SUL TERRITORIO DEI COMUNI DI CAPRIANA, FAVER, GRAUNO, GRUMES E VALDA
ACCORDO DI PROGRAMMA FINALIZZATO ALL’ATTIVAZIONE DELLA “RETE DELLE RISERVE XXXX XXXXX DI CEMBRA - AVISIO” (L.P. 23 maggio 2007 n. 11)
SUL TERRITORIO DEI COMUNI DI CAPRIANA, FAVER, GRAUNO, GRUMES E VALDA
Premesso che:
L’xxxx xxxxx di Cembra si caratterizza per la presenza di un ambiente che esprime significative valenze naturalistiche e paesaggistiche, reso prezioso dalla successione di zone umide (torbiere in diversi stadi di evoluzione) che valorizzano dal punto di vista scientifico e conservazionistico la dorsale montuosa che separa la valle dal solco dell’Adige.
L’allineamento di dossi e di depressioni ricche di ecosistemi forestali di alto valore naturale alle quote più alte che la caratterizza, i terrazzi glaciali alle quote intermedie in corrispondenza dei quali si sono sviluppati nel corso del tempo i centri abitati principali e le incisioni e le forre del torrente Avisio costituiscono delle preziose testimonianze del glacialismo quaternario e della successiva attività morfogenetica determinata dal reticolo idrico superficiale.
Il territorio cembrano alle quote medio - basse è connotato da estese sequenze di terrazzamenti punteggiati da paesi e piccoli insediamenti rurali i quali permettono di annoverarlo tra i più significativi paesaggi agricoli tradizionali del Trentino.
Il percorso del Torrente Avisio, uno tra i principali corsi d’acqua provinciali, scavato nelle Vulcaniti della Piattaforma Porfirica Atesina, si segnala per la singolarità dei suoi scorci paesaggistici cosi come per i preziosi angoli di wilderness che ancora ospita.
Già ora il territorio cembrano è percorso da una rete di sentieri, taluni dei quali (sentiero del Dürer) sono inseriti in un percorso di respiro transnazionale, sentieri che consentono ai visitatori di fare conoscenza con le emergenze espresse dall’ambiente naturale e dal paesaggio così come con quelle di carattere storico - sociale.
Le Amministrazioni comunali di Capriana, Faver, Grauno, Grumes e Valda desiderano uno sviluppo delle proprie comunità che sia sostenibile nel tempo, conscio della storia delle proprie comunità e dei valori che essa ha lasciato in eredità e rispettoso delle peculiarità ambientali presenti sul proprio territorio.
Preso atto che:
La Legge Provinciale 23 maggio 2007 n. 11 “Governo del territorio forestale e montano, dei corsi d’acqua e delle aree protette” ed in particolare l’art. 35 contempla la possibilità di attivare, su base volontaria previa stipula di un apposito “Accordo di Programma” con la Provincia Autonoma di Trento, una “Rete delle Riserve” in virtù della quale i Comuni amministrativi territorialmente interessati divengono soggetti responsabili per la conservazione delle aree protette presenti sul proprio territorio e per la predisposizione del relativo piano di gestione.
Sul territorio dei Comuni di Capriana, Faver, Grauno, Grumes e Valda sono presenti le seguenti aree protette:
- Siti di Interesse Comunitario e Riserve naturali provinciali: XX0000000 “Lago Nero”, IT3120046 “Xxxxx xx Xxxxx”, XX0000000, XX0000000 “Paluda la Lot”, IT3120048 “Laghetto di Vedes”;
- Riserve locali: “Cavallo 1”, “Cavallo 2”, “Palù del Moro”, “Xxxxxxxx 0”, “Xxxxxxxx 0”, “Acqua della Rossa”, “Prati del Toro (A)”, “Prati del Toro (B)”;
- Ambito fluviale di interesse ecologico del Torrente Avisio.
Le Amministrazioni comunali di Capriana, Faver, Grauno, Grumes e Valda e l’Amministrazione provinciale hanno manifestato la volontà congiunta di attivare una “Rete delle Riserve” sul territorio dei Comuni amministrativi in parola denominata “Rete delle Riserve Xxxx Xxxxx di Cembra - Avisio” e a tale scopo è stata firmata in data 15 gennaio 2010 una specifica convenzione la quale individua nel Comune di Grumes il “Comune capofila” e nella Conferenza dei Sindaci l’organo consultivo e deliberativo.
La Provincia Autonoma di Trento, allo scopo di facilitare l’istituzione della “Rete delle Riserve Xxxx Xxxxx di Cembra - Avisio”, ha concesso ai Comuni firmatari della convenzione di cui al punto precedente uno specifico finanziamento attraverso la determinazione del Dirigente del Dipartimento Urbanistica e Ambiente n. 109 di data 09 dicembre 2008.
