Comune di Foggia Parco Naturale Regionale ''Bosco Incoronata''
Corridoio Ecologico del Cervaro
Accordo di Programma Quadro Delibera CIPE 35/2005.
Definizione dei programmi integrati per lo sviluppo dei corridoi ecologici.
D.G.R. n. 2195 del 18/11/2008 "Studio di fattibilita' del torrente Cervaro".
Progetto Pilota del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale Piano Operativo Integrato n. 9 del PTCP di Foggia
Allegati
Regione Puglia
Gruppo di lavoro:
Coordinamento scientifico:
Provincia di Foggia
Comune di Foggia Parco Naturale Regionale ''Bosco Incoronata''
Xxxxxxxx Xxxxxxxx
Comune di Castelluccio dei Sauri
Coordinamento tecnico: Xxxxxxxxx Xxxx (Regione Puglia), Xxxxxxx Xxxxxxxx (Provincia di Foggia)
Regiona Puglia - Ufficio Parchi e Riserve Naturali: Xxxxxxx Xxxxxxxxxx, Xxxxxxxx Xxxxxxxx
Provincia di Foggia - Ufficio di Piano: Comune di Castelluccio dei Sauri: Consulenti:
Xxxxxxxx Xxxxxx'', Cosmo X. Xxxxxxxx, Xxxxx Xxxxxx Xxxxxxxxxxxxxx Xxx Xxxxx
Xxxxxxxx Xxxxxxx, Xxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxx Xxxxxx
9. PROGRAMMI E FONTI DI FINANZIAMENTO
La realizzazione concreta del progetto “Corridoio del Cervaro” ha livelli di realizzazione più o meno elevata in funzione della capacità del territorio, inteso come pluralità di soggetti pubblici e privati, di disporre e attingere a risorse finanziarie che possono essere utilizzate per la sua realizzazione.
La logica di realizzazione del Corridoio, infatti, si colloca e integra obbiettivi di miglioramento ambientale e valorizzazione del territorio, questi consistono in una strategia d’intervento sull’area che deve essere necessariamente partecipata, e deve fondarsi sull’integrazione al fine di attrarre fondi di finanziamento e massimizzare l’efficacia dalle proposte.
Partecipata perché ha bisogno di una partecipazione di soggetti diversi, integrata perché deve prendere in considerazione l’insieme delle risorse del territorio. E ciò è particolarmente vero per un’area rurale come quella del Cervaro che genera un basso valore aggiunto.
Per raggiungere gli obbiettivi del Corridoio si pongono, quindi, almeno tre problematiche principali:
1. La disponibilità delle risorse finanziarie funzionali alla sua realizzazione;
2. la volontà dei soggetti pubblici e/o privati ad utilizzare le risorse finanziarie per la realizzazione del corridoio;
3. la conseguente disponibilità dei suoli dove realizzare gli interventi.
Per quanto riguarda il punto 1), la disponibilità delle risorse finanziarie, con la presente relazione si esplorano ed evidenziano proprio le possibili risorse finanziarie utilizzabili per la realizzazione del Corridoio.
Rispetto ai punti 2) e 3) si pone un ulteriore difficoltà rispetto alla funzione e agli obbiettivi dei due soggetti pubblici e privati. Mentre per il pubblico l’attivazione di interventi di miglioramento e recupero ambientale rientra tra gli obbiettivi e le funzioni istituzionali, lo stesso non può dirsi per il privato, interessato maggiormente al profitto.
Per quanto riguarda la disponibilità dei suoli dove realizzare gli interventi il pubblico ha la disponibilità delle superfici demaniali e/o di eventuali altre proprietà pubbliche. Tali superfici pubbliche anche se non esattamente quantificate rappresentano una parte minima dell’intera superficie del corridoio, spesso relativa al solo demanio fluviale, inoltre, tali aree in quanto incluse in alveo, molto spesso, rientrano tra quelle “Ad alto valore di naturalità” e/o tra quelle “Naturaliformi”, quindi poco bisognose di interventi di miglioramento ambientale.
Il grosso degli interventi, quindi, deve essere realizzato su aree private, le quali, per la gran parte risultano agricole.
Quindi l’unica leva per indurre un privato agricoltore a realizzare gli interventi di miglioramento ambientale previsti dal Corridoio è quella finanziaria. Cioè l’agricoltore deve trovare prioritariamente una convenienza economica nel realizzare l’intervento, la sola leva del miglioramento della qualità complessiva dell’ecosistema fluviale non è realisticamente sufficiente.
Dotazioni finanziarie
La strategia europea sulla conservazione della biodiversità e la Rete Natura 2000 devono essere previsti nella programmazione territoriale, rientrando in modo trasversale in tutti gli strumenti economici, nazionali e comunitari finalizzati allo sviluppo e alla gestione del territorio nel suo complesso. Ad oggi è possibile individuare un solo strumento direttamente dedicato alla realizzazione della Rete Natura 2000, il programma LIFE - Natura. Tale strumento dispone infatti il sostegno ad azioni finalizzate alla conservazione degli habitat naturali e della flora e fauna di interesse comunitario (contenuti negli allegati delle direttive "Habitat" e "Uccelli").
I Fondi strutturali 2007-2013 sono tra le fonti di finanziamento comunitario più significative per la tutela e valorizzazione delle aree naturali protette e dei siti della Rete Natura 2000. La programmazione delle risorse finanziarie per la realizzazione degli interventi è prevista nei Programmi Operativi FESR – FEASR – FSE della Regione Puglia e nei Piani di Sviluppo Rurale. Questi ultimi in particolare prevedono specifici contributi per la diffusione di pratiche agricole a minore impatto e per il ripristino di habitat naturali e seminaturali. Quest’ultima appare sicuramente la fonte finanziaria principale e più aderente alla realizzazione del Corridoio, in quanto strettamente indirizzata agli operatori agricoli privati.
A livello nazionale il Rapporto interinale del tavolo settoriale della rete ecologica nazionale fornisce una definizione di rete ecologica nazionale in cui come nodi della rete oltre alle aree protette statali e regionali sono ricompresi i siti Natura 2000. A tale concetto ci si riferisce nella programmazione regionale dei fondi comunitari.
Ulteriori fonti di finanziamento sono rappresentate dai Programmi di cooperazione internazionale ed i Programmi a gestione diretta, finalizzato alla cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale, e LEADER+ finalizzato allo sviluppo integrato, endogeno e sostenibile delle aree rurali.
La presente sezione descrive i programmi- fondi di finanziamento utilizzabili per supportare la realizzazione degli interventi previsti per la realizzazione del Corridoio, come di seguito specificato:
1. Programma regionale per la tutela dell’ambiente
2. Piano di sviluppo rurale – PSR 2007/2013
3. Programma Operativo FEASR 2007/2013 – Xxxxxxx Xxxxxx 0. Life + 2007/2013
Ogni Programma – fondo di finanziamento è strutturato secondo le seguenti:
1. Titolo e riferimento normativo
2. Gli assi prioritari- linee d’intervento e/o misure
3. Gli obiettivi attuativi
4. Tipologia del contributo
5. Risorse assegnate e procedure di attuazione
In questa sede l’obiettivo riguarda l’individuazione in via preventiva delle fonti di finanziamento attraverso le quali è possibile realizzare gli interventi previsti dal Corridoio.
TITOLO : Programma regionale per la tutela dell’ambiente
Riferimenti normativi: Deliberazione della giunta regionale 21 ottobre 2008, n. 1935 – Deliberazioni G.R. n. 1440/2003, n. 1963/2004, n.1087/2005, n.801/2006, 1193/2006, n.
539/2007 e n. 1641/2007 L.R. n.17/2000 – art. 4 “Programma regionale per la tutela dell’ambiente”. Aggiornamento – Pubblicato BURP 28/10/2008 n.168 e Aggiornamento – Pubblicato BURP 23/11/2009 n.187
Gli Assi
Nello specifico il Programma regionale per la tutela dell’ambiente risulta così articolato:
- Asse 1: normative regionali in materia di tutela ambientale
- Asse 2: Aree naturali protette, natura e biodiversità
- Asse 6: sviluppo e attività di monitoraggio e controllo ambientale Complessivamente il Programma, allo stato finanziario con i trasferimenti statali riferibili alle annualità 2001, 2002, 2003, 2004 2005, 2006, 2007 e 2008 è sviluppato in una disponibilità finanziaria di euro 189.364.838,73
Con decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze è stato disposto di procedere anche per l’esercizio 2008 al trasferimento dallo Stato alle Regioni delle risorse finanziarie per l’attuazione del D.leg. n 112/1998 in materia ambientale, così come già definite per gli esercizi finanziari precedenti. Pertanto nel corso del 2008 risulta in fase di trasferimento dallo Stato alla Regione l’ulteriore quota di euro 24.240.918,00, relativa al finanziamento del Programma regionale di azioni per l’ambiente anche l’esercizio finanziario 2008.
La nuova Sezione C – programma di azioni per l’ambiente
L’art.4 della Legge Regionale n.17/2000 prevede la definizione di un programma regionale per la tutela dell’ambiente di durata triennale, da attuarsi attraverso l’utilizzo delle risorse trasferite da parte dello Stato in attuazione del D.legs. n. 112/1998.
Obiettivi
A fronte del quadro complessivo di risorse finanziarie ad oggi disponibili e dei settori coinvolti nella promozione dello sviluppo sostenibile e della qualità ambientale, la Regione
ha ritenuto di orientare l’azione regionale e quella provinciale, definendo in particolare le seguenti direttrici generali per il programma di azioni per l’ambiente:
- supportare le iniziative già avviate nei diversi comparti ambientali
- integrare, attraverso l’attivazione di iniziative innovative, il complesso delle azioni ambientali già avviate dalla Regione con le risorse dei programmi comunitari (POR 2000/2006, Intererg III) e con le risorse di bilancio autonomo
-dare impulso alla piena e coerente attuazione di importanti direttive comunitarie
-adeguare la normativa regionale in materia ambientale al più recente quadro normativo nazionale
Gli obiettivi e le azioni indicate rappresentano il quadro di riferimento da perseguire gradualmente nel breve e medio termine. Per ciascuno dei temi la Regione ha individuato degli obiettivi da perseguire per supportare lo sviluppo sostenibile nella regione Puglia, le azioni operative che dovranno essere perseguite e l’ammontare delle risorse messe a disposizione.
Linee d’intervento
La ripartizione tra le diverse tipologie di azione è la seguente:
Tipologia | Descrizione | Valore % |
Azioni a regia regionale | sviluppato attraverso il finanziamento di piani proposti ed attuati dalle Province | 82,99 |
Azione a titolarità regionale | curate a gestire direttamente dalla Regione | 13,44 |
L’aggiornamento del programma riguarda l’individuazione della priorità agli interventi relativi al Sistema della Conservazione della Natura in Puglia, nonché il potenziamento dei programmi e delle azioni di tutela del territorio, di sviluppo sostenibile e di comunicazione ed accesso alle informazioni ambientale del pubblico.
Conseguentemente, la quota riferita alle linee di intervento a regia regionale, da utilizzare sulla base dei piani di attuazione provinciali, definita complessivamente in euro
20.290.918,00, suddivisa tra interventi a favore di Enti pubblici titolari di specifiche funzioni in attuazione di normative ambientali.
Complessivamente le schede di azione del PdG riferibili alle linee d’intervento sono riportate nella seguente tabella:
Linea/ Asse | Intervento | Tipologia | Risorse assegnate € | Risorsa Provincia Foggia € | Stato avanzamento |
2a | Promozione sul territorio del Sistema Conservazione della Natura | A regia regionale | 13.000.000,00 | 1.260.000,00 + (II quota) | Approvati, finanziati e impegnati da attivare |
2e | Azioni di tutela della biodiversità del Sistema Conservazione della Natura | A regia regionale | 4.200.000,00 | Circa 1.142.400,00 | Attivati progetti per la conservazione |
Le procedure di attuazione
Nell’ambito delle iniziative programmate sono state distinte gli interventi a titolarità regionale e gli interventi a regia regionale. Questi interventi sono attivati a seguito della definizione di piani di attuazione predisposti dalle Province, sulla base delle intese assunte in sede di Tavolo di concertazione tra Regioni – Assessorato all’ecologia e Province, con il supporto dell’Arpa Puglia, insediatosi in data 28 novembre 2003. Taluni interventi saranno altresì a regia regionale e disposti a favore di Enti pubblici titolari di specifiche funzioni inerenti l’attuazione di normative ambientali. Entro trenta giorni dalla pubblicazione del BURP viene istituito il Tavolo di concertazione tra la Regione Puglia, le Province e gli ATO, ovvero gli Enti di gestione dei Parchi, per la definizione dei piani di attuazione delle nuove linee d’intervento a favore di tali Enti pubblici.
-
ASSE 2. Aree naturali protette, natura e biodiversità
Linea d’intervento a: promozione sul territorio del Sistema Conservazione della Natura
Intervento a regia regionale: già approvata e finanziati i primi piani delle province impegnate – impegnati ulteriori 5 M € in favore delle province in attuazione della DGR 1641/07
Obiettivo: tutelare e valorizzare il patrimonio naturale attraverso la promozione sul territorio del Sistema per la Conservazione della Natura, costituito dalle aree naturali protette (Lr 19/97 e L.394/91) e dalla Rete Natura 2000 (SIC e ZPS definite rispettivamente dalle Direttive 43/92 e 79/409) indispensabili per la difesa della biodiversità, per la conservazione di specie animali e vegetali, dei valori paesaggistici, degli equilibri idrogeologici ed ecologici che potrebbero, altrimenti, essere gravemente compromessi. In riferimento alla Legge Regionale 19/97 che norma l’istituzione e la gestione delle aree naturali protette in Puglia.
Azioni:
- individuare e realizzare aree di connessione ecologica per la tutela e conservazione della flora e la fauna, ai fini della creazione di una rete ecologica interconnessa con Aree Protette regionali e nazionali e i siti Rete natura 2000
- promuovere iniziative di informazione, sensibilizzazione, formazione ed educazione ambientale finalizzate al riconoscimento del patrimonio naturale e ambientale, alla corretta tutela e gestione dello stesso nonché alla promozione e divulgazione delle opportunità derivanti dell’istituzione di aree protette sul territorio regionale (sviluppo socioeconomico, aumento della qualità della vita, accesso ai finanzianti, riqualificazione del territorio) tali interventi potranno essere finanziati nel limite del 10% della dotazione finanziaria assegnata a ciascuna Provincia.
In particolare, con il potenziamento finanziario della presente linea di intervento potranno essere finanziamente iniziative in appositi Piani/Programmi di utilizzo delle risorse redatti da parte delle province, approvati dalla Regione nel corso si apposite conferenze dei servizi, con il coinvolgimento degli Enti di gestione delle Aree Protette, al fine di un migliore coordinamento delle azioni territoriali previste.
Per la ripartizione delle Province della seconda quota di risorse finanziarie assegnata alla presente linea d’intervento - dell’importo di € 5.000.000,00 – è stato considerato oltre che agli ordinari parametri di popolazione residente e di superficie territoriale, anche quello del numero e della dimensione delle aree protette regionali presenti, imputando la quota di € 1.260.000,00 alla Provincia di Foggia, mentre l’ulteriore quota di € 4.500.000,00, sarà ripartita tra le Province a seguito della concertazione tra le stesse e in relazione all’incidenza in ciascuna Provincia delle aree naturali protette regionali e dei siti della Rete Ecologica (ZPS e SIC)
Risorse assegnate:
€ 3.500.000,00 + € 5.000.000,00 + € 4.500.000,00 = € 13.000.000,00
Riferimento “Scheda di azione”:
- PD01: attività d’informazione e sensibilizzazione e campagna di comunicazione
ASSE 2 – Linea d’intervento e: azioni di tutela della biodiversità nel Sistema Conservazione della Natura
Nuova linea da attivare: Azioni a regia/titolarità regionale a favore di Enti pubblici titolari di specifiche funzioni inerenti l’attuazione di normative ambientali
Obiettivo: sostenere interventi in un quadro programmatico e iniziative di tutela della biodiversità nel Sistema Conservazione della Natura.
Tale quadro programmatico sarà individuato così come stabilito dall’Atto di indirizzo e coordinamento di cui alla DGR 1366 del 03.08.2007 (BURP 124 del 6.09.2007)
Azioni di conservazione:
In particolare le azioni previste sono relative a azioni di conservazione:
a) relative a specie di valore e importanza conservazionistica presenti in Puglia, in particolare habitat e specie d’interesse comunitario e specie della Lista Rossa;
b) interventi di rinaturalizzazione in aree trasformate e/o degradate;
c) Banca regionale del germoplasma relativa a specie vegetali minacciate inserite nella Direttiva 92/43 Habitat e nelle Liste Rosse nazionali e regionali;
d) Implementazione di progetti di conservazione in corso, già realizzati che hanno evidenziato esiti favorevoli per la conservazione
e azioni di monitoraggio:
e) Completamento della carta degli habitat;
f) Monitoraggio dello stato di conservazione di alcuni habitat e specie di interesse comunitario, in quanto obbligo derivante dalla Direttiva 92/43, sia dai DPR di recepimento 357/97 e 120/03, sia recente decreto MATM (ottobre 2007) sulle Misure di Conservazione per le ZPS e dal Regolamento Regionale n. 15/08 e s.m.i.
La Regione ritiene opportuno dare continuità a progetti maggiormente significativi, in corso o realizzati, che hanno evidenziato esiti favorevoli per la conservazione
Risorse assegnate: € 4.200.000,00
Nell’ambito di questa Linea d’intervento sono stati finanziati, con Deliberazione della Giunta Regionale 21 ottobre 2008 n. 1935, nove progetti suddivisi per aree omogenee protette regionali ai sensi della L.R.19/97. Uno di questi progetti è coerente con gli obbiettivi del corridoio si tratta del progetto:
Recupero degli habitat d’interesse comunitario “Foreste a galleria di Salix alba e Populus alba” cod. 92A0, nell’area del Parco regionale “Valle dell’Ofanto” e Parco Regionale “Bosco dell’Incoronata”.
Nei due parchi è presente una delle maggiori superfici dell’habitat “Foreste a galleria di Salix alba e Populus alba” della regione, obbiettivo del progetto è incrementare e migliorare la struttura di questo habitat.
Azione a regia regionale da affidare agli Enti Parco a cui vengono erogati i finanziamenti
Risorse previste: € 300.000
Questo progetto è in corso di realizzazione.
TITOLO : Programma di sviluppo rurale 2007 – 2013 Fondo comunitario: FEASR
Riferimenti normativi: Regolamento (CE) 1698/2005, PSR approvato con Deliberazione della Giunta Regionale n. 148 del 12 febbraio 2008 e pubblicato nel BUR n. 34 del 29-02- 2008, mentre il Programma Operativo XXXX 0000-0000 è stato approvato con Deliberazione della Giunta Regionale n. 146 del 12 febbraio 2008 e pubblicato nel BUR n. 31 del 26-02-2008, in corso di approvazione il PSR come integrato dall’Health Check
Il PSR rappresenta uno strumento di attuazione della strategia di sviluppo rurale e prevede una serie di misure raggruppate secondo quattro Assi di intervento:
I. Miglioramento della Competitività del settore agricolo e forestale
II. Miglioramento dell’Ambiente e dello spazio rurale
III. Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale
IV. Attuazione dell’impostazione Leader.
Per la realizzazione degli interventi saranno utilizzati fondi comunitari, nazionali e regionali.
