PROGRAMMA DI INTERVENTI DI INFRASTRUTTURAZIONE E SERVIZI CORRELATI ALLO SVILUPPO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE
PROGRAMMA DI INTERVENTI DI INFRASTRUTTURAZIONE E SERVIZI CORRELATI ALLO SVILUPPO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE
(Legge Regionale 28 dicembre 2009 n. 5, art. 5)
Accordo di Programma Quadro
“CAMPIDANO INNOV-AZIONI
Acqua Energia e Competitività”
(Approvato con deliberazione n. )
ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO
“CAMPIDANO INNOV-AZIONI – Acqua Energia e Competitività”
L’anno duemilatredici, il giorno del mese di , tra la Regione Autonoma della Sardegna, rappresentata dal Presidente della Regione Xxx Xxxxxxxxxxx, dall’Assessore della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio Xxxxxxxxxx Xxxxx e dall’Assessore dell’Industria Xxxxxxx Xxxxxx Xxxxx;
e
La Provincia di Cagliari, rappresentata dal Commissario Xxxxxx Xxxxx;
L’Unione dei Comuni del Basso Campidano, rappresentata dal Presidente Xxxxxxx Xxxxx;
L’Unione dei Comuni I Nuraghi di Monte Idda e Fanaris, rappresentata dal Presidente Xxxxxxxxx Xxxxx; Il Comune di Monastir, rappresentato dal Sindaco Xxxxxxx Xxxxx;
Il Comune di Uta, rappresentato dal Sindaco Xxxxxxxx Xxxxx;
Premesso che
- la Regione Autonoma della Sardegna con Legge Regionale 28 dicembre 2009, n. 5, art. 5, comma 1 ha istituito un fondo per il finanziamento di infrastrutture e servizi correlati allo sviluppo delle attività produttive;
- lo stesso articolo stabilisce, inoltre, che la Giunta regionale debba adottare una deliberazione riportante le modalità di funzionamento del fondo stesso;
- la Giunta regionale con Deliberazione n. 16/21 del 20 aprile 2010, approvata definitivamente con Deliberazione n. 21/46 del 3 giugno 2010, ha definito le modalità di funzionamento del fondo per la realizzazione di un programma pluriennale di infrastrutture e di servizi correlati allo sviluppo delle attività produttive;
- la finalità della predisposizione di un programma pluriennale di interventi infrastrutturali e di servizi, è quella di consentire il supporto allo sviluppo di nuove attività produttive e la crescita
competitiva di quelle esistenti, in particolare nelle aree di crisi e nei territori svantaggiati, al fine di contrapporsi alle emergenze economiche, sociali e territoriali attraverso il potenziamento e la modernizzazione dei sistemi locali, nei quali tali interventi si vanno a concretizzare in maniera integrata;
- il programma di interventi fa riferimento ad azioni infrastrutturali e servizi aventi natura pubblica, la norma citata fa espresso riferimento a quanto predisposto dall’art. 25, comma 5 bis, della L.R.
29 maggio 2007 n. 2 che prevede la concentrazione territoriale delle risorse finanziarie attraverso investimenti per infrastrutture e servizi pubblici a supporto di attività produttive, anche ai sensi della L.R. 26 febbraio 1996, n. 14, in modo che possa essere garantito un efficace coordinamento nell’attuazione degli interventi a favore delle micro, piccole e medie imprese previsti in programmi finanziati o cofinanziati con risorse regionali, attuati direttamente o delegati a enti locali o agenzie di sviluppo;
- la L.R. n. 14/1996 e successive modifiche, L.R. 37/1996 e L.R. 32/1997, disciplina le modalità di definizione degli Accordi di Programma, prevedendo anche la possibilità di successivi atti aggiuntivi e rimodulazioni, in relazione ad ulteriori opere ed interventi integrativi del programma di interventi originario, da approvarsi con deliberazione della Giunta Regionale, su proposta dell’Assessore della Programmazione;
- la programmazione di investimenti pubblici a supporto delle attività produttive risponde pienamente a quanto previsto dal Programma Regionale di Sviluppo (PRS), in ordine alla messa in campo di interventi in grado di innescare processi di crescita della competitività dei sistemi produttivi locali e rafforza il percorso di attivazione degli strumenti necessari allo sviluppo di ciascun ambito territoriale, come le aree di crisi, le aree svantaggiate e le aree urbane, rispetto alle quali sono attivate e attivabili azioni a sostegno degli investimenti privati, anche per lo sviluppo di Progetti di Filiera e di Sviluppo Locale, con la predisposizione delle direttive di attuazione approvate con la deliberazione della Giunta regionale n. 12/15 del 25.3.2010, come previsto dai commi 37 e 38, della L.R. n. 3/2009;
- tale approccio consente anche la valorizzazione delle potenzialità individuate dagli strumenti di programmazione, progettazione e pianificazione partecipate messi in campo a livello territoriale, dalla Progettazione Integrata ai Piani di Sviluppo Locale (PSL), realizzati mediante approcci Leader dai Gruppi di Azione Locale (GAL), fino alla Pianificazione Strategica. In particolare la Pianificazione Strategica e i Piani di Sviluppo Urbani (PISU) saranno punto di riferimento per l’attivazione di servizi e/o realizzazione di opere e per la progettazione e realizzazione
preliminare di opere infrastrutturali da configurarsi come insieme coordinato di interventi integrati, caratterizzati da forte rilevanza strategica, in grado di concretizzare il processo di pianificazione strategica già avviato e di realizzare, in un’ottica di sostenibilità, gli obiettivi di sviluppo socio economico attraverso il miglioramento della qualità urbana ed ambientale;
- nella medesima Deliberazione l’Assessorato della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio - Centro Regionale di Programmazione, è individuato quale soggetto responsabile dell’attuazione del programma, in raccordo con gli Assessorati e gli altri soggetti coinvolti nel processo;
- detta Deliberazione precisa che la concessione di finanziamenti per l’attuazione delle azioni è preceduta da procedure di carattere negoziale in modo da coordinare gli interventi con la programmazione regionale. Tale procedura prevede la presentazione della proposta di intervento; l’attivazione del tavolo di lavoro che impegna il partenariato territoriale e la Regione; la condivisione della strategia di sviluppo, degli obiettivi, delle azioni e delle modalità di attuazione; la presentazione della domanda definitiva e, infine, la sottoscrizione di un Accordo di Programma tra la Regione e il soggetto od i soggetti proponenti il progetto, nel caso in cui questo sia stato valutato positivamente;
- la Giunta regionale con Deliberazione n. 32/52 del 15 settembre 2010, ha definito il piano di attività in ordine al primo programma pluriennale di interventi di infrastrutturazione e servizi correlati allo sviluppo delle attività produttive ex art. 5 comma 1 L.R. n. 5/2009 e Deliberazioni della Giunta Regionale n. 16/21 del 20 aprile 2010 e n. 21/46 del 3 giugno 2010;
- la medesima Deliberazione chiarisce che le iniziative oggetto della stessa sono state individuate in stretta coerenza con le priorità del PRS, sulla base delle esigenze emerse nel corso degli incontri territoriali di presentazione del PRS e, infine, con le proposte progettuali espresse formalmente dai territori;
- la Giunta regionale con Deliberazione n. 46/12 del 27 dicembre 2010, prendendo atto delle istanze dei soggetti promotori e delle risultanze istruttorie emerse nei tavoli di lavoro, avviati in base a quanto previsto dalla Deliberazione n. 32/52 del 15 settembre 2010, ha ritenuto opportuno procedere alla modifica della ripartizione finanziaria degli interventi, ferma restando la dotazione finanziaria ed ha, quindi, incaricato l’Assessore della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio a porre in essere tutti i provvedimenti necessari per dare esecuzione alla delibera in oggetto;
- con la medesima Deliberazione, la Giunta regionale ha dato mandato agli Assessorati competenti di procedere all’adozione dei provvedimenti necessari all’esecuzione della deliberazione sopra indicata;
- detta Deliberazione prevede che il Centro Regionale di Programmazione ponga in essere tutti gli atti necessari per la predisposizione degli Accordi di Programma, secondo le procedure individuate dalla delibera 32/52 del 15.09.2010, da sottoscriversi con i soggetti coinvolti nei progetti;
- la deliberazione della Giunta regionale n. 12/20 del 10 marzo 2011 che approva, ai sensi della
L.R. 1/2011, art. n. 4, l’Atto di indirizzo per la gestione delle risorse a valere sul fondo istituito in attuazione dell’art. 5, comma 1 della L.R. 28 dicembre 2009” n. 5, prevede all’art. 4 le modalità di ripartizione territoriale per singolo ambito provinciale delle risorse;
- l’art. 13 della Legge regionale n. 12 del 30.6.2011 che pone alla base delle politiche di sviluppo l'approccio territoriale e assicura, nell'attuazione dei programmi, il coinvolgimento diretto del partenariato istituzionale, economico e sociale: garantendo idonee procedure di concertazione con gli attori locali al fine di condividere l'individuazione delle priorità di intervento; assicurando la concentrazione delle risorse e l'integrazione degli strumenti di intervento in modo da favorire l'azione combinata sui fattori di svantaggio territoriale e di eventuale crisi; privilegiando le azioni di creazione e potenziamento delle imprese locali e la qualificazione e riqualificazione del capitale umano; assicurando che gli interventi infrastrutturali siano direttamente connessi al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo locale. I progetti di sviluppo locale, a seguito della concertazione territoriale, sono formalizzati mediante accordi di programma sottoscritti dall'Amministrazione regionale e dal partenariato istituzionale locale;
