Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure (SV)
Dipartimento Tecnico Amministrativo Area Tecnica
S.C. Patrimonio e Gestione Tecnica e S.C. Sistemi Informativi e Ingegneria Clinica
Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure (SV)
Completamento del Nuovo Blocco Operatorio Pad. 18
(Cod. Reg. 5/2/H/16)
Gara a procedura aperta per la fornitura in opera
con formula “chiavi in mano” di un Polo Endoscopico/Chirurgico comprensivo di opere edili, di strutture prefabbricate,
impianti, apparecchiature ed arredi.
CAPITOLATO TECNICO
Sommario
1.1 Allegati al Capitolato Tecnico 5
Art.2 Oggetto, importi e tempistiche. 6
Art. 3 Modalità d’aggiudicazione 7
4.2 Indicazioni progettuali e vincoli 10
Art. 5 Caratteristiche Tecniche 14
5.1 Strutture prefabbricate e finiture 14
5.1.1 Sale polivalenti e pareti 14
5.1.4 Pavimentazioni e rivestimenti in PVC 16
5.2 Impianto di Climatizzazione 16
5.2.2 Collegamento ai fluidi vettori 17
5.2.3 Dati climatici e progettuali (Pietra Ligure) 17
5.2.4 Impianto di climatizzazione 17
5.2.5 Unità di Trattamento Aria (UTA) 18
5.2.8 Quadro elettrico UTA – Regolazioni 20
5.2.9 Tubazioni e Collegamenti idraulici alle macchine. 21
5.2.13 Serrande Tagliafuoco 22
5.3 Impianto igienico sanitario 23
5.3.3 Scarichi di apparecchi sanitari e sifoni (Manuali e Automatici) 25
5.3.4 Tubi di raccordo rigidi e flessibili 25
5.3.7 Valvolame e valvole di non ritorno 26
5.3.8 Condutture di scarico e di ventilazione 26
5.5 Impianto gas medicinali 27
5.6 Impianti elettrici e speciali 29
5.7 Apparecchiature e sistemi elettromedicali 31
5.7.2 Specifiche tecniche apparecchiature 31
5.8.2 Quantità e specifiche degli arredi 45
6.1 Oneri – Premessa generale 47
Art. 9 Garanzia, Assistenza e Manutenzione 51
9.3 S.L.A (Service Level Agreement) 52
Art. 10 Documentazione tecnica d’offerta 54
Art. 12 Normativa di riferimento 56
Art. 1 Definizioni
Per quanto indicato al presente Capitolato Tecnico valgono le seguenti definizioni:
ASL2 o Azienda o Committente: per indicare l’Azienda Sanitaria Locale n°2 – Sistema Sanitario Xxxxxxx Xxxxxxx - Xxx Xxxxxxx 00 – 17100 Savona.
Ditta o Offerente o Aggiudicatario: per indicare genericamente i singoli soggetti od i R.T.I. che presenteranno offerta nonché il singolo soggetto o il R.T.I. che risulterà aggiudicatario.
Dipartimento Tecnico Amministrativo (da ora DTA): per indicare il personale del Dipartimento dell’Azienda preposto, a qualsiasi titolo e grado alla supervisione ed al controllo tecnico della corretta realizzazione delle opere, installazione di impianti, apparecchiature ed arredi oggetto del presente Capitolato Tecnico.
Padiglione 18 o Zona d’intervento (Pad.18): per indicare generalmente l’area interna all’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure (SV) presso il quale saranno realizzate le forniture e le opere oggetto del presente Capitolato Tecnico.
Sistema o Apparecchiatura o Configurazione di base: per indicare genericamente l’insieme degli apparati ed accessori HW e SW richiesti al presente Capitolato Tecnico quale minima configurazione di base.
Condizione di primo guasto (CEI EN 60601-1): condizione in cui è difettosa una sola misura di protezione contro i pericoli nell’apparecchio oppure si verifica una sola condizione anormale pericolosa esterna all’apparecchio.
Disponibilità (UNI 10147): attitudine di un’Apparecchiatura ad essere in grado di svolgere una funzione richiesta in determinate condizioni ad un dato istante, o durante un intervallo di tempo, supponendo che siano assicurati i mezzi esterni eventualmente necessari.
Destinazione d’uso (D. Lgs. 46/97): l’utilizzazione alla quale è destinato il dispositivo secondo le indicazioni fornite dal fabbricante nell’etichetta, nel foglio illustrativo o nel materiale pubblicitario.
Fabbricante - Produttore (D. Lgs. 46/97): la persona fisica o giuridica responsabile della progettazione, della fabbricazione, dell’imballaggio e dell’etichettatura di un dispositivo in vista dell’immissione in commercio a proprio nome, indipendentemente dal fatto che queste operazioni siano eseguite da questa stessa persona o da un terzo per suo conto. Gli obblighi che si impongono al fabbricante valgono anche per la persona fisica o giuridica che compone, provvede all’imballaggio, tratta, rimette a nuovo, etichetta uno o più prodotti prefabbricati o assegna loro la
destinazione di dispositivo in vista dell’immissione in commercio e proprio nome.
Guasto: la cessazione dell’attitudine di un’Apparecchiatura, ovvero di un suo accessorio, ad eseguire una delle funzioni richieste.
Manutenzione (ex CEI 62-122 – UNI 9910): combinazione di tutte le azioni tecniche ed amministrative, incluse le azioni di supervisione, volte a mantenere o a riportare un dispositivo medico in uno stato in cui possa eseguire la funzione richiesta.
Manutenzione preventiva (ex CEI 62-122 – UNI 9910): manutenzione eseguita ad intervalli regolari predeterminati o in accordo a criteri prescritti e volta a ridurre la probabilità di guasto o la degradazione del funzionamento di un dispositivo medico.
Manutenzione preventiva (primo livello e secondo livello) (ex CEI 62-122): controlli preventivi che dovrebbero essere effettuati dall’operatore consistenti nell’ispezione a vista e, se applicabili in semplici prove utilizzando i dispositivi medici. Queste prove/controlli devono essere descritti nel manuale d’uso (ex CEI 62- 122): manutenzione preventiva effettuata da personale qualificato, consistente nell’ispezione visiva, nelle misure dei parametri importanti ai fini della sicurezza, nell’accertamento che la manutenzione di primo livello sia stata correttamente eseguita, nonché
nell’esecuzione dei programmi di manutenzione prescritti dal costruttore.
Manutenzione correttiva (ex CEI 62-122): manutenzione eseguita a seguito della rilevazione di una avaria e volta a riportare un’entità nello stato in cui essa possa eseguire una funzione richiesta.
Manutenzione straordinaria: interventi, la cui convenienza economica è da valutare per ogni caso specifico, che sono eseguiti una tantum per riportare un’apparecchiatura all’ultima versione disponibile in commercio (aggiornamento hardware e/o software).
Messa in servizio (D. Lgs. 46/97 - D.Lgs. 332/2000): fase in cui il dispositivo è stato reso disponibile all'utilizzatore finale in quanto pronto per la prima utilizzazione sul mercato comunitario secondo la sua destinazione d’uso.
Pezzo di ricambio (UNI 10147): parte elementare nuova o ripristinata, che può sostituire una corrispondente usurata o guasta e che permette di riportare una Apparecchiatura nelle condizioni stabilite.
Piano di manutenzione preventiva: programmazione degli interventi di manutenzione preventiva da effettuarsi sulle Apparecchiature.
Rapporto di lavoro (UNI 10147): descrizione dell’intervento di manutenzione svolto e delle condizioni in cui è trovata l’Apparecchiatura oggetto di manutenzione.
Verifica (ex CEI 62-122): atto inteso a garantire un livello di sicurezza accettabile, costituito sia da tutti quei controlli visivi dello stato d’integrità dell’apparecchiatura che dall’individuazione e misura di uno o più parametri.
Capitolato Tecnico – Capitolato - CT: per indicare il presente documento.
1.1 Allegati al Capitolato Tecnico
Al presente Capitolato Tecnico sono allegati, quale parte integrante e sostanziale i seguenti documenti:
1) Allegato B1 - Questionario dati apparecchiature.
2) Allegato B2 - AR.00 - Cartografia
3) Allegato B3 - AR.01 - Stato attuale PIANO TERRA
4) Allegato B4 - AR.02 - Stato attuale PIANO PRIMO
5) Allegato B5 - AR.03 - Indicazioni di progetto PIANO TERRA
6) Allegato B6 - AR.04 - Indicazioni di progetto PIANO PRIMO
7) Allegato B7 - AR.05 - Indicazioni Prevenzione Incendi PIANO PRIMO
8) Allegato B8 - AR.06 - Computo Metrico Estimativo.
Art.2 Oggetto, importi e tempistiche.
2.1 Premessa
Premesso che negli scorsi anni (2013-2015) la Committenza ha realizzato presso il Padiglione Chirurgico – Padiglione 18 - dell’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure (SV) un nuovo Blocco Operatorio, oggi pienamente operativo (sommariamente: n°4 Sale operatorie e locali annessi, centrale di sterilizzazione, locali di servizio e locali tecnici).
Tanto premesso, il presente Capitolato Tecnico disciplina la fornitura “chiavi in mano” in UNICO LOTTO INSCINDIBILE, della realizzazione di nuovo Polo Endoscopico/Chirurgico ambulatoriale, in sostanziale adesione al predetto blocco operatorio, ubicato al primo piano del Padiglione Chirurgico dell’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure (SV) in ciò incluse le apparecchiature, gli impianti e gli arredi.
Gli oneri tecnici a carico degli Offerenti sono tutti quelli indicati al presente documento.
2.2 Importi
La base d’asta, non superabile a pena d’esclusione, è così determinata:
Voce | Descrizione | CPV | P (principale) S (secondaria) | Importo IVA ESCLUSA |
A | Apparecchiature, attrezzature ed arredi | 33162100-4 | P | € 1.320.000,00 |
A | Lavori a corpo | S | € 240.000,00 | |
A | Oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso | --- | ---- | € 20.000,00 |
TOTALE COMPLESSIVO IVA ESCLUSA BASE D’ASTA NON SUPERABILE PENA ESCLUSIONE | --- | ---- | € 1.580.000,00 |
Per quanto attiene alla fornitura in opera delle sole apparecchiature ed arredi richiesti nel novero dell’appalto si prescrive che è ammessa la presentazione di elementi (hardware e software) opzionali e migliorie, ma non di offerte alternative, pena l’esclusione dalla gara.
La Ditta s’impegna a mantenere valida l’intera offerta per 24 mesi dal termine ultimo per il ricevimento della stessa.
Il prezzo offerto in sede di gara per l’aggiudicazione con soluzione a corpo “chiavi in mano” deve intendersi fisso ed invariabile, escludendo con ciò qualsiasi revisione in fase esecutiva.
In ciò si esclude l’eventuale acquisto da parte della Committenza di elementi opzionali/accessori facenti parte di apparecchiature e/o sistemi elettromedicali, offerti appunto come opzionali, non in configurazione di base.
Il solo invio d’offerta implica automatica ed incondizionata accettazione da parte della Ditta di tutto quanto richiesto e prescritto al presente Capitolato Tecnico, ai suoi allegati, al Bando di Gara, al Disciplinare di Gara e ad ogni altra eventuale comunicazione pubblicata e/o inviata dall’Azienda alle Ditte partecipanti.
2.3 Tempistica d’esecuzione
Ferme tutte le prescrizioni indicate agli articoli del presente documento si ribadisce e precisa che la realizzazione al nuovo di tutte le opere edili, di finitura architettonica interna, d’intersezione e completamento con l’esistente, nonché la realizzazione e la messa in opera, di tutti gli impianti meccanici, aeraulici, idraulici, elettrici, audio, video, dati, ecc. sono tutti oneri a carico dell’Aggiudicatario, nessuno escluso o riservato.
I limiti di batteria ed i punti di prelievo, già indicati alle tavole grafiche allegate al presente documento, saranno altresì meglio evidenziati in fase di sopralluogo obbligatorio.
Tanto premesso si prescrive che l’Aggiudicatario dovrà completare la fornitura in opera perfettamente fruibile funzionante, naturalmente incluse tutte le apparecchiature e gli arredi nulla escluso o riservato, entro e non oltre 365 giornate solari consecutive a far data dal conferimento formale dell’incarico (trasmissione d’ordine a fronte di deliberazione di aggiudicazione formale) pena l’applicazione delle penali di cui all’Art.10.
S’intende che nel periodo prima indicato (365 gg) sia ricompresa la tempistica di redazione del progetto esecutivo, l’approvazione dello stesso da parte della committenza (entro 30 giornate solari dalla consegna) e la realizzazione dell’opera come richiesto al presente documento ed a tutti gli atti di gara.
L’Aggiudicatario ha la facoltà di sviluppare le attività legate alla fornitura “chiavi in mano” nel modo che crederà più opportuno per darli perfettamente compiuti nel termine contrattuale suindicato, purché non arrechi pregiudizio alla buona riuscita dell’intervento, ai diritti dell’Azienda e sempreché le procedure non siano pregiudizievoli del rispetto delle norme in materia di sicurezza ed igiene del lavoro, ivi compreso il Piano di Coordinamento della sicurezza.
Art. 3 Modalità d’aggiudicazione
L’aggiudicazione avverrà in base al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa (criterio comunemente detto qualità/prezzo) secondo quanto disposto dal D.lg. 50 del 18 Aprile 2016 e s.m.i., con un rapporto qualità/prezzo pari a 80/20 punti massimi attribuibili.
Si rimanda al Disciplinare di Xxxx ed ai suoi allegati per ogni informazione di dettaglio rispetto alle modalità di aggiudicazione della gara.
Art. 4 Specifiche tecniche.
4.1 Premessa generale
La fornitura prevede ed include, con la formula cosiddetta “chiavi in mano”, la realizzazione di un Polo Endoscopico / Chirurgico Ambulatoriale costituito da:
1) n°2 sale “polivalenti” per Endoscopia Digestiva/ Broncoscopia;
2) n°1 sala “polivalente” per Endoscopia Digestiva/ Broncoscopia /Chirurgia Ambulatoriale;
3) Locali di preparazione dei pazienti;
4) Locale di osservazione/risveglio dei pazienti;
5) Locali per il lavaggio/disinfezione/stoccaggio dello strumentario videoendoscopico per Endoscopia Digestiva/Broncoscopia;
6) Altri locali accessori meglio definiti nelle tavole allegate al presente CT
Tale realizzazione è da effettuarsi negli spazi architettonici esistenti, ospitanti le vecchie sale operatorie del Padiglione 18 dell’Ospedale di Pietra Ligure (SV) tenendo conto dei limiti strutturali e dimensionali degli spazi messi a disposizione dalla Committenza.
I locali principali (sale polivalenti; preparazione pazienti; lavaggio e stoccaggio endoscopi) dovranno essere realizzati con un sistema di costruzione prefabbricato. Per i restanti locali viene lasciata discrezionalità progettuale e realizzativa.
Sarà quindi a carico della Ditta:
a) La realizzazione di opere edili di demolizione e ripristino, nulla escluso o riservato.
b) La fornitura in opera di serramentistica interna, nulla escluso o riservato.
c) La fornitura in opera di qualsiasi carpenteria metallica, nulla escluso o riservato.
d) I collegamenti architettonici e funzionali con il nuovo B.O. esistente.
e) La fornitura in opera delle strutture interne prefabbricate/modulari per le sale ed i locali accessori di nuova realizzazione.
Il tutto realizzato nella soluzione tecnologica ritenuta più opportuna dall’Offerente, comunque in un contesto di elevata qualità e tecnologia complessiva in relazione alla fornitura in opera di impianti, di apparecchiature ed arredi, alla realizzazione delle finiture estetico funzionali.
f) L’esecuzione in opera, compresa la fornitura di ogni materiale e componente, nessuno escluso e riservato, di tutte le opere civili ed impiantistiche (impianti meccanici, aeraulici, idraulici, igienico-sanitari, antincendio, elettrici, audio, video, dati, telefonia, segnalazioni, speciali, quadristica di potenza e di comando, UPS, ecc.) occorrenti e funzionali alla realizzazione del predetti locali, garantendo un elevato standard qualitativo di tutta la componentistica.
L’Aggiudicatario si dovrà attenere ad eventuali insindacabili istruzioni della Committenza, puntualizzate in fase di validazione del progetto esecutivo, senza nulla pretendere in aggiunta all’unico importo d’Aggiudicazione.
g) Tutti gli stacchi ed allacciamenti impiantistici ai punti di prelievo esistenti, indicati dalla Committenza.
h) La fornitura in opera delle apparecchiature, dei sistemi e degli arredi nelle quantità e con le caratteristiche minime descritte al presente CT all’Art. 5 capi 5.7 e 5.8.
i) La progettazione esecutiva, ai sensi della vigente normativa, redatta sulla base del progetto definitivo presentato in sede d’offerta ed elaborato sulle specifiche tecniche nel presente Capitolato.
Resta intesa, in relazione alla richiesta di elevato livello di dettaglio e di computo del progetto definitivo proposto in offerta, l’obbligatorietà, a carico dell’aggiudicatario, di aderire a prescrizioni della Committenza in fase di approvazione esecutiva senza nulla pretendere a compensazione.
j) L’onere relativo alla progettazione esecutiva completa (strutturale, edile, impiantistica, ecc.) alla direzione lavori e collaudo per eventuali opere strutturali, al Coordinamento della sicurezza sia in fase di progettazione che di esecuzione. Restano a carico della Committenza gli oneri della direzione lavori e del collaudo generale.
k) Si precisa che gli oneri relativi alla suddetta progettazione esecutiva, alla direzione lavori , al coordinamento sicurezza, dovranno, in fase di computo metrico estimativo, ritenersi ricompresi negli oneri generali d’impresa e pertanto non saranno esplicitati intendendoli ripartiti ed inclusi nell’importo complessivo d’offerta, nessuno escluso o riservato.
Tutto quanto richiesto all’articolato del presente Capitolato dovrà essere portato a completo compimento in un’unica soluzione e secondo le modalità esecutive del “chiavi in mano”, comprensivo di tutti gli oneri elencati.
Si prevede inoltre interamente a carico dell’Aggiudicatario, nulla escluso e riservato:
l) L’individuazione, la fornitura e l’istallazione delle strutture prefabbricate interne, delle apparecchiature, delle attrezzature, degli arredi e degli accessori e quanto altro necessario per il corretto e razionale funzionamento delle strutture in oggetto.
m) L’esecuzione delle opere civili ed impiantistiche necessarie all’installazione dei beni in fornitura e quanto altro necessario al normale funzionamento ed all’utilizzo degli stessi.
n) Gli oneri d’apprestamento del cantiere, la movimentazione ed il trasporto di materiali ed apparati, lo smaltimento del materiale di risulta ed il ripristino delle condizioni di agibilità dell’esistente a fine lavori. L’eventuale installazione di castelli di tiro. La recinzione dell’area di cantiere. Gli impianti tecnologici di cantiere. La segnaletica di cantiere ed eventuale baracca di cantiere. La realizzazione ed il mantenimento delle eventuali vie e passaggi provvisori interessati dall'esecuzione dei lavori, la costruzione di ponteggi di servizio, di passerelle, di accessi e recinzioni occorrenti per il servizio del cantiere e l'installazione ed il mantenimento dell'occorrente segnaletica per garantire la sicurezza del transito, nonché l'adozione di tutti gli accorgimenti necessari per assicurare il transito regolato e l'incolumità di persone e mezzi, nulla escluso o riservato.
o) L'accertamento dell'eventuale presenza nell'area d’intervento di qualsiasi tipologia d’impianto esistente (aereo, superficiale, sotto traccia, in cavedio, ecc.) direttamente od indirettamente interferente con l’esecuzione del contratto e, qualora risulti necessario, l’effettuazione di qualsivoglia opera di modifica degli stessi impianti, previo tempestivo accordo con la D.L. che ne autorizzerà e ne prescriverà tempi e modi.
p) Il mantenimento e la conservazione dell'integrità delle vie d’accesso, delle reti, degli impianti, degli scoli delle acque e delle canalizzazioni esistenti nella zona d’intervento, non oggetto di modifiche.
q) La Ditta dovrà organizzare il cantiere ed eseguire i lavori in modo da non impegnare gli edifici e/o le zone non interessate da interventi oggetto del contratto. Qualora fosse necessario, per eseguire i lavori legati al contratto, operare in tali edifici e/o zone la Ditta dovrà adottare ogni necessaria cautela, misura ed apprestamento per garantire l'incolumità di persone e cose.
r) La piena e scrupolosa attuazione dei piani di sicurezza.
s) Gli oneri di controllo e buona conservazione di tutto quanto realizzato ed installato fino alla data del collaudo definitivo, come indicato nel presente Capitolato Tecnico
t) Le incombenze attinenti alla direzione ed all’assistenza tecnica del cantiere; fornitura degli strumenti, attrezzi e personale esperto per eventuali tracciamenti rilievi, misurazioni, disegni saggi e verifiche in corso d’opera. Lo scarico, l’immagazzinamento e la custodia dei materiali; gli attrezzi e gli apparecchi di lavoro; il materiale di uso e consumo; tutti i mezzi di protezione e tutte le attrezzature antinfortunistiche prescritte dalle disposizioni di legge in vigore; la protezione contro ogni guasto, rottura, furto, manomissione o danno in dipendenza di fatti della stessa Ditta o di terzi, di tutte le parti già posate in opera o già rese in cantiere, tutto ciò fino a collaudo definitivo avvenuto; tutte le assicurazioni inerenti l’esecuzione dei lavori; la rigorosa applicazione delle norme di prevenzione infortuni di cui al D. Lgs. 81/2008.
u) Per quanto agli apparati ed agli impianti di qualsiasi natura, che saranno da integrare funzionalmente a quelli esistenti (per es. antincendio, illuminazione emergenza, ecc. ), si dovranno impiegare materiali e componenti pienamente compatibili (preferibilmente identici) alla tipologia esistente, garantendo il perfetto funzionamento degli impianti integrati e provvedendo, ove necessario, anche alla riprogrammazione di centraline, regolazione di apparecchiature, ecc.
v) Tutte le esigenze progettuali necessarie e previste dalla legge per la realizzazione della soluzione proposta in gara, soluzione individuata sulla base dei vincoli esistenti e delle esigenze di omogeneità od integrazione con le strutture e gli impianti esistenti, dello stato di fatto riscontrato in sito e non ultimo delle specifiche tecniche delle apparecchiature, degli arredi e delle strutture proposte in fornitura.
w) Tutti gli oneri accessori (imballaggio, trasporto, movimentazione anche con mezzi ausiliari atti allo scopo, facchinaggio, installazione, collaudo, rimozione e smaltimento d’imballi e di qualsiasi materiale di risulta, gli oneri di discarica, l’accurata pulizia a fondo di tutti i locali a fine lavori, ecc.)
x) Tutti gli oneri assicurativi
y) Tutto quanto altro necessario e previsto dalla legge per la realizzazione “chiavi in mano“ dell’opera, che soddisfi le esigenze dell’Azienda, di seguito dettagliate, e gli standard di riferimento per i moderni Poli Endoscopici/Chirurgie Ambulatoriali ospedaliere
z) Prescrizioni particolari per la demolizione degli esistenti canali di condizionamento, ove presenti nella zona d’intervento.
Particolare attenzione dovrà essere posta in questa fase delle lavorazioni in quanto le giunzioni dei canali, realizzate mediante accoppiamento con flange calandrate e bordate, registrano la presenza di fibre di amianto nel mastice di sigillatura.
Conseguentemente le lavorazioni di rimozione dei canali e/o delle U.T.A., ove presenti nella zona d’intervento, dovranno essere realizzate secondo il seguente schema base e modalità operative dopo una prima “verifica di fondo” con metodologia SEM:
1) Canali: taglio mediante utensile “roditrice” o “forbice elettrica” a distanza minima, dalle due parti, di cm 8 dalla flangia di giunzione, immediato incapsulamento con liquidi certificati della categoria adatta, sulla tratta con presenza di mastice.
2) U.T.A.: nel caso non sia possibile utilizzare la tecnica di cui al punto 1) per l’intervento si utilizzerà la tecnica del “glove bag” oppure del “confinamento “dinamico”
3) Accatastamento dei manufatti così risultanti in area di cantiere “protetta e delimitata” posizionati all’interno di “big bag”
4) Realizzazione di struttura per “confinamento statico” al fine di rimuovere in loco il mastice ed ottenere conseguentemente materiale ferroso “pulito” da conferire a discarica per materiali senza presenza di amianto. Alla data di redazione del presente CT non risultano alla ASL2 committente discariche autorizzate dove possano essere conferiti metalli con presenza di amianto. Ove queste si rendessero disponibili, a conoscenza dell’Aggiudicatario, si potrà conferire direttamente, sempre nel rispetto dei modi di legge, senza rimuovere il mastice contente le fibre dal materiale ferroso.
5) Prima della rimozione della struttura di confinamento: effettuazione dell’analisi delle aree esterne con metodologia SEM , con consegna di documentazione attestante l’attività ala DL, per la ricerca di eventuali fibre aero disperse alla zona d’intervento.
6) La Ditta incaricata delle attività di cui alla presente lettera z) dovrà essere iscritta negli Albi Regionali, dovrà possedere le qualifiche specialistiche in materia di amianto “categoria 10 B” necessaria alla rimozione dei mastici (nella fase di rimozione/distacco avviene la trasformazione da compatto a friabile conseguentemente all’utilizzo di attrezzi specifici).
7) L’intervento di bonifica avverrà in seguito alla presentazione del “Piano di Lavoro” all’ Ente Competente per Territorio, ossia il servizio P.S.A.L. di ASL4 Liguria (Chiavarese) e del conseguente nulla osta da parte di quest’ultimo ovvero o fino a che non sia trascorso il periodo temporale per il silenzio assenso (max 30 gg).
