Contract
Concessione in affidamento diretto art. 5 comma 6 reg. CE 1370/2007 del servizio ferroviario SFM Torino ‐ "bacino metropolitano" ‐ "procedura 2016/S 001‐000062"
Modalità di redazione del Piano Economico Finanziario (PEF) e del Piano degli Investimenti
settembre 2018
Indice
0 Riepilogo Sigle 4
1 Finalità del documento 5
2 Inquadramento normativo 5
3 Il Piano Economico Finanziario 6
3.1 FINALITÀ DEL PEF 7
3.2 IL SOGGETTO ECONOMICO DI RIFERIMENTO NELLA REDAZIONE DEL PEF 7
3.3 LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DEL PEF 8
3.4 MODALITÀ DI REDAZIONE DEL PEF 8
3.4.1 Sistema di produzione e forma di esposizione del PEF 8
3.4.2 Decorrenza e varianti PEF 9
3.4.3 Rappresentazione e contabilizzazione di progetti aggiuntivi e migliorativi 10
3.4.4 Dimostrazione della sostenibilità economico finanziaria della proposta progettuale 11 3.4.5 Il PEF quale strumento di gestione e monitoraggio 12
3.5 CRITERI PER LA REDAZIONE DEL CONTO ECONOMICO 12
3.5.1 Ricavi 12
3.5.2 Costi 14
3.5.3 Adeguamento inflattivo 20
3.6 LINEE GUIDA SULLO STATO PATRIMONIALE 21
3.6.1 Fonti di Finanziamento 22
3.7 LINEE GUIDA SUI PROSPETTI DEI FLUSSI FINANZIARI 22
3.8 INDICI PER LA VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ DELLA PROPOSTA PROGETTUALE 23
3.8.1 Ragionevole margine di utile 23
3.8.2 Rapporto di indebitamento 24
3.8.3 DSCR 24
4 Il piano investimenti 24
4.1 INVESTIMENTI PER LA FLOTTA E RELATIVO MIX TIPOLOGICO 24
4.2 ALTRI INVESTIMENTI 25
4.3 VALORIZZAZIONE DEGLI INVESTIMENTI 25
5 L’analisi dei Rischi 25
5.1 TIPOLOGIE DI RISCHIO E RIPARTIZIONE 26
5.2 AZIONI DI MITIGAZIONE 27
5.2.1 Rischio associato alle modifiche del sistema tariffario previsto all’atto della predisposizione della proposta progettuale 28
5.2.2 Rischio associato all’introduzione di agevolazioni/gratuità successivamente alla stipula del contratto 28
5.2.3 Rischio associato alla riduzione delle compensazioni 28
5.2.4 Rischio associato al mancato adeguamento inflattivo 28
5.2.5 Rischio associato all’incremento degli oneri finanziari maturati per ritardati pagamenti da parte dell’Ente Concedente. 29
5.2.6 Rischio associato alla riduzione delle produzioni chilometriche diverse da quelle qualificate sostenibili nella proposta progettuale dell’OE e/o nel Contratto di Servizio 29
5.2.7 Rischio associato alle modifiche legislative, incluse quelle relative al regime fiscale delle attività svolte 29
6 Gestione degli errori materiali nella predisposizione del PEF 29
ALLEGATO 0 – Normativa di riferimento 31
ALLEGATO 1 – Canone materiale rotabile GTT 34
ALLEGATO 2 – Canone materiale rotabile Trenitalia 35
ALLEGATO 3 – Stima dei ricavi da traffico 36
0 RIEPILOGO SIGLE
Nella redazione del presente documento sono state frequentemente usate alcune sigle ed abbreviazioni che, per facilitarne la comprensione, sono raccolte ed elencate di seguito:
ART Autorità di Regolazione dei Trasporti CdS Contratto di Servizio
EC Ente Concedente
ECS Entità Contabile Separata KPI Key Performance Indicators
MSP Modulo Standardizzato Predeterminato OE Operatore Economico
PEF Piano Economico Finanziario RE Relazione Esplicativa
Per le definizioni delle dizioni usate si rimanda al documento Definizioni e Glossario.
1 FINALITÀ DEL DOCUMENTO
Con il presente documento “Modalità di redazione del Piano Economico Finanziario (PEF) e del Piano degli Investimenti”, l’Ente Concedente (EC) fornisce agli Operatori Economici (OE) gli elementi per definire i contenuti, le modalità di compilazione e ogni altro aspetto inerente lo sviluppo della proposta progettuale SFM, in merito a:
- Piano Economico Finanziario: la redazione del Piano Economico Finanziario (PEF), nelle sue componenti fondamentali quali il Conto Economico, lo Stato Patrimoniale e i Flussi Finanziari, è finalizzata alla valutazione della sostenibilità economico finanziaria dell’proposta. Esso è corredato dagli indici utilizzati per il processo valutativo. Il documento presenta le linee guida su cui gli Operatori Economici (OE), devono basarsi per la redazione di un PEF coerente con le necessità dettate dall’oggetto di affidamento.
- Piano Investimenti: con la definizione del Piano Investimenti gli OE dovranno dare indicazione del piano investimenti minimi e di quelli aggiuntivi, sulla base di quanto definito nei documenti Indirizzi per la Proposta Progettuale dell’Esercizio (paragrafo 3.3) e Criteri di valutazione delle Proposte Progettuali e delle Proposte Economiche (sezioni B e C). Il presente documento fornisce le linee guida per la redazione del piano, con particolare riferimento al materiale rotabile necessario allo svolgimento del servizio.
- Analisi dei rischi e azioni di mitigazione. Il presente documento fornisce linee guida affinché le parti, Ente Concedente (EC) ed OE, abbiano compiutamente individuato i rischi potenziali connessi all’affidamento ed alla gestione del servizio durante la durata contrattuale e le leve di cui le stesse disporranno per garantire il riequilibrio del PEF in relazione al verificarsi di determinati scenari nel periodo di affidamento.
2 INQUADRAMENTO NORMATIVO
In coerenza con la normativa vigente, con particolare riferimento alla Delibera 49/2015 dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti ART, in questo documento sono trattati gli aspetti relativi alle misure regolatorie in materia di piani economici finanziari e modalità di redazione di valutazione degli stessi.
L’Allegato A alla Delibera 49/2015 “Misure per la redazione dei bandi e delle convenzioni relative alle gare per l’assegnazione in esclusiva dei servizi di trasporto pubblico locale passeggeri e definizione dei criteri per la nomina delle commissioni
aggiudicatrici” delinea, nella Misura 151, i criteri per la redazione del PEF da parte degli OE.
La Misura 15 prevede che l’EC fornisca i criteri per la redazione del PEF ed indica i principali documenti che devono costituire il PEF: il Conto Economico, lo Stato Patrimoniale e gli indici economico finanziari.
La deliberazione 49/2015 affronta anche la tematica dell’Analisi dei rischi che è anche oggetto di questo documento2.
Si richiama inoltre integralmente quanto riportato nell’Allegato 0 ‐ Normativa di riferimento.
3 IL PIANO ECONOMICO FINANZIARIO
Di seguito sono riportati i criteri e le modalità con cui l’OE dovrà predisporre il PEF a supporto della propria proposta progettuale.
1 Delibera ART n. 49/2015 Misura 15 ‐ Criteri per la redazione del piano economico‐finanziario da parte dei concorrenti.
1. Gli enti affidanti disciplinano la predisposizione da parte dei partecipanti alla gara di un piano economico‐finanziario contenente la proiezione dei costi e dei ricavi, degli investimenti e dei relativi finanziamenti per il periodo di durata dell'affidamento. Nell’ambito dei ricavi è compresa la compensazione pubblica corrispondente all’offerta presentata per gli anni di durata dell’affidamento.
2. Il piano economico‐finanziario può essere richiesto in caso facoltativo dagli enti affidanti qualora l’importo complessivo a base d’asta sia inferiore a dieci milioni di euro.
3. Il piano economico‐finanziario viene redatto secondo le istruzioni fornite dall’ente concedente, il quale si impegna a garantirne la massima riservatezza, e si può comporre dei seguenti documenti: a) conto economico; b) stato patrimoniale; c) indici di redditività, produttività, economico‐finanziari e patrimoniali.
4. In caso di affidamento plurimodale, ai soli fini delle specifiche modalità di rendicontazione previste nel contratto di servizio allegato al bando di gara, è redatto uno schema per ciascuna modalità esercita.
5. Nei casi in cui i documenti di gara prevedano la realizzazione di opere infrastrutturali o di immobili da parte dell'aggiudicatario il piano economico‐finanziario per gli affidamenti superiori al valore di cui al precedente punto 2 è asseverato da un istituto di credito o da società di servizi costituite dall’istituto di credito stesso e iscritte nell’albo degli intermediari finanziari, ai sensi dell’articolo 106 del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385, o da una società di revisione ai sensi dell’articolo 1 della legge 23 novembre 1939, n. 1966, o da Revisori Legali, ai sensi del decreto legislativo 27 gennaio 2010 n. 39. Negli altri casi, è facoltà dell’ente far valutare il piano da istituti di credito o da società di consulenza specializzati nel settore del trasporto pubblico locale.
2 Delibera ART 49/2015, Allegato A, Prospetto n. 3 ‐ Tipologie di rischio 1. Variazioni costi operativi 2. Variazioni costo del personale di cui: ‐ al CCNL di settore (che influisce sulle condizioni di lavoro e produttività, in materia di giorni di ferie, durata e nr. pause, orario di lavoro, al nastro continuo, etc.) ‐ ai contratti aziendali 3. Variazioni costi dei carburanti 4. Variazioni elementi di ricavo 5. Variazioni costi finanziari: ‐ Oneri finanziari 6. Modifiche Legislative incluse quelle relative al regime fiscale delle attività svolte 7. Modifiche Sistema Tariffario 8. Investimenti
3.1 FINALITÀ DEL PEF
Il PEF costituisce l’elemento fondamentale per la valutazione della sostenibilità economico finanziaria delle proposte progettuali degli OE per il servizio SFM.
Esso consente all’EC di valutare se la proposta progettuale ed economica presentata dall’OE che risulterà aggiudicatario del servizio, rispetta gli indirizzi progettuali, garantisce la sostenibilità dell’esercizio del SFM ed un’adeguata remunerazione del capitale investito, minimizzando i rischi associati allo svolgimento del servizio sia in capo all’OE esercente il servizio sia in capo all’EC.
Conto Economico, Stato Patrimoniale e Flussi di Cassa costituiscono gli elementi fondanti del PEF; sulla base dello sviluppo analitico dei piani dei conti per l’intera durata del periodo di affidamento, sono valorizzati specifici Key Performance Indicators (KPI) su cui basare la valutazione della congruità e sostenibilità della proposta progettuale.
Il PEF rappresenta inoltre uno strumento di monitoraggio e controllo della gestione dell’affidamento. Tale finalità gestionale del PEF risulta a supporto sia dell’EC, sia dell’OE affidatario del servizio nella valutazione e rendicontazione dell’andamento della gestione.
3.2 IL SOGGETTO ECONOMICO DI RIFERIMENTO NELLA REDAZIONE DEL PEF
Il PEF deve essere riferito ad un soggetto economico di Entità Contabile Separata dalle Società/Gruppi dei partecipanti alla procedura di affidamento (eventualmente anche giuridicamente), in sigla ECS, al fine di poter oggettivamente valutare gli effetti economici e finanziari relativi al servizio oggetto di affidamento e l’intrinseca redditività dello stesso, prescindendo da fattori che potrebbero alterarla.
L’ECS ai fini del PEF, ha una vita che convenzionalmente trova inizio alla data di avvio dell’esecuzione del Contratto e termina alla sua fine. Le entrate/uscite finanziarie relative al pre e post esercizio dovranno essere esplicitate nei prospetti contabili forniti, rispettivamente nel primo e ultimo esercizio.
L’attività dell’ECS è unicamente costituita dall’esercizio dei servizi affidati con il procedimento, fatta eccezione per eventuali servizi aggiuntivi consentiti entro i limiti definiti nel presente documento.
L’ECS non deve effettuare investimenti di natura finanziaria o comunque diversi da quelli direttamente pertinenti all’esercizio dei servizi affidati.
L’ECS, inoltre, non deve possedere partecipazioni in altre società né comprendere tra le sue immobilizzazioni beni diversi da quelli utilizzati per l’esercizio dei servizi affidati.
3.3 LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DEL PEF
Le finalità sopra esposte costituiscono linee guida per la redazione del PEF relativo alla proposta progettuale SFM; di seguito si identificano gli aspetti essenziali per la redazione del PEF:
- Il presente documento disciplina le regole e le modalità di predisposizione e di rappresentazione del PEF, in coerenza al contesto normativo e regolatorio disciplinante la materia, richiamate nella sezione 2 del presente documento;
- Il PEF deve essere presentato in forma di Relazione esplicativa (RE), che descriva i contenuti di conto economico, stato patrimoniale e flussi di cassa e motivi le assunzioni adottate nella redazione dei conti; nella relazione esplicativa sono riepilogati i risultati del calcolo dei KPI;
- Il PEF è completato con i prospetti di Conto Economico e Stato Patrimoniale integrati con i prospetti dei Flussi di Cassa compilati e dettagliati per ogni anno di affidamento del servizio;
- I conti devono essere prodotti nel pieno rispetto delle normative fiscali e civilistiche vigenti alla data di predisposizione del PEF
- I sistemi di conto dovranno essere prodotti sulla base di un modulo standardizzato predeterminato (MSP) fornito dall’EC agli OE; tale MSP proposto in formato Excel, e sviluppato attraverso più fogli all’interno dello stesso file, permetterà di effettuare il calcolo degli indicatori, semplificando la fase di compilazione e verifica della proposta progettuale;
- Il MSP dovrà essere consegnato insieme alla Relazione esplicativa completato in ogni parte ed è parte integrante e sostanziale della proposta progettuale.
3.4 MODALITÀ DI REDAZIONE DEL PEF
3.4.1 Sistema di produzione e forma di esposizione del PEF
La produzione del PEF si basa sulla compilazione del MSP in formato Excel messo a disposizione degli OE dall’EC. Tale MSP è composto dai prospetti di Conto Economico, Stato Patrimoniale, Flussi Finanziari, Indici nelle loro voci significative in relazione all’oggetto della procedura.
La compilazione dei prospetti nel MSP è a cura dell’OE, e deve essere eseguita nel rispetto delle linee guida e dei vincoli disciplinati ai punti 3.5, 3.6, 3.7 in questo documento. Il rispetto di tali indicazioni è necessario per consentire la corretta rappresentazione della parte economica della proposta progettuale SFM.
