ACCORDO TERRITORIALE
ACCORDO TERRITORIALE
per l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili 2009-2013
(Legge 104/1992)
Attuativo dell’Accordo di programma provinciale del 12/6/2008
Maggio 2009
ACCORDO TERRITORIALE 2009-2013
per l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili (legge 104/1992) attuativo dell’Accordo di programma provinciale del 12/6/2008
Componenti del Gruppo Tecnico Interistituzionale istituito
con delibera di Giunta del Nuovo Circondario Imolese n. 55 del 19 novembre 2008, per l’espletamento dei compiti di cui all’art. 3.1 dell’Accordo di programma provinciale:
Xxxxxx Xxxxx Nuovo Circondario Imolese Coordinatore del Gruppo Xxxxxxx Xxxxxxxx per l’Ufficio Scolastico Provinciale di Bologna Tiziana Di Celmo e Xxxxxx Xxxxxxxx per la Provincia di Bologna Xxxxxx Xxxxxxxxxxx per l’Azienda U. S. L. di Imola - U.O. NPIA Xxxxx Xxxxxxx per l’Azienda Servizi alla Persona
Xxxxx Xxxxxxx per il Comune di Imola
Xxxxx Xxxxxx per il Comune di Castel San Xxxxxx Terme Xxxxx Xxxxxxx per il Comune di Medicina Xxxxxxx Xxxxx per il Comune di Dozza
Xxxxxx Xxxxxx per il Comune di Mordano
Xxxxxxxx Xxxxxxxx per il Comune di Castel Xxxxxx
Xxxxxxx Rivola per il Comune di Casalfiumanese e per l’I.C. 2 Imola
Xxxxxx Xxxxxx per l’Istituto comprensivo n. 1 Imola Xxxxxx Xxxxxxxx per l’Istituto comprensivo n. 3 Imola Xxxxxx Xxxx per l’Istituto comprensivo n. 4 Xxxxx Xxxxxx Xxxxx per l’ Istituto comprensivo n. 5 Imola Dusca Iosa per l’Istituto comprensivo n. 6
Xxxxxxx Xxxxxxxx per l’ Istituto comprensivo n. 7 Xxxxx Xxxxxxxx Xxxxx per l’Istituto comprensivo di Dozza/Castel Xxxxxx Xxxx Xxxxxxxxxx per la Direzione Didattica Castel S.Xxxxxx Terme
Xxxxxxx Xxxxxxx per l’Istituto comprensivo di Medicina
Xxxxx Xxxxxxxxx per il Liceo Xxxxxxxx-Xxxxxxxxx, Xxxxxxxxxx da Xxxxx
Xxxxx Xxxxxxxxxxx per l’I.I.S. Paolini-Xxxxxxxx Xxxxx
Xxxxxx Xxxxxxxx per l’I.I.S. Scarabelli-Xxxxx
Xxxx Xxxxxx per l’I.I.S. F. Alberghetti
Xxxxxxx Xxxxx per l’I.P.S.S.A.R.“B. Scappi” di Castel San Xxxxxx Terme
Xxxxxx Xxxxxxx per le Scuole paritarie Visitandine-Malpighi
Xxxxxxxx Xxxxxx per le Scuole dell’Infanzia FISM
Xxxxxx Xxxxxxxxxx per le Scuole paritarie X. Xxxxxxxx Xxxxx Xxxxx
Xxxxxx Xxxxxxxx per il Centro Italiano Opere Femminili Salesiane CIOFS/FP Imola Xxxxxx Xxxxxxx e Xxxxxx Xxxxxxx per l’Associazione di familiari La Giostra Rappresentanti della Cooperazione Sociale del circondario imolese
Indice
Cap.1 - Finalità, Soggetti e campi di applicazione dell’accordo territoriale Art. 1 - Finalità
Art. 2 - Enti firmatari e aderenti dell’accordo territoriale
Art. 3 - Campo di applicazione dell’accordo territoriale
Cap. 2 - Impegni dei Soggetti firmatari e aderenti Art. 4 - Gli impegni degli Enti Firmatari.
4.1 Ufficio Scolastico Provinciale
4.2 Istituzioni Scolastiche Autonome statali e paritarie
4.3 Nuovo Circondario Imolese
4.4 Azienda USL di Imola
4.5 Amministrazioni Comunali
4.5.1 in qualità di Ente Locale;
4.5.2 in qualità di Gestore diretto o indiretto di servizi per l’infanzia
4.6 Azienda Servizi alla Persona
4.7 Centro per la formazione professionale accreditato per l’obbligo formativo (CIOFS)
Art. 5 - Gli impegni degli Enti Aderenti
5.1 Associazioni famiglie di bambini, alunni e studenti disabili
5.2 Cooperative sociali o loro Consorzi
Cap. 3 - Coordinamento interistituzionale, monitoraggio e verifiche Art. 6 - Organismi di governance e coordinamento a livello territoriale.
Promozione, attuazione, monitoraggio e verifica.
6.1 Conferenza territoriale per il miglioramento dell’offerta formativa
6.2 Gruppo Territoriale per l’Orientamento scolastico degli alunni disabili.
Cap. 4 - Il percorso di integrazione e la relativa documentazione Art. 7 Il percorso di integrazione e la relativa documentazione
Cap. 5 - Diritto allo studio, figure professionali, impiego integrato delle risorse
Art. 8 Diritto allo studio e figure professionali
Art. 9 Tutor amicale
Art. 10 Impiego integrato delle risorse
Cap. 6 - L’obbligo di istruzione e l’obbligo formativo Art. 11 L’obbligo di istruzione e l’obbligo formativo
Cap. 7 - Validità dell’accordo e allegati Art. 12 Validità dell’accordo territoriale Art. 13 Allegati all’accordo territoriale
ALLEGATI
Allegato A - Fasi procedurali: dalla certificazione all’integrazione scolastica Allegato B - Procedura PRIA per trattamento DGSP (AUSL Imola)
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Gli Enti Sottoscrittori
del presente accordo territoriale, valido per il quadriennio 2009-2013, redatto in attuazione degli artt. 3 e 17
dell’Accordo di programma provinciale del 12 giugno 2008
concordano quanto segue:
CAPITOLO 1 - FINALITA’, SOGGETTI E CAMPI DI APPLICAZIONE DELL’ACCORDO TERRITORIALE
Art. 1 – Finalità
Il presente Accordo territoriale recepisce integralmente le finalità espresse nell’art.1 dell’Accordo di programma provinciale e gli Enti Firmatari e Aderenti si impegnano al loro raggiungimento - ciascuno per le proprie competenze e in modo coordinato - nel rispetto dei bisogni dell’utenza, in misura corrispondente alle risorse complessive del territorio circondariale imolese e secondo modalità conformi a criteri di efficacia ed efficienza.
Art. 2 - Enti firmatari e aderenti
2.1 Enti firmatari
Alla sottoscrizione dell’Accordo territoriale, da valere per il territorio imolese, prendono parte, in quanto Enti firmatari, tramite i loro Legali rappresentanti:
- l’Ufficio Scolastico Provinciale
- il Nuovo Circondario Imolese;
- le Istituzioni Scolastiche Autonome statali e paritarie presenti nel territorio imolese;
- i Soggetti pubblici e privati titolari e/o gestori dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia del territorio;
- l’ Azienda U.S.L. di Imola;
- i Comuni di: Xxxxx Xxxxxxxxxx, Xxxxxxxxxxxxxx, Xxxxxx xxx Xxx, Xxxxxx Xxxxxx, Xxxxxx Xxx Xxxxxx Xxxxx, Dozza, Fontanelice, Imola, Medicina e Mordano;
- l’ASP/Azienda Servizi alla Persona del circondario imolese.
- gli Enti di Formazione Professionale accreditati dalla Regione Xxxxxx-Romagna per l’obbligo formativo, quali il Xxxxx-XX.XX sede di Imola.
2.2 Enti aderenti presenti nel territorio circondariale imolese
Aderiscono all'Accordo territoriale, tramite i loro Legali Rappresentanti:
- le Associazioni di famiglie e di disabili, singolarmente considerate o tramite forme di rappresentanza, quali La Giostra;
- Le Cooperative sociali o loro Consorzi in quanto gestori di servizi extrascolastici fruibili da bambini e giovani disabili.
Art. 3 - Campo di applicazione dell’accordo territoriale
3.1 Valenza territoriale
Il presente accordo esplica i propri effetti (secondo il dettato normativo della legge 104/92 e dell’Accordo di programma provinciale) nell’ambito del territorio circondariale imolese, corrispondente al territorio formato dai 10 Comuni firmatari sopra indicati o al territorio di competenza degli interventi dell’AUSL di Imola e della programmazione del Piano di zona distrettuale.
3.2. Ambiti di applicazione
L’Accordo territoriale si riferisce ai bambini e agli alunni/studenti disabili, individuati
secondo l’art. 7 e certificati secondo l’art. 12 della Legge 104/1992, frequentanti:
- i servizi educativi per la prima infanzia (0-3 anni) ,
- le scuole dell’infanzia e tutte le scuole statali e paritarie dei cicli primario e secondario (di 1°e 2°grado);
- i corsi di formazione professionale per l'assolvimento dell’Obbligo Formativo svolti presso Enti di Formazione Professionale accreditati.
CAPITOLO 2 - IMPEGNI DEI SOGGETTI FIRMATARI E ADERENTI
Art. 4 – Gli impegni degli Enti firmatari
Gli impegni degli Enti firmatari del presente accordo territoriale, fatto salve alcune indicazioni specifiche per il territorio imolese sui tempi e sulle modalità operative, sono gli stessi già sottoscritti nell’Accordo di programma provinciale, come esplicitati agli artt. 4.1 -
4.4.2. e desumibili dai successivi artt. 5 - 22.
