COMUNE DI AMENO PROVINCIA DI NOVARA
COMUNE DI AMENO PROVINCIA DI NOVARA
DELIBERAZIONE N° 25 |
Trasmessa al Comitato Regionale di Controllo il Prot. n° |
COPIA |
VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
- seduta pubblica -
OGGETTO: Approvazione del Contratto di Fiume per l’Agogna (art. 10 Norme Tecniche Piano di Tutela delle Acque della Regione Piemonte e art. 2, comma 203, lett. a), della L. 662/1996).
L’anno duemilaquattordici, addì trenta del mese di luglio alle ore 19:00 e seguenti nella sala delle adunanze consiliari, previa l’osservanza delle formalità prescritte dalla vigente normativa, vennero oggi convocati a seduta i Consiglieri Comunali. All’appello risultano:
Presenti | Assenti |
X X X X X X | X |
6 | 1 |
XXXX XXXXXXX - Xxxxxxx
XXXXXXX XXXXXXXXXX XXXXXXXXX XXXXX XXXXXXXX XXXXXXXXX XXXXXXXXXX XXXXXXX GODI XXXXXXXX
XXXX’ XXXXX
Totali
Partecipa il Segretario Comunale Dott.ssa Xx Xxxxx Giulia il quale provvede alla redazione del presente verbale. Riscontrata la validità della seduta dal numero degli intervenuti il dr. XXXX XXXXXXX assume la presidenza, dichiara aperta la seduta ed invita il Consiglio a deliberare sull’argomento di cui all’oggetto sopra indicato.
IL CONSIGLIO COMUNALE
PREMESSO CHE:
il Contratto di Fiume è un processo di programmazione negoziata per la governance dei processi di sviluppo del territorio di un determinato bacino idrografico, che consente di coordinare interventi di vasta portata per quanto riguarda la salvaguardia dell’ambiente e la tutela delle risorse idriche, la valorizzazione del territorio, la prevenzione del rischio idrogeologico, unendo le competenze e ottimizzando le risorse;
il processo di costruzione del Contratto di Fiume si basa sul confronto e sulla negoziazione tra tutti gli attori e i cittadini coinvolti, con l’obiettivo di attivare progetti di riqualificazione ambientale e territoriale, integrati nei contenuti e condivisi nelle modalità di decisione. Si tratta di un approccio interattivo atto a garantire il consenso e l’attuabilità delle azioni, che si configura come un accordo volontario fra Regione, Enti locali e altri soggetti pubblici e privati con cui si definiscono obiettivi, strategie d’intervento, azioni da attivare, competenze. In tal senso il coinvolgimento di tutti i possibili utenti del sistema fluviale (gestori dei servizi, mondo della produzione, associazioni di categoria, associazioni di cittadini) consente di condividere obiettivi, stimolando e favorendo comportamenti virtuosi e impegnando i contraenti alle azioni che vengono approvate congiuntamente;
la Regione Piemonte, con Determina Dirigenziale n. 276, del 03.11.2006 approvò sia il Programma di Attuazione dei “Contratti di Fiume”, sia gli “Obiettivi e Specifiche tecniche dei Contratti di Fiume e di Lago”. Per la Provincia di Novara, in tal caso, fu individuato come progetto pilota quello afferente il Torrente Agogna. La Provincia di Novara fu chiamata quale capofila per il coordinamento delle relative attività;
in data 14.05.2008 fu sottoscritto un Protocollo d’Intesa finalizzato a definire un percorso operativo condiviso per la sottoscrizione del Contratto di Fiume per l’Agogna tra la Regione Piemonte, l’Autorità di Bacino del fiume Po, la Provincia di Novara, i Comuni di Ameno, Armeno, Barengo, Bolzano Novarese, Borgolavezzaro, Borgomanero, Briga Novarese, Briona, Caltignaga, Cavaglietto, Cavaglio d’Agogna, Cavallirio, Cressa, Cureggio, Fara Novarese, Fontaneto d’Agogna, Gargallo, Gattico, Ghemme, Gozzano, Granozzo con Monticello, Invorio, Maggiora, Miasino, Momo, Novara, Romagnano Sesia, San Xxxxxx Xxxxxxx, Sizzano, Soriso, Suno, Vaprio d’Agogna, Veruno, Vespolate;
la gestione del processo per la definizione del Contratto di Fiume è avvenuta attraverso una strutturazione articolata su tre livelli. Quello della Cabina di Regia, organo politico decisionale i cui componenti sono i rappresentanti politici (o loro delegati) degli Enti sottoscrittori del citato Protocollo d’Intesa in tale organismo i Comuni di Novara, Borgomanero, Armeno, Momo e Vespolate rappresentano tutti gli altri Comuni. Quello della Segreteria Tecnica, organo di coordinamento scientifico e operativo costituito dai funzionari dei diversi Settori della Provincia oltre che dai tecnici del Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale. Quello dell’Assemblea di Bacino, organo della partecipazione allargata a tutti gli attori territoriali interessati;
