ACCORDO QUADRO PER LAVORI DI “MANUTENZIONE STRAORDINARIA E MESSA IN SICUREZZA PATRIMONIO COMUNALE (ABITAZIONI) DEL COMUNE DI COSENZA – AREA NORD”
ACCORDO QUADRO PER LAVORI DI “MANUTENZIONE STRAORDINARIA E MESSA IN SICUREZZA PATRIMONIO COMUNALE (ABITAZIONI) DEL COMUNE DI COSENZA – AREA NORD”
Ottobre 2017
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INDICE
PREMESSA 2
1. INTERVENTI DA REALIZZARE 3
1.1 Materiali da utilizzare 4
1.1.1 Intonaci 4
1.1.2 Impermeabilizzazione balconi 4
1.1.3 Trattamento ferri di armatura 4
. 1.1.4 Interventi interni 5
Relazione tecnica
PREMESSA
Il progetto nasce dall’esigenza di intervenire sugli immobili di proprietà comunale attraverso un’azione di manutenzione straordinaria per il ripristino delle superfici orizzontali ed in elevazione dell’involucro esterno di ogni singola struttura di proprietà dell’Ente con gli obiettivi di contenimento dei rischi di caduta di porzioni di intonaco, di eliminare inconvenienti di tipo igienico sanitari all’interno di alcuni appartamenti ed inoltre, gli interventi mirano sia al recupero paesaggistico dell’intera zona con ricadute da un punto di vista socio-economico, sia ad una rivalutazione degli immobili considerati che diventeranno maggiormente appetibili per eventuali acquirenti.
Il progetto avrà durata temporale di tre anni per un totale di 675.000,00 € (seicentosettantacinquemila,00 €). Gli interventi verranno realizzati ogni anno, fino all’espletamento delle somme, nel lotto funzionale di Area Nord - Patrimonio Immobiliare.
1. INTERVENTI DA REALIZZARE
In quasi tutti gli immobili controllati si denotano delle parti di intonaco che si sono distaccate sia dalle facciate principali che dagli aggetti della copertura, sia da intradossi e frontalini dei balconi.
Si deve quindi intervenire mediante la raschiatura delle tinte esistenti ed il rifacimento degli intonaci degradati.
Particolare attenzione va posta in corrispondenza dei balconi che costituiscono in molti casi situazioni di pericolo per i distacchi di intonato dei frontalini e degli intradossi.
Relativamente ai balconi, è da precisare che i maggiori problemi sono dovuti principalmente ad infiltrazioni delle acque meteoriche, motivo per cui gli intonaci risultano “scoppiati”; questo fenomeno è stato così impattante da averne comportato il degrado strutturale con il risultato di riportare “a vista” i ferri di armatura, i quali, aggrediti agli agenti atmosferici, risultano ossidati e in parte polverizzati.
I danni cagionati dagli agenti atmosferici e dalle infiltrazioni hanno acuito il pericolo di distacco di porzioni di intonaco; questa tipologia di danneggiamento strutturale è presente in gran parte degli edifici esaminati dunque i lavori di messa in sicurezza degli stessi sono da considerarsi necessari ed urgenti.
Dunque, dopo la ricognizione portata a effettuata, è stato possibile verificare, per la pressoché totalità degli edifici rilevati, i seguenti fattori di deterioramento strutturale:
• Danneggiamento e distacco della malta cementizia dal prospetto dell’edificio;
• Ossidazioni delle armature interne;
• Balconi, cornicioni, tutte la maggior parte delle strutture a sbalzo deteriorate (molto frequente e molto pericoloso);
• Deterioramento dell'intonaco del prospetto;
• Slavature della pittura (generalmente nelle zone più esposte);
• Infiltrazione di acqua da pluviali e caditoie.