Il calcolo degli indicatori è già predisposto nel MSP dall’EC al fine di evitare differenze nell’applicazione delle formule da parte degli OE.
Il MSP non rappresenta uno strumento per la predisposizione dei Bilanci; gli OE potranno utilizzare gli applicativi ed i software ritenuti più idonei.
I risultati delle elaborazioni contabili sviluppate dagli OE costituiranno i valori di input inseriti dall’Impresa nel MSP; i dati di input e la metodologia utilizzata per la stima dovranno essere giustificati e motivati nella Relazione esplicativa da parte dell’OE.
La Relazione Esplicativa dovrà descrivere i seguenti contenuti:
I prospetti di Conto Economico, Stato Patrimoniale e Flussi di Cassa, Indici, sviluppati per ciascun anno di affidamento del servizio oggetto di affidamento;
L’esplicitazione delle motivazioni alla base delle scelte degli input che alimentano i prospetti del MSP; la giustificazione di tale scelte dovranno essere supportate, quando previsto, da specifica documentazione.
L’analisi, i metodi e i razionali utilizzati per l’elaborazione da parte dell’OE delle stime che alimentano i prospetti del MSP; i presupposti principali alla base dell’elaborazione delle stime alimentanti il PEF dovranno essere esplicitate nel foglio del MSP denominato “assumption” e riguardano il primo anno di esercizio per ciascuno degli scenari di progetto (Attuale, Base, Evolutivo).
I riferimenti alle norme civilistiche e fiscali (dove pertinenti) a supporto della scelta degli input alimentanti i prospetti in oggetto (es: aliquote di ammortamento e fiscali).
Nella Relazioni si dovranno specificare inoltre le fonti aziendali e non aziendali utilizzate per i dati di input e le modalità con cui sono state redatte le proiezioni lungo il periodo di affidamento. La descrizione dovrà essere esaustiva e consentire di valutare come affidabili e realistici i dati utilizzati e i risultati conseguiti.
Nella RE e nel MSP, gli OE hanno inoltre libertà di fornire maggior dettaglio dei presupposti e di effettuare le necessarie integrazioni a sostegno delle proprie stime.
In allegato al presente documento sono forniti 3 MSP costituiti da un archivio elettronico in formato excel, denominato 2018_09_T3_MSP_ATTUALE.xlsx, 2018_09_T3_MSP_BASE.xlsx, 2018_09_T3_MSP_EVOLUTIVO.xlsx contenente 10 fogli da compilare ed un indice.
3.4.2 Decorrenza e varianti PEF
La data di decorrenza del PEF dovrà essere coerente con l’avvio all’esecuzione del Contratto. Nella redazione del PEF, gli OE dovranno tenere in considerazione le
date di decorrenza associate ai diversi scenari evolutivi descritti nel documento
Indirizzi per la Proposta Progettuale dell’Esercizio.
Nella predisposizione del PEF convenzionalmente si assumerà che:
‐ La data di decorrenza del PEF sia l’8 dicembre 2019;
‐ Lo scenario “Base” abbia decorrenza dalla data 12 dicembre 2021
‐ Lo scenario “Evolutivo” abbia decorrenza dalla data 10 dicembre 2023
‐ Ogni esercizio contabile coincida con un anno di affidamento del servizio. Per il primo esercizio si tenga conto della data di start up dell’affidamento, per gli altri esercizi si faccia riferimento all’anno solare.
Ai fini delle stime economiche, patrimoniali e finanziarie è richiesto all’OE di effettuare un’analisi di sensitività sulla data di decorrenza degli scenari di servizio (Base, Evolutivo) nell’arco di vigenza contrattuale.
L’OE dovrà predisporre il PEF in 3 varianti, differenziali sulla base della data di decorrenza degli scenari modificativi del servizio, ai fini di dimostrare la sostenibilità economica e finanziaria delle proposte progettuali presentate per la gestione del servizio nei diversi scenari.
È data facoltà agli OE di elaborare una variante dei PEF‐1 e PEF‐2 a 15 anni ai fini di dimostrare la sostenibilità economica in caso di ingenti investimenti aggiuntivi. La variante PEF‐3, data l’aleatorietà caratterizzante lo start up dello scenario evolutivo, deve essere predisposta sulla base di periodo di affidamento di 15 anni.
L’OE dovrà inoltre fornire tutti gli elementi utili a ricostruire le varie fasi di elaborazione per lo sviluppo del PEF, anche attraverso l’esplicitazione degli algoritmi/procedimenti di calcolo implementati.
3.4.3 Rappresentazione e contabilizzazione di progetti aggiuntivi e migliorativi
L’EC ha previsto che gli OE presentino, nell’ambito delle proprie proposte progettuali, specifici progetti aggiuntivi.
Tali progetti genereranno impatti economici e finanziari per gli OE, che devono essere analizzati e rappresentati separatamente (“unbundling contabile”) nell’ambito dei prospetti del PEF. Per ogni variante del PEF, nell’elaborazione deve essere distinto l’impatto determinato dal soddisfacimento delle richieste minime dell’EC (configurazione «light») e l’impatto determinato dagli investimenti/progetti aggiuntivi proposti dall’OE (configurazione «full»). Questo consentirà la valutazione dell’incidenza dei progetti sul PEF e una più immediata rendicontazione nonché una più facile gestione dei rapporti tra EC ed affidatario nel corso di vigenza del contratto, consentendo, tra l’altro, la determinazione del corretto compensazione da corrispondere all’OE in caso di mancato realizzazione dei progetti nei tempi proposti.
Nella rappresentazione dei progetti aggiuntivi e migliorativi l’OE dovrà effettuare l’“unbundling contabile” esclusivamente dei costi sostenuti per i singoli progetti e non dei ricavi.
I progetti sviluppati in modo coordinato e complementare, con rilasci coincidenti, possono essere raggruppati e rappresentati nella compilazione dei prospetti PEF come unico macro‐progetto, fermo restando che ogni singolo progetto componente deve essere descritto separatamente nella proposta progettuale.
Entrambe le configurazioni del PEF («light» e «full») dovranno risultare economicamente sostenibili.
3.4.4 Dimostrazione della sostenibilità economico finanziaria della proposta progettuale
Il PEF dovrà dare evidenza del necessario equilibrio economico‐finanziario dell’affidamento. La dimostrazione della sostenibilità economico finanziaria della proposta progettuale è verificata attraverso l’utilizzo di indici di redditività e solidità patrimoniale.
L’utilizzo di tali indici è finalizzato a garantire:
‐ Una soglia minima di redditività del capitale di rischio (congruo margine di utile);
‐ Un adeguato rapporto tra debito ed equity;
‐ Un adeguato livello dei flussi di cassa per il rimborso del debito.
Il conseguimento delle minime condizioni di sostenibilità economico‐finanziaria della proposta progettuale è una pre‐condizione per l’EC per procedere all’aggiudicazione ed alla stipula del contratto di servizio.
Nella fase di verifica del PEF l’OE dovrà dare evidenza del necessario equilibrio economico‐finanziario dell’affidamento. La dimostrazione della sostenibilità economico finanziaria della proposta progettuale è verificata attraverso l’utilizzo di indici di redditività e solidità patrimoniale.
Gli indicatori utilizzati per la dimostrazione in oggetto sono dettagliati nel punto
3.8 “Indici di sostenibilità economico‐finanziaria”
3.4.5 Il PEF quale strumento di gestione e monitoraggio
Il PEF costituirà anche uno strumento di monitoraggio e controllo dell’andamento gestionale del contratto di servizio.
Tale monitoraggio sarà effettuato tramite la comparazione tra i Bilanci consuntivi dell’Impresa affidataria e il PEF elaborato per ogni anno di affidamento.
Al fine di mettere in condizioni l’EC di monitorare l’andamento del contratto di servizio, il contratto di servizio prevedrà come onere dell’Impresa affidataria garantire la produzione periodica dei prospetti contabili separati della ECS, con frequenza semestrale, anche anticipatamente alla certificazione del bilancio contabile.
3.5 CRITERI PER LA REDAZIONE DEL CONTO ECONOMICO
Sono descritti di seguito i criteri e le modalità di redazione del Conto Economico.
Nella descrizione seguente si forniranno i riferimenti del MSP, ovvero la specifica riga del MSP a cui fa riferimento il contenuto descritto; tali riferimenti hanno il formato (a.i)3 ; saranno inoltre individuati specifici indicatori parametrici atti a rappresentare, in maniera diretta, le singole voci del conto economico e la produzione del servizio oggetto della proposta progettuale.
3.5.1 Ricavi
3.5.1.1 Stima della domanda servita
L’OE dovrà supportare i valori riportati nel PEF con un’adeguata stima della domanda servita. Si dovrà sviluppare tale stima tenendo conto di elementi oggettivi e con riferimento al servizio offerto.
La previsione della domanda dovrà essere dettagliata per ciascun anno di affidamento del servizio e i valori risultanti da tale stima dovranno essere accuratamente motivati da parte dell’OE.
L’OE potrà recepire le migliori stime di andamento della domanda in proprio possesso.
In ogni caso l’EC richiede di formulare, per ogni scenario sfm, un PEF che risulti sostenibile anche con un incremento della domanda servita, calcolata come numero di titoli di viaggio venduti (biglietti, abbonamenti) inferiore al 1% annuo. Questo per evitare che la sostenibilità della proposta progettuale sia basata su stime eccessivamente ottimistiche dell’incremento dell’attrattività del sistema e che, qualora non verificatesi, incrementerebbero il rischio in capo all’affidatario in corso di vigenza del contratto di servizio.
3 Riferimento alla corrispondente voce del MSP Excel messo a disposizione dall’EC
Le elaborazioni e le motivazioni dovranno essere descritte all’interno della proposta progettuale.
3.5.1.2 Ricavi da traffico
L’OE dovrà effettuare una stima dei ricavi da traffico (a.i) per ogni anno di vigenza del contratto di servizio, calcolati come prodotto tra quantità di titoli di viaggio venduti e relative tariffe.
La stima della quantità di titoli di viaggio venduti dovrà risultare coerente con la stima dell’andamento della domanda di cui al paragrafo 3.5.1.1.
Il piano tariffario da utilizzare come riferimento per il primo triennio è quello attualmente vigente
Per gli anni successivi l’OE potrà prevedere un adeguamento delle tariffe ogni triennio, applicando un correttivo legato al tasso di inflazione ISTAT FOI come riportato al paragrafo 3.5.3.
L’OE dovrà esplicitare le variazioni dei ricavi in corso di vigenza dell’affidamento distinguendo tra effetto quantità (maggior o minor numero di titoli venduti) e effetto prezzo (adeguamenti tariffari).
E’ richiesto agli OE di effettuare, per ogni scenario, le dovute analisi di sensitività sulla stima dei ricavi da traffico al fine di valutare attentamente i rischi e individuare il limite inferiore di domanda che consenta la sostenibilità del progetto.
Per completezza di informazione in Allegato 3 viene fornita una stima dei ricavi da traffico delle linee SFM relativi all’anno 2016.
3.5.1.3 Compensazioni da contratto di servizio
L’OE dovrà riportare per tutti gli anni di vigenza dell’affidamento i valori di compensazione di servizio annuali (a.ii) risultanti dalla propria proposta progettuale, coerentemente con le linee guida dell’Ente Concedente in termini di decorrenza dei diversi scenari e investimenti proposti.
Il valore delle compensazioni è anche rappresentato attraverso l’indicatore “compensazione unitaria chilometrica” quale rapporto tra il valore annuale della compensazione ed il valore annuale della produzione chilometrica.
L’ammontare è calcolato anche sull’intero periodo di contratto in modo da assicurare l’equilibrio economico‐finanziario dell’intero contratto garantendo la remunerazione del capitale investito.
Come esplicitato al paragrafo 3.4.3 il valore del contratto di servizio per ogni esercizio dovrà essere suddiviso tra le componenti relative alla proposta progettuale di servizio e agli investimenti/progetti aggiuntivi.
L’OE potrà prevedere un adeguamento annuale della compensazione, applicando un correttivo legato al tasso di inflazione come riportato al paragrafo 3.5.3
3.5.1.4 Altri ricavi
L’OE dovrà dare specifica indicazione di eventuali altri Ricavi (a.iii) da considerarsi nel PEF, con particolare attenzione alle seguenti voci:
‐ Pubblicità;
‐ Multe e penalità (recupero evasione tariffaria).
Tali ricavi dovranno essere direttamente riconducibili ai servizi di trasporto pubblico oggetto dell’affidamento.
3.5.1.5 Ricavi da attività di mercato
L’OE dovrà dare specifica indicazione della tipologia delle attività a mercato che ipotizza di svolgere nel periodo dell’affidamento. Per i servizi a mercato (a.iv), è rimessa all’OE la determinazione del livello tariffario e l’adeguamento all’inflazione.
L’OE potrà recepire le migliori stime di andamento dei servizi a mercato, in ogni caso l’EC richiede di formulare un PEF che risulti sostenibile anche con ricavi da mercato che generino un margine operativo lordo annuale riconducibile a tali servizi inferiore al 10% del margine operativo lordo annuale complessivo.
3.5.2 Costi
Gli OE dovranno predisporre un dettagliato prospetto contenente tutti i costi gestionali previsti per l’efficiente, piena e duratura gestione dei servizi affidati, con indicazione di tutte e sole le voci di costo dirette e indirette necessarie per l’esercizio del perimetro gestito dalla ECS.
Le assunzioni effettuate per la stima dei costi negli anni di durata dell’affidamento dovranno essere dettagliatamente descritte nella RE, documentando analiticamente i fattori che determinano i valori riportati nel PEF.
I costi saranno rappresentati anche come prodotto tra costo unitario (costo a km, costo a ora, costo a dipendente, ecc.) e il corrispondente volume riferito ai servizi oggetto di affidamento (produzione in km, produzione in ore, numero di dipendenti, ecc.).
L’OE dovrà esplicitare i razionali quantitativi alla base della stima dei costi unitari, fornendo precisi riferimenti alle condizioni di mercato o ai dati consuntivi della storia aziendale ove possibile.
Nei paragrafi successivi sono riportate le linee guida dell’Ente Concedente per la stima di alcune voci di costo con impatto significativo e per le modalità di adeguamento inflattivo negli anni di affidamento.
