CORTE DEI CONTI - CCC - CCC - 0001117 - Interno - 21/12/2023 - 16:22
XXXXX XXX XXXXX - XXX - XXX - 0000000 - Xxxxxxx - 21/12/2023 - 16:22
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Deliberazione n.29/2023/CCC
COLLEGIO DEL CONTROLLO CONCOMITANTE
PRESSO LA SEZIONE CENTRALE DI CONTROLLO SULLA GESTIONE DELLE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO
composta dai magistrati
Xxxxxxxxxxxx Xxxxxxx Presidente Xxxxx Xxxxxxxx Consigliere Relatore Xxxxxxxxxx Xxxxxxx Consigliere Xxxxxxxxxx Xxxxxx Consigliere Relatore Xxxxxxxx Xxxx Xxxxxx Primo Referendario Xxxxxxx Xxxxx Referendario Xxxxxxxx Xxxxxxxx Referendario |
Camera di consiglio del 19 dicembre 2023 |
ha assunto la seguente
DELIBERAZIONE
VISTO l’art. 100, secondo comma, della Costituzione;
VISTA la legge 14 gennaio 1994, n. 20 e s.m.i.;
VISTO il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con X.X. 00 luglio 1934, n. 1214 e s.m.i.;
VISTO l’art. 11 della legge 4 marzo 2009, n. 15;
VISTO l’art. 22 del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con
modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120;
VISTO il Regolamento per l’organizzazione delle funzioni di controllo della Corte dei conti, approvato con deliberazione delle Sezioni Riunite 16 giugno 2000, n. 14 e s.m.i.;
VISTA la deliberazione del Consiglio di Presidenza della Corte dei conti 10 novembre 2021, n. 272;
VISTA la deliberazione delle Sezioni Riunite in sede di controllo 23 dicembre 2022,
n. 43, con la quale è stata approvata la “Programmazione dei controlli e delle analisi della Corte dei conti per l’anno 2023”, ai sensi dell’art. 5 del Regolamento per l’organizzazione delle funzioni di controllo della Corte dei conti, approvato con deliberazione n. 14/DEL/2000 cit;
VISTA la deliberazione del Collegio del controllo concomitante n. 1/2023/CCC del 17 gennaio 2023, con la quale è stato approvato il “Quadro programmatico del controllo concomitante sulle gestioni pubbliche statali in corso di svolgimento per l’anno 2023” (Programmazione 2023);
VISTA la deliberazione del Collegio del controllo concomitante n. 23/2023/CCC del 06 luglio 2023, con la quale è stata approvata la “Programmazione del Collegio del controllo concomitante per il secondo semestre del 2023”;
VISTO il decreto presidenziale n. 14/2023, con il quale è stata congiuntamente assegnata al Cons. Xxxxx Xxxxxxxx e al Cons. Xxxxxxxxxx Xxxxxx l’istruttoria relativa al “Fondo unico nazionale per il turismo, art. 1, commi 366-372, legge 30 dicembre 2021, n. 234 (c.d. “Legge di Bilancio per l'anno 2022”) e s.m.i.”;
VISTE la nota prot. CCC n. 517 del 5 maggio 2023, con cui venivano chieste prime informazioni, al Ministero del turismo, in qualità di soggetto titolare del Fondo unico nazionale per il turismo e le successive note prot. CCC nn. 746 del 17 luglio 2023, 868 del 27 settembre 2023 e 951 del 20 ottobre 2023, con le quali venivano chiesti ulteriori elementi istruttori;
VISTI i riscontri trasmessi dal Ministero del turismo con note prot.n.10142 del 23 maggio 2023, prot. n.25809 del 6 ottobre 2023 e prot.29296 del 10 novembre 2023;
SENTITI i rappresentanti del Ministero del turismo, convocati in audizione tenutesi in data 26 luglio 20223 ed in data 30 ottobre 2023;
VISTA la relazione conclusiva trasmessa il 22 novembre 2023 al Ministero del turismo, onde consentire allo stesso, ai fini del contraddittorio, di produrre osservazioni nel termine di 7 giorni, ivi assegnato;
VISTI i documenti riscontrati trasmessi dal Ministero del turismo, con nota prot. n.32459 del 4 dicembre 2023;
VISTA la relazione conclusiva di deferimento al Collegio nota Prot. CCC n. 1097 del 13 dicembre 2023 a firma dei Cons. Xxxxx Xxxxxxxx e Xxxxxxxxxx Xxxxxx;
VISTA l’ordinanza n. 17/2023, con cui il Presidente del Collegio ha convocato la camera di consiglio;
UDITI, nella camera di consiglio del 19 dicembre 2023, i relatori Cons. Xxxxx Xxxxxxxx e Cons. Xxxxxxxxxx Xxxxxx
RITENUTO IN FATTO
1. Con deliberazione n. 1/2023 CCC, questo Collegio ha approvato il quadro programmatico del controllo concomitante sulle gestioni pubbliche statali in corso di svolgimento per l’anno 2023, assoggettando ad istruttoria, fra gli altri, gli interventi a valere sul “Fondo unico nazionale per il turismo, art. 1, commi 366-372, legge 30 dicembre 2021, n. 234 (c.d. “Legge di Bilancio per l'anno 2022”) e s.m.i.,” (d’ora in avanti FUNT). In seguito alla entrata in vigore dell’art. 1, co. 12-quinquies lett. b) del D.L. n. 44/2023, inserito dall’art. 1, comma 1, della legge di conversione n. 74/2023, il Collegio del controllo concomitante presso la Sezione di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato ha approvato la “Programmazione per il secondo semestre del 2023”, ove ha trovato conferma la prosecuzione dell’istruttoria del Fondo in argomento.
