CAPITOLATO SPECIALE D'APPALTO
CAPITOLATO SPECIALE D'APPALTO
APPALTO PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI GESTIONE, CONDUZIONE E MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI IDROTERMOSANITARI, PER UN PERIODO DI 36 MESI PRESSO LE SEDI DI PROPRIETÀ O IN USO AZIENDALE.
DIREZIONE OPERATIVA (DOPER)
Servizio Gestione Patrimonio (SEGP)
Sommario
PARTE PRIMA - DEFINIZIONE TECNICO-ECONOMICA DELL’APPALTO 6
CAPO 1. NATURA E OGGETTO DELL’APPALTO 6
Art.1. Oggetto dell’appalto 6
Art.2. Lotti 6
Art.3. Ammontare dell’appalto 7
Art.4. Requisiti tecnico - professionali del concorrente 8
Art.5. Ulteriori dettagli riguardanti l’appalto 8
Art.6. Norme generali sull’effettuazione del servizio 9
Art.7. Modalità di contabilizzazione 10
Art.8. Valutazione dei manufatti e dei materiali a piè d’opera 10
Art.9. Variazione delle attività 10
Art.10. Oneri e obblighi a carico dell’Appaltatore 11
Art.11. Consegna dei servizi 12
Art.12. Piani per la sicurezza 13
Art.13. Garanzia degli interventi 15
Art.14. Obblighi addizionali. 15
Art.15. Responsabilità dell’Appaltatore per danni 15
Art.16. Norme generali per la tenuta dei documenti contabili 16
Art.17. Riconsegna degli impianti 16
Art.18. OSSERVANZA DI LEGGI, REGOLAMENTI E NORME TECNICHE 17
PARTE SECONDA - PRESCRIZIONI TECNICHE 20
Art.19. Manutenzione ordinaria programmata 20
Art.20. Manutenzione ordinaria a richiesta 30
Art.21. Manutenzione straordinaria 31
Art.22. Prescrizioni Acustiche 32
Art.23. Protezione dell’Ambiente 33
Art.24. Ordini di Servizio ed ultimazione degli interventi a richiesta di tipo “non urgente” 33
Art.25. Comunicazione interventi di manutenzione ordinaria a chiamata di tipo “urgente” 34
Art.26. Assistenza Tecnico - Amministrativa 34
Art.27. Penali e risoluzione di diritto del contratto. 35
PARTE PRIMA - DEFINIZIONE TECNICO-ECONOMICA DELL’APPALTO CAPO 1. NATURA E OGGETTO DELL’APPALTO
Art.1. Oggetto dell’appalto
L’appalto consiste nell’espletamento del servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti termici, di condizionamento/ricambio aria e idrosanitari presenti presso tutte le sedi di proprietà od in uso ad AMA, elencate nell’allegato I (sedi Ama) e nell’allegato I‐bis (Cimiteri Capitolini), per un periodo di 36 mesi.
Le aree di competenza dell’appalto, comprensive delle relative pertinenze, sono affidate sotto la piena responsabilità dell’Affidatario in termini di raggiungimento e mantenimento della perfetta e permanente efficienza funzionale ed ottemperanza agli adempimenti normativi di settore, garantendo l’agibilità e la funzionalità dei luoghi e la fruibilità dei relativi impianti tecnologici. I suddetti interventi debbono intendersi estesi alle pertinenze dei fabbricati, quali cortili, aree di accesso, impianti fognari e di sollevamento di acque cloacali.
Nel corso del contratto di manutenzione triennale descritto dal presente Capitolato, potranno essere realizzati cantieri edili per servizi complementari relativi a manutenzione ordinaria e/o straordinaria, nonché all’ampliamento o nuova installazione di impianti condizionamento invernale, estivo, ricambio aria, idrico, oggetto dell’appalto.
A tal fine, nel presente capitolato speciale di appalto (CSA) sono descritti gli interventi richiesti, le loro specifiche e le modalità di erogazione degli stessi, che qui si riassumono brevemente.
L’aggiudicazione avverrà mediante procedura aperta, ai sensi dell’art. 60 del D.Lgs. 50/2016, in base al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
L’appalto è inteso affidato a misura secondo quanto disposto all’art. 3, comma 1, lett. eeeee), del D.Lgs. 50/2016 e s.m.i.
Art.2. Lotti
In considerazione della dislocazione e organizzazione delle strutture aziendali, tale appalto sarà diviso in cinque lotti funzionali suddivisi per aree aree territoriali e nel caso dei Cimiteri Capitolini, per area funzionale, secondo l’art.51 comma 4 del D.Lgs. 50/2016:
I° Lotto: Roma Nord, comprendenti i Municipi II, III, IV, XV (allegato II)
II° Lotto: Roma Ovest, comprendenti i Municipi XI, XII, XIII, XIV (allegato II)
III° Lotto: Roma Sud e Centro, comprendenti i Municipi VIII, IX, X, I (allegato II) IV° Lotto: Roma Est, comprendenti i Municipi V, VI, VII (allegato II)
V° Lotto: Cimiteri Capitolini, per un totale di 11 sedi (Allegato II‐bis)
Ciascun concorrente potrà partecipare ad uno più Lotti di gara, tuttavia potrà aggiudicarsene solamente uno. Tale regola non opera qualora non sia presente alcuna altra offerta valida oltre quella del concorrente già aggiudicatario di un Lotto di gara.
Qualora, nel corso della durata contrattuale, si dovesse verificare la necessità di effettuare le prestazioni dei servizi oggetto del presente Capitolato, nei territori dei Municipi non rientranti nel/i lotto/i aggiudicato/i, il Prestatore dovrà comunque provvedere alla loro esecuzione, anche con carattere di breve durata, secondo le modalità di volta in volta concordate con il Direttore di Esecuzione del Contratto, alle medesime condizioni contrattuali di quelle affidate.
Art.3. Ammontare dell’appalto
L'importo massimo presunto delle attività previste dal presente Capitolato ammonta ad €
3.234.000 (Euro duemilioniquattrocentomila/00), di cui euro 156.000 (Euro centoventimila/00) per oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso, così suddivisi:
VOCE | DESCRIZIONE | importo | |
1 | Assunzione ruolo Terzo Responsabile e servizio di Reperibilità h24 per 365 giorni all’anno. | € | 180 000,00 |
2 | Manodopera e materiali per la manutenzione ordinaria da effettuarsi presso le sedi stabilite nel presente CSA e relativi allegati; | € | 2 028 600,00 |
3 | Manodopera e materiali per la manutenzione straodinaria da effettuarsi presso le sedi stabilite nel presente CSA e relativi allegati | € | 833 400,00 |
4 | Oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso | € | 156 000,00 |
L’importo contrattuale di cui sopra corrisponde ad un importo massimo complessivo presunto delle attività affidate per un periodo di 36 mesi.
L’importo per ciascun lotto, esclusa IVA di legge, è così composto:
LOTTO | ASSUNZIONE TERZO RESPONSABILE | MANUTENZIONE ordinaria | MANUTENZIONE straordinaria | ONERI PER LA SICUREZZA | |||||||
LOTTO I | € | 36 000 | € | 373 800 | € | 160 200 | € | 30 000 | |||
LOTTO II | € | 36 000 | € | 373 800 | € | 160 200 | € | 30 000 | |||
LOTTO III | € | 36 000 | € | 373 800 | € | 160 200 | € | 30 000 | |||
LOTTO IV | € | 36 000 | € | 373 800 | € | 160 200 | € | 30 000 | |||
LOTTO V | € | 36 000 | € | 533 400 | € | 228 600 | € | 36 000 | |||
TOTALE | € | 180 000 | € | 2 028 600 | € | 869 400 | € | 156 000 |
Art.4. Requisiti tecnico - professionali del concorrente
Ai fini dell’esecuzione del servizio l’Operatore economico dovrà possedere attestazione SOA come di seguito indicata:
i. :
CATEGORIA | CLASSIFICA | DISPOSIZIONI |
OG 11 | in base al valore cumulativo dei lotti o dell’importo aggiudicato | Obbligo di qualificazione da parte dell’impresa singola o del RTI. |
Costituisce requisito di partecipazione alla procedura di gara l’abilitazione al rilascio della conformità degli impianti di cui al DM 37/2008. Pertanto l’Operatore economico concorrente dovrà essere in possesso dell’abilitazione prescritta per le attività sugli impianti ai sensi dell’art. 1, comma 2, lett c) del DM 37/2008.
Nel caso di partecipazione di concorrenti in raggruppamento i requisiti di idoneità professionale di capacità tecnico‐professionali devono essere posseduti dal raggruppamento nel suo complesso e comunque in osservanza dell’art. 48 del D.Lgs. 50/2016.
Art.5. Ulteriori dettagli riguardanti l’appalto
L’appalto riguarda, più nel dettaglio:
1. Manutenzione ordinaria preventiva e programmata, secondo il cronoprogramma fornito dal DEC;
2. Manutenzione ordinaria a guasto;
3. “Gap‐analysis” e fascicolo di adeguamento tecnico, attraverso l’insieme degli interventi, opere e quant’altro in oggetto al presente capitolato, ovvero a rendere gli stessi perfettamente conformi alle norme, alle fonti normative ed ai regolamenti, senza alterarne o alterandone solo in modo rilevante le caratteristiche specifiche e funzionali;
4. Manutenzione straordinaria (interventi di nuova installazione ed ampliamento).
Per l’attività di Assunzione Terzo Responsabile sarà corrisposto un canone mensile, mentre le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria, saranno corrisposte a misura.
Al fine della quantificazione dell’intervento lo stesso si intende computato senza il diritto di chiamata.
Gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria saranno contabilizzati con la Tariffa Prezzi Regione Lazio in vigore al momento dell’intervento, in alternativa con il Prezzario DEI ‐
Impianti Tecnologici ultima edizione al momento dell’intervento, Prezzario DEI – Recupero Ristrutturazione Manutenzione, ultima edizione al momento dell’intervento.
Per le lavorazioni che prevedano prezzi unitari non rinvenibili nei suddetti Xxxxxxxx potrà provvedersi:
a) per assimilazione a prezzi esistenti e già utilizzati in analoghe precedenti prestazioni riguardanti l’appalto;
b) determinando nuovi prezzi sulla scorta di indagini di mercato e di analisi prezzi;
I prezzi come sopra risultanti verranno scontati con il ribasso offerto in sede di gara.
I prezzi unitari così formati si intendono offerti ed accettati dall’Appaltatore in base ai propri calcoli, alle proprie indagini ed alle proprie stime e sono pertanto fissi, invariabili ed indipendenti da qualsiasi imprevisto o eventualità, assumendo espressamente l’Appaltatore, per caso di sopravvenute condizioni di esecuzione diverse da quanto previsto in sede di offerta e dal presente capitolato, ogni alea relativa, ai sensi dell’art. 1469 cod. civ. e con espressa rinuncia di diritti derivanti dagli artt. 1467 e 1664 cod. civ., compresa qualsiasi revisione, aggiornamento o adeguamento dei prezzi salvo quanto eventualmente ed espressamente stabilito nel presente Capitolato.
In conseguenza, i prezzi unitari non potranno subire in alcun caso variazioni in aumento per effetto di previsioni incomplete o erronee fatte dall’Appaltatore, così come per le valutazioni degli oneri della sicurezza che si intendono verificati e accettati dall’Appaltatore medesimo, avendo egli effettuato già in fase di gara i necessari sopralluoghi.
L’Appaltatore è obbligato a riportare il presente articolo in tutti gli eventuali contratti con soggetti terzi affidatari, ottenendone l’approvazione specifica anche ai sensi degli artt. 1341 e 1342 del cod. civ.