Si propone una classificazione delle voci di costo coerente con quanto specificato dall’ART nella Delibera 49/2015.
3.5.2.1 Costo del personale
Con riferimento alle informazioni di cui ai paragrafi 4.2 e 4.3 del documento Documenti e Dati trasmessi agli OE, nella redazione del PEF la stima del costo del personale (b.i) dovrà essere effettuata ipotizzando per l’intera durata dell’affidamento il mantenimento delle tutele previsto dalle leggi nazionali, in particolare dal D.L. 50/2017, e regionali e dai vigenti CCNL Autoferrotranvieri / Attività Ferroviarie per tutto il personale dipendente degli attuali gestori:
‐ A tutto il personale dipendente delle imprese oggi operanti e utilizzato per la produzione dei servizi oggetto di affidamento, con la sola esclusione dei dirigenti, è garantita la continuità di lavoro mediante trasferimento al nuovo affidatario;
‐ A ciascun dipendente trasferito sono conservati, in tutte le loro parti (anzianità maturata, qualifica, profilo, parametro contrattuale, livello retributivo, etc.) l’inquadramento contrattuale, il trattamento economico e normativo applicato dal gestore uscente, comprensivo della contrattazione integrativa aziendale. Tale linea guida deriva dall’accordo siglato in data 12 giugno 2017 tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e le organizzazioni sindacali4 che prevede l’obbligo per l’azienda subentrante di garantire al personale trasferito, oltre al CCNL nazionale di settore, tutti i diritti e gli obblighi derivanti dal contratto di secondo livello o territoriale applicato dal gestore uscente5
Si esclude la possibilità per l’OE di proporre armonizzazioni contrattuali, fatta salva la possibilità di prevedere proposte di modifica di alcune regole contrattuali con il fine di incrementare la flessibilità, che potranno essere utilizzate per la redazione del PEF e dettagliatamente descritte nella RE. Tali proposte dovranno essere adeguatamente motivate e possibilmente raffrontate a casistiche già presenti in Italia. Non dovranno in ogni caso essere ipotizzate deroghe in peius per i dipendenti.
Per la stima dei costi del personale l’OE dovrà sviluppare un’affidabile e il più possibile dettagliata stima del fabbisogno organico, tenendo conto delle necessità determinate dal servizio oggetto di affidamento per tutti i profili professionali (personale di condotta, personale di scorta, personale di supporto all’esercizio, personale di manutenzione, personale commerciale, personale di struttura).
L’OE non potrà ipotizzare “saving” sull’organico trasferito, ad eccezione della gestione del turnover nel corso dell’affidamento. Eventuali ipotesi di recupero di efficienza derivanti da incremento della produttività dovranno essere gestite in quest’ambito.
Eventuali fabbisogni di assunzione dovranno essere valorizzati ipotizzando l’applicazione delle stesse condizioni dei dipendenti in organico (contrattazione nazionale e contrattazione integrativa aziendale). Quindi non si potrà ipotizzare una riduzione del costo annuo a persona per figura professionale durante il periodo di
4 FILT‐CGIL, FIT‐CISL, UIL Trasporti, FAISA CISAL e UGL FNA
5 In coerenza con le garanzie minime disciplinate all’art.3 paragrafo 3 della Direttiva 2001/23/CE
affidamento, fatti salvi gli effetti del turn‐over che dovranno essere separatamente indicati.
La relazione esplicativa dovrà riportare il dettaglio delle stime organiche e delle retribuzioni unitarie (con valorizzazione dell’impatto degli incrementi da CCNL nel corso di durata dell’affidamento) per ciascuna categoria operativa.
Per l’adeguamento inflattivo di tale voce di costo si faccia riferimento al paragrafo 3.5.3.
3.5.2.2 Costi di Energia e Carburanti
L’OE fornirà il dettaglio circa i costi sostenuti per la trazione (b.ii) relativamente all’esercizio dei servizi oggetto dell’affidamento:
‐ Costo dell’energia elettrica per trazione
‐ Costo carburante
Il driver da utilizzare per tali costi, da esplicitare nella RE, sarà il “costo unitario a km”.
Per la stima del costo unitario specifico dei servizi oggetto di affidamento l’operatore economico dovrà fare riferimento ai prospetti del gestore dell’infrastruttura per la componente energia, mentre per il costo del carburante dovrà elaborare stime analitiche di consumo per tipologia di veicolo, basate su benchmark di mercato o evidenze della storia aziendale ove possibile.
Per l’adeguamento inflattivo dei costi nel corso dell’affidamento si faccia riferimento al paragrafo 3.5.3.
3.5.2.3 Costi di accesso all’Infrastruttura
L’OE fornirà il dettaglio circa il costo sostenuto per il pedaggio dell’infrastruttura, specificando eventuali treni commerciali e invii legati ai turni dei servizi per il contratto di servizio. (b.iii)
Il driver da utilizzare per tali costi, da esplicitare nella relazione, sarà il “costo unitario km”.
Per la stima del costo unitario specifico dei servizi oggetto di affidamento l’OE dovrà fare riferimento ai prospetti del gestore dell’infrastruttura RFI. Il valore medio, pari al costo complessivo di accesso all’infrastruttura RFI rapportato alla produzione stimata, dovrà essere utilizzato anche per la stima del costo di accesso all’infrastruttura per le linee ferroviarie concesse “Settimo‐Rivarolo‐Pont” e “Torino‐ Germagnano‐Ceres”.
L’OE dovrà fornire inoltre una stima dei costi per accesso agli impianti di manutenzione e deposito (b.iv) per il materiale rotabile.
Il driver di tale stima sarà il “costo di utilizzo a mq” / anno per l’utilizzazione di tali spazi, comprensivo del servizio di manutenzione degli impianti stessi.
L’OE dovrà fornire i dettagli circa la stima di tali costi, sulla base delle esigenze legate al progetto, che dovrà essere basata su benchmark di mercato o evidenze della storia aziendale ove possibile.
Tale parametro dovrà essere utilizzato, per tutta la durata del contratto, anche nel caso di nuovi impianti previsti dall’OE nella propria proposta progettuale; dovrà inoltre essere indicato il valore residuo al termine della durata del contratto che costituirà valore di subentro garantito da parte dell’EC.
Per l’adeguamento inflattivo dei costi nel corso dell’affidamento si faccia riferimento al paragrafo 3.5.3.
3.5.2.4 Costi di Manutenzione
L’OE fornirà il dettaglio circa il costo sostenuto per la manutenzione del materiale rotabile e degli impianti, per tutte le nature sotto elencate, con evidenziata separatamente la componente “costo del lavoro” già affrontata al paragrafo 3.5.2.1 (b.v) :
‐ ricambi
‐ manutenzione corrente programmata e correttiva gestita internamente
‐ service manutentivi esternalizzati
‐ verifica del materiale rotabile
‐ pulizia del materiale rotabile
‐ costi per l’ingegneria e altri costi di processo
Per i costi relativi al materiale rotabile, il driver da utilizzare, da esplicitare nella relazione, sarà il “costo unitario a posto‐km”. L’OE dovrà elaborare stime analitiche di costo manutentivo unitario per tipologia di veicolo, tenendo in considerazione le differenti caratteristiche e età del parco.
Il costo complessivo sarà rappresentato anche come prodotto tra il costo unitario e la produzione proposta dal progetto, calcolata in posti‐km.
I costi unitari relativi ai servizi esternalizzati saranno determinati sulla base di prezzi correnti di mercato, opportunamente giustificati nella relazione esplicativa.
Per l’adeguamento inflattivo dei costi nel corso dell’affidamento si fa riferimento al paragrafo 3.5.3
3.5.2.5 Acquisto e Noleggio di materiale rotabile (subentro)
L’OE dovrà ipotizzare un costo per canoni di noleggio (x.xx) da corrispondere agli attuali gestori per il subentro nell’utilizzo del materiale rotabile in uso sul sistema SFM. Il dettaglio del materiale rotabile attribuito per la produzione del servizio è riportato nell’Allegato 4 al documento Indirizzi per la Proposta Progettuale dell’Esercizio.
Si ipotizza che gli interventi di manutenzione straordinaria sui veicoli oggetto di subentro non debbano essere valorizzati nel canone di noleggio, ma stimati separatamente.
In allegato è riportata la stima, effettuata dall’EC, del valore annuale di canone di noleggio per ogni veicolo, applicando una formula che riconosce al proprietario del bene il valore della quota di ammortamento teorica, maggiorata di una quota di remunerazione del capitale immobilizzato nel bene:
QAT (quota ammortamento teorica) + VMBC (valore bene medio nel xxxxx xxx xxxxxxxxx xx xxxxxxxx) * 5% Le assunzioni adottate sono le seguenti:
‐ il valore convenzionale a nuovo (VCN) è riportato nella Tabella 13 nel sotto‐ paragrafo 3.3.5 del documento Indirizzi per la Proposta Progettuale dell’Esercizio;
‐ le quote di ammortamento convenzionali (QAC) sono ottenute dividendo il valore convenzionale a nuovo (VCN) per 25 (vita utile convenzionale del Materiale Rotabile);
‐ il valore teorico a inizio contratto (VTIC), al fine di assegnare un valore minimo anche ai veicoli in esercizio che a fine 2018 avessero raggiunto un valore contabile =0, è assunto pari al massimo tra:
o il VCN deprezzato delle quote di ammortamento convenzionali in base all’età del materiale rotabile a fine 2018,
o il 5% del valore a nuovo teorico;
‐ la quota di ammortamento teorica annuale (QAT) è stimata:
o per i treni con età inferiore a 24 anni alla data di decorrenza del contratto, pari alla quota ammortamento convenzionale (QAC)
o per i treni con età superiore a 24 anni alla data di decorrenza del contratto, come VTIC/10
‐ VMBC, il valore medio del bene nel corso del contratto, è calcolato sottraendo al VTIC le QAT per 3 esercizi (nell’ipotesi che in media il materiale rotabile oggetto di subentro sia utilizzato dal gestore entrante per un periodo di 6 anni prima di essere sostituito grazie ai nuovi investimenti)
I valori puntuali per ogni veicolo sono riportati nell’Xxxxxxxx 0 ‐ Xxxxxx materiale rotabile GTT e nell’Xxxxxxxx 0 ‐ Xxxxxx materiale rotabile GTT.
3.5.2.6 Altri costi
L’OE dovrà effettuare una stima per tutti i gli altri costi operativi (B) necessari alla gestione dei servizi affidati, nell’ipotesi di massimizzazione dell’efficienza e
valorizzando le sole voci di costo riferibili al perimetro gestito dalla ECS. La componente di costo del personale dovrà essere esposta separatamente.
A scopo indicativo e non esaustivo si riporta una lista di nature di costo su cui la relazione esplicativa dovrà fornire il dettaglio sulle stime effettuate:
‐ Costi indiretti di esercizio del servizio (es: costi di manovra, costi di assicurazioni) (b.vii)
‐ Costi commerciali
‐ Costi tecnologia e innovazione
‐ Service amministrativi
‐ Godimento beni di terzi (es: affitto immobili funzionali alla gestione)
‐ Altri costi di struttura (b.viii)
Per l’adeguamento inflattivo dei costi nel corso dell’affidamento si faccia riferimento al paragrafo 3.5.3
Come esplicitato al paragrafo 3.4.3 l’OE dovrà indicare separatamente per ogni esercizio le componenti di costo relative agli investimenti/progetti aggiuntivi previsti nella propria proposta progettuale.
3.5.2.7 Ammortamenti
Il PEF dovrà esplicitare annualmente il valore degli ammortamenti, dettagliando le tipologie di investimento a cui gli stessi sono riferiti. Saranno quindi esplicitati:
‐ le acquisizioni di nuovo materiale rotabile (c.i)
‐ gli interventi di revamping e ciclica effettuati in corso di affidamento (c.ii)
‐ gli altri investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (c.iii)
‐ progetti specifici previsti dal Contratto6 (c.iv)
Come descritto al paragrafo 3.4.3, le quote di ammortamento relative ai progetti aggiuntivi proposti nella proposta progettuale tecnica dovranno essere rappresentate separatamente.
Le aliquote di ammortamento da applicare per gli investimenti previsti nella proposta progettuali e da sostenere nel corso di vigenza del contratto sono riportati nella seguente tabella:
6 Vedi TITOLO V c.II del documento Schema di Contratto e sezioni B e C del documento Criteri di valutazione delle Proposte Progettuali e delle Proposte Economiche.
Tipologia di investimento | Aliquota |
Nuovi treni | 4% (25 anni) |
Revamping treni | 10% (10 anni) |
Manutenzione ciclica treni | 20% (5 anni) |
Tecnologie e Software | 20% (5 anni) |
Fabbricati costruzioni leggere | 10% (10 anni) |
Impianti e macchinari | 10‐25% (10 – 4 anni) |
Attrezzature industriali e commerciali | 12,5% (8 anni) |
Fabbricati | 3,3% (30 anni) |
3.5.3 Adeguamento inflattivo
Il piano economico finanziario dovrà essere redatto a valori correnti, ipotizzando quindi un andamento inflattivo dei ricavi e dei costi nel corso degli esercizi dell’affidamento.
Ai fini dell’omogeneità dei PEF presentati dagli Operatori Economici, l’Ente concedente ha definito linee guida riportate nella seguente tabella:
Voce d'interesse/dettaglio | Adeguamento inflattivo7 | Fonte inflazione |
Compensazione CdS | 0,68% | 50% ISTAT FOI |
Ricavi da traffico | 1,37% | ISTAT FOI |
Altri ricavi (Pubblicità, Multe e Penalità) | 1,37% | ISTAT FOI |
Costo carburante gasolio | 2,37% | Ministero dello Sviluppo Economico, Statistiche dell'Energia |
Costo Energia elettrica per trazione | 2,49% | ISTAT NIC Energia Elettrica |
Accesso infrastruttura | 1,37% | ISTAT FOI |
Altri costi | 1,37% | ISTAT FOI |
Costo del Personale | 1,53% | ISTAT IPCA al netto degli energetici importati8 |
7 L’adeguamento inflattivo è calcolato come media sulla serie storica a dieci anni 2007‐2017.
8 o Indice Previsionale di inflazione per i contratti nazionali. Si tratta di un indicatore di riferimento per l’inflazione in sostituzione dell'inflazione programmata introdotto dall'Accordo‐quadro per la riforma degli assetti contrattuali del 22 gennaio 2009 e confermato dal successivo Accordo interconfederale del 15 aprile 2009 che dà attuazione a tale riforma per il sistema di Confindustria. Si basa sulla
Sull’investimento iniziale e sugli “economics” del primo anno di affidamento non deve essere applicato alcun effetto inflattivo.