Tra questi Assi quello a cui fare riferimento per la realizzazione delle azioni del Corridoio è soprattutto l’Asse II “Miglioramento dell’Ambiente e dello spazio rurale”:
Relativamente alle indennità riferibili alle aree rete Natura 2000, il PSR – stante il non ancora completato iter di redazione dei relativi Piani di Gestione – non prevede ad oggi l’attuazione della misura 213. Non di meno, l’ampiezza dei territori potenzialmente interessabili alla misura spinge a stimare una esigenza di risorse finanziarie per la sua attivazione pari a 27,5 M euro. Tali risorse sono attualmente allocate nell’ambito della dotazione della misura 216.
Nell’Allegato I vengono riportate tutte le possibili forme di finanziamento utilizzabili nella realizzazione del Corridoio.
TABELLA 1 – Analisi dei vantaggi ambientali delle attività finanziabili con il PSR
Obiettivi specifici ASSE II PSR | Azioni | Vantaggi ambientali |
Conservazione della diversità delle specie e degli habitat, cui i pascoli steppici, attraverso la tutela e la diffusione di sistemi agro- zootecnici e forestali ad “alto valore naturale” | 214 - Azione 1 Agricoltura biologica Azione 3 Tutela Biodiversità 216 - Investimenti non produttivi in ambienti agricoli 227 - Investimenti non produttivi forestali | Riduzione dell’impatto negativo sulla biodiversità da parte del sistema agricolo grazie alla diminuzione delle quantità di fitofarmaci e fertilizzanti ed all’impiego di prodotti a minore impatto. Mantenimento del patrimonio genetico vegetale di interesse agrario e forestale a rischio di erosione. |
Conservazione della diversità genetica promuovendo la coltivazione di specie/varietà a rischio di estinzione e la creazione di un sistema di mantenimento della biodiversità. | 214 - Azione 3 Tutela della Biodiversità | Mantenimento in azienda delle risorse genetiche di interesse agrario vegetali minacciate di erosione genetica. |
Mantenimento e diffusione di pratiche e sistemi agricoli in grado di favorire il risparmio idrico e la riduzione del | 214 - Azione 1 Agricoltura biologica 214 - Azione 2 Miglioramento qualità dei suoli 214 -Azione 5 Inerbimento | Riduzione dei carichi inquinanti sulle acque attraverso l’introduzione di tecniche di produzione basate sulla riduzione dei livelli di impiego di fertilizzanti di sintesi, sulla sostituzione del diserbo chimico con operazioni meccaniche e sul ricorso a forme di difesa che escludono l’impiego di prodotti |
Obiettivi specifici ASSE II PSR | Azioni | Vantaggi ambientali |
carico di inquinanti per l’acqua derivanti dalle attività di coltivazione | superfici arboree 216 - Investimenti non produttivi in ambienti agricoli 221 - Azione 4 fasce protettive e corridoi ecologici | potenzialmente inquinanti. Riduzione dell’impatto degli inquinanti sulle acque attraverso il mantenimento di fasce inerbite e introduzione di siepi, filari e popolamenti di specie arboree su terreni agricoli. Risparmio idrico derivante dall’introduzione di tecniche di produzione tese ad una razionalizzazione dell’uso dell’acqua e all’aumento di sostanza organica nei terreni che aumentano la loro capacità di ritenzione idrica. |
Riduzione delle emissioni di gas serra e di ammoniaca derivanti dalle condizioni di coltivazione, e incremento della fissazione di CO2 | 214 - Azione 1 Agricoltura biologica 214 -Azione 5 Inerbimento superfici arboree 221- Primo imboschimento di terreni agricoli 223- Imboschimento di superfici non agricole | Riduzione delle emissioni di gas serra e di ammoniaca a seguito del minor impiego di prodotti chimici di sintesi (azotati in particolare, causa di emissioni di protossido di azoto) e a seguito di riduzione dell’uso dei mezzi meccanici, e a seguito di riduzione del carico di bestiame per ettaro e conseguentemente di minore produzione di deiezione zootecniche. Riduzione del carbonio atmosferico (anidride carbonica) attraverso fissazione nella sostanza organica del suolo. Mitigazione dei cambiamenti climatici. |
Tutelare gli elementi caratteristici del paesaggio rurale | 214 - Azione 1 Agricoltura biologica Azione 3 Tutela della Biodiversità 216 - Investimenti non produttivi in ambienti agricoli 226 - Ricostituzione del potenziale forestale e interventi preventivi | Conservazione degli elementi caratteristici del paesaggio rurale attraverso la diffusione di pratiche agricole (rotazione) che aumentano il livello di differenziazione percettiva delle aree rurali, e la tutela di specie autoctone, agricole e forestali e di elementi strutturali caratteristici del paesaggio. Preservazione dell’identità culturale dei paesaggi attraverso il mantenimento dell’attività agricola negli stessi. |
Obiettivi specifici ASSE II PSR | Azioni | Vantaggi ambientali |
227 - Sostegno agli investimenti non produttivi – foreste | ||
Tutela del suolo, contrastando in particolare i fenomeni di erosione, di perdita della sostanza organica e di desertificazione | 214 - Azione 1 Agricoltura biologica 214 - Azione 2 Miglioramento qualità del suolo 214 -Azione 5 Inerbimento superfici arboree 226 - Ricostituzione del potenziale forestale e interventi preventivi | Miglioramento della struttura del suolo grazie all’adozione di sistemi di gestione (rotazioni, utilizzo di letame o compost organici, etc.) in grado di migliorare la fertilità complessiva ed il contenuto di sostanza organica, e grazie alla prevenzione e alla lotta agli incendi boschivi. Riduzione dei fenomeni di erosione e desertificazione. |
TITOLO: Programma operativo FESR – Regione Puglia 2007-2013
Programma operativo Puglia nell'ambito dell'obiettivo Convergenza, cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR)
Riferimento normativo: Regolamento (CE) n. 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006. Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio del 11 luglio 2006.
Priorità di intervento
Asse | Importo |
Asse 2. Uso sostenibile e efficiente delle risorse ambientali ed energetiche per lo sviluppo | 200.000.000,00 |
Asse 4. Valorizzazione delle risorse naturali e culturali per l’attrattività e lo sviluppo. | 126.000.000 |
Asse V “Reti e collegamenti per la mobilità” | 250.000.000,00 |
Tutela delle acque e ambiente marino costiero
1a) promuovere in via ordinaria usi sostenibili e durevoli delle risorse idriche, attraverso la tutela quali –quantitativa, il risanamento dei corpi idrici, anche ai fini della tutela dall’inquinamento dell’ambiente marino-costiero, e il completamento del processo di costruzione di efficienti sistemi di gestione della risorsa;
Il regime di condizionalità degli interventi si baserà, tra gli altri, su uno schema che partendo dal quadro conoscitivo dello stato di fatto e dalle attività di previsione delle tipologie di dissesto potenziali, possa consentire una scala di priorità nella scelta degli interventi strutturali da realizzarsi per la mitigazione del rischio. E’ evidente che il criterio cardine della valutazione della necessità degli interventi strutturali da farsi debba essere quello della salvaguardia in primis della incolumità delle persone e inoltre (D.P.C.M. 29 settembre 1998, art. 2):
a. degli agglomerati urbani comprese le zone di espansione urbanistica; le aree su cui insistono insediamenti produttivi, insediamenti turistici, impianti tecnologici di rilievo, in particolare quelli definiti a rischio ai sensi di legge;
b. delle infrastrutture a rete e le vie di comunicazione di rilevanza strategica, anche a livello locale;
c. del patrimonio ambientale ed i beni culturali di interesse rilevante;
d. delle aree sede di servizi pubblici e privati, di impianti sportivi e ricreativi, strutture ricettive ed infrastrutture primarie.
La linea da adottarsi è quella di un razionale impiego delle risorse economiche, mediante la definizione degli interventi strutturali, dove possibile, a scala di bacino o eventualmente per sottobacini, evitando la dispersione dei fondi con la realizzazione di interventi puntuali sul territorio, che, pur risultando a scala locale, potrebbero non apportare alcun contributo, se non risultare addirittura ostativi, nell’ottica di una organica azione di messa in sicurezza del territorio.
Il completamento di interventi già realizzati e l’esecuzione di nuovi stralci funzionali potrà essere giustificato sulla base di una valutazione quantitativa dell’efficacia delle opere già eseguite.
L’adeguamento delle opere esistenti sarà ritenuto prioritario laddove l’inadeguatezza delle stesse possa comportare un’amplificazione dei fenomeni, con particolare riferimento alle opere di natura idraulica.
Rifiuti e bonifiche dei siti inquinati
1e) ridurre la quantità e la pericolosità dei rifiuti, anche attraverso l’incentivazione del riutilizzo e del riciclaggio.
2.1 Interventi per la tutela, l’uso sostenibile e il risparmio delle risorse idriche (Cod. Reg. Att. 45, 46, 49) Precondizione all’attuazione delle azioni incluse nella linea di intervento è ricadere nel quadro di trattamento delle acque conforme ai requisiti della normativa europea (Dir 91/271/CE) ed essere in coerenza con la progressiva attuazione della Direttiva Quadro sulle acque (Dir 2000/60/CE).
Risultano esclusi da tale linea di intervento le azioni relative alle zone sensibili da nitrati rientranti in campo FEASR .
Per questa linea d’intervento s’individuano le seguenti tipologie di azioni:
- azioni per il completamento/adeguamento/ottimizzazione delle infrastrutture idriche, ivi compreso la riduzione delle perdite fognarie e depurative, per la realizzazione di dette infrastrutture negli agglomerati urbani costieri e di condotte sottomarine in aree a forte vocazione turistica;
- azioni finalizzate al raggiungimento degli obiettivi e degli standard di tutela quali- quantitativa dei corpi idrici interni e marini azioni finalizzate alla definizione di strumenti per la gestione delle siccità, delle conseguenti crisi idriche e degli impatti sul sistema idrico
- azioni per il miglioramento del sistema dell’informazione, del monitoraggio e del controllo.
Nota: La linea d’intervento 2.1 fa riferimento alle seguenti schede.
Riferimento “Schede di Azione”:
IBI – C5: Bonifica delle micro discariche abusive
IBI – C7: Ecosistema filtro - Formazione di aree umide artificiali mediante adeguamento funzionale delle zone di confluenza degli affluenti secondari
IBI – C8: Ecosistema filtro - Inserimento di bacini di trattamento mediante processi naturali e di fitodepurazione in aree perifluviali a valle dello scarico di effluenti urbani e industriali trattati
IBI – C9: Ecosistema filtro - Creazione di bacini di trattamento in aree prossime a siti di discarica per rifiuti solidi
Criteri di sostenibilità ambientale
Il PO Fesr 2007/2013 nella sezione proposte per l’autorita’ di gestione sono indicati i criteri di sostenibilità ambientale affinché vengano considerati i criteri di ammissibilità e/o premialità di bando, in particolare per le misure di mitigazione.
Nella tabella seguente così come riportato dal P.O. 2007-2013 vengono proposte delle misure per l’integrazione ambientale in tutti gli assi e per l’eventuale mitigazione degli effetti ambientali negativi che la realizzazione degli interventi potrebbe produrre. Tali
misure di mitigazione non possono ritenersi esaustive, considerato lo scarso livello di dettaglio del PO. Infatti, si ribadisce che in fase di attuazione del programma i criteri saranno opportunamente contestualizzati agli strumenti attuativi e alle specifiche iniziative finanziate.
Asse | Linee d’intervento | Criteri |
ASSE V | 5.1 Riequilibrio modale e | Ammissibilità/premialità in fase di |
“Reti e | potenziamento dei collegamenti | bando per: prevenire il rischio di |
collegamenti | ferroviari, stradali, aeroportuali e | inquinamento delle acque |
per la | portuali | superficiali e sotterranee |
mobilità” | 5.2 Sviluppo dei sistemi di | contenere il consumo e |
covimentazione e logistica delle | impermeabilizzazione del suolo | |
produzioni | promuovere l’efficienza energetica | |
5.3 Sviluppo di reti, infrastrutture e | di settore | |
servizi di trasporto urbano ed | Prevenire la frammentazione degli | |
extraurbano sostenibili ed accessibili | habitat naturali |
Riferimento “Scheda di azione”
- IBI – C4: Mitigazione degli impatti dovuti alle infrastrutture lineari
Asse IV “Valorizzazione delle risorse naturali e culturali per l’attrattività e lo sviluppo”.
L’obiettivo specifico dell’asse è migliorare l’attrattività del territorio regionale a fini turistici. Il perseguimento di tale obiettivo sarà realizzato attraverso l’integrazione tra le politiche ambientali e culturali e quelle più direttamente indirizzate all’ospitalità turistica. la valorizzazione del sistema della aree naturali protette (parchi e riserve nazionali e regionali, aree protette marine, zone umide, aree SIC e ZPS) e delle interconnessioni tra i
nodi della rete ecologica come elementi privilegiati dello sviluppo locale sostenibile, della crescita dell’occupazione e della riconversione ecologica dell’economia. Interventi efficaci sulle problematiche ambientali costituiscono un obiettivo strategico per migliorare la qualità della vita dei cittadini residenti e al tempo stesso rappresentano una condizione essenziale per innalzare le capacità di attrazione del territorio regionale verso i cittadini ospiti.
Nella promozione di nuove forme di turismo, la strategia regionale favorirà in modo particolare la valorizzazione dell’ambiente, dell'ecosistema e delle biodiversità, ciò a partire dalla presenza sul territorio regionale del Parco Nazionale del Xxxxxxx e di numerose aree naturali protette, aree SIC e ZPS: saranno sostenuti a tal fine sistemi e strumenti di fruizione e certificazione ambientale al fine di elevare la qualità ambientale e contribuire in tal modo al rafforzamento degli elementi di sostenibilità (vedi scheda di azione RE05)
L’obiettivo specifico verrà conseguito attraverso i seguenti obiettivi operativi:
a) promuovere l’economia turistica attraverso la qualificazione, la diversificazione e la promozione dell’offerta turistica integrata dei sistemi territoriali, il completamento e la qualificazione delle infrastrutture ed azioni di marketing territoriale;
b) tutelare, valorizzare e promuovere i beni storico-culturali al fine di aumentare l’attrattività territoriale
d) promuovere il sostegno e lo sviluppo delle Aree Naturali Protette e l’attuazione della Rete Natura 2000 attraverso lo sviluppo del turismo verde e del marketing territoriale sostenibile.
4.1 Infrastrutture, promozione e valorizzazione dell’economia turistica. (Codice Reg. Att. 30, 57)
Per questa linea d’intervento s’individuano le seguenti tipologie di azioni
- sviluppo di strutture di accoglienza residenziale e per il tempo libero a supporto del turismo sociale, in ambito rurale e balneare oltre che nei borghi antichi (la Regione si impegna ad assicurare l’effettiva destinazione turistica dei manufatti e degli immobili oggetto dell’intervento).
La linea di intervento fa riferimento all’obiettivo operativo 1a).
Riferimento “Scheda di Azione”:
- IF – E1; IF – E2: Mass. Giardino; Porte del Cervaro
4.2 Tutela,valorizzazione e gestione del patrimonio culturale (Codice Reg. Att., 58, 59, 60)
La presente linea di intervento, attraverso la messa in rete e la valorizzazione dei teatri storici, delle biblioteche, delle aree archeologiche e dei siti monumentali, al fine della loro fruizione turistica, concorre ad ampliare in misura significativa l’offerta turistica tradizionale locale, accrescendo l’attrattività nei confronti dei visitatori italiani ed esteri, nonché a sviluppare nuove forme e modalità di offerta turistica basata sull’integrazione con le aree interne e sulla promozione di attività in un arco temporale più ampio, in linea con l’evoluzione dei mercati a livello nazionale ed europeo.
Per tale linea d’intervento s’individuano le seguenti tipologie di azioni:
- azioni materiali e immateriali per il completamento e potenziamento delle reti di beni culturali connessi alle aree archeologiche, ai musei, alle biblioteche, agli archivi storici, ai teatri storici, ai castelli e alle cattedrali, al fine della fruizione turistica di tali beni e quindi dell'aumento dell’attrattività turistica della regione;
- azioni di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale in grado di mobilitare significativi flussi di visitatori e turisti di cui sia valutata la domanda potenziale, anche ai fini di destagionalizzazione dei flussi di visita, dell’allungamento della stagione e di una maggiore attrazione di differenti segmenti di domanda.
La linea di intervento fa riferimento all’obiettivo operativo 1b).
Riferimento “Scheda di Azione”:
- IF – E1; IF – E2: Mass. Giardino; Porte del Cervaro
4.4 Interventi per la rete ecologica. (Codice Reg. Att. 51, 55, 56)
La presente linea di intervento contribuisce al rafforzamento dell’offerta turistica regionale ed in particolare alla creazione di un turismo sostenibile basato sulla valorizzazione e fruizione della rete ecologica e sulla trasformazione in vantaggio competitivo dell’offerta ampia e qualificata presente sul territorio regionale. Per questa linea di intervento le tipologie di azioni individuate e attivate saranno coerenti con gli indirizzi per la gestione dei siti Rete ecologica individuati con il “Regolamento regionale recante misure di conservazione ai sensi delle direttive comunitarie 79/409 e 92/43 e del DPR n.357/97 e successive modifiche e integrazioni” approvato con DGR n. 1367 del 03/08/2007 ovvero con quanto definito dai Piani di Gestione di specifici siti approvati. Gli interventi previsti possono essere attuati esclusivamente in aree in possesso di un Piano di gestione approvato.
Per questa linea di intervento si individuano le seguenti tipologie di azioni:
- la realizzazione di progetti a supporto della fruizione sostenibile a fini turistici del territorio naturale anche attraverso interventi per il recupero funzionale di siti di interesse naturale compromessi e degradati;
- la promozione e valorizzazione del patrimonio naturale del sistema regionale per la Conservazione della Natura a fini turistici;
- la realizzazione di progetti per la valorizzazione finalizzata alla fruizione di aree ambientali
omogenee individuate in piani di azione esistenti.
La linea di intervento fa riferimento all’obiettivo operativo 1d).
E' escluso il sostegno al funzionamento delle strutture di gestione delle aree protette
Soggetti beneficiari
Regione Puglia, Enti locali, enti ecclesiastici, enti gestori delle aree protette, fondazioni partecipate interamente da soggetti pubblici.
- IF – E1; IF – E2: Mass. Giardino; Porte del Cervaro
TITOLO: Strumento finanziario per l’ambiente LIFE +
Riferimenti normativi: Decisione n. 614/2007/CE del Parlamento europeo e del Consiglio dell’23 maggio 2007 riguardante lo strumento finanziario per l’ambiente (LIFE +) Fonte GUUE L 149/1 del 09/06/2007
Obiettivi generali
Lo strumento LIFE + intende contribuire all’attuazione, all’aggiornamento e allo sviluppo della politica e della normativa comunitaria in materia di ambiente, compresa l’integrazione dell’ambiente in altre politiche, contribuendo in tal modo allo sviluppo sostenibile.
Il programma LIFE + è suddiviso in tre componenti:
a) LIFE + Natura e biodiversità
b) LIFE + Politica e governanza ambientali
c) LIFE + Informazione e comunicazione
Azioni
I settori prioritari di azione stabiliti dal Programma strategico pluriennale e l’obiettivo generale di ogni componente del programma sono i seguenti:
a) LIFE + Natura e biodiversità, l’obiettivo principale è quello di proteggere, conservare, ripristinare, monitorare e favorire il funzionamento dei sistemi naturali, degli habitat naturali e della flora e della fauna selvatiche, al fine di arrestare la perdita di biodiversità, inclusa la diversità delle risorse genetiche, all’interno dell’UE entro il 2010, attraverso le seguenti azioni:
• contribuire all’attuazione delle politiche e della legislazione comunitarie in tema di natura e biodiversità e promuovere la loro integrazione con altre aree tematiche;
• sostenere l’ulteriore sviluppo e l’attuazione della rete Natura 2000, incluse le specie e gli habitat marini e costieri;
• sostenere la definizione e l’attuazione di strategie politiche e di strumenti diretti a monitorare e valutare la natura e la biodiversità nonché i fattori, le pressioni e le risposte
che hanno un impatto su tali azioni, in particolare in rapporto al raggiungimento dell’obiettivo di arrestare la perdita di biodiversità nella Comunità entro il 2010;
• migliorare la conoscenza dell’impatto degli organismi geneticamente modificati sugli ecosistemi e sulla biodiversità: metodologie di valutazione del rischio.