L’importo contrattuale corrisponde all’importo complessivo delle attività sopraindicate. Il ribasso è applicato sui prezzi unitari dei tariffari ufficiali di cui sopra che costituiranno il prezzo delle singole lavorazioni programmate, richieste o straordinarie, aumentato dell’incidenza di importo di cui agli oneri per la sicurezza.
L'Amministrazione si riserva la insindacabile facoltà di richiedere interventi, a seguito di necessità aziendali, anche in altre strutture che non ricadano all’interno del Lotto aggiudicato, senza che l'Appaltatore possa trarne motivi per avanzare pretese di compensi ed indennizzi.
Art.6. Norme generali sull’effettuazione del servizio
Nell'esecuzione di tutte le attività, anche relativamente a sistemi e subsistemi di impianti tecnologici oggetto dell'appalto, devono essere rispettate tutte le prescrizioni di legge e di regolamento in materia di qualità, provenienza e accettazione dei materiali e componenti nonché, per quanto concerne la descrizione, i requisiti di prestazione e le modalità di esecuzione di ogni categoria di lavoro, tutte le indicazioni contenute o richiamate contrattualmente nel presente Capitolato speciale, negli elaborati grafici del progetto esecutivo e nella descrizione delle singole voci allegata allo stesso capitolato.
Per quanto riguarda l’accettazione, la qualità e l’impiego dei materiali, la loro provvista, il luogo della loro provenienza e l’eventuale sostituzione di quest’ultimo, si applicano rispettivamente
l’articolo 167 del DPR 207/2010 e gli articoli 16 e 17 del Capitolato Generale d’appalto. L’Appaltatore, sia per sé che per i propri fornitori, deve garantire che i materiali da costruzione utilizzati siano conformi al DPR 21 aprile 1993, n. 246.
L’Appaltatore, sia per sé che per i propri eventuali subappaltatori, deve garantire che l’esecuzione delle opere sia conforme alle «Norme tecniche per le costruzioni» approvate con il decreto del Ministro delle infrastrutture 14 gennaio 2008 (in Gazzetta Ufficiale n. 29 del 4 febbraio 2008).
Art.7. Modalità di contabilizzazione
Come già stabilito in precedenza, il prezzo delle attività oggetto del presente appalto è fissato a misura.
Qualora le attività non siano valutabili mediante i prezzi unitari rilevabili dagli atti progettuali o di gara, ovvero dai prezzari ufficiali della Regione Lazio, o del Comune di Roma Capitale, o della DEI ‐ Tipografia del Genio Civile, tutti intesi quali le edizioni in vigore al momento della necessità, si procede mediante la formazione dei nuovi prezzi, fermo restando che le stesse variazioni possono essere predefinite, sotto il profilo economico, con atto di sottomissione “a corpo”.
Non sono comunque riconosciuti nella valutazione ampliamenti o aumenti dimensionali di alcun genere non rispondenti programma ed all’oggetto delle attività definite nei documenti allegati al contratto, se non saranno stati preventivamente autorizzati dalla Direzione per l’Esecuzione.
Nel corrispettivo per l’esecuzione delle attività a misura s’intende sempre compresa ogni spesa occorrente per dare l’opera compiuta sotto le condizioni stabilite dal presente Capitolato Speciale e secondo i tipi indicati.
La contabilizzazione dei servizi e delle forniture verrà effettuata applicando alle quantità eseguite i prezzi così come sopra individuati.
Gli eventuali oneri per la sicurezza che fossero individuati a misura in relazione alle variazioni sopra citate, sono valutati sulla base dei relativi prezzi di elenco, oppure formati appositamente, con le relative quantità.
Art.8. Valutazione dei manufatti e dei materiali a piè d’opera
Non sono valutati i manufatti ed i materiali a piè d’opera, anche se accettati dalla Direzione per l’Esecuzione del Contratto.
Art.9. Variazione delle attività
La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle attività oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’impresa appaltatrice possa pretendere compensi all’infuori del pagamento dei servizi resi in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dall’art.106 del D.Lgs. 50/2016. Non sono riconosciute varianti prestazioni e forniture extra contrattuali di qualsiasi genere, eseguite senza preventivo ordine scritto della Direzione per l’Esecuzione del Contratto, recante anche gli estremi dell’approvazione da parte della Stazione Appaltante, ove questa sia prescritta dalla legge o dal regolamento.
Qualunque reclamo o riserva che l’Appaltatore si credesse in diritto di opporre, deve essere
presentato per iscritto alla Direzione per l’Esecuzione prima dell’effettuazione dell’attività oggetto della contestazione. Non sono prese in considerazione domande di maggiori compensi su quanto stabilito in contratto, per qualsiasi natura o ragione, qualora non vi sia accordo preventivo scritto prima dell’inizio dell’attività oggetto di tali richieste.
Art.10. Oneri e obblighi a carico dell’Appaltatore
Oltre agli oneri di cui al presente Capitolato speciale, nonché a quanto previsto da tutti i piani per le misure di sicurezza fisica dei lavoratori, sono a carico dell’Appaltatore gli oneri e gli obblighi che seguono.
a) la fedele esecuzione degli ordini impartiti per quanto di competenza, dal Direttore per l’Esecuzione, in conformità alle pattuizioni contrattuali. In ogni caso l’Appaltatore non deve dare corso all’esecuzione di operazioni aggiuntive o varianti non ordinate per iscritto ai sensi dell’articolo 1659 del codice civile;
b) l’adozione di tutti i più moderni e perfezionati impianti e dispositivi per assicurare una perfetta e rapida esecuzione di tutte le attività prestabilite, ponteggi e palizzate, adeguatamente protetti, in adiacenza di proprietà pubbliche o private, la recinzione con solido steccato, nonché la pulizia, la manutenzione dell’area, in modo da rendere sicuri il transito e la circolazione dei veicoli e delle persone addette comprese le eventuali attività scorporate o affidate a terzi dallo stesso ente appaltante;
c) l’assunzione in proprio, tenendone indenne la Stazione appaltante, di ogni responsabilità risarcitoria e delle obbligazioni relative comunque connesse all’esecuzione delle prestazioni dell’impresa a termini di contratto;
d) le responsabilità sulla non rispondenza degli interventi eseguiti rispetto a quelli previsti dal capitolato;
e) la pulizia delle vie di transito e di accesso alle aree di lavorazione, compreso lo sgombero dei materiali di rifiuto lasciati da altre ditte;
f) l’idonea protezione dei luoghi d’intervento a prevenzione di danni di qualsiasi natura e causa, nonché la rimozione di dette protezioni a richiesta della Direzione Esecuzione Contratto;
g) l’adozione, nel compimento di tutti gli interventi, dei procedimenti e delle cautele necessarie a garantire l’incolumità degli operai, delle persone addette ai lavori stessi e dei terzi, nonché ad evitare danni ai beni pubblici e privati, osservando le disposizioni contenute nelle vigenti norme in materia di prevenzione infortuni; con ogni più ampia responsabilità in caso di infortuni a carico dell’Appaltatore, restandone sollevati la Stazione appaltante, nonché il personale preposto alla Direzione e sorveglianza delle attività;
h) la pulizia, al termine degli interventi, dei propri mezzi e/o di quelli dei subappaltatori;
i) il divieto di autorizzare Xxxxx alla pubblicazione di notizie, fotografie e disegni delle opere ed apparecchiature oggetto dell’appalto salvo esplicita autorizzazione scritta della Stazione appaltante;
j) richiedere tempestivamente i permessi e sostenere i relativi oneri per la chiusura al transito veicolare e pedonale (con l’esclusione dei residenti) delle strade urbane
interessate eventualmente dagli interventi oggetto dell’appalto;
k) installare e mantenere funzionante per tutta la necessaria durata delle attività la cartellonista a norma del codice della strada atta ad informare il pubblico in ordine alla variazione della viabilità cittadina e di quella degli impianti e stabilimenti di AMA S.p.A., eventualmente connesse con l’esecuzione degli interventi appaltati. L’Appaltatore dovrà preventivamente concordare tipologia, numero e posizione di tale segnaletica con il locale comando di polizia municipale e con il coordinatore della sicurezza nel caso di aree pubbliche, e con il RSPP aziendale nel caso di aree di stabilimento;
l) installare idonei dispositivi e/o attrezzature per l’abbattimento della produzione delle polveri durante tutte le fasi lavorative che lo richiedessero, in particolare nelle aree di transito degli automezzi.
Ai sensi dell’articolo 4 della legge n. 136 del 2010 e s.m.i. la proprietà degli automezzi adibiti alle attività appaltate deve essere facilmente individuabile; a tale scopo la bolla di consegna del materiale deve indicare il numero di targa dell’automezzo e le generalità del proprietario nonché, se diverso, del locatario, del comodatario, dell’usufruttuario o del soggetto che ne abbia comunque la stabile disponibilità.
L’Appaltatore è tenuto a richiedere, prima della realizzazione delle attività, presso tutti i soggetti diversi dalla Stazione appaltante (Consorzi, rogge, privati, Provincia, gestori di servizi a rete e altri eventuali soggetti coinvolti o competenti in relazione alle attività in esecuzione) interessati direttamente o indirettamente agli interventi, tutti i permessi necessari e a seguire tutte le disposizioni emanate dai suddetti per quanto di competenza, in relazione all’esecuzione degli stessi, con esclusione dei permessi e degli altri atti di assenso aventi natura definitiva.
Art.11. Consegna dei servizi
Nel giorno e nell’ora fissati dalla Stazione Appaltante, l’Appaltatore dovrà trovarsi sul posto indicato per ricevere la consegna delle aree. Qualora l’Appaltatore non si presenti nel giorno stabilito, il Direttore Esecuzione Contratto fisserà una nuova data. Qualora sia inutilmente trascorso il nuovo termine assegnato dal Direttore Esecuzione Contratto, la Stazione Appaltante avrà la facoltà di risolvere il contratto e di incamerare la cauzione.
La consegna dei luoghi, per ciascuna località, deve risultare da Verbale redatto in contraddittorio con l’Appaltatore.
Le prestazioni oggetto del contratto, non si intendono affidate in esclusiva, in quanto AMA
S.p.A. si riserva la facoltà di ordinare ad altre ditte ogni intervento che, a suo esclusivo giudizio, richieda una tecnica specializzata e/o sia oggetto di speciali brevetti.
L’Appaltatore è tenuto a trasmettere ad AMA S.p.A., prima dell’effettiva assunzione dell’incarico delle attività di manutenzione, comunque, entro cinque giorni dalla consegna dello stesso, la documentazione dell’avvenuta denunzia agli Enti previdenziali (inclusa la Cassa Edile) assicurativi ed infortunistici, comprensiva della valutazione dell’Appaltatore circa il valore percentuale minimo e massimo del personale che si prevede di impiegare per tutta la durata del contratto. Per quanto riguarda la denuncia agli enti previdenziali, in caso di inadempienza da parte dell’Appaltatore, provvederà direttamente il Direttore Esecuzione Contratto.
Lo stesso obbligo incombe sull’Appaltatore per quanto concerne la trasmissione della
documentazione di cui sopra, da parte delle proprie imprese subappaltatrici, cosa che dovrà avvenire prima dell’effettivo inizio delle attività e comunque non oltre dieci giorni dalla data dell’autorizzazione, da parte di AMA S.p.A., del subappalto.
Art.12. Piani per la sicurezza
L’appaltatore è tenuto a presentare il proprio Piano Operativo di Xxxxxxxxx (POS), ovvero il Piano Sostitutivo di Sicurezza (PSS) secondo i casi previsti, redatti secondo quanto predisposto dal X.Xxx. 81/08, così come saranno tenuti i subappaltatori ai medesimi adempimenti.