VISTI:
la Direttiva 2000/60/CE in materia di tutela delle acque che individua il bacino idrografico come corretta unità di riferimento per il governo delle risorse idriche;
il D.Lgs. 152/2006, “Norme in materia ambientale” che ha recepito la suddetta Direttiva;
il Piano di Gestione del Distretto Idrografico del Fiume Po, adottato con Deliberazione del Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino del Fiume Po del 24 febbraio 2010, n. 1, e successivamente approvato con DPCM dell’8 febbraio 2013, quale strumento per il raggiungimento degli obiettivi di qualità previsti dalla Direttiva Quadro sulle Acque che individua i “Contratti di Fiume” come misure non strutturali finalizzate al raggiungimento di detti obiettivi ambientali;
il Piano di Tutela delle Acque della Regione Piemonte, approvato con deliberazione del Consiglio Regionale n. 117-10731 del 13 Marzo 2007, all’art. n. 10, che introduce i “Contratti di Fiume” definendoli strumenti di programmazione negoziata finalizzati all’applicazione del Piano sul territorio;
il Piano Territoriale della Regione Piemonte, approvato con D.C.R n. 122-29783 del 21 luglio 2011, che riconosce il ruolo dei “Contratti di Fiume” come strumenti per raggiungere sinergie tra gli strumenti in essere di pianificazione territoriale e locale alle diverse scale;
la Legge n. 662/1996, “misure di razionalizzazione della finanza pubblica”, che introduce gli “accordi di programmazione negoziata” (art. 2, comma 203, lett. a), intendendosi come tali “[…] la regolamentazione concordata tra soggetti pubblici o tra il soggetto pubblico competente e la parte o le parti pubbliche o private per l’attuazione di interventi diversi, riferiti ad un’unica finalità di sviluppo, che richiedono una valutazione complessiva delle attività di competenza […]”;
il Piano Territoriale – PTCP – della Provincia di Novara, approvato dal Consiglio Regionale il 5 ottobre 2004 con DCR 383-28587, quale strumento per la configurazione del “l’assetto del territorio tutelando e valorizzando l’ambiente naturale nella sua integrità” (LR 45/1994, art. 5, comma 2). Il Piano istituisce il Piano Paesistico di competenza provinciale per il terrazzo basso novarese, approvato con D.C.P. n. 21, del 20.04.2009 (vedi tavola 4), con l’obiettivo (art. 2.6, comma 1) di “consolidare la tutela e la conoscenza di grandi ambiti di forte caratterizzazione paesistica del territorio nei quali la compresenza di aspetti di naturalità, sistemi insediativi storici, attività produttive agricole con forte dominanza paesistica, attività turistiche e per il tempo libero, crea condizioni di grande fragilità del sistema paesistico ma anche di notevole potenzialità per gli sviluppi del sistema insediativo provinciale.” Inoltre il PTP “individua nella costruzione della rete ecologica provinciale una delle strutture-guida per la tutela/riqualificazione del paesaggio e dell’ambiente e per la garanzia di uno sviluppo compatibile del territorio” (art. 2.8, comma 1). In particolare “il PTP delinea la struttura primaria della rete, attribuendo alle aree di elevata naturalità, già definite (Parchi e Riserve regionali, biotopi) e proposte (all’art. 2.4 delle norme), il ruolo di capisaldi (matrici naturali) del sistema, ai principali corsi d’acqua naturali (Sesia, Agogna, Terdoppio, Strona, Sizzone, ecc.) e artificiali (canale Cavour e canali storici) il ruolo di corridoi primari, assieme ad alcune direttrici trasversali irrinunciabili” (art. 2.8, comma 3). Fino all’approvazione di un progetto specifico per la Rete Ecologica (attualmente in fase di svolgimento), il PTP individua (art. 2.8, comma 3.2) le seguenti pertinenze come elementi costitutivi della rete: “le fasce A e B individuate dal
P.S.F.F. (approvato con D.P.C.M. 24/07/98) e dal P.A.I. (approvato con D.P.C.M. del 24/05/01) dell’Autorità di Bacino del fiume Po, come elementi territoriali entro i quali andranno definiti gli spazi necessari alla formazione dei corridoi ecologici ai sensi delle
norme contenute negli stessi P.S.F.F. e P.A.I.”. Gli ambiti sono modificabili su proposta dei Comuni in caso di conflittualità con gli strumenti urbanistici locali (art. 2.8, comma 3.3);
PRESO ATTO CHE:
il Piano di Azione, quale parte sostanziale del processo di programmazione negoziata attivato nell’ambito del Contratto di Fiume, è stato oggetto di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), ai sensi della direttiva 2001/42/CE, del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii. e della
