SERVIZIO SULLE OPZIONI SU AZIONI (ISOALPHA)
GUIDA ALLE OPZIONI SU AZIONI SU T3
SERVIZIO SULLE OPZIONI SU AZIONI (ISOALPHA)
1. INTRODUZIONE
Con la piattaforma T3 di Webank possono essere negoziate le Opzioni su Azioni (Isoalpha), contratti di opzione aventi come attività sottostante titoli appartenenti all’indice S&P/MIB e quotate sul mercato IDEM della Borsa Italiana.
Un’opzione è un contratto che , a fronte del pagamento di un “premio” iniziale, attribuisce al compratore la facoltà, ma non l’obbligo di:
comprare (opzioni Call) o vendere (opzioni Put) a cui è collegato un quantitativo di una certa attività finanziaria (sottostante), ad un prezzo predeterminato (prezzo di esercizio o strike price), a oppure entro una specifica scadenza (opzione di tipo americano).
Gli elementi che caratterizzano una opzione sono:
- Tipo Opzione (Call o Put)
- Sottostante
- Strike Price (prezzo esercizio)
- Data scadenza dell’Opzione
Le opzioni di tipo americano sono strumenti finanziari che possono venire esercitati in qualsiasi data compresa tra il giorno dell’acquisto/vendita e la loro scadenza naturale.
2. OPZIONE CALL E PUT
ACQUISTO DI OPZIONE CALL
L’acquisto di un’opzione call comporta il pagamento del premio dell’opzione, e dà all’acquirente il diritto, ma non l’obbligo, di esercitare l’opzione stessa entro la scadenza, acquistando così il sottostante per un valore predefinito dallo strike price (o prezzo base). La perdita massima per chi ha acquistato la call è data dal premio pagato.
Come è stato chiarito dall’esempio, acquistare una call permette di:
- Partecipare al rialzo del prezzo del titolo azionario sostenendo un costo d’investimento ridotto rispetto all’acquisto del titolo stesso (e quindi anche un rischio di perdita ridotto).
- Nel caso in cui non si verifichi un aumento del prezzo del titolo, la perdita è limitata e predefinita, pari al premio pagato per l’acquisto dell’opzione.
- E’ sempre possibile vendere la call prima della scadenza, ad un prezzo maggiore, nel caso il titolo aumenti di valore e non si desideri prendere una posizione sul titolo stesso.
XXXXXX’ ACQUISTARE UNA CALL ?
1. Se l’investitore prevede un forte rialzo del prezzo del titolo o indice sottostante.
2. Per beneficiare del rendimento (rialzo) del titolo o dell’indice azionario sottostante con un minimo investimento, pari al premio dell’opzione. L’acquisto dei titoli avrebbe richiesto un esborso molto più elevato. Il capitale impiegato nell’investimento in opzioni ha quindi un rendimento maggiore.
3. Per beneficiare dell’effetto leva: Nel caso di rialzo del prezzo del titolo o indice sottostante, il valore dell’investimento in opzioni aumenta percentualmente di più dell’investimento nel sottostante. È importante sottolineare che l’acquirente dell’opzione non è obbligato ad esercitare l’opzione, ma può rivenderla sul mercato.
4. Se l’investitore vuole avere un rischio limitato e certo sull’investimento azionario: la perdita massima dell’acquisto di opzioni call è data dal premio pagato.
ACQUISTO DI OPZIONE PUT
L’acquisto di un’opzione put concede all’investitore il diritto, ma non l’obbligo di esercitare l’opzione entro la scadenza, vendendo il sottostante, al prezzo definito nello strike o base.
La perdita massima per chi ha acquistato la put è data dal premio pagato.
L’acquisto di un’opzione put permette quindi di guadagnare nel caso di riduzione del prezzo del sottostante, con un investimento limitato al valore del premio pagato.
Viceversa, nel caso di un aumento del prezzo del sottostante, la perdita subita dall’investitore è comunque limitata al valore del premio pagato.
PERCHE’ ACQUISTARE UNA PUT ?
