REGIONE LAZIO
REGIONE LAZIO
Direzione: INFRASTRUTTURE E MOBILITA'
Area: TRANSIZIONE ENERGETICA
DETERMINAZIONE (con firma digitale)
N. G16766
del
13/12/2023
Proposta n. 50496 del 13/12/2023
Oggetto:
Annullamento precedente Atto n. G16030 del 30/11/2023 e nuovo Atto di concessione delle agevolazioni in attuazione dell'articolo 14, comma 2, dell'Avviso Pubblico emanato con determinazione dirigenziale n. G00121 del 10/01/2023, finalizzato alla selezione di proposte progettuali volte alla realizzazione di impianti di produzione di idrogeno rinnovabile in aree industriali dismesse, da finanziare nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 2 "Rivoluzione verde e transizione ecologica", componente 2 "Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile", Investimento 3.1 "Produzione di idrogeno in aree industriali dismesse", finanziato dall'Unione Europea - Next Generation EU, in favore dell'ATI, costituita da Engie Servizi S.p.a., Società Gasdotti Italia S.p.a. e Consorzio Industriale del Lazio.
Proponente: | ||
Estensore | CIAMMARUCHI MARCO | firma elettronica |
Responsabile del procedimento | XXXXXXXXX XXXXX | firma elettronica |
Responsabile dell' Area | X. XXXXXXXXX | firma digitale |
Direttore Regionale | AD INTERIM M. MARAFINI | firma digitale |
Firma di Concerto |
OGGETTO: Annullamento precedente Atto n. G16030 del 30/11/2023 e nuovo Atto di concessione delle agevolazioni in attuazione dell’articolo 14, comma 2, dell’Avviso Pubblico emanato con determinazione dirigenziale n. G00121 del 10/01/2023, finalizzato alla selezione di proposte progettuali volte alla realizzazione di impianti di produzione di idrogeno rinnovabile in aree industriali dismesse, da finanziare nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, componente 2 “Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile”, Investimento 3.1 “Produzione di idrogeno in aree industriali dismesse”, finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU, in favore dell’ATI, costituita da Engie Servizi S.p.a., Società Gasdotti Italia
S.p.a. e Consorzio Industriale del Lazio.
CAR: 25916 CUP: F53D23000030004
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE INFRASTRUTTURE E MOBILITA’
SU PROPOSTA del dirigente dell’Area Transizione Energetica; VISTI:
− lo Statuto della Regione Lazio;
− la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6, recante “Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale” e successive modifiche ed integrazioni;
− il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1, recante “Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale” e successive modifiche;
− la legge 7 agosto 1990, n. 241 recante “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” e successive modifiche e integrazioni;
− il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, recante: “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e successive modifiche e integrazioni;
− l’atto di organizzazione 27 luglio 0000 x. X00000 di riorganizzazione delle Strutture organizzative di base denominate Aree e Servizi della Direzione Regionale Infrastrutture e Mobilità;
− la deliberazione di Giunta regionale 28 giugno 2023, n. 330 con la quale è stato conferito l’incarico di Direttore della Direzione regionale Infrastrutture e Mobilità al Xxxx. Xxxxx Xxxxxxxx;
− l’atto di organizzazione n. G10128 del 29/07/2022 con il quale è stato conferito all’Xxx.
Xxxxx Xxxxxxxxx l’incarico di dirigente dell’Area Transizione Energetica;
− il Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE, 2007) - versione consolidata (GU 2016/C 202/1 del 07/06/2016);
− il regolamento (UE) 2020/2094 del Consiglio del 14 dicembre 2020, che istituisce uno strumento di supporto straordinario dell’Unione europea, a sostegno alla ripresa dell’economia dopo la crisi COVID-19;
− il regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza;
− il regolamento (UE) 2021/523 del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 marzo 2021, che istituisce il programma InvestEU e che modifica il regolamento (UE) 2015/1017;
− il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) la cui valutazione positiva è stata approvata con decisione del Consiglio ECOFIN del 13 luglio 2021, notificata all’Italia dal Segretariato generale del Consiglio con nota LT161/21 del 14 luglio 2021;
− l’allegato riveduto alla citata decisione del Consiglio recante traguardi/obiettivi, indicatori e calendari in relazione a misure e investimenti del medesimo PNRR e, in particolare, l’Investimento 3.1 “Produzione di idrogeno in aree industriali dismesse”, Componente 2 “Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile”, Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, volto a promuovere la produzione locale e l’uso di idrogeno nell’industria e nel trasporto locale, con la creazione delle cosiddette hydrogen valleys;
VISTE le ulteriori indicazioni riferite all’Investimento 3.1 contenute nel medesimo allegato riveduto alla decisione di approvazione del Consiglio ECOFIN del 13 luglio 2021, con le quali è specificato, tra l’altro, che lo scopo del progetto è riadibire le aree industriali dismesse a unità sperimentali per la produzione di idrogeno con impianti FER locali ubicati nello stesso complesso industriale o in aree limitrofe e che la misura deve sostenere la produzione di idrogeno elettrolitico a partire da fonti di energia rinnovabile ai sensi della direttiva (UE) 2018/2001 o dall’energia elettrica di rete;
VISTI:
− gli obblighi di assicurare il conseguimento di traguardi (milestone) e obiettivi (target) stabiliti nel PNRR e, in particolare:
• il milestone M2C2-48, in scadenza al T1 2023: “Aggiudicazione dei progetti di produzione di idrogeno in aree industriali dismesse. Sarà finanziata la produzione di idrogeno verde che comporta meno di 3 t CO2eq/t H2 onde conseguire il miglior risultato in termini di decarbonizzazione. Questa misura deve sostenere la produzione di idrogeno elettrolitico a partire da fonti di energia rinnovabile ai sensi della direttiva (UE) 2018/2001 o dall'energia elettrica di rete”;
• il target M2C2-49, in scadenza al T2 2026: “Completamento di almeno 10 progetti di produzione di idrogeno in aree industriali dismesse con capacità media di almeno 1-5 MW ciascuno. Questa misura deve sostenere la produzione di idrogeno elettrolitico a partire da fonti di energia rinnovabile ai sensi della direttiva (UE) 2018/2001 o dall'energia elettrica di rete”;
− che l’allegato 1 all’accordo denominato Operational Arrangements (Ref. Ares(2021)7947180-22/12/2021), concluso tra la Commissione europea e lo Stato italiano il 22 dicembre 2021, associa ai suddetti milestone e target i seguenti meccanismi di verifica:
