Abano Terme Cervarese Santa Croce Mestrino Montegrotto Terme
Abano Terme Cervarese Santa Croce Mestrino Montegrotto Terme
Rubano Saccolongo Selvazzano Veggiano
CONVENZIONE DEL DISTRETTO DI PROTEZIONE CIVILE DENOMINATO: N° 3 PADOVA SUD − OVEST
PREMESSA
• La L.R. n. 11/01 all’art. 107 comma 1 lettera a) prevede che la Provincia suddivida il proprio territorio in ambiti territoriali omogenei sui quali organizzare attività di prevenzione, di concorso all’intervento di emergenza, di formazione del volontariato e di informazione alla popolazione;
• La Giunta Provinciale con deliberazione n. reg. 365 del 29.07.2002 ha individuato i distretti di protezione civile per il perseguimento di alcuni obiettivi (individuazione aree omogenee, accordi intercomunali, gestione dell’emergenza, coordinamento presenza volontariato, omogeneizzazione attività di formazione) stabilendo che i Comuni dovranno concordare forme e modi di collaborazione entro il 31 dicembre 2002;
• La Giunta Regionale con Deliberazione n. 506 del 18.02.2005 ha individuato i distretti di protezione civile della regione ratificando i distretti già stabiliti dalla Provincia di Padova.
COMPOSIZIONE
Il Distretto di Protezione Civile denominato N° 3 P ADOVA SUD − OVEST è costituito dai comuni di ABANO TERME, CERVARESE SANTA CROCE, MESTRINO, MONTEGROTTO TERME, RUBANO, SACCOLONGO, SELVAZZANO DENTRO E VEGGIANO.
OBIETTIVI DEL DISTRETTO DI PROTEZIONE CIVILE
Il Distretto si propone gli scopi di:
• perseguire accordi tra i Comuni all’interno del Distretto per una gestione coordinata delle attività di Protezione Civile: previsione, prevenzione, soccorso e superamento dell’emergenza;
• favorire lo sviluppo e l’operatività dei gruppi comunali ed associazioni di protezione civile;
• favorire la redazione e l’aggiornamento dei piani comunali di Protezione Civile;
• studiare le problematiche del territorio e pianificare le attività di prevenzione dei rischi in base ai piani comunali di Protezione Civile;
• censire le risorse umane e strumentali disponibili sul territorio che possono essere utili in fase di emergenza;
• coordinare le attività formative ed addestrative dei Volontari appartenenti ai vari Gruppi Comunali di Protezione Civile ed eventuali Associazioni a carattere prevalente di protezione civile che collaborino con il Distretto;
• coordinare la presenza del volontariato di Protezione Civile in relazione alla formazione ed alla partecipazione alla colonna mobile provinciale;
• promuovere attività ed iniziative volte a diffondere la cultura e la presenza della Protezione Civile sul territorio.
ORGANI DEL DISTRETTO
Sono organi del Distretto:
• il Comitato dei Sindaci
• il Comitato dei Coordinatori
• l’Assemblea dei Volontari
• il Comune Referente
COMITATO DEI SINDACI
Il Comitato è costituito dai Sindaci dei Comuni o Assessori da loro delegati, ciascuno con uguale quota di rappresentanza.
Il Comitato elegge ogni 2 anni fra i propri membri il Presidente ed il Vicepresidente. Il Presidente è eletto di volta in volta, a rotazione completa, tra i rappresentanti dei Comuni (Sindaco o Assessore Delegato) partecipanti al Distretto, salvo eccezioni sul criterio di rotazione che saranno valutate all’occorrenza.
L’elezione del Presidente individua nel Comune di appartenenza dello stesso Presidente, il Comune che svolge la funzione Amministrativa (Comune Referente).
Il Presidente rappresenta il Distretto di Protezione Civile nei rapporti tra Enti ed è delegato a firmare gli atti che impegnano il Distretto con altri Enti, previa consultazione del Comitato dei Sindaci.
Il Presidente convoca il Comitato dei Sindaci , definisce l’ordine del giorno, presiede le sedute e sottoscrive gli atti approvati dal Comitato stesso.