L’Appaltatore, qualora non lo abbia fatto precedentemente, prima della data fissata per la consegna delle aree o, al massimo, contestualmente alla redazione del Verbale di consegna, dovrà presentare al Coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione, le eventuali osservazioni o integrazioni al Piano di Sicurezza, per quanto attiene alle proprie scelte autonome con indicazione delle relative responsabilità nell’organizzazione del cantiere e nell’esecuzione degli interventi.
In particolare l’Appaltatore dovrà, nell’ottemperare alle prescrizioni del D.Lgs. n. 81/2008 e successive modificazioni ed integrazioni, consegnare al Coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione, prima dell'inizio delle attività, copia del proprio Documento di Valutazione Rischi, copia della comunicazione alla ASL ed all’Ispettorato del Lavoro del nominativo del responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione ai sensi del citato decreto e copia della designazione degli addetti alla gestione dell’emergenza, nonché una dichiarazione di avvenuto adempimento degli obblighi di sicurezza previsti dalla normativa vigente.
– Integrazioni ai piani di sicurezza per interventi su impianti elettrici
Tutti i lavoratori dell’impresa appaltatrice e delle imprese subappaltatrici che operano sugli impianti elettrici devono essere in possesso dei requisiti PES e/o PAV previsti dalla norma CEI 11‐27 e di cui all’art. 82 del DL 81/08.
All’atto dell’inizio delle attività, nel Verbale di Consegna, l’Appaltatore dovrà dichiarare esplicitamente:
‐ di aver sottoposto tutto il proprio personale operante sugli impianti elettrici alla formazione PES e/o PAV prevista dalla norma CEI 11‐27 e di cui all’art. 82 del DL 81/08;
‐ di aver preso visione delle procedure di sicurezza AMA per lavori elettrici;
‐ di aver informato tutto il proprio personale circa le prescrizioni da rispettare in tutti gli interventi sugli impianti elettrici dell’AMA.
La Direzione Esecuzione Contratto può richiedere a proprio insindacabile giudizio che in tutti gli interventi sugli impianti elettrici vengano rispettate le procedure di sicurezza per lavori elettrici previste dall’AMA ove venga ritenuto che il POS dell’impresa sia insufficiente.
– Integrazioni ai piani di sicurezza per lavori edili e per la conduzione di xxxxxxxx
Ove previsto dal TITOLO IV del D.Lgs. 81/08 per cantieri xxxxx dovrà essere predisposto il Piano generale di Sicurezza e Coordinamento (PSC) redatto da un coordinatore per la sicurezza in fase di Progettazione (CSP) nominato dal Responsabile del Procedimento della stazione appaltante, il suddetto PSC dovrà essere comprensivo dei POS di tutte le imprese coinvolte nonché del DUVRI redatto dalla stazione appaltante.
Ove previsto dal TITOLO IV del D.Lgs. 81/08 per cantieri edili il Responsabile del Procedimento della stazione appaltante dovrà nominare un coordinatore per la sicurezza in fase di Esecuzione (CSE) secondo quanto disposto dal D.Lgs. 81/08.
Il Coordinatore per l’esecuzione dei lavori, acquisite le osservazioni dell’Appaltatore, ove ne ravvisi la validità, ha facoltà di adeguare il Piano di Sicurezza a quanto segnalato dall’Appaltatore medesimo.
È altresì previsto che prima dell’inizio delle attività, ovvero in corso d’opera, l’Appaltatore possa presentare al Coordinatore per l’esecuzione dei lavori proposte di modificazioni e/o integrazioni al Piano di Sicurezza e Coordinamento trasmessogli al fine di adeguarne i contenuti alle tecnologie proprie dell’Appaltatore, oltre che per garantire il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori, eventualmente, disattese. Il Piano di Sicurezza, così eventualmente integrato, dovrà essere rispettato in modo rigoroso. È compito ed onere dell’Appaltatore ottemperare a tutte le disposizioni normative che concernono le maestranze, i mezzi d’opera ed eventuali lavoratori autonomi cui essa ritenga affidare, anche in parte, le prestazioni specialistiche.
In particolare l’Appaltatore dovrà, nell’ottemperare alle prescrizioni di cui al D.Lgs 81/2008 e s.m.i., consegnare al Direttore Esecuzione Contratto ed al Coordinatore per l’Esecuzione copia del proprio Documento di Valutazione Rischi, copia della comunicazione alla ASL ed all’Ispettorato del Lavoro del nominativo del Responsabile del Servizio di Prevenzione e copia della designazione degli addetti alla gestione delle emergenze.
All’atto dell’inizio delle attività, nel Verbale di Consegna, l’Appaltatore dovrà dichiarare esplicitamente:
‐ di aver preso visione del regime di sicurezza del lavoro in cui si colloca l’appalto;
‐ di aver preso visione del Piano di Sicurezza e di Coordinamento e/o del Piano Generale di Sicurezza, in quanto facente parte del progetto, e di avervi adeguato la propria offerta, tenendo conto dei relativi oneri, non soggetti a ribasso d’asta;
I piani dovranno, comunque, essere aggiornati nel caso di nuove disposizioni in materia di sicurezza ed igiene del lavoro, o di nuove circostanze intervenute nel corso dell’appalto, nonché ogni qualvolta l’Appaltatore intenda apportare modifiche alle misure previste o ai macchinari ed attrezzature da impiegare.
Nel caso in cui AMA S.p.A. riscontri la non applicazione del suddetto piano, potrà intervenire a
proprio insindacabile giudizio con diversi provvedimenti, quali:
‐ richiamo verbale o scritto all’Appaltatore per mancato rispetto del piano di sicurezza;
‐ sospensione dei lavori;
‐ allontanamento dall’impianto delle Imprese esecutrici o dei lavoratori autonomi;
‐ risoluzione del contratto con l’Appaltatore.
L’Appaltatore non potrà chiedere alcun compenso o indennizzo a causa di tali provvedimenti e AMA S.p.A. si riserva, in caso di ripetute inadempienze, di chiedere l'intervento dell'Ispettorato del Lavoro.
Ai fini dell’applicazione di tali procedure, AMA S.p.A. comunicherà i provvedimenti adottati nei vari casi al Legale Rappresentante dell’Appaltatore, al Direttore Tecnico ed ai suoi assistenti e, nei casi di urgenza, al capo della squadra addetta in assenza di superiori responsabili.
Art.13. Garanzia degli interventi
L'Impresa ha l'obbligo di garantire le manutenzioni effettuate e gli impianti realizzati per una durata di tempo non inferiore a 24 (ventiquattro) mesi, a partire dalla data della comunicazione di fine degli interventi, inviata dall'impresa alla Direzione esecuzione Contratto.
Pertanto, fino al termine di tale periodo, l'Impresa deve riparare, tempestivamente ed a sue spese, tutti i guasti e le imperfezioni che si verifichino negli stessi per effetto della non buona qualità dei materiali o per difetto di montaggio o di funzionamento, escluse soltanto le riparazioni dei danni che non possono attribuirsi all'ordinario uso delle strutture, ma ad evidente imperizia o negligenza del personale della Stazione Appaltante stessa che ne fa uso, ovvero a normale usura.
L'Impresa esecutrice, inoltre, ha l'obbligo di consegnare alla stazione appaltante i certificati di garanzia delle apparecchiature e dei componenti installati negli impianti e nelle strutture, tutte le certificazioni previste per legge, eventualmente vistati dal Centro di Assistenza Tecnica autorizzato dalla ditta produttrice dei materiali.
Art.14. Obblighi addizionali
L’appaltatore, oltre agli obblighi di cui precede, è obbligato ad attenersi alle disposizioni di AMA
S.p.A. in ordine a:
- le particolari condizioni dell’accesso al cantiere ed in particolare alla presenza di personale dipendente della Stazione Appaltante, l'attività del quale potrà essere sospesa o ridimensionata solo su esplicita approvazione della Direzione Esecuzione Contratto;
- gli orari di apertura/chiusura degli edifici aziendali, così come comunicato dalla Direzione Esecuzione Contratto;
- la riduzione o sospensione delle attività per festività o godimento di ferie degli addetti alle attività;
- le eventuali difficoltà di esecuzione di alcuni interventi in relazione alla specificità dell’intervento e al periodo stagionale in cui vanno a ricadere, adeguando di conseguenza l’organizzazione del lavoro.
Art.15. Responsabilità dell’Appaltatore per danni
AMA S.p.A. non assume alcuna responsabilità per danni che dovessero derivare all’Appaltatore
e ai suoi dipendenti, ovvero a terzi, nell’espletamento delle prestazioni oggetto del contratto. L’Appaltatore sarà responsabile di tutti i danni, di qualsiasi natura, che possano derivare a persone o cose, a causa del mancato o tardivo intervento, nonché a causa delle attività, sia in corso di esecuzione che già ultimate, senza che eventuali clausole o accordi previsti in contratti di assicurazione limitino in alcun modo le sue responsabilità impegnandosi, altresì, a tenere sollevata ed indenne AMA S.p.A. da qualsiasi pretesa o molestia che al riguardo venisse mossa da terzi.
L’Appaltatore sarà responsabile verso AMA S.p.A. e verso qualsiasi terzo di eventuali danni alle canalizzazioni esistenti nel sottosuolo a qualunque profondità ubicate, prodotti sia nel corso dell’esecuzione delle attività che comunque a questi ultimi connesse.
Per i danni arrecati ai manufatti, alberature e beni, AMA S.p.A. si riserva la facoltà di ordinare all’Appaltatore di riparare i danni stessi, oppure di procedere alla riparazione direttamente o a mezzo di altra ditta, detraendo l’importo delle spese, effettivamente sostenute, dai mandati di pagamento da effettuare in favore dell’Appaltatore.
L’Appaltatore si obbliga, comunque e in ogni caso, ad intervenire come garante nei giudizi, eventualmente, intentati da terzi contro AMA S.p.A. in relazione ad incidenti e fatti connessi con l’appalto.
L’Appaltatore s’impegna, inoltre, a rimborsare a semplice richiesta tutte le somme da AMA S.p.A., eventualmente, corrisposte a terzi per titoli o per liti di cui sopra, a meno che AMA S.p.A. non preferisca prelevarli dai crediti che l’Appaltatore vanta, a qualunque titolo, nei suoi confronti.
Art.16. Norme generali per la tenuta dei documenti contabili
La documentazione contabile riferita al contratto e citata nel presente articolo è prodotta e gestita in formato digitale, nelle forme e con le modalità stabilite dal Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 (Codice dell'Amministrazione Digitale) e dal DPCM del 22 febbraio 2013. L’Appaltatore è tenuto a provvedere all’abilitazione del personale con potere di firma alla firma digitale dei documenti amministrativi e contabili secondo il formato denominato PAdES, che consente firme digitali congiunte e la gestione di diverse versioni dello stesso documento senza invalidare le firme digitali precedentemente apposte, ovvero formati dalle caratteristiche analoghe in termini di firma congiunta e modifiche differite nel tempo che venissero successivamente diffusi.
Il Direttore per l’Esecuzione firma i documenti contabili al fine di attestarne la veridicità e l’esattezza delle cifre ed operazioni che ha rilevato, notato o verificato, e delle quali è responsabile.