Ferme restando le responsabilità ed il ruolo dei Comuni partecipano all’Accordo di Programma anche la Comunità della Valle di Cembra e la Magnifica Comunità di Fiemme l’Amministrazione Separata Usi Civici di Rover Carbonare del Comune di Capriana.
Tutto ciò premesso si conviene e si stipula il presente “Accordo di Programma” che è articolato come di seguito:
CAPO I – Obiettivi e Pianificazione
Art. 1. Obiettivi dell’Accordo di Programma
1. Il presente Accordo di Programma concerne la realizzazione di una gestione unitaria e coordinata delle aree protette presenti sul territorio dei Comuni amministrativi di Capriana, Faver, Grauno, Grumes e Valda, finalizzata alla conservazione attiva delle stesse, alla tutela e al miglioramento dello stato di conservazione delle emergenze ambientali che ne hanno giustificato l’istituzione e alla loro valorizzazione in chiave educativa e ricreativa.
2. Nel perseguire tali obiettivi non saranno introdotti ulteriori vincoli e divieti rispetto a quelli già stabiliti dalla normativa comunitaria, nazionale e provinciale per le specifiche tipologie di aree presenti nella Rete di Riserve, in materia di gestione del territorio e di svolgimento delle attività tradizionali.
3. Nell’ambito della “Rete delle Riserve Xxxx Xxxxx di Cembra - Avisio” una particolare attenzione sarà riservata a salvaguardare, sostenere e promuovere, in quanto fattori imprescindibili del paesaggio cembrano, l’economia, le tradizioni e le attività locali che fanno riferimento all’uso civico, alla selvicoltura, all’allevamento zootecnico, al pascolo, all’agricoltura di montagna, al taglio del fieno, alla raccolta del legnatico, alla caccia, alla pesca, alla raccolta dei funghi e dei frutti del bosco e all’apicoltura,
nonché le attività turistico - sportive e le altre azioni di sviluppo compatibili con gli obiettivi sopra esposti.
4. Quanto sopra dettagliato sarà realizzato in accordo con quanto prescritto sia dalla legislazione provinciale e nazionale che dalle Direttive comunitarie.
Art. 2. Piano di gestione
1. Al presente Accordo viene allegato il documento denominato “Piano di gestione della Rete di Riserve” che ne costituisce parte integrante e sostanziale.
2. Tale documento include tutti gli elementi del Progetto di attuazione previsto dall’art. 47, della L.P. 11/07 e individua altresì i corridoi ecologici finalizzati ad assicurare l’integrazione funzionale tra i siti e le riserve che costituiscono la rete; inoltre il documento contiene gli elementi essenziali previsti dall’art. 12 del Decreto del Presidente della Provincia 3 novembre 2008, n. 50-157/Leg. e costituisce, pertanto, Piano di gestione ai sensi dell’art. 38 della legge in parola.
Art. 3. Piano finanziario
1. Il Piano di gestione di cui all’art. 2 prevede nel triennio 2012 - 2014 una serie di interventi di gestione territoriale e di valorizzazione socio - economica per la cui attuazione è previsto il ricorso a quattro modalità differenti:
a) l’attuazione delle azioni previste dal Piano di gestione come di seguito specificate: X0, X0, X0, X0, X0, X0, X0, X0, X0, X0, X0, F13 verrà attuata nell’ambito dei programmi di intervento del Servizio Conservazione della Natura e Valorizzazione ambientale;
b) l’attuazione delle azioni previste dal Piano di gestione come di seguito specificate F6 e F7 verrà attuata nell’ambito dei programmi di intervento del Servizio Xxxxxx Xxxxxxx;
c) l’attuazione delle azioni previste dal Piano di gestione come di seguito specificate: X0, X0, X0, X00, X00, X00, X00, X00, X0, X0, F11, F12, F14, F15, F17 F25 verrà attuta facendo ricorso alle misure del Piano di Sviluppo Rurale;
d) per l’attuazione dei rimanenti interventi la Provincia si impegna a trasferire, nel corso degli esercizi finanziari 2012 - 2014, compatibilmente con le risorse di bilancio, al Comune capofila di cui al successivo art. 10, le risorse finanziarie necessarie, determinate in Euro 587.000,00.= in conto capitale.;
2. Si precisa che la successione gerarchica delle azioni proposta dal Piano di gestione non costituisce priorità vincolante e pertanto ad essa potrà essere dato un diverso ordine con adeguata motivazione;
3. In relazione alla realizzazione dell’Azione F10 “Realizzare un punto informativo e di ristoro al Pra dal Manz (C.C. Capriana)” la Provincia Autonoma di Trento insieme al Comune di Capriana si impegnano a cercare forme e modalità diverse per il suo finanziamento (ad es. forme di project financing).
