Accordo di programma per l’attuazione del “Piano di Zona del sistema
Prot. n. 10 Febbraio 2003
Rep. Atti interni n.51
Accordo di programma per l’attuazione del “Piano di Zona del sistema
integrato di interventi e servizi sociali – anno 2002-2004 dell’ambito territoriale del distretto di Dalmine”, ai sensi dell’art. 19 L. n°328/00 e
dell’art. 34 D.Leg. n°267/00
Tra
I Comuni di: Azzano S. Paolo, Boltiere, Ciserano, Comun Nuovo, Curno, Dalmine, Lallio, Levate, Mozzo, Osio Sopra, Osio Sotto, Stezzano, Treviolo, Urgnano, Verzellino, Verdello, Zanica, la Provincia di Bergamo, l’Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Bergamo, l’Azienda Ospedaliera di Bergamo e l’Azienda Ospedaliera di Treviglio
e i soggetti:
o Cooperative sociali Città del Sole di Osio Sotto, Il Cantiere di Albino, La Solidarietà di Dalmine, Spazio Giovani di Monza, l’Usignolo di Osio Sotto e il Consorzio Xxx.Xx Città Aperta, che agisce per sé e per le cooperative sociali Alchimia di Torre Boldone, Ecosviluppo di Stezzano, Orion di Bergamo, Pugno Aperto di Bergamo e Servire di Bergamo;
o Associazioni/Organizzazioni di volontariato: Nuove Opportunità di Stezzano, Il Porto di Dalmine, ANMIC di Dalmine, Arca della Solidarietà di Osio Sotto, ANFASS di Dalmine, Alzheimer di Bergamo, Douchenne parent project di Dalmine, Acat zona di Dalmine, la Melarancia di Torre Bordone,
CRI di Dalmine e Operazione Mato Grosso di Levate
o Nuovo Albergo Popolare di Bergamo
o Istituto scolastico comprensivo di Mozzo, di Curno e di Verdellino, che agisce per sé e per gli Istituti scolastici comprensivi di Azzano S.Paolo, di Ciserano, di Zanica, di Treviolo, di Osio Sotto, di Stezzano, di Verdellino, di Verdello, Circolo Didattico di Dalmine, Circolo Didattico di Spirano, Scuola Media Camozzi di Dalmine, Scuola Media Colleoni di Urgnano, Istituto scolastico superiore Einaudi di Dalmine e Istituto Tecnico Industriale Marconi di Dalmine;
o Fondazione Enaip Lombardia – unità locale di Dalmine
o Case di Riposo: Fondazione X.Xxxxxxxx xx Xxxxxxx, Ente Morale RSA Brolis-Giavazzi di Verdello, Commissaria Xxx Xxxx di Osio Sotto, Ospitale Magri di Urgnano, IPAB Villa della Pace di Stezzano
o Organizzazioni Sindacali – GCIL, CIL e UIL di Begamo
o Patronato INCA CGIL, Patronato INAS CISL, Patronato UIL, Patronato ACLI
o ACLI – Associazioni Cristiane lavoratori Italiani di Bergamo
o Confcooperative di Bergamo e Lega delle Cooperative di Bergamo
Visti
La legge n°328/00 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”e in particolare l’art.19; il Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali (D.P.R. 03.05.01 n°204); la DGR VII/7069 del 23.11.01 “Ripartizione delle risorse indistinte del fondo nazionale per le politiche sociali in applicazione della L. 8 novembre 2000, n.328 ed assegnazione alle Aziende sanitarie Locali e , per la parte di competenza ai comune di Milano, dei finanziamenti destinati agli ambiti distrettuali anno 2001” e la circolare regionale n.7 del 29.04.2002 della Direzione Famiglia e solidarietà sociale.
Premesso
Che in attuazione della normativa sopra richiamata, i Comuni del distretto socio-sanitario di Dalmine, d’intesa con l’Azienda Sanitaria Locale e ricercando l’adesione dei soggetti di cui all’art.1 c.5 della L.328/00, devono predisporre il Piano di Zona degli interventi e dei servizi sociali finalizzato a:
a) favorire la formazione di sistemi locali di intervento fondati su servizi e prestazioni complementari e flessibili, stimolando in particolare le risorse locali di solidarietà e di auto-aiuto, nonché a responsabilizzare i cittadini nella programmazione e nella verifica dei servizi;
b) qualificare la spesa, attivando risorse, anche finanziarie, derivate dalle forme di concertazione di cui al comma 1, lettera g);
c) definire criteri di ripartizione della spesa a carico di ciascun comune, delle aziende unità sanitarie locali e degli altri soggetti firmatari dell’accordo, prevedendo anche risorse vincolate per il raggiungimento di particolari obiettivi;
d) prevedere iniziative di formazione e di aggiornamento degli operatori finalizzate a realizzare progetti di sviluppo dei servizi
che tali fini possono essere perseguiti con la stipula di Accordo di Programma da parte dei soggetti sopra richiamati, interessati per la realizzazione del Piano di Zona;
che gli Enti firmatari del presente Accordo, esaminato il lavoro preparatorio dei gruppi di lavoro composti dai tecnici comunali, dall’ASL, dall’Azienda ospedaliera di Bergamo e da rappresentanti del terzo settore, in continuità con le deliberazione dell’Assemblea dei Sindaci di distretto del 26 settembre 2002 e 11 dicembre 2002, si accordano sui seguenti punti, prioritari dell’ambito locale, da porre alla base del presente Accordo di Programma;
Preso atto della delibera del Direttore generale dell’ASL della provincia di Bergamo n°208 del 20.12.2002 di oggetto “Manifestazione d’intesa al Piano di Zona dell’Ambito territoriale di Dalmine”;
Art.1 – Finalità
In base al disposto della legge 328/00 e delle indicazione regionali il presente accordo si pone la finalità di dare attuazione al “Piano di Zona degli interventi e servizi sociali – anno 2002-2004 dell’ambito territoriale del distretto di Dalmine” allegato, quale parte integrante e sostanziale dell’accordo in oggetto.
Obiettivi strategici del piano di Zona sono:
1) la realizzazione del sistema, in termini di razionalizzazione e miglioramento dei servizi esistenti, di implementazione di nuovi interventi, di incremento delle opportunità, di garanzia dell’attuazione dei livelli essenziali di assistenza;
2) la realizzazione di un sistema integrato, sul piano istituzionale, organizzativo e professionale.
