REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO IN DESIGN PER L’INNOVAZIONE
REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO IN DESIGN PER L’INNOVAZIONE
(Approvato nell’Adunanza del CCdS del 12/03/2021)
1. Definizioni
Ai sensi del presente regolamento si intendono:
a) per Regolamento sull'Autonomia Didattica, di seguito denominato RAD, il Regolamento recante norme concernenti l'Autonomia Didattica degli Atenei di cui al D.M. del 3 novembre 1999, n. 509 come modificato e sostituito dal D.M. del 23 ottobre 2004, n. 270;
b) per Statuto, lo Statuto della Università degli Studi della Campania “Xxxxx Xxxxxxxxxx”;
c) per Regolamento Generale, il Regolamento Generale della Università degli Studi della Campania “Xxxxx Xxxxxxxxxx”;
d) per Regolamento Didattico di Ateneo (RDA), il Regolamento approvato dalla Seconda Università degli Studi di Napoli, ai sensi della Legge 240/2010, emanato con DR n. 840 del 9 settembre 2013;
e) per Decreti Ministeriali, di seguito denominati DM, i Decreti M.I.U.R. 16 marzo 2007 di determinazione delle classi delle lauree universitarie e delle classi delle lauree universitarie magistrali;
f) per Corso di Studio, il Corso di Studio per il conseguimento della Laurea Magistrale in Design per l’innovazione;
g) per Titolo di Studio, la Laurea Magistrale in Design per l’Innovazione;
h) per Coordinamento Didattico di Dipartimento, il gruppo costituito dai presidenti dei Corsi di Studio afferenti al Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale e dal Direttore dello stesso o da un suo Delegato;
i) per tutte le altre definizioni non esplicitamente richiamate si rimanda al Regolamento Didattico di Ateneo.
2. Denominazione del Corso di Studio e classe di appartenenza
La denominazione del corso, appartenente alla Classe LM12, è Corso di Studio in Design per l’Innovazione. Il Corso di Studio (CdS) è organizzato in conformità con il relativo Ordinamento Didattico disciplinato nel Regolamento Didattico di Ateneo.
3. Il Corso di Studio in breve
Il corso di Studio in "Design per l'Innovazione" svolge un importante ruolo nella generazione di processi innovativi all'interno delle dinamiche aziendali e produttive, implementando, attraverso i suoi laureati, il capitale culturale delle imprese, e contribuendo allo sviluppo continuo di competenze distintive spendibili nello scenario della competitività locale e globale. Il laureato in Design per l'Innovazione potrà fornire le proprie competenze per il trasferimento alle imprese design oriented di know-how specialistico e sarà capace di sviluppare innovazioni nel design di prodotti materiali ed immateriali. Tali competenze saranno maturate attraverso il rapporto diretto con le imprese durante lo svolgimento delle numerose tipologie di attività didattiche che caratterizzano il percorso formativo ed in cui il laureando approfondirà temi di progetto in settori specifici del design, del design per la moda e del design della comunicazione visiva. Per rispondere alle esigenze formative dei laureandi, il corso, della durata di due anni (per complessivi 120 CFU), propone tre differenti curricula e/o orientamenti, improntati alla caratterizzazione dei sistemi moda, design e comunicazione visiva. Tali curricula, denominati “Product Ecodesign”, “Fashion Ecodesign” e “Comunicazione Visiva”, approfondiscono differenti aspetti di prodotto e i relativi ambiti di ricerca. Lo scopo è quello di formare una figura professionale con conoscenze avanzate relative ai principi, alle strategie, agli strumenti e ai metodi per promuovere innovazione sostenibile attraverso il design che avrà la possibilità di utilizzare tali competenze proseguendo la formazione nell’ambito della ricerca o nel mondo del lavoro.
Al termine del corso di studio si consegue il titolo di Laurea Magistrale in "Design per l'innovazione"
(appartenente alla Classe LM-12 della Laurea Magistrale in Design, così come definito dal DM 270 del 16 Marzo 2007).
4. Articolazione del Corso di Studio ed eventuali curricula
La durata del corso di studio in "Design per l'innovazione" è di due anni.
La laurea si consegue mediante l'acquisizione di 120 Crediti Formativi Universitari (CFU) tramite il superamento degli esami di profitto, secondo le modalità stabilite dal D.M. del 23 ottobre 2004 n. 270 e successivamente dal D.M. del 30 gennaio 2013 n. 47 e s.m.i.. In particolare, ai fini del conteggio degli esami, in numero non superiore a 12, vanno considerate le attività caratterizzanti, le affini o integrative e quelle autonomamente scelte dallo studente. Per l’attribuzione dei CFU previsti per queste ultime deve essere computato un unico esame. Restano escluse dal conteggio le prove che comportano solo un accertamento di idoneità. Viene assicurata allo studente la possibilità di scegliere alcuni insegnamenti tra tutti quelli attivati presso l’Università degli Studi della Campania/o altri Atenei, purché coerenti con il progetto formativo.
Il Corso di Studio per la Laurea Magistrale in "Design per l'Innovazione" si articola nei seguenti tre curricula:
a) Curriculum “PRODUCT ECODESIGN”
b) Curriculum “FASHION ECODESIGN”
c) Curriculum “COMUNICAZIONE VISIVA”
con i quali lo studente può acquisire, mediante gruppi di insegnamenti caratterizzanti ed attività di laboratorio mirate, una completa formazione nella Classe LM-12 con competenze specifiche nei corrispondenti ambiti disciplinari.
L’Ordinamento Didattico del Corso di laurea in "Design per l'Innovazione" è riportato nel Manifesto degli Studi del presente regolamento.
Il Manifesto degli Studi riporta per ciascun curriculum di cui sopra: il numero, il TAF e l'indicazione del settore scientifico disciplinare dell’insegnamento, la denominazione, l'elenco, con l'eventuale articolazione in moduli, il semestre di erogazione, il numero di crediti (CFU) assegnati a ciascuna attività formativa.
Il Documento per la Programmazione Didattica, indicherà ogni anno gli insegnamenti attivati, la suddivisione degli stessi fra i vari anni di corso e le eventuali mutuazioni di insegnamenti.
5. Obiettivi formativi specifici del Corso di Studio
Il Corso, nel rispetto dei contenuti formativi qualificanti della classe, ha come obiettivo complessivo il trasferimento degli elementi cognitivi e concettuali per interpretare in chiave critica e di prefigurazione i
processi evolutivi che caratterizzano il settore del design, del design per la moda, della comunicazione visiva
e i settori contigui, al fine di poter avviare, attraverso il progetto, nuove dinamiche di innovazione.
Per rispondere alle esigenze formative, a livello magistrale, dei laureandi nel settore della moda, del design e della comunicazione, il corso propone tre differenti curricula/ orientamenti con differenti obiettivi formativi, improntati alla caratterizzazione dei sistemi prodotto.
Il laureato magistrale in "Design per l'innovazione" dovrà:
- conoscere le teorie, i metodi e le strategie per la gestione economico-produttiva del progetto;
- conoscere i modelli organizzativi e strategici del mondo industriale in fase contemporanea, in relazione soprattutto alle opportunità offerte dalle nuove tecnologie e dai processi di internazionalizzazione;
- conoscere le modalità e gli strumenti necessari per l'ingegnerizzazione - realizzazione del prodotto, per la verifica di fattibilità tecnico-economica, per la definizione dei processi produttivi più idonei;
- conoscere i più avanzati strumenti e le strategie per la comunicazione d'impresa, con riferimento alle problematiche ed alla evoluzione del design dei servizi;
- conoscere le problematiche progettuali e disciplinari del design per sostenibilità ambientale, all'interno di una visione sistemica della progettazione;
- conoscere l'evoluzione della ricerca nell'ambito dei materiali avanzati, sapendo cogliere, attraverso la loro applicazione nel campo dei vari settori del progetto di design specialistico, le opportunità di innovazione per le imprese;
- conoscere i nuovi scenari e le opportunità per il progetto di design, in una visione pluridisciplinare, con particolare attenzione al progetto ispirato alla scienza;
- conoscere i criteri, i metodi e gli strumenti della progettazione user centered nell'applicazione ai vari settori di progetto;
- saper implementare continuamente le proprie conoscenze in rapporto ai mutamenti degli scenari produttivi e tecnologici che caratterizzano le dinamiche dei sistemi industriali, economici e sociali;
- avere la capacità di trasferire conoscenze e competenze alle imprese per promuovere il loro inserimento nei mercati competitivi;
- avere la capacità di gestire ed organizzare le informazioni per la ricerca innovativa, per poter eventualmente accedere a livelli formativi superiori.
