorie resesi necessarie, qualora la rimozione immediata non fosse possibile.
NORME DI ESERCIZIO PER RIDURRE LA PROBABILITÀ D’INNESCO DI INCENDIO
Un incendio si innesca per la contemporanea presenza di materiale combustibile (legno, carta, plastica ecc.) e/o infiammabile (alcool, solventi ecc.) e di una fonte di innesco (temperature elevate, arco elettrico, fiamme libere, sigarette ecc.). Quindi per cercare di prevenire gli incendi, si dovrà cercare di ridurre od eliminare le possibili cause di innesco e la quantità dei materiali combustibili/infiammabili.
Divieti per il personale
• è vietato ogni intervento su impianti elettrici e linee del gas, per l’effettuazione di questi si dovrà avvertire l’Ufficio Manutenzione del Comune di Arezzo o dell’ente proprietario dell’immobile;
• è vietata l’installazione di qualsiasi apparecchiatura se non preventivamente autorizzata;
• è vietato ogni intervento su prese, spine e prese multiple, per la loro installazione, modifica o riparazione si dovrà avvertire l’Ufficio Manutenzione o dell’ente proprietario dell’immobile;
• è vietato tenere od usare fiamme libere, fornelli o stufe a gas, stufe elettriche con resistenze in vista, stufe a cherosene, apparecchi ad incandescenza senza protezione;
• è vietato depositare sostanze che possono, per la loro vicinanza, reagire tra di loro provocando incendi e/o esplosioni;
• è vietato utilizzare prodotti per pulizie o solventi infiammabili in prossimità di superfici aventi temperature elevate;
Quantitativi di materiali combustibili ed infiammabili
• i materiali combustibili e facilmente infiammabili in uso nell’ambiente di lavoro, devono essere limitati allo stretto necessario per la normale conduzione dell’attività e tenuti lontano dalle vie di esodo. I quantitativi in eccedenza devono essere tenuti in appositi locali;
• lungo le vie di fuga (corridoi, scale, atri ecc.) non dovranno essere presenti arredi o materiali combustibili;
• i materiali combustibili di scarto o non più utilizzati devono essere allontanati prima possibile dagli ambienti di lavoro;
• nei depositi o magazzini il materiale combustibile deve essere posizionato su scaffali metallici, mantenendo passaggi liberi di almeno 90cm fra uno scaffale e l’altro;
• i materiali infiammabili devono essere tenuti all’interno di appositi armadietti metallici areati segregati;
• i materiali infiammabili e combustibili vanno comunque tenuti lontano da possibili fonti di innesco degli incendi.
Il Datore di lavoro dovrà provvedere affinché nel corso della gestione dei luoghi di lavoro non si alterino le condizioni di sicurezza riguardo l’esercizio dell’attività e l’evacuazione dei locali.
CONSIDERAZIONI DI CARATTERE GENERALE
Cooperazione ed informazioni sui rischi specifici
La cooperazione prevista dal D.lgs 81/08, sarà realizzata dal Datore di lavoro committente tramite la redazione del presente documento e la presenza di preposti a cui l’impresa aggiudicataria potrà sempre far riferimento per qualsiasi problema legato alla sicurezza per lo svolgimento dei propri compiti. Per quanto riguarda le informazioni sui rischi specifici, vengono fornite all’impresa aggiudicataria tramite l’apposito capitolo della presente valutazione dei rischi da interferenze.
Vie di fuga e uscite di sicurezza
La maggior parte delle attività oggetto di appalto saranno svolte presso locali sotto la disponibilità giuridica dell’aggiudicatario.
Per quanto riguarda i servizi effettuati nell’edificio di proprietà dell’ente, l’aggiudicatario deve preventivamente prendere visione delle planimetrie dei locali con l’indicazione delle vie di fuga e della localizzazione dei presidi di emergenza. Tali planimetrie sono affisse all’interno dei luoghi di lavoro.
L’attività oggetto di appalto non deve influire sulla facile percorribilità delle vie di fuga né sull’utilizzo di presidi antincendio o uscite di sicurezza.
Barriere architettoniche – presenza di ostacoli
L’attuazione delle attività in oggetto non deve creare barriere o ostacoli alla percorrenza dei luoghi. La collocazione di attrezzature e di materiali non deve costituire inciampo, così come l’eventuale deposito non deve avvenire presso accessi, passaggi, vie di fuga.
Informazioni sugli impianti esistenti
Le imprese che effettuano la gestione del servizio negli edifici in oggetto, generalmente praticano un utilizzo ordinario degli impianti tecnologici (impianti elettrici, adduzione idrica ecc.) nonché le attrezzature presenti nei locali.
Per quanto riguarda le operazioni negli edifici multipiano, potrà essere utilizzato l’ascensore (ove presente). Difatti in tutti i luoghi di lavoro dove siano presenti ascensori, questi sono controllati periodicamente ed oggetto di regolare manutenzione da parte di ditte specializzate. Quindi il loro utilizzo non comporta particolari pericoli. I dipendenti dell’impresa aggiudicataria dovranno verificare di non superare la portata massima di carico degli ascensori con eventuali materiali da trasportare.
I dipendenti della ditta appaltatrice dovranno essere portati a conoscenza del corretto utilizzo degli impianti e dei loro organi di comando.
Prima di iniziare le prestazioni le imprese incaricate attesteranno di aver preso piena conoscenza delle procedure di utilizzo degli impianti tecnici a loro disposizione, nonché della consistenza dei luoghi su cui effettuare le ispezioni interne.
Presidi antincendio e pronto soccorso
Nelle planimetrie affisse all’interno dei luoghi oggetto del contratto è indicata la posizione dei presidi antincendio e per il pronto soccorso. I dipendenti dell’impresa aggiudicataria, in caso di pericolo o di infortunio, dovranno comunque seguire le procedure contemplate dal proprio piano di emergenza.
I nominativi del personale incaricato della gestione delle emergenze sono indicati nelle tabelle a fianco delle planimetrie di emergenza.
Accesso ai locali e svolgimento degli incarichi
I dipendenti dell’impresa aggiudicataria, dovranno effettuare i compiti loro assegnati negli orari stabiliti nel contratto di affidamento del servizio. Eventuali variazioni di orario dovranno essere tempestivamente comunicate dal committente. Quest’ultimo dovrà inoltre informare correttamente i
propri dipendenti sugli orari, sulle modalità di svolgimento del servizio in oggetto e sulle procedure da adottare per ridurre al minimo i rischi da interferenze (riportate a pag. 19).
L’aggiudicatario dovrà avvertire il personale dell’ente al proprio arrivo, così che quest’ultimo possa verificare la fruibilità degli ambienti e garantire l’allontanamento di eventuali utenti od esterni che potrebbero intralciare le operazioni. Si eviteranno così eventuali rischi di interferenza fra personale di ditte diverse ed anche nei confronti degli utenti (se presenti).
I dipendenti dell’impresa aggiudicataria non dovranno mai accedere ad aree a rischio specifico o locali tecnici. Inoltre dovranno sempre segnalare la presenza di elementi di rischio non noti al committente.