3.6 LINEE GUIDA SULLO STATO PATRIMONIALE
In coerenza con le linee guida previste dalla Delibera 49/2015 dell’ART, l’OE predisporrà, per ciascun anno di affidamento del servizio, i prospetti di Stato Patrimoniale.
Lo stato patrimoniale dovrà fare riferimento all’ECS, di cui al paragrafo 3.1, riflettendo quindi tutti e i soli effetti patrimoniali legati alla gestione del servizio oggetto di affidamento.
Lo Stato Patrimoniale sarà strutturato secondo il criterio della pertinenza funzionale, al fine di identificare le diverse aree gestionali.
Si prevede dunque una riclassificazione basata su:
‐ Gestione caratteristica: è costituita da tutte le operazioni che caratterizzano l'attività tipica dell'impresa, funzionali alla gestione del servizio. A sua volta la gestione caratteristica dovrà essere scissa in:
o Gestione ordinaria, data dall'insieme di operazioni svolte dall'impresa nel corso dell'esercizio che non presentano caratteri di eccezionalità. Esempio: crediti e debiti commerciali.
o Gestione straordinaria, data dall'insieme di operazioni svolte dall'impresa che rientrano tra quelle tipiche, ma che presentano caratteri di eccezionalità. Esempio: immobilizzazioni materiali e immateriali.
‐ Gestione accessoria: è costituita da tutte le operazioni diverse da quelle tipiche dell'impresa che sono poste in essere con lo scopo di impiegare in modo redditizio i mezzi liquidi esuberanti. Esempio: partecipazioni in altre imprese, immobili non funzionali alla gestione del servizio. Nel caso specifico dell’affidamento, lo Stato Patrimoniale di ECS allo start up non disporrà di poste attive o passive relativa alla gestione accessoria.
‐ Gestione finanziaria: è costituita dalle attività di reperimento di capitale e dal loro impiego nell'impresa. Esempio: debiti verso banche per finanziamenti.
‐ Patrimonio netto: è costituito dal capitale sociale di dotazione dell’impresa, dalle riserve costituite negli anni di affidamento, e da eventuali aumenti di capitale versati durante la durata dell’affidamento.
previsione dell'andamento dell'indice dei prezzi al consumo IPCA depurato dagli effetti delle variazioni di prezzo dei beni energetici importati.
La riclassificazione e il dettaglio delle poste patrimoniali saranno riportate nel MSP, di cui al paragrafo 3.4.1, messo a disposizione degli OE dall’Ente Concedente.
3.6.1 Fonti di Finanziamento
La ECS potrà attingere a fonti di finanziamento per lo svolgimento del servizio. Il ricorso a capitale di terzi dovrà mantenersi tale da non pregiudicare la sostenibilità economico finanziaria del Progetto di servizio.
I tassi relativi ai finanziamenti e all’esposizione a breve verso gli istituti bancari dovranno essere basati sui tassi correnti di mercato riferiti al periodo di predisposizione del PEF. L’OE dovrà dare dimostrazione, con specifica documentazione, che potrà ottenere tali tassi a fronte dell’ammontare complessivo dell’indebitamento stimato per la durata dell’affidamento.
L’OE potrà ipotizzare il ricorso a finanziamento soci, che dovrà essere fruttifero e con tassi allineati ai riferimenti di mercato.
Il patrimonio netto alla decorrenza dell’affidamento non potrà essere inferiore a quanto previsto dall’articolo9 48 comma 7 del DL 50/2017, calcolato in rapporto al valore annuo indicativo del compensazione.
Il valore minimo del patrimonio netto di ECS dipende inoltre dai vincoli di sostenibilità finanziaria riportati al paragrafo 3.8.2
3.7 LINEE GUIDA SUI PROSPETTI DEI FLUSSI FINANZIARI
L’OE, ad integrazione dei prospetti di Conto Economico e Stato patrimoniale, dovrà predisporre il prospetto dei flussi finanziari, utilizzando il MSP messo a disposizione dell’Ente di cui al paragrafo 3.4.1.
Il prospetto finanziario è un elemento imprescindibile per la valutazione della sostenibilità del progetto di servizio attraverso gli indici di cui al paragrafo 3.8.
Il prospetto sarà sviluppato con dettaglio almeno annuale per tutti gli esercizi dell’affidamento, riportando al primo periodo i movimenti di pre‐esercizio e all’ultimo periodo i movimenti di post‐esercizio.
La struttura del prospetto metterà in evidenza:
‐ Flussi di cassa della gestione corrente, con dettaglio della gestione economica e delle variazioni del capitale circolante netto;
9 Art. 48 comma 7 DL 50/2017: con riferimento alla scelta del contraente per l’affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale e regionale, l’Autorità di regolazione dei trasporti detta regole generali in materia di ……… b) obbligo, per chi intenda partecipare alle predette procedure, del possesso, quale requisito di idoneità economica e finanziaria, di un patrimonio netto pari almeno al quindici per cento della compensazione annua posta a base di gara, nonché dei requisiti di cui all'articolo 18 del decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422.
‐ Flussi di cassa per investimenti e disinvestimenti, con il dettaglio per tipologia;
‐ Flussi di cassa della gestione finanziaria e straordinaria;
‐ Flussi di cassa da attività di finanziamento;
L’OE dovrà alimentare il prospetto attraverso elaborazioni di dettaglio sulle singole voci di entrata e uscita, effettuando ipotesi su tempi di incasso/pagamento, gestione iva, imposte, ecc. Tali presupposti dovranno essere esplicitati nella RE.
Si tenga conto che:
‐ l’Ente Concedente applica la normativa dello “Split Payment” in merito alla gestione dell’IVA;
‐ le compensazioni da CdS saranno corrisposte posticipatamente con rate trimestrali (per un importo pari 95% del valore) con un tempo di pagamento a 30 giorni dalla fine del mese in cui si è ricevuta fattura;
‐ Il pagamento del saldo, al netto di penali e detrazioni, sarà corrisposto a seguito dell’autorizzazione, da parte dell’EC, alla emissione della fattura a saldo, successivamente all’approvazione del bilancio da parte dell’OE ed alle conseguenti rendicontazioni tecnico/contabili, con un tempo di pagamento a 30 giorni dalla fine del mese in cui si è ricevuta fattura.
3.8 INDICI PER LA VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ DELLA PROPOSTA PROGETTUALE
3.8.1 Ragionevole margine di utile
In ottemperanza a quanto disciplinato dall’ART nella delibera 49/2015, Allegato A ‐ Misura 15, il PEF dovrà dare dimostrazione che la proposta progettuale garantisca un ragionevole margine di utile all’OE (I).
L’EC valuterà che la redditività del capitale proprio, prevista dal PEF della proposta progettuale dell’OE, sia coerente con il grado di rischio della proposta progettuale e in ogni caso superiore al rendimento di un investimento privo di rischio.
Il tasso di rendimento privo di rischio è posto pari a 2,06 %, valore corrispondente alla media del rendimento dei BTP decennali degli ultimi 4 anni.
Il ragionevole margine di utile minimo dovrà essere maggiorato di un risk premium legato al grado di rischio in capo all’OE, direttamente dipendente dalla tipologia di proposta progettuale presentata.
L’indice è calcolato come rapporto tra gli utili cumulati dell’affidamento (I.a) per l’intera durata dell’affidamento, ed il Patrimonio Netto della “ECS” (I.b), tenuto conto degli eventuali aumenti di capitale nel corso dell’affidamento (I.c). Non si considerano gli incrementi/decrementi dovuti agli utili/perdite annuali.
L’indice dovrà restituire un valore superiore al n° di anni per affidamento * il tasso di rendimento atteso (2,06% + risk premium considerato)
3.8.2 Rapporto di indebitamento
Il Rapporto di indebitamento (II) valuta la proporzione tra il capitale di terzi (II.a)
e il capitale proprio (I.b), esprimendo la dipendenza del progetto dall’indebitamento.
Il rapporto di indebitamento D/E dovrà mantenersi, in tutto il periodo di durata dell’affidamento, entro il valore massimo di 3 (tre), al fine non pregiudicare la sostenibilità economico finanziaria della proposta progettuale.
3.8.3 DSCR
La condizione di sostenibilità economico finanziaria della proposta progettuale è valutata inoltre sulla base dell’indice annuo di copertura del servizio di debito (Debt Service Cover Ratio “DSCR”) (III). Tale indice è utilizzato per valutare la sostenibilità finanziaria dei flussi di cassa in relazione al rimborso del debito.
Il DSCR è calcolato come rapporto annuo tra il “free cash flow operativo” di progetto (III.a) a disposizione del rimborso del debito al netto delle imposte, e il totale del servizio di debito nel medesimo periodo: quota capitale (III.c), quota interessi (III.b), commissione di gestione del debito.
Il valore minimo del DSCR, in ogni esercizio del PEF in cui è previsto rimborso del debito, non potrà essere inferiore a 1,2.
4 IL PIANO INVESTIMENTI
Nella presente sezione sono riportate le linee guida dell’EC in merito al piano investimenti che l’OE dovrà prevedere nella propria proposta progettuale e che dovrà essere valorizzato nel piano economico finanziario.
4.1 INVESTIMENTI PER LA FLOTTA E RELATIVO MIX TIPOLOGICO
Il documento Indirizzi per la Proposta Progettuale dell’Esercizio, al paragrafo 3.3, definisce gli indirizzi dell’Ente concedente sui parametri minimi, ovvero sul mantenimento di una età media sostanzialmente costante per l’intera durata dell’affidamento, per l’elaborazione del piano investimenti.
Il piano investimenti proposto dall’OE dovrà essere dettagliato annualmente con indicazione di:
‐ numero di veicoli nuovi, tipologia e prezzo unitario, degli esercizi in cui avvengono le uscite di cassa per il pagamento, e degli esercizi di messa in servizio del materiale rotabile;
‐ numero e tipologia di veicoli sottoposti a revamping, con indicazione dell’investimento sostenuto, degli esercizi in cui avvengono le uscite di cassa per il pagamento, degli esercizi di uscita dal servizio e di ritorno in servizio;
‐ numero e tipologia di veicoli sottoposti a manutenzione ciclica, con indicazione dell’investimento sostenuto, degli esercizi in cui avvengono le uscite di cassa per il pagamento, degli esercizi di uscita dal servizio e di ritorno in servizio.
4.2 ALTRI INVESTIMENTI
Per il tema “Altri investimenti” gli OE devono far riferimento a quanto specificato nel documento Criteri di valutazione delle Proposte Progettuali e delle Proposte Economiche.
Gli OE dovranno dare evidenza dell’impatto contabile determinato dalle diverse categorie di tali investimenti.
Si dovrà dare dettaglio, per ogni tipologia di bene, della tipologia di tali investimenti, del prezzo unitario e degli esercizi in cui avvengono le uscite di cassa per il pagamento, nonché degli esercizi nei quali gli investimenti entrano in servizio.
4.3 VALORIZZAZIONE DEGLI INVESTIMENTI
Nell’elaborazione del Piano Investimenti, gli OE dovranno tener conto che, ai fini della proposta economica, la valutazione da parte dell’Ente Concedente degli investimenti proposti non sarà basata sull’intero valore dei beni, ma sulla quota di valore ammortizzata nel periodo di affidamento.
In termini esplicativi, si valuterà la somma delle quote ammortamento legate agli investimenti effettuati per ciascun anno del periodo di affidamento.
Si considera che nel primo esercizio in cui il bene è ammortizzato la quota di ammortamento è ridotta alla metà.
5 L’ANALISI DEI RISCHI
In questa sezione si affronta il tema previsto dalla Delibera 49/2015 dell’ART (Prospetto 3 dell’Allegato A) analizzando le tipologie di rischio per eventi che possono verificarsi durante l’arco temporale dell’affidamento e definendone la ripartizione tra EC e OE.
Infatti modifiche ed evoluzione dello scenario previsionale adottato in fase di predisposizione della proposta progettuale potrebbero determinare impatti negativi sulla sostenibilità finanziaria dell’affidamento; di conseguenza sono previsti nel Contratto di Servizio meccanismi compensativi in grado di mitigare i rischi.
All’EC competono esclusivamente i rischi relativi alla modifica degli “impegni pubblici della procedura” mentre all’OE affidatario del servizio restano in campo tutti gli altri rischi non riconducibili a tale fattispecie.
L’Affidatario dovrà sviluppare e riportare nella RE i rischi che prevede possano caratterizzare la propria attività durante il periodo di affidamento, riferendosi alle tipologie previste dal seguente paragrafo 5.1.
Nella RE l’OE dovrà descrivere ogni singolo rischio attraverso i seguenti elementi essenziali:
‐ La descrizione dell’evento;
‐ La stima della probabilità che l’evento si verifichi;
‐ Una valutazione qualitativa dei danni/benefici conseguenti al verificarsi dell’evento;
‐ Eventuali azioni che intenderebbe adottare per ovviare alle conseguenze negative verificatesi con l’evento.
5.1 TIPOLOGIE DI RISCHIO E RIPARTIZIONE
La Delibera 49/2015 riporta le seguenti tipologie di rischio che possono impattare sullo svolgimento del servizio nel periodo di affidamento:
1. Variazioni costi operativi
2. Variazioni costo del personale di cui:
o al CCNL di settore (che influisce sulle condizioni di lavoro e produttività, in materia di giorni di ferie, durata e nr. pause, orario di lavoro, al nastro continuo, etc.)
o ai contratti aziendali
3. Variazioni costi dei carburanti
4. Variazioni elementi di ricavo
5. Variazioni costi finanziari:
o Oneri finanziari
6. Modifiche Legislative incluse quelle relative al regime fiscale delle attività svolte
7. Modifiche Sistema Tariffario
8. Investimenti
In caso di mutato scenario, si dà evidenza della ripartizione delle responsabilità di intervento tra Operatore Economico ed Ente Concedente. Rimangono in particolare in capo all’OE le responsabilità legate al conseguimento di inefficienze gestionali/organizzative/commerciali.
