Senato della Repubblica - 145 - Camera dei deputati
Senato della Repubblica - 145 - Camera dei deputati
XVII LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI - DOC. LV, N. 3
competitività e di partenariati tra i due poli beneficiari (settore tessile e settore ambiente) con delle organizzazioni e delle imprese italiane. Grazie al progetto sono state identificate le imprese attive in Tunisia nei due settori di riferimento, i risultati di tale ricerca sono stati raccolti in due pubblicazioni ed è stata impostata l’attività di comunicazione e pubblicità di uno dei due poli. Nel corso dello svolgimento del progetto, il polo ambientale ha avuto modo di recuperare il ritardo nell’esecuzione delle attività che aveva accumulato soprattutto a causa di un avvicendamento dirigenziale. Nel quadro di quest’iniziativa si sono svolte , dal 31 marzo al 3 aprile del 2014, le giornate di cooperazione tuniso-italiana organizzate da UNIDO e dai due tecnopoli coinvolti. Queste giornate hanno visto la partecipazione di numerosi rappresentanti di realtà associative e imprenditoriali italiane e i direttori dei tecnopoli tunisini hanno espresso grande apprezzamento per le attività realizzate con il sostegno del progetto. In questi ultimi mesi le attività si sono quindi concentrate sull’animazione dei cluster e sulla promozione e comunicazione dei servizi offerti dai due tecnopoli.
“Sviluppo dei Clusters per le Industrie Culturali e Creative nel Sud del Mediterraneo” —L’iniziativa, realizzata anch’essa da Unido grazie ad un contributo congiunto della UE (5 milioni dì Euro) e del Governo Italiano (600.000 Euro), ha avuto come paesi partner l’Algeria, l’Egitto, Israele, la Giordania, il Libano, la Libia, il Marocco, la Palestina, la Siria e la Tunisia. Il progetto mira a promuovere la cooperazione tra imprese, a sfruttare il potenziale delle industrie culturali e creative e creare nuove opportunità di lavoro e promuovere la crescita inclusiva della regione mediterranea meridionale. Il progetto fornirà una piattaforma per il dialogo e lo scambio delle buone pratiche in materia di politiche del settore culturale e creativo. I beneficiari di questo progetto sono le micro, piccole e medie imprese che fanno parte dei centri pilota sostenuti attraverso l'iniziativa EU-UNIDO dei “poli di industrie culturali e creative nella regione del Mediterraneo meridionale”, nonché le istituzioni governative regionali e nazionali che beneficeranno dell'esperienza di apprendimento legata al progetto e acquisiranno conoscenze sulle metodologie di sviluppo dei poli.
UNOPS
“Alias dei Governatorati della Tunisia” - L’iniziativa, di importo pari a 160.000 euro, adotta un approccio partecipativo per la realizzazione di tre obiettivi principali:
- creare uno strumento condiviso di valorizzazione dei bisogni e delle potenzialità dei governatorati tunisini (in ambito economico, finanziario, sociale, culturale, ecc.) finalizzato all’incoraggiamento di nuove iniziative di cooperazione (in particolare decentrata) e nuovi investimenti;
- rafforzare le capacità degli attori locali dei governatorati tunisini (pubblici, privati e società civile) per la pianificazione strategica e congiunta dello sviluppo locale;
- promuovere la creazione di nuove iniziative e partenariati di cooperazione decentrata per lo sviluppo locale.
Il 20 agosto del 2014 si è tenuto il terzo Comitato di pilotaggio, in cui è stato presentato lo stato di avanzamento delle attività di progetto, con la realizzazione del sito web che dovrà servire da portale dei governatorati, e le attività di formazione per la pianificazione strategica. Successivamente, ci si è concentrati sulla raccolta, convalida e pubblicazione delle informazioni relative alle prime regioni prese in esame, contestualmente al lancio della piattaforma web e sul completamento della formazione delle istituzioni e organizzazioni locali, per poi partire con le attività relative al terzo obiettivo, ovvero la promozione a livello nazionale ed internazionale dei governatorati, delle loro potenzialità e dei loro bisogni, nonché l’appoggio agli stessi nello stabilire nuove relazioni, accordi e progetti di cooperazione intemazionale. L’iniziativa, caratterizzata da un approccio dedicato al partenariato, si sta svolgendo in collaborazione con la Regione Lazio, attiva in uno dei governatorati pilota (Jendouba).
ILO:
“Appel à l'action sur la crìse de l'emploi des jeunes en Tunisie” - L’iniziativa, finanziata dal MAECI- DGCS con un importo di $ 392.551, mira ad applicare un approccio multidimensionale e complementare per promuovere l'occupazione dei giovani. L’obiettivo è quello di rafforzare le capacità istituzionali e delle parti sociali per la definizione e l’attuazione delle politiche per l'occupazione giovanile, nonché di migliorare le performance del lavoro dei giovani - soprattutto delle ragazze - attraverso una serie di interventi pilota. Al fine di garantire coerenza ed efficacia nelle azioni finanziate dal MAECI, è stato stabilito che l ’iniziativa stabilisca un partenariato e crei una complementarità con il progetto realizzato da UNIDO nelle regioni del Kef Kairouan, Kasserine e Sidi Bouzid.
IDLO
Senato della Repubblica - 146 - Camera dei deputati
XVII LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI - DOC. LV, N. 3
“Rafforzare la capacità per la lotta contro i crimini finanziari ed economici in Tunisia” - L ’iniziativa, della durata di un anno, avviata nel 2013, è in fase di conclusione. L’obiettivo generale era quello di contribuire a promuovere l'applicazione della legge in Tunisia attraverso il rafforzamento delle capacità delle autorità tunisine competenti e delle organizzazioni della società civile per la prevenzione e la lotta contro i reati economici e finanziari. Per raggiungere gli obiettivi del progetto sono stati realizzati dei corsi di formazione per i membri del “Polo giudiziario finanziario” tunisino, nonché per alcuni giudici incaricati di indagare e perseguire i reati economici e finanziari e per alcuni rappresentanti della società civile impegnati nello stesso settore. Le formazioni sono state condotte da esperti tunisini con la supervisione di un esperto intemazionale e vale la pena notare che si è trattato della prima formazione di questo tipo a cui hanno partecipato i giudici beneficiari. La soddisfazione complessiva dei partecipanti ai corsi è stata molto alta e l’efficacia delle attività svolte ha portato il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) ad esprimere il suo interesse a collaborare con IDLO, in un’ottica di coerenza degli interventi nel settore, in armonia con le priorità e le politiche nazionali.
IN IZIA TIV E D I PA RTICO LARE IM PO R TA N ZA E R A PPR E SE N T A T IV IT A ’ IN ATTO NEL 2014
i)
Tìtolo iniziativa Settore OCSE/DAC Tipo iniziativa Canale
Gestione
PIUs
Sistemi Paese Partecipazioni accordi
“Sostegno al processo elettorale in Tunisia (SEPT)”
15151
Ordinaria Multibilaterale
Affidamento ad OO.II. - UNDP NO
NO
multi donatori SI
Importo complessivo € 800.000,00
Importo erogato 2014 € 800.000,00
Tipologia Dono
Grado di slegamento Slegato
Obiettivo millennio 03
Rilevanza dì genere Significativo
Descrizione
Il progetto SEPT sostiene il processo elettorale in Tunisia, attraverso l’assistenza tecnica per l’organo di gestione delle elezioni, l’istanza Superiore Indipendente (ISIE) e si inserisce in un più ampio intervento portato avanti da UNDP dal 2011, su richiesta delle autorità locali. A fronte delle recenti evoluzioni politico-istituzionali del Paese e delle elezioni presidenziali e parlamentari di fine 2014, è emersa la necessità di nuove azioni di sostegno, per le quali è stato proposto all’Italia di ricoprire il ruolo di donatore. Il contributo italiano ha permesso di integrare contributi di altri Paesi, in un’ottica di coerenza degli interventi - assicurata in questo caso da UNDP —in un ambito fondamentale per garantire il consolidamento della transizione democratica in atto nel paese. Nello specifico, le attività previste grazie al finanziamento italiano sono le seguenti:
Obiettivo: professionalizzare e rendere imparziale la gestione dei processi elettorali democratici, attraverso un approccio inclusivo e in un’ottica di rafforzamento istituzionale, rafforzando e promuovendo la partecipazione attiva della cittadinanza, con particolare attenzione verso le donne e le persone con disabilità.
Risultati conseguiti:
- Attività di assistenza tecnica e di formazione professionale per i membri dell’ISIE.