8) E’ da prevedere l’assoggettamento ad eventuali disposizioni e/o integrazioni ritenute necessarie alle lavorazioni da parte del predetto Ente di Controllo, da ritenersi incluse nell’importo posto a base d’asta , nulla escluso o riservato.
9) Al termine delle predette attività dovranno essere prodotte ad ASL2 tutte le certificazioni di avvenuto smaltimento secondo la vigente normativa.
aa) Prescrizioni particolari per gli aspetti strutturali
Saranno a carico dell’Aggiudicatario tutti gli interventi strutturali conseguenti ad eventuali incrementi di carico, sulle strutture esistenti, inerenti alla realizzazione “chiavi in mano” del Polo Endoscopico
/Chirurgico, ad esempio: installazione d’apparecchiature, impianti , pareti prefabbricate ecc.
In particolare, oltre all’esecuzione degli eventuali interventi strutturali suddetti, sono a carico dell’Aggiudicatario:
• La verifica delle strutture esistenti in relazione ad eventuali opere di rinforzo
• La progettazione, la direzione lavori ed il collaudo di dette eventuali opere di rinforzo
• Gli oneri relativi al deposito e/o l’ottenimento dell’Autorizzazione presso i competenti uffici , come previsto da tutta la vigente Normativa sulle Costruzioni.
Ai fini della presentazione delle offerte sarà sufficiente la presentazione del progetto definitivo della soluzione proposta. Sarà fatto obbligo al solo Aggiudicatario di predisporre il relativo progetto esecutivo adeguandolo anche ad ogni prescrizione e ad ogni modifica ritenuta necessaria dalla Committenza per il via ai lavori
Si precisa che nell’elaborazione del progetto esecutivo qualora risultassero necessarie integrazioni ovvero l’esecuzione di forniture, lavorazioni ed installazioni di componenti indispensabili, non considerati e computati dall’Offerente nel progetto definitivo, tutti gli oneri e relativi maggiori costi conseguenti saranno interamente a carico dell’Aggiudicatario, nessuno escluso o riservato.
Pertanto, in considerazione dell’esperienza maturata da questa Committenza in analoghi interventi realizzati negli ultimi anni, si ribadisce ulteriormente che nella definizione dell’offerta tecnico economica complessiva l’Offerente dovrà tenere conto dell’onere relativo al passaggio dalla progettazione definitiva a quella esecutiva, quasi sicuramente non trascurabile data la complessità delle lavorazioni.
L’elemento sostanziale dell’appalto sarà quindi quello di garantire l’approccio con un “unico” interlocutore responsabile, in grado di fornire soluzioni integrate ed affidabili con tempi di realizzazione massimi contenuti in quelli indicati al presente Capitolato Tecnico.
Si ribadisce ulteriormente che la fornitura secondo il criterio del “chiavi in mano” dovrà pertanto includere tutti gli elementi ed accessori necessari, nessuno escluso e riservato, a garantire la completa e corretta operatività dei locali al momento della consegna.
Le modalità tecnico logistiche di realizzazione dovranno consentire con approccio ottimale le ordinarie o straordinarie attività di mantenimento e manutenzione che nel tempo si renderanno necessarie.
Gli Offerenti sono pertanto chiamati a proporre soluzioni qualitative e tecniche di elevato livello anche attraverso la miglior scelta dei componenti, degli accessori, delle apparecchiature, dei sistemi e delle soluzioni di layout e logistica interna sulla base della traccia indicata dalla Committenza all tavole allegate al presente Capitolato.
Questo concorrendo a realizzare tutti i locali, in cui ogni elemento risulti massimamente funzionale, in linea con tutte le normative e linee guida che caratterizzano o sono standard di riferimento per i moderni Poli Endoscopici/Chirurgie Ambulatoriali, innovativi in ragione delle tecnologie proposte ed al contempo già predisposto per future evoluzioni e/o integrazioni.
4.2 Indicazioni progettuali e vincoli
L’area d’intervento, sarà visionata dagli Offerenti in fase di sopralluogo obbligatorio, è quella esistente delle “vecchie sale operatorie” del Padiglione Chirurgico – Pad.18 - dell’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure (SV). In immediata adiacenza all’area d’intervento è esistente ed attualmente pienamente operativo un nuovo blocco operatorio, di recente realizzazione, con 4 sale operatorie + locali accessori ed annessa una centrale di sterilizzazione.
La fornitura oggetto del bando sarà realizzata allo stesso livello del piano di calpestio del corpo esistente ed in “perfetta adesione” logistico architettonica con lo stesso.
L’utilizzo di elementi prefabbricati per le compartimentazioni interne, diventa condizione fondamentale sia per la riduzione dei tempi d’intervento che in ragione della richiesta in termini di flessibilità gestione degli spazi e degli eventuali aggiornamenti futuri.
L’intera opera è da realizzare nell’area messa a disposizione che comprende una superficie lorda di completamento complessivo pari a circa 450 m2 al piano primo (quota blocco operatorio esistente) oltre ai locali e spazi necessari ad ospitare gli impianti tecnici .
Nelle tavole, Allegato AR.02 e Allegato AR.04, fornite dalla Committenza, si evidenzia lo stato di fatto nel contesto della zona d’intervento nonché una possibile soluzione distributiva, immaginata dalla Committenza, includente la realizzazione di quanto richiesto.
Come detto l’ubicazione della zona d’intervento è posta all’altezza del primo piano fuori terra dell’edificio esistente e dovrà essere completa di tutti i raccordi ed i collegamenti alla parte in essere, necessari a rendere funzionalmente e normativamente omogenea la nuova realizzazione con l’esistente.
Nel novero delle prescrizioni e indicazioni minime del Capitolato, che evidentemente s’intendono vincolanti, l’Offerente avrà facoltà di proporre nel proprio progetto d’insieme, le soluzioni tecnologiche più evolute e che riterrà più appropriate, il tutto sempre in ambito di elevata qualità e tecnologia, pretesa dalla Committenza.
Ogni Ditta dovrà sviluppare la propria migliore proposta progettuale tenendo conto dell’attuale stato di fatto e della possibile distribuzione interna abbozzata dalla Committenza nelle tavole allegate al presente CT.
Sono peraltro possibili modifiche e proposte migliorative, a discrezione dell’Offerente fermo il rispetto dei seguenti vincoli inderogabili, pena l’esclusione:
a) i vincoli perimetrali dell’area destinata alla realizzazione della fornitura e delle opere connesse;
b) i vincoli impiantistici di base;
c) i vincoli dati dai percorsi, collegamenti verticali ed orizzontali e gli accessi di comunicazione con l’esistente;
d) i vincoli derivanti dalla necessità di collegare la zona oggetto d’intervento alle attuali reti impiantistiche esistenti, in modo tale da garantire la piena funzionalità dell’esistente e della nuova realizzazione, nulla escluso e riservato;
e) i vincoli temporali per la durata dei lavori e per la consegna “chiavi in mano” della fornitura fruibile;
f) i vincoli legati alla coesistenza con attività ospedaliere attive e limitrofe alla zona d’intervento per le quali la cantierabilità va studiata ed attuata di conseguenza;
g) i vincoli dettati dal rispetto delle conformità di sicurezza ed igienico sanitarie e alla normativa antincendio;
h) i vincoli in materia di abbattimento della barriere architettoniche di cui al D.P.R. 236/89 e s.m.i., ove e se applicabili;
i) i vincoli in materia di prevenzione incendi così come specificato nella tavola Allegato AR05 al presente CT.
Il layout sviluppato dalla Committenza alla tavola Allegato AR04 sintetizza nel complesso il “progetto guida” e come tale illustra, oltre che i “limiti fisici di confine” attuali e di nuova realizzazione, la possibile distribuzione dei locali.
Entro tali limiti fisici si dovrà tenere conto dei vari vincoli strutturali ed impiantistici imposti dall’esistente ed adottare, ove necessario, ogni tipo di apprestamento logistico, costruttivo ed impiantistico necessario al miglior risultato finale, nulla escluso e riservato.
La proposta progettuale della Ditta dovrà comunque far riferimento ai requisiti minimi strutturali previsti dal
D.P.R. 14/1/1997 e dal “Manuale Requisiti per Autorizzazione” di X.Xx.Xx Sistema Sanitario Regione Liguria, (Bollettino Ufficiale della Regione Liguria - Anno 49 n° 5 Supplemento) adattando dette prescrizioni al contesto specifico del progetto oggetto di gara. Si prevederà pertanto la realizzazione dei seguenti spazi – zone di lavoro:
1) n°2 sale “polivalenti” per Endoscopia Digestiva/ Broncoscopia;
2) n°1 sala “polivalente” per Endoscopia Digestiva/ Broncoscopia /Chirurgia Ambulatoriale;
3) locali/zone di preparazione dei pazienti;
4) locale/zona di osservazione/risveglio dei pazienti;
5) locali/zone per il lavaggio/disinfezione/stoccaggio dello strumentario videoendoscopico per Endoscopia Digestiva/Broncoscopia *
6) locali/zone per il lavaggio operatori/chirurghi
7) locali WC;
8) locale spogliatoio pazienti;
9) locale refertazione/studio medici;
10) locale infermieri;
11) locali deposito
12) locali spogliatoio del personale
13) Corridoi di transito e di collegamento
Nel novero della fornitura e per tutta l’estensione dell’intervento dovranno essere realizzati i seguenti impianti compresi di ogni accessorio e componente funzionale e costruttivo necessario alla resa in opera funzionante degli impianti stessi secondo la regola dell’arte e le vigenti normative, ed il loro normale e perfetto funzionamento in esercizio, nulla escluso e riservato.
Si indica di seguito in via riassuntiva gli impianti a carico dell’Aggiudicatario:
1) Impianto distribuzione gas medicali (O2 - Protossido d’azoto – CO2 – Vuoto - Aria medicale 4 e 8 Bar - Evacuazione gas anestetici) .
2) Impianto igienico sanitario.
3) Impianto fisso antincendio.
4) Impianto produzione e distribuzione acqua refrigerata.
5) Impianto climatizzazione (a tutta aria senza ricircolo) raffrescamento, ventilazione.
6) Impianto di rilevazione incendio.
7) Impianto elettrico d’illuminazione normale ed emergenza.
8) Impianto elettrico utenze “no break” e fornitura di UPS (gruppo di continuità) di adeguate caratteristiche dimensionali.
9) Impianto elettrico di distribuzione F.M. (prese utenza terminale) tenendo conto delle vigenti prescrizioni normative (Locali di Gruppo 2 secondo la Norma CEI 64 - 8/7).
10) Impianti di segnalazione e comando.
11) Impianto dati e telefonico.
14) Impianti di distribuzione di segnali video
12) Impianto citofonico interno/esterno.
13) Tutta la quadristica elettrica di potenza e comando e la componentistica annessa relativa agli impianti di alimentazione, illuminazione, distribuzione, segnalazione, comando, rilevazione, regolazione, dati e telefonia, ecc. ecc, nulla escluso e riservato.
14) Allacciamenti e approvvigionamenti fino ai punti di prelievo della rete ospedaliera o di nuova realizzazione di qualsivoglia tipologia impiantistica
15) Condutture di adduzione e scarico fino ai collettori ed alle colonne della rete ospedaliera
Si precisa che, per i locali ove installare le centrali degli impianti tecnologici, è indicato, e messo eventualmente a disposizione, un ampio locale posto al piano terreno.
Tale soluzione non è tuttavia vincolante. Saranno, infatti, valutate soluzioni alternative quali, ad esempio, l’utilizzo del “cavedio coperto” posto al primo piano in adiacenza alla zona d’intervento.
Qualora la Ditta, in fase di proposta progettuale, ritenesse opportuno prevedere l’installazione di alcune apparecchiature tecniche nella soprastante soletta di copertura , dovrà conseguentemente prevedere un adeguato volume tecnico per la necessaria protezione degli impianti.
In fase di sopralluogo obbligatorio saranno illustrate dalla committenza le varie soluzioni alternative. Inoltre dal punto di vista tecnologico si prescrive che:
19) Tutte le n°3 sale “polivalenti” abbiano impianto di trattamento aria standard ISO5.
20) Tutte le n°3 sale “polivalenti” ed il locale refertazione /studio medici siano dotate di un Sistema di Videomanagement, ossia di apparati HW e SW deputati alla gestione centralizzata e integrata dei flussi A/V (gestione real time; post processing e storage) utilizzati durante lo svolgersi dell’attività endoscopica/chirurgica, nonchè di quanto necessario per la distribuzione informatica di dati paziente (RIS-cartella clinica) e l’accesso, al fine di visualizzazione di immagini, al sistema PACS aziendale.
Si devono intendere interamente ricomprese nella fornitura, con ogni onere a carico dell’Aggiudicatario, oltre a tutte le predisposizioni impiantistiche, anche tutti gli apparati e sistemi (HW e SW) ed accessori necessari allo scopo (per esempio: server, PC, rack dati, eventuali convertitori, monitors, sistemi audio, ecc.) nulla escluso o riservato.
Dovrà essere garantita, anche in questo caso, la separazione elettrica in relazione alle prescrizioni della Norma CEI 64 - 8/7.
21) Ampia dotazione di punti presa 230V d’utenza finale e distribuzione della rete dati, in modo particolare:
a) nelle: n°3 sale “polivalenti”
b) nei locali disinfezione/stoccaggio endoscopi
c) nei locali di preparazione e risveglio dei pazienti
d) nel locale refertazione/studio medici
e) nel locale infermieri.
22) * Si prescrive che nei locali/zone per il lavaggio/disinfezione/stoccaggio dello strumentario videoendoscopico per Endoscopia Digestiva/Broncoscopia, siano predisposti tutti gli impianti asserviti alla disinfezione e conservazione post processo dello strumentario videoendoscopico, in particolare:
a) Un punto Aria Medicale a 4 Bar in corrispondenza di ognuno degli armadi ventilati atti a contenere i video endoscopi sterili. Minimo n° 4 punti.
b) Un punto dati in corrispondenza di ognuno degli armadi ventilati atti a contenere i video endoscopi sterili. Minimo n° 4 punti.
c) Un punto presa alimentazione monofase con relativa linea ed interruttore MTD di protezione, in corrispondenza di ognuno degli armadi ventilati atti a contenere i video endoscopi sterili. Minimo n° 4 punti
d) Due punti Aria Medicale a 4 Bar in corrispondenza dei banconi di “pretrattamento” dei video endoscopi da sterilizzare/disinfettare sterili. Minimo n° 4 punti.
e) Prese elettriche di servizio in numero adeguato
f) Prese dati in numero adeguato (sistema di tracciatura del processo)
g) Punti di adduzione acqua calda e acqua fredda e punto di scarico dedicati alle lavaendoscopi (non oggetto di fornitura)
h) Lavelli completi e relativi punti di adduzione acqua calda e acqua fredda e punto di scarico. S’intende che per quanto riguarda la suddetta impiantistica, ferme le quantità minime e le migliorie, le posizioni definitive e le quote di posa saranno stabilite in fase di realizzazione esecutiva delle opere
23) Si prescrive infine che in ognuna delle n°3 sale “polivalenti”, siano predisposti i seguenti impianti di alimentazione /segnalazione:
a) Punto presa dedicato ad apparecchiature radiologiche trasportabili (portatile per radioscopia o per radiografia).
Alimentazione nominale 230 V monofase, con lampada di segnalazione fuori porta indicante lo stato di: macchina accesa ed emissione RX, oltre alla relativa cartellonistica di sicurezza/avvertimento, da apporsi sulla porta di ingresso al locale.
b) Punto presa dedicato ad apparecchiature laser (laser chirurgico).
Alimentazione nominale 230 V monofase, con lampada di segnalazione fuori porta indicante lo stato di: macchina accesa, oltre alla relativa cartellonistica di sicurezza/avvertimento, da apporsi sulla porta di ingresso al locale.
S’intende che per quanto riguarda la suddetta impiantistica, ferme le quantità minime e le migliorie, le posizioni definitive e le quote di posa saranno stabilite in fase di realizzazione esecutiva delle opere
Le dotazioni tecnologiche e di arredo tecnico minimo prescritte per ognuna delle n°3 sale “polivalenti” da includere nella dotazione di base all’interno della presente fornitura sono le seguenti:
A. N° 1 Sistema pensile porta Carrello per apparecchiature endoscopiche/chirurgiche.
B. N° 1 Braccio pensile porta monitors, con doppio monitor.
C. N° 1 Lampada scialitica a Led, mono corpo.
D. N° 1 Sistema completo di Videomanagement.
E. N° 1 Workstation a parete per gestione PACS/RIS/applicativi di reparto
F. N° 1 Orologio contasecondi digitale
G. N° 2 Tunnel passa sporco motorizzato
H. N° 2 Armadiature, incassate a filo parete, porta attrezzatura /disposable.
Le dotazioni tecnologiche e di arredo tecnico minimo prescritte per ogni locale/zona preparazione/risveglio
pazienti da includere nella dotazione di base all’interno della presente fornitura sono le seguenti:
I. Trave attrezzata (orizzontale o verticale) polifunzionale, con prese elettriche, prese dati, punti gas medicali (almeno: O2, Aria 4 Bar, Vuoto) con barra UNI /sistema porta accessori
Prevenzione Incendi
La tavola Allegato AR05 è quella relativa al progetto di parere preventivo di prevenzione incendi, approvato dal Comado Provinciale dei Vigili del Fuoco di Savona in data 22/10/2011 (protocollo 00017500 - pratica n° 6012). La proposta progettuale delle Ditta dovrà essere conforme , per quanto applicabile, alle indicazioni specificate nella tavola suddetta.
Si precisa che dovrà essere realizzata, nel novero dell’importo d’offerta, anche la scala esterna di sicurezza in corrispondenza del corridoio principale.
Art. 5 Caratteristiche Tecniche
Le specifiche avanti indicate raffigurano la configurazione di base ed i requisiti tecnici attesi, dei delle apparecchiature e sistemi oggetto di fornitura.
In tal senso si precisa, che laddove s’indichi un elemento con “preferibilmente” o “possibilmente”, detta indicazione sia da ritenersi appunto preferenziale e quindi non pregiudiziale.
Tutta la componentistica proposta, compresa quella non espressamente elencata e descritta, ma comunque rappresentata dalla Ditta ed offerta, nel novero dell’importo posto a base d’asta, come eventuale miglioria della configurazione di base, contribuirà alla valutazione qualitativa complessiva dell’offerta.
In particolare la qualità di ogni offerta avrà valore sia per le caratteristiche qualitative intrinseche dei singoli apparati e sistemi che per le caratteristiche funzionali ed organizzative della soluzione proposta, nonché per la futura eventuale implementazione.
Tali qualità e capacità dovranno essere dettagliatamente con la compiuta presentazione della documentazione prescritta all’Art. 10 del presente CT.
In ogni caso i materiali, le apparecchiature, gli arredi proposti dovranno essere idonei alle specifiche esigenze delle strutture ove saranno utilizzati e dei locali ove si troveranno.
Dovranno avere requisiti che soddisfano la normativa e gli standard di riferimento del settore ed essere funzionalmente ed esteticamente gradevoli sia quali elementi singoli che nel contesto d’insieme.
5.1 Strutture prefabbricate e finiture
5.1.1 Sale polivalenti e pareti
Per la realizzazione dei divisori e delle compartimentazioni interne al Polo Endoscopico/Operatorio si dovranno utilizzare sistemi modulari prefabbricati autoportanti, comprendenti le pareti con rivestimenti idonei, i controsoffitti a tenuta, le porte scorrevoli a tenuta ermetica e le pavimentazioni in materiale adeguato.
Anti raggi X
Tutte le pareti delle tre sale polivalenti, i Passbox, le porte di accesso relative dovranno essere realizzate con schermatura anti raggi X pari a 1,0 mm di piombo, oppure con caratteristiche costruttive tali da corrispondere ad una protezione pari ad 1,0 mm di piombo equivalente.
La schermatura partirà da filo pavimento fino alla quota di almeno cm 2,80 dal pavimento, per tutto il perimetro della sala (inclusi quindi infissi e Passbox) ciò al fine di consentire l’utilizzo all’interno delle sale stesse di apparecchi spostabili per radioscopia e/o radiografia, senza limitazione alcuna.
S’intende che per pareti di locali confinanti la prescrizione minima è comunque quella di un grado di protezione/ schermatura anti raggi X pari a 1,0 mm di piombo (o piombo equivalente) e non la somma per le due pareti.
Il sistema per la costruzione delle Sale “polivalenti” e dei locali attigui, dovrà essere costituito da sottostruttura modulare in acciaio e/o alluminio a cui verranno fissati/agganciati pannelli di rivestimento prestazionali e tecnologici, porte ed accessori integrati.
Non saranno consentite forniture di soli sistemi di rivestimento che non prevedano una soluzione coerente e ingegnerizzata di tutti i nodi ed integrata con le apparecchiature e componenti di impianti.
Il sistema e l’azienda che lo produrranno, dovranno essere certificato secondo le Norme UNI EN ISO.
Il sistema dovrà consentire l’alloggiamento degli impianti e delle apparecchiature grazie all’adozione di soluzioni applicative ingegnerizzate e certificate e grazie all’impiego di pannelli di rivestimento a tutta altezza ed elevata larghezza modulare.
La struttura prefabbricata dovrà prevedere l’installazione in modo integrato ed al miglior livello di finitura estetico funzionale di qualsivoglia accessorio ed apparato (per esempio: pensili, scialitiche, orologio contasecondi, quadri elettrici di distribuzione e comando, workstation, gruppi prese gas, gruppi prese elettriche, monitors, plafoniere, diffusori d’aria, filtri assoluti, riprese dell’aria, ecc.).
La struttura prefabbricata dovrà essere predisposta per l’effettuazione, anche con interventi successivi alla presente realizzazione, di ulteriori installazioni di componenti ed apparecchiature sia a soffitto che a parete.
Eventuali smontaggi e manutenzioni post installazione dovranno essere effettuabili senza alcun problema esecutivo e d’interfaccia con il controsoffitto e/o con la sguscia a pavimento. La smontabilità dei pannelli di finitura a parete dovrà preferibilmente poter avvenire senza smontare coprifili avvitati e senza intervenire sui pavimenti e sui controsoffitti.
Il sistema dovrà delimitare e suddividere ambienti adiacenti ed ospitare apparecchiature e componenti pertanto sarà dovere progettuale di prevedere gli spessori ed ingombri utili per dette suddivisioni, sia in ragione della massima riduzione possibile degli ingombri che per permettere l’alloggiamento degli impianti, componenti, apparecchiature e strutture in esecuzione ad “incasso” ed a “filo parete”.
Non sono ammesse esecuzioni “a giorno”.
Tutti i materiali impiegati dovranno essere resistenti ai detergenti e disinfettanti sia in forma liquida che nebulizzata.
La realizzazione complessiva dovrà essere progettata per agevolare le operazioni di pulizia e disinfezione, mediante l’adozione di accorgimenti quali:
a) Adozione di materiali batteriostatici che limitino la proliferazione batterica.
b) Xxxxxxxx di finitura di elevata dimensione al fine di ridurre al minimo i giunti con altezza in unico pezzo, da pavimento a controsoffitto.
c) Massima planarità di tutte superfici, evitando il più possibile le sporgenze di guarnizioni o profili coprigiunto.
d) Giunzioni tra i pannelli e lungo tutti i perimetri di contatto ermetiche e complanari alle superfici, sigillate con prodotto siliconico a norma per locali asettici, inalterabile nel tempo, non attaccabili da microrganismi, oppure con l’adozione di analoghi apprestamenti aventi pari funzione.
e) Tutta la componentistica installata a parete ed a soffitto dei locali in generale, e delle sale “polivalenti” in modo particolare, dovrà essere il più possibile complanare e senza alcuna sporgenza rispetto al filo del materiale di finitura del pannello parete/soffitto.
f) Assenza di spigoli vivi e d’interstizi, superfici tutte raccordate. I tratti rettilinei del sistema devono essere collegati a quelli successivi mediante profili di raccordo verticali adeguati. Il collegamento fra il sistema e il pavimento deve essere raccordato, ermetico e complanare ai pannelli di finitura. Il collegamento fra il sistema ed il controsoffitto deve avvenire attraverso l’uso di profili raccordati.
I pannelli di finitura delle sale “polivalenti” saranno realizzati con materiali ad elevato contenuto tecnologico quali, a mero titolo d’esempio: Corian, vetro ad elevata resistenza, acciaio inossidabile, acciaio inossidabile verniciato. La definizione del sistema utilizzato e del materiale dei pannelli di finitura è lasciata all’Offerente in base alla propria esperienza e linea produttiva.
Per garantire all’impianto di trattamento dell’aria di gestire e canalizzare al meglio i flussi e le pressioni, il sistema deve essere ermetico e progettato per la tenuta all’aria.
Devono essere sempre previsti adeguati livelli di guarnizione lungo tutti i perimetri di contatto dei diversi materiali per garantire l’impossibilità di contaminazione tra zone ad “aria contaminata” (es. intercapedini) e zone con “aria pulita”.
In corrispondenza dell’installazione di apparecchiature integrate deve essere certificata e garantita la tenuta delle pressioni normalmente in utilizzo negli ambienti di applicazione. L’installazione complessiva (ad eccezione delle guarnizioni e dei sigillanti) sarà realizzata con materiali non infiammabili in Classe di Reazione al Fuoco 0 (zero) ed 1 (uno) e dovrà garantire tra i locali il maggior isolamento acustico possibile, comunque uguale od inferiore a circa 40 dBA.
5.1.2 Controsoffitto
Il controsoffitto deve prevedere l’utilizzo di una struttura portante in metallo/alluminio estruso, ad elevata sezione; deve consentire l’integrazione di apparecchi stagni di illuminazione, segnalazione, rilevazione e deve comunque consentire di adattare le dimensioni del modulo a quelle delle apparecchiature ed accessori che si vogliono integrare nel soffitto stesso.
Il reticolo deve essere di tipo rigido ed inalterabile durante tutte le fasi di lavoro del cantiere.
Il controsoffitto dovrà essere del tipo a tenuta.