4. Nei territori di proprietà della Magnifica Comunità di Fiemme le azioni previste dal Piano di Gestione saranno gestite in via prioritaria, dalla stessa ovvero, da soggetti
diversi nel caso di rinuncia. Per gestione sono da intendersi le fasi della progettazione, della realizzazione delle opere e quant’altro necessario per la loro attivazione.
5. I Comuni aderenti alla Rete si impegnano con accordi successivi, a finanziare la quota di spesa non coperta dai contributi provinciali: in particolare la quota non coperta dal contributo sul P.S.R., individuando le modalità di ripartizione del costo che rimane a loro carico.
Art. 4. Unità di personale
1. Le unità di personale previste per la gestione della Rete di cui alla lettera f) del comma 5., dell’art. 47 della Legge Provinciale 11/2007 sono specificate nel successivo art. 11. Non sono previste assunzioni e relative spese correnti, in quanto si conviene che per la gestione della Rete ci si avvarrà di personale interno alle Amministrazioni comunali o di soggetti esterni incaricati tramite contratti di natura privatistica, nei limiti del budget previsto.
CAPO II - Governance Art. 5. Organi della Rete
1. Sono organi della Rete delle Riserve:
a) la Conferenza dei Sindaci;
b) il Presidente della Rete;
c) il Forum Territoriale.
2. Essi sono affiancati da un Comitato Tecnico e da un Coordinatore tecnico che non costituiscono organi della Rete.
Art. 6. Conferenza dei Sindaci
1. La Conferenza dei Sindaci (di seguito denominata Conferenza) è composta da:
a) il Presidente della Rete;
b) il Sindaco di ciascun Comune aderente alla Rete delle Riserve o un suo delegato nella figura di Assessore;
c) l’ Assessore all’Ambiente della Comunità della Valle di Cembra.
2. La Conferenza elegge al proprio interno il Vicepresidente. Questi, oltre a svolgere i compiti che gli vengono delegati dal Presidente, lo sostituisce in caso di assenza o impedimento.
3. Le funzioni di Segretario della Conferenza sono svolte dal Coordinatore tecnico.
4. La Conferenza è costituita per la durata dell’Accordo di Programma e svolge le seguenti funzioni:
a) decide in materia di organizzazione, di personale, di contabilità e di gestione finanziaria e patrimoniale;
b) verifica lo stato di attuazione del Piano di gestione;
c) nomina o revoca il Coordinatore tecnico determinandone i compiti e il compenso e i membri del Comitato Tecnico, determinandone gli eventuali rimborsi;
d) decide in ordine a deleghe di particolari funzioni al Coordinatore tecnico;
e) stabilisce la composizione, la durata e l’attività del Forum Territoriale;
f) stabilisce il numero, luogo e programma per le attività di divulgazione delle attività e il coinvolgimento dei cittadini alla Rete;
g) approva una relazione annuale sullo stato di attuazione della Rete;
h) decide e stabilisce ogni altro aspetto riferibile alla governance della Rete.
5. La Conferenza è convocata almeno tre volte l'anno dal Presidente e ogni qualvolta questi lo ritenga opportuno o su richiesta di almeno tre consiglieri.
6. La Conferenza decide a maggioranza dei presenti; in caso di parità prevale il voto del Presidente; per la validità delle sedute della Conferenza è necessaria la presenza della maggioranza dei componenti.
7. Alle sedute della Conferenza potrà partecipare a discrezione del Presidente o della maggioranza dei membri, con voto consultivo uno o più rappresentanti scientifici e/o esperti del Comitato Tecnico, ovvero membri del Forum Territoriale.
8. Le decisioni assunte dalla Conferenza verranno attuate attraverso determinazioni adottate dai funzionari del Comune capofila.
Art. 7. Presidente della Rete
1. Le funzioni di Presidente della Rete delle Riserve sono esercitate dal Sindaco del Comune capofila di cui al successivo art. 8, che la rappresenta.
2. Il Presidente rimane in carica per la durata dell’Accordo di Programma e può essere riconfermato alla scadenza del mandato.
3. Il Presidente:
a) convoca e presiede la Conferenza dei Sindaci, predisponendone l'ordine del giorno;
b) sovrintende all'andamento generale della Rete;
c) presenta alla Conferenza dei Sindaci la relazione generale sullo stato di attuazione e sull’attività svolta;
d) affida al Coordinatore tecnico il coordinamento e la direzione delle attività della Rete.
