ACCORDO DI COLLABORAZIONE INTERISTITUZIONALE TRA
ACCORDO DI COLLABORAZIONE INTERISTITUZIONALE TRA
LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI – DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE ANTIDROGA E
L’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ
Progetto
“Dipendenze comportamentali nella Generazione Z”
Studi di prevalenza nella popolazione scolastica (11-17 anni) e correlazione con percezioni e competenze genitoriali, anche alla luce dell’emergenza pandemica da Covid-19
LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI – DIPARTIMENTO PER LE
POLITICHE ANTIDROGA, (di seguito denominato anche il “Dipartimento” o “DPA”) con sede in Via della Ferratella in Laterano, 51 – 00000 Xxxx, codice fiscale 80188230587, rappresentato dal Capo del Dipartimento, Xxxx. Xxxxxx Xxxxxxxxxxx
E
L’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ (di seguito denominato anche "Istituto" o "ISS") con sede in Xxxxx Xxxxxx Xxxxx, 000 – 00000 Xxxx, codice fiscale 80211730587, rappresentato dal Presidente, Xxxx. Xxxxxx Xxxxxxxxxx
VISTA la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante “Disciplina dell’attività di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri”, e successive modificazioni;
VISTO l’art. 15 comma 1 della legge 7 agosto 1990 n. 241 secondo cui le amministrazioni pubbliche possono concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, “Testo Unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza" e successive modificazioni;
VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, recante “Ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri, a norma dell’articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59”, e successive modificazioni;
VISTO in particolare, l'articolo 7, commi 1, 2 e 3, del citato decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, secondo cui il Presidente del Consiglio dei ministri individua, con propri decreti, le aree funzionali omogenee da affidare alle strutture in cui si articola il Segretariato Generale della Presidenza del Consiglio dei ministri e indica, per tali strutture e per quelle di cui si avvalgono ministri o Sottosegretari di Stato da lui delegati, il numero massimo degli Uffici e dei servizi, restando l'organizzazione interna delle Strutture medesime affidata alle determinazioni del Segretario Generale o dei ministri e Sottosegretari delegati, secondo le rispettive competenze;
VISTO il decreto legge 16 maggio 2008, n. 85, recante “Disposizioni urgenti per l’adeguamento delle strutture di Governo in applicazione dell’art. 1, commi 376 e 377, della legge 24 dicembre 2007, n. 244”, convertito, con modificazioni, nella legge 14 luglio 2008, n. 121;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 29 ottobre 2009, recante l’istituzione del Dipartimento per le politiche antidroga;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 22 novembre 2010, recante la disciplina dell’autonomia finanziaria e contabile della Presidenza del Consiglio dei ministri;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° ottobre 2012, e successive modificazioni, recante “Ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei ministri”;
VISTO il decreto adottato il 20 novembre 2012 dal Ministro per la cooperazione internazionale e l’integrazione con il quale si definisce l'organizzazione del Dipartimento per le politiche antidroga;
VISTA la legge 17 dicembre 2012 n. 221, recante conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 18 ottobre 2012 n. 179, concernente ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese, che stabilisce che a fare data dal 1° gennaio 2013 gli accordi di cui al comma 1, dell’art. 15 della legge 7 agosto 1990 n. 241, sono sottoscritti con firma digitale, ai sensi dell'articolo 24 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 ovvero con altra firma elettronica qualificata, pena la nullità degli stessi;
VISTO l’art. 1, comma 1, dello Statuto dell’ISS, approvato con Decreto del Ministero della Salute, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze 24 ottobre 2014, sulla base dell’art. 2 del decreto legislativo 28 giugno 2012, n. 106 “Riorganizzazione degli enti vigilati dal Ministero della Salute”, secondo il quale l’Istituto, “quale organo tecnico scientifico del Servizio sanitario nazionale persegue la tutela della salute pubblica, in particolare attraverso lo svolgimento delle funzioni di ricerca, controllo, consulenza, regolazione e formazione”, e in ragione di tali compiti, è in possesso
di specifica e consolidata esperienza in studi e ricerche riguardanti le problematiche attinenti alle sostanze stupefacenti, le dipendenze e i comportamenti a rischio e svolge attività di monitoraggio e di sorveglianza su tutto il territorio nazionale dei comportamenti legati a stili di vita non salutari e dei servizi;
VISTO, in particolare, l’art. 2, comma 3, del D.M. 24 ottobre 2014, secondo cui l’ISS, quale organo tecnico-scientifico del Servizio Sanitario Nazionale, per l’espletamento delle proprie funzioni e di ogni attività connessa, può stipulare convenzioni, accordi e contratti con soggetti pubblici o privati, nazionali ed internazionali;
CONSIDERATO che le attività oggetto del presente accordo soddisfano i criteri riportati nell’art. 5, co. 6 del decreto legislativo 18 aprile 2016 n. 50, in quanto l’accordo medesimo realizza una cooperazione tra Amministrazioni predisposta a garantire che il servizio pubblico da svolgere sia prestato nell’ottica di conseguire gli obiettivi che esse hanno in comune, esclusivamente finalizzato all’interesse pubblico e, inoltre, l’istituto non svolge sul mercato aperto l’attività interessata dalla cooperazione;
CONSIDERATO che con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 27 dicembre 2017 è stato ricostituito l'Osservatorio Nazionale Permanente sull'andamento del fenomeno delle tossicodipendenze, il quale, ai sensi dell'art. 1 del D.P.R. n. 309/1990, è istituito presso il DPA e, tra i propri compiti può far partecipare alle riunioni l’ISS, su invito del Capo Dipartimento;
VISTO il decreto del Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei ministri del 07 gennaio 2019, registrato alla Corte dei Conti al n. 501 del 27 febbraio 2019, con il quale è stato conferito l’incarico di Coordinatore dell’Ufficio tecnico scientifico e affari generali nell’ambito del Dipartimento per le politiche antidroga, alla Dott.ssa Xxxxxxxxxx Xxxxxxx;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 dicembre 2020 concernente l’approvazione del Bilancio di previsione della Presidenza del Consiglio dei ministri per l’anno finanziario 2021 e per il triennio 2021-2023;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 12 febbraio 2021, con il quale l’xx. Xxxxxxx Xxxxxx è stata nominata Ministro senza portafoglio;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 13 febbraio 2021, con il quale al Ministro Xxxxxxx Xxxxxx è stato conferito l’incarico per le politiche giovanili;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 15 marzo 2021, con il quale al Ministro senza portafoglio, xx. Xxxxxxx Xxxxxx, è stata conferita la delega di funzioni in materia di politiche giovanili e servizio civile universale, politiche antidroga e anniversari nazionali;
VISTO l’art. 3, comma 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 15 marzo 2021, con cui sono state delegate al Ministro senza portafoglio, xx. Xxxxxxx Xxxxxx le funzioni relative alla promozione e all’indirizzo delle politiche per prevenire, monitorare e contrastare il diffondersi di altri fenomeni di dipendenza tra giovani generazioni;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 29 marzo 2021, registrato alla Corte dei Conti il 16 aprile 2021, reg. n. 849, con il quale è stato conferito l’incarico di Capo del Dipartimento per le politiche antidroga al Xxxx. Xxxxxx Xxxxxxxxxxx;
CONSIDERATO che per sviluppare politiche di prevenzione delle dipendenze efficaci, lo European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction (EMCDDA) suggerisce di sviluppare programmi di intervento che tengano conto dei dati epidemiologici disponibili per il fenomeno-problema, ponendo attenzione ai fattori di rischio e di protezione per il target individuato (EMCCDA, 2011);
TENUTO CONTO che le caratteristiche dell’attuale pandemia COVID 19, delle misure messe in atto per contenerla e la vastità della popolazione interessata non hanno precedenti negli ultimi 100 anni in Italia, rendendo particolarmente difficile prevedere le effettive conseguenze sulla salute di bambini e adolescenti che, dai primi dati sommari raccolti, risultano essere stati fra le categorie fragili della popolazione che maggiormente hanno subito gli effetti negativi della pandemia;
CONSIDERATO che il presente progetto si propone di pervenire ad una stima della prevalenza di alcuni comportamenti a rischio di insorgenza di dipendenze comportamentali, quali social media addiction, food addiction e internet gaming disorder, nella popolazione scolastica 11-17 anni e confrontare i profili emotivi e comportamentali autodichiarati dai ragazzi con quelli riportati dai genitori;
ESAMINATA la proposta avanzata dall’Istituto Superiore di Sanità del progetto “Dipendenze comportamentali nella Generazione Z” allegata al presente accordo che costituisce parte integrante e sostanziale - comprensiva della tabella dei costi totali - sulla quale il DPA ha concordato, ritenendola idonea sia all’espletamento delle attività di cui trattasi che per quanto concerne il profilo della spesa poiché la natura, la specificità delle tematiche da trattare e l’infungibilità delle attività tecnico- scientifiche dell’ISS non consentono al Dipartimento l’individuazione sul mercato libero di prezzi o, comunque, di criteri di specifica comparabilità;
RITENUTO pertanto necessario procedere alla stipula dell’apposito accordo per la realizzazione del progetto “Dipendenze comportamentali nella Generazione Z” sopra menzionato;
IL DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE ANTIDROGA E
L’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ
CONVENGONO E STIPULANO
Art. 1 (Premesse e allegati)
1) Le premesse e gli allegati fanno parte integrante e sostanziale del presente accordo.
Art. 2 (Scopo e attività)
1) Il DPA e l’ISS intendono realizzare un’azione congiunta per l’attuazione del progetto “Dipendenze comportamentali nella Generazione Z”, allegato al presente accordo che costituisce parte integrante e sostanziale, finalizzato a pervenire ad una stima della prevalenza di alcuni comportamenti a rischio di insorgenza di dipendenze comportamentali, quali social media addiction, food addiction e internet gaming disorder, nella popolazione scolastica 11-17 anni e a confrontare i profili emotivi e comportamentali autodichiarati dai ragazzi con quelli riportati dai genitori.
2) Più in particolare, gli obiettivi specifici previsti dall’accordo sono:
a) stimare la prevalenza di studenti delle scuole secondarie di primo grado che sono coinvolti in comportamenti a rischio, secondo genere, età (11, 12 e 13 anni) e per ripartizione geografica;
b) stimare la prevalenza di adolescenti delle scuole secondarie di secondo grado che sono coinvolti in comportamenti a rischio, secondo genere, età (14, 15, 16 e 17 anni) e per ripartizione geografica;
c) definire il profilo comportamentale ed emotivo associato alla presenza di comportamenti a rischio;
d) confrontare i profili emotivi e comportamentali autodichiarati dai ragazzi con quelli riportati dai genitori;
e) validare e adattare strumenti di rilevazione per misurare i fenomeni oggetto di studio nella popolazione scolastica minorenne dagli 11 ai 17 anni;
f) disseminare i risultati dello studio.
Art. 3
(Modalità di realizzazione e impegni delle parti)
1) Ai fini dell’attuazione del presente accordo, il Dipartimento:
a) cura i compiti di coordinamento generale e strategico delle attività;
b) provvede alla verifica e alla rendicontazione della documentazione tecnica e finanziaria;
c) redige apposite attestazioni di conformità dei risultati ai fini degli adempimenti amministrativo-contabili necessari all’erogazione delle risorse finanziarie;
d) diffonde per il tramite del proprio sito istituzionale dati e informazioni utili, promuovendole anche in proiezione internazionale ed europea.