La sua funzione è quella di garantire la tenuta dei locali, eliminando interstizi di deposito di polvere. La finitura dei pannelli del controsoffitto deve essere in materiale ad alto contenuto tecnologico.
La definizione del sistema utilizzato e del materiale dei pannelli del controsoffitto è lasciata all’Offerente in base alla propria esperienza e linea produttiva.
5.1.3 Porte
La tipologia costruttiva e la finitura di tutte le porte dovrà essere integrata nel sistema modulare delle pareti e dovrà essere realizzata con materiali e componenti idonei a garantire la massima facilità di pulizia e di resistenza agli urti ed agli agenti chimici.
In particolare le porte d’ingresso alle sale “polivalenti” dovranno essere di tipo scorrevole, con movimentazione automatica ed a tenuta.
Dovranno essere previste soluzioni con porte automatiche anche per le zone con elevata frequenza di transito e movimentazione.
Le porte automatiche dovranno essere conformi alla Direttiva Macchine (89/392/CEE) recepita con DPR 459 del 1996 e s.m.i.
Come già prescritto, nelle sale polivalenti le porte saranno anti X con 1 mm di Pb (o equivalente ad 1 mm di piombo)
5.1.4 Pavimentazioni e rivestimenti in PVC
Tutte le pavimentazioni dovranno essere raccordate a sguscia con la relativa parete verticale in modo da garantire le indispensabili condizioni di sanificazione.
Le pavimentazioni dovranno garantire le ottimali caratteristiche di dissipazione e/o antistaticità, antiscivolo, resistenza meccanica, chimica e stabilità nel tempo, in funzione dei locali di destinazione.
5.2 Impianto di Climatizzazione
5.2.1 Indicazioni generali
In tutti i locali (pulito, sterile, annessi) del Polo Endoscopico/Chirurgico non è consentito il ricircolo dell’aria trattata, mentre i locali di servizio (corridoio sporco, depositi, servizi igienici) potranno essere climatizzati con impianti tradizionali tipo ventilconvettori o radiatori.
Dovranno essere previsti sistemi di recupero energetico.
Dovrà essere adottata una particolare attenzione nel lay-out della distribuzione delle griglie di ripresa e nei diffusori di mandata per garantire un ottimale lavaggio dei locali.
Ciascuna delle 3 sale "polivalenti" dovrà essere servita da un'UTA dedicata mentre i restanti locali (preparazione, risveglio, lavaggio chirurghi, corridoio, etc.) dovranno essere serviti da un'ulteriore UTA.
In ogni singola sala “polivalente” dovranno essere previsti sistemi per il mantenimento e il controllo della sovrappressione rispetto ai locali adiacenti.
Ogni sala “polivalente” dovrà avere regolazione indipendente della temperatura ed umidità relativa interna, questo a prescindere dalle condizioni microclimatiche degli altri locali (preparazione, risveglio, locali pulito, locali annessi, locali di servizio) per i quali, secondo affinità di utilizzo, si dovrà prevedere la regolazione della temperatura indipendentemente dalle condizioni microclimatiche della stessa sala “polivalente” .
L'impianto dovrà mantenere nelle varie zone indicate dal progetto livelli di pressione e numero di ricambi/ora diversificati, inviando aria opportunamente trattata e filtrata espellendo all'esterno la necessaria quantità di aria di ventilazione in condizioni di sterilità.
Saranno adottati i necessari accorgimenti tecnici al fine della sicurezza ambientale ed a protezione sia del personale sanitario che opera nei vari locali che dei tecnici addetti alla conduzione e manutenzione degli impianti.
Particolare attenzione dovrà essere posta alla realizzazione di sistemi per il contenimento dei consumi energetici (Legge n. 10 del 9/1/91, D.P.R. n. 412 del 26/8/93 , D.L. 29/12/2006 n° 311 e s.m.i.) con riferimento alla: progettazione, dimensionamento e tipologia impianti, coibentazione, sistemi di regolazione e sistemi di controllo dei valori termo igrometrici.
5.2.2 Collegamento ai fluidi vettori
Il fluido vettore caldo dovrà essere prelevato dai collettori nella sottocentrale termica del Padiglione 18 (piano 1° sottocentrale “alta”).
Le modifiche sugli attacchi dei collettori esistenti saranno dettate dalle portate progettuali dei fluidi per gli impianti relativi (batterie di preriscaldo, postriscaldo, ventilconvettori, radiatori, ecc.) e dovranno essere previsti nuovi collettori e pompe.
Il fluido vettore acqua refrigerata dovrà essere prelevato dai collettori nella sottocentrale termica del Padiglione 18 (piano 1° sottocentrale “alta”) previe opportune modifiche e adattamenti.
L’acqua per il carico impianti tecnologici e igienici sanitari a servizio delle utenze, potrà essere prelevata dalle linee dell’acqua sanitaria presenti nella sottocentrale termica “alta” del Padiglione 18.
5.2.3 Dati climatici e progettuali (Pietra Ligure)
a) Altitudine: 5 m.
b) Gradi giorno: 1285
c) Zona climatica: C
d) Inverno: Temperatura esterna - 1° C
e) Umidità relativa: 80
5.2.4 Impianto di climatizzazione
a) Velocità massima dell’aria nelle canalizzazioni.
- Canali principali sezione circolare: 6,5 m/sec.
- Canali principali sezione rettangolare: 6 m/sec.
- Canali secondari: 4 m/sec.
- Presa aria esterna: 2,5 m/sec.
- Bocchette di mandata: 2 m/sec.
- Bocchette di estrazione: 1,5 m/sec.
- Diffusori con effetto induttivo: 4 m/sec.
- Batterie di riscaldamento: 2,5 m/sec.
- Batterie di raffreddamento: 2,5 m/sec.
b) Velocità massima dell’aria negli ambienti.
- Velocità residua media (1,5 m. dal pavimento) 0,12-0,20 m/sec.
c) Velocità massima dell’acqua nelle tubazioni.
- Fino a ½" 0,5 m/sec.
- Fino a 1" 0,8 m/sec.
- Fino a 4" 1,5 m/sec.
- Fino a 8’’ 2,0 m/sec.
- Oltre 8’’ 2,5 m/sec
d) Temperatura fluidi nelle batterie di scambio termico
- Acqua calda batterie U.T.A.: 75°C
- Acqua calda batterie post-riscaldamento: 75°C
- Acqua refrigerata: 7°C
e) Caratteristiche ambientali Sale “polivalenti” (DPR N.37 del 15.01.1997):
L’impianto d’aria condizionata (senza ricircolo) deve garantire i seguenti ricambi d’aria:
1) Nelle sale “polivalenti” oltre 15 ricambi /ora (attesi circa 20 ricambi /ora)
2) Negli altri locali adibiti a preparazione e/o risveglio, lavaggio chirurghi, sterilizzazione e disimpegni almeno n° 10 ricambi /ora.
3) Le condizioni termo igrometriche interne per le sale “polivalenti” e per i locali annessi dovranno essere tra 20° C e 24° C tutto l'anno con la temperatura variabile a comando e l’umidità relativa (U.R.) contenuta sempre e comunque nel range 50% ± 10% .
4) Filtraggio aria zone sterili con filtri classe HEPA H13 - H14 sui terminali negli ambienti serviti
5) Filtraggio aria per zone pulite e annessi con filtri classe HEPA H12 sull’UTA
f) Rumore generato dagli impianti
Il massimo livello sonoro con impianti funzionanti non dovrà essere superiore a 35 dBA.
Tale livello s'intende derivato sia dalle apparecchiature installate all'interno, sia da quelle, sempre inerenti agli impianti, installate all'esterno dell'ambiente ove vengono eseguite le misure.
L'incremento del livello del rumore di fondo provocato dagli impianti tecnici negli ambienti interni, in tutte le fasi di funzionamento deve rientrare nei limiti indicati dalla norma UNI 8199 "Misura in opera e valutazione del rumore prodotto negli ambienti dagli impianti di riscaldamento, condizionamento e ventilazione".
Si assume il valore di riferimento del livello del rumore di fondo pari a 30 dBA.
Il limite vale inoltre in presenza di livello sonoro di fondo (ottenuto con misurazioni, nei medesimi locali, considerati con tutti gli impianti fermi) inferiore almeno a 3 dBA del sopra citato valore.
5.2.5 Unità di Trattamento Aria (UTA)
1) Involucro.
I moduli dovranno avere una struttura autoportante, senza telaio, costruita da pannelli sandwich modulari, spessore minimo 30 mm, isolati con setto di lana minerale di densità minima di 60kg/m3, in classe A1 secondo la norma DIN 4102.
Dovrà essere assicurata la perfetta tenuta per le varie sezioni mediante guarnizioni in gomma o neoprene pannelli anteriori delle rispettive sezioni ventilanti, batterie raffreddamento e rispettivi plenum dovranno essere completamente e facilmente apribili in modo da consentire le operazioni di ordinaria manutenzione o di sfilaggio delle apparecchiature in esse contenute.
Le portine dovranno essere incernierate e apribili facilmente tramite maniglie. All'esterno di ogni sezione ventilante dovranno essere installati dei sezionatori di tipo adeguato in modo da poter interrompere l'alimentazione dei rispettivi motori elettrici.
Le vasche di raccolta e i separatori di gocce previste nella zona batteria di raffreddamento e umidificazione saranno in acciaio inossidabile coibentate esternamente e con finitura come i pannelli. Le varie sezioni saranno sostenute da appositi piedi opportunamente disposti per il montaggio a pavimento.
L'intera unità di trattamento aria dovrà essere isolata, per non trasmettere vibrazioni, mediante supporti antivibranti da sistemare sotto il basamento e raccordi a soffietto su tutte le canalizzazioni che vi si attestano.
Le misure di temperatura, pressione e velocità dell'aria dovranno potersi effettuare agevolmente; allo scopo saranno previsti manicotti e fori con tappi smontabili ma ermetici per consentire l'introduzione degli strumenti di misura.
Le serrande di taratura con comando manuale dovranno avere il settore di manovra e sistema di fissaggio con indicatore esterno del grado di apertura.
2) Presa di aria esterna canalizzata (lamiera zincata 10/10 mm.) con serranda motorizzata.
3) Filtri a celle ondulate, grado di filtrazione efficienza 70% ENN 779 G2
4) Sistema di recupero energetico.
5) Ventilatori.
I ventilatori saranno di tipo centrifugo a doppia aspirazione, con giranti a pale multiple staticamente e dinamicamente equilibrate.
Le pale saranno di tipo in avanti per basse pressioni e a pale rovesce per alte pressioni (fino a 700 Pa di pressione utile totale).
Il punto di funzionamento dovrà essere nella zona di massimo rendimento e la velocità periferica della girante dovrà essere la più bassa possibile. La bocca di mandata/ripresa sarà dotata di giunto antivibrante in tela o similare.
6) Motori.
I motori saranno di tipo trifase e protezione non inferiore ad IP44, marchio IMQ. Dovrà essere previsto e già installato anche un secondo motore di riserva.
La potenza installata sarà superiore di almeno 30% rispetto alla potenza assorbita.
Il motore e il rispettivo ventilatore saranno assemblati su un unico basamento completo di adeguate robuste slitte tendicinghia e di supporti antivibranti a molla o in gomma.
La trasmissione motore-ventilatore sarà effettuata mediante sistema a pulegge e cinghie di tipo trapezoidale dimensionate per trasmettere una potenza pari a 1,5 volte quella installata.
Il numero di cinghie previsto sarà di minimo 2 per motori di potenza superiore a 1 KW ; la scelta dovrà essere effettuata a metà del campo di taratura in modo da poter effettuare una regolazione sia in aumento che in diminuzione. A valle di ogni ventilatore di mandata sarà installato un equalizzatore di flusso.
Tutte le parti in movimento dovranno essere protette con carter regolamentare.
7) Inverter
Fornitura e posa in opera d’inverter per motori elettrici trifase, con filtro integrato classe B, con possibilità di controllo tramite PLC con segnali di controllo standard, completo di involucro ed adatto al montaggio a parete o pavimento. Compresi i cavi di collegamento elettrici all’alimentazione ed al sistema di controllo.
Idoneo per comunicare con sistemi di regolazione aperti e ricevere un segnale analogico/digitale da opportuno regolatore di portata (sonda di velocità o pressostato differenziale).
Per il calcolo dei dati caratteristici del ventilatore (potenza, numero di giri, pressione totale, pressione statica utile) dovrà essere riconsiderata la resistenza totale effettiva che comprenderà tutte le resistenze reali del circuito installato, quali batterie, filtri, serrande, lunghezza e percorso canali, bocchette ecc.
I dati e le curve caratteristiche di ogni ventilatore dovranno poi essere approvati dalla D.L.
8) Vasca di raccolta condensa in acciaio inox.
9) Separatore di gocce di acciaio inox.
10) Sezione silenziatori in panelli fonoassorbenti.
11) Umidificatori con vaschetta di raccolta condensa in acciaio inox.
12) Sezione filtrante con filtri a tasche rigide classe F8 (EU7).
13) Sezione filtrante sui canali per i locali ANNESSI nel blocco operatorio con filtri assoluti ad alta efficienza classe H12
14) Batterie
Le batterie di scambio termico saranno del tipo a tubi di rame a ranghi sfalsati con alettatura in alluminio a pacco continuo con spaziatura non inferiore a 2 mm. e facilmente sfilabili dalla rispettiva sezione.
Le batterie saranno complete di collettori di entrata e di uscita, di spurghi per lo sfogo dell'aria, di valvola di scarico per lo svuotamento.
La velocità dell'acqua nei tubi non dovrà essere inferiore a 0,7 m/sec. e superiore a 1,5 m/sec. mentre la velocità dell'aria non dovrà superare i 2,5 m/s
15) Accessori.
Termometri a quadrante, posti a monte e a valle di ogni trattamento (aria o acqua)e sulla presa aria esterna. Xxxxxxxxx di scarico batterie; lo scarico dovrà essere visibile ed entro ghiotta di raccolta.
Manometri differenziali a liquido o similare per la misura della pressione differenziale tra monte e valle dei filtri della centrale di trattamento e dei gruppi di estrazione aria, da installarsi su un pannello facilmente visibile . Sezionatore locale per l'arresto dei ventilatori e delle pompe di circolazione, da prevedere anche nel caso di quadro elettrico a vista.
Tubazione di scarico in Geberit con sifoni e imbuti di raccolta in tutti i casi indicati. Elettrovalvole a tre vie con by-pass
Ogni U.T.A. (provvista della marchiatura CE) dovrà essere munita di apposita targhetta con sopra indicate le caratteristiche di funzionamento.
Le UTA e gli apparecchi di controllo e regolazione, se messi all’esterno dell’edificio, dovranno avere adeguati ripari dagli agenti atmosferici.
Ogni UTA dovrà essere posta su basamento (in getto o in struttura metallica) con h>25 cm e comunque in grado di realizzare adeguati sifoni per lo scarico delle condense.
5.2.6 Estrattore Aria
1) Sezione riprese con giunti antivibranti e serrande di regolazione motorizzate.
2) Sezione filtrazione a celle ondulate - G4 EN779.
3) Sezione silenziatori.
4) Batterie o sistema di recupero calore.
5) Motori
Sezione ventilante del tipo con doppio motore elettrico trifase inverter e trasmissione a cinghia montati su supporti antivibranti tipo trifase e protezione non inferiore ad IP44, marchio IMQ.
La potenza installata sarà superiore di almeno 30% rispetto alla potenza assorbita.
Il motore e il rispettivo ventilatore saranno assemblati su un unico basamento completo di adeguate robuste slitte tendicinghia e di supporti antivibranti a molla o in gomma.
La trasmissione motore-ventilatore sarà effettuata mediante sistema a pulegge e cinghie di tipo trapezoidale dimensionate per trasmettere una potenza pari a 1,5 volte quella installata.
Il numero di cinghie previsto sarà di minimo 2 per motori di potenza superiore a 1 KW ; la scelta dovrà essere effettuata a metà del campo di taratura in modo da poter effettuare una regolazione sia in aumento che in diminuzione.
Tutte le parti in movimento dovranno essere protette con carter regolamentare.
6) Ventilatori
I ventilatori saranno del tipo centrifugo a doppia aspirazione, con giranti a pale multiple staticamente e dinamicamente equilibrate. Le pale saranno di tipo in avanti per basse pressioni e a pale rovesce per alte pressioni (fino a 700 Pa di pressione utile totale).
Il punto di funzionamento dovrà essere nella zona di massimo rendimento e la velocità periferica della girante dovrà essere la più bassa possibile.
La bocca di mandata/ripresa sarà dotata di giunto antivibrante in tela o similare.
7) Inverter
Fornitura e posa in opera d’inverter per motori elettrici trifase (mandata/ripresa), con filtro integrato classe B, con possibilità di controllo tramite PLC con segnali di controllo standard, completo di involucro ed adatto al montaggio a parete o pavimento.
Compresi i cavi e porta cavi di collegamento elettrici all’alimentazione ed al sistema di controllo.
Idoneo per comunicare con sistemi di regolazione aperti e ricevere un segnale analogico/digitale da opportuno regolatore di portata (sonda di velocità o presso stato differenziale)
Per il calcolo dei dati caratteristici del ventilatore (potenza, numero di giri, pressione totale, pressione statica utile) dovrà essere riconsiderata la resistenza totale effettiva che comprenderà tutte le resistenze reali del circuito installato, quali batterie, filtri, serrande, lunghezza e percorso canali, bocchette ecc.
I dati e le curve caratteristiche di ogni ventilatore dovranno poi essere approvati dal DTA
Ogni macchina deve essere provvista della marchiatura CE
5.2.7 Produttori di Vapore
Umidificatore ad elettrodi per la produzione di vapore sterile, alimentato con acqua osmotizzata, composto da involucro di acciaio inossidabile, coppa di riempimento idrodinamico, cilindri vapore, sistema di auto pulizia del cilindro, sistema antischiuma, indicatore a distanza, adattatore di regolazione a gradini, interruttore temporizzato, controllore integrato per impostazione set - point e visualizzazione valore dell’umidità relativa, unità di controllo elettronico, tubo distributore vapore in acciaio inox.
L’umidificatore dovrà essere provvisto di filtro micrometrico autopulente per la filtrazione dell’acqua e l’eliminazione de tutte le particelle estranee fino ad una granulometria di 60/100 micron.
Distributore di vapore in acciaio inox con tubo convogliatore di vapore e sonda di umidità per condotta. La linea di allaccio all’acqua dovrà avere la predisposizione per un eventuale e futuro allaccio alla centrale di osmosi (tubazioni portate fino alla sotto centrale del padiglione 18).
Apparecchiatura provvista di marchiatura CE
5.2.8 Quadro elettrico UTA – Regolazioni
Il quadro elettrico di regolazione dovrà prevedere l’alimentazione ai motori delle UTA e degli estrattori, delle pompe, con il by-pass all’inverter per consentire l’alimentazione elettrica anche diretta.
Il sistema di regolazione dovrà essere di tipo digitale adattabile o compatibile ad un futuro sistema di supervisione nell’Ospedale Santa Corona.
Dovrà essere reso operativo sul posto e con tutti i collegamenti e predisposizioni tecniche-impiantistiche necessarie per fare la lettura e la modifica di tutti parametri anche da un computer remoto, compreso nella fornitura, da installare a cura dell’Aggiudicatario nei locali del Dipartimento Tecnologico indicati in fase esecutiva.
Dovrà essere prevista altresì l'installazione di pagine grafiche adeguati programmi di gestione, regolazione, risparmio energetico (optimum START/STOP- controllo entalpia - programma a tempo ecc.).
Grado di protezione IP del quadro in funzione del luogo della collocazione, comunque non meno di IP 33
5.2.9 Tubazioni e Collegamenti idraulici alle macchine.
La distribuzione dell’acqua refrigerata e dell’acqua calda, a partire dalle valvole di intercettazione site sui rispettivi collettori o stacchi valvolati e fino al collegamento con le valvole di regolazione a tre vie site in prossimità dell’UTA, dovrà essere in tubo di acciaio senza saldatura tipo Mannesman trattato e isolato o in acciaio zincato con collegamenti flangiati tra valvole di intercettazione, batteria e valvola a 3 vie.
Dovranno altresì essere predisposti i pozzetti per il rilevamento delle temperature di entrata ed uscita acqua dalla batteria con corrispondenti termometri e valvole di spurgo.
Su ogni singolo circuito - batteria dovrà essere previsto un filtro con cartuccia estraibile e due valvole, subito prima e dopo il filtro.
Fornitura ed installazione di tubo zincato o tubo nero liscio in acciaio al carbonio senza saldature "tipo Mannesman" fornito di attestato di conformità alla norma.
Secondo UNI 8863 compatibile con DIN 2440 - DIN 2441 e NF A 49 - 115 per tubi della serie media e pesante. Acciaio al carbonio Fe 330 secondo UNI EU20, compatibile con ST 33,2 DIN 17100 e TU 34,1 NF A 49-115 Tutte le tubazioni, le curve, i collettori e le flange in acciaio nero dovranno essere trattati esternamente con zincatura o verniciatura epossidica a caldo, o prodotti similari dati a spruzzo o a pennello previa sabbiatura in modo da proteggere le tubazioni da eventuali formazioni corrosive esterne.
Tutti i ripristini a saldatura avvenuta dovranno essere effettuati con identico trattamento. Le tubazioni dovranno essere collegate ben diritte a squadra.
Le tubazioni collegate a tutte le apparecchiature dovranno essere supportate in modo da evitare sforzi eccessivi, deformazioni nel collegamento e consentire la rimozione delle apparecchiature in modo agevole e senza richiedere supporti provvisori ad avvenuto smontaggio.
Tutti i punti alti dovranno essere dotati di barilotti di sfogo d'aria realizzati con tubo d'acciaio, con fondi bombati, tubo di sfogo e rubinetto a maschio o a sfera di intercettazione e sfiato automatico aria.
Tutti i bulloni e dadi impiegati nel circuito acqua refrigerata dovranno essere in acciaio inox.
5.2.10 Coibentazioni
a) Generalità
Tutti gli isolamenti dovranno essere realizzati in conformità della Legge n.10 del 9.01.91 sul contenimento dei consumi energetici e nel successivo D.P.R. n.412 del 26.08.93.e s.m.i.
Dovrà essere prodotta adeguata documentazione di calcolo dei vari spessori in funzione del tipo di coibente scelto. I materiali coibenti (isolante con elastomero di gomma sintetica a cellule chiuse in lastre o tubi preformati) a contatto con le tubazioni dovranno presentare stabilità dimensionale e funzionale alle temperature di esercizio e per la durata dichiarata dal produttore.
Inoltre dovranno essere imputrescibili e non infiammabili (Classe di reazione al fuoco “0” o “1”). I materiali isolanti non dovranno essere applicati fino a quando siano state eseguite le prove di tenuta degli impianti e tutti i materiali estranei come ruggine, scorie o sporco siano stati rimossi e le superfici siano verniciate, pulite ed asciutte.
b) Materiale per isolamento termico su tubazioni per acqua calda.
Materiale sintetico a cellule chiuse, realizzato preferibilmente in guaina, lo spessore dell’isolamento sarà calcolato in base alle normative vigenti. Particolare cura dovrà essere posta nella chiusura delle giunzioni, effettuata con i materiali indicati dal Costruttore dell'isolante.
c) Materiale per isolamento termico su tubazioni, apparecchiature e valvolame per acqua refrigerata Rivestimento isolante con elastomero di gomma sintetica a cellule chiuse in lastre o tubi preformati aventi le seguenti caratteristiche:
✓ Qualità': certificato ISO 9002/EN29002
✓ Reazione al fuoco: Classe 1
✓ Assorbimento umidità: µ ≥7000
✓ Condizioni d’impiego: Temperatura fluido da 5 ÷12° C - Temperatura ambiente Max 35° C
✓ Umidità relativa ambiente: 75%
✓ Conduttività termica: 0,037 W/m°k (Media a +10°C)
✓ Coefficiente Liminare esterno: 9 W/m°k
✓ Spessore minimo: De fino a DN 100 : 25 mm. - De inferiore a DN 100 : 19 mm.
Il materiale dovrà essere posto in opera mediante incollaggio delle testate e di tutte le giunzioni longitudinali senza alcun punto di interruzione. In particolare gli staffaggi dovranno essere eseguiti in modo che non vi sia alcun punto di contatto metallico tra staffa e tubazione.
L'incollaggio avverrà mediante colla della stessa marca del produttore dell'isolante e si dovrà procedere altresì alla "retinatura" dei lembi per evitare fenomeni di ritiro.
La sigillatura finale si otterrà mediante nastro adesivo di identico materiale e marca dell'isolante di larghezza 50 mm. sia sulle giunzioni delle testate che su quelle longitudinali.
In particolare su tutte le parti soggette a manutenzione o ad ispezione periodica (filtri, flange, accessori etc.) dovranno essere eseguite idonee chiusure facilmente smontabili e ripristinabili senza alterare il grado di coibentazione richiesto.
d) Finitura esterna
Tutte le tubazioni coibentate dovranno essere protette - rivestite con lamierino di alluminio nelle centrali tecnologiche e all'esterno, e con laminato in PVC nei cavedi e nei controsoffitti. In particolare su tutte le parti soggette a manutenzione o ad ispezione periodica (filtri, flange, accessori etc.) dovranno essere eseguite idonee chiusure facilmente smontabili e ripristinabili senza alterare il grado di coibentazione richiesto.
5.2.11 Pompe
Le pompe sui circuiti di circolazione fluidi caldi o freddi dovranno essere di tipo gemellare con possibilità di sfilare la “testa” per le opere di manutenzione.
Adatte per temperature del liquido comprese tra -15°C e + 140°C e pressione di funzionamento non superiore a 10 bar.
Installate sulle tubazioni con valvole di sezionamento in ingresso e in uscita. Classe di protezione IP55. Marchio CE.
