CCNL “Istruzione e Ricerca” 2019-2021: firmata la parte economica. La trattativa prosegue sulla parte normativa
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14/11/2022 n 5
CCNL “Istruzione e Ricerca” 2019-2021: firmata la parte economica. La trattativa prosegue sulla parte normativa
Comunicato congiunto CGIL - FLC CGIL.
L’impegno della CGIL e della FLC CGIL che si sono battute in tutte le sedi insieme ai lavoratori della scuola, università ricerca e AFAM, per giungere quanto prima possibile alla firma del contratto del comparto “Istruzione e Ricerca” ha prodotto un primo rilevante risultato: la sottoscrizione avvenuta oggi di una Ipotesi contrattuale sui principali aspetti del trattamento economico del personale che ha fatto seguito ad un Accordo politico siglato il 10 novembre dal Ministro dell’Istruzione e dai sindacati.
Commenti settore per settore: scuola, università, ricerca, AFAM
Il 95% delle risorse va ad incrementare le voci stipendiali fisse dei lavoratori, fatto tanto più necessario oggi a fronte di un’inflazione a due cifre che sta falcidiando il salario del lavoro dipendente e in considerazione di un Contratto scaduto ormai da tre anni.
Un riconoscimento, questo, sia pur tardivo, della collocazione strategica del lavoro nei settori della conoscenza che hanno fatto la loro parte in questi anni di pandemia e che continuano a prestare servizio in condizioni e contesti lavorativi difficili.
Importante l’impegno strappato al Governo di reperire ulteriori risorse per innalzare i livelli retributivi.
Il testo sottoscritto oggi prevede espressamente che il negoziato non si intende concluso, ma prosegue nei prossimi giorni senza soluzione di continuità fino alla sottoscrizione la più rapida possibile di tutto il complesso contrattuale, la restante parte economica e la parte giuridica.
È questo l’impegno che la CGIL e la FLC CGIL si assumono per giungere, unitariamente agli altri sindacati rappresentativi del Comparto, alla chiusura del negoziato relativa alla parte residua economica e a tutta la parte normativa.
CCNL “Istruzione e Ricerca” 2019-2021: scuola, firmato all’Aran l’accordo per l’anticipo degli aumenti stipendiali del personale
Anticipi degli aumenti mensili e arretrati con la busta paga di dicembre.
Si è svolta in data 11 novembre 2022 presso l’Aran la trattativa per stipulare il contratto finalizzato ad assicurare entro dicembre 2022 ai lavoratori del settore scuola una parte consistente degli aumenti stipendiali relativi al CCNL 2019-2021.Ipotesi di contratto Tabelle aumenti e arretrati personale scuola
La preintesa appena stipulata recepisce quanto stabilito nell’accordo politico definito ieri tra Ministero dell’Istruzione e del Merito e i sindacati di categoria.
In particolare è stata definita una prima significativa tranche di aumenti spettanti al personale docente, educatori e Ata in base al CCNL relativo al triennio 2019-2021.
Inoltre si prevede espressamente che il negoziato dovrà proseguire per regolare ulteriori aspetti del trattamento economico e per definire tutta la parte normativa, con particolare riguardo agli istituti delle relazioni sindacali e del trattamento giuridico.
Per quanto riguarda la parte economica, come sopra detto, si tratta di un’anticipazione che però assicura ai lavoratori il grosso (il 95%) di quanto stanziato dalle precedenti leggi di bilancio per il rinnovo contrattuale. Inoltre vengono utilizzate per incrementare gli stipendi anche le risorse stanziate dall’ultima legge di bilancio per il 2023 che erano destinate al salario accessorio del personale docente, educatori e ata.
Nel contratto sono state definite le tabelle analitiche relative agli incrementi degli stipendi tabellari e delle indennità fisse (si tratta della Rpd per i docenti, del Cia per il personale ATA e dell’indennità di direzione per i DSGA) riguardanti i singoli profili professionali in relazione alle specifiche fasce di anzianità.
Sempre per quanto riguarda gli aspetti economici, con apposita dichiarazione congiunta, le parti si sono date atto che, in applicazione dell’intesa sottoscritta col Ministero, al personale scolastico dovranno essere distribuiti -entro dicembre- gli ulteriori 100 milioni di euro non appena saranno stanziati con apposito decreto.
Sulla base delle risorse fin qui rese disponibili l’aumento medio mensile per i docenti è circa 101 e 81 euro medi mensili per il personale ATA, mentre gli arretrati medi sono di circa 2.300 euro lordi al netto dell’indennità di vacanza contrattuale e dell'elemento perequativo.
Il giorno 15 novembre riprenderà la trattativa per completare il CCNL 2019-2021 con riguardo alla parte normativa e all’utilizzo delle ulteriori risorse rese disponibili dall’Intesa col Ministero, in particolare i 300 milioni di euro per la valorizzazione professionale docenti e i 36,9 milioni per la revisione dei profili professionali del personale Ata. Le risorse aggiuntive acquisite per il CCNL sono il frutto del grande impegno e della mobilitazione messe in campo dalla FLC CGIL nei mesi addietro con l'obiettivo di innalzare i livelli stipendiali dei lavoratori della scuola nella difficile fase economica che sta attraversando il Paese.
A questo indirizzo le tabelle con il calcolo degli aumenti profilo per profilo e per livello stipendiale
Anno di prova e formazione 2022/23: informativa del Ministero sulla nota annuale sul percorso dei docenti neo- assunti
Il contesto normativo è il DM 226/2022. Confermato l’impianto del percorso formativo da 50 ore: imminente l’apertura della piattaforma INDIRE. Il test finale è un’articolazione del colloquio
Lo scorso 11 novembre il Ministero dell’Istruzione ha illustrato alle organizzazioni sindacali la bozza di nota annuale con le indicazioni sul percorso di formazione e prova.Platea del personale coinvolto
•docenti che si trovano al primo anno di servizio con incarico a TI
•docenti per i quali sia stata richiesta la proroga del periodo di formazione e periodo annuale di prova in servizio o che non abbiano potuto completarlo (la ripetizione del periodo comporta la partecipazione alle connesse attività di formazione)
•docenti per i quali sia stato disposto il passaggio di ruolo
vincitori di concorso, che abbiano l’abilitazione o che l’acquisiscano ai sensi dell’art. 13 c. 2 •
.del Dlgs 59/2017, al primo anno di servizio con incarico a TI
Chi non è tenuto a sostenere il periodo di formazione
•I docenti che lo abbiano già svolto nello stesso grado di nuova immissione in ruolo
•Coloro che abbiano ottenuto il rientro in un precedente ruolo nel quale lo abbiano già svolto Docenti già immessi in ruolo con riserva, che abbiano superato positivamente l’anno di •
formazione e di prova e siano nuovamente assunti per il medesimo ordine o grado
Coloro che abbiano ottenuto il trasferimento da posto comune a sostegno e viceversa •
nell’ambito del medesimo grado
•Coloro che abbiano ottenuto il passaggio di cattedra nello stesso grado di scuola.
Servizi utili ai fini del percorso di formazione prova
Il superamento del percorso è subordinato allo svolgimento di servizio effettivamente prestato per
.almeno 180 gg nel corso dell’a.s., di cui almeno 120 per attività didattiche
Rientrano nei 180 gg: tutte le attività connesse al servizio scolastico, compresi i periodi di sospensione delle attività didattiche, esami e scrutini ed ogni impegno di servizio, ad esclusione del congedo ordinario e straordinario e le aspettative. Computato il 1° mese di astensione obbligatoria per gravidanza.
Rientrano nei 120 gg: i giorni effettivi di insegnamento, quelli impiegati presso la sede di servizio per ogni attività preordinata al migliore svolgimento dell’azione didattica, ivi comprese quelle valutative,
.progettuali, formative e collegiali
I 180 gg e i 120 gg sono proporzionalmente ridotti per i docenti in part-time. Attività formative
Hanno una durata complessiva di 50 ore, organizzate in 4 fasi:
•incontri propedeutici e di restituzione finale = 6 ore
•laboratori formativi = 12 ore
peer to peer” e osservazione in classe = 12 ore“•
•formazione on-line = 20 ore
Portfolio professionale
Il docente in periodo di prova, cura la predisposizione del portfolio professionale che contiene: il curriculum professionale, il primo bilancio delle competenze, la documentazione di fasi significative della progettazione didattica e le azioni di verifica intraprese, il bilancio conclusivo e la previsione del piano di sviluppo professionale.
Valutazione del percorso di formazione e periodo annuale di prova in servizio
Tra le novità del percorso di quest’anno c’è l’allegato A al DM 226 del 16 agosto 2022 che guida l’osservazione in classe del docente in anno di prova da parte del Dirigente scolastico e del Tutor. Le
.schede, debitamente compilate, entrano a far parte del materiale sottoposto al Comitato di valutazione
Il Comitato di valutazione è convocato dal Dirigente scolastico nel periodo compreso tra il termine delle attività didattiche e la conclusione dell’a.s.
Il colloquio prende avvio dalla presentazione delle attività di insegnamento e formazione e della relativa documentazione contenuta nel portfolio professionale e nelle schede di cui all’Allegato A, già in possesso del Dirigente scolastico e trasmessi preliminarmente (almeno cinque giorni prima della data fissata per il colloquio) allo stesso Comitato. Il test finale, contestuale al colloquio, di cui è quindi un’articolazione, verterà sulle risultanze della documentazione contenuta nell’istruttoria compiuta dal tutor accogliente e nella relazione del Dirigente scolastico, e riguarderà espressamente la verifica dell’acquisizione delle relative competenze, a seguito di osservazione effettuata durante il percorso
.formativo
Le richieste e osservazioni che abbiamo consegnato all’amministrazione
In premessa, visto che la nota sul periodo di formazione e prova richiama il consistente numero di personale docente immesso in ruolo, abbiamo sollecitato l’invio dei dati sulle immissioni in ruolo 2022/23. Su questo l’amministrazione ci ha assicurato che la trasmissione dei dati è imminente.
Abbiamo chiesto di chiarire bene che nella platea del personale coinvolto nel percorso di formazione e prova siano compresi i docenti assunti da GPS 1 fascia sostegno e anche i docenti vincitori del concorso straordinario bis.
Rispetto agli impegni della formazione abbiamo chiesto di precisare che le attività previste siano esattamente pari a 50 ore, mentre il testo proposto parlava di ”almeno" 50 ore. Una espressione che avrebbe potuto alimentare ambiguità e che l’amministrazione ha assunto l’impegno a rimuovere.
Rispetto al Patto per lo sviluppo professionale e laboratori formativi dove la nota contiene un richiamo alla personalizzazione del percorso formativo abbiamo chiesto il senso di questa personalizzazione, in quanto i laboratori sono organizzati dalle scuole polo, mentre il patto per lo sviluppo professionale è
stabilito tra docente in prova e DS. E quindi non si comprende come debba avvenire in concerto questa personalizzazione del percorso formativo.
È stata nostra precisa richiesta anche quella di consentire il computo dei giorni di servizio svolti dai supplenti individuati quali vincitori del concorso straordinario bis ai fini dei requisiti di servizio per l'anno di prova e formazione, con l'obiettivo è favorire che la maggior parte di loro possa completare il percorso con esito favorevole e avere l'assunzione a TI dal 1/9/2023.
Mentre rispetto ai colleghi che hanno superato il periodo di prova e formazione l'anno scorso e quest'anno sono destinatari di nomina a TI da altra procedura, sempre sullo stesso grado, abbiamo chiesto di chiarire se possono fare la domanda di ricostruzione di carriera entro il 31 dicembre 2022.
Su questi ultimi punti l’amministrazione si è riservata di farci avere dei riscontri.
Formazione per DSGA neoassunti a.s.
2022/2023, DSGA e amministrativi
Confermata l’attività di formazione per i nuovi assunti con le stesse modalità dello scorso anno. Per la FLC CGIL manca ancora un piano di formazione permanente per tutto il personale ATA
Il Ministero ha incontrato i sindacati oggi, 11 novembre 2022, alle ore 12:00, in videoconferenza, per un’informativa sul Piano di formazione per i DSGA neoassunti nell’a.s. 2022/2023 e per i DSGA e Assistenti amministrativi, in prosecuzione delle attività già intraprese lo scorso anno scolastico.
Le modalità di intervento ricalcano sostanzialmente quelle avviate precedentemente, che saranno gestite direttamente dall’Amministrazione centrale mediante la piattaforma “IoConto”, nonché dagli USR tramite 18 scuole polo.
I percorsi formativi saranno attivati a partire da gennaio 2023 e dovranno concludersi entro il 31 agosto 2023. Tra le tematiche, oggetto delle attività, è stata inclusa la gestione delle azioni del PNRR.
Per quanto riguarda le risorse, il Ministero ha informato i sindacati che la loro quantificazione e ripartizione saranno fornite in una successiva riunione di informativa.
Il MI ha anticipato che il numero dei DSGA neo-immessi è molto circoscritto (59), essendo solo un contingente residuale immesso in ruolo a seguito delle procedure concorsuali in Campania.
Infine, l’Amministrazione ha comunicato che, per l’avvio delle attività a settembre, intende arrivare ad incrementare quanto più possibile la formazione in servizio e in modo più articolato per tutto il personale ATA, quando sarà definita una rimodulazione delle risorse attuali con quelle stanziate con il PNRR.
La FLC CGIL, pur ritenendo in linea generale positivo il Piano di formazione, ha sottolineato ancora una volta come siano ancora del tutto assenti dei percorsi formativi permanenti per i restanti profili ATA che hanno l’esigenza di essere accompagnati alla specificità della professione. Da anni la FLC CGIL si batte per ottenere una formazione di qualità, per potere affrontare in modo adeguato tutte le complessità inerenti alla gestione dei servizi scolastici
Inoltre, a nostro avviso, è troppo generico il punto riguardante l’impiego dei DSGA tutor, così come non c’è una quantificazione dei fondi che sono stati messi a disposizione per la loro remunerazione. Su questo punto e per avere più chiaro il contesto, abbiamo chiesto i dati conoscitivi dei compensi riguardanti lo scorso anno che, a detta del Ministero, devono essere reperiti a livello territoriale.
Per la prossima settimana è previsto un nuovo incontro di informativa circa la quantificazione complessiva delle risorse destinate alla formazione e dei criteri di ripartizione.