Il Comitato si riunisce in xxx xxxxxxxxx xxxxxx una volta l’anno. Può riunirsi in seduta straordinaria per iniziativa del Presidente o, su proposta di un terzo dei membri del Comitato. Esso è validamente costituito con la presenza della metà dei membri aderenti e delibera a maggioranza di voti. In caso di parità di voti, il voto del Presidente vale doppio. Compete al Comitato dei Sindaci:
• definire gli indirizzi e gli obiettivi del Distretto;
• approvare entro il 30 novembre di ogni anno il piano annuale di attività proposto dal Comitato dei Coordinatori per l’anno successivo ;
• approvare entro il 30 novembre di ogni anno il piano annuale degli acquisti e delle spese di gestione proposto dal Comitato dei Coordinatori per l’anno successivo;
• redigere e approvare entro il 30 novembre di ogni anno il bilancio del Distretto;
• verificare entro il 28 febbraio di ogni anno i risultati di gestione dell’anno precedente;
• approvare entro il 28 febbraio di ogni anno gli inventari delle risorse umane e materiali dell’anno precedente;
• accogliere nuove richieste di adesione al Distretto qualora il Comune richiedente ricada nel territorio del Distretto già definito dalla Provincia;
Svolge funzioni di segretario un dipendente del Comune Referente.
Le convocazioni e i verbali delle sedute vengono trasmesse alla Provincia ed al Comitato dei Coordinatori.
Al Comitato dei Sindaci può partecipare il Presidente della Provincia o un suo delegato e partecipa il Coordinatore Referente con compiti di raccordo, entrambi senza diritto di voto.
COMUNE REFERENTE
Il Comune Referente svolge la funzione di riferimento amministrativo per il Distretto di Protezione Civile. L’attività verrà svolta con criteri di efficienza ed efficacia compatibilmente con le risorse umane disponibili nonché con i carichi di lavoro e con le incombenze e priorità istituzionali.
E’ compito del Comune Referente svolgere funzioni di raccordo tra i Comuni del Distretto stesso e verso le altre amministrazioni, tra cui la Provincia, per tutte le attività che sono proprie del Distretto.
Compete al Comune Referente:
• curare le attività amministrative del Distretto;
• gestire i fondi a disposizione del Distretto;
• verificare che il Comitato dei Coordinatori esplichi in modo efficace la gestione delle attrezzature e dei mezzi a disposizione del Distretto;
• espletare le procedure amministrative per l’acquisto di mezzi e materiali;
• raccogliere gli inventari del patrimonio dei singoli Comuni e del Distretto
• individuare gli spazi per le riunioni degli organi del Distretto;
• predisporre e trasmettere le convocazioni per le riunioni degli organi del Distretto;
• verbalizzare le riunioni del Comitato dei Sindaci;
• trasmettere ai componenti del Comitato dei Sindaci e ai componenti del Comitato dei Coordinatori le comunicazioni indirizzate al Distretto;
• effettuare gli adempimenti di sua pertinenza conseguenti alle decisioni del Comitato dei Sindaci.
COMITATO DEI COORDINATORI
Il Comitato è costituito dai Coordinatori dei Gruppi Comunali e dai Presidenti di quelle associazioni che, presenti sul territorio e riconosciute dalla Provincia, effettuano per statuto attività prevalente di protezione civile, così come previsto dalla Delibera Regionale
N. 2516 del 08.08.2003, ciascuno con uguale quota di rappresentanza.
Il Comitato dei Coordinatori ha i seguenti compiti di indirizzo ed organizzativi:
⮚ collaborare allo studio delle problematiche del territorio relativamente alle attività di previsione, prevenzione e soccorso;
⮚ presentare entro il 30 novembre di ogni anno il resoconto annuale delle attività svolte;
⮚ redigere, entro il 30 settembre di ogni anno, il piano annuale delle attività previste per l’anno successivo, comprendente anche il fondo economale per eventuali emergenze, da sottoporre per l’approvazione al Comitato dei Sindaci;
⮚ redigere, entro il 30 settembre di ogni anno, il piano annuale degli acquisti e delle spese di gestione per l’anno successivo, da sottoporre per l’approvazione al Comitato dei Sindaci;
⮚ concordare entro il 30 settembre di ogni anno l’attività formativa ed addestrativa comune alle Organizzazioni di Protezione Civile per l’anno successivo;
⮚ individuare le capacità operative del Distretto relativamente alla colonna mobile provinciale definendo, inoltre, la catena di chiamata per l’attivazione della colonna mobile stessa;
⮚ proporre iniziative utili ad una più efficace organizzazione della protezione civile ed alla diffusione della cultura di protezione civile sul territorio;
⮚ organizzare la gestione e verificare la efficienza dei mezzi del Distretto.
Il Comitato dei Coordinatori ed il Coordinatore Referente uscente eleggono ogni due anni al proprio interno:
− il Coordinatore Referente;
− il Vice Coordinatore Referente.