Il curriculum denominato “Product Ecodesign” prepara il laureando, attraverso specifici laboratori di progetto e sperimentazione in chiave sostenibile, ai nuovi scenari scientifici e tecnologici. Il continuo confronto con le tematiche dell'innovazione e dell'evoluzione del pensiero scientifico sarà ricondotto a specifici ambiti di progetto, dall'innovazione nel settore ICT, all'ambito di nuovi sistemi di mobilità sostenibile, dal design per l'innovazione sociale al design come promotore dello sviluppo dei sistemi territoriali locali.
Il percorso si articola nei seguenti ambiti disciplinari:
- Ambito relativo alla cultura del progetto;
- Ambito relativo alla cultura della rappresentazione ed alla sua evoluzione tecnologica;
- Ambito relativo alle nuove tecnologie e alla scienza dei materiali;
- Ambito storico - critico del design.
Il curriculum denominato “Fashion Ecodesign” prepara il laureando ai nuovi scenari professionali e di ricerca nel settore dell'innovazione per la moda; in particolare vengono affrontate le tematiche della progettazione stilistica avanzata con applicazione in tutti i settori del progetto fashion oriented e attenzione all'aspetto della sostenibilità ambientale del progetto, del prodotto e dei processi di lavorazione che lo sottendono.
Il percorso formativo si articola nei seguenti ambiti disciplinari:
- Ambito relativo alla cultura del progetto;
- Ambito relativo alla cultura della rappresentazione ed alla sua evoluzione tecnologica;
- Ambito relativo alla sociologia dei consumi e dei modelli di innovazione sociale;
- Ambito relativo alla gestione strategica dei processi produttivi in rapporto all'evoluzione sociale e dei mercati;
- Ambito relativo all'evoluzione e alla sperimentazione di nuovi materiali;
- Ambito storico - critico della cultura del design per la moda.
Il curriculum denominato “Comunicazione Visiva” prepara il laureando ai nuovi scenari professionali e di ricerca relativamente alla comunicazione visiva in ambito digitale.
Il percorso formativo si articola nei seguenti ambiti disciplinari:
- Ambito relativo alla cultura del progetto di comunicazione visiva;
- Ambito relativo all’evoluzione degli scenari sociali, comunicativi e di consumo;
- Ambito relativo alla cultura della rappresentazione e alla sua evoluzione tecnologica;
- Ambito storico- critico della cultura del design e della comunicazione.
6. Profilo professionale e sbocchi professionali e occupazionali previsti per i laureati
Funzione in un contesto di lavoro:
I laureati in "Design per l'innovazione" possono inserirsi nel panorama internazionale dei settori che caratterizzano il design. La dimensione formativa conferisce al laureato innumerevoli esperienze progettuali specialistiche in grado di favorire il suo inserimento lavorativo nei comparti produttivi caratteristici del design, della moda e della comunicazione.
In particolare il curriculum o orientamento “Product Ecodesign” favorisce l'inserimento come designer, project manager, responsabili della produzione e dell'innovazione, responsabili della comunicazione, responsabili dell'innovazione sostenibile e della valutazione dell'impatto ambientale nei settori produttivi dell'illuminotecnica, di dispositivi informatici, elettronici ed elettrotecnici, di arredi e complementi di arredo per interni e per esterni, di macchinari avanzati, automobilistici e della mobilità sostenibile, nel settore nautico avanzato, nei centri di progettazione per la sperimentazione di nuovi materiali e nei centri avanzati per la progettazione di prodotti sostenibili e ispirati alla scienza. Il design per l'energia è un settore innovativo che offre al laureato nuove possibilità occupazionali, anche in qualità di consulente aziendale. Gli scenari innovativi dell'ICT, delle nuove tecnologie e degli smart materials pongono in rapporto il laureato con le aziende più avanzate, offrendogli la possibilità di divenire motore di una economia competitiva.
Il curriculum o orientamento “Fashion Eco Design” favorisce l'inserimento lavorativo nel sistema delle Piccole e Medie Imprese fashion oriented, che caratterizzano il Made in Italy. In particolare i laureati con questo profilo potranno inserirsi come responsabili di stile, come disegnatori tessili, designer di prodotti cosmetici, progettisti di accessori, responsabili di gestione di brand, organizzatori di eventi fashion oriented.
Il curriculum o orientamento in “Comunicazione Visiva”, consente l’inserimento del laureato nella libera professione, nell’industria editoriale, negli enti e nelle aziende che operano nei settori della comunicazione, della visualizzazione scientifica delle informazioni, dell’ICT ed in generale di quei settori che richiedono una
qualificata professionalità nel settore dell’elaborazione visiva e comunicativa delle informazioni e delle immagini.
Competenze associate alla funzione:
Il laureato magistrale in “Design per l’Innovazione” è un esperto di processi di innovazione continua, strategie e prodotti innovativi nell’ambito delle produzioni e dei servizi fashion e design oriented.
Per quanto concerne le competenze legate alla funzione in un contesto lavorativo il laureato magistrale in Design per l’Innovazione si inserisce nei sistemi produttivi, nell’attività professionale e nel lavoro dipendente con capacità di coordinamento, di partecipazione specialistica a team di lavoro, di gestione di processi progettuali complessi in cui intervengono saperi multidisciplinari.
Competenze peculiari del laureato in Design per l’Innovazione sono:
- l’utilizzo di avanzate tecniche di rappresentazione e prototipazione del progetto;
- la capacità di prefigurare, secondo le metodiche del design thinking e dell’advanced design, scenari innovativi di progetto e di seguire tutto il processo di configurazione dei prodotti ad essi connessi;
- la capacità di mediare e coordinare competenze specialistiche per la realizzazione di prodotti innovativi;
- la capacità di gestire strategie di brand e processi di comunicazione legati ad imprese fashion e design oriented;
- la capacità di gestire processi di innovazione in relazione alle emergenze sociali.
Sbocchi professionali e occupazionali:
La dimensione formativa conferisce al laureato esperienze di ricerca legate allo sviluppo e gestione delle fasi del progetto in grado di favorire il suo inserimento lavorativo nei comparti produttivi caratteristici del made in Italy. In particolare potrà spendere le competenze acquisite, oltre che nel mondo della libera professione, nei settori industriali citati, apportando un contributo alla gestione e alla implementazione di processi innovativi per la competizione globale.
Lo spazio particolare offerto dal corso alle metodiche per la ricerca e la sperimentazione, consente ai laureati di poter accedere più agevolmente ad ulteriori livelli formativi nel campo della ricerca.
La particolarità del corso di studi, che coinvolge direttamente le aziende che intendono investire nell'innovazione di processo o di prodotto, agevola l'inserimento dei laureati nel mondo del lavoro, ponendoli fin dal primo momento in un confronto diretto con il mondo produttivo.
Di seguito sono elencate le professioni delle categorie ISTAT alle quali i laureati in Design per l'Innovazione possono accedere:
Disegnatori artistici e illustratori - (2.5.5.1.2) Disegnatori di moda - (2.5.5.1.3)
Creatori artistici a fini commerciali (esclusa la moda) - (2.5.5.1.4) Direttori artistici - (2.5.5.2.3)
Di seguito sono elencate le professioni, non contemplate nelle categorie ISTAT, alle quali i laureati in Design per l'innovazione possono accedere:
Coordinatore di gruppi multidisciplinari di design;
Designer specialista di prodotti e servizi per la mobilità sostenibile; Interaction designer;
Designer specialista di prodotti e servizi orientati alla sostenibilità ambientale e sociale; Designer specialista di prodotti e servizi per l'ICT;
Designer specialista di forniture per interni ed esterni;
Design esperto di ingegnerizzazione di prodotto e verifica di fattibilità;
Designer di prodotti illuminotecnici;
Designer di macchine, strumentazioni e dispositivi elettrici, elettronici ed informatici; Designer specialista di gioielli e prodotti di lusso;
Designer specialista di tessuti innovativi;
Designer specialista di linee di prodotti e servizi per le imprese fashion oriented; Designer specialista di sistemi di packaging;
Responsabile della prototipazione fisica e virtuale;
Designer responsabile della selezione di soluzioni innovative relative a materiali, componenti, dispositivi tecnici per la progettazione di prodotti industriali;
Designer responsabile dell'impatto ambientale del prodotto; Responsabile dell'analisi di ciclo di vita (LCA) del prodotto industriale; Designer di dettagli del prodotto industriale;
Product Manager;
Designer responsabile della comunicazione visiva e brand image.