Art.2 – Contenuti
Alla luce delle finalità strategiche di cui sopra e tenuto conto dell’analisi dei bisogni, dei
punti di forza e debolezza dei servizi esistenti, i contenuti dell’Accordo riguardano:
⇒ l’attuazione sistematica nell’ambito del Livello essenziale di assistenza (LEA) “servizio sociale professionale e segretariato sociale per l’informazione e la consulenza al singolo e alle famiglie”, da realizzarsi mediante 4 progetti:
1) realizzazione di un “contenitore organizzativo di ambito” (agenzia minori) per la tutela minori, a cui afferiscano tutte le risorse professionali oggi utilizzate dall’ASL e quelle aggiuntive necessarie al fabbisogno finanziate con le risorse della 328, come da proposta di intesa/accordo con il distretto ASL;
2) implementazione di equipe sovracomunali per la presa in carico del “progetto di vita”
dei disabili e le loro famiglie;
3) promozione di un’equipe multiprofessionale di ambito per gli inserimenti lavorativi;
4) avvio di un’equipe multiprofessionale di ambito per la presa in carico delle situazione
più complesse di anziani bisognosi;
⇒ la realizzazione di nuovi servizi a sostegno della domiciliarità nella direzione di un
potenziamento del LEA “assistenza domiciliare”, da realizzarsi attraverso 3 progetti:
5) attivazione di un servizio di assistenza domiciliare educativa per minori, gestito a livello distrettuale di ambito;
6) disponibilità di alcuni posti di ricovero di sollievo per persone anziane da realizzarsi
mediante convenzione con le case di riposo presenti nell’ambito;
7) sperimentazione di buoni socio-assistenziali finalizzati al mantenimento al domicilio di situazioni di fragilità sociale.
Sulla base dell’analisi del bisogni e delle valutazioni espresse sul sistema di risposta, il Piano di zona prevede altri due progetti ad integrazione di quelli sopra individuati:
8) istituzione di un fondo sociale di ambito per contributi alle famiglie affidatrie e inserimenti di minori in strutture residenziali;
9) avvio della costruzione di un sistema di presa in carico della grave emarginazione in condivisione con il terzo settore.
La prospettiva di un ampliamento del CSE presente nell’ambito (a Verdellino) completa il
quadro dei servizi e degli interventi previsti dal Piano di zona nella prima annualità.
Le modalità di attuazione dei contenuti dell’accordo sono dettagliate nel documento allegato “Ambito territoriale del distretto di Dalmine: Piano di Zona del sistema integrato di interventi e servizi sociali – anno 2002-2004”
Art.3 - Enti interessati all'accordo di programma, Ente capofila
I soggetti firmatari dell’accordo sono:
1) soggetti sottoscrittori: i Comuni di Azzano S. Paolo, Boltiere, Ciserano, Comun Nuovo, Curno, Dalmine, Lallio, Levate, Mozzo, Osio Sopra, Osio Sotto, Stezzano, Treviolo, Urgnano, Verzellino, Verdello, Zanica, la Provincia di Bergamo, l’Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Bergamo, l’Azienda Ospedaliera di Bergamo e l’Azienda Ospedaliera di Treviglio;
2) soggetti aderenti, che aderiscono agli obiettivi del Piano di Zona e dichiarano la propria volontà di concorrere alla loro realizzazione:
o Cooperative sociali Città del Sole di Osio Sotto, Il Cantiere di Albino, La Solidarietà di Dalmine, Spazio Giovani di Monza, l’Usignolo di Osio Sotto e il Consorzio Xxx.Xx Città Aperta, che agisce per sé e per le cooperative sociali Alchimia di Torre Boldone, Ecosviluppo di Stezzano, Orion di Bergamo, Pugno Aperto di Bergamo e Servire di Bergamo;
o Associazioni/Organizzazioni di volontariato: Nuove Opportunità di Stezzano, Il Porto di Dalmine, ANMIC di Dalmine, Arca della Solidarietà di Osio Sotto, ANFASS di Dalmine, Alzheimer di Bergamo, Douchenne parent project di Dalmine, Acat zona di Dalmine, la Melarancia di Torre Bordone,
CRI di Dalmine e Operazione Mato Grosso di Levate
o Nuovo Albergo Popolare di Bergamo
o Istituto scolastico comprensivo di Mozzo, di Curno e di Verdellino, che agisce per sé e per gli Istituti scolastici comprensivi di Azzano S.Paolo, di Ciserano, di Zanica, di Treviolo, di Osio Sotto, di Stezzano, di Verdellino, di Verdello, Circolo Didattico di Dalmine, Circolo Didattico di Spirano, Scuola Media Camozzi di Dalmine, Scuola Media Colleoni di Urgnano, Istituto scolastico superiore Einaudi di Dalmine e Istituto Tecnico Industriale Marconi di Dalmine;
o Fondazione Enaip Lombardia – unità locale di Dalmine
o Case di Riposo: Fondazione X.Xxxxxxxx xx Xxxxxxx, Ente Morale RSA Brolis-Giavazzi di Verdello, Commissaria Xxx Xxxx di Osio Sotto, Ospitale Magri di Urgnano, IPAB Villa della Pace di Stezzano
o Organizzazioni Sindacali – GCIL, CIL e UIL di Begamo
o Patronato INCA CGIL, Patronato INAS CISL, Patronato UIL, Patronato ACLI
o ACLI – Associazioni Cristiane lavoratori Italiani di Bergamo
o Confcooperative di Bergamo e Lega delle Cooperative di Bergamo
Assume il ruolo di Ente capofila, per portare a buon fine il presente Accordo di Programma, il Comune di Dalmine.
Oltre ai soggetti sopra indicati è obiettivo dell’accordo coinvolgere e favorire l’apporto di tutti i soggetti attivi nella progettazione e gestione dei servizi sociali e comunque in grado di dare apporti in tal senso.
Art.4 – Durata
Il presente accordo ha durata triennale, con decorrenza dal momento in cui l’ASL dispone nei confronti dell’ambito distrettuale l’assegnazione del fondo per le politiche sociali.
Nell’ambito di una durata triennale dell’accordo, il piano di zona ad esso connesso risulta vincolante da un punto di vista programmatorio soltanto per la prima annualità, assumendo l’impegno di una successiva ridefinizione per la seconda e terza annualità in presenza di nuove indicazioni. In questo caso sarà cura dei sindaci, o loro delegati, e dei rappresentanti legali degli altri enti sottoscrittori informare i rispettivi Consigli Comunali e i soggetti aderenti, anche mediante l’eventuale approvazione di modifiche al presente accordo di programma.
Art.5 – Adempimenti e compiti dei soggetti sottoscrittori
Con la firma del presente accordo gli enti sottoscrittori si assumono i seguenti adempimenti e compiti:
Comune di Azzano S.Paolo:
1) garanzia della partecipazione dei propri operatori sociali ai gruppi di lavoro di area, così come previsto nel Piano di Zona, e alle iniziative di formazione che saranno attivate;
2) disponibilità alla messa in rete dei propri servizi e all’accoglimento dei contenuti dei protocolli d’intesa che verranno approvati dall’Assemblea dei Sindaci;
3) compartecipazione al fondo sociale minori per una quota di € 1,70 per abitante al 31.12.2002, da versare entro febbraio 2003 al Comune di Dalmine, quale ente capofila;
4) delega all’Assemblea dei Sindaci del distretto socio-sanitario di Dalmine per l’adozione delle misure attuative del Piano di Zona, compreso l’eventuali variazioni dello stesso, fatto salvo quanto disposto dall’art.4 del presente accordo.