5.2.12 Canalizzazioni
Le condotte di mandata e di estrazione saranno in lamiera zincata a caldo. Dovranno essere realizzate, per costruzione e spessore di lamiera, secondo quanto riportato nel “ASHRAE Systems and Equipment Handbook, 1996" e nelle norme SMACNA-HVAC.
Sui canali di mandata e di estrazione, saranno installate serrande di taratura e portelle d’ispezione (ogni 10-15 metri lineari) per la pulizia dei canali .
Lo spessore della lamiera dovrà essere uguale o superiore a 8/10 e 10/10 mm, o comunque adeguato allo scopo per evitare vibrazioni.
Tutti i tronchi saranno flangiati con mastice e guarnizioni a perfetta tenuta d’aria. Il supporto dei canali a parete o a soffitto sarà fatto mediante mensole o staffe o supporti apribili a collare tali da non trasmettere rumori e vibrazioni alle strutture.
Nelle derivazioni a T dei canali principali si dovranno prevedere sagomature o deflettori che riducano al minimo le turbolenze e garantiscano le giuste portate.
I tratti dei canali di mandata aria dovranno avere la coibentazione esterna alle canalizzazioni in materassino di lana minerale a fibra lunga o altro di pari efficacia e la protezione in lamierino d’alluminio con spessore 6/10 di mm nei tratti a vista.
I canali di ripresa, posti all’esterno dovranno essere in lamiera zincata spessore 10/10 ed essere tutti protetti con lamierino d’alluminio con spessore di 6/10 di mm.
Tutti i materiali utilizzati per le coibentazioni e per i rivestimenti dovranno essere dotati di certificati comprovanti il loro comportamento al fuoco in Classe 0 o 1.
Marchio CE
5.2.13 Serrande Tagliafuoco
Per la compartimentazione possono essere impiegate serrande tagliafuoco omologate REI 120, complete di interruttore fine corsa a riarmo manuale.
La serranda tagliafuoco dovrà essere dotata di certificazione di resistenza al fuoco REI xxx, secondo quanto prescritto dalla Circolare 51 del Ministero dell'Interno, Direzione Generale Servizi Antincendio del 14.09.61.
Dovranno essere provviste dei contatti elettrici per la segnalazione di serranda in posizione di chiusura, dell’avvenuto sgancio per effetto termico, di una sonda atta a resistere ad alte velocità dell'aria anche in presenza nella stessa di particelle altamente corrosive e di fusibile termico a 70-72 °C.
Dispositivo di sgancio automatico telecomandabile elettricamente con microinterruttore.
5.2.14 Diffusori – Riprese
a) Diffusori - Riprese / Zone sterili
Per la diffusione dell’aria potranno essere impiegati idonei soffitti filtranti o diffusori di tipo ad effetto elicoidale
- portata max cadauno 400 mc/h- in alluminio o acciaio inox (zone sterili) adatti per la posa in controsoffitto a quadrotti 60x60 cm, provvisti di serrande di taratura ad alette contrapposte, portafiltro in alluminio con imbocco circolare e completi di filtri assoluti H14-H13-H12. Per la ripresa dell’aria si impiegheranno griglie ad alette fisse, passo 25 mm, costruzione in alluminio estruso anodizzato o acciaio inox (zone sterili), complete di serranda di taratura e controtelaio, posate nel muro o nel controsoffitto.
b) Griglie Ripresa – Locali annessi
Bocchette in esecuzione rettangolare da installare a parete o a soffitto con griglie ad alette fisse, passo 25 mm, costruzione in alluminio estruso anodizzato, complete di serranda di taratura e controtelaio, posate nel muro o nel controsoffitto. Portata MAX: 350 MC/H
c) Diffusori Mandata – Locali annessi
Diffusori quadrati/circolari per montaggio a filo soffitto, costituiti dalla parte frontale di ripresa con telaio in profilati con estremità tagliate a 45° e giuntate tra loro con guarnizione di tenute perimetrale, alette fisse di lamiera d'acciaio verniciato conforme a DIN 17162 con attacco circolare laterale e serrande di taratura. Portata MAX: 350 MC/H
d) Valvole di ventilazione – Riprese servizi igienici - Depositi – Corridoi
Valvole di ventilazione in esecuzione circolare, parti frontali di lamiera d'acciaio verniciatura elettrostatica con regolazione di portata.
5.3 Impianto igienico sanitario.
In conformità al D.M. 37/08, gli impianti idrici ed i loro componenti devono rispondere alle regole di buona tecnica; le norme UNI sono considerate norme di buona tecnica.
5.3.1 Apparecchi Sanitari
Si dovrà provvedere alla fornitura e posa in opera di tutti gli apparecchi sanitari completi delle relative rubinetterie ed al loro collegamento alle tubazioni di acqua calda, fredda e scarichi.
Gli apparecchi sanitari, indipendentemente dalla loro forma e dal materiale costituente, devono soddisfare i seguenti requisiti:
- robustezza meccanica;
- durabilità meccanica;
- assenza di difetti visibili ed estetici;
- resistenza all'abrasione;
- pulibilità di tutte le parti che possono venire a contatto con l'acqua sporca;
- resistenza alla corrosione (per quelli con supporto metallico);
- funzionalità idraulica.
Salvo indicazione contraria, tutti gli apparecchi si intendono non colorati.
Per gli apparecchi di ceramica, la rispondenza alle prescrizioni di cui sopra si intende comprovata se essi rispondono alle seguenti norme: UNI 8949/1 per i vasi, UNI 4543/1 e 8949/1 per gli orinatoi, UNI 8951/1 per i lavabi, UNI 8950/1 per bidet. Per gli altri apparecchi deve essere comprovata la rispondenza alla norma UNI 4543/1, relativa al materiale ceramico ed alle caratteristiche funzionali.
Per gli apparecchi a base di materie plastiche, la rispondenza alle prescrizioni di cui sopra si ritiene comprovata se essi rispondono alle seguenti norme: UNI EN 263 per le lastre acriliche colate per vasche da bagno e piatti doccia, norme UNI EN sulle dimensioni di raccordo dei diversi apparecchi sanitari e dalle seguenti norme specifiche: UNI 8194 per lavabi di resina metacrilica; UNI 8196 per vasi di resina metacrilica; UNI EN 198 per vasche di resina metacrilica; UNI 8192 per i piatti doccia di resina metacrilica; UNI 8195 per bidet di resina metacrilica.
Ogni apparecchio sanitario dovrà essere completo di:
• sifone di ispezione del diametro minimo di 1¼"
• tubo di collegamento con le condutture di adduzione munito di rosone a muro. Sia il tubo di collegamento sia i rubinetti o gruppi di erogazione non devono avere diametro inferiore a 1/2" ad eccezione del tubo di collegamento delle cassette dei vasi il cui diametro interno potrà essere minimo di 3/8".
• tubo di collegamento con le condutture di scarico munito di rosone a muro; il tubo di collegamento nonché lo scarico dell'apparecchio devono avere diametro non inferiore a 1¼".
• il tubo di collegamento delle cassette scaricatrici ai corrispondenti apparecchi deve avere diametro interno non inferiore a 1¼".
Gli apparecchi sanitari saranno posti in opera nei modi indicati dalla Direzione dei Lavori e le eventuali diversità dai disegni di progetto non costituiranno alcuna ragione per la richiesta di compensi speciali.
Per il fissaggio degli apparecchi è vietato l'uso di viti di ferro ed ammesso unicamente l'impiego di viti in acciaio o in ottone.
La sede di fissaggio di tali viti (sia a muro che a pavimento) dovrà essere costituita da tassello con foro filettato a spirale, murata nella costruzione od altro sistema di assoluta garanzia con esclusione di tasselli di legno o di piombo di scarsa resistenza.
Le rubinetterie, a valvola o saracinesca, di rete e le rubinetterie degli apparecchi sanitari dovranno permettere il deflusso della quantità d'acqua richiesta, alla pressione fissata, senza perdite o vibrazioni.
Nella esecuzione dei montaggi dovrà essere posta la massima cura affinché l'installazione delle rubinetterie, apparecchiature, accessori, pezzi speciali, staffe di ancoraggio, etc. avvenga in modo da evitare il formarsi di sporgenze ed affossamenti nelle superfici degli intonaci e dei rivestimenti e che la tenuta sia perfetta.
Tutti i lavabi della cucina e dei bagni saranno posti in opera in incassi, adeguatamente preparati, nelle forme e dimensioni fissate dai disegni esecutivi.
5.3.2 Rubinetti Sanitari
I rubinetti sanitari considerati nel presente punto sono quelli appartenenti alle seguenti categorie:
- rubinetti singoli, cioè con una sola condotta di alimentazione;
- gruppo miscelatore, avente due condotte di alimentazione e comandi separati per regolare e miscelare la portata d'acqua. I gruppi miscelatori possono avere diverse soluzioni costruttive riconducibili ai seguenti casi: comandi distanziati o gemellati, corpo apparente o nascosto (sotto il piano o nella parete), predisposizione per posa su piano orizzontale o verticale;
- miscelatore meccanico, elemento unico che sviluppa le stesse funzioni del gruppo miscelatore mescolando prima i due flussi e regolando dopo la portata della bocca di erogazione; le due regolazioni sono effettuate di volta in volta, per ottenere la temperatura d'acqua voluta. I miscelatori meccanici possono avere diverse soluzioni costruttive riconducibili ai seguenti casi: monocomando o bicomando, corpo apparente o nascosto (sotto il piano o nella parete), predisposizione per posa su piano orizzontale o verticale;
- miscelatori termostatici, elemento funzionante come il miscelatore meccanico, ma che varia automaticamente la portata di due flussi a temperature diverse, per erogare e mantenere l'acqua alla temperatura prescelta.
I rubinetti sanitari di cui sopra, indipendentemente dal tipo e dalla soluzione costruttiva, devono rispondere alle seguenti caratteristiche:
- inalterabilità dei materiali costituenti e non cessione di sostanze all'acqua;
- tenuta all'acqua e alle pressioni di esercizio;
- conformazione della bocca di erogazione in modo da erogare acqua con filetto a getto regolatore e, comunque, senza spruzzi che vadano all'esterno dell'apparecchio sul quale devono essere montati;
- proporzionalità fra apertura e portata erogata;
- minima perdita di carico alla massima erogazione;
- silenziosità ed assenza di vibrazione in tutte le condizioni di funzionamento;
- facile smontabilità e sostituzione di pezzi possibilmente con attrezzi elementari;
- continuità nella variazione di temperatura tra posizione di freddo e quella di caldo e viceversa (per i rubinetti miscelatori).
La rispondenza alle caratteristiche sopra elencate si intende soddisfatta per i rubinetti singoli e gruppi miscelatori, quando essi rispondono alla norma UNI EN 200 e ne viene comprovata la rispondenza con certificati di prova e/o con apposizione del marchio UNI. Per gli altri rubinetti si applica la norma UNI EN 200 per quanto possibile o si fa riferimento ad altre norme tecniche (principalmente di enti normatori esteri).
I rubinetti devono essere forniti avvolti in imballaggi adeguati in grado di proteggerli da urti graffi, ecc. nelle fasi di trasporto e movimentazione in cantiere. Il foglio informativo che accompagna il prodotto deve dichiarare le caratteristiche dello stesso e le altre informazioni utili per la posa, manutenzione, ecc.
Le congiunzioni fra le rubinetterie cromate e le tubazioni dovranno essere fatte mediante appositi raccordi e premistoppa in ottone cromato.
5.3.3 Scarichi di apparecchi sanitari e sifoni (Manuali e Automatici)
Gli elementi costituenti gli scarichi applicati agli apparecchi sanitari si intendono denominati e classificati come riportato nelle norme UNI 4542, sull'argomento.
Indipendentemente dal materiale e dalla forma essi devono possedere caratteristiche di inalterabilità alle azioni chimiche ed all'azione del calore, realizzare la tenuta tra otturatore e piletta e possedere una regolazione per il ripristino della tenuta stessa (per scarichi a comando meccanico).
La rispondenza alle caratteristiche sopra elencate si intende soddisfatta quando essi rispondono alle norme UNI EN 274 e UNI EN 329; la rispondenza è comprovata da una attestazione di conformità.
5.3.4 Tubi di raccordo rigidi e flessibili
I tubi di raccordo rigidi e flessibili per il collegamento tra i tubi di adduzione e la rubinetteria sanitaria indipendentemente dal materiale costituente e dalla soluzione costruttiva, devono rispondere alle caratteristiche seguenti:
- inalterabilità alle azioni chimiche ed all'azione del calore;
- non cessione di sostanze all'acqua potabile;
- indeformabilità alle sollecitazioni meccaniche provenienti dall'interno e/o dall'esterno;
- superficie interna esente da scabrosità che favoriscano depositi;
- pressione di prova uguale a quella di xxxxxxxxx collegati.
La rispondenza alle caratteristiche sopraelencate si intende soddisfatta se i tubi rispondono alla norma UNI 9035 e la rispondenza è comprovata da una dichiarazione di conformità.
5.3.5 Cassette per l’acqua
Le cassette per l’acqua di vasi, orinatoi e vuotatoi, indipendentemente dal materiale costituente e dalla soluzione costruttiva, devono rispondere alle caratteristiche seguenti:
- troppopieno di sezione, tale da impedire in ogni circostanza la fuoriuscita di acqua dalla cassetta;
- rubinetto a galleggiante che regola l'afflusso dell'acqua, realizzato in modo tale che, dopo l'azione di pulizia, l'acqua fluisca ancora nell'apparecchio sino a ripristinare nel sifone del vaso il battente d'acqua che realizza la tenuta ai gas;
- costruzione tale da impedire ogni possibile contaminazione della rete di distribuzione dell'acqua a monte, per effetto di rigurgito;
- contenimento del livello di rumore prodotto durante il funzionamento.
La rispondenza alle caratteristiche sopra elencate si intende soddisfatta per le cassette dei vasi quando, in abbinamento con il vaso, soddisfano le prove di pulizia/evacuazione di cui alla norma UNI 8949/1.
5.3.6 Tubazioni e raccordi
Tutte le tubazioni per le reti dovranno essere prevalentemente in multistrato con idonei raccordi e pezzi speciali. Le tubazioni dell'acqua calda e del ricircolo saranno coibentate con guaina in elastomero a cellule chiuse di tipo flessibile di spessore 20 mm con un coefficiente di conducibilità termica pari o inferiore a 0,035 W/mK.
Dovrà comunque essere rispettata la normativa vigente e quant’altro applicabile.
Nel caso di impiego di tubazioni di materiale diverso, queste dovranno rispondere alle prescrizioni seguenti:
a) nei tubi metallici di acciaio le filettature per giunti a vite devono essere del tipo normalizzato con filetto conico; le filettature cilindriche non sono ammesse quando si deve garantire la tenuta. I tubi di acciaio devono rispondere alle norme UNI 6363, UNI 6363 FA 199-86 ed UNI 8863 FA 1-89. I tubi di acciaio zincato non dovranno di norma essere utilizzati per il collegamento di apparecchi.
b) I tubi di PVC e polietilene ad alta densità (PEAD) devono rispondere rispettivamente alle norme UNI 7441 ed UNI 7612, UNI 7612 FA 1-94; entrambi devono essere del tipo PN10.
c) I tubi di piombo sono vietati nelle distribuzioni di acqua.
d) è consentito l’utilizzo del polipropilene della migliore qualità per la realizzazione delle reti di distribuzione idrica, nel rispetto delle norme UNI vigenti (rispondente alle prescrizioni della Circolare n.102 del 12/02/78 del Ministero della Sanità)
Le tubazioni sia dell'acqua fredda che calda, nonché le tubazioni di scarico e ventilazione nell'ambito dei servizi igienici devono essere poste in traccia.
Su ogni conduttura di collegamento di una diramazione con gli apparecchi di uno stesso ambiente si deve installare un rubinetto di intercettazione a cappuccio che permetta di isolare gli apparecchi stessi.
Dopo la posa in opera e prima della chiusura delle tracce o dei rinterri le tubazioni dovranno essere poste sotto carico, alla pressione nominale delle valvole di intercettazione, per almeno 12 ore per verificare l'assenza di perdite; dopo le prime ore dall'inizio della prova non dovrà rilevarsi sul manometro di controllo nessun calo di pressione.
Le tubazioni, prima del montaggio della rubinetteria, dovranno essere lavate internamente per asportare i residui della lavorazione.
Le tubazioni di adduzione interne, al servizio dei locali con apparecchiature, saranno realizzate con tubazioni in multistrato di primaria casa produttrice, faranno capo a linee di derivazione con intercettazione per ogni singola utenza.
Per il dimensionamento delle tubazioni, si dovranno assumere i seguenti valori di portata dell'acqua fredda per le varie utenze:
vaso igienico 0,10 lt/sec.
lavabo 0,10 " "
bidet 0,10 " "
lavello 0,20 " "
doccia 0,15 " "
vasca da bagno 0,30 " "
presa per lavaggio pavimenti 0,15 " "
presa per lavastoviglie 0,10 " ".
Tubazioni calde e fredde saranno opportunamente distanziate così che non vi siano interferenze termiche tra i fluidi convogliati.
5.3.7 Valvolame e valvole di non ritorno
Le valvole a saracinesca flangiate per condotte d'acqua devono essere conformi alle norme UNI 7125 ed UNI 7125 FA 109-82.
Le valvole disconnettrici a tre vie contro il ritorno di flusso e zone di pressione ridotta devono essere conformi alla norma UNI 9157. Le valvole di sicurezza in genere devono rispondere alla norma UNI 909. La rispondenza alle norme suddette deve essere comprovata da dichiarazione di conformità completata con dichiarazioni di rispondenza alle caratteristiche specifiche previste dal progetto.
5.3.8 Condutture di scarico e di ventilazione
Le tubazioni di scarico degli apparecchi igienico-sanitari saranno realizzate in polietilene tipo Geberit o in PPR con innesto a bicchiere e collegate con colonne di scarico che dovranno essere disposte perfettamente in verticale; per quanto possibile dove siano presenti delle riseghe nei muri i raccordi verranno eseguiti con pezzi speciali.
La descrizione delle tubazioni comprende:
a) le diramazioni ed i collegamenti orizzontali;
b) le colonne di scarico (raccolta verticale);
Le diramazioni di scarico avranno pendenze non inferiori all'1% ed angoli di raccordo di 45 gradi; tutti i collegamenti, giunti e saldature dovranno essere a perfetta tenuta idraulica.
Tutte le colonne di scarico saranno opportunamente coibentate per l'abbattimento dei rumori con idonea barriera antirumore.
Il collegamento alla colonna di scarico sarà diretto, ad eccezione delle docce che si collegheranno alla cassetta sifonata in polipropilene autoestinguente innestata nel bocchettone di scarico degli apparecchi o, in loro assenza, direttamente alla colonna di scarico.
In linea di massima i diametri delle tubazioni di scarico dei singoli apparecchi saranno i seguenti:
- lavabo | 50 mm. |
- bidet | 50 mm. |
- vasche | 50 mm. |
- doccia | 50 mm. |
- lavello | 50 mm. |
- vaso | 110 mm. |
- presa lavaggio | 50 mm. |
- presa lavatrice | 50 mm. |
- presa lavastoviglie | 50 mm. |
Le colonne di scarico avranno un diametro di 110 mm.; dalle colonne della ventilazione primaria partiranno le derivazioni per la realizzazione della rete di ventilazione secondaria a tutti gli apparecchi igienici e predisposizioni di scarico. Le tubazioni per la ventilazione primaria e secondaria saranno realizzate in PVC di tipo leggero di pari diametro. Tutte le tubazioni verticali dovranno essere sostenute da staffe a collare in ferro zincato con interposta guarnizione elastomerica.
5.4 Rete antincendio
L’impianto dei presidi fissi antincendio (idranti/naspi) dovrà essere collegata alle colonne della rete principale dell’edificio verificando la disponibilità delle portate richieste con l’uso di più idranti contemporaneamente.
Nell’area delle sale “polivalenti” i presidi mobili estintori devono essere del tipo a CO2, mentre nei locali tecnici possono essere impiegati quelli a polvere.
La dotazione e l’installazione dei presidi mobili estintori è a carico dell’Aggiudicatario , ricompresa nell’importo d’offerta.
Si rimanda a quanto specificato nella tavola Allegato AR.05 e quanto versificato in fase di sopralluogo obbligatorio
5.5 Impianto gas medicinali
a) Indicazioni generali
Si dovrà prevedere:
1) Stazione di riduzione della pressione di 2° stadio per ogni sala “polivalente” (doppio riduttore per ogni gas medicale/tecnico) e tali da garantire un adeguato livello di affidabilità.
2) Impianto distribuzione gas medicali:
a) n°1 gruppo a parete nelle sale polivalenti (O2 - Protossido d’azoto – CO2 – Vuoto - Aria medicale 4 e 8 Bar - Evacuazione gas anestetici con possibilità di collegamento diretto alle apparecchiatura di anestesia)
b) n°1 gruppo a bordo pensile, nelle specifiche quantità e tipologie avanti richieste
c) n°1 gruppo a bordo delle travi testa letto attrezzate delle zone di preparazione/risveglio, nelle specifiche quantità e tipologie avanti richieste.
3) Valvole di sezionamento sulle linee dei gas per compartimentazione di aree.
4) Impianto allarmi di segnalazione esaurimento-chiusura gas medicinali
5) Presa per alimentazione di emergenza sulle stazioni di riduzione per ogni gas medicinale
b) Materiale tubazioni
Tubazioni impiegate in rame puro 99,99% pulito, sgrassato e certificato per gas medicinale secondo quanto previsto dalla PrEN 13348.
Le barre dei tubi in rame dovranno essere chiuse alle estremità per prevenire ostruzioni durante il trasporto e il lavoro. Il materiale dovrà rispondere alle normative vigenti DIN 8905 e seguenti, con massima impurità 0.4 mg/dm2 - massimi residui 0.2 mg/dm2
c) Saldature
Tutte le giunzioni delle tubazioni avverranno con brasature secondo norme vigenti e con leghe brasanti rivestite di disossidante senza cadmio, con composizione minima in peso di:
argento 45% - rame 27% - zinco 25% temperatura di fusione 640°C secondo norme DIN 8513 ISO 3677 - I metodi di brasatura o saldatura devono permettere di mantenere le caratteristiche meccaniche delle giunzioni fino ad una temperatura ambiente di 450°.
d) Tubazioni a vista
Le tubazioni dovranno essere collegate a regola d’arte e perfettamente in linea e a squadra.
Le tubazioni collegate a tutte le apparecchiature di riduzione, distribuzione e/o intercettazione dei gas dovranno essere supportate in modo da evitare sforzi eccessivi, deformazioni nel collegamento e consentire la rimozione delle apparecchiature in modo agevole e senza richiedere supporti provvisori ad avvenuto smontaggio.
Negli eventuali attraversamenti di strutture si dovranno predisporre spezzoni di tubo zincato, acciaio o altro materiale idoneo atti a consentire all’interno di essi il libero passaggio delle tubazioni.
e) Tubazioni incassate
Le tubazioni incassate dovranno essere dentro guaina in plastica.
f) Staffaggi
Le reti di distribuzione dei gas medicali dovranno essere sostenute ad intervalli stabiliti per prevenire piegamenti e distorsioni.
Gli intervalli massimi consentiti per dette tubazioni dovranno essere:
✓ per diametri esterni fino a 15 mm - max intervallo 1,5 mt.
✓ per diametri esterni da 22 a 28 mm - max intervallo 2,0 mt.
✓ per diametri esterni da 35 a 44 mm - max intervallo 2,5 mt.
I supporti dovranno garantire che le tubazioni non possano venire spostate accidentalmente dalle posizioni stabilite. Tali supporti dovranno essere realizzati con materiale resistente alla corrosione o essere trattati per prevenirla. Dovranno essere previsti mezzi per prevenire la corrosione elettrolitica con appositi spessori in gomma tra supporto e tubo. Dove le reti di distribuzione andranno ad incrociare conduttori elettrici le tubazioni dovranno essere sostenute in vicinanza dei conduttori. Le tubazioni non dovranno essere di supporto ad altre tubazioni o condotte, né dovranno essere sostenute da esse.
g) Esecuzione
La rete di distribuzione dovrà essere marcata in modo permanente con il nome del gas e/o simbolo ad intervalli regolari non superiori a 10 ml , in prossimità delle valvole di intercettazione, dei collettori di distribuzione, dei punti di collegamento e dei cambi di direzione, prima e dopo ogni parete di separazione.
Tale marcatura dovrà essere realizzata con targhette metalliche o con etichette adesive difficilmente rimovibili
Le valvole d’intercettazione dovranno essere marcate in modo permanente con il senso di apertura/chiusura in modo leggibile e chiaro, lungo l’asse longitudinale della tubazione ed includere una freccia indicante la direzione del flusso.
Le tubazioni dovranno essere segnalate con colori conformi alla EN739 ed essere durevoli nel tempo. Gli impianti dovranno essere certificati CE e si dovranno eseguire le prove di tenuta rete di distribuzione gas
/valvole di intercettazione.
Tutti gli impianti dovranno in ogni caso rispettare i requisiti di sicurezza e di qualità richiesti dalla normativa vigente. Si richiede inoltre la certificazione sul lavoro relativo alla sostituzione dei tubi flessibili dei pensili, rilasciato da una Ditta autorizzata ad operare su tali apparecchiature .
h) Valvole
Le valvole a sfera saranno con manopola a farfalla per interruzione flusso di linea in OT/58 cromato.
i) Prese gas medicinali
Le prese dovranno essere del tipo AFNOR per ogni singolo gas, marchiate CE collegate alle rispettive tubazioni in rame, cassetta ad incasso e mascherina frontale (a filo muro) con indicazione del tipo di gas.
Stessa tipologia per le persa su pensili / travi attrezzate
Nei casi previsti dovranno essere collegate singolarmente con conduttore di terra al nodo equipotenziale.