• M2C2-48: “Summary document duly justifying how the milestone (including all the constitutive elements) was satisfactorily fulfilled. This document shall include as an annex the following documentary evidence: a) copy of contract award notification b) extract of the relevant parts of the technical specifications of the project proving alignment with the CID’s description of the investment and milestone c) report of the evaluation committee regarding its assessment of the submitted applications against the Call's demands”;
• M2C2-49: “Summary document duly justifying how the target (including all the constitutive elements) was satisfactorily fulfilled. This document shall include as an annex the following documentary evidence: a) a list of projects and for each of them - a brief description; - a official references of the certificate of completion issued in accordance with national legislation. b) justification of compliance with the CID's description of the investment and targets”;
− i principi trasversali previsti dal PNRR, quali, tra l’altro, l’obbligo di protezione e valorizzazione dei giovani, del superamento dei divari territoriali ed il principio di parità di genere in relazione agli articoli 2, 3, paragrafo 3, del TUE, 8, 10, 19 e 157 del TFUE, e 21 e 23 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e gli Allegati VI e VII al regolamento (UE) 12 febbraio 2021, n. 2021/241;
− il regolamento delegato (UE) 2021/2106 della Commissione del 28 settembre 2021 che integra il regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, stabilendo gli indicatori comuni e gli elementi dettagliati del quadro di valutazione della ripresa e della resilienza;
− gli articoli 9 e 17 del regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020, che definiscono gli obiettivi ambientali e il principio di non arrecare un danno significativo (DNSH, “Do no significant harm”) e la comunicazione della Commissione UE 2021/C 58/01 recante “Orientamenti tecnici sull’applicazione del principio «non arrecare un danno significativo» a norma del regolamento sul dispositivo per la ripresa e la resilienza”;
− il regolamento delegato (UE) n. 2021/2139 della Commissione del 4 giugno 2021 che integra il regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio fissando i criteri di vaglio tecnico che consentono di determinare a quali condizioni si possa considerare che un’attività economica contribuisce in modo sostanziale alla mitigazione dei cambiamenti climatici o all’adattamento ai cambiamenti climatici e se non arreca un danno significativo a nessun altro obiettivo ambientale;
− l’articolo 22, paragrafo 2, lettera d), del citato regolamento (UE) 2021/241 che, in materia di tutela degli interessi finanziari dell’Unione, stabilisce l’obbligo in capo agli Stati Membri beneficiari del dispositivo per la ripresa e la resilienza di raccogliere categorie standardizzate di dati, tra cui il/i nome/i, il/i cognome/i e la data di nascita del/dei titolare/i effettivo/i del destinatario dei fondi o appaltatore, ai sensi dell’articolo 3, punto 6, della direttiva (UE) 2015/849 del Parlamento europeo e del Consiglio;
− il regolamento (UE) 2018/1046 del 18 luglio 2018, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione, che modifica i Regolamenti (UE) n. 1296/2013, n. 1301/2013, n. 1303/2013, n. 1304/2013, n. 1309/2013, n. 1316/2013, n.
223/2014, n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012;
− il regolamento (CE, EURATOM) n. 2988/1995 del Consiglio, del 18 dicembre 1995, relativo alla tutela degli interessi finanziari delle Comunità;
− il regolamento (CE, EURATOM) n. 2185/1996 del Consiglio, dell’11 dicembre 1996 relativo ai controlli e alle verifiche sul posto effettuati dalla Commissione europea ai fini della tutela degli interessi finanziari delle Comunità europee contro le frodi e altre irregolarità;
− la direttiva (UE) 2015/849 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 maggio 2015, relativa alla prevenzione dell’uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo, che modifica il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio e che abroga la direttiva 2005/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e la direttiva 2006/70/CE della Commissione;
− le linee guida per la Strategia di Audit 2014/2020 (EGESIF_14-0011-02);
− la nota EGESIF_00-0000-00 del 16 giugno 2014, Valutazione dei rischi di frode e misure antifrode efficaci e proporzionate;
− la risoluzione del Comitato delle Regioni, (2014/C 174/01) - Carta della governance multilivello in Europa;
− il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante “Norme in materia ambientale” e successive modifiche e integrazioni;
− la direttiva 2018/2001/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio, dell’11 dicembre 2018, sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili;
− il decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199, recante “Attuazione della direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 dicembre 2018, sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili”;
CONSIDERATO il ruolo attribuito all’idrogeno nel percorso nazionale di decarbonizzazione, in conformità al Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) al 2030 e nella Strategia a Lungo Termine (LTS) al 2050;
VISTA la comunicazione COM(2020) 301 final della Commissione del 8 luglio 2020 “Una Strategia Europea per l’Idrogeno climaticamente neutra”, che individua l’esigenza di stimolare la produzione e l’introduzione dell’idrogeno verde nel tessuto produttivo nel panorama europeo;
VISTA la pubblicazione delle “Linee Guida Preliminari per la Strategia Nazionale Idrogeno” del Ministero della transizione ecologica del 24 novembre 2020, con le quali è delineato il percorso dello sviluppo dell’idrogeno in sinergia con la Strategia Europea;
VISTI:
− il decreto legislativo n. 286 del 30 luglio 1999, recante “Riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell’attività svolta dalle amministrazioni pubbliche, a norma dell’articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59”;
− il decreto legislativo n. 267 del 18 agosto 2000, recante “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali” a norma dell’articolo 31 della legge 3 agosto 1999, n. 265 e ss.mm.ii.;
− il decreto legislativo n. 123 del 30 giugno 2011, recante “Riforma dei controlli di regolarità amministrativa e contabile e potenziamento dell’attività di analisi e valutazione della spesa, a norma dell’articolo 49 della legge 31 dicembre 2009, n. 196”;
− il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 e ss.mm.ii., recante il “Codice dei contratti pubblici” e successive modifiche e integrazioni;
− il decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59 convertito con modificazioni dalla legge 1° luglio 2021, n. 101, recante “Misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti”;
