Proposte laboratoriali delle Ass. 47/04 4 Oikos In rete con Lo Sbilf
In Rete con lo Sbilf
Proposte laboratoriali delle Ass. 47/04 4 Oikos In rete con Lo Sbilf
Progetti Speciali finanziati dalla Regione FVG
Le Associazioni 47/04 e Oikos che già da alcuni anni collaborano con la Rete Xxxxx, hanno presentato due progetti che sono stati finanziati con i progetti Speciali della regione FVG per l’a.s. 2018-19.
La rete Sbilf ha aderito e sottoscritto un accordo di rete con le due associazioni e quelle di seguito descritte sono le proposte laboratoriali rivolte alle classi.
Come richiedere i laboratori
I docenti interessati a svolgere i laboratori nelle proprie classi, sono invitati a inviare la propria adesione entro e non oltre venerdì 14 dicembre 2018 esclusivamente compilando il modulo on- line alla pagina xxxxx://xxx.xx/xxxxx/XxX0xXXx0xXxxXx00
Modulo di iscrizione anche su xxx.xxxxx.xx Vi ricordiamo che i laboratori sono gratuiti
Gli insegnanti che aderiscono ai laboratori si impegnano a:
• partecipare all’incontro di presentazione e/o progettazione dell’attività se previsto
• svolgere le attività stabilite dal progetto e concordate con gli esperti esterni
• Compilare il questionario finale
Qualora le richieste siano superiori ai posti disponibili, verranno accettate le domande tenendo conto di un’equa ripartizione delle attività tra tutti gli istituti della rete (si terrà conto della dimensione dell’Istituto Scolastico e del n. di classi).
Per ulteriori informazioni e chiarimenti rivolgersi al coordinatore della rete Sbilf del proprio istituto o inviare una mail a xxxxxxxxx@xxxxx.xxx
Il coordinamento Rete Sbilf
xxxxxxxxx@xxxxx.xxx Laboratori Ass. 47/04 4 Oikos 2018-19 1
Associazione Quarantasettezeroquattro PROGETTO CITTADINI DEL TEMPO
Bando progetti speciali 2018-2019
1. TUTTI AL LAVORO! RACCONTI DI PROFESSIONI E MESTIERI TRA SCIENZA E TECNOLOGIA
Destinatari
Classi seconde e terze delle scuole secondarie di primo grado
Modalità
6/8 incontri.
Descrizione / Un progetto di storia orale e produzione audiovisiva che indaga il mondo del lavoro, focalizzandosi sui mestieri legati alla scienza e alla tecnologia.
Capire il mondo del lavoro al tempo della crisi economica ma anche dell’innovazione tecnologica e dei grandi progressi in ambito scientifico e informatico. Con uno sguardo dal basso, focalizzato sulle storie di vita delle persone che vivono e lavorano nella nostra Regione e nelle nostre, anche piccole, comunità. Questi gli obiettivi di un progetto che si baserà sulle metodologie della storia orale e porterà alla realizzazione di un video o di un’installazione multimediale collettiva che sarà presentata al festival In\Visible Cities di Gorizia. Attraverso la realizzazione di interviste biografiche e di riprese video-documentaristiche, i ragazzi coinvolti nel progetto avranno modo di scoprire le storie di vita di persone estremamente diverse fra loro, focalizzando l’attenzione sui mestieri legati alla scienza, alla ricerca, all’innovazione tecnologica. Mestieri tradizionali e nuovi lavori strettamente legati alla contemporaneità. Con focus sul modo di vivere la dimensione lavorativa, sulle competenze necessarie, sui modi di trasmettere l’ ”arte” o anche solo la passione.
2. UNA COSTITUZIONE (IN) COMUNE
Destinatari
Tutte le classi delle SSPG
Modalità
Da 3 a 6 incontri con realizzazione di un prodotto audiovisivo e/o multimediale.
Descrizione / Beni comuni per il bene comune
Un percorso laboratoriale sui diritti e i doveri fondamentali dei cittadini, sulle procedure democratiche e sulla Costituzione italiana, che pone al centro dell’attenzione due concetti di grande attualità: “bene comune” e “beni comuni”. Cosa sono i beni comuni? In che modo contribuiscono all’attuazione del dettato costituzionale? Come vengono gestiti? Come sono tutelati, salvaguardati, valorizzati? Per rispondere a queste domande ai ragazzi sarà chiesto di esplorare i luoghi della città e di documentare lo stato delle cose attraverso la realizzazione di un reportage fotografico e audiovisivo.