- Produzione di strumenti per la diffusione delle informazioni sulle elezioni, destinati ai gruppi vulnerabili.
- Creazione e svolgimento di una scuola di campagna politica/elettorale per 200 donne nominate come candidate alle elezioni.
2)
Tìtolo iniziativa
Settore OCSE/DAC Tipo iniziativa Canale
Gestione
PIUs
Sistemi Paese Partecipazioni accordi
multi donatori Importo complessivo Importo erogato 2014 Tipologia
Grado di slegamento
“Realizzazione di tre discariche controllate per rifiuti solidi urbani e dei relativi centri di trasferimento nei Governatorati di Mahdia, Zaghouan e Tozeur”
14050
Ordinaria Bilaterale Indiretta NO
SI
NO
£ 12.796.000,00 (di cui € 12.300.000,00 credito d’aiuto + € 466.000,00 dono)
€ 392.000,00
Credito d’aiuto/Dono Parzialmente legato
Senato della Repubblica - 147 - Camera dei deputati
XVII LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI - DOC. LV, N. 3
Obiettivo millennio 07-T2
Rilevanza dì genere Nulla
Descrizione
L’iniziativa, programmata in sede di III GCM, si svolge nei governatorati di Mahdia, Zaghouan e Tozeur. Essa rientra nell’ambito delle priorità del Governo tunisino poiché contribuisce alla sostenibilità ambientale.
Obiettivo: contribuire al miglioramento della qualità della vita, attraverso la riduzione dell’inquinamento causato da una carente gestione dei rifiuti solidi urbani.
Risultati attesi:
- la costruzione di tre discariche controllate, con una cella di capacità tale da contenere la produzione di rifiuti di 5 anni;
- la costruzione di sedici centri di trasferimento;
- l'equipaggiamento delle discariche e dei relativi centri di trasferimento;
- un aumento delle capacità tecniche e gestionali di 6 quadri delle istituzioni locali preposte alla gestione di RSU;
- un miglioramento della capacità di supervisione e controllo in materia di RSU di 6 quadri dell’ANPE e di 2 quadri delle istituzioni centrali.
Impatto occupazionale: con la costruzione di 3 discariche e 12 centri di trasferimento si creeranno nuovi posti di lavoro.
Tmnatto socio-economico: la riduzione deH’inquinamento migliorerà la qualità della vita delle popolazioni che vivono nella zona. Impatto ambientale: l’iniziativa permetterà la messa in discarica di circa 63.000 tonnellate annue di RSU.
I lavori di costruzione della discarica di Zashouan l'60km da Tunisi) sono ultimati ed a giugno 2014 è stato firmato il contratto con la ditta appaltatrice per la costruzione dei centri di trasferimento.
Per quanto riguarda la discarica di Tozeur i lavori sono stati completati e le opere sono state provvisoriamente ricevute dal committente. Il contratto per la costruzione dei centri di trasferimento è stato firmato a giugno 2014.
I lavori della discarica di Madhia. realizzati all’80%, sono bloccati per un conflitto socio-ambientale con alcuni settori della popolazione locale. Per quanto riguarda le attrezzature necessarie al funzionamento delle discariche, il bando è stato lanciato il 10 novembre 2014.
3) _
Titolo iniziativa “Linea di credito per le PMI (1)”
Settore OCSE/DAC 24030
Tipo iniziativa Ordinaria
Canale Bilaterale
Gestione Affidamento ad altri enti: Banca Centrale di Tunisia e Banche commerciali tunisine
PIUs NO
Sistemi Paese SI
Partecipazioni accordi
multi donatori NO
Importo € 36.845.000,00 (di cui € 36.500.000,00 credito d’aiuto + 6 345.000,00 dono)
Importo erogato 2014 €33 314.224,00
Tipologia Credito d’aiuto/Dono
Grado dì slegamento Legato
Obiettivo millennio 01-T 2
Rilevanza dì genere Nulla
Descrizione
La linea è stata programmata nella V GCM quando la Tunisia era in pieno processo di adesione al mercato europeo per quel che riguarda il settore industriale che necessitava di essere ammodernato per reggere la concorrenza con le imprese europee. Occorreva inoltre contribuire all’aumento delle iniziative volte a creare nuova occupazione. Il programma è esteso a tutto il territorio nazionale.
Impatto occupazionale: circa 1657 posti di lavoro creati di cui 208 quadri e 1449 operai. Impatto ambientale: tutte le tecnologie sono in regola con la normativa ambientale più recente.
Obiettivo: Contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell’XI Piano di sviluppo in termini di PIL/ab e d’occupazione promuovendo l’investimento privato.
Risultati attesi: sono state approvate 59 operazioni per un importo totale di circa 33,7 M€; gli esborsi totali a tale data sono stati di 32,9 M€. Nel 2014 si è effettuata verifica con ARTIGIANCASSA e con le parti tunisine su tutti i contratti in sospeso. Il risultato di tali verifiche è stato l’annullamento di vecchi contratti. A seguito di tali annullamenti il residuo disponibile per altri operazioni ammonta a circa 2,8 M€.
4)
Titolo iniziativa “Linea di credito per le PMI (2)”
Settore OCSE/DAC 24030
Tipo iniziativa Ordinaria
Canale Bilaterale
Gestione Affidamento ad altri enti: Banca Centrale di Tunisia e Banche commerciali tunisine
PIUs NO
Sistemi Paese SI
Partecipazioni accordi
multi donatori NO
Importo € 73.100.000,00 (di cui€ 73.000.000,00 credito d’aiuto + € 100.000,00 dono)
Importo erogato 2014 € 10.234.299,00 + € 17.820,28 FL
Tipologia Credito d’aiuto/Dono
Senato della Repubblica - 148 - Camera dei deputati
XVII LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI - DOC. LV, N. 3
Grado di slegamento Legato
Obiettivo millennio 01-T2
Rilevanza di genere Nulla
Descrizione
La linea di credito è diventata operativa in data 6 maggio 2013, data alla quale è stata emessa la Circolare Interbancaria da parte della BCT.
Impatto occupazionale: circa 619 posti di lavoro creati.
Impatto ambientale: tutte le tecnologie sono in regola con la normativa ambientale più recente.
Obiettivo: contribuire al raggiungimento degli obiettivi del Piano di sviluppo Paese in termini di PIL/ab e d’occupazione promuovendo l’investimento privato. Alla fine del 2014 risultavano approvate 40 operazioni per un importo di circa 20,7 M€, di cui 30 operazioni approvate nel 2014 per un importo di circa 8,8 M€. Sono continuate le attività promozionali previste dai piani operativi dell’iniziativa attraverso 6 giornate di informazione nei governatorati di Tunisi, Jendouba, Kairouan, Sfax, Kasserine e Gafsa per promuovere la linea di credito a livello nazionale e ampliare la partecipazione di promotori delle varie regioni nonché durante seminari presso soggetti istituzionali che si occupano di promozione della PMI e degli investimenti esteri.
5)
Titolo iniziativa “Struttura di gestione del programma di cooperazione”
Settore OCSE/DAC 91010
Tipo iniziativa Ordinaria
Canale Bilaterale
Gestione Affidamento ad altri enti
PIUs NO
Sistemi Paese SI
Partecipazioni accordi
multi donatori NO
Importo € 1. 205.200,00
Importo erogato 2014 € 102.000,00 FL + € 110.000,00 FE
Tipologia Credito d’aiuto/Dono
Grado di slegamento Slegato
Obiettivo millennio —
Rilevanza di genere Nulla
Descrizione
Tale struttura è stata prevista per i programmi di cooperazione tecnica ed in particolare per la gestione delle iniziative: “Supporto al settore Privato” e “Tutela dell’Ambiente”.
Sul Fondo Esperti (FE) oltre a retribuire le brevi missioni di esperti della DGCS, necessarie alle attività di dettaglio del progetto, è in corso una lunga missione dell’esperto senior che si occuperà delle iniziative a valere sul Programma dando sostegno al Direttore.
Il Fondo in Loco (FL) di € 115.200 è stato erogato in tre tranches ed è stato principalmente utilizzato per il reclutamento di due esperti junior sul programma di cooperazione tecnica, in particolare per i programmi a supporto del settore privato e protezione dell’ambiente. Uno storno di 60.000 euro dal FE al FL si è reso necessario per prorogare i contratti dei due esperti junior reclutati localmente per ulteriori sei mesi fino a fine febbraio 2014.