Comune di Boltiere:
1) garanzia della partecipazione dei propri operatori sociali ai gruppi di lavoro di area, così come previsto nel Piano di Zona, e alle iniziative di formazione che saranno attivate;
2) disponibilità alla messa in rete dei propri servizi e all’accoglimento dei contenuti dei protocolli d’intesa che verranno approvati dall’Assemblea dei Sindaci;
3) compartecipazione al fondo sociale minori per una quota di € 1,70 per abitante al 31.12.2002, da versare entro febbraio 2003 al Comune di Dalmine, quale ente capofila;
4) delega all’Assemblea dei Sindaci del distretto socio-sanitario di Dalmine per l’adozione delle misure attuative del Piano di Zona, compreso l’eventuali variazioni dello stesso, fatto salvo quanto disposto dall’art.4 del presente accordo;
5) svolgimento delle procedure di acquisizione delle risorse umane previste nel Piano di Zona, compresa l’erogazione dei compensi, con le modalità e per un numero da definirsi successivamente e con riconoscimento dei relativi costi da parte dell’Ambito.
Comune di Ciserano:
6) garanzia della partecipazione dei propri operatori sociali ai gruppi di lavoro di area, così come previsto nel Piano di Zona, e alle iniziative di formazione che saranno attivate;
7) disponibilità alla messa in rete dei propri servizi e all’accoglimento dei contenuti dei protocolli d’intesa che verranno approvati dall’Assemblea dei Sindaci;
8) compartecipazione al fondo sociale minori per una quota di € 1,70 per abitante al 31.12.2002, da versare entro febbraio 2003 al Comune di Dalmine, quale ente capofila;
9) delega all’Assemblea dei Sindaci del distretto socio-sanitario di Dalmine per l’adozione delle misure attuative del Piano di Zona, compreso l’eventuali variazioni dello stesso, fatto salvo quanto disposto dall’art.4 del presente accordo;
10) svolgimento delle procedure di acquisizione delle risorse umane previste nel Piano di Zona, compresa l’erogazione dei compensi, con le modalità e per un numero da definirsi successivamente e con riconoscimento dei relativi costi da parte dell’Ambito.
Comune di Comun Nuovo:
1) garanzia della partecipazione dei propri operatori sociali ai gruppi di lavoro di area, così come previsto nel Piano di Zona, e alle iniziative di formazione che saranno attivate;
2) disponibilità alla messa in rete dei propri servizi e all’accoglimento dei contenuti dei protocolli d’intesa che verranno approvati dall’Assemblea dei Sindaci;
3) compartecipazione al fondo sociale minori per una quota di € 1,70 per abitante al 31.12.2002, da versare entro febbraio 2003 al Comune di Dalmine, quale ente capofila;
4) delega all’Assemblea dei Sindaci del distretto socio-sanitario di Dalmine per l’adozione delle misure attuative del Piano di Zona, compreso l’eventuali variazioni dello stesso, fatto salvo quanto disposto dall’art.4 del presente accordo.
Comune di Curno:
1) garanzia della partecipazione dei propri operatori sociali ai gruppi di lavoro di area, così come previsto nel Piano di Zona, e alle iniziative di formazione che saranno attivate;
2) disponibilità alla messa in rete dei propri servizi e all’accoglimento dei contenuti dei protocolli d’intesa che verranno approvati dall’Assemblea dei Sindaci;
3) compartecipazione al fondo sociale minori per una quota di € 1,70 per abitante al 31.12.2002, da versare entro febbraio 2003 al Comune di Dalmine, quale ente capofila;
4) delega all’Assemblea dei Sindaci del distretto socio-sanitario di Dalmine per l’adozione delle misure attuative del Piano di Zona, compreso l’eventuali variazioni dello stesso, fatto salvo quanto disposto dall’art.4 del presente accordo.
5) messa a disposizione, in collaborazione con l’ASL-Distretto socio-sanitario di Dalmine, dei locali e attrezzature per la sede dell’equipe minori referente per la sottozona, con oneri a proprio carico;
Comune di Dalmine:
1) garanzia della partecipazione dei propri operatori sociali ai gruppi di lavoro di area, così come previsto nel Piano di Zona, e alle iniziative di formazione che saranno attivate;
2) disponibilità alla messa in rete dei propri servizi e all’accoglimento dei contenuti dei protocolli d’intesa che verranno approvati dall’Assemblea dei Sindaci;
3) compartecipazione al fondo sociale minori per una quota di € 1,70 per abitante al
31.12.2002;
4) delega all’Assemblea dei Sindaci del distretto socio-sanitario di Dalmine per l’adozione delle misure attuative del Piano di Zona, compreso l’eventuali variazioni dello stesso, fatto salvo quanto disposto dall’art.4 del presente accordo;
5) messa a disposizione di un proprio operatore per le funzioni di Responsabile di Piano, per almeno 18 ore settimanali;
6) disponibilità di utilizzo dei propri uffici per l’assolvimento degli adempimenti connessi all’attuazione del Piano di Zona, che non siano già assunti dall’Ufficio di Piano o da altri soggetti firmatari;
7) messa a disposizione dei locali e attrezzature per la sede dell’Ufficio di Piano, con
oneri a proprio carico;
Comune di Lallio:
1) garanzia della partecipazione dei propri operatori sociali ai gruppi di lavoro di area, così come previsto nel Piano di Zona, e alle iniziative di formazione che saranno attivate;
2) disponibilità alla messa in rete dei propri servizi e all’accoglimento dei contenuti dei protocolli d’intesa che verranno approvati dall’Assemblea dei Sindaci;
3) compartecipazione al fondo sociale minori per una quota di € 1,70 per abitante al 31.12.2002, da versare entro febbraio 2003 al Comune di Dalmine, quale ente capofila;
4) delega all’Assemblea dei Sindaci del distretto socio-sanitario di Dalmine per l’adozione delle misure attuative del Piano di Zona, compreso l’eventuali variazioni dello stesso, fatto salvo quanto disposto dall’art.4 del presente accordo.