Il Coordinatore Referente e il Vice Coordinatore Referente possono essere rieletti consecutivamente per due volte.
Il Vice Coordinatore referente sostituisce il Coordinatore referente in caso di necessità.
Il Coordinatore Referente del Comitato dei Coordinatori convoca il Comitato, definisce l’ordine del giorno e ne presiede le sedute. Partecipa inoltre al Comitato dei Sindaci con compiti di raccordo e funge da punto di riferimento per le attività dei Volontari organizzate dalla Provincia nel Distretto.
Il Comitato si riunisce in xxx xxxxxxxxx xxxxxx una volta a semestre. Può riunirsi in seduta straordinaria per iniziativa del Coordinatore Referente o, su proposta di un terzo dei membri del Comitato o su richiesta della Provincia. Esso è validamente costituito con la presenza della metà dei membri aderenti e delibera a maggioranza di voti. In caso di parità di voti, il voto del Coordinatore Referente vale doppio.
Il Segretario verbalizzante è scelto di volta in volta, all’inizio delle sedute, tra i membri del Comitato e oltre a redigere il verbale delle sedute ne trasmette successivamente copia all’Ufficio Protezione Civile del Comune Referente che ne effettua la trasmissione ai componenti del Comitato dei Sindaci e alla Provincia, entro 10 giorni lavorativi.
Possono essere chiamati a partecipare ai lavori del Comitato di Coordinamento, su richiesta del Coordinatore Referente dei Coordinatori, esperti di volta in volta che si ritengono utili per meglio affrontare i problemi in discussione.
ASSEMBLEA DEI VOLONTARI
L’Assemblea dei Volontari è costituita dai componenti dei Gruppi Comunali di Volontari e delle Associazioni aderenti al Distretto e può venire convocata su richiesta del Comitato dei Coordinatori o del Comitato dei Sindaci o della Provincia per raccogliere indicazioni e proposte sulla programmazione delle attività dei volontari del distretto ed informare su ogni iniziativa ed evento che sia necessario o opportuno divulgare.
L’assemblea è presieduta dal Coordinatore Referente del Comitato dei Coordinatori che ne cura la convocazioni. L’Assemblea deve essere convocata almeno una volta all’anno per la presentazione del piano annuale delle attività del Distretto, redatto dal Comitato dei Coordinatori e che poi sarà sottoposto al Comitato dei Sindaci per l’approvazione.
All’assemblea partecipa il Presidente del Comitato dei Sindaci. Il segretario è scelto tra uno dei membri dell’Assemblea.
Il segretario verbalizza le sedute dell’Assemblea dei Volontari e trasmette copia del verbale all’Ufficio di Protezione Civile del Comune Referente per la trasmissione agli altri organi del Distretto.
EMERGENZA E MUTUO SOCCORSO
Tenuto conto dell’accordo intercorso tra Prefettura, Provincia e Comuni, al verificarsi dell’emergenza nell’ambito del territorio comunale il Sindaco del Comune stesso assume
la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso (C.O.C. Centro Operativo Comunale come previsto dal regolamento del Servizio Comunale di Protezione Civile).
Il Sindaco, qualora non intervengano e/o non siano richiesti coordinamenti di livello superiore quali il C.O.M. (Centro Operativo Misto) o la Provincia, non potendo far fronte all’emergenza con mezzi propri potrà richiedere l’intervento del Distretto attraverso la procedura distrettuale di attivazione del COD (Centro Operativo Distrettuale).
Attivazione procedura distrettuale
Il Sindaco del Comune interessato dall’emergenza contestualmente contatta:
• il Sindaco del Comune Referente e il Coordinatore Referente del Comitato dei Coordinatori per l’attivazione del COD;
• la Provincia per informarla ed aggiornarla sull’evolversi della situazione.
Se non già avvisato, il Sindaco del Comune Referente attiva il Coordinatore Referente del Comitato dei Coordinatori per:
• reperire personale disponibile ad intervenire;
• reperire mezzi;
• collaborare con il Sindaco del territorio colpito dall’emergenza all’aggiornamento della Provincia sull’evolversi dei fatti.
Centro Operativo Distrettuale (C.O.D.)
In caso di attivazione della procedura distrettuale viene costituito il C.O.D. (Centro Operativo Distrettuale) presso il Comune interessato dall’emergenza o salvo diversa necessità, presso altra sede.