Rischio valutato | OE | EC |
Ricavi da mercato: quota imputabile alla politica tariffaria | ||
Ricavi da mercato: quota imputabile alla introduzione di agevolazioni/gratuità successive alla stipula del contratto | ||
Ricavi da mercato: quota imputabile al recupero della evasione | ||
Riduzione compensazioni | ||
Rischio mancato adeguamento inflattivo dei compensazioni | ||
Dinamica negativa dei costi di produzione per inefficienze gestionali/organizzative | ||
Dinamica negativa dei ricavi da tariffa per inefficienze commerciali | ||
Variazioni del costo unitario del personale per effetto dell’applicazione del CCNL e della contrattazione integrativa aziendale | ||
Variazioni costi operativi | ||
Variazione approvvigionamento del carburante per trazione | ||
Incremento oneri finanziari, tranne quelli maturati per tardati pagamenti da parte dell’Ente | ||
Incremento oneri finanziari maturati per tardati pagamenti da parte dell’Ente | ||
Investimenti in capo a Impresa | ||
Investimenti in capo all’Ente | ||
Riduzione delle produzioni chilometriche diverse da quelle qualificate sostenibili nel Contratto di Servizo | ||
Modifiche legislative incluse quelle relative al regime fiscale delle attività svolte |
5.2 AZIONI DI MITIGAZIONE
In seguito si analizzano i rischi che permangono in capo all’Ente Concedente, e esprimono i connessi danni/benefici per l’Affidatario, identificando le eventuali azioni di mitigazione che sono prevedibili all’interno del Contratto di servizio.
Le azioni di mitigazioni sotto indicate sono riferite al verificarsi di un singolo evento; il contemporaneo verificarsi di più eventi può prevedere la contemporanea attivazione di più azioni congiuntamente.
Il Comitato di Gestione del Contratto verifica le condizioni per l’attivazione delle azioni di mitigazione; l’EC è tenuto ad attivare le azioni di mitigazione connesse allo specifico rischio; trascorsi 60 giorni senza che l’EC abbia attivato quanto previsto l’OE procederà ad una riprogrammazione quantitativo/qualitativa dei servizi o dei programmi di investimento secondo i criteri previsti dal Contratto di servizio.
5.2.1 Rischio associato alle modifiche del sistema tariffario previsto all’atto della predisposizione della proposta progettuale
Danno/Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxx per l’OE: Le modifiche della politica tariffaria stabilita nel Contratto di Servizio potrebbero determinare sia un beneficio per l'Affidatario (aumento delle tariffe) che un danno (decremento delle tariffe) con conseguente impatto sul Valore della Produzione in relazione ai maggiori/minori introiti.
Eventuali azioni di mitigazione: Il danno derivante da un decremento (o mancato aumento) dei ricavi da mercato imputabile alla politica tariffaria trova mitigazione nell’aumento delle compensazioni o, in alternativa, nella revisione/riduzione della produzione secondo quanto previsto dal Contratto di Servizio.
5.2.2 Rischio associato all’introduzione di agevolazioni/gratuità successivamente alla stipula del contratto
Danno/Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxx per l’OE: l’introduzione di agevolazioni o gratuità successive alla stipula del contratto porterebbero a riduzioni dei ricavi da mercato per i servizi precedentemente assoggettati a politica tariffaria, con conseguente impatto negativo sui risultati economici dell’Affidatario.
Eventuali azioni di mitigazione: il danno per l’Affidatario è mitigato dalle compensazioni provenienti dall’EC a copertura del mancato ricavo.
5.2.3 Rischio associato alla riduzione delle compensazioni
Danno/Beneficio Potenziale per l’OE: La riduzione delle compensazioni determina un impatto negativo sui ricavi per l'Affidatario che vede ridursi la possibilità di copertura dei costi operativi.
Eventuali azioni di mitigazione: A fini compensativi, il Contratto di Servizio prevede la messa in atto di azioni quali la riduzione della produzione chilometrica e/o l'adeguamento delle tariffe e/o la ridefinizione del programma di investimenti.
5.2.4 Rischio associato al mancato adeguamento inflattivo
Danno/Beneficio Potenziale per l’OE: Il mancato adeguamento inflattivo può tradursi nell'incapacità da parte dell'Affidatario di operare in condizioni di sostenibilità economica con conseguente impatto negativo sul servizio offerto.
Eventuali azioni di mitigazione: A fini compensativi, il Contratto di Servizio prevede la messa in atto di azioni quali la riduzione della produzione chilometrica e l'aumento delle tariffe.
5.2.5 Rischio associato all’incremento degli oneri finanziari maturati per ritardati pagamenti da parte dell’Ente Concedente.
Danno/Beneficio Potenziale per l’OE: l’incremento degli oneri finanziari maturati per il ritardo nei pagamenti da parte dell’Ente provoca un impatto negativo sulla dinamica finanziaria dell'Affidatario, nonché un conseguente incremento della posizione creditoria a livello patrimoniale. Questo potrebbe a lungo termine pregiudicarne l’operatività.
Eventuali azioni di mitigazione: A fini compensativi, il Contratto di Servizio prevede la messa in atto di azioni quali la riduzione della produzione chilometrica e l'aumento delle tariffe.
5.2.6 Rischio associato alla riduzione delle produzioni chilometriche diverse da quelle qualificate sostenibili nella proposta progettuale dell’OE e/o nel Contratto di Servizio
Danno/Beneficio Potenziale per l’OE: L'impatto negativo della riduzione delle produzioni chilometriche è legato all'incapacità di soddisfare una determinata fascia di domanda a causa della riduzione del servizio e/o del peggioramento degli standard qualitativi del servizio.
Eventuali azioni di mitigazione: Il Contratto di Servizio prevede, a fronte della riduzione della produzione chilometrica, la possibilità di prevedere un incremento tariffario, o di autorizzare una revisione del servizio proposta dall’OE.
5.2.7 Rischio associato alle modifiche legislative, incluse quelle relative al regime fiscale delle attività svolte
Xxxxx/Beneficio Potenziale per l’OE: Le modifiche relative al regime fiscale delle attività svolte potrebbero tradursi in effetti sia negativi che positivi per l'Affidatario, andando ad incidere sui risultati economici della gestione
Eventuali azioni di mitigazione: Il perimetro delle azioni di mitigazione in caso di impatto negativo può prevedere un aumento delle tariffe, la riduzione della produzione chilometrica e/o un aumento delle compensazioni sulla base di quanto stabilito dal Contratto di Servizio.
6 GESTIONE DEGLI ERRORI MATERIALI NELLA PREDISPOSIZIONE DEL PEF
Nella presente sezione sono descritte le azioni che l’Ente Concedente intende mettere in campo al fine di gestire eventuali errori materiali riscontrati nel PEF e/o
nella RE e/o nella ulteriore documentazione descrittiva della proposta progettuale prodotta dagli OE.
In sede di analisi della documentazione prodotta dagli OE potrebbero emergere errori materiali che determinerebbero una incongruenza con i valori presenti nella documentazione di progetto.
L’obiettivo dell’Ente Concedente è di limitare le casistiche di errore che possano portare all’annullamento o invalidazione della proposta progettuale.
La modalità di gestione degli errori dipenderà dall’entità dell’errore, dal peso dello stesso nella determinazione dei valori indicati nella parte economica della proposta progettuale, in particolare del valore unitario di compensazione (€/km), e dalla possibilità di dimostrare la sostenibilità dell’proposta anche a valle della correzione.
Nel caso in cui l’errore sia gestibile nell’ambito del perimetro di rischio industriale, dell’OE senza minare la sostenibilità economica e finanziaria della proposta progettuale e il rispetto dei parametri riportati nel presente documento, esso sarà neutralizzato dall’EC operando sulla voce “ricavi da traffico”. Non si prevede la possibilità di rivedere il valore unitario €/km riportato nella proposta economica.
Nel caso in cui il valore del ragionevole margine di utile dichiarato nella proposta economica presenti disomogeneità rispetto a quanto in output al PEF:
‐ Se il valore riscontrato nel PEF risultasse superiore a quanto dichiarato nella parte economica della proposta progettuale, l’EC procederà ad un riallineamento dell’indice attraverso una riduzione delle compensazioni.
‐ Se il valore riscontrato nel PEF risultasse inferiore a quanto dichiarato nella parte economica della proposta progettuale, (ma comunque entro i limiti di sostenibilità), l’Ente Concedente procederà ad un riallineamento dell’indice attraverso un incremento dei ricavi da traffico.
Nel caso in cui l’impatto della correzione dell’errore non sia gestibile senza modificare la compensazione unitaria €/km, l’Ente Concedente dovrà considerare la proposta economica non congrua.
ALLEGATO 0 – NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Si richiama la normativa di interesse per quanto riguarda il personale ed i beni strumentali.
Personale
Secondo quanto previsto dal DL 50/2017, articolo 48, comma 710, lettera e), così come modificato dall'art. 9 quater del D.L. 91/2017 convertito con modificazioni dalla L. 123/2017, in caso di sostituzione del gestore dovrà essere previsto il "[…] trasferimento senza soluzione di continuità di tutto il personale dipendente dal gestore uscente al subentrante con l’esclusione dei dirigenti, applicando in ogni caso al personale il CCNL di settore e il contratto di secondo livello o territoriale applicato dal gestore uscente […]".
In attesa delle previste ulteriori disposizioni dell'ART, tale norma va coordinata con quanto previsto dalla Misura 8 punto 2 della citata Delibera ART, nella quale, fra l'altro si richiama che "[…] gli enti affidanti dovranno individuare il personale da trasferire, assegnato in maniera prevalente alle attività relative ai servizi oggetto di affidamento, previa consultazione del gestore uscente […]"
Si richiama inoltre la Deliberazione della Giunta Regionale Piemonte 6 luglio 2015, n. 57‐1706 che, nell'allegato "Protocollo di Intesa occupazionale nel settore del trasporto pubblico locale autoferrotranvieri" all’art. 10 lettera b) prevede che “il personale trasferito mantiene il diritto alla continuità del rapporto di lavoro ed all'applicazione del CCNL di provenienza (CCNL della Mobilità/Area Contrattuale Attività Ferroviarie o CCNL Autoferrotranvieri‐ Internavigatori/TPL Mobilità) e dei relativi Accordi Aziendali derivanti dalla contrattazione di secondo livello, nonché le tutele in godimento e i diritti individuali acquisiti alla data del trasferimento, così come previsto dalle disposizioni di legge fermo restando quanto previsto dai futuri accordi aziendali”;
10 D.L. 50/2017 art. 48 comma 7. Con riferimento alle procedure di scelta del contraente per l'affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale e regionale l'Autorità' di regolazione dei trasporti detta regole generali in materia di: ......
e) in caso di sostituzione del gestore a seguito di gara, previsione nei bandi di gara del trasferimento senza soluzione di continuità' di tutto il personale dipendente dal gestore uscente al subentrante con l'esclusione dei dirigenti, applicando in ogni caso al personale il contratto collettivo nazionale di settore e il contratto di secondo livello o territoriale applicato dal gestore uscente, nel rispetto delle garanzie minime disciplinate all'articolo 3, paragrafo 3, secondo periodo, della direttiva 2001/23/CE del Consiglio, del 12 marzo 2001. Il trattamento di fine rapporto relativo ai dipendenti del gestore uscente che transitano alle dipendenze del soggetto subentrante è versato all'INPS dal gestore uscente.
Beni strumentali:
Secondo quanto previsto dal DL 50/2017, articolo 48, comma 711, lettera c) e lettera d), in caso di sostituzione del gestore dovrà essere previsto "[…] l'accesso a condizioni eque ai beni immobili e strumentali indispensabili all'effettuazione del servizio, […]".
In attesa delle previste ulteriori disposizioni dell'ART, tale norma va coordinata con quanto previsto dalle misure 1‐7, della citata Delibera ART 49/2015, nella quale vengono disciplinate le tematiche inerenti i beni strumentali per l’effettuazione dei servizi.
Si cita inoltre la delibera ART 96/2015 “Criteri per la determinazione dei canoni di accesso e utilizzo dell’infrastruttura ferroviaria” nella quale sono stabilite le regole di tenuta della “contabilità regolatoria” sulla quale deve essere basata la formazione dei prezzi del canone per l’accesso all’infrastruttura ferroviaria e dei canoni per l’accesso agli impianti per servizi alle Imprese Ferroviarie12.
Si richiama infine la L.R. 1/2000 art. 11 comma 3 che, fra l'altro, prevede "[…] La Giunta Regionale, con propria deliberazione, fissa i criteri per la determinazione dei canoni di locazione e dei valori di subentro dei beni indispensabili di proprietà del gestore uscente da cedere al nuovo aggiudicatario, in coerenza con la disciplina regolatoria di settore."
Si richiama anche la seguente ulteriore normativa di interesse per la procedura.
Normativa nazionale
Delibera 49 del 17 giugno 2015 dell’ART – “Misure per la redazione dei bandi e delle convenzioni relativi alle gare per l’assegnazione in esclusiva dei servizi di trasporto pubblico locale passeggeri e definizione dei criteri per la nomina
11 D.L. 50/2017 art. 48 comma 7. Con riferimento alle procedure di scelta del contraente per l'affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale e regionale l'Autorità di regolazione dei trasporti detta regole generali in materia di: ......
c) adozione di misure in grado di garantire all'affidatario l'accesso a condizioni eque ai beni immobili e strumentali indispensabili all'effettuazione del servizio, anche relative all'acquisto, alla cessione, alla locazione o al comodato d'uso a carico dell'ente affidante, del gestore uscente e del gestore entrante, con specifiche disposizioni per i beni acquistati con finanziamento pubblico e per la determinazione nelle diverse fattispecie dei valori di mercato dei predetti beni;
d) in alternativa a quanto previsto sulla proprietà dei beni strumentali in applicazione della lettera c), limitatamente all'affidamento di servizi di trasporto pubblico ferroviario, facoltà per l'ente affidante e per il gestore uscente di cedere la proprietà dei beni immobili essenziali e dei beni strumentali a soggetti societari, costituiti con capitale privato ovvero con capitale pubblico e privato, che si specializzano nell'acquisto dei predetti beni e di beni strumentali nuovi per locarli ai gestori di servizi di trasporto pubblico locale e regionale, a condizioni eque e non discriminatorie.