I dipendenti dell’impresa aggiudicataria dovranno esporre l’apposito tesserino di riconoscimento, il quale dovrà contenere anche la data di assunzione.
Inizio lavori
La ditta appaltatrice segnala prima dell’inizio dei lavori qualunque necessità o impedimento correlato all’effettuazione della prestazione in sicurezza.
Sospensione lavori
In caso di inosservanza delle norme in materia di sicurezza o in caso di pericolo imminente per i lavoratori, il committente, potrà ordinare la sospensione dei lavori, disponendone la ripresa solo quando sia di nuovo assicurato il completo rispetto della normativa vigente e siano ripristinate le condizioni di sicurezza e igiene del lavoro.
Installazioni nell’ambito dei luoghi di lavoro
L’acquisto di attrezzature, macchine, apparecchiature, utensili, arredi, sostanze, l’uso di energie, deve essere fatto tenendo conto delle misure generali di tutela (art. 15 del D.lgs 81/08), richiedendo al costruttore/fornitore, la marcatura CE, la dichiarazione di conformità alle norme vigenti in materia di sicurezza e prevenzione, la compatibilità elettromagnetica e le schede di sicurezza.
L’ubicazione e le caratteristiche delle apparecchiature, materiali e sostanze deve essere compatibile con i locali ove questi saranno posizionati.
Subappalto delle lavorazioni
È vietato subappaltare, anche temporaneamente, in tutto o in parte, il servizio oggetto della presente convenzione.
Individuazione del Preposto
Nell’ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto, i datori di lavoro appaltatori o subappaltatori devono indicare espressamente al committente il personale che svolge la funzione di preposto ai sensi del D.lgs 81/08 e s.m.i.
Contenimento della diffusione del COVID-19
Per tale scopo saranno adottate le misure organizzative e di sicurezza dettate dai protocolli condivisi di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid- 19 negli ambienti di lavoro e nei cantieri, oltre alle misure indicate dalle Ordinanze della Regione Toscana in materia di sicurezza del lavoro.
Il proseguimento delle attività lavorative può avvenire solamente in presenza di condizioni che garantiscano, alle persone che lavorano, adatti livelli di protezione. Le indicazioni operative di contenimento della diffusione per l’appalto in oggetto, sono riportate dalla pag. 20.
COORDINAMENTO DELLE FASI LAVORATIVE
Si stabilisce che non potrà essere iniziata alcuna operazione da parte dell’impresa appaltatrice, se non a seguito di avvenuta presa visione del presente documento firmato dal Responsabile di Gestione del Contratto e dal Datore di lavoro della Direzione Committente.
Eventuali inosservanze delle procedure di sicurezza che possano dar luogo ad un pericolo grave ed immediato, daranno il diritto alla Stazione Appaltante di interrompere immediatamente il servizio. Si stabilisce inoltre che il responsabile di sede e l’incaricato della ditta appaltatrice per il coordinamento del servizio affidato in appalto, potranno interromperlo, temporaneamente, qualora ritenessero nel prosieguo delle attività che le medesime, anche per sopraggiunte nuove interferenze, non fossero più da considerarsi sicure.
Nell’ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto, il personale occupato dall’impresa appaltatrice deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro. I lavoratori sono tenuti ad esporre detta tessera di riconoscimento (art. 26 D.lgs 81/08).
INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA
Di seguito saranno individuati i rischi significativi legati alle interferenze relative all’attività in oggetto. Sarà inoltre valutato il grado di pericolosità di ciascun rischio.
Matrice per il calcolo della stima del rischio:
Lieve | Moderato | Grave | |
Improbabile | Rischio molto basso | Rischio molto basso | Rischio alto |
Poco probabile | Xxxxxxx molto basso | Rischio medio | Rischio molto alto |
Xxxxxxxxx | Xxxxxxx basso | Rischio alto | Rischio molto alto |
Molto probabile | Rischio basso | Rischio molto alto | Rischio molto alto |
Gravità del rischio da interferenza
Probabilità che si verifichi una interferenza
Identificazione dell’accettabilità, tollerabilità e non accettabilità dei livelli di rischio
Categoria di rischio | Valutazione tollerabilità |
Molto basso | Accettabile (rischio insignificante o per le caratteristiche proprie od in seguito all’applicazione delle misure di sicurezza previste) |
Basso | Rischi che possono risultare tollerabili (solamente se si applicano le misure per la riduzione del rischio previste nella valutazione del rischio, altrimenti il rischio rimane non accettabile) |
Medio | |
Alto | |
Molto alto | Non accettabile (rischio che, a prescindere dai vantaggi ottenibili, di fatto vieta di svolgere il lavoro) |
Quando il livello di rischio supera il rischio accettabile preventivamente stabilito, si dovranno attuare misure per la riduzione di questo. Tali misure potranno essere di riduzione della probabilità di accadimento (preventive) e/o di mitigazione delle eventuali conseguenze (protettive).
Scala dell’indice della probabilità di accadimento degli eventi:
Improbabile (I) | Le lavorazioni si svolgono in un’area confinata o transennata dove opera una sola impresa o un singolo lavoratore autonomo. In quell’area non sono previste altre attività oltre a quella in corso. |
Poco probabile (PP) | Una sola impresa o un singolo lavoratore autonomo sta lavorando in una propria area osservando una distanza di sicurezza da un’altra area occupata da terzi. |
Probabile (P) | Più imprese o lavoratori autonomi devono intervenire sequenzialmente (in tempi diversi) nella stessa area per portare a termine un’opera nel suo complesso. |
Molto probabile (MP) | Più imprese o lavoratori autonomi operano nella stessa area per portare a termine un’opera nel suo complesso. |
Scala dell’indice del danno potenziale:
Lieve (L) | Una impresa o un singolo lavoratore autonomo utilizzano attrezzature manuali ed operano in condizioni di scarsa pericolosità. |
Moderato (M) | Una impresa o un singolo lavoratore autonomo utilizzano attrezzature manuali ed operano in condizioni di media pericolosità. |
Grave (G) | Una impresa o un singolo lavoratore autonomo introducono rischi tali da obbligare terzi a predisporre misure di protezione collettiva o ad utilizzare D.P.I. |
RISCHIO ELETTRICO
Tipologia di rischio interferenziale Rischi legati alla presenza di impianti elettrici sia esterni che interni. Questi sono costituiti da quadri, linee e impianti sotto tensione (illuminazione e forza motrice, antintrusione, trasmissione dati ecc.). Tali impianti non sono sempre facilmente individuabili e non sono tutti dotati delle necessarie certificazioni e verifiche periodiche, potrebbero quindi risultare pericolosi. Possibile presenza di dipendenti del committente, utenti. | Stima del rischio | ||
P | M | Rischio alto | |
Misure preventive da adottare da parte dell’appaltatore Se le lavorazioni interferissero con parti di impianti (considerati sempre sotto tensione) in maniera da configurare possibili situazioni di pericolo, a giudizio del preposto dell’impresa appaltatrice, la lavorazione verrà sospesa nella zona interessata dall’interferenza e se ne informerà immediatamente il committente. | |||
Misure preventive da adottare da parte del committente Informare la società appaltatrice riguardo i rischi standard legati alla presenza degli impianti. | |||