6)
Titolo iniziativa “Restauro e Riabilitazione del presbiterio di Santa Croce in “Centro Mediterraneo di
Arti Applicate” - SECONDA FASE”
Settore OCSE/DAC Tipo iniziativa Canale
Gestione
PIUs
Sistemi Paese Partecipazioni accordi
41040
Ordinaria Bilaterale
Affidamento ad altri enti NO
SI
multi donatori NO
Importo € 430.388,00
Importo erogato 2014 0
Tipologia Dono
Grado di slegamento Parzialmente legato
Obiettivo millennio —
Rilevanza di genere Nulla
Descrizione
L’obiettivo del progetto è di trasformare il Presbiterio di Santa Croce in un Centro di formazione artigianale, di esposizioni museografiche temporanee e permanenti, di attrazione culturale il cui filo conduttore sarà il Mediterraneo, visto come luogo di incontro, di commercio e di scambio tra i paesi e le culture rivierasche. L ’iniziativa considera il patrimonio artistico non esclusivamente in base al suo valore culturale ma come mezzo di progresso e sviluppo socio economico. La riconversione di spazi architettonici che ormai hanno perso le loro originarie funzioni d’uso, in ambienti atti ad ospitare attività di interesse contemporaneo, è alla base di tale strategia. In seguito alla delibera del Comitato Direzionale del 27 marzo 2014, i fondi inizialmente previsti per l’iniziativa “Piccola Sicilia” sono stati destinati ad integrare nel complesso da restaurare - inizialmente
Senato della Repubblica - 149 - Camera dei deputati
XVII LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI - DOC. LV, N. 3
solo il Presbiterio - anche la chiesa di Santa Croce, con l’obiettivo di farne un centro conferenze e congressi, funzionale alle attività del Centro.
I lavori di restauro del presbiterio sono iniziati a fine 2013 e stanno proseguendo secondo il calendario previsto. Lo storno dei fondi inizialmente previsti per l’iniziativa “Piccola Sicilia” ed ora dedicati al restauro della chiesa, ha reso necessario l ’avvio della procedura di emendamento del Protocollo che regge l’iniziativa (che sarà quindi denominata “Restauro e Riabilitazione del complesso di Santa Croce (presbiterio e chiesa) in “Centro Mediterraneo di Arti Applicate” - SECONDA FASE”). Quest’attività di modifica del protocollo è stata portata avanti in maniera congiunta da UTL e Municipalità di Tunisi - agenzia d’esecuzione - ed ha permesso di riorganizzare il lavoro necessario per portare avanti l’iniziativa.
Nel corso deH’anno la Municipalità ha messo a punto gli studi relativi al restauro della chiesa ed ha individuato i locali in cui saranno spostati gli uffici del comune che attualmente la occupano.
7)
Titolo iniziativa “Aiuto alla bilancia dei pagamenti”
Settore OCSE/DAC 53030
Tipo iniziativa Ordinaria
Canale Bilaterale
Gestione Affidamento ad altri enti
PIUs NO
Sistemi Paese SI
Partecipazioni accordi
multi donatori NO
Importo € 96.000.000,00 (di cui € 95.000.000,00 a credito d’aiuto + € 1.000.000,00 a dono)
Importo erogato 2014 € 17. 542.241,44
Tipologia Credito d’aiuto/Dono
Grado di slegamento Parzialmente legato
Obiettivo millennio 08-T3
Rilevanza di genere Nulla
Descrizione
Questa iniziativa si inscrive nel quadro della VI Grande Commissione Mista Italo-tunisina ed ha come obiettivo il sostegno alla bilancia dei pagamenti e la messa a disposizione di risorse finanziarie in valuta a condizioni agevolate per investimenti pubblici. Sono state realizzate le seguenti attività:
- iniziative approvate dal Comitato di coordinamento per un importo di ca. 95 milioni di Euro (100%), di cui 44 % per rafforzamento delle capacità, 21 % per l’ambiente e 15 % per la sanità;
- iniziative in fase di gara per ca. 65 milioni di Euro (68 %);
- contratti firmati per ca. 26 milioni di Euro (27 %);
- esborsi ca. 18 milioni di Euro (19%).
Nel 2014 è stata effettuata la valutazione intermedia del programma che ha messo in evidenza la necessità di ampliare la concorrenza, aprendo anche alle imprese tunisine fornitrici di beni italiani. E’ prematuro valutare l’impatto del programma, anche se si può affermare che dal punto di vista procedurale, esso ha messo in atto delle misure per migliorare il processo delle acquisizioni riducendo al massimo il rischio di pratiche corruttive.
R E T R I B U Z I O N I D E I F U N Z I O N A R I C O I N V O L T I m A T T I V I T À D I C O O P E R A Z I O N E E D E I T I T O L A R I D I
INCARICHI DI COLLABORAZIONE O CONSULENZA COINVOLTI NELLE MEDESIME ATTIVITÀ IN
TUNISIA
Per le attività di cooperazione allo sviluppo realizzate in Tunisia ci si è avvalsi della collaborazione:
- n. 1 direttore della UTL per una spesa complessiva di € 129.678,72;
- n. 2 esperti esterni in lunga missione per una spesa complessiva di € 189.207,71;
- n. 2 esperti junior di supporto all’UTL per una spesa complessiva pari a € 31.760,49;
- n. 5 collaboratori con contratto a tempo determinato per una spesa complessiva di €
123.400,90.
Senato della Repubblica - 150 - Camera dei deputati
XVII LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI - DOC. LV, N. 3
LA L IB IA
L ’attività di cooperazione allo sviluppo in Libia ha fortemente risentito della gravissima crisi politica ed istituzionale ancora in corso nel Paese.
Ad oggi, infatti, il permanere di forti scontri militari in diverse aree del Paese (Bengasi e Libia occidentale in primis), lo stallo nel processo di transizione democratica, la forte polarizzazione del quadro politico e militare, il mancato passaggio di consegne tra il Congresso Nazionale Generale eletto nel 2012 e basato a Tripoli, e il Consiglio dei Rappresentanti eletto nel giugno 2014 e risiedente a Tobruk, la compresenza di due Governi (ancora, uno a Tripoli ed uno, l'unico legittimo, a Beida) impediscono la stabilizzazione del Paese e la piena ripresa delle attività economiche.
Il deterioramento delle condizioni di sicurezza in Libia ha impedito l’impiego di nostro personale sul terreno, con la conseguente difficoltà di individuare controparti istituzionali libiche con le quali definire contenuti e modalità degli interventi che rendessero possibile la prosecuzione delle iniziative di cooperazione bilaterale.
Le iniziative di cooperazione allo sviluppo, realizzate con le risorse finanziarie messe a disposizione dall'Italia nel corso del 2014 e ancora attive in Libia, risultano essere le seguenti:
“Programma di supporto psico-sociale realizzato da OlM in favore dei minori colpiti da traumi derivanti dal recente conflitto” - L’iniziativa, del valore di 1, 46 milioni di euro, ha permesso la creazione di una Task Force di supporto per minori, giovani e famiglie presso tre Centri di Consulenza e supporto psicologico, a Tripoli, Misurata e Bengasi (non operativo per ragioni di sicurezza da gennaio 2012). Le attività a valere su fondi italiani si sono concluse all’inizio del 2014.
“Attività di sminamento svolte tramite UISMAS” - L’iniziativa finanziata con un contributo di 250.000 euro per il 2014, a valere sul Decreto Missioni Internazionali relativo all'ultimo trimestre del 2013, prevede la distruzione e la messa in sicurezza degli stock di munizioni e armi non convenzionali. E’ in fase di valutazione l’avvio di un progetto per la formazione di uomini della Protezione Civile e Vigili del Fuoco libici a cura della nostra Protezione Civile, che sarà avviato non appena le condizioni di sicurezza ne permetteranno lo svolgimento.
“Progetto ‘Castello Rosso e Musei della Tripolitania, Archivi storici, musei e formazione” — L’iniziativa, in corso di realizzazione da parte dell’Università di Roma Tre, ha avuto inizio lo scorso febbraio 2014 e prevede la formazione di funzionari del Dipartimento delle Antichità del Ministero della Cultura e della Società civile libico in materia di digitalizzazione del patrimonio archivistico e museale del Castello Rosso di Tripoli.
“Programma di sviluppo sostenibile dell'economia agricola costiera nelle aree transfrontaliere” — L’iniziativa, da realizzare tramite l'istituto Agronomico del Mediterraneo di Bari (IAMB), è di importo pari a 831.980 euro. Le attività non sono ancora iniziate, per cui contenuti e modalità di esecuzione saranno definiti nel corso di prossime riunioni con personale esperto della DGCS e dello IAMB inviato in missione in Libia, da realizzarsi non appena le condizioni di sicurezza del Paese lo consentiranno.