12 In ottemperanza a questa delibera le Imprese hanno redatto i loro documenti di “Pricing” dei servizi di impianto (vedi paragrafo 3.6 del documento Documenti e dati trasmessi agli OE).
delle commissioni aggiudicatrici” (con particolare riferimento al Titolo I – Capo I – Misure regolatorie in materia di beni strumentali per l’effettuazione del servizio di trasporto pubblico locale e di personale propedeutiche alla redazione dei bandi di gara ‐ Misure 1‐8);
Decreto Legge 24 aprile 2017, n. 50 – “Disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo” (con particolare riferimento all’art. 47 – Interventi per il trasporto ferroviario –, all’art. 47bis
– Disposizioni in merito al trasporto su strada – e all’art. 48 – Misure urgenti per la promozione della concorrenza e la lotta all’evasione tariffaria nel trasporto pubblico locale);
Normativa regionale
Legge Regione Piemonte 1/2000 ‐ Norme in materia di trasporto pubblico locale, in attuazione del decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422 (con particolare riferimento all’art. 11 “Procedure concorsuali”);
Deliberazione della Giunta Regionale Piemonte 6 luglio 2015, n. 57‐1706 – “Protocollo d’Intesa occupazionale nel settore del Trasporto pubblico locale autoferrotranvieri – Primi provvedimenti attuativi”;
Accordo Quadro tra Regione Piemonte e Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. per l’assegnazione e l’utilizzo della capacità di infrastruttura ferroviaria ai sensi dell’art. 22, comma 5, del D.Lgs. 15 luglio 2015, n.112, approvato con Deliberazione della Giunta Regionale Piemonte;
Assegnazione capacità infrastruttura GTT (fascicoli di linea predisposti da GTT)
Contratti di servizio vigenti
Atto di rinnovo del Contratto di Servizio per il trasporto pubblico ferroviario di interesse regionale e locale per il periodo 2017‐2020 sottoscritto il 29 settembre 2017 da Trenitalia e Agenzia della Mobilità Piemontese;
Contratto di Servizio ferroviario tra GTT e Agenzia per la Mobilità Metropolitana sottoscritto il 14 dicembre 2006;
Segnalazioni e pareri AGCM
AS262 – Reperimento del materiale rotabile ferroviario necessario per l’espletamento delle gare per l’aggiudicazione dei servizi ferroviari di competenza regionale, citata all’interno della Delibera 49/2015 dell’ART All. A;
ALLEGATO 1 – CANONE MATERIALE ROTABILE GTT
Nome materiale | elenco materiali | valore complessivo a libro ammortizzabili | Anno immatricol azione | anno revamping non riduce età superiore ad ammortamen to (4 anni) | valore contributo pubblico Regione Piemonte | valore a nuovo convenzionale (VCN) | Età alla data di decorrenza del CDS 31/12/2018 | VTIC Valore del bene a inizio contratto (massimo tra 5% del valore a nuovo e valore a nuovo -quote ammortamenti teoriche) | QAT Quota di ammortamento teorica (se età a decorrenza Cds<24 anni, valore a nuovo/25, se>=24 anni valore a inizio contratto/10) | VMBC Valore del bene medio nella durata di noleggio (hp a 3 anni dalla decorrenza del contratto) | Canone noleggio (Quota ammortamento teorica+ Valore bene medio contratto*5%) | |||||||||||||
TTR 001 | ALe501.801ST-Le220.801ST-ALe502.801ST | € | 4.186.414,45 | 2006 | € | 4.000.000,00 | 12 | € | 2.080.000,00 | € | 160.000,00 | € | 1.600.000,00 | € | 240.000,00 | |||||||||
TTR 002 | ALe501.802ST-Le220.802ST-ALe502.802ST | € | 4.186.414,45 | 2006 | € | 4.000.000,00 | 12 | € | 2.080.000,00 | € | 160.000,00 | € | 1.600.000,00 | € | 240.000,00 | |||||||||
TTR 013 | ALe501.813ST-Le220.813ST-ALe502.813ST | € | 4.251.936,67 | 2009 | € | 4.000.000,00 | 9 | € | 2.560.000,00 | € | 160.000,00 | € | 2.080.000,00 | € | 264.000,00 | |||||||||
TTR 014 | ALe501.814ST-Le220.814ST-ALe502.814ST | € | 4.251.936,67 | 2009 | € | 4.000.000,00 | 9 | € | 2.560.000,00 | € | 160.000,00 | € | 2.080.000,00 | € | 264.000,00 | |||||||||
TTR 015 | ALe501.815ST-Le220.815ST-ALe502.815ST | € | 4.251.936,67 | 2010 | € | 4.000.000,00 | 8 | € | 2.720.000,00 | € | 160.000,00 | € | 2.240.000,00 | € | 272.000,00 | |||||||||
TTR 016 | ALe501.816ST-Le220.816ST-ALe502.816ST | € | 4.251.936,67 | 2010 | € | 4.000.000,00 | 8 | € | 2.720.000,00 | € | 160.000,00 | € | 2.240.000,00 | € | 272.000,00 | |||||||||
TTR 017 | ALe501.817ST-Le220.817ST-ALe502.817ST | € | 4.251.936,67 | 2010 | € | 4.000.000,00 | 8 | € | 2.720.000,00 | € | 160.000,00 | € | 2.240.000,00 | € | 272.000,00 | |||||||||
TTR 018 | ALe501.818ST-Le220.818ST-ALe502.818ST | € | 4.251.936,67 | 2010 | € | 4.000.000,00 | 8 | € | 2.720.000,00 | € | 160.000,00 | € | 2.240.000,00 | € | 272.000,00 | |||||||||
TTR 019 | ALe501.819ST-Le220.819ST-ALe502.819ST | € | 4.251.936,67 | 2010 | € | 4.000.000,00 | 8 | € | 2.720.000,00 | € | 160.000,00 | € | 2.240.000,00 | € | 272.000,00 | |||||||||
TTR - Minuetto | € | 38.136.385,59 | € | - | € | 36.000.000,00 | € | 22.880.000,00 | € | 1.440.000,00 | € | 18.560.000,00 | € | 2.368.000,00 | ||||||||||
Ale + Le 054 05 | Ale 054 (M1 +M2) 05 | € | - | 1954 | 1996 | € | - | 64 | € | - | € | - | € | - | € | - | ||||||||
Ale + Le 054 06 | Ale 054 (M1 +M2) 06 | € | - | 1954 | 1996 | € | - | 64 | € | - | € | - | € | - | € | - | ||||||||
Ale + Le 054 08 | Ale 054 (M1 +M2) 08 | € | - | 1954 | 1997 | € | - | 64 | € | - | € | - | € | - | € | - | ||||||||
Ale + Le 054 09 | Ale 054 (M1 +M2) 09 | € | - | 1956 | 2001 | € | - | 62 | € | - | € | - | € | - | € | - | ||||||||
Ale + Le 054 10 | Ale 054 (M1 +M2) 10 | € | - | 1956 | 2002 | € | - | 62 | € | - | € | - | € | - | € | - | ||||||||
Ale + Le 054 11 | Ale 054 (M1 +M2) 11 | € | - | 1956 | 2002 | € | - | 62 | € | - | € | - | € | - | € | - | ||||||||
Belghe | € | - | € | - | € | - | € | - | € | - | € | - | € | - | ||||||||||
TTR 003 | ALe501.803ST-Le220.803ST-ALe502.803ST | € | 4.186.414,45 | 2006 | € | 4.000.000,00 | 12 | € | 2.080.000,00 | € | 160.000,00 | € | 1.600.000,00 | € | 240.000,00 | |||||||||
TTR 004 | ALe501.804ST-Le220.804ST-ALe502.804ST | € | 4.186.414,45 | 2006 | € | 4.000.000,00 | 12 | € | 2.080.000,00 | € | 160.000,00 | € | 1.600.000,00 | € | 240.000,00 | |||||||||
TTR 005 | ALe501.805ST-Le220.805ST-ALe502.805ST | € | 4.186.414,45 | 2006 | € | 4.000.000,00 | 12 | € | 2.080.000,00 | € | 160.000,00 | € | 1.600.000,00 | € | 240.000,00 | |||||||||
TTR 006 | ALe501.806ST-Le220.806ST-ALe502.806ST | € | 4.186.414,45 | 2006 | € | 4.000.000,00 | 12 | € | 2.080.000,00 | € | 160.000,00 | € | 1.600.000,00 | € | 240.000,00 | |||||||||
TTR 007 | ALe501.807ST-Le220.807ST-ALe502.807ST | € | 4.186.414,45 | 2006 | € | 4.000.000,00 | 12 | € | 2.080.000,00 | € | 160.000,00 | € | 1.600.000,00 | € | 240.000,00 | |||||||||
TTR 008 | ALe501.808ST-Le220.808ST-ALe502.808ST | € | 4.186.414,45 | 2006 | € | 4.000.000,00 | 12 | € | 2.080.000,00 | € | 160.000,00 | € | 1.600.000,00 | € | 240.000,00 | |||||||||
TTR 009 | ALe501.809ST-Le220.809ST-ALe502.809ST | € | 4.186.414,45 | 2007 | € | 4.000.000,00 | 11 | € | 2.240.000,00 | € | 160.000,00 | € | 1.760.000,00 | € | 248.000,00 | |||||||||
TTR 010 | ALe501.810ST-Le220.810ST-ALe502.810ST | € | 4.186.414,45 | 2007 | € | 4.000.000,00 | 11 | € | 2.240.000,00 | € | 160.000,00 | € | 1.760.000,00 | € | 248.000,00 | |||||||||
TTR 011 | ALe501.811ST-Le220.811ST-ALe502.811ST | € | 4.251.936,67 | 2009 | € | 4.000.000,00 | 9 | € | 2.560.000,00 | € | 160.000,00 | € | 2.080.000,00 | € | 264.000,00 | |||||||||
TTR 012 | ALe501.812ST-Le220.812ST-ALe502.812ST | € | 4.251.936,67 | 2009 | € | 4.000.000,00 | 9 | € | 2.560.000,00 | € | 160.000,00 | € | 2.080.000,00 | € | 264.000,00 | |||||||||
TTR - Minuetto | € | 41.995.188,94 | € | - | € | 40.000.000,00 | € | 22.080.000,00 | € | 1.600.000,00 | € | 17.280.000,00 | € | 2.464.000,00 | ||||||||||
ETR 234 | Elettrotreno Coradia Meridiam | € | 5.330.000,00 | 2013 | € | 5.000.000,00 | 5 | € | 4.000.000,00 | € | 200.000,00 | € | 3.400.000,00 | € | 370.000,00 | |||||||||
ETR 234 | Elettrotreno Coradia Meridiam | € | 5.330.000,00 | 2013 | € | 5.000.000,00 | 5 | € | 4.000.000,00 | € | 200.000,00 | € | 3.400.000,00 | € | 370.000,00 | |||||||||
ETR 234 | Elettrotreno Coradia Meridiam | € | 5.330.000,00 | 2013 | € | 5.000.000,00 | 5 | € | 4.000.000,00 | € | 200.000,00 | € | 3.400.000,00 | € | 370.000,00 | |||||||||
ETR - Coradia Meridian | € | 15.990.000,00 | € | - | € | 15.000.000,00 | € | 12.000.000,00 | € | 600.000,00 | € | 10.200.000,00 | € | 1.110.000,00 | ||||||||||
ETR Y0530 001 | ETR Y0530 001 (M1+M2) | € | 4.095.673,77 | 1994 | € | - | 24 | € | - | € | - | € | - | € | - | |||||||||
ETR Y0530 002 | ETR Y0530 002 (M1+M2) | € | 4.095.673,77 | 1994 | € | - | 24 | € | - | € | - | € | - | € | - | |||||||||
ETR Y0530 003 | ETR Y0530 003 (M1+M2) | € | 4.095.673,77 | 1994 | € | - | 24 | € | - | € | - | € | - | € | - | |||||||||
ETR Y0530 004 | ETR Y0530 004 (M1+M2) | € | 4.095.673,77 | 1994 | € | - | 24 | € | - | € | - | € | - | € | - | |||||||||
ETR Y0530 005 | ETR Y0530 005 (M1+M2) | € | 4.095.673,77 | 1994 | € | - | 24 | € | - | € | - | € | - | € | - | |||||||||
ETR Y0530 006 | ETR Y0530 006 (M1+M2) | € | 4.095.673,77 | 1994 | € | - | 24 | € | - | € | - | € | - | € | - | |||||||||
ETR Y0530 007 | ETR Y0530 007 (M1+M2) | € | 4.095.673,77 | 1994 | € | - | 24 | € | - | € | - | € | - | € | - | |||||||||
ETRY | € | 28.669.716,39 | € | - | € | - | € | - | € | - | € | - | € | - | ||||||||||
XXx 000 serie 4800 - M905 | XXx 000 tipo 7213 - serie 4800 M905 | € | - | 1972 | 2008 | € | - | 46 | € | - | € | - | € | - | € | - | ||||||||
XXx 000 serie 4800 - M906 | XXx 000 tipo 7213 - serie 4800 M906 | € | - | 1972 | 2008 | € | - | 46 | € | - | € | - | € | - | € | - | ||||||||
XXx 000 serie 4800 - M907 | XXx 000 tipo 7213 - serie 4800 M907 | € | - | 1972 | 2008 | € | - | 46 | € | - | € | - | € | - | € | - | ||||||||
Aln 668 | € | - | € | - | € | - | € | - | € | - | € | - | € | - | ||||||||||
TOTALE | € | 124.791.290,92 | € | - | € | 91.000.000,00 | € | 56.960.000,00 | € | 3.640.000,00 | € | 46.040.000,00 | € | 5.942.000,00 |