Misure preventive da adottare da parte del datore di lavoro del luogo di lavoro interessato Verificare la non interferenza di impianti elettrici con i lavori o determinarne la non pericolosità, integrando le informazioni da dare alla ditta appaltatrice riferendosi ai rischi specifici presenti nei luoghi di lavoro (se necessario). Il Datore di lavoro provvede alla manutenzione degli impianti di propria competenza ed attua le verifiche previste dalla normativa vigente. |
RISCHIO GESTIONALE
Tipologia di rischio interferenziale Rischi legati alla mancanza di informazione e formazione dei lavoratori di entrambe le società riguardo ai rischi che potrebbero nascere dalle possibili interferenze lavorative. Mancata conoscenza delle reciproche attività. | Stima del rischio | ||
PP | M | Rischio medio | |
Misure preventive da adottare da parte dell’appaltatore La società appaltatrice deve: - informare i propri dipendenti riguardo ai rischi esistenti e sulle modalità operative da seguire per rispettare la normativa in materia di sicurezza in relazione alla particolare attività svolta; - prendere visione della particolarità del luogo di svolgimento delle operazioni, disponendo gli accorgimenti necessari alla loro esecuzione in sicurezza, tenuto conto della natura dei lavori da effettuare; - mantenere in perfetta efficienza le attrezzature e gli automezzi di cui dispone; - svolgere la propria attività evitando di creare difficoltà ai presenti; in caso di particolari problemi di svolgimento dei compiti informare il committente; - far indossare l’apposito tesserino di riconoscimento ai propri dipendenti. | |||
Misure preventive da adottare da parte del committente Il committente tramite i suoi preposti sorveglia l’attività lavorativa non interferendo con essa né con l’area interessata dagli interventi. | |||
Misure preventive da adottare da parte del datore di lavoro del luogo di lavoro interessato Il Datore di lavoro, oltre alla normale attività di formazione ed informazione del proprio personale richiesta per legge, dovrà, in accordo con il committente, programmare un ciclo di informazione dei propri dipendenti riguardante le attività oggetto dell’appalto, le modalità di svolgimento e le misure preventive per evitare danni dovuti alle attività medesime. Tale formazione dovrà essere comprensiva delle procedure indicate a pagina 18. |
RISCHIO LEGATO ALLA PRESENZA DI ALTRE IMPRESE
Tipologia di rischio interferenziale È possibile che più imprese operino nello stesso luogo di lavoro (ad esempio in caso di manutenzioni strutturali, impiantistiche ecc.). Possibile sovrapposizione di attività tra i lavoratori delle varie imprese. | Stima del rischio | ||
P | DL | Rischio basso | |
Misure preventive da adottare da parte dell’appaltatore La società appaltatrice dovrà stabilire al momento con il committente e gli altri datori di lavoro eventuali misure necessarie ad evitare interferenze reciproche. Tali misure dovranno far parte della presente valutazione. | |||
Misure preventive da adottare da parte del committente Il committente organizza i lavori in maniera tale da non generare sovrapposizioni. | |||
Misure preventive da adottare da parte del datore di lavoro del luogo di lavoro interessato Informa prontamente il committente nel caso si dovessero verificare situazioni che comportino ulteriori rischi interferenziali non precedentemente individuati, così da poter mettere in atto ogni accorgimento e procedura atta ad evitare ulteriori rischi. |
RISCHIO LEGATO ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE
Tipologia di rischio interferenziale Rischi legati alla mancanza di conoscenza del piano di emergenza o della sua applicazione durante la presenza di dipendenti dell’aggiudicatario nel luogo di lavoro del committente. Possibile causa di infortuni degli utenti o di dipendenti del committente. | Stima del rischio | ||
P | M | Rischio alto | |
Misure preventive da adottare da parte dell’appaltatore La società appaltatrice informa il responsabile della sede esaminata della propria presenza. La società appaltatrice ha i seguenti obblighi: - non parcheggiare i mezzi in zone che ostruiscano il deflusso verso i luoghi sicuri all’esterno dei fabbricati; - non ingombrare passaggi, corridoi, uscite di sicurezza, estintori e idranti; - seguire le istruzioni del gestore dell’emergenza in caso di pericolo; - se in caso di emergenza non sono presenti dipendenti del committente si dovranno comunque seguire le indicazioni riportate sulle schede di emergenza affisse. | |||
Misure preventive da adottare da parte del committente Il committente mette a disposizione il piano di emergenza e pronto soccorso degli ambienti frequentati dai dipendenti della ditta. | |||
Misure preventive da adottare da parte del datore di lavoro del luogo di lavoro interessato Nel caso l’intervento si debba svolgere in luoghi di lavoro ed in fasce orarie in cui siano presenti dipendenti, il Datore di lavoro dovrà tenere conto della presenza dei lavoratori della ditta appaltatrice in caso di emergenza. |
RISCHIO LEGATO AGLI AMBIENTI DI LAVORO
Tipologia di rischio interferenziale Rischi legati alle carenze dei luoghi di lavoro circa il rispetto delle normative in materia di sicurezza e igiene. Infortuni sia a dipendenti che utenti esterni. | Stima del rischio | ||
P | M | Rischio alto | |
Misure preventive da adottare da parte dell’appaltatore La società appaltatrice ha i seguenti obblighi: - di non accedere ad aree particolari (ad esempio locali tecnici); - di rispettare la segnaletica di sicurezza affissa all’interno dei luoghi di lavoro (se presente); - di impiegare macchine, attrezzi e utensili rispondenti alle vigenti norme di legge; - divieto di rimuovere qualsiasi elemento di protezione mobile (parapetti, grate, fermapiedi ecc.); - obbligo di riferire circa situazioni di potenziale pericolo emerse durante l’esecuzione della prestazione. | |||
Misure preventive da adottare da parte del committente Fornisce alla ditta appaltatrice le necessarie informazioni generali sulla sicurezza degli ambienti. | |||
Misure preventive da adottare da parte del datore di lavoro del luogo di lavoro interessato Informa prontamente il committente nel caso si dovessero verificare situazioni che comportino ulteriori rischi interferenziali non precedentemente individuati, così da poter mettere in atto ogni accorgimento e procedura atta ad evitare ulteriori rischi. |
RISCHIO LEGATO ALLA DIFFUSIONE DEL VIRUS COVID-19
Tipologia di rischio interferenziale Rischi legati alla concomitanza della presenza delle lavorazioni con altre attività lavorative o con la presenza di pubblico. Possibile presenza di dipendenti del committente o utenti. | Stima del rischio | ||
P | DL | Rischio medio | |
Misure preventive da adottare da parte dell’appaltatore Tutti i lavoratori saranno istruiti sulle procedure di lavoro corrette per la prevenzione del contagio e sulle istruzioni operative predisposte del committente. Tutti i lavoratori saranno dotati dei D.P.I. anti-contagio e delle soluzioni per l’igienizzazione delle mani. | |||
Misure preventive da adottare da parte del committente Il committente, informerà l’affidatario delle istruzioni operative predisposte nel caso si debba accedere ai luoghi di lavoro dell’ente e metterà a disposizione all’ingresso, gel per l’igienizzazione delle mani. | |||
Misure preventive da adottare da parte del datore di lavoro del luogo di lavoro interessato Verrà informato dal Committente in caso di necessità, così da potersi coordinare con l’affidatario. |
RISCHIO LEGATO ALLA PRESENZA DI AGENTI CHIMICI E FISICI
Non si sono riscontrati, per le operazioni oggetto di appalto, particolari rischi da interferenze legati ad agenti chimici o di natura fisica (rumore, vibrazioni ecc.).