2. Con Decreto n. 14/2023 il Presidente del Collegio ha conseguentemente provveduto a nominare quali magistrati assegnatari delle funzioni istruttorie sul Fondo medesimo il Cons. Xxxxx Xxxxxxxx e il Cons. Xxxxxxxxxx Xxxxxx.
3. In relazione al predetto Fondo, è stata svolta un’approfondita attività istruttoria, nell’ambito dell’esercizio delle funzioni del controllo concomitante, caratterizzata dallo scambio di note istruttorie con il Ministero del turismo e dallo svolgimento di due audizioni con i rappresentanti ministeriali. In particolare, dall’esame della documentazione fornita dal Dicastero con le note prot.n.10142 del 23 maggio 2023, prot. n.25809 del 6 ottobre 2023 e prot.n.29296 del 10 novembre 2023, nonché alla luce delle risultanze delle audizioni istruttorie effettuate il 26 luglio 2023 e il 30 ottobre 2023, sono emerse alcune criticità.
4. I nominati magistrati istruttori in data 22 novembre 2023 hanno redatto la relazione conclusiva, segnalando l’esistenza di criticità meritevoli di essere portate all’attenzione dell’Amministrazione proponente, prima, e, successivamente, all’approfondimento collegiale per l’ipotesi che, espletato il contraddittorio, le stesse non fossero superate dalle argomentazioni del Ministero. Conseguentemente, il
Presidente del Collegio, pervenutagli la relazione istruttoria, ne ha curato la trasmissione a mezzo pec all’Amministrazione accordandole un termine di sette giorni per la produzione di eventuali controdeduzioni.
5. Il Ministero ha dato riscontro con nota prot. n.32459 del 4 dicembre 2023, nella quale ha articolato controdeduzioni e fornito chiarimenti, manifestando l’intenzione di intraprendere un percorso autocorrettivo pro futuro. Residuando, ad oggi, alcune criticità già maturate, la questione è stata sottoposta all’esame collegiale, come da ordinanza presidenziale n.17/2023 di convocazione del Collegio.
CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Quadro normativo di riferimento
Il Collegio, con riferimento alle funzioni e alle caratteristiche del controllo concomitante, ricavabili dal combinato disposto degli artt. 11 co. 2 L. 15/2009 e 22 D.L. n. 76/2020 cit. richiama l’analitica e costante ricostruzione articolata nelle pregresse deliberazioni (cfr., ex multis, delibb. nn. 1 e 2 del 2022 del CCC). Alle stesse, dunque, può rinviarsi per relationem per immanenti motivi di sintesi espositiva, salvo osservare che la finalità propulsivo- acceleratoria del controllo concomitante - ampiamente declinata e valorizzata, per il passato, dal Collegio – attinge rinnovata vigoria negli indirizzi della “Programmazione dei controlli e delle analisi della Corte dei conti per il 2023” (X. xxxxx, SS.RR in sede di controllo, del. n. 43/SSRRCO/INPR/2022) che individua una delle comuni radici delle funzioni di controllo intestate alla Corte dei conti nel fatto che esse “… a) assolvano all’impegnativo compito di rappresentare uno stimolo e un supporto per un miglioramento delle capacità gestionali e per un sollecito passaggio dalla fase di definizione alla fase di concreta, efficiente e rapida realizzazione degli interventi, siano essi progetti di riforma, investimenti infrastrutturali o immateriali previsti nel PNRR o in altro Piano o Programma nazionale e/o regionale…”.
2. Il progetto e attività istruttoria espletata
Il progetto ha come obiettivi quelli di: a) razionalizzare gli interventi finalizzati all’attrattività e alla promozione turistica nel territorio nazionale, sostenendo gli operatori del settore nel percorso di attenuazione degli effetti della crisi e per il rilancio produttivo ed occupazionale, in sinergia con le misure previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (art. 1, comma 366, L. di Bilancio 2022); b) realizzare gli investimenti finalizzati a
incrementare l’attrattività turistica del Paese, anche in relazione all’organizzazione di manifestazioni ed eventi, compresi quelli sportivi, connotati da spiccato rilievo turistico, garantendo positive ricadute sociali, economiche ed occupazionali sui territori e per le categorie interessate (art. 1, comma 368, L. di Bilancio 2022).
Con decreto interministeriale n. 3462 del 9 marzo 2022 sono state delineate le disposizioni applicative per l’attuazione1, il riparto e l’assegnazione2 delle risorse del FUNT.
In attuazione dell’art. 4 del decreto sopracitato è stato adottato l’Atto di programmazione del Fondo di parte corrente n. 8915 del 5 maggio 2023, che ha individuato le finalità3 e gli obiettivi della programmazione4.
L’Atto di programmazione per il biennio 2023-2024 di parte corrente ha previsto all’art. 5 – rubricato riparto risorse – la destinazione di una quota non inferiore all’80%, alle Regioni e alle Province autonome di Trento e Bolzano, e la destinazione della rimanente quota delle risorse di cui al comma 1, pari al 20%, alla realizzazione di particolari interventi di interesse nazionale, per iniziative finanziate direttamente dal Ministero del turismo.