D.G.R. n.12-8931 del 9 giugno 2008, al fine di valutarne preliminarmente gli effetti ambientali;
la Giunta Provinciale, con propria Deliberazione n. 403 del 20.11.2012, ha adottato il Piano di Azione, il Rapporto Ambientale di VAS e la relativa Sintesi Non Tecnica inerenti al Contratto di Fiume per l’Agogna;
la Regione Piemonte, in seguito allo svolgimento del procedimento di VAS previsto dalla normativa vigente, ha espresso il proprio parere motivato di compatibilità ambientale con la Deliberazione della Giunta Regionale n. 63-5901, del 3.6.2013;
la Provincia di Novara ha provveduto all’analisi del parere motivato di cui sopra e al recepimento dello stesso, andando ad aggiornare la documentazione del Contratto di Fiume per l’Agogna. Successivamente, la Provincia di Novara, previa consultazione con la Cabina di Regia del Contratto di Fiume nonché con l’Organo Tecnico Regionale presso la Direzione Ambiente della Regione Piemonte, con Deliberazione della Giunta Provinciale n. 96, del 29.04.2014, ha approvato le modifiche necessarie al Piano di Azione, al Rapporto Ambientale e alla Sintesi Non Tecnica. La stessa Provincia ha quindi provveduto alla pubblicazione, sul sito web della Regione Piemonte e su quello della Provincia di Novara, del Piano di Azione, del Rapporto Ambientale e della Sintesi non tecnica del Contratto di Fiume per l’Agogna, oltre che del parere motivato della Regione Piemonte e della Dichiarazione di Sintesi riferita alle modalità di integrazione delle considerazioni alle valutazioni ambientali ed agli esiti delle consultazioni svolte;
CONSIDERATO CHE:
il percorso di consultazione è maturato nel tempo passando anche attraverso diversi passaggi formali che hanno creato le condizioni di intesa istituzionale per una proficua collaborazione tra gli Enti coinvolti, tanto nella risoluzione delle problematiche specifiche del torrente Agogna quanto nella definizione di criteri condivisi di sostenibilità ambientale;
l’attuazione del percorso partecipativo si è dimostrata coerente con gli obiettivi e le modalità operative dello strumento “Contratto di Fiume” definiti in itinere dalla Cabina di Regia in coerenza con i disposti del Piano di Tutela delle Acque della Regione Piemonte;
dal processo di partecipazione è risultata una generale condivisione dei principi e delle modalità insiti nella “riqualificazione fluviale”, intesa come strategia idonea al conseguimento degli obiettivi del Contratto, ovvero “l’insieme integrato e sinergico di azioni e tecniche capace di affrontare alla radice i problemi della convivenza uomo-natura in un ottica multi obiettivo (più sicurezza, più natura, più risorse, meno spese) mediante processi partecipati, trasparenti e negoziali”;
il Contratto di Fiume deve essere inteso come un “nuovo metodo di lavoro” che entra nelle politiche e nelle attività ordinarie e di pianificazione strategica a livello locale, basato sulla concertazione, condivisione ed integrazione delle decisioni; proprio perché fonda le sue basi su un approccio integrato e interattivo, finalizzato a garantire il consenso e l’attuabilità delle azioni, e si configura come un accordo volontario fra soggetti pubblici e privati volto a definire obiettivi, strategie d’intervento, azioni da attivare e maturazione di conoscenze e competenze;
il Contratto di Fiume deve, inoltre, essere interpretato come uno strumento che compone gli interessi di un territorio nel rispetto delle competenze ed in grado di dare un indirizzo strategico alle politiche ordinarie di ciascuno degli attori interessati e in tale accezione rappresenta anche uno strumento attraverso cui integrare e orientare le risorse e le programmazioni economiche destinate ad un territorio;
per giungere all’approvazione del Contratto di Fiume del torrente Agogna è necessario, preliminarmente, prendere atto del Parere motivato della Regione Piemonte e del Documento riassuntivo sugli adeguamenti attivati sulla scorta delle indicazioni regionali;
il Contratto di Fiume del Torrente Agogna costituisce un Accordo di Programmazione Negoziata predisposto ai sensi dell’art. 10 delle Norme di Piano del Piano di Tutela delle Acque e dell’art. 2, comma 203 – lett. a) – della L. 662/1996, i cui allegati sono:
• la Relazione Metodologica (all. A);
• il Decalogo per l’Agogna (All. B);
• il Dossier Ambientale (All. C);
• l’Integrazione al Dossier Ambientale (All. Cbis);