Art.17. Riconsegna degli impianti
Alla fine del rapporto contrattuale, gli impianti e tutto ciò che occorre al loro corretto funzionamento, nonché i locali interessati, dovranno essere riconsegnati nello stato di conservazione, manutenzione e funzionalità in cui si trovavano all’atto della consegna, fatta eccezione per il normale deterioramento per l’uso, e dovrà essere compilato in contraddittorio dall’Appaltatore, e dal personale tecnico‐amministrativo dell’AMA , un verbale di riconsegna degli impianti (analogo come contenuti a quello previsto dall’Articolo 10 del presente
capitolato) nel quale si descrivano gli impianti nello stato in cui si troveranno alla fine del contratto oggetto del presente capitolato. Lo stato di conservazione degli impianti verrà accertato e certificato nel verbale di riconsegna degli impianti, anche sulla base di:
Esame dei libretti di intervento;
Esame della documentazione di quanto effettuato in relazione a quanto previsto nel progetto gestionale e manutentivo;
Effettuazione delle prove di rendimento delle caldaie, conformemente alle specifiche fornite dal costruttore, e di quelle altre prove che si riterrà opportuno effettuare;
Visite e sopralluoghi di impianti.
In particolare, il rendimento delle caldaie non dovrà risultare inferiore ai limiti fissati dalle vigenti normative, e comunque non inferiore a quello accertato all’atto della consegna delle centrali (entrambi i valori del rendimento valutati alle stesse condizioni di funzionamento), le emissioni in atmosfera dovranno rientrare nei limiti prescritti, cosi come ogni altro parametro in termini di tutela dell’ambiente. In caso di rendimenti accertati inferiori, o altri parametri non in linea con quanto previsto dalle vigenti normative o dal presente capitolato, sarà cura e onere dell’Appaltatore provvedere immediatamente al ripristino funzionale secondo i corretti parametri.
Art.18. OSSERVANZA DI LEGGI, REGOLAMENTI E NORME TECNICHE
E’ fatto obbligo all’Appaltatore, nell’esecuzione e nella predisposizione di quanto necessario per l’espletamento del contratto oggetto del presente capitolato, rispettare quanto previsto da ogni fonte normativa (ivi compresi i regolamenti di attuazione) e/o fonte di norme tecniche. Altresì l’Appaltatore è tenuto al rispetto di fonti normative e di fonti di norme tecniche che possano essere emanate durante il corso di validità del contratto in oggetto.
Ad esclusivo titolo di esempio, è fatto obbligo all’Appaltatore rispettare le seguenti fonti normative e fonti di norme tecniche:
• Ogni fonte normativa e fonte di norme tecniche in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro;
• Ogni fonte normativa e fonte di norme tecniche in tema di lavori pubblici;
• Ogni fonte normativa e fonte di norme tecniche in tema di igiene;
• Ogni fonte normativa e fonte di norme tecniche in tema di impianti elettrici;
• Ogni fonte normativa e fonte di norme tecniche in tema di depositi di liquidi infiammabili;
• Ogni fonte normativa e fonte di norme tecniche in tema di prevenzione incendi;
• Ogni fonte normativa e fonte di norme tecniche in tema di rispetto dell’ambiente ed antinquinamento;
• Ogni fonte normativa e fonte di norme tecniche in tema di impiantistica termica;
• Ogni fonte normativa e fonte di norme tecniche in tema di impiantistica idraulica;
• Ogni fonte normativa e fonte di norme tecniche in tema di risparmio energetico ed efficienza energetica;
• Ogni fonte normativa e fonte di norme tecniche sostitutiva di fonti normative o fonti di norme tecniche citate nel presente capitolato ma non più in vigore. Altresì, ad esclusivo titolo di esempio, si segnalano:
• D.P.R 5 .10.2010 n°207 e s.m.i;
• D LGS 12.04.2006 n. 163 e s.m.i;
• D LGS 9.04.2008 n. 81 e s.m.i.;
• D LGS 152/2006 e s.m.i.;
• Legge 9.01.1991 n. 10;
• D.P.R. 26 agosto 1993, n. 412;
• D LGS 29 dicembre 2006, n. 311;
• D LGS 19 agosto 2005, n. 192;
• D.P.R. 21 dicembre 1999, n. 551;
• D.M. 28 aprile 2005;
• D.M. 01 dicembre 1975;
• D.P.R. 15 novembre 1996, n. 660;
• D.M. 12 aprile 1996;
• D.M. 1 dicembre 2004, n. 329;
• D.M. 22 gennaio 2008, n. 37;
• UNI 7129/2001;
• UNI 10389/1994;
• UNI 10845/2000;
• DPR 6.12.1991 n. 447;
• UNI TS 11300;
• UNI 10642 – 31/12/1997 – Apparecchi a gas. Classificazione in funzione del metodo di prelievo dell’aria comburente e di scarico dei prodotti a combustione. (Codice ICS: 27.060.01);
• UNI 7129 – Imp. gas –progettazione, installazione e manutenzione;
• UNI 7271 – 30/04/1988 – Caldaie ad acqua funzionanti a gas con bruciatore atmosferico. Prescrizioni di sicurezza;
• UNI 7271 FA 1– 90 – 30/04/1990 – Caldaie ad acqua funzionanti a gas con bruciatore atmosferico. Prescrizioni di sicurezza;
• UNI 7271 FA 2– 91 – 31/12/1991 – Caldaie ad acqua funzionanti a gas con bruciatore atmosferico. Prescrizioni di sicurezza;
• UNI 7357 –Calcolo dispersioni edifici;
• UNI 8364 – 28/02/84 – Impianti di riscaldamento. Controllo e manutenzione;
• UNI 9182 – Dimensionamento utenze impianti termici;
• UNI 9893 – 31/12/1991 – Caldaie ad acqua funzionanti a gas corredate di bruciatore atmosferico con ventilatore nel circuito di combustione. Prescrizioni di sicurezza;
• UNI 9893 FA 1– 94 – 30/06/1994 – Caldaie ad acqua funzionanti a gas corredate di bruciatore atmosferico con ventilatore nel circuito di combustione. Prescrizioni di sicurezza;
• UNI 10305 – 31/12/1993 – Addolcitori di acqua (scambiatori di cationi) nel trattamento domestico dell’acqua potabile;
• UNI 10435 – 30/06/1995 – Impianti di combustione alimentati a gas con bruciatori ad aria soffiata di portata termica nominale maggiore di 35 kW. Controllo e manutenzione;
• UNI 10436 – 30/06/1996 – Caldaie a gas di portata termica nominale non maggiore di 35 kW. Controllo e manutenzione;
• UNI 10642 – 31/12/1997 – Apparecchi a gas. Classificazione in funzione del metodo di prelievo dell’aria comburente e di scarico dei prodotti a combustione;
• UNI 10784 – 31/01/1999 – Caldaie ad acqua alimentate a gas con bruciatore atmosferico
– Prese per la misurazione in opera del rendimento di combustione;
• UNI EN 297:1996/A3 – 31/03/1998 – Caldaie di riscaldamento centralizzato alimentate a combustibili gassosi – Caldaie di tipo B11 e B11BS equipaggiate con bruciatore atmosferico con portata termica nominale minore o uguale a 70 kW;
• UNI EN 297:1996/A5 – 31/05/2000 – Caldaie di riscaldamento centralizzato alimentate a combustibili gassosi – Caldaie di tipo B11 e B11BS equipaggiate con bruciatore atmosferico, con portata termica nominale minore o uguale a 70 kW;
• UNI EN 297:1997/A2 – 30/11/1997 – Caldaie di riscaldamento centralizzato alimentate a combustibili gassosi. Caldaie di tipo B11 e B11bis equipaggiate con bruciatore atmosferico con portata termica nominale minore o uguale a 70 kW;
• UNI EN 303– 1 – 31/12/1994 – Caldaie per riscaldamento. Caldaie con bruciatori ad aria soffiata. Terminologia, requisiti generali, prova e marcatura;
• UNI EN 625 – 31/12/1996 – Caldaie a gas per riscaldamento centrale. Prescrizioni specifiche per la funzione acqua calda sanitaria delle caldaie combinate con portata termica nominale non maggiore di 70 kW;
• UNI 10339, ‐ 30/06/95 – Impianti aeraulici al fini di benessere. Generalita, classificazione e requisiti. Regole per la richiesta
• UNI 10346, ‐ 30/11/93 – Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Scambi d’energia termica tra terreno e edificio.
• UNI 10347, ‐ 30‐11‐93 – Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Energia termica scambiata tra una tubazione nell’ambiente circostante.
• UNI 10349, ‐ 30‐04‐94 – Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Dati climatici.
• UNI 10381‐1, ‐ 31‐5‐96 – Impianti aeraulici. Condotte.
• UNI 10381‐2, ‐ 31‐05‐96 – Impianti aeraulici. Componenti di condotte. Classificazioni, dimensioni e caratteristiche costruttive.
• UNI 7740, ‐ 31‐12‐77 – Separatori aeraulici. Termini e definizioni.
• UNI 7741, ‐ 31‐12‐77 – Separatori ed agglomeratori elettrostatici per impianti di climatizzazione. Classificazione e regole per l’ordinazione.
• UNI 7831, ‐ 31‐07‐78 – Filtri d’aria per particelle, a secco e ad umido. Classificazione e dati per l’ordinazione.
• UNI 7940‐1, ‐ 30‐09‐79 – Ventilconvettori. Condizioni di prova e caratteristiche.
• UNI 7940‐2, ‐ 30‐09‐79 – Ventilconvettori. Metodi di prova.
• UNI 7940/1 FA 243‐88, ‐ 30‐04‐88 – Foglio di aggiornamento n. 1 alla UNI 7940 parte 1 (set. 1979). Ventilconvettori condizioni di prova e caratteristiche.
• UNI 8062, ‐ 31‐07‐80 – Gruppi di termoventilazione. Caratteristiche e metodo di prova.
• UNI 8199, ‐ 30‐11‐98 – Acustica – Collaudo acustico degli impianti di climatizzazione e ventilazione –
• UNI 8728, ‐ 28‐02‐88 – Apparecchi per la diffusione dell’aria. Prova di funzionalità.
• UNI 9953, ‐ 31‐03‐93 – Recuperatori di calore aria‐aria negli impianti di condizionamento dell’aria
• UNI EN 378‐1, ‐ 30‐11‐96 – Impianti di refrigerazione e pompe di calore. Requisiti di sicurezza ed ambientali.
• UNI EN 779, ‐ 31‐03‐95 – Filtri d’aria antipolvere per ventilazione generale. Requisiti, prove, marcatura.
• UNI EN 814‐1, ‐ 28‐02‐99 – Condizionatori e pompe di calore con compressore elettrico
– Raffreddamento ‐ Termini, definizioni e designazione.
• UNI EN 814‐2, ‐ 28‐02‐99 – Condizionatori e pompe di calore con compressore elettrico
– Raffreddamento – Prove requisiti per la marcatura.
• UNI EN 814‐3, ‐ 28‐02‐99 – Condizionatori e pompe di calore con compressore elettrico
– Raffreddamento – Requisiti. • UNI EN ISO 11820, ‐ 31‐01‐99 – Acustica – Misurazioni su silenziatori in sito.
• UNI ENV 12097, ‐ 30‐04‐99 – Ventilazione negli edifici – Rete delle condotte – Requisiti relativi ai componenti atti a facilitarla manutenzione delle reti delle condotte.
• UNI ENV 12102, ‐ 28‐02‐98 – Condizionatori, pompe di calore e deumidificatori con compressori azionati elettricamente.
• UNI ENV 328, ‐ 31‐10‐93 – Scambiatori di calore. Procedure di prova per stabilire le prestazioni delle batterie di raffreddamento dell’aria d’impianti per la refrigerazione.