ALLEGATO 2 – CANONE MATERIALE ROTABILE TRENITALIA
Linea | Tipologia materiale rotabile | Codice identificativo veicolo | Tipo veicolo | valore complessivo a libro ammortizzabili | di cui: Valore della manutenzione da libro ammortizzabili iscritto nel 2015 | Anno immatricol azione | Manutenzi one ciclica | anno revamping non riduce età superiore ad ammortamento (4 anni) | valore a nuovo convenzionale (VCN) | Età alla data di decorrenza del CDS 31/12/2018 | VTIC Valore del bene a inizio contratto (massimo tra 5% del valore a nuovo e valore a nuovo -quote ammortamenti teoriche) | QAT Quota di ammortamento teorica (se età a decorrenza Cds<24 anni, valore a nuovo/25, se>=24 anni valore a inizio contratto/10) | VMBC Valore del bene medio nella durata di noleggio (hp a 3 anni dalla decorrenza del contratto) | Canone noleggio (Quota ammortamento teorica+ Valore bene medio contratto*5%) | |||||||
SFM2 | Jazz | 168 | EMU Convogli - Jazz | € | 5.699.337,28 | 2014 | 5.500.000,00 | 4 | 4.620.000,00 | 220.000 | 3.960.000,00 | 418.000,00 | |||||||||
SFM2 | Jazz | 174 | EMU Convogli - Jazz | € | 5.699.337,28 | 2014 | 5.500.000,00 | 4 | 4.620.000,00 | 220.000 | 3.960.000,00 | 418.000,00 | |||||||||
SFM2 | Jazz | 180 | EMU Convogli - Jazz | € | 5.699.337,28 | 2014 | 5.500.000,00 | 4 | 4.620.000,00 | 220.000 | 3.960.000,00 | 418.000,00 | |||||||||
SFM4 | Jazz | 186 | EMU Convogli - Jazz | € | 5.699.337,28 | 2014 | 5.500.000,00 | 4 | 4.620.000,00 | 220.000 | 3.960.000,00 | 418.000,00 | |||||||||
SFM4 | Jazz | 192 | EMU Convogli - Jazz | € | 5.836.269,82 | 2014 | 5.500.000,00 | 4 | 4.620.000,00 | 220.000 | 3.960.000,00 | 418.000,00 | |||||||||
SFM4 | Jazz | 198 | EMU Convogli - Jazz | € | 5.733.570,40 | 2014 | 5.500.000,00 | 4 | 4.620.000,00 | 220.000 | 3.960.000,00 | 418.000,00 | |||||||||
SFM6 | Jazz | 204 | EMU Convogli - Jazz | € | 5.802.036,68 | 2014 | 5.500.000,00 | 4 | 4.620.000,00 | 220.000 | 3.960.000,00 | 418.000,00 | |||||||||
SFM6 | Jazz | 210 | EMU Convogli - Jazz | € | 5.802.036,68 | 2014 | 5.500.000,00 | 4 | 4.620.000,00 | 220.000 | 3.960.000,00 | 418.000,00 | |||||||||
SFM6 | Jazz | 216 | EMU Convogli - Jazz | € | 5.802.036,68 | 2014 | 5.500.000,00 | 4 | 4.620.000,00 | 220.000 | 3.960.000,00 | 418.000,00 | |||||||||
SFM6 | Jazz | 222 | EMU Convogli - Jazz | € | 5.802.036,68 | 2014 | 5.500.000,00 | 4 | 4.620.000,00 | 220.000 | 3.960.000,00 | 418.000,00 | |||||||||
SFM7 | Jazz | 228 | EMU Convogli - Jazz | € | 5.802.036,68 | 2014 | 5.500.000,00 | 4 | 4.620.000,00 | 220.000 | 3.960.000,00 | 418.000,00 | |||||||||
SFM7 | Jazz | 234 | EMU Convogli - Jazz | € | 5.870.502,96 | 2014 | 5.500.000,00 | 4 | 4.620.000,00 | 220.000 | 3.960.000,00 | 418.000,00 | |||||||||
SFM3 | Media-distanza | 60 | Loco Ele - E464N | € | 1.071.016,98 | 2002 | 2010 | 1.000.000,00 | 16 | 360.000,00 | 40.000 | 240.000,00 | 52.000,00 | ||||||||
SFM3 | Media-distanza | 61 | Loco Ele - E464N | € | 956.117,18 | 2002 | 2013 | 1.000.000,00 | 16 | 360.000,00 | 40.000 | 240.000,00 | 52.000,00 | ||||||||
SFM3 | Media-distanza | 62 | Loco Ele - E464N | € | 911.042,37 | 2002 | 2012 | 1.000.000,00 | 16 | 360.000,00 | 40.000 | 240.000,00 | 52.000,00 | ||||||||
SFM3 | Media-distanza | 63 | Loco Ele - E464N | € | 945.258,33 | 2002 | 2012 | 1.000.000,00 | 16 | 360.000,00 | 40.000 | 240.000,00 | 52.000,00 | ||||||||
SFM3 | Media-distanza | 64 | Loco Ele - E464N | € | 890.093,60 | 2003 | 2013 | 1.000.000,00 | 15 | 400.000,00 | 40.000 | 280.000,00 | 54.000,00 | ||||||||
SFM3 | Media-distanza | 145 | nBC-clim | € | 281.816,52 | 1990 | 2014 | 2014 | 1.000.000,00 | 28 | 50.000,00 | 5.000 | 35.000,00 | 6.750,00 | |||||||
SFM3 | Media-distanza | 146 | nBC-clim | € | 91.515,55 | 1990 | 2013 | 1.000.000,00 | 28 | 50.000,00 | 5.000 | 35.000,00 | 6.750,00 | ||||||||
SFM3 | Media-distanza | 172 | nBC-clim | € | 271.711,42 | € | 60.836,50 | 1989 | 2014 | 2014 | 1.000.000,00 | 29 | 50.000,00 | 5.000 | 35.000,00 | 6.750,00 | |||||
SFM3 | Media-distanza | 174 | nBC-clim | € | 214.015,42 | 1990 | 2014 | 2014 | 1.000.000,00 | 28 | 50.000,00 | 5.000 | 35.000,00 | 6.750,00 | |||||||
SFM3 | Media-distanza | 175 | nBC-clim | € | 228.810,32 | 1990 | 2014 | 2014 | 1.000.000,00 | 28 | 50.000,00 | 5.000 | 35.000,00 | 6.750,00 | |||||||
SFM3 | Media-distanza | 177 | nBC-clim | € | 36.422,26 | - | 1990 | 2010 | NN | 1.000.000,00 | 28 | 50.000,00 | 5.000 | 35.000,00 | 6.750,00 | ||||||
SFM3 | Media-distanza | 178 | nBC-clim | € | 81.525,46 | € | 49.597,20 | 1990 | 2015 | 2015 | 1.000.000,00 | 28 | 50.000,00 | 5.000 | 35.000,00 | 6.750,00 | |||||
SFM3 | Media-distanza | 179 | nBC-clim | € | 293.744,86 | € | 72.164,08 | 1990 | 2014 | 2014 | 1.000.000,00 | 28 | 50.000,00 | 5.000 | 35.000,00 | 6.750,00 | |||||
SFM3 | Media-distanza | 180 | nBC-clim | € | 53.452,91 | € | 24.035,79 | 1989 | 2012 | 2012 | 1.000.000,00 | 29 | 50.000,00 | 5.000 | 35.000,00 | 6.750,00 | |||||
SFM3 | Media-distanza | 181 | nBC-clim | € | 198.717,27 | € | 50.814,36 | 1989 | 2013 | 2013 | 1.000.000,00 | 29 | 50.000,00 | 5.000 | 35.000,00 | 6.750,00 | |||||
SFM3 | Media-distanza | 182 | nBC-clim | € | 235.193,28 | € | 72.853,33 | 1989 | 2013 | 2013 | 1.000.000,00 | 29 | 50.000,00 | 5.000 | 35.000,00 | 6.750,00 | |||||
SFM3 | Media-distanza | 183 | nBC-clim | € | 275.252,56 | € | 60.728,62 | 1989 | 2014 | 2014 | 1.000.000,00 | 29 | 50.000,00 | 5.000 | 35.000,00 | 6.750,00 | |||||
SFM3 | Media-distanza | 185 | nBC-clim | € | 290.020,82 | € | 69.518,73 | 1990 | 2014 | 2014 | 1.000.000,00 | 28 | 50.000,00 | 5.000 | 35.000,00 | 6.750,00 | |||||
SFM3 | Media-distanza | 206 | nBC-clim | € | 299.595,25 | € | 79.886,57 | 1990 | 2014 | 2014 | 1.000.000,00 | 28 | 50.000,00 | 5.000 | 35.000,00 | 6.750,00 | |||||
SFM3 | Media-distanza | 173 | nBC-clim Rest | € | 274.930,51 | 1990 | 2014 | 2014 | 1.000.000,00 | 28 | 50.000,00 | 5.000 | 35.000,00 | 6.750,00 | |||||||
SFM3 | Media-distanza | 176 | nBC-clim Rest | € | 225.977,52 | € | 95.026,22 | 1990 | 2014 | 2014 | 1.000.000,00 | 28 | 50.000,00 | 5.000 | 35.000,00 | 6.750,00 | |||||
SFM3 | Media-distanza | 184 | nBC-clim Rest | € | 304.005,11 | € | 88.790,00 | 1990 | 2014 | 2014 | 1.000.000,00 | 28 | 50.000,00 | 5.000 | 35.000,00 | 6.750,00 | |||||
SFM3 | Media-distanza | 186 | nBC-clim Rest | € | 346.866,99 | € | 50.294,40 | 1990 | 2013 | 2013 | 1.000.000,00 | 28 | 50.000,00 | 5.000 | 35.000,00 | 6.750,00 | |||||
SFM3 | Media-distanza | 194 | nBC-clim Rest | € | 222.014,66 | € | 58.126,12 | 1989 | 2014 | 2014 | 1.000.000,00 | 29 | 50.000,00 | 5.000 | 35.000,00 | 6.750,00 | |||||
SFM3 | Media-distanza | 195 | nBC-clim Rest | € | 198.222,99 | € | 40.856,16 | 1990 | 2013 | 2013 | 1.000.000,00 | 28 | 50.000,00 | 5.000 | 35.000,00 | 6.750,00 | |||||
SFM3 | Media-distanza | 196 | nBC-clim Rest | € | 93.030,81 | € | 6.615,12 | 1989 | 2013 | 2013 | 1.000.000,00 | 29 | 50.000,00 | 5.000 | 35.000,00 | 6.750,00 | |||||
SFM3 | Media-distanza | 197 | nBC-clim Rest | € | 81.000,22 | € | 49.544,08 | 1990 | 2013 | 1.000.000,00 | 28 | 50.000,00 | 5.000 | 35.000,00 | 6.750,00 | ||||||
SFM3 | Media-distanza | 198 | nBC-clim Rest | € | 87.775,68 | € | 56.319,54 | 1990 | 2013 | 1.000.000,00 | 28 | 50.000,00 | 5.000 | 35.000,00 | 6.750,00 | ||||||
SFM3 | Media-distanza | 199 | nBC-clim Rest | € | 86.007,26 | € | 54.071,09 | 1990 | 2013 | 1.000.000,00 | 28 | 50.000,00 | 5.000 | 35.000,00 | 6.750,00 | ||||||
SFM3 | Media-distanza | 200 | nBC-clim Rest | € | 91.978,17 | € | 60.145,71 | 1990 | 2013 | 1.000.000,00 | 28 | 50.000,00 | 5.000 | 35.000,00 | 6.750,00 | ||||||
SFM3 | Media-distanza | 201 | nBC-clim Rest | € | 101.756,76 | € | 67.225,26 | 1990 | 2013 | 1.000.000,00 | 28 | 50.000,00 | 5.000 | 35.000,00 | 6.750,00 | ||||||
SFM3 | Media-distanza | 202 | nBC-clim Rest | € | 97.968,69 | € | 65.570,43 | 1990 | 2013 | 1.000.000,00 | 28 | 50.000,00 | 5.000 | 35.000,00 | 6.750,00 | ||||||
SFM3 | Media-distanza | 203 | nBC-clim Rest | € | 117.171,69 | € | 85.715,55 | 1990 | 2014 | 1.000.000,00 | 28 | 50.000,00 | 5.000 | 35.000,00 | 6.750,00 | ||||||
SFM3 | Media-distanza | 204 | nBC-clim Rest | € | 123.424,32 | € | 89.488,68 | 1990 | 2014 | 1.000.000,00 | 28 | 50.000,00 | 5.000 | 35.000,00 | 6.750,00 | ||||||
SFM3 | Media-distanza | 207 | nBC-clim Rest | € | 121.978,32 | € | 89.580,06 | 1990 | 2015 | 1.000.000,00 | 28 | 50.000,00 | 5.000 | 35.000,00 | 6.750,00 | ||||||
SFM2 | TAF | 431 | EMU Convogli -TAF | € | 2.437.939,86 | € | 864,64 | 1999 | 2014 | 6.000.000,00 | 19 | 1.440.000,00 | 240.000 | 720.000,00 | 276.000,00 | ||||||
SFM2 | TAF | 436 | EMU Convogli -TAF | € | 2.005.191,69 | € | 696,22 | 1999 | 2014 | 6.000.000,00 | 19 | 1.440.000,00 | 240.000 | 720.000,00 | 276.000,00 | ||||||
SFM2 | TAF | 441 | EMU Convogli -TAF | € | 2.438.603,42 | € | 876,59 | 1999 | 2014 | 6.000.000,00 | 19 | 1.440.000,00 | 240.000 | 720.000,00 | 276.000,00 | ||||||
SFM2 | TAF | 446 | EMU Convogli -TAF | € | 1.128.283,24 | - | 1999 | 2009 | 6.000.000,00 | 19 | 1.440.000,00 | 240.000 | 720.000,00 | 276.000,00 | |||||||
SFM2 | TAF | 451 | EMU Convogli -TAF | € | 2.462.490,28 | € | 454,13 | 2000 | 2012 | 6.000.000,00 | 18 | 1.680.000,00 | 240.000 | 960.000,00 | 288.000,00 | ||||||
SFM4 | TAF | 456 | EMU Convogli -TAF | € | 2.775.568,30 | € | - | 2001 | 2009 | 6.000.000,00 | 17 | 1.920.000,00 | 240.000 | 1.200.000,00 | 300.000,00 | ||||||
SFM4 | TAF | 461 | EMU Convogli -TAF | € | 2.040.137,68 | € | - | 2002 | 2011 | 6.000.000,00 | 16 | 2.160.000,00 | 240.000 | 1.440.000,00 | 312.000,00 | ||||||
SFM6 | TAF | 466 | EMU Convogli -TAF | € | 2.379.901,07 | € | 328,04 | 2002 | 2011 | 6.000.000,00 | 16 | 2.160.000,00 | 240.000 | 1.440.000,00 | 312.000,00 | ||||||
SFM7 | TAF | 466 | EMU Convogli -TAF | € | 2.325.467,98 | € | 328,04 | 2002 | 2011 | 6.000.000,00 | 16 | 2.160.000,00 | 240.000 | 1.440.000,00 | 312.000,00 | ||||||