Comune di Levate:
1) garanzia della partecipazione dei propri operatori sociali ai gruppi di lavoro di area, così come previsto nel Piano di Zona, e alle iniziative di formazione che saranno attivate;
2) disponibilità alla messa in rete dei propri servizi e all’accoglimento dei contenuti dei protocolli d’intesa che verranno approvati dall’Assemblea dei Sindaci;
3) compartecipazione al fondo sociale minori per una quota di € 1,70 per abitante al 31.12.2002, da versare entro febbraio 2003 al Comune di Dalmine, quale ente capofila;
4) delega all’Assemblea dei Sindaci del distretto socio-sanitario di Dalmine per l’adozione delle misure attuative del Piano di Zona, compreso l’eventuali variazioni dello stesso, fatto salvo quanto disposto dall’art.4 del presente accordo;
5) svolgimento delle procedure di acquisizione delle risorse umane previste nel Piano di Zona, compresa l’erogazione dei compensi, con le modalità e per un numero da definirsi successivamente e con riconoscimento dei relativi costi da parte dell’Ambito.
Comune di Mozzo:
1) garanzia della partecipazione dei propri operatori sociali ai gruppi di lavoro di area, così come previsto nel Piano di Zona, e alle iniziative di formazione che saranno attivate;
2) disponibilità alla messa in rete dei propri servizi e all’accoglimento dei contenuti dei protocolli d’intesa che verranno approvati dall’Assemblea dei Sindaci;
3) compartecipazione al fondo sociale minori per una quota di € 1,70 per abitante al 31.12.2002, da versare entro febbraio 2003 al Comune di Dalmine, quale ente capofila;
4) delega all’Assemblea dei Sindaci del distretto socio-sanitario di Dalmine per l’adozione delle misure attuative del Piano di Zona, compreso l’eventuali variazioni dello stesso, fatto salvo quanto disposto dall’art.4 del presente accordo;
Comune di Osio Sopra:
1) garanzia della partecipazione dei propri operatori sociali ai gruppi di lavoro di area, così come previsto nel Piano di Zona, e alle iniziative di formazione che saranno attivate;
2) disponibilità alla messa in rete dei propri servizi e all’accoglimento dei contenuti dei protocolli d’intesa che verranno approvati dall’Assemblea dei Sindaci;
3) compartecipazione al fondo sociale minori per una quota di € 1,70 per abitante al 31.12.2002, da versare entro febbraio 2003 al Comune di Dalmine, quale ente capofila;
4) delega all’Assemblea dei Sindaci del distretto socio-sanitario di Dalmine per l’adozione delle misure attuative del Piano di Zona, compreso l’eventuali variazioni dello stesso, fatto salvo quanto disposto dall’art.4 del presente accordo;
5) svolgimento delle procedure di acquisizione delle risorse umane previste nel Piano di Zona, compresa l’erogazione dei compensi, con le modalità e per un numero da definirsi successivamente e con riconoscimento dei relativi costi da parte dell’Ambito.
Comune di Osio Sotto:
1) garanzia della partecipazione dei propri operatori sociali ai gruppi di lavoro di area, così come previsto nel Piano di Zona, e alle iniziative di formazione che saranno attivate;
2) disponibilità alla messa in rete dei propri servizi e all’accoglimento dei contenuti dei protocolli d’intesa che verranno approvati dall’Assemblea dei Sindaci;
3) compartecipazione al fondo sociale minori per una quota di € 1,70 per abitante al 31.12.2002, da versare entro febbraio 2003 al Comune di Dalmine, quale ente capofila;
4) delega all’Assemblea dei Sindaci del distretto socio-sanitario di Dalmine per l’adozione delle misure attuative del Piano di Zona, compreso l’eventuali variazioni dello stesso, fatto salvo quanto disposto dall’art.4 del presente accordo;
5) assegnazione all’ambito territoriale di una assistente sociale a tempo pieno da utilizzare nella èquipe minori della sottozona di Osio Sotto, con riconoscimento dei relativi costi a carico del fondo di ambito;
6) svolgimento delle procedure di acquisizione delle risorse umane previste nel Piano di Zona, compresa l’erogazione dei compensi, con le modalità e per un numero da definirsi successivamente e con riconoscimento dei relativi costi da parte dell’Ambito.
Comune di Stezzano:
1) garanzia della partecipazione dei propri operatori sociali ai gruppi di lavoro di area, così come previsto nel Piano di Zona, e alle iniziative di formazione che saranno attivate;
2) disponibilità alla messa in rete dei propri servizi e all’accoglimento dei contenuti dei protocolli d’intesa che verranno approvati dall’Assemblea dei Sindaci;
3) compartecipazione al fondo sociale minori per una quota di € 1,70 per abitante al 31.12.2002, da versare entro febbraio 2003 al Comune di Dalmine, quale ente capofila;
4) delega all’Assemblea dei Sindaci del distretto socio-sanitario di Dalmine per l’adozione delle misure attuative del Piano di Zona, compreso l’eventuali variazioni dello stesso, fatto salvo quanto disposto dall’art.4 del presente accordo;
5) assegnazione all’ambito territoriale di un educatore da utilizzare nella èquipe inserimenti lavorativi, con modalità e tempi da concordare successivamente e mediante riconoscimento dei relativi costi a carico del fondo di ambito.
Comune di Treviolo:
1) garanzia della partecipazione dei propri operatori sociali ai gruppi di lavoro di area, così come previsto nel Piano di Zona, e alle iniziative di formazione che saranno attivate;
2) disponibilità alla messa in rete dei propri servizi e all’accoglimento dei contenuti dei protocolli d’intesa che verranno approvati dall’Assemblea dei Sindaci;
3) compartecipazione al fondo sociale minori per una quota di € 1,70 per abitante al 31.12.2002, da versare entro febbraio 2003 al Comune di Dalmine, quale ente capofila;
4) delega all’Assemblea dei Sindaci del distretto socio-sanitario di Dalmine per l’adozione delle misure attuative del Piano di Zona, compreso l’eventuali variazioni dello stesso, fatto salvo quanto disposto dall’art.4 del presente accordo;
5) messa a disposizione dei locali e attrezzature per la sede dell’èquipe presa in
carico disabili referente per la sottozona, con oneri a proprio carico.
Comune di Urgnano:
1) garanzia della partecipazione dei propri operatori sociali ai gruppi di lavoro di area, così come previsto nel Piano di Zona, e alle iniziative di formazione che saranno attivate;
2) disponibilità alla messa in rete dei propri servizi e all’accoglimento dei contenuti
dei protocolli d’intesa che verranno approvati dall’Assemblea dei Sindaci;
3) compartecipazione al fondo sociale minori per una quota di € 1,70 per abitante al 31.12.2002, da versare entro febbraio 2003 al Comune di Dalmine, quale ente capofila;
4) delega all’Assemblea dei Sindaci del distretto socio-sanitario di Dalmine per l’adozione delle misure attuative del Piano di Zona, compreso l’eventuali variazioni dello stesso, fatto salvo quanto disposto dall’art.4 del presente accordo.