Ne nasceranno critiche, discussioni e proposte che dovranno passare il vaglio di procedure decisionali innovative e individuate dai ragazzi stessi come le più adatte alla gestione dei beni comuni.
3a. LA MEMORIA SIAMO NOI /
Fascismo, Resistenza, Shoah - Immagini e parole, malgrado tutto
Destinatari
Classi seconde e terze delle scuole secondarie di primo grado
Modalità
3-6 incontri.
A partire da alcune narrazioni mediali, dall’analisi delle fotografie e dalla visione di video e film, i ragazzi verranno introdotti alle principali problematiche relative all’ascesa dei totalitarismi, alla Seconda guerra mondiale e alla persecuzione e sterminio di ebrei, rom, sinti, disabili e oppositori politici.
Il progetto intende coinvolgere i ragazzi in un dibattito che, partendo dallo sguardo sul passato, consenta loro di ragionare sui temi della colpa, della zona grigia e della responsabilità personale. Attraverso l’analisi di episodi storici e atteggiamenti individuali di segno diverso – delazioni, omertà, indifferenza, ma anche solidarietà, assunzione del rischio, opposizione ai regimi – cercheremo di decifrare il passato e le sue tracce in modo critico con uno sguardo sempre teso verso il presente. La specifica condizione liminale della nostra regione porta poi a riflettere su tematiche complesse e ancora oggi dibattute, come quelle relative all’identità nazionale, culturale e religiosa e alla conseguente molteplicità delle memorie.
Il percorso prevede 3-4 incontri in cui si alterneranno momenti frontali e momenti laboratoriali. Inoltre le classi possono decidere di aderire ad un laboratorio conclusivo (3 incontri) che si fonderà sulla metodologia della storia orale e che porterà alla realizzazione di alcune interviste e di un breve prodotto audiovisivo di natura documentaristica.
3b. LA MEMORIA SIAMO NOI /
Propaganda! La comunicazione politica tra Prima e Seconda guerra mondiale
Destinatari
Classi terze delle scuole secondarie di primo grado
Modalità
3-6 incontri.
Un percorso laboratoriale che affronta il periodo della prima guerra mondiale, del fascismo e della Seconda guerra mondiale focalizzandosi sui meccanismi alla base della comunicazione politica e della propaganda. Attraverso lavori di gruppo su fotografie, manifesti, cartoline e filmati si cercherà di capire in che modo, durante il primo conflitto mondiale, è stata rappresentata la guerra, come venivano descritti i propri soldati e quelli nemici, quali erano i meccanismi motivazionali. Ma ci si soffermerà soprattutto sugli espedienti retorici, sulle tecniche grafiche, sulle figure profonde, che poi si radicheranno nell’immaginario e verranno ripescate e riadattate nei decenni successivi. Ci si focalizzerà poi sulla propaganda fascista: la figura del duce, la rappresentazione della gioventù, delle donne, delle associazioni giovanili. E infine la propaganda di guerra e quella contro gli oppositori politici.
Quali sono i principi, i meccanismi, le tecniche che fondano ogni tipo di messaggio pubblicitario e propagandistico. SI cercherà di segnare un filo comune attraverso i decenni per giungere ad una riflessione sulla pubblicità ai giorni nostri.
Il progetto potrà concludersi, su richiesta delle classi, con un modulo laboratoriale dedicato alla realizzazione di una o più campagne pubblicitarie/di propaganda, su temi che verranno individuati dai ragazzi. Il laboratorio sarà coordinato da un grafico professionista che guiderà i partecipanti alla scoperta delle tecniche della grafica e della pubblicità fino alla realizzazione e alla stampa di alcuni manifesti.
3c. LA MEMORIA SIAMO NOI /
Storia di una linea bianca. Il confine italo-sloveno tra immagini e testimonianze.
Destinatari
Classi terze delle scuole secondarie di primo grado
Modalità
3 incontri.
Il punto di partenza del progetto sarà una fotografia scattata il 15 settembre 1947. Sulla sinistra un ragazzo è seduto su una cassa di legno, fuori dalla porta sul retro della sua abitazione, e guarda in macchina. Sulla destra dell’immagine vediamo una stalla. Al centro una mucca sta attraversando il cortile. Sotto di lei una linea bianca taglia a metà l’area. La bestia, che ha due zampe da una parte della linea e le altre due dall’altra sembra indecisa... meglio restare in Italia avventurarsi verso la stalla che in Jugoslavia?