Il Fondo unico nazionale per il turismo è alimentato, per l’anno 2022, alla luce dei successivi interventi normativi, dalle seguenti risorse finanziarie:
- Fondo unico nazionale per il turismo di parte corrente: euro 114.150.00,00;
- Fondo unico nazionale per il turismo in conto capitale: euro 55.000.000,00.
Per l’anno 2023, sulla base delle previsioni della legge 30 dicembre 2022, n. 197 (cd. Legge di bilancio 2023), e degli ulteriori interventi normativi, (per ultimo D.L. 22 giugno 2023, n. 75), risultano stanziate le seguenti risorse normative:
1 Cfr. Artt. 2 e 3 decreto interministeriale, n. 3462, del 9 marzo 2022.
2 Cfr. Artt. 4 e 5 decreto interministeriale, n. 3462, del 9 marzo 2022 (come modificati dal decreto n. 8019 del 19.04.2023). 3 Art. 1, Finalità: “I moderni principi di sostenibilità e accessibilità del settore turistico indirizzano gli Stati verso lo sviluppo di strategie di turismo sostenibile coerenti con i più generali obiettivi del Green deal europeo e dell'Agenda 2030 dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. Gli indirizzi programmatici sono volti a: - riconoscere il ruolo strategico del turismo per lo sviluppo economico
sostenibile, la promozione e la valorizzazione dell’Italia e del marchio Italia nel mondo; - promuovere e valorizzare, sul mercato locale, nazionale ed estero, l'immagine unitaria del sistema turistico italiano e di ciascuna delle sue parti; - favorire il miglioramento e
l'ampliamento dell'offerta turistico-ricettiva, anche attraverso il sostegno all'innovazione tecnologica e organizzativa del settore;
- favorire il rafforzamento strutturale del sistema di offerta turistica anche attraverso azioni di formazione e qualificazione
4 Art. 2, Obiettivi: “1. Il turismo è caratterizzato da un elevato livello di imprenditorialità e professionalizzazione degli operatori del settore che rappresentano un motore della crescita socioeconomica dell’Italia.
2. Gli obiettivi della programmazione del biennio sono: - il sostegno e la valorizzazione del turismo nelle sue diverse articolazioni, come ad esempio il turismo sportivo, enogastronomico, culturale, religioso, sociale, rurale,
montano e marino, fluviale e lacuale, nel rispetto della sostenibilità, migliorando il livello dei servizi erogati anche tramite la promozione digitale nonché valorizzando al contempo l’accessibilità e la fruizione ai disabili; - attività di promozione, volte ad
incentivare servizi finalizzati al miglioramento dell’attrattività turistica del territorio nazionale; - rilancio produttivo del settore turistico; - manifestazioni, eventi e programmi, che laddove si ripetano in più anni devono avere una propria organicità e
funzionalità nell’anno di riconoscimento del contributo economico”.
- Fondo unico nazionale per il turismo di parte corrente: euro 175.958.333,00;
- Fondo unico nazionale per il turismo in conto capitale: euro 100.000.000,00.
In riferimento all’anno finanziario 2022, per la parte corrente del Fondo è stata stanziata la somma di euro 225.000.000,00 (euro 120.00.000,00 legge di bilancio n. 234/2021 + euro 105.000.000,00 D.L. n. 4/2022), di cui è stato utilizzato l’importo pari a euro 178.850.000,00 con norme di rango primario5 e la somma restante, pari a euro 46.150.000,00, destinata al finanziamento degli interventi; tale ultimo importo, è stato suddiviso con decreto di riparto
n. 8207 del 27 giugno 2022 in euro 36.920.000,00, da attribuire alle Regioni (80%) e la restante parte in gestione diretta al Ministero (20%).
Per l’esercizio finanziario 2023, la legge di bilancio n. 197/2022 ha rifinanziato il Fondo Unico nazionale per il turismo di parte corrente per la somma di euro 175.958.333,00, di cui è stato utilizzato l’importo pari ad euro 85.000.000,00 con norme di rango primario6. Il Ministero ha destinato euro 62.500.000,00 al finanziamento degli interventi destinati all’attuazione dell’Atto di programmazione, di cui euro 50.000.000,00 alle Regioni (Accordo
5 Gli importi sono i seguenti: euro 39.300.000,00 previsti per la tutela degli operatori delle agenzie viaggi, utilizzati a parziale copertura del D.L. n. 176/2022 “Misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica” (art. 4, comma 1, D.L. n. 4/2022); euro 5.000.000,00 per il trasporto turistico di persone mediante autobus coperti – decreto del Ministro turismo di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze prot. n. 13921 del 26 ottobre 2022 (art. 4, comma 1, D.L. n. 4/2022); euro 60.700.000,00 per INPS per l’esonero contributivo in favore dei datori di lavoro che assumono lavoratori – decreto del Ministero del turismo n. 19221 del 21 dicembre 2022 (art. 4, comma 2, D.L. n. 4/2022); euro 2.000.000,00 per le guide e gli accompagnatori turistici con partita IVA – decreto del Ministero del turismo n. 19356 del 22 dicembre 2022 (art. 4, comma 2-bis, D.L. n. 4/2022); Esonero contributivo per datori di lavoro agenzie di viaggio – 56.250.000,00 per l’anno 2022 (art. 4, commi dal 2-ter al 2-septies, D.L. n. 4/2022); credito di imposta imprese turistico- ricettive categoria catastale D/2 – euro 15.600.000,00 (art. 22 D.L. n. 21/2022).