- l’art. 3, comma 34, L.R. n. 6/2012 dispone che: “Le risorse sussistenti nel bilancio regionale già destinate al cofinanziamento dei programmi comunitari che non soggiacciano alle regole sull’utilizzo delle risorse liberate stabilite dal comitato di sorveglianza del QCS Obiettivo 1, 2000/2006 e dal QSN 2007/2013, sono da considerarsi risorse addizionali per lo sviluppo e sono destinate a incrementare la quota del cofinanziamento regionale della programmazione comunitaria 2007/2013 nonché ulteriori interventi regionali funzionali all’attuazione della strategia da questa definita”;
- il Consiglio Regionale ha approvato la Legge Regionale 23/05/2013, n.12 concernente “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione” (Legge Finanziaria 2013);
- il Consiglio Regionale ha approvato la Legge Regionale 23/05/2013, n.13 concernente “Bilancio di previsione per l’anno 2013 e bilancio pluriennale per gli anni 2013 - 2015 della Regione Autonoma della Sardegna;
- con la Deliberazione n. 47/57 del 30.12.2007 è stato individuato, tra gli altri, il progetto “Infrastrutture dirette a migliorare la competitività, la capacità di offerta ed i servizi a favore del comparto artigiano e dell'agroalimentare, da realizzare nella principale direttiva di accesso all'area urbana, nel Comune di Monastir”, assegnando per la sua attuazione risorse pari a euro 3.000.000,00. Nel corso del lavoro dei tavoli tecnici e istituzionali, il primo progetto presentato è stato ridisegnato, in un’ottica che sposa in pieno lo spirito dell’art. 5 di cui alla L.R. n. 5/2009, garantendo non solo un impatto territoriale sovralocale, molto più ampio rispetto alla prima proposta che insisteva sul solo Comune di Monastir, ma anche la sostenibilità economica, finanziaria e ambientale nel medio lungo periodo. Infatti, gli interventi coinvolgono oltre il Comune di Monastir anche i Comuni di Nuraminis, San Sperate, Samatzai, Ussana, Villasor, Decimoputzu, Siliqua, Vallermosa, Villaspeciosa, Uta e le Unioni di Comuni del Basso Campidano e Nuraghi di Monte Idda e Fanaris;
- con la Deliberazione n. 10/39 del 21.2.2013 è stato dato mandato al Centro Regionale di Programmazione di procedere all’ufficializzazione dell’ampliamento della base territoriale del progetto, comprendendo i Comuni di Monastir, Numaminis, San Sperate, Samatzai, Ussana, Villasor, Decimoputzu, Siliqua, Vallermosa, Villaspeciosa, Uta e le Unioni di Comuni del Basso Campidano e Nuraghi di Monte Idda e Fanaris, così da poter definire in modo puntuale gli interventi, al fine di costruire l’Accordo di Programma, facendo riferimento al budget già programmato di euro 3.000.000,00 a valere sul “Fondo per lo sviluppo e la competitività” in cui sono confluite le risorse previste dall’art. 5 della L.R. 5/2009;
- in data 28.10.2013 è stato sottoscritto un Protocollo d’Intesa tra il Comune di Monastir, l’Unione dei Comuni del Basso Campidano, l’Unione dei Comuni I Nuraghi di Monte Idda e Fanaris, il Comune di Uta e l’Unione Interprovinciale degli Artigiani di Cagliari, Carbonia Iglesias e Medio Campidano (Confartigianato Cagliari), che prevede anche la costituzione di un Comitato Esecutivo di Coordinamento per coordinare e monitorare l’attuazione degli interventi in raccordo con gli uffici regionali del Centro Regionale di Programmazione e dell’Assessorato dell’Industria, in particolare relativamente all’erogazione presso il Centro servizi per lo sviluppo del territorio, la cui ristrutturazione fisica è a cura del Comune di Monastir; dei servizi dedicati alle imprese, così come descritto nelle schede intervento allegate al presente Accordo;
- in data 23.10.2013 si è tenuto il tavolo di partenariato istituzionale, che ha condiviso lo schema di Accordo di Programma Quadro, che verrà sottoposto alla approvazione della Giunta Regionale, denominato “CAMPIDANO INNOV-AZIONI – Acqua Energia e Competitività”, sono stati dettagliati gli interventi, così come rappresentati nelle Schede intervento (Allegato A da 1 a 4), inoltre è stato individuato l’Assessorato dell’Industria quale unico centro di responsabilità amministrativa (UCRA).
Coerentemente con
− il Programma Regionale di Sviluppo (PRS) 2010-2014, strumento principale della programmazione finanziaria ed economica regionale, nel quale sono definite le strategie d’azione e coordinati progetti attuativi nei diversi settori per tutta la durata della legislatura e in particolare con le seguenti linee di indirizzo:
▪ privilegiare l’approccio locale allo sviluppo, quale metodologia di lavoro che consente il più completo coinvolgimento delle rappresentanze istituzionali ed economico sociali e finalizzare l’intervento regionale a procedure che garantiscano la concentrazione e l’integrazione delle risorse;
▪ favorire la promozione, la crescita e la valorizzazione delle comunità locali attraverso le risorse e gli strumenti finanziari disponibili;
▪ individuare misure urgenti per situazioni particolari e tempestive per problematiche occupazionali in aree e settori di crisi;
▪ le strategie S6.4 Più capacità competitiva per le imprese; S4.4 Monitorare e ridurre ai minimi standard sostenibili l’impatto ambientale di attività, produzioni e servizi; S6.6 Favorire la cooperazione e l’integrazione fra le imprese regionali; S6.8 Sostenere logiche di sviluppo settoriale coerenti con le vocazioni territoriali dell’isola e orientate all’integrazione produttiva;
− il quadro di tale integrazione, per il quale i Progetti in attuazione dell’art. 5 comma 1 della L.R. 5/2009, possono anche essere finanziati con le risorse dei Programmi Operativi della Programmazione Unitaria 2007-2013, ovvero con il contributo del Fondo Sociale Europeo (FSE), del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR), in coerenza con gli specifici obiettivi e con ulteriori risorse addizionali per lo sviluppo. Per tali progetti, si tiene conto dello schema di disciplinare recante gli adempimenti per i Beneficiari di Operazioni (lavori, servizi e forniture) finanziate e/o rendicontate nell’ambito del PO FESR 2007- 2013 e della Programmazione Unitaria (Allegato 3 al Manuale di gestione per i Responsabili delle
linee di attività del POR XXXX 0000-0000), in quanto progetti attuativi degli strumenti della programmazione unitaria.
− gli obiettivi specifici e operativi del POR XXXX 0000-0000:
▪ Asse III Energia Obiettivo Globale “Promuovere le opportunità di sviluppo sostenibile attraverso l’attivazione di filiere produttive collegate all’aumento della quota di energia da fonti rinnovabili e al risparmio energetico”, Obiettivi Specifici 3.1.1. “Aumentare la produzione di energia da RES anche attraverso la promozione della produzione diffusa dell’energia” e 3.1.2. “Promuovere il risparmio, la riduzione dell’intensità e l’efficienza energetica”.
▪ Asse VI Competitività - Obiettivo specifico 6.2 “Promuovere lo sviluppo e la competitività del sistema produttivo regionale attraverso la promozione e diffusione di processi innovativi nelle imprese, agendo anche attraverso progetti strategici territoriali e/o di filiera”. Obiettivo Operativo
6.2.3 “Rafforzare e qualificare il sistema dei servizi materiali e immateriali alle imprese” e con la relativa Linea di attività 6.2.3.b denominata “Sportelli Unici per le Attività Produttive: Erogazione di servizi alle imprese anche in attuazione della Direttiva Servizi e implementazione di strumenti informativi on line”.
− l’Accordo Strategico Territoriale (AST), sottoscritto dall’Unione dei Comuni del Basso Campidano, che ha come Obiettivo Generale della strategia di sviluppo “la creazione di un Sistema produttivo territoriale in grado di favorire lo sviluppo sostenibile, il sistema rurale, le produzioni agroalimentari, il sistema turistico interno, le produzioni dell’artigianato e della piccola e media industria, garantendo la sostenibilità ambientale, sociale ed economica del processo di crescita, la valorizzazione del paesaggio rurale, la promozione del ruolo di coesione dell’impresa agricola in un’ottica di multifunzionalità, l’integrazione armonica con il sistema metropolitano dell’area di Cagliari, l’integrazione del flusso migratorio di ritorno, come opportunità ed elemento di sviluppo economico e sociale integrato con la comunità locale”, e come obiettivi specifici il n. 4 “Valorizzazione delle attività ispirate alla sostenibilità ambientale (edilizia sostenibile, energie alternative, verde urbano, presidio del territorio rurale ecc.) miglioramento della qualità urbana e del livello di qualità di vita; razionalizzazione del sistema insediativo per il governo sostenibile dei flussi migratori di ritorno dall’area metropolitana, strumenti di pianificazione e intervento legati allo sviluppo sostenibile”, il n. 6 “Armonizzazione del sistema di relazioni del settore servizi con l’area metropolitana, per lo sviluppo delle attività dei servizi, della produzione artigianale e industriale, anche attraverso il potenziamento delle reti di impresa e del commercio e finalizzati a garantire un ruolo di cerniera fra l’area del Basso Campidano e i sistemi metropolitano e rurale interno.