5.6 Impianti elettrici e speciali
a) Punto di origine dell’alimentazione elettrica
Il punto d’origine dell’alimentazione elettrica sarà da considerare la cabina elettrica MT/bt (15/0,4kv) n°3 del Pad.18 in sistema TN-S in anello, con commutazione automatica in caso di mancanza rete (15-20sec.)su gruppi elettrogeni che mantengono l’alimentazione in media tensione.
L’energia elettrica dovrà essere derivata dal Quadro elettrico generale di distribuzione in bt preferenziale e continuità assoluta al nuovo blocco operatorio/endoscopia, Quadro elettrico nuove UTA, ecc. già esistente nel locale tecnico costruito al piano seminterrato sotto l’attuale nuovo B.O. e pertanto in adiacenza verticale alla zona oggetto della presente. Nel quadro sono disponibili ma non sufficienti alcuni cubicoli nei vari settori preferenziale, continuità, nei quali è presente lo zoccolo per inserimento di interruttori in esecuzione estraibile.
Le modifiche al quadro per inserimento di nuovi interruttori dovranno prevedere una nuova completa certificazione del quadro stesso.
Con origine dal quadro di cui sopra avranno origine e pertanto dovranno essere fornite ed installate a cura dell’Aggiudicatario le condutture di collegamento tra il nuovo locale tecnico e le utenze della nuovo completamento, oggetto del presente Capitolato.
In particolare linee bt e conduttori di protezione in cavo FG16OM16 preferenziale e FTG10OM1 per alimentazione da UPS.
b) Quadri ed Impianti
Dovranno essere forniti ed installati a cura dell’Aggiudicatario, oltre a quanto già richiesto all’articolato del presente CT:
1) Fornitura e posa in opera (F.p.o.) di Quadro elettrico generale della zona di nuova realizzazione e distribuzione preferenziale e continuità assoluta ai quadri IT-M di sala, servizi comuni, ecc., con origine dal quadro elettrico generale distribuzione preferenziale e continuità assoluta.
2) F.p.o. n° 3 quadri elettrici IT-M di sala ognuno 2 x 5 KVA-230 V, 1 x 500W x lampada scialitica, controlli locali e remoti.
3) F.p.o. dei quadri elettrici per servizi comuni, servizi vari, locali di gruppo 0 e di gruppo 1.
4) Distribuzione con passerelle e tubazioni suddivise per tipologia di circuito e di posa, per correnti forti, correnti deboli e impianti speciali, attraverso i locali posizionate a parete/plafone all’interno dei controsoffitti, distribuzione terminale sottotraccia a parete/pavimenti.
5) F.p.o. punti di alimentazione diretta alle apparecchiature elettromedicali e normali e quadretti prese a spina F.M. nei locali di gruppo 2 da Q.IT-M e nei locali di gruppo 1, di servizio e corridoi da Q. Servizi comuni.
Nei locali “lavaggio” dovrà essere inoltre prevista la f.p.o. dell’alimentazione elettrica ed impianto dati ai “lava endoscopi” ed agli armadi ventilati su indicazione del DTA, in fase esecutiva.
6) In ognuna delle tre sale polivalenti sarà prevista una presa monofase +T, esclusivamente dedicata all’utilizzo di apparecchiature radiologiche (portatile per radioscopia). Standard CEE 17 16A 6H.
7) In ognuna delle tre sale polivalenti sarà prevista una presa monofase +T, esclusivamente dedicata all’utilizzo di apparecchiature laser (Standard CEE 17 16A 6H) e relativa circuitazione di segnalazione luminosa fuori porta di “macchina accesa”.
8) F.p.o. impianto di illuminazione generale a controsoffitto di tipo asettico nelle “sale polivalenti” di gruppo 2 (luce bianca e luce blu) e ad ottica diffusa con schermo in policarbonato negli altri locali e corridoi.
9) F.p.o. impianto di illuminazione di sicurezza ed emergenza a parete di tipo a controllo e alimentazione centralizzata con stampante locale e centrale remotizzabile.
L’impianto dovrà essere integrato al sistema esistente e funzionante, collaudato per la parte di nuova installazione e verificato nella funzionalità totale.
10) F.p.o. impianto di rivelazione fumi di tipo analogico programmabile indirizzato completo di ampliamento della centrale esistente e allarmi remotizzabili.
L’impianto dovrà essere integrato al sistema esistente e funzionante, collaudato per la parte di nuova installazione e verificato nella funzionalità totale. con prove di funzionamento singole e complessive sulla parte rivelazione fumi, sulla parte EVAC e sugli sganci dell’alimentazione elettrica e segnalazioni posti nelle zone filtro.
11) Armadio fonia/dati principale da collegare in fibra ottica monomodale al centro stella posizionato nei fondi del Pad.17, con distribuzione al piano e ai rack di sala completo di switch, patch panel e altro in Cat.6.
12) Impianto di distribuzione e punti rete Cat.6
13) F.p.o. impianto di comunicazione vocale e musicale tra locali di servizio, sale “polivalenti” (a mani libere) ed ingressi al reparto.
14) F.p.o. impianto controllo accessi a lettore di budget.
15) F.p.o. quadro elettrico di potenza U.T.A. più comandi e stato a disposizione per quadro regolazione.
16) F.p.o. impianto distribuzione potenza e regolazione alla centrale UTA _ Condizionamento
17) F.p.o. in derivazione dal sistema di continuità assoluta, esistente nel locale tecnico, di n.3 pannelli sinottici per il controllo dello stato di funzionamento degli UPS e relativi allarmi.
Saranno a carico dell’Aggiudicatario da eseguire al piano seminterrato:
18) F.p.o. di modifiche e ampliamento al Quadro elettrico generale UTA per distribuzione preferenziale, con origine dal Quadro elettrico generale distribuzione preferenziale e continuità assoluta al blocco operatorio, centrale di sterilizzazione, gruppi frigo, centrale UTA, ecc.
19) Distribuzione con due passerelle, sia per correnti forti che per correnti deboli, attraverso i locali posizionate a parete/plafone, distribuzione terminale a vista in tubazione di PVC pesante in esecuzione IP5XX.
20) F.p.o. punti di alimentazione diretta alle apparecchiature in campo e ai quadretti prese a spina F.M. in esecuzione IP5XX.
21) F.p.o. impianto di controllo, regolazione e gestione degli impianti di trattamento aria e meccanici in generale.
22) F.p.o. impianto di illuminazione generale a plafone di tipo ad ottica diffusa con schermo in policarbonato in esecuzione IP5XX.
23) F.p.o. impianto di illuminazione di sicurezza ed emergenza a parete di tipo a controllo centralizzato con stampante locale e centrale remotizzabile in derivazione dalla centrale per il piano operatorio/endoscopia.
24) F.p.o. impianto di rivelazione fumi di tipo analogico programmabile indirizzato con centrale e allarmi remotizzabili in derivazione dalla centrale per il piano operatorio/endoscopia;
5.7 Apparecchiature e sistemi elettromedicali
Per quanto concerne le tecnologie ed apparecchiature elettromedicali necessarie alla realizzazione della fornitura “chiavi in mano” si indicano più avanti le tipologie, le quantità e le caratteristiche tecniche.
Resta inteso che quanto di seguito descritto rappresenta solo un’indicazione sommaria relativa ai prodotti ritenuti indispensabili.
In tal senso è lasciata piena discrezionalità alla Ditta, nell’importo posto a base d’asta, di proporre soluzioni migliorative sia in termini qualitativi che quantitativi purché nel complesso tali integrazioni siano valutabili dalla Committenza come utili e funzionali ai fini della realizzazione e della funzionalità gestionale del nuovo Polo Endoscopico/ Chirurgico ambulatoriale .
La Ditta s’impegna a fornire ogni apparecchiatura nella versione (HW e SW) più aggiornata disponibile al momento effettivo dell’installazione ovvero il pari modello più aggiornato immesso sul mercato.
La Ditta produrrà, allegandola alla documentazione tecnica d’offerta, la dichiarazione del produttore/fornitore di ogni singola apparecchiatura e/o sistema, sulla disponibilità di qualsiasi tipo di ricambio per almeno 8 anni dalla data di avvenuto positivo collaudo in opera.
E’ preciso intento della Committenza e quindi specifica prescrizione per le Ditte, di realizzare le 3 sale “polivalenti” ed i locali strettamente annessi, con ottica di elevato livello tecnologico e totale polivalenza nell’utilizzo delle stesse nelle più diverse discipline e modalità operative endoscopiche e chirurgiche ambulatoriali.
5.7.1 Dotazione minima
La dotazione tecnologica minima da fornire in opera, per ognuna delle tre sale “polivalenti”, sarà la seguente:
a) n° 1 Sistema pensile porta carrello per apparecchiature endoscopiche/chirurgiche,
b) n° 1 Braccio pensile porta monitors, con doppio monitor.
c) n° 1 Lampada scialitica
d) n° 1 Sistema di Videomanagement.
e) n° 1 Workstation a parete per gestione PACS/RIS/applicativi di reparto
f) n° 1 Orologio contasecondi digitale
La dotazione tecnologica minima da fornire in opera, che sarà condivisa all’interno dell’intero Polo Endoscopio/Chirurgico Ambulatoriale sarà la seguente:
g) n° 7 Travi attrezzate
h) n° 1 Apparecchio Portatile per Radioscopia
i) n° 1 Tavolo operatorio
j) n° 2 Apparecchi per Anestesia
k) n° 3 Barelle per endoscopia
l) n° 3 Monitor paziente multi parametrici
m) n° 1 Lampada Scialitica Trasportabile
n) n° 1 Frigorifero per farmaci
5.7.2 Specifiche tecniche apparecchiature
Le caratteristiche tecniche di massima e la configurazione di base delle Apparecchiature e Sistemi, richiesti per
ognuna delle 3 sale “polivalenti” sono le seguenti:
a) Sistema pensile per apparecchiature endoscopiche/chirurgiche *
In ognuna delle sale tre sale “polivalenti” sarà fornito in opera detto Sistema pensile.
1) Sistema pensile d’ultima generazione tecnologica.
2) Elevata qualità costruttiva, ergonomica e funzionale.
3) Elevato livello estetico di finitura
4) Massima assenza di spigoli o scanalature, facile pulizia e disinfezione quotidiana.
5) Costruzione complessiva realizzata con idonei materiali e finiture non ossidabili, superfici il più possibile prive di interstizi e spigoli, facilmente lavabili e disinfettabili, dotate di impugnature ergonomiche atte alla movimentazione.
6) Composto da unica testata verticale, montata su doppio braccio con estensione complessiva al massimo sbraccio uguale o superiore ad indicativi mm. 1500 , comunque tale da non interferire nella rotazione e nella normale movimentazione con le pareti della sala.
7) Completo di sistema di ancoraggio a soffitto con apposita struttura e modalità tali da resistere ad ogni tipo di sollecitazione dinamica al massimo sbraccio utile e con il massimo carico consentito.
8) Portata al massimo sbraccio utile: uguale o superiore a 100 Kg.
9) Elevato angolo di rotazione su ogni snodo atto a consentire la massima fruibilità e mobilità del sistema, comunque: uguale o superiore a 270°.
10) Sollevamento verticale della colonna di tipo motorizzato con escursione: uguale o superiore 300 mm
11) Sistema di “frenatura” della posizione dei bracci ad elevata efficacia ed efficienza.
12) Il sistema dovrà essere in grado, in configurazione di base, di agganciare meccanicamente e sollevare un carrello “a colonna”, anch’esso fornito, atto a contenere tutte le apparecchiature per endoscopia digestiva e broncoscopia nonché le apparecchiature normalmente utilizzate in chirurgia ambulatoriale (monitor, video processori, fonti di luce, insufflatori, elettrobisturi, ecc.).
13) Testata verticale porta carrello di costruzione compatta. Facile sistema di aggancio e sgancio del carrello.
La testata sarà dotata, in configurazione di base dei seguenti minimi apprestamenti impiantistici ed accessori:
a) n°2 prese dati RJ 45 – Cat.6
b) n° 8 prese elettriche standard Schuko singolarmente protette e complete di P.A.E.
c) n°2 Presa Ossigeno. Standard AFNOR
d) n°2 Presa Aria Compressa 4 Bar. Standard AFNOR
e) n° 1 Presa Aria Compressa 8 Bar – Air Motor. Standard EN 739.
f) n° 2 Prese Vuoto. Standard AFNOR
g) n° 1 Presa Gas CO2 . Standard AFNOR
h) n° 1 Presa Protossido d’Azoto
i) n° 1 Presa Evacuazione Gas Anestetici
j) Barra/barre porta accessori
k) n° 1 Asta porta flebo completa di morsetto di aggancio alla Colonna
l) n° 1 Asta porta accessori, completa di morsetto di aggancio alla Colonna (cestelli contenitori, pompe infusione, ecc. ).
m) Si prescrive inoltre che la testata sia dotata, in configurazione di base, di tutte connessioni (prese A/V e cablaggi) necessarie alla massima integrazione tra i sistemi videoendoscopici di qualsiasi produttore ed il Sistema di Videomanagement descritto al capo d) del presente articolo, nonché alla distribuzione del segnale (A/V) così come descritta allo stesso capo d).
S’intende pertanto che dovranno essere previste e posate: le canalizzazioni, i cavi di cablaggio, i punti presa terminali atti a supportare, segnali ed relative immagini in formato:
✓ 2D
✓ 3D
✓ FULL HD (1920 x 1080p) con ogni dimensione di monitor
✓ 4K - ULTRA HD con ogni dimensione di monitor
14) Prodotto rispondente a tutte le normative di settore, valide alla data di collaudo, nessuna esclusa o riservata.
a1) Carrello
Dovranno essere forniti in configurazione di base un totale di n° 5 carrelli, per tutto il Polo Endoscopico/chirurgico di supporto per le attrezzature dedicate all’attività endoscopica e chirurgica.
Detti xxxxxxx, che saranno d’identica configurazione tra di loro, dovranno potersi agganciare (accoppiamento meccanico rapido – “attacca e stacca”, senza l’ausilio di utensili) in massima sicurezza, al predetto Sistema Pensile, per poter essere sollevati da terra con il movimento verticale del pensile stesso
Ogni carrello dovrà essere dotato almeno di:
a) N° 4 ripiani.
b) Nel ripiano superiore o sul montante della colonna del carrello, si dovrà fissare solidamente un braccio articolato portamonitor, fornito in configurazione di base, con attacco VESA universale, atto a sostenere solidamente un monitor medicale con diagonale minima di 27” (quest’ultimo non richiesto)
c) N° 1 cassetto
d) N° 2 maniglie laterali
e) N° 4 ruote in materiale elettroconduttivo, di cui almeno due bloccabili.
f) Dovrà preferibilmente possedere vani e/o canalizzazioni coperte atte a contenere, in modo ordinato, il cablaggio (alimentazione, segnale, equipotenziale) tra le diverse apparecchiature elettromedicali che dovrà ospitare.
g) Gruppo prese elettriche (“ciabatta”) con almeno:
- n° 4 prese standard Schuko singolarmente protette e complete di P.A.E
- Cavo di alimentazione di lunghezza pari o superiore ml 2,0 di adeguata sezione.
- Potenza massima al gruppo prese: uguale o superiore a 2500 W
- Cavo di messa a terra equipotenziale.
- Conforme al marchio CE
- Conforme DIN VDE 0620-1:2010 e EN 60601-1:2006 (Sez. equalizzazione
- potenziale)
h) L’insieme dovrà essere rispondente a tutte le normative di settore, valide alla data di collaudo, nessuna esclusa o riservata.
b) Braccio pensile porta monitors, con doppio monitor *
In ognuna delle sale tre “polivalenti” sarà fornita in opera detto Braccio pensile porta monitors on con monitor
1) Unità porta monitor pensile d’ultima generazione tecnologica.
2) Elevata qualità costruttiva, ergonomica e funzionale.
3) Elevato livello estetico di finitura
4) Costruzione complessiva realizzata con idonei materiali e finiture non ossidabili, superfici il più possibile prive di interstizi e spigoli, facilmente lavabili e disinfettabili, dotata di impugnatura ergonomica atta alla movimentazione.
5) Composta da doppio braccio snodato con movimentazione a frizione atto a supportare, con la massima possibilità di movimento e posizionamento, due monitors.
6) Completa di cablaggio relativo all’alimentazione ed al segnale video verso i monitor (FULL HD e 4K/UHD).
7) Dotata in configurazione di base di due monitors medicali a colori di elevata qualità costruttiva.
8) Risoluzione minima dei monitors (2K) ossia: uguale o superiore 1920x1080p.
9) Diagonale del campo utile: uguale o superiore a 24”
10) I due monitors dovranno essere funzionalmente indipendenti tra di loro e compatibili sia alla visualizzazione di segnali provenienti dalle più diverse fonti video per endoscopia (digestiva/broncoscopia) e dovranno altresì poter visualizzare segnali ed immagini veicolati dal sistema di Videomanagement, senza limitazioni o restrizioni funzionali legate al produttore od alla tipologia delle fonti di segnale (per es. immagini da PACS, immagini da Portatile per Radioscopia, ecc).
11) Complete dotazioni accessorie quali: piastra e contro piastra di fissaggio, cannotti distanziali, staffe di fissaggio, cablaggi, ecc. comunque nulla escluso e riservato.
12) Funzionamento con tensione primaria di alimentazione derivata da circuito ITM – UPS assistito Tensione nominale: 230 Volt monofase + terra.
13) Prodotto rispondente a tutte le normative di settore, valide alla data di collaudo, nessuna esclusa o riservata.
c) Lampada scialitica *
In ognuna delle sale tre “polivalenti” sarà fornita in opera detta Lampada Scialitica.
1) Lampada scialitica di ultima generazione tecnologica costituita da unico corpo illuminante.
2) Tecnologia della fonte luminosa della lampada: LED.
3) Bracci e snodi ad elevata affidabilità ed efficienza meccanica. Adeguatamente “frenati” nelle posizioni impostate dagli operatori.
4) Profilo e superficie della cupole ad alta aerodinamicità per il passaggio dei flussi laminari.
5) Diametro del corpo illuminante: uguale o inferiore a 900 mm
6) Intensità luminosa regolabile. Valore massimo a un metro di distanza: uguale o superiore a
140.000 lux
7) Profondità d’illuminazione: uguale o superiore 900 mm
8) Sistema di regolazione luminosità tramite pannello comandi sulla cupola o a parete.
9) Diametro del fascio luminoso fisso: uguale o superiore a 120 mm
10) Temperatura di colore eventualmente regolabile, comunque compresa indicativamente tra i 4000 K ed i 6000 K
11) Indice di resa cromatica Ra: uguale o superiore a 85%
12) Indice di resa cromatica R9: uguale o superiore a 85%
13) Durata utile dei led (dichiarata come certificata): uguale o superiore a 20.000 ore
14) Possibilità di utilizzo di manipoli sia sterilizzabili che monouso
15) Costruzione complessiva realizzata con l’uso di materiali, accoppiamenti e forme che ne facilitino la pulizia e/o sterilizzazione con normali prodotti abitualmente utilizzati allo scopo in ambito ospedaliero.
16) Completa dotazione accessoria quale: piastra e contro piastra di fissaggio, cannotti distanziali, staffe di fissaggio, cablaggi, ecc. Nulla escluso e riservato.
17) Funzionamento con tensione primaria di alimentazione derivata da circuito ITM – UPS assistito Tensione nominale: 230 Volt monofase + terra.
18) Prodotto rispondente a tutte le normative di settore, valide alla data di collaudo, nessuna esclusa o riservata.
* Resta inteso che per quanto agli apparati di cui ai precedenti capi b) e c), fermo restando le caratteristiche qualitative e quantitative minime, l’Offerente avrà libertà di scelta in merito alla configurazione progettuale proposta, che nel caso potrà essere anche essere integrata, ossia integrare gli apparati nello stesso “blocco portante”. Questo ovviamente ove possibile in termini progettuali e di flessibilità d’utilizzo dei singoli apparati (scialitica e porta monitors) in ragione degli spazi in sala, dell’utilizzo clinico delle sale stesse e del posizionamento di altri apparati in detto contesto.
Resta altresì inteso che per quanto agli apparati di cui ai precedenti capi a) b) e c) fermo i minimi richiesti, la Ditta avrà facoltà di offrire in configurazione di base migliorie quali - quantitative, che saranno premiate secondo le indicazioni riportate nelle Modalità di Aggiudicazione
d) Sistema di Videomanagement
In ognuna delle sale tre sale “polivalenti” sarà realizzato un sistema di videomanagement, ossia un insieme di apparati HW e SW, nessuno escluso o riservato, deputati alla gestione centralizzata ed integrata dei flussi A/V generati dalle apparecchiature tipicamente utilizzate durante lo svolgimento delle normali attività endoscopiche ed interventistiche svolte presso dette sale.
Si elenca in modo non esaustivo le fonti di generazione di detti segnali, fermo restando che quelle richieste in configurazione di base, sono solo quelle elencate nel presente CT :
✓ Telecamera Endoscopica
✓ Videoendoscopi (Videogastroscopio, Videocolonscopio; Video broncoscopio, ecc.)
✓ Segnali parametri vitali
✓ Ecotomografo
✓ Ecogastroscopio
✓ Ecobroncoscopio
✓ Visualizzatore immagini da PACS
✓ Immagini da Portatile per Radioscopia (IB)
Detto sistema dovrà supportare, in configurazione di base, immagini in formato:
✓ 2D
✓ 3D
✓ FULL HD (1920 x 1080p) con ogni dimensione di monitor
✓ 4K - ULTRA HD con ogni dimensione di monitor
Le funzioni principali che il sistema dovrà possedere in configurazione di base, sono le seguenti:
1) Routing Video: distribuzione (uno a uno e uno a molti) di un qualsiasi flusso A/V e singolo frame disponibile, su una qualsiasi destinazione di visualizzazione e/o archiviazione.
2) Documentazione: Archiviazione dei filmati /immagini per scopi educativi e/o medico legali.
3) Documentazione: Archiviazione dei filmati/ immagini con possibilità di visualizzazione / elaborazione post – processing per scopi educativi.
4) Storage locale (a breve-medio periodo) dei predetti filmati /immagini con possibilità d’invio a Server aziendale o regionale.
5) Videoconferenza e Streaming: Condivisione dei flussi A/V con stazioni di visualizzazione remote ai fini di consulto, formazione a distanza e telemedicina.
6) Visualizzazione d’immagini diagnostiche e film importati dal sistema PACS aziendale.
Il sistema dovrà inoltre essere “compatibile/espandibile” verso modalità di Device Control intendendo con ciò la possibilità di controllare e comandare dispositivi medici di diverse tipologie e marchi da un un’unica postazione (tipicamente da un monitor Touchscreen).
In tal senso è lasciata libertà all’Offerente a proporre dette modalità quali migliorie in configurazione di base.
Il sistema dovrà essere completo, nella sua configurazione di base, con i monitors medicali di adeguata fattura e forniti ed installati a bordo del braccio pensile e/o scialitica e/o a parete, descritti quale minima dotazione nei vari punti del presente articolo.
Capacità di storage locale complessiva: uguale o superiore a 500 GB
Si ribadisce che la Ditta avrà ampia facoltà, in termini migliorativi rispetto alle minime richieste nella redazione progettuale quali-quantitativa in relazione a dette modalità funzionali.
Resta inteso che sarà positivamente valutata, secondo le indicazioni riportate nelle Modalità d’Aggiudicazione, la migliore proposta in termini di dotazione quali-quantitativa della configurazione di base offerta, nel novero dell’importo a base d’asta, oltre ai minimi richiesti a CT
L’intero sistema sarà fornito in opera in piena compliance ingegneristica e funzionale con quanto altro fornito ed installato nelle sale “polivalenti” , in particolare con i sistemi pensili, le lampade scialitiche, la workstation a parete, i monitor su braccio pensile ed altri eventualmente offerti .
Il sistema offerto sarà di tipo professionale, ingegnerizzato e realizzato per ambienti ed attività ospedaliere, prodotto da primarie case produttrici e certificato per l’uso in ambienti medici (HW e SW) Tutte le componenti del sistema dovranno rispondere a tutte le normative di settore, valide alla data di collaudo, nessuna esclusa o riservata.
La tipologia costruttiva di tutte le componenti sarà adeguata al luogo di installazione (grado IP).
Sarà cura dell’Aggiudicatario la posa dei cablaggi e di tutti gli accorgimenti impiantistici e tecnologici tali da evitare interferenze elettromagnetiche indotte o subite da qualsiasi apparecchiatura elettromedicale tipicamente utilizzata in sala “polivalente” (per es. armoniche di disturbo tipiche dei segnali full HD 1080, utilizzo di elettrobisturi, ecc. ecc.).
e) Workstation (PC) a parete.
In ognuna delle sale tre “polivalenti” sarà fornita in opera detta workstation.
1) La Workstation sarà di ultima generazione tecnologica, di gamma qualitativa e funzionale elevata.
2) Espressamente ingegnerizzata per usi medicali e certificati allo scopo
3) S.O. Microsoft Windows 8.1 Professional o, meglio, Windows 10 Professional, aggiornato all’ultima release disponibile al momento dell’installazione.
4) Visualizzazione d’immagini, in real time, attraverso il sistema di Videomanagement indicato al precedente capo d)
5) Visualizzazione d’immagini, importabili direttamente dal PACS in uso alla Committenza (Carestream).
6) Visualizzazione /gestione di dati ed applicativi aziendali e di reparto.
7) Diagonale del monitor di visualizzazione: uguale o superiore a 26”
8) Risoluzione minima del monitor FULL HD (2K) ossia: uguale o superiore 1920x1080p
9) Dotazione HW di qualità elevata:
a) RAM: uguale o superiore a 6 GB
b) HDD/SSD: uguale o superiore 500 GB
c) Tastiera QWERTY, standard ITALIANO, sanificabile, di tipo stagno.
d) Touch pad/ mouse, sanificabile, di tipo stagno.
e) Preferibile: modalità di gestione delle funzioni a monitor di tipo touch screen
10) Compatibile DICOM 3.0, in configurazione di base. A tal proposito si precisa che saranno interamente a carico dell’Aggiudicatario tutti gli oneri tecnici, logistici ed economici derivanti dal collegamento al PACS del sistema fornito.