- 150 -
Senato della Repubblica - 151 - Camera dei deputati
XVII LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI - DOC. LV, N. 3
L ’X X X X X IA
L ’Algeria è attualmente un paese a reddito medio e dispone di notevoli risorse finanziarie. La cooperazione intemazionale pertanto è oggi molto limitata e concentrata in progetti di sostegno alla società civile, oltre che su iniziative specifiche di particolare interesse dei donatori, come per alcuni progetti nel campo delle energie rinnovabili. Un’eventuale ripresa dell’attività della Cooperazione italiana, nel prossimo triennio, dovrebbe necessariamente tenere conto delle caratteristiche del Paese e di conseguenza muoversi sul sentiero tracciato dagli altri donatori, puntando ad esempio su strumenti di assistenza tecnica e formazione. Discorso diverso è quello relativo alle popolazioni saharawi stanziate nel sud-ovest dell’Algeria, che dipendono dalla cooperazione intemazionale per soddisfare i
bisogni elementari e per le quali la Cooperazione italiana potrà continuare a finanziare interventi di tipo umanitario (contributi alimentari, aiuti ai bisogni igienico-sanitari e all’istruzione).
Negli ultimi anni, a fronte del miglioramento delle condizioni finanziarie in Algeria, l’impegno della Cooperazione italiana si è progressivamente ridotto. L’unico strumento di cooperazione bilaterale attualmente attivo è l’Accordo per la conversione in progetti di sviluppo di una tranche di debito derivante da crediti d’aiuto (per un importo di 10 milioni di Euro) firmato e ratificato nel 2011 e in prosecuzione nel corso del 2014. L ’attuazione dell’Accordo è stata a lungo bloccata dai ritardi nell’attivazione dei necessari strumenti operativi da parte algerina. Nel 2014 è stato finalmente costituito il Fondo che sarà alimentato con le rate del debito da convertire per finanziare il programma. Sono state inoltre trasmesse dagli algerini le proposte di progetti da realizzare nei settori dell’artigianato, della gioventù, dello sport, dell’educazione, della sanità e dell’ambiente, che sono attualmente in fase di valutazione. Tali iniziative dovrebbero partire nel corso del 2015.
L’Algeria è anche inserita in due progetti FAO, finanziati dalla Cooperazione italiana in diversi Paesi del Medio Oriente e Nord Africa (Integrateci Pest Management in thè Middle East e Forest Restoration in Algeria, Egypt Marocco and Tunisia using treated waste water to sustain Smaliholders' and Farmers' livelihood).
Per quanto concerne le popolazioni saharawi, nel 2014 la Cooperazione italiana ha finanziato il PAM con
€ 250.000 per l’acquisto di aiuti alimentari. Sono inoltre stati stanziati € 750.000 per un progetto a sostegno dei minori, da realizzare attraverso l’Unicef, per cui è stato approvato il “documento di progetto” ed è in corso di dicussione il "Global implementation pian” (G.I.P.).
- 151 -
- 152 -
Senato della Repubblica - 152 - Camera dei deputati
XVII LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI - DOC. LV, N. 3
IL M AROCCO
Il Marocco rappresenta per la Cooperazione Italiana un partner di sviluppo importante, anche se non prioritario. Al momento sono in corso iniziative per un valore complessivo di circa 33 milioni di euro, di cui 20 milioni per la Conversione del debito, oltre 7 milioni a dono e ò a credito di aiuto. L ’esecuzione dei progetti bilaterali ancora attivi è continuata per tutto il 2014.
Nello specifico si segnalano:
"Progetto per il miglioramento dell’accesso alle risorse idriche nella provincia di Settat - PAGER / / ” - L’iniziativa è regolata da un Accordo Firmato il 13 maggio 2009 e attualmente vigente. L’ammontare approvato è pari a
€4.500.000, di cui € 3.850.000 come finanziamento diretto al Governo del Regno del Marocco (ex art. 15 L.49/87) al netto dell’assistenza tecnica italiana (Fondo in Loco e Fondo Esperti). Il progetto si avvale di una segretaria/assistente locale e di una esperta esterna selezionata tramite procedura DGCS, in regime di brevi missioni ripetute per un massimo di 8 mesi ogni 12, la cui attività si esplica presso il Ministero settoriale dell’Acqua e Ambiente, controparte locale dell’iniziativa. Il progetto ha registrato gravi ritardi dalla sua approvazione e solo a partire dal 2014 è stato possibile procedere alla finalizzazione delle
Le ONG presenti in MAROCCO gare per i lavori di allacciamento dell’acqua potabile in 44 scuole
e 19 dispensari della provincia di Settat afferenti alla prima
Nel corso del 2014 risultano presenti in annualità erogata nel 2010 per un ammontare pari a € 951.173,00.
Marocco le seguenti ONG italiane: A1B1, I 7 contratti aggiudicati ad altrettante imprese locali, che
CEFA, COSPE, OXFAM, ISCOS,
SOLETERRE, OVCI, MLAL, AFRICA 70, impegnano quasi la totalità della I tranche, includono anche
CISS. Esse gestiscono finanziamenti attività di animazione e studi di fattibilità per l’individuazione di
prevalentemente dell’Unione Europea e/o sistemi alternativi di adduzione di acqua potabile nelle zone più fondi privati, eccetto il CEFA che gestisce remote e non servite dalla rete idrica nazionale. I lavori sono in l’unico progetto promosso DGCS nella fase di avvio. Il 3 luglio 2014 si c tenuto il Comitato di
regione di Beni Mellal per un ammontare di
1.2 milioni di euro in tre anni, finalizzato al Coordinamento e Controllo che ha approvato il Rapporto
miglioramento della coltura dell’olivo Tecnico-Finanziario relativo agli impegni di spesa afferenti alla nell’ambito di un’azione di contrasto prima annualità e il Piano Operativo della II annualità, di cui la all’urbanizzazione e all’emigrazione controparte locale ha formalmente richiesto l’erogazione. Durante
conseguente all’abbandono delle campagne
(Programma promosso dalla ONG CEFA tutto il 2014 è stato assicurato un assiduo monitoraggio sia a
9592/CEFA/MAR " O L I VO - Olivicoltura Settat per la predisposizione di tutte le autorizzazioni necessarie locate Implementata Valorizzando gli allo svolgimento dei lavori, sia a Rabat presso la sede della Olivicoltori di Tadti-Azilaf'). La conclusione controparte locale, il Ministero dell’Ambiente delegato per
del progetto è prevista per il 31 marzo 2015. l’Acqua. Nel corso del 2014 è stata altresì assicurata la visibilità
Nel corso del 2014 l’Ufficio di Cooperazione
presso ('Ambasciata d’Italia a Rabat ha all’iniziativa con le seguenti attività:
organizzato varie riunioni con tutte le ONG, al - speciale di Radio Rai 3 dedicato al pr
fine di scambiare informazioni e facilitare la Giornata Mondiale dell’Acqua il 22 marzo 2014. L ’audio-
registrazione delle ONG italiane presso le documentario, disponibile online, è stato realizzato nel corso
locali Autorità partner dei rispettivi progetti.
della missione di visibilità dell'Ufficio DGCS IX e RADIO RAI
3 nei primi 10 giorni di febbraio 2014;
- pubblicazione di un articolo dedicato al progetto PAGER II sul Bollettino online della DGCS di marzo 2014 “ La Cooperazione Inform a”;
- partecipazione del progetto PAGER II al Bando Expo 2015 “ Buone pratiche di sviluppo sostenibile per la sicurezza alimentare”;
- predisposizione del materiale di divulgazione da presentare alla FIERA del Ministero dell’Ambiente delegato per l’Acqua (controparte locale) denominata POLLUTEC (Casablanca 15- 18 ottobre 2014).