Nel caso che in un luogo di lavoro si dovessero venire a creare situazioni di rischio legate ai rischi sopra descritti, il committente informerà la società appaltatrice riguardo l’eventuale presenza di situazioni pericolose, come ad esempio di fonti di rumore che superano i livelli minimi di azione.
MISURE DI PREVENZIONE PER I DIPENDENTI DEI VARI DATORI DI LAVORO INTERESSATI
Il Datore di lavoro del personale impiegato in ciascun luogo di lavoro oggetto dell’appalto, dovrà informare il proprio personale riguardo ai rischi che si vengono a creare a seguito dello svolgimento dei compiti legati all’appalto in oggetto.
Nello specifico del presente appalto si configurano principalmente, per i dipendenti sopracitati, rischi legati alle operazioni di assistenza hardware effettuate negli stabili oggetto del presente appalto.
I dipendenti dovranno essere informati e conseguentemente dovranno attenersi alle indicazioni operative di seguito riportate, così da poter completare le azioni di prevenzione e protezione delle interferenze previste nel presente documento.
Procedure operative per i dipendenti dell’Ente
In caso le attività lavorative si svolgano in concomitanza delle attività oggetto del presente documento, i dipendenti dovranno seguire le presenti indicazioni:
- astenersi dal passare attraverso le zone interessate dagli interventi della ditta appaltatrice;
- fare attenzione ad eventuali oggetti lasciati nelle zone oggetto di intervento che potrebbero creare inciampo (scatole, cassette, attrezzature ecc.);
- evitare di prendere parte a tali operazioni ed evitare di utilizzare qualsiasi tipo di attrezzatura;
- prestare sempre particolare cautela in presenza dei dipendenti dell’impresa aggiudicataria, indossare la mascherina e mantenere sempre la distanza di sicurezza di un metro;
- durante le eventuali operazioni con utilizzo di prodotti chimici, i dipendenti non dovranno transitare e/o sostare in prossimità, almeno fino al ripristino delle condizioni ordinarie;
- nel caso i dipendenti della ditta aggiudicataria abbiamo qualsiasi necessità, metterli in contatto con il personale dell’Ufficio manutenzione dell’ente.
INTEGRAZIONE DELLE MISURE PER IL CONTRASTO E IL CONTENIMENTO DELLA DIFFUSIONE DEL VIRUS COVID-19 NEGLI AMBIENTI DI LAVORO
Presenza di rischio biologico SARS COV 2 (covid-19)
Per lo svolgimento delle attività affidate dalla committenza, le misure adottate per prevenire, proteggere e contenere il virus sono così riassunte:
- Sarà data informazione ai dipendenti della ditta affidataria circa le corrette modalità di comportamento consegnando e/o affiggendo nei luoghi maggiormente visibili della propria sede aziendale, appositi dépliant informativi, riportati anche nel seguente documento agli allegati successivi;
- I dipendenti della ditta affidataria dovranno accedere dotati di mascherine la cui tipologia corrisponde alle indicazioni dell’Autorità Sanitaria e che verranno utilizzate in conformità a quanto previsto dalle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità;
- I lavoratori della ditta affidataria lavoreranno principalmente in fasi dove non sia necessaria la presenza di altro personale di supporto, ad adeguate distanze. Qualora la lavorazione da eseguire imponga di lavorare a distanza interpersonale minore di 1 metro, essi dovranno provvedere all’uso delle mascherine e altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, ecc.) conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie;
- Si dovrà rispettare il divieto dell’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, oltre alla possibilità di mantenere le distanze minime prescritte tra gli operatori;
- Nel luogo di lavoro del committente si potranno utilizzare i mezzi detergenti per il lavaggio delle mani (prodotti specifici o sapone) e/o altri gel per la disinfezione delle mani;
- I dipendenti della ditta affidataria, prima dell’accesso al luogo di lavoro del committente, potranno essere sottoposti al controllo della temperatura corporea. Se tale temperatura risulterà superiore ai 37.5°C, non sarà consentito l’accesso. La rilevazione in tempo reale della temperatura corporea costituisce un trattamento di dati personali e, pertanto, deve avvenire ai sensi della disciplina privacy vigente. Verrà rilevata la temperatura e non sarà registrato il dato acquisto.
- I dipendenti della ditta affidataria dovranno comunicare il loro arrivo al luogo di lavoro del committente telefonicamente, così che il personale possa verificare che non vi sia pubblico o altre cause che possano aumentare il rischio di contagio.
INFORMAZIONE AL CORRETTO UTILIZZO DELLE MASCHERINE
Il lavoratore dovrà farne uso esclusivamente personale e di non cedere la maschera a terzi, né al lavoro né fuori dal lavoro, in nessun caso e per nessun periodo di tempo, nemmeno il più breve.
La buona conservazione della maschera, dal momento della consegna, è esclusiva responsabilità del lavoratore che la riceve.
Il lavoratore dovrà segnalare immediatamente al Datore di Xxxxxx o suo delegato ogni deterioramento della maschera che possa renderla non efficace. Richiederà una nuova maschera se essa si presenterà: rotta, danneggiata, inutilizzabile, internamente sporca, potenzialmente contaminata o indossata da altre persone. Se non si presenta nessuno di questi casi, ne chiederà la sostituzione quando, una volta indossata, la respirazione dovesse essere difficoltosa (segno della saturazione del filtro della maschera).
Secondo Il vademecum dell’Oms:
1. Prima di indossare una mascherina, pulire le mani con un disinfettante a base di alcol o con acqua e sapone.
2. Nel coprire la bocca e il naso, assicurarsi che non vi siano spazi tra il viso e la mascherina, facendo in modo che quest’ultima copra fin sotto il mento.
3. Evitare di toccare la mascherina mentre la si utilizza e, se necessario farlo, pulire prima le mani con un detergente a base di alcool o acqua e sapone.
4. Sostituire la mascherina con una nuova non appena è umida e non riutilizzare quelle monouso.
5. Per togliere la mascherina, rimuoverla da dietro e non toccare la parte anteriore del dispositivo.
6. Dopo averla tolta, buttarla immediatamente in un contenitore chiuso e pulire in modo adeguato le mani.
Di seguito le istruzioni per indossare la maschera:
COMPORTAMENTI DA TENERE DA COLORO CHE ACCEDONO AGLI AMBIENTI DI LAVORO
HAI LA FEBBRE OLTRE 37,5 O ALTRI SINTOMI INFLUENZALI?