− l’Accordo Strategico Territoriale (AST), sottoscritto dall’Unione dei Comuni I Nuraghi di Monte Idda e Fanaris, che ha come Obiettivo Generale della strategia di sviluppo “la costruzione di un sistema territoriale riconoscibile all’esterno nel quale, sulla base dell’attuale andamento demografico dell’area, si forniscano in loco ai cittadini i più importanti servizi e si garantiscano alle imprese le migliori condizioni infrastrutturali e immateriali al fine di un incremento delle attività economiche. Il sistema territoriale, governato dall’Unione dei Comuni, dovrà tendere a un’organizzazione interna che agevoli l’ingresso di nuove imprese e, l’intercettazione di flussi turistici”, e come obiettivo specifico il n. 2 “Le imprese vedono agevolata la propria attività e investono nel territorio - Il territorio può contare su un tessuto imprenditoriale di rilievo. Occorre potenziare il supporto (in termini di servizi e di infrastrutture) alle imprese sia per il settore agricolo sia per gli altri settori, con particolare interesse per le realtà esistenti nelle aree PIP. Oltre ad un potenziamento delle infrastrutture e dei servizi occorrerà migliorare il collegamento tra imprese e centri di formazione professionale”.
− la nuova programmazione 2014-2020, perché il progetto oggetto del presente accordo consente di sperimentare lo sviluppo locale di tipo partecipativo (Community–led local development), per facilitare la realizzazione di interventi multidimensionali e trasversali, agevolare l'attuazione di strategie integrate plurifondo di sviluppo locale e la formazione di gruppi di azione locale, applicando l'approccio LEADER per lo sviluppo locale per specifiche aree sub-regionali. Pertanto, il progetto che per ora trova risorse nell’ambito del Fondo per lo sviluppo e la competitività e dal Fondo risorse addizionali per lo sviluppo come quota di cofinanziamento regionale della programmazione comunitaria 2007-2013, con un approccio integrato e innovativo è in grado di incrementare l’offerta della programmazione 2007-2013 e attivare l’effetto moltiplicatore e agganciare le risorse provenienti dalla nuova programmazione 2014-2020, con riferimento alla pluralità dei fondi strutturali, ricorrendo a strumenti potenziati per dare vita ad azioni integrate, quali gli “Investimenti territoriali integrati (ITI) ” che forniscono supporto non soltanto sotto forma di sovvenzioni, ma anche mediante strumenti finanziari se adeguati ai fini della realizzazione delle iniziative definite nella strategia di sviluppo. Inoltre, sono previsti Accodi di Programma Quadro (APQ)/Progetti Pilota come strumento negoziale che permetterà ai soggetti e ai gruppi che concorrono alla realizzazione degli obiettivi di sviluppo dell’area/progetto selezionato (inclusi i GAL), di concordare settori e aree in cui effettuare gli interventi di sviluppo più efficaci per il territorio
Considerato che
− le fasi del processo sono state realizzate in stretto raccordo tra la parti sottoscriventi, che insieme all’Amministrazione Regionale hanno costituito un Tavolo partenariale di lavoro, ai fini della condivisione della strategia di sviluppo, degli obiettivi, delle azioni e delle modalità di attuazione del presente Accordo di Programma.
Tutto ciò premesso e considerato si conviene e si stipula quanto segue:
ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO
“CAMPIDANO INNOV-AZIONI – Acqua Energia e Competitività”
Articolo 1
Premesse
Le premesse e gli allegati formano parte integrante e sostanziale del presente Accordo di Programma.
Articolo 2
Oggetto e Finalità
Il presente Accordo ha come obiettivo il miglioramento della competitività, della capacità di offerta di servizi a favore del comparto artigiano e dell’agroalimentare del territorio, per creare occasioni di rilancio economico secondo due principali linee di intervento: valorizzazione della localizzazione favorevole nel corridoio infrastrutturale rappresentato dalla S.S. 131, per attrarre iniziative e investimenti nei due comparti; valorizzazione e promozione delle eccellenze territoriali, artigianali e agroalimentari con azioni coordinate e sistematiche.
Con il presente Accordo le parti sottoscritte individuano le specifiche opere da realizzare, considerate prioritarie in relazione alla loro fattibilità amministrativa, tecnica ed economica, nonché il soggetto incaricato dall’esecuzione di ciascun intervento.
Articolo 3
Quadro attuativo ed elenco interventi
Il “CAMPIDANO INNOV-AZIONI – Acqua Energia e Competitività” prevede:
- Realizzazione di una condotta idrica di adduzione a servizio dell’area per le attività produttive lungo il corridoio della SS;
- Isola Energetica del Campidano - definizione di un modello finalizzato al conseguimento di una significativa produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nell’ambito delle attività produttive e, in generale, delle strutture che intendono aderire all’iniziativa al fine di ridurre sensibilmente i costi energetici aziendali, e, parallelamente, la creazione di un “laboratorio naturale” per la promozione e lo sviluppo di una politica energetica territoriale di generazione distribuita;
- Centro servizi per lo sviluppo del territorio – riadattamento di un fabbricato (ex E.S.M.A.S) di proprietà del Comune di Monastir, per dotare il territorio di una struttura che operi al fine di promuovere lo sviluppo del settore dell’artigianato e dell’agroalimentare, attraverso azioni di sostegno all’attività di impresa e attraverso l’attuazione e il coordinamento di un “sistema territoriale” di mutuo sostegno tra operatori economici del settore, così da accrescere la qualità delle produzioni, la qualità del lavoro degli addetti, la competitività sul mercato;
- Servizi a supporto delle imprese – creazione di una rete stabile di operatori economici dei settori dell’artigianato e dell’agro-alimentare, da costruirsi attraverso una forte animazione territoriale e progettazione partecipata. Essa dovrà costituire il nocciolo duro dei produttori che condividano una visione complessiva dello sviluppo legata al “fare sistema” nel territorio. La rete sarà supportata attraverso la progettazione di programmi appositi di sviluppo (qualità, organizzazione, marketing, ecc.), accompagnata nella partecipazione a sistemi organizzativi, azioni di promozione e commercializzazione, e assistita tecnicamente nei primi due anni dalla sua costituzione. Nell’ambito della dotazione di strumenti di sviluppo e promo-commercializzazione, si prevede la realizzazione di un Portale web Territoriale e uno spazio web di marketplace ed e-procurement per le imprese e le loro produzioni.
Articolo 4
Quadro programmatico dell’accordo
Le risorse finanziarie a disposizione per l’attuazione degli interventi ricompresi nell’Accordo, a valere sul “Fondo per lo sviluppo e la competitività”, nel quale sono confluite le risorse di cui all’art. 5 comma 1 della Legge Regionale n. 5 del 28/12/2009, di cui al Capitolo SC01.0628 (U.P.B. S01.03.010) e sono pari a euro 3.000.000,00 e trovano secondo l’articolazione delle annualità prevista nel quadro finanziario dell’Allegato B.
Finanziamento complessivo | Fonte di Finanziamento | ||
R.A.S. "Fondo per lo sviluppo e la competitività" | |||
2013 | 2014 | 2015 | |
€ 3.000.000,00 | 546.142,50 | 1.235.662,50 | 1.218.195,00 |
La Regione si impegna, inoltre, a verificare la possibilità di utilizzare, coerentemente con le regole comunitarie, ulteriori risorse sia di fonte comunitaria che regionale che dovessero rendersi necessarie per il raggiungimento dei risultati previsti dal Progetto “CAMPIDANO INNOV-AZIONI – Acqua Energia e Competitività” (anche rinvenienti dal precedente periodo di programmazione comunitaria, o da reperire nella nuova programmazione 2014-2020).
Articolo 5
Piano finanziario degli interventi
A fronte dello stanziamento complessivo per la realizzazione delle finalità dell’Accordo e riportato nella tabella precedente, pari a € 3.000.000,00, sono previsti i seguenti interventi, così come descritti nelle schede (allegato A da 1 a 4) e secondo le ripartizioni riportate nell’allegato B, allegate al presente Accordo:
1. Realizzazione di una condotta idrica di adduzione a servizio dell’area per le attività produttive lungo il corridoio della SS 131 € 1.292.650,00
2. Isola Energetica del Campidano € 60.000,00
3. Centro servizi per lo sviluppo del territorio € 1.298.000,00
4. Servizi a supporto delle imprese € 349.350,00
Articolo 6
Struttura di indirizzo e governance dell’Accordo
Ai fini del controllo dell’operatività dell’Accordo è costituita, presso l’Assessorato della Programmazione, una struttura consultiva di indirizzo e governance dell’Accordo, composta dai sottoscrittori del presente Accordo o loro delegati con il supporto del Responsabile dell’Accordo, Centro Regionale di Programmazione, e dell’Assessorato dell’Industria centro unico di responsabilità amministrativa (UCRA) e responsabile per l’attivazione del Gruppo Tecnico Regionale di supporto all’attuazione del progetto.