Comune di Verdellino:
1) garanzia della partecipazione dei propri operatori sociali ai gruppi di lavoro di area, così come previsto nel Piano di Zona, e alle iniziative di formazione che saranno attivate;
2) disponibilità alla messa in rete dei propri servizi e all’accoglimento dei contenuti dei protocolli d’intesa che verranno approvati dall’Assemblea dei Sindaci;
3) compartecipazione al fondo sociale minori per una quota di € 1,70 per abitante al 31.12.2002, da versare entro febbraio 2003 al Comune di Dalmine, quale ente capofila;
4) delega all’Assemblea dei Sindaci del distretto socio-sanitario di Dalmine per l’adozione delle misure attuative del Piano di Zona, compreso l’eventuali variazioni dello stesso, fatto salvo quanto disposto dall’art.4 del presente accordo.
Comune di Verdello:
1) garanzia della partecipazione dei propri operatori sociali ai gruppi di lavoro di area, così come previsto nel Piano di Zona, e alle iniziative di formazione che saranno attivate;
2) disponibilità alla messa in rete dei propri servizi e all’accoglimento dei contenuti dei protocolli d’intesa che verranno approvati dall’Assemblea dei Sindaci;
3) compartecipazione al fondo sociale minori per una quota di € 1,70 per abitante al 31.12.2002, da versare entro febbraio 2003 al Comune di Dalmine, quale ente capofila;
4) delega all’Assemblea dei Sindaci del distretto socio-sanitario di Dalmine per l’adozione delle misure attuative del Piano di Zona, compreso l’eventuali variazioni dello stesso, fatto salvo quanto disposto dall’art.4 del presente accordo;
5) messa a disposizione dei locali e attrezzature per la sede dell’èquipe presa in
carico disabili referente per la sottozona, con oneri a proprio carico.
Comune di Zanica:
1) garanzia della partecipazione dei propri operatori sociali ai gruppi di lavoro di area, così come previsto nel Piano di Zona, e alle iniziative di formazione che saranno attivate;
2) disponibilità alla messa in rete dei propri servizi e all’accoglimento dei contenuti dei protocolli d’intesa che verranno approvati dall’Assemblea dei Sindaci;
3) compartecipazione al fondo sociale minori per una quota di € 1,70 per abitante al 31.12.2002, da versare entro febbraio 2003 al Comune di Dalmine, quale ente capofila;
4) delega all’Assemblea dei Sindaci del distretto socio-sanitario di Dalmine per l’adozione delle misure attuative del Piano di Zona, compreso l’eventuali variazioni dello stesso, fatto salvo quanto disposto dall’art.4 del presente accordo;
5) messa a disposizione dei locali e attrezzature per la sede dell’èquipe presa in carico disabili referente per la sottozona e per la sede dell’èquipe inserimenti lavorativi (quest’ultima limitatamente alla prima annualità), con oneri a proprio carico;
6) svolgimento delle procedure di acquisizione delle risorse umane previste nel Piano di Zona, compresa l’erogazione dei compensi, per un numero da definirsi successivamente e con riconoscimento dei relativi costi da parte dell’Ambito;
7) svolgimento delle procedure di acquisizione delle risorse umane previste nel Piano di Zona, compresa l’erogazione dei compensi, con le modalità e per un numero da definirsi successivamente e con riconoscimento dei relativi costi da parte dell’Ambito.
Provincia di Bergamo:
1) promuovere e sostenere, coerentemente alle proprie disponibilità e agli obiettivi fissati dall’Amministrazione, interventi formativi a favore del personale di tutte le istituzioni sociali a vario titolo coinvolte, del pubblico, del privato e del volontariato, operanti nell’ambito territoriale di Dalmine;
2) concorrere all’attuazione del sistema informativo dell’Ambito territoriale di Dalmine, in particolare attraverso l’Osservatorio Politiche sociali;
3) rendere disponibili all’Ambito i dati e le informazioni raccolte dalla Provincia
attraverso propri interventi di ricerca, studio e documentazione;
4) sostenere, in raccordo alla programmazione provinciale, sperimentazioni locali, da
realizzarsi nell’ambito di Dalmine, individuate come significative;
5) concordare la partecipazione dei propri funzionari o collaboratori all’ufficio di
Piano e ai tavoli di lavoro.
Azienda sanitaria Locale della provincia di Bergamo – Distretto socio-sanitario di Dalmine:
1) garanzia della partecipazione dei propri operatori sociali ai gruppi di lavoro di area, alle èquipe professionali, così come previsto nel Piano di Zona, e alle iniziative di formazione che saranno attivate;
2) disponibilità alla messa in rete dei propri servizi e all’accoglimento dei contenuti dei protocolli d’intesa che verranno predisposti congiuntamente da ASL e Comuni e approvati dall’Assemblea dei Sindaci;
3) delega all’Assemblea dei Sindaci del distretto socio-sanitario di Dalmine per l’adozione delle misure attuative del Piano di Zona, compreso l’eventuali variazioni dello stesso, fatto salvo quanto disposto dall’art.4 del presente accordo;
4) messa a disposizione dei locali e attrezzature per la sede delle 3 èquipe tutela minori presso i presidi di Curno, Osio Sotto e Zanica, in collaborazione con i rispettivi Comuni, con oneri a carico dell’ASL e dell’Ambito da definire successivamente e comunque entro marzo 2003;
5) partecipazione del Coordinatore Sociale di distretto all’ufficio di coordinamento di
Piano;
6) impiego di n.4 psicologi a tempo pieno e n.1 psicologo a part-time e di n.4 assistenti sociali a tempo pieno e n.1 assistente sociale a part-time presso l’agenzia minori prefigurata dall’Ambito Territoriale, come indicato nel Piano allegato; i suddetti operatori conservano la dipendenza giuridica ed economica all’ASL ma si riferiscono dal punto di vista organizzativo e funzionale al responsabile dell’agenzia minori che, sperimentalmente, viene individuato nel
coordinatore sociale di distretto socio-sanitario in qualità di componente dell’ufficio di coordinamento di piano;
Coerentemente a quanto previsto dall’art.4, il presente punto ha carattere di sperimentazione e validità per la prima annualità, rimandando ad una successiva valutazione l’eventuale prosecuzione per la seconda e terza annualità.
Si rimanda altresì ad un successivo protocollo operativo l’approfondimento delle
questioni giuridico-normative connessa all’applicazione del seguente punto.