Pertanto la Ditta dovrà tener conto, nella formulazione d’offerta del peso economico derivante da detti oneri e, in caso d’aggiudicazione, dovrà contattare la ditta Carestream (fornitore del PACS ASL2) al fine di rendere efficaci tutte le funzionalità richieste.
L’assenza di dette funzionalità osta all’effettuazione delle procedure di collaudo del sistema.
11) Modalità d’installazione: da incasso. Il più possibile complanare al filo della parete di posa.
12)Materiali di costruzione inossidabili, facile pulizia complessiva e sanificazione.
13)Funzionamento con tensione primaria di alimentazione derivata da circuito ITM – UPS assistito (V230 monofase)
14) Prodotto rispondente a tutte le normative di settore, valide alla data di collaudo, nessuna esclusa o riservata.
f) Orologio – contasecondi
Ognuna delle tre sale “polivalenti” sarà dotata di orologio contasecondi, facente capo ad un unico “orologio madre”, installato in un locale/zona tecnica, ovviamente pienamente compatibile ed atto a comandare gli orologi posti in ogni sala.
Tanto premesso le caratteristiche di massima dell’Orologio – contasecondi sono le seguenti:
1) Orologio e contasecondi, di tipo digitale, di ultima generazione tecnologica ed elevata qualità costruttiva.
2) Collegabile funzionalmente ad orologio madre (orologio pilota) da fornirsi in configurazione di base.
3) Esecuzione da incasso, il più possibile complanare alla parete, con eventuale cornice in materiale inossidabile e/o acciaio inox.
4) Quadrante Orologio (ore/minuti) preferibilmente in versione digitale
5) Quadrante Contasecondi in versione digitale. Elevata dimensione dei caratteri ed elevata leggibilità. Dotato di comando a parete e telecomando per le funzioni di start – stop – azzeramento, del contasecondi
6) Protezione dei display in materiale trasparente ed antiurto.
7) Tensione primaria di alimentazione, derivata da circuito ITM: nominale 230 Volt monofase.
8) Prodotto rispondente a tutte le normative di settore, valide alla data di collaudo, nessuna esclusa o riservata.
Si ribadisce e precisa che la dotazione tecnologica minima, quantitativa e qualitativa, da qui elencata , è da intendersi condivisa all’interno dell’intero Polo Endoscopio/Chirurgico Ambulatoriale , secondo le indicazioni riportate, e non sarà fornita quindi per ogni singola sala polivalente. Le quantità sono quindi indicate come totale minimo.
Detta dotazione “comune” sarà la seguente:
g) n° 7 Travi attrezzate.
Dette travi saranno fornite in opera nei xxxxxx xx xxxxxxxxxxxx (xx0 ) x xxxxxxxxx (xx0) dei pazienti.
1) Trave tecnica testa letto attrezzata di ultima generazione tecnologica.
2) Posizionamento orizzontale e/o verticale, secondo la migliore definizione architettonica delle zone/locali interessati e tipologia costruttiva della trave.
3) Elevata qualità costruttiva, ergonomica e funzionale.
4) Elevato livello estetico di finitura
5) Costruzione complessiva realizzata con idonei materiali e finiture non ossidabili, superfici il più possibile prive di interstizi e spigoli, facilmente lavabili e disinfettabili.
6) Dotata, in configurazione di base dei seguenti minimi apprestamenti impiantistici ed accessori:
a) n°6 prese elettriche UNEL/combinate, singolarmente protette, complete di adeguato numero di PAE.
b) n°2 prese dati RJ 45
c) n°1 Presa Aria Medicale – AFNOR
d) n°1 Presa Vuoto - AFNOR
e) n°1 Presa Ossigeno standard – AFNOR
f) Barra/barre UNI porta accessori/ apparecchiature (monitor, ecc.)
g) n°1 Asta porta flebo completa di morsetto di aggancio alla trave
h) n°1 Asta porta accessori, completa di morsetto di aggancio alla trave (cestelli contenitori, pompe infusione, ecc.).
h) n° 1 Apparecchio Portatile per Radioscopia
1) Il Portatile per Radioscopia richiesto dovrà essere della più recente ingegnerizzazione e di ultima generazione tecnologica.
2) Prima immissione sul mercato del modello offerto non inferiore al 2014
3) Costruzione riferibile a primaria ditta produttrice, nota a livello internazionale
4) Apparecchiatura che rappresenti il meglio della produzione nella tipologia richiesta (Portatile per Radioscopia) nell’ottica della riduzione della dose al paziente.
5) Utilizzo prevalente: procedure di ERCP in Endoscopia digestiva, procedure in Broncoscopia, comunque in grado di eseguire indagini anche in ambito vascolare generale (non cardiologico) nonché dei distretti ossei. Dovrà quindi essere caratterizzato da prestazioni di alto livello, tali da consentire l’esecuzione d’indagini radiodiagnostiche ed interventistiche di qualità in tutti i distretti corporei.
6) Il Sistema fornito sarà tassativamente nuovo di fabbrica, ed in nessun modo ricondizionato o rigenerato.
7) L’Offerente produrrà una dichiarazione del produttore attestante la disponibilità di qualsivoglia parte di ricambio per un periodo non inferiore ad anni 10 dalla data di avvenuto positivo collaudo, nulla escluso o riservato.
8) Generatore e Complesso Radiogeno
a) Generatore, potenza minima: uguale o superiore a 4,5 KW
b) Corrente massima in scopia pulsata: uguale o superiore 3 mA
c) Dissipazione termica del complesso radiogeno: uguale o superiore 5 kHU/min
d) Dissipazione termica anodica in kHU/min (secondo IEC 60613): uguale o superiore 30 kHU/min
f) Dotato di sistema di controllo dei parametri di esposizione
g) Controllo automatico della dose
9) ARCO a C
a) Costruzione complessiva ergonomica e di facile manovrabilità
b) Costruzione compatta ed ingombro il più ridotto possibile
c) Peso (arco a C + monitor cart): uguale o inferiore a kg. 500
d) Escursione complessiva nelle rotazioni RAO/LAO, con arco in posizione di testa: uguale o superiore 130°
f) Escursione verticale motorizzata: uguale o superiore 40 cm
g) Spazio libero tra IB e tubo RX : uguale o superiore 75 cm
h) Profondità utile dell’arco misurata come distanza tra il centro del fascio radiogeno (lungo il suo asse) e l’arco: uguale o superiore 60 cm
i) Dotato di modalità di blocco dello stativo nella posizione impostata
j) Dotato di ruote frenanti
10) Intensificatore di Brillanza
a) 3 campi di ripresa di dimensioni diverse con il campo massimo uguale a 12”
b) Dotato di puntatore, preferibilmente integrato ed inserito nell’I.B.
11) Sistema di Acquisizione e Gestione delle Immagini
a) Carrello porta-monitor con minimo ingombro e facile manovrabilità
b) Sistema dotato di monitor/monitors” flat, ad alto contrasto ed alta risoluzione con diagonale: uguale o superiore a 17”
c) Interfaccia utente di facile ed immediato utilizzo, per la selezione di funzioni e protocolli dell’arco a C mobile, e di processing e visualizzazione dell’immagine.
d) Valore cadenza d’acquisizione in scopia pulsata (con matrice di almeno 512x512 pixel a 12 bit): uguale o superiore a 10 imm/sec
e) Valore cadenza d’acquisizione in grafia (con matrice di almeno 512x512 pixel a 12 bit): uguale o superiore a 6 imm/sec
f) Obbligatorio: Invio delle informazioni di dose al PACS secondo standard DICOM Structured Dose Reporting:
g) Connettività DICOM 3.0 con almeno le classi: print, storage, report dose assorbita e Worklist.
Collegato al PACS a cura ed onere dell’Aggiudicatario
h) Stampante medicale,
i) Apparato interfacciabile per la visualizzazione delle immagini con il Sistema di Videomanagement
12) Dose Erogata
Completo di sistema di calcolo e misura automatica per la valutazione della quantità di radiazioni ionizzanti prodotte dall’apparecchiatura nel corso della procedura radiologica, a norma del D.lgs. del 26 maggio 2000 n° 187 – Art. 8 – integrato con l’apparecchiatura.
Tale dispositivo dovrà consentire la memorizzazione automatica dei parametri d’esame associando automaticamente la dose erogata al paziente.
13) Fisica Sanitaria.
L’apparato dovrà essere fornito in configurazione di base di tutto quanto utile e necessario, in relazione alla vigente normativa di settore, ai fini dell’effettuazione da parte del Servizio di Fisica Sanitaria dell’Azienda delle procedure relative all’accettazione e collaudo nonché ai controlli di qualità periodici (manuali procedurali, eventuale software e/o hardware ecc.).
L’Aggiudicatario dovrà garantire, senza onere alcuno per l’Azienda, adeguata formazione ed affiancamento al personale del Servizio di Fisica Sanitaria sia nelle fasi di accettazione-collaudo funzionale dell’installazione che, su richiesta del suddetto Servizio, durante tutto il periodo di durata della garanzia.
Resta inteso il rispetto dei dettami costruttivi e d’installazione degli apparati in relazione alle vigenti normative, nonché dell’accettazione per quanto di competenza del Servizio di Fisica Sanitaria.
i) n° 1 Tavolo operatorio
1) Tavolo Operatorio di ultima generazione tecnologica, gestito da microprocessori, attuatori di movimento di tipo elettromeccanico.
2) Utilizzo prevalente: Endoscopia per ERCP - Chirurgia Ambulatoriale.
3) Colonna a base mobile ad elevata stabilità.
4) Piano porta paziente di tipo fisso (non removibile) radiotrasparente.
5) Piano porta paziente diviso in più sezioni radiotrasparenti ad elevata capacità di movimentazione e posizionamento indipendente e servoassistita
6) Premessa la miglior valutazione rispetto all’abbondanza qualitativa e quantitativa degli accessori offerti in configurazione di base si indicano di seguito quelli ritenuti indispensabili e che l’Offerente fornirà obbligatoriamente:
7) Interfaccia utente di tipo pratico, intuitivo e con comandi facilmente accessibili.
8) Ampia movimentazione verticale del piano paziente, con valore minimo: uguale o inferiore a 80 cm
9) Ampia movimentazione verticale del piano paziente, con valore minimo: uguale o superiore a 90 cm
10) Ampia movimentazione in Trendelemburg – Antitrendelemburg: uguale o superiore a +/- 20°.
11) Ampia movimentazione in Tilt laterale, nei due lati: uguale o superiore a 10°.
12) Ampia movimentazione in Traslazione orizzontale, con massima portata di carico, uguale o superiore a
70 cm .
13) Carico massimo consentito (peso del paziente) in ogni posizione: uguale o superiore a 180 Kg
14) Costruzione della base, dei piani, degli accessori e della cuscineria il più possibile priva di spigoli, di facile smontaggio, pulizia e disinfezione, con i normali agenti chimici tipicamente utilizzati in ambito operatorio, a tal proposito l’Offerente specificherà adeguatamente in offerta i prodotti compatibili ed i limiti eventuali.
15) Costruzione della base tale da garantire sia la trasportabilità che la massima stabilità in nelle diverse posizioni e con il massimo carico consentito.
16) Costruzione tale da permettere, nel miglior modo possibile, l’inserimento durante le fasi operatorie di apparecchiature portatili per radioscopia.
17) Pulsantiere, telecomandi, comandi ed attuatori di elevata qualità costruttiva e facile manutenzione ordinaria. Elevato grado di protezione da polvere e liquidi: uguale o superiore a IP44.
18) Fornito in configurazione di base di n°1 telecomando completo di accessori e n°1 filocomando.
In caso d’impossibilità a fornire il telecomando, perché non supportato, la dotazione sarà comprensiva di n°2 filocomandi, e viceversa.
19) Costruzione riferita a primarie ditte produttrici, note a livello internazionale.
20) Dotato di Marchio CE. Costruito e certificato nel rispetto di tutta la normativa di settore.
j) n° 2 Apparecchi per Anestesia
1) Apparati tra di loro identici in modello e configurazione.
2) Apparecchio per anestesia per la ventilazione meccanica del paziente adulto, pediatrico e neonatale in sala Operatoria, di ultima generazione tecnologica di tipo volumetrico e pressometrico, controllato elettronicamente, completo di monitoraggio dei parametri ventilatori,
3) Ventilazione a circuito aperto, semichiuso, chiuso, ad alti e bassi flussi
4) Sistema pneumatico di ultima generazione, in grado in fornire elevate prestazioni ventilatorie e di garantire elevati standard di sicurezza
5) Flusso inspiratorio: uguale o superiore a 100 l/min
6) Modalità ventilatorie di base:
a) volumetrica
b) pressometrica
c) pressione di supporto
d) manuale e spontanea
e) SIMV con controllo di pressione e di volume
f) Modalità ventilatorie avanzate con garanzia di volume
g) Ventilazione manuale, con rapido passaggio da ventilazione automatica a ventilazione manuale
h) Manovre di reclutamento automatiche
7) Predisposizione per l’alloggiamento di vaporizzatori
8) Uscita ausiliare per collegamento a circuito “va e vieni”
9) Miscelatore a tre gas per Aria, O2, N2O
10) Modulo integrato nell’apparecchiatura per l’analisi dei gas, per la misura con campionamento sidestream delle concentrazioni inspirate ed espirate di O2, CO2, N2O e almeno tre gas alogenati con identificazione automatica del tipo di agente.
11) Elevata semplicità ed ergonomia d’uso. Interfaccia utente semplice ed intuitiva.
12) Software di gestione in lingua italiana aggiornabile
13) Avvio con programma di autotest
14) Parti oggetto di manutenzione periodica e pulizia facilmente accessibili ed adeguato a semplificare le operazioni di pulizia e sanificazione di tutte le parti.
15) Facilità di estrazione e sterilizzazione del circuito paziente e dei circuiti interni dell’apparecchiatura
16) Funzionamento a tensione di rete ed a batterie interne ad elevata efficienza. Durata di funzionamento a sole batterie, a pieno carico ed in assenza di rete: uguale o superiore a 30’
17) Dotato di display per la visualizzazione dei parametri ventilatori di adeguate dimensioni, ad elevata risoluzione.
18) Diagonale del predetto display: uguale o superiore a 12”.
19) Monitoraggio continuo di almeno i seguenti parametri:
a) concentrazione degli agenti anestetici inspirati ed espirati
b) concentrazione N2O inspirato ed espirato
c) concentrazione O2 inspirato ed espirato
d) concentrazione CO2 inspirato ed espirato
e) pressione inspiratoria massima
f) frequenza respiratoria
g) apnea
20) Visualizzazione contemporanea a display di almeno 3 tracce con relativi campi numerici impostabili e selezionabili dall’operatore.
21) Parametri vitali del paziente. Incluso nella configurazione di base sarà fornito un monitor, di ultima generazione tecnologica, per il rilievo dei parametri vitali del paziente.
22) Detto monitor avrà un display con diagonale uguale o superiore a 12”.
23) Monitoraggio continuo dei seguenti parametri vitali:
a) Tracciato ECG a tre o cinque derivazioni
b) Visione ed analisi del tratto ST per tutte le derivazioni monitorizzate
c) Respiro
d) Temperatura corporea (almeno 1 canale)
e) SpO2 con curva di polso, preferibilmente con tecnologia MASIMO e NELLCOR selezionabili dall’operatore in farse di installazione.
f) NIBP
g) IBP (almeno 1 canale)
h) Memorizzazione e visualizzazione dei dati e dei trend grafici e numerici di tutti i parametri monitorati fino ad almeno 24 ore
i) Configurazione personalizzabile del display
j) visualizzazione contemporanea di almeno 5 tracce con relativi campi numerici
k) differenziabilità dei livelli di allarme dei parametri
24) Fornito in configurazione di base di tutti gli accessori necessari ad un immediato funzionamento (cavetterie, tubi, sensori , ecc.) nulla escluso o riservato.
25) Costruzione riferita a primarie ditte produttrici, note a livello internazionale.
26) Dotato di Marchio CE. Costruito e certificato nel rispetto di tutta la normativa di settore.
k) n° 3 Barelle per Endoscopia
1) Apparati tra di loro identici in modello e configurazione.
2) Barella di ultima generazione tecnologica, in acciaio verniciato od altro materiale inossidabile.
3) Utilizzo ospedaliero “heavy duty”
4) Altezza variabile con movimento oleodinamico
5) Posizione di Trendelemburg e contro Trendelemburg.
6) Comandi a pedale oleodinamici, posti in entrambi i lati (Trendelemburg, contro Trendelemburg, altezza variabile).
7) Piano di coricamento in laminato stratificato od analogo prodotto, radiotrasparente ad almeno 3 sezioni.
8) Dotata di materasso ad elevato confort e flessibilità , facilmente lavabile/disinfettabile.
9) Dotata di portarotolo
10) Dotata di asta portaflebo.
11) Dotata di cesto/vano porta indumenti/accessori
12) Dotata di barra porta apparecchiature (monitor paziente, ecc.)
13) Maniglione lato piedi e lato testa abbattibili
14) Sponde a compasso con abbattimento rapido.
15) Ruote di grande diametro, uguale o superiore a 150 mm
16) Ruote con sistema di bloccaggio contemporaneo:
17) Quinta ruota direzionale, disinseribile con comando a pedale.
18) Trattamento antibatterico
19) Carico di lavoro sicuro: uguale o superiore a 180 kg.
20) Costruzione atta all’utilizzo di apparati radiologici per radioscopia e radiografia
21) Costruzione riferita a primarie ditte produttrici, note a livello internazionale. Dotata di Marchio CE. Costruita e certificata nel rispetto di tutta la normativa di settore.
l) n° 3 Monitor paziente multiparametrici
1) Apparati tra di loro identici in modello e configurazione *
2) Monitor paziente multiparametrico di ultima generazione tecnologica
3) Display con diagonale uguale o superiore a 12”.
4) Monitoraggio continuo dei seguenti parametri vitali:
l) Tracciato ECG a tre o cinque derivazioni
m) Visione ed analisi del tratto ST per tutte le derivazioni monitorizzate
n) Respiro
o) Temperatura corporea (1 canale)
p) SpO2 con curva di polso.
q) NIBP
r) * IBP (1 canale). Almeno per uno dei tre monitor richiesti.
Preferibile e valutato: IBP su tutti e tre i monitor
s) Memorizzazione e visualizzazione dei dati e dei trend grafici e numerici di tutti i parametri monitorati: uguale o superiore a 24 ore
t) Configurazione personalizzabile del display
u) visualizzazione contemporanea di almeno 5 tracce con relativi campi numerici
v) differenziabilità dei livelli di allarme dei parametri
6) Fornito in configurazione di base di tutti gli accessori necessari ad un immediato funzionamento (cavetterie, tubi, sensori , ecc.) nulla escluso o riservato.
7) Funzionamento a tensione di rete e batterie con durata minima: uguale o superiore a 30’
8) Dotato in configurazione di base di morsetto/accessorio per il posizionamento su barre DIN e aggancio a Letto/Barella
5) Costruzione riferita a primarie ditte produttrici, note a livello internazionale. Dotato di Marchio CE.
Costruito e certificato nel rispetto di tutta la normativa di settore
m) n° 1 Lampada Scialitica Trasportabile
1) Lampada scialitica trasportabile di ultima generazione tecnologica composta da corpo illuminante con tecnologia costruttiva della sorgente luminosa di tipo a LED.
2) Utilizzo ospedaliero: chirurgia ambulatoriale
3) Livello d’illuminazione massimo (valori ad un metro secondo normativa settore): uguale o superiore a 40.000 lux
4) Temperatura di colore: compresa tra 4000 e 6000 K°.
5) Indice di resa cromatica (Ra): uguale o superiore a 85%.
6) Corpo illuminante montato su braccio/i snodato/i, capace/i di ampia possibilità di posizionamento, ed adeguatamente bilanciato.
7) Adeguato sistema di “frenatura” per il mantenimento del corpo illuminante nella posizione impostata.
8) Montata su “piantana” mobile dotata di ruote di tipo piroettanti, frenabili
9) Elevata stabilità dell’insieme
10) Costruzione compatta e facile trasportabilità.
11) Peso contenuto
12) Tensione di alimentazione: nominale 230 Volt - 50 Hz monofase
13) Componenti dedicate all’alimentazione/trasformazione della tensione integrati nella base e/o nello stativo.
14) Costruzione riferita a primarie ditte produttrici, note a livello internazionale. Dotata di Marchio CE. Costruita e certificata nel rispetto di tutta la normativa di settore
n) n° 1 Frigorifero per farmaci
1) Frigorifero per medicinali di ultima generazione tecnologica ad elevata efficienza e grado di isolamento termico, basso consumo di energia, controllato da microprocessore.
2) Tipo monovano e monoporta con anta a vetro doppio ad elevata capacità d’isolamento e dotata di chiusura con serratura a chiave; guarnizioni magnetiche di tenuta su porta; piedini regolabili.
3) Dotato d’illuminazione interna; ventilazione interna; sbrinamento automatico.
4) Compressore con refrigerante ecologico esente da CFC, rispondente alle vigenti normative di settore.
5) Bassa rumorosità in normale ciclo di funzionamento.
6) Capacità interna utile: uguale o superiore a 290 lt .
7) Ripiani interni regolabili: uguale o superiore n° 3
8) Costruzione interna ed esterna in materiali inossidabili, o resi tali, resistenti ai normali agenti di pulizia e disinfezione di uso ospedaliero, costruzione con il minor utilizzo di spigoli vivi ed interstizi di facile pulizia e disinfezione.
9) Dotato in configurazione di base di sistema di registrazione grafico della temperatura, integrato nello chassis, a diagramma settimanale (tipicamente a disco di carta).
10) Apparato predisposto, in configurazione di base, alla gestione di allarmi e temperatura attraverso sistemi di rilevazione e gestione remota. Si cita, a mero titolo d’empio, il sistema Spylog di AHSI.
11) Allarmi di minima e massima temperatura, mancanza rete, bassa tensione batteria e porta aperta
12) Range di temperatura impostabile da circa +2/+10° C.
13) Range di temperatura di funzionamento tipica +2/+4°C.
14) Interfaccia utente, per la programmazione dei parametri di funzionamento ed allarme di immediato e facile utilizzo.
15) Dotato di display di ampie dimensioni e buona visibilità per la visualizzazione della temperatura di lavoro e dei parametri di funzionamento.
16) Tensione d’alimentazione nominale 230 V. 50/60 Hz Monofase
17) Costruzione rispondente a tutte le vigenti normative di settore
18) Dotato di marchio CE e relativa certificazione
N.B. Oltre a quanto altro prescritto all’articolato del presente CT a carico della Ditta, si dispone che, per tutte quante le apparecchiature e sistemi (HW e SW) richieste al presente capo 5.7 “Apparecchiature e sistemi elettromedicali”, la stessa Ditta si dovrà fare carico, supportata dai singoli produttori, per una durata di anni 8 dalla data del collaudo, di fornire ed apportare tutte le modifiche ed integrazioni HW e SW conseguenti alla emissione di Informazioni di Sicurezza, emesse in detto periodo dal produttore delle apparecchiature stesse.
Ciò ritenendo “vizio di produzione” qualsivoglia azione correttiva (HW e/o SW) derivante dall’emissione di “Informazioni di Sicurezza”.
A tal proposito la Ditta produrrà agli atti di gara una dichiarazione dove il produttore di ogni singola apparecchiatura si impegna, a titolo gratuito, a fornire ed apportare tutte le modifiche ed integrazioni HW e SW conseguenti alla emissione di Informazioni di Sicurezza, sul prodotto per una durata di almeno 8 anni dalla data di collaudo.
5.8 Arredi
5.8.1 Premessa
Per quanto concerne le forniture di arredi tecnici e complementi, necessarie alla realizzazione della fornitura “chiavi in mano”, si indicano più avanti le quantità minime attese e le caratteristiche sommarie.
Anche in questo caso resta inteso che quanto di seguito descritto rappresenta solo un’indicazione di minima configurazione.
Relativamente alle attrezzature ed agli arredi non espressamente dettagliati di seguito si ritiene utile lasciare alla libera valutazione dell’Offerente la definizione delle tipologie e dei quantitativi, in base alle destinazioni d’uso ed al dimensionamento di ciascun locale individuato nel progetto definitivo.
Gli arredi proposti in configurazione di base dovranno essere formalmente, funzionalmente e tecnologicamente idonei all’uso ospedaliero “intensivo”, all’ambiente in cui saranno inseriti (almeno Classe 1), al carico di lavoro e alla vita utile attesa, quindi grande attenzione dovrà essere posta alla scelta dei materiali e dei componenti, in particolare il materiale costruttivo dovrà essere preferibilmente costituito da acciaio adeguatamente trattato (inox, verniciato, ecc) ovvero altro materiale (per esempio Corian, ecc.) che possa vantare idonee caratteristiche (resistenza al fuoco, atossico, ignifugo, lavabile, disinfettabile e indeformabile) in funzione della destinazione d’uso del locale in cui ne è previsto l’inserimento e l’utilizzo.
La fornitura dovrà essere comprensiva di tutti gli arredi ed i complementi utili e necessari all’allestimento interno dell’intero nuovo Polo Endoscopico
Per tutti gli arredi ed i complementi occorrenti al fabbisogno delle sale “polivalenti” , dei locali di preparazione/risveglio e di tutti i locali di servizio e passaggio sono richieste caratteristiche specifiche previste per l’impiego in ambienti sanitari.
Per alcuni fabbisogni “minori” non sono indicati tipologia e/o quantitativo, lasciando alla libera valutazione del progettista la definizione quali – quantitativa di questi elementi, in base alla destinazione d’uso ed al dimensionamento di ciascun locale.