La struttura di indirizzo e governance dell’Accordo, in particolare:
- individua gli ostacoli di fatto e di diritto che si frappongono all’attuazione dell’Accordo di Programma, proponendo le soluzioni idonee alla loro rimozione;
- vigila sulla tempestiva e corretta attuazione dell’Accordo di Programma;
- esprime le proprie valutazioni sul rapporto attuativo inviato trimestralmente dal soggetto responsabile dell’attuazione degli interventi, procedendo all’aggiornamento del cronoprogramma e assumendo ogni iniziativa utile al superamento delle eventuali criticità;
- valuta l’opportunità di eventuali modifiche del Programma e di variazione degli interventi previsti nello stesso, formulate in base a motivate e specifiche esigenze funzionali;
- valuta l’opportunità e le modalità per garantire la massima partecipazione e condivisione della popolazione interessata e più in generale delle parti economiche e sociali alla programmazione e attuazione degli interventi di cui al presente accordo;
Articolo 7
Impegni dei soggetti sottoscrittori dell’Accordo
La Regione Autonoma della Sardegna, la Provincia di Cagliari, l’Unione dei Comuni Basso Campidano, l’Unione dei Comuni I Nuraghi di Monte Idda e Fanaris, il Comune di Monastir e il Comune di Uta, in considerazione della rilevanza degli interessi pubblici coinvolti, si impegnano a promuovere armonica e reciproca collaborazione ispirata ai principi costituzionali di leale cooperazione nell’esecuzione dell’Accordo di programma per la migliore realizzazione, da parte del soggetto responsabile dell’attuazione degli interventi, degli obiettivi in esso indicati.
La Regione Autonoma della Sardegna, la Provincia di Cagliari, l’Unione dei Comuni Basso Campidano, l’Unione dei Comuni I Nuraghi di Monte Idda e Fanaris, il Comune di Monastir e il Comune di Uta, si impegnano a supportare con ogni idoneo mezzo il soggetto responsabile dell’attuazione degli interventi e il Responsabile dell’Accordo, nonché a garantire, se necessaria, l’individuazione all’interno del proprio personale di adeguate professionalità tecniche da mettere a disposizione per la costituzione del Comitato Esecutivo di Coordinamento, così come previsto nel Protocollo di Intesa sottoscritto il 28.10.2013 tra il Comune di Monastir, l’Unione dei Comuni del Basso Campidano, l’Unione dei Comuni I Nuraghi di Monte Idda e Fanaris, il Comune di Uta e l’Unione Interprovinciale degli Artigiani di Cagliari, Carbonia Iglesias e Medio Campidano (Confartigianato Cagliari).
La Regione Autonoma della Sardegna, attraverso l’Assessorato dell’Industria, con il supporto del Centro Regionale di Programmazione, si impegna a costituire uno specifico Gruppo Tecnico di supporto al soggetto responsabile dell’attuazione degli interventi e al relativo Comitato Esecutivo di Coordinamento del Progetto per l’attuazione del presente Accordo, di cui al successivo art. 9.
L’ammontare del finanziamento deve intendersi come un importo di massima, che sarà definito una volta che saranno presentate le progettazioni.
L’Assessorato della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio provvederà a trasferire dal Capitolo SC01.0628 (U.P.B. S01.03.010) a valere sul bilancio 2013-2015, sui capitoli di nuova istituzione, con le modalità previste dall’art. 9 L.R. 13/2013 e secondo l’articolazione delle annualità prevista nel quadro finanziario dell’Allegato B, e così complessivamente per l’importo di € 3.000.000,00, fatto salvo il rispetto dei plafond di impegni e di spesa in capo all’Assessorato dell’Industria.
Il Centro Regionale di Programmazione, in qualità di soggetto responsabile dell’Accordo si impegna a rappresentare in modo unitario gli interessi dei soggetti sottoscrittori e a verificare le disponibilità finanziarie necessarie per l’attuazione del presente Accordo, in coerenza con quanto previsto per la spesa dei fondi della programmazione comunitaria e unitaria 2007-2013, coordinando e sostenendo il processo complessivo di realizzazione del progetto.
L’Assessorato dell’Industria, in qualità di centro unico di responsabilità amministrativa del progetto (UCRA) per l’attuazione del progetto e soggetto delegante, oltre che responsabile per l’attivazione del Gruppo Tecnico Regionale di supporto all’attuazione del progetto, trasferirà le somme oggetto del presente Accordo a favore dei Soggetti Attuatori degli interventi, secondo le modalità previste nei provvedimenti di delega e/o di convenzione attuativa, imputando il finanziamento degli interventi sui fondi dei Capitoli di nuova istituzione.
Il Centro Regionale di Programmazione, si impegna altresì, ad attivare tutti gli strumenti necessari a garantire l’ottimale conseguimento degli obiettivi del presente Accordo, secondo le indicazioni della struttura di indirizzo e Governance dell’Accordo, di cui al precedente art. 6.
La Regione Autonoma della Sardegna, la Provincia di Cagliari, l’Unione dei Comuni Basso Campidano, l’Unione dei Comuni I Nuraghi di Monte Idda e Fanaris, il Comune di Monastir e il Comune di Uta, si impegnano a coordinare le proprie iniziative con le attività previste nel presente Accordo, sottoponendole preventivamente alla valutazione della struttura di indirizzo e governance dell’Accordo di cui al precedente art. 6.
Tutte le parti si obbligano ad attivarsi per il raggiungimento degli obiettivi del presente Accordo.
Articolo 8
Individuazione, Impegni e obblighi dei soggetti responsabili dell’attuazione degli interventi
Il soggetto responsabile dell’attuazione degli interventi ricompresi nel presente Accordo di programma è il Comune di Monastir, individuato anche nelle singole schede intervento (Allegato A da 1 a 4) e nel Quadro finanziario (Allegato B) allegati al presente Accordo.
Il soggetto responsabile dell’attuazione degli interventi si impegna ad assumere tutti i provvedimenti amministrativi di propria competenza, nel rispetto della vigente normativa, dei provvedimenti di delega e/o
convenzione attuativa, oltre che a concludere la realizzazione degli interventi secondo l’articolazione temporale riportata nelle schede intervento allegate.
Il soggetto responsabile dell’attuazione degli interventi si impegna inoltre, così come che previsto nel Protocollo di Intesa sottoscritto il 28.10.2013 tra il Comune di Monastir, l’Unione dei Comuni del Basso Campidano, l’Unione dei Comuni I Nuraghi di Monte Idda e Fanaris, il Comune di Uta e l’Unione Interprovinciale degli Artigiani di Cagliari, Carbonia Iglesias e Medio Campidano (Confartigianato Cagliari), per la costituzione di un Comitato Esecutivo di Coordinamento per coordinare e monitorare l’attuazione degli interventi in raccordo con gli uffici regionali del Centro Regionale di Programmazione e dell’Assessorato dell’Industria, in particolare relativamente all’erogazione presso il Centro servizi per lo sviluppo del territorio, la cui ristrutturazione fisica è a cura del Comune di Monastir; dei servizi dedicati alle imprese, così come descritto nelle schede intervento allegate al presente Accordo.
Il soggetto responsabile dell’attuazione degli interventi è tenuto a trasmettere al Centro Regionale di Programmazione con cadenza trimestrale (al 31 marzo, al 30 giugno, al 30 settembre e al 31 dicembre di ogni anno), i dati di monitoraggio finanziario, procedurale e fisico.
Il soggetto responsabile dell’attuazione degli interventi è tenuto altresì al rispetto dei seguenti obblighi, secondo quanto previsto nei provvedimenti di delega e di convenzione attuativa:
- nominare un referente tecnico per la costituzione di un Comitato Esecutivo di Coordinamento, insieme agli altri soggetti sottoscrittore al fine di gestire in modo coordinato l’attuazione degli interventi previsti nel presente Accordo;
- presentare al Centro di Responsabilità, Assessorato dell’Industria, le certificazioni relative a tutte le spese effettuate con riferimento agli impegni giuridicamente vincolanti assunti;
- consentire l’espletamento, da parte del Centro di Responsabilità e dell’Assessorato dell’Industria, di tutti i controlli, gli accertamenti tecnici e amministrativi ritenuti necessari o opportuni in corso di realizzazione delle opere;
- rispettare la normativa vigente in materia di appalti pubblici e le disposizioni contenute nella normativa di settore;
- rispettare la normativa vigente in materia di Valutazione di incidenza e di Valutazione di impatto Ambientale;
- garantire in tutte le fasi di attuazione il rispetto degli obiettivi orizzontali dello sviluppo sostenibile e di pari opportunità tra donne e uomini e di non discriminazione, in base agli artt. 16 e 17 del Reg. (Ce) 1083/2006;
Articolo 9
Gruppo Tecnico Regionale di supporto ai soggetti responsabili dell’attuazione degli interventi
La complessità del Progetto, per quanto concerne la realizzazione degli interventi ricompresi nel presente Accordo, impone il coinvolgimento di una molteplicità di soggetti e procedure tecnico-amministrative che richiedono la costituzione di uno specifico Gruppo Tecnico Regionale di Supporto al soggetto responsabile dell’attuazione degli interventi e al relativo Comitato Esecutivo di Coordinamento, previsto in attuazione del Protocollo di Intesa sottoscritto il 28.10.2013 tra il Comune di Monastir, l’Unione dei Comuni del Basso Campidano, l’Unione dei Comuni I Nuraghi di Monte Idda e Fanaris, il Comune di Uta e l’Unione Interprovinciale degli Artigiani di Cagliari, Carbonia Iglesias e Medio Campidano (Confartigianato Cagliari). Il Comitato Esecutivo di Coordinamento ha il compito di coordinare e monitorare l’attuazione degli interventi in raccordo con gli uffici regionali del Centro Regionale di Programmazione e dell’Assessorato dell’Industria, in particolare relativamente all’erogazione presso il Centro servizi per lo sviluppo del territorio, la cui ristrutturazione fisica è a cura del Comune di Monastir; dei servizi dedicati alle imprese, così come descritto nelle schede intervento allegate al presente Accordo
Il Gruppo Tecnico Regionale è costituito presso l’Assessorato dell’Industria e coinvolge il suo personale oltre che quello del Centro Regionale di Programmazione, ed è integrato di volta in volta da personale di altre Direzioni Generali dell’Amministrazione Regionale, da esperti delle società in house della Regione Sardegna, in relazione ai temi in discussione e alle criticità che dovessero presentarsi.