“Progetto a sostegno dei servizi sanitari di base nella Provincia di Settat” - L’iniziativa è regolata da un Accordo firmato il 5 febbraio 2009 e ancora vigente. L’ammontare approvato è pari a € 1.464.180 Euro come finanziamento diretto al Governo del Regno del Marocco (ex art. 15 L.49/87) a cui si aggiungono
€271.250 per l’assistenza tecnica italiana (Fondo Esperti esaurito nel 2011). Anche il progetto per la
Senato della Repubblica - 153 - Camera dei deputati
XVII LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI - DOC. LV, N. 3
Sanità di base a Settat è direttamente realizzato dal Ministero per la Sanità. È un programma bilaterale a dono destinato alla riabilitazione di 23 strutture sanitarie di base, alla formazione del personale medico e paramedico in ambito matemo-neonatale ed al rafforzamento istituzionale in ambito sanitario. Il progetto si integra nella strategia del Piano Nazionale Sanitario (Pian d’Action), sostenendo l’iniziativa nazionale di lotta alla povertà avviata dal Governo Marocchino e più specificatamente contribuendo al miglioramento dello stato di salute della popolazione della Provincia di Settat. Nel 2014 è stata erogata la seconda e ultima tranche del dono al Governo, pari a €375.000, ed è stato predisposto il Piano Operativo della II annualità approvato dal Comitato di Coordinamento e Controllo il 10 luglio 2014. Le attività formative del personale medico e paramedico sono ricominciate e le gare per gli acquisti delle attrezzature mediche per i dispensari sono state lanciate in vista della conclusione delle attività prevista per la fine del 2014 e l’inizio del 2015. Il progetto ha beneficiato di una assistenza tecnica in breve missione di 2 mesi di un esperto esterno nel periodo maggio-luglio 2014.
“Iniziativa di lotta alla povertà nelle zone rurali attraverso il sostegno al settore del microcredito” - L ’iniziativa è regolata da un Accordo firmato il 13 maggio 2009 attualmente vigente. L ’ammontare approvato è pari a € 6.000.000 a credito di aiuto a cui va aggiunto un ammontare pari a € 1.200.000 a dono come finanziamento diretto al Governo del Regno del Marocco (ex art. 15 L.49/87), e circa € 200.000 di assistenza tecnica italiana (Fondo in Loco e Fondo Esperti). L’iniziativa di Microcredito, realizzata direttamente dal MEF attraverso la sua struttura preposta alla microfinanza (il cui acronimo è JAIDA) ha fornito assistenza finanziaria e tecnica alle associazioni marocchine già attive sulla tematica. L ’ammontare a credito di aiuto è proveniente da una precedente linea di credito per le PMI chiusa da tempo, il cui residuo attivo è stato autorizzato dall’Italia sull’iniziativa, prevedendo anche una componente a dono per l’assistenza tecnica alle piccole associazioni locali di microfinanza per un ammontare pari a 1.2 milioni di Euro. Il progetto ha avuto significativi ritardi dalla sua approvazione ed è stato avviato nel 2014 con l’erogazione della I tranche, pari a € 800.000, destinata all’assistenza tecnica fornita dalla società italiana vincitrice della gara lanciata dal Ministero marocchino dell’Economia e Finanze, “Microfmanza s.r.l.” in consorzio con “Agriconsulting Marocco”. Il Piano Operativo è stato predisposto ed approvato nel corso del primo Comìté de Pilotage tenutosi il 10 settembre 2014. La componente a credito di aiuto invece è stata usata per la ricapitalizzazione delle associazioni di microcredito a livello nazionale e nel mese di settembre 2014 è stato effettuato il primo esercizio di monitoraggio, attraverso visite sul campo, di tale componente gestita da JAIDA. Il monitoraggio è stato realizzato da un esperto esterno in breve missione per un periodo di 45 giorni (agosto/ottobre). I risultati dell’esercizio realizzato sono stati incoraggianti e le inchieste effettuate presso i beneficiari ugualmente soddisfacenti dimostrando una buona accessibilità del credito, con un buon livello di assistenza tecnica per la creazione di impiego e/o l ’ampliamento di piccole imprese già esistenti contribuendo sostanzialmente al miglioramento economico e sociale di quella parte di popolazione che risulterebbe comunque esclusa dal sistema bancario tradizionale. I crediti sono stati concessi sia in forma individuale, quando un solo beneficiario è firmatario del contratto di credito, sia in forma solidale, ove sono piccoli gruppi di 3-4 persone a sottoscrivere l’impegno agendo da garanti gli uni per gli altri. I beneficiari diretti raggiunti dall’iniziativa attraverso i crediti di microfinanza risultano essere circa 4400.
“Programma di Conversione del Debito”- L’iniziativa, per un ammontare di 20 milioni di Euro, è articolata in 3 componenti:
1. sostegno all’iniziativa Nazionale per lo Xxxxxxxx Xxxxx (INDH) e la Lotta alla povertà (8 milioni di euro). La componente ha realizzato 114 progetti in 4 Regioni (Settat, Tangeri/Tetouan, Oujda e Beni Mellal) ed è in via di conclusione;
2. programma Nazionale per le Strade Rurali (10 milioni di euro). La componente ha realizzato 8 tratti di strade rurali che collegano fra loro diversi villaggi della regione montagnosa di Tadla Azilal nel medio Atlante marocchino. La lunghezza complessiva di 106 Km di strade realizzate ha beneficiato 10 comuni e 35.000 anime;
3. rafforzamento dell’Associazionismo locale in collaborazione anche con ONG italiane (€ 2 min). La componente ha sofferto vari problemi organizzativi dovuti all’inadeguatezza dei sistemi di gestione locali nei confronti delle ONG intemazionali. Le procedure estremamente farraginose hanno permesso solo parzialmente di raggiungere i risultati previsti giungendo alla decisione unanime del Comité de Pilotage tenutosi a febbraio 2014 di chiuderlo anticipatamente per il venir meno dell’interesse delle stesse ONG sia marocchine sia italiane partner del programma.
Senato della Repubblica - 154 - Camera dei deputati
XVII LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI - DOC. LV, N. 3
“Programma di Conversione del Debito” per un ammontare di 15 milioni di Euro, articolato in 3 componenti:
1. sostegno all’iniziativa Nazionale per lo Xxxxxxxx Xxxxx (INDH) e la Lotta alla povertà (€12 min) comprensivo di 86 progetti avviati nel 2014 con le stesse modalità e nelle stesse zone della precedente programma di conversine del debito;
2. programma di Valorizzazione del Patrimonio Culturale (2 milioni di euro) in fase di avvio in collaborazione con l’Università di Siena finalizzato alla formazione sul campo di tecnici del restauro e alla valorizzazione di 4 siti archeologici di cui 2 riconosciuti dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità (Chellah e Volubilis). Nel mese di maggio 2014 sono state realizzate varie riprese degli studi preliminari sui siti archeologici interessati dall’iniziativa, in particolare sui siti di Chellah e Xxxxxxxxx, che sono andate in onda in prima serata su RAI 1 nella trasmissione SUPERQUARK di Xxxxx Xxxxxx, con uno share di circa 3 milioni di spettatori;
3. programma di Formazione Sanitaria (1 min) in fase di valutazione da parte del MEF marocchino della proposta formulata dal Ministero della Sanità che intende realizzare formazione sanitaria in collaborazione con strutture sanitarie di eccellenza italiane.
Altre iniziative sono state realizzate sul canale multilaterale, grazie alla collaborazione di Organizzazioni intemazionali. A riguardo si segnalano le seguenti iniziative:
“Lotta integrata sulla gestione degli insetti nocivi per le colture orticole della regione mediorientale” - L ’iniziativa nasce grazie ad un finanziamento del Governo italiano mediante il Fondo Speciale per la Sicurezza Alimentare della FAO, ed interessa i seguenti Paesi: Egitto, Iran, Giordania, Libano, Siria e Territori Palestinesi. Nel corso del 2014, il Progetto ha ricevuto ulteriori finanziamenti per estendersi anche nell’area geografica del Nord Africa (Marocco, Algeria e Tunisia) e Iraq. Il progetto ha proseguito con soddisfazione le attività fino alla sua conclusione, avvenuta nel giugno 2014, contribuendo a rafforzare le capacità delle comunità agricole, dei governi e delle organizzazioni non governative (ONG) nella protezione dell’ambiente, espansione di colture di alta qualità e formazione degli agricoltori ad un uso corretto di pesticidi in linea con il programma governativo “Maroc Vert”. Il progetto è stato poi inserito negli audio-documentari “ Speciali Marocco” andati in onda con cadenza mensile da marzo 2014 in poi.