7. Risultati di Apprendimento Attesi
Al termine del percorso formative in Design per l’Innovazione, il laureato avrà una formazione non limitata alla sole conoscenze scientifiche e tecniche, peraltro fondamentali ed irrinunciabili. I metodi di insegnamento e le modalità di verifica della preparazione individuale consentono allo studente di acquisire, in linea con il sistema dei descrittori del titolo di studio adottato in ambito europeo, capacità di comprensione e di studio autonomo, (necessarie per intraprendere gli studi successivi e per l'aggiornamento delle proprie competenze indispensabile in un settore in continua evoluzione), capacità di comunicazione scritta e orale (necessaria per operare come componente di un gruppo), nonché la capacità di isolare gli aspetti problematici in sistemi anche complessi.
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Il titolo di laurea magistrale in “Design per l'innovazione” verrà conferito agli studenti che dimostrino di possedere competenze specialistiche atte a sviluppare progetti complessi di prodotti industriali, servizi e sistemi di comunicazione avanzati con riferimento ai molteplici aspetti dell'innovazione e della sostenibilità. Il laureato in Design per l'innovazione dovrà acquisire le conoscenze avanzate relative ai principi, alle strategie, agli strumenti e ai metodi per promuovere innovazione sostenibile attraverso il design.
Il conseguimento di tali obiettivi sarà perseguito attraverso l'acquisizione di conoscenze relative a: teoria e storia del rapporto tra design e settori produttivi emergenti; design per la sostenibilità ambientale e sociale; design strategico per lo sviluppo competitivo; strumenti e metodi di controllo ambientale per i sistemi industriali; principi e metodi di design per la comunicazione di impresa; strumenti e strategie del design dei servizi per i settori produttivi knowledge based; principi del technology design e della progettazione user centered; strumenti e metodi di integrazione multidisciplinare; metodologie per l'implementazione dell'innovazione dei materiali nel design. Particolare rilievo verrà dato all'acquisizione di conoscenze specifiche nei settori produttivi di eccellenza, che richiederanno un continuo aggiornamento dei contenuti degli insegnamenti sia teorici che progettuali.
Le capacità descritte verranno acquisite mediante gli insegnamenti teorici, sia negli ambiti disciplinari caratterizzanti che affini e integrativi, e saranno supportate soprattutto da moduli di insegnamento monodisciplinari, orientati all'acquisizione di capacità critiche specialistiche e conoscenze avanzate necessarie per poter intraprendere con consapevolezza le sperimentazioni progettuali più specifiche e mirate.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
Il titolo di laurea magistrale in "Design per l'innovazione" verrà conferito a studenti che siano capaci di applicare le conoscenze specialistiche acquisite al design di prodotti industriali, di prodotti di comunicazione e di prodotti moda in settori strategici per il Made in Italy, attraverso sperimentazioni condotte in collaborazione con le aziende. Tali sperimentazioni progettuali si rivolgeranno ad ambiti produttivi specifici, con particolare propensione verso quelli di eccellenza. Verranno, inoltre, affrontate tematiche progettuali di carattere fortemente innovativo e sperimentale come: design engineering; smart products e services, design per l'energia, mobilità sostenibile, design con materiali intelligenti, science-inspired design, design dei sistemi produttivi knowledge based, user centered design, advanced fashion products.
I laureati in "Design per l'innovazione" dovranno, inoltre, avere la capacità di promuovere e facilitare i processi di trasferimento tecnologico per quanto riguarda i materiali, le procedure e le tecnologie da un settore produttivo all'altro e acquisire capacità di governo del processo progettuale, anche complesso, con particolare attenzione alle opportunità di sviluppo locale.
Tali capacità saranno acquisite attraverso attività volte a sperimentare progettualmente e ad applicare gli strumenti concettuali e metodologici acquisiti negli insegnamenti teorici.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Il titolo di laurea magistrale in "Design per l'innovazione" sarà conferito a studenti che abbiano acquisito autonomia di giudizio e capacità critica in relazione alla impostazione di un progetto di design caratterizzato da complessità e integrazione dei saperi. In particolare essi dovranno:
a) dimostrare di saper guidare i processi di innovazione nell'ambito del design e di tutte quelle applicazioni del progetto che si riferiscano a problematiche di sostenibilità ambientale.
b) dimostrare di essere in grado di coniugare conoscenze evolute nel campo delle tecnologie e dei materiali di ultima generazione, evidenziando una visione critica rispetto alle potenzialità di applicazione di tali saperi per l'innovazione di prodotto.
c) dimostrare di sapere impostare correttamente un progetto di design nei settori produttivi design e fashion oriented, valutandone non solo la fattibilità tecnico-economica, ma strutturandolo in relazione a requisiti di sostenibilità ambientale, sociale ed economico-produttiva.
Allo scopo di implementare l'autonomia di giudizio, l'organizzazione didattica include percorsi di ricerca personale, lettura critica di casi studio e best practices.
L'acquisizione da parte dello studente dell'autonomia di giudizio sarà verificata nei diversi esami valutando il grado di maturità dimostrato nell'affrontare i diversi percorsi progettuali proposti e l'originalità di pensiero esplicitata anche in termini di innovatività dei prodotti progettuali finali.
Abilità comunicative (communication skills)
Il laureato in "Design per l'innovazione" dovrà essere in grado di comunicare efficacemente le proprie competenze alle imprese per lo sviluppo di significative innovazioni nel design di prodotti materiali e immateriali. In particolare le capacità comunicative del laureato si esplicheranno in:
a) capacità di interagire nell'organizzazione e nel coordinamento di gruppi di progettazione su tematiche sperimentali e innovative, che richiedano il contributo di molteplici competenze.
b) capacità di comunicare contenuti progettuali utilizzando i risultati di innovazione tecnologica del settore ICT per lo sviluppo di artefatti comunicativi e per sperimentazioni di interaction design.
c) capacità di utilizzare le tecniche di comunicazione visiva in riferimento alle esigenze della comunicazione e diffusione della cultura d'impresa, interpretata come parte di una più vasta strategia che vede l'impresa produttrice di beni o servizi come attore di processi di innovazione sociale.
La verifica dell'acquisizione da parte dello studente delle abilità comunicative avverrà in ogni fase di formazione attraverso specifici elaborati grafici, testuali o multimediali di cui verrà constatata la corretta esposizione in termini di linguaggio specialistico.
I risultati conseguiti nell'ambito del tirocinio testimonieranno anche l'efficacia con la quale lo studente ha saputo inserirsi nel contesto lavorativo sulla scorta delle proprie abilità di comunicazione e interrelazione.
Capacità di apprendimento (learning skills)
Il laureato magistrale in "Design per l'innovazione" sarà in grado di intraprendere percorsi formativi superiori, avendo affinato in tutto il percorso di studi la capacità di gestire ed organizzare informazioni, di orientarsi nella complessità di saperi specialistici allo scopo di introdurre fattori innovativi nel progetto di design.
Egli potrà quindi proseguire gli studi specializzandosi ulteriormente in relazione a specifiche professionalità progettuali, o avviandosi verso attività di ricerca avanzata in ambito privato o pubblico.
La verifica della acquisizione da parte dello studente delle capacità di apprendimento autonomo avverrà in tutti quegli esami, segnatamente a carattere sperimentale, che presuppongono percorsi di ricerca personale; in particolare il tutor verificherà in fase di strutturazione della tesi finale che lo studente sviluppi il lavoro facendo leva sulle proprie attitudini di indagine ed elaborazione.
La verifica della capacità di auto-apprendimento sarà orientata a valutare anche la capacità del laureando di integrarsi e di auto-aggiornarsi quando viene inserito in un contesto lavorativo.
8. Comitato di indirizzo
Il CdS assicura una revisione periodica delle esigenze e delle potenzialità di sviluppo dei propri obiettivi formativi e dei profili professionali e occupazionali.
A tal fine, il CdS consulta sistematicamente le principali parti interessate (docenti, studenti, organizzazioni scientifiche e professionali, rappresentanti del mondo della produzione) sia direttamente, che attraverso studi di settore e prevede un Comitato di Indirizzo formato, in conformità con le Linee Guida di Ateneo, da una rappresentanza interna (docenti, PTA e studenti) e da una rappresentanza esterna (esponenti del mondo del lavoro, della cultura e della ricerca) che approfondisce e fornisce elementi utili a valutare le effettive potenzialità occupazionali dei laureati e ad apportare eventuali correttivi. Il Comitato si riunisce almeno due volte l’anno.
9. Requisiti e modalità di ammissione
Per tutti gli studenti, l'ammissione al Corso è condizionata al possesso di requisiti curriculari, definiti nel presente Regolamento Didattico del Corso di Studio, e di un’adeguata personale preparazione.
Per essere ammessi al corso di Laurea Magistrale in “Design per l’Innovazione” occorre essere in possesso di una Laurea o di un diploma universitario o titolo ad essi equiparato, almeno di durata triennale, ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero e riconosciuto idoneo.
Il possesso di idonei requisiti curriculari e dell’adeguatezza della preparazione personale, richiesto ai sensi del DM 270/2004 per l’ammissione al corso di Laurea Magistrale, sarà verificato da un’apposita Commissione di accesso, designata dal CCdS, secondo i criteri riportati di seguito.
1) Requisiti curriculari
a) Laurea conseguita in Italia in Classe L4-Disegno industriale (D.M. 16 marzo 2007) o in classe L42- Disegno industriale (DM 509/99). Per questi laureati i requisiti curriculari sono in automatico soddisfatti.
b) Laurea in classe L17 - Scienze dell'Architettura (D.M. 16 marzo 2007) o in classe LM23 Scienze dell'Architettura e dell'Ingegneria Edile (D.M.270/2007); Laurea magistrale a ciclo unico in Architettura LM-4 e 4/S (DM 509/99); Diploma di primo o secondo livello AFAM (accademie di Belle Arti e ISIA). Laurea conseguita in Paesi EU o Extra EU nei seguenti ambiti disciplinari: Lauree in Design, Lauree in Architettura, tutti previa verifica del percorso formativo, e dei requisiti curriculari sotto specificati.
c) Nel caso di possesso del titolo in qualsiasi altra Classe di Laurea di primo Livello in Italia, in paesi UE o extra UE si valuterà lo specifico percorso e contenuti formativi, con riferimento ai requisiti curriculari sotto specificati.
Lo studente in possesso dei titoli di cui ai punti b) c) dovrà avere i seguenti requisiti curriculari: almeno 32 CFU negli ambiti disciplinari delle attività formative di base, e 52 CFU negli ambiti disciplinari delle attività formative caratterizzanti previste per la Classe L-4 (Disegno Industriale), di cui almeno 12 CFU del settore ICAR 13 (Disegno industriale), in mancanza dei quali potrà essergli attribuita un'integrazione curriculare. Lo studente dovrà colmare il relativo debito formativo prima della iscrizione.
2) Verifica dell’adeguata personale preparazione
Il possesso dell’adeguata personale preparazione, ai sensi dell’art. 6 c.2 del D.M. 270/04, è certificato dal possesso del titolo di laurea per i candidati di cui al punto a).
Potranno dover sostenere un colloquio di idoneità - da parte di una Commissione nominata allo scopo dal Consiglio di Corso di Studio (CCdS) e composta da tre docenti del Corso di laurea, tra cui max 2 ricercatori - i candidati di cui ai punti b) e c).
Il colloquio di verifica della personale preparazione di cui sopra può avere come esiti l’ammissione, la non ammissione o l’ammissione subordinata all’obbligo di colmare debiti formativi assegnati dalla Commissione stessa.
I debiti formativi devono essere colmati prima dell'immatricolazione alla LM12.
Sono ammessi al Corso di Laurea magistrale in Design per l’Innovazione a parità di condizioni gli studenti cittadini italiani, cittadini comunitari e non comunitari residenti in Italia, di cui alla legge n. 189 del 2002, art. 26, nonché gli studenti non comunitari residenti all’estero.
10. Tipologia delle forme didattiche
L’offerta didattica prevista dal CdS è articolata in corsi disciplinari, workshop, laboratori integrati.
Le metodologie di insegnamento utilizzate per conseguire gli obiettivi formativi del Corso di Studio comprendono:
- lezioni, esercitazioni e seminari;
- attività di laboratorio;
- attività di tirocinio;
- attività di preparazione della prova finale;
- studio individuale a complemento delle attività specificate nei punti precedenti.
Lo studio individuale, guidato o svolto autonomamente dallo studente, può prevedere per alcuni insegnamenti l'approfondimento dei temi trattati e la presentazione dei relativi risultati mediante un elaborato.
Le metodologie di insegnamento prevedono la lettura di testi e pubblicazioni scientifiche o tecniche, anche in lingua inglese, necessarie per la preparazione degli esami e della prova finale.
11. Crediti Formativi
L’unità di misura del lavoro richiesto allo Studente per l’espletamento di ogni attività formativa prescritta dall’Ordinamento didattico per conseguire il titolo di studio è il Credito Formativo Universitario (CFU).
Il Corso di studio prevede 120 CFU complessivi, articolati in 2 anni di corso, di cui almeno 5 da acquisire in attività formative finalizzate alla maturazione di specifiche capacità professionali (Tirocini Curriculari).
Ad ogni CFU corrispondono 25 ore di impegno complessivo dello studente. L’impegno complessivo deve essere articolato in:
− Lezioni Frontali; Attività laboratoriali;
− Seminari;
− Attività spese dallo studente nelle altre attività formative previste dall’Ordinamento didattico;
− Studio autonomo necessario per completare la sua formazione.
La quota di ore riservata allo studio individuale per ciascun CFU è pari a 17.
Per quanto riguarda i crediti associati alle attività di Tirocinio Formativo Obbligatorio, a ciascun credito corrispondono 25 ore di attività individuale ed assistita.
Analogamente per quanto riguarda i crediti associati alla attività di preparazione della Prova Finale a ciascun credito corrispondono 25 ore di attività individuale ed assistita.
12. Elenco Insegnamenti con s.s.d. e relativi CFU
Il corso di laurea si articola negli insegnamenti di cui al Manifesto degli Studi, che indica per ciascun insegnamento i relativi SSD e CFU.
13. Attività a scelta e relativi CFU
Le attività formative autonomamente scelte dallo studente possono essere individuate o nell’ambito dell’offerta formativa del Corso di Studio e del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale o tra gli insegnamenti attivati presso altri Dipartimenti dell’Università della Campania Xxxxx Xxxxxxxxxx e/o altri Atenei e strutture didattiche equivalenti, purché coerenti con il progetto formativo ai sensi dell’art. 10, comma 5, lettera a) del D.M. 270/04 e approvate dal CCdS.
Le attività a scelta dello studente e i relativi CFU presenti nell’ambito dell’offerta formativa del Corso di Studio
vengono definiti annualmente e riportati nell’elenco degli insegnamenti attivi per ciascun a.a.
Le attività formative autonomamente scelte devono essere indicate al momento della presentazione del Piano di Studio (art. 22). Lo studente che intende scegliere attività formative nell’ambito dell’offerta del Corso di Studio o del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dovrà indicare nel Piano di Studi almeno tre opzioni alternative, al fine di assicurare un equilibrato rapporto docenti/studenti. Tale rapporto è fissato nel numero massimo di 75 studenti per ciascun insegnamento a scelta. Nel caso di superamento di tale soglia, allo studente sarà attribuita l’attività formativa individuata come opzione alternativa, utilizzando quale criterio di priorità la data di presentazione della domanda e il numero di CFU maturati dallo studente.
Le attività formative autonomamente scelte dallo studente al di fuori dell’offerta formativa del Corso di Studi e del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale devono essere preventivamente approvate dal Consiglio di Corso di Studio.
Per le attività svolte presso altri Dipartimenti dell’Università della Campania Xxxxx Xxxxxxxxxx e/o altri Atenei e strutture didattiche equivalenti, il documento attestante l’attività espletata deve riportare, oltre al numero dei CFU, anche il voto conseguito, espresso in trentesimi. Qualora quest’ultimo non sia
espresso in trentesimi, il Consiglio di Corso di Studio provvederà a proporne l'equivalenza al Consiglio di Dipartimento, che delibererà in merito.
14. Obblighi di frequenza ed eventuali propedeuticità
Il Corso di Studio prevede per tutti gli insegnamenti un obbligo di frequenza pari al 70%.
Sono tuttavia previste particolari agevolazioni per gli studenti con esigenze specifiche (ad esempio studenti lavoratori, diversamente abili, ecc. ...) ai quali, dietro richiesta da presentare alla Segreteria Studenti accompagnata da documentata attestazione delle suddette esigenze, Il CdS potrà riconoscere una esenzione dalla frequenza, nella percentuale massima del 70%. Per la residua parte dell’impegno in aula sull’ammontare complessivo dei crediti, il CdS assegna gli obblighi di frequenza.
Il rispetto degli obblighi di frequenza è accertato dal docente mediante la raccolta delle firme di presenza. Non ci sono propedeuticità tra gli insegnamenti del CdS.
15. Organizzazione delle attività didattiche
L’attività didattica è organizzata in 2 periodi (da fine settembre a fine gennaio e da fine febbraio a fine maggio) per ciascuna annualità. Il calendario dettagliato delle attività didattiche è annualmente pubblicato sul sito del Dipartimento.
Sono previste le seguenti sessioni di esami: sessione anticipata estiva (gennaio - aprile); sessione estiva (maggio - luglio); sessione autunnale (settembre - dicembre).
Come previsto dal Regolamento Didattico di Ateneo gli appelli d’esame sono distanziati di almeno due settimane.
Agli studenti che dichiarano di ritirarsi prima dell’assegnazione del voto o che rifiutano il voto assegnato dalla Commissione è consentito ripetere l'esame anche nell'appello successivo.
Agli studenti che non superano l’esame è consentita la ripetizione soltanto nella successiva sessione di esami.
16. Modalità di verifica del profitto
L'esame di profitto è previsto per ogni insegnamento. Esso deve tenere conto dei risultati conseguiti in eventuali prove di verifica sostenute durante lo svolgimento del corso (prove in itinere).
La verifica del raggiungimento dei risultati di apprendimento attesi per ciascuna attività formativa avviene mediante prove di esame che possono essere scritte, orali, o miste, eventualmente precedute da prove in itinere.
Per le discipline applicative la verifica avviene anche mediante discussione sui contenuti delle esercitazioni numeriche e progettuali.
Le verifiche di profitto si concludono con l'assegnazione di un voto, espresso in trentesimi, oppure di una idoneità. Per le attività che includono esperienze di laboratorio la verifica può prevedere anche una prova pratica.
Le commissioni di valutazione del profitto sono costituite ai sensi della normativa vigente e del Regolamento Didattico di Ateneo.
Il calendario degli esami di profitto sarà predisposto dalla Segreteria Didattica del Dipartimento sulla base delle indicazioni fornite dal Coordinamento Didattico del Dipartimento.
Le prove di verifica effettuate in itinere sono inserite nell’orario delle attività formative; le loro modalità sono stabilite dal docente e comunicate agli allievi all'inizio del corso.
Alla fine di ogni periodo didattico, lo studente viene valutato sulla base dell'esame di profitto. In caso di valutazione negativa, lo studente avrà l'accesso a ulteriori prove di esame nelle successive sessioni previste.
L'esame e/o le prove effettuate in itinere possono consistere in:
− verifica mediante questionari/esercizi numerici;
− elaborato scritto e/o grafico;
− relazione sulle attività svolte in laboratorio;
− colloqui programmati;
− verifiche mediante procedure informatiche.
Il superamento dell'esame determina l'acquisizione dei corrispondenti CFU.
Per ogni insegnamento, viene predisposta dai Docenti una scheda comprendente, tra l’altro, indicazioni circa le metodologie didattiche adottate e le modalità di valutazione della preparazione. Tali schede sono consultabili sul sito web del Dipartimento.
17. Modalità di verifica di crediti acquisiti e prove d’esame integrative da sostenere su singoli insegnamenti qualora ne siano obsoleti i contenuti culturali e professionali
Per gli studenti che non conseguano il titolo finale in un tempo almeno pari al doppio della durata legale del corso di studio, il CdS procede a una verifica dei crediti acquisiti, al fine di valutare l’eventuale obsolescenza dei contenuti conoscitivi. Nelle materie per le quali sia riscontrata tale obsolescenza, Il CdS procede all’assegnazione di debiti formativi richiedendo, laddove necessario, apposite prove d’esame integrative ai fini del riconoscimento dei corrispondenti crediti.
Gli studenti interessati dalla verifica devono essere informati con un preavviso di almeno sei mesi.
18. Modalità di verifica della conoscenza della lingua inglese
In riferimento all’insegnamento di “English”, è previsto una verifica di profitto finale, il cui superamento è validato attraverso l'assegnazione di un’idoneità.
Allo studente che presenti idonea certificazione di livello B1 di Lingua Inglese in relazione alle quattro abilità (reading-writing-speaking-listening) e di validità almeno triennale, saranno riconosciuti i crediti formativi acquisiti sui singoli esami di lingua inglese, fino a un massimo di 3 CFU.
Allo studente che presenti idonea certificazione di Lingua Inglese di livello B2 o superiore sarà riconosciuto l’esame (obbligatorio) di Lingua Inglese da 6 CFU.
Si precisa che per idonea certificazione è da intendersi quella rilasciata da Istituzioni (Enti, Scuole, Istituti, etc.) a tal scopo ufficialmente riconosciute. La rispondenza della certificazione prodotta dallo studente a quanto sopra stabilito sarà valutata dal CCdS avvalendosi, se ritenuto necessario, delle competenze degli insegnanti di Lingua Inglese.
19. Tirocini, stage e modalità di verifica dei relativi risultati
Con l’obiettivo di favorire l’interazione tra il processo di formazione universitaria ed il processo di apprendimento di tipo pratico-operativo svolto in un contesto lavorativo, le attività formative includono tirocini curriculari ed extracurriculari.
Il tirocinio curriculare, destinato a studenti non ancora laureati, è un insegnamento obbligatorio del piano di studi del CdS in Design per l’Innovazione, che occorre sostenere per ottenere, al raggiungimento degli obiettivi formativi, la relativa idoneità e l’attribuzione di CFU. L’anno/quadrimestre nel quale gli studenti sono chiamati a svolgere il tirocinio curriculare e i relativi CFU sono indicati nel Manifesto degli Studi.
Il tirocinio curriculare può essere svolto, in Italia o all’estero, solo presso qualificate aziende, società, studi privati, enti pubblici, ecc., detti soggetti ospitanti, per le quali risulti attiva una convenzione con l’Ateneo. L’attivazione di una nuova convenzione di tirocinio tra il soggetto ospitante e l’Ateneo prevede la presentazione, a cura del soggetto ospitante stesso, del modulo Convenzione (sottoscritto dal soggetto promotore e dal soggetto ospitante), del modulo Scheda Informativa Aziendale (sottoscritto dal soggetto ospitante) e di una descrizione dettagliata delle attività svolte negli ultimi 5 anni (sottoscritto dal soggetto ospitante). L’idoneità didattico-organizzativa dei soggetti ospitanti viene valutata preliminarmente dal Delegato per le attività di Job Placement del Dipartimento e successivamente sottoposta all’approvazione degli organi preposti.
Ogni studente che intende intraprendere un tirocinio curriculare deve presentare il modulo Progetto Formativo, secondo la modulistica predisposta dall’Ateneo e disponibile sul sito web di Ateneo. Il tirocinio curriculare non può avere una durata superiore a 12 mesi (tale durata massima viene estesa a 24 mesi nel caso di studenti diversamente abili).
A valle del tirocinio curriculare, il tirocinante elabora la relazione estesa di fine tirocinio contenente una descrizione dettagliata delle attività svolte e la sottopone all’attenzione del tutor aziendale e del tutor universitario per la relativa verifica. Il tutor universitario valuterà l’attività svolta con un giudizio sintetico e successivamente si procederà alla firma del verbale attestante l’idoneità a seguito della conclusione dell’attività di tirocinio curriculare ai fini dell’attribuzione dei relativi CFU (trasmesso alla segreteria studenti). A conclusione del tirocinio curriculare, è necessario compilare il diario di tirocinio curriculare, da consegnare agli organi preposti.
Il tirocinio extra curriculare (detto anche “stage”) è rivolto a soggetti che hanno già conseguito la laurea e può essere svolto presso aziende, società, studi privati, enti pubblici, ecc. (detti soggetti ospitanti). L’attivazione di un tirocinio extra curriculare prevede la compilazione del modulo Convenzione (sottoscritto dal soggetto promotore e dal soggetto ospitante) e del modulo Scheda Informativa Aziendale (sottoscritto dal soggetto ospitante).
Il laureato che intende intraprendere un tirocinio extra curriculare (o “stage”) deve presentare il modulo Progetto Formativo, secondo la modulistica predisposta dall’Ateneo e disponibile sul sito web di Ateneo. La durata del tirocinio extra curriculare non può essere superiore a 12 mesi (proroghe comprese). A conclusione del tirocinio extra curriculare, è necessario compilare il diario di tirocinio extra curriculare, da consegnare agli organi preposti.
20. Modalità di verifica dei risultati dei periodi di studio all'estero e relativi CFU
In caso di periodi di studio presso Università straniere individuate in base a specifici accordi internazionali promossi dall’Ateneo, al termine del periodo di mobilità lo studente può richiedere la convalida degli esami sostenuti all’estero secondo un programma precedentemente concordato con il Coordinatore alla mobilità internazionale del Dipartimento, per un totale non superiore a 30 CFU a semestre, nel caso in cui il sistema di crediti sia facilmente riconducibile al sistema ECTS, o in alternativa all’equivalente numero di ore di didattica previste dal Manifesto degli Studi del CdS.
Durante il periodo di mobilità all’estero non è possibile sostenere alcun esame previsto dal Manifesto di Studi del Corso di Studio di provenienza.
Gli esami di cui può essere chiesta la convalida sono esclusivamente quelli indicati nel learning agreement approvato. Gli esami sostenuti all’estero saranno certificati attraverso opportuna certificazione dell’Università ospitante (Transcript of Records) e saranno corrispondenti a quelli indicati nel learning agreement. L’istanza
di convalida sarà corredata da moduli di flessibilità sottoscritti dal Docente del CdS, titolare dell’insegnamento per il quale si richiede la convalida e attestante l’affinità dei contenuti del programma di insegnamento.
La convalida è deliberata dal CCdS e trasmessa alla Segreteria Didattica del Dipartimento.
Gli studenti stranieri che frequentano uno o due semestri presso il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale possono inserire nel proprio programma di studi qualsiasi insegnamento previsto dal Manifesto degli Studi del CdS in Design per l’Innovazione, compatibilmente con la normativa dell’Università di provenienza.
21. Obsolescenza dei Crediti Formativi Universitari e decadenza dallo status di studente
Come previsto dall’art. 30 del Regolamento Didattico di Ateneo, lo studente che non abbia superato alcun esame di profitto per otto anni accademici consecutivi decade dallo status di studente universitario dell’Università degli Studi della Campania “Xxxxx Xxxxxxxxxx”.
22. Regole e modalità di presentazione dei piani di studio
Le modalità per la presentazione dei Piani di Studio sono indicate annualmente dal Dipartimento sulla base della programmazione didattica di ciascun CdS e resa nota sulle pagine web del CdS.
I Piani di studio vengono approvati dal CCdS sulla base della loro congruenza con l’ordinamento didattico e con gli obiettivi formativi del CdS, previa istruttoria della Segreteria Didattica del Dipartimento, al fine di tener conto del numero massimo di studenti ammissibile per ciascun insegnamento a scelta. I Piani di Studio approvati dal CCdS vengono successivamente trasmessi alla Segreteria Didattica del Dipartimento.
23. Caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo e relativi CFU
La prova finale è tesa ad accertare la maturata capacità critica del laureando, le abilità comunicative acquisite, il conseguimento delle conoscenze previste dal percorso formativo e della capacità di applicare tali conoscenze in progetti e ricerche innovative nei settori design e fashion oriented, di gestire competenze specialistiche e complesse. Tali capacità dovranno essere dimostrate attraverso la presentazione, discussione e illustrazione di una tesi elaborata in modo originale dallo studente, relativa ad un percorso progettuale o critico, condotta su un argomento specialistico definito e sviluppato sotto la guida di un tutor.
Alla prova finale per il conseguimento del titolo di studio si è ammessi dopo aver acquisito tutti i crediti formativi delle rimanenti attività formative del piano di studio almeno 20 gg. prima della seduta di prova finale. Il Direttore del Dipartimento è autorizzato, su singole richieste adeguatamente motivate da parte degli studenti, a concedere specifiche deroghe a tale termine.
Inoltre, è necessario che lo studente abbia adempiuto ai relativi obblighi amministrativi.
La scelta del Docente/Tutor per la redazione della Prova finale, che va effettuata tra i docenti che insegnano nello stesso Corso di Studi dello studente laureando, avviene mediante richiesta da presentare alla Segreteria Didattica del Dipartimento entro i termini stabiliti dalla stessa.
Al fine di garantire una equilibrata ripartizione dei carichi didattici, il numero massimo annuale di tesi di laurea per ciascun docente, in conformità con il Regolamento Didattico di Ateneo (art. 28), è fissato dal Consiglio di Dipartimento.
L’argomento della tesi di laurea, che deve essere coerente con gli obiettivi formativi del corso di studio, è scelto dallo studente in accordo con il docente. L'argomento dell'elaborato può essere relativo sia al tirocinio svolto dall'allievo, sia ad un'attività progettuale, sia ad un'attività di studio metodologico, bibliografico, numerico e sperimentale.
Alla prova finale sono attribuiti 13 CFU.
Il lavoro per la stesura dell'elaborato sarà commisurato al numero dei crediti indicato per la prova stessa.
La modalità di svolgimento della prova finale consiste nella presentazione e discussione di una tesi (elaborata in lingua italiana ovvero in lingua straniera con abstract in italiano e inglese, se specificamente richiesto ed autorizzato dal CdS) di tipo teorico, sperimentale o progettuale elaborata e predisposta dallo studente in modo originale sotto la guida di un docente tutor.
La discussione e la proclamazione saranno pubbliche e avverranno davanti ad una Commissione Interdisciplinare.
A norma del comma 2. dell’ art. 28 del Regolamento Didattico di Ateneo, la Commissione per la prova finale, unitamente al calendario dei loro lavori, è stabilita dal Direttore del Dipartimento, e comunque sotto la sua responsabilità nel caso di delega dell’incarico ad altri docenti.
Le Commissioni sono composte da almeno 7 membri e sono costituite a maggioranza da professori e ricercatori strutturati dell’ Ateneo.
Possono inoltre partecipare alle Commissioni gli assistenti ordinari, i professori supplenti, i professori a contratto, i tecnici laureati di cui all’ art. 16 L. 341/1990, gli esperti esterni, purché relatori o correlatori di tesi di laurea.
Presidente della Commissione, di norma, è nominato il professore di prima fascia con la maggiore anzianità di ruolo. A lui spetta di garantire la piena regolarità dello svolgimento della prova e l’aderenza delle valutazioni conclusive ai criteri generali stabiliti dagli organi preposti al corso di studio. Il Presidente designa tra i componenti della Commissione il segretario incaricato della verbalizzazione.
L'esame di Xxxxxx tenderà ad accertare la maturata capacità critica del laureando, le abilità comunicative acquisite, il conseguimento delle conoscenze previste dal percorso formativo e della capacità di applicare tali conoscenze in progetti e ricerche innovative nei settori produttivi design e fashion oriented, di gestire competenze specialistiche e complesse. Tali capacità dovranno essere dimostrate attraverso la presentazione, discussione e illustrazione di una tesi elaborata in modo originale dallo studente, relativa ad un percorso progettuale, di ricerca o critico, condotta su un argomento specialistico definito e sviluppato sotto la guida del docente tutor.
Alla valutazione della prova finale concorrono i seguenti criteri di giudizio:
− padronanza delle tematiche relative al design e alle sue declinazioni e capacità di governo del processo progettuale;
− capacità di promuovere e facilitare i processi di trasferimento tecnologico per quanto riguarda i materiali, le procedure e le tecnologie;
− capacità di applicare le conoscenze teoriche acquisite per lo sviluppo di un progetto in tutte le sue fasi;
− acquisizione di autonomia di giudizio e capacità critica in relazione ai diversi aspetti e settori della cultura del progetto di design caratterizzato da complessità e integrazione dei saperi;
− possesso di adeguate competenze specialistiche atte a sviluppare progetti complessi di prodotti industriali, servizi e sistemi di comunicazione avanzati con riferimento ai molteplici aspetti dell'innovazione e della sostenibilità;
− capacità di corretta esposizione e efficace comunicazione dei contenuti del progetto, utilizzando un linguaggio specialistico;
− capacità atte a comunicare i contenuti specifici dell’elaborato di tesi, sia attraverso il linguaggio scritto e parlato, sia attraverso le tecniche espressive di rappresentazione, elaborazione dell'immagine e comunicazione proprie del settore.
Il punteggio massimo che può essere assegnato dalla Commissione di Laurea in fase di valutazione finale, è di 7 punti, di cui massimo 5 punti per la discussione disciplinare e massimo 2 punti per l’esposizione del lavoro di tesi.
La valutazione della Commissione è espressa con un punteggio in centodecimi e la lode può essere assegnata dalla Commissione all’unanimità.
Per gli studenti regolarmente iscritti all’ultimo anno di corso si propone una menzione alla carriera accademica laddove la media ponderata degli esami di profitto previsti nella durata legale del CdS sia ≥ maggiore o uguale a105 punti.
Il calendario delle Sedute di Laurea viene predisposto annualmente dalla Segreteria Didattica del Dipartimento sulla base delle indicazioni fornite dal Coordinamento Didattico di Dipartimento.
24. Percorso rallentato o a tempo parziale (slow Laurea)
ll CdS prevede il percorso di laurea rallentato (Slow Laurea o regime di studio a tempo parziale) per gli immatricolati o iscritti ad anni successivi al primo, o provenienti da altro Ateneo, così come disciplinato dal DR 893/2015 e dall’art. 32 del Regolamento Didattico di Ateneo.
L’organizzazione didattica del regime di studio a tempo parziale viene definita, come disciplinato dall’art.3 del DR 893/2015, dal Dipartimento cui afferisce il CdS, che riceve le richieste dalla Segreteria Studenti.
In merito alla riduzione dei contributi universitari da versare, si fa riferimento a quanto previsto dal DR 893/2015.
25. Procedure e criteri per eventuali trasferimenti e per il riconoscimento dei crediti formativi acquisiti in altri corsi di studio
Nei casi di trasferimento da altri corsi di studio, è previsto che l’allievo richiedente presenti apposita istanza in Segreteria Studenti, la quale viene trasmessa alla Segreteria Didattica del Dipartimento che lo invia al Presidente del CdS.
Il CCdS procede alla convalida di eventuali esami già sostenuti, all’iscrizione dello studente a specifico anno del corso di studio, e all’attribuzione di eventuali debiti formativi.
I CCdS deliberano sul riconoscimento dei crediti nella carriera degli studenti provenienti dalla stessa Classe di Laurea o da Classi di Lauree diverse, nel rispetto del Regolamento Didattico di Ateneo e in base ai settori scientifico disciplinari e ai relativi crediti indicati nell’Ordinamento Didattico del Corso di Studi.
In particolare, per ciascuna attività formativa di cui è richiesto il riconoscimento si terrà conto della sua coerenza con gli obiettivi formativi del Corso di Studi e dell’ammontare di ore occorse per l’acquisizione dei relativi crediti. In particolare, l’eventuale riconoscimento dei CFU avviene secondo i seguenti criteri:
a) se lo studente proviene da un xxxxx xx xxxxx xxxx’Xxxxxxxxxx xxxxx Xxxxx xxxxx Xxxxxxxx “Xxxxx Xxxxxxxxxx” o di altro Ateneo appartenente alla medesima classe, fatto salvo quanto indicato per corsi di studio della stessa classe dichiarati affini, la quota di CFU relativi al medesimo settore scientifico disciplinare previsto nel Manifesto degli Studi direttamente riconosciuta allo studente è pari almeno al 50%. Qualora il corso di provenienza sia erogato in teledidattica, questo deve risultare accreditato ai sensi della legge 24 novembre 2006, n. 286;
b) se lo studente proviene da un xxxxx xx xxxxx xxxx’Xxxxxxxxxx xxxxx Xxxxx xxxxx Xxxxxxxx “Xxxxx Xxxxxxxxxx” o di altro Ateneo appartenente a una classe diversa, oppure erogato in teledidattica ma non accreditato ai sensi della legge 24 novembre 2006 n. 286, il riconoscimento viene effettuato da apposita Commissione del CdS in
relazione al Manifesto degli Studi e tenuto conto dei programmi svolti nelle attività di cui si chiede il riconoscimento;
c) se lo studente proviene da un xxxxx xx xxxxx xxxx’Xxxxxxxxxx xxxxx Xxxxx xxxxx Xxxxxxxx “Xxxxx Xxxxxxxxxx” della medesima classe dichiarato affine nell’ordinamento didattico, i CFU comuni ai due corsi vengono automaticamente riconosciuti dal CCdS.
26. Procedure e criteri per il riconoscimento di crediti acquisiti dallo studente per competenze e abilità professionali adeguatamente certificate e/o di conoscenze ed abilità maturate in attività formative di livello post-secondario
Per ciascuna attività formativa di cui è richiesto il riconoscimento, il CdS valuta la coerenza con gli obiettivi formativi del CdS e l’ammontare di ore occorse per l’acquisizione dei relativi crediti. Il riconoscimento dei crediti nella carriera degli studenti è approvato dal CCdS, tenendo conto del Regolamento Didattico di Ateneo, dei settori scientifico disciplinari e dei rispettivi crediti riportati nell’Ordinamento didattico del Corso di Studi, e trasmessa alla Segreteria Didattica del Dipartimento.
Non è previsto il riconoscimento di conoscenze e abilità professionali acquisite mediante attività formative svolte in ambiti extra-universitari, fatte salve quelle comprese in progetti formativi alla cui progettazione abbia concorso l’Università degli Studi della Campania “Xxxxx Xxxxxxxxxx” con il parere favorevole del CCdS. È prevista la possibilità di riconoscere come tirocinio curriculare, un periodo di attività lavorativa riconosciuta valida, per la quale un mese a tempo pieno è ritenuto corrispondente, di norma, a 125 ore di impegno da parte dello studente.
27. Modalità con cui garantire i requisiti di docenza necessaria
I requisiti di docenza necessaria a norma di legge, ai sensi del DM n. 47 del 30 gennaio 2013 e s.m.i., saranno verificati annualmente dal CCdS prima della compilazione della relativa scheda SUA_CdS ai fini del rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari vigenti.
28. Orientamento in ingresso
Il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale, attraverso il Protocollo d’Intesa siglato dal 2016 con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, promuove numerose iniziative, intra moenia ed extra moenia, di orientamento, di alternanza scuola-lavoro, nonché di progettazione, realizzazione, e sperimentazione di percorsi didattici e corsi di formazione.
Gli obiettivi dell’attività di Orientamento sono: collaborazione organica, programmata e verificabile con gli istituti scolastici e i loro docenti; progetti partecipati in un’ottica pluriennale; coinvolgimento delle imprese e/o delle loro associazioni di rappresentanza, e altri stakeholders esterni alle Università, assicurando la coerenza disciplinare dalla fase educativa iniziale alla produttiva finale.
Le azioni di Orientamento, definite intra moenia, prevedono:
1) attività quotidiane con la partecipazione degli alunni delle scuole alle lezioni universitarie;
2) attività settimanali con la partecipazione degli alunni delle scuole ai seminari, presentazioni di libri, incontri programmati nella Rassegna “Storie di architettura e di design”;
3) attività bimestrali o trimestrali (nei mesi di marzo-maggio-luglio-ottobre-dicembre) attraverso la manifestazione ERGO
Le azioni di Orientamento, definite extra moenia, prevedono:
4) partecipazione alle Manifestazioni di Orientamento che si svolgono generalmente nei mesi tra settembre e ottobre a carattere regionale o extra regionale (ad es. Xxxxxx dello studente organizzato dalla rivista Ateneapoli e Orientasud);
5) presentazione dell’offerta formativa del Dipartimento nelle Scuole della Campania;
6) presentazione dell’offerta formativa del Dipartimento alla Manifestazione annuale (mese di aprile) V: ORIENTA organizzata dall’ Ateneo;
8) Presentazioni dell’offerta formativa del CdS presso le Università e accademie, localizzate nel territorio regionale ed extraregionale, in cui sono presenti Lauree triennali nelle classi attinenti;
9) Partecipazione ai principali eventi legati al design, alla comunicazione e alla Moda. Vogue Fashion week Milano, Design week Milano;
10) Partecipazione ad eventi di divulgazione scientifica.
Il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale individua annualmente un Delegato all’Orientamento.
Il CCdS individua annualmente un proprio Referente all’Orientamento che agirà di concerto con il Delegato del Dipartimento.
29. Orientamento e tutorato in itinere
Sono previste attività di orientamento in itinere, finalizzate ad assistere gli studenti durante l’intero percorso formativo in relazione a tutte le problematiche inerenti alla didattica, inclusa la compilazione dei piani di studio. In particolare, il CCdS delibera annualmente, in funzione del numero di studenti iscritti, un elenco di docenti del CdS ai quali viene attribuita la funzione di tutor didattici. Ad ogni tutor sarà affidato un numero massimo di studenti da seguire durante l’intero percorso formativo.
Con l’obiettivo di garantire adeguato sostegno e indirizzo agli studenti diversamente abili nello svolgere con profitto il proprio percorso formativo, il Dipartimento individua annualmente un Referente per l’Inclusione, Disabilità e DSA. Referente e servizi offerti sono indicati alla pagina web del Dipartimento “Disabilità e DSA”.
30. Modalità di attuazione dei principi di pubblicità e trasparenza
Il CdS pubblicizza tutte le informazioni utili alla comprensione dell’offerta formativa (obiettivi formativi, requisiti di ammissione, manifesto degli studi, ecc.), allo svolgimento della didattica (orari delle lezioni, calendari delle sedute di esami e di laurea, tirocini, ecc.) e sulla qualità della didattica del CdS sulle pagine del sito Web del Dipartimento dedicate al CdS.
Sul medesimo sito del Dipartimento sono altresì pubblicati, ad opera dei singoli docenti, i programmi di tutti gli insegnamenti previsti dal percorso formativo e gli orari di ricevimento dei docenti.
31. Assistenza per lo svolgimento di periodi di formazione all'estero
L’Ateneo promuove azioni specifiche volte a migliorare il livello di internazionalizzazione dei percorsi formativi, anche attraverso l’inserimento strutturato, nei corsi di laurea e di laurea magistrale, di periodi di studio all’estero, sulla base di rapporti convenzionali di scambio con università presso le quali esista un sistema di crediti facilmente riconducibile al sistema ECTS.
Il Dipartimento e i Corsi di Studio ad esso afferenti promuovono programmi di mobilità internazionale con Università straniere, sulla base di specifici accordi di scambio.
I singoli programmi prevedono, di norma, la permanenza all’estero degli studenti per uno o due quadrimestri didattici.
Il bando di partecipazione ai programmi di mobilità, con indicazione dei requisiti di partecipazione e dei criteri di selezione, viene pubblicato annualmente dall’Ateneo. Sulla base dei criteri stabiliti nel bando viene formulata una graduatoria di merito delle domande di partecipazione, in relazione agli accordi di scambio su specifici Corsi di Studio.
Gli studenti selezionati usufruiscono, per il periodo trascorso all’estero, di una borsa di studio il cui importo viene fissato annualmente.
Precedentemente al periodo di mobilità, lo studente concorda con il Coordinatore alla mobilità internazionale del Dipartimento e con i docenti del Corso di Studio il programma di studio (learning agreement) che svolgerà presso l’università straniera. Tale programma è approvato dal Coordinatore alla mobilità internazionale del Dipartimento e dal Coordinatore dell’Università ospitante.
Nel caso di mobilità internazionale per doppio titolo, farà fede quanto previsto dai singoli accordi attuativi tra Atenei.
32. Attività di ricerca a supporto delle attività formative
Ciascun docente afferente al Corso di Studio svolge la sua attività di ricerca nel settore scientifico disciplinare di sua afferenza e, eventualmente, anche su argomenti più specificatamente qualificabili come attinenti a settori affini. Tali attività di ricerca, nei modi e con l’approfondimento ritenuti più idonei dal docente stesso e in raccordo con il Consiglio di Corso di Studio, possono venire trasferiti anche alle attività formative.
Inoltre, le attività formative potranno beneficiare del supporto offerto dai Laboratori costituiti presso il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale, previo accordo con i Responsabili di ciascun Laboratorio.
33. Accompagnamento al lavoro (Job Placement)
Il CdS si avvale delle attività volte a favorire e supportare l’accompagnamento al lavoro degli studenti e laureati messe in campo dal Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale (DADI), in coordinamento con gli organi e gli uffici di Ateneo preposti. Tali attività comprendono:
− tirocini curriculari;
− tirocini extra curriculari;
− giornate di incontro con aziende e società.
Le attività di tirocinio, sia curriculare che extra curriculare, hanno l’obiettivo di favorire l’interazione tra il processo di formazione universitaria ed il processo di apprendimento di tipo pratico-operativo svolto in un contesto lavorativo al fine di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro, sviluppare competenze tecnico/professionali specifiche e trasversali, creare opportunità di inserimento lavorativo mediante periodi di formazione che permettano anche di verificare sul campo la spendibilità dei saperi acquisiti durante gli studi, arricchire il curriculum vitae e ampliare i contatti con il mondo dell’impresa. Le giornate di incontro con aziende e società consentono agli studenti, ai laureandi ed ai laureati di conoscere da vicino la mission, le caratteristiche e le professionalità degli enti ospitati, nonché di consegnare il proprio CV/portfolio e di effettuare colloqui conoscitivi con i responsabili delle risorse umane presso il DADI. Tali giornate, inoltre, permettono di attivare forme di dialogo con aziende e società nei settori di interesse del DADI, favorire processi di scouting finalizzati alla raccolta di CV/portfolio coerenti con specifiche richieste di figure professionali e stimolare il confronto sui percorsi formativi tra i docenti/ricercatori del DADI ed il mondo del lavoro.
Il Dipartimento individua annualmente un Delegato per le attività di Job Placement.
34. Valutazione della qualità della didattica
Il CdS attua valutazioni periodiche della qualità delle attività didattiche secondo le disposizioni legislative e regolamentari vigenti, al fine di predisporre, programmare e verificare eventuali attività correttive.
Le valutazioni periodiche riguardano in particolare:
− l’efficienza organizzativa del CdS e delle sue strutture didattiche,
− la qualità e la quantità dei servizi messi a disposizione degli studenti,
− la facilità di accesso alle informazioni relative ad ogni ambito dell’attività didattica,
− l’efficacia e l’efficienza delle attività didattiche analiticamente considerate, comprese quelle finalizzate a valutare il grado di apprendimento degli studenti,
− il rispetto da parte dei Docenti della deliberazioni del CCdS,
− la performance didattica dei Docenti nel giudizio degli studenti,
− la qualità della didattica con particolare riguardo all’utilizzazione di sussidi didattici informativi e audiovisivi,
− l’organizzazione dell’assistenza tutoriale agli studenti,
− il rendimento scolastico medio degli studenti, determinato in base alla regolarità del curriculum ed ai risultati conseguiti nel loro percorso scolastico.
Per effettuare tali valutazioni, Il CdS si avvale delle eventuali iniziative dell’Ateneo, e può attivarne di proprie, stabilendo e applicando gli strumenti più idonei per espletare la valutazione dei parametri sopraelencati ed atti a governare i processi formativi per garantirne il continuo miglioramento, come previsto dai modelli Quality Assurance. Gli esiti delle attività di valutazione del CdS sono resi pubblici sul sito Web di Dipartimento, alla sezione Assicurazione della Qualità della didattica.
35. Rinvio
Per quanto non espressamente indicato nel presente Regolamento Didattico, si rinvia al Regolamento Didattico di Ateneo.