Articolo 10
Modalità di trasferimento delle risorse
La procedura di trasferimento delle risorse a carico del “Fondo per lo sviluppo e la competitività”, nel quale sono confluite le risorse di cui all’art. 5 L.R. 5/2009, di cui al Capitolo SC01.0628 (U.P.B. S01.03.010) è a cura dell’Assessorato della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio, mentre l’Assessorato dell’Industria provvederà a disporre il trasferimento delle risorse secondo le modalità previste nell’art. 7. I trasferimenti dal fondo sono effettuati secondo le modalità stabilite dalle norme vigenti. L’Assessorato dell’Industria, oltre che assumere gli impegni di spesa ed emettere i provvedimenti di delega e/o di convenzione attuativa nei confronti del soggetto attuatore degli interventi, provvederà a disporre il trasferimento delle risorse.
Articolo 11
Ulteriori interventi
Qualora si rendesse necessario adottare atti aggiuntivi e rimodulazioni per definire eventuali ulteriori iniziative coerenti con le finalità dell'Accordo, finalizzando a tal fine gli ulteriori fondi statali, regionali, comunitari e privati che si rendessero disponibili, tenuto conto degli esiti del monitoraggio, verranno adottate le medesime procedure previste per il presente Accordo.
Articolo 12
Sanzioni per inadempimento
Il responsabile dell’accordo, qualora accerti inadempienze a carico del soggetto attuatore o degli altri firmatari dell’Accordo, provvede a:
− contestare l’inadempienza, a mezzo lettera raccomandata con ricevuta di ritorno, con formale diffida ad adempiere entro un congruo termine;
− disporre, decorso infruttuosamente il predetto termine, gli interventi necessari, anche di carattere sostitutivo;
− dichiarare l’eventuale decadenza dell’intervento.
A seguito dell’eventuale dichiarazione di decadenza dell’intervento, l’Assessorato dell’Industria, ai sensi dell’art. 8 della L. n. 241/90 e s.m.i., comunica al soggetto attuatore l’avvio del procedimento di revoca del provvedimento di cui al precedente art. 7.
Saranno a carico del soggetto inadempiente, per le attività oggetto della contestazione, le spese sostenute dalle parti per progetti, studi e attività svolte fino a quel momento.
Articolo 13
Procedimenti di conciliazione o definizione dei conflitti
Il Soggetto responsabile dell’Accordo di cui all’art. 7, in caso di contrasti in ordine all’interpretazione o all’esecuzione delle obbligazioni previste nell’Accordo medesimo, su istanza di uno dei soggetti interessati dalla controversia, del responsabile d’intervento o anche d’ufficio, invita le parti interessate a rappresentare le rispettive posizioni per l’esperimento di un tentativo di conciliazione.
Qualora si raggiunga un’intesa idonea a comporre il conflitto, si redige processo verbale nel quale sono riportati i termini della conciliazione. La sottoscrizione del verbale impegna le parti all’osservanza dell’accordo raggiunto.
Qualora le controversie permangono, la questione viene rimessa alla struttura di indirizzo e governance di cui all’articolo 6.
Articolo 14
Sottoscrizione, effetti e durata
Il presente Accordo sarà sottoscritto dai legali rappresentanti dei soggetti interessati, approvato con decreto del Presidente della Regione Sardegna e pubblicato sul sito istituzionale xxx.xxxxxxx.xxxxxxxx.xx e, in estratto, sul BURAS.
Con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione del decreto del Presidente della Giunta con il quale si dà esecutività al presente Accordo, le Parti si impegnano, ciascuna nei limiti sopra indicati, a dare attuazione agli interventi concordati.
La durata del presente Accordo di programma è stabilita in 36 mesi, entro i quali dovranno essere raggiunti gli obiettivi previsti e completati gli interventi.
AI presente Accordo di programma si allegano i seguenti documenti, che costituiscono parte integrante e sostanziale dello stesso: Allegato A) Xxxxxx intervento da 1 A 4; Allegato B) Quadro finanziario
Xxxxx, approvato e sottoscritto.
Regione Autonoma della Sardegna Presidente
Xxx Xxxxxxxxxxx
Regione Autonoma della Sardegna Assessore Programmazione, Bilancio, Credito e
Assetto del Territorio Xxxxxxxxxx Xxxxx
Regione Autonoma della Sardegna Assessore dell’Industria
Xxxxxxx Xxxxxx Xxxxx
Provincia di Cagliari Commissario Xxxxxx Xxxxx
Unione dei Comuni del Basso Campidano Presidente
Xxxxxxx Xxxxx
Unione dei Comuni I Nuraghi di Monte Idda e Fanaris Presidente
Xxxxxxxxx Xxxxx
Comune di Monastir Sindaco
Xxxxxxx Xxxxx
Comune di Uta Sindaco Xxxxxxxx Xxxxx
ALLEGATO A
SCHEDA INTERVENTO CRP20_1
A. TITOLO
Realizzazione di una condotta idrica di adduzione a servizio dell’area per le attività produttive lungo il corridoio della SS 131
B. OBIETTIVO
L’obiettivo prioritario è colmare la carenza infrastrutturale relativa all’approvvigionamento idrico nel- l’area per le attività produttive dove sono localizzate diverse imprese dell’agroalimentare e dell’arti- gianato. Si tratta di un’ opera di ammodernamento e di potenziamento funzionale che favorirà l’in - sediamento di nuove unità produttive e migliorerà l’efficienza di quelle esistenti.
C. STRATEGIA
L’infrastrutturazione dell’area per le attività produttive si inquadra nell’ottica di porre in corretta relazione il sistema territoriale del Comune di Monastir con i comuni contermini e con l’area metropolitana di Cagliari. Da un punto di vista strategico si vuole in particolare:
- potenziare le attività artigianali e del comparto agroalimentare in termini di competitività;
- favorire l’insediamento di nuove unità produttive nel settore artigianale e commerciale;
- incrementare la capacità attrattiva dell’area per le attività produttive lungo la S.S. 131;
- consentire la delocalizzazione di attività produttive incompatibili con il centro abitato;
- ridurre il consumo del territorio, evitando la duplicazione ed il sotto-utilizzo di aree produttive e realizzando economie di scala nella gestione delle infrastrutture e dei servizi.
Progetti esistenti
L’intervento è stato già inserito in un progetto preliminare, denominato “Realizzazione della rete idrica della zona industriale a sud del centro abitato”, approvato dal Comune di Monastir con delibera di G.M. n. 126 del 01.09.2006. Tale progetto è stato recepito dall’ATO il quale ha espresso parere tecnico favorevole così come da nota prot. gAO/A 13049 / X314/ 21-6/ 1 del gestore del servizio idrico integrato e acquisita al protocollo comunale n. 10486 del 18.12.2007. Il progetto sarà revisionato e aggiornato.
D. DESCRIZIONE INTERVENTO
L’intervento infrastrutturale consiste nella realizzazione della dorsale principale dell’impianto di adduzione idrica per l’intera area ad uso degli insediamenti produttivi, che sia in grado di soddisfare il fabbisogno di acqua potabile per le attività presenti ed in previsione dell’insediamento di nuove unità produttive, anche in considerazione delle reali potenzialità dell’area.
1/3
L’approvvigionamento idrico avverrà tramite il prelievo da una linea di alimentazione esistente. Il punto di prelievo è stato individuato in un serbatoio esistente in località “Gutturu Columbus”. Da quel punto, in gestione all’Autorità d’ambito per il Servizio Idrico Integrato, si svilupperà la nuova condotta idrica che interesserà la zona industriale a sud del centro abitato. Il diametro della tubazione sarà variabile in funzione della portata determinata sulle base del fabbisogno. I punti estremi della condotta sono rappresentati dal serbatoio esistente e da un pozzetto di ispezione ubicato in prossimità della Scuola Militare Agenti di Custodia.
E. MODALITÀ DI GESTIONE E SOGGETTI COINVOLTI
L’opera sarà gestita dall’Autorità d’ambito per il Servizio Idrico Integrato.
F. COERENZA PROGRAMMATICA
L’intervento trova una sua coerenza programmatica con il POR FESR Sardegna 2007-2013. E’ coerente in particolare con l’asse IV “Ambiente, attrattività naturale, culturale e turismo” e l’obiettivo specifico del Qsn 3.2.1 “Accrescere la capacità di offerta, la qualità e l’efficienza del servizio idrico, e rafforzare la difesa del suolo e la prevenzione dei rischi naturali”.