7) convenzione per un nuovo psicologo a tempo pieno da assegnare all’agenzia minori, a compensazione dell’assunzione degli oneri da parte dell’Ambito Territoriale delle funzioni sociali (1 assistente sociale part-time) ed educative (1 educatore part-time) dell’equipe inserimenti lavorativi. Le modalità operative di attuazione del seguente punto saranno successivamente definite e comunque entro aprile 2003;
8) disponibilità ad attuare il progetto 5.d.3.1 “Sistema di presa in carico disabili” previsto dal piano allegato, con modalità e oneri che saranno successivamente definiti e comunque entro aprile 2003;
9) impegno ad autorizzare il funzionamento del CSE di Verdellino con capacità ricettiva di 20 posti;
10) messa a disposizione dei propri operatori sociali e sanitari per l’èquipe distrettuale
multiprofessionale anziani;
11) “assegnazione” all’ambito territoriale di uno psicologo parte-time per l’èquipe
inserimenti lavorativi, con le stesse modalità e precisazioni di cui al punto 6).
Azienda Ospedaliera di Bergamo:
1) garanzia della partecipazione dei propri operatori sociali ai gruppi di lavoro di area, alle èquipe professionali, così come previsto nel Piano di Zona, e alle iniziative di formazione che saranno attivate;
2) disponibilità alla messa in rete dei propri servizi e all’accoglimento dei contenuti dei protocolli d’intesa che verranno predisposti congiuntamente da A.O. e approvati dall’Assemblea dei Sindaci;
3) disponibilità ad attuare il progetto 5.d.3.1 “Sistema di presa in carico disabili” previsto dal piano allegato, con modalità e oneri che saranno successivamente definiti e comunque entro aprile 2003.
Azienda Ospedaliera di Treviglio:
1) garanzia della partecipazione dei propri operatori ai gruppi di lavoro di area e alle èquipe professionali finalizzata alla definizione dei reciprochi ruoli, impegni e canali di finanziamento, così come previsto nel Piano di Zona, e alle iniziative di formazione che saranno attivate;
2) disponibilità alla messa in rete dei propri servizi e all’accoglimento dei contenuti dei protocolli d’intesa elaborati dai gruppi di lavoro e che verranno approvati dall’Assemblea dei Sindaci;
Art.6 – Adempimenti e compiti dei soggetti aderenti
Nell’ambito della più ampia adesione agli obiettivi del Piano di Zona e alla volontà di concorrere alla loro realizzazione, con la firma del presente accordo gli enti aderenti si assumono i seguenti adempimenti e compiti:
Soggetti territoriali
Cooperative sociali Città del Sole di Osio Sotto, Il Cantiere di Albino, La Solidarietà di Dalmine, Spazio Giovani di Monza, l’Usignolo di Osio Sotto e il Consorzio Xxx.Xx Città Aperta che agisce per sé e per le cooperative sociali Alchimia di Torre Boldone, Ecosviluppo di Stezzano, Orion di Bergamo, Pugno Aperto di Bergamo e Servire di Bergamo:
1) partecipazione a forme di coordinamento interno tra cooperative;
2) partecipazione, mediante contributi progettuali e forme di rappresentanza con gli organismi della stessa tipologia o servizio, ai gruppi di lavoro di area, come definito negli allegati del Piano ed eventuali successive modifiche;
3) disponibilità alla messa in rete dei propri servizi e attività, finanziati anche con altri contributi pubblici e privati, ed all’accoglimento dei contenuti dei protocolli d’intesa che verranno definiti;
4) messa a disposizione di locali e attrezzature quale sede per attività, èquipe professionali e gruppi di lavoro previsti dal Piano, con oneri a proprio carico;
5) le cooperative sociali attraverso la realizzazione dei punti precedenti compartecipano economicamente alle spese di attuazione del Piano di Zona;
Associazioni: Nuove Opportunità di Stezzano, Il Porto di Dalmine, ANMIC di Dalmine, Arca della Solidarietà di Osio Sotto, ANFASS di Dalmine, Alzheimer di Bergamo, Douchenne Parent Project di Dalmine, Acat zona di Dalmine, la Melarancia di Torre Bordone, CRI di Dalmine e Operazione Mato Grosso di Levate:
1) partecipazione a forme di coordinamento tra associazioni, secondo modalità che saranno successivamente definite;
2) partecipazione, mediante forme di rappresentanza con gli organismi della stessa tipologia o servizio, ai gruppi di lavoro di area, come definito negli allegati del Piano ed eventuali successive modifiche;
3) disponibilità alla messa in rete dei propri servizi e attività ed all’accoglimento dei contenuti dei protocolli d’intesa che verranno definiti;
Nuovo Albergo Popolare di Bergamo
1) partecipazione, mediante contributi progettuali e forme di rappresentanza ai gruppi di lavoro di area, come definito negli allegati del Piano ed eventuali successive modifiche;
2) disponibilità alla messa in rete dei propri servizi e attività, finanziati anche con altri contributi pubblici e privati, ed all’accoglimento dei contenuti dei protocolli d’intesa che verranno definiti;
Istituti Scolastici: Istituto scolastico comprensivo di Mozzo, di Curno e di Verdellino, che agisce per sé e per gli Istituti scolastici comprensivi di Azzano S.Paolo, di Ciserano, di Zanica, di Treviolo, di Osio Sotto, di Stezzano, di Verdellino, di Verdello, Circolo Didattico di Dalmine, Circolo Didattico di Spirano, Scuola Media Camozzi di Dalmine, Scuola Media Colleoni di Urgnano, Istituto scolastico superiore Einaudi di Dalmine e Istituto Tecnico Industriale Marconi di Dalmine:
1) partecipazione a forme di coordinamento interno tra organismi della stessa tipologia;
2) partecipazione, mediante forme di rappresentanza con gli organismi della stessa tipologia o servizio, ai gruppi di lavoro di area, come definito negli allegati del Piano ed eventuali successive modifiche;
3) disponibilità alla messa in rete dei propri servizi e attività ed all’accoglimento dei contenuti dei protocolli d’intesa che verranno definiti;
4) messa a disposizione di locali e attrezzature quale sede per attività, èquipe professionali e gruppi di lavoro previsti dal Piano, con oneri a proprio carico, sulla base di accordi che verranno successivamente stabiliti con ogni istituto, compatibilmente ai propri ordinamenti;
5) compartecipazione economica alle spese di attuazione del Piano di Zona mediante la presa in carico dei costi di attività, iniziative, personale, attuazione di specifici progetti o altro, sulla base di accordi che verranno successivamente stabiliti con ogni istituto, compatibilmente ai propri ordinamenti.
Fondazione EnAIP Lombardia - unità locale di Dalmine:
1) partecipazione a forme di coordinamento interno tra organismi della stessa tipologia;
2) partecipazione, mediante forme di rappresentanza con gli organismi della stessa tipologia o servizio, ai gruppi di lavoro di area, come definito negli allegati del Piano ed eventuali successive modifiche;
3) disponibilità alla messa in rete dei propri servizi e attività ed all’accoglimento dei contenuti dei protocolli d’intesa che verranno definiti;
4) messa a disposizione di locali e attrezzature quale sede per attività, èquipe professionali e gruppi di lavoro previsti dal Piano, con oneri a proprio carico, sulla base di accordi che verranno successivamente stabiliti con ogni istituto, compatibilmente ai propri ordinamenti;
5) compartecipazione economica alle spese di attuazione del Piano di Zona mediante la presa in carico dei costi di attività, iniziative, personale, attuazione di specifici progetti o altro, sulla base di accordi che verranno successivamente stabiliti con ogni istituto, compatibilmente ai propri ordinamenti.