Riferimento “Scheda di Azione”:
IH – A1: Interventi per l’Habitat “Laghi eutrofici naturali con vegetazione del
Mangnopotamion o Hydrocharition” cod. 3150 IS – B1: Controllo delle specie vegetali alloctone
IS – B2: Installazione di cassette rifugio per Chirotteri (Bat box) IS – B3: Installazione di nidi artificiali (Nest box)
IS – B4: Creazione pareti di terreno per la nidificazione di specie fossorie (Nest xxxxxx) IS – B5: Creazione di punti trofici artificiali
IS – B5: Creazione di microhabitat per Rettili e Micromammiferi IBI – C4: Mitigazione degli impatti dovuti alle infrastrutture lineari
IBI – C6: Creazione di aree di rinaturalizzazione spontanea aventi funzione di “stepping stones”.
IM – 2: Monitoraggio degli indicatori della flora IM – 3: Monitoraggio degli indicatori della fauna
IM – 4: Monitoraggio dello stato di conservazione degli habitat d’interesse comunitario
b) LIFE + Politica e governance ambientali:
2. Obiettivo “Acqua”: contribuire al rafforzamento della qualità dell’acqua attraverso lo sviluppo di misure efficaci sotto il profilo dei costi al fine di raggiungere valide condizioni
ecologiche nell’ottica di sviluppare il primo piano di gestione dei bacini idrografici entro il 2009, attraverso le seguenti azioni:
• scambio di informazioni rilevanti per le strategie politiche e migliori pratiche;
• rafforzare l’integrazione tra politiche e scienza e il trasferimento dei risultati a sostegno degli Stati membri per preparare piani di gestione dei bacini idrografici;
• contribuire all’effettiva attuazione della strategia tematica sulla protezione e la conservazione dell’ambiente marino;
• aspetti idromorfologici quali il recupero delle pianure alluvionali ed altre misure a sostegno della direttiva sulla valutazione e la gestione dei rischi di alluvioni.
4. Obiettivo “Suolo”: proteggere e assicurare un uso sostenibile del suolo attraverso la preservazione delle funzioni del suolo, la prevenzione delle minacce per il suolo, la mitigazione degli effetti di tali minacce e il recupero dei terreni degradati, mediante le seguenti azioni:
• attuare la strategia tematica sulla protezione del suolo;
• garantire la protezione e il recupero della biodiversità del suolo.
7. Obiettivo “Sostanze chimiche”: migliorare la protezione dell’ambiente e della salute dai rischi costituiti dalle sostanze chimiche entro il 2020 attraverso l’attuazione della normativa in materia e la strategia tematica su un utilizzo sostenibile dei pesticidi, attraverso le seguenti azioni:
• scambio di informazioni utili per la definizione e attuazione delle politiche e migliori pratiche;
• rafforzare l’integrazione tra politiche e scienza e il trasferimento dei risultati al fine di fornire un solido background tecnico a sostegno di REACH;
• attuazione della strategia tematica sull’utilizzo sostenibile dei pesticidi.
11. Obiettivo “Innovazione”: contribuire a sviluppare e dimostrare approcci, tecnologie, metodi e strumenti innovativi diretti a facilitare l’attuazione del piano di azione per le tecnologie ambientali, attraverso le seguenti azioni:
• definire ulteriormente il piano di azione attraverso una pianificazione ed un coordinamento migliorati, un monitoraggio efficace dei progressi fatti, una identificazione veloce e una riduzione delle differenze di conoscenza e un effettivo utilizzo delle informazioni scientifiche, economiche e di altre informazioni di rilievo per l’attuazione delle politiche;
• promuovere l’identificazione, la dimostrazione e la diffusione di tecnologie e pratiche innovative, attraverso la complementarietà delle azioni con quelle del programma quadro per la competitività e l’innovazione;
• scambiare informazioni, anche sulle migliori pratiche, tra gli attori dell’UE in relazione al commercio internazionale delle tecnologie ambientali, agli investimenti responsabili nei paesi in via di sviluppo e all’attuazione delle azioni del vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile relativamente alle tecnologie ambientali.
12. Obiettivo “Approcci strategici”: promuovere l’attuazione effettiva e il rispetto della normativa comunitaria in materia di ambiente e migliorare la base di conoscenze necessaria per le politiche ambientali; assicurare politiche più efficienti e coerenti; migliorare il rendimento ambientale delle piccole e medie imprese (PMI); fornire gli strumenti per sviluppare una politica e una normativa ambientali e garantire una supervisione adeguata dei progetti da parte della Commissione, mediante i seguenti settori di azione prioritari:
• migliorare la valutazione delle nuove misure in tema di attuazione e definizione di politiche, in particolare a livello della loro formulazione iniziale o successiva revisione;
• rafforzare la base di conoscenze per la definizione e l’attuazione delle politiche attraverso la costruzione di un sistema per la condivisione delle informazioni in materia ambientale (SEIS) e il sostegno all’attuazione dell’iniziativa Global Monitoring for Environment and Security (GMES - Monitoraggio globale per l’ambiente e la sicurezza);
• migliorare la valutazione dell’attuazione e valutazione ex-post;
• identificare ed eliminare gradualmente i sussidi dannosi da un punto di vista ambientale;
• incrementare l’utilizzo di strumenti fondati su una logica di mercato per conseguire soluzioni di politica migliorate;
• fornire strumenti a sostegno di politiche di sviluppo sostenibili, in particolar modo gli indicatori;
• dare attuazione al programma di assistenza per le PMI per il rispetto della normativa ambientale (Environmental Compliance Assistance Programme for SMEs);
• porre in essere i passi necessari fondati sull’assistenza esterna al fine di sviluppare e attuare la politica ambientale;
• fornire gli strumenti per ottenere assistenza tecnica e/o amministrativa relativamente a identificazione, preparazione, gestione, monitoraggio, audit e supervisione dei progetti, inclusi i progetti LIFE III e LIFE +.
13. Obiettivo “Governance”: raggiungere una migliore governance sul piano ambientale, inclusa una maggiore consapevolezza delle problematiche ambientali e la partecipazione alle deliberazioni in materia ambientale dei cittadini europei, grazie alla seguente azione:
• ampliare il coinvolgimento delle parti interessate, inclusi i gruppi di consumatori e le organizzazioni non governative, nello sviluppo e nell’attuazione delle politiche e della legislazione ambientali.
c) LIFE + Informazione e comunicazione, l’obiettivo principale è quello di garantire un flusso di informazioni regolare ed efficace al fine di fornire la base per le decisioni politiche in materia ambientale, e produrre informazioni sullo stato e sulle tendenze evolutive dell’ambiente accessibili ai cittadini., attraverso la seguente azione:
• diffondere informazioni, eco-labelling, sensibilizzare e sviluppare competenze specifiche su questioni ambientali, inclusa la prevenzione degli incendi boschivi.
Misure ammissibili al finanziamento
Le misure finanziabili sono le seguenti:
• sviluppo e manutenzione di reti, di banche dati e di sistemi informatici direttamente collegati all’attuazione della politica e della normativa comunitarie in materia di ambiente, in particolare se migliorano l’accesso del pubblico all’informazione in materia di ambiente;
• studi, indagini, elaborazione di modelli e di scenari;
• monitoraggio, incluso quello delle foreste;
• assistenza allo sviluppo di capacità;
• collegamenti in rete e piattaforme per le migliori pratiche;
• azioni di informazione e comunicazione, comprese campagne di sensibilizzazione e, in particolare, campagne di sensibilizzazione del pubblico sugli incendi boschivi;
• dimostrazione di approcci strategici, tecnologie, metodi e strumenti innovativi;
Misure per l’azione Natura e biodiversità:
• gestione del sito e delle specie e pianificazione del sito, incluso il miglioramento della coerenza ecologica della rete “Natura 2000”;
• monitoraggio dello stato di conservazione, compresa la definizione di procedure e la creazione di strutture per detto monitoraggio;
• sviluppo e attuazione di piani d’azione per la conservazione delle specie e degli habitat;
• estensione della rete “Natura 2000” alle aree marine;
• acquisto di terreni a condizione che contribuisca a mantenere o ripristinare l’integrità di un sito “Natura 2000”, che costituisca l’unico mezzo o il mezzo più efficace per ottenere il risultato desiderato in termini di conservazione, che sia riservato, a lungo termine, ad usi coerenti con gli obiettivi, che lo Stato membro in questione assicuri, per mezzo di un trasferimento o in altro modo, che tali terreni siano riservati, a lungo termine, a scopi di conservazione della natura.
Soggetti ammissibili
Il programma è aperto alla partecipazione di persone giuridiche e istituzioni pubbliche o private.
Periodo di validità
Il programma è attivo dal 1 gennaio 2007 al 31 dicembre 2013.
Risorse finanziarie disponibili ed entità del contributo
La dotazione finanziaria del programma è di € 2.143.409.000.
Almeno il 78% delle risorse di bilancio è destinato a sovvenzioni per azioni di progetti, e almeno il 50% di queste è assegnato a misure a sostegno dell’azione Natura e della biodiversità. Per le sovvenzioni per azioni il cofinanziamento copre fino al 50% delle spese ammissibili, eccetto eccezioni in cui può raggiungere il 75% delle spese e solo per l’azione Natura e biodiversità.
Modalità di attuazione e procedure
L’attuazione del programma è basata sul programma strategico pluriennale che individua i settori fondamentali di azione. La Commissione pubblica un bando annuale per la presentazione di proposte sui temi del programma strategico e di eventuali priorità annuali.
Il finanziamento comunitario può assumere la forma di convenzioni di sovvenzione e di contratti di appalto pubblico. Le sovvenzioni comunitarie sono concesse secondo specifiche modalità:
• accordi quadro di partenariato
• partecipazione a fondi e meccanismi finanziari
• cofinanziamento di sovvenzioni di funzionamento
• cofinanziamento di sovvenzioni per azioni
Per i contratti di appalto pubblico i fondi comunitari possono coprire i costi per l’acquisto di beni e servizi, le spese di informazione e comunicazione, preparazione, attuazione, monitoraggio, controllo e valutazione dei progetti, delle politiche, dei programmi e della legislazione.
I progetti finanziati da LIFE + devono soddisfare i seguenti criteri:
• essere di interesse comunitario in quanto apportano un contributo significativo al conseguimento dell’obiettivo generale;
• essere coerenti e fattibili sotto il profilo tecnico e finanziario e presentano un rapporto costi-benefici soddisfacente.
Per assicurare un valore aggiunto europeo e per evitare che siano finanziate attività ricorrenti, i progetti devono soddisfare almeno uno dei criteri seguenti:
• essere progetti innovativi o di dimostrazione attinenti ad obiettivi comunitari in materia di ambiente, compresi lo sviluppo o la diffusione di tecniche, know how o tecnologie finalizzati alle migliori pratiche;
• essere campagne di sensibilizzazione e formazione specifica per gli agenti implicati nella prevenzione degli incendi boschivi; essere progetti finalizzati alla definizione ed alla realizzazione di obiettivi comunitari connessi con il monitoraggio a lungo termine e su larga base, armonizzato e completo, delle foreste e delle interazioni ambientali.
Paesi ammissibili
La partecipazione al programma è aperta ai seguenti Stati:
• Stati membri dell'Unione europea
• Paesi candidati che beneficiano di una strategia di preadesione (Croazia, ex Repubblica iugoslava di Macedonia, Turchia)
• Paesi EFTA che sono parti contraenti dell'accordo SEE (Islanda, Liechtenstein, Norvegia)
• Paesi dei Balcani occidentali (Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Serbia compreso il Kosovo) previa conclusione del relativo protocollo d'intesa che stabilisce le modalità della loro partecipazione ai programmi comunitari
Tabella 2 – Azioni del Corridoio e relativa fonte di finanziamento
Sigla | Titolo | FONTE DI FINANZIAMENTO | Misura PSR 2007- 2013 | Azione PSR 2007-2013 |
Coerente con la | ||||
presentazione di un | ||||
IH – A1 | Interventi per l’Habitat “Laghi eutrofici naturali con vegetazione del | progetto LIFE + Natura e biodiversità su tutto il Cervaro | ||
Mangnopotamion o | ||||
Hydrocharition” cod. 3150 | Programma regionale per la tutela dell’ambiente | |||
Azione.1 Bosco permanente; | ||||
Interventi per l’Habitat “Fiumi mediterranei a flusso | PSR 2007-2013 | Azione 2 - Fustaie a ciclo medio-lungo | ||
IH – A2 | permanente con il Paspalo‐ Agrostidion e con filari ripari di Salix e Populus” Cod. 3280 | Programma regionale per la tutela dell’ambiente | 221 – Primo imboschimento di superfici agricole | Azione 3 - Impianti a rapido accrescimento Azione 4 - Fasce protettive e corridoi ecologici |
Azione.1 Bosco permanente; | ||||
PSR 2007-2013 | Azione 2 - Fustaie a ciclo medio-lungo | |||
IH – A3 | Interventi per l’Habitat 91AA | Programma regionale per la tutela dell’ambiente | 221 – Primo imboschimento di superfici agricole | Azione 3 - Impianti a rapido accrescimento |
Azione 4 - Fasce protettive e corridoi ecologici |
Azione.1 Bosco permanente; | ||||
IH – A4 | Interventi per l’Habitat “ Foreste a galleria di Salix alba e Populus alba” cod. 92A0 | PSR 2007-2013 Programma regionale per la tutela dell’ambiente | 221 – Primo imboschimento di superfici agricole | Azione 2 - Fustaie a ciclo medio-lungo Azione 3 - Impianti a rapido accrescimento |
Azione 4 - Fasce protettive e corridoi ecologici | ||||
IH – A5 | Creazione di filari e siepi | PSR 2007-2013 | MISURA 216 - Sostegno agli investimenti non produttivi | Azione 2) - Fasce tampone e aree umide |
221 – Primo imboschimento di superfici agricole | Azione 4 Fasce protettive e corridoi ecologici. | |||
IS – B1 | Controllo delle specie vegetali alloctone | Coerente con la presentazione di un progetto LIFE + Natura e biodiversità su tutto il Cervaro | ||
Coerente con la | ||||
presentazione di un | ||||
progetto LIFE + | ||||
Natura e | ||||
IS – B2 | Installazione di cassette rifugio per Chirotteri (Bat box) | biodiversità su tutto il Cervaro | ||
Programma regionale per la tutela dell’ambiente | ||||
IS – B3 | Installazione di nidi artificiali (Nest box) | Coerente con la presentazione di un progetto LIFE + Natura e |
biodiversità su tutto il Cervaro Programma regionale per la tutela dell’ambiente | ||||||||
IS – B4 | Creazione pareti di terreno per la nidificazione di specie fossorie (Nest xxxxxx) | Coerente con la presentazione di un progetto LIFE + Natura e biodiversità su tutto il Cervaro Programma regionale per la tutela dell’ambiente | ||||||
IS – B5 | Creazione di punti trofici artificiali | Coerente con la presentazione di un progetto LIFE + Natura e biodiversità su tutto il Cervaro Programma regionale per la tutela dell’ambiente | ||||||
IS – B6 | Creazione di stagni temporanei e permanenti | PSR 2007-2013 | MISURA 216 - Sostegno agli investimenti non produttivi | Azione 2) - Fasce tampone e aree umide | ||||
IS – B7 | Creazione di microhabitat per Rettili e Micromammiferi | Coerente con la presentazione di un progetto LIFE + Natura e biodiversità su tutto il Cervaro Programma regionale per la tutela dell’ambiente | ||||||
IBI | – | C1 | Fasce inerbite arboree | nelle | colture | PSR 2007-2013 | MISURA 214 - Pagamenti | Azione 5: Inerbimento superfici |
agroambientali | arboree | |||
IBI – C2 | Messa a riposo dei seminativi con conversione in pascolo | PSR 2007-2013 | MISURA 214 - Pagamenti agroambientali | Azione 6: Conversione dei seminativi in pascoli permanenti |
AZIONE 1 - Bosco permanente | ||||
AZIONE 2 - Fustaie a ciclo medio-lungo | ||||
IBI – C3 | Interventi di forestazione sui versanti al fine della difesa idrogeologica | PSR 0000-0000 | 000 – Primo imboschimento di superfici agricole | AZIONE 3 - Impianti a rapido accrescimento |
AZIONE 4 - Fasce protettive e corridoi ecologici | ||||
IBI – C4 | Mitigazione degli impatti dovuti alle infrastrutture lineari | Coerente con la presentazione di un progetto LIFE + Natura e biodiversità su tutto il Cervaro PO FESR 2007/2013 - ASSE IV | ||
Altre fonti di finanziamento pubbliche | ||||
IBI – C5 | Bonifica delle micro discariche abusive” | PO FESR 2007/2013 - ASSE II | ||
IBI – C6 | Creazione di aree di rinaturalizzazione spontanea aventi funzione di “stepping stones”. | Coerente con la presentazione di un progetto LIFE + Natura e biodiversità su tutto il Cervaro |
IBI – C7 | Ecosistema filtro - Formazione di aree umide artificiali mediante adeguamento funzionale delle zone di confluenza degli affluenti secondari | PO FESR 2007/2013 - ASSE II | ||
IBI – C8 | Ecosistema filtro - Inserimento di bacini di trattamento mediante processi naturali e di fitodepurazione in aree perifluviali a valle dello scarico di effluenti urbani e industriali trattati | PO FESR 2007/2013 - ASSE II | ||
IBI – C9 | Ecosistema filtro - Creazione di bacini di trattamento in aree prossime a siti di discarica per rifiuti solidi | PO FESR 2007/2013 - ASSE II | ||
IBI – C10 | Regimazione delle acque di drenaggio e interventi di ingegneria naturalistica per la messa in sicurezza di versanti interessati da fenomeni di dissesto idrogeologico | |||
IA – D1 | Fasce tampone | PSR 2007-2013. | MISURA 216 | Azione 2) - Fasce tampone e aree umide |
IF – E1 | Mass. Giardino | PO FESR 2007/2013 - ASSE IV | 4.1 Infrastrutture, promozione e valorizzazion e dell’economi a turistica: | |
4.4 Interventi per la rete ecologica | ||||
IF – E2 | Porte del Cervaro | PO FESR 2007/2013 - ASSE IV | 4.1 Infrastrutture, promozione e valorizzazione dell’economia turistica, | |
4.4 Interventi per la rete ecologica | ||||
IM - 1 | Monitoraggio e prevenzione per il controllo dei processi di degradazione dello stato |
naturale dei corpi idrici | ||||
IM - 2 | Monitoraggio degli indicatori della flora | Coerente con la presentazione di un progetto LIFE + Natura e biodiversità su tutto il Cervaro Programma regionale per la tutela dell’ambiente | ||
IM - 3 | Monitoraggio degli indicatori della fauna | Coerente con la presentazione di un progetto LIFE + Natura e biodiversità su tutto il Cervaro Programma regionale per la tutela dell’ambiente | ||
IM - 4 | Monitoraggio dello stato di conservazione degli habitat d’interesse comunitario | Coerente con la presentazione di un progetto LIFE + Natura e biodiversità su tutto il Cervaro Programma regionale per la tutela dell’ambiente |
ALLEGATO I – ESTRATTO DEL PSR AGGIORNATO CON HEALTH CHECK RELATIVO ALLE PARTI D’INTERESSE DEL CORRIDOIO
Asse 2: Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale
In coerenza con gli orientamenti comunitari e il PSN e sulla base degli obiettivi specifici previsti dal Programma per l’Asse 2, il PSR intende contribuire allo sviluppo sostenibile delle aree rurali, sollecitando gli imprenditori agricoli e i detentori di aree forestali ad impiegare metodi di uso del suolo compatibili con le esigenze di salvaguardia dell’ambiente naturale, del territorio e del paesaggio, nonché di protezione delle principali risorse naturali, attraverso azioni mirate alla tutela del suolo, dell’acqua, della biodiversità, alla conservazione e allo sviluppo di attività agricole e di sistemi forestali a basso impatto ambientale, alla tutela del paesaggio naturale, agricolo e forestale, nonché di mitigazione dei cambiamenti climatici.