✓ RIMANI A CASA
✓ CHAMA IL MEDICO DI FAMIGLIA O L’AUTORITA’ SANITARIA AL NUMERO A.S.L. 055.9077777
HAI SINTOMI DI INFLUENZA? NEGLI ULTIMI 14 GIORNI SEI STATO A CONTATTO CON PERSONE POSITIVE?
✓ NON PUOI ENTRARE IN AZIENDA
✓ INFORMA IL TUO MEDICO O L’AUTORITA’ SANITARIA AL NUMERO A.S.L. 055.9077777
✓ RIMANI A CASA
MENTRE XXXX LAVORANDO, SENTI DI AVERE SINTOMI INFLUENZALI?
✓ INFORMA IMMEDIATAMENTE IL TUO RESPONSABILE / IL TUO TITOLARE, IL QUALE ATTUERA’ I PROTOCOLLI DI SICUREZZA
✓ MANTIENITI DISTANTE DALLE ALTRE PERSONE PRESENTI IN AZIENDA, POSSIBILMENTE IN LOCALE A SE E CON MASCHERINA
IN AZIENDA DEVI RISPETTARE LE REGOLE DI SICUREZZA PREVISTE DALLE AUTORITA’ E DALL’AZIENDA
✓ DISTANZA DI SICUREZZA DALLE ALTRE PERSONE (ALMENO 1 METRO)
✓ CORRETTO E FREQUENTE LAVAGGIO DELLE MANI (leggi le istruzioni affisse in bagno vicino al lavabo), EVITARE DI TOCCARSI BOCCA, NASO, OCCHI
✓ SEGUIRE I CORRETTI COMPORTAMENTI DI IGIENE
INFORMAZIONI PER I LAVORATORI
• Il lavoratore ha l’obbligo di restare a casa con febbre oltre 37,5°C. In presenza di febbre (oltre i 37,5°C) o altri sintomi influenzali vi è l’obbligo di rimanere al proprio domicilio e di chiamare il proprio medico di famiglia e l'autorità sanitaria.
• Il lavoratore ha l’obbligo di non poter entrare o permanere nel proprio luogo di lavoro, e di doverlo dichiarare tempestivamente laddove, anche successivamente all’ingresso, sussistano le condizioni di pericolo: sintomi di influenza, temperatura, provenienza da zone a rischio o contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti, etc.
• Il lavoratore si impegna a rispettare tutte le disposizioni delle Autorità e del Datore di lavoro nel fare accesso nel proprio luogo di lavoro. In particolare: mantenere la distanza di sicurezza, osservare le regole di igiene delle mani e tenere comportamenti corretti sul piano dell’igiene.
• Il lavoratore si impegna a informare tempestivamente e responsabilmente il Datore di lavoro della presenza di qualsiasi sintomo influenzale durante l'espletamento della prestazione lavorativa, avendo cura di rimanere ad adeguata distanza dalle persone presenti.
MISURE IGIENICO-SANITARIE
1. lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani;
2. evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;
3. evitare abbracci e strette di mano;
4. mantenimento, nei contatti sociali, di una distanza interpersonale di almeno un metro;
5. praticare l’igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie);
6. evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare durante l’attività sportiva;
7. non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;
8. coprirsi bocca e xxxx se si starnutisce o tossisce;
9. non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;
10. pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;
11. è fortemente raccomandato in tutti i contatti sociali, utilizzare protezioni delle vie respiratorie come misura aggiuntiva alle altre misure di protezione individuale igienico-sanitarie.
LINEE GUIDA GENERALI PER L’ACCESSO E LO SVOLGIMENTO DEI PROPRI INCARICHI NEI LUOGHI DI LAVORO COMUNALI
• L’accesso ai locali dovrà essere possibile solo dall’ingresso principale.
• A tutte le persone che accedono ai locali è fortemente consigliato avere mascherina protettiva. Al loro ingresso, troveranno a loro disposizione gel igienizzante.
• Si dovrà sempre mantenere la distanza di almeno un metro dalle altre persone.
• Chiunque acceda al locale (sia ditta affidataria, utente, fornitore ecc.), potrà essere sottoposto alla misurazione della temperatura. Vi sarà un locale dove far accomodare le persone che abbiano temperatura superiore a 37,5°C in attesa delle informazioni del medico di famiglia dell’isolato o dell’operatore del numero messo a disposizione dall’A.S.L. Toscana Sud-Est (055.9077777) su come comportarsi per la sua gestione.
• Durante lo svolgimento dei propri incarichi, si dovranno mantenere aperte le finestre dei locali.
• Ingresso ed uscita dallo stabile, sono quando possibile, su percorsi diversificati. Seguire le indicazioni dei dipendenti del luogo di lavoro per individuare l’uscita.
• Quando si accede al luogo di lavoro si dovranno comunque seguire le indicazioni di sicurezza aziendali.
• A tutti è fortemente consigliato avere indosso le mascherine, oltre ai DPI richiesti per la prestazione da svolgere.
• È sempre consigliato mantenere una distanza interpersonale di almeno 1 metro.
• Il lavaggio frequente delle mani e la frequente aerazione dei locali sono misure fortemente raccomandate.
• Nel caso un lavoratore sviluppi febbre e sintomi di infezione respiratoria durante l’orario di lavoro, lo dovrà dichiarare immediatamente al proprio Datore di lavoro ed al referente del luogo di lavoro del committente.
• Si dovrà procedere immediatamente al suo isolamento e ad avvertire le autorità sanitarie competenti al numero messo a disposizione dall’A.S.L. Toscana Sud-Est (055.9077777).
• Si dovrà collaborare con le autorità sanitarie per l’individuazione dei contatti stretti della persona positiva in azienda.
• Il lavoratore isolato, se già non lo fosse, dovrà essere fornito di mascherina.
SCHEDA INFORMATIVA RELATIVA ALL’INTERVENTO
Il Datore di lavoro della ditta appaltatrice, compilando correttamente la scheda di seguito riportata, potrà fornire tutte le informazioni circa i rischi e le cautele che connotano il lavoro da eseguire. Il Datore di lavoro della ditta appaltatrice dovrà comunque attivarsi anche autonomamente per consentire ai propri dipendenti di lavorare in condizioni di sicurezza ed in conformità alle disposizioni normative di prevenzione. I Datori di lavoro dovranno cooperare per eliminare le possibili interferenze fra le attività, adottando quegli accorgimenti precauzionali che garantiscano le migliori condizioni di sicurezza.
Tipologia di intervento | SERVIZIO DI TESORERIA COMUNALE | |
Dati della ditta incaricata | ||
Resp. gestione del contratto | n. tel.: | |
Resp. coordinamento del servizio appaltato | n. tel.: | |
Tipologie di rischio legate alle attività operative della ditta appaltatrice | ||
Misure di cautela ed interventi proposti dal Datore di lavoro della ditta appaltatrice per eliminare i rischi di interferenza | ||
DPI utilizzati dai dipendenti della ditta appaltatrice | ||
Attrezzature particolari utilizzate dalla ditta appaltatrice |
COSTI DELLA SICUREZZA
I costi della sicurezza vanno valutati a parte, basandosi sulle indicazioni del presente documento. Tali costi, nell’importo determinato e precisato in sede di gara, non sono soggetti a ribasso d’asta e riguarderanno tutte quelle misure preventive e protettive necessarie per l’eliminazione o la riduzione dei rischi interferenti individuate nel presente documento.