Il C.O.D. è composto da:
1) Sindaco del Comune interessato dall’Emergenza;
2) C.O.C. del Comune interessato dall’Emergenza;
3) Coordinatore Referente del Comitato dei Coordinatori;
4) Provincia, in caso di emergenza grave (come sopra indicato), o da altro Ente competente alla gestione delle emergenze;
5) Altri Enti allertati per l’emergenza.
SERVIZIO DI REPERIBILITA’ DISTRETTUALE
Con i componenti delle Organizzazioni dei Volontari del Distretto è costituito un servizio di reperibilità Distrettuale che a regime sarà garantito 24 ore su 24.
Il servizio sarà introdotto gradualmente nel tempo e normato da apposito regolamento.
RISORSE PATRIMONIALI
Patrimonio dei singoli Comuni
Ogni Comune si impegna a dotarsi di un minimo di attrezzature e mezzi per permettere al proprio Gruppo Comunale di Volontari di Protezione Civile di fronteggiare le emergenze del proprio territorio.
Fanno parte della dotazione comunale anche i beni, non di valenza distrettuale, assegnati in comodato d’uso dalla Provincia al Comune stesso i quali, possono essere utilizzati da altri Comuni del Distretto o dal Distretto, previo nullaosta della Provincia.
Le spese relative all’assicurazione , alla gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni provinciali in comodato, sono a carico del Comune assegnatario.
Il suddetto patrimonio può essere utilizzato dagli altri Comuni del Distretto solo quando sia attivata la procedura di emergenza distrettuale. In tal caso l’uso di mezzi ad alta complessità operativa prevede la presenza dei Volontari del Comune assegnatario in comodato d’uso o proprietario dei mezzi.
Patrimonio del Distretto
Per patrimonio del Distretto si intendono tutti i mezzi e le attrezzature che la Provincia assegna in comodato d’uso ai Comuni del Distretto, per il Distretto stesso.
Sono inoltre patrimonio del distretto i beni che saranno successivamente acquistati con i fondi dei Comuni destinati a favore del Distretto o di altri Enti pubblici e privati o ricevuti in donazione o in comodato d’uso.
Gli automezzi e i rimorchi sono di proprietà della Provincia che ne curerà l’inventariazione e l’assegnazione, in comodato d’uso, ai Comuni del Distretto. L’assegnazione avviene su indicazione del Comitato dei Sindaci.
Gli altri beni sono di proprietà del Comune che svolge le funzioni di Comune Referente durante il periodo di acquisto, che ne curerà l’inventariazione e l’assegnazione, in comodato d’uso, ai Comuni del Distretto. L’assegnazione avviene su indicazione del Comitato dei Sindaci.
Tali mezzi sono dislocati, in mancanza di un magazzino distrettuale, presso i magazzini dei Comuni del Distretto in base alla loro disponibilità (spazi e gestione da parte del Gruppo Comunale).
Gli oneri di manutenzione ordinaria e gestione delle attrezzature sono a carico del Comune che ne ha la custodia.
La manutenzione straordinaria e l’assicurazione è pagata dal Distretto con i fondi dei Comuni destinati al Distretto. I costi del bollo sono a carico del Comune assegnatario solo nel caso in cui non sia iscritto all’Albo Regionale dei Gruppi Volontari di Protezione Civile.
Il suddetto patrimonio può essere utilizzato dai Comuni del Distretto, qualora sia attivata la procedura di emergenza distrettuale, per attività di addestramento e per manifestazioni organizzate dai Comuni del Distretto.
Qualora il Comune in emergenza abbia in custodia un mezzo del Distretto può utilizzarlo previa comunicazione al Coordinatore Referente del Comitato dei Coordinatori che provvederà ad informare il Sindaco del Comune Referente per la successiva autorizzazione, in tutti gli altri casi ne deve chiedere autorizzazione
Inventario del Patrimonio
Entro il 31 dicembre di ogni anno ogni Comune deve redarre l’inventario dei mezzi e attrezzature destinate all’attività di Protezione Civile, patrimonio del Comune stesso, e dei mezzi del Distretto che ha in dotazione e il tutto deve essere trasmesso al Comitato dei Sindaci.
Utilizzo risorse patrimoniali del Distretto
I mezzi utilizzati da parte dei Comuni devono essere riconsegnati al Comune che ne ha in carico la custodia, in buono stato e con ripristino dei materiali di consumo. Gli eventuali costi per riparazioni e/o altri interventi manutentivi che si rendono necessari dopo l’utilizzo sono a carico del Comune che ne ha fatto uso.
In caso di emergenza, per i Comuni che non hanno i mezzi, si prevede un procedimento semplificato tramite comunicazione telefonica con successivo invio di richiesta scritta al Sindaco del Comune Referente alla quale farà seguito successiva autorizzazione.