Il raggiungimento degli obiettivi specifici ridurre le emissioni di gas ad effetto serra e promuovere sistemi agricoli finalizzati alla tutela della risorsa suolo è potenziato anche grazie a specifici interventi rientrati in misure dell’Asse I e III. In particolare, ci si riferisce alla misura 121 Ammodernamento delle imprese agricole che finanzia gli agricoltori che intendono realizzare investimenti funzionali all’abbattimento dei consumi aziendali energetici e idrici e alla misura dell’Asse III 311 Diversificazione dell’attività agricola, che finanzia progetti tesi alla produzione e vendita di energia a partire da prodotti e sottoprodotti agricoli e alla realizzazione di compost con materiale aziendale.
Le misure dell’Asse II, basate sulla salvaguardia dell’ambiente e la tutela del territorio, propongono nel loro insieme l’utilizzo di pratiche produttive sostenibili, che dovranno concorrere alla valorizzazione delle caratteristiche del territorio regionale, cercando di fornire un valore aggiunto alle attività che in esso si svolgono tale da garantire un valore competitivo e un’identificazione chiara nel mercato delle produzioni locali.
Per quanto riguarda le foreste, si è data particolare enfasi a questi aspetti nella definizione degli obiettivi di asse, partendo dal presupposto che la Puglia è la regione con il più basso indice di boscosità di tutta l’area del Mediterraneo settentrionale, tanto da giustificare la significativa aliquota di risorse finanziarie destinate alle misure forestali dell’Asse.
Le misure 211 e 212, legate al pagamento delle indennità, presentano non solo una ovvia concentrazione territoriale, ma anche specifiche scelte di tipologie di imprese
sostenute, privilegiando quelle che più di altre garantiscono la permanenza antropica nelle aree montane e svantaggiate della Puglia.
Relativamente alle indennità riferibili alle aree rete Natura 2000, il PSR – stante il non ancora completato iter di redazione dei relativi Piani di Gestione – non prevede ad oggi l’attuazione della misura 213. Non di meno, l’ampiezza dei territori potenzialmente interessabili alla misura spinge a stimare una esigenza di risorse finanziarie per la sua attivazione pari a 27,5 Meuro. Tali risorse sono attualmente allocate nell’ambito della dotazione della misura 216.
Le misure attivate nell’Asse II sono di seguito riportate:
Misura | Descrizione |
214 | Pagamenti agroambientali |
216 | Sostegno agli investimenti non produttivi in campo agricolo |
221 | Imboschimento di terreni agricoli |
226 | Ricostituzione del potenziale forestale e interventi preventivi |
227 | Sostegno agli investimenti non produttivi – foreste |
TABELLA 1 – Analisi dei vantaggi ambientali delle attività finanziabili con il PSR
Obiettivi specifici ASSE II PSR | Azioni | Vantaggi ambientali |
Conservazione della diversità delle specie e degli habitat, cui i pascoli steppici, attraverso la tutela e la diffusione di sistemi agro- zootecnici e forestali ad “alto valore naturale” | 214 - Azione 1 Agricoltura biologica Azione 3 Tutela Biodiversità 216 - Investimenti non produttivi in ambienti agricoli 227 - Investimenti non produttivi forestali | Riduzione dell’impatto negativo sulla biodiversità da parte del sistema agricolo grazie alla diminuzione delle quantità di fitofarmaci e fertilizzanti ed all’impiego di prodotti a minore impatto. Mantenimento del patrimonio genetico vegetale di interesse agrario e forestale a rischio di erosione. |
Conservazione della diversità genetica promuovendo la coltivazione di specie/varietà a rischio di estinzione e la creazione di un sistema di mantenimento della biodiversità. | 214 - Azione 3 Tutela della Biodiversità | Mantenimento in azienda delle risorse genetiche di interesse agrario vegetali minacciate di erosione genetica. |
Mantenimento e diffusione di pratiche e sistemi agricoli in grado di favorire il risparmio idrico e la riduzione del carico di inquinanti per | 214 - Azione 1 Agricoltura biologica 214 - Azione 2 Miglioramento qualità dei suoli 214 -Azione 5 Inerbimento superfici arboree 216 - Investimenti non | Riduzione dei carichi inquinanti sulle acque attraverso l’introduzione di tecniche di produzione basate sulla riduzione dei livelli di impiego di fertilizzanti di sintesi, sulla sostituzione del diserbo chimico con operazioni meccaniche e sul ricorso a forme di difesa che escludono l’impiego di prodotti potenzialmente inquinanti. Riduzione dell’impatto degli inquinanti sulle acque |
Obiettivi specifici ASSE II PSR | Azioni | Vantaggi ambientali |
l’acqua derivanti dalle attività di coltivazione | produttivi in ambienti agricoli 221 - Azione 4 fasce protettive e corridoi ecologici | attraverso il mantenimento di fasce inerbite e introduzione di siepi, filari e popolamenti di specie arboree su terreni agricoli. Risparmio idrico derivante dall’introduzione di tecniche di produzione tese ad una razionalizzazione dell’uso dell’acqua e all’aumento di sostanza organica nei terreni che aumentano la loro capacità di ritenzione idrica. |
Obiettivi specifici ASSE II PSR | Azioni | Vantaggi ambientali |
Riduzione delle emissioni di gas serra e di ammoniaca derivanti dalle condizioni di coltivazione, e incremento della fissazione di CO2 | 214 - Azione 1 Agricoltura biologica 214 -Azione 5 Inerbimento superfici arboree 221- Primo imboschimento di terreni agricoli 223- Imboschimento di superfici non agricole | Riduzione delle emissioni di gas serra e di ammoniaca a seguito del minor impiego di prodotti chimici di sintesi (azotati in particolare, causa di emissioni di protossido di azoto) e a seguito di riduzione dell’uso dei mezzi meccanici, e a seguito di riduzione del carico di bestiame per ettaro e conseguentemente di minore produzione di deiezione zootecniche. Riduzione del carbonio atmosferico (anidride carbonica) attraverso fissazione nella sostanza organica del suolo. Mitigazione dei cambiamenti climatici. |
Tutelare gli elementi caratteristici del paesaggio rurale | 214 - Azione 1 Agricoltura biologica Azione 3 Tutela della Biodiversità 216 - Investimenti non produttivi in ambienti agricoli 226 - Ricostituzione del potenziale forestale e interventi preventivi 227 - Sostegno agli investimenti non produttivi – foreste | Conservazione degli elementi caratteristici del paesaggio rurale attraverso la diffusione di pratiche agricole (rotazione) che aumentano il livello di differenziazione percettiva delle aree rurali, e la tutela di specie autoctone, agricole e forestali e di elementi strutturali caratteristici del paesaggio. Preservazione dell’identità culturale dei paesaggi attraverso il mantenimento dell’attività agricola negli stessi. |
Tutela del suolo, contrastando in particolare i fenomeni di erosione, di perdita della | 214 - Azione 1 Agricoltura biologica 214 - Azione 2 Miglioramento qualità del suolo | Miglioramento della struttura del suolo grazie all’adozione di sistemi di gestione (rotazioni, utilizzo di letame o compost organici, etc.) in grado di migliorare la fertilità complessiva ed il contenuto di sostanza organica, e grazie alla prevenzione e alla lotta agli incendi boschivi. |
sostanza organica e di desertificazione | 214 -Azione 5 Inerbimento superfici arboree 226 - Ricostituzione del potenziale forestale e interventi preventivi | Riduzione dei desertificazione. | fenomeni | di | erosione | e |
MISURA 214
1. Titolo della misura
Pagamenti agroambientali
2. Articoli di riferimento
Titolo IV, Capo 1, sezione 2, Articolo 36 lettera a) punto iv e sottosezione 1, Articolo 39 del Regolamento CE 1698/05
Articolo 27 e paragrafo 5.3.2.1.4 dell’Allegato II del Regolamento CE 1974/2006
3. Codice della misura
214
4. Motivazione dell’intervento
In risposta alla esigenza di aumentare i servizi ambientali a vantaggio della collettività, i premi agroambientali svolgono un ruolo fondamentale nel promuovere lo sviluppo sostenibile delle aree rurali.
A tale proposito risulta necessario intervenire sul territorio agricolo regionale al fine di equilibrare e contenere la pressione esercitata dalle attività agricole interagendo positivamente con i fattori ambientali, quali l’acqua, il suolo, l’aria, la biodiversità e il paesaggio.
La progressiva riduzione della vegetazione naturale con la scomparsa delle praterie e pascoli naturali (nel quarantennio 1960-2000 circa 294.000 ettari di praterie sono state trasformate in terreni agricoli nell’area comprendente il centro-nord della Puglia e la Basilicata39), la diffusione di colture annuali (cereali) con bassa resistenza alla siccità, l’incidenza degli incendi, accompagnati dall’intensivizzazione dell’agricoltura possono essere considerati tra le principali cause, di origine antropica, di degrado del suolo e quindi del processo di desertificazione in Puglia.
Vanno pertanto rafforzate forme sostenibili di agricoltura rivolte all’attenzione di un sistema produttivo, che considera l’intera azienda come fulcro dell’agroecosistema, soggetto riequilibratore degli elementi di difesa e nutritivi attraverso un apporto limitato o, comunque razionale, di fitofarmaci e fertilizzanti, che rafforzano la conservazione ed il miglioramento
39 Si veda a tal proposito la Xxxxxxxxx 0000/000/XX xxx Xxxxxxxxx (XX L 55 del 25.02.2006).
della fertilità dei suoli, quindi funzionali all’incremento della sostanza organica nei suoli e della biodiversità. In particolare è necessario invertire la tendenza al declino della biodiversità, puntando non solo alla conservazione del patrimonio genetico, anche attraverso la tutela e il rafforzamento degli ecosistemi legati alle attività agro-silvo- pastorali, ma anche alla reintroduzione e valorizzazione sul territorio delle varietà per le quali esiste un valore economico e un potenziale inserimento nelle azioni di diversificazione delle attività aziendali. L’attenzione, rivolta alla conservazione e all’uso dell’agrobiodiversità, consente l’uso della sostenibilità dei sistemi colturali.
5. Obiettivi della misura
L’insieme delle diverse tipologie di impegni agroambientali (Azioni), oggetto di sostegno nell’ambito della Misura, potrà determinare effetti positivi su diverse componenti ambientali, partecipando quindi alla maggioranza degli obiettivi specifici dell’Asse 2, quali:
• conservazione della diversità delle specie e degli habitat, tra cui i pascoli steppici, attraverso la tutela e la diffusione di sistemi agricoli ad “alto valore naturale”;
• conservazione della diversità genetica (vegetale) promuovendo la coltivazione di varietà a rischio di estinzione e la creazione di un sistema di mantenimento della biodiversità.;
• mantenimento e diffusione di pratiche e sistemi agricoli in grado di favorire il risparmio idrico e la riduzione dei carichi inquinanti per l'acqua derivanti dalle attività di coltivazione;
• introduzione di pratiche agricole funzionali alla conservazione e al ripristino di una copertura vegetale permanente (non necessariamente arborea);
• riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra e di ammoniaca, derivanti dalle attività di coltivazione e di copertura erbacea delle superfici agricole, incremento della fissazione di CO2;
• promozione di sistemi agricoli e forestali finalizzati alla tutela della risorsa suolo, contrastando in particolare i fenomeni di desertificazione e di erosione.
L’apporto delle singole azioni della presente misura ai suddetti obiettivi specifici dell’Asse 2 viene descritto nelle successive schede di dettaglio.
6. Azioni
La misura è articolata in 4 azioni Azione 1: Agricoltura biologica
Azione 2: Miglioramento della qualità dei suoli Azione 3: Tutela della biodiversità
Azione 4: Progetti integrati e sistema regionale per la biodiversità Azione 5: Inerbimento superfici con colture arboree
Azione 6: Conversione dei seminativi in pascoli permanenti
Per ciascuna azione è stata prevista la relativa scheda con descrizione dettagliata degli interventi previsti.
7. Localizzazione
La misura si applica nelle aree definite per ciascuna azione nella relativa scheda.
8. Beneficiari
I beneficiari della presente sono indicati per ciascuna azione nella relativa scheda. Essi dovranno rispettare, nell’intera loro azienda, i requisiti obbligatori di cui agli artt. 4 e 5 degli allegati III e IV del Reg. CE 1782/2003 (Condizionalità) e, conformemente al punto 5.3.2.1 dell’allegato II del Reg. CE 1975/2006, i requisiti minimi relativi all’uso dei fertilizzanti, i requisiti minimi relativi all’uso di prodotti fitosanitari e i requisiti minimi ulteriori (cfr. par. 5.3.2).
9. Entità dei premi
Le singole azioni prevedono differenziazioni di premi che vengono nel dettaglio evidenziate in ogni relativa scheda di azione.
10. Cumulabilità dei premi
I premi previsti dalle Azioni 214/1, 214/2, 214/3, 214/5 e 214/6 non sono cumulabili tra loro con riferimento alla medesima superficie a premio.
Relativamente alla cumulabilità con il pagamento supplementare di cui all’art. 68 del Reg. CE 73/2009 si rimanda al cap.10 - Giudizio sulla complementarietà con l’azione della Comunità ed il FEAGA.
11. Cambiamenti nella legislazione comunitaria
Nel caso di modifiche alla legislazione comunitaria che comportino un adeguamento delle norme obbligatorie stabilite in applicazione degli artt. 4 e 5 degli allegati III e IV del Reg. CE 1782/2003 (Condizionalità) e dei requisiti minimi relativi all’uso dei fertilizzanti e di prodotti fitosanitari, nonché di altri pertinenti requisiti prescritti dalla legislazione nazionale, gli impegni agroambientali dovranno essere adattati a tali modifiche e, così modificati, accettati dai beneficiari; in caso contrario l’impegno cessa senza obbligo di rimborso per l’effettiva durata di validità dell’impegno.
12. Entità dell’aiuto per tutte le azioni della misura
Partecipazione del FEASR al contributo pubblico
57,75%
Intensità del contributo pubblico 100%
13. Finanziamento
Spesa Pubblica Totale 327,181 Meuro
di cui FEASR 187,709 Meuro
di cui Obbligazioni 0000-0000 000,676 Meuro
Azioni 2, 4, 5 e 6
Importo Art. 16 bis del Reg. CE 1698/2005 nei limiti degli importi indicati all’art. 69, par. 5 bis, del Reg. 1698/2005
Spesa Pubblica Totale 28,235 Meuro
di cui FEASR 17,554 Meuro
14. Disposizioni transitorie
La Regione Puglia applica gli articoli 1 e 2 del Reg. CE 1320/2006, al fine di effettuare pagamenti per impegni pluriennali. I pagamenti relativi a tali impegni saranno effettuati dopo il termine finale di ammissibilità delle spese dell’attuale periodo di programmazione.
Il riferimento normativo della misura sono gli articoli 22, 23 e 24 del Reg. CE 1257/1999 e articolo 36, lettera a), punto iv), e 39 del Reg. CE 1698/2005.
L’importo è pari a 163.676.500 Euro di spesa pubblica, pari a 94.113.988 di contribuzione FEASR.
La Misura 3.1 - Azione “Introduzione e/o mantenimento dei metodi di coltivazione biologica” del PSR 2000-2006 è stata attivata con un unico bando nel 2005. Gli impegni quinquennali assunti dagli agricoltori che hanno aderito a tale Xxxxxx si concludono dunque nel 2009 con un trasferimento spesa sulla programmazione 2007-2013.
15. Schede delle azioni
15.1 Titolo dell’azione
Agricoltura biologica
15.1.1 Codice dell’azione
214/1
15.1.2 Motivazione dell’azione
Coerentemente con gli Orientamenti Strategici Comunitari e con il PSN e sulla base dell’esperienza realizzata nei precedenti periodi di programmazione, si ritiene opportuno rafforzare tra le possibili forme sostenibili di agricoltura il metodo di produzione biologica. Va rafforzata l’agricoltura biologica in quanto modalità che considera l’intera azienda come fulcro dell’agroecosistema, soggetto riequilibratore degli elementi di difesa e nutritivi attraverso un apporto limitato di fitofarmaci e fertilizzanti.
La prosecuzione del sostegno pubblico per l’introduzione e il mantenimento dell’impegno a praticare agricoltura biologica rimane fondamentale perché, a fronte dei servizi e dei vantaggi ambientali resi da questa pratica all’intera collettività, i ritorni economici all’agricoltore non sono ancora sufficienti a ripagarlo dei maggiori costi di produzione sostenuti rispetto ad una pratica convenzionale.
15.1.3 Obiettivi dell’azione
L’azione concorre al raggiungimento dei seguenti obiettivi specifici:
- conservazione della diversità delle specie e degli habitat, tra cui i pascoli steppici, attraverso la tutela e la diffusione di sistemi agro-zootecnici e forestali ad “alto valore naturale”;
- mantenimento e diffusione di pratiche e sistemi agricoli in grado di favorire il risparmio idrico e la riduzione del carico di inquinanti per l’acqua derivanti dalle attività di coltivazione;
- riduzione delle emissioni di gas serra e di ammoniaca derivanti dalle attività di coltivazione e di copertura erbacea delle superfici agricole, incremento della fissazione di CO2;
- tutela degli elementi caratteristici del paesaggio rurale;
- promozione dei sistemi agricoli e forestali finalizzati alla tutela della risorsa suolo, contrastando in particolare il fenomeno di desertificazione e i fenomeni di erosione.
Questa azione ha come obiettivo operativo il fornire un sostegno economico alle aziende agricole per l’introduzione o il mantenimento di metodi di produzione biologica (Reg. CEE 2092/91 e s.m.i.).
15.1.4 Campo d’azione, interventi e limitazione
L’azione sosterrà i soggetti che realizzano attività per un impegno quinquennale, che prevede il rispetto delle tecniche di produzione biologica definite dal regolamento CEE 2092/91 e s.m.i.
In particolare l’agricoltore deve attivare sistemi di produzione che non utilizzino prodotti chimici di sintesi per la fertilizzazione e la difesa delle colture, oltre che adottare pratiche agronomiche relative alla gestione delle superfici coltivate (es. avvicendamenti, rotazioni, sovesci, fasce inerbite ecc.).
L’intera azienda agricola deve essere inserita nel sistema di certificazione biologica.
Il rispetto della normativa sull’agricoltura biologica va certificato da organismi di controllo autorizzati a livello ministeriale.
Saranno finanziate le seguenti colture:
1. Cereali e foraggere;
2. Pomodoro;
3. Patata;
4. Orticole ed altre erbacee;
5. Olivo;
6. Vite da tavola;
7. Vite da vino;
8. Agrumi;
9. Ciliegio;
10. Altre drupacee.
Il quadro di raffronto della Baseline di riferimento in relazione agli impegni previsti dalla presente azione è riportato nell’allegato 6 al presente PSR.