− l’articolo 1, comma 1042, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023”, ai sensi del quale, con uno o più decreti del Ministro dell’economia e delle finanze, sono stabilite le procedure amministrativo-contabili per la gestione delle risorse di cui ai commi da 1037 a 1050, nonché le modalità di rendicontazione della gestione del Fondo di cui al comma 1037;
− l’articolo 1, comma 1043, secondo periodo, della predetta legge n. 178 del 2020, ai sensi del quale, al fine di supportare le attività di gestione, di monitoraggio, di rendicontazione e di controllo delle componenti del Next Generation EU, il Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato sviluppa e rende disponibile un apposito sistema informatico;
− altresì, il comma 1044 dello stesso articolo 1 della legge 30 dicembre 2020, n. 178, che prevede che, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, sono definite le modalità di rilevazione dei dati di attuazione finanziaria, fisica e procedurale relativi a ciascun progetto;
− il decreto-legge del 31 maggio 2021, n. 77, convertito, con modificazioni, dalla legge di 29 luglio 2021, n. 108, recante: «Governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure» e successive modifiche e integrazioni;
− in particolare, l’articolo 9, comma 1, del citato decreto-legge del 31 maggio 2021, n. 77, il quale stabilisce che alla realizzazione operativa degli interventi previsti dal PNRR provvedono le Amministrazioni centrali, le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli enti locali;
− il decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2021, n. 113, recante: «Misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l'efficienza della giustizia» e successive modifiche e integrazioni;
− il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 9 luglio 2021, recante l’individuazione delle Amministrazioni centrali titolari di interventi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza ai sensi dell’articolo 8, comma 1, del predetto decreto-legge n. 77 del 2021;
− il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 6 agosto 2021, relativo all’assegnazione delle risorse finanziarie in favore di ciascuna Amministrazione titolare degli interventi previsti nel PNRR e ai corrispondenti milestone e target, che, per il sopra richiamato Investimento 3.1, ha assegnato al Ministero della transizione ecologica l’importo complessivo di 500 milioni di euro;
CONSIDERATO che l’articolo unico, comma 7, del decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze 6 agosto 2021 prevede che “Le singole Amministrazioni inviano, attraverso le specifiche funzionalità del sistema informatico di cui all’articolo 1, comma 1043, della legge 30 dicembre 2020, n. 178 e secondo le indicazioni del Ministero dell’economia e delle finanze
– Dipartimento Ragioneria generale dello Stato, i dati relativi allo stato di attuazione delle riforme e degli investimenti ed il raggiungimento dei connessi traguardi ed obiettivi al fine della presentazione, alle scadenze previste, delle richieste di pagamento alla Commissione europea ai sensi dell’articolo 22 del regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021, tenuto conto anche di quanto concordato con la Commissione europea”;
VISTI:
− il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, del 15 settembre 2021, in cui sono definite le modalità di rilevazione dei dati di attuazione finanziaria, fisica e procedurale relativi a ciascun progetto, da rendere disponibili in formato elaborabile, con particolare riferimento ai costi programmati, agli obiettivi perseguiti, alla spesa sostenuta, alle ricadute sui territori che ne beneficiano, ai soggetti attuatori, ai tempi di realizzazione previsti ed effettivi, agli indicatori di realizzazione e di risultato, nonché a ogni altro elemento utile per l'analisi e la valutazione degli interventi;
− il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 11 ottobre 2021 recante “Procedure relative alla gestione finanziaria delle risorse previste nell'ambito del PNRR di cui all'articolo 1, comma 1042, della legge 30 dicembre 2020, n. 178” e successive modifiche e integrazioni;
− il decreto-legge del 24 febbraio 2023, n. 13, recante “Disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e del Piano nazionale degli investimenti complementari al PNRR (PNC), nonché per l'attuazione delle politiche di coesione e della politica agricola comune”;
− il decreto legislativo n. 165/2001, recante “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Pubbliche Amministrazioni” e successive modifiche e integrazioni;
VISTA la legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante “Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione” e, in particolare, l’articolo 11, comma 2-bis, ai sensi del quale “Gli atti amministrativi anche di natura regolamentare adottati dalle Amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, che dispongono il finanziamento pubblico o autorizzano l’esecuzione di progetti di investimento pubblico, sono nulli in assenza dei corrispondenti codici di cui al comma 1 che costituiscono elemento essenziale dell'atto stesso”;
VISTO l’articolo 25, comma 2, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, che, al fine di assicurare l’effettiva tracciabilità dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, prevede l’apposizione del Codice Identificativo di Gara (CIG) e del Codice unico di Progetto (CUP) nelle fatture elettroniche ricevute;
VISTE:
− la delibera del CIPE n. 63 del 26 novembre 2020 che introduce la normativa attuativa della riforma del Codice Unico di Progetto (CUP);
− la circolare RGS-MEF 14 ottobre 2021, n. 21, recante “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) - Trasmissione delle Istruzioni Tecniche per la selezione dei progetti PNRR”;
− la circolare RGS-MEF 29 ottobre 2021, n. 25, avente ad oggetto “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Rilevazione periodica avvisi, bandi e altre procedure di attivazione degli investimenti”;
− la circolare RGS-MEF 14 dicembre 2021, n. 31, avente ad oggetto “Rendicontazione PNRR al 31.12.2021 - Trasmissione dichiarazione di gestione e check-list relativa a milestone e target”;
− la circolare RGS-MEF 30 dicembre 2021, n. 32, che contiene la Guida operativa per il rispetto del principio di non arrecare danno significativo all’ambiente (DNSH);
− la circolare RGS-MEF 31 dicembre 2021, n. 33, recante “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Nota di chiarimento sulla Circolare del 14 ottobre 2021, n. 21 - Trasmissione delle Istruzioni Tecniche per la selezione dei progetti PNRR - addizionalità, finanziamento complementare e obbligo di assenza del c.d. doppio finanziamento”;
− la circolare RGS-MEF 18 gennaio 2022, n. 4, recante “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – articolo 1, comma 1, del decreto-legge n. 80 del 2021 - Indicazioni attuative”;