“Progetto Interregionale di promozione di consorzi di valorizzazione ed esportazione” —L ’iniziativa, realizzata da UNIDO, s’inserisce nel Programma Integrato e Modulare per il miglioramento della competitività del settore industriale in Marocco. L ’iniziativa regionale ha contribuito a diffondere la cultura dei consorzi nei 4 Paesi coinvolti (Marocco Tunisia, Ecuador e Perù) per favorire l'esportazione, realizzando attività di:
- formazione di animatori provenienti da istituzioni coinvolte nella promozione e sviluppo di imprese;
- accompagnamento a imprese e cooperative che intendono associarsi in consorzi pilota, in nuovi settori e regioni del Marocco;
- assistenza tecnica ai consorzi export già costituiti al fine di migliorarne la competitività in ambito intemazionale;
- rafforzamento istituzionale teso a creare un quadro giuridico per la creazione di nuovi consorzi di esportazione.
Nel corso del 2014 è proseguita con risultati soddisfacenti l’assistenza tecnica fornita alle imprese dall’UNIDO.
“Progetto per lo sviluppo dei cluster delle industrie culturali e creative nel sud del mediterraneo” - L’iniziativa regionale, finanziata dall’Unione Europea per 5 milioni di euro, prevede anche un contributo della DGCS di € 600.000 non riparabile per Paese. L ’iniziativa regionale recentemente approvata dalla DGCS include il Marocco fra i Paesi di attività. Nel corso del 2014 gli esperti della delegazione delPUNIDO di Vienna in missione in Marocco in luglio e settembre, hanno avviato la raccolta di dati utili alla predisposizione del Piano Operativo per il successivo avvio del progetto nel 2015. Sono state identificate modalità di collaborazione con la Cooperazione Italiana volte alla creazione di impiego soprattutto di giovani, anche in collaborazione con il Programma di Conversione del Debito nella componente di valorizzazione del Patrimonio Culturale.
Nel periodo considerato sono state seguite dall’Ufficio di Cooperazione presso l’Ambasciata a Rabat le seguenti iniziative a credito di aiuto:
Senato della Repubblica - 155 - Camera dei deputati
XVII LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI - DOC. LV, N. 3
• Valutazione Tecnica di una richiesta di finanziamento di una Impresa mista nel settore culturale a Marrakech per un ammontare di 4.2 milioni di Euro;
• Perfezionamento di una iniziativa in matching per una gara di forniture all’Ente Ferrovie marocchino (ONCF —Office Nottonale Chemin de Fer) per 13 milioni di Euro. Il credito era stato richiesto dalla società italiana IMET S.p.a. risultata vincitrice della gara, lanciata dal Governo del Regno del Marocco, in consorzio con altre società intemazionali.
• Credito di aiuto in programmazione per un ammontare di 20 milioni di euro, richiesto dal Governo del Regno del Marocco a rafforzamento del Programma Nazionale per le Strade Rurali. Il negoziato è attualmente in una fase di stallo a causa della quota di legamento del credito.
INIZIATIVE D I PA RTICO LARE IM PO R TA N ZA E R A PPR ESEN TA TIV ITA ’ IN ATTO NEL 2014
i)
Titolo iniziativa “Lotta alla povertà nelle zone rurali del Marocco attraverso il sostegno al settore del
microcredito”
Settore OCSE/DAC Tipo iniziativa Canale
Gestione
PIUs
Sistemi Paese Partecipazioni accordi
multi donatori Importo complessivo Importo erogato 2014 Tipologia
Grado di slegamento Obiettivo millennio Rilevanza di genere Descrizione
24040
Ordinaria Bilaterale
Affidamento ad altri enti NO
NO
NO
€ 7.360.000,00 (di cui € 6.000.000,00 a credito d’aiuto + € 1.369.000,00 a dono) 6 800.000,00
Credito d’aiuto/Xxxx Slegato
01-T2
Secondario
L ’iniziativa, in linea con la strategia governativa, mira a contribuire alla lotta contro la povertà attraverso lo strumento del microcredito con un duplice scopo: da un lato, sostenere i microimprenditori esclusi dal circuito formale del credito, dall’altro, contribuire allo sviluppo sostenibile del settore del microcredito in Marocco attraverso il rafforzamento delle associazioni di microcredito (AMC) che saranno consolidate a livello gestionale e/o patrimoniale.
L’iniziativa si compone di due componenti:
1. assistenza tecnica e finanziaria a beneficio delle 5 istituzioni di microcredito più piccole, in termini di portafoglio, tra le 13 attive in Marocco. La componente di assistenza tecnica (1,2M€ a dono) mira al rafforzamento istituzionale e si avvale di una componente di assistenza finanziaria per 1M€ a credito di aiuto destinata a rafforzare la struttura patrimoniale delle AMC e ad accrescere i fondi di credito in modo da fornire le basi per l’implementazione delle innovazioni introdotte grazie al sostegno tecnico.
2. assistenza finanziaria a beneficio del settore del microcredito, tramite la concessione di un credito destinato al rifinanziamento delle 13 associazioni di microcredito operanti in zone rurali. L ’intervento, che intende riallocare i fondi residui (5M€) della linea di credito per le PMI, è veicolato attraverso un finanziamento al fondo JAIDA del MEF. Le risorse italiane immesse nel fondo, consentiranno il rafforzamento patrimoniale di tutte le AMC marocchine richiedenti, ovvero di quelle che necessitano di un sostegno finanziario per erogare dei microcrediti destinati unicamente ai microimprenditori operanti nei settori dell’agricoltura e dell’allevamento.
Nel 2014 è stata erogata la prima tranche del finanziamento di 800.000 Euro per l’assistenza tecnica che sarà fornita dalla società italiana Microfinanza S.r.l. vincitrice della gara in consorzio con Agriconsulting Maroc. Il 10 settembre 2014 si è inoltre tenuto il Comité de Pilotage che ha approvato il Piano Operativo per la fornitura di servizi di assistenza tecnica presentato da Microfinanza S.r.l.
2)
Titolo iniziativa Settore OCSE/DAC Tipo iniziativa Canale
Gestione
PIUs
Sistemi Paese Partecipazioni accordi
multi donatori Importo complessivo Importo erogato 2014 Tipologia
“Sostegno alla rete dei servizi sanitari di base della provincia di Settat”
12220
Ordinaria Bilaterale Diretta NO
NO
NO
€ 1.735.430,00 (di cui 6 6.000.000,00 a credito d’aiuto+ € 1.369.000,00 a dono)
€ 375.100,00
Dono
Senato della Repubblica - 156 - Camera dei deputati
XVII LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI - DOC. LV, N. 3
Grado di slegamento Slegato
Obiettivo millennio 05-T2
Rilevanza di genere Secondario
Descrizione
Per questo progetto, la scelta della Provincia di Settat e della regione di Chaouia Ouardigha risponde anche ad una logica di complementarietà con il progetto di fornitura di acqua potabile in zone rurali gestito e finanziato dall’Italia (PAGER II/ Settat).
Il progetto si integra nella strategia del Piano Nazionale Sanitario (Pian d’Action), sostenendo l’iniziativa nazionale di lotta alla povertà avviata dal Governo Marocchino e più specificatamente contribuendo al miglioramento dello stato di salute della popolazione della Provincia di Settat.
L'obiettivo dell’intervento è il sostegno alla rete dei servizi sanitari di base nella Provincia attraverso:
- la riabilitazione di 23 dispensari, comprendente la fornitura di attrezzature e arredi a sostegno delle attività di medicina di base;
- la formazione di 225 dipendenti della sanità Provinciale di Settat;
- il sostegno all’unità di pianificazione- regionalizzazione e all’equipe di supervisione delle tre Direzioni Provinciali della Regione Chaouia Ouardigha.
Nel 2014 è stato formulato il Piano Operativo approvato il 10 luglio 2014. Sono state successivamente avviate le attività di formazione e lanciate le gare per l’equipaggiamento dei dispensari.
3)
Titolo iniziativa “Progetto “o.Li.v.o.” olivicoltura locale implementata valorizzando gli olivicoltori di
Tadla Azilal”
Settore OCSE/DAC 31181
Tipo iniziativa Ordinaria
Canale Bilaterale
Gestione Promossa ONG
PIUs SI
Sistemi Paese NO
Partecipazioni accordi
multi donatori NO
Importo complessivo € 1 179.640,67,00
Importo erogato 2014 € 160.375,67
Tipologia Dono
Grado di slegamento Slegato
Obiettivo millennio 01-T 2
Rilevanza di genere Secondaria
Descrizione
Il progetto interviene sul fenomeno dell’abbandono delle campagne e delle periferie produttive marocchine tramite azioni integrate e coordinate dal punto di vista sia economico che sociale. Componenti fondamentali del progetto sono:
- la formazione (dall’alfabetizzazione a beneficio di uomini e donne fino alla formazione professionale);
- il miglioramento e la diversificazione delle attività produttive locali anche attraverso la creazione di un centro di servizi agricolo.