6 I seguenti interventi legislativi hanno determinato una diminuzione delle risorse finanziarie a disposizione del Dicastero per l’anno 2023: a) decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, convertito con modificazioni con legge 3 luglio 2023, n. 85, ed in particolare, ai sensi dell’articolo 39 bis, recante la “detassazione del lavoro notturno e festivo per i dipendenti di strutture turistico
– alberghiere”, è stata disposta la riduzione del Fondo unico nazionale per il turismo di parte corrente, di cui all’articolo 1, comma 366, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, per un importo pari a euro 20.700.000,00; b) decreto-legge 1° giugno 2023,
n. 61, convertito con modificazioni dalla legge 31 luglio 2023, n. 100, ai sensi dell’articolo 17, recante “Misure di sostegno al comparto turistico per la ripresa economica e per il ristoro dei danni subiti”, al fine di assicurare la ripresa delle attività produttive e garantire il ristoro dei danni subiti dagli operatori economici aventi sede operativa nei territori interessanti dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio e per i quali sia stato dichiarato lo stato di emergenza, è stata disposta la riduzione del Fondo unico nazionale per il turismo di parte corrente, di cui all’articolo 1, comma 366, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, per un importo pari a € 10.000.000,00; c) decreto-legge 10 agosto 2023, n. 104, ai sensi dell’articolo 4 recante “Fondo a favore dei viaggiatori e degli operatori del settore turistico e ricettivo,” al fine di tutelare i viaggiatori e gli operatori del settore turistico e ricettivo che hanno subito danni economici a causa degli eventi eccezionali determinati dai roghi ed incendi che nel periodo compreso tra il 17 luglio 2023 ed il 7 agosto 2023, hanno colpito i territori della Regione Siciliana e della Regione Sardegna, è stata disposta la riduzione del Fondo unico nazionale per il turismo di parte corrente, di cui all’articolo 1, comma 366, della Legge 30 dicembre 2021, n. 234, per un importo pari a euro 15.000.000,00; d) decreto- legge 27 gennaio 2022, n, 4, convertito con modificazioni dalla Legge 28 marzo 2022, n. 25, ai sensi dell’articolo 4 recante “Fondo unico nazionale per il turismo”, una quota pari ad euro 39.300.000,00 del Fondo unico nazionale per il turismo di parte corrente, di cui all’articolo 1, comma 366, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, è destinata a misure di sostegno per la continuità aziendale e la tutela dei lavoratori delle agenzie di viaggio e dei tour operator che abbiano subito una diminuzione media del fatturato nell’anno 2021 di almeno il 30% rispetto alla media del fatturato dell’anno 2019.
del 21 giugno 2023), quale quota pari all’80% delle risorse del Fondo, e la restante parte di euro 12.500.000,00 al Ministero, quale quota pari al 20%.
Per l’anno finanziario 2024, la legge di bilancio 2023 ha stanziato un importo pari a euro 41.000.000,00 per la parte corrente.
I magistrati hanno svolto un’approfondita istruttoria, caratterizzata da uno scambio di note con il Ministero 7 e dallo svolgimento di due audizioni con il Dirigente dell’Ufficio II xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxxxx, il Segretario Generale dott.ssa Xxxxxxx Xxxxxxxxxx e l’Avv. Xxxxx Xxxxxxxx.
All’esito dell’attività istruttoria svolta, con la relazione del 22 novembre 2023, sono state rappresentate le criticità descritte nel prosieguo della trattazione.
3. La gestione del Fondo unico nazionale per il turismo – Parte corrente
L’esame del Collegio è intervenuto nel corso del 2023 e, pertanto, quanto alla parte corrente, ha riguardato solo la fase finale della rendicontazione dell’annualità 2022 per poi proseguire sull’intero iter seguito nel 2023.
3.1 Annualità 2022
In relazione alla fase di rendicontazione delle risorse del Fondo unico nazionale per il turismo di parte corrente, assegnate per l’annualità 2022, il Ministero ha comunicato di aver ricevuto da parte delle Regioni (80%) e dei soggetti beneficiari (20%) soltanto alcune schede di rendicontazione.
In particolare, il Dicastero ha riferito di aver ricevuto le schede di rendicontazione da parte delle seguenti Regioni: Calabria; Provincia Autonoma di Trento; Sicilia; Veneto; Lombardia; inoltre, ha rappresentato che per altre Regioni si è in attesa di integrazione documentale, in particolare Abbruzzo, Liguria, Marche, Piemonte e Sardegna.
Il Dicastero, infine, ha chiarito che le rendicontazioni delle Regioni Valle d’Aosta, Puglia e Friuli-Venezia Giulia sono pervenute in corso di istruttoria.
7 Con nota in data 5 maggio 2023, n. 517, sono state richieste le prime informazioni istruttorie al Ministero del turismo. Il Ministero, con nota del 24 maggio 2023, n. 581, ha dato riscontro.
Con nota in data 27 settembre 2023, n. 868, è stato chiesto al Ministero del turismo di fornire, entro 7 giorni, elementi informativi riguardo, lo stato di trasmissione delle schede delle Regioni, l’adozione dei singoli decreti di concessione, per la quota dell’80% di parte corrente, nonché lo stato di valutazione delle proposte progettuali pervenute, per la quota del 20% di parte corrente, con l’invio degli eventuali decreti di concessione adottati; infine, si è domandato in riferimento all’anno finanziario 2022, per la quota del 20%, la trasmissione delle schede di rendicontazione pervenute. Il Ministero, con nota del 6 ottobre 2023, n. 25809, ha dato riscontro. Con nota in data 10 novembre 2023, n. 29296, il Ministero del turismo ha inviato un’ulteriore nota integrativa.