X. PROPONENTE
Comune di Monastir
H. ATTUATORE
Comune di Monastir
I. DESTINATARI
L’intervento è rivolto alle imprese dell’agroalimentare e dell’artigianato operanti nell’area per le attività produttive situata lungo la strada statale 131.
J. ASSESSORATO REGIONALE COMPETENTE
Assessorato dell’Industria - Servizio rapporti con le società partecipate e in house e infrastrutturazioni aree industriali
K. QUADRO ECONOMICO
Costo complessivo intervento € 1.292.650,00, di cui € 129.265,00 annualità 2013, € 581.692,50
annualità 2014 e € 581.692,50 annualità 2015
L. CRONOPROGRAMMA
FASI | DURATA (mesi) |
Progettazione | 4 |
Procedura di gara | 4 |
realizzazione intervento | 8 |
data prevista conclusione/collaudo | APRILE 2015 |
Totale | 16 |
ALLEGATO A
SCHEDA INTERVENTO CRP20_2
A. TITOLO
Isola Energetica del Campidano
B. OBIETTIVO
Riduzione delle bollette elettriche puntando su nuove tecnologie che possano consentire di interve- nire in maniera efficace sui costi di trasporto dell’energia, sul risparmio energetico e sull’uso effi- ciente dell’energia.
C. STRATEGIA
Il progetto prevede la creazione di un “isola energetica”, che coinvolga le Amministrazioni e le aziende presenti nella Zona Industriale le di Monastir e nelle sedi dei principali punti di consumo e di produzione presenti nel territorio dell’Unione del Basso Campidano e dell’Unione dei Comuni “I Nuraghi di Monte Idda e Fanaris” e del Comune di Uta, realizzando sul territorio dei sistemi a stella dove i punti di produzione e consumo si riconoscano, possano dialogare tra di loro e interagire per un’autoregolazione del proprio fabbisogno energetico.
Tutto questo è ottenuto con l’utilizzo di contatori e dispositivi intelligenti (Smart Meter e Smart Device) necessari per implementare una GRID a stella in grado di veicolare l’energia in funzione degli indicatori di qualità del servizio, stabilità della rete ed economie di scala; questo permetterà di creare una banca dati che risulterà fondamentale nei processi di pianificazione degli acquisti di energia per l’isola energetica e nell’implementazione di un modello di pianificazione energetica basata sulla generazione distribuita.
Il modello di “governance” dell’energia che dovrà essere sviluppato per la gestione dell’isola energetica necessita che quest’ultima sia basata sulle microgrid e sulla Virtual Power Plant.
Le microgrid sono le sottoreti fisiche che costituiscono l’isola energetica all’interno delle quali, con l’ausilio dei sistemi di monitoraggio a controllo centralizzato, applicati ai centri di produzione ed ai punti di consumo, si mantiene in equilibrio il sistema domanda-offerta.
La Virtual Power Plant racchiude in se l’insieme delle microgrid e ne gestiste l’interazione al fine di ottenere un bilancio energetico, in termini di domanda/offerta, che sia il più possibile prossimo al pareggio.
L’infrastruttura implementata consentirà agli utenti di controllare in tempo reale i propri consumi con un elevato livello di dettaglio; ulteriori servizi di web community permetteranno la condivisione e lo scambio di buone prassi in materia di risparmio energetico.
1/3
D. DESCRIZIONE INTERVENTO
Tre ambiti di intervento:
- Piano normativo: per una applicazione delle normative europee sulla diffusione delle Smart Grid;
- Piano tecnologico: per la realizzazione su un piano fisico della microgrid e su un piano ge- stionale di una Virtual Power Plant;
- Piano interattivo: per un ruolo attivo degli stakeholders locali sulla propria gestione dei con- sumi, l’interfaccia utente;
Gli interventi si possono riassumere nelle seguenti attività:
- Individuazione dei punti di consumo e di produzione da collegare al sistema
- Fase di registrazione del sistema
- Simulazione di scambi nel sistema e di interfaccia con la rete
- Implementazione dei punti monitorati e sviluppo interfaccia
E. MODALITÀ DI GESTIONE E SOGGETTI COINVOLTI
Individuazione del partner tecnologico, attraverso procedure di evidenza pubblica che fornirà il know how e la tecnologia necessaria e coinvolgimento delle amministrazioni comunali e delle attività produttive più rappresentative.
Il numero di soggetti coinvolti presumibilmente sono:
- 4 punti di consumo per ciascuna amministrazione comunale coinvolta (scuole, Municipio, teatri, piscine, ludoteche, centri sociali);
- 4 punti di consumo più significativi per ciascun area produttiva dell’Unione;
- 7 punti di produzione scelti tra diversi impianti di energia disponibile sul territorio e in funzione della potenza e della localizzazione
In totale la microgrid realizzata coprirà un’area di circa 850 kmq, una popolazione di 48.000 ab, un fabbisogno di energia elettrica stimato di circa 162 GWh/a e gestirà una rete di 95 punti collegati tra di loro.
F. COERENZA PROGRAMMATICA
L’intervento trova una sua coerenza programmatica con il POR FESR Sardegna 2007-2013. E’ coerente con l’obiettivo Globale dell’asse III “Promuovere le opportunità di sviluppo sostenibile at- traverso l’attivazione di filiere produttive collegate all’aumento della quota di energia da fonti rinno- vabili e al risparmio energetico”, in particolare l’intervento risulta coerente con gli obiettivi specifici
3.1.1. “Aumentare la produzione di energia da RES anche attraverso la promozione della produzio- ne diffusa dell’energia” e 3.1.2. “Promuovere il risparmio, la riduzione dell’intensità e l’efficienza energetica”.
X. PROPONENTE
Comune di Monastir
H. ATTUATORE
Comune di Monastir
I. DESTINATARI
Amministrazioni comunali, siti produttivi del territorio nei comuni di Monastir, Numaminis, San Spe- rate, Samatzai, Ussana, Villasor, Decimoputzu, Siliqua, Vallermosa, Villaspeciosa, Uta.
J. ASSESSORATO REGIONALE COMPETENTE
Assessorato dell’Industria – Servizio Energia
K. QUADRO ECONOMICO
Costo complessivo intervento € 60.000,00 interamente nell’annualità 2013
L. CRONOPROGRAMMA
MESE | |||||||||||||
Fasi | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | |
1 | Fase di progettazione | ||||||||||||
2 | Procedura di gara | ||||||||||||
3 | Fase di realizzazione intervento | ||||||||||||
4 | Data prevista conclusione / Collaudo | ||||||||||||
Tempo totale |
ALLEGATO A
SCHEDA INTERVENTO CRP20_3
A. TITOLO
Centro servizi per lo sviluppo del territorio
B. OBIETTIVO
Dotare il territorio di una struttura polivalente, ad oggi assente, al fine di promuovere lo sviluppo del settore dell’artigianato e dell’agroalimentare attraverso azioni di sostegno all’attività di impresa e at- traverso l’attuazione ed il coordinamento di un “sistema territoriale” di mutuo sostegno tra operatori economici del settore al fine di accrescere la qualità delle produzioni, la qualità del lavoro degli ad- detti, la competitività sul mercato.
C. STRATEGIA
Mettere in atto una serie di interventi finalizzati alle attività di promozione e di sviluppo che consisteranno, in primo luogo, nella erogazione di servizi di supporto diretto alle imprese. Tali interventi si articoleranno in due principali azioni di sistema: la prima avrà la funzione di avviare nel “centro funzionale per lo sviluppo del territorio” iniziative per uno start-up efficace della struttura, la seconda consisterà nell’attuare una molteplicità di iniziative, come descritte nell’azione della “mappa interattiva territoriale”, a sostegno delle attività produttive del territorio nei Comuni di Monastir, Numaminis, San Sperate, Samatzai, Ussana, Villasor, Decimoputzu, Siliqua, Vallermosa, Villaspeciosa, Uta.
Tutti gli interventi saranno mirati all’ottimizzazione organizzativa e gestionale, all’innovazione tecnologica, al miglioramento qualitativo dei prodotti ed al loro collocamento sul mercato, alla specializzazione produttiva.
D. DESCRIZIONE INTERVENTO
L’intervento consisterà nella realizzazione di una struttura destinata ad ospitare le attività sopra descritte attraverso il riadattamento del fabbricato di proprietà comunale ex E.S.M.A.S sito nella Xxx Xxxxxx xxx Xxxxxx xx Xxxxxxxx. Xx tratta di un edificio ad un piano con un sistema di copertura a falde inclinate su pianta a L, inserito in un ampio lotto da sistemare a verde.
L'edificio necessita di interventi di manutenzione straordinaria e di consolidamento statico, poiché sono rilevabili segni di dissesto strutturale. Nel complesso l’intervento edilizio sarà volto a:
- Rimodulare la distribuzione degli spazi interni sulla base delle nuove esigenze; Conferire una conformazione architettonica coerente con la nuova funzione;
Migliorare le prestazioni energetiche dell’edificio e quindi il confort abitativo;
1/3
- Adeguare gli impianti tecnologici alle normative vigenti;
- Realizzare ulteriori impianti tecnologici (reti telematiche etc...)
- Completare gli spazi esterni e le pertinenze
I lavori consisteranno in modifiche planimetriche e volumetriche per realizzare una sala conferenze, sale per esposizioni, aule per la formazione professionale, locale da adibire a sportello per le imprese.