Case di Riposo: Fondazione X.Xxxxxxxx xx Xxxxxxx, Ente Morale RSA Brolis-Giavazzi di Verdello, Commissaria Xxx Xxxx di Osio Sotto, Ospitale Magri di Urgnano, IPAB Villa della Pace di Stezzano:
1) partecipazione a forme di coordinamento tra le Case di Riposo-RSA;
2) partecipazione, mediante contributi progettuali e forme di rappresentanza con gli organismi della stessa tipologia o servizio ai gruppi di lavoro di area, come definito negli allegati del Piano ed eventuali successive modifiche;
3) disponibilità alla messa in rete dei propri servizi e attività, anche mediante incontri tra i diversi soggetti interessati;
4) disponibilità a mettere a disposizione letti di sollievo così come indicato nel Piano allegato, secondo le quantità e modalità che saranno successivamente concordate.
Enti di Patronato - Patronato INCA CGIL, Patronato INAS CISL, Patronato UIL, Patronato ACLI:
1) partecipazione a forme di coordinamento interno tra organismi della stessa tipologia;
2) partecipazione, mediante forme di rappresentanza con gli organismi della stessa tipologia o servizio, ai gruppi di lavoro di area, come definito negli allegati del Piano ed eventuali successive modifiche;
3) disponibilità alla messa in rete dei propri servizi e attività, anche mediante incontri tra i diversi soggetti interessati.
Con il presente accordo i Comuni manifestano la propria disponibilità alla sottoscrizione di un documento di intenti di adesione al Piano di Zona da parte delle Parrocchie presenti nell’ambito, che sarà successivamente elaborato d’intesa tra le parti.
Soggetti di rappresentanza politica
Organizzazioni Sindacali – GCIL, CIL e UIL di Begamo:
1) sostegno politico alla realizzazione del Piano di Zona, con le modalità definite da successivo protocollo d’intesa, favorendo una promozione dello stesso presso le organizzazioni appartenenti;
2) disponibilità alla realizzazione di momenti formativi e culturali in merito alla costruzione del sistema integrato di interventi e servizi sociali;
3) raccordo con i diversi soggetti di rappresentanza politica interessati al sistema dei servizi sociali.
ACLI – Associazioni Cristiane lavoratori Italiani di Bergamo:
1) sostegno politico alla realizzazione del Piano di Zona, favorendo una promozione dello stesso presso le organizzazioni appartenenti;
2) disponibilità alla realizzazione di momenti formativi e culturali in merito alla costruzione del sistema integrato di interventi e servizi sociali;
3) raccordo con i diversi soggetti di rappresentanza politica interessati al sistema dei servizi sociali.
ConfCooperative di Bergamo e Lega delle Cooperative di Bergamo:
1) sostegno politico alla realizzazione del Piano di Zona, favorendo una promozione dello stesso presso le organizzazioni appartenenti;
2) disponibilità alla realizzazione di momenti formativi e culturali in merito alla costruzione del sistema integrato di interventi e servizi sociali;
3) raccordo con i diversi soggetti di rappresentanza politica interessati al sistema dei servizi sociali, mediante incontri da realizzarsi almeno una volta ogni 6 mesi.
Art.7 – Risorse umane, finanziarie e strumentali
Per l’attuazione del presente accordo le risorse a disposizione per la prima annualità,
richiamando quanto indicato nel Piano allegato, sono costituita da:
√ Risorse finanziarie
Fondo Complessivo a disposizione: € 1.018.155,00 (L.1.971.432), di cui: Fondo sociale nazionale L.328/00 € 790.915,00 (L.1.531.432)
Risorse autonome comunali € 206.580,00 (L.400.000.000) Compartecipazione da parte dell’utenza € 20.660,00 (L.40.000.000).
Per il Piano Finanziario del triennio si fa riferimento a quanto riportato nel Piano allegato, in attesa di produrre scelte più puntuali in sede di aggiornamento dello stesso.
√ risorse strutturali
Per la gestione associata del piano risultano disponibili:sedi comunali per segretariato di base, sedi presidi distretto ASL; ufficio di piano, sedi equipe sovracomunali e distrettuali, sistemazione locali CSE.
√ risorse umane:
Assistente sociale | psicologo | educatore | Xxxxx* | ||
Ufficio di Piano: | |||||
Ufficio di coordinamento di piano | 1 | 1* | 2 | ||
Ufficio amministrativo | 1* | 1 | |||
Assemblea operatori/Gruppi di lavoro | 18 | 2 | 3 | 8 | 31 |
Servizi e interventi: | |||||
Agenzia minori | 7 (2,5*) | 5,5 (1**) | 12,5 | ||
ADM | 4* | 4 | |||
Presa in carico disabili | 3* | 3** | 3(p.t.)* | 9 | |
Equipe multiprofessionale anziani | 1** | 2 | 3 | ||
Equipe inserimenti lavorativi | 1 (p.t.) | 2* | 3 | ||
29 | 12,5 | 12 | 12 | 65,5 |
* Altro = amministrativo, infermiere, medico, volontario, ecc.
In neretto le risorse umane da “acquistare”: con * finanziate dall’ambito, con ** finanziate dall’ASL/A.O.
Art.8 – Modalità di coordinamento e di verifica
Il coordinamento degli interventi previsti dal presente accordo è garantito dall’organigramma allegato al Piano di zona, e in particolare dall’ufficio di coordinamento del piano, composto da responsabile di piano e dal coordinatore sociale del distretto.
La verifica tecnica dell’accordo è demandata ai gruppi di lavoro di area, che al termine di ogni annualità dovranno produrre una relazione sull’andamento dei progetti di competenza e rendiconto economico, avvalendosi di indicatori di attività e di risultato, con l’indicazione di eventuali correttivi o riprogettazioni.
La valutazione politica dell’accordo è attribuita all’assemblea dei sindaci del distretto, sulla base delle relazioni prodotte dai gruppi di lavoro, e riguarda in particolar modo l’andamento complessivo del piano di zona, il raggiungimento delle finalità generali e la forma associata di gestione degli interventi.
Nel corso della durata di validità dell’accordo sono previsti momenti di verifica e valutazione congiunti tra enti sottoscrittori ed enti aderenti.