Art. 8. Comune capofila
1. Il Comune Capofila, soggetto responsabile della Rete delle riserve ai sensi dell’articolo 47, comma 1 della L.P.11/07, è individuato nel Comune di Grumes.
2. Esso è il referente della Provincia Autonoma di Trento per gli aspetti finanziari e per tutti gli adempimenti necessari al funzionamento della Rete.
Art. 9. Forum Territoriale
1. Al fine di condividere il progetto della Rete di Riserve Xxxx Xxxxx di Cembra – Xxxxxx e realizzarlo con la massima partecipazione possibile viene istituito il Forum Territoriale con lo scopo di sensibilizzare e coinvolgere la popolazione e i vari portatori di interesse delle realtà economiche, sociali e ambientali. Il Forum Territoriale collabora con la Conferenza dei Sindaci per assicurare la più ampia partecipazione dei cittadini alla Rete delle Riserve e può essere consultato dalla medesima per esprimere parere su tutti gli aspetti che riguardano la Rete delle Riserve.
2. Al Forum Territoriale partecipano tutte le associazioni più rappresentative portatrici di interessi nel campo della conservazione della natura, gestione delle risorse naturali, agricoltura, caccia, pesca, legno, acqua, usi civici, turismo ed altre di significativa attinenza ai fattori che caratterizzano la Rete. In particolare esse sono individuate nel:
- A.P.T. x’Xxxxxx;
- Associazione Accompagnatori del Territorio;
- Associazione Belvedere;
- Associazione Cacciatori Trentini;
- Associazione Pescatori Dilettanti Trentini (A.P.D.T.);
- A.S.U.C. Rover Carbonare del Comune di Capriana;
- B.I.M. dell’Adige;
- Comitato di Salvaguardia dell’Avisio;
- Consorzi Forestali;
- Consorzi di Miglioramento Fondiario;
- Istituto Comprensivo di Cembra;
- Magnifica Comunità di Fiemme;
- Padrino Sentiero Europeo E5 (Tratto Bolzano - Cembra);
- Parco Naturale Monte Corno;
- Rappresentante di ogni Comune delle Associazioni di Volontariato;
- S.A.T.;
3. La composizione potrà essere modificata dalla Conferenza dei Sindaci.
4. Il Forum Territoriale viene convocato dal Presidente della Rete, che la presiede, almeno due volte all’anno e ogniqualvolta lo richieda almeno la metà dei componenti. Le riunioni del Forum Territoriale sono pubbliche.
Art. 10. Comitato Tecnico
1. La Conferenza nomina un Comitato Tecnico il quale:
a) formula pareri sul Piano di gestione e sulla sua attuazione;
b) esprime valutazioni circa i risultati conseguiti nello svolgimento delle attività della Rete e dei monitoraggi previsti;
c) propone iniziative alla Conferenza e al suo Presidente per lo sviluppo della Rete;
d) vigila sull’attuazione del Piano di gestione con particolare attenzione alle aree protette e agli habitat sensibili alla vita di specie vulnerabili o rare. Esso collabora inoltre con il Presidente e il Coordinatore tecnico al fine di assicurare una corretta gestione degli studi e della divulgazione dei risultati raggiunti;
e) verifica che la gestione della Rete sia coerente con la finalità di conservazione della Natura, con particolare riferimento ai siti Natura 2000;
f) predispone una relazione annuale sullo stato di attuazione della Rete, con particolare riferimento agli aspetti connessi alla tutela dei Siti di Natura 2000, nonché una rendicontazione finanziaria degli interventi attuati.
2. Il Comitato Tecnico ha durata triennale. Ne fanno parte:
- tre esperti scelti dalla Conferenza (uno dei quali su indicazione della Magnifica Comunità di Fiemme);
- tre funzionari in rappresentanza di ciascuno dei Servizi Provinciali competenti in materia di Conservazione della Natura, Foreste e Agricoltura individuati dall’Amministrazione provinciale;
Le funzioni di Segretario del Comitato Tecnico sono svolte dal Coordinatore tecnico.
3. Il Comitato Tecnico elegge al suo interno un proprio rappresentante con funzioni di coordinamento che ha il compito di convocare e presiedere le riunioni del Comitato stesso.