In riferimento alle schede di rendicontazione inviate dai soggetti beneficiari (quota 20%), l’Amministrazione ha rappresentato di aver ricevuto le seguenti rendicontazioni complete: ASD Skyrunning Adventure – Tartufo Trail Running; FISE – Federazione Italiana Sport Equestre; Regione Lombardia – European Master Games; Regione Lombardia – Winter World Master Games; Regione Veneto – Buy Veneto e Caseus; FITET – Federazione Italiana Tennistavolo; Comune di Imperia – Vele D’Epoca – Sailing week 2022; FIPAV – Federazione Italiana Pallavolo; Convention Bureau.
Il Dicastero, inoltre, ha rappresentato che sono pervenute ulteriori rendicontazioni, in relazione alle quali è in corso la verifica istruttoria; infine, ha riferito di aver richiesto integrazioni nei casi di documentazione incompleta (Ocean Race – Comune di Genova; Federazione italiana rugby; campionati europei cross 2022).
Pertanto, dall’attività istruttoria effettuata si evince un invio parziale al Ministero delle schede di rendicontazione relative all’anno 2022.
3.2 Annualità 2023
In relazione alla procedura avviata nel corso del 2023, il Ministero ha seguito un procedimento scandito da una fase istruttoria delle proposte progettuali che sono pervenute, da una fase di concessione e da una del successivo impegno e trasferimento delle risorse.
L’obiettivo del Ministero è stato quello di adottare i decreti di concessione e procedere al relativo trasferimento delle risorse secondo la programmazione indicata nella nota n. 581 del 24 maggio 2023: concessioni a valere sulla quota del Fondo di parte corrente entro il mese di settembre 2023; concessioni a valere sulla quota del Fondo di conto capitale entro il mese di dicembre 2023.
Il Ministero, tuttavia, pur avendo indicato – per quanto riguarda la parte corrente - nella nota predetta il mese di settembre 2023 come termine ultimo per l’adozione dei decreti di concessione delle risorse, con nota n. 25809 del 6 ottobre 2023, ha rappresentato, sia per la quota dell’80% sia per quella del 20%, l’adozione di un esiguo numero di decreti, risultando alcune richieste ancora in fase istruttoria ed altre non ancora pervenute.
Dunque, il Dicastero, in un primo tempo, ha posticipato detto termine alla data del 30 ottobre 2023, e, in un secondo tempo, alla data del 31 dicembre 2023, avendo lo stesso riferito, con nota del 10 novembre 2023, n. 29296, di essere in fase di concertazione con le Regioni per la definizione delle schede progettuali da trasmettere.
In relazione alla quota pari all’80% il Ministero ha comunicato:
- di aver adottato i provvedimenti di concessione per le seguenti Regioni: Abruzzo; Xxxxxx- Romagna; Molise; Sicilia; Veneto; Provincia autonoma di Trento;
- di aver trasferito le risorse alle seguenti Regioni: Abruzzo; Sicilia; Xxxxxx-Romagna; Molise; Veneto; Provincia Autonoma di Trento.
- di essere in fase istruttoria, anche per integrazioni documentali, per quanto attiene all’esame delle proposte progettuali in relazione alle seguenti Regioni: Calabria; Campania; Friuli Venezia Giulia; Liguria; Marche; Piemonte; Puglia; Sardegna; Sicilia; Toscana; Umbria.
- di essere in attesa di ricevere le proposte progettuali delle seguenti Regioni: Valle d’Aosta; Lombardia; Lazio; Basilicata; Provincia autonoma di Bolzano.
Con l’ultima nota integrativa, il Ministero ha precisato, in relazione alle proposte progettuali in corso di istruttoria o in attesa di integrazioni documentali richieste, che con le Regioni Campania, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Marche, Piemonte, Sardegna e Toscana sono state avviate interlocuzioni formali al fine di superare le criticità riscontrate in sede di prima trasmissione e definire le proposte progettuali.
Ha chiarito, altresì, riguardo alle Regioni che non risultano aver trasmesso alcuna proposta progettuale, che con la Xxxxxxx Xxxxx x’Xxxxx x xxx xx Xxxxxxx Xxxxxxxxx sono in corso interlocuzioni formali, per definire le proposte progettuali.
In relazione alla quota del 20%, la Commissione interna di valutazione ha approvato tecnicamente, n. 18 proposte progettuali, di cui n. 10 già oggetto di concessione e n. 8 proposte progettuali da trasmettere al Ministro per la successiva valutazione di competenza.
4. Criticità nell’attuazione del Progetto, relativamente alla parte corrente
Alla luce del contraddittorio svolto con l’Amministrazione interessata, i magistrati hanno rilevato le seguenti criticità nell’attuazione del Progetto, relativamente alla parte corrente:
1) omessa menzione nel cronoprogramma di scadenze precise e puntuali;
2) mancata fissazione dei termini per l’invio delle schede di rendicontazione, relative all’anno finanziario 2022;
3) mancata fissazione dei termini per l’invio delle schede progettuali per l’anno finanziario 2023.
Tali rilievi critici sono stati fatti oggetto di oppositi rilievi formulati con relazione conclusiva della prima fase istruttoria, trasmessa il 22 novembre 2023 al Ministero del turismo.