E. MODALITÀ DI GESTIONE E SOGGETTI COINVOLTI
La struttura dopo i lavori di ristrutturazione verrà gestita dal Comune di Monastir che coordinerà le azioni programmate in accordo con le Unioni di Comuni del Basso Campidano e Nuraghi di Monte Idda e Fanaris insieme al Comune di Uta di cui al progetto “servizi a supporto delle imprese” secondo quanto previsto con delibera del C.A. n. 23 del 10.10.2012 avente ad oggetto “condivisione delle finalità e degli obbiettivi condivisi nello studio di fattibilità” e come previsto nel protocollo di intesa sottoscritto il 28.10.2013.
Il Comune di Monastir, con delibera della G.C. n. 47 del 20.4.2012, ha formalizzato un accordo preliminare di cooperazione con la Confartigianato della Provincia di Cagliari finalizzato alla gestione congiunta della struttura del “centro servizi per lo sviluppo del territorio”.
Negli stessi locali verranno ospitate le iniziative previste e descritte nello studio di fattibilità che costituiranno la fase di start-up della struttura.
Il centro funzionale attiverà inoltre forme di collaborazione con gli altri portatori di interesse locali tra cui Provincia, GAL, CSL, Enti e le Agenzie della Regione Autonoma della Sardegna.
F. COERENZA PROGRAMMATICA
L’intervento è attuabili ai sensi della L.R. n. 5/2009, art. 5. “Programma di interventi di infrastrutturazione e servizi correlati allo sviluppo delle attività produttive”, e sono coerenti con il PRS (Piano Regionale di Sviluppo) 2009-2014.
Al fine di evidenziare la coerenza degli interventi in oggetto con gli indirizzi della programmazione si richiamano di seguito le strategie del PRS:
- S6.4 Più capacità competitiva per le imprese;
- S4.4 Monitorare e ridurre ai minimi standard sostenibili l’impatto ambientale di attività, produzioni e servizi;
- S6.6 Favorire la cooperazione e l’integrazione fra le imprese regionali;
- S6.8 Sostenere logiche di sviluppo settoriale coerenti con le vocazioni territoriali dell’isola e orientate all’integrazione produttiva;
L’intervento trova una sua coerenza programmatica con il POR FESR Sardegna 2007-2013. In particolare è coerente con l’obiettivo operativo 6.2.2 “Sostenere i processi di crescita e innovazione del sistema delle imprese, con particolare riferimento alle PMI, favorendo, inoltre, le agglomerazioni e le interconnessioni produttive di filiera”. L’intervento risulta coerente anche con l’Obiettivo operativo 6.3 “Migliorare la capacità del sistema produttivo di internazionalizzazione
delle PMI” e con la relativa Linea di attività 6.3.1 “Realizzazione di programmi di marketing rivolti ad aree e settori produttivi collegati agli interventi del presente asse”.
X. PROPONENTE
Comune di Monastir
H. ATTUATORE
Comune di Monastir
I. DESTINATARI
L’intervento è rivolto in primo luogo alle imprese dell’agroalimentare e dell’artigianato operanti sul territorio del Comune di Monastir, dell’Unione dei Comuni del Basso Campidano e dell’Unione dei Comuni “I Nuraghi di Monte Idda e Fanaris” ma coinvolge ai diversi livelli tutti i soggetti sociali ed economici.
J. ASSESSORATO REGIONALE COMPETENTE
Assessorato dell’Industria - Servizio rapporti con le società partecipate e in house e infrastruttura- zioni aree industriali
K. QUADRO ECONOMICO
Costo complessivo intervento € 1.298.000,00, di cui € 129.800,00 annualità 2013, € 584.100,00
annualità 2014 e € 584.100,00 annualità 2015
L. CRONOPROGRAMMA
FASI | DURATA (mesi) |
Progettazione | 3 |
Procedura di gara | 3 |
realizzazione intervento | 12 |
data prevista conclusione/collaudo | GIUGNO 2015 |
Totale | 18 |
ALLEGATO A
SCHEDA INTERVENTO CRP20_4
A. TITOLO
Servizi a supporto delle imprese
B. OBIETTIVO
Migliorare la competitività delle imprese artigianali e dell’agroalimentare delle aree interessate, at- traverso il potenziamento dei servizi alle imprese ed il miglioramento dell’accessibilità a tali servizi da parte delle imprese coinvolte.
C. STRATEGIA
Creare una rete di relazioni durevoli tra competenze, risorse, imprese, Enti locali e realtà associati- ve per porre in atto un’azione coordinata di promozione e sostegno al tessuto produttivo del territo- rio.
Sviluppare azioni di marketing territoriale e formazione professionale per non perdere i saperi, le conoscenze e i valori propri dell’identità locale in quanto essi sono il fondamento per le attività pro- duttive dell’agroalimentare e dell’artigianato, per la riconoscibilità e attrattività del territorio e per consentire il rifiorire di mestieri economicamente rilevanti e consolidare le attività esistenti.
Infine il progetto si propone di implementare la pianificazione aziendale, la promozione e la com - mercializzazione delle produzioni anche attraverso i nuovi sistemi tecnologici offerti dalla rete tele- matica.
Sulla base dell’Analisi territoriale, è stato possibile focalizzare alcune delle problematiche più im- portanti per il territorio oggetto dell’azione.
A fronte di una elevata dinamicità del settore produttivo, si riscontra una non adeguata organizza - zione dell’offerta (anche per la frammentazione della produzione) e la carenza di diversi servizi di supporto ai settori produttivi.
La problematica è trasversale ma essendo principali le attività produttive della produzione e trasfor- mazione agricola, così come quelle delle PMI dell’artigianato legato in buona misura all’edilizia, si ritiene prioritario un intervento a supporto di questi due settori ed, in generale, delle attività manifat- turiere artigiane.
In un secondo momento verrà favorito l’ingresso nel progetto degli operatori del turismo e della ri - cettività che ben si integrano con le altre produzioni locali.
Per dettagliare la strategia e le azioni di intervento si è partiti, seguendo i dettami della metodologia PCM suggerita anche dall’Unione europea, dall’individuazione dei problemi, intesi come situazioni negative attuali.
1/6
Dai problemi si è passati a definire gli obiettivi, intesi come situazioni positive future.
Problemi
- Le imprese non riescono ad ottimizzare i costi di produzione, che rimangono elevati.
- Il prodotto non è sempre remunerativo sul mercato.
- Non esistono le competenze per un continuo aggiornamento sulla domanda.
- L’innovazione tecnologica non è adeguatamente sfruttata.
- Lotti delle aree artigianali liberi.
Obiettivi
- Le imprese riescono ad ottimizzare i costi di produzione, che sono ridotti.
- Il prodotto è maggiormente remunerativo sul mercato.
- È fruibile un continuo aggiornamento sulla domanda.
- L’innovazione tecnologica è ben utilizzata.
- Lotti delle are artigianali maggiormente occupati.
Le esigenze delle imprese
Nella fase di definizione dell’idea progettuale si è cercato di incrociare le chiare informazioni prove- nienti dall’analisi desk riguardanti la realtà economica ed i problemi con il pensiero degli imprendi- tori.
Si è pertanto effettuata una verifica a campione che, per le imprese dell’artigianato e dell’agroali- mentare, chiarisce le principali esigenze ed altre informazioni che confermano la necessità di inter- venire con un progetto come quello che si sta presentando.
E’ stato analizzato un campione di aziende del territorio che operano nel settore dell’agroalimenta- re (produzione e trasformazione) e dell’artigianato.
Gli ambiti nei quali le imprese mostrano di avere bisogno di un intervento sono soprattutto quelli le- gati alla promozione e pubblicità ed alla conoscenza del mercato senza tralasciare esigenze di so - stegno nell’ambito della formazione, logistica ed innovazione e ricerca.
Per quanto riguarda le imprese dell’agroalimentare, gli ambiti con più richieste d’intervento sono Conoscenza del mercato e Innovazione e ricerca. In relazione alle imprese dell’artigianato sono la Promozione/Pubblicità e Logistica/trasporti.
Appare evidente che nella fase di progettazione di dettaglio e di costruzione partecipata degli stru - menti occorrerà tenere conto delle differenti esigenze delle imprese per settore, ma anche delle analogie e necessità comuni.
Le imprese mostrano disponibilità ad essere coinvolte ed a far parte di progetti/processi di costru - zione partecipata di servizi a loro supporto.
Per quanto riguarda la dimestichezza degli imprenditori con il mezzo informatico è emerso un uti- lizzo quasi quotidiano del computer.
Anche questa è un’informazione da sviluppare in fase progettuale, per di più se si considera che le imprese che usano raramente il computer appartengono al settore dell’agroalimentare.
D. DESCRIZIONE INTERVENTO
Le azioni di sostegno consisteranno nell’affiancamento operativo alle nuove iniziative imprenditoriali che dovessero nascere, anche in riferimento al turismo rurale ed enogastronomico, e che rafforzino l’offerta, l’attrattività e la competitività del territorio.
Alcune iniziative previste:
- Servizi di consulenza professionale e assistenza alle imprese;
- Consulenza allo Start-up imprenditoriale;
- Percorsi di aggregazione tra imprese (contratti di rete, marchi territoriali, protocolli di qualità);
- Promozione di iniziative di formazione/informazione per gli operatori;
- Attività di marketing territoriale interno ed esterno (seminari, eventi promozionali, azioni di networking con operatori locali, portali web)
- Attivazione di circuiti commerciali: tra imprese di trasformazione ed operatori turistici, e- commerce;
- Servizi telematici e promozione dell’innovazione tecnologica;
- Attivazione di itinerari dell’artigianato tipico ed enogastronomico.