15.1.5 Localizzazione
L’azione sarà applicata in via prioritaria nelle seguenti aree e con le seguenti differenziazioni:
- nelle aree rurali ad agricoltura intensiva specializzata è posto un limite minimo di superfice contigua aderente all’impegno pari a 30 ettari per le colture erbacee e a 15 ettari per le colture arboree, afferenti anche a più imprese;
- nelle aree rurali intermedie e nelle aree rurali con problemi complessivi di sviluppo non è prevista alcuna limitazione di superficie.
In tutti i casi sarà data priorità alle zone che rientrano in aree preferenziali come: zone vulnerabili ai sensi della Direttiva 91/676/CEE, Zone di Protezione Speciale (ZPS) e Siti di Importanza Comunitaria (SIC) individuati in applicazione della Direttiva 79/409/CEE e 92/43/CEE, zone a rischio erosione.
15.1.6 Beneficiari
Possono beneficiare degli aiuti gli imprenditori (singoli e associati) iscritti nel Registro delle Imprese Agricole della CCIAA. Sono esclusi gli imprenditori titolari di pensione di vecchiaia e gli imprenditori titolari di pensione di anzianità di età superiore ai 65 anni.
15.1.7 Descrizione della metodica utilizzata per i calcoli a giustificazione: a) dei costi aggiuntivi; b) del mancato guadagno dovuto all’impegno assunto; c) dell’entità dei costi dell’operazione
Vedi allegato 6 al presente Programma di Sviluppo Rurale.
15.1.8 Entità dei premi
L’entità dei premi, è di seguito riportata:
Coltura | Premio (euro/ha) | |
1. | Cereali e foraggere | 96 |
2. | Pomodoro | 357 |
3. | Patata | 247 |
4. | Orticole ed altre erbacee | 259 |
5. | Olivo | 335 |
6. | Vite da tavola | 770 |
7. | Vite da vino | 506 |
8. | Agrumi | 812 |
9. | Ciliegio | 456 |
10. | Altre drupacee | 738 |
15.1.9 Obiettivi quantificati per gli indicatori comunitari
Tipo di indicatore | Indicatore | Obiettivo 2007-2013 |
Realizzazione | Numero di aziende agricole e di altri gestori del territorio beneficiari | 43.382 |
di cui nuove aziende | 19.282 | |
Superficie totale interessata dal sostegno agro ambientale | 75.918 | |
di cui nuove superfici | 33.743 | |
Superficie fisica interessata dal sostegno agroambientale in virtù di questa misura | 75.918 | |
di cui nuove superfici | 33.743 | |
Numero totale dei contratti | 43.382 | |
Numero di azioni in materia di risorse genetiche | 22 | |
Risultato | Superficie soggetta ad una gestione efficace del territorio, che ha contribuito con successo (ettari): a) alla biodiversità e alla salvaguardia di habitat agricoli e forestali di alto pregio naturale b) a migliorare la qualità dell’acqua c) ad attenuare i cambiamenti climatici d) al migliorare la qualità del suolo e) ad evitare la marginalizzazione e l’abbandono delle terre | 67.487 33.743 33.743 33.743 67.487 |
Tipo di indicatore | Indicatore | Obiettivo 2007-2013 |
Impatto | Ripristino della biodiversità: Xxxxx 7 - Agricoltura biologica: % di SAU biologica rispetto SAU totale regionale Apat T 04 - Mantenimento di specie esclusive della Regione Puglia (numero) Xxxxx 28 - Andamento della popolazione dell’Avifauna in aree agricole | 14,4 35 1,1% |
Conservazione di habitat agricoli e forestali di alto pregio naturale: | ||
Xxxxx 23 - Diminuzione dell’erosione del suolo: quantità di suolo asportate dovuto a erosione superficiale idrica Xxxxx 4 - Mantenimento delle aree naturali protette: Percentuale di siti natura 2000 coperti da habitat Natura 2000 che dipendono dall’esistenza dall’agricoltura estensiva | -7,8% 2,2% | |
Miglioramento della qualità delle acque: Xxxxx 29 – Aumento della quantità di carbonio organico nei suoli Xxxxx 18.1 - Diminuzione del surplus di azoto Riduzione dei nitrati nelle falde – n. campioni eccedenti il valore massimo di 50mg/l | 11% -2,8% -1,9% |
Contributo all’attenuazione dei cambiamenti | ||
climatici: | ||
Riduzione dell’emissioni di CO2 equivalente dal settore agricolo | -1,1% | |
Riduzione dell’emissioni complessive di ammoniaca dal settore agricolo | -11,1% |
15.2 Titolo dell’azione
Miglioramento della qualità dei suoli
15.2.1 Codice dell’azione
214/2
15.2.2 Motivazione dell’azione
Il fenomeno dell’erosione del suolo interessa gran parte del territorio pugliese, ma si presenta con maggiore evidenza e gravità nelle aree del Sub-Appenino Dauno, caratterizzate sia da elevata pendenza che da suoli con elevata erodibilità. La causa principale di tale degrado è individuabile nella perdita di sostanza organica nei suoli, soprattutto correlata alla gestione intensiva dei terreni, all’impiego di tecniche di lavorazione non conservative, i cui effetti sono accentuati dall’impiego di macchine sempre più pesanti e potenti e all’impiego irrazionale della concimazione minerale. Quest’ultimo problema è maggiormente riscontrabile nelle aziende non miste, che hanno, evidentemente, maggiori difficoltà a reperire materiale organico da distribuire sui terreni. Intervenire su tali aziende, quindi, incentivando l’utilizzo di ammendanti organici potrà svolgere un’azione positiva nel contrastare l’erosione dei suoli e nell’aumentare la fertilità degli stessi.
Nell’ambito dei sistemi produttivi a seminativi, diffusi soprattutto nell’area murgiana e della provincia di Foggia è frequente il ricorso da parte degli agricoltori a pratiche agricole non sostenibili, quali la bruciatura delle stoppie (debbio o addebbiatura). La pratica, per quanto ammissibile in virtù della deroga alle norme della condizionalità, appare di difficile applicazione anche in relazione a quanto previsto dal Decreto del Presidente della Giunta Regionale 18 marzo 2009, n. 249. La promozione presso le aziende agricole della sostituzione della bruciatura delle stoppie con la trinciatura con interramento delle stesse rappresenta una pratica più sostenibile in funzione del mantenimento della sostanza organica nel terreno, nella riduzione del fenomeno erosivo e nella conservazione della fertilità agronomica e della biodiversità microbiologica nei terreni.
15.2.3 Obiettivi dell’azione
L’azione - composta dalla subazione a) e dalla subazione b) -concorre al raggiungimento dei seguenti obiettivi specifici:
- mantenimento e diffusione di pratiche e sistemi agricoli in grado di favorire il risparmio idrico e la riduzione di carichi inquinanti per l’acqua derivanti dalle attività di coltivazione;
- promozione dei sistemi agricoli e forestali finalizzati alla tutela della risorsa suolo, contrastando in particolare il fenomeno di desertificazione e i fenomeni di erosione.
Gli obiettivi operativi di tale azione sono:
• per la sub azione a) incentivare, attraverso la concessione di un sostegno pubblico, le aziende all’utilizzo di ammendanti organici da distribuire sui suoli;
• per la sub azione b) incentivare, attraverso la concessione di un sostegno pubblico, le aziende all’utilizzo della tecnica di trinciatura con interramento delle stoppie con lavorazione superficiale del suolo, obiettivo che intende mitigare gli effetti della desertificazione, in collegamento alla sfida dei cambiamenti climatici.
15.2.4 Campo d’azione, interventi e limitazione
L’azione – sub azione a) - sosterrà, con un aiuto quinquennale, correlato alla superficie oggetto di impegno, le aziende che si impegnano a distribuire e incorporare sui propri suoli ammendanti organici,opportunamente etichettati, per un periodo di 5 anni,
L’impegno quinquennale dovrà riferirsi alla SAU aziendale oggetto della domanda del premio.
Per beneficiare dell’aiuto l’azienda dovrà contestualmente:
a) utilizzare ammendanti organici di pregio non contenenti fanghi;
b) utilizzare ammendanti previsti dall’Allegato 2 del D.Lgs 217/2006 e s.m.i.;
c) utilizzare ammendanti aventi un contenuto in carbonio organico, dichiarato dal produttore, di almeno il 20% sulla S.S.;
d) utilizzare ammendanti non provenienti da attività di produzione e trasformazione di fanghi di qualsiasi natura;
e) apportare annualmente una quantità minima di carbonio organico di 400 kg per ettaro;
f) non superare con gli apporti la quantità di 250 kg/ha/anno di Azoto nelle zone non vulnerabili ai nitrati, e di 170 kg/ha/anno nelle zone dichiarate vulnerabili ai nitrati;
g) documentare l’acquisto dell’ammendante tramite apposito documento contabile e disporre della scheda tecnica del prodotto.
L’azienda beneficiaria dell’aiuto dovrà documentare l’acquisizione dell’ammendante utilizzato tramite apposito documento contabile.
L’azione - subazione b) – sosterrà, con un aiuto quinquennale, correlato alla superficie oggetto di impegno, le aziende che fanno ricorso alla pratica della trinciatura e interramento delle stoppie con lavorazione superficiale dei terreni investiti a seminativi.
Per beneficiare dell’aiuto l’azienda dovrà contestualmente:
a) Effettuare le operazioni di trinciatura, ad un’altezza dal piano di campagna di almeno 15 cm;
b) Effettuare l’interramento delle stoppie attraverso lavorazione superficiale del suolo ad una profondità di almeno 10 cm e non superiore a 30 cm;
c) L’interramento dovrà essere preceduto dalla somministrazione di azoto inorganico nella dose minima di 1kg per ogni quintale di stoppie, non superando gli apporti previsti per le zone vulnerabili ai nitrati. Per le aziende ad indirizzo biologico tale somministrazione dovrà comprendere prodotti ammessi all’uso come da Allegato I del Reg. CE 889/2008 in attuazione del Reg. 834/2007;
d) L’interramento potrà avvenire solo dopo il 30 agosto di ogni anno. Il periodo in cui è consentita tale operazione colturale dovrà tener conto della normativa e della regolamentazione regionale nonché delle regolamentazioni regionali previste dal regolamento regionale per le zone SIC e ZPS e dai piani de gestione delle aree protette.
15.2.5 Localizzazione
L’azione – sub azione a) e sub azione b)- sarà applicata su tutto il territorio regionale con priorità all’area del Subappennino Dauno e della fossa Bradanica e lungo tutta la Murgia, dove è più rilevante il problema dell’erosione dei suoli.
15.2.6 Beneficiari
Possono beneficiare degli aiuti gli imprenditori agricoli iscritti nel registro delle imprese agricole della CCIAA. Non potranno beneficiare dell’aiuto le aziende agricole ad indirizzo zootecnico.
15.2.7 Descrizione della metodica utilizzata per i calcoli a giustificazione: a) dei costi aggiuntivi; b) del mancato guadagno dovuto all’impegno assunto; c) dell’entità dei costi dell’operazione
Vedi allegato 6 al presente Programma di Sviluppo Rurale.
15.2.8 Entità del premio
L’importo del premio – sub azione a) - è stabilito pari a 139,00 euro/ha/anno per un periodo di impegno pari a 5 anni.
L’importo del premio – sub azione b) – sarà di circa 64 euro/ha/anno per un periodo di impegno pari a 5 anni.
15.2.9 Collegamenti con altri interventi
L’azione non è compatibile con gli altri interventi previsti dalla misura 214 per le medesime superfici.
15.2.10 Obiettivi quantificati per gli indicatori comunitari
Tipo di indicatore | Indicatore | Obiettivo 2007-2013 |
Realizzazione | Numero di aziende agricole e di altri gestori del territorio beneficiari | 2.992 |
di cui nuove aziende | 1.330 | |
Superficie totale interessata dal sostegno agroambientale | 5.235 | |
di cui nuove superfici | 2.327 | |
Superficie fisica interessata dal sostegno agroambientale in virtù di questa misura | 5.235 | |
di cui nuove superfici | 2.327 | |
Numero totale dei contratti | 2.992 | |
Numero di azioni in materia di risorse genetiche | 0 | |
Risultato | Superficie soggetta ad una gestione efficace del territorio, che ha contribuito con successo (ettari): a) alla biodiversità e alla salvaguardia di habitat agricoli e forestali di alto pregio naturale b) a migliorare la qualità dell’acqua c) ad attenuare i cambiamenti climatici d) al migliorare la qualità del suolo e) ad evitare la marginalizzazione e l’abbandono delle terre | 4.654 2.327 2.327 2.327 4.654 |
Tipo di indicatore | Indicatore | Obiettivo 2007-2013 |
Impatto | Ripristino della biodiversità: | 0 0 0 |
Xxxxx 7 - Agricoltura biologica: % di SAU | ||
biologica rispetto SAU totale regionale | ||
Apat T 04 - Mantenimento di specie esclusive | ||
della Regione Puglia (numero) | ||
Xxxxx 28 - Andamento della popolazione | ||
dell’Avifauna in aree agricole | ||
Conservazione di habitat agricoli e forestali di | ||
alto pregio naturale: | ||
Xxxxx 23 - Diminuzione dell’erosione del suolo: | ||
quantità di suolo asportate dovuto a erosione | -0,1% | |
superficiale idrica | ||
Xxxxx 4 - Mantenimento delle aree naturali | ||
protette: Percentuale di siti natura 2000 coperti da habitat Natura 2000 che dipendono | 0 | |
dall’esistenza dall’agricoltura estensiva | ||
Miglioramento della qualità delle acque: | ||
Xxxxx 29 – Aumento della quantità di carbonio organico nei suoli | 0,1% | |
Xxxxx 18.1 - Diminuzione del surplus di azoto | 0 | |
Riduzione dei nitrati nelle falde – n. campioni eccedenti il valore massimo di 50mg/l | 0 |
Contributo all’attenuazione dei cambiamenti | ||
climatici: | ||
Riduzione dell’emissioni di CO2 equivalente dal settore agricolo | 0 | |
Riduzione dell’emissioni complessive di ammoniaca dal settore agricolo | 0 |
15.2.11 Obiettivi quantificati per gli indicatori comunitari alla luce delle sfide Health Check
Tipo di indicatore | Indicatore | Obiettivo 2007-2013 |
Realizzazione | Numero di aziende agricole e di altri gestori del territorio beneficiari | 1.129 |
di cui nuove aziende | 502 | |
Superficie totale interessata dal sostegno agroambientale | 1.976 | |
di cui nuove superfici | 878 | |
Superficie fisica interessata dal sostegno agroambientale in virtù di questa misura | 1.976 | |
di cui nuove superfici | 878 | |
Numero totale dei contratti | 1.129 | |
Numero di azioni in materia di risorse genetiche | 0 |
Tipo di indicatore | Indicatore | Obiettivo 2007-2013 |
Risultato | Superficie soggetta ad una gestione efficace del territorio, che ha contribuito con successo (ettari): a) alla biodiversità e alla salvaguardia di habitat agricoli e forestali di alto pregio naturale b) a migliorare la qualità dell’acqua c) ad attenuare i cambiamenti climatici d) al migliorare la qualità del suolo e) ad evitare la marginalizzazione e l’abbandono delle terre | 1.756 878 878 878 1.756 |
Tipo di indicatore | Indicatore | Obiettivo 2007-2013 |
Impatto | Ripristino della biodiversità: | |
Xxxxx 7 - Agricoltura biologica: % di SAU biologica rispetto SAU totale regionale | 0 | |
Apat T 04 - Mantenimento di specie esclusive della Regione Puglia (numero) | 0 | |
Xxxxx 28 - Andamento della popolazione dell’Avifauna in aree agricole | 0 | |
Conservazione di habitat agricoli e forestali di alto pregio naturale: |
Xxxxx 23 - Diminuzione dell’erosione del suolo: | ||
quantità di suolo asportate dovuto a erosione | -0,1% | |
superficiale idrica | ||
Xxxxx 4 - Mantenimento delle aree naturali | ||
protette: Percentuale di siti natura 2000 coperti da habitat Natura 2000 che dipendono | 0 | |
dall’esistenza dall’agricoltura estensiva | ||
Miglioramento della qualità delle acque: | ||
Xxxxx 29 – Aumento della quantità di carbonio organico nei suoli | 0,1% | |
Xxxxx 18.1 - Diminuzione del surplus di azoto | 0 | |
Riduzione dei nitrati nelle falde – n. campioni eccedenti il valore massimo di 50mg/l | 0 | |
Contributo all’attenuazione dei cambiamenti | ||
climatici: | ||
Riduzione dell’emissioni di CO2 equivalente dal settore agricolo | 0 | |
Riduzione dell’emissioni complessive di ammoniaca dal settore agricolo | 0 |
15.3 Titolo dell’azione
Tutela della biodiversità
15.3.1 Codice dell’azione 214/3
15.3.2 Motivazione dell’azione
Molto spesso gli agricoltori sono spinti a scegliere, per meglio collocare il loro prodotto sui mercati, specie e varietà più produttive, standardizzate e omogenee, così come richiesto
dal consumatore, ma proprio per questo a stretta base genetica. Questi comportamenti, uniti a metodi di coltivazione intesivi, hanno contribuito a creare in Puglia un’emergenza ambientale su questo tema. La consapevolezza che la diversità genetica rappresenta una risorsa che deve essere preservata per le generazioni future e che gli agricoltori possono svolgere un ruolo di custodi di tale biodiversità, è alla base della definizione di azioni finalizzate al recupero e alla conservazione di specie vegetali a rischio di erosione genetica, garantendo, comunque, una ragionevole redditività agli agricoltori nell’impiego di tali risorse genetiche locali.
15.3.3 Obiettivi dell’azione
L’azione concorre al raggiungimento dei seguenti obiettivi specifici:
- conservazione della diversità genetica promuovendo la coltivazione/inserimento di specie/varietà a rischio di estinzione e la creazione di un sistema di mantenimento della biodiversità;
- tutela degli elementi caratteristici del paesaggio rurale.
L’obiettivo operativo di tale azione è concedere un sostegno pubblico al fine di salvaguardare le varietà di interesse agricolo a rischio di estinzione, evitando la loro scomparsa, che oltre a comportare conseguenze negative per l’ecosistema regionale, può determinare anche la scomparsa delle pratiche agronomiche e, più in generale, delle tradizioni ad esse legate.
15.3.4 Campo d’azione, interventi e limitazione
L’azione sosterrà, con un aiuto quinquennale le aziende i cui conduttori si impegnano a conservare in situ, le risorse genetiche vegetali (colture) indicate nella tabella in allegato al presente Programma di sviluppo rurale;, e che per questo sono qualificati come coltivatori custodi.
L’impegno, di durata quinquennale, consiste nella coltivazione, ovvero nella riproduzione, in azienda, nella zona di coltivazione tradizionale o nell’area di origine, di una o più varietà o cultivar vegetali locali a rischio di estinzione, individuate come tali e riportate nell’elenco delle risorse genetiche autoctone regionali in allegato, nel rispetto della baseline.
15.3.5 Localizzazione
L’azione sarà applicata per le specifiche colture/varietà negli areali di cui alla tabella
riportata in allegato al presente Programma di sviluppo rurale.
15.3.6 Beneficiari
Possono beneficiare degli aiuti gli imprenditori (singoli e associati) iscritti nel Registro delle Imprese Agricole della CCIAA. Sono esclusi gli imprenditori titolari di pensione di vecchiaia e gli imprenditori titolari di pensione di anzianità di età superiore ai 65 anni.