Si tratta di un’immagine forte, che immediatamente riesce a riassumere le forzature e le conseguenze dei processi di definizione (e ridefinizione) di un confine.
Come si è giunti a quella linea? Chi ne decise il tracciato? Come reagì la popolazione? Quali furono le conseguenze sul territorio? Si tratta di alcune delle domande a cui cercheremo di dare risposte (sempre al plurale) focalizzando l’attenzione sui percorsi di vita individuali, sui modi in cui le persone e le diverse comunità vissero e percepirono gli eventi: le emozioni, le motivazioni, gli stati d’animo, le valenze simboliche che spinsero all’agire (o al non agire).
Per approfondire questi aspetti si proporrà un’analisi in cui immagini e parole procederanno di pari passo, svelandosi e completandosi vicendevolmente nel tentativo di restituire la complessità della vicenda del confine italo-jugoslavo attraverso un percorso che toccherà alcune dei principali snodi della storia del Novecento: dall’ascesa del fascismo allo scoppio della guerra, dall’8 settembre alla “doppia liberazione” della Venezia Giulia.
4. PERCORSI DI CONFINE / TOPOGRAFIE DELLA MEMORIA.
Destinatari
Tutte le classi delle scuole secondarie di primo grado
Modalità
La visita a “Topografie della memoria” può essere di mezza giornata o una giornata intera.
Descrizione / Un museo della memoria a cielo aperto tra Gorizia e Nova Gorica
Cosa vuol dire vivere lungo il confine? Che ruolo gioca l’identità (linguistica, nazionale, politica...) nel momento in cui si deve scegliere “da che parte stare”? Che conseguenze ha una scelta così importante? Quale è il rapporto tra Storia e memoria (individuale, collettiva, pubblica)? Il percorso di visita lungo le tappe di questo particolare museo a cielo aperto – che attraversa alcuni dei luoghi più significativi per il Novecento di Gorizia e Nova Gorica – intende rispondere a queste domande attraverso una vista guidata laboratoriale basata sull’interazione tra multimedialità e fonti tradizionali.
Una visita guidata unica nel suo genere, che costeggia e attraversa più volte il confine tra Italia e Slovenia seguendo i totem multimediali e interattivi che segnalano i luoghi della memoria ufficiale ma soprattutto gli spazi che emergono dalle memorie individuali dei testimoni.
La visita può essere collegata al percorso di lezioni e laboratori in classe “La memoria siamo noi. Storia di una linea bianca”.
Per informazioni e iscrizioni: xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx xxxxxxxxxx@xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx tel: 338.1411435
Laboratori per le scuole Primarie e Secondarie di Xxxxx Xxxxx Progetto Speciale 2018-19
ALTR&MENTI: identità in movimento
Il titolo contiene il tema affrontato in 3 percorsi possibili, distinti sulla base dell’età/maturità dei bambini coinvolti. Siamo tutto quello da cui veniamo, ma anche tutto quello che mangiamo, che vestiamo, che ascoltiamo, che vogliamo diventare, verso cui andiamo, che incontriamo e che ci cambia negli incontri che facciamo. Scoprirlo con i bambini e i ragazzi è un’esperienza entusiasmante!
Referenti del Progetto: Xxxxxxx Xxxxxxx, Xxxxx Xxxxx, Xxxx Xxxxx Xxxxxxxxx.
TARGET e TITOLO dei 3 percorsi
1) Classi 1^, 2^ e 3^ scuola primaria – Riconoscere la rabbia per incontrare l’altro
2) Classi 3^, 4^ e 5^ scuola primaria – Riconoscere la paura per incontrare l’altro
3) Classi 1^, 2^ e 3^ della scuola secondaria di primo grado – Chi siamo? Identità in movimento
Durata: Tre laboratori di 2 ore ciascuno (totale di 6 ore per classe)
OBIETTIVI:
I percorsi hanno l’obiettivo comune di far riflettere gli studenti sulla complessità della propria, e altrui, identità e su come alcuni aspetti di essa influenzano i percorsi di vita personale.
