Università di Parma 2016/2017
Università di Parma 2016/2017
Dipartimento di Giurisprudenza, Studî Politici e Internazionali
Corso di Laurea Magistrale in RELAZIONI INTERNAZIONALI ED EUROPEE
Classe delle lauree magistrali in Relazioni internazionali (LM‐52)
DIRITTO DEI CONTRATTI E INTERNAZIONALIZZAZIONE DELL'IMPRESA
8 Crediti
Docente
XXXXXXXX XXXXXXXX, 8 CFU
LINGUA INSEGNAMENTO
Italiano ‐ Inglese La Parte Generale a) verrà svolta in lingua italiana. Le Parti Generali b), c) e la Parte speciale sulla Negoziazione verranno svolte in lingua inglese.
CONTENUTI
CONTENUTI INSEGNAMENTO Parte generale a) CONTRATTI DI DISTRIBUZIONE La distribuzione commerciale ‐ Distribuzione commerciale e diritto antitrust ‐ Protezione del contraente debole e tutela del consumatore (Codice del consumo) – Pratiche commerciali scorrette – Pubblicità ingannevole – Termini e condizioni generali di vendita – Somministrazione – Agenzia – Concessione di vendita – Affiliazione commerciale b) CONTRATTI PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE Franchising internazionale ‐ Master Franchising – Contratti di licenza Durante il corso, verranno affrontati a lezione i seguenti ulteriori temi, non compresi nei testi consigliati: Contratto internazionale di distribuzione (garanzie internazionali, legge applicabile, soluzione delle controversie) ‐ L'internazionalizzazione dell’impresa nei paesi emergenti (Emirati Arabi Uniti, Cina, India) ‐ ‐I contratti di joint venture (joint venture contrattuale; joint venture societaria)*. *Per gli studenti non frequentanti, l’esame verterà unicamente sugli argomenti trattati nei testi consigliati, di seguito indicati c) E‐COMMERCE LAW E PIATTAFORME DIGITALI E‐Commerce (tutela dei consumatori; tutela della privacy; il problema della cd. “Profilazione”) – Piattaforme digitali e Sharing economy – Il caso UBER – Il caso eBay * * Per questa parte verrà messa a disposizione apposita dispensa on‐line in formato PDF Parte speciale NEGOZIAZIONE Inquadramento del tema; il cd. negoziato di «posizione»; il ruolo dell’ Harvard Negotiation Project; il cd. negoziato «di principî»; principî fondamentali della negoziazione; negoziati complessi: pluralità di parti, asimmetria di potere economico e/o contrattuale; negoziazione sui principali profili di carattere tecnico (esclusive; garanzie internazionali; soluzione delle controversie; legge applicabile )
TESTI DI RIFERIMENTO
Parte generale CONTRATTI DISTRIBUTIVI ‐I contratti della distribuzione commerciale, diretto da X. Xxxxxxxxxx, UTET, ult. edizione disponibile ‐ F. Moncalvo, Il contratto di concessione di vendita, nel quadro dei contratti per la distribuzione commerciale, in Nuova giur. civ. comm., 2008, II, p. 93 –119* * il contributo verrà messo a disposizione on‐line in formato PDF ‐ F. Moncalvo, Casi giurisprudenziali scelti per il corso di Diritto dei contratti e internazionalizzazione dell’impresa (dispensa contenente i seguenti casi giurisprudenziali scelti): IL CASO eBay ‐ Corte di Giustizia UE, 12.7.2011 – causa C‐324/09, L’Oréal SA, Lancôme et al. Vs. eBay Int. AG; ‐ App. Napoli, 14 gennaio 2016 IL CASO UBER ‐Tribunale di Milano, ord. 26.5.2015, in Foro it., 2015, I, 2181 ss.; ‐ Tribunale di Milano, ord. 2.7.2015, Taxiblu Soc. Coop. c.Uber Int. Holding BV; IL CASO ORACLE Corte di Giustizia UE, 3.7.2012, causa C‐128/11, UsedSoft GmbH Vs. Oracle International Corp.; IL CASO Xxxxxxxxx XXXX ‐ Corte di Giustizia UE, 23.4.2008, causa X‐00/00, Xxxxx XX Vs. Xxxxxxxxx Xxxx xxxxxxx SA; IL CASO PRONUPTIA ‐Corte di Giustizia CE, 28.1.1986, causa C‐161/84, Pronuptia de Paris Gmbh Vs. Pronuptia de Paris I, Shilgalis.) IL CASO AMAZON ‐Corte di Giustizia UE, 21.4.2016, causa C‐572/14, Austro‐Mechana Gesellshaft GmbH Vs. Amazon EU SARL DISTRIBUZIONE SELETTIVA E DIVIETO DI VENDITA ON‐LINE ‐Corte di Giustizia CE, Corte di Giustizia UE, 13.10.2011, causa C‐439/09, Xxxxxx Xxxxx Dermo‐Cosmétique SAS Vs. Président de l’Xxxxxxxx xx xx xxxxxxxxxxx
‐Xxxxxxxxxxxxxxxx, 00.0.0000 (XXXXX)** **la dispensa contenente i casi giurisprudenziali elencati verrà messo a disposizione on‐line in formato PDF ‐ E’, inoltre, indispensabile la conoscenza del Regolamento UE, 20 aprile 2010, n. 330/2010, relativo all’applicazione dell’art. 101 Par. 3 del TFUE a categorie di accordi verticali e pratiche concordate, nonché delle “Linee Guida sulle restrizioni verticali” (Comunicazione della Commissione del 19.5.2010, 2010/C130/01)* *I relativi testi verranno messi a disposizione sul sito, in formato PDF Parte speciale NEGOZIAZIONE Xxxxx Xxxxxx, Xxxxxxx Xxx, Getting to yes. Negotiating an agreement without giving in, Random House, ult. ediz. disponibile* * poiché la parte del corso dedicata alla negoziazione sarà integralmente in lingua inglese, è consigliabile, ove possibile, privilegiare il testo consigliato. In caso di difficoltà a reperire tale testo, lo stesso potrà essere sostituito con il seguente (fermo restando che l’esame orale si svolgerà comunque in lingua inglese): Xxxxx Xxxxxx, Xxxxxxx Xxx, Xxxxx Xxxxxx, L’arte del negoziato, Xxxxxxxxx, Milano, ult. ediz.
disponibile ‐ Il corso presuppone una buona conoscenza degli istituti della parte generale del contratto. Per il ripasso di tali argomenti propedeutici si consiglia la consultazione del seguente testo: Lineamenti di diritto privato, a cura di Xxxxxxx, Xxxxxxxxxxxx, ultima edizione disponibile. Per la preparazione dell'esame è indispensabile un codice civile aggiornato con il testo della Costituzione, dei Trattati europei e le principali leggi collegate.
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso si propone di analizzare le caratteristiche, sotto il profilo legale e contrattuale, della distribuzione commerciale, attraverso lo studio delle principali tipologie contrattuali, tipiche e atipiche, utilizzate nella prassi, nazionale ed internazionale. Allo studio delle figure contrattuali e della relativa disciplina applicabile, si affiancherà l’approfondimento di casi giurisprudenziali scelti, di particolare interesse, in materia, al fine di abbinare al rigoroso studio teorico delle tipologie contrattuali, l’analisi di casi concreti complessi, e delle relative soluzioni adottate dalle Corti, a livello del diritto vivente. Particolare attenzione verrà dedicata, inoltre, all’ analisi ed all’approfondimento delle tecniche negoziali, nel commercio internazionale, con specifico riferimento ai seguenti profili: garanzie internazionali, composizione delle controversie, scelta della legge applicabile, gestione del cd. “rischio paese”). A tal fine, durante il corso, verranno svolte esercitazioni su casi concreti, con il coinvolgimento degli studenti in trattative (condotte in lingua inglese) per la negoziazione di contratti internazionali. In tal modo, gli studenti avranno la possibilità di vivere in prima persona (e con ruoli definiti) l’esperienza di un negoziato internazionale, con ruoli e obiettivi prestabiliti, fino alla redazione del confacente contratto internazionale, nei termini negoziati nel corso dell’esercitazione. Gli obiettivi perseguiti, per questa parte, sono: a) analisi approfondimento delle tecniche di negoziazione dei contratti internazionali;
b) analisi e approfondimento delle tecniche redazionali dei contratti internazionali.
PREREQUISITI
Nessuno.