4.1 Omessa indicazione nel cronoprogramma di scadenze precise e puntuali
Dall’analisi del decreto interministeriale e dell’Atto di programmazione si desume allo stato la sequenza di atti che il Ministero pone in essere con cadenza annuale: a) emanazione atto di programmazione (entro 31/01); 2) conclusione accordo di ripartizione delle risorse in sede di Conferenza permanente (entro 30 giorni dall’adozione dell’atto di programmazione); 3) assegnazione delle risorse finanziarie con decreto del Ministero del turismo (nessun termine indicato); 4) redazione relazione annuale da inviare alle Commissioni parlamentari (30 aprile); 5) ricezione ed esame delle rendicontazioni annuali inviate dalle Regioni e dai soggetti beneficiari (nessun termine indicato).
Ne deriva che solo per alcuni dei suddetti atti viene indicato un preciso termine per la relativa adozione, mentre in relazione agli atti per i quali non è fissato un termine, il Ministero nel corso dell’istruttoria ha tentato di elaborare un cronoprogramma attuativo, indicando, ad esempio, per l’adozione dei decreti di concessione dapprima il termine ultimo di settembre 2023, in un secondo tempo quello di ottobre 2023 e poi, successivamente, quello di dicembre 2023.
Allo stato, dunque, il Ministero, pur avendo avviato interlocuzioni costanti con le Regioni e con i soggetti attuatori e pur avendo costituito una Commissione di valutazione delle proposte progettuali, non ha delineato un preciso cronoprogramma annuale per il conseguimento degli obiettivi programmatici previsti per il Fondo di parte corrente.
4.2 Ritardo nella trasmissione delle schede di rendicontazione relative all’annualità 2022 Come chiarito dal Ministero, in seguito alla concessione del contributo ed al successivo trasferimento delle risorse, ciascuna Regione o soggetto beneficiario si impegna ad effettuare la rendicontazione delle spese, quale processo di consuntivazione delle spese effettivamente sostenute dai soggetti beneficiari del contributo.
Allo stato dell’istruttoria, non risultano inviate al Dicastero tutte le schede di rendicontazione per l’anno 2022.
In sede di audizione, il Ministero del turismo ha riferito in merito alla richiesta della sussistenza di un termine per l’invio delle schede di rendicontazione, per la quota 80% per l’anno 2022 che: “non è previsto un termine ultimo di invio delle rendicontazioni, poiché i cronoprogrammi degli interventi delle Regioni hanno subito uno slittamento in avanti, in base alla
data di adozione del decreto di concessione. Risulta che in fase di attuazione alcuni interventi non sono stati realizzati, generando delle economie che sono oggetto di riversamento nel bilancio dello Stato”.
Anche nel riscontro del 10 novembre 2023, n. 29296, il Dicastero ha confermato che: “Con riferimento alle rendicontazioni relative alla quota pari all’80% del Fondo unico nazionale per il turismo per l’annualità 2022, si precisa che, ad oggi, non è stato fissato un termine ultimo di invio per la trasmissione delle rendicontazioni afferenti a detta quota. Ciò in quanto le Regioni hanno evidenziato uno slittamento dei cronoprogrammi di realizzazione degli interventi, alla luce delle lungaggini intercorse per l’adozione dei decreti di concessione nel corso dell’annualità 2022. Si rappresenta, tuttavia, che l’Ufficio II del Segretariato generale è in costante raccordo con il Coordinamento tecnico turismo delle Regioni, al fine di sollecitare la trasmissione della rendicontazione delle spese”.
Le medesime risposte sono state fornite relativamente alla richiesta della fissazione di un termine ultimo per le rendicontazioni relativo alla quota 20%, per l’anno 2022.
Pertanto, considerato che la procedura, così come è prevista8, si caratterizza da ritardi e incertezze sulle scadenze da rispettare, si evidenzia la necessità di definire un termine ultimo di invio delle schede di rendicontazione, sia per favorire il migliore perseguimento degli obiettivi del Fondo, sia per garantire il tempestivo invio delle relazioni al Ministero, sia nell’ottica che l’azione del Ministero si coordini con scadenze già prefissate.
4.3 Ritardo nella trasmissione delle schede progettuali relative all’annualità 2023
In relazione all’importo pari a euro 50.000.000,00, quale quota dell’80% delle risorse del Fondo stanziata alle Regioni, il Ministero ha riferito, sia in sede di audizione che in sede istruttoria, di essere in attesa della trasmissione delle schede delle Regioni per adottare i singoli decreti ministeriali di concessione, previa verifica dei progetti.
Quanto alla fissazione di un termine ultimo per la trasmissione delle schede progettuali rimanenti, questo è stato oggetto di diversi rinvii, e, allo stato, non risulta ancora precisato. In sede di audizione, il Dirigente dell’Ufficio II del Ministero del turismo ha riferito: “Non è stato fissato un termine preciso in quanto il Ministero lavora in stretto contatto con la Conferenza
8 Sono previsti solamente due termini generici che non permettono la programmazione dell’attività del Ministero, mancando una scansione temporale bene definita degli adempimenti. Per quanto concerne la quota dell’80%, l’atto di programmazione, all’art. 6, comma 2, prevede che la Regione rendiconta annualmente al Ministero; mentre, per la quota del 20% l’Avviso, come integrato il 23 giugno 2023, prevede all’art. 6, comma 1, che il soggetto beneficiario trasmette semestralmente una relazione dettagliata delle attività svolte.
Stato Regioni, tenuto conto che i decreti di concessione devono essere emessi entro il 31 dicembre 2023”.