Caratteristiche costruttive generali per Arredi tecnici e complementi:
1) Costruzione in materiale pregiato e tecnicamente evoluto per l’uso richiesto. Ignifugo, atossico, facilmente pulibile, lavabile e disinfettabile con i normali agenti chimici d’uso ospedaliero.
Resistente al calore, all’umidità ed al tempo.
2) Possesso di criteri di massima ergonomicità, senza spigoli vivi, con maniglie e serrature preferibilmente incassate, il più possibile senza interstizi e giunzioni a vista.
3) Utilizzo di criteri costruttivi e di montaggio antipolvere ed antiurto.
4) Ottimale sfruttamento dello spazio con massima modularità per armadi, cassetti, ripiani, cestelli, lavelli ecc.
5) Possibilità di personalizzazione per configurazione e/o colorazione ove richiesta.
6) Apparati accessori e complementi di elevata qualità e perfettamente integrati nel contesto dell’arredo e degli spazi a disposizione.
5.8.2 Quantità e specifiche degli arredi
Fermo restando la miglior valutazione di merito alla maggior quantità, qualità e tipologia degli arredi computati ed inseriti dalla Ditta nell’offerta di base, si indica di seguito l’elenco (con indicazioni caratteristiche di massima) di quelli ritenuti necessari ogni caso, e quindi da includere nell’offerta di base :
a) Dotazione minima per ogni singola sala “polivalente”:
1) n°2 Armadiature tecnica
a) Armadiatura tecnica fornita di accessori, in esecuzione da incasso, complanare al filo parete.
b) Costruzione complessiva di facile pulizia e disinfezione.
c) Sviluppo lineare complessivo ( dei n° 2 armadi) di circa 280 – 300 cm, profondità adeguata, altezza indicativa cm 180.
d) Ante di robusta costruzione con inserto trasparente
e) Possibilità di configurazione e dei ripiani e degli accessori interni, secondo indicazioni della DL in fase esecutiva.
f) Prodotto rispondente a tutte le normative di settore, valide alla data di collaudo, nessuna esclusa o riservata.
2) Finestra passa sporco (n°2 in ognuna delle tre sale polivalenti = totale n°6 finestre)
a) Finestra passasporco, di ultima generazione tecnologica, per il passaggio di materiale/strumentazione dalla Sala “polivalente” alla Zona Sporca, costituito da due ante trasparenti, contrapposte, tra loro interbloccate meccanicamente e/o elettricamente.
b) Primaria ditta produttrice.
c) Struttura realizzata completamente in acciaio inox, eventualmente termo laccato con polveri epossidiche ad alta resistenza.
d) “Ante” trasparenti in vetro ad alta resistenza e spessore.
e) Semplice utilizzo.
f) In caso di funzionamento ed interblocco elettrico, dovrà essere dotato di pulsanti luminosi e/o luci di indicazione dello stato.
g) Garanzia del funzionamento “in emergenza” attraverso sportello d’ispezione accessibile dal lato sporco.
h) Facile pulizia e manutenzione.
i)Prodotto rispondente a tutte le normative di settore, valide alla data di collaudo, nessuna esclusa o riservata.
Tale dotazione di arredi dovrà essere inserita nel sistema modulare prefabbricato delle pareti delle sale
b) Dotazione minima per ogni singolo locale “Preparazione” (antistante la sala polivalente):
1) Lavello chirurgico a 2 posti, completo di ogni accessorio.
2) Armadiatura tecnica (pensile o base su ruote)
c) Dotazione minima per locale “Deposito”:
1) Armadi metallici ad ante e scaffalature metalliche a giorno,. per dispositivi e materiale di consumo. Dimensioni di sviluppo in larghezza tali da occupare integralmente le pareti di perimetro del Deposito stesso.
d) Dotazione minima per locale “Infermieri”:
1) Armadiature tecniche
2) N° 1 Tavolo
3) N° 4 Sedie
e) Dotazione minima per locale “Spogliatoio pazienti”:
1) N°1 Attaccapanni a parete a 2 posti
2) N° 8 Armadietti spogliatoio
3) N° 1 Sedia
f) Dotazione minima per locale “Refertazione”:
1) N° 2 scrivanie da ufficio con cassettiere e poltroncine; oppure un bancone operativo da lavoro con cassettiere e poltroncine.
2) N° 2 Mobili contenitori da ufficio
g) Dotazione minima per locale “Studio medico”:
1) N° 1 scrivanie da ufficio con cassettiera e poltroncina
2) N° 2 sedie
3) N° 1 Mobile contenitore da ufficio
h) Dotazione minima per locale “Risveglio”:
1) N° 3 tende scorrevoli a soffitto
i) Dotazione minima per locale “Spogliatoi personale”:
1) N° 24 Armadietti spogliatoio
j) Dotazione minima per locali “Lavaggio-disinfezione e conservazione endoscopi”:
Per tali locali sono escluse le forniture delle apparecchiature lavaendoscopi e degli armadi ventilati per la conservazione degli endoscopi dopo la procedura di disinfezione.
Detti apparati saranno difatti acquisiti con altra procedura di gara, non attinente all’oggetto del presente CT.
Saranno invece a carico dell’Aggiudicatario tutte le predisposizioni impiantistiche (elettriche, dati, idrauliche di adduzione e scarico, termotecniche, gas medicali, sanitari, ecc. nulla escluso o riservato) necessarie sia al funzionamento dei predetti apparati, che all’utilizzo di detti locali tenendo conto quindi, in termini progettuali, del migliore utilizzo dei locali stessi ed dei dispositivi in essi utilizzati (adeguato punti prese di servizo, adeguato numero di punti dati per il sistema di tracciamento del processo, xxxxxxx per il “prelavaggio”, ecc. ecc. )
Sarà cura della D.L. di indicare , in fase esecutiva, quantità e posizioni, e di ciò dovrò tener conto l’Offertene in termini progettuali e di computo degli oneri, ovviamente inclusi nell’importo d’offerta.
Saranno invece forniti ed installati a carico dell’Aggiudicatario i piani di lavoro e le armadiature tecniche “normali” necessaria ad un adeguato completamento dei locali.
Detti arredi saranno in acciaio inox od altro materiale di analoga resistenza, comunque adeguato all’impiego in detti locali.
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Resta inteso che la Ditta, pur considerando come prescrizione tutte le predette indicazioni quale “configurazione di base”, avrà la facoltà, valutata nei modi indicati agli atti di gara (Modalità d’aggiudicazione) di realizzare la fornitura al massimo livello qualitativo – quantitativo e funzionale possibile, quindi migliorativa delle predette richieste minime.
Art. 6 Oneri ed Opere
6.1 Oneri – Premessa generale
La fornitura, incluse tutte le attività e le opere oggetto del presente Capitolato, sarà realizzata a cura dell’Aggiudicatario presso l’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure – Savona, Padiglione Chirurgico (Padiglione 18) nella Zona d’intervento evidenziata agli atti (tavola/e dwg rese disponibili ai concorrenti ) e con le modalità descritte al presente Capitolato.
L’Aggiudicatario prenderà possesso della Zona d’intervento nello stato in cui si trova al momento dell’installazione stessa.
La Ditta dovrà verificare le attuali condizioni logistiche ed impiantistiche di detta zona locali e delle zone d’accesso limitrofe in fase di sopralluogo obbligatorio ( vedi seguente 6.2).
Sarà in ogni caso cura delle Ditte acquisire tutte le informazioni utili e necessarie ai fini della presentazione dell’offerta.
In fase esecutiva sarà onere cura dell’Aggiudicatario presiedere alla gestione di corrieri addetti al trasporto ed alla consegna di qualsivoglia tipologia di materiale presso la zona d’intervento.
L’Aggiudicatario stesso garantirà la presenza di suo personale nel sito di consegna - installazione allo scopo d’istruire i corrieri su luoghi e modalità.
Tutte le forniture, le opere e le installazioni richieste al presente Capitolato Tecnico dovranno essere realizzate nel contesto di un Padiglione Ospedaliero pienamente operativo.
Di tale realtà dovrà tener conto l’Aggiudicatario con lo scopo d’adottare gli apprestamenti utili e necessari al fine di non intralciare, per quanto tecnicamente e logisticamente possibile, le normali attività svolte giornalmente nel padiglione e nelle zone attigue alla zona d’intervento.
In tal senso varranno, in via inappellabile, le indicazioni fornite in fase esecutiva dalla D.L. e dal DTA
L’Aggiudicatario garantisce ed accetta, con la sola presentazione d’offerta e senza invocare ulteriori compensi che:
a) durante lo svolgimento dei lavori, gli stessi non dovranno recare intralci al normale espletamento delle funzioni sanitarie
b) l’Aggiudicatario dovrà rendersi disponibile all’esecuzione di variazioni delle attività, a richiesta della D.L., osservando l’orario che sarà dettato da esigenze di carattere strettamente sanitario, senza avanzare diritti di compenso alcuno per eventuali maggiori costi derivanti da interruzioni, frazionamenti e sospensioni temporanee.
c) le attività potranno essere assoggettate a limitazioni di orario o ad eventuali sospensioni, qualora si rendessero indispensabili per il funzionamento delle attività suddette.
d) qualsiasi intervento che possa influire sull’attività sanitaria dovrà essere concordato con la D.L. e/o la Direzione Sanitaria Aziendale (ad esempio interventi sulle linee elettriche, impianti idrici, acqua calda, gas medicinali, ecc. ecc.)
e) all’infuori del normale orario di lavoro così come pure nei giorni festivi la Ditta non potrà a suo arbitrio fare eseguire lavori che richiedono la sorveglianza da parte dell’Azienda.
f) S’intende che i giorni di sospensione dei lavori di installazione dovuti ad esigenze dell’Azienda, prescritti formalmente dalla DL, non impatteranno sul computo del tempo per la consegna e sull’applicazione delle relative penali
g) L'Azienda ha facoltà, vincolante per l’Aggiudicatario, di far eseguire in fase operativa ed in qualsiasi momento dalla D.L. verifiche ed eventuali prove di funzionamento ed accertamento della qualità dei materiali impiegati e di esaminare in genere l'andamento dei lavori anche in relazione ai tempi previsti per la consegna.
h) Xxxxxxx le apparecchiature ed i materiali adoperati, anche se messi in opera, non presentino i requisiti richiesti ed offerti, o siano stati installati in modo ritenuto dalla D.L. non corretto potrà essere ordinata per iscritto la loro modifica e/o sostituzione. Gli incaricati delle verifiche ed ispezioni redigono, in presenza di rappresentanti della Ditta, verbali con cui vengono poste in evidenza le manchevolezze, i difetti e le inadempienze rilevate.
i) Accetta incondizionatamente e conferma di aver verificato le disposizioni tecniche per le varie lavorazioni, forniture e gli elaborati forniti dalla Committenza.
j) Dichiara di aver preso esatta e piena cognizione dello stato di fatto dei luoghi.
k) Dichiara di aver preso visione dello stato di consistenza di quelle opere su cui andrà ad operare, con inserimenti sia strutturali sia impiantistici.
l) Dichiara di essere pienamente edotto di tutti gli obblighi e gli oneri, anche di carattere burocratico e procedurale, che gli competono.
m) Dichiara di aver giudicato agevolmente realizzabile il progetto.
n) Per tutto quanto sopra specificato la Ditta assicura di assumersi la più ampia e piena responsabilità sia delle strutture su cui deve intervenire, sia della funzionalità finale di tutti gli impianti ed apparecchiature, rilasciando le certificazioni relative richieste per legge, avendo eseguito prima della gara tutti i controlli necessari.
6.2 Sopralluogo
La Committenza, anche a tutela delle stesse Ditte concorrenti, ritiene di rendere obbligatorio il sopralluogo, pena l’esclusione, onde permette alle Ditte stesse di verificare:
✓ la situazione logistico operativa della Zona d’intervento,
✓ la situazione impiantistica,
✓ la tipologia di finitura dei locali,
✓ gli spazi disponibili
✓ tutto quanto le Ditte riterranno necessario e sufficiente per la formulazione dell’offerta e per la corretta fornitura “chiavi in mano.
Resta comunque inteso che tutte le verifiche di rispondenza della situazione di fatto così come tutte le verifiche di fattibilità sono in ogni caso a carico dell’Aggiudicatario.
Nessuna eventuale difformità fra elaborati forniti dall’Azienda e/o da situazioni di fatto, non accuratamente verificate e valutate dall’Offerente, potrà dar adito a rivalsa alcuna da parte dello stesso in qualsiasi fase della gara, come anche in caso di aggiudicazione della stessa.
L’avvenuto sopralluogo sarà verbalizzato e copia di detto verbale sarà inserita dalla Ditta nella documentazione tecnica d’offerta come stabilito all’Art. 10 del presente documento.
Per conoscere data, ora e periodo di effettuazione del sopralluogo, la Ditta dovrà attenersi alle prescrizioni indicate a tal proposito sul Disciplinare di Xxxx, al quale si rimanda integralmente.
6.3 Altri oneri
1) Trasporto, movimentazione e posizionamento nel punto d’installazione di qualsivoglia apparato o materiale. Nulla escluso o riservato.
2) Rimozione e/o resa a discarica, nei modi di legge, di qualsivoglia materiale di risulta, nulla escluso o riservato, compresi gli imballaggi.
3) Pulizia generale della zona d’intervento a fine lavori.
4) Custodia degli apparati e dei Lavori: L’Aggiudicatario ha l'onere di custodire e conservare qualsivoglia tipologia di apparato, impianto, accessorio, attrezzatura da lui fornito ed installato fino alla data di avvenuto positivo collaudo.
L’Azienda non risponde in alcun modo per danni di qualsiasi natura avvenuti fino alla data di avvenuto positivo collaudo e consegna all’esercizio clinico dell’intero Sistema, dei Lavori ed apparati connessi.
Restano a carico della Committenza:
a) L’ufficio di Direzione dei Lavori
b) La messa a disposizione della Ditta dell’area e dell’accesso al cantiere
c) La fornitura di acqua potabile ed energia elettrica per gli usi di cantiere Sarà invece a carico dell’Aggiudicatario il coordinamento della sicurezza.
Tutto quanto relativo alle apparecchiature impiantistiche, impianti ed opere accessorie realizzate e fornite, elencate precedentemente, diverrà e resterà di proprietà dell’Azienda dalla data di avvenuto positivo collaudo in opera.
Art. 7 Collaudo
Il collaudo è eseguito dall’Aggiudicatario in contraddittorio con l’Azienda e deve riguardare la totalità degli impianti, delle realizzazioni edili e delle apparecchiature e sistemi elettromedicali compresi gli eventuali dispositivi accessori ed i software installati.
Il collaudo sarà effettuato nel rispetto delle indicazioni riportate nel Codice degli Appalti pubblici, nella Direttiva dei Dispositivi Medici Direttiva 2007/47/CE (ex 1993/42/CE) e nella Guida CEI 62-122 “Guida alle prove di accettazione ed alle verifiche periodiche di sicurezza e/o prestazione dei dispositivi medici alimentati da una particolare sorgente di alimentazione”, di ogni altra normativa in merito valida alla data del collaudo stesso.
Il collaudo dovrà essere effettuato entro e non oltre il termine massimo di consegna dell’intera fornitura funzionate (365 giornate solari dall’ordine formale) e consta:
a) nella verifica di corrispondenza tra quanto riportato nell’offerta dell’Aggiudicatario e quanto installato;
b) nella verifica di corrispondenza tra quanto riportato nell’ordine di fornitura e quanto installato;
c) nell'accertamento della presenza di tutte le componenti impiantistiche, e delle apparecchiature, del loro perfetto funzionamento, compresi software e dispositivi accessori;
d) nella verifica della conformità tra i requisiti tecnici posseduti dalle apparecchiature e dai relativi dispositivi accessori, con quelli dichiarati ed emersi in sede di offerta;
e) nella verifica della conformità delle apparecchiature, degli arredi e degli impianti ai requisiti e alle caratteristiche tecniche previsti dalle norme di legge;
f) nella verifica della buona realizzazione e del normale funzionamento di impianti e apparati collaterali, richiesti al presente CT, nulla escluso o riservato
g) nelle verifiche e misure strumentali e prove funzionali attinenti le apparecchiature, agli impianti elettrici, speciali, termomeccanici, gas medicali, nessuno escluso o riservato
Pertanto, ai fini dell’espletamento delle procedure di accettazione, collaudo e messa in esercizio clinico dell’insieme costruito ed arredato Sistema, (HW e SW nulla escluso)l’Aggiudicatario dovrà, con oneri completamente a suo carico:
1) Fornire copia delle Certificazione CE di qualsivoglia apparato o sistema (HW e SW) individuato dal Produttore, Modello, numero di matricola o di serie) oltre a tutta l’altra eventuale documentazione richiesta da tutta la normativa vigente alla data del collaudo stesso.
2) Fornire tutta la documentazione certificativa e di verifica elettrica di sicurezza, richiesta dalle norme CEI 62- 5, e CEI 62 -122, ove applicabili.
3) Fornire tutta la documentazione certificativa inerente alle nuove realizzazioni impiantistiche/o modifiche d’impianti, secondo la normativa vigente (ex 46/90).
4) Fornire una copia cartacea ed una in formato digitale (pdf) del manuale (tassativamente in lingua italiana) contenente tutte le istruzioni necessarie per la corretta conduzione e l'uso giornaliero delle apparecchiature impiantistiche e medicali (manuale d'uso) nessuna esclusa o riservata.
5) Fornire una copia in formato digitale (pdf) del manuale tecnico integrale (service), in lingua italiana od inglese contenente tutte le istruzioni necessarie per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle apparecchiature impiantistiche e medicali, comprensivo di schemi elettrici, circuitali e/o meccanici, descrizione delle modalità di ricerca guasto e taratura e tutto quanto è necessario per qualsiasi procedura di manutenzione, nulla escluso o riservato.
6) Per quanto attiene al Portatile per Radioscopia: fornire al personale della S.S.D Fisica Sanitaria, documentazione cartacea e/o digitale nonché libero accesso ai relativi protocolli di controllo qualità e prestazionale, necessari all’esecuzione, secondo la normativa vigente, delle attività di “prima accettazione” e di quelle periodiche di competenza della S.S.D Fisica Sanitaria stessa, previste dalla normativa vigente.
7) Fornire tutti gli elaborati (sia in cartaceo che in digitale) “as built” relativi a strutture ed impianti realizzati, nessuno escluso e riservato.
8) Fornire ogni altra documentazione e/o certificazione richiesta dal DTA, prevista da tutta la vigente normativa.
9) L’Aggiudicatario dovrà fornire in ogni caso la totale disponibilità e l’assistenza necessaria per l’esecuzione di tutte le prove e le procedure di accettazione e collaudo, secondo dirette prescrizioni e disposizioni del DTA, di opere, impianti , apparecchiature (HW e SW) nulla escluso o riservato.
Le procedure di collaudo dovranno aver luogo entro e non oltre 15 giorni solari consecutivi dalla data in cui L’Aggiudicatario notificherà l’avvenuta ultimazione dei lavori ed il completamento della fornitura. A tale data tutte le strutture, le apparecchiature, gli impianti, gli arredi dovranno essere completamente installati e perfettamente funzionanti e pronti all’uso, nulla escluso o riservato.
Terminati detti adempimenti, previo riscontro positivo, sarà redatto e sottoscritto dalle parti il verbale di collaudo definitivo dalla cui data decoreranno i termini temporali di copertura della garanzia su strutture, apparecchiature, impianti, ed arredi.
Non sono previste fasi di collaudo parziale od intermedio che portino alla decorrenza dei termini di garanzia.
L’accettazione ed il collaudo dell’intera fornitura in opera da parte della Committenza non solleva l’Aggiudicatario dalla responsabilità per le eventuali difformità ed i vizi di tutto quanto fornito ed installato.
Art. 8 Formazione.
1) E’ prescritto all’Aggiudicatario un periodo di 5 giorni lavorativi (fase di start – up) di affiancamento al personale del nuovo Polo Endoscopico/ Chirurgico con presenza costante in situ di specialisti dei prodotti forniti (HW e SW) e degli impianti installati.
2) La data d’inizio di dette attività sarà concordata in fase esecutiva tra l’Azienza e l’Aggiudicatario
3) L’Aggiudicatario deve inoltre garantire, senza nulla pretendere, per i primi 60 giorni solari consecutivi, dopo il termine dei suddetti primi 5 giorni lavoratavi, la formazione “on demand” a tutto il personale del nuovo Polo Endoscopico/ Chirurgico.
4) I primi momenti formativi saranno effettuati immediatamente dopo le procedure di collaudo di cui all’Art. 7
5) La formazione dovrà essere effettuata presso il nuovo Polo Endoscopico/ Chirurgico.
6) L’Aggiudicatario, nel contesto formativo di cui sopra, si impegna altresì a tenere un corso rivolto al personale dell’Azienda per la gestione del primo intervento a fronte di guasto / malfunzionamento delle diverse apparecchiature elettromedicali e degli impianti.
7) L’Aggiudicatario dovrà altresì garantire, la formazione e l’istruzione di base ed avanzata al personale utilizzatore del Portatile per Radioscopia, nonché della S.S. Fisica Sanitaria, per quanto di competenza di quest’ultima.
8) Si prescrive infine che durante tutto il periodo di garanzia l’Aggiudicatario resterà disponibile per all’assistenza formativa telefonica, nei suoi orari d’ufficio, in relazione ad eventuali richieste e dubbi degli utilizzatori.
9) In termini quantitativi indicativi il personale da formare è il seguente:
Medico: n° 20
Infermieristico ed ausiliario: n° 35 Fisico Sanitario: n° 4
Resta inteso che, in ogni caso, le quantità numeriche del personale da formare, potranno variare in ragione del + 50% rispetto a quanto sopra indicato, senza che ciò comporti onere alcuno per la Committenza.
10) Il programma di formazione dovrà essere dettagliato in apposita relazione. Detta relazione sarà inserita in offerta tecnica.
11) L’Aggiudicatario fornirà nella documentazione di gara (vedi Art.10) un elenco dettagliato delle apparecchiature e sistemi elettromedicali nonché degli apparati impiantistici principali forniti ed installati, indicante informazioni riguardanti la formazione e la garanzia offerta seguendo il seguente schema:
Ditta o RTI offerente: ……….. | |||||
Durata del | |||||
periodo di | |||||
garanzia | |||||
dalla data | |||||
Apparecchiatura elettromedicale /Apparato impiantistico /Sistema | Produttore | Modello | Referente/i per la formazione | Referenti per Assistenza e Manutenzione durante il periodo di garanzia | del collaudo (minimo 24 mesi full risk / all inclusive) |
Art. 9 Garanzia, Assistenza e Manutenzione
9.1 Garanzia
Per ogni fornitura e realizzazione (apparecchiatura, apparato, impianto, attrezzatura, arredo e dispositivo accessorio offerti, nulla escluso o riservato) è prescritta e da ritenersi inclusa, nell’importo d’offerta, la garanzia per vizi e difetti di funzionamento (art. 1490 c.c.) per mancanza di qualità promesse o essenziali all’uso cui la cosa è destinata (art. 1497 c.c.) nonché la garanzia per buon funzionamento (art. 1512 c.c.).
Durante tutto il periodo di garanzia l’Aggiudicatario assicura, gratuitamente, mediante propri tecnici specializzati il necessario supporto tecnico finalizzato al corretto funzionamento di tutto quanto fornito o realizzato, nonché, ove occorra, la fornitura gratuita di tutti i materiali di ricambio o di rispristino che si rendessero necessari a sopperire eventuali vizi o difetti di fabbricazione, ovvero, qualora necessaria o opportuna, la sostituzione delle apparecchiature, nulla escluso o riservato.
La durata del periodo di garanzia, che sarà di tipologia full risk / all inclusive è stabilità in minimo 24 mesi a partire dalla data di collaudo positivo dell’intera fornitura.
Sarà positivamente valutata, secondo le modalità indicate agli atti di gara, l’offerta di estensioni non onerose per la committenza del periodo minimo prescritto (24 mesi) con le stesse condizioni prestazionali (full risk / all inclusive) a valere sulle apparecchiature e sistemi elettromedicali di cui Art. 5 capo 5.7.
Si precisa che laddove dette estensioni temporali migliorative, non siano di durata uniforme per tutte le apparecchiature o sistemi elettromedicali fornite, si assumerà come base di calcolo per l’attribuzione del relativo punteggio di merito il periodo di estensione minore/peggiore (esempio: garanzia minima 24 mesi; estensione peggiore 6 mesi, estensione migliore 12 mesi. Base di calcolo per il punteggio di merito = 6 mesi).
Si ribadisce quindi che per tutti gli apparati impiantistici, gli impianti, le realizzazioni e le finiture e gli accessori, gli arredi, la garanzia minima sarà di 24 mesi full risk / all inclusive.
Durante tutto il periodo di durata della garanzia, sia nella sua durata minima (24 mesi) che eventualmente per il periodo di estensione proposto quale eventuale miglioria d’offerta, sarà cura ed onere dell’Aggiudicatario, senza nulla pretendere dall’Azienda, di fornire i servizi di assistenza e manutenzione (preventiva e correttiva) full risk / all inclusive.
9.2 Definizioni
a) Guasto: si intendono tutti i guasti e malfunzionamenti che determinano l’impossibilità di gestire, correttamente e secondo le migliori potenzialità gli apparati e gli impianti.
b) Disservizi Bloccanti: si intendono tutte le interruzioni di funzionamento degli apparati ed impianti che determinano l’impossibilità di fruire degli stessi, dovuti a manutenzione preventiva.
c) Down time Pianificato: si intende il periodo di tempo durante il quale si verificheranno “disservizi bloccanti” su apparati ed impianti a causa di un intervento di manutenzione preventiva. Il calcolo del tempo di Down time Pianificato è il tempo (ore) consecutivo tra l’inizio dell’attività e la fine dell’intervento certificata dal verbale di lavoro sottoscritto dal personale utilizzatore, che riprende in consegna apparati ed impianti.
d) Down time Imprevisto si intende il periodo di tempo durante il quale gli utilizzatori non sono in grado di utilizzare correttamente apparati ed impianti nell’interezza delle loro potenzialità funzionali a causa di un guasto/malfunzionamento che ha origine all’interno degli stessi. Il Down time Imprevisto non include il Down time Pianificato o il Down time Esterno, quest’ultimo dovuto a cause esterne: ad esempio guasto della rete dati, assenza di tensione di rete, altre cause non imputabili direttamente agli apparati ed impianti oggetto del presente CT. Il calcolo del tempo di Down time Imprevisto è il tempo (ore) consecutivo tra la segnalazione del problema riscontrato, effettuata dal personale dell’ASL2 (via telefono, posta elettronica, fax o sistema web) e la ripresa dell’attività certificata dal verbale di lavoro sottoscritto da chi riprende in consegna il sistema.
Il Service dell’Aggiudicatario emetterà e registrerà immediatamente un trouble ticket a conferma del Down time Imprevisto.
Il Down time Imprevisto terminerà quando gli utilizzatori confermeranno e registreranno il momento in cui riprenderà la disponibilità di apparati ed impianti.
9.3 S.L.A (Service Level Agreement)
Si premette e prescrive che sono considerate a pena esclusione offerte che presentassero valori inferiori al minimo richiesto dei parametri avanti individuati
Nell’ambito dell’erogazione del Servizio di Assistenza e Manutenzione, durante tutto il periodo di durata della garanzia è richiesto il rispetto dei seguenti livelli minimi di servizio validi per tutte le apparecchiature richieste all’Art 5 capo 5.7 del presente CT:
a) TASSO DI DISPONIBILITA’ GLOBALE (da ora TDG) viene calcolato come segue:
TDG = {[(260 x 24) – (Ore di Down time Imprevisto per guasto)] : (260 * 24)]} x 100 Il periodo di osservazione per la misura è: 12 mesi.
Il Valore soglia obiettivo per TDG è: 90,00 %.
I guasti di apparati ed impianti, rilevati negli orari di copertura richiesti, concorreranno alla definizione del tempo di “Down time Imprevisto” nella misura del 100%.
La Ditta offerente, a pena esclusione, dovrà dichiarare il TASSO DI DISPONIBILITA’ GLOBALE che viene garantito.
b) TASSO DI DISPONIBILITA’ PIANIFICATO (da ora TDP) viene calcolato come segue:
TDP = {[(260 x 24) - (Ore di Down time Pianificato nel periodo)] : (260 x 24)} x 100 Il periodo di osservazione per la misura è: 12 mesi.
Il Valore soglia obiettivo per TDP è: 90,00 %.
La ditta offerente, a pena esclusione, dovrà dichiarare il TASSO DI DISPONIBILITA’ PIANIFICATO
che viene garantito.
c) TEMPI d’INTERVENTO e RISOLUZIONE del GUASTO
Attività | Tempistiche massime |
Presa in carico della chiamata di assistenza con emissione di trouble ticket | Soglia obiettivo: Entro 2 ore dalla comunicazione della stessa |
Tempo massimo d’intervento a fronte della presa in carico della chiamata | Soglia obiettivo: 48 ore solari consecutive |
Tempo massimo di risoluzione del guasto e ripristino della normale funzionalità a fronte d’intervento del Service sul posto | Soglia obiettivo: 24 ore solari consecutive, |
La Ditta offerente, a pena d’esclusione, dovrà dichiarare i TEMPI DI INTERVENTO E DI RISOLUZIONE DEL GUASTO che saranno garantiti.
La misurazione dei predetti livelli di servizio avrà inizio dalla data di collaudo, prevista con le modalità di cui all’Art.7 del presente Capitolato.
Alla scadenza di ogni periodo di osservazione annuale, e comunque con scadenza almeno quadrimestrale, l’Aggiudicatario dovrà fornire alla S.C. Sistemi Informativi e Ingegneria Clinica dell’ASL2 una relazione contenente il valore dei livelli di servizio suddetti, la lista e descrizione degli interventi eseguiti e le attività in corso.
Tanto premesso, si ribadisce che l’assistenza e manutenzione durante tutto il periodo di garanzia (minimo od esteso) verrà effettuata con personale specializzato del Produttore/Fornitore e comprenderà interamente:
1) Manutenzione preventiva: secondo le cadenze previste dal produttore degli apparati di cui all’Art. 5 capo 5.7, in ogni caso con un minimo di 2 interventi annui;
2) Manutenzione correttiva: illimitati interventi di manutenzione correttiva, richiesti dall’Azienda in caso di guasto e/o malfunzionamento di qualsivoglia elemento o componente HW e/o SW, incluso nella fornitura, nulla escluso o riservato;
3) Fornitura parti di ricambio: senza riserve e limitazioni alcune e nulla escluso o riservato. Tutte le parti di ricambio utilizzate dovranno essere rigorosamente nuove, originali e congruenti con il progetto dell'apparecchiatura, degli apparati, degli accessori, degli impianti.
4) Customer care: si forniranno i riferimenti (telefono; email, fax) del Servizio di Assistenza e Manutenzione, che dovrà essere disponibile ad operare fattivamente quanto meno: h 12 x 260 giorni all’anno.
5) Servizio di Telediagnosi reattiva: la Committenza metterà a disposizione un accesso VPN agli apparati o sistemi che supportano detta modalità, regolato secondo disposizioni aziendali, comunicate in fase esecutiva all’Aggiudicatario.
6) Reportistica sui livelli di servizio: sarà obbligo dell’Aggiudicatario di fornire alla S.C. Sistemi Informativi e Ingegneria Clinica dell’Azienda un report trimestrale, riepilogativo del livello di assistenza e di tutti gli interventi effettuali
7) Aggiornamenti hardware e/o software di sicurezza: si dovranno fornire tutti gli aggiornamenti inerenti la sicurezza nell’utilizzo delle apparecchiature (HW e SW)rilasciati dal produttore durante l’intero periodo di garanzia.
8) Aggiornamenti software: si dovranno fornire tutti gli aggiornamenti dei SW operativi ed applicativi rilasciati dal produttore durante l’intero periodo di garanzia.
9) Le verifiche elettriche di sicurezza: al collaudo e a scadenza del periodo di garanzia, oltre che in caso di effettuazione di manutenzione correttiva.
10) Costi derivanti: tutti i costi connessi al personale tecnico impiegato, alle attrezzature da lavoro, al trasporto/spedizione di parti, senza limitazioni e/o franchigie e nulla escluso o riservato.
11) Tempistica e Penali: l’Aggiudicatario sarà vincolato al rispetto dei livelli minimi temporali relativi all’assistenza delle Apparecchiature e soggetto alla facoltà della Committenza di applicare penali, il tutto indicato all’Art.11, durante tutta la durata del periodo di garanzia.
Pertanto durante tutto il periodo di garanzia (minimo o esteso) le suddette prestazioni e prescrizioni avranno valore su tutto quanto richiesto e realizzato in ragione delle specifiche di cui all’Art. 5 del presente CT , incluse e le migliorie d’offerta ed ogni accessorio (HW e SW) :
Tutte le parti di ricambio utilizzate dovranno essere rigorosamente nuove, originali e congruenti con il progetto dell'apparecchiatura, degli apparati, degli accessori, degli impianti interessati.
Resta inteso che la Committenza, nell’espressione del giudizio di merito sul Servizio di Assistenza e manutenzione potrà tener contro di riscontri oggettivi (positivi o negativi) direttamente noti o verificati presso altre pubbliche Aziende Sanitarie regionali e/o nazionali.
Art. 10 Documentazione tecnica d’offerta
Si prescrive che nella documentazione tecnica d’offerta NON si dovrà fare nessun riferimento a prezzi o costi, pena l’esclusione dalla gara.
Per permettere la chiara comprensione e l’attribuzione di giudizio all’offerta proposta, la Ditta produrrà, a pena d’esclusione, la seguente documentazione d’offerta:
1) Referenti gara. L’Offerente indicherà i riferimenti ai quali la Committenza potrà inviare eventuali richieste o comunicazioni formali, specificando chiaramente: nome e cognome del contatto; indirizzo email e PEC ; numero di telefono e cellulare.
2) Allegato 01 - Questionario dati apparecchiature elettromedicali (file Excel): debitamente compilato in tutte le sue parti seguendo le indicazioni riportate e mantenendo inalterata la formattazione originale fornita dalla Committenza. Tale documento sarà inserito in offerta tecnica sia in formato “bloccato” recante il logo e la firma dell’Offerente, sia in formato digitale modificabile (.xls) su CD/Pen Drive.
Si richiama l’attenzione della Ditta alla puntuale compilazione del predetto documento, che NON DOVRA’ rimandare ad altri atti di gara, ma essere completato in tutti i suoi campi con risposte compiute alle domande poste.
3) Cronoprogramma – Diagramma di Gantt relativo all’esecuzione della fornitura “chiavi in mano” completa e funzionante come previsto dal presente Capitolato. Detto cronoprogramma dovrà essere coerente con la tempistica massima d’intervento prevista al Capitolato (365 giornate solari consecutive).
4) Relazione tecnico - descrittiva generale (minimo 20 e massimo 40 fogli formato A4).
5) Relazione tecnico – specialistica, con calcoli preliminari degli impianti (minimo 15 e massimo 30 fogli formato A4).
6) Relazione indicante il piano di formazione proposto (vedi Art.8 del presente CT)
7) Schede tecniche delle apparecchiature e dei sistemi elettromedicali nonché quelle degli arredi (minimo 1 massimo 15 fogli formato A4, per ogni apparecchiatura, sistema, arredo) richiesti all’Art. 5 punti 5.7 e
5.8. Xxxx identificato con chiarezza e in modo inequivocabile l’oggetto, con rappresentazione fotografica dello stesso in più proiezioni. Sarà prodotta una scheda per ogni singola apparecchiatura, sistema ed arredo.
8) Elenco chiaro e dettagliato senza prezzi, riportante:
- la chiara tipologia
- il modello
- l’eventuale type number/codice prodotto
- la quantità fornita
delle apparecchiature elettromedicali , dei sistemi elettromedicali, degli accessori (HW e SW) degli arredi, richiesti quale dotazione minima, oppure offerti quale miglioria, quindi inclusi nella configurazione di base, in ragione delle richieste di cui all’Art. 5 punti 5.7 e 5.8.
Stesso elenco con i prezzi unitari XXX XXXXXXX, sarà inserito nella l’offerta economica .
9) Elenco chiaro e dettagliato senza prezzi, riportante:
- la chiara tipologia
- il modello
- l’eventuale type number/codice prodotto
- la quantità fornita
delle apparecchiature elettromedicali, dei sistemi elettromedicali, degli accessori (HW e SW) degli arredi, offerti quale dotazione opzionale onerosa per la committenza, quindi esclusi dalla configurazione di base, in ragione delle richieste di cui all’Art. 5 punti 5.7 e 5.8.
Stesso elenco con i prezzi unitari XXX XXXXXXX, sarà inserito nell’offerta economica.
10) Computo Metrico Estimativo senza prezzi delle opere ed impianti realizzati.
Stesso C.M.E con i prezzi unitari IVA ESCLUSA, sarà inserito nell’offerta economica.
11) Elaborati grafici così suddivisi:
a) Planimetria Piano Terra, scala 1:100
b) Planimetria Piano 1°, scala 1:100
c) Planimetria Piano Copertura, scala 1:100
d) Sezioni (n°2 significative) scala 1:100
e) Planimetria Piano 1°, con indicazioni dei materiali scala 1:50
f) Particolari costruttivi sale polivalenti, scale varie, formato massimo A0
g) Particolari costruttivi sale polivalenti, con chiara indicazione delle protezioni anti X
(passive e segnalazioni- spessori Pb, altezze, ecc) scale varie, formato massimo A0
h) Impianti termotecnici P.T. scala 1:100
i) Impianti termotecnici P.1° scala 1:100
j) Impianti igienico – sanitari ed antincendio P.T. scala 1:100
k) Impianti igienico – sanitari ed antincendio P.1° scala 1:100
l) Impianti gas medicinali – aria tecnica P.T. scala 1:100
m) Impianti gas medicinali – aria tecnica P.1° scala 1:100
n) Impianti elettrici X.X. xxxxx 1:100
o) Impianti elettrici P.1° scala 1:100
p) Impianti rete, dati, fonia, e speciali P.T. scala 1:100
q) Impianti rete, dati, fonia, e speciali P.1° scala 1:100
r) Eventuale elaborato grafico, formato massimo A0, ritenuto utile dall’Offerente per meglio rappresentare gli impianti proposti,
s) Eventuale ulteriore elaborato grafico, formato massimo A0, ritenuto utile dall’Offerente per meglio rappresentare l’ offerta nel complesso o per meglio rappresentare alcuni dettagli ritenuti degni di nota.
Tutta la documentazione progettuale sarà soggetta, oltre che a valutazione di merito in sede d’esame tecnico, anche ad approvazione della Committenza, in fase esecutiva.
L’Aggiudicatario dovrà adeguare tutte le realizzazioni proposte in relazione ad eventuali prescrizioni della Committenza, senza pretendere onere alcuno da quest’ultima.
12) Relazione Garanzia: (massimo 10 fogli A4) descrizione delle prestazioni tecniche e temporali relative Servizio di Assistenza e Manutenzione, durante il periodo di Garanzia (vedi richieste all’Art. 9 del presente CT).
13) Dichiarazione dell’Offertene, ove s’impegna a fornire ed installare qualsivoglia impianto apparato, apparecchiatura elettromedicale, accessorio (HW e SW) e/o sistema, in piena conformità alla normativa di settore, alle linee guida di settore, alle direttive CE. In fase di Collaudo (vedi Art. 7 del Capitolato Tecnico) solo l’Aggiudicatario produrrà copia delle dichiarazioni originali.
14) Dichiarazione del produttore delle apparecchiature e sistemi di cui all’Art. 5 capo 5.7 attestante la disponibilità di qualsiasi parte di ricambio per un periodo non inferiore ad anni 8 dalla data di avvenuto positivo collaudo.
15) Dichiarazione del produttore delle apparecchiature e dei sistemi di cui all’Art. 5 capo 5.7, attestante la disponibilità, per un periodo non inferiore ad anni 8 dalla data di avvenuto positivo collaudo, a fornite ed apportare , a titolo gratuito, tutte le modifiche ed integrazioni (HW e/o SW) conseguenti alla emissione di “Informazioni di Sicurezza”, emanate dal produttore stesso, sul medesimo prodotto.
16) Elenco dettagliato con tutte le indicazioni richieste all’Art. 8 punto 11) del Capitolato Tecnico
17) Dichiarazione di accettazione di tutto quanto indicato all’Art. 11, all’Art. 12 ed all’Art.13 del presente CT
18) Ogni altro elemento ritenuto utile dalla Ditta per meglio rappresentare l’offerta (max. 20 fogli A4)
Tutta la documentazione sopra richiesta sarà tassativamente fornita, con le modalità descritte al Disciplinare di Gara, sia in versione “bloccata”, che in versione digitale editabile o con funzioni di ricerca (PDF con funzione di ricerca; DWG; Excel ecc.)
Si ricorda alle Ditte che non è previsto il soccorso istruttorio per gli atti di natura tecnica , quali quelli richiesti al presente articolato
Art. 11 Penali e pagamenti
L’ASL2 si riserva la facoltà, in caso di ripetute gravi inadempienze, di applicare delle seguenti penali durante il periodo di garanzia:
PENALI SPECIFICHE | ||
Attività | Tempistiche massime e Soglie obiettivo | Penale |
Presa in carico della chiamata di assistenza, con emissione di trouble ticket | Sul valore proposto in offerta (max entro 2 ora dalla comunicazione della chiamata stessa) | € 25,00 IVA esclusa per ogni ora solare consecutiva di ritardo nella presa in carico della chiamata a fronte di segnalazione di guasto. Il Service comunicherà formalmente, ai riferimenti della committenza (fax o email) l’avvenuta presa in carico della chiamata a fronte della comunicazione del guasto |
Tempo massimo d’intervento a fronte della presa in carico della chiamata | Sul valore proposto in offerta (max. entro 48 ore solari consecutive) | € 50,00 IVA esclusa per ogni ora solare consecutiva di ritardo nell’intervento a fronte di chiamata |
Tempo massimo di risoluzione del guasto e ripristino della normale funzionalità a fronte della presa in carico della chiamata | Sul valore proposto in offerta (max entro 72 ore solari consecutive) | € 150,00 IVA esclusa inclusa per ogni ora solare consecutiva di ritardo nella risoluzione del guasto e ripristino della normale funzionalità a fronte d’intervento del Service sul posto |
Sicurezza Informatica per le sole apparecchiature collegate alla rete LAN | Obiettivo: costante aggiornamento e protezione delle apparecchiature da attacchi informatici (virus, malware, ecc) rivolti a SW e HW dell’apparecchiatura stessa collegata in rete | € 200,00 +IVA per ogni ora solare di fermo dell’apparecchiatura, dovuto agli effetti diretti ed indiretti da attacchi informatici (virus, malware, ecc) rivolti a SW e HW dell’apparecchiatura stessa, collegata alla rete LAN ASL2. |
Tasso di Disponibilità Globale TDG | Sul valore proposto in offerta (min 90,00%) | € 200,00 IVA esclusa per ogni decimo percentuale (0,1) inferiore alla soglia obiettivo prefissata sul periodo di osservazione annuale |
Tasso di Disponibilità Pianificato TDP | Sul valore proposto in offerta (min 90,00%) | € 200,00 IVA esclusa per ogni decimo percentuale (0,1) inferiore alla soglia obiettivo prefissata sul periodo di osservazione annuale |
L’ASL2 si riserva la facoltà di applicare la seguente penale, relativa al rispetto del termini di fornitura in opera funzionante
PENALI GENERALI | ||
Attività | Tempistiche massime e Soglie obiettivo | Penale |
Ritardo sulla realizzazione di tutta la fornitura in opera “chiavi in mano”, nulla escluso o riservato dal T0 | Sul valore proposto in offerta, altrimenti, sulla tempistica massima prevista al presente CT (massimo 365 giornate solari consecutive) | € 300,00 IVA esclusa per ogni giornata solare consecutiva di ritardo per motivazioni dipendenti dall’Aggiudicatario |
La data d’inizio delle attività (T0) è la data di comunicazione formale di aggiudicazione della fornitura con trasmissione d’ordine.
Pagamenti: fa riferimento e prescrizione quanto indicato in tal senso nel Disciplinare di Gara.
Art. 12 Normativa di riferimento
Per tutto quanto attinente all’esecuzione del contratto oggetto del presente Capitolato Tecnico la Ditta s’impegna a rispettare:
a) tutta la normativa tecnica, nazionale e comunitaria, inerente all’oggetto del contratto, alle apparecchiature ed agli impianti;
b) tutte linee guida tecniche, nazionali e comunitarie, , inerente all’oggetto del contratto, alle apparecchiature ed agli impianti;
c) tutta la normativa nazionale in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro;
d) tutta la normativa, nazionale e comunitaria, in materia di privacy e trattamento di dati sensibili, nota alla data dell’ordine formale dell’inizio delle attività.
Inoltre la Ditta dovrà attenersi, tramite il personale preposto, agli obblighi di condotta, per quanto compatibili, previsti dal DPR 16 aprile 2013, n° 62 e dal codice di comportamento di ASL2, consultabile ad obbligo della stessa Ditta sul sito aziendale: xxx.xxx0.xxxxxxx.xx area “Azienda” sezione “Documentazione” sottosezione “Norme disciplinari”.
A tal fine la Ditta, con la sola presentazione dell’offerta, autocertifica e dichiara di aver preso visione e di accettare tutto quanto previsto dal predetto Codice di Comportamento e s’impegna a curarne la conoscenza e la diffusione presso i propri dipendenti/collaboratori che abbiano contatto con gli uffici e le strutture di ASL2 Liguria
In applicazione a quanto previsto all’Art.2 DPR 62/2013 l’inosservanza del Codice di Comportamento costituisce causa di risoluzione del rapporto contrattuale oggetto del presente Capitolato.
La Ditta, con la sola presentazione dell’offerta, autocertifica e dichiara altresì di accettare le clausole previste “dall’Intesa per la legalità e la trasparenza degli appalti pubblici della Prefettura di Savona” , formalizzata con Deliberazione del Direttore Generale di ASL2 n° 914 del 14/12/2017, pubblicata sul sito aziendale: xxx.xxx0.xxxxxxx.xx area “Amministrazione trasparente” sezione “Altri contenuti”.
Ai sensi dell’Art. 53 comma 16 ter del D.Lgs. 165/2001 la Ditta, con la sola presentazione dell’offerta, autocertifica ed attesta di non aver concluso contratti di lavoro subordinato e autonomo e, comunque , di non avere attribuito incarichi per il triennio successivo alla cessazione del rapporto di lavoro ad ex dipendenti della ASL2 Liguria, i quali abbiano esercitato poteri autorizzativi o negoziali per conto di ASL2 nei confronti della Ditta medesima.
S’indicano qui di seguito, a titolo indicativo e non esaustivo, i principali riferimenti legislativi e normativi tecnici:
• Norma di sicurezza elettrica CEI EN 60601-1 e s.m.i.
• Decreto n° 37 _22-01-08 (ex 46-90).
• Direttiva 2007_47_CE (ex 1993_42_CE).
• DLgs_n°81_09-04-08 (ex 626).
• Legge n. 186 dell’01/03/1968.
• Norme CEI 62 - 5 Principi Generali.
• Norma CEI 62-128 - Guida alle prove d'accettazione ed alle verifiche periodiche di sicurezza e/o di prestazione dei sistemi elettromedicali.
• Legge 791, Attuazione della direttiva del consiglio delle Comunità europee (n.73/23/CEE) relativa alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di tensione.
• D.P.R. del 14 gennaio 1997, requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi minimi che devono essere posseduti dalle strutture pubbliche e private per l’esercizio delle attività sanitarie, con lo scopo di garantire all’utente prestazioni e servizi di buona qualità.
• Norma Europea EN 50173 sulla tecnologia dell’informazione e sui sistemi di cablaggio generici.
• Norma CEI 64-8/7;V2 del gennaio 2001: impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua - parte 7: ambienti e applicazioni particolari - sezione 710: locali ad uso medico.
• Norma EN 60439-1/95 (CEI 17-13/1) e successive varianti 17-13/1; V1/97; V2/98;
• Norma EN 60439-2/93 (CEI 17-13/2);
• Norma EN 60439-3/92 (CEI 17-13/3) e successive varianti 17-13/3; V1/95
• Norma EN 60529/92 (CEI 70-1)
• Legge n. 10 del 9/1/91.
• D.P.R. n. 412 del 26/8/93
• D.L. 29/12/2006 n°311 e s.m.i.
• Legge Regionale della Liguria 2 luglio 2002 n°24
• Legge Regionale della Liguria 3 Febbraio 2004 n°2
• D.L. n° 46 del 24/02/1997 - (“Attuazione della direttiva 93/42/CEE, concernente i dispositivi medici”)
• UNI EN ISO 7396-1:2007 ("Impianti di distribuzione dei gas medicali compressi e per vuoto).
• UNI EN ISO 7396-2:2007 ("Impianti di evacuazione dei gas anestetici)
• UNI EN ISO 9170-1:2008 ("Unità terminali per impianti di distribuzione dei gas medicali compressi e per vuoto)
• UNI EN ISO 9170-2:2008 ("Unità terminali per impianti di evacuazione dei gas anestetici)
• UNI EN UNI 11100 per le prove di accettazione ed alle verifiche di accettazione dei dispositivi medici (Impianti di distribuzione dei gas medicali e del vuoto)
• PrEN 737-6 Dimensioni degli innesti per unità terminali (prese) per gas medicali.
• UNI EN 739 ("Tubi flessibili per bassa pressione per l’utilizzo con i gas medicali")
• UNI EN 980 ("Simboli grafici utilizzati per l’etichettatura dei dispositivi medici")
• UNI EN 1041 ("Informazioni fornite dal fabbricante con i dispositivi medici")
• EN 13159 ("Compatibilità delle apparecchiature medicali con l’ossigeno")
• UNI EN 13221 ("Collegamenti flessibili ad alta pressione per uso con i gas medicali")
• EN 13348 ("Rame e leghe di rame – Tubi rotondi di rame senza saldatura per gas medicali e per vuoto")
• Farmacopea Ufficiale Italiana (Monografie dei gas medicali : O2 – N2 – N2O – Aria – CO2)
• UNI EN ISO 46001
L’Aggiudicatario garantirà comunque l’osservanza degli ordinamenti di legge, normativa, linea guida, sia di carattere generale che di carattere particolare, qui non espressamente citati, ma vigenti ed afferenti alle strutture, agli apparati, agli impianti, ai sistemi agli arredi ed opere oggetto del presente Capitolato, alla data effettiva della loro installazione.
Art. 13 Norma di Rinvio
Nessun compenso o rimborso spetterà all’Offerente per lo studio, la progettazione e la presentazione documentale in qualsiasi fase della gara. Questo vale anche in caso di non aggiudicazione della gara, per qualsiasi motivo.
Tutta la documentazione ed i progetti presentati in sede di Gara si intendono acquisiti agli atti dalla Committenza e non saranno restituiti.
Si ribadisce che il solo invio d’offerta implica totale ed incondizionata accettazione di quanto richiesto e prescritto al Bando di Xxxx, al presente Capitolato Tecnico ed ai suoi allegati, al Disciplinare di Xxxx ed ai suoi allegati.
Per quanto non specificato al presente Capitolato Tecnico, si rimanda al Bando di Gara, al Disciplinare di Xxxx ed ai suoi allegati, nonché alla normativa in materia di Appalti Pubblici, vigente alla data del bando.
Dipartimento Tecnico Amministrativo Area Tecnica
S.C. Patrimonio e Gestione Tecnica e S.C. Sistemi Informativi e Ingegneria Clinica