METODI DIDATTICI
Il corso sarà tenuto con lezioni frontali orali; alle lezioni teoriche si affiancherà il metodo casistico, attraverso l’analisi dei casi giurisprudenziali sopra indicati. Per la parte sulla negoziazione verranno proposte agli studenti frequentanti esercitazione (simulazione) avente ad oggetto lo svolgimento di trattative per il negoziato di contratti internazionali, con ruoli e obiettivi prestabiliti, su casi concreti. E’ prevista un’attività di coaching per i gruppi impegnati nella esercitazione, e un’analisi dei risultati emersi dalla negoziazione, e della condotta tenuta dai gruppi impegnati nella esercitazione. L’ esercitazione si svolgerà in lingua inglese.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO
Lo svolgimento della verifica finale consiste nella risposta orale a minimo tre domande poste oralmente, su tutte le parti del programma (parte generale e parte speciale), con riferimento ai testi consigliati ed ai csi giurisprudenziali indicati. La verifica finale mira a valutare se lo studente abbia comprensione degli istituti affrontati durante le lezioni. La sufficienza si considera raggiunta quando lo studente avrà mostrato conoscenza e comprensione degli istituti civilistici, oggetto del corso, e sia in grado di attuare le corrette interazioni tra le varie parti del programma, se non raggiunge tale risultato l’esame di verifica non sarà sufficiente.
DIRITTO DELL'AMBIENTE
6 Crediti
Docente
XXXXXXXXXX XXXXXXXX, 6 CFU
LINGUA INSEGNAMENTO
Italiano
CONTENUTI
Il corso è strutturato in tre cicli di xxxxxxx.Xx primo ciclo di lezioni fornisce le nozioni introduttive ma necessarie allo studio ed alla comprensione del diritto ambientale. Le nozioni id base riguardano lo studio dell'evoluzione del diritto ambientale, l'analisi delle fonti interne e comunitarie, l'illustrazione dei principi costituzionali nonché i procedimenti amministrativi in materia dell'ambiente. Il secondo ciclo di lezioni è rivolto alla trattazione di aspetti peculiari di questa branca del diritto quali il principio dello sviluppo sostenibile, la responsabilità per danno all'ambiente, la valutazione del rischio ambientale, l'ambiente e il territorio. Il terzo ciclo di lezioni è dedicato all'analisi di temi di particolare attualità quali i rifiuti.
TESTI DI RIFERIMENTO
"Diritto dell'ambiente" a cura di Xxxxxxxxx Xxxxx‐ X.Giappichelli Editore‐ Torino
OBIETTIVI FORMATIVI
L'insegnamento si prefigge di sviluppare negli studenti una buona conoscenza degli elementi fondamentali della materia. Il corso ha, inoltre, come obiettivo quello di consentire agli studenti di maturare un'autonoma capacità argomentativa e di giudizio legata allo studio e all'analisi dei principali aspetti del diritto ambientale. METODI DIDATTICI
L'insegnamento sarà svolto con lezioni non solo con lezioni frontali, ma anche attraverso didattica interattiva unitamente all'analisi delle più importanti e recenti sentenze utili alla completa conoscenza della materia.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO
L'apprendimento ed il grado di preparazione raggiunto sarà verificato mediante esame orale. Lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito complessivamente una idonea conoscenza dei concetti illustrati durante il corso di lezioni.
DIRITTO INTERCULTURALE
8 Crediti
Docente
XXXXX XXXXX, 8 CFU
LINGUA INSEGNAMENTO
Italiano
CONTENUTI
Il corso prevede un’esposizione dei principi di base che regolano il trattamento della differenza culturale e religiosa nell'ordinamento italiano. Esso illustra le linee guida utili a elaborare politiche e strategie d’integrazione giuridica tra persone aventi tradizioni religiose e culturali differenti.
TESTI DI RIFERIMENTO
M. RICCA, Culture interdette. Modernità, migrazioni, diritto interculturale, Bollati Boringhieri, Torino 2013,, pp. 1‐310 oppure, in alternativa M. RICCA, Oltre Babele. Codici per una democrazia interculturale, Dedalo, Bari, 2008, pp. 1‐351.
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso si propone l’obiettivo di fornire allo studente la capacità di affrontare la differenza culturale/religiosa e di gestire i connessi profili di rilevanza giuridica.
Al termine del corso, lo studente dovrà dimostrare l’adeguata conoscenza e la capacità:
a) nel saper riconoscere e trattare la differenza culturale e religiosa da un punto di vista epistemologico e concettuale
b) nell’articolare le conoscenze di base relative alla metodologia interculturale e alla traduzione dell’educazione giuridica folk dei soggetti di diritto all’interno degli schemi legali
c) nell’applicare le abilità acquisite ai casi concreti, differenziati in ragione delle culture e delle religioni d’appartenenza dei soggetti di diritto, in modo creativo e con sufficiente padronanza delle tecniche espositive METODI DIDATTICI
Il corso si compone di lezioni frontali accompagnate da sessioni di confronto dialettico su casi pratici.
ALTRE INFORMAZIONI
Ove possibile, saranno invitati a partecipare al corso professionisti e studiosi di problematiche interculturali e interreligiose.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO
1. Le conoscenze e la capacità di comprensione degli studenti saranno verificate con almeno due domande concernenti la metodologia propria del diritto interculturale e i suoi fondamenti epistemologici.
2. L’attitudine a proiettare le proprie conoscenze nella prassi e a valutare autonomamente le situazioni sarà saggiata invitando lo studente a cimentarsi nella qualificazione di situazioni giuridicamente rilevanti valendosi delle metodologie di traduzione interculturale.
La capacità di comunicare si manifesterà e sarà giudicata nel corso delle attività descritte al punto precedente.
3. La capacità di apprendimento sarà valutata in ragione dell’attitudine mostrata dallo studente nell’utilizzare in modo dinamico e creativo le nozioni apprese durante il corso e attraverso lo studio dei testi.
DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO E PROCESSUALE PROGREDITO
6 Crediti
Docente
TROMBETTA XXXXXXXX XXXXXXXXX, 6 CFU
LINGUA INSEGNAMENTO
Italiano
CONTENUTI
Oggetto del corso è l’approfondimento della disciplina dei rapporti privati internazionali, il cui quadro generale viene illustrato nel corso base di Diritto internazionale. Sul presupposto delle nozioni generali già acquisite, verranno approfonditi aspetti specifici relativi all’ambito della giurisdizione italiana, all’applicazione delle norme di diritto internazionale privato e all’efficacia delle sentenze e degli atti stranieri in Italia, con particolare attenzione alle più significative realizzazioni e ai più recenti sviluppi della cooperazione giudiziaria in materia civile in ambito europeo.
TESTI DI RIFERIMENTO
Si richiede la conoscenza delle nozioni contenute nel manuale di Diritto internazionale privato e processuale che è stato oggetto dell’esame di Diritto internazionale. P. DE CESARI, Diritto internazionale privato dell’Unione europea, Torino, Giappichelli, 2011, capitoli quarto, quinto, sesto, settimo, ottavo, decimo, undicesimo. Ulteriore materiale bibliografico sarà distribuito o indicato direttamente dal docente. Gli studenti frequentanti potranno concordare con il docente talune variazioni rispetto al programma e al testo sopra consigliato.
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso intende approfondire le nozioni fondamentali del diritto internazionale privato e processuale, già studiate nel corso base, alla luce della “comunitarizzazione” del diritto internazionale privato e processuale e dei più recenti sviluppi della cooperazione giudiziaria in materia civile.
PREREQUISITI
All’esame è propedeutico l’esame di Diritto internazionale
METODI DIDATTICI
Oltre alle lezioni frontali, sono previste esercitazioni consistenti nell’analisi di sentenze e di casi pratici, con la diretta partecipazione dei frequentanti.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO
L’esame è orale. Le conoscenze e le capacità di comprensione e di applicazione pratica verranno accertate con almeno due domande volte a verificare l'effettiva conoscenza delle norme e dei meccanismi del diritto internazionale privato e processuale, nonché la loro applicazione a casi concreti. Le capacità di apprendimento verranno accertate attraverso una valutazione della terminologia giuridica appropriata, della capacità di chiarire il significato di particolari espressioni o concetti e di organizzare in modo coerente, adeguato e argomentato le nozioni studiate.
DIRITTO PENALE COMPARATO
6 Crediti
Docente
XXXXX XXXXXXXXXXXX, 6 CFU
LINGUA INSEGNAMENTO
Italiano
CONTENUTI
L'insegnamento riguarda l'analisi dei sistemi penali di Civil Law e di Common Law. In particolare un raffronto tra la genesi del diritto penale nei paesi di Common Law e nei paesi continentali. Inoltre, una parte dello studio concerne il modello di codice penale italiano e le sue specificità nel panorama dei codici penali europei, il tutto attraverso una comparazione sincronica e diacronica. Particolare attenzione verrà dedicata alle differenze sistemiche e culturali dei due sistemi penali, nella prospettiva di una possibile armonizzazione del diritto penale europeo e dell'importante ruolo giocato, in questo senso, dalle giurisdizioni superiori, sia nazionali che sovranazionali.
TESTI DI RIFERIMENTO
Il testo di riferimento del corso è: A. Cadoppi, Tra storia e comparazione. Studi di diritto penale comparato, Cedam, 2014. Per gli studenti frequentanti, il programma verrà concordato con il docente anche sulla base dei materiali distribuiti a lezione.
OBIETTIVI FORMATIVI
L'obiettivo è favorire l'apprendimento dei sistemi penali di common law, a partire dai principi di teoria generale del reato, al fine di sottolinearne le differenze e i punti di tangenza con il sistema penale italiano, anche alla luce della recente dimensione sovranazionale propria dei sistemi penali europei.
PREREQUISITI
Conoscenza del diritto costituzionale e della parte generale del diritto penale italiano
METODI DIDATTICI
Saranno tenute sia le normali lezioni sui contenuti del libro di testo, sia lezioni seminariali su tematiche di stretta attualità, in particolare riguardanti la dimensione sovranazionale del diritto penale italiano ed europeo. Detti seminari saranno anche svolti in forma di esercitazioni, con il coinvolgimento attivo degli studenti frequentanti in presentazioni e ricerche su temi di importante attualità penalistica.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO
La verifica dell'apprendimento sarà svota attraverso un esame orale. Il candidato dovrà dimostare di aver appreso i contenuti essenziali del corso e, se frequentante, delle esercitazioni cui avrà partecipato.
DIRITTO PENALE DELL'ECONOMIA
6 Crediti
Docente
XXXXXXXX XXXXXXX, 6 CFU
LINGUA INSEGNAMENTO
Italiano
CONTENUTI
Il diritto penale dell'economia, materia di grande attualità ed interesse, rappresenta quel settore del diritto penale che tutela la privata e pubblica economia. Nel perimetro del diritto penale economico si collocano, tra l'altro, il diritto penale societario, il diritto penale fallimentare, il diritto penale tributario, il diritto penale dei mercati finanziari, la responsabilità penale degli enti, ecc. Verranno selezionati ed approfonditi i principali reati che caratterizzano i diversi settori, sopra, sommariamente indicati, quali il falso in bilancio, la bancarotta, le diverse tipologie di evasione fiscale penalmente rilevanti e via dicendo.
TESTI DI RIFERIMENTO
X. Xxxxxxxx, X. Xxxxxxxx ( a cura di), La riforma dei reati tributari. Le novità del d.lgs. n. 158/2015, G.Giappichelli Editore, 2015, da pag. 1 a pag. 143 A. Xxxxx (a cura di), Diritto penale dell'economia, Commentario, Dike giuridica edizioni, 2016, da pag. 1 a pag. 67 e da pag. 145 a pag. 205
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso si propone di formare studenti in grado di comprendere e analizzare i macrofenomeni della criminalità economica, i cc.dd. White Collar Crimes, attraverso l'analisi di casi concreti, lo studio delle peculiarità di tali tipologie di illeciti, confrontando, inoltre, il nostro sistema del diritto penale economico con quello di altri paesi che si sono trovati ad affrontare delitti economici di enorme portata.
PREREQUISITI
Per sostenere l'esame e per la miglior comprensione degli argomenti che saranno trattati si richiede che gli studenti abbiano sostenuto l'esame di Diritto Penale I
METODI DIDATTICI
Oltre alla lezioni dedicate all'approfondimento degli argomenti oggetto di studio, saranno svolte esercitazioni su un caso specifico, tratto da noti casi di cronaca e affrontati dalla giurisprudenza, che si concluderanno con un processo simulato che avrà ad oggetto tale caso giudiziario, riadattato alle esigenze del corso, nel quale gli studenti si divideranno in Pubblica Accusa e Difesa ed esporranno le loro tesi ad un Collegio giudicante composto da esperti del settore.
ALTRE INFORMAZIONI
Durante il corso verrà fornito materiale didattico finalizzato allo studio ed alla risoluzione del caso che sarà oggetto del processo simulato.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO
L'esame consiste in una prova orale sugli argomenti del programma
EUROPEAN AND INTERNATIONAL LABOUR LAW
6 Crediti
Docente
XXXXXXX XXXXX, 6 CFU
LINGUA INSEGNAMENTO
Inglese
CONTENUTI
Il corso ha a oggetto il diritto Europeo e internazionale del lavoro, con riferimenti anche al diritto del lavoro comparato. In particolare, si analizzano la politica sociale dell’Unione europea con riguardo al mercato del lavoro e ai modelli contrattuali non standard; l’azione esterna dell’Unione per incentivare la tutela del lavoro nei paesi in via di sviluppo; l’ evoluzione della disciplina del rapporto di lavoro e del diritto sindacale nei Paesi che negli ultimi decenni hanno raggiunto un elevato sviluppo economico nel panorama internazionale (BRICS); la regolamentazione di alcuni istituti giuridici legati al rapporto di lavoro subordinato o alle relazioni sindacali in Paesi extraeuropei con tradizioni giuridiche affini a quella continentale
TESTI DI RIFERIMENTO
Il materiale didattico è indicato o distribuito durante le lezioni ed è attinente agli argomenti trattati durante il corso Per gli studenti non frequentanti il testo di riferimento è Xxxx X. X. Xxxxxx, EU Labour Law, Xxxxxx Xxxxx Publishing, nell'edizione più recente. Anche gli studenti non frequentanti hanno la possibilità di svolgere lavori di ricerca su argomenti concordati con il docente, che saranno oggetto di discussione e valutazione nel corso dell’esame di profitto. Lo svolgimento di tale tipo di attività da diritto ad una riduzione degli argomenti da studiare sul libro di testo consigliato.
OBIETTIVI FORMATIVI
Attraverso lo studio e la frequenza delle lezioni lo studente: ‐ sviluppa un’approfondita conoscenza dei principi fondanti del Diritto europeo del lavoro, con specifico riferimento agli interventi dell’Unione in tema di mercato del lavoro e di regolazione dei modelli contrattuali non standard e dei relativi principi elaborati dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea; ‐ approfondisce i contenuti positivi del diritto europeo del lavoro, con particolare riguardo alle direttive sui modelli contrattuali non standard e sull’esternalizzazione e il decentramento produttivo; ‐ acquisisce un’altrettanto compiuta conoscenza dei modelli di intervento dell’Unione Europea nel contesto internazionale per incentivare la tutela dei diritti dei lavoratori nei Paesi in via di sviluppo e, in generale, dei principi elaborati nel diritto internazionale sui rapporti tra trade e labor; ‐ analizza le scelte del legislatore italiano nell’adattamento del diritto europeo e la loro compatibilità con le direttive e i relativi principi giurisprudenziali fatti propri dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea; ‐ acquisisce cognizione dei modelli di adattamento degli ordinamenti di alcuni dei Paesi BRICS alle rapide evoluzioni della realtà economica interna e internazionale ‐ in generale, acquisisce un’ampia capacità di comprendere le dinamiche e i meccanismi di funzionamento dei rapporti tra ordinamenti interni, sistemi giuridici internazionali e modelli produttivi nel complesso panorama della transnazionalizzazione del sistema economico globale; ‐ acquisisce la capacità di utilizzare i principi del diritto europeo del lavoro quale strumento di risoluzione delle controversie legate ai rapporti di lavoro subordinato e alle relazioni sindacali
PREREQUISITI
Per poter sostenere l’esame di European and International Labor Law, gli studenti italiani devono essere in possesso dell’idoneità di Abilità linguistica – Lingua inglese B1 e aver superato gli esami di Istituzioni di diritto privato e Istituzioni di diritto romano. E' molto consigliato aver già affrontato gli esami di Diritto del lavoro e Diritto dell'Unione europea. N.B. A partire dall’a.a. 2009‐2010, gli studenti iscritti al Corso di laurea Magistrale in Giurisprudenza che superino l’esame acquisiscono contestualmente i 3 CFU relativi all’idoneità in Linguaggio giuridico – Lingua inglese
METODI DIDATTICI
L’attività didattica del corso si svolge attraverso lezioni frontali. Le lezioni sono incentrate sull’interattività tra docente e studenti nell’analisi di tutti gli argomenti trattati. E’ quindi richiesta una partecipazione attiva alle lezioni da parte degli studenti. La parte del corso dedicata ai sistemi giuridici dei Paesi BRICS si svolge attraverso la preparazione di una tesina da parte degli studenti e la presentazione in power point dell’elaborato durante
le lezioni. A tal fine, saranno svolte apposite lezioni nel laboratorio informatico per apprendere l’utilizzo delle banche dati internazionali
MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO
La verifica degli obiettivi formativi conseguiti dagli studenti si svolge tramite prove orali, eventualmente precedute da esercitazioni scritte, per gli studenti frequentanti. Le prove orali sono indirizzate a verificare: ‐ La conoscenza dei principi teorico‐dogmatici relativi ai temi oggetto del corso e del contenuto positivo dei diversi istituti trattati, nonché della elaborazione operata dalla dottrina e dalla giurisprudenza; ‐ La comprensione dei processi evolutivi dei diversi sistemi ordinamentali oggetto del corso; ‐ L'interrelazione tra le dinamiche giuridiche e quelle economico‐sociali; ‐ La capacità di risoluzione di casi concreti Le esercitazioni scritte svolte eventualmente dagli studenti frequentanti sono costituite da quesiti aperti aventi a oggetto la risoluzione di casi concreti, sulla base dei precedenti giurisprudenziali discussi nell’ambito del corso. Gli elaborati realizzati dagli studenti (frequentanti e non) costituiscono parte integrante del giudizio finale nell’ambito dell’esame di profitto, così come il grado di interazione con il docente e i colleghi dimostrato durante lo svolgimento delle lezioni.
PROGRAMMA ESTESO
Il corso si articola in tre parti: I parte: ‐ Principi generali sulla legislazione e le politiche europee del lavoro (flexicurity); ‐ Contratti non standard ed esternalizzazione: studio delle direttive; giurisprudenza della Corte di Giustizia; disciplina di attuazione nell’ordinamento italiano (con particolare attenzione alla compatibilità rispetto ai principi dettati dalle direttive e dalla giurisprudenza europea); ‐ Giurisprudenza europea sul conflitto collettivo transnazionale e sul rapporto tra conflitto e concorrenza. II parte ‐ L’azione esterna dell’Unione Europea per incentivare la tutela del lavoro nei paesi in via di sviluppo. III parte ‐ Conflitto collettivo e concorrenza nel sistema giuridico degli Stati Uniti; ‐ I principi generali e i più importanti istituti del diritto sindacale e del rapporto di lavoro in alcuni dei Paesi BRICS
EUROPEAN ECONOMY
6 Crediti
Docente
XXXXXXXX XXXXXXXX, 8 CFU
LINGUA INSEGNAMENTO
Inglese
CONTENUTI
1. L’Europa nell’economia mondiale, Analisi statistica comparata dei dati relativi a: PIL, occupazione, flussi commerciali, IDE, imprese multinazionali. 2. Teoria dell’integrazione economica e stadi principali dell’integrazione europea. 3. L’Unione Doganale europea. 4. Tariffa esterna commune e politica commerciale dell’UE. 5. La politica commerciale multilaterale dell’UE e il Doha Round. 6. La politica commerciale bilaterale e la cosiddetta Nuova Politica Commerciale dell’UE. 7. Il Mercato Unico. 8. Storia dell’Unione Economica e Monetaria. 9. La teoria delle Aree Xxxxxxxxx Xxxxxxxx. 10. Costi e benefici di una moneta commune. 11. L’introduzione dell’euro ed il suo impatto. 12. La Banca Centrale Europea. 13. La politica monetaria della BCE.
14. I criteri di convergenza (Maastricht). 15. Politiche fiscali e Patto di Stabilità e di Crescita. 16. Il problema del debito in Europa e le strategie di uscita dalla crisi.
TESTI DI RIFERIMENTO
Economics of European Integration ‐ 4th edition by Xxxxxxx Xxxxxxx and Xxxxxxx Xxxxxxx XxXxxx Xxxx, May 2012 Economics of Monetary Union ‐ 9th Edition, paperback by Xxxx Xx Xxxxxx Oxford University Press, 280 pages, May 2012 The European Union: Economics, Policy and History, 3/e by Xxxxx Xxxxxx Xxxxx, McGraw Xxxx, paperback, November 2011
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso ha lo scopo di permettere agli studenti di acquisire strumenti di interpretazione critica del processo di integrazione europea. Più in particolare, di ottenere una capacità approfondita di comprensione de: ‐ le politiche commerciali dell’Unione Europea nel contesto mondiale ‐ il processo di approfondimento dell’integrazione attraverso il Mercato Unico ‐ la politica monetaria della BCE ‐ le politiche fiscali nell’Unione Monetaria e le loro contraddizioni ‐ la crisi del debito e le sue possibili soluzioni In base a tali conoscenze, si acquisirà la capacità di: ‐ valutare i rischi e trovare le soluzioni idonee per le imprese europee esposte alla concorrenza commerciale internazionale, attraverso i canali appropriati per massimizzare l’accesso ai mercati esteri; ‐ analizzare e individuare i nodi critici del processo di integrazione europea, contribuendo ad offrire soluzioni ed ipotesi alternative; ‐ contribuire significativamente al dibattito sulle cause del debito sovrano e della crisi economica europea, nonchè alle possibili misure di uscita dalle recessione.
PREREQUISITI
Corsi di base di micro‐ e macro‐economia
METODI DIDATTICI
Il corso prevede sia lezioni frontali del docente che presentazioni da parte degli studenti, da soli o in gruppi ristretti, su argomenti correlati a quelli del corso. Ogni slide presentata dal docente verrà commentata e discussa con la partecipazione degli studenti. Verranno presentati alcuni studi di caso. Occasionalmente verranno mostrati video sulle questioni più rilevanti, seguiti da dibattito. Tutti i materiali verranno inseriti sul sito dedicato prima di ogni lezione. Gli studenti debbono consultare il sito regolarmente in modo da conoscere in anticipo le linee generali degli argomenti e da contribuire fattivamente alle discussioni in classe. Tutte le questioni contemporanee più importanti formeranno oggetto di discussione.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO
Non sono previste prove in itinere, ma gli studenti verranno valutati continuamente sulla base della loro partecipazione alle discussioni in classe e delle loro presentazioni. La prova finale è scritta su tre domande a risposta bloccata. Il voto si baserà per il 70 per cento sull’esame scritto e per il 30 per cento sulle presentazioni e la partecipazione in classe.
XXXXXXXXXX XX XXXXXXX XXXXXXX
0 Crediti
Docente
XXXXXX XXXXXX, 6 CFU
LINGUA INSEGNAMENTO
Inglese
CONTENUTI
Lo scopo del corso consta nell’identificare le caratteristiche salienti del diritto europeo attraverso il suo sviluppo, mediante l’esame di alcuni principi, istituti e strutture costituzionali. L’analisi sarà impostata in prospettiva diacronica, valorizzando la prospettiva storica, ma dando anche spazio alla comparazione con altre esperienza giuridiche. Si affronteranno i seguenti temi: 1. Diritto e religione (con considerazioni inerenti il Diritto e l’Etica, il Diritto Naturale e il Diritto Positivo); 2. Tradizioni giuridiche radicate nella religione; i Diritti Ebraico, Induista e Islamico; 2. Diritto, secolarizzazione e istituzioni pubbliche. Dall’antica Roma alle moderne organizzazioni statuali. 4. Il rapporto Individuo‐Stato, in prospettiva storica e secondo le sue implicazioni teoriche.
TESTI DI RIFERIMENTO
X.X. Xxxxx, Legal Traditions of the World, Oxford University Press, ultima edizione inglese; studiare i capitoli dedicati a: Civil Law, Common Law, Islamic Law, Talmudic Law.
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso intende offrire, attraverso l’esame di alcuni momenti di particolare rilievo nella storia giuridica europea ed extraeuropea, una panoramica di alcune nozioni, concezioni ed istituti che rappresentano i fondamenti del diritto europeo.
PREREQUISITI
Non vi sono propedeuticità, ma è necessaria una buona conoscenza della lingua inglese. Si consiglia perciò agli studenti di avere sostenuto l’esame "Lingua Inglese" ‐ livello B2.
METODI DIDATTICI
Il corso si svolgerà nel secondo semestre e prevede la partecipazione attiva alle lezioni dei frequentanti, cui sarà assegnato durante il corso un tema da sviluppare in un breve saggio scritto in lingua inglese, da discutere in sede di esame.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO
Frequentanti: discussione in inglese del breve saggio preparato dallo studente su un tema concordato con i docenti. Non frequentanti: prova orale avente ad oggetto i quattro capitoli del volume di Xxxxx sopra segnalato.
PROGRAMMA ESTESO
Introduzione Religione come fonte del diritto Religione e diritto nella Roma antica Religione e diritto nella India antica Religione e diritto nella Palestina antica tra passato e presente Religione e diritto all'epoca dell'imperatore Xxxxxxxxxx Religione e diritto nel mondo arabo tra passato e presente Conclusioni
LINGUA FRANCESE
5 Crediti
Docente
XXXXXXX XXXXXXXX, 5 CFU
LINGUA INSEGNAMENTO
Francese e Italiano
CONTENUTI
Argomenti affrontati nel corso: Argomenti che riguardano le scienze politiche, l’economia e l’attualità dei paesi francofoni. Les Institutions de la France Voir : X. Xxxxxxx, B. De Xxxxxx, X. Xxxxxx, X. Xxxxxxx, Paris 2009, ed. Xxxxxx. Ou : sites web officiels – xxxx://xxx.xxxxxx.xx/xx‐presidence/les‐institutions‐de‐la‐ cinquieme‐republique/ xxxx://xxx.xxxxxx.xx/xx‐presidence/les‐textes‐fondateurs/ La Francophonie xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxx.xxx/ xxxx://xxx.xxxx.xxxxxx.xx/xxx/xxxxxxxxxxxx/xxxxxxxxxxxxxxx.xxx La Géopolitique: l’actualité géopolitique La migration humaine Les droits de l’Homme L’eurosceptiscisme La laicité Le cinéma et les droits de l’homme; l’immigration, etc.
TESTI DI RIFERIMENTO
Materiale: sitografia Materiale audio‐visivo scelto appositamente per il corso da fonti vari come: xxx.xx0.xxx; xxx.xxxxxxxxxxx.xx xxx.xxxxxxx.xx; xxx.xxxxxxx‐xxxxxxxxxxxx.xx; xxx.xxxxxxxx.xx; xxx.xxxxxxxxxx.xx; xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx; xxx.xxxxxxxx.xx; xxx.xxxxxxx.xx; xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx; xxx.xxxxxx0.xx. Ecc. un dictionnaire monolingue une grammaire e: « Les Institutions de la France » ‐ X. Xxxxxxx, X. De Xxxxxx, X.Xxxxxx, X.Xxxxxxx, Paris 2009, casa ed. Xxxxxx
«Lexique de Science Politique» ‐ vie et institutions politiques – Xxxxx, 0000 II edizione casa ed. Dalloz. e solo consigliato per cultura generale: “Refaire Société” – La République des Idées – Xxxxxx Xxxxxxxxxxx, Xxxxx, 0000, casa ed. Seuil.
OBIETTIVI FORMATIVI
Consolidare e/o raggiungere le abilità linguistiche necessarie per motivare il discente nell’approfondimento di vari aspetti geopolitici dei paesi francofoni contemporanei, con materiale linguistico‐culturale che apra alla riflessione e alla ricerca autonoma affinché si possa ottimizzare la comprensione e la produzione scritta e orale per eventuali scambi sociali e lavorativi in ambienti francofoni e internazionali di livello intermediario/avanzato (‐ B2 delle Certificazioni internazionali–).
PREREQUISITI
Livello B1 QCERL ( quadro europeo comune di riferimento linguistico) / CECRL ( cadre européen commun référence linguistique) Livello Soglia / Niveau Seuil
METODI DIDATTICI
Il corso perciò approfondirà le strutture sintattiche e linguistiche utili alla comprensione scritta ed orale di materiale vivo e alla produzione scritta ed orale autonoma del discente nell’ambito delle scienze politiche. Materiali autentici in ambito delle scienze politiche scritti e audio‐visivi per poter “soggiogare” la grammatica e la sintassi della lingua francese. (video/ dibattiti/saggi/articoli, ecc. in geopolitica, politica, diritto, economia, sociologia, ecc.). Comparazione e intercomprensione linguistiche (delle lingue italiane, francese e inglese) sono alla base della metodologia. Partecipazione del discente : Travaux dirigés per gruppi e/o personalizzati secondo le necessità di ciascuno discente.
ALTRE INFORMAZIONI
..
MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO
Per gli studenti frequentanti: La valutazione della capacità di elaborazione dei contenuti e dei messaggi nella lingua francese del dicente frequentante si avvererà in modo continuo /contrôle continu per tutta la durata del corso; perciò è molto importante la partecipazione costante del dicente in classe e nello studio personale. Si richiederà quindi agli studenti frequentanti una presentazione scritta e orale (Exposé oral et Composition écrite) in modo coerente e pertinente sud un tema scelto dal dicente rispetto ai temi socio‐politico‐economico‐ giuridico‐culturali affrontati durante il corso . Per gli studenti non frequentanti ci sarà: UNA PROVA SCRITTA che valuterà le competenze linguistiche di comprensione di un testo scio‐politico‐economico‐giuridico‐
culturale e le abilità di produzione scritta con risposta a domande aperte e/o con la produzione scritta, sotto forma di saggio breve (200 parole), sul tema affrontato nella comprensione scritta (opinione personale, approfondimento, critica, ecc.) LA PROVA ORALE valuterà le abilità di comprensione e di interazione orale, nonché le competenze di espressione in lingua francese. La parte orale consisterà quindi in un breve “exposé” da parte del discente su un argomento di scienze politiche in paesi francofoni con alcune domande del docente. PROGRAMMA ESTESO
..
LINGUA INGLESE
5 Crediti
Docente
XXXX XXXXXXXX, 5 CFU
LINGUA INSEGNAMENTO
Inglese
CONTENUTI
Il corso mira a fornire agli studenti gli strumenti necessari per la comprensione e l'analisi di testi giornalistici in lingua inglese.
TESTI DI RIFERIMENTO
Testi: Xxx Xxxxxxxxxx, Journalism: a Very Short Introduction, Xxxxxx Xxxxxxxxxx Xxxxx, Xxxxxx, 0000. Xxxxxx Xxxxxx, The Language of Newspapers: Socio‐Historical Perspectives, Continuum, London‐New York, 2010. Film: Xxxxx Xxxxxx, Citizen Xxxx, 1941. Xxxxxxx Xxxx, The Insider, 1999. Xxxx Xxxxxxx, Live From Baghdad, 2002. Xxxx Xxx, Shattered Glass, 2003. Xxxxxxx Xxxxx, Fahrenheit 9/11, 2004.
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso mira a fornire agli studenti gli strumenti necessari per la comprensione e l'analisi di testi giornalistici in lingua inglese, in particolare relativi a temi di politica internazionale, oltre che uno sguardo più attento ai temi e ai linguaggi del giornalismo, e in particolare del giornalismo politico statunitense.
METODI DIDATTICI
Ogni settimana verranno analizzati e discussi in classe testi giornalistici e testi teorici, e verranno proposti all'interno delle lezioni film di inchiesta giornalistica o sul giornalismo.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO
L'esame consisterà nella verifica della comprensione di un articolo di giornale e nella discussione di un testo e di un film a scelta tra quelli proposti nel programma.
POLITICA INTERNAZIONALE
9 Crediti
Docente
XXXXXXXX XXXXXXXX, 0 CFU
LINGUA INSEGNAMENTO
Italiano
CONTENUTI
Il corso fornirà agli studenti una panoramica approfondita dei principali approcci teorici delle Relazioni Internazionali e delle dinamiche politiche in atto a livello globale. A partire dall’analisi dei classici del pensiero politico (Xxxxxx, Xxxxxxxxxxx, Xxxxx, Xxxx e Xxxxxx), si passeranno in rassegna le grandi tradizioni delle Relazioni Internazionali (realismo e neorealismo, liberalismo e istituzionalismo neoliberale, costruttivismo e scuola inglese), prestando attenzione alle nozioni di base (anarchia, equilibrio di potenza, egemonia), alle teorie (pace democratica, pace capitalista, teoria dei giochi) e ai dibattiti (lo scontro delle civiltà) che hanno caratterizzato la disciplina negli ultimi trent’anni. Per agevolare la comprensione dei modelli teorici e dei concetti fondamentali della ricerca internazionalista, ogni lezione verrà introdotta da un caso di studio tratto dalla storia recente.
TESTI DI RIFERIMENTO
La bibliografia di riferimento ai fini della prova finale include due volumi in italiano e diversi articoli in inglese. Il testo introduttivo al corso è: ‐ X. Xxxxx, Le tre tradizioni, Il Ponte editrice, 2011;X. Xxxxx, Le tre tradizioni, Il Ponte editrice, 2011 Il testo principale del corso è: ‐ X. Xxxxxxxxx (a cura di), Le grandi opere delle relazioni internazionali, Il Mulino, Bologna 2011 Completano la bibliografia per l’esame i seguenti articoli, scaricabili in pdf dal sistema d’ateneo o resi disponibili (su richiesta) dal docente: 1. Xxxx Xxxxxx, 2004, One World, Rival Theories, Foreign Policy, nov., 52‐62 2. Xxxxxx Xxxxxx, 1988, The Theory of Hegemonic War, Journal of Interdisciplinary History, 18 (4): 591‐613 3. Xxxxx Xxxxxx, 1995, Rationalist Explanations for War, International Organization, 49 (Summer): 379‐414. 4. Xxxxxx Xxxxxx, 1978, Cooperation Under the Security Dilemma, World Politics, 30 (2): 167‐214 5. Xxxx Xxxxxxx, 2007, The Capitalist Peace, American Journal of Political Science, 51(1): 166‐191; 6. Xxx Xxxx, 1998, The Promise of Constructivism in International Relations Theory, International Security, 23 (1): 171‐200 7. Xxxxxx X. Xxxx and Xxxxxxx X. Xxxxxx, 2006, The strategies of terrorism, International Security 31(1): 49‐80. ;
OBIETTIVI FORMATIVI
Obiettivo generale dell’insegnamento è quello di consentire allo studente di raggiungere una conoscenza critica e approfondita dell'origine e dello sviluppo del pensiero politico concernente le relazioni internazionali Conoscenza e capacità di comprensione: Il corso fornisce le conoscenze relative agli autori e ai temi che hanno caratterizzato i principali dibattiti della disciplina, collocandoli nelle differenti fasi storiche in cui si sono sviluppati. Al termine del corso, gli studenti acquisiranno la capacità di comprendere criticamente i principali approcci delle Relazioni Internazionali, riuscendo ad interpretare gli eventi e le dinamiche più importanti della politica internazionale contemporanea. Capacità di applicare conoscenza e comprensione. L’esame critico delle grandi tradizioni delle Relazioni Internazionali consentirà agli studenti di sviluppare una profonda capacità analitica degli eventi e dei fenomeni che hanno caratterizzato la politica internazionale nella storia recente, fornendo loro la possibilità di interpretare e valutare attentamente gli scenari politici futuri. Autonomia di giudizio A conclusione del corso gli studenti, sulla base delle conoscenze analitiche di impianto sia storico che teorico, avranno maturato la capacità di interpretare criticamente i testi, nonché di collocare i diversi autori e i diversi filoni del pensiero politico in relazione tra loro. Abilità comunicative. Al termine del corso gli studenti conseguiranno la capacità di comunicare con chiarezza e di discutere in modo critico le principali questioni relative alla politica internazionale, attraverso il riferimento al pensiero degli autori che hanno contribuito a dare forma ai diversi dibattiti della disciplina.
METODI DIDATTICI
Lezioni frontali, nel corso delle quali si prevede di coinvolgere gli studenti nella discussione sulle principali questioni aperte nella politica internazionale contemporanea.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO
Esame scritto con domande aperte sui principali argomenti in programma.
PROGRAMMA ESTESO
Il corso si articola in nove settimane (tre lezioni da due ore alla settimana). Prima settimana | Introduzione
1. Introduzione e panoramica del corso 2. Introduzione allo studio della politica internazionale: i classici, le tradizioni, le questioni principali. Breve storia di una disciplina 3. Un mondo, molte teorie: Realismo, Liberalismo e Costruttivismo, assunti e critiche. Ma è davvero possibile una Teoria delle Relazioni Internazionali? Seconda settimana | Il realismo politico 4. Introduzione al Realismo: realismo classico (Xxxxxxxxxx, Xxxxxxx e Xxxx); l’importanza della parsimonia; i concetti base. 5. Il Neorealismo: anarchia internazionale e spiegazioni sistemiche (Waltz); realismo offensivo (Xxxxxxxxxxx) e difensivo. 6. Realismo eterodosso (Aron): l’importanza sistemica dell’ideologia; sistemi bipolari e multipolari; sistemi omogenei ed eterogenei Terza settimana | Equilibrio di potere 7. Equilibrio di potere (I): dal realismo classico al neorealismo. Balancing e Bandwagoning. L’equilibrio nei sistemi bipolari e multipolari. 8. Equilibrio di potere (II): dall’equilibrio di potenza all’equilibrio della minaccia (da Waltz a Xxxx). La visione storica di Xxxxxx Xxxxx.
9. Caso di studio: la (seconda) guerra dei Trent’anni (1914‐1945) Quarta settimana | Egemonia, cause della guerra e declino della violenza 10. Egemonia e stabilità: i cicli egemonici. Le cause e le fasi della guerra egemonica. I limiti dell’egemonia. L’egemonia americana: la stabilità di un sistema unipolare. La Cina come potenza antiegemonica? 11. Guerra e politica interna: democratizzazione e guerra. Le cause razionali della guerra (asimmetria di informazione e errori di percezione, problemi di committment). 12. Il declino della violenza: l’obsolescenza delle grandi guerre, il processo di civilizzazione, armi nucleari, opinione pubblica e ricchezza. Quinta settimana | Il liberalismo e l’istituzionalismo neoliberale 13. Introduzione al Liberalismo: i padri del liberalismo nelle Relazioni Internazionali. La “Grande Illusione” della guerra (Xxxxxx) e l’utopismo liberale. 14. Neoliberalismo e istituzionalismo: i freni alla guerra e i meccanismi di sicurezza collettiva. Utilità e limiti della sicurezza collettiva. La persistenza delle istituzioni dopo la fine della guerra fredda. 15. Il problema della cooperazione: dilemma della sicurezza e Teoria dei Giochi (Caccia al cervo, Dilemma del prigioniero). I costi della cooperazione. Cooperazione sotto il dilemma della sicurezza. La cooperazione in un ambiente anarchico. Sesta settimana | Le cause interne della pace 16. La Teoria della Pace democratica : cause monadiche e diadiche della pace democratica. Il ritorno a Xxxx e il treppiede kantiano (il triangolo della pace).
17. La Pace capitalista: critiche alla pace democratica. Sono possibili altre paci separate? Ricchezza, sviluppo e pace. 18. Modernità e Pace: il paradigma della modernizzazione; ricchezza, sviluppo e pace. La maledizione delle risorse. Settima settimana | il costruttivismo 19. Introduzione al Costruttivismo: descrivere e spiegare (Xxxxx). Gli assunti del costruttivismo: agenti, pratiche sociali e strutture. 20. Teoria sociale della politica internazionale: le diverse culture dell’anarchia; fatti bruti e fatti sociali. 21. La ricerca costruttivista: il ruolo delle idee e della società Ottava settimana | La scuola inglese 22. La Scuola Inglese: il contesto storico e i tratti fondamentali 23. La società anarchica: Ordine, Giustizia e Istituzioni 24. La società internazionale: L’espansione della società internazionale. Gli interventi umanitari e la tradizione della guerra giusta Nona settimana | Verso uno scontro di civiltà? 25. Civiltà in conflitto: il realismo culturale di Xxxxxx Xxxxxxxxxx.
26. Le strategie del terrorismo: la logica strategica del terrorismo suicida, i target del terrorismo, come finisce il terrorismo. 27. Il terrorismo jihadista: il terrorismo islamista in prospettiva storica. Gli sviluppi recenti: da al‐Qaida allo “Stato Islamico”.
SCENARI ECONOMICI PER IL MANAGEMENT
6 Crediti
Docente
XXXXXXX XXXXXX, 8 CFU
LINGUA INSEGNAMENTO
Italiano
CONTENUTI
Il corso presenta – nella prima parte ‐ le principali tendenze, gli strumenti e gli indicatori del ciclo economico e approfondisce l’analisi degli effetti della crisi finanziaria esplosa nel 2007‐2008. Il corso poi approfondisce – nella seconda parte – l’analisi del “rinascimento manifatturiero” in atto in tutti i principali paesi dell’Occidente (negli USA e nell’UE, in primis), e degli effetti delle “nuove” politiche industriali sull’attività dei mercati e delle imprese.
TESTI DI RIFERIMENTO
Il corso include per tutti gli studenti (frequentanti e non) lo studio dei seguenti testi: ‐ (a) X. XXXXXX, Macroeconomia della crisi. ‐ (b) X. XXXXXXX, Origine e sviluppo della nuova politica industriale. Una prospettiva europea (MUP), Monte Università Parma editore, 2013 ‐ (c) Estratti da: X. XXXXXXX, The New European Industrial Policy. Global competitiveness and the manufacturing renaissance, Routledge, 2015. Solo per studenti frequentanti: lo studio delle slide .PPT o .PDF usate a lezione dal docente, e altre letture che saranno indicate all’inizio del corso. Solo per studenti non frequentanti: (i) X. XXXXXXX, The New Industrial Policy in Europe a Decade After (2002‐2012), in M. Xxxxx (Ed.), “Economic Planning and Industrial Policy in the Globalizing Economy”, Springer International, 2014, pp. 207‐238; (ii) altre letture che saranno indicate all'inizio del II^ semestre.
OBIETTIVI FORMATIVI
1) Conoscenza: il corso consente agli studenti di impiegare praticamente le nozioni di micro e macroeconomia apprese durante la laurea triennale; questo al fine di meglio comprendere i meccanismi della crescita economica – con un’enfasi particolare sul ruolo della manifattura ‐ secondo le modalità usate sui media. 2) Autonomia di giudizio: gli studenti migliorano la loro capacità di leggere e interpretare il contenuto di articoli (editoriali, inchieste, interviste, etc.) a carattere economico, imparando così a valutare in autonomia gli effetti delle politiche pubbliche. 3) Abilità comunicative: il corso incoraggia le capacità comunicative degli studenti, anche predisponendo momenti di discussione informale e collettiva su tematiche europee (“EuroScenari”), momenti così articolati: (i) discussione di articoli di giornale presi dal web; oppure (ii) presentazione di un paper; le modalità operative sia di (i) che di (ii) verranno comunicate in aula all’inizio del corso.
PREREQUISITI
Un corso base di micro e macroeconomia.
METODI DIDATTICI
Il corso sarà svolto seguendo tre metodologie didattiche: 1) Lezioni tradizionali; 2) Intervento di ospiti esterni;
3) (opzionale) “EuroScenari” (si veda più sopra: Abilità comunicative)
MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO
Esame finale (fino a 20 punti per conoscenza, fino a 10 punti per autonomia di giudizio; e fino a 3 punti per capacità comunicative: esame scritto.
PROGRAMMA ESTESO
1) Una visione d’insieme. 2) La crisi finanziaria (2007‐2008), la Grande Recessione (2008‐2009) e la loro eredità.
3) L’Unione Europea (UE) prima e durante la crisi. E dopo? 4) L’economia del XXI^ secolo (I): un mondo globale (l’ascesa dei BRIC e degli altri, il ruolo strategico del commercio internazionale e dei flussi di IDE). 5) L’economia del XXI^ secolo (II): una nuova rivoluzione industriale (“Industry 4.0”, “Internet delle Cose (IoT)”, etc.). 6) Le nuove politiche industriali per il “rinascimento manifatturiero”: ‐ Perché la manifattura conta; ‐ La crescente interdipendenza con le attività di servizio; ‐ Economie di scala Vs. Economie esterne di agglomerazione; ‐ La questione cruciale: gli investimenti in conoscenza (R&S, capitale umano, IT); ‐ Case study/i: Italia, Germania e UE; ‐ Case study/ii: USA; ‐ Case study/iii: Paesi emergenti e in via di sviluppo; ‐ Case study/iv: "Modello emiliano", distretti industriali e clusters. 7) Conclusioni. Una questione antica che si rinnova: “Meccanismi di
mercato Vs comportamenti strategici” [A. Xxxxxxxxx 1987]; la relazione tra Politica industriale e Politica della concorrenza.
SCIENZA DELLE FINANZE
9 Crediti
Docente
XXXXXXXXXXX XXXXXX, 9 CFU LINGUA INSEGNAMENTO ITALIANO
CONTENUTI
MERCATI INTERVENTO PUBBLICO LA VALUTAZIONE DELLE ATTIVITÀ REDISTRIBUTIVE (IMPOSTE E SPESE) MICROSIMULAZIONE DELLE POLITICHE FISCALI, DISEGUAGLIANZA E POVERTÀ POLITICHE FISCALI MACRO TESTI DI RIFERIMENTO
X. Xxxxxxxxxxx INTERVENTO PUBBLICO EFFICIENZA ED EQUITÀ. EFFICIENZA ED EQUITÀ. Giappichelli Editore, 2008. I dettagli su altri testi saranno comunicati nel corso delle lezioni. Appunti, dispense ed altro materiale informativo sull’esame saranno resi disponibili durante il corso
OBIETTIVI FORMATIVI
Conoscenza e capacità di comprensione L’insegnamento si propone di fornire allo studente le nozioni e i principi fondamentali dell’economia pubblica, considerando i principali avanzamenti che caratterizzano la frontiera di ricerca in questa disciplina. L’insegnamento intende approfondire le conoscenze inerenti: i problemi delle diverse forme di mercato e dell’intervento pubblico stante il comportamento strategico delle imprese e dei consumatori, e le analisi sul benessere delle famiglie in termini di simulazione. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Lo studente dovrà essere in grado di sostenere e discutere chiaramente, attraverso argomentazioni appropriate, possibili proposte e riflessioni inerenti problemi e tematiche di varia complessità di economia pubblica trattate nel corso dell’insegnamento, con riferimento, ad esempio, ad aspetti di efficienza ed equità di imposte e spese pubbliche e riflessi macroeconomici quali deficit e debito, disoccupazione, e interventi per favorire la crescita economica. Autonomia di giudizio Al termine dell’insegnamento, lo studente dovrà aver acquisito la capacità di interpretare criticamente i principali fatti economici relativi alle organizzazioni pubbliche ed al trattamento di dati e informazioni per analisi sul benessere delle famiglie. Abilità comunicative Lo studente dovrà essere in grado di comunicare a diversi interlocutori, in modo efficace e con un linguaggio appropriato, le proprie riflessioni sugli argomenti trattati. Capacità di apprendere Lo studente maturerà la capacità di intraprendere in modo autonomo studi più complessi e approfonditi, perfezionando le proprie capacità di analisi critica dei ragionamenti economici con brevi interventi e saggi.
PREREQUISITI
SI
METODI DIDATTICI
Lezione orale, esercitazioni e seminari
ALTRE INFORMAZIONI
Le lezioni coprono l’intero contenuto del corso e sono corredate da esercitazioni; assistenza individuale è fornita durante il ricevimento.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO
Esame scritto e orale Le conoscenze e le capacità di comprensione verranno accertate con domande che prevedono una risposta sintetica e specificamente mirata a verificare l’effettiva conoscenza delle nozioni e dei principi trattati. La capacità di comunicare, la capacità di applicare la conoscenza acquisita attraverso argomentazioni e riflessioni appropriate e l’autonomia di giudizio saranno accertate con domande aperte con grafici, interventi e tesine che richiedono l’articolazione di un discorso che metta a sistema in modo coerente e logico diverse nozioni acquisite durante l’insegnamento. La capacità di apprendimento sarà accertata sulla base di una valutazione complessiva rispetto alle risposte fornite. La prova orale valuta eventuali lacune emerse nell’ambito della prova scritta. Ulteriori approfondimenti opzionali su argomenti addizionali possono aver luogo con prove scritte e/o orali facoltative per consentire una valutazione approfondita.