I costi della sicurezza dovranno essere calcolati indicativamente sulle seguenti voci (se presenti), relative all’eliminazione dei rischi da interferenze, compatibilmente a quanto indicato all’art. 7 del
D.P.R. 222/03:
- Apprestamenti (ponteggi, trabattelli ecc.);
- Misure preventive e protettive e D.P.I.;
- Impianti necessari (antincendio, scariche atmosferiche ecc.);
- Segnaletica di sicurezza, presidi pronto soccorso ecc.;
- Procedure previste per motivi di sicurezza;
- Sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti;
- Misure di coordinamento relative all’uso comune di apprestamenti, attrezzature, mezzi ecc.
I costi della sicurezza dovranno essere addebitati correttamente ad ogni appaltatore (se ve ne sarà presente più di uno) in modo separato e specifico. La loro stima dovrà essere congrua, analitica per voci singole, a corpo o a misura, riferita ad elenchi prezzi standard o specializzati.
STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA
I costi della sicurezza sono stati valutati sulla base delle necessità emerse dalla presente valutazione dei rischi da interferenze. Questi dovranno essere tenuti distinti dall’importo a base d’asta e non sono soggetti a ribasso.
La maggior parte dei potenziali rischi evidenziati nel presente documento è eliminabile o riducibile al minimo mediante procedure gestionali che scandiscano le fasi operative dell’ingresso dei dipendenti della ditta appaltatrice nel luogo di lavoro della ditta appaltante. Tali procedure sono state affrontate nei paragrafi precedenti.
Per completare una strategia di prevenzione e protezione mirata ad eliminare o ridurre al minimo tutti i rischi dovuti alle interferenze, si dovrà puntare sulla realizzazione delle misure di seguito elencate, delle quali è stato stimato il relativo costo.
I COSTI DELLA SICUREZZA SONO RIPORTATI IN CALCE AL PRESENTE DOCUMENTO
L’EVACUAZIONE DI EMERGENZA
Generalità
Il Piano di Emergenza rappresenta lo strumento che dovrà consentire di organizzare e guidare i comportamenti delle persone presenti nei singoli luoghi. Il piano obbliga quanti lo osservano o lo fanno osservare a mettere in atto misure di reazione idonee, comportamenti e attività programmate in funzione degli scenari d’emergenza ragionevolmente prevedibili.
L’esistenza di un piano d’azione programmato consente di agire con una serie di scelte che il soggetto consapevole dell’emergenza in atto, potrà valutare rapidamente per promuovere contromisure adeguate, il suo fine è la salvaguardia dell’integrità fisica delle persone e la limitazione dei danni alle cose.
Nel luogo di lavoro in oggetto, le procedure di emergenza in caso di pericolo sono riportate nel Piano di Emergenza e Pronto soccorso ed Evacuazione (redatto ai sensi del D.M. 10.03.1998 e Decr. Leg. 81/08) al quale il Datore di lavoro committente deve fare riferimento.
Per le operazioni che si svolgono in aree esterne o durante l’orario di chiusura delle attività comunali, invece, l’impresa aggiudicataria dovrà predisporre un proprio piano per la gestione delle emergenze, utilizzando anche personale adeguatamente formato per quanto riguarda l’antincendio ed il pronto soccorso. Ciò si rende necessario visto che la gestione degli ambienti e delle operazioni varie sarà effettuata in autonomia, senza la presenza di dipendenti del committente.
Percorsi di esodo e centri di raccolta esterni
Ogni ambiente ha un proprio percorso di esodo interno, cioè quel percorso che porta dal proprio luogo di lavoro all’uscita che immette in luogo sicuro. I percorsi sono stati scelti cercando di ripartire equamente il numero del personale e del pubblico da evacuare sulle uscite disponibili, senza creare ingolfamenti e facendo si che le lunghezze da percorrere siano le minori possibili. Tali percorsi sono riportati in modo chiaro sulle planimetrie allegate al presente documento.
I percorsi di esodo si sviluppano anche all’esterno e consentono di raggiungere i centri di raccolta presso i quali si raduneranno tutte le persone evacuate dall’edificio. Tali centri di raccolta sono individuati possibilmente all’interno dell’area di pertinenza dell’edificio e a distanza dallo stesso tale da consentire la raccolta in condizioni di sicurezza.
Procedure di evacuazione
Qualora il personale facente parte di ditte esterne operanti nel luogo di lavoro in oggetto individui un principio di incendio, o avverta una probabile fuga di gas, o individui una persona che necessita di soccorso, o nel caso in cui sia messa in pericolo l’incolumità propria o di terzi, avverte il personale, il quale avvierà le procedure contemplate nel Piano di emergenza. Il personale esterno eseguirà con diligenza gli ordini impartiti dal Gestore dell’emergenza, evitando di portare effetti personali pesanti o voluminosi e recandosi presso il luogo sicuro esterno rimanendo sempre lì fino alla cessazione dell’emergenza.
Il personale facente parte di ditte esterne, nel caso stesse operando con altre persone non facenti parte dei dipendenti impiegati nel luogo di lavoro in oggetto dovrà informare la Squadra di emergenza, affinché questi si attivino per ricercarli, qualora fossero rimasti all’interno del luogo di lavoro.
SCENARI DELLE EMERGENZE
Sono ragionevolmente prevedibili cinque tipi di scenari:
- l’emergenza incendio;
- l’emergenza terremoto;
- l’emergenza fuga di gas;
- l’emergenza allagamento;
- altre emergenze.
Emergenza incendio-
Colui che individua l’incendio, avverte il personale dell’amministrazione comunale e di seguito si atterrà alle informazioni ed istruzioni che riceverà dal Gestore dell’emergenza.
Si dovranno seguire le informazioni ed istruzioni riportate nella SCHEDA N.1 allegata.
Emergenza terremoto-
In caso d’evento sismico, al termine delle prime scosse telluriche, senza attendere alcun avviso sonoro è necessario portarsi fuori dell’edificio (se le vie di fuga lo consentono) in modo ordinato seguendo le informazioni ed istruzioni riportate nella SCHEDA N.2 allegata.
Emergenza fuga di gas-
Colui che individua la fuga di gas, avverte il personale dell’amministrazione comunale e di seguito si atterrà alle informazioni ed istruzioni che riceverà dal Gestore dell’emergenza.
Si dovranno seguire le informazioni ed istruzioni riportate nella SCHEDA N.3 allegata.
Emergenza allagamento-
Colui che individua il principio di allagamento, avverte il personale dell’amministrazione comunale e di seguito si atterrà alle informazioni ed istruzioni che riceverà dal Gestore dell’emergenza.
Nel caso di allagamento dovuto ad eventi atmosferici, sarà consigliabile spostarsi nei piani più in alto degli edifici e segnalare la propria presenza ai soccorsi.