15.3.7 Descrizione della metodica utilizzata per i calcoli a giustificazione: a) dei costi aggiuntivi; b) del mancato guadagno dovuto all’impegno assunto; c) dell’entità dei costi dell’operazione
Vedi allegato 6 al presente Programma di Sviluppo Rurale.
15.3.8 Entità del premio
L’entità degli aiuti, è di seguito riportata:
Coltura | Premio (euro/ha) | |
1. | Colture da granella | 86 |
2. | Orticole | 186 |
3. | Olivo | 175 |
4. | Vite | 397 |
5. | Fruttiferi | 417 |
15.3.9 Collegamenti con altri interventi
L’azione non è compatibile con gli altri interventi previsti dalla misura 214 per le medesime superfici.
15.3.10 Obiettivi quantificati per gli indicatori comunitari
Tipo di indicatore | Indicatore | Obiettivo 2007-2013 | ||||||
Realizzazione | Numero di aziende agricole e di altri gestori del territorio beneficiari | 8.085 | ||||||
di cui nuove aziende | 3.594 | |||||||
Superficie totale interessata dal sostegno agroambientale | 14.149 | |||||||
di cui nuove superfici | 6.289 | |||||||
Superficie fisica interessata dal sostegno agroambientale in virtù di questa misura | 14.149 | |||||||
di cui nuove superfici | 6.289 | |||||||
Numero totale dei contratti | 8.085 | |||||||
Numero genetiche | di | azioni | in | materia | di | risorse | 130 | |
Risultato | Superficie soggetta ad una gestione efficace del territorio, che ha contribuito con successo (ettari): a) alla biodiversità e alla salvaguardia di habitat agricoli e forestali di alto pregio naturale b) a migliorare la qualità dell’acqua c) ad attenuare i cambiamenti climatici d) al migliorare la qualità del suolo e) ad evitare la marginalizzazione e l’abbandono delle terre | 12.578 6.289 6.289 6.289 12.578 |
Tipo di indicatore | Indicatore | Obiettivo 2007-2013 |
Impatto | Ripristino della biodiversità: | 0 7 0,1% |
Xxxxx 7 - Agricoltura biologica: % di SAU | ||
biologica rispetto SAU totale regionale | ||
Apat T 04 - Mantenimento di specie | ||
esclusive della Regione Puglia (numero) | ||
Xxxxx 28 - Andamento della popolazione | ||
dell’Avifauna in aree agricole | ||
Conservazione di habitat agricoli e forestali di alto pregio naturale: | 0 | |
Xxxxx 23 - Diminuzione dell’erosione del | ||
suolo: quantità di suolo asportate dovuto a | 0 | |
erosione superficiale idrica | ||
Xxxxx 4 - Mantenimento delle aree naturali | ||
protette: Percentuale di siti natura 2000 | ||
coperti da habitat Natura 2000 che | 0,1% | |
dipendono dall’esistenza dall’agricoltura | ||
estensiva | ||
Miglioramento della qualità delle acque: | ||
Xxxxx 29 – Aumento della quantità di carbonio organico nei suoli | 0 | |
Xxxxx 18.1 - Diminuzione del surplus di azoto | -0,1% | |
Riduzione dei nitrati nelle falde – n. campioni eccedenti il valore massimo di 50mg/l | -0,1% |
Contributo all’attenuazione dei cambiamenti | ||
climatici: | ||
Riduzione dell’emissioni di CO2 equivalente dal settore agricolo | 0 | |
Riduzione dell’emissioni complessive di ammoniaca dal settore agricolo | -0,1% |
15.4 Titolo dell’azione
Progetti integrati e Sistema regionale della biodiversità
15.4.1 Codice dell’azione
214/4
15.4.2 Motivazione dell’azione
L’emergenza ambientale messa in evidenza nella precedente azione, indica la forte esigenza di colmare le lacune in termini di individuazione e di raccolta del materiale genetico vegetale a rischio di erosione, e contestualmente di rafforzare un sistema di conoscenze condivise sulla caratterizzazione di tali risorse, nel senso più ampio, anche basato su banche dati o inventari già esistenti o in via di definizione, che siano aperti alla consultazione di specialisti, tecnici, agricoltori e in generale dei cittadini pugliesi. Appare quindi assolutamente necessario potersi dotare di strumenti, attualmente inesistenti o carenti, e se esistenti non organizzati e coordinati tra loro, necessari a disciplinare in Puglia la conservazione delle risorse genetiche e a diffonderne la conoscenza.
Va, inoltre, sottolineato che la ricchezza di biodiversità della Puglia non presenta una coerente sussistenza di conoscenza organizzata su tutti i suoi elementi distintivi, sulla sua distribuzione geografica, sulla sua valenza culturale, storica e antropologica. Appare, quindi, necessario creare un sistematico scambio di informazioni tra i soggetti a differente titolo impegnati o impegnabili nella tutela della biodiversità, come pure appare modesta la consapevolezza collettiva del patrimonio di biodiversità regionale. È, pertanto, necessario attivare azioni concertate (volte a promuovere tra gli organismi competenti lo scambio di informazioni), nonché azioni di accompagnamento (informazione, diffusione).
15.4.3 Obiettivi dell’azione
L’azione - composta dalla sub azione a) e dalla sub azione b) -concorre al raggiungimento del seguente obiettivo specifico:
- conservazione della diversità genetica vegetale promuovendo la coltivazione/inserimento di specie/varietà a rischio di estinzione e la creazione di un sistema di mantenimento della biodiversità.
L’obiettivo operativo è quello di concedere un sostegno al fine di:
sub azione a) sviluppare la raccolta di conoscenze basate su evidenze sperimentali e oggettive e la raccolta di materiale vegetale a rischio di estinzione, la loro individuazione sul territorio e il loro reperimento, la loro caratterizzazione, la loro moltiplicazione in condizioni di sanità, la loro conservazione e catalogazione;
sub azione b) promuovere tra gli organismi competenti regionali lo scambio di informazioni in materia di conservazione, caratterizzazione, raccolta e utilizzazione delle risorse genetiche in agricoltura in Puglia. Tutto ciò sarà ottenuto rafforzando il sistema regionale di salvaguardia della biodiversità, mediante interventi finalizzati a costituire una precisa base documentale, costituita da elenchi, archivi, cartografie, ecc. fruibile per tutti, finalizzati a diffondere presso le comunità rurali ed i cittadini della Puglia la consapevolezza delle tematiche relative alle risorse genetiche vegetali ed animali a rischio di estinzione ed al loro legame con i territori e con la loro storia, finalizzati a coinvolgere i soggetti interessati da attività di salvaguardia della biodiversità..
15.4.4 Campo d’azione, interventi e limitazione
La sub azione a) sosterrà una o più delle seguenti attività (Reg. CE 1698/05 art.39 par.5; Reg. CE 1974/06 art. 28 par. 3 lettera a) e Allegato II par. 5.3.2.1.4 ultimo trattino):
- indagini bibliografiche e prospezioni territoriali al fine di identificare e caratterizzare le risorse genetiche autoctone;
- ricerca di materiale riproduttivo;
- conservazione ex situ delle risorse genetiche autoctone;
- caratterizzazione morfologica e genetica delle risorse e sistemi di identificazione varietale;
- risanamento fitosanitario del materiale di moltiplicazione, preparazione di materiale sano (seme, barbatelle, astoni, portinnesti) a soli fini conservativi e non a fini moltiplicativi;
- inventari, banche del germoplasma e banche dati
- redazione di schede ampelografiche, pomologiche, di ciascuna risorsa genetica al fine del riconoscimento delle risorse genetiche autoctone come effettivamente appartenenti allo standard (riconosciuto dalle schede medesime);
- conservazione in situ delle risorse genetiche autoctone a rischio di erosione genetica intesa come riproduzione in isolamento e/o in condizioni di massima purezza a soli fini conservativi e non a fini moltiplicativi.
Tale intervento potrà essere realizzato attraverso la presentazione di un progetto, nel quale dovranno essere comprese una o più delle attività sopra elencate e che dovrà prevedere un coinvolgimento solidale di enti scientifici pubblici e privati, di imprese agricole e di imprese vivaistiche.
Potrà essere finanziato un solo Progetto per ciascuna delle seguenti macrotipologie di specie: orticole; leguminose; arboree da frutto (tra cui agrumicoltura); vite da vino; olivo da olio. Non saranno finanziate spese per risorse umane e per reti hardware.
La sub azione b) sosterrà le seguenti attività: (Reg. CE 1698/05 art. 39 par. 5; Reg. CE 1974/06 art. 28 par. 3 lettere b) e c) e Allegato II par. 5.3.2.1.4 ultimo trattino):
- creazione della Rete della biodiversità, finalizzata a realizzare i presupposti e le condizioni per promuovere lo scambio di informazione tra i soggetti a vario titolo interessati alla diffusione e alla tutela delle risorse genetiche in agricoltura anche per favorirne la circolazione nelle aree di origine, attraverso la realizzazione di strumenti softwaristici che permettano di riorganizzare e mettere in rete le informazioni e le banche dati già realizzate e soprattutto provenienti dall’attuazione della sub azione a) di codesta azione.
Nello specifico la sub azione b) sosterrà la realizzazione di un sistema di scambio di informazioni tra i soggetti competenti in materia attraverso la creazione di software gestionali e/o di applicazioni web finalizzati all’analisi, alla valorizzazione e a rendere fruibili i risultati delle banche dati (già realizzate e provenienti dall’attuazione della sub azione a) della azione 214/4) mediante forme di interrogazione dinamica, al fine di creare un sistema informativo territoriale sulla biodiversità della Regione Puglia, nel
quale saranno raccolte tutte le informazioni relative alle risorse genetiche, al fine di determinarne la distribuzione spaziale, l’inquadramento tassonomico ed ogni informazione utile alla salvaguardia del territorio; la creazione di una rete delle conoscenze e saperi sulla biodiversità in Puglia, fruibile per tutti.
La sub azione b) sosterrà ancora interventi finalizzati alla informazione e diffusione inerenti la tutela della biodiversità agraria in Puglia in particolare relativamente ai metodi descrittori e ai sistemi di conservazione delle varietà locali individuate a rischio di erosione genetica in accordo con le linee guida comunitarie e nazionali (Piano nazionale per la Biodiversità di interesse Agricolo).
In nessun caso l’azione b) finanzierà spese di gestione e di funzionamento della rete, né spese relative alle risorse umane.
15.4.5 Localizzazione
L’azione sarà applicata su tutto il territorio regionale.
15.4.6 Beneficiari
I beneficiari degli aiuti della subazione a) sono soggetti pubblici o privati selezionati dalla Regione Puglia con procedure di evidenza pubblica;
il beneficiario degli aiuti della subazione b) è la Regione Puglia – (per gli aspetti scientifici, si farà ricorso a soggetti, con competenze specifiche selezionati attraverso procedure di evidenza pubblica
Intensità del contributo pubblico 100%
15.4.7 Collegamenti con altri interventi
L’azione non è compatibile con gli altri interventi previsti dalla misura 214.
15.4.8 Obiettivi quantificati per gli indicatori comunitari
Tipo di indicatore | Indicatore | Obiettivo 2007-2013 |
Realizzazione | Numero di aziende agricole e di altri gestori del territorio beneficiari | 0 |
di cui nuove aziende | 0 | |
Superficie totale interessata dal sostegno agroambientale | 0 | |
di cui nuove superfici | 0 | |
Superficie fisica interessata dal sostegno agroambientale in virtù di questa misura | 0 | |
di cui nuove superfici | 0 | |
Numero totale dei contratti | 0 | |
Numero di azioni in materia di risorse genetiche | 11 | |
Risultato | Superficie soggetta ad una gestione efficace del territorio, che ha contribuito con successo (ettari): a) alla biodiversità e alla salvaguardia di habitat agricoli e forestali di alto pregio naturale b) a migliorare la qualità dell’acqua c) ad attenuare i cambiamenti climatici d) al migliorare la qualità del suolo e) ad evitare la marginalizzazione e l’abbandono delle terre | 0 0 0 0 0 |
Tipo di indicatore | Indicatore | Obiettivo 2007-2013 |
Impatto | Ripristino della biodiversità: | 0 2 0 |
Xxxxx 7 - Agricoltura biologica: % di SAU | ||
biologica rispetto SAU totale regionale | ||
Apat T 04 - Mantenimento di specie esclusive | ||
della Regione Puglia (numero) | ||
Xxxxx 28 - Andamento della popolazione | ||
dell’Avifauna in aree agricole | ||
Conservazione di habitat agricoli e forestali di | ||
alto pregio naturale: | ||
Xxxxx 23 - Diminuzione dell’erosione del suolo: | ||
quantità di suolo asportate dovuto a erosione | 0 | |
superficiale idrica | ||
Xxxxx 4 - Mantenimento delle aree naturali | ||
protette: Percentuale di siti natura 2000 coperti da habitat Natura 2000 che dipendono | 0 | |
dall’esistenza dall’agricoltura estensiva | ||
Miglioramento della qualità delle acque: | ||
Xxxxx 29 – Aumento della quantità di carbonio organico nei suoli | 0 | |
Xxxxx 18.1 - Diminuzione del surplus di azoto | 0 | |
Riduzione dei nitrati nelle falde – n. campioni eccedenti il valore massimo di 50mg/l | 0 |
Contributo all’attenuazione dei cambiamenti | ||
climatici: | ||
Riduzione dell’emissioni di CO2 equivalente dal settore agricolo | 0 | |
Riduzione dell’emissioni complessive di ammoniaca dal settore agricolo | 0 |
15.4.9 Obiettivi quantificati per gli indicatori comunitari alla luce delle sfide Health Check
Tipo di indicatore | Indicatore | Obiettivo 2007-2013 |
Realizzazione | Numero di aziende agricole e di altri gestori del territorio beneficiari | 0 |
di cui nuove aziende | 0 | |
Superficie totale interessata dal sostegno agroambientale | 0 | |
di cui nuove superfici | 0 | |
Superficie fisica interessata dal sostegno agroambientale in virtù di questa misura | 0 | |
di cui nuove superfici | 0 | |
Numero totale dei contratti | 0 | |
Numero di azioni in materia di risorse genetiche | 4 |
Tipo di indicatore | Indicatore | Obiettivo 2007-2013 |
Risultato | Superficie soggetta ad una gestione efficace del territorio, che ha contribuito con successo (ettari): a) alla biodiversità e alla salvaguardia di habitat agricoli e forestali di alto pregio naturale b) a migliorare la qualità dell’acqua c) ad attenuare i cambiamenti climatici d) al migliorare la qualità del suolo e) ad evitare la marginalizzazione e l’abbandono delle terre | 0 0 0 0 0 |
Tipo di indicatore | Indicatore | Obiettivo 2007-2013 |
Impatto | Ripristino della biodiversità: Xxxxx 7 - Agricoltura biologica: % di SAU biologica rispetto SAU totale regionale Apat T 04 - Mantenimento di specie esclusive della Regione Puglia (numero) Xxxxx 28 - Andamento della popolazione dell’Avifauna in aree agricole | 0 1 0 |
Conservazione di habitat agricoli e forestali di alto pregio naturale: | ||
Xxxxx 23 - Diminuzione dell’erosione del suolo: quantità di suolo asportate dovuto a erosione superficiale idrica | 0 |
Tipo di indicatore | Indicatore | Obiettivo 2007-2013 |
Xxxxx 4 - Mantenimento delle aree naturali protette: Percentuale di siti natura 2000 coperti da habitat Natura 2000 che dipendono dall’esistenza dall’agricoltura estensiva | 0 | |
Miglioramento della qualità delle acque: Xxxxx 29 – Aumento della quantità di carbonio organico nei suoli Xxxxx 18.1 - Diminuzione del surplus di azoto Riduzione dei nitrati nelle falde – n. campioni eccedenti il valore massimo di 50mg/l | 0 0 0 | |
Contributo all’attenuazione dei cambiamenti climatici: Riduzione dell’emissioni di CO2 equivalente dal settore agricolo Riduzione dell’emissioni complessive di ammoniaca dal settore agricolo | 0 0 |
15.5 Titolo dell’azione
Inerbimento superfici arboree
15.5.1 Codice dell’azione
214/5
15.5.2 Motivazione dell’azione
La presenza di una copertura vegetale continua sulla superficie del terreno impedisce l’accumulo di nitrati sia naturalmente presenti nei suoli che apportati con la fertilizzazione e assicura anche la protezione delle acque sotterranee da anche quelli di provenienza extra agricola grazie al loro assorbimento da parte delle radici. Pur essendo povera di aree a copertura boschiva, la Puglia possiede oltre 450.000 ettari di colture arboree che potrebbero contribuire ad assolvere tali funzioni purchè si garantisca anche il mantenimento di una copertura erbacea permanente. Ciò consentirebbe la limitazione dei fenomeni di mineralizzazione della sostanza organica, una migliore depurazione e regimazione delle acque meteoriche e di conseguenza la limitazione dei fenomeni erosivi e di lisciviazione degli elementi nutritivi, una migliore strutturazione del suolo, un maggior equilibrio aria-acqua al suo interno e in definitiva un maggior grado di fissazione di CO2 nel suolo. L’inerbimento risulta particolarmente efficace per ridurre il ruscellamento superficiale sui terreni in pendenza. La pratica dell’inerbimento consente di diminuire l’intensità delle lavorazioni del terreno (profondità, numero e tipo) senza riduzione della produzione nelle colture, consentendo di evitare le lavorazioni principali e di limitare il numero di quelle secondarie. Questo è particolarmente importante in terreni con un contenuto di sostanza organica al di sotto dei livelli ottimali, su cui le lavorazioni profonde causano ulteriori depauperamenti con deterioramenti della fertilità, attuale o potenziale e della struttura dei terreni stessi con un conseguente incremento nel rilascio di CO2 per aumento della velocità di mineralizzazione. L’inerbimento di superfici arboree si tradurrebbe non solo in un miglioramento della fertilità complessiva, ma anche in un aumento del numero di specie erbacee spontanee e non e della loro abbondanza relativa con conseguente incremento del livello di biodiversità complessivodell’agroecosistema. Tale misura qualora adottata da più aziende nello stesso territorio determinerebbe un aumento della connetività ecologica, amplificando l’effetto di incremento della biodiversità sul sistema paesaggio agrario.
15.5.3 Obiettivi dell’azione
L’azione concorre in particolare al raggiungimento dei seguenti obiettivi specifici:
• Riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra e di ammoniaca, derivanti dalle attività di coltivazione e di copertura erbacea delle superfici agricole, incremento della fissazione di CO2;
• Promozione di sistemi agricoli e forestali finalizzati alla tutela della risorsa suolo contrastando in particolare i fenomeni di desertificazione e erosione.
L’obiettivo operativo è quello di concedere un sostegno al fine di:
mantenere una copertura erbacea permanente sulle superfici arboree che aumenti il grado di fissazione di CO2 nel suolo, in linea con sfida dell’Health Check sui Cambiamenti climatici.
15.5.4 Campo d’azione, interventi e limitazione
L’azione sosterrà, con un aiuto quinquennale, le aziende i cui conduttori si impegneranno a creare e mantenere una copertura erbacea (seminata all’inizio del periodo di impegno) sulle superfici arboree della propria azienda.
L’impegno, di durata quinquennale, consiste nel mantenere l’inerbimento che sarà gestito solo con sfalcio 3 volte all’anno e trinciatura superficiale, con o senza rimozione della biomassa falciata/trinciata. Non saranno ammessi l’uso di erbicidi o le lavorazioni del terreno principali quali l’aratura profonda (> 0,30 m). Sono ammesse le lavorazioni secondarie finalizzate alla preparazione del letto di semina, alla trasemina per il miglioramento del cotico erboso e del corteggio floristico, allo sfalcio, alla trinciatura superficiale (3 volte l’anno), all’incorporamento dei residui vegetali (nei primi 30 cm del suolo).