1. Se l’investitore prevede un forte ribasso del prezzo del titolo o indice sottostante
2. Per proteggere il valore del proprio portafoglio azionario da un eventuale ribasso nel prezzo di un titolo, controbilanciando l’eventuale perdita sulla posizione in titoli con un profitto derivante dalla posizione in opzioni.
3. SOTTOSTANTE
Sul mercato IDEM sono trattate opzioni su:
- Singoli titoli azionari, quotati in Borsa e nel Nuovo Mercato.
4. STRIKE
Un’opzione ha come primo elemento di standardizzazione lo strike price, (prezzo di esercizio). Esso indica il prezzo a cui l’investitore, esercitando il diritto incorporato nell’opzione, compra o vende il sottostante, a seconda che sia in possesso di una call o una put.
Esempio:
L’acquisto di una call sul titolo Mediaset, con strike 5,00 implica che entro la scadenza si può esercitare il contratto, comprando il sottostante con un costo di 5 € per azione. Se si acquista una opzione put sul titolo Fiat, con strike 6, si ha il diritto di vendere il sottostante entro la scadenza ad un prezzo di 6 € per azione. Il prezzo di acquisto e di vendita è pertanto predefinito nel contratto di opzione.
5. OPZIONE DI STILE AMERICANO
Le Opzioni di stile americano, possono venire esercitate in ogni momento, prima della scadenza (è il caso delle opzioni su azioni quotate sull’IDEM).
6. PREMIO DELL’OPZIONE
I compratori di opzioni pagano un premio per avere il diritto di esercitare alla scadenza (o entro la scadenza) i contratti stessi. Il premio è il prezzo che viene pagato all’acquisto dell’opzione e che non è restituibile all’investitore, sia che l’opzione venga esercitata o meno.
Esempio:
05 Dicembre 2008: l’investitore acquista un’opzione put sul titolo Mediaset, scadenza dicembre, strike 5. Il premio dell’opzione è pari a 0,17 €, e il sottostante (l’azione Mediaset) quota 4,82 €. Poiché un’opzione sul titolo Mediaset, ha un lotto minimo pari a 1.000, occorre moltiplicare il premio dell’opzione per 1.000, per ottenere il prezzo complessivo (170 €) che l’acquirente dovrà pagare acquistare l’opzione put.
7. DEFINIZIONE DI BASE
Un’opzione si dice “at the money” (ATM) se lo strike price è uguale al prezzo corrente dell’attività
Sottostante
Un’opzione si dice “in the money” (ITM) se lo strike price è inferiore (call) / superiore (put) al
prezzo corrente dell’attività sottostante
Un’opzione si dice “out of the money” (OTM) se lo strike price è superiore (call) / inferiore (put) al
prezzo corrente dell’attività sottostante
8. SCADENZA
Le opzioni sono caratterizzate da una scadenza, alla quale (o entro la quale) o vengono esercitate, o scadono senza valore. Le opzioni sulle azioni hanno scadenze mensili e trimestrali (marzo, giugno,
settembre, dicembre). In ciascuna seduta di contrattazione sono quotate contemporaneamente sei scadenze: le quattro scadenze trimestrali e le due scadenze mensili più vicine.
Per le opzioni su azioni il giorno di scadenza è il terzo venerdì del mese di scadenza. Le contrattazioni sulle serie di opzioni in scadenza terminano, nel caso di opzioni su
azioni, il giovedì immediatamente precedente la scadenza.
9. FACOLTA’ DI ESERCIZIO
L’esercizio di un’opzione è una facoltà disponibile solo a chi ha acquistato l’opzione, call o put, e implica la trasformazione della posizione in opzioni in una posizione di acquisto/vendita sul mercato sottostante. Nel caso in cui un’opzione call venga esercitata, la posizione in portafoglio dell’investitore cambierà nel seguente modo:
5 dicembre 2008: acquisto 1 opzione call sul titolo Mediaste con strike 5 €, scadenza dicembre. Prezzo del titolo Mediaset: 4,8 €.
19 dicembre 2008: giorno di scadenza delle opzioni con scadenza dicembre. Prezzo del titolo Mediaset: 5,2 €.
L’investitore esercita l’opzione call, acquistando così i titoli Mediaset ad un prezzo unitario pari allo strike price dell’opzione. Nel portafoglio del cliente saranno caricate 1000 Mediaset al prezzo di carico di 5 €.
Nel caso di un’opzione put, la posizione dell’investitore cambia nel seguente modo:
5 dicembre 2008: acquisto di un’opzione put su Mediaset, scadenza dicembre, strike 5. Prezzo del titolo Mediaset: 5,2 €.
19 dicembre 2008: giorno di scadenza delle opzioni con scadenza dicembre. Prezzo
del titolo Mediaset: 4,8 €. L’investitore esercita l’opzione put acquistata, vendendo così i titoli Mediaset ad un prezzo unitario di 5 €, pari allo strike price dell’opzione put.
10. DIMENSIONE DEL CONTRATTO
Il lotto minimo di negoziazione definisce quante unità del sottostante sono controllate da un unico contratto d’opzione negoziato sul mercato IDEM. Il lotto viene fissato dalla Borsa Italiana.
Il lotto minimo è il “moltiplicatore” che occorre utilizzare per determinare la dimensione di un singolo contratto d’opzione.
Esempio, se il lotto minimo relativo all’opzione su Mediaset è pari a 1.000, ciò significa che ciascun contratto d’opzione su Mediaset, negoziabile sull’IDEM controlla 1.000 azioni Mediaset.
La dimensione del contratto è un fattore necessario per calcolare il prezzo finale che l’investitore deve pagare all’acquisto dell’opzione.
11. ORARI DI NEGOZIAZIONE
12. I MARGINI RICHIESTI PER L’OPERATIVITA’ SULLE OPZIONI SU AZIONI
Per le negoziazioni concluse su un mercato regolamentato di strumenti derivati, l’acquirente e il venditore non sono obbligati tra loro per l’esecuzione contrattuale, ma nei confronti della Clearing
House (sul mercato italiano è la Cassa di Compensazione e Garanzia), che diviene sistematicamente la controparte di tutte le contrattazioni eseguite sul mercato contestualmente all’esecuzione e garantisce il buon fine della compensazione e la liquidazione delle posizioni.
Per le vendite short delle opzioni (sia call che put) Webank richiede un margine di garanzia elaborato secondo la metodologia TIMS che successivamente verrà adeguato tenendo in considerazione l’esposizione globale sul mercato IDEM.
N.B.: In caso di operazione di vendita short, non è prevista la possibilità di mettere a garanzia la posizione in titoli azionari .
13. ABILITAZIONE AL SERVIZIO
L’operatività sulle opzioni su azioni viene offerta a tutti Webank che hanno dichiarato di avere un livello di conoscenza ed esperienza in materia di strumenti finanziari ELEVATO.
Il livello di conoscenza ed esperienza in ambito finanziario è modificabile nella sezione “Costi e attivazioni > Documenti > Questionario MiFID” del sito xxx.xxxxxx.xx.
L’operatività sugli strumenti derivati è consentita a tutti i clienti Webank che abbiano sottoscritto il contratto di adesione Webank e che hanno attivato l’operatività in opzioni su azioni nella apposita sezione “Costi e attivazioni > Servizi, strumenti e piattaforme > Attivazione altri servizi” del sito xxx.xxxxxx.xx.
14. OPERATIVITA’ SULLE OPZIONI SU AZIONI
Con T3 è possibile negoziare le opzioni su azioni (Isoalpha) sul mercato IDEM aprendo delle posizioni Long e Short.
Per le opzioni su azioni a differenza degli atri strumenti derivati negoziati su Webank non è possibile il ribaltamento della posizione senza passare dalla posizione “flat” in portafoglio.
Esempio:
Sono long di 1 opzione e desidero cambiare sullo stesso titolo la mia esposizione sul mercato, il mio ordine di segno contrario alla posizione in portafoglio dovrà essere di 1 opzione short in modo da chiudere la posizione long e in seguito immettere un secondo ordine short per la quantità desiderata.
In caso di ordini pendenti su un titolo, non è possibile immettere ordini di segno contrario
Esempio:
Ho un ordine d’acquisto immesso e non ancora eseguito sull’opzione Mediaset con strike 5 e scadenza dicembre 2008, su questo stesso strumento potrò solo immettere ulteriori ordini d’acquisto ma non di vendita. Per immettere un ordine di vendita dovrò prima cancellare gli ordini in acquisto pendenti.
Se in portafoglio è presente una posizione su un titolo, si possono immettere ordini di segno contrario alla stessa fino al raggiungimento dei lotti presenti in posizione.
Esempio:
In portafoglio è presente una posizione long composta di 2 lotti sull’opzione Mediaset con strike 5 e scadenza dicembre 2008, su questo stesso strumento potrò immettere ordini short per un numero complessivo di lotti pari a 2. Nessun limite di immissione per ordini di tipo long.
Se è presente una posizione short overnight in portafoglio su un determinato titolo, non sarà consentita l’apertura di una posizione su opzioni Isoalpha aventi come sottostante il medesimo titolo e viceversa.
15. OPZIONI SU AZIONI : SPECIFICHE CONTRATTUALI
Stile dell'opzione | Americano |
Orario di negoziazione | Dalle 9:00 alle 17:40 |
Unità di negoziazione | I contratti d’opzione su azioni sono quotati in Euro |
Liquidazione del premio | La liquidazione del premio negoziato avviene esclusivamente per contanti il primo giorno lavorativo successivo alla data di negoziazione del contratto, per il tramite della Cassa di Compensazione e Garanzia |
Dimensione del contratto | La dimensione del contratto è data dal prodotto fra il valore del prezzo d’esercizio (in Euro) ed il rispettivo lotto Esempio: la dimensione del contratto di opzione sull'azione XY con prezzo di esercizio pari a 31,45 € e lotto pari a 500 azioni XY è 31,45 € x 500 = 15.725 € |
Il premio del contratto è pari al valore del premio dell'opzione moltiplicato per il rispettivo lotto Esempio: se il premio dell'opzione sull'azione XY con prezzo di esercizio pari a 31,45 € è pari a 0,6500 €, il premio del contratto ha un valore di 0,6500 € x 500 = 325 € | |
Movimento minimo di prezzo (tick) | Il movimento minimo di prezzo è uguale a 0,0005 € |
Scadenze negoziate | Sono contemporaneamente quotate 10 scadenze: le 2 scadenze mensili più vicine, le successive 4 scadenze trimestrali del ciclo 'marzo, giugno, settembre e dicembre e le 4 scadenze semestrali del ciclo 'giugno, dicembre dei due anni successivi a quello in corso. |
Giorno di scadenza | I contratti scadono il terzo venerdì del mese di scadenza alle 8:15. Se si tratta di un giorno di borsa chiusa, il contratto scade il primo giorno di borsa aperta precedente |
Ultimo giorno di negoziazione | Le negoziazioni sulle serie in scadenza terminano il giorno precedente il giorno della loro scadenza, alle 17:40 |
Prezzo di regolamento | Il prezzo di regolamento è pari al valore del prezzo d’asta di chiusura dell'azione sottostante il contratto rilevato l'ultimo giorno di contrattazione |
Esercizio dell'opzione | (*)L'esercizio anticipato dell'opzione è possibile durante tutta la fase di negoziazione in qualunque giorno compreso tra la prima seduta di negoziazione e l'ultimo giorno di negoziazione. L'esercizio anticipato viene sospeso nei seguenti casi: 1. nella seduta precedente il giorno della distribuzione di dividendi dell'azione sottostante il contratto; 2. nella seduta precedente il giorno in cui prendono avvio operazioni sul capitale dell'azione sottostante il contratto; 3. nell' ultimo giorno di durata di un'offerta pubblica di acquisto relativa all'azione sottostante. Inoltre la Borsa Italiana può sospendere l'esercizio anticipato con apposito provvedimento qualora abbia adottato un provvedimento di sospensione dalle negoziazioni dell'azione sottostante il contratto. Il giorno di scadenza le opzioni in the money sono esercitate automaticamente. (**)L'esercizio per eccezione è possibile entro le ore 8:15 del giorno di scadenza. Quando, a scadenza, si ha l'esercizio dell'opzione da parte del suo acquirente, la Cassa di Compensazione e Garanzia ne assegna il venditore sulla base di un'estrazione casuale |
Liquidazione | La liquidazione avviene mediante consegna fisica dei titoli alla Stanza di Compensazione, per il tramite della Cassa di Compensazione e Garanzia, tenuto conto del numero di contratti esercitati e del lotto minimo. Il giorno di liquidazione del contratto coincide con il terzo giorno lavorativo successivo all'esercizio anticipato dell'opzione o al giorno di scadenza della stessa |
(*) Webank permette l’esercizio anticipato durante tutta la fase di negoziazione dalle ore 9.02 alle ore 17.30 in qualunque giorno compreso tra la prima seduta di negoziazione e l'ultimo giorno di negoziazione.
(**) Webank non permette l’esercizio per eccezione.
16. ESERCIZIO - ASSEGNAZIONE A SCADENZA
Le opzioni sono caratterizzate da una scadenza, alla quale vengono esercitate automaticamente, o scadono senza valore. L’esercizio di un’opzione è una facoltà disponibile solo a chi ha acquistato l’opzione call o put, mentre il venditore delle stesse sarà soggetto ad assegnazione.
Per le opzioni su azioni il giorno di scadenza è il terzo venerdì del mese di scadenza. Le contrattazioni sulle serie di opzioni in scadenza terminano il giovedì immediatamente precedente la scadenza.
Esercizio(*) - Il giorno della scadenza, nel caso di posizioni long call o short put, il sistema provvederà a controllare la liquidità disponibile per portare a compimento l’esercizio/assegnazione. Il controllo della liquidità sarà effettuato tenendo conto dell’effettiva disponibilità data dalla somma tra il “conto Azioni e SD” e il “conto Derivati”. La liquidità prenotata in “Liquidità iniziale margini Idem” non è considerata.
L’importo che il sistema prenderà in considerazione per verificare la disponibilità sarà di 81546,38 Euro
Se la liquidità risulta non essere sufficiente, il sistema provvede a portare a termine l’esercizio/assegnazione e contemporaneamente effettua una vendita con parametro di prezzo “ECO + EEC” sul mercato di tutti i titoli derivanti dallo stesso.
La vendita forzata dei titoli derivanti dall’esercizio/assegnazione determina il pagamento di una penale di 50 Euro per ogni singola posizione esercitata/assegnata.
Assegnazione (*) - Il giorno della scadenza, nel caso di posizioni long put o short call il sistema provvederà a controllare l’effettiva disponibilità dei titoli necessari per portare a compimento l’esercizio/assegnazione. Il controllo dei titoli necessari avviene sulla rubrica del primo intestatario.
Nel caso di conti contestati, se la rubrica del primo intestatario risulta essere incapiente, il sistema provvede in automatico a controllare la presenza dei titoli necessari sulle rubriche degli altri contestatari .
Il controllo della presenza dei titoli da parte del sistema determina, in caso di presenza degli stessi, un “trasferimento interno di titoli dalla/e rubrica capiente alla rubrica del primo intestatario ad un prezzo pari allo strike dell’opzione collegata al sottostante.
Esempio:
Posizione in portafoglio
Rubrica base: Option UBI BANCA 19/12/2008 PUT 16 (sottostante 500 UBI BANCA) Rubrica 1: 100 titoli UBI BANCA a 11,765 Euro
Rubrica 2: 350 titoli UBI BANCA a 11,768 Euro
Rubrica 3: 50 titoli UBI BANCA a 11,795 Euro
Il trasferimento dei titoli dalla rubrica 3 alla rubrica 1 avverrà al PMC di 16 e non di 11,795 Euro. Nel caso specifico il cliente intestatario delle rubrica 3 sarà soggetto a una plus valenza determinata dalla differenza tra i due prezzi. Nel caso in cui il prezzo di trasferimento (prezzo strike) fosse inferiore al PMC il cliente intestatario della rubrica sarà soggetto a una minus valenza. Il trasferimento dei titoli dalla seconda rubrica alla prima rubrica avverrà ad un prezzo di 16 e non di 11,768 anch’esso determinando una plus valenza nei confronti del secondo intestatario.
Se i titoli non risultano essere sufficienti, il sistema provvede ad effettuare degli “acquisti forzati” con parametro di prezzo “ECO + EEC” sul mercato per l’intera quantità necessaria all’esercizio/assegnazione, senza tenere conto degli eventuali titoli presenti sulle rubriche. L’acquisto forzato dei titoli determina il pagamento di una penale di 50 Euro per ogni singola posizione esercitata/assegnata.
I titoli/liquidità derivanti dall’esercizio/assegnazione saranno resi disponibili dal sistema nelle prime ore del pomeriggio del venerdì di scadenza.
L’esercizio determina la prenotazione di un “margine di consegna” valorizzato nella sezione del portafoglio liquidità “margini iniziali su derivati IDEM” per i tre giorni successivi all’esercizio.
Il “margine di consegna” sarà soggetto a variazioni giornaliere in base al prezzo di chiusura della giornata precedente.
(*) L’esercizio/Assegnazione delle posizioni a scadenza avvengono sul sistema di Back Office in base alla modalità FIFO
17. ESERCIZIO ANTICIPATO
Le Isoalpha sono delle opzioni di stile americano, possono essere esercitate in ogni momento, prima della scadenza.
L’esercizio anticipato può venire imputato tramite il tasto “Esercita” presente nella sezione “posizioni aperte” o “derivati” del portafoglio.
Al momento dell’esercizio il sistema verifica l’effettiva disponibilità di liquidità/titoli necessari per portare a compimento l’operazione. In caso di incapienza l’operazione di esercizio viene rifiutata. Il controllo della liquidità da parte del sistema avviene unicamente sul “conto Azioni e SD”
L'esercizio anticipato dell'opzione è possibile durante tutta la fase di negoziazione dalle ore 9.02 alle ore 17.30 in qualunque giorno compreso tra la prima seduta di negoziazione e l'ultimo giorno di negoziazione.
17. ESERCIZIO PER ECCEZIONE
Webank non permette l’esercizio per eccezione.
18. ASSEGNAZIONE ANTICIPATA
Quando a scadenza o anticipatamente , si ha l’esercizio da parte del suo acquirente, la CCG ne assegna il venditore sulla base di un’estrazione casuale comunicando a Webank l’eventuale estrazione avvenuta nei confronti del cliente.
L’assegnazione di un’opzione si ha quando un cliente ha venduto l’opzione e l’acquirente l’esercita.
Si può essere soggetti ad un’assegnazione anticipata quando si detengono in posizione delle opzione short call o short put.
In caso il cliente fosse oggetto d’assegnazione, sarà cura dell’Assistenza Clienti Webank ,prendere contatto con lo stesso per informarlo in merito.
Al momento dell’assegnazione il cliente dovrà essere in possesso dei titoli da consegnare nel caso detenesse una posizione short call, o della liquidità necessaria nel caso di una short put.
Il sistema provvederà ad effettuare i controlli per verificare la capienza titoli o liquidità necessari per portare a termine l’assegnazione. Se uno dei requisiti non venisse soddisfatto il sistema provvederà ad inoltrare gli ordini forzati d’acquisto/vendita come riportato nel paragrafo 15 del presente documento.
La vendita/acquisto forzata/o dei titoli derivanti dall’assegnazione determina il pagamento di una penale di 50 Euro per ogni singola posizione assegnata.
La comunicazione d’assegnazione anticipata avviene il giorno successivo all’effettiva assegnazione. Si può essere oggetto d’assegnazione anche per opzioni detenute in portafoglio a T-1 rispetto al giorno della comunicazione e chiuse successivamente.