Sinteticamente, le lavorazioni da effettuare per contrastare tali deterioramenti sono le seguenti:
• Posa in opera di ponteggi metallici fissi;
• Spicconatura e/o rasatura per le porzioni di intonaco dei balconi, dell’aggetto della copertura e delle pareti verticali delle facciate;
• Rimozione di parti distaccate di intonaco costituenti i frontalini e gli intradossi dei balconi e delle parti ammalorate di intonaco in facciata immediatamente adiacenti i balconi;
• Ripristino dei frontalini e degli intradossi ed eventuale trattamento dei ferri di armatura;
• Impermeabilizzazione della pavimentazione dei balconi con una guaina liquida trasparente;
Sulle coperture degli edifici sono invece previsti interventi localizzati che prevedono il ripristino delle parti ammalorate le quali sono all’origine delle infiltrazioni di acqua nelle soffitte. Inoltre saranno sostituiti i pluviali e le scossaline che risultano danneggiati.
Oltre agli interventi sopradescritti, che interesseranno soprattutto l’esterno, è necessario effettuare delle lavorazioni all’interno di alcuni appartamenti ubicati all’interno degli immobili considerati. Tali interventi sono volti, in particolare, al rifacimento delle colonne montanti dei servizi igienici che risultano essere danneggiate e che producono danni agli appartamenti sottostanti.
Le lavorazioni previste all’interno sono le seguenti:
- sostituzione delle colonne di scarico principali in luogo di quelle danneggiate e predisposizione di nuovi allacci igienico sanitari;
- sostituzione delle pavimentazioni e dei rivestimenti ceramici;
- sostituzione dei terminali sanitari;
- rifacimento delle tinteggiature murali per le parti interessate da intervento;
- modesti interventi di modifica degli impianti elettrici ed idrici in funzione della eventuale diversa disposizione degli ambienti.
1.1 Materiali da utilizzare
Le tecniche ed i materiali impiegati negli interventi di manutenzione delle superfici esterne degli edifici, dovranno garantire il rispetto e la conservazione della cultura edilizia locale.
I materiali ed i prodotti da impiegarsi dovranno essere generalmente analoghi a quelli originali e/o tradizionali esistenti e con essi compatibili e applicati con tecnica tradizionale. Quando non risulti possibile l’integrazione con identiche caratteristiche, si potrà ricorrere all’impiego di prodotti che soddisfino comunque le stesse prestazioni funzionali ed estetiche e di cui siano sperimentati i requisiti di compatibilità e durabilità.
Di seguito si analizzano le principali lavorazioni e i materiali da utilizzare.
1.1.1 Intonaci
Per tutti gli edifici l’intervento di manutenzione, dovrà privilegiare la conservazione degli intonaci esistenti. Le integrazioni degli intonaci saranno realizzate con malte analoghe a quelle degli intonaci conservati, per cui non è ammissibile, ad esempio, l’uso di cemento di ogni tipo e natura, per il ripristino parziale di intonaci in malta di calce. Per le zone interessate da umidità di risalita sono ammissibili intonaci di tipo deumidificanti.
1.1.2 Impermeabilizzazione balconi
La lavorazione dell’impermeabilizzazione per i balconi dovrà essere effettuata senza demolizioni e disagi e senza variare l'aspetto estetico della superficie su cui si andrà ad operare, a meno che la pavimentazione non risulti fortemente danneggiata.
Saranno utilizzate malte cementizie bicomponenti o monocomponenti ad elevata elasticità per l’impermeabilizzazione delle superfici esposte ad agenti aggressivi.
1.1.3 Trattamento ferri di armatura
Per il trattamento dei ferri a vista, riscontrati in molti edifici analizzati, si dovrà ricorrere all’utilizzo di una malta cementizia anticorrosiva bicomponente. I ferri di armatura, che dovranno essere ripuliti adeguatamente anche mediante operazioni di sabbiatura, saranno trattati mediante applicazione a pennello in due mani, a distanza di circa 3 ore l´una dall´altra, con la malta cementizia pennellabile a due componenti a base di leganti idraulici, polveri silicee, inibitori di corrosione in dispersione di polimeri acrilici.
1.1.4 Interventi interni
Per i materiali e le forniture degli interventi interni agli appartamenti degli immobili in questione, si adotterà, in linea di principio, il criterio di impiegare quelli attualmente in uso che più si avvicinano agli esistenti o di caratteristiche e valore analogo. Tutto ciò per rispettare in pieno l’ottica dell’intervento di manutenzione straordinaria, fermo restando che sarà possibile ammettere delle deroghe quando si tratterà di sostituire materiali obsoleti, non più in produzione o non a norma.