15.5.5 Localizzazione
L’azione sarà applicata su tutto il territorio regionale. Priorità dovrà essere concessa ai ai siti Natura 2000 e alle aree protette nazionali o regionali.
15.5.6 Beneficiari
Possono beneficiare degli aiuti gli imprenditori agricoli iscritti nel registro delle imprese agricole della CCIAA.
15.5.7 Entità del premio
Il premio annuale ammonterà per il primo anno di inerbimento a 102 €/ha, per i successivi anni a 57 €/ha.
15.5.8 Collegamenti con altri interventi
L’azione non è compatibile con gli altri interventi previsti dalla misura 214
15.5.9 Obiettivi quantificati per gli indicatori comunitari alla luce delle sfide Health Check
Tipo di indicatore | Indicatore | Obiettivo 2007-2013 | |||
Numero di aziende agricole e di altri gestori del territorio beneficiari | 1.313 | ||||
di cui nuove aziende | 584 | ||||
Superficie totale agroambientale | interessata | dal | sostegno | 2.299 | |
Realizzazione | di cui nuove superfici | 1.022 | |||
Superficie fisica interessata dal sostegno agroambientale in virtù di questa misura | 2.299 | ||||
di cui nuove superfici | 1.022 | ||||
Numero totale dei contratti | 1.313 | ||||
Numero di azioni in materia di risorse genetiche | 0 | ||||
Risultato | Superficie soggetta ad una gestione efficace del territorio, che ha contribuito con successo (ettari): a) alla biodiversità e alla salvaguardia di | 2.043 |
Tipo di indicatore | Indicatore | Obiettivo 2007-2013 |
habitat agricoli e forestali di alto pregio naturale b) a migliorare la qualità dell’acqua c) ad attenuare i cambiamenti climatici d) al migliorare la qualità del suolo e) ad evitare la marginalizzazione e l’abbandono delle terre | 1.022 | |
1.022 | ||
1.022 | ||
2.043 | ||
Impatto | Ripristino della biodiversità: | 0 1 0 |
Xxxxx 7 - Agricoltura biologica: % di SAU | ||
biologica rispetto SAU totale regionale | ||
Apat T 04 - Mantenimento di specie esclusive | ||
della Regione Puglia (numero) | ||
Xxxxx 28 - Andamento della popolazione | ||
dell’Avifauna in aree agricole | ||
Conservazione di habitat agricoli e forestali di alto pregio naturale: | 0 | |
Xxxxx 23 - Diminuzione dell’erosione del suolo: | ||
quantità di suolo asportate dovuto a erosione | -0,1% | |
superficiale idrica | ||
Xxxxx 4 - Mantenimento delle aree naturali | ||
protette: Percentuale di siti natura 2000 coperti da habitat Natura 2000 che dipendono | 0,1% | |
dall’esistenza dall’agricoltura estensiva | ||
Miglioramento della qualità delle acque: |
Tipo di indicatore | Indicatore | Obiettivo 2007-2013 |
Xxxxx 29 – Aumento della quantità di carbonio organico nei suoli | 0,1% | |
Xxxxx 18.1 - Diminuzione del surplus di azoto | -0,1% | |
Riduzione dei nitrati nelle falde – n. campioni eccedenti il valore massimo di 50mg/l | -0,1% | |
Contributo all’attenuazione dei cambiamenti | ||
climatici: | ||
Riduzione dell’emissioni di CO2 equivalente dal settore agricolo | -0,1% | |
Riduzione dell’emissioni complessive di ammoniaca dal settore agricolo | -0,1% |
15.6 Titolo dell’azione
Conversione dei seminativi in pascoli
15.6.1 Codice dell’azione
214/6
15.6.2 Motivazione dell’azione
I pascoli steppici sono tra gli habitat più importanti per la conservazione della biodiversità in Puglia. La Puglia ospita ancora cospicue popolazioni di alcune specie protette dalla Direttiva “Uccelli” 79/409/CEE (ad esempio il Grillaio, l’Occhione, l’Averla cenerina, l’Averla piccola, la Calandra), che nidificano o si alimentano nei pascoli permanenti. Purtroppo buona parte di queste superfici è stata dissodata e messa a coltura nei decenni passati. La riconversione di seminativi in pascoli potrà contribuire a frenare la riduzione degli habitat ed il declino di queste specie. L’attuazione della misura contribuirà ad incrementare l’accumulo di carbonio nei suoli, controllare l’erosione, il dissesto idrogeologico e quindi
migliorare la qualità delle acque. La riconversione dei seminativi a pascolo, dal punto di vista del paesaggio agrario, contribuirà all’incremento delle aree seminaturali in rapporto alle altre coperture del suolo. Ciò comporterà anche un aumento della biodiversità vegetale complessiva in quanto è noto che il numero di specie vegetali erbacee e arbustive presenti nelle aree seminaturali (e in particolare a pascolo permanente) è in genere maggiore di quelle rilevate nelle aree agricole corrispondenti delle stesse zone.
15.6.3 Obiettivi dell’azione
L’azione concorre al raggiungimento dei seguenti obiettivi specifici:
• conservazione della diversità delle specie e degli habitat, tra cui i pascoli steppici, attraverso la tutela e la diffusione di sistemi agricoli e forestali ad “alto valore naturale”;
• promozione di sistemi agricoli e forestali finalizzati alla tutela della risorsa suolo contrastando in particolare i fenomeni di desertificazione e erosione.
L’obiettivo operativo è quello di concedere un sostegno al fine di: promuovere la conversione di seminativi in pascoli permanenti.
15.6.4 Campo d’azione, interventi e limitazione
L’azione sosterrà, con un aiuto quinquennale, le aziende i cui conduttori si impegneranno a convertire la superficie aziendale a seminativi in pascoli permanenti.
L’impegno, di durata quinquennale, consiste nell’accompagnare la conversione in pascolo permanente con le seguenti pratiche, che prevedono impegni al di là delle specifiche indicazioni della condizionalità:
• non praticare lavorazioni del terreno (eccetto eventuale lavorazione iniziale finalizzata all’instaurazione del pascolo consistente nella rullatura dei suoli).
• non effettuare alcun intervento di manutenzione della rete drenante eventualmente presente, e non ostacolare la formazione di ristagni temporanei (eccetto per operazioni necessarie al controllo dell’erosione e del dissesto idrogeologico).
• mantenere un carico di bestiame compreso tra 0,2 e 0,8 UBA/ha sulle superfici oggetto di impegno, e garantire un’adeguata gestione del pascolo.
• non effettuare sfalci o altre operazioni meccaniche nel periodo compreso tra 1 Marzo e 15 Luglio, permettendo la fioritura e la disseminazione delle specie
erbacee, nonché la nidificazione dell’avifauna.
• evitare lo sviluppo di specie vegetali esotiche invasive (Ailanthus altissima, Robinia pseudoacacia, Arundo donax etc.).
15.6.5 Localizzazione
L’azione sarà applicata solo ai siti Natura 2000 e alle aree protette nazionali e regionali. Saranno ammesse a questa azione solo le particelle già coltivate al momento dell’entrata in vigore del D.P.R. n. 357 del 1997, recante attuazione della Direttiva CEE “Habitat” n. 43 del 1992.
15.6.6 Beneficiari
Possono beneficiare degli aiuti gli imprenditori agricoli iscritti nel registro delle imprese agricole della CCIAA.
15.6.7 Entità del premio
Il premio annuale unico ammonterà per il primo anno e successivi 4 di conversione a 150
€/ha.
15.6.8 Collegamenti con altri interventi
L’azione non è compatibile con gli altri interventi previsti dalla misura 214
15.6.9 Obiettivi quantificati per gli indicatori comunitari alla luce delle sfide Health Check
Tipo di indicatore | Indicatore | Obiettivo 2007-2013 |
Realizzazione | Numero di aziende agricole e di altri gestori del territorio beneficiari | 1.313 |
di cui nuove aziende | 584 | |
Superficie totale interessata dal sostegno agroambientale | 2.299 |
Tipo di indicatore | Indicatore | Obiettivo 2007-2013 |
di cui nuove superfici | 1.022 | |
Superficie fisica interessata dal sostegno agroambientale in virtù di questa misura | 2.299 | |
di cui nuove superfici | 1.022 | |
Numero totale dei contratti | 1.313 | |
Numero di azioni in materia di risorse genetiche | 0 | |
Risultato | Superficie soggetta ad una gestione efficace del territorio, che ha contribuito con successo (ettari): a) alla biodiversità e alla salvaguardia di habitat agricoli e forestali di alto pregio naturale b) a migliorare la qualità dell’acqua c) ad attenuare i cambiamenti climatici d) al migliorare la qualità del suolo e) ad evitare la marginalizzazione e l’abbandono delle terre | 2.043 1.022 1.022 1.022 2.043 |
Impatto | Ripristino della biodiversità: | |
Xxxxx 7 - Agricoltura biologica: % di SAU biologica rispetto SAU totale regionale | 0 | |
Apat T 04 - Mantenimento di specie esclusive della Regione Puglia (numero) | 1 | |
Xxxxx 28 - Andamento della popolazione dell’Avifauna in aree agricole | 0,1% |
Tipo di indicatore | Indicatore | Obiettivo 2007-2013 |
Conservazione di habitat agricoli e forestali di alto pregio naturale: | ||
Xxxxx 23 - Diminuzione dell’erosione del suolo: quantità di suolo asportate dovuto a erosione superficiale idrica | -0,1% | |
Xxxxx 4 - Mantenimento delle aree naturali protette: Percentuale di siti natura 2000 coperti da habitat Natura 2000 che dipendono dall’esistenza dall’agricoltura estensiva | 0,1% | |
Miglioramento della qualità delle acque: | ||
Xxxxx 29 – Aumento della quantità di carbonio organico nei suoli | 0,1% | |
Xxxxx 18.1 - Diminuzione del surplus di azoto | -0,1% | |
Riduzione dei nitrati nelle falde – n. campioni eccedenti il valore massimo di 50mg/l | -0,1% | |
Contributo all’attenuazione dei cambiamenti climatici: | ||
Riduzione dell’emissioni di CO2 equivalente dal settore agricolo | -0,1% | |
Riduzione dell’emissioni complessive di ammoniaca dal settore agricolo | -0,1% |
MISURA 216
1. Titolo della misura
Sostegno agli investimenti non produttivi
2. Articoli di riferimento
Titolo IV, Capo 1, sezione 2, Articolo 36 lettera a) punto vi e sottosezione 1, Articolo 41 del Regolamento CE 1698/05
Articolo 29 e paragrafo 5.3.2.1.6 dell’Allegato II del Regolamento CE 1974/2006
3. Codice della misura
216
4. Motivazione dell’intervento
I fenomeni in atto nelle moderne agricolture di intensificazione produttiva e di conseguente semplificazione del territorio rurale, sia in termini di riduzione della biodiversità sia di deterioramento del paesaggio agrario, sono particolarmente avvertibili anche nel territorio rurale pugliese.
In tale contesto elementi come le siepi, i filari, i muretti a secco, i terrazzamenti, le fasce di vegetazione erbacea, erbacea-arbustiva, i margini dei campi coltivati e le ripe erbose di fossi, stagni, canali inerbiti, ecc., attualmente poco diffusi o in via di scomparsa, possono rappresentare elementi strutturali di bilanciamento dei fenomeni citati, creando una rete di infrastrutture ecologiche con diverse funzioni: aree di conservazione della biodiversità vegetale e floristica, aree rifugio per la fauna selvatica e per i nemici naturali dei parassiti delle colture, utili a favorire la presenza di insetti pronubi, connessione tra habitat (corridoi ecologici, fasce cotonali), filtro di potenziali inquinanti e barriera nei confronti dei fenomeni erosivi eolici e idrici.
5. Obiettivi della misura
Azione 1) - Ripristino muretti a secco
L’azione è finalizzata a salvaguardare e migliorare il paesaggio agrario e a conservare elementi naturali e seminaturali in grado di promuovere il mantenimento delle capacità di autoregolazione (omeostasi) degli agroecosistemi regionali, quali i muretti a secco, ossia elementi in grado di filtrare, tamponare e conservare le qualità dell’ambiente e, più nel
dettaglio, a salvaguardare l’attività degli organismi vegetali e animali che vivono negli agroecosistemi dei muretti a secco, in quanto “aree rifugio” per i nemici naturali dei parassiti delle colture (altri obiettivi agroambientali non inclusi negli investimenti connessi agli impegni assunti ai sensi della misura di cui all’art. 36, lettera a, iv) – art. 41 comma a) del Reg. CE 1698/05).
Gli obiettivi prioritari dell’azione sono i seguenti:
1. conservazione della biodiversità e tutela e diffusione di sistemi agro-forestali ad alto valore naturale,
2. tutela del territorio.
Da questi discende il seguente obiettivo specifico:
- tutelare gli elementi caratteristici del paesaggio rurale.
Obiettivo operativo:
Sostenere le spese legate ad investimenti di rifacimento dei muretti a secco che non portino ad alcun rilevante aumento nel valore o nella redditività dell’azienda agricola o zootecnica.
Azione 2) - Fasce tampone e aree umide
L’azione è finalizzata a generare esternalità positive di particolare valenza naturalistica, in termini di biodiversità, e paesaggistica e, in particolare, ad accrescere e stimolare la multifunzionalità dell’azienda. Tale tale azione è stata rifinanziata con le risorse dell’Health Check relativamente alla sfida Biodiversità.
Si vuole promuovere la presenza di elementi strutturali reticolari (fasce tampone, fasce ripariali, siepi e filari) e puntiformi (zone umide, piccoli invasi) del paesaggio che svolgano le seguenti funzioni:
Gli elementi reticolari sono in grado di ridurre la velocità di scorrimento delle acque proteggendo le sponde dei fossi dall’erosione, favoriscono la sedimentazione del particolato inquinante e dei sedimenti che arrivano nelle zone umide, riducono l’impatto di biocidi, fertilizzanti e liquami zootecnici provenienti dalle aree coltivate attraverso una funzione fisica di filtro delle acque e attraverso fenomeni di fitodepurazione; fungono da aree rifugio e da corridoi ecologici per la biodiversità animale e vegetale; favoriscono la diversificazione del paesaggio agrario.
Gli elementi puntiformi e in particolare le aree umide sono biotopi di enorme valore conservazionistico nella regione mediterranea in relazione al mantenimento e incremento della biodiversità, alla diffusione sul territorio di habitat idonei allo sviluppo della flora e della fauna, e agiscono come elementi di regimazione nel corso degli eventi di piena, rappresentano un elemento di attrattività in ambito territoriale e paesaggistico. Si tratta, pertanto, di obiettivi funzionali alla valorizzazione in termini di pubblica utilità, attraverso la preservazione delle risorse naturali, che qualificano le zone Natura 2000 consentendone la salvaguardia a beneficio dell’intera collettività (art. 41, comma b) Reg. CE 1698/05). In particolare, le fasce tampone che si intendono realizzare sono delle “barriere-filtro” naturali con la funzione di ridurre l’impatto di aree agricole intensive su aree a coltivazione estensiva e sui corpi idrici. Saranno formate da vegetazione naturale erbacea-arbustiva- arborea localizzate o ai margini di fossi, stagni, canali inerbiti, ecc., a seconda dei contesti o nelle aree agricole di contatto tra le coltivazioni.
Le aree umide che si intende realizzare sono piccoli invasi a carattere permanente o stagionale con o senza funzione di fitodepurazione, idonee ad ospitare popolazioni di anfibi e dell’avifauna. A tal fine non potranno essere al di sotto di una superficie minima e dovranno consentire un facile accesso alla risorsa da parte della fauna selvatica.
Gli obiettivi prioritari dell’azione sono i seguenti:
1. conservazione della biodiversità e tutela e diffusione di sistemi agro-forestali ad alto valore naturale;
2. tutela del territorio.
Da questi discendono i seguenti obiettivi specifici:
- conservazione della diversità delle specie e degli habitat, tra cui i pascoli steppici, attraverso la tutela e la diffusione di sistemi agricoli e forestali ad “alto valore naturale”,
- tutelare gli elementi caratteristici del paesaggio rurale.
Obiettivo operativo
Sostenere le spese legate ad investimenti che non portino ad alcun rilevante aumento nel valore o nella redditività dell’azienda agricola o zootecnica ma in grado di valorizzare sotto il profilo della sostenibilità ambientale le zone Natura 2000 interessate.
6. Campo d’azione
L’intervento consisterà nelle seguenti azioni:
Azione 1) - Ripristino muretti a secco
Investimenti aziendali a beneficio delle aziende agricole che ripristino muretti a secco, senza apporto di malta, cemento e di reti protettive.
Azione 2) - Fasce tampone e aree umide
Investimenti aziendali a beneficio delle aziende agricole che mettono in atto interventi di gestione ecocompatibile e che valorizzano in termini di pubblica utilità le zone Natura 2000.
Saranno attivate le seguenti tipologie di intervento:
− realizzazione di aree tampone miste arbustive-erbacee e piccoli invasi con funzione di fitodepurazione, in particolare si intende realizzare fasce di vegetazione naturale erbacea-arbustiva integrata con fossi, stagni, canali inerbiti, ecc. che fungano da aree agricole di contatto tra le coltivazioni e le aree umide;
− impianto di filari e siepi;
− creazione e ripristino di piccole aree umide, permanenti o stagionali, anche se nonn utilizzate per la fitodepurazione. Affinché sia possibile la colonizzazione da parte degli anfibi, in tali zone umide deve essere vietata l’immissione dei pesci;
− impianto di gruppi arborei/arbustivi isolati (superficie massima 0.2 ha, separati da superfici boschive da una fascia larga almeno 20 m)9, composti da specie arboree o arbustive autoctone (querce, latifoglie minori, arbusti della macchia mediterranea, rosacee) o comunque tipiche dei sistemi agro-pastorali tradizionali (es. gelso, azzeruolo, nespolo, sorbo, carrubo). Ciascun gruppo arboreo/arbustivo deve comprendere almeno 3 specie, ciascuna delle quali non deve superare il 40% del totale delle piante;
− valorizzazione di zone umide, in particolare realizzazione di torrette per l’avvistamento della fauna selvatica, camminamenti, piccoli invasi.
7. Localizzazione
Azione 1) - Ripristino muretti a secco
Gli investimenti possono essere realizzati su aree rurali intermedie, aree rurali con complessivi problemi di sviluppo e aree rurali ad agricoltura intensiva specializzata, dando priorità agli investimenti in aree protette e in zone Natura 2000.