Art.9 – Struttura tecnica per l’attuazione del Piano di Zona e
modalità di organizzazione e gestione
Nell’ambito di una prospettiva, da approfondire e valutare con attenzione, relativa alla promozione di un soggetto gestionale unitario di ambito dei servizi, nella prima annualità di durata dell’accordo gli elementi organizzativi-gestionali di piano sono costituiti da:
a) individuazione di 3 livelli di gestione/conduzione del Piano di Zona:
1. livello di indirizzo politico (assemblea dei sindaci di distretto e comitato ristretto composto da 5 sindaci indicati dall’assemblea, con possibilità di allargamento ad altri rappresentanti per temi di interesse)
2. livello progettuale e di proposta (gruppi di lavoro di area)
3. livello gestionale (responsabile di piano “distaccato” per 18 ore, ufficio di
coordinamento di piano e ufficio amministrativo di piano);
b) affidamento della gestione amministrativa-contabile al Comune capofila di Dalmine;
c) creazione di contenitori organizzativi di ambito “misti” comune-ASL, dotati di autonomia gestionale/funzionale, assegnando ad essi le diverse figure professionali mediante una sorta “di comando”, in base al quale da un punto di vista economico e giuridico dipenderanno ancora dall’ente presso il quale sono assunti (comuni e ASL) mentre da un punto di vista funzionale e organizzativo lavoreranno insieme e dipenderanno tutti da un unico responsabile (dell’ufficio di coordinamento di piano o da individuare);
d) stesura di protocolli d’intesa per la definizione delle competenze, dei raccordi e dell’integrazione
e) creazione di fondi sociali di ambito per il finanziamento di alcuni servizi/interventi a rilevanza distrettuale (affidi e inserimenti minori).
Per la gestione degli interventi individuati si esprime un indirizzo generale per cui le equipe sovracomunali e distrettuali previste saranno gestite in economia (assunzioni a tempo determinato o incarichi liberi professionali), tranne in alcune situazioni in cui la specificità degli interventi e la presenza di soggetti territoriali competenti suggeriscono l’”acquisto”, mediante intese, delle professionalità necessarie presso questi soggetti.
Per l’attuazione dei servizi e degli interventi la gestione sarà esternalizzata a soggetti di terzo settore, privilegiando forme di negoziazione con associazioni di soggetti territoriali presenti nell’ambito.
Art.10 – Intesa con l’ASL
L’Azienda Sanitaria Locale della provincia di Bergamo, fermo restando le competenze in materia di programmazione socio-sanitaria e sociale previste dalla L.R. 31/97 e dalla L.R. 1/2000, in coerenza con le disposizioni contenute nella DGR n.VII/7069 del 11 novembre 2001, della Circolare regionale n.7 del 29 aprile 2002 e nella DGR n.VII/10803 del 24 ottobre 2002, concorre alla realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali dell’Ambito territoriale, con le modalità indicate nell’art.5.
In questa prospettiva attua inoltre, per quanto di competenza, la funzione di accompagnamento del percorso programmatorio affidato all’Ambito Territoriale, il monitoraggio e la verifica del Piano di Zona in coerenza con le osservazioni allegate alla deliberazione ASL n.208 del 20 dicembre 2002 “Manifestazione d’intesa al piano di zona dell’ambito territoriale di Dalmine”.
Nel Piano allegato sono state individuate le modalità operative di intesa con l’Azienda Sanitaria Locale della provincia di Bergamo – Distretto socio-sanitario di Dalmine relative alla costruzione di “contenitori organizzativi” (equipe multiprofessionali, procedure condivise di presa in carico, ecc.) composti da personale proveniente dai comuni e dal distretto, quale prima tappa di un possibile nuovo soggetto gestore di ambito per i servizi sociali e socio-sanitari.
Come indicato nell’art. 5 sono stati inoltre pensati accordi non soltanto in termini organizzativi e funzionali ma anche di suddivisione dei costi e concorso alla spesa.
Art. 11 – Responsabilità
Gli atti amministrativi, gli atti finanziari e contabili relativi al presente Accordo di Programma sono di responsabilità dell’Ente capofila, fino a che non verrà individuata una nuova eventuale forma di gestione dell’accordo.
L’Ente capofila ha individuato nel responsabile dell’ufficio servizi sociali, il responsabile
del procedimento per l’esecuzione complessiva dell’Accordo di Programma.
La responsabilità progettuale e l’attuazione dell’accordo sono demandati ai gruppo tecnici di area composti dai referenti dei comuni aderenti e da rappresentanti dei soggetti territoriali.
Art.12 - Estensibilità e limiti dell’Accordo
Le parti concordano sin d’ora sulla possibilità che all’accordo possano aderire, nel rispetto dei suoi principi informatori, altri soggetti interessati e coinvolti nelle attività oggetto del presente accordo.
Per l’adesione all’Accordo di Programma di nuovi soggetti, se non vi è modifica degli impegni economici da parte degli enti sottoscrittori né degli interventi di cui gli stessi beneficiano, è sufficiente che il nuovo soggetto aderente chieda l’ammissione all’Ente Capofila il quale ne darà comunicazione agli altri Enti sottoscrittori. Se entro 30 giorni nessuno dei firmatari chiede la convocazione della Conferenza dei soggetti sottoscrittori dell’Accordo l’adesione si intende accolta.
In caso di modifica degli impegni economici da parte degli enti sottoscrittori o aderenti o degli interventi di cui gli stessi beneficiano, l’adesione di altri soggetti interessati è subordinata all’assenso formale dei Comuni sottoscrittori del presente accordo.
L’adesione dei soggetti all’intesa ed ai suoi principi informatori non pregiudica in alcun modo la possibilità per gli stessi di avvalersi autonomamente di strutture e/o servizi al di fuori di quelli previsti dal presente accordo.
Art. 13 - Collegio di vigilanza
L’assemblea dei Sindaci del distretto svolge altresì le funzioni di Collegio di Vigilanza
sull’esecuzione dell’Accordo di Programma, come previsto dall’art.34 del D.Leg. 267/00. Il Collegio si riunisce almeno due volte l’anno e controlla lo stato di attuazione dell’Accordo di Programma e dei progetti, sulla base della relazione dei gruppi tecnici.
Le votazioni avvengono a maggioranza assoluta dei componenti del Collegio di Xxxxxxxxx. Ai sensi dell’art.34 comma 7, legge 267/2000, il collegio ha compiti di eventuali interventi sostitutivi.
Ai sensi dell’art.34 comma 2, legge 267/2000, l’Accordo può prevedere procedimenti di
arbitrato e surrogatori di eventuali inadempienze dei soggetti partecipanti.
Art.14 - Pubblicazione
L’Ente capofila, così come individuato all’art.3, si impegna a pubblicare sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia il presente Accordo di Programma, e a tenere a disposizione tutta la documentazione per gli enti sottoscrittori e gli altri soggetti aventi diritto, secondo la normativa vigente.
Dalmine 10 Febbraio 2003