Il 1° percorso ha l’obiettivo di far comprendere ai bambini come la diversità di carattere, di sensibilità, di storia personale possa condurre al non riconoscimento e quindi alla rabbia, alla sofferenza, al conflitto, alla paura, ma anche alla consapevolezza della bellezza della diversità e di come il suo riconoscimento permetta di capirsi, vivere bene e amarsi.
Il 2° percorso ha l’obiettivo di far riconoscere ai bambini l’emozione della paura quale emozione normale e necessaria (legata alla percezione di un pericolo reale o supposto), legata spesso al “non conosciuto”, per condurli verso la sperimentazione del coraggio di affrontarla, conoscendo, mettendosi alla prova, buttandosi nell’incerto, nell’indefinito, nel non programmato, accompagnati dall’adulto che aiuta a comprendere lo “sconosciuto”, “l’altro” per antonomasia.
Il 3° percorso ha l’obiettivo di rendere consapevoli i ragazzi da una parte di quanto i personaggi che seguono (musicisti, youtuber…), la musica che ascoltano, i vestiti che indossano, i cibi che mangiano contengano culture appartenenti a zone geografiche e a popoli diversi, e dall’altra di come il nostro paese sia nella sua storia e nella sua cultura già di per sé un mix di contaminazioni culturali. Il materiale utilizzato per l’attuazione del percorso dipenderà dall’età degli studenti coinvolti.
METODOLOGIA
I 2 laboratori rivolti alla scuola primaria utilizzeranno, oltre alla messa in situazione (giochi di ruolo) anche diversi libri su cui riflettere in laboratori di gruppo creativi che permetteranno di decostruire i contenuti di cui agli obiettivi: “Quando Xxxxxxxx si arrabbia”, Xxxxxx Xxxx , Xxxxx Xxxxx , Xxxxxxxx Xxxxxxxx, “Xxxxx il collezionista di paure” di Xxxx Xxxxxxxxxxx e Xxxxxx Xxxx e “Non sono un mostro!” Xxxxxx Xxxxxxxxx. e altri testi eventualmente selezionati.
Il laboratorio rivolto alla scuola secondaria di primo grado utilizzerà invece degli strumenti
multimediali (video musicali, video clip di youtuber, ecc.) che verranno visualizzati, contestualizzati e decostruiti insieme ai ragazzi in laboratori di gruppo poi condivisi in plenaria.
MATERIALI
- cancelleria in uso (colla, forbici, pennarelli, matite colorate, fogli A4, cartelloni e materiali di recupero, tipo lana, vasetti di yogurt, ecc. da concordare eventualmente nel primo incontro con gli insegnanti)
- LIM, o proiettore e PC, e connessione internet (solo per il 3° percorso)
Al fine rendere il percorso quanto più adatto alle singole classi, si richiede un previo contatto con l’insegnante referente del progetto in modo da tarare gli incontri sulle esigenze specifiche degli alunni.
Oikos Onlus è un’associazione nata nel 2005 a Udine con il fine di promuovere e sostenere progetti nel campo della cooperazione allo sviluppo e della solidarietà internazionale, lavorando assieme alle comunità del Sud del mondo che abbiamo incontrato per rispondere in maniera concreta alle loro esigenze. Con il tempo l’associazione è cresciuta e attualmente Oikos si occupa di cooperazione, realizzando progetti di sviluppo in Africa e America Latina, ma anche di educazione alla mondialità, integrazione, formazione, volontariato.
OIKOS è un acronimo: Organization for International Kooperation and Solidarity, in nome di una speranza per un mondo più giusto e più equo, in cui le azioni di ognuno possono migliorare la condizione di un altro, in un sistema in cui l’essere e il fare contano più dell’avere e dell’apparire.
XXXXX è un gruppo di lavoro composto da volontari e da uno staff di professionisti che lavorano quotidianamente nei diversi settori. Persone che credono che cooperare voglia dire davvero ‘lavorare insieme’, mettendo ognuno un pezzettino, grande o piccolo ma con concretezza e umiltà.
OIKOS è “casa” in greco. Una casa con la porta ben aperta sul mondo, per accogliere e sostenere chi è più vulnerabile, ascoltare chi ha una storia da raccontare, coinvolgere chi condivide il sogno di un mondo migliore.
XXXXX collabora da alcuni anni con la Rete Sbilf svolgendo attività laboratoriali nelle classi.