Nelle emergenze, in caso di esigenze simultanee o richieste da parte di più Comuni, la distribuzione dei materiali e mezzi è coordinata dal C.O.D. valutando la situazione generale e le necessità del momento.
RISORSE FINANZIARIE
Finanziamenti
I criteri di ripartizione delle spese da sostenere per le attività (comprendenti anche il fondo economale per eventuali emergenze), gli acquisti e le spese di gestione del Distretto sono fissati in relazione del numero degli abitanti di ciascun Comune, come risultanti alla data del 31/12 dell'anno precedente a quello di riferimento, esclusi i costi di addestramento ed istruzione che saranno suddivisi in base al numero dei partecipanti di ogni Gruppo Volontari di Protezione Civile di ogni Comune.
Pertanto ogni Comune del Distretto deve prevedere nel proprio bilancio di previsione i fondi, quantificati in maniera proporzionale ai suoi abitanti, per far fronte:
1) agli acquisti di mezzi e attrezzature come approvato dal piano annuale degli acquisti del Comitato dei Sindaci;
2) alle spese di gestione dei mezzi distrettuali ( assicurazione, spese manutenzione straordinari;
3) alla formazione del fondo economale.
Il Comune Referente, o la Provincia se concordato con la stessa, curerà il procedimento per l’acquisto dei mezzi e attrezzature previste dal piano annuale degli acquisti. Al momento dell’aggiudicazione delle procedure i vari Comuni dovranno versare, al Comune Referente o alla Provincia, le quote di loro competenza.
Per le spese di gestione, assicurazione o manutenzione straordinaria dei mezzi distrettuali ogni Comune assegnatario farà fronte con i propri fondi e provvederà a rendicontarle al Comune Referente che le ripartirà fra i vari Comuni e darà comunicazione dei vari versamenti da effettuare entro 30 giorni dalla Comunicazione del Comune Referente.
Solo le somme per il fondo economale saranno versate al Comune Referente dopo 20 giorni dall’approvazione del bilancio di previsione. A fine anno, in caso di residuo, il Comune Referente riverserà ai vari Comuni le quote di loro competenza.
Ogni Comune del Distretto deve, inoltre, prevedere annualmente nel proprio Bilancio le somme per far fronte agli acquisti, alle spese di gestione e alle spese di formazione del personale per il proprio Gruppo Comunale Volontari di Protezione Civile.
RECESSO
In qualsiasi momento i Comuni potranno recedere dalla presente Convenzione.
In tale caso l'Amministrazione Comunale recedente non avrà diritto alla restituzione nè dei contributi corrisposti per l'acquisto delle attrezzature distrettuali nè di quanto con essi acquistato. Non potrà vantare diritti sui contributi concessi da altri Enti al Distretto.
Il Patrimonio del Distretto in utilizzo al Comune recedente è assegnato dalla Provincia agli altri Comuni del Distretto, sentita la loro disponibilità e su indicazione del Comitato dei Sindaci.
ASSICURAZIONE
Come previsto dall' art. 4 della L. 11/8/1991, n. 266 e dall'art. 9 del D.P.R. 08/02/2001 n. 194, le Amministrazioni Comunali dovranno provvedere ad assicurare i Volontari dei Gruppi Comunali di Protezione Civile, contro gli infortuni e le malattie connessi allo svolgimento dell'attività stessa, nonchè per la responsabilità civile verso terzi;
L’ assicurazione dei Volontari dei Gruppi Comunali dovrà contenere la clausola di copertura assicurativa per ogni occasione in cui il volontario è attivato e da qualsiasi Ente provenga la richiesta.
DURATA DELLA CONVENZIONE
La durata della presente Convenzione viene fissata in anni 10 (dieci) a decorrere dalla data della stessa. Alla scadenza la Convenzione potrà essere rinnovata di pari periodo.
Alla cessazione o in caso di scioglimento, il patrimonio del Distretto, già di proprietà della Provincia verrà assegnato in comodato ai Comuni del Distretto secondo criteri di necessità dei vari Comuni.
PERIODO TRANSITORIO
Nelle more di approvazione ed entrata in vigore della presente convenzione e comunque sino al 31 dicembre 2005 svolge la funzione di Comune Referente il Comune di Rubano. Le scadenze previste per l’anno in corso di competenza del Comitato dei Coordinatori sono spostate al 28 febbraio 2006 con conseguente spostamento degli adempimenti del Comitato dei Sindaci al 30 aprile 2006.