4.1 Ufficio Scolastico Provinciale (U.S.P.)
L’Ufficio Scolastico Provinciale ribadisce l’impegno ad attuare quanto sottoscritto nell’Accordo di programma provinciale, nel rispetto delle specificità di cui al presente accordo territoriale; in particolare si impegna a:
a) partecipare alla Conferenza provinciale di coordinamento allargata (art. 46, legge reg. 12/2003), in quanto presiede all’applicazione dell’Accordo di programma provinciale e istituisce il Gruppo tecnico interistituzionale provinciale, in vigore per il quinquennio 2008/2013, con il compito di raccordare gli accordi territoriali, monitorarne l’andamento, valorizzarne gli aspetti migliorativi (art 5.1 APP).
b) attivarsi affinché la progettualità educativa e formativa disposta a favore degli studenti disabili, frequentanti la scuola secondaria di secondo grado e la formazione professionale, abbia come punto di riferimento la prospettiva dell’inserimento lavorativo; a tal fine, nei limiti delle proprie competenze, attiva tutte le possibili forme di continuità tra scuola, formazione professionale e mondo del lavoro (art. 20 APP);
c) attenersi, per quel che riguarda gli interventi a favore degli alunni per i quali viene diagnosticato un Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA), alle indicazioni di cui all’allegato n. 8 dell’Accordo di programma provinciale; in particolare, si impegna a mettere a disposizione risorse finanziarie e umane per attivare percorsi formativi rivolti a docenti ed educatori di tutti i gradi scolastici, finalizzati al recupero e alla integrazione degli alunni con DSA;
d) partecipare agli incontri annuali della Conferenza territoriale per il miglioramento dell’offerta formativa, per le finalità di cui al successivo art. 6.1;
4.2 Istituzioni Scolastiche Autonome (I.S.A.) statali e paritarie
Le Istituzioni Scolastiche Autonome statali e paritarie del territorio circondariale imolese ribadiscono l’impegno ad attuare quanto sottoscritto nell’Accordo di programma provinciale, nel rispetto delle specificità di cui al presente accordo territoriale;
in particolare si impegnano a:
a) sviluppare l'istituto del “prestito professionale” fra scuole, secondo quanto previsto dall'art. 7, comma 3 del Decreto del Presidente della Repubblica 275/99, per valorizzare le competenze presenti sul territorio e rafforzare la rete fra scuole;
a tal fine le Istituzioni scolastiche presenti nel territorio circondariale imolese, nell’ambito di appositi accordi di rete e nel rispetto delle indicazioni dell’Ufficio Scolastico Provinciale, concorderanno le modalità e i tempi dei “prestiti professionali” relativi soprattutto all’ampliamento/miglioramento delle competenze indispensabili ai docenti impegnati nell’integrazione scolastica degli alunni certificati (art. 4.1.2. lett. e dell’APP);
b) realizzare attività di aggiornamento-formazione in servizio per gli insegnanti curricolari e di sostegno, nonché per i collaboratori scolastici impegnati nell’integrazione, su tematiche di carattere pedagogico e didattico, su specifici strumenti e tecnologie di supporto alle diverse disabilità, favorendo le iniziative che coinvolgono anche il personale di altri Enti e dei familiari (come previsto dall’art. 14, comma 6 della Legge 104/92); per le finalità proprie di questo comma le Istituzioni scolastiche posso avvalersi delle funzioni e delle competenze proprie del Centro Integrato Servizi Scuola/Territorio (servizio aggregato al Nuovo Circondario Imolese) al quale esse aderiscono in qualità di soggetti fondatori e fruitori;
c) attivare, in quanto scuole secondarie di 2° grad o - coordinandosi tra loro, con l’Ufficio scolastico provinciale, il Nuovo Circondario Imolese e l’Ufficio di piano di zona distrettuale - le procedure per istituire la figura di tutor amicale, sulla base delle consegne dei Gruppi operativi e se prevista tra gli obiettivi del PEI, secondo le modalità e per le finalità di cui all’art. 16.6 dell’Accordo provinciale;
d) partecipare alla Conferenza provinciale di coordinamento allargata (art. 46, legge reg. 12/2003), in quanto presiede all’applicazione dell’Accordo di programma provinciale e istituisce il Gruppo tecnico interistituzionale provinciale, in vigore per il quinquennio 2008/2013, con il compito di raccordare gli accordi territoriali, monitorarne l’andamento, valorizzarne gli aspetti migliorativi (art 5.1 APP);
e) collaborare con l’Osservatorio provinciale sulla scolarità per la raccolta annuale dei dati relativi ai bambini e alunni disabili, secondo le modalità e i tempi definiti dalla Regione Xxxxxx Xxxxxxx (art. 5.3 dell’APP);
f) promuovere la diffusione e la conoscenza dell’Accordo di programma provinciale e del presente accordo territoriale, al fine di assicurare il coinvolgimento e la partecipazione più ampia della società civile, oltre che dei soggetti contraenti (art. 6 dell’APP);
g) attuare al proprio interno modalità operative di monitoraggio e verifica degli interventi realizzati e ad inviarne i risultati al Gruppo Tecnico Interistituzionale provinciale (art. 6.1 dell’APP);
h) designare, se e quando interpellate, un proprio rappresentante per la costituzione del Collegio di Vigilanza, per gli adempimenti di cui all’art. 6.3 dell’Accordo di programma provinciale, recepiti dal presente Accordo territoriale;
i) costituire i Gruppi operativi (G.O.) a norma dell’art. 12 dell’Accordo provinciale, per le finalità ivi indicate in merito alla definizione, verifica, ratifica, sottoscrizione del Profilo Dinamico Funzionale (PDF) e del Piano Educativo Individualizzato (PEI);
l) costituire e, tramite il Dirigente scolastico, presiedere il Gruppo di Lavoro di Istituzione Scolastica (GLIS), a norma dell’art. 13 dell’Accordo Provinciale, per le finalità e nella composizione ivi definite;
m) collaborare con il Gruppo di Lavoro Interistituzionale Provinciale (GLIP) per lo svolgimento dei compiti di cui all’art.14 dell’Accordo di programma provinciale e, specificatamente per l’attuazione dei Piani Educativi Individualizzati (PEI) di attività inerenti l’integrazione degli alunni in difficoltà di apprendimento, dell’azione informativa alle famiglie, delle iniziative dirette all’innovazione e ricerca nel campo dell’integrazione scolastica, della diffusione delle buone pratiche, ecc.;
n) prevedere nel Piano dell’Offerta Formativa (POF) tutte le azioni da intraprendere per garantire un positivo progetto educativo-formativo per ogni alunno disabile, con particolare attenzione alle iniziative per l’orientamento scolastico; progettare attraverso il PEI gli interventi didattici utili allo sviluppo di tutte le potenzialità dell’alunno; programmare le forme della verifica, della valutazione e della documentazione del percorso scolastico; rendere effettiva la partecipazione degli insegnanti di classe (insegnante di sostegno compreso in quanto contitolare) alle riunioni interistituzionali con gli altri operatori coinvolti nelle fasi di progettazione, confronto e verifica delle singole situazioni; garantire, attraverso il Dirigente scolastico e/o la professionalità del docente incaricato di specifica funzione strumentale, la qualità complessiva degli interventi e il coordinamento funzionale di tutte le professionalità coinvolte; favorire la partecipazione del personale ATA al processo di integrazione scolastica dell’alunno disabile; garantire attraverso i collaboratori scolastici gli interventi per l’assistenza di base e l’assunzione di particolari responsabilità collegate al POF o al PEI (artt. 16.1, 16.2 APP);
o) programmare, in sede di Gruppo operativo, percorsi formativi integrati con le realtà del territorio o percorsi di formazione professionale fino all’assolvimento dell’obbligo formativo o percorsi scolastici integrati con la formazione professionale (PIAFST) (Art. 18 APP);
in particolare, le scuole secondarie di 2° grado si impegnano ad attivare per gli studenti disabili percorsi educativo-didattici personalizzati (curriculari, per obiettivi minimi o differenziati) per le finalità e secondo le indicazioni normative dell’art. 19 dell’Accordo provinciale;
p) designare propri referenti per la costituzione del Gruppo Territoriale per l’Orientamento scolastico degli alunni disabili, di cui al successivo art. 6.2, e per l’espletamento dei compiti relativi;
q) attivarsi affinché la progettualità educativa e formativa disposta a favore degli studenti disabili, frequentanti la scuola secondaria di secondo grado e la formazione professionale, abbia come punto di riferimento la prospettiva dell’inserimento lavorativo; a tal fine, nei limiti delle proprie competenze, attivano tutte le possibili forme di continuità tra scuola, formazione professionale e mondo del lavoro (art. 20 APP);
r) attuare il programma PRIA della Regione Xxxxxx Xxxxxxx per la gestione ed il trattamento dei bambini e alunni affetti da disturbo generalizzato dello sviluppo psicologico (DGS), secondo la procedura specifica formalizzata dall’AUSL di Imola (v. allegato B), che impegna - ognuno per le proprie competenze - le Amministrazioni comunali aderenti, le Istituzioni scolastiche ed il proprio Servizio di Neuropsichiatria Infantile e Adolescenza (UONPIA);
s) attenersi, per quel che riguarda gli interventi a favore degli alunni per i quali viene diagnosticato un Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA), alle indicazioni di cui all’allegato n. 8 dell’Accordo di programma provinciale e a quanto concordato a livello locale tra le parti interessate;
t) partecipare agli incontri annuali della Conferenza territoriale per il miglioramento dell’offerta formativa, per le finalità di cui al successivo art. 6.1.