Azione 2) - Fasce tampone e aree umide
Gli investimenti aziendali dovranno essere realizzati nelle zone Rete Natura 2000 e, in particolare, all’interno dei seguenti gruppi di siti omogenei e con riferimento alle seguenti tipologie prioritarie di intervento:
GRUPPI DI SITI OMOGENEI | TIPOLOGIE PRIORITARIE D’INTERVENTO |
pSIC Duna e Lago di Lesina - Foce del Fortore cod. IT9110015- Parco Nazionale del Xxxxxxx; ZPS Laghi di Lesina e Xxxxxx cod. IT9110037; ZPS Lago Lesina cod. IT9110031; Alimini cod. IT9150011; ZPS Stagni e Saline di Punta della Contessa cod. XX0000000 – Parco Regionale Salina di Punta della Contessa. | - Realizzazione di aree tampone miste erbacee/arbustive e piccoli invasi con funzione di fitodepurazione; - Valorizzazione di zone umide; - Realizzazione di filari e siepi. |
GRUPPI DI SITI OMOGENEI | TIPOLOGIE PRIORITARIE D’INTERVENTO |
Valle Fortore, Lago di Occhito cod. IT9110002; Valle del Cervaro, Bosco dell'Incoronata cod. IT9110032; Valle Ofanto - Lago di Capacciotti cod. IT9120011; Accadia – Delicato cod. IT9110033; Xxxxx Xxxxxxx xxx. XX0000000; Xxxxx Xxxxxxxxxx - Xxxxx Xxxxx cod. IT9110003. | - Realizzazione di aree tampone miste erbacee/arbustive e piccoli invasi con funzione di fitodepurazione; - Realizzazione di filari e siepi. |
Zone umide della Capitanata cod. IT9110005; ZPS Paludi Presso il Golfo di Manfredonia cod. IT9110038. | - Realizzazione di filari e siepi; - Realizzazione di aree tampone miste erbacee/arbustive e piccoli invasi con funzione di fitodepurazione. |
8. Beneficiari
I beneficiari della misura sono gli imprenditori agricoli (singoli e associati) iscritti nel registro delle imprese agricole della CCIAA.
9. Tipologia degli interventi ammissibili Azione 1) - Ripristino muretti a secco
Sono ammessi investimenti finalizzati al ripristino dei muretti a secco, nella misura minima di 200 metri lineari e per un investimento massimo di 100.000 €.
Azione 2) - Fasce tampone e aree umide
Sono ammessi esclusivamente investimenti di tipo materiale per opere di pubblica utilità non produttive finalizzate alla tutela, conservazione e valorizzazione degli habitat e delle specie elencate nelle Direttive 92/43/CEE (Habitat) e 79/409/CEE (Uccelli), in particolare nei gruppi di siti omogenei indicati nel prospetto del paragrafo Localizzazione. In particolare, sono ammissibili:
- impianti di formazioni miste arbustive-erbacee integrate con fossi, stagni, canali inerbiti, ecc., realizzati nelle aree agricole di contatto tra le coltivazioni e le aree umide;
- creazione e ripristino di piccole aree umide permanenti o stagionali, anche se non utilizzate per la fitodepurazione;
- interventi di valorizzazione di zone umide quali torrette per l’avvistamento della fauna selvatica, camminamenti, piccoli invasi;
- interventi di impianto di gruppi arborei/arbustivi isolati (superficie massima 0.2 ha, separati da superfici boschive da una fascia larga almeno 20 m), composti da specie arboree o arbustive autoctone (querce, latifoglie minori, arbusti della macchia mediterranea, rosacee) o comunque tipiche dei sistemi agro-pastorali tradizionali (es. gelso, azzeruolo, nespolo, sorbo, carrubo). Ciascun gruppo arboreo/arbustivo deve comprendere almeno tre specie, ciascuna delle quali non deve superare il 40% del totale delle piante.
Gli investimenti dovranno avere dimensione minima di 100 metri lineari, derogabile in virtù della eventuale particolare valenza ambientale esplicata.
Per l’Azione 2 e l’Azione 1, se ricadente in aree Rete Natura 2000, le tipologie di opere, nonché le modalità di esecuzione e gestione, dovranno essere conformi e coerenti con le
misure di conservazione regionali “Regolamento recante misure di conservazione ai sensi delle direttive comunitarie 79/409 e 92/43 e del DPR 357/97 e successive modifiche e integrazioni” DGR 1367 del 03 agosto 2007 pubblicato sul BURP n. 126 del 10 settembre 2007, ovvero con le disposizioni dei Piani di Gestione, ovvero con le norme delle aree protette della regione.
Potranno essere concessi anticipi nella misura massima del 20% dell’aiuto pubblico concesso, previa presentazione di una fideiussione bancaria o polizza assicurativa pari al 110% dell’importo concedibile. Conformemente a quanto disposto all’articolo 56, paragrafo 2 del Regolamento CE 1974/2006, così come modificato dal Reg. 363/09, la concessione dell’anticipo fino al 50% dell’aiuto pubblico riguarda gli investimenti per i quali la decisione di concessione del sostegno è adottata nel 2009 o nel 2010.
10. Collegamenti con altre misure e con altri obiettivi agro-ambientali
Asse 1 Misura 111 “Azioni nel campo della formazione professionale e dell’informazione”;
Asse 1 Misura 121 “Ammodernamento delle aziende agricole”; Asse 2 Misura 214 “Pagamenti agroambientali”;
Asse 2 Misura 221 “Imboschimento di terreni agricoli”;
Asse 2 Misura 227 “Sostegno agli investimenti non produttivi – foreste”; Asse 3 Misura 311 “Diversificazione in attività non agricole”.
11. Finanziamento
Spesa Pubblica Totale 93,338 Meuro
di cui FEASR 53,749 Meuro
Partecipazione del FEASR al contributo pubblico
57,75%
Intensità del contributo pubblico 100%
Si precisa che della spesa pubblica totale 27,5 Meuro sono temporaneamente allocati nella presente misura. Tali risorse saranno funzionali alla attuazione della misura 213.
Azione 2
Importo Art. 16 bis del Reg. CE 1698/2005 nei limiti degli importi indicati all’art. 69, par. 5 bis, del Reg. 1698/2005
Spesa Pubblica Totale Meuro 3,529
di cui FEASR Meuro 2,194
12. Disposizioni transitorie (inclusi gli importi stimati) Non sussistono necessità di ordine transitorio.
13. Obiettivi quantificati per gli indicatori comunitari
Tipo di indicatore | Indicatore | Obiettivo 2007-2013 |
Realizzazione | Numero di aziende agricole e di altri gestori del territorio beneficiari | 3.116 |
Volume totale degli investimenti (Meuro) | 93,338 | |
Risultato | Superficie soggetta ad una gestione efficace del territorio, che ha contribuito con successo: (ha) alla biodiversità e alla salvaguardia di habitat agricoli e forestali di alto pregio naturale a evitare la marginalizzazione e l’abbandono delle terre a migliorare la qualità dell'acqua | 18.697 18.697 18.697 |
Tipo di indicatore | Indicatore | Obiettivo 2007-2013 |
Ripristino della biodiversità: | ||
Apat T 04 - Mantenimento di specie esclusive della Regione Puglia (numero) | 2 | |
Xxxxx 28 - Andamento della popolazione dell’Avifauna in aree agricole | 4% | |
Impatto | Conservazione di habitat agricoli e forestali di alto pregio naturale: | |
Xxxxx 26 - mantenimento delle aree ad Elevata Valenza Naturale (in aree agricole) | 6% aree AVN | |
Xxxxx 4 - Mantenimento delle aree naturali protette: Percentuale di siti natura 2000 coperti da habitat Natura 2000 che dipendono dall’esistenza dall’agricoltura estensiva | 11% |
Tipo di indicatore | Indicatore | Obiettivo 2007-2013 |
Realizzazione | Numero di aziende agricole e di altri gestori del territorio beneficiari | 118 |
Volume totale degli investimenti (Meuro) | 3,53 | |
Risultato |
14. Obiettivi quantificati per gli indicatori comunitari alla luce delle sfide Health Check
Superficie soggetta ad una gestione efficace del
territorio, che ha contribuito con successo: (ha) alla biodiversità e alla salvaguardia di habitat agricoli e forestali di alto pregio naturale a evitare la marginalizzazione e l’abbandono delle terre a migliorare la qualità dell'acqua | 705 705 705 | |
Ripristino della biodiversità: | ||
Apat T 04 - Mantenimento di specie esclusive della Regione Puglia (numero) | 0 | |
Xxxxx 28 - Andamento della popolazione dell’Avifauna in aree agricole | 0,1% | |
Impatto | Conservazione di habitat agricoli e forestali di alto pregio naturale: | |
Xxxxx 26 - mantenimento delle aree ad Elevata Valenza Naturale (in aree agricole) | 0,1% aree AVN | |
Xxxxx 4 - Mantenimento delle aree naturali protette: Percentuale di siti natura 2000 coperti da habitat Natura 2000 che dipendono dall’esistenza dall’agricoltura estensiva | 0,1% |
MISURE INTESE A PROMUOVERE L’UTILIZZO SOSTENIBILE DELLE SUPERFICI FORESTALI
Disposizioni comuni a tutte le misure (all. ii, punto 5.3.2. Reg. CE 1974/2006)
Nesso tra gli interventi proposti e i programmi forestali nazionali/subnazionali o altri strumenti equivalenti, nonché con la strategia foresta/e comunitaria.
La Regione Puglia, con la Delibera della Giunta Regionale n. 1968 del 28.12.2005, ha adottato il “Piano Forestale Regionale (PFR): linee guida di programmazione forestale 2005-2007”, ai sensi dell'art. 3 del D.Lgs. n. 227 del 18 maggio 2001.
Il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, per quanto di propria competenza e in relazione al governo del territorio, ha emanato il D.M. 16 giugno 2005 - Linee guida di programmazione forestale, previsto dall'art. 3 del D.Lgs. n. 227/2001, in quanto, con la riforma del titolo V della Costituzione, la materia forestale è competenza esclusiva delle Regioni.
Tra le premesse alle “Linee guida di programmazione forestale” si precisa che lo Stato Italiano ha aderito al Processo Paneuropeo delle Conferenze Ministeriali sulla Protezione delle Foreste in Europa (MCPFE), adottando anche nel nostro paese il concetto di "Gestione Forestale Sostenibile (GFS)".
Dagli impegni assunti nel MCPFE, l'Unione Europea ha poi stabilito una strategia forestale (Risoluzione del Consiglio del 15 dicembre 1998) alla quale ha fatto seguito un Piano d'Azione dell'UE per le foreste.
Il Piano d'Azione dell'UE, adottato dalla Commissione il 15 giugno 2006 in forma di Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento Europeo, ha come obiettivo generale il sostegno e il potenziamento della Gestione Forestale Sostenibile, basandosi su alcuni principi fondamentali tra i quali la necessità di promuovere la buona amministrazione delle foreste nell'UE e quella di accrescere la competitività del settore forestale. Per perseguire gli obiettivi individuati, il Piano d'Azione dell'UE è articolato in azioni che dovranno trovare attuazione in collaborazione con gli Stati Membri e le rispettive programmazioni.
Il PFR della Regione Puglia è stato redatto in conformità alle Linee guida di programmazione forestale e quindi con i riferimenti agli Orientamenti Comunitari, propone
la trasposizione in ambito regionale dei principi formulati a livello europeo e internazionale per la Gestione Forestale Sostenibile.
L’attuazione delle misure forestali del PSR soddisferanno gli obiettivi tracciati nel PFR. In particolare attraverso gli interventi di riqualificazione paesaggistico-ambientale tipica della Puglia, di avvio di processi che favoriscano la rinaturalizzazione e la tutela degli impianti forestali esistenti, di diversificazione strutturale e compositiva dei boschi ai fini specifici della tutela della biodiversità forestale.
Infine, considerata il basso coefficiente di boscosità (8%, INFC, 2005), che pone la Puglia all’ultimo posto tra le regioni italiane e di tutto il bacino del mediterraneo settentrionale, risulta improcrastinabile l’ampliamento della superficie forestale al fine di conseguire un uso sostenibile della risorsa idrica, di contribuire alla lotta all’erosione del suolo, alla mitigazione del cambiamento climatico con l’aumento dell’assorbimento di CO2, e al miglioramento della biodiversità forestale e del paesaggio regionale.
Si precisa che tutti gli interventi previsti nelle misure forestali saranno realizzati conformante alle disposizioni del PFR.
Riferimento ai Piani di protezione delle foreste nelle zone classificate a rischio medio-alto di incendi boschivi ed elementi comprovanti la conformità delle Misure proposte con detti Piani di protezione.
La principale minaccia per le aree forestali della Puglia è rappresentata dagli incendi boschivi. Con il PSR si prevede di adottare specifici interventi di prevenzione dagli incendi e di recupero/ricostituzione del potenziale danneggiato, favorendo e supportando i processi naturali di ripresa del sistema forestale.
Il Piano per la previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi è il riferimento regionale ai Piani di protezione delle foreste per le zone classificate a medio e alto rischio di incendio.
L'art. 3 della Legge n. 353 del 21 novembre 2000 "Legge quadro in materia di incendi boschivi" e le relative linee guida emanate dal Ministro Delegato per il Coordinamento della Protezione Civile (D.M. 20.12.2001), prevede che le Regioni predispongano il Piano Regionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi.
La Regione Puglia ha approvato il Piano triennale regionale di previsione, prevenzione e
lotta attiva contro gli incendi boschivi 2005-2006 con Deliberazione della Giunta Regionale
n. 2004 del 30.12.2005, prorogato al 2007 con DGR n. 976 del 26.06.2007. Nell'ambito della pianificazione triennale il Piano individua le aree a rischio incendio raggruppandole in classi di rischio all'interno del territorio di ogni Comune (indice di rischio comunale).
Il Piano è diretto a programmare e coordinare l'attività antincendio e contiene il quadro delle conoscenze tematiche appositamente elaborate al fine di pianificare al meglio le attività di prevenzione e lotta attiva. Come sancito dall' art. 4, comma 2, della L. 353/2000, “L'attività di prevenzione, consiste nel porre in essere azioni mirate a ridurre le cause e il potenziale innesco d’incendio (...) nonché interventi colturali idonei volti a migliorare l'assetto vegetazionale degli ambienti naturali e forestali”.
Anche il Piano antincendio regionale prevede la gestione sostenibile dei boschi che considera un'ottima forma di prevenzione contro gli incendi boschive.
Nello specifico, le Misure forestali previste nel PSR risultano conformi con le disposizioni del Piano triennale regionale in quanto prevedono:
- interventi tesi al miglioramento dei soprassuoli, con l'adozione di tempi e modalità di utilizzazione forestale variabili che comportano sviluppo diversificato della struttura bosco e che, complessivamente, conferiscono maggiore resistenza all'eventuale verificarsi di un incendio;
- interventi volti al controllo della vegetazione infestante che ostacola l'esecuzione delle operazioni selvicolturali e favorisce il propagarsi del fuoco ne1 caso di incendi;
- interventi di tutela delle specie sporadiche che favoriscono l'aumento della biodiversità all'interno delle formazioni forestali e la diversità dei soprassuoli;
- interventi di gestione selvicolturale finalizzati alla prevenzione degli incendi, anche attraverso la lotta alle fitopatie;
- interventi di ricostituzione boschiva dopo il passaggio di incendi e microinterventi idraulico-forestali per la prevenzione e il recupero dei contesti con propensione all'erosione e al dissesto.
Si precisa che tutti gli interventi previsti nelle misure forestali saranno realizzati conformante alle disposizioni del Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi
Le misure forestali che si attivano nell’Asse 2 del presente PSR sono di seguito riportate:
221 – Primo imboschimento di superfici agricole
- Azione 221.1 Bosco permanente;
- Azione 221.2 Impianti a ciclo medio-lungo;
- Azione 221.3 Impianti a rapido accrescimento;
- Azione 221.4 Fasce protettive e corridoi ecologici.
226 – Ricostituzione del potenziale forestale e interventi preventivi
- Azione 226.1 Interventi di gestione selvicolturale finalizzati alla prevenzione degli incendi;
- Azione 226.2 Interventi di gestione selvicolturale finalizzati alla prevenzione degli incendi attraverso la lotta alle fitopatie;
- Azione 226.3 Ricostituzioni boschive dopo il passaggio di incendio;
- Azione 226.4 Microinterventi idraulico-forestali a carattere sistematorio per la prevenzione e il recupero dei contesti con propensione all'erosione e al dissesto.
227 – Investimenti non produttivi- foreste
- Azione 227.1 Supporto alla rinaturalizzazione di boschi a gestione produttiva;
- Azione 227.2 Protezione attiva della rinnovazione affermata nei sistemi silvopastorali;
- Azione 227.3 Valorizzazione dei popolamenti da seme;
- Azione 227.4 Valorizzazione turistico - ricreativa dei boschi.
In coerenza con tali dispositivi normativi, le Misure proposte nel PSR prevedono interventi riconducibili all'attività di prevenzione e ricostituzione boschiva dopo l'incendio, nonché micro interventi a carattere sistematorio per la prevenzione e il recupero di contesti con propensione all'erosione e al dissesto. Le altre Misure forestali dell'Asse 2 (Misure 221 e 223: imboschimenti di superfici agricole e non, 226: Ricostituzione del potenziale forestale e interventi preventivi e 227: Sostegno agli investimenti non produttivi) presentano, come comune denominatore, la "gestione forestale sostenibile", che è alla base della Strategia Forestale dell'Unione Europea.
Definizione di bosco
Sulla base di quanto disposto dall’art. 42, paragrafo 1, del Reg. CE n. 1698/05, in riferimento alla definizione di bosco (o foresta) fornita dalla FAO e inserita nel Reg. 1698/05, si ritiene che l’applicazione di tale definizione sia legata esclusivamente al finanziamento comunitario del presente Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 per interventi in aree forestali.
Pertanto, ai fini del finanziamento delle Misure del presente PSR si applicano le definizioni di “foresta” e “zona boschiva” previste dall'art. 30, par. 2 e 3, del Reg. CE. 1974/2006.
Infatti si definisce “foresta” un terreno che si estende per una superficie superiore a 5.000 metri quadrati, con alberi di altezza superiore a 5 metri ed una copertura superiore al 10%, o alberi in grado di raggiungere a maturità tali limiti in situ. Non rientrano in questa definizione i terreni ad uso prevalentemente agricolo o urbanistico.
Si definisce “zona boscata” un’area classificata come “foresta”, di dimensione superiori a 0,5 ettaro, con alberi di oltre 5 metri di altezza e aventi una copertura del 5-10% o in grado di raggiungere tali valori in situ, oppure con una copertura mista di arbusti, cespugli e alberi superiore al 10%. Non rientrano in questa definizione i terreni ad uso prevalentemente agricolo o urbanistico.
I termini bosco, foresta e selva sono da intendersi equiparati.
MISURA 221
1. Titolo della misura
Primo imboschimento di terreni agricoli
2. Articoli di riferimento
Titolo IV, Capo 1, sezione 2, Articolo 36 lettera b) punto i e sottosezione 2, Articolo 43 del Regolamento CE 1698/05
Articoli 30 e 31 e paragrafo 5.3.2.2.1 dell’Allegato II del Regolamento CE 1974/2006
3. Codice della misura
221
4. Motivazione dell’intervento
La motivazione alla base di tale misura è legata all’esigenza di diffondere la presenza del bosco e delle colture legnose forestali, al fine di ridurre gli effetti negativi causati dall’intensificazione dell’attività agricola. La presenza di popolamenti forestali nei terreni agricoli permetterà di diminuire la concentrazione eccessiva di fertilizzanti e di contaminanti, che non consente di conseguire un uso sostenibile della risorsa idrica. Effetti positivi saranno inoltre conseguiti nei confronti della degradazione del suolo dovuta all’erosione, alla diminuzione di sostanza organica ed alla compattazione. La produzione di biomassa legnosa potrà inoltre esercitare un’influenza favorevole sulla mitigazione del cambiamento climatico, conseguente ai processi inquinanti dovuti all’emissione di gas ad effetto serra. La diffusione di formazioni forestali potrà inoltre determinare il miglioramento della biodiversità e del paesaggio.
5. Obiettivo della misura
La Misura mira al perseguimento dei seguenti obiettivi specifici del PSR:
- Ridurre le emissioni di gas ad effetto serra e di ammoniaca, derivanti dalle attività di coltivazione e di copertura erbacea delle superfici agricole, incrementare la fissazione di CO2.
Tipologie d’intervento
La misura si articola in quattro azioni di seguito riportate: