Contract
SCHEMA DI ACCORDO DI COLLABORAZIONE PER LA PREVENZIONE E IL CONTRASTO DEL FENOMENO DELLA VIOLENZA NEI CONFRONTI DELLE DONNE E IL SOSTEGNO DELLE VITTIME DI VIOLENZA
La Regione Umbria, rappresentata da ………………………………………… in qualità di ………………………………………..
……….., domiciliato/a per la carica presso la sede della Regione Umbria,
e
Il Comune di ..……..………, in qualità di capofila della Rete territoriale interistituzionale per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della violenza contro le donne e il sostegno delle vittime di violenza denominata
«…………..……», di cui al protocollo d’intesa in corso di validità, sottoscritto il , rappresentato da
……………..…………..….. in qualità di , domiciliato/a per la carica presso la sede del Comune
di …………… .
Vista la legge 241 del 1990 e sue successive integrazioni e modificazioni, e in particolare l’art. 15, che prevede la possibilità per le amministrazioni pubbliche di concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune;
Vista la legge regionale del 25/11/2016, n. 14, “Norme per le politiche di genere e per una nuova civiltà delle relazioni tra donne e uomini” che:
a) pone alla base dell’azione politica e amministrativa il rispetto della dignità, della libertà di espressione e della piena e libera realizzazione di ogni persona;
b) riconosce che ogni forma e grado di violenza costituisce una violazione dei diritti umani e un attacco all’inviolabilità, alla dignità e alla libertà della persona e contrasta la cultura che la genera e la diffonde;
c) riconosce che la violenza fisica, sessuale, psicologica ed economica contro la donna, comprese la minaccia di mettere in atto tali azioni e la violenza assistita, nonché la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica sia nella vita privata, ledono il diritto alla vita, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità, all’integrità fisica ed emotiva e costituiscono una minaccia grave per la salute fisica e psichica della donna stessa;
d) condanna e contrasta ogni forma di violenza contro la donna esercitata sia all’interno della famiglia sia in ambito lavorativo e sociale, compresi i matrimoni forzati, la tratta di donne e bambine, le mutilazioni genitali e fisiche di ogni genere;
Visto il Protocollo unico regionale per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere, sottoscritto in data 22 gennaio 2018, con cui Istituzioni e soggetti del privato sociale firmatari hanno costituito la Rete regionale e il Sistema dei Servizi, impegnandosi a definire con la Regione procedure e protocolli specifici afferenti il proprio ambito territoriale e di competenza con particolare attenzione al raccordo con tutti i servizi della rete in modo da assicurare la migliore integrazione possibile.
Vista la DGR n.135 del 19/02/2018 di definizione della Governance del “Sistema regionale di contrasto alla violenza di genere” che ha definito i livelli apicali di gestione del sistema rinviando ad atti successivi l’ulteriore articolazione.
Vista la DGR 136 del 19/02/2018 con la quale è stato costituito l’Osservatorio regionale sula violenza degli uomini contro le donne in attuazione dell’articolo 40 della legge regionale n. 14/2016.
Vista la D.G.R avente ad oggetto “Ampliamento del Sistema regionale dei servizi di prevenzione e
contrasto della violenza degli uomini contro le donne. Istituzione delle Reti territoriali antiviolenza. Approvazione schema degli accordi di collaborazione tra Regione e Comuni coordinatori di Reti territoriali interistituzionali antiviolenza per il sostegno dei servizi e delle azioni per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della violenza di genere”, con cui la Regione ha approvato il presente schema di accordo di collaborazione e ha individuato quale finalità strategica la costituzione, il consolidamento e lo sviluppo delle Reti territoriali interistituzionali antiviolenza con le quali:
• dare continuità e potenziare i servizi erogati dai centri antiviolenza e dalle case rifugio aderenti alle Reti territoriali antiviolenza;
• assicurare servizi e interventi che permettano la definizione di un percorso integrato volto alla fuoriuscita dalle situazioni di rischio e violenza per le donne e per gli eventuali minori a carico;
• garantire un’ampia copertura territoriale attraverso l’attivazione di nuovi sportelli decentrati dei Centri antiviolenza attivi nelle Reti;
• potenziare la capacità di protezione e ospitalità delle Reti territoriali interistituzionali antiviolenza;
• rilevare, anche attraverso l’utilizzo del sistema informativo regionale S.E.Re.N.A., le caratteristiche principali del fenomeno della violenza sulle donne basata sul genere e monitorare sia il supporto alle donne che si rivolgono ai centri antiviolenza e sia i servizi erogati, nel pieno rispetto della tutela della privacy delle utenti.
Viste le competenze assegnate ai Comuni e alle Zone sociali dall’articolo 32 della Legge regionale del 25 novembre 2016, n.14:
⮚ i Comuni:
• in forma singola o associata, promuovono l'istituzione e la localizzazione dei Centri antiviolenza e delle Case rifugio;
• valorizzano la pratica di accoglienza, basata sulla relazione tra donne, autonoma e autogestita, attribuendo priorità alle associazioni femminili.
• assicurano la gestione mediante convenzioni con associazioni ed organizzazioni di donne iscritte ai registri del volontariato o della promozione sociale, e organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), che hanno come finalità ed attività primarie la prevenzione e il contrasto della violenza degli uomini contro le donne, l'adesione agli obiettivi della Convenzione di Istanbul, nonché abbiano maturato esperienze e competenze specifiche in materia di violenza contro le donne;
⮚ Le Zone sociali di cui all' articolo 268 bis della legge regionale 9 aprile 2015, n.11 (Testo unico in materia di Sanità e Servizi sociali), tramite il Comune capofila:
• autorizzano i Centri antiviolenza e le Case rifugio secondo i criteri e le modalità stabiliti dal regolamento di cui all' articolo 35, comma 2, lettera b) o, nelle more dell’approvazione del regolamento, secondo la procedura transitoria definita dalla Regione.
Richiamato l’articolo 5 dell’Intesa 27 novembre 2014 che recita come segue:
“Art. 6.
Lavoro in rete
1. Al fine di garantire alle donne e ai loro figli protezione sociale, reinserimento e interventi sanitari, il Centro (antiviolenza) partecipa alle reti territoriali interistituzionali promosse dagli enti locali. L’istituzione e il funzionamento della rete sono regolati da appositi protocolli o accordi territoriali condotti dagli enti locali con il coinvolgimento di tutti gli attori sociali, economici e istituzionali del territorio di riferimento coincidente con il territorio indicato dalla pianificazione regionale.
2. Il Centro assicura collegamenti diretti con le case rifugio e gli altri centri antiviolenza esistenti sul territorio.
3. Le Regioni si impegnano a monitorare i protocolli e gli accordi territoriali di cui al comma 1 e a darne comunicazione, con cadenza annuale, al Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri.”
Premesso che la Regione Umbria, ai sensi della legge regionale 14/2016, pone tra i suoi obiettivi, in una logica di sussidiarietà verticale e orizzontale:
• il coinvolgimento oltre che la collaborazione con le istituzioni, le associazioni femminili e femministe e la società civile per il diffondersi di una cultura del rispetto, dell’uguaglianza e della solidarietà;
• favorire e promuovere politiche di prevenzione, sostegno, tutela inserimento e reinserimento a favore delle donne vittime di violenza anche al fine di consentire percorsi di recupero dell’autonomia materiale e psicologica;
• contribuire a sostenere la donna che subisce atti di minaccia o di violenza al fine di favorire il recupero dell’autonomia e della dignità;
• tutelare senza distinzione di stato civile, cittadinanza, cultura e religione la donna, sola o con minori vittima di violenza, garantendo soccorso, accoglienza e protezione;
• riconoscere e valorizzare i modelli culturali, le esperienze di aiuto e mutuo aiuto e le forme di ospitalità autonome, fondate sulla solidarietà delle donne maturata anche nei centri antiviolenza.
sottoscrivono il seguente accordo di collaborazione
Art. 1 Premesse
Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente accordo di collaborazione.
Art. 2 Finalità
Il presente accordo promuove ai sensi dell’art. 3, comma 3 della l.r. n. 14/2016 la collaborazione tra la Regione Umbria e il Comune di , in qualità di coordinatore della rete territoriale interistituzionale
antiviolenza “…….…” della/e zona/e sociale/i …… per l’attivazione di azioni finalizzate al sostegno dei servizi e delle azioni per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne.
LA REGIONE UMBRIA:
Art. 3
Impegni dei soggetti sottoscrittori
a) mediante la propria struttura competente assicura il supporto tecnico e informativo per ogni esigenza connessa alla realizzazione dei progetti e per un più efficace coordinamento delle azioni previste. Si impegna inoltre a erogare le risorse nazionali e regionali e a fornire strumenti per incrementare le competenze di analisi, progettazione, monitoraggio, valutazione, negoziazione, comunicazione del Comune di , in modo da accrescere significativamente la capacità progettuale della Rete territoriale e
quindi migliorare la qualità e la coerenza di azioni progettuali complesse, attraverso forme di sostegno quali attività di formazione/accompagnamento sulle aree tematiche attinenti la l.r. 14/2016 e in raccordo con le priorità regionali su tematiche quali: politiche per la sicurezza, politiche socio-sanitarie, politiche per la casa, per l’occupazione e la formazione, politiche culturali.
b) In particolare, al Comune di e ai soggetti sottoscrittori del protocollo d’intesa saranno forniti i
seguenti servizi:
• azioni di formazione e accompagnamento rivolte ai soggetti impegnati nella definizione e nell’attuazione delle azioni progettuali;
• supporto informativo attraverso appositi strumenti, quali materiale informativo, compreso il sistema informativo S.E.Re.N.A. per la rilevazione dei dati statistici relativi alla propria Rete territoriale;
• documentazione, studi statistici prodotti dalla Regione Umbria, dal sistema regionale allargato e da altri soggetti;
La Regione Umbria monitorerà con appositi strumenti, come S.E.Re.N.A. e l’Osservatorio regionale, il sistema di contrasto della violenza, le azioni svolte nell’ambito dei singoli progetti beneficiari dell’assegnazione di risorse e i risultati raggiunti sul territorio. Renderà noti, infine, i risultati complessivi dell’intera iniziativa regionale.
IL COMUNE DI ………….
si impegna a:
a) individuare al proprio interno un/una dirigente che avrà il ruolo di referente nei confronti della Regione Umbria e responsabile degli adempimenti previsti;
b) attuare le azioni così come definite nella proposta progettuale e descritte nella scheda tecnica approvata con atto del Comune entro i termini ivi indicati, assicurando:
− il pieno rispetto del Protocollo unico regionale di costituzione del Sistema regionale di prevenzione e contrasto della violenza degli uomini contro le donne basata sul genere e delle Linee guida regionali in materia oltre che di ogni altro documento attuativo dello stesso e della Legge regionale n. 14/2016;
− la condivisione e il coinvolgimento dei soggetti componenti della Rete territoriale interistituzionale antiviolenza;
− la verificabilità, come da progetto, dei risultati attesi attraverso la definizione di indicatori significativi strettamente correlati agli obiettivi, ai risultati che si intendono raggiungere e agli effetti che si vogliono analizzare;
− la congruità e coerenza tra obiettivi, costi e tempi di realizzazione;
− la trasmissione agli uffici di competenza, nei termini previsti dalla programmazione nazionale e regionale, quanto previsto in relazione alle attività di monitoraggio e rendicontazione.
− la conservazione in originale della documentazione amministrativa e contabile riferita alle attività, come previsto dalle normative vigenti e per il periodo previsto dall’art. 2220 del Codice Civile, garantendo la piena disponibilità e tempestività di adempimento in ordine alle attività di verifica e controllo da parte degli organi competenti;
− il rispetto della normativa in materia fiscale, previdenziale e di sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori nella realizzazione delle attività previste dal progetto;
− l’adeguamento ad eventuali variazioni procedurali che potranno essere richieste dalla Regione;
− la partecipazione alle attività formative/informative predisposte dalla Regione;
− la immediata comunicazione alla Regione, qualora intendesse rinunciare al progetto, provvedendo contestualmente alla restituzione delle risorse ricevute, maggiorate degli interessi legali dovuti per il periodo di disponibilità delle somme percepite;
− la comunicazione al Dirigente competente della Regione Umbria delle eventuali variazioni rispetto a quanto indicato nella domanda, affinché il Dirigente possa effettuare le valutazione conseguenti;
− il coinvolgimento della Regione Umbria nelle azioni di divulgazione (quali convegni e seminari tematici)
− la visibilità su tutti gli strumenti e i prodotti di informazione e comunicazione della partecipazione della Regione Umbria al progetto, utilizzando il logo regionale, che dev’essere preventivamente richiesto agli uffici regionali;
− la trasmissione alla Regione Umbria di tutti gli strumenti e i prodotti di informazione e comunicazione, ai fini della condivisione e dell’autorizzazione all’apposizione del logo regionale;
− il mantenimento di costanti rapporti con la Regione Umbria e la messa a disposizione di dati ed informazioni relative al progetto, eventualmente richieste;
− la collaborazione con il competente Dirigente della Regione Umbria che effettuerà il monitoraggio e controllo del progetto nelle sue fasi di realizzazione, fornendo tutti i supporti di conoscenza e di concreta collaborazione nel tempo e nei modi necessari. Tale attività potrà essere svolta anche attraverso sopralluoghi, colloqui, interviste da parte di personale appositamente incaricato dalla Regione;
− il cofinanziamento delle azioni oggetto dell’accordo di collaborazione per almeno il 20% delle risorse assegnate anche al fine di garantire la sostenibilità e la continuità delle azioni e dei servizi attivati nel tempo.
− l’utilizzo e la tempestiva implementazione del sistema informativo regionale da parte dei centri antiviolenza e delle case rifugio con cui si sottoscrivono gli accordi di collaborazione, quale strumento finalizzato alla conoscenza del fenomeno della violenza, delle utenti prese in carico dai Centri antiviolenza e dei servizi erogati;
Art. 4 Risorse concedibili
Per l’attuazione del presente accordo, la Regione Umbria concorre riconoscendo al Comune di , in
qualità di capofila della Rete territoriale «…………...» risorse pari a € ……………...... .
Le risorse assegnate saranno oggetto di rendicontazione secondo le regole e modalità previste con apposito atto regionale.
Art. 5
Modalità di erogazione delle risorse
L’importo delle risorse concesse al Comune viene erogato in tre fasi successive:
a) il 50% viene erogato all’atto di sottoscrizione dell’accordo di collaborazione;
b) il 40% nei termini previsti dai provvedimenti del Dirigente competente e a seguito delle attività di monitoraggio e controllo della rendicontazione effettuate dalla Regione Umbria;
c) il 10% alla conclusione del progetto e a seguito delle attività di monitoraggio e controllo della rendicontazione effettuate dalla Regione Umbria.
Art. 6 Rendicontazione delle spese sostenute
Sulla base degli interventi realizzati, il Comune di ………, in qualità di capofila, presenterà con le modalità e la tempistica previste dai provvedimenti regionali la documentazione che evidenzi, in coerenza con il progetto oggetto dell’accordo di collaborazione, le spese sostenute, i risultati raggiunti e le criticità riscontrate. Il Comune di invierà la documentazione completa degli allegati previsti, entro non oltre i
termini stabiliti dai provvedimenti regionali. Allo scadere degli stessi, la Regione Umbria assegnerà al Comune un termine perentorio per l’invio della documentazione, trascorso il quale provvederà alla revoca delle risorse. La documentazione relativa ai monitoraggi e alle rendicontazioni delle spese saranno predisposte secondo i modelli e le linee guida predisposte dalla Dirigente regionale competente. La Regione Umbria provvederà alla verifica della documentazione di spesa e della realizzazione delle attività e dei prodotti indicati nel progetto oggetto dell’accordo di collaborazione.
Art. 7 Revoche
Le risorse vengono revocate qualora venga accertata l’impossibilità a svolgere e completare il progetto o vengano accertate irregolarità attuative o la mancanza dei requisiti e dei presupposti sulla base dei quali sono state concesse. L’atto di revoca dispone l’eventuale recupero delle somme già erogate, indicandone le modalità di restituzione. L’ammontare della somma da restituire viene calcolato maggiorato degli interessi di legge maturati.
Art. 8 Controversie
Le parti si impegnano reciprocamente a definire amichevolmente ogni controversia che dovesse derivare dall’interpretazione, esecuzione e risoluzione del presente accordo.
A tale scopo, qualora una parte abbia contestazione da sollevare, provvederà a notificarla all’altra parte, che risponderà nel termine perentorio di 30 giorni dal ricevimento.
Qualora la questione oggetto della controversia comporti particolari o più approfonditi accertamenti, sarà facoltà della parte investita della questione stabilire e comunicare, prima della scadenza dei 30 giorni di cui al paragrafo precedente, un nuovo termine entro cui rispondere. Solo nel caso in cui non si dovesse raggiungere una composizione amichevole, le controversie sono riservate alla competenza esclusiva del Foro di Perugia.
Art. 9 Disposizioni finali
Il presente accordo di collaborazione rimane in vigore sino alla completa realizzazione degli interventi in esso previsti, e comunque non oltre il termine fissato per la rendicontazione finale del 28/02/2019. Il presente documento si compone di n. … pagine e di un allegato composto da n. … pagine.
Data:
Per la Regione Umbria Per il Comune di ………………
Il Direttore Il Dirigente Il Direttore Il Dirigente
NOME COGNOME NOME COGNOME