L’intervento prevede la creazione di una rete stabile di operatori economici dei settori dell’agro-alimentare e dell’artigianato, da costruirsi attraverso una forte animazione territoriale e progettazione partecipata. Essa dovrà costituire il nocciolo duro dei produttori che condividano una visione complessiva dello sviluppo legata al “fare sistema” nel territorio. La rete sarà supportata attraverso la progettazione di programmi appositi di sviluppo (qualità, organizzazione, marketing, ecc.), accompagnata nella partecipazione a sistemi organizzativi, azioni di promozione e commercializzazione, e assistita tecnicamente nei primi due anni dalla sua costituzione. Nell’ambito della dotazione di strumenti di sviluppo e promo-commercializzazione, si prevede la realizzazione di un Portale web Territoriale e uno spazio web di marketplace ed e- procurement per le imprese e le loro produzioni. Il marketplace è uno strumento organizzativo finalizzato a implementare la pianificazione aziendale, la promozione e la commercializzazione delle produzioni. Il supporto di carattere informatico si alternerà ad attività di accompagnamento on the job (anche attraverso degli sportelli itineranti) che consentiranno alle imprese di essere supportate da vicino, soprattutto nelle fasi iniziali. Sarà quindi studiata anche la metodologia di affiancamento e assistenza migliore che preveda la presenza fisica sul territorio di chi si occuperà del supporto tecnico. Gli strumenti creati col progetto andranno ad intersecarsi con quanto le amministrazioni stanno già realizzando in termini di servizi (ad esempio SUAP).
Il progetto è suddiviso in diverse fasi progettuali che possono schematizzarsi nel seguente elenco:
1. Progettazione di dettaglio di ciascuna azione (tempi, risorse umane, materiali e finanziarie necessarie per azione).
2. Studi preliminari e coinvolgimento. Studio di base delle relazioni tra gli operatori. Animazione territoriale. Progettazione degli strumenti organizzativi e di pianificazione strategica e di marketing.
3. Marketplace: analisi e schedatura multimediale delle risorse territoriali (servizi, aziende, prodotti, attrattori, aree PIP, ecc.); costruzione e programmazione portale e inserimento dati; realizzazione software di CRM (Customer Relationship Management);
4. Produzione materiali comunicazionali: progettazione e produzione di materiali comunicazionali ed eventi che promuovano “la rete” nel territorio e verso i mercati esterni e diano adeguata visibilità.
5. Assistenza tecnica. Assistenza e tutoraggio per la fase di start-up e sviluppo della rete nei primi due anni di attività, il primo anno con il coinvolgimento delle imprese agroalimentari e dell’artigianato, il secondo anno con l’apertura ad altri settori tra cui il turismo, al fine di creare un vero e proprio portale territoriale onnicomprensivo. L’attività di assistenza tecnica prevederà, anche sulla base della progettazione di dettaglio, il supporto al marketing territoriale, tutoraggio d’impresa, assistenza informatica rispetto al portale web previsto, ecc.
6. Realizzazione del Portale web
7. Realizzazione della Piattaforma multimediale
E. MODALITÀ DI GESTIONE E SOGGETTI COINVOLTI
Le azioni illustrate verranno gestite dall’Unione dei Comuni del Basso Campidano, dall’Unione dei Comuni “I Nuraghi di Monte Idda e Fanaris” e dal Comune di Uta, in collaborazione con la Confartigianato con la quale è stato stipulato apposito protocollo d’intesa sottoscritto il 28.10.2013. Gli aspetti gestionali sono definiti nel protocollo d’intesa sottoscritto dalle parti.
Il protocollo specifica, fra le altre cose, che “al fine di monitorare l’andamento delle attività e coordinarsi affinché tutti i soggetti coinvolti siano costantemente aggiornati sullo stato dell’arte del progetto, nonché al fine di attivare un dialogo continuo con l’Assessorato regionale della Programmazione, Bilancio, credito e Assetto del Territorio – Centro Regionale di Programmazione, è costituito il Comitato Esecutivo di Coordinamento.
Tale Comitato si riunirà in maniera alternativa nel territorio dell’Unione dei Comuni del Basso Campidano e nel territorio dell’Unione dei Comuni I Nuraghi di Monte Idda e Fanaris…”
Per la realizzazione del progetto sarà necessaria una forte integrazione fra le amministrazioni locali, con dei dipendenti che dovranno dedicare una parte del loro tempo lavorativo alle diverse fasi di attuazione del progetto. Sarà necessario il ricorso a risorse esterne con specifiche competenze sia in termini di animazione territoriale e progettazione partecipata sia con competenze nel campo del tutoring d’impresa e dell’ICT.
Come precedentemente accennato il gruppo di lavoro che attuerà le fasi progettuali dovrà garantire un impegno continuo, da spendere in tutto il territorio interessato, con un’attenzione prioritaria alla condivisione delle scelte e alla progettazione partecipata degli strumenti, dando il segnale di una costante attenzione verso i soggetti (pubblici e privati) coinvolti nel processo.
La Confartigianato avrà un ruolo di coordinamento della fasi progettuali e gestirà in modo diretto la fase 2 “Studi preliminari e coinvolgimento”. Le fasi successive dovranno essere affidate a operatori con qualificata esperienza e professionalità e secondo le procedure previste dal codice dei contratti pubblici di lavori, forniture e servizi D.Lgs. 163/2006 e s.m.
F. COERENZA PROGRAMMATICA
L’intervento trova una sua coerenza programmatica con il POR FESR Sardegna 2007-2013. In particolare è coerente con l’OBIETTIVO SPECIFICO 6.2 “Promuovere lo sviluppo e la competitività del sistema produttivo regionale attraverso la promozione e diffusione di processi innovativi nelle imprese, agendo anche attraverso progetti strategici territoriali e/o di filiera”, con l’OBIETTIVO OPERATIVO 6.2.3. “Rafforzare e qualificare il sistema dei servizi materiali e immateriali alle imprese” e con la relativa Linea di attività 6.2.3.b denominata “Sportelli Unici per le Attività Produttive: Erogazione di servizi alle imprese anche in attuazione della Direttiva Servizi e implementazione di strumenti informativi on line”.
X. PROPONENTE
Unione dei Comuni del Basso Campidano - Unione dei Comuni “I Nuraghi di Monte Idda e Fanaris”
- Comune di Uta nelle forme previste dal protocollo d’intesa sottoscritto dalle parti il 28.10.2013
H. ATTUATORE
Comune di Monastir
I. DESTINATARI
L’intervento è rivolto alle imprese dell’agroalimentare e dell’artigianato operanti nel territorio dei comuni di Monastir, Numaminis, San Sperate, Samatzai, Ussana, Villasor, Decimoputzu, Siliqua, Vallermosa, Villaspeciosa, Uta.
J. ASSESSORATO REGIONALE COMPETENTE
Assessorato dell’Industria - Servizio bilancio, contenzioso e affari generali
K. QUADRO ECONOMICO
Costo complessivo intervento € 349.350,00, di cui € 227.077,50 annualità 2013, € 69.870,00
annualità 2014 e € 52.402,50 annualità 2015
L. CRONOPROGRAMMA
Azione | Tempi di attuazione | |||||||||||||||||||||||||||||||||||
Primo anno | Secondo anno | Terzo anno | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
1 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
2 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
3 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
4 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
5 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
6 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
7 |
Allegato B
UNIONE EUROPEA
REPUBBLICA ITALIANA
REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
Accordo di Programma Quadro "CAMPIDANO INNOV-AZIONI – Acqua Energia e Competitività” | ||||||||||
Codice CRP | Denominazione Intervento | Attuatore intervento | Capitolo di bilancio | UPB | Assessorato competente | Costo investimento | Fonte di Finanziamento | |||
R.A.S. "Fondo per lo sviluppo e la competitività" | ||||||||||
2013 | 2014 | 2015 | ||||||||
CRP_20 | 1 | Realizzazione di una condotta idrica di adduzione a servizio dell’area per le attività produttive lungo il corridoio della SS 131 | Comune di Monastir | N.I SC06** | S06.03.020 | Assessorato dell'Industria - Servizio rapporti con le società partecipate e in house e infrastrutturazioni aree industriali | € 1.292.650,00 | € 129.265,00 | € 581.692,50 | € 581.692,50 |
2 | Isola Energetica del Campidano | Comune di Monastir | N.I SC06** | Assessorato dell'Industria - Servizio energia | € 60.000,00 | € 60.000,00 | ||||
3 | Centro servizi per lo sviluppo del territorio | Comune di Monastir | N.I SC06** | S06.03.020 | Assessorato dell'Industria - Servizio rapporti con le società partecipate e in house e infrastrutturazioni aree industriali | € 1.298.000,00 | € 129.800,00 | € 584.100,00 | € 584.100,00 | |
4 | Servizi a supporto delle imprese | Comune di Monastir | N.I SC06** | S06.01.005 | Assessorato dell'Industria - Servizio bilancio, contenzioso e affari generali | € 349.350,00 | € 227.077,50 | € 69.870,00 | € 52.402,50 | |
3.000.000,00 | 546.142,50 | 1.235.662,50 | 1.218.195,00 |