Altre Emergenze-
Allarme bomba:
In caso di segnalazione di presenza di bomba o di preavvisate azioni terroristiche, colui che individua l’oggetto sconosciuto trovato dovrà non toccarlo ed impedire che altri lo tocchino ed avvertire immediatamente il personale dell’amministrazione comunale e di seguito si atterrà alle informazioni ed istruzioni che riceverà dal Gestore dell’emergenza.
I dipendenti della ditta appaltatrice eseguono le disposizioni ricevute dall’amministrazione in materia di evacuazione cautelativa basata su semplici segnalazioni ancora da verificare
Emergenza sanitaria:
In caso di emergenza sanitaria dovrà essere immediatamente attivata la richiesta di soccorso al presidio sanitario locale, fornendo in modo chiaro e preciso le informazioni necessarie quali il luogo esatto dell’incidente, il tipo e la gravità dell’incidente, il numero delle persone coinvolte e le loro condizioni.
MEZZI ED IMPIANTI ANTINCENDIO
Impianto di rivelazione incendi e di allarme
In genere non sono installati impianti di rivelazione incendi e segnalatori manuali d’allarme. Quindi l’allarme sarà diffuso dagli addetti vocalmente.
Estintori portatili
Nelle posizioni indicate nelle planimetrie affisse nel luogo di lavoro sono presenti:
A. estintori portatili a polvere idonei a spegnere i seguenti fuochi:
- fuochi di classe A (sostanze solide);
- fuochi di classe B (sostanze liquide);
- fuochi di classe C (sostanze gassose).
B. estintori ad anidride carbonica (CO2) portatili:
- fuochi di classe B (sostanze liquide);
- fuochi di classe C (sostanze gassose);
Estintori a polvere portatili:
Tali estintori sono utilizzabili per lo spegnimento di principi d’incendio d’ogni sostanza anche in presenza d’impianti elettrici in tensione, lo spegnimento dell’incendio avviene principalmente per soffocamento e per effetto chimico. L’uso su apparecchiature elettriche o elettroniche deve essere fatto tenendo conto che la polvere contenuta negli estintori può causare seri inconvenienti.
Estintori ad anidride carbonica (CO2) portatili:
Tali estintori non sono indicati per spegnere fuochi di classe A (sostanze solide che formano brace), perché, trattandosi di un gas, subito dopo l’uso, questi è allontanato a causa dello spostamento dell’aria e di conseguenza la brace, tornando nuovamente in contatto con l’ossigeno dell’aria riaccende la combustione. L’anidride carbonica, uscendo dall’estintore dove è in fase liquida passa nella fase gassosa e produce un notevole raffreddamento con possibili ustioni da freddo a contatto, occorre quindi molta attenzione ad usarla alla presenza di persone, lo spegnimento avviene per soffocamento e per raffreddamento, può essere usato anche alla presenza d’impianti elettrici in tensione, occorre inoltre prestare molta attenzione ad usarlo su parti metalliche calde che potrebbero rompersi per eccessivo raffreddamento superficiale.
Verifica ed utilizzo degli estintori:
L’estintore portatile a polvere è idoneo se è pressurizzato (l’indicatore del manometro deve essere in campo verde). Deve essere controllato almeno ogni sei mesi (registrazione sull’estintore e nell’apposito registro).
L’utilizzo deve avvenire nel seguente modo:
- sganciare l’estintore dal supporto;
- rompere il sigillo ed estrarre la spina di sicurezza;
- impugnare la manichetta;
- con l’altra mano impugnare l’estintore e premere la maniglia d’erogazione;
- dirigere il getto alla base delle fiamme tenendosi a distanza di sicurezza;
- dopo lo spegnimento allontanarsi dal locale chiudendo la porta.
Naspi ed idranti –
Nelle posizioni indicate nelle planimetrie sono presenti:
A. mezzi di spegnimento ad acqua collegati alla rete idrica normale dell’attività (naspi). Devono essere in grado di assicurare almeno 35 litri al minuto alla pressione di 1,5 bar a ciascuno dei due naspi in posizione più sfavorevole per la durata di 60 minuti. Essi sono costituiti da un tubo semi rigido arrotolato in un tamburo rotante che consente lo srotolamento della tubazione per
semplice trazione del tubo. L’erogazione dell’acqua avviene azionando l’apposito dispositivo installato nella lancia posta nel terminale della tubazione.
L’acqua frazionata ha una maggiore capacità di spegnimento in quanto evapora con più facilità ed inoltre protegge l’operatore dall’irraggiamento. L’acqua non deve essere usata su apparecchiature o quadri elettrici in tensione. Prima dell’uso l’impianto elettrico deve essere disattivato. L’acqua consente di spegnere fuochi di classe A (sostanze solide che formano brace) grazie alla sua notevole azione di raffreddamento.
L’acqua non deve essere usata per spegnere incendi in prossimità di impianti e quadri elettrici in tensione.
L’uso del naspo deve avvenire con la seguente modalità:
- Aprire lo sportello che contiene il tubo semi rigido arrotolato o, in caso d’emergenza, rompere la superficie trasparente dello sportello costituita da materiale plastico antinfortunistico;
- Srotolare il tubo dal tamburo;
- Tenere in mano la lancia d’erogazione;
- Aprire la valvola d’erogazione dell’acqua azionando il volantino posto nella tubazione;
- Portarsi nel luogo dell’incendio trainando il tubo;
- Azionare la saracinesca della lancia d’erogazione per regolare la portata del getto.
L’azionamento dei naspi deve avvenire con immediatezza e quindi l’acqua deve essere sempre sufficiente e prontamente disponibile all’uso, inoltre tubi e manichette devono essere tenute collegate alla rete d’alimentazione.
L’efficienza de naspi deve essere verificata ogni sei mesi e deve risultare da apposito cartellino applicato.
NUMERI TELEFONICI DI EMERGENZA
Pronto intervento | Telefono n. 1 | Telefono n. 2 |
Vigili del Fuoco | 115 | 0575295625 |
Carabinieri | 112 | 057521351 |
Polizia di Stato | 113 | 05753181 |
Pronto Soccorso | 118 | 05752551 |
Vigili Urbani | = | 0575906667 |
Manutenzione | Ditta | Telefono n.1 | Telefono n.2 |
Ascensore | Ditta Xxxxxxxx elevators | 800519464 | 06.4393968 |
Impianto gas | Kineo Energy e facility s.r.l. | 800.124595 | 051.4195552 |
Ventilazione e condizionamento | Kineo Energy e facility s.r.l. | 800.124595 | 051.4195552 |
Impianto elettrico | Uff. Manutenzione | 0575.377347 | 348.9110317 |
Mezzi ed impianti antincendio | R.F. di Xxxxxxx Xxxxxxxx | 0571.77214 | 335.6065625 |
Impianto idrico e fognario | Uff. Manutenzione | 0575.377347 | 348.9110317 |
Manutenzione stabili | Uff. Manutenzione | 0575.377347 | 348.9110317 |
PROCEDURA PER LA CHIAMATA TELEFONICA DI EMERGENZA
Quando si effettua la chiamata occorre che:
- si stabilisca l’entità dell’emergenza;
- avvertire per quanto possibile tutto il personale;
- si avvertano telefonicamente gli enti che si ritiene necessario allertare (VV.F, soccorso medico, polizia ecc.);
durante la chiamata si deve mantenere la calma, trasmettere l’indirizzo dell’edificio, notizie utili sulla tipologia e sulla gravità dell’incidente e tutte le informazioni utili per la facile localizzazione dell’edificio.