• la Relazione Preliminare al Piano di Azione (All. D);
• il Programma di Azione (All. E);
• il Rapporto Ambientale di VAS (All. G);
• la Sintesi non Tecnica (All. Gbis);
• la Dichiarazione di Sintesi;
• il Rapporto ambientale modificato con il recepimento del Parere motivato regionale;
Ciò premesso e ritenuto di procedere all’approvazione del Contratto di Fiume del Torrente Agogna e dei documenti ad esso allegati o ad esso relativi con voti favorevoli unanimi;
CON voti favorevoli unanimi espressi in forma palese
DELIBERA
1. di prendere atto del Parere motivato della Regione Piemonte e del Documento riassuntivo sugli adeguamenti attivati sulla scorta delle indicazioni regionali, così come trasmessi dalla Provincia di Novara;
2. di approvare il testo dell'Accordo di Programmazione Negoziata denominato Contratto di Fiume per l’Agogna, predisposto ai sensi dell’art. 10 delle Norme di Piano del Piano di Tutela delle Acque e dell’art. 2, comma 203 – lett. a) – della L. 662/1996, e i relativi allegati, ovvero: la Dichiarazione di Sintesi, il Rapporto ambientale modificato con il recepimento del parere regionale ed ancora la Relazione Metodologica (all. A), il Decalogo per l’Agogna (All. B), il Dossier Ambientale (All. C), l’Integrazione al Dossier Ambientale (All. Cbis), la Relazione Preliminare al Piano di Azione (All. D), il Programma di Azione (All. E), il Rapporto Ambientale di VAS (All. G) e la Sintesi non Tecnica (All. Gbis), così come trasmessi dalla Provincia di Novara;
3. di demandare alla firma del suddetto Accordo di Programmazione Negoziata il Sindaco, il quale potrà altresì apportare eventuali modifiche di carattere non sostanziale che si dovessero rendere necessarie, comprese eventuali modifiche all’elenco dei firmatari sulla base delle effettive adesioni formali che perverranno;
4. di riconoscere che la legittimazione con provvedimento del Consiglio Comunale alla sottoscrizione del Contratto in oggetto, non esime dal sottoporre le relative attività previste ad ulteriore approvazione da parte degli organi dell’Ente secondo le rispettive competenze di legge e le disposizioni normative interne all’Ente deliberante;
5. di demandare al Responsabile di Servizio preposto l’adozione di quanto necessario per attuare la presente deliberazione, nonché l’adozione dei relativi atti di spesa conseguenti;
VISTO: Si esprime parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica, ai sensi dell’art. 49 del D.lgs. 267/2000 come modificato dall’art. 3 comma 1 lett. b) del D.L. 174/2012 convertito nella legge7 dicembre 2012, n. 213 e dell’ art. 147 bis D.lgs. 267/2000 introdotto dall’art. 3 comma 1 lett. d) del
D.L. 174/2012 convertito nella legge 7 dicembre 2012, n. 213;
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
X.xx Xxxx. Xxxx Xxxxxxx
VISTO: Si esprime parere favorevole in ordine alla regolarità contabile, ai sensi dell’art. 49 del D.lgs. 267/2000 come modificato dall’art. 3 comma 1 lett. b) del D.L. 174/2012 convertito nella legge 7 dicembre 2012, n. 213 e dell’ art. 147 bis D.lgs. 267/2000 introdotto dall’art. 3 comma 1 lett. d) del D.L. 174/2012 convertito nella legge 7 dicembre 2012, n. 213; nonché di attestazione della copertura finanziaria, ai sensi dell’art. 153, c.5 del D. Lgs. 267/2000;
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
X.xx XXXXXXXXXXX Xxxxxxxxx
Xxxxx, approvato e sottoscritto.
IL SINDACO IL SEGRETARIOCOMUNALE
X.xx Xxxx. XXXX Xxxxxxx X.xx Dott.ssa DI XXXXX Xxxxxx
Il sottoscritto responsabile del servizio delle pubblicazioni aventi effetto di pubblicità legale, visti gli atti d’ufficio;
Visto lo Statuto comunale,
A T T E S T A
che la presente deliberazione è stata pubblicata, in data odierna, per rimanervi 15 giorni consecutivi nel sito web istituzionale di questo Comune accessibile al pubblico (art. 32, comma 1, della legge 18 giugno 2009, n. 69).
Ameno, 02.08.2014
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
X.xx Dott.ssa DI XXXXX Giulia
Il sottoscritto, visti gli atti d’ufficio,
A T T E S T A
che la presente deliberazione è divenuta esecutiva in data
€ Perché dichiarata immediatamente eseguibile (art. 134, 4° comma, D.Lgs 18 agosto 2000, n.267)
€ Per la scadenza dei 10 giorni della pubblicazione (art.134, 3° comma, D.Lgs. 18 agosto 2000,n.267)
Xxxxx, lì
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
Dott.ssa DI XXXXX Giulia
Per copia conforme all’originale, per uso amministrativo. Dalla Sede Municipale, lì
IL SEGRETARIO COMUNALE