• UNI 5634:1997Impianti di alimentazione e distribuzione d'acqua fredda e calda ‐ Criteri di progettazione, collaudo e gestione • UNI 9182:2010 UNI EN 1085:2007 Trattamento delle acque di scarico
• UNI EN 806‐1:2008Specifiche relative agli impianti all'interno di edifici per il convogliamento di acque destinate al consumo umano
• UNI EN 806‐2:2008Specifiche relative agli impianti all'interno di edifici per il convogliamento di acque destinate al consumo umano ‐.
• UNI EN 806‐3:2008Specifiche relative agli impianti all'interno di edifici per il convogliamento di acque destinate al consumo umano ‐.
• UNI 10304, ‐ 31‐12‐93 – Filtri meccanici nel trattamento domestico dell’acqua potabile.
• UNI 10305, ‐ 31‐12‐93 – Addolcitori d’acqua nel trattamento domestico dell’acqua potabile.
• UNI 10306, ‐ 31‐12‐93 – Apparecchi per il dosaggio d’additivi nel trattamento domestico dell’acqua potabile.
• UNI 8065, ‐ 1‐06‐89 – Trattamento dell’acqua negli impianti termici ad uso civile.
• UNI 9054, ‐ 30‐09‐86 – Rubinetteria sanitaria. Terminologia e classificazione.
• UNI 9157, ‐ 28‐02‐88 – Impianti idrici. Disconnettori a tre vie. Caratteristiche e prove.
• UNI 9182, ‐ 30‐04‐87 – Edilizia – Impianti d’alimentazione e distribuzione d’acqua fredda e calda – Criteri di progettazione, collaudo e gestione.
• UNI 9182 FA 1‐93, ‐ 30‐09‐93 – Foglio di Aggiornamento (SS UNI U32.05.284.0) n. 1 all’UNI 9182. Edilizia – Impianti d’alimentazione e distribuzione d’acqua fredda e calda – Criteri di progettazione, collaudo e gestione.
PARTE SECONDA - PRESCRIZIONI TECNICHE
Art.19. Manutenzione ordinaria programmata
CLIMATIZZAZIONE
La conduzione degli impianti utilizzati dovrà avvenire nel rispetto del D.P.R. n.412 del 26 Agosto 1993 e successive modificazioni ed integrazioni, e pertanto tale obbligo comporta l'assunzione di responsabilità finalizzata alla gestione degli impianti ed includente la conduzione, la manutenzione ed il controllo, nel rispetto delle norme in materia di sicurezza, del contenimento dei consumi energetici e di salvaguardia ambientale.
In tal modo la società appaltatrice assume il ruolo di "Terzo Responsabile", così come previsto dall’art.11 del D.P.R. n.412 del 26 Agosto 1993 e successive modificazioni ed integrazioni e al D.Lgs 115/08.
La conduzione include anche le seguenti operazioni:
1. accensione e spegnimento degli impianti utilizzati per il riscaldamento degli ambienti, ovvero per uso combinato, nel rispetto del periodo annuale di esercizio e della durata giornaliera, nonché di quanto indicato dalla Direzione Esecuzione Contratto ;
2. fornitura, compilazione e conservazione dei “libretti di impianto” per ogni generatore con potenza nominale minore di 35 kW e dei “libretti di centrale” per ogni generatore con potenza nominale maggiore di 35 kW, così come previsto dall’art.1, all. 1 del DM 10 febbraio 2014 e art.7, cc5 e 6 del DPR 16 aprile 2013
n.74 e successive modificazioni ed integrazioni;
3. analisi dei prodotti della combustione, come previsto dalla norma UNI 10389, con frequenza annuale per ogni generatore con potenza nominale minore di 350 Kw e con frequenza semestrale per ogni generatore con potenza nominale maggiore di 350 Kw; redazione e fornitura in originale della dichiarazione di avvenuta manutenzione per tutti gli impianti delle sedi AMA oggetto dell’appalto di cui all’allegato I come previsto dalle leggi n. 63 del 04/06/2013 e legge n. 90 del 03/08/2013;
4. fare in modo che il rendimento di combustione di ciascun generatore di calore facente parte integrante dell'impianto non sia inferiore al limite di rendimento previsto dall'art.11 del D.P.R. n.412 del 26 Agosto 1993 e successive modificazioni ed integrazioni;
5 servizio di reperibilità per il quale l’appaltatore interviene su espressa chiamata e deve adottare soluzioni anche solo provvisorie, atte a rimuovere la criticità e/o l’aggravio di danno, anche derogando al processo autorizzativo del Direttore Esecuzione Contratto. In tal caso, una volta rimossa temporaneamente la criticità, l’intervento risolutivo può essere programmato e condiviso tra la Direzione Esecuzione Contratto e l’appaltatore e gestito come una manutenzione a richiesta. Per tale servizio, l’appaltatore si impegna a rendere attivo un numero telefonico presidiato e attivo 24 ore su 24.
La Manutenzione ordinaria programmata consiste nell’espletamento delle operazioni preventive e cicliche programmate che, eseguite da idoneo personale, sono atte a conservare nel tempo gli impianti e a fare in modo che forniscano in sicurezza le prestazioni richieste.
Le attività di manutenzione ordinaria e programmata ad elevata incidenza specialistica dovranno essere effettuate da personale di comprovata esperienza specialistica.
Le operazioni di manutenzione ordinaria e programmata dovranno far riferimento alle norme tecniche in vigore ed effettuate come prescritto dal costruttore dei vari componenti, seguendo le istruzioni contenute nei libretti d’uso e di manutenzione.
L’attività di manutenzione ordinaria programmata può essere inoltrata solo dal Direttore esecutivo del Contratto preposto dalla committenza o da un suo delegato a mezzo pec.
I costi della manodopera per qualsiasi operazione di manutenzione richiesta saranno computati secondo il prezziario della Regione Lazio in vigore al momento dell’aggiudicazione dell’appalto.
I ricambi invece saranno contabilizzati sulla base dei tariffari posti a base di gara.
Vengono di seguito elencate le operazioni dettagliate di manutenzione ordinaria programmata e conduzione nonché la periodicità con cui eseguirle.
Le operazioni di manutenzione ordinaria e programmata dovranno far riferimento alle norme tecniche in vigore, in particolare alle norme UNI‐CTI 8364 “Impianti di riscaldamento. Controllo e manutenzione” ed UNI‐CTI 9317 “Impianti di riscaldamento. Conduzione e controllo”.
Tali operazioni dovranno essere effettuate come prescritto dal costruttore dei vari componenti, seguendo le istruzioni contenute nei libretti di uso e di manutenzione. In ogni caso, le operazioni minime da effettuare con le relative frequenze sono dettagliate come di seguito indicate:
IMPIANTI TERMICI
x. xxxxxxxxxx
1. smontaggio, pulizia ed eventuale sostituzione degli ugelli;
2. pulizia e regolazione della testa di combustione;
3. smontaggio, pulizia ed eventuale sostituzione degli elettrodi di accensione;
4. smontaggio, pulizia ed eventuale sostituzione dell’elettrodo di rilevazione di fiamma, nonché misura della corrente di ionizzazione;
5. pulizia del ventilatore e della griglia di aspirazione;
6. controllo e taratura della valvola del gas, tramite la misura della pressione con manometro e bruciatore in funzione, ovvero pulizia del circuito del combustibile liquido e dei relativi filtri, nel caso di funzionamento a gasolio;
7. controllo, taratura ed eventuale sostituzione del pressostato dell’aria comburente;
8. controllo ed eventuale sostituzione dei dispositivi elettrici costituenti il bruciatore.
b. generatore di calore
1. pulizia della camera di combustione, dei passaggi di fumo e dei canali di fumo;
2. controllo del funzionamento ed eventuale sostituzione del termostato di regolazione;
3. controllo del funzionamento ed eventuale sostituzione del termostato di blocco;
4. controllo del funzionamento, pulizia ed eventuale sostituzione del dispositivo di protezione contro la mancanza di fiamma;
5. controllo e ripristino della tenuta della camera di combustione, nel caso di generatore di calore del tipo stagno;
6. taratura ed eventuale sostituzione della valvola di regolazione del combustibile;
7. controllo ed eventuale sostituzione dei dispositivi elettrici costituenti il generatore.
c. apparecchiature di sicurezza, di controllo e di misura
1. vaso di espansione aperto: controllo dell’assenza di perdite ed eventuale ripristino; pulizia dei depositi e delle incrostazioni del fondo del vaso; controllo che alla temperatura massima di esercizio dell’impianto il livello dell’acqua non deve raggiungere il tubo di troppo pieno; controllo, pulizia ed eventuale sostituzione della valvola a galleggiante di alimentazione automatica; controllo della temperatura dell’acqua contenuta nel vaso, che deve rimanere fredda o leggermente tiepida; controllo ed eventuale riparazione della protezione dal gelo; verifica del
funzionamento del tubo di sicurezza, del tubo di sfogo, del tubo di troppo pieno e delle relative protezioni dal gelo, con eventuale riparazione;
2. vaso di espansione chiuso: controllo della integrità del diaframma; misura della pressione di precarica ed eventuale ripristino, verifica della presenza delle certificazioni previste dalle normative vigenti in materia, verifica del funzionamento ed eventuale sostituzione;
3. valvola di sicurezza: verifica del funzionamento tramite apertura manuale ed eventuale sostituzione, verifica della presenza delle certificazioni previste dalle normative vigenti in materia;
4. termostato di regolazione: verifica del funzionamento ed eventuale sostituzione;
5. termostato di blocco: verifica del funzionamento aumentando la temperatura fino all’intervento ed eventuale sostituzione;
6. valvola di scarico termico: verifica del funzionamento aumentando la temperatura fino all’intervento ed eventuale sostituzione, verifica della presenza delle certificazioni previste dalle normative vigenti in materia;
7. valvola di intercettazione del combustibile: verifica del funzionamento aumentando la temperatura fino all’intervento ed eventuale sostituzione, verifica della presenza delle certificazioni previste dalle normative vigenti in materia;
8. pressostato di blocco: verifica del funzionamento ed eventuale sostituzione, verifica del corretto valore di taratura;
9. valvola di sfogo dell'aria: verifica del funzionamento ed eventuale sostituzione;
10. tubazione di adduzione del combustibile: verifica ed eventuale ripristino della tenuta delle tubazioni, dal contatore ovvero dal serbatoio fino al generatore, compresa l'eventuale tubazione di ritorno; verifica ed eventuale ripristino dei dispositivi installati sulla tubazione; pulizia ed eventuale sostituzione del filtro del combustibile;
11. altri dispositivi di sicurezza non menzionati nei punti precedenti: verifica del funzionamento ed eventuale sostituzione;
12. termometro: verifica del funzionamento misurando la temperatura con termometro campione ed eventuale sostituzione;
13. manometro: verifica del funzionamento misurando la pressione con manometro campione ed eventuale sostituzione;
14. altri dispositivi di misura non menzionati nei punti precedenti: verifica del funzionamento ed eventuale sostituzione.
d. apparecchiature e componenti dell'impianto
1. gruppo di riempimento automatico: misura della pressione di esercizio dell’impianto ed eventuale ripristino agendo sulla regolazione del gruppo, verifica del funzionamento ed eventuale sostituzione, pulizia dell'eventuale filtro meccanico;
2. pompe di circolazione: verifica della tenuta; verifica che la girante ruoti liberamente, che non funzioni a secco, che l’aria sia spurgata e che il senso di rotazione sia corretto; pulizia e lubrificazione dei cuscinetti; verifica della portata e della prevalenza di targa, eliminazione di rumori anomali, fornitura ed eventuale sostituzione dei premistoppa;
3. apparecchiature e quadri elettrici: controllo dell'efficienza dell'interruttore generale ed eventuale sostituzione, controllo ed eventuale ripristino dei contatti mobili, del serraggio dei morsetti, dell’integrità dei conduttori e del loro isolamento; verifica ed eventuale ripristino della resistenza di isolamento di tutte le apparecchiature
elettriche e controllo ed eventuale ripristino della relativa messa a terra, inclusa quella di tutte le masse metalliche;
4. apparecchi di regolazione: verifica del corretto funzionamento ed eventuale sostituzione;
5. canali di fumo: pulizia e verifica del corretto funzionamento, incluso il canale per l'immissione dell'aria comburente, nel caso di generatore a tenuta stagna;
6. rivestimento isolante: verifica della continuità e delle caratteristiche specifiche ed eventuale riparazione;
7. valvole di intercettazione manuale: verifica del corretto funzionamento ed eventuale sostituzione.