− la circolare RGS-MEF 24 gennaio 2022, n. 6 recante “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Servizi di assistenza tecnica per le Amministrazioni titolari di interventi e soggetti attuatori del PNRR”;
− la circolare RGS-MEF 10 febbraio 2022, n. 9 recante “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Trasmissione delle Istruzioni tecniche per la redazione dei sistemi di gestione e controllo delle amministrazioni centrali titolari di interventi del PNRR”;
− la circolare RGS-MEF 29 aprile 2022, n. 21, recante “Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e Piano nazionale per gli investimenti complementari - Chiarimenti in
relazione al riferimento alla disciplina nazionale in materia di contratti pubblici richiamata nei dispositivi attuativi relativi agli interventi PNRR e PNC”;
− la circolare RGS-MEF 21 giugno 2022, n. 27, recante “Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)– Monitoraggio delle misure PNRR”;
− la circolare RGS-MEF 4 luglio 2022, n. 28, recante “Controllo di regolarità amministrativa e contabile dei rendiconti di contabilità ordinaria e di contabilità speciale. Controllo di regolarità amministrativa e contabile sugli atti di gestione delle risorse del PNRR - prime indicazioni operative”;
− la circolare RGS-MEF 26 luglio 2022, n. 29, recante “Procedure finanziarie PNRR”;
− la circolare RGS-MEF 11 agosto 2022, n. 30, recante “Procedure di controllo e rendicontazione delle misure PNRR”;
− la circolare RGS-MEF 21 settembre 2022, n. 31, recante “Modalità di accesso al Fondo per l’avvio di opere indifferibili di cui all'articolo 26, commi 7 e 7-bis, del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50”;
− la circolare RGS-MEF 13 ottobre 2022, n. 33, recante “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – Guida operativa per il rispetto del principio di non arrecare danno significativo all’ambiente (DNSH)”;
− la circolare RGS-MEF 17 ottobre 2022, n. 34, recante “Linee guida metodologiche per la rendicontazione degli indicatori comuni per il Piano nazionale di ripresa e resilienza”;
− la circolare RGS-MEF 2 gennaio 2023, n. 1, recante “Controllo preventivo di regolarità amministrativa e contabile di cui al decreto legislativo 30 giugno 2011, n. 123. Precisazioni relative anche al controllo degli atti di gestione delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”;
− la circolare RGS-MEF del 10/3/2023, n. 10, recante “Interventi PNRR. Ulteriori indicazioni operative per il controllo preventivo e il controllo dei rendiconti delle Contabilità Speciali PNRR aperte presso la Tesoreria dello Stato”;
− la circolare RGS-MEF 22 marzo 2023, n. 11, recante “Registro integrato dei controlli PNRR- Sezione controlli milestone e target”;
− la circolare RGS-MEF 14 aprile 2023, n. 16, recante “Integrazione delle Linee Guida per lo svolgimento delle attività di controllo e rendicontazione delle Misure PNRR di competenza delle Amministrazioni centrali e dei Soggetti Attuatori - Rilascio in esercizio sul sistema informativo ReGiS delle Attestazioni dei controlli svolti su procedure e spese e del collegamento alla banca dati ORBIS nonché alle piattaforme antifrode ARACHNE e PIAF-IT”;
− la comunicazione della Commissione europea (2022/C 131 I/01) del 24 marzo 2022 “Quadro temporaneo di crisi per misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina” e successive modificazioni e integrazioni e, in particolare, la Sezione 2.5 recante “Aiuti per accelerare la diffusione,
prevista dal piano REPowerEU, delle energie rinnovabili, dello stoccaggio e del calore rinnovabile”;
− la comunicazione della Commissione europea C(2023) 1711 final del 9 marzo 2023 “Quadro temporaneo di crisi e transizione per misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina” e, in particolare, la Sezione 2.5.1 recante “Aiuti agli investimenti per accelerare la diffusione delle energie rinnovabili e lo stoccaggio di energia”;
VISTO il decreto del Ministro della transizione ecologica 21 settembre 2022, recante “Condizioni per l’accesso alle agevolazioni sul consumo di energia rinnovabile in impianti di elettrolisi per la produzione di idrogeno verde”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 223 del 23 settembre 2022;
VISTI:
− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 123, recante “Disposizioni per la razionalizzazione degli interventi di sostegno pubblico alle imprese, a norma dell’articolo 4, comma 4, lettera c), della legge 15 marzo 1997, n. 59” e successive modifiche e integrazioni;
− il decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, recante “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell'articolo 11 della legge 29 settembre 2000, n. 300”;
− il decreto del Presidente della Repubblica 5 febbraio 2018, n. 22, recante i criteri sull’ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai Fondi strutturali di investimento europei (SIE) per il periodo di programmazione 2014-2020;
− il decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 recante “Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136” e successive modifiche e integrazioni;
− l’articolo 52, comma 1, della legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modificazioni e integrazioni, che prevede che, al fine di garantire il rispetto dei divieti di cumulo e degli obblighi di trasparenza e di pubblicità previsti dalla normativa europea e nazionale in materia di aiuti di Stato, i soggetti pubblici o privati che concedono ovvero gestiscono i predetti aiuti trasmettono le relative informazioni alla banca dati, istituita presso il Ministero dello sviluppo economico ai sensi dell’articolo 14, comma 2, della legge 5 marzo 2001, n. 57, che assume la denominazione di “Registro nazionale degli aiuti di Stato”;
− il decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, n. 115 del 31 maggio 2017, recante “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell'articolo 52, comma 6, della legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni”;
− il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, recante “Codice in materia di protezione dei dati personali” e successive modifiche e integrazioni;
− il regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati);
− il decreto del Ministro per i lavori pubblici, di concerto con il Ministro per l’interno, 2 aprile 1968, n. 1444, recante “Limiti inderogabili di densità edilizia, di altezza, di distanza fra i fabbricati e rapporti massimi tra gli spazi destinati agli insediamenti residenziali e produttivi e spazi pubblici o riservati alle attività collettive, al verde pubblico o a parcheggi, da osservare ai fini della formazione dei nuovi strumenti urbanistici o della revisione di quelli esistenti, ai sensi dell'art. 17 della legge n. 765 del 1967”;