2) Ai fini dell’attuazione del presente accordo, l’ISS si propone di pervenire agli obiettivi attraverso:
a) la costituzione di un Comitato Tecnico Scientifico di progetto (CTS) per armonizzare le conoscenze e le strategie per lo sviluppo del progetto e la costruzione dello strumento di rilevazione e la scelta di scale e indicatori adatti a misurare il costrutto oggetto di indagine;
b) lo studio letteratura, cioè l’uso eccessivo e compulsivo dei dispositivi elettronici e relative applicazioni; la frequentazione compulsiva dei canali social; l’isolamento sociale; un comportamento ‘disturbato’ rispetto al gaming, che possa essere a rischio di sviluppare una dipendenza da videogiochi e le condotte compulsive legate al consumo di cibi ipercalorici;
c) la validazione degli strumenti;
d) gli studi di prevalenza che consentiranno di pervenire ad una stima rappresentativa della diffusione dei comportamenti oggetto di studio e dei livelli di rischio nelle popolazioni scolastiche di età 11 – 13 anni e 14 – 17 anni;
e) l’indagine qualitativa nella popolazione dei genitori finalizzata ad approfondire le competenze genitoriali e il confronto tra percezioni dei figli e dei genitori, rispetto alle tematiche indagate;
f) la disseminazione dei risultati, anche mediante produzione di materiali informativi dedicati in particolare a genitori e pediatri.
Art. 4
(Risorse finanziarie e modalità di pagamento)
1) Il presente accordo viene stipulato per un importo complessivo pari ad euro 436.190,00 (quattrocentotrentaseimilacentonovanta/00), di cui euro 366.190,00 (trecentosessantaseimilacentonovanta/00) a carico del Dipartimento per le politiche antidroga ed euro 70.000,00 (settantamila/00) quale co-finanziamento da parte dell’ISS.
2) L’importo di cui al comma 1 sarà erogato dal DPA a valere sul capitolo 786 – CDR 14 del bilancio di previsione della Presidenza del Consiglio dei Ministri - esercizio finanziario 2021 e triennio 2021- 2023 e sarà così ripartito:
- euro 146.476,00 (centoquarantaseimilaquattrocentosettantasei/00) – esercizio finanziario 2021;
- euro 183.095,00 (centottantatremilanovantacinque/00) – esercizio finanziario 2022;
- euro 36.619,00 (trentaseimilaseicentodiciannove/00) – esercizio finanziario 2023.
3) Il co-finanziamento dell’ISS sarà attestato da apposita dichiarazione.
4) Le somme a carico del DPA, erogate a titolo di parziale ristoro delle spese effettivamente sostenute e documentate dall’ISS per l’espletamento delle attività previste nel presente accordo, saranno erogate secondo le seguenti modalità:
a) la prima tranche di euro 146.476,00 (centoquarantaseimilaquattrocentosettantasei/00), pari al 40%, sarà corrisposta successivamente alla sottoscrizione del presente accordo, in esito agli adempimenti di registrazione da parte dell’organo di controllo, previa comunicazione dell’avvenuto avvio delle attività, di formale richiesta di pagamento e dell’emissione di nota di debito che l’ISS dovrà far pervenire al DPA. Le note di debito dovranno essere inviate ad ogni richiesta formale di pagamento ed emesse solo dopo la positiva valutazione da parte del DPA;
b) la seconda tranche di euro 183.095,00 (centottantatremilanovantacinque/00), pari al 50%, sarà corrisposta previa verifica della documentazione atta a comprovare le attività e le spese effettivamente sostenute a fronte della erogazione della prima tranche, corredata della dichiarazione attestante gli adempimenti delle prescrizioni di legge, fiscali e previdenziali relative alle attività oggetto di rendicontazione e della valutazione positiva dei risultati raggiunti;
c) il saldo di euro 36.619,00 (trentaseimilaseicentodiciannove/00), pari al 10%, sarà corrisposto previa verifica della documentazione atta a comprovare le attività e le spese effettivamente sostenute a fronte della erogazione della seconda tranche e delle successive spese sostenute sino a concorrenza dell’importo totale, corredata da una dettagliata relazione consuntiva per la valutazione finale dei risultati raggiunti.
5) Gli importi di cui al comma precedente del presente articolo saranno corrisposti dal DPA mediante accreditamento delle somme sul x/x xx xxxxxxxxx x. 00000 – IBAN XX00X0000000000000000000000
– Banca d’Italia.
Art. 5
(Valutazione tecnica e rendicontazione finanziaria. Rimodulazioni)
1) La reportistica tecnica e la rendicontazione finanziaria saranno effettuate dall’ISS mediante l’utilizzo di modelli concordati con il DPA e mantenuti tali per l’intera durata dell’accordo.
2) Il DPA provvederà alla valutazione della reportistica e a redigere idonee attestazioni di conformità dei risultati.
3) Eventuali rimodulazioni del piano finanziario connesse alle attività progettuali potranno essere concordate, fermo restando l’importo totale previsto a carico del DPA, unicamente per iscritto e qualora se ne ravvisi motivata esigenza.
Art. 6
(Pubblicazioni, divulgazione dei dati e comunicazione)
1) Eventuali pubblicazioni effettuate in relazione al presente accordo e ai relativi risultati dovranno evidenziare la controparte nella dicitura “Progetto attivato in collaborazione con ……”.
2) Le Parti si impegnano, ciascuna per quanto di propria competenza, ad assicurare che soggetti terzi eventualmente coinvolti nell’esecuzione del presente accordo dichiarino espressamente la reciproca collaborazione nelle pubblicazioni scientifiche e ne diano adeguato risalto in tutte le comunicazioni verso l’esterno, in particolare attraverso pubblicazioni scientifiche congiunte, eventi e partecipazioni congressuali, azioni divulgative e di formazione risultanti da tali attività.
3) Ogni pubblicazione terrà conto del fine di sanità pubblica che l’ISS è impegnato a perseguire in qualità di organo tecnico-scientifico del Servizio sanitario nazionale in Italia, congiuntamente alle funzioni istituzionalmente svolte in materia di salute pubblica nazionale.
4) I dati personali e gli archivi elettronici raccolti saranno trattati a norma del successivo art. 7.
Art. 7
(Trattamento dei dati personali e privacy)
Ciascuna delle Parti è tenuta a assumere tutte le iniziative necessarie a garantire che l’attività summenzionata si realizzi nel rispetto della disciplina dettata dal codice in materia di protezione dei dati personali di cui al nuovo Regolamento UE 679/2016 sulla privacy.
Il trattamento dei dati dovrà avvenire legittimamente, con correttezza e trasparenza nei confronti dell'interessato.
I dati personali saranno trattati nei limiti delle finalità di cui alla presente convenzione, ovvero per altre finalità affini o simili non incompatibili con quelle che sono state la causa della raccolta dei dati personali.
Le Parti della presente convenzione assicurano l'attuazione del principio della minimizzazione nell'utilizzo dei dati ossia saranno trattati quelli adeguati, pertinenti e necessari al raggiungimento delle finalità del presente accordo.
I dati saranno conservati per il tempo necessario allo scopo e/o per i casi di eventuale riuso di essi in progetti/studi/protocolli affini, simili e comunque non incompatibili con le ragioni della raccolta.
Le Parti si impegnano a predisporre e mantenere un livello di sicurezza adeguato, adottando tutte le misure di sicurezza tecniche e organizzative ex art. 32 GDPR necessarie, al fine di dimostrare che il trattamento è effettuato conformemente al Regolamento (UE) 2016/679.
Si impegnano inoltre a garantire un livello di sicurezza, anche informatica, adeguato al rischio, tenuto conto della natura, dell'ambito di applicazione, del contesto e delle finalità del trattamento, nonché dei rischi aventi probabilità e gravità diverse per i diritti e le libertà delle persone fisiche.
Le Parti garantiscono sin da ora che tutte le persone che a vario titolo parteciperanno alle attività di ricerca realizzate nell’ambito del presente accordo di collaborazione saranno soggette all’obbligo di non divulgazione ed alla massima riservatezza, in relazione ai dati personali e più in generale alle informazioni trattate.
Inoltre, è obbligo di entrambe le Parti prestare assistenza reciproca nel riscontro delle richieste degli interessati e dell’Autorità Garante nel minor tempo possibile e comunque nel rispetto dei termini previsti dal Regolamento (UE) 2016/679.
Le Parti, in riferimento alle attività future da realizzarsi nell’ambito del presente Accordo di collaborazione, si impegnano alla corretta tenuta ed aggiornamento dei Registri delle attività di trattamento ai sensi dell’art. 30 GDPR.
L’ISS e DPA hanno provveduto a designare un proprio Data Protection Officer (D.P.O.), rispettivamente individuato:
Per DPA, nel referente preposto per la protezione dei dati personali.
Art. 8
(Responsabili del procedimento e referenti per l’anticorruzione e la trasparenza)
1) I responsabili del procedimento scaturente dall’attuazione del presente accordo, in conformità alla legge 7 agosto 1990 n. 241, sono individuati, per il DPA, nel Coordinatore dell’Ufficio tecnico- scientifico e affari generali e, per l’ISS, nel Direttore delle Risorse Umane ed Economiche.
2) Ai fini del presente accordo, le funzioni di referenti in materia di prevenzione della corruzione, ai sensi della normativa vigente, sono svolte, per quanto di competenza, per il DPA dal Referente preposto e per l’ISS, nel Direttore degli Affari generali.
Art. 9 (Responsabile scientifico)
1) Il coordinatore del progetto esecutivo, allegato al presente accordo, è individuato nella Dott.ssa Xxxxxxx Xxxxxxxx del Centro Nazionale Dipendenze e Doping – Istituto Superiore di Sanità, Roma.
Art. 10 (Referente amministrativi)
1) Per il DPA, il referente amministrativo-contabile dell’accordo è individuato nella Dott.ssa Xxxxxxxx Xxxxxxxx, il referente per la rendicontazione finanziaria dell’accordo è individuato nella Dott.ssa Xxxxxxxxx Xxxxxxxx.
2) Per l’ISS, il referente amministrativo dell’accordo è individuato nella Dott.ssa Xxxx Xxxxx Xxxxxxxxx.
Art. 11
(Durata. Efficacia. Proroghe)
1) Il presente accordo, sottoscritto digitalmente, ha la durata di ventiquattro mesi ed è efficace a decorrere dalla data dell’avvenuta registrazione da parte del competente organo di controllo.
2) Eventuali proroghe, motivate da speciali ragioni di carattere tecnico, scientifico o organizzativo, potranno essere concordate per iscritto entro i 30 giorni precedenti alla data di scadenza dell’accordo.
Art. 12 (Manleve)
1) Il Dipartimento non è responsabile per eventuali danni che possano derivare a terzi dalla gestione delle attività progettuali da parte dell’ISS.
2) Le Parti si impegnano a sollevarsi reciprocamente da eventuali danni, spese e costi che possano sorgere in conseguenza di azioni che comportino responsabilità dirette di una delle parti stesse verso terzi.
Art. 13 Foro competente
1) Per qualsiasi controversia tra le parti in relazione all’interpretazione, all’esecuzione del presente accordo e dell’allegato progetto esecutivo, il Foro competente è quello di Roma.
Il presente accordo, debitamente firmato in modalità digitale, sarà trasmesso al competente organo di controllo ai sensi delle vigenti disposizioni normative.
per l’Istituto Superiore di Sanità per il Dipartimento per le politiche antidroga Il Presidente Il Capo Dipartimento
Xxxx. Xxxxxx Xxxxxxxxxx Xxxx. Xxxxxx Xxxxxxxxxxx
Firmato digitalmente da XXXXXX XXXXXXXXXX C=IT
Firmato digitalmente da XXXXXXXXXXX XXXXXX
C=IT O=PRESIDENZA CONSIGLIO DEI MINISTRI
Progetto
Dipendenze comportamentali nella Generazione Z.
Studi di prevalenza nella popolazione scolastica (11-17 anni) e correlazione con percezioni e competenze genitoriali, anche alla luce dell’emergenza pandemica da Covid-19
Titolo del Progetto | Dipendenze comportamentali nella Generazione Z. Studi di prevalenza nella popolazione scolastica (11-17 anni) e correlazione con percezioni e competenze genitoriali, anche alla luce dell’emergenza pandemica da Covid-19 |
Ente Affidatario | Istituto Superiore di Sanità |
Durata: | 24 mesi |
Unità Operativa | Centro Nazionale Dipendenze e Doping (CNDD) – Istituto Superiore di Sanità, Roma |
Coordinatore e responsabile operativo del progetto | Xxxxxxx Xxxxxxxx |
Persone di contatto | Xxxxxxx Mortali | Tel: 0000000000 |
Budget totale: € 436.190,00 | A carico DPA: € 366.190,00 | Cofinanziamento ISS: € 70.000,00 |
Abstract di progetto
Premessa. Per sviluppare politiche di prevenzione delle dipendenze efficaci, lo European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction (EMCDDA) suggerisce di sviluppare programmi di intervento che tengano conto dei dati epidemiologici disponibili per il fenomeno-problema, ponendo attenzione ai fattori di rischio e di protezione per il target individuato (EMCCDA, 2011). Un esame preliminare della letteratura non evidenzia dati epidemiologici italiani attendibili e generalizzabili sulle nuove dipendenze comportamentali (ad eccezione del gioco d’azzardo) e sulla food addiction, che consentano di attuare politiche di prevenzione dei comportamenti a rischio e problematici.
Inoltre bisogna tener conto che le caratteristiche dell’attuale pandemia COVID 19, delle misure messe in atto per contenerla e la vastità della popolazione interessata non hanno precedenti negli ultimi 100 anni in Italia rendendo particolarmente difficile prevedere le effettive conseguenze sulla salute di bambini e adolescenti.
Obiettivi. Il progetto si propone di pervenire ad una stima della prevalenza di alcuni comportamenti a rischio di insorgenza di dipendenze comportamentali, quali social media addiction, food addiction e internet gaming disorder, nella popolazione scolastica 11-17 anni. Saranno inoltre analizzate le caratteristiche dei ragazzi con un profilo di rischio (tratti di personalità; dimensione relazionale; contesto famigliare, scolastico e sociale; attitudine al rischio) e fenomeni quali cyberbullismo, sfide social (social challenges), sexting, morphing, hikikomori, legate all’utilizzo di internet e dei social. Un secondo focus di interesse sarà lo studio delle competenze genitoriali e il confronto tra i profili emotivi e comportamentali autodichiarati dai ragazzi con quelli riportati dai genitori.
Azioni. a) costituzione di un comitato tecnico scientifico; b) analisi della letteratura di riferimento; c) adattamento e validazione di strumenti atti a rilevare eventuali comportamenti problematici tra i giovani in merito ai fenomeni oggetto di indagine; d) implementazione e somministrazione questionario adolescenti e genitori, raccolta ed elaborazione dati; e) produzione e disseminazione materiali informativi per i genitori e pediatri
Fenomeni oggetto di indagine. Social media addiction, internet gaming disorder, food addiction. Indagando la social media addiction saranno esplorati anche comportamenti a rischio quali cyberbullismo, sfide social (social challenges), sexting, morphing.
Target. Campione rappresentativo degli studenti di 11-13 anni (scuole secondarie primo grado): 4.000 questionari validi; campione rappresentativo degli studenti di 14 - 17 anni (scuole secondarie di secondo grado): 4.000 questionari validi; questionari raccolti nel campione di genitori dei giovani intervistati.
Metodologia di rilevazione. I questionari saranno anonimi ma contrassegnati da un codice che permette di collegare il questionario del minore con quello del genitore. La somministrazione dello strumento di rilevazione al campione di studenti avverrà con tecnica di indagine CASI (Computer Assisted Self Interview): compilazione autonoma da parte degli studenti del questionario mediante computer o dispositivo elettronico (in aula scolastica deputata) attraverso accesso alla piattaforma web dedicata, con la presenza in aula di un rilevatore debitamente formato.
Risultati attesi: stime di prevalenza nella popolazione 11-13 anni e 14-17 anni; individuazione dei fattori di rischio e protezione per i giovani; individuazione delle correlazioni tra i comportamenti problematici, le percezioni dei genitori, le dimensioni sociali individuali; individuazione di eventuali gap nelle abilità
genitoriali per un uso consapevole delle nuove tecnologie, approfondire lo stato di salute emotivo e comportamentale dei ragazzi, identificare eventuali criticità ed eccessivi distanziamenti verso cui orientare specifiche politiche di conoscenza e prevenzione, indirizzate anche agli adulti di riferimento.
Conclusioni: lo studio presentato mostra diversi elementi innovativi che possono contribuire a colmare la conoscenza epidemiologica sulle dipendenze comportamentali e in particolare le nuove dipendenze tecnologiche (social media e gaming) e la food addiction e approfondire la conoscenza di fenomeni ad esse collegate, quali cyberbullismo, sfide social (social challenges), sexting, morphing.
In particolare, questo studio sarebbe il primo realizzato a livello nazionale a fornire:
a) Stime di prevalenza di studenti delle scuole secondarie di primo grado che sono coinvolti in comportamenti a rischio, secondo genere, età (11, 12 e 13 anni) e ripartizione geografica;
b) Stime di prevalenza di adolescenti delle scuole secondarie di secondo grado che sono coinvolti in comportamenti a rischio, secondo genere, età (14, 15, 16 e 17 anni) e per ripartizione geografica;
c) Confrontare i profili emotivi e comportamentali autodichiarati dai ragazzi con quelli riportati dai genitori;
d) informazioni per colmare il gap della mancanza di strumenti di rilevazione per i comportamenti problematici oggetto di studio soprattutto nella popolazione 11-13, fornendo un supporto fondamentale a ulteriori studi e all’individuazione di programmi di prevenzione efficaci.
Gruppo di lavoro Istituto Superiore di Sanità
• Xxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxx Xxxxxxxxxxxxxx, Xxxxx Xxxxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxx, Xxxxxx Xxxxx, Xxxxxx Xxxxxxxx – Centro Nazionale Dipendenze e Doping, ISS
• Xxxxx Xxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxxxxx Xxxxxxx - Servizio di coordinamento e supporto alla ricerca, ISS
Premesse
Le dipendenze comportamentali
È ormai noto come il concetto di dipendenza si sia ampliato negli anni e come il termine inglese “addiction” rappresenti bene il rapporto che si crea fra l’individuo con questo disturbo e l’oggetto della dipendenza. Gli individui con ‘addiction’ hanno difficoltà a fare tesoro delle deleterie conseguenze dei loro comportamenti e persistono in abitudini, spesso quotidiane, a scapito di altre attività della vita, perdendo controllo, centralità ed equilibrio. Dunque, si può parlare di dipendenza quando a causa di un comportamento appetitivo (gratificante) di natura compulsiva o eccessiva vi è una perdita di controllo sul comportamento agito, al punto da compromettere alcune sfere della propria vita, come le relazioni sociali e familiari, lo studio o il lavoro. Con il termine “dipendenze comportamentali” si intendono comportamenti patologici che sul piano clinico e neurobiologico presentano aspetti simili alla dipendenza da sostanze ma in cui l’oggetto della dipendenza non è una “sostanza” ma una “attività”.
Il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (5a edizione, DSM)1, e l’International Classification of Diseases (11 edizione, ICD11)2 includono il ‘disturbo da gioco d’azzardo’ e ‘il disturbo da gioco su internet’ tra le dipendenze comportamentali: in entrambi i casi giocare diventa un pensiero che riempie moltissimo tempo e diventa una priorità rispetto agli altri, non giocare ha un effetto negativo sull’umore o sull’ansia e la persona perde il controllo sul comportamento e ha difficoltà a non metterlo in atto per periodi duraturi, al punto da avere ripercussioni negative sulla propria vita. Allo stesso tempo il DSM-5 include la ‘Internet Addiction’ nella sezione III, riservata alle condizioni degne di attenzione e che richiedono ulteriori ricerche prima di essere formalmente considerate ‘disturbi’. Per la ‘Dipendenza da Internet’, gli studi sono ancora concentrati a comprendere fino a che punto ‘Internet’ rappresenti l’oggetto di dipendenza o semplicemente un fattore di rischio nell’aumentare la disponibilità e l’accesso a comportamenti problematici (ad es. gioco d’azzardo, pornografia, gaming etc.). I termini ‘Social Network Addiction’ e ‘Friendship Addiction’ indicano, in particolare, una sorta di dipendenza da connessione, aggiornamento e controllo del proprio profilo online e ricerca di nuove amicizie virtuali con cui potersi collegare. Il dibattito scientifico attuale riguarda l’effetto dell’iperconnessione sulla mente: frammentazione dell’attenzione e mancanza di concentrazione; disregolazione emotiva che può arrivare fino a fenomeni depressivi, disturbi d’ansia o al self-harming, ossia impulso a tagliarsi; i ‘like’ dispensati dai social (approvazione sociale) sfruttano quel meccanismo di ricompensa (reward) che è presente in tutte le forme di dipendenza.
Negli ultimi due decenni, la disponibilità e l'uso della tecnologia informatica è notevolmente aumentato, l'uso di Internet, di social e i videogiochi on line sono diventate attività comuni per bambini e adolescenti, oltre ai mezzi di comunicazione sociale tradizionali. Per gli adolescenti alle prese con i compiti di sviluppo e con la
1 American Psychiatric Association. Diagnostic and statistical manual of mental disorders (5th ed.). Arlington, VA: American Psychiatric Publishing, 2013. Edizione italiana: Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Milano: Xxxxxxxxx Xxxxxxx, 2014.
battaglia evolutiva che devono affrontare per crescere, internet rappresenta un terreno ideale per la trasposizione virtuale di punti di vista, sogni, desideri, ma anche disagi e problematiche esistenziali3. I ragazzi della Generazione Z, quelli nati tra il 1995 e il 2015, sono stati definiti anche Face down generation perché sempre chini su un device digitale, sono nati e cresciuti in un mondo dove tutto è accessibile attraverso la rete, dal cibo ai vestiti, dal gioco agli amici, perfino la scuola. Sebbene la diffusione ubiquitaria dei dispositivi digitali mobili possa amplificare il coinvolgimento in abitudini ripetitive e persistenti facilitando l’uso smodato della connessione alla rete, per la maggior parte delle persone Internet e i social, così come i videogiochi sono attività stimolanti e divertenti e si potrebbe definire il loro utilizzo adattativo. Al contrario, coloro che presentano fattori di rischio intra e interpersonali e/o condizioni di comorbidità possono sviluppare un disturbo per cui la ricerca del piacere legata all’uso di internet, dei social o del videogioco possono portare a trascurare i doveri scolastici o lavorativi e persino i bisogni fisici di base, in un continuum da un'attività divertente a un uso patologico, fino alla dipendenza. Tra i fattori di rischio predisponenti sono stati identificati scarso controllo degli impulsi, disregolazione dell'umore, carenti abilità sociali e la coesistenza di disturbo da deficit di attenzione-iperattività, depressione o ansia sociale4,5. In particolare, questi comportamenti appetitivi nell'adolescenza - periodo in cui un soggetto è più vulnerabile - possono seguire traiettorie di sviluppo parallele ai comportamenti di uso di sostanze psicoattive, con tassi più elevati di coinvolgimento e di sviluppo di comportamenti di dipendenza nell'adolescenza rispetto all'età adulta6.
Tra le dipendenze comportamentali, alcuni ricercatori includono la “food addiction” suggerendo che il cibo possa indurre comportamenti di tipo dipendente simili a quelli osservati nelle dipendenze da sostanze7. Ad oggi, la definizione di “food addiction” - intesa come un pattern di comportamento in cui l’individuo manifesta una ricerca spasmodica di cibi ipercalorici, simil craving, e perdita di controllo al momento del loro consumo8 - non è universalmente accettata e non viene descritta nel DSM5. Tuttavia, sebbene il dibattito scientifico sia ancora attivo9,10,11,12 alcuni ricercatori suggeriscono che si tratti di una dipendenza comportamentale in quanto associata a condotte compulsive, perdita di controllo, propensione alla ricaduta
3 Biolcati R (2010). La vita online degli adolescenti: tra sperimentazione e rischio. Psicologia clinica dello sviluppo 2, 267-297.
4 Munno D. Internet Addiction Disorder: Personality characteristics and risk of pathological overuse in adolescents. Author links open overlay panel Psychiatry Research Volume 248, February 2017, Pages 1-5
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9 Xxxxxxxx PC, Xxxxx XX. Food addiction: a valid concept? Neuropsychopharmacology. 2018 Dec;43(13):2506-2513. doi: 10.1038/s41386-018-0203-9. Epub 2018 Sep 6. Erratum in: Neuropsychopharmacology. 2018 Dec 7;: PMID: 30188514; PMCID: PMC6224546
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10 Xxxxxx, X. X., Xxxxx-Xxxxxx, A. H., Xxxxxx, X., & Xxxxx, X. X. (2018). What Is the Evidence for "Food Addiction?" A Systematic Review. Nutrients, 10(4), 477
11 Xxxxxxxxx J, Xxxxxxxx Ö, Xxxx R, Xxxxx J, Xxxxxxx C, xx Xxxx J, Xxxx G, Xxxxxxx J, Xxxxxx JG, Xxxxxx M, xxx xxx Xxxxxx G, Xxxxxxx SL. "Eating addiction", rather than "food addiction", better captures addictive-like eating behavior. Neurosci Biobehav Rev. 2014 Nov;47:295-306. doi: 10.1016/j.neubiorev.2014.08.016. Epub 2014 Sep 6. PMID: 25205078.
12 Meule A, Xxxxxxxxx AN. Food addiction in the light of DSM-5. Nutrients. 2014 Sep 16;6(9):3653-71. doi: 10.3390/nu6093653. PMID: 25230209; PMCID: PMC4179181.
durante i periodi di xxxxxxxxx e persistenza del comportamento nonostante la consapevolezza delle conseguenze negative sulla salute.
Implicazioni e rischi associati alla pandemia COVID 19
Le caratteristiche della pandemia COVID 19, delle misure messe in atto per contenerla e la vastità della popolazione interessata non hanno precedenti negli ultimi 100 anni in Italia rendendo particolarmente difficile prevedere le effettive conseguenze sulla salute mentale dei bambini e degli adolescenti.
Le scuole e le università hanno iniziato a chiudere a fine febbraio 2020, a partire dal nord Italia (Lombardia, Xxxxxx-Romagna, Liguria, Piemonte, Veneto e Friuli-Venezia Giulia). Dal 10 marzo 2020 le restrizioni sono state estese a tutte le regioni del Paese. Conseguentemente, tutti i minori e le loro famiglie hanno sperimentato l’isolamento in ambiente domestico ed un prolungato periodo di restrizioni sociali e le scuole sono rimaste chiuse fino a settembre. Il passaggio alla didattica a distanza e la restrizione alla tradizionale vita sociale e di comunità potrebbero aver impattato in modo negativo sulla salute fisica e psichica dei bambini e dei ragazzi aumentando il rischio di aggravio di problematiche di salute mentale13. Le risposte emotive dei bambini e degli adolescenti dipendono da molti fattori incluso il background culturale, la loro personalità, i cambiamenti del contesto e la loro percezione sulle differenze tra ciò che sperimentavano prima della pandemia rispetto al contesto attuale oltre che il cambiamento della loro immagine di sé e dei loro piani di vita. Inoltre, anche il contesto familiare influisce sulla cura e sul benessere dei bambini e dei ragazzi impattando su differenti livelli, dalla sussistenza alla possibilità di accedere a strumenti e opportunità tecnologiche indispensabili per l’accesso alla didattica a distanza e/o al mantenimento delle relazioni con i familiari e il gruppo dei pari13. Cruciali potrebbero essere state le conseguenze della prolungata interruzione di tutte le attività educative e scolastiche poiché i servizi educativi hanno un ruolo essenziale nell'offrire ai bambini e agli adolescenti l'opportunità di interagire tra di loro e con gli insegnanti e promuovere programmi per la promozione della salute, l’igiene personale, l’attività fisica e una dieta appropriata.
Sebbene i dati italiani sulla salute psicologica dei bambini e degli adolescenti in corso di pandemia non siano ancora disponibili, alcune ricerche14,15,16 suggeriscono un aumento di sintomi di ansia e depressione, disturbi dell’umore e della condotta, disturbi del comportamento alimentare, disturbi del sonno e di concentrazione, senso di bassa autostima, solitudine o ritiro sociale. Se gli studi confermassero questo dato i giovani potrebbe aumentare il rischio di sviluppare comportamenti di dipendenza e l’inevitabile accresciuto utilizzo di internet si trasformerebbe in una aumentata esposizione ai rischi associati a comportamenti disfunzionali: il ‘disturbo da gioco su internet’ (Internet gaming disorder), in cui da modalità ludica si passa ad un uso tossico dei videogiochi che sfocia in una vera e propria dipendenza; l’uso eccessivo e compulsivo dei dispositivi elettronici; la frequentazione compulsiva dei canali social quali TikTok, Instagram
13 Gruppo di lavoro ISS Salute mentale ed emergenza COVID-19. Indicazioni ad interim per un appropriato sostegno della salute mentale nei minori di età durante la pandemia COVID-19. Versione del 31 maggio 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19 n. 43/2020)
14 xxxx://xxx.xxxxxxx.xxx/xx-xxxxxxx/xxxxxxx/0000/00/Xxxxxxxx-Xxxxx-Xxxxxxx.xxx
15 xxxxx://xxx.xxxxxx.xx/xxxxx-00/
16 xxxxx://xxx.xxxxxx.xxx.xx/xx/xxxxxx/xxxxxxx-x-xxxxx
etc, ed altri comportamenti ad essi direttamente correlati, soprattutto tra gli adolescenti, quali le challenge che inducono i giovani ad azioni pericolose oppure il morphing, particolarmente diffuso tra le giovani teenagers, che può indurre al rifiuto della propria immagine fisica a favore di facili idealizzazioni di perfezione. Altri fenomeni che interessano gli adolescenti riguardano l’isolamento sociale, più notoriamente conosciuto come Hikikomori, in cui i giovani vivono una vita virtuale parallela a quella reale e tendono ad isolarsi dal mondo reale, oppure il sexting in cui si condividono immagini di natura velatamente o esplicitamente erotica. Bambini, adolescenti e giovani sono immersi in un mondo di tecnologia e media digitali ed è diventato quasi impossibile per loro non entrare in contatto con telefoni cellulari, tablet, laptop, console giochi e altre forme di tecnologia, anche per scopi educativi o di intrattenimento. D’altra parte, la tecnologia e il virtuale attualmente rappresentano non soltanto uno strumento o una opportunità, ma un vero e proprio “mondo” da cui è molto difficile prescindere e per questo una “dieta mediatica” quotidiana equilibrata, compreso il tempo trascorso su giochi e schermi in generale, è molto importante e deve far parte del processo di educazione alla cittadinanza digitale17. Secondo una ricerca i bambini della attuale generazione sarebbero in grado di interagire correttamente con un computer (accendere, puntare con il mouse, giocare) prima ancora di essere in grado di nuotare, andare in bicicletta o allacciarsi le scarpe (AVG
- Action Video Game, Digital Skills Study 2010). La ricerca di EU Kids Online mostra che i bambini ora vanno online a un'età sempre più giovane e che la "mancanza di abilità tecniche, critiche e sociali dei bambini può comportare un rischio [maggiore]"18,19. Il sostanziale aumento dell'utilizzo di internet e delle tecnologie digitali da parte dei bambini molto piccoli non è ancora stato accompagnato da ricerche che esplorano i benefici ei rischi del loro coinvolgimento online. Le evidenze scientifiche hanno accertato che il rapporto patologico di dipendenza che si sviluppa verso particolari tipologie di comportamento presentano le stesse dinamiche (neurobiologiche e neurocognitive) e le stesse caratteristiche fenomenologiche già conosciute in relazione alle sostanze d’abuso. In questo senso si parla di “dipendenze comportamentali”, ovvero di “non-drug-related behavioral addictions”.
Diventa necessario raccogliere evidenze epidemiologiche, anche con studi longitudinali, sui nuovi fenomeni di dipendenza sulla base delle quali programmare politiche e strategie di prevenzione. Genitori e decisori politici devono avere chiaro quali sono i benefici e rischi coinvolti e come guidare il coinvolgimento di bambini e ragazzi in modo sicuro e utile allo sviluppo. Perché questo sia possibile è necessario avere dati che possano supportare azioni rilevanti della politica, sostenere l'educazione alla sicurezza, sensibilizzare e assistere i genitori nell'efficace mediazione nell’uso di Internet dei loro figli.
La persona con una dipendenza non è più in grado di avere un completo controllo sul comportamento e questo compromette la sua qualità di vita e il suo funzionamento in vari ambiti (da quello sociale a quello familiare e lavorativo). I disturbi da dipendenza rimangono tra le malattie più costose della società e l'adolescenza è un periodo di sviluppo critico per proteggere le future generazioni di cittadini e contenere i
17Alessandro Xxxxxxx, Educating for a video game Culture. A map for teachers and parents, Strasburgo, Council of Europe, 2021, pp. 62
18 Xxxxxx, X., Xxxxxxxxxx, X., Xxxxxxxxxx, X., Xxxxxxx, X., Xxxxxxxx, X., Xxxxxxxx, K., Xxxxxxxxxxx, S., and Xxxxxxxxx, U. (2020). EU Kids Online 2020: Survey results from 19 countries. EU Kids Online.
19 Xxxxxxxxxxx, Xxxxx and Xxxxxx, Xxxxxx and Xxxxxx, Xxxx and Xxxxxxxx, Kjartan (2011) EU Kids Online: final report 2011. EU Kids Online, Deliverable D8.3. EU Kids Online Network, London, UK.
costi sociali che ne derivano. I giovani devono essere messi nelle condizioni di avere il controllo della propria vita e della propria salute.
Il Progetto
Il progetto si propone di pervenire ad una stima della prevalenza di alcuni comportamenti a rischio di insorgenza di dipendenze comportamentali, quali social media addiction, food addiction e internet gaming disorder, nella popolazione scolastica 11-17 anni. Saranno inoltre analizzate le caratteristiche dei ragazzi con un profilo di rischio (tratti di personalità; dimensione relazionale; contesto famigliare, scolastico e sociale; attitudine al rischio) e fenomeni quali cyberbullismo, sfide social (social challenges), sexting, morphing, legate all’utilizzo dei social. Un secondo focus di interesse sarà lo studio delle competenze genitoriali e il confronto tra percezioni dei figli e dei genitori rispetto alle tematiche indagate, descrivere lo stato di salute emotivo e comportamentale dei ragazzi e identificare eventuali criticità verso cui orientare specifiche politiche di conoscenza e prevenzione. Lo studio offrirà l’opportunità di validare scale psicometriche per la specifica popolazione e gli specifici ambiti da indagare.
Razionale
Per sviluppare politiche di prevenzione delle dipendenze efficaci, lo European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction (EMCDDA) suggerisce di sviluppare programmi di intervento che tengano conto dei dati epidemiologici disponibili per il fenomeno, ponendo attenzione ai fattori di rischio e di protezione per il target individuato20.
Un esame preliminare della letteratura non evidenzia dati epidemiologici italiani generalizzabili sulle nuove dipendenze comportamentali ad eccezione del gioco d’azzardo21, né tantomeno sulla food addiction. Alcune informazioni sulle dipendenze comportamentali sono contenute in ESPAD Italia 2020 presentando tuttavia delle criticità metodologiche importanti dovute anche alla sopraggiunta emergenza sanitaria legata al COVID-19.
D’altro canto, la letteratura internazionale mostra che esiste un legame tra salute psico-fisica dei giovani e uso problematico di internet, con particolare riferimento all’uso dei social media e alle attività di gaming.
I dispositivi elettronici abilitati a Internet occupano una parte centrale della vita di molte persone, in particolare bambini e giovani; dall'uso di computer e smartphone per il lavoro scolastico e il gioco al collegamento con gli amici attraverso i social media.
20 European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction, European drug prevention quality standards A manual for prevention professionals. Luxembourg: Publications Office of the European Union, 2011
21 Pacifici R, Mastrobattista L, Xxxxxxxxx A, Mortali C (Ed.). “Gioco d’azzardo in Italia: ricerca, formazione e informazione”: risultati di un progetto integrato. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2019. (Rapporti ISTISAN 19/28)
Uno studio del 2015 dal Pew Research Center, ha rilevato che il 24% dei ragazzi tra i 13 e i 17 anni è costantemente connesso a Internet e il 56% di loro più volte al giorno.
Studi più recenti22 hanno evidenziato che per es. negli Stati Uniti, l'88% degli adolescenti ha accesso a un computer desktop o laptop, il 95% ha accesso a varie piattaforme tramite smartphone e il 45% afferma di essere online "quasi costantemente". In Europa, precisamente nel Regno Unito, il 99% dei giovani tra i 12 e i 15 anni è online quasi costantemente e uno studio spagnolo condotto con più di 25.000 adolescenti di età compresa tra 11 e 18 anni ha mostrato che Il 95,7% ha dichiarato di possedere uno smartphone e, tra questi, fino all'86,6% lo ha utilizzato quotidianamente. Per quanto riguarda il tempo di connessione, il 20,6% degli adolescenti ha riferito di aver trascorso cinque ore o più dal lunedì al venerdì e nei fine settimana è salito al 33,2%23.
Alcuni studi centrati sull’utilizzo dei social media hanno rivelato che il 76% degli adolescenti utilizza i social network, con il 71% di loro che utilizza più di un'app di social network24. In Italia esistono pochi dati sull'uso dei media in adolescenza
Uno studio italiano25 condotto nel 2018 su 2654 studenti frequentanti le scuole secondarie (fascia d’età 13- 19 anni) ha mostrato che il 54% inizia la sua vita in rete tra gli 11 e i 12, e il 12% addirittura prima dei 10 anni. Confrontando per esempio i dati con quelli relativi all’edizione 2017 della medesima indagine si evidenzia che una precocizzazione dell’accesso ai media e una scarsa conoscenza degli strumenti. È in aumento la percentuale dei giovanissimi che non utilizza alcuno strumento di protezione del proprio profilo. I giovani aggirano i limiti di età per l’accesso ai social network indicando l’età minima per poter accedere (47%), inserendo un’età a caso (20%) oppure dichiarando di essere comunque maggiorenne (23%).
Un fenomeno strettamente legato all’uso di internet riguarda la possibilità di giocare online soli o in compagnia. Sono disponibili dati interessanti sul gaming e sulle problematiche legate alle attività di gioco online.
La prevalenza mondiale del gaming disorder è stata stimata intorno al 3,05%; stima che scende all'1,96% se si considerano solo gli studi che soddisfano i criteri di campionamento più rigorosi (ad es. campionamento casuale stratificato)26. Tuttavia, queste stime vanno interpretate con cautela a causa della variabilità significativa. In particolare, la scelta dello strumento di screening ha rappresentato il 77% della varianza. Inoltre, i campioni di adolescenti con punteggi di cut-off più bassi e dimensioni del campione più piccole erano predittori significativi di una maggiore prevalenza. I tassi di gaming disorder sono stati stimati circa 2,5:1 a favore dei maschi rispetto alle femmine.
22 Ofcom U. (2017) Children and parents: media use and attitudes report. London: Office of Communications London; Statista. Internet usage of teenagers in the United States—statistics & facts. xxxxx://xxx.xxxxxxxx.xxx/xxxxxx/0000/xxxxxxxxx-xxxxxxxx-xxxxx-xx-xxx-xx/ (accessed Oct. 28, 2019).; Xxxxxxxx M, Xxxxx X. (2018) Teens, social media & technology 2018. Washington, DC: Pew Research Center
23 Xxxxxxxx-Xxxxxxx, X.; Xxxxx, A.; Xxxxxxx, M.; Xxxx, A.; Laviana, O. Informe Ejecutivo del Proyecto CIBERASTUR [CYBERASTUR Project Executive Report]; Educastur: Asturias, Spain, 2017.
24 Xxxxx KS, Milin R, Xxxxxxx Y. Adolescent initiation of cannabis use and early onset psychosis. Subst Abuse. 2015;36(4):524–33.
25 Laboratorio Adolescenza e Istituto di Ricerca Iard. Adolescenti e stili di vita
26 Xxxxxxx MW, Xxxxxxx D, Delfabbro PH, Xxxx DL. Global prevalence of gaming disorder: A systematic review and meta-analysis. Aust N Z J Psychiatry. 2021 Jun;55(6):553-568. doi: 10.1177/0004867420962851. Epub 2020 Oct 7. PMID: 33028074.
Questa breve e non esaustiva sintesi dei lavori prodotti dalla comunità scientifica conduce a due filoni di riflessioni: a) la necessità di esplorare i rischi legati all’uso di internet con particolare riferimento alla connessione tra l’uso dei social media, delle attività di gaming con fenomeni quali cyberbullismo, challenge, morphinh e sexting, per avere dati epidemiologici italiani robusti e confrontabili; b) la necessità di considerare le limitazioni metodologiche degli studi italiani disponibili che non consentono generalizzazioni. Rispetto ai rischi connessi all’uso dei social media, il riferimento è soprattutto verso fenomeni come il cyberbullismo, le social challenges, il sexting e il morphing.
Il cyberbullismo è un atto violento e intenzionale che viene compiuto ripetutamente, per un lungo periodo di tempo, attraverso l'uso delle nuove tecnologie, da una o più persone rivolte contro un'altra persona che ha difficoltà a difendersi. Inoltre, di solito è anonimo e può verificarsi in qualsiasi momento e luogo. Per formarsi un'idea generale della situazione attuale, una revisione del 2016 di 159 studi ha determinato che la prevalenza del cyberbullismo nell’ultimo anno variava tra l'1% e il 61,1%27.
Il sexting si riferisce all'atto di inviare a un pari fotografie e video con un certo livello di contenuto sessuale, scattati o registrati dal protagonista, attraverso l'uso di media digitali. Nel contesto internazionale, i dati di prevalenza sul sexting variano tra il 9,6% e il 54%28.
Recenti meta-analisi indicano che il 14,8% dei giovani (sotto i 18 anni) riferisce di aver inviato un sext, il 27,4% ha ricevuto un sext e l'8,4% ha inoltrato un sext senza consenso29. Tra i giovani adulti, di età compresa tra 18 e 28 anni, questo aumenta al 38,3% che invia un sesso, al 41,5% che riceve un sesto e al 47,7% che si dedica al sexting reciproco30. Esistono, inoltre, prove convincenti che il sexting può essere un'esperienza problematica per i giovani in termini di associazioni con comportamenti sessuali a rischio (p. partner sessuali), comportamento delinquenziale, ansia/depressione e abuso di sostanze31.
Le sfide basate sul Web (social challenges), sono fenomeni popolari, soprattutto tra adolescenti e giovani adulti. In queste sfide, i partecipanti si registrano impegnandosi in attività specifiche e condividono le loro esperienze attraverso piattaforme di social media (es. YouTube, Instagram, Facebook e WhatsApp). Sebbene le attività coinvolte nelle sfide basate sul web possano variare da divertenti a fatali, possono essere generalmente classificate in 2 categorie: (1) sfide di danno minimo, che in alcuni casi supportano una causa filantropica o (2) sfide dannose, che comportano comportamenti autolesionistici (es. blue whale challenge).
Solo recentemente si stanno moltiplicando gli studi su questo fenomeno e una interessante ricerca statunitense ha raccolto nel 2017, complessivamente, 95.555 post sui social media e articoli sulla Blue
00 Xxxxxxxx X, Xxxxxx X, Xxxxx S. A Scoping Review on Studies of Cyberbullying Prevalence Among Adolescents. Trauma Violence Abuse. 2017 Dec;18(5):523-531. doi: 10.1177/1524838016641668. Epub 2016 Apr 5. PMID: 27053102.
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2019.1658.
Whale Challenge (BWC). In totale, più di un quarto (28,3%) era "pro"-BWC. Il primo articolo di notizie degli Stati Uniti relativo alla BWC è stato pubblicato circa 4 mesi dopo il primo post sui social media degli Stati Uniti in lingua inglese sulla BWC e 9 mesi dopo il primo post sui social media degli Stati Uniti in qualsiasi lingua. Alla fine del periodo di studio, i posti "pro"-BWC si erano diffusi in 127 paesi.
Una recente studio italiano ha riportato 5 casi di sospetta partecipazione a BWC con serie conseguenze per i giovani che hanno riportato atti autolesionistici. Le conclusioni degli autori portano a individuare come fattori di rischio, il genere femminile, tratti depressivi, status socio-economico medio basso
Un altro fenomeno che la comunità scientifica sta iniziando a studiare è il morphing.
Il morphing, particolarmente diffuso tra le giovani teenagers, consente di modificare la propria immagine e può indurre al rifiuto della propria immagine fisica a favore di facili idealizzazioni di perfezione ….
Una crescente letteratura ha documentato l’associazione tra l'esposizione ai media e l'insoddisfazione corporea e il disordine alimentare32,33; alcuni ricercatori hanno osservato che l’utilizzo di Internet era associato ad una maggiore interiorizzazione dell'ideale di magrezza, al confronto dell'aspetto, all'insoddisfazione per il peso e alla ricerca della magrezza34,35. Al momento, una popolare area di utilizzo di Internet è l'uso dei siti di social networking che permettono agli individui di creare profili online pubblici o privati che possono poi utilizzare per formare relazioni e interagire con altri utenti dello stesso sito web36. Gli utenti dei siti social sono contemporaneamente fonti e destinatari di informazioni e decidono attivamente come partecipare. Una recente revisione sistematica37 conferma che l'uso dei siti di social networking è associato a un aumento dell'insoddisfazione corporea e disturbi del comportamento alimentare.
Un altro problema emergente nelle fasce più giovani in parte connesso all’immagine della perfezione è un fenomeno che potrebbe avere delle correlazioni con gli Eating Disorders: la dipendenza da cibo (Food Addiction; FA) che riguarda il processo di dipendenza nel consumo eccessivo di cibi altamente appetibili e ipercalorici. Sebbene la concettualizzazione e la definizione di food addiction siano ancora controverse38 un crescente interesse scientifico è stato rivolto a questa tematica con l’obiettivo di spiegare alcuni processi e/o comportamenti che possono contribuire allo sviluppo dell'obesità. Secondo Xxxxxxxxxx e colleghi (2014), la food addiction non si configurerebbe come una dipendenza basata sulla sostanza ma piuttosto come una dipendenza comportamentale che si sviluppa in individui predisposti.
32 X. Xxxxx, X. Xxxx, J.S. Xxxx The role of the media in body image concerns among women: A meta-analysis of experimental and correlational studies Psychological Bulletin, 134 (2008), pp. 460-476, 10.1037/0033-2909.134.3.460
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36 Social Networking Fact Sheets. (2015). PewResearchCenter. Retrieved from xxxx://xxx.xxxxxxxxxxx.xxx/xxxx-xxxxxx/xxxxxx- networking-fact-sheet/
37 Xxxxxxx G, Xxxxxxxxx M. A systematic review of the impact of the use of social networking sites on body image and disordered eating outcomes. Body Image. 2016 Jun;17:100-10. doi: 10.1016/j.bodyim.2016.02.008. Epub 2016 Mar 18. PMID: 26995158.
00 Xxxxxxxx Xxxxxxxxx, Xxxxx Xxxxxxxx, Xxxxx Xxxx, Xxxxxx Xxxxx, Xxxxxx Xxxxxxx, Xxxxxxxx xx Xxxx, Xxxxxx Xxxx, Xxxx Xxxxxxx, Xxxxxx X. Xxxxxx, Xxxxxxxx Xxxxxx, Xxxxxxxx van der Xxxxxx, Xxxxxxx X. Xxxxxxx, “Eating addiction”, rather than “food addiction”, better captures addictive-like eating behavior, Neuroscience & Biobehavioral Reviews,
Volume 47, 2014, Pages 295-306, ISSN 0149-7634, xxxxx://xxx.xxx/00.0000/x.xxxxxxxxx.0000.00.000.
Recenti revisioni sistematiche39 mostrano che la prevalenza della dipendenza da cibo, come definita dalla Yale Food Addiction Scale, negli adolescenti varia nel mondo dal 2,6% al 49,9%, con una prevalenza maggiore negli adolescenti in cerca di cure per la perdita di peso o ricoverati in cure cliniche. per un'alimentazione disordinata. In Europa, la prevalenza di FA tra gli adolescenti varia dal 4.5%40 all’8.9%.41 Inoltre, la FA spesso si manifesta insieme ad altre condizioni di salute mentale (p. es., alimentazione disordinata e sintomi depressivi e ansiosi) e la prevalenza della dipendenza da cibo è elevata in individui con obesità, specialmente in quelli che manifestano il binge eating disorder.
Tra i comportamenti alimentari significativamente associati alla dipendenza da cibo, sono citati la fame emotiva, il mangiare attraverso stimoli esterni, come la semplice presenza del cibo o il suo odore (external eating), le restrizioni alimentari, il craving, l'impulso all'appetito, il mangiare notturno ecc.
I dati analizzati mostrano che gli adolescenti con dipendenza da cibo riportano sintomi depressivi e ansiosi significativamente più alti e una qualità della vita e autostima inferiori rispetto a quelli senza dipendenza da cibo. Infine, l'impulsività è un tratto significativamente associato a un maggior numero di sintomi di dipendenza da cibo. Uno studio italiano42 mirato a investigare la prevalenza di FA nella popolazione italiana adulta condotto su 148 persone utilizzando la Yale Food Addiction Scale ha mostrato una prevalenza pari al 15.5% del campione. In entrambi i sessi, I partecipanti di età compresa tra I 18 e I 30 anni hanno avuto la diagnosi più alta di FA, il 52,1% di tutti i soggetti con FA erano femmine di età compresa tra 18 e 30 anni. Secondo l'indice di massa corporea (BMI), tutti i maschi con diagnosi di FA erano sovrappeso o obesi, così come la maggior parte (63,2%) delle femmine con diagnosi FA.
Un altro studio italiano43 condotto su un campione clinico di 87 maschi e femmine di età compresa tra i 12 e i 18 anni che ha valutato la FA utilizzando la Yale Food Addiction Scale 2.0 ha mostrato che il tasso di FA era del 49,4% nel campione intero (n=87, F=90,8%) e del 53,7% nei pazienti con diagnosi di anoressia nervosa restrittiva. Nessuna differenza nella frequenza FA è stata rilevata tra coloro che avevano un Eating Disorders (ED). Un quadro psicopatologico peggiore è stato riscontrato nei pazienti con diagnosi di FA. L’età più elevata, il punteggio più alto per il Eating Attitudes Test–26 e per l’Eating Disorder Inventory-3′s Interoceptive Deficits scale sono stati rilevati come i principali predittori di FA nel campione analizzato. Le conclusioni a cui giungono gli autori è che la FA può essere considerato un costrutto transnosografico, non legato al sottotipo di Eating Disorders ma alle caratteristiche personali dei pazienti e, in particolare, all'età e
39 Yekaninejad MS, Xxxxxxx N, Xxxxxxxx F, Xxx CY, Potenza MN, Pakpour AH. Prevalence of food addiction in children and adolescents: A systematic review and meta-analysis. Obes Rev. 2021 Jun;22(6):e13183. doi: 10.1111/obr.13183. xxxxx://xxxxxxxxxxxxx.xxxxx.xxx/xxx/00.0000/xxx.00000
Xxxxxxx J, Xxxxxxx H, Xxxxxxx T. Food addiction and mental health in adolescents: a systematic review. Lancet Child Adolesc Health. 2021 Jun 23:S2352-4642(21)00126-7. doi: 10.1016/S2352-4642(21)00126-7.
Xxxxx C, Xxxx B, Xxxxxxx X. Food addiction, eating addiction and eating disorders. Proc Nutr Soc. 2020 Feb;79(1):103-112. doi: 10.1017/X0000000000000000.
00 Xxxxxxxxxx XX, Xxxxxx XX, Xxxxxxxx XX. Food addiction in Russian adolescents: Associations with age, sex, weight, and depression. Eur Eat Disord Rev. 2018 Nov;26(6):671-676. doi: 10.1002/erv.2644. Epub 2018 Oct 15. PMID: 30318852.
41 Magyar ÉE, Xxxxx D, Xxxxxxxxx A, Xxxxx S, Xxxxxxxxx G, Xxxx ÁL, Xxxxxxx J, Xxxxxx D, Xxxxx T, Xxxxx X. Xxxxxxxxxx and validation of the Hungarian version of the Yale Food Addiction Scale for Children. J Behav Addict. 2018 Mar 1;7(1):181-188. doi: 10.1556/2006.7.2018.03. Epub 2018 Xxx 31. PMID: 29383940; PMCID: PMC6035032.
42 Xxxxxxxx, X., Xxxxxx, A.M. Food addiction assessment in a nonclinical sample of the Italian population. Eur J Clin Nutr (2021). xxxxx://xxx.xxx/00.0000/x00000-000-00000-0
43 Xxxxxxx G, Xxxxxxxxx M, Xxxxxx C, Xxxxxxxxx I, Xxxxxxxxxxx MC, Xx Xxxxxxx A, Xx Xxxxx L, Xxxxx AE, Xxxxxx S, Zanna V. Food Addiction in a Group of Italian Adolescents Diagnosed for Eating Disorder. Nutrients. 2020; 12(5):1524. xxxxx://xxx.xxx/00.0000/xx00000000
ai deficit interocettivi. Una psicopatologia severa potrebbe essere considerata un fattore di rischio per la presenza di FA nei giovani con Eating Disorders.
Il primo esame della letteratura non ha permesso di rintracciare studi di prevalenza validi e attendibili sulla popolazione non clinica di giovani italiani di età compresa tra gli 11 e i 17 anni.
Da quanto citato appena sopra, sembra emergere che i dati italiani disponibili soffrono di metodologie non standardizzate con la conseguenza di dati non generalizzabili e l’impossibilità di applicare metodologie di intervento standardizzate ed efficaci. Un problema rilevante a questo proposito è la scelta degli strumenti di rilevazione. Esistono strumenti validati in italiano per la fascia 14-17 anni, meno disponibilità esiste per la fascia 11-13 anni. Alcuni strumenti validati in italiano sono lunghi per essere utilizzati insieme ad altri questionari e sarebbe necessario validare una versione ridotta per poterli somministrare ai giovanissimi senza incorrere nell’abbandono della compilazione.
Di seguito una breve panoramica degli strumenti di rilevazione disponibili e gli adattamenti italiani per le fasce d’età 11-13 e 14-17 anni.
Food Addiction
La Yale Food Addiction Scale for Children 2.0 (dYFAS-C 2.0) è tra gli strumenti più utilizzati nelle ricerche44 sulla food addiction, è costruito sulla base del DSM-IV, composto da 16 item, è stato validato su un campione di 13-16 anni in diversi paesi ma non è stato possibile rintracciare un adattamento validato per la popolazione italiana 11-17 anni.
Social Media Addiction
Tra gli strumenti più utilizzati nelle ricerche riportate dalle recenti revisioni sistematiche, ricorre il Social Media Use Disorder Scale for Adolescents, SOMEDIS costruito su ICD-11, adattato e validato su un campione di 10-17 anni in Germania e Spagna ma non in Italia, composto da 10 item su scala likert a 5 punti.
In Italia, è stato tradotto e validato in italiano per la fascia 14-17 anni il Bergen Social Media Addiction Scale45 (BSMAS), composto da 6 item su scala likert a 5 punti.
Gaming Disorder
Tra gli strumenti più utilizzati nelle ricerche riportate dalle recenti revisioni sistematiche, ricorre il Gaming Disorder Scale for Adolescents (GADIS-A) costruito sulla base di ICD-11, validato su un campione di 10-17 anni in Germania e Spagna; è composto da 10 item e 3 domande sono utilizzate per profilare il pattern di gioco: la frequenza media del gioco a settimana (in giorni), per giorno di scuola e per giorno nel fine settimana (in ore). Tra gli ultimi due, è stato calcolato un tempo medio di gioco (in ore). Gli stessi autori hanno validato il Gaming Disorder Scale for Parents, GADIS-P.
In Italia è stato tradotto e validato per la fascia d’età 14-17 anni l’Internet Gaming Disorder Scale–Short Form (IGDS9-SF)46, composto da 9 item.
44 (Xxxxxxx J, Xxxxxxx H, Xxxxxxx T. Food addiction and mental health in adolescents: a systematic review. Lancet Child Adolesc Health. 2021 Jun 23:S2352-4642(21)00126-7. doi: 10.1016/S2352-4642(21)00126-7)
45 (Monacis L, de Xxxx X, Xxxxxxxxx MD, Xxxxxxx M. Social networking addiction, attachment style, and validation of the Italian version of the Bergen social media addiction scale. Addict Behav Addict.2017;6:178–186. doi:10.1556/2006.6.2017.023
Non sono stati rintracciati studi italiani di adattamento e validazione per i costrutti di cyberbullismo, social challenge, sexting, morphing, hikikomori.
Alla luce di quanto illustrato fino a questo momento è necessario comprendere anche l’impatto dell’emergenza sanitaria COVID-19 sui giovani, per non escludere un’importante variabile interveniente sulle abitudini e sul benessere psico-fisico dei giovani.
L’analisi della più recente letteratura consente di prendere in esame la “fear of covid”. Partendo dai dati delle precedenti epidemie, è stato ipotizzato un incremento dei disturbi psicologici come l'ansia e la depressione, che potrebbero aver influenzato ulteriormente in modo negativo la qualità della vita delle persone. Tali conseguenze sembrano essere particolarmente rilevanti nel contesto dell'attuale pandemia a causa dell'isolamento sociale derivante dalle politiche di protezione del contagio, che è stato dimostrato essere fortemente intrecciato con i sintomi di ansia e depressione sia nelle popolazioni più giovani che in quelle più anziane47. In particolare, è stato studiato il costrutto di coronaphobia, descritto come una risposta eccessiva innescata dalla paura di contrarre il virus che causa il COVID-19, che porta a un'eccessiva preoccupazione accompagnata per i sintomi fisiologici, uno stress significativo sulla perdita personale e professionale, un aumento dei comportamenti di ricerca di rassicurazione e sicurezza e l'evitamento di luoghi e situazioni pubblici, causando marcata compromissione del funzionamento della vita quotidiana. I trigger coinvolgono situazioni o persone che comportano probabilità di contrazione del virus, come incontrare persone, uscire di casa, viaggiare, leggere gli aggiornamenti o le notizie, ammalarsi o andare a lavorare fuori.
In Italia è stata validata, su un campione di 249 adulti (18-76 anni) la Fear of COVID-19 Scale (FCV-19S), composta da 7 item che valuta la paura del COVID-19. I risultati hanno indicato una struttura unidimensionale stabile dell'FCV-19S italiano, confermando i risultati dello studio di validazione originale (Ahorsu et al.2020). Tuttavia, non si hanno evidenze di misurazione di questo costrutto tra i giovani di età compresa tra gli 11 e i 17 anni.
Considerando le restrizioni legate alla pandemia che potrebbero aver aumentato i rischi di ritiro sociale, potrebbe essere interessante indagare anche il fenomeno studiato come Hikikomori. I primi studi sono rilevabili in Giappone alla fine degli anni ’90, ma è relativamente poco studiato nei paesi occidentali in cui le evidenze sono scarse48 .
In generale, gli studi disponibili individuano L’Hikikomori sulla base dei livelli di isolamento fisico a casa, evitamento delle interazioni sociali e disagio funzionale, nonché una durata prolungata di sei mesi o più49. Casi simili all'Hikikomori sono stati recentemente segnalati nei paesi non asiatici, con diversi background socioculturali ed economici come l’Oman, la Spagna, gli Stati Uniti, l’Austria e l’Italia.
46 (Monacis L, de Xxxx X, Xxxxxxxxx MD, Xxxxxxx M. Validation of theInternet Gaming Disorder Scale-Short Form (IGDS9-SF) in an Italian- speaking sample. Addict Behav Addict.2016;5(4):683–690.doi:10.1556/2006.5.2016.083)
47 Soraci P, Xxxxxxx A, Xxxxxxx FA, Xxx Xxxxx E, De Pace R, Xxxx A, Xxxxxxxxx MD. Validation and Psychometric Evaluation of the Italian Version of the Fear of COVID-19 Scale. Int J Ment Health Addict. 2020 May 4:1-10. doi: 10.1007/s11469-020-00277-1. Epub ahead of print. PMID: 32372892; PMCID: PMC7198091.
48 Wu 2019. Evidence of pathological social withdrawal in non-Asian countries: a global health problem?
49 Internet society, internet addiction, andpathological social withdrawal: the chicken andegg dilemma for internet addiction and hikikomori
Con la sola eccezione dell’Italia (paziente di sesso femminile con età di esordio di 12 anni), tutti gli individui erano uomini, di età compresa tra 14 e 30 anni, con un'età di esordio del ritiro sociale patologico compresa tra 11 e 25 anni.
Un importante fattore che è stato segnalato come influente sul ritiro sociale è l'evoluzione della comunicazione da diretta a sempre più indiretta e fisicamente isolante. Questo è particolarmente vero per le interazioni sociali che finora richiedevano contatti faccia a faccia in uno spazio fisico reciproco ma che ora possono avvenire, almeno in parte, in un mondo virtuale. Tuttavia, non si hanno evidenza di dati italiani validi e attendibili.
In sintesi, è necessario raccogliere evidenze rappresentative della popolazione italiana di età compresa tra gli 11 e i 17 anni particolarmente sensibile a fenomeni di dipendenza quali food addiction, social media addiction, gaming e i fattori ad essi associati compreso il ritiro sociale senza trascurare gli effetti che l’attuale emergenza sanitaria sta avendo sui giovanissimi per poter progettare interventi di prevenzione efficaci50 (EMCCDA, 2019) come suggerito tra l’altro dalle principali agenzie internazionali che si occupano di salute che esortano i paesi industrializzati ad approcciare ai nuovi fenomeni di dipendenze raccogliendo evidenze epidemiologiche sulla base delle quali programmare politiche e strategie di prevenzione (EMCCDA, 2019), con questo scopo si propone il progetto descritto nelle pagine seguenti.
Obiettivi dell’intervento
Obiettivo generale
Il progetto si propone di pervenire ad una stima della prevalenza di alcuni comportamenti a rischio di insorgenza di dipendenze comportamentali, quali social media addiction, food addiction e internet gaming disorder, nella popolazione scolastica 11-17 anni e confrontare i profili emotivi e comportamentali autodichiarati dai ragazzi con quelli riportati dai genitori.
Obiettivi specifici
1. Stimare la prevalenza di studenti delle scuole secondarie di primo grado che sono coinvolti in comportamenti a rischio, secondo genere, età (11, 12 e 13 anni) e per ripartizione geografica;
2. Xxxxxxx la prevalenza di adolescenti delle scuole secondarie di secondo grado che sono coinvolti in comportamenti a rischio, secondo genere, età (14, 15, 16 e 17 anni) e per ripartizione geografica;
3. Definire il profilo comportamentale ed emotivo associato alla presenza di comportamenti a rischio;
4. Confrontare i profili emotivi e comportamentali autodichiarati dai ragazzi con quelli riportati dai genitori;
50 European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction (2019), European Prevention Curriculum: a handbook for decision-makers, opinion-makers and policy-makers in science-based prevention of substance use, Publications Office of the European Union, Luxembourg.
5. Validare e adattare strumenti di rilevazione per misurare i fenomeni oggetto di studio nella popolazione scolastica minorenne dagli 11 ai 17 anni;
6. Disseminare i risultati dello studio.
Disegno del progetto
Azioni
Il progetto si propone di pervenire agli obiettivi attraverso:
A. Costituzione di un Comitato Tecnico Scientifico di progetto (CTS) per armonizzare le conoscenze e le strategie per lo sviluppo del progetto e la costruzione dello strumento di rilevazione e la scelta di scale e indicatori adatti a misurare il costrutto oggetto di indagine. Sarà di particolare importanza invitare nel CTS esperti sia del mondo della ricerca accademica che del mondo della clinica.
B. Studio letteratura. Saranno oggetto di studio l’uso eccessivo e compulsivo dei dispositivi elettronici e relative applicazioni; la frequentazione compulsiva dei canali social quali ad esempio TikTok, Instagram, etc, ed altri comportamenti ad essi direttamente correlati, soprattutto tra gli adolescenti, quali le challenge che inducono i giovani ad azioni pericolose oppure il morphing, particolarmente diffuso tra le giovani teenagers, che può indurre al rifiuto della propria immagine fisica a favore di facili idealizzazioni di perfezione; altri fenomeni che interessano gli adolescenti riguardano l’isolamento sociale, più notoriamente conosciuto come hikikomori, in cui i giovani vivono una vita virtuale parallela a quella reale e tendono ad isolarsi dal mondo reale, oppure il sexting in cui si condividono immagini di natura velatamente o esplicitamente erotica; un comportamento ‘disturbato rispetto al gaming, che possa essere a rischio di sviluppare una dipendenza da videogiochi. Infine, le condotte compulsive legate al consumo di cibi ipercalorici.
C. Validazione degli strumenti. Il CTS, grazie anche allo studio della letteratura, potrà individuare gli strumenti di rilevazione attualmente in uso e indirizzare azioni per l’adattamento e la validazione di uno o più strumenti in lingua italiana per il target individuato, soprattutto in riferimento alla fascia d’età 11-13 anni, per la quale, ad un primo esame della letteratura in lingua italiana, non sembrano esserci questionari validi e attendibili.
D. Studi di prevalenza. Gli studi di prevalenza consentiranno di pervenire ad una stima rappresentativa della diffusione dei comportamenti oggetto di studio e dei livelli di rischio nelle popolazioni scolastiche di età 11 – 13 anni (scuola secondaria di primo grado) e 14 – 17 anni (scuola secondaria di secondo grado).
X. Xxxxxxxx qualitativa nella popolazione dei genitori finalizzata ad approfondire le competenze genitoriali e il confronto tra percezioni dei figli e dei genitori, rispetto alle tematiche indagate.
F. Disseminazione dei risultati, anche mediante produzione di materiali informativi dedicati in particolare a genitori e pediatri.
Validazione degli strumenti
Gli obiettivi dell’indagine di validazione sono: verificare la comprensibilità delle domande; testare il sistema di punteggi degli item (effetto pavimento ed effetto soffitto); verificare le tematiche indagate, maggiormente delicate, e oggetto di mancata risposta; verificare la durata di compilazione del questionario; mettere a punto strumenti di «misura» dei fenomeni oggetto di studio (con la definizione di opportune soglie di intensità); validare gli strumenti di misura.
Le fasi dell’indagine di validazione prevedono:
⮚ la predisposizione di una prima versione degli strumenti di indagine da validare e l’implementazione degli stessi su piattaforma Computer Assisted Self Interview (CASI);
⮚ il reclutamento di un primo campione di 25 scuole secondarie di I grado, stratificate per area geografica e dimensione del comune e somministrazione della prima versione dello strumento ad un campione di 1.000 studenti;
⮚ reclutamento di un primo campione di 20 scuole secondarie di II grado, stratificate per area geografica, dimensione del comune e tipo di istituto e somministrazione della prima versione dello strumento di rilevazione ad un campione di 1.000 studenti;
⮚ analisi dei profili di risposta dei ragazzi, analisi di coerenza delle risposte e analisi degli effetti pavimento e soffitto dei punteggi degli item;
⮚ predisposizione della versione aggiornata degli strumenti di rilevazione da validare;
⮚ reclutamento di un secondo campione di 25 scuole secondarie di I grado, stratificate per area geografica e dimensione del comune e somministrazione dello strumento di rilevazione ad un campione di ulteriori 1.000 studenti;
⮚ reclutamento di un secondo campione di 20 scuole secondarie di II grado, stratificate per area geografica, dimensione del comune e tipo di istituto e somministrazione dello strumento di rilevazione ad un campione di ulteriori 1.000 studenti;
⮚ analisi dei dati per la validazione degli strumenti;
⮚ reclutamento di un gruppo di soggetti in età 11 – 17 anni conosciuti a IRCCS e alle UO di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza (NPIA) per aspetti problematici inerenti i fenomeni indagati e somministrazione degli strumenti di indagine, al fine della validazione del sistema di punteggi delle scale psicometriche;
⮚ validazione dei punteggi delle scale di misura.
Disegno dello Studio
Popolazione
Le popolazioni obiettivo dell’indagine sono rappresentate da:
▪ studenti di 11-13 anni, frequentanti una scuola secondaria di primo grado ubicata in Italia (studenti residenti) dell’anno accademico 2022-2023
▪ studenti di 14-17 anni, frequentanti una scuola secondaria di secondo grado ubicata in Italia (studenti residenti) dell’anno accademico 2022-2023
▪ campione di genitori degli studenti reclutati nello studio
Numerosità campionaria e attendibilità delle stime
Sono state calcolate le ampiezze degli intervalli di confidenza delle stime di prevalenza a priori (con probabilità di contenere il vero valore della stima al 95%) che si ottengono con numerosità campionaria complessiva di 4.000 interviste, secondo tre ipotesi della dimensione dei fenomeni da indagare e secondo le principali variabili di interesse oggetto di indagine. Le tre ipotesi di stima di prevalenza di studenti con comportamenti a rischio utilizzate (5%, 25% o 50%), sono state individuate partendo dai dati osservati in precedenti studi su altri fenomeni legati alle dipendenze condotti a livello nazionale. Saranno pertanto raccolti 4.000 questionari nella popolazione 11 – 13 anni (scuola secondaria di primo grado) e 4.000 questionari 14 – 17 anni (scuola secondaria di secondo grado).
A questi si aggiungeranno i questionari ai genitori che vorranno aderire.
Metodologia (campionamento e rilevazione)
La metodologia di campionamento segue un modello a tre stadi Probability Proportional to Size (PPS), con la stratificazione delle unità di primo, di secondo e di terzo stadio.
Su ciascuna popolazione (11-13; 14-17) sarà eseguito un campionamento probabilistico, nel quale la rappresentatività statistica è garantita dalla selezione casuale delle unità campionarie da liste che rappresentano le popolazioni ai vari livelli. Il campione di studenti che risulta dal piano di campionamento PPS garantisce l’auto-ponderazione, e ciò implica che non è necessario introdurre pesi per stimare correttamente i parametri della popolazione51,52,53.
La somministrazione dello strumento di rilevazione (questionario) al campione di studenti avverrà con tecnica di indagine CASI (Computer Assisted Self Interview) supportata da una piattaforma WEB che permetterà la gestione integrata di tutte le fasi di conduzione della rilevazione: gestione dei rilevatori, gestione delle scuole e delle classi reclutate per lo studio, implementazione e compilazione del questionario CASI. A differenza della tecnica CAWI (Computer Assisted Web Interview) che prevede l’invio mail del link alla pagina WEB del questionario, al campione reclutato per lo studio e la compilazione in autonomia, la tecnica CASI adottata in tale progetto prevede la compilazione del questionario da parte degli studenti mediante computer o dispositivo elettronico accedendo alla piattaforma WEB dedicata, con la presenza in aula di un rilevatore debitamente formato, che introdurrà le finalità e le modalità di compilazione del questionario e sarà di supporto ai ragazzi per eventuali dubbi e chiarimenti nella compilazione. L’applicazione della tecnica di indagine CASI in
51 Xxxxxxxxxxx, G., Herzel, A, Xxxxxxxxx, G.E. (1997) Il campionamento statistico, Il Mulino, Bologna
52 Xxxxxxx, X.X. (1977) Sampling Techniques, 3rd Edition, Xxxx Xxxxx & Sons, New York
53 Xxxxxxx, X. (1989) L'indagine campionaria. Metodi, disegni e tecniche di campionamento, La Nuova Italia Scientifica, Roma.
letteratura è molto adatta e utilizzata negli studi di ricerca per indagare fenomeni particolarmente sensibili come l'uso di alcol e droghe illegali o comportamenti sessuali a rischio.
I principali vantaggi di questa tecnica possono essere ricondotti a:
- Consentire ai partecipanti di rispondere in privato a domande personali sensibili mediante dispositivi elettronici (Computer, tablet, smartphone);
- Creare facilmente percorsi personalizzati in base alle risposte fornite dai rispondenti;
- Eliminare il tempo e gli errori di immissione dei dati;
- Completezza delle risposte: essendo le risposte ai quesiti obbligatorie, viene assicurata l’assenza delle non risposte.
La presenza del rilevatore addestrato, inoltre, garantisce uniformità nelle modalità di compilazione del questionario e supporto alla compilazione in caso di necessità.
Strumento di indagine
Terminata la validazione degli strumenti (di cui al punto C.), verranno predisposti questionari di indagine, distinti per sesso e fasce di età, che conterranno un set comune di quesiti tali da consentire i necessari confronti secondo il genere e l’eventuale gradiente per età. Al fine del raggiungimento degli obiettivi di studio, lo strumento dovrà prevedere almeno le seguenti aree di indagine:
- Caratteristiche socio-demografiche (a studenti e a genitori)
- Contesto familiare e sociale (indicazioni degli studenti e percezione dei genitori)
- Contesto personale (indicazioni degli studenti e percezione dei genitori)
- Stili di vita (indicazioni degli studenti e percezione dei genitori)
- Comportamenti rispetto ai fenomeni oggetto di studio (indicazioni degli studenti e percezione dei genitori)
- Atteggiamenti rispetto ai fenomeni oggetto di studio (indicazioni degli studenti e percezione dei genitori)
Focus genitori
I professionisti clinici e i ricercatori del CTS lavoreranno congiuntamente per individuare e/o definire un questionario specifico da somministrare ai genitori di un sottogruppo di ragazzi. L’estensione dell’indagine ai genitori permetterà di descrivere il loro livello di conoscenza delle tematiche esplorate e in generale dello stato di salute emotivo e comportamentale dei ragazzi.
Il confronto tra le dichiarazioni dei ragazzi e quelle dei loro genitori permetterà di identificare eventuali criticità ed eccessivi distanziamenti verso cui orientare specifiche politiche di conoscenza e prevenzione, indirizzate anche agli adulti di riferimento, secondo un’azione partecipativa transgenerazionale che favorisca il dialogo e la condivisione.
Rapporti con le scuole, Protezione dati e consenso informato, Comitato etico
Ai sensi del Regolamento Generale di Protezione dei Dati Personali (RGPD) UE 2016/679 e del Decreto Legislativo 30/6/2003, n. 196, come modificato dal Decreto Legislativo 10/8/2018, n.101 (Disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del RGPD UE 2016/679) l’ISS vede nella persona del suo Legale Rappresentante il titolare del trattamento dati.
I dati raccolti nel progetto saranno trattati esclusivamente per le finalità progettuali e l’attività sarà inserita nel Registro dei Trattamenti dell’ISS per la supervisione continua da parte degli organi competenti. Inoltre, l’art.28 del Regolamento (UE) 2016/679 stabilisce che il trattamento effettuato per conto di un titolare da parte del Responsabile è disciplinato da un contratto vincolante per quest’ultimo nei confronti del Titolare, che definisca l’oggetto e la durata del trattamento, la natura e lo scopo, il tipo di dati personali e le categorie di interessati, gli obblighi e i diritti del Titolare. Pertanto, nel caso di affidamento del servizio di rilevazione dati, la ditta affidataria sarà nominata anch’essa responsabile del trattamento dei dati personali e dovrà uniformarsi e rispettare le disposizioni di cui al Regolamento UE 2016/679 e al Codice Privacy, così come novellato dal D.lgs. 101/2018. Il protocollo operativo del progetto prevede massima attenzione a tutte le azioni che rilevino e trattino dati personali e alla raccolta del consenso basato sulla lettura e comprensione dell’informativa sul trattamento dei dati personali. In particolare, per l’attività di survey saranno raccolte:
- Autorizzazione da parte del dirigente al trattamento dei propri dati personali: alle scuole campionate sarà inviata una lettera informativa sul progetto e la metodologia di indagine, con richiesta di adesione. La lettera sarà accompagnata dal Modulo di autorizzazione al trattamento dati personali firmato dal dirigente che vorrà inviare la sua adesione al progetto.
- Consenso informato dei genitori alla partecipazione dei figli al progetto: per agevolare le scuole aderenti nella raccolta del consenso informato dei genitori sarà inviato loro già preparata l’informativa e il modulo di consenso alla partecipazione dei figli.
- Adesione dei genitori al progetto: verrà preparata la lettera di invito ai genitori a partecipare anche loro alla survey che verrà anch’essa fornita alle scuole per la raccolta delle adesioni.
Si precisa che tutti i questionari saranno anonimi e nessun codice sarà associato a nome e cognome del rispondente. Al fine di consentire il collegamento, in modo anonimo, tra i questionari compilati dai ragazzi e i questionari compilati dai genitori, verrà utilizzato un codice da inserire sia nel questionario dei ragazzi che in quello dei genitori composto ad esempio da: prime due lettere del nome del padre; giorno di nascita del ragazzo; prime due lettere del cognome della madre (da nubile); ultime 3 cifre del numero di cellulare del ragazzo (qualora il ragazzo non disponesse di un numero di cellulare verrà imputato il valore 000). Il codice dunque sarà fatto in modo tale che i rispondenti (ragazzi e genitori) siano in grado di compilarlo allo stesso modo, permettendo ai ricercatori di collegare i questionari a coppie mantenendo l’anonimato.
Il protocollo operativo della survey accompagnato dal questionario di rilevazione sarà presentato al Comitato Etico dell’ISS per l’approvazione.
Flowchart
Cronoprogramma
Azioni | attività | mese 1 | mese 2 | mese 3 | mese 4 | mese 5 | mese 6 | mese 7 | mese 8 | mese 9 | mese 10 | mese 11 | mese 12 | mese 13 | mese 14 | mese 15 | mese 16 | mese 17 | mese 18 | mese 19 | mese 20 | mese 21 | mese 22 | mese 23 | mese 24 |
A | Costituzione del Comitato Scientifico | ||||||||||||||||||||||||
Riunioni periodiche Comitato Scientifico | |||||||||||||||||||||||||
B | Raccolta analisi della letteratura di riferimento | ||||||||||||||||||||||||
C | Validazione degli strumenti individuati | ||||||||||||||||||||||||
Costruzione del questionario finale | |||||||||||||||||||||||||
D1 | Campionamento scuole 11-13 anni | ||||||||||||||||||||||||
Implementazione del questionario CASI | |||||||||||||||||||||||||
Somministrazione questionario | |||||||||||||||||||||||||
Elaborazione dati (Raccolta dati, data cleaning ed elaborazioni) | |||||||||||||||||||||||||
Stesura report finale | |||||||||||||||||||||||||
D2 | Campionamento scuole 14-17 anni | ||||||||||||||||||||||||
Implementazione del questionario CASI | |||||||||||||||||||||||||
Somministrazione questionario | |||||||||||||||||||||||||
Elaborazione dati (Raccolta dati, data cleaning ed elaborazioni) | |||||||||||||||||||||||||
Stesura report finale | |||||||||||||||||||||||||
E | Indagine qualitativa genitori | ||||||||||||||||||||||||
Stesura report finale | |||||||||||||||||||||||||
F | Progettazione materiali divulgativi | ||||||||||||||||||||||||
Disseminazione materiali divulgativi |
Totale Budget progetto previsto
Piano economico
Responsabile Scientifico: XXXXXXX XXXXXXXX
Centro Nazionale Dipendenze e Doping, Istituto Superiore di Sanità Totale Budget richiesto a carico del DPA: € 366.190,00
Durata: 24 mesi
Voci di costo | Tipologia spese | Costi (€) a carico DPA I Anno | Costi (€) a carico DPA II Anno | Totale € |
Beni e servizi | Funzionamento del progetto: servizio validazione strumenti di indagine; servizio di rilevazione dei questionari (implementazione e somministrazione questionari, gestione integrata di tutte le fasi di conduzione della rilevazione, ecc); pagamento fee uso strumenti di indagine; servizio traduzioni professionali; servizio produzione materiali informativi (creatività, editing, ecc). | 219.600,00 | 103.000,00 | 322.600,00 |
Eventi/Convegni | Incontri comitato tecnico scientifico, workshop, ecc | 4.000,00 | 4.000,00 | 8.000,00 |
Missioni | Disseminazione risultati | - | 2.300,00 | 2.300,00 |
Overhead 10% | Spese Generali Art.2 lett b DPR 20/01/2001 n. 70 | 22.360,00 | 10.930,00 | 33.290,00 |
Totale a carico DPA | 245.960,00 | 120.230,00 | 366.190,00 | |
Cofinanziamento a carico ISS | Personale a tempo indeterminato | 35.000,00 | 35.000,00 | 70.000,00 |
Totale Generale | 280.960,00 | 155.230,00 | 436.190,00 |
* Le spese gravano maggiormente sulla prima annualità in quanto il primo anno devono essere effettuati gli impegni di spesa per il servizio validazione strumenti di indagine; servizio di rilevazione dei questionari (implementazione e somministrazione questionari, gestione integrata di tutte le fasi di conduzione della rilevazione, ecc); eventuale pagamento fee uso strumenti di indagine; servizio traduzioni professionali.