e. serbatoio di combustibile liquido
1. smontaggio delle tubazioni di adduzione ed eventuale sostituzione;
2. apertura del passo d'uomo e sostituzione della relativa guarnizione;
3. eliminazione e conferimento a discarica autorizzata dei fondami, delle morchie e dei residui raccolti sul fondo;
4. pulizia e verifica del funzionamento dell'indicatore del livello, del tubo di sfiato e del dispositivo atto ad interrompere il flusso del combustibile in fase di carico, quando si raggiunge il 90% della capacità geometrica del serbatoio ed eventuale sostituzione;
5. verifica del collegamento alla messa a terra del serbatoio metallico ed eventuale ripristino.
f. canna fumaria
1. pulizia completa, incluso il comignolo e la camera di raccolta degli incombusti;
2. pulizia e verifica del funzionamento del modulo di prelievo dei fumi e di misura della temperatura ed eventuale sostituzione;
3. verifica della tenuta dell'intero condotto e della sua stabilità strutturale.
g. corpi scaldanti
1. verifica ed eliminazione di eventuali perdite del fluido termovettore;
2. eliminazione di aria nel circuito;
3. verifica del funzionamento delle valvole e dei detentori ed eventuale sostituzione;
4. pulizia della superficie di scambio termico.
h. termoconvettori
1. verifiche come descritto nel punto relativo ai corpi scaldanti;
2. pulizia, lavaggio ed eventuale sostituzione dei filtri;
3. verifica del funzionamento del ventilatore e dei dispositivi di regolazione ed eventuale sostituzione.
i. aerotermi
1. verifiche come descritto nel punto relativo ai corpi scaldanti;
2. verifica del funzionamento del ventilatore ed eventuale sostituzione.
l. serbatoio per la produzione di acqua calda per usi igienico‐sanitari
1. pulizia e disincrostazione della serpentina di scambio termico e delle pareti del bollitore;
2. verifica e sostituzione dell'anodo al magnesio;
3. verifica del funzionamento del vaso di espansione e della valvola di sicurezza ed eventuale sostituzione;
4. verifica del funzionamento del gruppo di trattamento chimico‐fisico dell'acqua potabile e reintegro delle sostanze contenute nei dosatori;
5. pulizia del filtro meccanico ed eventuale sostituzione.
m. scambiatori di calore
1. pulizia e disincrostazione delle superfici di scambio termico;
2. verifica ed eliminazione di eventuali perdite;
3. verifica dell'efficienza;
4. verifica del funzionamento del gruppo di trattamento chimico‐fisico dell'acqua potabile e reintegro delle sostanze contenute nei dosatori;
5. pulizia del filtro meccanico ed eventuale sostituzione.
n. centrale termica
1. pulizia dei locali destinati a centrale termica, ovvero a locale tecnico, nel quale sono installati gli apparecchi costituenti l'impianto termico;
2. pulizia delle griglie di aerazione dei locali sopra descritti;
3. controllo, pulizia ed eventuale sostituzione o nuova installazione dei cartelli indicatori previsti dalla normativa vigente.
La frequenza con la quale dovranno essere eseguite le operazioni sopra descritte, è la seguente:
1 impianti termici adibiti alla produzione di acqua calda per usi igienico sanitari, ovvero ad uso combinato:
• frequenza semestrale, se la potenza nominale è minore di 35 kW;
• frequenza trimestrale, se la potenza nominale è maggiore di 350 kW
2. impianti termici adibiti esclusivamente al riscaldamento degli ambienti
• due volte durante la stagione invernale, se la potenza nominale è minore di 35 kW;
• quattro volte durante la stagione invernale, se la potenza nominale è maggiore di 35 kW
IMPIANTI A PANNELLI SOLARI
La manutenzione dovrà garantire il funzionamento ottimale e la conservazione di tutti i componenti e delle apparecchiature, con particolare riferimento alle normative vigenti in materia. Si rimanda a titolo semplificativo e non limitativo le operazioni da eseguire:
‐ pulizia collettore sporco;
‐ verifica crepe e guarnizioni vetro del pannello;
‐ verifica collegamenti idraulici, condutture, e cablaggio;
‐ verifica apparecchiature elettroniche;
‐ verifica coibentazione;
‐ verifica delle strutture di supporto su cui sono fissati i collettori;
‐ verifica della perfetta funzionalità delle pompe;
‐ verifica dei fluidi termovettori e delle soluzioni antigelo, che periodicamente devono essere sostituite qualora abbiano perso le loro caratteristiche.
IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO E RICAMBIO ARIA
Le operazioni manutentive saranno effettuate per garantire agli impianti la perfetta efficienza prima della stagione estiva e per la messa a riposo durante la stagione invernale.
La manutenzione dovrà garantire il funzionamento ottimale e la conservazione di tutti i componenti e delle apparecchiature, con particolare riferimento alle normative vigenti in materia.
Si rimanda a titolo semplificativo e non limitativo le operazioni da eseguire:
GRUPPI FRIGO
Interventi da effettuare obbligatoriamente ogni cambio stagione (estate/inverno.)
− messa in esercizio e a riposo dei frigoriferi ad inizio e fine stagione;
− pulizie accurate con idonei strumenti delle piastre radianti ad inizio stagione;
− ripristinare con idonei attrezzi le alette delle piastre radianti;
− chiusura e apertura circuiti ai cambi stagione;
− verifica generale dell’unità ad inizio stagione e nei casi sopra descritti;
− verifica funzionamento ventilatori;
− verifica isolamento avvolgimento motori;
− controllo carica gas ad inizio stagione e nei casi di segnalazioni di bassa pressione;
− ricerca delle fughe in ogni momento, su tutti i componenti e con tutti i mezzi necessari dove si presenti la mancanza o si verifichino cali anomali di pressione gas (compreso pressatura da azoto ove venga la necessità di ricercare perdite);
− controllo pressione differenziale olio ad inizio stagione e nei casi di segnalazione allarme;
− controllo temperature di evaporazione;
− controllo temperature di condensazione;
− controllo temperature IN‐OUT acqua condensatori;
− controllo temperature IN‐OUT acqua evaporatori;
− prova funzionamento termostato di regolazione e nei casi di segnalazione allarme;
− controllo ed eventuale funzionamento termostato antigelo e nei casi di segnalazione allarme;
− prova funzionamento pressostato alta pressione e nei casi di segnalazione allarme;
− prova funzionamento pressostato bassa pressione e nei casi di segnalazione allarme;
− prova funzionamento pressostato differenziale olio e nei casi di segnalazione allarme;
− prova di funzionamento flussostato e nei casi di segnalazione allarme;
− verifica funzionamento dispositivo controllo condensazione e nei casi di segnalazione allarme;
− verifica assorbimenti elettrici;
− verifica serraggio morsetti elettrici;
− verifica integrità componenti quadro elettrico;
− verifica surriscaldamento ed eventuale taratura valvole termostatiche annuale;
− verifica assorbimento compressori;
− controllo acidità olio con apposito test annuale;
− lavaggio circuiti con soluzione acida disincrostante (dove necessario);
− sostituzione dei vari filtri;
− pulizia dei mantelli esterni;
− Regolazione degli orologi di accensione e spegnimento ai cambi stagionali, interruzioni per periodi di vacanza o altre esigenze
POMPE-CIRCOLATORI
Interventi da effettuare obbligatoriamente ogni semestre.
− tenute meccaniche mediante serraggio;
− tenuta delle valvole di chiusura;
− pulizia dei filtri a T montati sul circuito della pompa;
− verificare che la girante ruoti liberamente (anche dopo operazioni su tenute);
− verificare che la pompa non funzioni a secco;
− verificare che l'aria sia spurgata;
− verificare che il senso di rotazione sia corretto lubrificare i cuscinetti;
− verificare che nel caso di anomalie nella circolazione, effettuare il controllo della prevalenza attraverso controllo pressione di aspirazione e mandata;
− controllare che non si presentino perdite negli attacchi (regolare serraggi o rifare premistoppa), altrimenti ripristinare la corretta tenuta;
− inversione delle funzioni delle pompe ogni qualvolta si rendesse necessario o comunque per alternarne il funzionamento ed equilibrarne l'usura;
− assorbimenti anomali di tensione.
APPARECCHI REGOLAZIONE AUTOMATICA- VALVOLE MISCELATRICI
Interventi da effettuare dietro richiesta del DEC ogni semestre.
− ?controllo funzionamento delle apparecchiatura elettriche (verifica commutatori, ecc);
− lubrificazione steli o perni valvole (se non autolubrificanti o a lubrificazione permanente);
− lubrificazione perni e serrande;
− rabbocco nei treni di ingranaggi a bagno d'olio;
− pulizia e serraggio morsetti;
− sostituzione conduttori danneggiati;
− riparazione tubazioni con perdite nelle regolazioni pneumatiche;
− pulizia filtri con lavaggio accurato;
− pulizia ugelli, serrande regolazione aria e cinematismi valvole servocomandate;
− smontaggio dei pistoni che non funzionano correttamente con sostituzione parti danneggiate;
− Effettuare comunque il controllo funzionale prima di ogni avviamento stagionale;
− Messa a riposo all'arresto stagionale: portare l'apparecchiatura nelle condizioni di riposo previste dal costruttore. In mancanza, togliere l'alimentazione al sistema, eccezion fatta eventualmente per l'orologio programmatore o centralina di controllo.
SPLIT - POMPE DI CALORE - INVERTER
Interventi da effettuare dietro richiesta del DEC ogni semestre tranne che per quelli a
servizio delle sale CED per i quali gli interventi sono da effettuare obbligatoriamente ogni bimestre.
− controllo pressione ed eventuale rabbocco (ricarica) gas;
− pulizia completa dell’unità esterna mediante lavaggio con appropriati ed idonei detergenti;
− controllo funzione generale delle parti elettriche, elettroniche ed idrauliche;
− pulizia dei filtri aria e loro sostituzione in caso di necessità, (con obbligo comunque di sostituzione almeno una volta ogni 12 mesi);
− pulizia batteria interna di qualunque genere, mediante lavaggio con appropriati ed idonei detergenti sanificanti, asciugatura con getto d’aria;
− controllo telecomandi e sostituzione batterie esauste; inversione ciclo estate/inverno e viceversa;
− controllo scarico condensa;
− controllo delle parti elettriche (assorbimento, misurazione della tensione di alimentazione, ecc.);
− verifica della caratteristica tempo/corrente di intervento degli interruttori differenziali;
− verifica della presenza ed eliminazione di eventuali vibrazioni sulla macchina;
− verifica delle connessioni esterne con particolare riguardo all’ossidazione, scariche, deformazioni, surriscaldamenti nonché controllo e serraggio di tutta la bulloneria.
TRATTAMENTO ARIA
La manutenzione dovrà garantire il funzionamento ottimale e la conservazione di tutti i componenti e delle apparecchiature, con particolare riferimento alle normative vigenti in materia.