4.3 Nuovo Circondario Imolese
Il Nuovo Circondario Imolese direttamente o attraverso l’aggregato Centro Integrato Servizi Scuola/Territorio si impegna a:
a) collaborare con la Provincia di Bologna per l’espletamento della funzioni di cui all’ art. 4.2, lett. a)-h) dell’Accordo di programma provinciale, anche sulla base dell’intesa del 4.12.2006 per l’attuazione delle funzioni di programmazione e pianificazione, ivi comprese le politiche in materia di istruzione e diritto allo studio, ovvero promozione di azioni coordinate a livello territoriale: per l’integrazione scolastica e formativa degli alunni disabili, per l’orientamento scolastico e professionale e per l’integrazione tra scuola e percorsi integrati in alternanza tra formazione scuola e territorio (PIAFST);
b) promuovere iniziative di formazione-aggiornamento dei docenti e del personale ATA e del personale educativo, attraverso l’associato Centro Integrato Servizi Scuola/Territorio;
c) svolgere la funzione di facilitatore di rete tra tutti i Soggetti istituzionali a diverso titolo coinvolti nella promozione delle politiche di integrazione scolastica e sociale dei bambini e alunni con disabilità;
d) promuovere, su propria iniziativa o su sollecitazione di altri Enti, accordi di rete tra le Istituzioni scolastiche, gli Enti Locali, l’Azienda USL di Imola, l’Azienda Servizi alla Persona e Associazioni dei disabili, per attivare iniziative innovative di integrazione scolastica, comprensive anche di attività extrascolastiche;
e) avviare le procedure per la costituzione del Gruppo Territoriale per l’Orientamento scolastico degli alunni disabili, nella composizione e per l’espletamento dei compiti di cui al successivo art. 6.2;
f) promuovere - nell’ambito dei progetti dell’Ufficio di Piano di zona distrettuale e in collaborazione con le Istituzioni scolastiche di secondo grado, l’Ufficio Scolastico Provinciale, l’Azienda Servizi alla Persona e l’Università - le procedure e le relazioni finalizzate alla individuazione, formazione e fruizione dei soggetti disponibili ad esercitare le funzioni di tutor amicale a favore dei giovani frequentanti la scuola secondaria di secondo grado o inseriti nei percorsi di formazione professionale e in attività extrascolastiche, in
collaborazione con le Istituzioni scolastiche superiori e l’università (art. 16.6 APP); a tal fine propone alla Conferenza territoriale per il miglioramento dell’offerta formativa la composizione di uno specifico gruppo tecnico interistituzionale;
g) collaborare con l’Osservatorio provinciale sulla scolarità per la raccolta annuale dei dati numerici relativi ai bambini e alunni disabili, nelle modalità e secondo i tempi definiti dalla Regione Xxxxxx Xxxxxxx (art. 5.3 APP);
h) promuovere la diffusione e la conoscenza dell’Accordo di programma provinciale e del presente accordo territoriale, al fine di assicurare il coinvolgimento e la partecipazione più ampia della società civile, oltre che dei soggetti contraenti (art. 6 APP);
i) attivarsi affinché la progettualità educativa e formativa disposta a favore degli studenti disabili frequentanti la scuola secondaria di secondo grado e la formazione professionale, abbia come punto di riferimento la prospettiva dell’inserimento lavorativo; a tal fine, nei limiti delle proprie competenze, sostiene tutte le possibili forme di continuità tra scuola, formazione professionale e mondo del lavoro (art. 20 APP);
l) raccogliere dai Comuni le schede di sintesi (SR) redatte dalle scuole, per una elaborazione rappresentativa dell’intero ambito territoriale imolese;
m) sostenere, per quel che riguarda gli interventi a favore degli alunni per i quali viene diagnosticato un Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA), l’attuazione delle indicazioni di cui all’allegato n. 8 dell’Accordo di programma provinciale e a quanto concordato a livello locale tra le parti interessate;
n) convocare gli incontri annuali della Conferenza territoriale per il miglioramento dell’offerta formativa, per le finalità di cui al successivo art. 6.1;
4.4 Azienda U.S.L. di Imola
L’ Azienda U.S.L. di Imola ribadisce l’impegno ad attuare quanto sottoscritto nell’Accordo di programma provinciale all’ art. 4.3, lett. a-o, ricercando il pieno accordo con le Istituzioni scolastiche, i Centri di formazione professionale, gli Enti locali, le Associazioni di familiari e ogni altra realtà a diverso titolo interessata all’integrazione scolastica e sociale dei bambini e alunni disabili; in particolare si impegna a:
a) partecipare alla Conferenza provinciale di coordinamento allargata (art. 46, legge reg. 12/2003), in quanto presiede all’applicazione dell’Accordo di programma provinciale e istituisce il Gruppo tecnico interistituzionale provinciale, in vigore per il quinquennio 2008/2013, con il compito di raccordare gli accordi territoriali, monitorarne l’andamento, valorizzarne gli aspetti migliorativi (art 5.1 APP);
b) ribadire l’impegno a promuovere la diffusione e la conoscenza dell’Accordo di programma provinciale e del presente accordo territoriale, al fine di assicurare il coinvolgimento e la partecipazione più ampia della società civile, oltre che dei soggetti contraenti (art. 6 APP);
c) attuare al proprio interno modalità operative di monitoraggio e verifica degli interventi realizzati e ad inviarne i risultati al Gruppo Tecnico Interistituzionale provinciale (art. 6.1 APP);
d) designare i propri referenti dell’UONPIA per la costituzione del Gruppo tecnico per l’orientamento scolastico degli alunni disabili, di cui al successivo art. 6.2, e per l’espletamento dei compiti relativi;
e) designare, se e quando interpellata, un proprio rappresentante per la costituzione del Collegio di Vigilanza per gli adempimenti di cui all’art. 6.3 dell’Accordo di programma provinciale, recepiti dal presente Accordo territoriale;
f) individuare, attraverso il competente servizio e tramite apposita certificazione, l’alunno come soggetto disabile; convalidare le certificazioni prodotte da specialisti liberi professionisti o rilasciate dai competenti servizi AUSL di altre Regioni; rilasciare le certificazioni alla famiglia dell’alunno e al diretto interessato se maggiorenne (art. 7 dell’APP), secondo quanto disposto dalla legge regionale 4/2008, art. 1, c.2 e art. 3, in merito al percorso di certificazione medico legale per l’integrazione scolastica degli alunni disabili; designare propri referenti per la costituzione del Gruppo Territoriale per l’orientamento scolastico degli alunni disabili, di cui al successivo art. 6.2, e per l’espletamento dei compiti relativi;
g) redigere e rinnovare, sull’apposito modello, la Diagnosi funzionale (DF) secondo le modalità e i tempi di cui agli artt. 7 e 8 dell’Accordo di programma provinciale;
h) designare propri rappresentanti per la costituzione dei Gruppi operativi per ogni bambino e alunno disabile iscritto a scuola o alla formazione professionale (art. 12 dell’APP);
i) designare il proprio rappresentante per la costituzione dei GLIS presso ogni Istituzione scolastica (art. 13 dell’APP);
l) rendere disponibile il personale di riabilitazione, con possibilità di intervenire eccezionalmente anche nel contesto scolastico, in relazione a specifici progetti (art.16.5);
m) attivarsi affinché la progettualità educativa e formativa disposta a favore degli studenti disabili, frequentanti la scuola secondaria di secondo grado e la formazione professionale, abbia come punto di riferimento la prospettiva dell’inserimento lavorativo; a tal fine, nei limiti delle proprie competenze, sostiene tutte le possibili forme di continuità tra scuola, formazione professionale e mondo del lavoro (art. 20 APP);
n) attuare il programma PRIA della Regione Xxxxxx Xxxxxxx per la gestione ed il trattamento dei bambini e alunni affetti da disturbo generalizzato dello sviluppo psicologico DGSP, secondo la procedura specificata nell’allegato B al presente accordo, che impegna - ognuno per le proprie competenze - le Amministrazioni comunali aderenti, le Istituzioni scolastiche ed il proprio Servizio di Neuropsichiatria Infantile e Adolescenza (UONPIA);
o) attenersi, per quel che riguarda gli interventi a favore degli alunni per i quali viene diagnosticato il Disturbo evolutivo Specifico di Apprendimento (DSA), alle indicazioni di cui all’allegato n. 8 dell’Accordo di programma provinciale e a quanto concordato a livello locale tra le parti interessate;
p) partecipare agli incontri annuali della Conferenza territoriale per il miglioramento dell’offerta formativa, per le finalità di cui al successivo art. 6.1;
4.5 Amministrazioni comunali