− il decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, recante “Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività” e convertito con modificazioni dalla Legge 24 marzo 2012, n. 27;
− il regolamento 2015/1222 della Commissione europea, del 24 luglio 2015 che stabilisce orientamenti in materia di allocazione della capacità e di gestione della congestione;
VISTA la delibera 461/16/R/eel dell’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente del 04 agosto 2016, recante “Disposizioni in merito alla suddivisione della rete rilevante in zone”;
VISTI:
− il decreto-legge n. 173 del 11 novembre 2022, recante “Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 264 del 11 novembre 2022, e, in particolare, l’articolo 4, comma 1 che stabilisce che il Ministero della transizione ecologica assume la denominazione di Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica;
− l’Avviso pubblico del Ministro della transizione ecologica del 15 dicembre 2021, pubblicato, per estratto, sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – Serie Generale
n. 21 del 27 Gennaio 2022, con il quale le Regioni e le Province autonome sono state invitate a manifestare interesse per la selezione di proposte volte alla realizzazione di siti di produzione di idrogeno verde in aree industriali dismesse, da finanziare nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, Componente 2 “Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile”, Investimento 3.1 “Produzione di idrogeno in aree industriali dismesse”;
− il decreto del Ministro della transizione ecologica del 21 ottobre 2022, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 282 del 2 dicembre 2022, recante “Attuazione dell'Investimento 3.1 «Produzione di idrogeno in aree industriali dismesse» e dell'Investimento 3.2 «Utilizzo dell'idrogeno in settori hard-to-abate», della Missione 2, Componente 2 del PNRR”;
− in particolare, l’articolo 4, comma 1, del predetto decreto del Ministro della transizione ecologica del 21 ottobre 2022 ai sensi del quale la dotazione finanziaria assegnata al Ministero della transizione ecologica per l’attuazione del predetto Investimento 3.1 è stata destinata:
1. per l’ammontare di euro 450.000.000,00 (quattrocentocinquanta milioni) alla realizzazione di progetti di produzione di idrogeno verde in aree industriali dismesse. Dette risorse concorrono al raggiungimento dei target M2C2-48 e M2C2-49 di cui alla decisione di approvazione del Consiglio ECOFIN del 13 luglio 2021;
2. per l’ammontare di euro 50.000.000,00 (cinquanta milioni) alla realizzazione di “Progetti bandiera” ai sensi del protocollo di intesa del 15 aprile 2022 tra il Ministero per gli affari regionali e le autonomie ed il Ministero della transizione ecologica;
− l’Allegato 1 al predetto decreto del Ministro della transizione ecologica del 21 ottobre 2022 contenente il riparto e l’assegnazione delle risorse alle Regioni e Province autonome per la realizzazione dei progetti di cui all’articolo 4, comma 1, lettera a) dello stesso decreto, ai sensi del quale la Regione Lazio risulta assegnataria di un ammontare di risorse pari ad euro 17.000.000 per la realizzazione dei predetti progetti;
DATO ATTO che la copertura finanziaria della Misura PNRR della Regione Lazio è assicurata dalle risorse finanziarie ripartite nel citato Allegato 1 al decreto del Ministro della transizione ecologica del 21 ottobre 2022;
VISTI:
− il decreto del Direttore Generale Incentivi energia del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica del 23 dicembre 2022, n. 427, con il quale, in attuazione di quanto previsto dall’articolo 7, comma 2 del citato decreto del Ministro della transizione ecologica del 21 ottobre 2022, “sono definiti gli adempimenti in capo alle regioni e alle province autonome in qualità di soggetti attuatori, lo schema di bando tipo per la concessione delle agevolazioni da parte delle regioni e delle province autonome che disciplina le modalità tecnico-operative finalizzate alla concessione delle agevolazioni di cui al presente decreto, nonché:
a) le specifiche tecniche rispetto alle caratteristiche dei siti ammissibili di cui all’avviso del Ministro della transizione ecologica del 15 dicembre 2021;
b) i requisiti di ammissibilità degli interventi;
c) le modalità di presentazione dei progetti e i criteri di valutazione dei medesimi;
d) i costi ammissibili;
e) le modalità di gestione finanziaria dei progetti, nonché di monitoraggio, controllo e rendicontazione dei medesimi;
f) le modalità di gestione delle varianti di progetto e di revoca totale o parziale delle agevolazioni;
g) le modalità per la disciplina dei rapporti tra il Ministero della transizione ecologica e le regioni e le province autonome ai sensi del presente decreto;
h) gli adempimenti in capo ai Soggetti beneficiari ovvero soggetti attuatori esterni delle progettualità ammesse a finanziamento;
i) il regime di aiuto da applicare ai sensi del comma 1, primo periodo”;
− in particolare, l’Allegato 1 al predetto decreto del Direttore generale Incentivi energia del 23 dicembre 2022, n. 427, recante lo schema di un Bando tipo, comune per tutte le regioni e province autonome, per la concessione delle agevolazioni con il dettaglio delle modalità tecnico-operative per la concessione delle agevolazioni medesime in favore di proposte progettuali volte alla realizzazione di siti di produzione di idrogeno rinnovabile in aree industriali dismesse, da finanziare nell’ambito dell’Investimento 3.1 “Produzione di idrogeno in aree industriali dismesse”, previsto nella Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, Componente 2 “Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile”, del PNRR;
− l’Accordo di cooperazione istituzionale per l’attuazione della misura M2C2 – Investimento
3.1 “Produzione di idrogeno in aree industriali dismesse”, prevista dal Piano nazionale di ripresa e resilienza tra il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, tra Dipartimento Energia, Direzione generale Incentivi energia e Regione Lazio, sottoscritto e concluso ai sensi dell’art. 5, comma 6 del d. lgs. 50/2016, Registro Accordi e Contratti XxXX.XX n. 24 del 13 febbraio 2023 e registrato dalla Corte dei conti in data 19/06/2023 con il n. 2003;
− che in attuazione di quanto previsto dall’articolo 10, comma 1, del citato decreto del Direttore generale Incentivi energia del 23 dicembre 2022, n. 427, la Regione Lazio in data 10/01/2023 ha emanato la determinazione dirigenziale n. G00121 di approvazione e pubblicazione dell’Avviso pubblico (di seguito definito “Avviso”), qui da intendersi integralmente trascritto e riportato, pubblicato in pari data sul sito istituzionale della Regione Lazio e tramite comunicato sul BURL n. 4 del 12/01/2023, finalizzato alla selezione e al successivo finanziamento di proposte progettuali volte alla realizzazione di siti di produzione di idrogeno rinnovabile in aree industriali dismesse, da finanziare nell’ambito dell’Investimento 3.1;
CONSIDERATO:
− che, ai sensi dell’articolo 11 dell’Avviso, l’Area Transizione Energetica della Direzione Infrastrutture e Mobilità provvede alla costituzione di una Commissione di approvazione e valutazione delle proposte progettuali secondo le modalità indicate nel citato articolo e che detta commissione procede all’istruttoria tecnica delle domande di agevolazione secondo le modalità e i tempi definiti all’articolo 12 e ne trasmette le risultanze all’Area Transizione Energetica della Direzione Infrastrutture e Mobilità entro 45 giorni dal termine finale per la presentazione delle istanze, unitamente alla proposta di graduatoria redatta secondo l’ordine decrescente rispetto al punteggio attribuito a ciascuna proposta progettuale e recante le informazioni di cui all’articolo 13, comma 4, tra le quali:
• l’elenco dei progetti ammessi a finanziamento, con indicazione del CUP, della dimensione finanziaria e dell’agevolazione concedibile - in caso di progetto congiunto, dette informazioni sono riportate per ciascun componente del raggruppamento;
• l’elenco dei progetti ammissibili a finanziamento, ma non finanziabili per esaurimento delle risorse;
• l’elenco dei progetti non ammissibili con l’indicazione degli eventuali motivi dell’inammissibilità;
− altresì che siffatta proposta di graduatoria, in applicazione dell’articolo 13, comma 1, dell’Avviso, è approvata con provvedimento della Direzione Infrastrutture e Mobilità e
pubblicata sul relativo sito istituzionale entro cinque giorni dal ricevimento della medesima e comunque entro e non oltre il 31 marzo 2023;
VISTE:
− la determinazione dirigenziale n. G02303 del 22/02/2023, pubblicata sul B.U.R.L. n. 16 del 23/02/2023, con cui sono stati prorogati alle ore 18:00 del 6 marzo 2023 i termini per l’invio delle proposte progettuali in risposta al predetto Avviso Pubblico regionale;
− la determinazione dirigenziale n. G03008 del 07/03/2023, pubblicata sul B.U.R.L. n. 20 del 09/03/2023, con il quale è stata nominata la Commissione di ammissione e valutazione di cui all’articolo 11 dell’Avviso;
RILEVATO che alla scadenza dei termini fissati nell’Avviso sono state presentate n. 6 proposte progettuali;
VISTO il verbale del 10 marzo 2023 della Commissione di ammissione e valutazione di cui all’articolo 11, comma 1, dell’Avviso, con il quale la medesima ha acquisito dall’Area Transizione Energetica della Direzione Infrastrutture e Mobilità le domande di agevolazione per le quali le verifiche di cui all’articolo 12, comma 1, si sono concluse con esito positivo;
CONSIDERATO che, nel corso dello svolgimento delle verifiche di cui all’articolo 12, comma 2, lettera b), dell’Avviso Pubblico di cui alla determinazione dirigenziale n. G00121 del 10/01/2023, l’Area Transizione Energetica della Direzione Infrastrutture e Mobilità, su proposta della Commissione, ha richiesto alla società Engie Servizi S.p.a., capofila della propria ATI, con comunicazione del 21/03/2023, prot. n. 0316969 del 21/03/2023, di trasmettere ulteriori informazioni, dati e documenti rispetto a quelli presentati in fase di candidatura della proposta progettuale e che il menzionato soggetto proponente ha riscontrato con comunicazioni scritte, acquisite al protocollo regionale con n. 0336905, n. 0336966, n. 0336983, n. 0337050 e n. 0337070 del 27/03/2023, di cui si è preso atto con il verbale della Commissione del 30/03/2023;
PRESO ATTO delle risultanze delle attività istruttorie e della proposta di graduatoria indicante le proposte progettuali ammesse a finanziamento, quelle ammissibili ma non finanziabili per la saturazione delle risorse finanziarie disponibili, nonché quelle non ammissibili, trasmesse dalla suddetta Commissione con il verbale conclusivo del 30/03/2023 all’Area Transizione Energetica della Direzione Infrastrutture e Mobilità ed acquisite agli atti dalla medesima Area;
VISTA la Determinazione dirigenziale di approvazione della graduatoria 31 marzo 2023, n. G04363 con cui è stata approvata la graduatoria dei progetti, pubblicata sul sito istituzionale della Regione Lazio in data 31/03/2023 e sul B.U.R.L. n. 23 del 04/04/2023, sulla base della suddetta proposta di graduatoria redatta dalla Commissione;
CONSIDERATO:
− che il progetto denominato “Helios”, con Codice Unico di Progetto (CUP) n. F53D23000030004 presentato dalla ATI, costituita da Engie Servizi S.p.a., Società Gasdotti Italia S.p.a. e Consorzio Industriale del Lazio, risulta compreso nell’elenco dei progetti ammissibili e finanziabili nell’ambito della graduatoria adottata con Determinazione dirigenziale 31 marzo 2023, n. G04363 per un importo di contributo ammesso pari a 9.531.000 euro;
− che per le domande di agevolazione utilmente poste nella Determinazione dirigenziale di approvazione della graduatoria 31 marzo 2023, n. G04363, in base a quanto previsto dall’articolo 14, comma 1, dell’Avviso, l’Area Transizione Energetica della Direzione Infrastrutture e Mobilità provvede a:
a) “acquisire, nel caso dei progetti congiunti, il mandato conferito per atto pubblico o scrittura privata autenticata e il contratto di collaborazione registrato, ove non presentati unitamente alla domanda di agevolazione;
b) acquisire le dichiarazioni in merito ai dati necessari per la richiesta delle informazioni antimafia per i soggetti sottoposti alla verifica di cui all’articolo 85 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 e successive modifiche e integrazioni al fine dell’acquisizione della documentazione antimafia attraverso consultazione della Banca dati nazionale unica per la documentazione antimafia di cui all’articolo 96 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 e successive modifiche e integrazioni, qualora l’agevolazione richiesta sia superiore a euro 150.000,00;
c) acquisire i dati necessari alla determinazione e alla verifica della titolarità effettiva dei Soggetti beneficiari ai sensi dell’articolo 22, paragrafo 2, lettera d, del regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021;
d) la registrazione dell’aiuto individuale nel Registro nazionale aiuti;
e) richiedere al Soggetto beneficiario, ovvero al soggetto capofila in caso di progetto presentato in forma congiunta, una dichiarazione sostitutiva di atto notorio con la quale lo stesso si impegna a rispettare tutte le disposizioni di qualunque natura conseguenti all’eventuale pubblicazione dell’atto delegato di cui all’articolo 27, paragrafo 3 della direttiva (UE) 2018/2001, qualora questo entri in vigore antecedentemente il provvedimento di cui al comma 2”;
− che l’Area Transizione Energetica della Direzione Infrastrutture e Mobilità ha richiesto in data 12/07, 03/08, 05/09, 13/09 e 15/09/2023 alla ATI, costituita da Engie Servizi S.p.a., Società Gasdotti Italia S.p.a. e Consorzio Industriale del Lazio, con e-mail istituzionali, le informazioni, i dati e i documenti di cui all’articolo 14, comma 1, lettere a), b), c) ed e);
VISTE:
− le note di riscontro del 12/07, 07/08, 05/09, 13/09, 21/09, 26/09 e 29/09/2023 del soggetto beneficiario, acquisite agli atti dell’Area Transizione Energetica della Direzione Infrastrutture e Mobilità, con i relativi allegati;
− la decisione della Commissione europea C(2023) 2395 final del 03.04.2023 con la quale la medesima Commissione ha deciso di non sollevare obiezioni nei confronti del regime di aiuti SA.106007 istituito con il predetto decreto del Direttore generale Incentivi energia del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica del 23 dicembre 2022, n. 427, in quanto compatibile con il mercato interno ai sensi dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera c) del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea;
VISTO l’atto delegato C(2023) 1087 final di cui all’articolo 27, paragrafo 3 della direttiva (UE) 2018/2001 adottato dalla Commissione il 14 febbraio 2023 e che è stato adottato nella sua forma definitiva con Regolamento delegato (UE) 2023/1184 della Commissione del 10 febbraio 2023 pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 157 del 20 giugno 2023, atto che integra la direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio definendo una metodologia dell'Unione che stabilisce norme dettagliate per la produzione di carburanti rinnovabili liquidi e gassosi di origine non biologica per il trasporto;
CONSIDERATO:
− che la Direzione generale Incentivi energia del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, in qualità di Autorità responsabile del predetto regime di aiuti, ha provveduto a registrare lo stesso nell’ambito del Registro nazionale degli aiuti di Stato (Codice Aiuto RNA - CAR 25916);
− che la Direzione generale Incentivi energia del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica ha altresì provveduto, nel Registro nazionale degli aiuti di Stato, a registrare l’Avviso (ID Bando 89043) nell’ambito del predetto regime di aiuti e ad accreditare l'Area Transizione Energetica della Direzione Infrastrutture e Mobilità quale soggetto concedente degli aiuti ai sensi dell’Avviso;
− che l’Area Transizione Energetica della Direzione Infrastrutture e Mobilità, in qualità di soggetto concedente degli aiuti ai sensi dell'Avviso, è tenuta a registrare nel Registro nazionale degli aiuti di Stato i singoli aiuti individuali prima della concessione degli stessi e che la registrazione di ciascun aiuto individuale è certificata dal predetto Registro attraverso l’attribuzione del «Codice Concessione RNA - COR»;
PRESO ATTO della avvenuta registrazione nel Registro nazionale degli aiuti di Stato del contributo previsto dall’articolo 8, commi 2 e 3, dell’Avviso in favore della ATI, costituita da Engie Servizi S.p.a., Società Gasdotti Italia S.p.a. e Consorzio Industriale del Lazio, e dei citati esiti degli adempimenti di cui all’articolo 14, comma 1, del medesimo Avviso;
ATTESO l’obbligo di adottare misure adeguate volte a rispettare il principio di sana gestione finanziaria secondo quanto disciplinato nel regolamento finanziario (UE, Euratom) 2018/1046 e nell’articolo 22 del regolamento (UE) 2021/241, in particolare in materia di prevenzione dei conflitti di interessi, delle frodi, comprese le frodi sospette, della corruzione e di recupero e restituzione dei fondi che sono stati indebitamente assegnati nonché di garantire l’assenza del
c.d. doppio finanziamento ai sensi dell’art. 9 del regolamento (UE) 2021/241;
TENUTO CONTO che ai sensi dell’articolo 92 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 è introdotta la condizione di urgenza ex-lege in relazione agli adempimenti richiesti dal Codice antimafia a carico degli Enti responsabili di procedimenti di erogazione di contributi, sovvenzioni e simili e, pertanto, che la concessione di contributi di importo superiore a 150.000,00 euro a favore dell’ATI, costituita da Engie Servizi S.p.a., Società Gasdotti Italia
S.p.a. e Consorzio Industriale del Lazio, CUP n. F53D23000030004, avviene “sotto condizione risolutiva”, nelle more del rilascio della prevista informazione antimafia da parte della Banca Dati Nazionale Antimafia;
VISTI:
− il verbale del 29/11/2023 redatto e sottoscritto dall’Area Trasporto Marittimo – Aeroporti ed Infrastrutture della Mobilità Sostenibile della Direzione Infrastrutture e Mobilità, trasmesso all’Area Transizione Energetica della medesima Direzione con nota prot. n. 1383243 del 29/11/2023, nel quale sono stati riportati gli esiti delle verifiche preliminari, circa l’assenza di conflitti di interesse e doppio finanziamento, in base alla indicazioni operative fornite tramite le Linee guida per i Soggetti attuatori delegati, rese disponibili dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, Dipartimento dell’unita di missione per il PNRR;
− l’articolo 14, comma 2, dell’Avviso, il quale prevede che, per le domande di agevolazione utilmente poste nel provvedimento di approvazione della graduatoria, la Direzione Infrastrutture e Mobilità adotta il provvedimento di concessione delle agevolazioni, fermo restando gli adempimenti di cui al comma 1 del medesimo articolo, quanto previsto all’articolo 21, comma 3 e gli esiti delle verifiche preliminari di assenza di doppio finanziamento e conflitti di interesse, previste dalle predette Linee guida per i Xxxxxxxx attuatori delegati;
CONSIDERATO che la concessione del contributo è effettuata ai sensi dell’articolo 14, comma 2, dell’Avviso;
VISTE:
− la deliberazione n. 05/2023, con cui la Giunta regionale ha disposto di optare per la gestione finanziaria con modalità “decentrata”, la quale prevede che i soggetti beneficiari richiedano l’erogazione dell’agevolazione al MASE a seguito della verifica e validazione delle spese sostenute espletata dalla Regione nell’ambito dell’attività di controllo di primo livello e di stabilire che il Direttore della Direzione Regionale Infrastrutture e Mobilità provveda all’approvazione, pubblicazione e gestione del Bando Regionale;
− la Determinazione dirigenziale n. G00121 del 10/01/2023, con cui, d’intesa con la Direzione Generale regionale, è stata individuata nell’Area trasporto marittimo – aeroporti ed infrastrutture della mobilità sostenibile la struttura a cui sono assegnate le funzioni di monitoraggio, controllo e rendicontazione delle spese, milestone e target per il predetto Bando Regionale;
− la Determinazione dirigenziale n. G16030 del 30/11/2023, con cui è stato concesso all’ATI costituita da Engie Servizi S.p.a., Società Gasdotti Italia S.p.a. e Consorzio Industriale del Lazio il contributo previsto dall’articolo 8, commi 2 e 3, dell’Avviso pubblico regionale approvato con Determinazione dirigenziale n. G00121 del 10/01/2023;
VISTO il dispositivo del predetto Provvedimento di concessione n. G16030 del 30/11/2023 e, in particolare, il punto 1, in cui è riportato che al contributo previsto dall’articolo 8, commi 2 e 3, dell’Avviso pubblico regionale approvato con Determinazione dirigenziale n. G00121 del 10/01/2023, concesso in favore dell’ATI costituita da Engie Servizi S.p.a., Società Gasdotti Italia S.p.a. e Consorzio Industriale del Lazio, è stato attribuito il Codice “COR” 16318833, rilasciato dal Registro Nazionale Aiuti di Stato;
CONSIDERATO che, per mero errore formale, il suddetto Codice “COR” 16318833 è stato annullato e, pertanto, non è più recuperabile né utilizzabile;
PRESO ATTO che si è reso necessario ottenere dal Registro Nazionale Aiuti di Stato un nuovo Codice “COR” associato al contributo previsto dall’articolo 8, commi 2 e 3, dell’Avviso pubblico regionale approvato con Determinazione dirigenziale n. G00121 del 10/01/2023 concesso in favore dell’ATI costituita da Engie Servizi S.p.a., Società Gasdotti Italia S.p.a. e Consorzio Industriale del Lazio;
RITENUTO, pertanto, di dover procedere, ai sensi dell’articolo 14, comma 2, dell’Avviso, all’annullamento del precedente provvedimento di concessione delle agevolazioni n. G16030 del 30/11/2023 e all’adozione di un nuovo provvedimento di concessione delle agevolazioni, in favore del medesimo beneficiario, associato al predetto nuovo Codice “COR”;
CONSIDERATO che, entro 30 giorni dall’adozione del presente provvedimento di concessione delle agevolazioni, il soggetto attuatore esterno, beneficiario dell’agevolazione di cui al presente atto, provvede alla trasmissione all’Area Transizione Energetica della Direzione Infrastrutture e Mobilità dell’atto d’obbligo, debitamente sottoscritto, connesso all’accettazione del finanziamento, con cui lo stesso soggetto dichiara di accettare espressamente e integralmente tutti i termini, gli obblighi e le condizioni correlate alla realizzazione del progetto a valere sulle risorse dell’Investimento 3.1;
ATTESO che il presente provvedimento non comporta oneri a carico del bilancio regionale;
DETERMINA
in conformità con le premesse, che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento:
1. di annullare la precedente Determinazione dirigenziale n. G16030 del 30/11/2023, con cui è stato concesso all’ATI costituita da Engie Servizi S.p.a., Società Gasdotti Italia S.p.a. e Consorzio Industriale del Lazio il contributo previsto dall’articolo 8, commi 2 e 3, dell’Avviso pubblico regionale approvato con Determinazione dirigenziale n. G00121 del 10/01/2023, la quale è integralmente sostituita dalla presente Determinazione;
2. di concedere il contributo previsto dall’articolo 8, commi 2 e 3, dell’Avviso pubblico regionale approvato con Determinazione dirigenziale n. G00121 del 10/01/2023, a cui è stato attribuito il Codice “COR” 16587637, rilasciato dal Registro Nazione Aiuti di Stato, in favore della ATI, costituita da Engie Servizi S.p.a., Società Gasdotti Italia S.p.a. e Consorzio Industriale del Lazio, entro il limite massimo di euro 9.531.000, per la realizzazione del progetto denominato “Helios” con Codice Unico di Progetto (CUP) n. F53D23000030004;
3. di dare atto che la concessione delle agevolazioni è adottata all’esito positivo delle verifiche di cui alle lettere a), b) e c) del comma 2 dell’art. 4, nonché degli adempimenti di cui alle lettere a), b), c), e d) del comma 1 dell’art. 14 del predetto Avviso, fatto salvo quanto indicato in premessa in relazione alla ATI, costituita da Engie Servizi S.p.a., Società Gasdotti Italia S.p.a. e Consorzio Industriale del Lazio, con riferimento alla normativa antimafia;
3. di dare atto che le disposizioni concernenti gli obblighi e gli adempimenti del Soggetto attuatore esterno, beneficiario delle agevolazioni, connessi alla concessione dei finanziamenti, all’attuazione dei relativi progetti a valere sul PNRR e all’applicazione della normativa richiamata nelle premesse, sono disciplinate dall’apposito atto d’obbligo (Allegato 1), che viene approvato con il presente atto per costituirne parte integrante e sostanziale e che dovrà essere sottoscritto dal Soggetto attuatore esterno e trasmesso all’Area Transizione Energetica della Direzione Infrastrutture e Mobilità entro 30 giorni;
4. di dare atto che il presente provvedimento è trasmesso ai Soggetti attuatori esterni, i quali restituiscono l’atto d’obbligo di cui al punto 3 debitamente sottoscritto entro 30 giorni dal ricevimento dello stesso al seguente indirizzo PEC xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxx.xxxxx.xxxxxxxxx.xx, pena la decadenza dell’agevolazione spettante;
5. di dare atto che il presente provvedimento è sottoposto ai controlli amministrativo- contabili previsti dall’ordinamento della Regione Lazio ed è pubblicato sul relativo sito istituzionale;
6. di dare atto che la copertura finanziaria dei contributi di cui al punto 1, del presente provvedimento è assicurata dalle risorse assegnate alla Regione Lazio, pari ad euro 17.000.000, per come previsto nell’Allegato 1 al decreto del Ministro della transizione ecologica del 21 ottobre 2022 recante “Attuazione dell’Investimento 3.1 «Produzione di idrogeno in aree industriali dismesse» e dell'Investimento 3.2 «Utilizzo dell'idrogeno in settori hard-to-abate», della Missione 2, Componente 2 del PNRR”;
7. di dare atto che, avendo optato la Regione Lazio per la gestione finanziaria “decentrata”, i soggetti beneficiari richiedono l’erogazione dell’agevolazione al Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, a seguito della verifica e validazione delle spese sostenute, espletata dall’Area regionale Trasporto marittimo – Aeroporti ed infrastrutture della mobilità sostenibile, nell’ambito dell’attività di controllo di primo livello.
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio nel termine di sessanta (60) giorni dalla data di pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di centoventi (120) giorni.
Il presente provvedimento è trasmesso alla Direzione Generale Incentivi Energia del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ai sensi degli articoli 4 e 5 dell’accordo di cooperazione istituzionale sottoscritto tra il Ministero medesimo e la Regione Lazio, Registro Accordi e Contratti XxXX.XX n. 24 del 13 febbraio 2023 e registrato dalla Corte dei conti in data 19 giugno 2023, con il n. 2003.
Il presente provvedimento è pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio (B.U.R.) e sul sito web della Regione Lazio (xxx.xxxxxxx.xxxxx.xx).
Il direttore
xxxx. Xxxxx Xxxxxxxx