Si rimanda a titolo semplificativo e non limitativo le operazioni da eseguire:
UNITÀ TRATTAMENTO ARIA (UTA)
Interventi da effettuare dietro richiesta della DEC ogni semestre:
− controllo funzionamento dell’apparecchiatura elettriche (flussostati, pressostati, anemostati ecc.) compreso la sostituzione se guasto o fuori taratura;
− controllo funzionamento delle apparecchiature di corredo (flussostati, pressostati, anemostati ecc.)compreso la sostituzione se guasto o fuori taratura;
− controllo delle tarature delle regolazioni;
− pulizia filtri con accurato lavaggio e o sostituzione ogni qualvolta venga ritenuta opportuna e necessaria dall'Ente appaltante pulizia interna delle cassette con aspirapolvere;
− pulizia bacinella raccogli‐condensa;
− pulizia griglia presa aria esterna;
− pulizia dei ventilatori;
− pulizia esterna delle batterie di scambio termico con aspiratore;
− pulizia di tutte le sezioni ispezionabili;
− pulizia e raddrizzatura alette batterie di scambio termico all’occorrenza;
− verifica portata d'aria e taratura delle serrande a comando manuale;
− verifiche dei cuscinetti;
− pulizia ed ingrassaggio dei gruppi motoventilanti;
− controllo albero tensione delle cinghie e loro allineamento;
− Sostituzione delle cinghie (o ogni qualvolta si verifichi la rottura);
− pulizia di tutte le bocchette di ripresa o areostati di ripresa e relative mandate verifica di funzionamento delle valvole miscelatrici (operazioni descritte nella sezione valvolame) pulizia delle tubazioni di scarico condensa con rimozione dello sporco e del calcaree;
− controllo di tenuta ed eventuale sostituzione delle tubazioni in gomma per regolazioni pneumatiche;
− verifica di funzionamento e taratura di termostati ambiente.
− Regolazione degli orologi di accensione e spegnimento ai cambi stagionali, interruzioni per periodi di vacanza o altre esigenze
TERMOVENTILCOVETTORI (FAN COIL)
Interventi da effettuare dietro richiesta del DEC ogni semestre:
− controllo funzionamento delle apparecchiatura elettriche (flussostati, pressostati, anemostati ecc.);
− controllo funzionamento delle apparecchiature di corredo (flussostati, pressostati, anemostati ecc.);
− controllo delle tarature delle regolazioni;
− pulizia dei ventilatore;
− pulizia esterna delle batterie di scambio termico con apposito aspiratore;
− pulizia di tutte le sezioni ispezionabili;
− pulizia alette batterie di scambio termico all' occorrenza;
− controllo funzionamento termostati a bordo macchina o di termostato di zona/ambiente;
− pulizia Filtri con accurato lavaggio;
− pulizia interna delle cassette con aspirapolvere;
− verifica di funzionamento delle valvole “miscelatrici” e corretto settaggio in funzione della stagione estate/inverno;
− pulizia bacinella raccogli‐condensa e regolazioni delle pendenze della bacinella;
− pulizia delle tubazioni di scarico condensa con rimozione dello sporco e del calcaree controllo di tenuta ed eventuale sostituzione delle tubazioni in gomma per regolazioni pneumatiche;
− verifica di funzionamento e taratura di termostati ambiente.
− Regolazione degli orologi di accensione e spegnimento ai cambi stagionali, interruzioni per periodi di vacanza o altre esigenze
ESTRATTORI D’ARIA – RECUPERATORI DI CALORE
Interventi da effettuare dietro richiesta del DEC ogni semestre:
− controllo funzionamento delle apparecchiatura elettriche (flussostati, pressostati, anemostati ecc.);
− controllo funzionamento delle apparecchiature di corredo (flussostati, pressostati, anemostati ecc.);
− controllo delle tarature delle regolazioni;
− pulizia del ventilatore da effettuarsi in loco;
− verifiche dei cuscinetti;
− controllo albero tensione delle cinghie e loro allineamento;
− sostituzione delle cinghie (o ogni qualvolta si verifichi la rottura);
− controllo velocità di rotazione (n giri/1');
− controllo di perdita dell'isolamento;
− controllo dell'assorbimento del motore;
− controllo continuità circuiti;
− ingrassaggio se necessario;
− pulizia di tutte le bocchette di ripresa o anemostati di ripresa e relative mandate;
− controllo di tenuta ed eventuale sostituzione delle tubazioni in gomma per regolazioni pneumatiche.
− Regolazione degli orologi di accensione e spegnimento ai cambi stagionali, interruzioni per periodi di vacanza o altre esigenze
CANALI DI AREAZIONE (A VISTA)
Interventi da effettuare dietro richiesta del DEC ogni semestre:
− pulizia di tutte le griglia presa aria;
− pulizia di tutte le bocchette di ripresa e mandata;
IMPIANTI TRATTAMENTO ACQUA
La manutenzione dovrà garantire il funzionamento ottimale e la conservazione di tutti i componenti e delle apparecchiature, con particolare riferimento alle normative vigenti in materia. Si rimanda a titolo semplificativo e non limitativo le operazioni da eseguire.
Interventi da effettuare obbligatoriamente a consumo.
− controllo livello del sale all’addolcitore;
− fornitura di sale necessaria al reintegro; Interventi da effettuare obbligatoriamente ogni mese.
− verifica strumentazione;
− controllo impianto e gradazione durezza acqua; Interventi da effettuare obbligatoriamente semestre.
− taratura semestrale centralina;
− pulizia serbatoio;
Art.20. Manutenzione ordinaria a richiesta
Gli interventi di manutenzione “a richiesta” facenti parte del presente capitolato, possono prevalentemente riassumersi come di seguito riportato:
‐ Riparazioni e sostituzioni di parti degli impianti di condizionamento e/o ricambio aria;
‐ Riparazioni e sostituzioni di circolatori, valvole, canne fumarie, vasi d’espansione, serpentine, pressostati, schede, compressori, filtri, interruttori, tubazioni sia esterne e sia interne agli edifici e alle centrali termiche individuate in precedenza;
‐ Riparazioni e sostituzioni di rete di distribuzione e scarico, apparecchi sanitari, impianto di addolcimento, impianti di scarico acque meteoriche di tutte le sedi AMA individuate in precedenza. La Direzione Esecuzione Contratto o la centrale operativa AMA, può richiedere un intervento in qualsiasi momento H24 e 7 giorni su 7, stabilendone il livello di urgenza così classificabile:
‐ “non urgente”, intervento le cui tempistiche e modalità di attuazione sono stabilite di volta in volta dal Direttore Esecuzione Contratto;
‐ “urgente”, intervento volto a ripristinare lo stato di sicurezza delle strutture qualora esso non risulti efficiente, tramite la messa in sicurezza dell’area in questione o la riparazione della parte danneggiata o la sostituzione degli elementi usurati) secondo le priorità di seguito indicate:
‐ in ordinario ‐ Sono da intendersi come interventi ordinari tutte le operazioni di pronto intervento la cui esecuzione materiale dovrà avere inizio entro le due giornate, successive al giorno in cui l’appaltatore riceve la richiesta.
‐ in urgenza – Si intendono in urgenza tutte le operazioni di pronto intervento la cui esecuzione materiale dovrà avere inizio alle ore 08,00 della giornata successiva a quella in cui l’appaltatore riceve la richiesta.
‐ in emergenza ‐ Sono da intendersi come interventi di emergenza le operazioni di pronto intervento che richiedono un “TEMPO DI INTERVENTO” non superiore a 3 ore, inteso come il periodo di tempo intercorrente dal momento in cui l’appaltatore riceve la richiesta di intervento al momento in cui suo personale arrivi presso l’immobile che richiede l’intervento. Tali interventi devono comunque ripristinare la sicurezza e la fruibilità della struttura entro e non oltre le 24 ore dalla segnalazione del problema, fatti salvi i casi di comprovata complessità dell’evento riconosciuti dal Committente; in modo comunque da non creare intralci o sospensioni alle attività del Committente presso l’immobile. Qualora il ripristino non venisse effettuato nei tempi sopraindicati, e fermo restando quanto indicato sulle penalità, il Committente potrà rivolgersi ad altra società, addebitando l’appaltatore i costi sostenuti.
Le operazioni a carattere “urgente” potranno essere richieste dalla Direzione Esecuzione Contratto ogni giorno inclusi i festivi, senza limiti di orari. Pertanto, è necessario che l'impresa appaltatrice sia raggiungibile tramite posta elettronica, linea telefonica e/o cellulare 24 ore su 24 per tutta la durata del contratto di appalto.
Le operazioni “non urgenti” potranno essere richieste dalla Direzione Esecuzione Contratto tramite O.d.S. nei soli giorni feriali.
I costi della manodopera per qualsiasi operazione di manutenzione richiesta saranno computati secondo il prezziario della Regione Lazio in vigore al momento di entrata in vigore dell’appalto. I ricambi invece saranno contabilizzati sulla base dei tariffari posti a base di gara.
E’ previsto un Servizio di reperibilità per gli impianti oggetto dell’appalto, per il quale l’appaltatore interviene su espressa chiamata e deve adottare soluzioni anche solo provvisorie, atte a rimuovere la criticità e/o l’aggravio di danno.
Art.21. Manutenzione straordinaria
La manutenzione straordinaria consiste (previo preventivo di spesa) nell’espletamento delle operazioni consistenti in piccole installazioni e/o modifiche delle parti di impianto nonché nella sostituzione di componenti dello stesso con altre aventi caratteristiche diverse, per assicurarne il corretto funzionamento.
Eventuali operazioni di manutenzione straordinaria che dovessero interessare vaste aree di impianto sono definite “ampliamento” ai sensi del DM 37/08.
Ai fini del presente capitolato, rientra nella manutenzione straordinaria anche l’elaborazione di Dichiarazione di Rispondenza (DM 37/08, art.7, comma 6) richiesti dalla committenza.
Le operazioni di manutenzione straordinaria dovranno essere eseguite da personale specializzato e saranno verificate singolarmente dal responsabile tecnico dell’appaltatore, che provvederà ad emettere all’A.M.A. la relativa dichiarazione di conformità entro cinque giorni lavorativi dalla fine degli interventi, nonché a riportare la descrizione dell'intervento nel libretto di impianto o nel libretto di centrale, nonché a fornire alla committenza la documentazione cartacea descrittiva in triplice copia delle modifiche apportate all’impianto (tale documentazione non necessita della firma di un professionista iscritto all’albo per tutti gli interventi che non sono classificabili come “ampliamento” ).
Gli interventi di manutenzione straordinaria saranno effettuati su specifico ordine della DEC secondo la procedura seguente:
• Richiesta di intervento tramite O.d.S.;
• Sopralluogo di constatazione della fattibilità di quanto richiesto;
• Redazione del relativo preventivo di spesa e dei tempi di esecuzione da parte dell’appaltatore
(solo per interventi che comportano l’applicazione del TITOLO IV del DEC 81/08 con la partecipazione di più imprese) nomina da parte del Responsabile del Procedimento di un CSE e redazione di un eventuale piano di sicurezza e coordinamento specifico.
• Approvazione da parte della DEC del preventivo di spesa e dei tempi di esecuzione ed autorizzazione scritta all’esecuzione tramite O.d.S.;
• Programmazione dell’attività ed esecuzione degli interventi;
• Rilascio da parte della DEC della regolare esecuzione degli interventi;
• Emissione da parte dell’appaltatore della dichiarazione di conformità e della documentazione descrittiva degli stessi;
La manutenzione straordinaria comprensiva di forniture di materiali verrà contabilizzata con la tariffa prezzi regione Lazio in vigore al momento dell’intervento, scontata in sede di gara; in alternativa il prezzario DEI impianti tecnologici ultima edizione al momento dell’intervento, DEI ‐ Recupero ristrutturazione manutenzione ultima edizione al momento dell’intervento.