Le Amministrazioni comunali del circondario imolese ribadiscono l’impegno ad attuare quanto sottoscritto nell’Accordo di programma provinciale agli artt. 4.4.1 lett. a-q, e art. 4.4.2 lett. a-i, ricercando il pieno accordo con le Istituzioni scolastiche, i Centri di formazione professionale, gli altri Enti locali, l’Azienda USL di Imola, le Associazioni di familiari e ogni altra realtà a diverso titolo interessata all’integrazione scolastica e sociale dei bambini e alunni disabili; in particolare si impegnano a:
4.5.1 In qualità di Ente Locale
a) - promuovere adeguate politiche di inclusione dei bambini e degli alunni disabili, sia nell’ambito delle Conferenze Territoriali per il miglioramento dell’offerta formativa (art. 46 comma 4 della Legge Regionale 12/2003) che dei Piani di zona distrettuali per la salute ed il benessere sociale;
- abbattere progressivamente le barriere architettoniche dagli edifici scolastici;
- fornire arredi scolastici e materiale didattico adeguati ai bisogni specifici degli alunni- studenti disabili;
- assegnare alle scuole assistenti, educatori e operatori specializzati provvisti dei requisiti di legge e in possesso di adeguate competenze professionali, per un utilizzo sotto la responsabilità funzionale e organizzativa dei Dirigenti scolastici, tenuto conto dei bisogni e dei progetti personalizzati, valutati congiuntamente, e delle risorse professionali assegnate dall'Amministrazione scolastica. In alternativa potranno essere attribuiti direttamente alle Istituzioni Scolastiche un monte ore di personale educativo/assistenziale o risorse equivalenti dopo aver valutato annualmente i bisogni e i progetti personalizzati degli allievi iscritti e frequentanti (art.16.4 APP); l’Ente locale potrà mantenere un fondo di riserva, rispetto al totale delle risorse economiche stanziate annualmente per gli interventi educativo- assistenziali, da utilizzare a fronte di nuovi arrivi o segnalazioni di aggravamenti eccezionali;
- promuovere e sostenere, compatibilmente con le proprie risorse, l’utilizzo, nelle scuole secondarie di 2°grado, della figura del tut or amicale;
- provvedere al trasporto scolastico nel percorso casa-scuola: il servizio è attivato, a seguito di specifica richiesta presentata ogni anno scolastico (o per periodi inferiori) dall’Azienda U.S.L. e confermata dalla famiglia;
- provvedere al trasporto in caso di terapie richieste dall’Azienda U.S.L. durante l’orario scolastico, verificato che dette terapie non possano essere collocate al di fuori di tale orario e che né la famiglia, né il personale docente e non docente, in servizio presso l’Istituzione Scolastica, possano provvedere ad accompagnare l’alunno disabile;
- sostenere progetti volti a garantire e a migliorare i livelli qualitativi di integrazione dei bambini e degli alunni disabili;
- assicurare le suddette prestazioni anche ai bambini e alunni temporaneamente disabili impossibilitati a frequentare regolarmente le lezioni;
- garantire ai bambini e ragazzi disabili l'accesso alle iniziative educativo-ricreative estive, (organizzate sul territorio comunale in collaborazione con i Comuni), possibilmente con lo stesso personale educativo ed assistenziale assegnato durante l'anno scolastico e con lo stesso monte ore settimanale, verificata la necessità dell’intervento educativo;
- far conoscere e favorire l'accesso alle attività extra scolastiche presenti sul proprio territorio;
b) designare propri referenti per la costituzione del Gruppo Territoriale per l’Orientamento scolastico degli alunni disabili, di cui al successivo art. 6.2, e per l’espletamento dei compiti relativi;
c) raccogliere le schede SR inviate dalle Scuole per una sintesi dei dati relativi al proprio ambito territoriale e il successivo invio al Nuovo Circondario Imolese-CISS/T;
d) definire modalità di confronto e coordinamento, anche attraverso l’istituzione di appositi gruppi formali, tra Amministrazione Comunale, Istituzioni Scolastiche Autonome, Azienda
U.S.L. di Imola, Azienda Servizi alla Persona del Circondario imolese, Associazioni delle famiglie, Enti di Formazione Professionale accreditati per l’Obbligo Formativo, finalizzate a:
- mettere in rete le risorse disponibili a livello territoriale per l’integrazione;
- definire tempi e modalità di presentazione dei progetti di integrazione degli alunni disabili e delle relative richieste di risorse ai Comuni;
- definire criteri e modalità di assegnazione delle risorse annualmente disponibili;
- definire modalità di verifica dell’utilizzo delle risorse assegnate;
- individuare i fabbisogni formativi in materia di integrazione a livello territoriale;
- individuare e promuovere progetti e interventi di miglioramento delle attività finalizzate all’integrazione;
e) partecipare alla Conferenza provinciale di coordinamento allargata (art. 46, legge reg. 12/2003), in quanto presiede all’applicazione dell’Accordo di programma provinciale e istituisce il Gruppo tecnico interistituzionale provinciale, in vigore per il quinquennio 2008/2013, con il compito di raccordare gli accordi territoriali, monitorarne l’andamento, valorizzarne gli aspetti migliorativi (art 5.1 APP);
f) promuovere la diffusione e la conoscenza dell’Accordo di programma provinciale e del presente accordo territoriale, al fine di assicurare il coinvolgimento e la partecipazione più ampia della società civile, oltre che dei soggetti contraenti (art. 6 APP);
g) attuare al proprio interno modalità operative di monitoraggio e verifica degli interventi realizzati e ad inviarne i risultati al Gruppo Tecnico Interistituzionale provinciale (art. 6.1 APP);
h) designare, se e quando interpellato, un proprio rappresentante per la costituzione del Collegio di Vigilanza per gli adempimenti di cui all’art. 6.3 dell’Accordo di programma provinciale, recepiti dal presente accordo territoriale;
i) garantire la presenza dei propri referenti nei Gruppi di Lavoro delle Istituzioni Scolastiche (G.L.I.S.) e degli operatori che seguono l’allievo nei Gruppi Operativi (G.O.);
l) collaborare con il GLIP per lo svolgimento dei compiti di cui all’art.14 dell’Accordo di programma provinciale;
m) programmare le risorse per l’attuazione degli interventi del Diritto allo studio (Leggi regionali n. 26/2001 e n. 12/2003) assumendo come riferimento anche il presente Accordo territoriale (art.15 APP);
n) attivarsi affinché la progettualità educativa e formativa disposta a favore degli studenti disabili, frequentanti la scuola secondaria di secondo grado e la formazione professionale, abbia come punto di riferimento la prospettiva dell’inserimento lavorativo; a tal fine, nei limiti delle proprie competenze, sostengono tutte le possibili forme di continuità tra scuola, formazione professionale e mondo del lavoro (art. 20 APP);
o) attuare il programma PRIA della Regione Xxxxxx Xxxxxxx per la gestione ed il trattamento dei bambini e alunni affetti da disturbo generalizzato dello sviluppo psicologico DGSP, secondo la procedura specifica, formalizzata dall’AUSL di Imola (v. allegato B), che impegna - ognuno per le proprie competenze - le Amministrazioni comunali aderenti, le Istituzioni scolastiche con alunni con disturbo generalizzato dello sviluppo psicologico (DGSP) ed il servizio di Neuropsichiatria Infantile e Adolescenza (UONPIA).
4.5.2 In qualità di Gestore diretto o indiretto di servizi per l’infanzia
a) - dare priorità di accesso ai bambini e alunni con certificazione di disabilità;
- facilitare l'acquisizione dei titoli di specializzazione, previsti dalle norme vigenti, agli insegnanti di sostegno delle scuole dell'infanzia in servizio a tempo indeterminato;
- dare la precedenza nell'assegnazione dei posti di sostegno nelle scuole dell'infanzia al personale in possesso dei titoli di specializzazione;
- garantire le condizioni per la collaborazione del personale ausiliario nel processo di integrazione scolastica;
b) costituire i Gruppi Operativo (G.O.) per ogni bambino disabile;
c) costituire gruppi di lavoro analoghi ai Gruppi di Lavoro di Istituzione Scolastica (G.L.I.S.);
d) realizzare attività di formazione e di aggiornamento per il proprio personale dei nidi e delle scuole dell’infanzia, anche in forma associata; favorire iniziative che coinvolgono anche il personale di altri Enti e dei familiari, nonché la partecipazione di educatori e insegnanti ad iniziative di formazione e aggiornamento promosse da altri Enti;
e) promuovere iniziative di innovazione didattica e di sperimentazione anche in collaborazione con realtà quali l’Università, l’ Azienda U.S.L., il CISS/T e altri Enti di Formazione accreditati;
f) collaborare, per quel che riguarda gli interventi a favore degli alunni per i quali viene diagnosticato un Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA), all’attuazione delle indicazioni di cui all’allegato n. 8 dell’Accordo di programma provinciale e a quanto concordato a livello locale tra le parti interessate;
g) partecipare agli incontri annuali della Conferenza territoriale per il miglioramento dell’offerta formativa, per le finalità di cui al successivo art. 6.1.
4.6 ASP-Azienda Servizi alla Persona del circondario imolese
L’Azienda Servizi alla Persona (ASP), Ente nel quale sono associati i 10 Comuni del circondario imolese, si impegna a:
a) condurre, nell’ambito delle proprie funzioni, progettazioni individuali e di comunità a favore e per l’inclusione dei minori e in specifico dei minori disabili, integrandosi e collaborando con gli altri servizi e istituzioni che sul territorio si occupano degli stessi minori per garantire un intervento qualificato, efficace ed efficiente;
b) designare propri referenti per la costituzione del Gruppo Territoriale per l’Orientamento scolastico degli alunni disabili, di cui al successivo art. 6.2, e per l’espletamento dei compiti relativi;
c) collaborare, nell’ambito dei progetti dell’Ufficio di Piano di zona distrettuale, con le Istituzioni scolastiche superiori, il Nuovo Circondario Imolese e l’Università per l’attivazione delle procedure finalizzate alla individuazione, formazione e fruizione dei soggetti disponibili ad esercitare le funzioni di tutor amicale a favore dei giovani frequentanti la scuola secondaria di secondo grado o inseriti nei percorsi di formazione professionale e in attività extrascolastiche (art. 16.6 APP);
d) promuovere la diffusione e la conoscenza dell’Accordo di programma provinciale e del presente accordo territoriale, al fine di assicurare il coinvolgimento e la partecipazione più ampia della società civile, oltre che dei soggetti contraenti (art. 6 dell’APP);
e) attivarsi affinché la progettualità educativa e formativa disposta a favore degli studenti disabili frequentanti la scuola secondaria di secondo grado e la formazione professionale, abbia come punto di riferimento la prospettiva dell’inserimento lavorativo; a tal fine, nei limiti delle proprie competenze, sostiene tutte le possibili forme di continuità tra scuola, formazione professionale e mondo del lavoro (art. 20 APP);
f) partecipare agli incontri annuali della Conferenza territoriale per il miglioramento dell’offerta formativa, per le finalità di cui al successivo art. 6.1;
4.7 Centro di Formazione Professionale accreditato per l’obbligo formativo (CIOFS)
Il Centro di Formazione Professionale CIOFS, accreditato per l’obbligo formativo, si impegna a:
a) promuovere la diffusione e la conoscenza dell’Accordo di programma provinciale e del presente accordo territoriale, al fine di assicurare il coinvolgimento e la partecipazione più ampia della società civile, oltre che dei soggetti contraenti (art. 6 dell’APP);
b) designare propri rappresentanti per la costituzione dei Gruppi operativi per ogni studente disabile iscritto ai propri corsi (art. 12 dell’APP);
c) designare il proprio rappresentante per la costituzione dei GLIS presso ogni Istituzione scolastica (art.13 APP);
d) designare propri referenti per la costituzione del Gruppo Territoriale per l’Orientamento scolastico degli alunni disabili, di cui al successivo art. 6.2, e per l’espletamento dei compiti relativi;
e) collaborare con il GLIP per l’attuazione dei PEI, di attività inerenti l’integrazione degli alunni in difficoltà di apprendimento, dell’azione informativa alle famiglie, delle iniziative dirette all’innovazione e ricerca nel campo dell’integrazione scolastica, della diffusione delle buone pratiche, ecc. (art.14 APP)
f) assicurare la partecipazione dei docenti ai GO e ai percorsi di aggiornamento finalizzati all’integrazione degli allievi disabili; ad assicurare, altresì, l’apporto di specifiche competenze dei coordinatori di attività e dei formatori/tutor nei percorsi integrati con l’istruzione come all’art 16.3;
g) accogliere, all’interno dei corsi biennali programmati per l’obbligo formativo, gli alunni disabili per i quali il Gruppo operativo propone l’assolvimento di tale obbligo formativo (OF) nella Formazione professionale, a norma dell’art. 19.2 dell’accordo provinciale;
h) attivarsi affinché la progettualità educativa e formativa disposta a favore degli studenti disabili frequentanti la scuola secondaria di secondo grado e la formazione professionale, abbia come punto di riferimento la prospettiva dell’inserimento lavorativo; a tal fine, nei limiti delle proprie competenze, attiva tutte le possibili forme di continuità tra scuola, formazione professionale e mondo del lavoro (art. 20 APP);
i) partecipare agli incontri annuali della Conferenza territoriale per il miglioramento dell’offerta formativa, per le finalità di cui al successivo art. 6.1;
Art. 5 Gli impegni degli Enti aderenti
5.1 Associazioni famiglie di bambini/alunni/studenti disabili
Le Associazioni si impegnano a:
a) partecipare alla Conferenza provinciale di coordinamento allargata (art. 46, legge reg. 12/2003), in quanto presiede all’applicazione dell’Accordo di programma provinciale e istituisce il Gruppo tecnico interistituzionale provinciale, in vigore per il quinquennio 2008/2013, con il compito di raccordare gli accordi territoriali, monitorarne l’andamento, valorizzarne gli aspetti migliorativi (art 5.1 APP);
b) promuovere la diffusione e la conoscenza dell’Accordo di programma provinciale e del presente accordo territoriale, al fine di assicurare il coinvolgimento e la partecipazione più ampia della società civile, oltre che dei soggetti contraenti (art. 6 dell’APP);
c) designare propri referenti per la costituzione del Gruppo Territoriale per l’Orientamento scolastico degli alunni disabili, di cui al successivo art. 6.2, e per l’espletamento dei compiti relativi;
d) inviare al GLIP-Gruppo di Lavoro Interistituzionale Provinciale rilievi e suggerimenti (art.
6.1 dell’APP);
e) designare, se e quando interpellate, un proprio rappresentante per la costituzione del Collegio di Vigilanza per gli adempenti di cui all’art. 6.3 dell’Accordo provinciale, recepiti dal presente accordo territoriale;
f) collaborare con il programma PRIA della regione Xxxxxx Xxxxxxx per la gestione ed il trattamento dei bambini affetti da DGSP, secondo la procedura specifica, formalizzata dall’AUSL di Imola (allegato B);
g) attivarsi affinché la progettualità educativa e formativa disposta a favore degli studenti disabili frequentanti la scuola secondaria di secondo grado e la formazione professionale, abbia come punto di riferimento la prospettiva dell’inserimento lavorativo;
h) sollecitare, per quel che riguarda gli interventi a favore degli alunni per i quali viene diagnosticato un Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA), i Soggetti competenti ad attuare le indicazioni di cui all’allegato n. 8 dell’Accordo di programma provinciale e a quanto concordato a livello locale tra le parti interessate;
i) partecipare agli incontri annuali della Conferenza territoriale per il miglioramento dell’offerta formativa, per le finalità di cui al successivo art. 6.1;
l) collaborare anche con proprie risorse e competenze, alla promozione e attuazione di momenti di formazione, informazione e sensibilizzazione rivolte agli insegnanti, educatori, personale ATA e alle famiglie.
5.2 Cooperative sociali o loro Consorzi gestori di servizi extrascolastici
Le Cooperative sociali o loro Consorzi, in quanto enti gestori di servizi extrascolastici ai quali hanno accesso bambini e ragazzi disabili, si impegnano ad uniformarsi a quanto previsto dal presente accordo territoriale, in collaborazione con i Soggetti istituzionali sottoscrittori e aderenti, al fine di attuare un’adeguata offerta di iniziative per l’integrazione educativa e sociale dei giovani disabili.
CAPITOLO 3 - COORDINAMENTO INTERISTITUZIONALE, MONITORAGGIO E VERIFICHE
Art. 6 Organismi di governance e coordinamento a livello territoriale. Promozione, attuazione, monitoraggio e verifica
Gli Enti sottoscrittori e aderenti del presente Accordo territoriale - come indicato in dettaglio nei precedenti articoli dal 4.1 al 4.4.2 relativi agli impegni da assumere - conformano la propria attività allo spirito, ai principi e alle istanze operative enunciate negli artt. 5.1/ 6.3. dell’Accordo di programma provinciale, ovvero: la concertazione istituzionale, la partecipazione alla Conferenza provinciale di coordinamento allargata e al Gruppo tecnico interistituzionale provinciale integrato, la collaborazione con l’Osservatorio sulla scolarità, il monitoraggio delle azioni e le verifiche di esigibilità.
6.1 Conferenza Territoriale per il Miglioramento dell’Offerta Formativa
Per un puntuale espletamento a livello territoriale degli obiettivi e dei compiti del precedente articolo 6, la Conferenza territoriale per il miglioramento dell’offerta formativa assume il ruolo di coordinatore delle politiche di integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili promosse dagli Enti sottoscrittori e aderenti del presente accordo territoriale, promuovendo, in particolare, la coerenza dell’accordo territoriale con quello provinciale e lo sviluppo di azioni coordinate con il “Piano distrettuale di zona per la salute ed il benessere sociale”.
A tal fine, la Conferenza territoriale, integrata con i rappresentanti dell’Azienda Sanitaria Locale di Imola, dell’Azienda Servizi alla Persona, dell’Ufficio Piano di zona distrettuale per la salute e il benessere sociale, delle Associazioni delle famiglie, delle Cooperative sociali interessate - avvalendosi della specifica tecnostruttura facente capo al Nuovo Circondario Imolese - programma due incontri annuali: il primo per definire linee di indirizzo a supporto della concertazione degli interventi dei soggetti coinvolti e per lo sviluppo di reali sinergie tra i servizi e le rispettive risorse finanziarie e professionali; il secondo per una valutazione consuntiva dell’attuazione dell’accordo territoriale e della rispondenza dei piani di intervento realizzati con l’entità dei fabbisogni rilevati.
6.2 Gruppo Territoriale per l’Orientamento scolastico degli alunni disabili.
Per accompagnare i bambini e gli alunni disabili e le loro famiglie nel passaggio dalla scuola secondaria di primo grado alla scuola secondaria di secondo grado, i soggetti sottoscrittori e aderenti dell’accordo territoriale, al fine di rendere tale azione orientativa più efficace, promuovono - su iniziativa del Nuovo Circondario Imolese - la costituzione di un apposito Gruppo territoriale per l’orientamento (G.T.O.) composto da:
- referenti del Nuovo Circondario Imolese/Centro integrato servizi scuola territorio
- referenti dell’AUSL di Imola-Servizio di Neuropsichiatria Infantile e Adolescenza
- docenti referenti delle Istituzioni scolastiche di primo e secondo grado
- referenti della Formazione professionale
- referenti dei Comuni
- referenti dell’Azienda Servizi alla Persona
- referenti delle Associazioni dei familiari, per lo svolgimento dei seguenti compiti:
- definire iniziative di orientamento scolastico per il passaggio degli alunni disabili dalla scuola secondaria di primo grado alla scuola secondaria di secondo grado, quale parte integrante delle iniziative predisposte annualmente per gli alunni delle scuole secondarie di primo grado;
- valutare i bisogni degli alunni interessati ed i relativi percorsi orientativi avvalendosi delle indicazioni dei Gruppi operativi e dei Gruppi di lavoro di istituzione scolastica (GLIS);
- monitorare annualmente i percorsi intrapresi per valutarne gli aspetti positivi da sostenere e le criticità da risolvere;
- in particolare, richiamato quanto espresso nell’ art. 18 degli Accordi di Programma Provinciale in merito al riconoscimento dell’orientamento quale parte integrante del Piano dell’ Offerta Formativa di tutte le scuole, il Gruppo territoriale per l’orientamento si impegna ad attivare le seguenti specifiche azioni :
- predisporre una mappa delle risorse formative di tutte le scuole secondarie di 2°grado e della Formazione professionale con l’esp licitazione dell’offerta relativa all’inserimento scolastico degli allievi disabili;
- integrare informazioni e conoscenze atte a ipotizzare scelte e percorsi formativi compatibili con i bisogni dell’allievo disabile, individuando strumenti e risorse necessarie all’integrazione scolastica;
- definire iniziative di promozione della cultura dell’integrazione scolastica e sociale degli allievi disabili.
CAPITOLO 4 - IL PERCORSO DI INTEGRAZIONE E LA RELATIVA DOCUMENTAZIONE
Art. 7 Il percorso di integrazione e la relativa documentazione
Il presente accordo territoriale recepisce le indicazioni normative ed operative espresse negli articoli 7-14 dell’Accordo di programma provinciale e nella X.X. 0/0000 xxxxx Xxxxxxx Xxxxxx Xxxxxxx, dando atto che gli impegni conseguenti figurano in dettaglio esplicitati, per ogni Soggetto sottoscrittore e aderente, nei precedenti articoli 4.1/0.0.0.
CAPITOLO 5 - DIRITTO ALLO STUDIO, FIGURE PROFESSIONALI, IMPIEGO INTEGRATO DELLE RISORSE
Art. 8 Diritto allo studio e figure professionali
Il presente Accordo territoriale recepisce le indicazioni normative ed operative espresse negli articoli 15-17 dell’Accordo di programma provinciale, dando atto che gli
impegni conseguenti - ivi compresi gli interventi del “diritto allo studio” e la presenza di figure professionali di pertinenza delle Istituzioni scolastiche, dei Centri di formazione professionale, degli Enti Locali e dell’Azienda USL, operanti in spirito di cooperazione integrata - figurano esplicitati in dettaglio per ogni Soggetto sottoscrittore e aderente nei precedenti articoli 4.1/0.0.0. .
Art. 9 Tutor amicale
La figura del tutor amicale nelle scuole secondarie di secondo grado può essere prevista ed attivata dai rispettivi Dirigenti scolastici, anche in collaborazione con le facoltà di Scienze dell’educazione, di psicologia e affini; a tal fine le Istituzioni scolastiche, l’Ufficio Scolastico Provinciale, il Nuovo Circondario Imolese e l’Azienda Servizi alla Persona si impegnano, nei limiti delle proprie competenze e delle risorse disponibili, a coordinare le loro azioni per stipulare apposita convenzione con le Università e a verificare la fattibilità di altri accordi con il Servizio Civile nazionale/regionale (L.r.20/2003), per disporre di giovani volontari da formare per l’espletamento delle funzioni di supporto nell’integrazione scolastica e sociale degli studenti disabili.
Art.10 Impiego integrato delle risorse
Al fine di facilitare l’impiego integrato delle risorse umane, finanziarie e dei servizi, il presente Accordo territoriale indica le modalità e i tempi dei necessari raccordi tra i diversi Enti, riassunti nell’allegato A), parte integrante del presente accordo, contenente l’esplicitazione delle varie fasi e procedure che si dispiegano dalla presa in carico del bambino/alunno/studente certificato fino al termine dell’obbligo formativo.
CAPITOLO 6 - L’OBBLIGO DI ISTRUZIONE E L’OBBLIGO FORMATIVO
Art.. 11 L’obbligo di istruzione e l’obbligo formativo
Il presente Accordo territoriale, in merito agli adempimenti connessi all’obbligo di istruzione e all’obbligo formativo, recepisce le indicazioni normative ed operative espresse negli articoli 18-20 dell’Accordo di programma provinciale, dando atto che gli impegni conseguenti figurano in dettaglio esplicitati per ogni Soggetto sottoscrittore e aderente nei precedenti articoli 4.1/0.0.0.
CAPITOLO 7 - VALIDITA’ DELL’ACCORDO E ALLEGATI
Art. 12 Validità dell’Accordo territoriale
Il presente Accordo territoriale ha la stessa validità temporale dell’Accordo di programma provinciale e, come quello, potrà essere integrato e/o modificato per adeguarsi alle nuove disposizioni legislative che interverranno nel quinquennio di vigenza (v. 5.2).
Art. 13 Allegati all’Accordo territoriale
Gli allegati del presente Accordo territoriale costituiscono sue parti integranti e sostanziali.
Gli allegati in comune con l’Accordo di programma provinciale potranno essere integrati e modificati automaticamente a seguito di variazioni adottate dal Gruppo tecnico interistituzionale provinciale.
Gli allegati esclusivi di questo Accordo territoriale potranno essere modificati, su richiesta delle parti, nell’ambito di apposita conferenza dei Soggetti firmatari e aderenti.
ALLEGATI ALL’ACCORDO TERRITORIALE
Il presente Accordo territoriale recepisce integralmente gli allegati nn. 1-10 dell’Accordo di programma provinciale di seguito elencati:
Allegato 1 – Categorie diagnostiche e codici per la certificazione ai sensi della Legge 104/92
Allegato 2 – Certificazione
Allegato 3 – Diagnosi Funzionale (D.F.)
Allegato 4 – Modello Profilo Dinamico Funzionale (P.D.F.) Allegato 5 – Modello Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) Allegato 6 – Scheda Individuale dell’alunna/o disabile (Mod. SI)
Allegato 7 – Scheda Riassuntiva – Allievi disabili certificati e richiesta di personale per l’integrazione scolastica (Mod. SR)
Allegato 8 – Disturbi Specifici di Apprendimento
Allegato 9 – Modello Segnalazione Disturbi Specifici di Apprendimento
Allegato 10 - Protocollo “Sviluppo programmi regionali di integrazione tra le aree delle cure primarie (PLS – PdC) e le aree della Salute Mentale (NPIA)”.
Tale elenco viene integrato dai seguenti allegati specifici per il territorio del circondario imolese:
- Allegato A - Fasi procedurali: dalla certificazione all’integrazione scolastica
- Allegato B - Procedura PRIA per il trattamento del Disturbo Generalizzato dello Sviluppo Psicologico-DGSP (AUSL Imola)
Allegato A - Fasi procedurali: dalla certificazione all’integrazione scolastica
Per il raccordo delle azioni dei Soggetti istituzionali competenti per l’assegnazione di finanziamenti, risorse umane e servizi - sulla base dell’Accordo di programma provinciale, del presente accordo territoriale e di altre fonti normative - viene stilato il seguente calendario di massima, da valere quale guida e pro-memoria per l’avvio, la gestione e la conclusione degli adempimenti spettanti ad ognuno di essi (Istituzioni scolastiche, Ufficio scolastico provinciale, Servizi AUSL, Comuni, ecc.).
Si tratta di uno strumento operativo suscettibile di aggiornamenti progressivi da concordare annualmente sulla base delle esperienze maturate nella pratica quotidiana.
TEMPI | SOGGETTI ISTITUZIONALI E ADEMPIMENTI |
A) Prima dell’anno scolastico di riferimento (gennaio-luglio) | |
Xxxxxxxx | Xxxxxxxx AUSL In tempo utile per le iscrizioni alle scuole (di norma entro febbraio) il competente Servizio AUSL consegna la certificazione e la Diagnosi Funzionale (DF) (o la segnalazione di DSA) alle famiglie degli studenti disabili per l’assegnazione dell’insegnante di sostegno e del personale educativo. |
Marzo | Nuovo Circondario Imolese Convoca il primo incontro della Conferenza territoriale per il miglioramento dell’offerta formativa per definire le linee di indirizzo a supporto della concertazione degli interventi di integrazione scolastica per l’anno successivo (6.1) con particolare attenzione all’istituzione di un gruppo tecnico per l’avvio delle procedure atte ad assicurare alle scuole superiori le prestazioni del tutor amicale. Comuni Di norma entro il 31 marzo ogni Comune convoca apposito gruppo costituto tra Amministrazione Comunale, Istituzioni Scolastiche Autonome, Azienda U.S.L. di Imola, Azienda Servizi alla Persona del circondario imolese, Associazioni delle famiglie, Enti di Formazione Professionale accreditati per l’Obbligo Formativo, o avvia modalità di confronto e coordinamento tra i medesimi soggetti al fine di: - mettere in rete le risorse disponibili a livello territoriale per l’integrazione; - definire tempi, modalità e modulistica per la presentazione dei progetti di integrazione degli alunni disabili e delle relative richieste di risorse ai Comuni da parte delle istituzioni scolastiche e dei servizi educativi per la prima infanzia; - definire criteri e modalità di assegnazione delle risorse annualmente disponibili; - definire modalità di verifica dell’utilizzo delle risorse assegnate; - individuare i fabbisogni formativi in materia di integrazione a livello territoriale; |
- individuare e promuovere progetti e interventi di miglioramento delle attività finalizzate all’integrazione. Scuole Compilazione modelli SI per richieste di sostegno ( ed eventuali deroghe per alunni gravi) da inviare all’U.S.P. Compilazione della modulistica per il Comune per la richiesta di educatori e volontari Compilazione del PDF per gli alunni che passano ad altro ordine di scuola. | |
Xxxxxx | Xxxxxx Di norma entro il 30 aprile o in concomitanza con le richieste presentate dall’Ufficio Scolastico Provinciale, le Istituzioni scolastiche ed i servizi educativi per la prima infanzia presentano al Comune di pertinenza (= di residenza dei singoli alunni) la documentazione, i progetti di integrazione degli alunni disabili iscritti e le relative richieste di risorse. Le Istituzioni scolastiche, tramite i GO, individuano gli alunni per i percorsi PIAFST e ne informano il Gruppo inter-USL. |
Aprile/Maggio/Giugno | Scuole Gruppo Operativo per l’individuazione delle risorse necessarie per l’anno scolastico successivo. Formazione professionale-Ciofs Il Ciofs insieme alle istituzioni scolastiche e al referente AUSL per l’orientamento individuano i possibili allievi per i percorsi Piafst e OF. Nuovo Circondario Imolese-CISS/T Contestualmente alla progettazione del piano formativo annuale, nell’ambito di apposito incontro della Conferenza Territoriale per il miglioramento dell’offerta formativa, concorda con le Scuole i contenuti di corsi di formazione/aggiornamento per docenti di sostegno, per personale Ata e per educatori e definisce le priorità e le modalità di co-finanziamento delle spese (CISS/T, Scuole, altri). |
Giugno | |
Luglio | Ufficio Scolastico Provinciale Entro Luglio l’Ufficio Scolastico Provinciale assegna i docenti di sostegno. Scuole I Gruppi Operativi (GO) di tutte le Istituzioni scolastiche e dei Centri di Formazione professionale elaborano il Profilo Dinamico Funzionale (PDF) (da aggiornare obbligatoriamente ad ogni passaggio di grado scolastico e formativo). |
Agosto | Comuni Prima dell’avvio dell’anno scolastico i Comuni approvano il piano degli interventi educativo-assistenziali, dei progetti e dei laboratori e le |
relative risorse a favore dell’integrazione degli alunni disabili e ne danno comunicazione alle istituzioni scolastiche, ai servizi educativi interessati e alle eventuali ditte fornitrici di personale. | |
B) Durante l’anno scolastico di riferimento (settembre-giugno) | |
In corso d’anno | Due volte nel corso dell’anno scolastico i Dirigenti delle istituzioni scolastiche e dei Centri di formazione professionale convocano i GO per la stesura e l’aggiornamento dei PDF e dei PEI. Nuovo Circondario Imolese Redige la scheda SR di sintesi per tutto il territorio circondariale, sulle base dei singoli SR inviati dai Comuni. Gli Enti firmatari inviano al GTIP gli esiti dei monitoraggi e verifiche. In corso d’anno il Gruppo territoriale per l’orientamento scolastico disabili (art. 6.2) si riunisce per calendarizzare i propri adempimenti e ne dà comunicazione a tutti gli Enti rappresentati ed in particolare alle famiglie dei giovani disabili. Il suo piano degli interventi costituisce parte integrante del piano annuale per l’orientamento scolastico proposto per tutti gli studenti delle classi terze delle scuole secondarie di 1°g rado. Formazione professionale-Ciofs Due volte all’anno il direttore del centro di FP convoca il GO per la stesura e l’aggiornamento del PEI (dicembre e maggio) e del PDF ogni volta che si rende necessario Per i progetti PIAFST e Biennio integrato i coordinatori del centro di FP partecipano ai GO indetti dalle istituzioni scolastiche. |
Settembre | Scuole Nel primo Collegio dei docenti ogni Scuola prende atto della situazione generale degli alunni disabili e dei relativi profili individuali e programma: a) l’incontro con gli educatori per definire gli orari degli interventi assistenziali ordinari o per la realizzazione di progetti particolari (es. progetto I.D.); b) l’incontro con tutti gli insegnanti di sostegno per la consegna dei fascicoli personali degli alunni. Nuovo Circondario Imolese Procede alla costituzione del Gruppo territoriale per l’orientamento scolastico degli alunni disabili di cui all’art. 6.2 e ne aggiorna annualmente i componenti. Formazione professionale-Xxxxx I docenti, i tutor e i coordinatori approfondiscono la conoscenza del profilo di ogni alunno disabile attraverso la lettura della DF e del PDF. |
Settembre/Ottobre | AUSL/Servizio U.O.N.P.I.A I Referenti AUSL dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e Adolescenza comunicano la disponibilità annuale in accordo con le scuole per la calendarizzazione dei GO dei ragazzi disabili inseriti in tutte le scuole. |
Xxxxxxx | Xxxxxx Nel primo consiglio di classe i docenti approfondiscono la conoscenza del profilo di ogni alunno disabile e si dotano della “Scheda di osservazione con proposte di attività per la classe”. Primo incontro del Gruppo operativo. I Genitori compilano il questionario (mod. A) funzionale alla definizione del PDF. I Docenti consegnano le schede di osservazione Riunione del Coordinatore del Consiglio di classe con i docenti di sostegno della classe ed i genitori degli alunni disabili per la prima stesura delle linee guida del PEI. Formazione professionale-Ciofs Il direttore del Centro FP comunica all’AUSL, all’ASP e alla famiglia il calendario delle riunioni dei Gruppi operativi. |
Novembre | Scuole Entro metà novembre i Consigli di classe di ogni Istituzione scolastica definiscono i Piani Educativi Individualizzati (PEI) (sottoscritti dal GO) e li consegnano al Dirigente Xxxxxxxxxx e alle famiglie. Comuni Entro il 30 novembre ogni Comune convoca apposito gruppo costituto tra Amministrazione Comunale, Istituzioni Scolastiche Autonome, Azienda U.S.L. di Imola, Azienda Servizi alla Persona del Circondario imolese, Associazioni delle famiglie, Enti di Formazione Professionale accreditati per l’Obbligo Formativo, o avvia modalità di confronto e coordinamento tra i medesimi soggetti al fine di verificare l’avvio e l’andamento delle attività e dei progetti educativo-assistenziali attivati. Scuole Entro novembre le Istituzioni scolastiche comunicano agli Enti e alle Famiglie il calendario delle riunioni dei GLIS e dei GO. AUSL I referenti AUSL presentano al GO i profili dei ragazzi nuovi iscritti presenti nelle scuole. |
Xxxxxxxx | Xxxxxx I dirigenti scolastici convocano i GLIS. |
Formazione professionale-Ciofs Il Ciofs convoca il primo incontro dei G.O. per gli allievi in O.F.. | |
Gennaio | Scuole Verifica primo quadrimestre da consegnare al Dirigente. |
Febbraio | Scuole Compilazione scheda di valutazione dell’alunno e consegna alla famiglia. Verifica in itinere del PEI. |
Xxxxx | Xxxxxx Convocazione secondo Gruppo Operativo. |
Aprile | Scuole Gruppo operativo per l’analisi consuntiva del percorso programmato e proposta delle modalità di prosecuzione. Scuole Relazione finale per il Consiglio di Classe a cura del docente di sostegno. Verifica del 2° quadrimestre, verifica per l’attivi tà dell’educatore da inviare al Comune. Convocazione secondo incontro GLIS di Istituto a cura del Dirigente. |
Maggio | Formazione professionale-Ciofs Il Ciofs convoca il secondo incontro dei G.O. per gli allievi in O.F.. |
C) Dopo l’anno scolastico di riferimento (giugno-agosto) | |
Giugno | Nuovo Circondario Imolese Convoca, entro giugno, il secondo incontro della Conferenza territoriale per il miglioramento dell’offerta formativa per una valutazione consuntiva dell’attuazione dell’accordo (v. 6.1). |
Luglio/agosto |
Allegato B - Procedura PRIA per trattamento DGSP (AUSL Imola)
Premessa
Il Disturbo Generalizzato dello Sviluppo Psicologico è un disturbo caratterizzato da gravi difetti delle competenze di interazione sociale e comunicazione, e da modalità rigide, non condivise e non convenzionali, stereotipate, di interazione con gli oggetti; comporta in genere ritardo mentale, ma con una iniziale importante discrepanza fra sviluppo dell’intelligenza e sviluppo comunicativo, linguistico e sociale, più compromessi.
La prevalenza del Disturbo è di quasi 3 bambini su mille (Xxxxxxxx 2003).
L’eziologia è ancora sconosciuta, ma l’orientamento interpretativo, un tempo enfatizzante gli aspetti di fallimento ambientale su una predisposizione costituzionale, è oggi centrato sul ruolo dei fattori organici, genetici o acquisiti precocemente, che inducono disfunzioni neuropsicologiche, quali l’alterata reattività agli stimoli, l’incapacità di sintonizzarsi sugli stati mentali degli altri, l’incapacità di selezionare le informazioni sulla base della loro importanza e di integrarle per costruire nuclei di significato finalizzati all’interpretazione del reale, il deficit delle funzioni esecutive, con incapacità di predisporre e mantenere una serie di comportamenti finalizzati al raggiungimento di un obiettivo.
L’autismo riguarda l’intero ciclo della vita di chi ne è affetto, così che la risposta ai bisogni della persona necessita di interventi interrelati fra sanità, scuola, sociale.
Precocità, intensità, specificità del trattamento possono significativamente migliorare la prognosi. I trattamenti per cui oggi esiste nella comunità scientifica una opinione concorde di efficacia, sono prevalentemente di natura riabilitativa: alcuni metodi sono più incentrati sulla promozione della comunicazione e dell’interazione ludica (metodologia DIR, Differences Individual Relationship di Xxxxxxxxx), altri sono più incentrati sulla riabilitazione cognitiva, con maggior enfasi ora posta sull’adattamento e la strutturazione del contesto ambientale (TEACCH, Treatement and Education of Autistic and related Communication Handicapped Children di Xxxxxxxxx e coll.), ora sull’uso della motivazione e del rinforzo secondo i dettami della psicologia comportamentale (ABA, Applied Behavioural Analysis).
Fin dal 2000 la Regione Xxxxxx-Romagna, in risposta alle sollecitazioni delle Associazioni dei genitori, si è impegnata a promuovere l’intervento delle Aziende Sanitarie e dei Servizi di NPIA, secondo i nuovi modelli interpretativi e le opinioni condivise sui trattamenti efficaci nei DGSP, fino alla deliberazione del PRIA, Programma Regionale Integrato per l’Assistenza alle Persone con Disturbo dello Spettro Artistico, approvato dalla Giunta Regionale, con delibera 318/2008.
L’ AUSL di Imola si è precocemente allineata, ha costituito un team aziendale per il trattamento dei gravi disturbi della comunicazione, ha reperito personale psicologico ed educativo con formazione cognitivo-comportamentale, ha formalizzato una procedura specifica per la gestione e il trattamento dei bambini affetti da DGSP. Le scuole del territorio aziendale hanno colto la proposta di cambiamento nella presa in carico dei bambini e ragazzi con DGSP, organizzando corsi di formazione e collaborando, nella gestione educativa quotidiana del bambino, alla costruzione di quel sistema curante integrato indispensabile al cambiamento clinico.
Negli anni 2007-2009 si è realizzato ad Imola un importante progetto di sinergia pubblico-privato, grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio: “il Progetto ABA- Aggiornamento degli operatori: conoscere l’intervento intensivo ABA per una presa in carico integrata”, che ha visto la partecipazione, insieme alle famiglie, degli operatori AUSL, scolastici e comunali ai workshop di valutazione del bambino, condotti dagli esperti di Associazioni Private, che hanno adottato la metodologia ABA. L’esperienza realizzata ha consolidato una cultura di intervento cognitivo-comportamentale negli operatori AUSL e negli operatori impegnati nella scuola, nonché la convinzione condivisa della necessità di
integrare gli interventi sanitari riabilitativi con le proposte educative in famiglia e nelle istituzioni scolastiche di inserimento.
In ottemperanza a quanto auspicato nella relazione conclusiva del Tavolo Nazionale di Lavoro sull’Autismo, istituito dal Ministero della Salute (maggio 2007-gennaio 2008), in merito alla necessità “di costruire una stretta rete di collaborazione e di raccordi fra operatori sanitari, sociali, educativi e famiglie, avvalendosi di Accordi di Programma”, gli Enti Interessati concordano sui seguenti obiettivi ed assumono i conseguenti impegni.
Obiettivi
- Rendere fruibile alla generalità dei bambini DGSP la presa in carico riabilitativa ed educativa con metodologie cognitivo-comportamentali, metodologie d’elezione, come indicato dalle Linee Guida delle Associazioni Professionali e dal PRI-A, il succitato Programma Regionale.
- realizzare un Sistema Curante Integrato, fra operatori sanitari, famiglie e istituzioni educative, che si raccordano, collaborando nella gestione educativa e pedagogico- didattica del bambino, a casa e nelle situazioni di inserimento scolastico e di istituzione educativa, con implementazione di quelle strategie psico-educative che favoriscano l’adattamento, le relazioni coi pari, lo sviluppo cognitivo ed emozionale del bambino, in un ottica di formazione, supervisione e realizzazione di un piano integrato di trattamento.
- garantire intensività e precocità dei percorsi abilitativi
Impegni
L’Amministrazione Comunale si impegna
A) a favorire, nelle istituzioni educative che gestisce, l’adozione di strategie d’intervento psico-educativo specifiche, elaborate in accordo con gli operatori sanitari, nel rispetto dei bisogni individuali del bambino, dei suoi specifici meccanismi cognitivi e della fondamentale necessità di interventi precoci, per ottenere il massimo del cambiamento possibile.
B) ad assicurare la collaborazione alla realizzazione di Progetti Integrati all’interno del contesto scolastico attraverso la partecipazione di personale educativo adeguatamente formato o disponibile ad esserlo.
Le Istituzioni Scolastiche si impegnano
A) a favorire l’inclusione dei bambini DGSP, rispettando le loro esigenze di strutturazione d’ambiente, di spazi, tempi, materiali specificamente organizzati e predisposti
B) a promuovere l’adozione, da parte degli insegnanti di sostegno, di una cornice di tipo cognitivo-comportamentale per le proposte didattiche, stante la specificità dei meccanismi d’apprendimento dei bambini DGSP
C) a realizzare una reale collaborazione con famiglia e operatori sanitari, disponendo sia la possibilità di accesso alla sede scolastica degli operatori sanitari per interventi di osservazione del bambino, follow-up periodico, programmazione tecnica dell’intervento, in accordo con la famiglia, sia la possibilità di presenza di insegnanti ed educatori ai momenti di trattamento ambulatoriale presso i servizi sanitari
L’AUSL si impegna
A) ad effettuare Interventi periodici di follow-up, per la valutazione funzionale e il monitoraggio dello sviluppo, come base per la congiunta programmazione
educativa, sia a livello di trattamento sanitario ambulatoriale, che di intervento educativo a scuola
B) a fornire una consulenza specialistica alle scuole tramite Interventi di programmazione tecnica con operatori scolastici ed educatori, per implementare le conoscenze necessarie all’approccio al bambino con DGSP, progettare l’adattamento del contesto ai bisogni del bambino, formulare e riformulare in itinere gli obiettivi dell’intervento degli operatori scolastici. Tali interventi possono giovarsi di momenti di osservazione del bambino a scuola e/o della compilazione di check-list con gli adulti di riferimento
C) a promuovere, in occasione dell’inserimento di un bambino/ragazzo con DGSP, un work-shop iniziale di formazione-presentazione del caso, aperto a tutti gli adulti dell’istituzione di inserimento ed in presenza della famiglia, come momento di formazione sulle tematiche generali della tipologia di handicap e come momento di presentazione del caso e del suo specifico progetto abilitativo. Su richiesta della scuola si potranno attivare anche incontri di presentazione del ragazzo ai ragazzi della classe destinata ad accoglierlo.
Allegato: Perché una pedagogia “speciale” per bambini e ragazzi portatori di DGSP
I bambini con DGSP non guardano l’interagente, se lo guardano non hanno l’interazione vis a vis, non comprendono i segnali mimico-gestuali, né li utilizzano per comunicare; hanno comportamenti di evitamento e in un gruppo sociale non sanno apprendere attraverso i canali dell’imitazione degli altri.
Inoltre non sono capaci di empatia e comprensione degli stati mentali dell’altro, non ne intuiscono le intenzioni e non possono dunque apprendere per identificazione. Hanno in genere importanti problemi di linguaggio, sia in produzione che in comprensione; quando imparano a parlare, il loro eloquio è povero di efficacia comunicativa, ecolalico, non contestuale; quando è fluente spesso veicola soltanto fantasticherie egocentriche derealistiche o ruminazioni e preoccupazioni ossessivamente proposte.
Quando i ragazzi autistici iniziano a gurdare ed imitare gli altri, diventano adesivi, perché non sanno mettere assieme le informazioni in modo da generare idee coerenti e significative, imitano tutto quello che vedono, senza comprenderne l’idea centrale, il fulcro funzionale. I bambini/ragazzi autistici non trovano interessanti o piacevoli le normali attività di gioco, non hanno competenze di gioco simbolico né assetti motivazionali simili ai ragazzi normali, sono poco attratti dai coetanei; si impegnano in attività solitarie, spesso incentrate su movimenti anche virtuosistici di parti del corpo, o ad apprendimenti specifici, cui dedicano un impegno totale e prematuro. Hanno un deficit di funzioni esecutive, che impedisce loro di avere obiettivi, di progettare e pianificare per conseguirli, di inibire le risposte inadeguate, di controllare gli impulsi, di essere flessibili ed esplorativi, di comprendere i rapporti causali e modificare le proprie risposte in funzione di tale comprensione. Hanno importanti difficoltà ad affrontare compiti e situazioni nuove, con emergenza di comportamenti fortemente problematici in tali occasioni.
Per tali bambini si rendono pertanto necessari:
• approcci strutturati di insegnamento che implementino la chiarezza e la prevedibilità (sia del del messaggio che del contesto, sia relativamente allo spazio, che al tempo, che ai materiali in uso), con massima enfasi posta sul canale visivo di trasmissione dell’informazione;
• attività che guidino il bambino alla comprensione dei vissuti, dei pensieri e dei sentimenti, propri ed altrui; all’ apprendimento di modalità sociali e interattive, schemi comportamentali consoni alle differenti situazioni.
• un attento esame del loro comportamento per selezionare i rinforzi necessari a motivarne l’apprendimento e le attività;
• la disponibilità di un adulto attivo, coinvolgente, esperto e dotato di una tecnica sufficiente a non farsi scoraggiare dall’evitamento e dalla rigidità del bambino stesso.