Le principali attività realizzate sono:
- gestione del centro servizi per l’oleicoltura (CSO) in collaborazione con l’organismo partner (GIE -Gruppo di Interesse Economico- Zoyout Dir Beni Mellal);
- realizzazione di 3 moduli di formazione sulla coltura dell’olivo (potatura, gestione del suolo, difesa fitosanitaria) per gli agricoltori della zona;
- fornitura dei primi servizi agli agricoltori per il miglioramento delle problematiche legate all’olivo;
- realizzazione di uno studio in fase di pubblicazione sulla qualità dell’olio nella regione (definizione, certificazione, pratiche necessarie);
- realizzazione di una parcella sperimentale pilota dimostrativa per la corretta coltura dell’olivo;
- realizzazione, per l’anno scolastico 2012/2013, di 25 corsi di alfabetizzazione, di cui 19 femminili e 6 maschili;
- realizzazione, per l’anno scolastico 2013/2014 di 19 corsi di alfabetizzazione, di cui 6 maschili e 18 femminili;
- prosieguo della raccolta dati per lo studio sull’esperienza di alfabetizzazione;
- gestione di una scuola per l’infanzia.
Il progetto, che ha una durata di 3 anni, ha svolto regolarmente le attività previste avviandosi alla conclusione prevista per il 31 marzo 2015. Il progetto prevede anche la partecipazione del Polo Scientifico e Tecnologico dell’Università di Firenze per la componente agricola ed una partecipazione finanziaria della Regione Xxxxxx Xxxxxxx.
Senato della Repubblica - 157 - Camera dei deputati
XVII LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI - DOC. LV, N. 3
R E T R I B U Z I O N I D E I F U N Z I O N A R I C O I N V O L T I I N A T T I V I T À D I C O O P E R A Z I O N E E D E I T I T O L A R I D I
INCARICHI DI COLLABORAZIONE O CONSULENZA COINVOLTI NELLE MEDESIME ATTIVITÀ IN
M A RO CCO
Per le attività di cooperazione allo sviluppo realizzate in Marocco, 2014 sono stati stipulati n. 2 contratti di collaborazione per una spesa complessiva pari a € 22.398.
Nello stesso periodo sono stati utilizzati anche 4 esperti, inviati in missione dall’Italia, per una spesa complessiva pari ad € 124.250,00.
- 158 -
Senato della Repubblica - 158 - Camera dei deputati
XVII LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI - DOC. LV, N. 3
Linee Guida 2014-2016
La Cooperazione italiana manterrà la propria tradizionale forte presenza in Medio Oriente, anche per contribuire, con lo sviluppo socioeconomico, alla stabilizzazione dell’area e alla normalizzazione del quadro politico regionale.
Palestina: continuerà ad essere un'area prioritaria per gli interventi a dono (con un impegno medio annuale pari a 10 milioni di euro anche attraverso le ONG), ma è stato attivato anche l'utilizzo dei crediti di aiuto per lo sviluppo della Piccola e Media
Impresa. I tre settori prioritari d'intervento sono la sanità, le politiche di genere e il sostegno alle PMI.
Libano: la cooperazione italiana continuerà ad operare per assicurare il pieno impiego delle risorse a credito di aiuto concesse dall'Italia in occasione delle Conferenze di Parigi. Gli interventi bilaterali saranno concentrati nei quattro settori prioritari: acqua e infrastrutture, ambiente, decentramento e sviluppo locale, patrimonio culturale.
Siria e limitrofi: per contenere lo spillover della guerra siriana, la Cooperazione italiano sta realizzando iniziative nei paesi limitrofi (Libano, Giordania, Turchia, Kurdistan iracheno) rafforzando le autorità centrali e locali nell'erogazione dei servizi di base nelle aree maggiormente interessate dall'afflusso di profughi. In Siria, sono in fase di avvio o di identificazione interventi nel settore deU'agricoltura e della sicurezza alimentare (di cui l'Italia ha il "lead" insieme agli USA) e di sostegno ai servizi di base. Lo Cooperazione Italiana opererà inoltre attraverso il Fondo Fiduciario per la ricostruzione in Siria (SRTF).
Iraq: sulla base degli impegni del trattato bilaterale del 2007 e sulle recenti deliberazioni del governo centrale, si cercherà di finalizzare gli ingenti crediti d'aiuto nello sviluppo delle infrastrutture di trasporto al porto di Al Faw. Al tempo stesso continuerà, con il consolidamento delle iniziative in corso, il tradizionale impegno della Cooperazione italiana per la conservazione dell'inestimabile patrimonio culturale, quale fattore unificante del Paese, e per la riduzione dello povertà attraverso lo sviluppo socio-economico, come fattore di stabilizzazione, in particolare delle aree meridionali.
Giordania: in ragione dello stretto rapporto bilaterale di amicizia, potranno essere attivate nuove iniziative attraverso il ricorso al credito d'aiuto.
LA PA L E ST IN A
I dati macrocconomici più recenti indican
rallentamento della crescita economica in Palestina, con un conseguente impatto negativo sui livelli di produzione, consumo e occupazione. Tale dato è confermato dall’ultimo rapporto della Banca Mondiale del settembre 2014, che evidenzia un attuale stato di recessione dell’economia Palestinese. Questa contrazione è dovuta alla diminuzione degli aiuti intemazionali, alla discontinuità territoriale tra Cisgiordania e Striscia di Gaza, all’accresciuta instabilità politica tanto interna quanto esterna ed infine al mancato allentamento da parte israeliana delle restrizioni all’accesso e al movimento di persone e merci. Il rallentamento economico ha avuto gravi ricadute in termini di disoccupazione, che colpisce più di un lavoratore palestinese su quattro (26,2%),
con un tasso che arriva fino al 40,8% nella Striscia di Gaza. Gli alti tassi di disoccupazione giovanile (il 43% nel primo quadrimestre del 2014) e di quella femminile (solo il 17,1% delle donne palestinesi sono attive sul mercato del lavoro) restano fonte di seria preoccupazione. La disoccupazione incide profondamente nella la performance economica potenziale della Palestina, paese che peraltro registra un alto tasso di istruzione accademica e contemporaneamente occupa il 107° posto (su un totale di 187 paesi) nell’indice di Sviluppo Umano.
Riguardo ai livelli di povertà, tre nuclei familiari su quattro soffrono di insicurezza alimentare, mentre un palestinese su quattro vive sotto la soglia di povertà.
Senato della Repubblica - 159 - Camera dei deputati
XVII LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI - DOC. LV, N. 3
Il rallentamento della crescita economica ha provocato un aggravamento della crisi fiscale dell’ANP, dopo un periodo caratterizzato da un graduale miglioramento nel funzionamento generale e nella qualità dei servizi fomiti delle Istituzioni palestinesi. Tutto ciò ha comportato principalmente ritardi nel pagamento degli arretrati al settore privato, degli stipendi dei funzionari pubblici e delle pensioni, portando l’economia palestinese in un circolo vizioso di stagnazione generale ed aumento del deficit pubblico.
Il budget approvato dell’ANP per l’esercizio 2014 ha registrato un deficit pari 1,3 miliardi di dollari, equivalente a quasi il 15% del PIL palestinese.
Ciò impedisce di soddisfare le richiesta del Fondo Monetario Intemazionale che domanda da tempo all’ANP che una porzione crescente del budget pubblico venga riallocata alle politiche di sviluppo, riducendo le spese per consumi e salari (questi ultimi totalizzano più della metà del bilancio stesso). Ciò comporterebbe una riduzione del tasso d’incremento annuo dei salari (dall’attuale 5% al 2%, pari al tasso d ’inflazione) ed uno spostamento di risorse finanziarie verso programmi di sviluppo coordinati fra donatori ed ANP.
Inoltre, secondo stime del Fondo Monetario Intemazionale pubblicate nel 2014, il debito pubblico ha superato il 40% del PIL, di cui la metà è composta dall’accumulo di pagamenti arretrati. A causa del crollo ormai strutturale del tasso di crescita del PIL, e in mancanza di attivi strategici da capitalizzare o di potenziali finanziamenti esterni, la crescita del debito pubblico è un dato particolarmente allarmante.