Art.22. Prescrizioni Acustiche
I livelli di rumore prodotti dai vari componenti degli impianti tecnologici devono risultare tali da non creare disturbo a chi opera all’interno o all’esterno degli ambienti in cui gli impianti stessi sono installati. Per la valutazione del livello di rumore prodotto negli ambienti dagli impianti, ritenuto ammissibile, si farà riferimento alla norma UNI 8199.
Tali valori potranno essere elevati in sede di collaudo solo nel caso d’accertata maggiore rumorosità presente negli ambienti in assenza di funzionamento degli impianti, realizzati dalla Ditta appaltatrice. Per quanto riguarda la valutazione del disturbo causato da impianti posti all’esterno del fabbricato, sia nei riguardi d’insediamenti limitrofi esterni che nei riguardi degli ambienti interni, saranno garantite le condizioni per il rispetto della Legge n. 447 del 26/10/95, del D.P.C.M. 14/11/97 e del D.P.C.M. 5/12/97. La Ditta appaltatrice dovrà
provvedere a mettere in atto tutti gli accorgimenti necessari a contenere i livelli di rumore, entro i limiti, prescritti eventualmente provvedendo anche a far eseguire rilievi di rumorosità interna ed esterna in assenza di funzionamento degli impianti realizzati, se ritenuto necessario dai suoi tecnici. Tali misure non esonerano l’Impresa stessa dalle responsabilità collegate al rispetto di quanto sopra prescritto. E’ comunque obbligo dell’Impresa far rientrare i valori di rumorosità indotta dagli impianti entro i limiti su esposti, e ciò senza alcun onere aggiuntivo per la Committente, anche se per ottenere i risultati richiesti fossero necessari interventi di correzione acustica per gli impianti (sostituzione ventilatori o altri componenti, inserimento d’attenuatori acustici, ecc.). Ad ogni buon fine si fa presente che ogni normativa tecnica citata nel presente capitolato speciale di gara e negli altri documenti di gara deve essere intesa espressa nella forma “e successive modifiche ed integrazioni”.
Art.23. Protezione dell’Ambiente
L’Appaltatore è tenuto nello svolgimento del servizio di gestione e manutenzione al rigoroso rispetto della normativa per la protezione dell’ambiente.
Dovrà tra l’altro, in particolare:
• limitare al massimo e tenere sotto controllo l’uso di sostanze pericolose o tossico‐nocive;
• evitare le dispersioni di prodotti o residuati liquidi, quali ad esempio, lubrificanti, prodotti chimici per la pulizia o usati come additivi, residui di lavaggi, ecc.;
• raccogliere in maniera differenziata e classificata tutti gli scarti e residui provenienti dalle operazioni di manutenzione, assicurando la pulizia dell’ambiente in cui ha operato, provvedendo quindi all’asporto ed al conferimento degli stessi a centri di raccolta appropriati, con le modalità prescritte o opportune;
• privilegiare ogni qual volta possibile, il riutilizzo di componenti o apparecchiature degradate;
• provvedere all’asporto e conferimento all’esterno delle strutture delle sedi aziendali di AMA in maniera appropriata di componenti di apparecchi dismessi da rottamare.
Art.24. Ordini di Servizio ed ultimazione degli interventi a richiesta di tipo “non urgente”
Gli Ordini di Servizio (“O.d.S.”), che saranno redatti in triplice copia, sottoscritti dal Direttore Esecuzione Contratto emanante e trasmessi a mano all’appaltatore che ne restituisce firmate due copie in segno di ricevuta e di adempimento, costituiscono gli atti mediante i quali sono impartite le disposizioni ed istruzioni dalla Direzione Esecuzione Contratto alla ditta appaltatrice per gli interventi di manutenzione ordinaria a richiesta di tipo “non urgente”. Per le operazioni a carattere “urgente”, gli O.d.S. potranno essere inviati dalla Direzione Esecuzione Contratto anche a mezzo posta elettronica.
Tali prestazioni, che l’appaltatore ha l'obbligo di eseguire nei limiti del presente appalto, saranno contabilizzati con la tariffa prezzi regione Lazio in vigore al momento dell’intervento, scontata in sede di gara; in alternativa il prezzario DEI ‐ impianti tecnologici ultima edizione al momento dell’intervento, DEI ‐ Recupero ristrutturazione manutenzione ultima edizione al momento dell’intervento.
Salvo per i casi di operazioni a carattere “urgente”, già disciplinati al precedente art. 5, per i
restanti interventi, l’appaltatore presenterà alla Direzione Esecuzione Contratto , entro n.5 (cinque) giorni lavorativi dalla consegna di ciascun O.d.S., un preventivo corredato dal cronoprogramma per l’esecuzione delle attività richieste, tenendo conto delle tempistiche individuate dal Direttore Esecuzione Contratto (“DEC”) e indicate nell’O.d.S.
Entro n.5 (cinque) giorni lavorativi dalla presentazione del preventivo da parte dell’appaltatore, la Direzione Esecuzione Contratto comunicherà l’approvazione o meno del preventivo. Qualora esso non abbia conseguito l’approvazione, l’appaltatore entro n.3 (tre) giorni lavorativi (inclusi i prefestivi), predisporrà un nuovo preventivo oppure adeguerà quello già presentato, secondo le direttive che avrà ricevuto dalla Direzione Esecuzione Contratto. Decorsi n.3 (tre) giorni lavorativi (inclusi i prefestivi) dalla ricezione del nuovo preventivo senza che la Stazione Appaltante si sia espressa, questo si darà per approvato.
Gli ordini di servizio riporteranno le tempistiche e le modalità di esecuzione degli interventi secondo le necessità della stazione appaltante.
Nessuna variazione o addizione a quanto richiesto dalla Direzione Esecuzione Contratto può essere introdotta dall’appaltatore.
Il mancato rispetto di tale disposizione, secondo quanto previsto dal comma 2 dell'art.161 DPR n. 207/2010, non dà titolo di pagamento degli interventi non autorizzati e comporta il ripristino dello stato dei luoghi e degli impianti, a carico dell’appaltatore, secondo le disposizioni del Direttore Esecuzione Contratto.
L’appaltatore dovrà segnalare alla Direzione Esecuzione Contratto per iscritto a mezzo PEC, l'ultimazione del singolo intervento di manutenzione, entro cinque giorni lavorativi dalla fine degli interventi.
La Direzione Esecuzione Contratto provvederà alla redazione in contraddittorio con l'impresa del verbale di ultimazione del singolo intervento di manutenzione, entro cinque giorni lavorativi dalla comunicazione di ultimazione dell'operazione.
All'atto della redazione del verbale di ultimazione, tutta la zona interessata dalle attività dovrà risultare completamente libera, senza materiali di risulta e senza mezzi ed impianti di eventuali cantieri. In caso contrario, ovvero se risulta mancante una lavorazione descritta nell'ordine di servizio, il verbale di ultimazione non potrà essere redatto e si applicheranno all’appaltatore le penali descritte di seguito nel relativo paragrafo.
Art.25. Comunicazione interventi di manutenzione ordinaria a chiamata di tipo “urgente”
Gli interventi a carattere di urgenza dovranno essere eseguiti previa richiesta della Direzione Esecuzione Contratto a mezzo posta elettronica/pec all’impresa appaltatrice che a sua volta comunicherà la fine dell’intervento utilizzando gli stessi strumenti, entro 24 h dall’ultimazione degli stessi.
Art.26. Assistenza Tecnico - Amministrativa
L'Appaltatore sarà tenuto alla conservazione e all'aggiornamento di tutta la documentazione amministrativa e burocratica prevista dalle vigenti leggi e relativa a tutto ciò che è oggetto della gara e a fornirla all’Ufficio Tecnico di Ama spa, in qualsiasi momento. Per quanto riguarda l’espletamento di pratiche di omologazione impiantistica (ISPESL / VVF ecc.) si evidenzia che gli oneri conseguenti alle eventuali modifiche apportate si intendono compresi tra gli oneri
per le prestazioni di cui all’art. 26 relative agli adeguamenti normativi. Le autorizzazioni sono sempre da intendersi sia preliminari che di collaudo finale, dove necessario.
L'assistenza di cui al presente articolo andrà prodotta in particolare per:
‐ pratiche comunali di nuovo impianto o ristrutturazione;
‐ pratiche dei Vigili del Fuoco;
‐ pratiche dell' INAIL ( ex ISPESL) e visite periodiche effettuate dall'Azienda ASL;
‐ libretti di centrale e d'impianto (art.1, all. 1 del DM 10 febbraio 2014 e art.7, cc5 e 6 del DPR 16 aprile 2013 n.74 e smi).
L'Appaltatore, in occasione delle visite di controllo di Enti preposti, deve fornire l'assistenza di operai specializzati per eventuali smontaggi delle apparecchiature, nonché per visite interne, prove idrauliche o di funzionamento, ecc.
Art.27. Penali e risoluzione di diritto del contratto.
Fermo restando il diritto di AMA S.p.A. di risolvere di diritto il Contratto ed agire per il risarcimento di ogni ulteriore danno, essa potrà applicare, nei casi di seguito indicati, le penali ivi previste:
‐ per il non rispetto delle tempistiche degli interventi a carattere “non urgente”: 3 ‰ (trepermille) dell’importo contrattuale per ogni giorno di ritardo;
‐ per il non rispetto delle tempistiche degli interventi “a carattere di urgenza” in caso di:
‐ priorità in ordinario: 3‰ (trepermille) dell’importo dell’intervento per ogni giorno di ritardo;
‐ priorità in urgenza: 3‰ (trepermille) dell’importo dell’intervento per ogni giorno di ritardo;
‐ priorità in emergenza: 1‰ (unopermille) dell’importo dell’intervento contrattuale per ogni ora di ritardo;
‐ in caso di mancato rispetto dei termini di presentazione del Preventivo di cui all’art. 6, AMA S.p.A. potrà applicare all’Appaltatore una penale giornaliera di importo pari al 3‰ (trepermille) dell’importo contrattuale;
‐ la committenza applicherà una penale pari ad € 150,00 per ogni violazione delle procedure di sicurezza e/o dei piani di sicurezza acquisiti.
‐ la committenza applicherà una penale pari al 3‰ (trepermille) dell’importo contrattuale per ciascuna violazione accertata delle manutenzioni previste nell’Art.3;
‐ il mancato rispetto delle proposte migliorative eventualmente formalizzate in sede di presentazione dell’offerta tecnica comporterà una penale pari al 3‰ (trepermille) dell’importo contrattuale per ogni giorno di ritardo rispetto al loro adempimento.
Per tutte le sospensioni di pagamento di cui sopra, l’Appaltatore non potrà avanzare
nessuna pretesa ad alcun titolo, ivi incluso a titolo di indennizzo e/o di risarcimento. Qualora le inadempienze, abbiano a configurarsi quali violazioni agli obblighi di cui al D.LGS. n. 81/2008 e ss.mm.ii. e siano passibili delle sanzioni penali in esso previste, oltre all’applicazione delle penali di sopra descritte, la stazione appaltante potrà procedere direttamente alla risoluzione di diritto del contratto, fatta salva ogni azione di risarcimento del danno derivante.
AMA provvederà a dare comunicazione all’ANAC, ai fini dell’iscrizione del fornitore nel Casellario Informatico di cui all’art. 213 del D.lgs n. 50/2016, dei provvedimenti di applicazione delle penali di importo superiore, singolarmente o cumulativamente, all’1% (uno per cento) dell’importo del contratto.