Successivamente, nel riscontro del 10 novembre 2023, n. 29296, il Dicastero ha chiarito come segue: “…si precisa che questo Dicastero ha fissato, con il Coordinamento tecnico turismo delle Regioni, il termine ultimo di trasmissione delle schede per la data del 30 luglio 2023. Tuttavia, detto termine, di comune intesa, è stato posticipato alla data del 30 ottobre 2023. A tal proposito, si è in fase di concertazione con le Regioni per la definizione delle schede progettuali da trasmettere a codesto Dicastero, al fine di procedere, entro la data del 31 dicembre 2023, all’adozione dei relativi decreti di concessione delle risorse, trattandosi di risorse del Fondo di parte corrente”.
Le medesime risposte sono state fornite relativamente alla richiesta della fissazione di un termine ultimo per l’invio delle schede progettuali, relative alla quota del 20% del Fondo, stanziata ai soggetti beneficiari.
Pertanto, come già rilevato nel paragrafo 4.2, si rende necessario che il Ministero fissi all’uopo termini certi di trasmissione delle schede progettuali, al fine che venga assicurata in modo propulsivo una costante attività di vigilanza e di supporto nei confronti delle Regioni e dei soggetti beneficiari, attuando ogni strumento utile al fine di garantire la buona spesa delle risorse del Fondo, prevedendo il rispetto dei modi, dei tempi e degli obiettivi previsti, evitando ulteriori slittamenti dei termini.
Con la nota prot. CCC n. 1051 del 4 dicembre 2023, il Dicastero riscontrava le predette criticità, con controdeduzioni e osservazioni che vengono esposte nel paragrafo successivo.
5. Controdeduzioni del Ministero del turismo
Il Ministero del turismo ha riferito in merito alle criticità segnalate dai magistrati istruttori. In particolare, in relazione al ritardo nell’adozione degli Atti di Programmazione – i quali dovrebbero essere emanati entro il 30 gennaio di ogni anno, e il contestuale decreto di riparto delle risorse entro i 30 giorni successivi - il Dicastero ha chiarito che i predetti atti sono il frutto di una concertazione sia con la Commissione Politiche del Turismo della Conferenza che con la stessa Conferenza Regioni e Provincie autonome.
Pertanto, il mancato rispetto dei termini previsti dalla norma di rango primario è dovuto alla necessità di pervenire a un percorso condiviso con le Regioni, nell’ottica del raggiungimento degli obiettivi specifici individuati dal Ministero, anche a partire dal Piano Strategico per il turismo 2023-2027 adottato ad inizio 2023.
Conseguentemente, è slittata anche la tempistica per l’adozione della proposta di riparto delle risorse stanziate da parte della Conferenza Regioni e Province autonome.
Il Ministero ha affermato che per il 2024, sulla base dell’esperienza maturata e recependo anche le osservazioni del Collegio, si opererà inserendo negli atti di programmazione ministeriali anche precise scadenze temporali, indicando, oltre lo stanziamento dell’anno finalizzato alle Regioni, una più stringente tempistica a disposizione della programmazione regionale delle proposte progettuali.
In riferimento allo slittamento dei termini per l’adozione dei decreti di concessione, il Dicastero ha chiarito che questo è stato strettamente legato ai tempi della programmazione regionale, nonché all’attività di valutazione delle proposte progettuali regionali da parte del Ministero, inerente al rispetto delle finalità del Fondo, alla verifica sulla presenza dei cronoprogrammi e del cofinanziamento da parte delle Regioni e degli Enti locali.
In riferimento alla mancanza di indicazione di un termine per la rendicontazione degli interventi realizzati dalle Regioni, relativi all’annualità 2022, il Dicastero ha evidenziato che il ritardo è stato cagionato dal ritiro di tutti i decreti interministeriali con successiva ripresentazione degli stessi a fine anno, come voci di spesa corrente, a seguito del cambio di legislatura avvenuta nel corso delle elezioni del 26 settembre 2022.
Conseguentemente, si è verificato uno slittamento in avanti dei cronoprogrammi da parte delle Regioni.
Inoltre, il Ministero ha riferito che in data 14 giugno 2023 il Segretario Generale ha trasmesso alla Conferenza Regioni un format condiviso in sede di coordinamento interregionale, per la rendicontazione della spesa corrente 2022, format che ha evidenziato anche eventuali economie realizzate.
6. Osservazioni conclusive
Il Collegio prende atto dell’intento di dare riscontro fattivamente alle criticità rilevate e, in particolare:
- della volontà dell’Amministrazione di adoperarsi per superare le criticità segnalate nel corso dell’istruttoria, come affermato dallo stesso Ministero, “inserendo negli atti di programmazione ministeriali anche precise scadenze temporali, indicando, oltre lo stanziamento dell’anno finalizzato alle Regioni, una più stringente tempistica a disposizione della programmazione regionale delle proposte progettuali. È, infatti, nella programmazione regionale, che ha la necessità di
raccordarsi con i propri territori, il momento più critico che innesta i ritardi nella fase successiva di autorizzazione dei progetti da parte del Ministero”.