SFM7 | TAF | 471 | EMU Convogli -TAF | € | 2.523.173,16 | € | 69.048,00 | 2002 | 2009 | 6.000.000,00 | 16 | 2.160.000,00 | 240.000 | 1.440.000,00 | 312.000,00 | ||||||
SFM4 | TAF | 476 | EMU Convogli -TAF | € | 3.062.334,58 | € | - | 2001 | 2008 | 6.000.000,00 | 17 | 1.920.000,00 | 240.000 | 1.200.000,00 | 300.000,00 | ||||||
SFM7 | TAF | 481 | EMU Convogli -TAF | € | 2.783.119,67 | € | 69.048,00 | 2002 | 2010 | 6.000.000,00 | 16 | 2.160.000,00 | 240.000 | 1.440.000,00 | 312.000,00 | ||||||
XXX0 | Xxxxxxx | 00 | Xxxx Xxx - X000X | € | 597.566,03 | 2000 | 2011 | 1.200.000,00 | 18 | 336.000,00 | 48.000 | 192.000,00 | 57.600,00 | ||||||||
XXX0 | Xxxxxxx | 00 | Xxxx Xxx - X000X | € | 571.679,84 | 2000 | 2011 | 1.200.000,00 | 18 | 336.000,00 | 48.000 | 192.000,00 | 57.600,00 | ||||||||
XXX0 | Xxxxxxx | 00 | Xxxx Xxx - X000X | € | 598.520,39 | 2000 | 2011 | 1.200.000,00 | 18 | 336.000,00 | 48.000 | 192.000,00 | 57.600,00 | ||||||||
XXX0 | Xxxxxxx | 00 | Xxxx Xxx - X000X | € | 1.004.781,65 | 2001 | 2007 | 1.200.000,00 | 17 | 384.000,00 | 48.000 | 240.000,00 | 60.000,00 | ||||||||
XXX0 | Xxxxxxx | 00 | Xxxx Xxx - X000X | € | 977.811,45 | 2001 | 2008 | 1.200.000,00 | 17 | 384.000,00 | 48.000 | 240.000,00 | 60.000,00 | ||||||||
XXX0 | Xxxxxxx | 00 | Xxxx Xxx - X000X | € | 989.753,22 | 2001 | 2007 | 1.200.000,00 | 17 | 384.000,00 | 48.000 | 240.000,00 | 60.000,00 | ||||||||
SFM3 | Vivalto | 43 | nAAW - Vivalto | € | 545.583,97 | 2005 | 2012 | 1.200.000,00 | 13 | 576.000,00 | 48.000 | 432.000,00 | 69.600,00 | ||||||||
SFM3 | Vivalto | 329 | nBBDPTR - Vivalto | € | 1.168.369,95 | 2013 | 1.200.000,00 | 5 | 960.000,00 | 48.000 | 816.000,00 | 88.800,00 | |||||||||
SFM3 | Vivalto | 330 | nBBDPTR - Vivalto | € | 1.122.532,62 | 2012 | 1.200.000,00 | 6 | 912.000,00 | 48.000 | 768.000,00 | 86.400,00 | |||||||||
SFM3 | Vivalto | 331 | nBBDPTR - Vivalto | € | 1.122.532,62 | 2012 | 1.200.000,00 | 6 | 912.000,00 | 48.000 | 768.000,00 | 86.400,00 | |||||||||
SFM3 | Vivalto | 332 | nBBDPTR - Vivalto | € | 1.127.625,65 | 2012 | 1.200.000,00 | 6 | 912.000,00 | 48.000 | 768.000,00 | 86.400,00 | |||||||||
SFM3 | Vivalto | 333 | nBBDPTR - Vivalto | € | 1.127.625,65 | 2012 | 1.200.000,00 | 6 | 912.000,00 | 48.000 | 768.000,00 | 86.400,00 | |||||||||
SFM3 | Vivalto | 334 | nBBDPTR - Vivalto | € | 1.204.021,20 | 2013 | 1.200.000,00 | 5 | 960.000,00 | 48.000 | 816.000,00 | 88.800,00 | |||||||||
SFM3 | Vivalto | 335 | nBBDPTR - Vivalto | € | 1.204.021,20 | 2013 | 1.200.000,00 | 5 | 960.000,00 | 48.000 | 816.000,00 | 88.800,00 | |||||||||
SFM3 | Vivalto | 336 | nBBDPTR - Vivalto | € | 1.204.021,20 | 2013 | 1.200.000,00 | 5 | 960.000,00 | 48.000 | 816.000,00 | 88.800,00 | |||||||||
SFM3 | Vivalto | 337 | nBBDPTR - Vivalto | € | 1.204.021,20 | 2013 | 1.200.000,00 | 5 | 960.000,00 | 48.000 | 816.000,00 | 88.800,00 | |||||||||
SFM3 | Vivalto | 338 | nBBDPTR - Vivalto | € | 1.168.369,95 | 2013 | 1.200.000,00 | 5 | 960.000,00 | 48.000 | 816.000,00 | 88.800,00 | |||||||||
SFM3 | Vivalto | 339 | nBBDPTR - Vivalto | € | 1.168.369,95 | 2013 | 1.200.000,00 | 5 | 960.000,00 | 48.000 | 816.000,00 | 88.800,00 | |||||||||
SFM3 | Vivalto | 340 | nBBDPTR - Vivalto | € | 1.168.369,95 | 2013 | 1.200.000,00 | 5 | 960.000,00 | 48.000 | 816.000,00 | 88.800,00 | |||||||||
SFM3 | Vivalto | 341 | nBBDPTR - Vivalto | € | 1.204.021,20 | 2013 | 1.200.000,00 | 5 | 960.000,00 | 48.000 | 816.000,00 | 88.800,00 | |||||||||
SFM3 | Vivalto | 342 | nBBDPTR - Vivalto | € | 1.383.774,30 | 2014 | 1.200.000,00 | 4 | 1.008.000,00 | 48.000 | 864.000,00 | 91.200,00 | |||||||||
SFM3 | Vivalto | 343 | nBBDPTR - Vivalto | € | 1.318.289,94 | 2014 | 1.200.000,00 | 4 | 1.008.000,00 | 48.000 | 864.000,00 | 91.200,00 | |||||||||
SFM3 | Vivalto | 406 | nBBDPTR - Vivalto | € | 1.541.129,82 | 2013 | 1.200.000,00 | 5 | 960.000,00 | 48.000 | 816.000,00 | 88.800,00 | |||||||||
SFM3 | Vivalto | 322 | nBBW - Vivalto | € | 543.518,59 | 2005 | 2012 | 1.200.000,00 | 13 | 576.000,00 | 48.000 | 432.000,00 | 69.600,00 | ||||||||
SFM3 | Vivalto | 323 | nBBW - Vivalto | € | 569.064,70 | 2005 | 2012 | 1.200.000,00 | 13 | 576.000,00 | 48.000 | 432.000,00 | 69.600,00 | ||||||||
SFM3 | Vivalto | 324 | nBBW - Vivalto | € | 538.085,47 | 2005 | 2012 | 1.200.000,00 | 13 | 576.000,00 | 48.000 | 432.000,00 | 69.600,00 | ||||||||
SFM3 | Vivalto | 325 | nBBW - Vivalto | € | 559.125,61 | 2006 | 2012 | 1.200.000,00 | 12 | 624.000,00 | 48.000 | 480.000,00 | 72.000,00 | ||||||||
SFM3 | Vivalto | 326 | nBBW - Vivalto | € | 563.291,53 | 2006 | 2012 | 1.200.000,00 | 12 | 624.000,00 | 48.000 | 480.000,00 | 72.000,00 | ||||||||
SFM3 | Vivalto | 327 | nBBW - Vivalto | € | 553.451,11 | 2006 | 2012 | 1.200.000,00 | 12 | 624.000,00 | 48.000 | 480.000,00 | 72.000,00 | ||||||||
SFM3 | Vivalto | 328 | nBBW - Vivalto | € | 704.555,69 | 2006 | 2012 | 1.200.000,00 | 12 | 624.000,00 | 48.000 | 480.000,00 | 72.000,00 | ||||||||
SFM3 | Vivalto | 403 | npBBHDPTR - Vivalto | € | 1.480.668,45 | 2012 | 1.200.000,00 | 6 | 912.000,00 | 48.000 | 768.000,00 | 86.400,00 | |||||||||
SFM3 | Vivalto | 404 | npBBHDPTR - Vivalto | € | 1.808.597,01 | 2013 | 1.200.000,00 | 5 | 960.000,00 | 48.000 | 816.000,00 | 88.800,00 | |||||||||
SFM3 | Vivalto | 405 | npBBHDPTR - Vivalto | € | 1.588.155,34 | 2013 | 1.200.000,00 | 5 | 960.000,00 | 48.000 | 816.000,00 | 88.800,00 | |||||||||
SFM3 | Vivalto | 407 | npBBHDPTR - Vivalto | € | 1.787.464,32 | 2014 | 1.200.000,00 | 4 | 1.008.000,00 | 48.000 | 864.000,00 | 91.200,00 | |||||||||
SFM3 | Vivalto | 353 | npBBHW - Vivalto | € | 782.955,66 | 2005 | 2012 | 1.200.000,00 | 13 | 576.000,00 | 48.000 | 432.000,00 | 69.600,00 | ||||||||
SFM3 | Vivalto | 354 | npBBHW - Vivalto | € | 776.280,25 | 2006 | 2012 | 1.200.000,00 | 12 | 624.000,00 | 48.000 | 480.000,00 | 72.000,00 | ||||||||
€ | 144.787.525,37 | € | 1.639.447,27 | € | 216.200.000,00 | € | 108.124.000,00 | € | 7.598.000,00 | € | 85.330.000,00 | € | 11.864.500,00 |
ALLEGATO 3 – STIMA DEI RICAVI DA TRAFFICO
La fonte di informazioni utilizzata per la stima dei ricavi delle linee attualmente appartenenti al SFM è l’Osservatorio per le politiche del TPL istituito presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT).
Nell’Osservatorio sono presenti le informazioni, dichiarate e certificate dalle Imprese di Trasporto, relative a traffico, costi e ricavi annui globali distinti per ogni contratto di servizio in vigore nell’anno.
Nel 2016, anno al quale si riferiscono le informazioni utilizzate, vi erano in essere 3 contratti di servizio ai quali afferivano le linee SFM:
il contratto di servizio sottoscritto da GTT per l’esercizio delle linee SFM A e SFM 1 (tratta Xxxx Xxxxxxxx‐Xxxxxxxx Xxxxxxxx‐Xxxxxx);
il contratto di servizio sottoscritto da Trenitalia per l’esercizio delle linee SFM 1 (tratta Torino‐Chieri), SFM 2, SFM 3, SFM 0 x xxxxx xxxxx Xxxxxx‐ Xxxxxxxx‐Xxxxx non appartenente al SFM;
il contratto di servizio sottoscritto da Trenitalia per l’esercizio dei servizi Regionali Veloci e delle rimanenti linee locali non comprese nei due contratti precedenti; tra queste le linee SFM 6, SFM 7 e SFM B.
Si evidenzia che il contratto sottoscritto da GTT ha per oggetto un servizio svolto esclusivamente su linee appartenenti al SFM, mentre così non è per i contratti sottoscritti da Trenitalia.
Di conseguenza, mentre esistono dati dichiarati (e certificati) di ricavi per quanto riguarda il complesso delle linee SFM A + XXX0 (xxxxxx Xxxx Xxxxxxxx‐Xxxxxxxx Xxxxxxxx‐Xxxxxx) espletati da GTT, non esistono dati di ricavi dichiarati separatamente per i servizi SFM espletati da Trenitalia.
Per la stima dei ricavi attribuibili alle linee SFM espletati da Trenitalia si è ritenuto plausibile effettuare una ripartizione dei ricavi complessivi (dichiarati da Trenitalia), tra quelli di competenza dei servizi SFM e quelli di competenza di altri servizi, in proporzione alla quantità di passeggeri‐km annui trasportati da ciascuna delle due tipologie si servizio.
La tabella che segue illustra la ripartizione così effettuata; la stima di introito complessivo del SFM nel 2016 risulta pari a € 21,1 milioni.
Tale valore è comprensivo delle compensazioni per agevolazioni tariffarie.
PAX KM anno 2016 | RICAVI anno 2016 | ||||||||||||
LINEA | GTT | Trenitalia | Totale | GTT | Trenitalia | Totale | |||||||
sfmA | sfmA Torino-Aeroporto-Ceres | 47.628.414 (1) | 44,21% | 47.628.414 | 1.839.606 | 44,21% | 1.839.606 | ||||||
sfm1 | sfm1 Pont-Rivarolo-Chieri | 60.092.280 (1) | 55,79% | 30.358.722 | (2) | 1,33% | 90.451.003 | 2.321.011 | 55,79% | 1.250.587 | 1,33% | 3.571.599 | |
sfm2 | sfm2 Pinerolo-Chivasso | 88.855.449 | (2) | 3,91% | 88.855.449 | 3.660.282 | 3,91% | 3.660.282 | |||||
sfm3 | sfm3 Torino-Susa/Bardonecchia | 151.573.586 | (2) | 6,67% | 151.573.586 | 6.243.872 | 6,67% | 6.243.872 | |||||
sfm4 | sfm4 Torino-Bra | 50.074.399 | (2) | 2,20% | 50.074.399 | 2.062.748 | 2,20% | 2.062.748 | |||||
sfm6 | sfm6 Torino-Asti | 28.772.991 | (2) | 1,27% | 28.772.991 | 1.185.265 | 1,27% | 1.185.265 | |||||
sfm7 | sfm7 Torino-Fossano | 51.056.711 | (2) | 2,25% | 51.056.711 | 2.103.213 | 2,25% | 2.103.213 | |||||
sfmB | sfmB Alba-Bra-Cavallermaggiore | 10.465.042 | (2) | 0,46% | 10.465.042 | 431.093 | 0,46% | 431.093 | |||||
sfm | Totale sfm | 107.720.694 | 100,00% | 411.156.900 | 18,08% | 518.877.595 | 4.160.617 | 100,00% | 16.937.061 | 18,08% | 21.097.679 | ||
R ‐ RV | Totale altri servizi | 1.862.997.479 | (2) | 81,92% | 1.862.997.479 | 76.743.702 | 81,92% | 76.743.703 | |||||
TOTALE GENERALE | 107.720.694 | 100,00% | 2.274.154.379 | 100,00% | 2.381.875.074 | 4.160.617 (3) 100,00% | 93.680.763 | (3) | 100,00% | 97.841.382 | |||
SFM | Piano Economico Finanziario (PEF) e Piano degli Investimenti
(1) Fonte: Elaborazione AMP su dati GTT
(2) Fonte: Elaborazione AMP su dati Trenitalia
Allegato II - Indirizzi per la redazione del PEF
37/37
(3) Fonte: Osservatorio delle Politiche del TPL - Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti