FEDERPROPRIETA’ TRENTINO, sede distaccata del sindacato nazionale Federproprietà, è qui per aiutarti a gestire il tuo immobile. Siamo, infatti, tra i firmatari dell’Accordo Territoriale siglato con il comune di Trento il 5 marzo 2021.
FEDERPROPRIETA’ TRENTINO, sede distaccata del sindacato nazionale Federproprietà, è qui per aiutarti a gestire il tuo immobile. Siamo, infatti, tra i firmatari dell’Accordo Territoriale siglato con il comune di Trento il 5 marzo 2021.
Abbiamo preparato per te queste pagine, in cui cerchiamo di rispondere alle domande più frequenti sulle locazioni immobiliari nel comune di Trento.
FAQs di seguito esaminate:
1) COS’È L’ACCORDO TERRITORIALE? 2
2) CONCRETAMENTE, COSA CONTIENE L’ACCORDO TERRITORIALE? 2
3) QUALI PASSAGGI SONO NECESSARI PER OTTENERE UN CONTRATTO A CANONE AGEVOLATO? 2
4) QUAL È IL RUOLO DI FEDERPROPRIETA’ TRENTINO? 3
5) COS’È L’ATTESTAZIONE DI RISPONDENZA? 3
6) COME FUNZIONA L’ATTESTAZIONE DI RISPONDENZA? 3
7) QUALI MODELLI CONTRATTUALI SONO PREVISTI DALL’ ACCORDO
8) QUALI SONO LE CONDIZIONI ECONOMICHE PREVISTE PER I CONTRATTI PER
STUDENTI PREVISTI DALL’ACCORDO TERRITORIALE? 4
9) QUALI SONO LE CONDIZIONI ECONOMICHE PREVISTE PER I CONTRATTI
TRANSITORI PREVISTI DALL’ACCORDO TERRITORIALE? 4
10) QUALI SONO LE CONDIZIONI ECONOMICHE PREVISTE PER I CONTRATTI
ORDINARI PREVISTI DALL’ACCORDO TERRITORIALE? 4
11) QUALI SONO I VANTAGGI ECONOMICI PER IL PROPRIETARIO O ALTRO SOGGETTO LOCATORE SE IL CANONE RIENTRA NELLA FASCIA STABILITA DALL’ACCORDO TERRITORIALE? 5
12) QUALI SONO I VANTAGGI ECONOMICI PER L’AFFITTUARIO SE IL CANONE RIENTRA NELLA FASCIA STABILITA DALL’ACCORDO TERRITORIALE? 5
14) IN COSA CONSISTE L’OPZIONE DELLA CEDOLARE SECCA? 6
1) COS’È L’ACCORDO TERRITORIALE?
L’art.2, comma 3 e l’art. 5 della Legge n. 431 del 9 dicembre 1998 (clicca qui per visionarla) stabiliscono che in comuni ad alta densità abitativa e in città sedi di strutture universitarie, sia possibile stabilire dei canoni concordati per i contratti di locazione con importanti vantaggi economici sia per il locatore che per il conduttore; in questa direzione si sono mosse FEDERPROPRIETA’ TRENTINO e le altre organizzazioni sindacali di tutela della proprietà edilizia e degli inquilini della città di Trento, le quali hanno rinnovato il primo Accordo Territoriale che fu sottoscritto il 28 maggio 2003.
2) CONCRETAMENTE, COSA CONTIENE L’ACCORDO TERRITORIALE?
1) Stabilisce che nel territorio del Comune di Trento possano essere stipulati dei contratti di locazione a canone concordato;
2) Definisce le aree in cui è divisa la città (da “A” ad “F”);
3) Divide gli immobili in 3 fasce (Alta, Media, Bassa) e definisce i criteri per la suddivisione;
4) Stabilisce tre tipologie contrattuali: studenti, transitorio e ordinario;
5) Indica l’Attestazione di Rispondenza come lo strumento per ottenere i vantaggi derivanti
dall’Accordo Territoriale;
6) Contiene, negli allegati, i modelli contrattuali, per l’Attestazione di Rispondenza e l’avvio della
procedura di negoziazione paritetica e di conciliazione;
7) Definisce le competenze di FEDERPROPRIETA’ TRENTINO e delle altre associazioni.
3) QUALI PASSAGGI SONO NECESSARI PER OTTENERE UN CONTRATTO A CANONE AGEVOLATO?
1) Richiedere il rilascio dell’Attestazione di Rispondenza; in cui sono contenuti i valori minimi
e massimi del canone di locazione;
2) Stipulare il contratto di locazione utilizzando il modello fac-simile più adatto, in base alla tipologia contrattuale (clicca qui per visionare i contratti fac-simile allegati all’accordo territoriale: studenti, transitorio, ordinario);
3) Registrare il contratto all’Agenzia delle Entrate, utilizzando il modello RLI (scaricabile qui).
FEDERPROPRIETA’ TRENTINO è al tuo fianco per assisterti in ciascuna di queste fasi.
4) QUAL È IL RUOLO DI FEDERPROPRIETA’ TRENTINO?
FEDERPROPRIETA’ TRENTINO, per i propri associati, è abilitata al rilascio dell’ATTESTAZIONE DI RISPONDENZA e ad assisterli nella stipula e gestione dei propri contratti di locazione.
5) COS’È L’ATTESTAZIONE DI RISPONDENZA?
È quel documento indispensabile per poter accedere agli importanti vantaggi economici dati dall’Accordo Territoriale. Inoltre, FEDERPROPRIETA’ TRENTINO mette a disposizione una serie di professionisti per consigliare i propri associati nella gestione dei propri immobili.
6) COME FUNZIONA L’ATTESTAZIONE DI RISPONDENZA?
Sono previsti due parametri: (1) la zona della città dove è situato l’immobile e (2) le caratteristiche dell’immobile. Infatti, la città è stata divisa in aree omogenee (link alla mappa, allegato A), in base a diversi criteri (es. accesso ai servizi, lontananza dal centro storico, etc.). Inoltre, per gli stessi immobili sono state stabilite tre fasce di qualità (ALTA, MEDIA, BASSA) individuabili con una serie di criteri (es. presenza dell’ascensore, doppi servizi, doppi vetri, giardino, posto auto, etc.). Unendo questi due dati (zona e caratteristiche dell’immobile) è possibile individuare un valore minimo e massimo entro il quale deve posizionarsi il canone di locazione.
7) QUALI MODELLI CONTRATTUALI SONO PREVISTI DALL’ ACCORDO
TERRITORIALE?
L’Accordo territoriale stabilisce l’esistenza di tre tipologie contrattuali:
• Studenti: stipulabile con studenti universitari e dalla durata compresa tra 6 mesi e 3 anni. Il
modello base è l’allegato E dell’Accordo Territoriale.
• Ordinario: non sono previste condizioni particolari per la sua contrazione. La durata è stabilita in almeno 3 anni. Il modello base è l’allegato C dell’Accordo Territoriale.
• Transitorio: stipulabile con soggetti che avvocano determinate e specifiche motivazione di carattere lavorativo o personale. La durata non può essere superiore a 18 mesi. Il modello base è l’allegato D dell’Accordo Territoriale.
8) QUALI SONO LE CONDIZIONI ECONOMICHE PREVISTE PER I CONTRATTI PER
STUDENTI PREVISTI DALL’ACCORDO TERRITORIALE?
Le fasce di oscillazione di cui all’allegato B subiranno un aumento del 20%, salvo che l’immobile non sia ubicato nell’Area “A” nel qual caso è previsto un aumento massimo del 15%. Nel caso in cui si tratti di immobili tutelati a norma dell'art. 1, comma 2, lett. a), L. 431/98, le fasce di oscillazione di cui all’allegato B subiranno, nei valori minimo e massimo, un ulteriore aumento del 15% per l’intera durata contrattuale.
9) QUALI SONO LE CONDIZIONI ECONOMICHE PREVISTE PER I CONTRATTI
TRANSITORI PREVISTI DALL’ACCORDO TERRITORIALE?
Le fasce di oscillazione di cui all’allegato B, subiranno, nei valori minimi e massimi, un aumento del 20%, salvo che l’immobile non sia ubicato nell’Area “A” nel qual caso è previsto un aumento massimo del 15%.
10) QUALI SONO LE CONDIZIONI ECONOMICHE PREVISTE PER I CONTRATTI
ORDINARI PREVISTI DALL’ACCORDO TERRITORIALE?
Le fasce economiche sono stabilite secondo l’Allegato B. Per i contratti di durata superiore a 3 anni è previsto un adeguamento, nei valori minimo e massimo, dei valori delle fasce di oscillazione di cui all’allegato B:
• Del 2% per i contratti di durata pari a 4 anni,
• Del 4% per i contratti di durata di cinque anni;
• Del 6% per i contratti di durata di sei o più anni, a valere per l'intera durata contrattuale.
Inoltre, nel caso in cui si tratti di immobili tutelati a norma dell'art. 1, comma 2, lett. a), L. 431/98, le fasce di oscillazione di cui all’allegato B subiranno, nei valori minimo e massimo, un ulteriore aumento del 15% per l’intera durata contrattuale.
Il proprietario (locatore) avrà minori spese legate al contratto. Infatti, il reddito imponibile derivante al proprietario dai contratti […] è ulteriormente ridotto del 30 per cento (FONTE: comma 1 art.8 del 9 dicembre 1998 n. 431 [clicca qui per visionare la normativa];
L’inquilino (conduttore) pagherà un canone di importo minore, la cui entità è certificata per tutta la
durata del contratto.
Inoltre, se verrà scelta l’opzione della cedolare secca il canone non potrà subire un aggiornamento
annuo, compreso l’adeguamento ISTAT.
Infine, le spese di registrazione sono pari al 2% del 70% del canone e non al 2% del canone.
Il Modello RLI, acronimo di Registrazione Locazioni Immobiliari, è lo strumento necessario ed indispensabile per la registrazione dei contratti di locazione e delle eventuali successive variazioni (es. subentro). È diviso in cinque “quadri”, denominati alfabeticamente dalla lettera “A” alla lettera “E”. Specificamente essi contengono:
A) Dati generali: tipologia contrattuale, durata, importo, etc.
B) Soggetti: dati del/i locatori e conduttore/i;
C) Dati dell’immobile o degli immobili: riferimenti catastali, l’indirizzo, la rendita catastale;
D) Regime di tassazione: se si aderisce o meno alla cedolare secca;
E) Locazione con canoni differenti per una o più annualità.
14) IN COSA CONSISTE L’OPZIONE DELLA CEDOLARE SECCA?
È la forma alternativa e facoltativa al regime ordinario per la tassazione del reddito fondiario ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF), introdotta dall’art.3 del d.lgs 14/03/2011, n. 23, Disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale. Essa può essere richiesta da persone fisiche soggette ad IRPEF, da titolari di diritto di proprietà e da titolari di un diritto reale di godimento (es. uso, usufrutto e superficie). L’opzione della cedolare secca si configura come una tassazione sostitutiva di (1) IRPEF e addizionali, (2) dell’imposta di bollo e (3) dell’imposta di registro. L’imposta sostitutiva si calcola applicando un’aliquota del 21% sul canone di locazione annuo stabilito dalle parti. Inoltre, è prevista un’aliquota ridotta al 10% per i contratti di locazione a canone concordato relativi ad abitazioni ubicate: nei comuni con carenze di disponibilità abitative (articolo 1, comma 1, lettere a) e b) del decreto legge 551/1988) nei comuni ad alta tensione abitativa individuati dal Cipe. L’opzione della cedolare secca può essere esercitata anche nelle annualità successive alla registrazione del contratto.
RIASSUMENDO L’opzione della cedolare secca consente: al locatore di pagare un importo forfettario rispetto al regime di tassazione ordinaria; al conduttore di non subire l’aggiornamento annuo del canone di locazione.