- dell’intenzione di avviare un percorso autocorrettivo, già dal prossimo anno, attraverso la fissazione di un termine per la presentazione delle schede di rendicontazione delle proposte progettuali da parte delle Regioni, per la quota dell’80%;
- dell’intenzione di garantire, anche per la quota del 20%, nei successivi avvisi di presentazione delle domande, pubblicati nel 2024: la standardizzazione di un unico format con cui presentare la domanda di finanziamento, avvalendosi anche della piattaforma informatica; l’individuazione di una tempistica chiara e precisa per la rendicontazione; l’elaborazione di un manuale sulla spesa ammissibile, al fine di semplificare la fase concessoria, ove la Commissione di valutazione finalizza il finanziamento sulle sole voci di costo coerenti con il FUNT; l’elaborazione di un manuale utente sulle modalità di rendicontazione della spesa.
Ciò premesso, il Collegio, pur rilevando la volontà del Ministero di realizzare la sua azione sulla base degli obiettivi programmatici pro-futuro, ritiene che sia comunque necessario adottare nel più breve tempo possibile – già a partire dal nuovo atto di programmazione di gennaio 2024 – un cronoprogramma generale delle attività da svolgersi, con l’individuazione di termini ultimi certi, sia con riguardo all’invio delle schede di rendicontazione che alla presentazione delle proposte progettuali.
Pertanto, si chiede all’Amministrazione di dare atto dell’effettiva esecuzione delle iniziative autocorrettive prospettate, in conformità alle previsioni enunciate nel corso dell’istruttoria, adottando perlomeno il cronoprogramma generale delle attività.
P.Q.M.
Il Collegio del Controllo Concomitante presso la Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato, all’esito dell’istruttoria fin qui condotta in merito al “Fondo unico nazionale per il turismo, art. 1, commi 366-372, legge 30 dicembre 2021, n. 234 (c.d. “Legge di Bilancio per l'anno 2022”) e s.m.i.”:
ACCERTA
la presenza delle criticità come indicate in motivazione; tali criticità non sono tali da implicare le conseguenze di cui all’art. 11 della legge n. 15 del 2009 e dell’art. 22 del d.l. n. 76 del 2020.
PRENDE ATTO
-della volontà dell’Amministrazione di adoperarsi per superare le criticità segnalate nel corso dell’istruttoria, come affermato dallo stesso Ministero: “inserendo negli atti di programmazione ministeriali anche precise scadenze temporali, indicando, oltre lo stanziamento dell’anno finalizzato alle Regioni, una più stringente tempistica a disposizione della programmazione regionale delle proposte progettuali. È, infatti, nella programmazione regionale, che ha la necessità di raccordarsi con i propri territori, il momento più critico che innesta i ritardi nella fase successiva di autorizzazione dei progetti da parte del Ministero”.
-dell’intenzione dell’Amministrazione di avviare un percorso autocorrettivo, già dal prossimo anno, attraverso la fissazione di un termine per la presentazione delle schede di rendicontazione delle proposte progettuali da parte delle Regioni, per la quota dell’80%;
- dell’intenzione dell’Amministrazione di garantire, anche per la quota del 20%, nei successivi avvisi di presentazione delle domande, pubblicati nel 2024: la standardizzazione di un unico format con cui presentare la domanda di finanziamento, avvalendosi anche della piattaforma informatica; l’individuazione di una tempistica chiara e precisa per la rendicontazione; l’elaborazione di un manuale sulla spesa ammissibile, al fine di semplificare la fase concessoria, ove la Commissione di valutazione finalizza il finanziamento sulle sole voci di costo coerenti con il FUNT; l’elaborazione di un manuale utente sulle modalità di rendicontazione della spesa.
RACCOMANDA
al Ministero del turismo:
- di dare seguito agli impegni sopra evidenziati nell’ambito del percorso autocorrettivo intrapreso;
- di definire un preciso cronoprogramma annuale per il conseguimento degli obiettivi programmatici previsti per il Fondo di parte corrente, con una specifica e sinergica
programmazione dell’insieme delle misure correttive atte a migliorarne l’efficacia, definendone tempi e risultati attesi;
- di definire un termine ultimo di invio delle schede di rendicontazione, sia per favorire il migliore perseguimento degli obiettivi del Fondo, sia per garantire il tempestivo invio delle relazioni al Ministero;
- di fissare dei termini certi di trasmissione delle schede progettuali, al fine che venga assicurata in modo propulsivo una costante attività di vigilanza e di supporto nei confronti delle Regioni e dei soggetti beneficiari.
La presente deliberazione verrà trasmessa, a cura della Segreteria del Collegio, a:
- Ministero del turismo;
- Commissioni parlamentari competenti.
La presente deliberazione sarà inoltre pubblicata nell’apposita area del sito istituzionale della Corte dei conti e nella banca dati del controllo.
L’amministrazione interessata è invitata a riferire, nel termine di giorni quarantacinque dal ricevimento della presente deliberazione, sulle eventuali misure che ha inteso adottare onde pervenire alla rimozione delle criticità segnalate, fermo restando che, alla mancata comunicazione nel termine assegnato, il Collegio assegnerà il significato di mancata adozione di ogni misura, prendendone conseguentemente atto.
La presente deliberazione è soggetta a obbligo di pubblicazione, ai sensi dell’art. 31 d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 (concernente il “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”).
Così deciso, in Roma, nella camera di consiglio del 19 dicembre 2023.
I Magistrati Estensori Il Presidente
Xxxxx XXXXXXXX Xxxxxxxxxxxx XXXXXXX
(x.xx digitalmente) (x.xx digitalmente)
Xxxxxxxxxx XXXXXX (x.xx digitalmente)
Depositata in Segreteria il 19.12.2023 Il funzionario preposto
Xxxxxxx XXXXXXXXXX (x.xx digitalmente)