Comune di Arezzo – Servizio Ambiente, Clima e Protezione civile
SCHEDA N.1 – INFORMAZIONI ED ISTRUZIONI IN CASO DI INCENDIO
Visionate attentamente la planimetria presente vicino al punto dove vi trovate, in essa sono indicate le vie di esodo ed i mezzi antincendio disponibili. In caso di emergenza seguite le seguenti istruzioni:
1.1 – Informazioni ed istruzioni in caso di principio d’incendio all’interno di un locale:
1. Comunicare l’emergenza al personale, il quale avvertirà il Gestore dell’emergenza;
2. Aprire le finestre che affacciano all’esterno dell’edificio;
3. In attesa dell’arrivo della squadra di emergenza prendere l’estintore portatile più vicino e cercare di spegnere l’incendio;
4. Se non si riesce ad estinguere il principio di incendio lasciare la stanza dirigendosi verso l’uscita;
5. Chiudere bene le porte dopo il passaggio;
6. Non portare borse o altre cose voluminose;
7. Non usare l’ascensore (se presente);
8. Seguire il percorso di esodo indicato nella planimetria orientandosi seguendo la segnaletica indicante le vie di fuga;
9. Se gli altri occupanti sono in difficoltà aiutarli ad uscire; 10.Evitare di correre e gridare;
11.Raggiungere il luogo sicuro esterno all’edificio in attesa di successivi ordini del Gestore dell’emergenza;
00.Xx presenza di molto fumo, camminare possibilmente bassi chinandosi, proteggersi naso e bocca con un fazzoletto possibilmente bagnato ed in caso di scarsa visibilità mantenere il contatto con le pareti fino a raggiungere il luogo sicuro.
1.2 – Informazioni ed istruzioni in caso d’incendio se le vie di esodo non sono praticabili:
1. Raggiungere la stanza più vicina e chiudere la porta;
2. Sigillare la porta possibilmente con panni umidi per impedire l’ingresso del fumo;
3. In presenza di fumo abbassarsi il più possibile e proteggere la bocca con un fazzoletto possibilmente bagnato;
4. Aprire le finestre che affacciano all’esterno e manifestare la propria presenza;
5. Tranquillizzare le altre persone presenti.
Comune di Arezzo – Servizio Ambiente, Clima e Protezione civile
SCHEDA N.2 – INFORMAZIONI ED ISTRUZIONI IN CASO DI TERREMOTO
Visionate attentamente la planimetria presente vicino al punto dove vi trovate. In caso di emergenza seguite le seguenti istruzioni:
2.1 – Informazioni ed istruzioni in caso di evento sismico di lieve intensità:
1. Appena si avvertono scosse telluriche si dovrà raggrupparsi vicino alle pareti esterne od in aree d’angolo, possibilmente ripararsi sotto scrivanie o tavoli perimetrali agli ambienti;
2. Al termine delle prime scosse telluriche portarsi fuori dell’edificio in modo ordinato utilizzando le regolari vie d’esodo;
3. L’evacuazione dovrà avvenire solo dopo aver verificato che le scale non siano state danneggiate dal sisma;
4. Non usare l’ascensore (se presente);
5. Non portare borse o altre cose voluminose;
6. Non sostare su balconi o terrazze;
7. Se gli altri occupanti sono in difficoltà aiutarli ad uscire;
8. Evitare di correre e gridare;
9. Raggiungere il luogo sicuro esterno all’edificio, allontanarsi da questo, da altri vicini e dalle linee elettriche aeree, restare in attesa che cessi l’evento sismico ed attendere i successivi ordini del Gestore dell’emergenza;
2.2 – Informazioni ed istruzioni in caso di evento sismico se le vie di esodo non sono praticabili:
1. Non sostare al centro degli ambienti;
2. Raggrupparsi vicino alle pareti esterne od in aree d’angolo;
3. Ripararsi sotto scrivanie o tavoli perimetrali agli ambienti;
4. Evitare sollecitazioni che potrebbero creare ulteriori crolli;
5. Manifestare la propria presenza ed attendere l’arrivo dei soccorsi esterni;
6. Tranquillizzare le altre persone presenti.
Comune di Arezzo – Servizio Ambiente, Clima e Protezione civile
SCHEDA N.3 – INFORMAZIONI ED ISTRUZIONI IN CASO DI FUGA DI GAS
Visionate attentamente la planimetria presente vicino al punto dove vi trovate, in essa sono indicate le vie di esodo ed i mezzi antincendio disponibili. In caso di emergenza seguite le seguenti istruzioni:
3.1 – Informazioni ed istruzioni in caso fuga di gas all’interno di un locale:
1. Comunicare l’emergenza al personale, il quale avvertirà il Gestore dell’emergenza;
2. La Squadra di emergenza si occuperà di interrompere l’erogazione di gas dal contatore esterno;
3. Aprire immediatamente tutte le finestre;
4. Cercare di spengere eventuali fiamme libere;
5. Aprire l’interruttore dell’energia elettrica centralizzato solo se esterno al locale e non effettuare altre operazioni elettriche per il rischio di esplosione;
6. La squadra di emergenza dovrà comunicare l’ordine di evacuazione a voce;
7. Seguire il percorso di esodo indicato nella planimetria orientandosi seguendo la segnaletica indicante le vie di fuga;
8. Se gli altri occupanti sono in difficoltà aiutarli ad uscire;
9. Evitare di correre e gridare;
10.Raggiungere il luogo sicuro esterno all’edificio in attesa di successivi ordini del Gestore dell’emergenza; 11.L’Addetto alle chiamate di emergenza dovrà telefonare dall’esterno dei locali ai Vigili del Fuoco e all’azienda del gas.
Comune di Arezzo – Servizio Ambiente, Clima e Protezione civile
COSTI DELLA SICUREZZA
(Prezziario regionale dei lavori pubblici, in vigore dal 31.01.2022)
Cod. | Descrizione | u.m. | Prezzo | Quantità | Costo totale |
TOS22_ 17.S08.0 02.002 | Assemblea periodica dei lavoratori in materia di sicurezza e di salute, con particolare riferimento al proprio posto di lavoro ed alle proprie mansioni | ||||
Costo per ogni ora di assemblea. | ora | 50,43 | 2 | 100,86 € | |
TOS22_ 17.S08.0 02.003 | Spese accessorie e di gestione per assemblea e controlli in materia di sicurezza | ||||
Costo per ogni addetto. | ora | 13,75 | 5 | 68,75 € | |
- | Segnalazione di pericolo con indicazione di divieto di passaggio | ||||
Costo d’uso forfetario per la durata dell’appalto. | Cad. | 40,00 | 2 | 80,00 € | |
TOTALE: | 249,61 € |