Secondo la Banca Mondiale se le risorse naturali ed economiche palestinesi fossero totalmente accessibili ed il loro potenziale sfruttato a pieno, il gettito fiscale aumenterebbe di circa 800 milioni di dollari all’anno, riducendo della metà il deficit pubblico dell’ANP. Tale scenario, secondo le conclusioni del rapporto in questione, diminuirebbe drasticamente la dipendenza da meccanismi di supporto al bilancio attualmente finanziati dai donatori (inclusa l’Italia), aumenterebbe la credibilità dell’ANP nei confronti dei cittadini e della comunità internazionale ed infine avrebbe un impatto positivo sulla fiducia degli investitori locali ed intemazionali.
Il Piano Nazionale di Sviluppo 2014-16 (National Development Pian) è il principale documento programmatico delle politiche che l ’ANP intende mettere in campo nei diversi settori e comprende al contempo le misure necessarie per far fronte al disavanzo di bilancio. Lanciato ad inizio 2014, questo è il terzo documento programmatico triennale pubblicato dall’ANP e si basa in particolare su sette pilastri strategici: ownership nel processo di pianificazione delle politiche nazionali, partecipazione effettiva, pianificazione result-oriented, definizione di obiettivi specifici e raggiungibili, processi di pianificazione istituzionalizzati e aumento della trasparenza, approccio gender sensitive, rispetto per i diritti umani. Tali pilastri vengono presi in considerazione per il raggiungimento dei 4 obiettivi strategici dell’ANP, ossia i quattro macro settori verso cui concentrare risorse per lo sviluppo economico, politico e sociale della Palestina: sviluppo economico e occupazionale, buon governo e capacity building istituzionale, protezione e sviluppo sociale, sviluppo infrastrutturale.
Per ogni macro-settore viene sviluppato un programma d’azione volto al raggiungimento degli obiettivi prefissati e vengono prese in esame le principali sfide e difficoltà che l’ANP dovrà fronteggiare per il loro raggiungimento. Il Piano 2014-16, inoltre, indica una serie di aree geografiche prioritarie, fra cui Gerusalemme Est e AREA C, la Valle del Xxxxxxxx e la Striscia di Gaza.
Attività della Cooperazione Italiana
Nel corso del 2014, l’attività della cooperazione allo sviluppo italiana in Palestina si è attivata soprattutto nei seguenti settori d’intervento:
SALUTE
Lo stato di salute della popolazione palestinese continua a essere oggetto di preoccupazione sia per gli effetti del conflitto bellico che ha riguardato Gaza nel corso dell’estate 2014, sia per la pervasiva azione dei determinanti sociali (quali povertà, stress psicosociale e stili di vita) associati alle principali malattie croniche non trasmissibili (cardiovascolari, respiratorie, diabete e tumori). Nell’ambito della transizione demografica ed epidemiologica, queste patologie contribuiscono in larga misura al carico globale di malattia (più del 70% della mortalità complessiva). Comportano inoltre importanti ricadute sul deficit del Ministero della Salute e sul debito pubblico. Il 40% della spesa sanitaria governativa, stimata intomo a 350 milioni di euro, è infatti impiegata per il trasferimento di pazienti al di fuori del sistema sanitario pubblico, anche nei Paesi limitrofi. Il sistema sanitario palestinese, frammentato per la divisione geografica e per l’eterogeneità degli erogatori, presenta insufficienze di varie componenti costitutive: dal
Senato della Repubblica - 160 - Camera dei deputati
XVII LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI - DOC. LV, N. 3
sistema di finanziamento alle risorse umane, dall’approvvigionamento di farmaci alla govemance, che si traducono in una qualità inadeguata dei servizi fomiti alla popolazione. In questo quadro, il Ministero della Salute, in accordo al National Development Pian e alla National Health Strategy 2014-2016, intende apportare riforme al sistema sanitario, incluso un nuovo modello di medicina di famiglia, rafforzare la prevenzione e la promozione della salute, e potenziare i servizi di cure primarie e la rete ospedaliera.
La Cooperazione Italiana sta affiancando il Ministero della Salute palestinese in questo ventaglio di priorità. Il rafforzamento del sistema di cure primarie è scopo del progetto POSIT, iniziativa di durata triennale (2014-2016) che si occupa di prevenzione e controllo delle malattie croniche, salute delle donne, servizi di emergenza sanitaria, salute mentale e disabilità nel quadro di sviluppo della medicina di famiglia.
Nel corso del triennio 2015-2017, oltre alla realizzazione e capitalizzazione dei risultati dell’iniziativa POSIT, sarà attivata anche la componente a credito di auto, del valore di 10 milioni di euro, per lo sviluppo di infrastrutture ospedaliere.
Le attività nel campo della medicina di famiglia, malattie croniche, salute mentale di comunità e disabilità richiederanno di essere consolidate: queste ultime si integreranno con le iniziative di promozione dei diritti umani che la Cooperazione Italiana sta conducendo anche in altri settori.
Il ruolo della Cooperazione Italiana come lead donor UE per la sanità e nell’ambito dell’Health Sector Working Group continuerà a essere orientato verso la programmazione condivisa di interventi volti al rafforzamento del sistema sanitario pubblico e a far fronte alle conseguenze della situazione sul terreno.
L ’iniziativa italiana nel settore sanitario comprende anche il progetto di medicina specialistica SUN- Laparoscopia, condotto dall’Università Xxxxxxxx XX di Napoli e dall’ONG AISPO, finanziato dalla DGCS attraverso l’art. 18 della legge 49/87, volto alla diffusione delle tecniche chirurgiche mini-invasive e alla formazione e certificazione del personale sanitario; l’iniziativa si concluderà nel 2016. Anche alcune ONG, nell’ambito di progetti promossi e di emergenza, conducono iniziative nel settore sanitario ben integrate nel progetto POSIT: in particolare, il DISVI continuerà a occuparsi sino al 2016 dei servizi di cliniche mobili per la popolazione beduina residente in area C della Cisgiordania, con particolare riferimento alla salute delle donne in età riproduttiva.
SVILUPPO ECONOMICO
Nell’ambito dello sviluppo economico, la Cooperazione Italiana allo Sviluppo intende promuovere una crescita economica sostenibile ed un aumento delle opportunità occupazionali in Palestina, favorendo l’accesso a servizi finanziari e non finanziari per le piccole e medie imprese (PMI) ed i gruppi più vulnerabili della popolazione.
Nel corso del 2014, la Cooperazione Italiana allo Sviluppo ha proseguito nella realizzazione di due programmi già avviati, a sostegno rispettivamente del settore privato palestinese ( “Programma PM I”-. linea di credito di Euro 25 milioni per prestiti a tasso agevolato ed assistenza tecnica) e del settore elettrico (“Programma EUMP”: linea di credito di 33,5 milioni di Euro per lavori di manutenzione della rete elettrica in Cisgiordania). Nel settore energetico, il Programma EUMP prevede la concessione di un credito di aiuto di 33,5 milioni, il cui obiettivo è la riabilitazione della rete elettrica palestinese attraverso la concessione di prestiti alle aziende municipalizzate xxxxxx xxx xxxx x xxx xxx xxxxx Xxxxxxxxxxxx. In questi anni le erogazioni a favore dei beneficiari individuati (le aziende municipalizzate palestinesi) hanno portato all’esborso di circa la metà del credito d’aiuto complessivo. A seguito alla parziale privatizzazione del settore elettrico in Palestina, la Cooperazione Italiana ha negoziato un nuovo Memorandum of Understanding con l’Autorità’ Nazionale Palestinese, che regolerà l’erogazione della seconda ed ultima tranche del finanziamento (17,3 milioni di Euro). La firma del nuovo accordo, il quale è stato approvato in via definitiva da entrambe le controparti - MAECI e Ministero delle Finanze palestinese- , avverrà nel corso del 2015. Per quanto concerne il “Programma PMI”, nel corso del 2014 sono entrate in vigore alcune modifiche agli accordi di programma, il cui obiettivo è di semplificare le procedure di accesso al credito e di migliorare le condizioni finanziarie dei prestiti offerti alle imprese. E’ stato inoltre avviato un servizio di consulenza gratuito (Business Advisory Service) a beneficio delle PMI interessate ad accedere ai prestiti. Dalla fine del 2014, quando la totalità delle modifiche apportate è entrata in vigore, le sei banche commerciali che partecipano al Programma possono infine offrire piccoli prestiti (15-50.000 Euro) a valere sulla linea di credito, con l’obiettivo di rispondere in maniera rapida ed efficace al fabbisogno di liquidità a basso costo. Tali modifiche hanno generato un sensibile incremento delle richieste di prestito. Ciò è stato inoltre possibile grazie ad interventi promozionali mirati ed attività di assistenza tecnica settoriali, che hanno permesso di scavalcare alcune problematiche strutturali al sistema (quali la