4. Il Comitato Tecnico è convocato almeno tre volte all’anno.
5. Ai membri del Comitato Tecnico non spetta compenso per l’attività salvo un eventuale rimborso chilometrico.
Art. 11. Coordinatore tecnico
1. La Conferenza individua il Coordinatore tecnico della Rete di Riserve (di seguito denominato Coordinatore) il quale coordina e dirige le attività della Rete a lui affidate, vigilando sull'osservanza di tutte le norme concernenti l'ordinamento e il funzionamento della Rete.
2. Il Coordinatore svolge i seguenti compiti:
a) svolge le funzioni di Segretario della Conferenza e del Comitato Tecnico;
b) cura l'esecuzione delle disposizioni a lui impartite dal Presidente e le decisioni della Conferenza;
c) sovrintende all'attività della Rete, ivi compresa quella demandata a terzi e ne riferisce al Presidente e alla Conferenza verso i quali ne è responsabile;
d) esercita ogni altro compito inerente alla gestione della Rete che gli sia attribuito dalla Conferenza e che non sia riservato a un altro organo;
e) svolge altresì i compiti in ordine a deleghe di particolari funzioni affidategli dalla Conferenza;
3. Per la gestione amministrativa e contabile il Coordinatore potrà avvalersi di altre professionalità con le modalità individuate dalla Conferenza dei Sindaci.
4. Il Coordinatore è nominato dalla Conferenza preferibilmente fra coloro che vivono in uno dei Comuni della Rete. Può essere individuato fra il personale dei Comuni che partecipano all’Accordo, o tra i tecnici della Magnifica Comunità di Fiemme, o come professionista esterno alla Pubblica Amministrazione tramite la stipula di un contratto di tipo privatistico.
CAPO III – Norme finali
Art. 12. Durata dell’Accordo di Programma
1. Il presente Accordo di Programma ha durata triennale, con rinnovo automatico alla sua scadenza per periodi di tempo di tre anni, nel caso nessuno dei soggetti firmatari si opponga esplicitamente per iscritto e in maniera motivata al suo rinnovo, entro il termine di sei mesi dalla data di scadenza.
2. Entro sei mesi dalla scadenza di ogni triennio, le Parti contraenti si impegnano a concordare un nuovo programma dei lavori con relativo stanziamento finanziario.
3. I Comuni firmatari si impegnano a non uscire dalla Rete nel triennio dell’Accordo ed a favorire l’entrata di nuovi Comuni limitrofi alla scadenza dello stesso.
Art. 13. Modalità di modifica dell’Accordo di Programma
1. Il presente Accordo di Programma potrà essere oggetto di modifica solo ed esclusivamente se ciò sarà conseguente alla comune ed esplicita volontà di tutti i soggetti firmatari dello stesso.
Art. 14. Approvazione del Piano di Gestione
1. Per quanto concerne l’iter autorizzativo del Piano di Gestione, si specifica che l’approvazione del presente Accordo di Programma equivale ad adozione del progetto di Piano ai sensi dell’art. 11 del DPGP 3 novembre 2008, n. 50-157/Leg.
Art. 15. Cartellonistica
1. Si conviene che agli effetti comunicativi verranno utilizzati i loghi e le tipologie di cartellonistica contenuti nel “Manuale di riferimento per l’immagine coordinata delle reti di riserve del Trentino” approvato dalla Cabina di regia per le aree protette nella seduta del 4 luglio 2011.
Art. 16. Composizione delle controversie
1. In caso di controversie sull’interpretazione del presente Accordo di Programma che non siano risolvibili in via bonaria le Amministrazioni Comunali e gli altri Enti che partecipano alo stesso unitamente all’Amministrazione Provinciale nomineranno di comune accordo un collegio arbitrale; in mancanza di accordo il collegio arbitrale sarà nominato dal Presidente del Tribunale di Trento su istanza della parte più diligente. L’arbitrato è disciplinato dagli artt. 806 e seguenti del Codice di procedura civile.
Trento,
Provincia Autonoma di Trento
Il Presidente della Giunta Provinciale (Xxxxxxx Xxxxxx)
Comune di Grumes
Il Sindaco (Xxxxxx Xxxxxxxx)
Comune di Capriana
Il Sindaco (Xxxxxx Xxxxx)
Comune di Faver
Il Sindaco (Xxxxxx Xxxxxxxx)
Comune di Grauno
Il Sindaco (Xxxxxxx Xxxxxx)
Comune di Valda
Il Sindaco (Xxxxx Xxxxxxxx)
Comunità della Valle di Cembra
Il Presidente (Xxxxxxx Xxxxxxxx)
Magnifica Comunità di Fiemme
Lo Scario (Xxxxxxxx Xxxxx)
ASUC di Rover Carbonare
Il Presidente (Xxxxxx Xxxxxxx)