PROGRAMMA ESTESO
MERCATI E INTERVENTO PUBBLICO Monopolio, oligopoli, imprese pubbliche, entrata e giochi dinamici, prezzi and tariffe, discriminazione di prezzo, regolamentazione e incentivi, privatizzazione, liberalizzazione e deregolamentazione LA VALUTAZIONE DELLE ATTIVITÀ REDISTRIBUTIVE Spesa pubblica e benessere sociale: Questioni di efficienza, di equità e tipologie d’intervento; Istruzione, sanità, benefici e mercato del lavoro; Il sistema pensionistico‐previdenziale. Diseguaglianza, povertà e sviluppo del welfare state; Concetto e misure della disuguaglianza e della povertà; La disuguaglianza al di là dell’ approccio welfarista. MICROSIMULAZIONE DELLE POLITICHE FISCALI, DISEGUAGLIANZA E POVERTÀ La microsimulazione dinamica: vantaggi e limiti; Il modello MIND; Descrizione del modello, struttura e convalida e affidabilità delle simulazioni. La valutazione delle politiche pubbliche; L’imposizione personale sui redditi ed il trend delle disuguaglianze dei redditi netti e della povertà; Sistema previdenziale ed indicizzazione nel lungo periodo; Distribuzione dei redditi e povertà fra i pensionati; Assegni sociali e povertà nel breve, medio e lungo periodo; La microsimulazione di misure alternative e trend risultanti. POLITICHE FISCALI MACRO Analisi economica del bilancio pubblico, deficit e debito pubblico.
SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE POLITICA E AMBIENTALE
6 Crediti
Docente
XXXXX XXXXX, 6 CFU LINGUA INSEGNAMENTO ITALIANO
CONTENUTI
Corso di Sociologia della comunicazione politica e ambientale (6 CFU) Titolo del corso: L’immaginario del futuro. Catastrofi ambientali, discontinuità sociali, passaggi di civiltà Programma del corso: Il corso prende avvio da un'introduzione generale alla comunicazione politica e alla comunicazione ambientale. In seguito verranno affrontate alcune delle principali problematiche ecologiche emergenti. Si analizzeranno i linguaggi e le rappresentazioni con cui si parla dei rischi ambientali e dei possibili scenari futuri. Si affronterà il tema delle catastrofi ambientali, delle discontinuità sociali e delle prospettive sociopolitiche. In conclusione si discuteranno i riflessi della crisi ecologica sulla ricerca scientifica, la partecipazione e le istituzioni democratiche.
TESTI DI RIFERIMENTO
Bibliografia di riferimento per il corso: Xxxxxxxx Xxxxxx (a cura di), Lo spettacolo della fine. Le catastrofi ambientali nell’immaginario e nei media, Guerini e Associati, Milano, 2012. Xxxxx Xxxxx, Il valore della condivisione. I comuni virtuosi della provincia di Xxxxx, Xxxxxx, Xxxxx, 0000 (in corso di pubblicazione). Alla fine del programma verranno fornite delle Dispense del corso e un'ampia Bibliografia sui temi trattati durante il corso in cui scegliere due testi per l'approfondimento d'esame.
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso analizzerà come le emergenze ambientali e i relativi rischi entrano nel dibattito pubblico, attraverso l’informazione, i mass media, l’industria culturale e gli interventi di soggetti politici e sociali. Aspetti quali l'esaurimento delle risorse, la perdita di biodiversità, l'inquinamento, il cambiamento climatico, i conflitti ambientali e i profughi climatici contribuiscono a definire scenari altamente problematici di trasformazione sociale che richiedono un ripensamento della comunità politica e delle forme e degli istituti della democrazia. Temi quali la consapevolezza dei limiti, la responsabilità intergenerazionale e interspecifica, l'apporto delle conoscenze scientifiche e sociali, la trasparenza nell'informazione e nella comunicazione, la consapevolezza dei rischi e delle possibili ricadute delle scelte pubbliche, il ripensamento dei processi decisionali rappresentano degli snodi cruciali per definire il senso e le prospettive della democrazia contemporanea.
PREREQUISITI
Il corso non richiede prerequisiti particolari.
METODI DIDATTICI
Lezioni frontali e interattive abbinate a momenti di discussione. Visione, commento e discussione di filmati e documentari. Il corso prevede inoltre incontri seminariali con studiosi ed esperti del settore della comunicazione politica, ambientale e sociale, del giornalismo e delle scienze ambientali. Inoltre il corso viene proposto in modalità blended attraverso la piattaforma di insegnamento a distanza Elly.
ALTRE INFORMAZIONI
La bibliografia tematica per l'approfondimento e i materiali del corso si troveranno sulla piattaforma Elly.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO
La preparazione dell'esame si compone di un lavoro propedeutico generale e di un approfondimento tematico scritto (Tesina di approfondimento). Per l'approfondimento tematico: Gli studenti e le studentesse devono scegliere uno dei temi del corso (vd Bibliografia tematica del corso) e DUE testi ad esso relativi per condurre un approfondimento personale. L’approfondimento tematico (Tesina di approfondimento) andrà inviato via mail almeno due giorni prima dell’appello a xxxxx.xxxxx@xxxxx.xx e sarà discusso oralmente nella data dell’appello. La Tesina di approfondimento che costituisce il fondamento dell'esame sarà giudicata sulla base dei seguenti criteri: ‐coerenza con gli argomenti del corso; ‐originalità nel taglio di indagine proposto; ‐capacità di approfondimento, di problematizzazione e di discussione critica della materia scelta; ‐ampiezza e
appropriatezza dei riferimenti bibliografici e documentali rispetto alla letteratura di approfondimento utilizzata e ai materiali del corso; ‐capacità espositiva e qualità della scrittura.
SOCIOLOGIA DELLA GLOBALIZZAZIONE
9 Crediti
Docente
XXXXXXXXX XXXXXX, 9 CFU
LINGUA INSEGNAMENTO
Italiano
CONTENUTI
Programma del corso: Il corso si propone di approfondire in modo critico le diverse dimensioni del fenomeno della “globalizzazione”, con una particolare attenzione alle interconnessioni che legano ‐ anche in modo contraddittorio e conflittuale ‐ scelte, politiche, consumi e decisioni prese in una parte del mondo a quanto accade in un altrove, geograficamente anche molto lontano. Le lezioni si soffermeranno innanzitutto su una panoramica generale della diffusione – e allo stesso tempo della crisi – della globalizzazione negli ultimi decenni, con una particolare attenzione a una prospettiva che viene dai sud del mondo. Verrà analizzata nelle sue dimensioni economiche, politiche, culturali ed ecologiche. In secondo luogo verranno esplorati alcuni nodi centrali della fase contemporanea della globalizzazione: il suo rapporto di tensione con lo Stato nazione e l’identità nazionale; l’emergere di particolarismi, localismi, fondamentalismi come apparente esito inatteso delle dinamiche di globalizzazione; le città globali; le classi di nuovi consumatori globali; reti digitali e comunità transnazionali; il cambiamento climatico (cause ed effetti su istituzioni e persone); le critiche alla globalizzazione e le sue alternative. Infine una parte monografica del corso sarà dedicata alla mobilità come fattore prevalente di stratificazione sociale nell’epoca della globalizzazione, con un particolare riferimento alla tematica delle migrazioni forzate e dei rifugiati. Questo tema verrà approfondito attraverso lezioni in aula e seminari tematici che – attraverso l’intervento di ricercatori e altri “testimoni privilegiati” – offriranno una panoramica a partire da significative “aree di crisi” che riguardano le migrazioni internazionali, ma che allo stesso tempo attraversano diverse altre dimensioni politiche, sociali, religiose, ecologiche a partire dalle aree analizzate attraverso le vaste “zone di transito” fino ai luoghi apparentemente lontani del nord del mondo.
TESTI DI RIFERIMENTO
Bibliografia di riferimento per la parte generale (testi obbligatori): Xxxxxx Xxxxxx, Una sociologia della globalizzazione, Xxxxxx Xxxxxxx Editore, Torino, 2008. Xxxxx Xxxxx (a cura di), Verso una civiltà della decrescita. Prospettive sulla transizione, Marotta&Cafiero, Napoli, 2016: Introduzione + Parte prima (pp. 13‐134). Letture consigliate (valide anche per l’approfondimento tematico): Xxxxxxxx Xxxxxx, Mondo globale, mondi locali. Cultura e politica alla fine del ventesimo secolo, Il Mulino, Bologna, 1999. Xxxxxx Xxxxxx, Espulsioni. Brutalità e complessità nell’economia globale, Il Mulino, Bologna, 2015. Xxxxxxx Xxxxxxx, Xxxx Xxxx, Vite mobili, Il Mulino, Bologna, 2013. Xxxxxx Xxx, La santa ignoranza. Religioni senza cultura, Feltrinelli, Milano, 2009. Xxxx Xxxxxxxx (a cura di), I rifugiati e l’Europa. Tra crisi internazionali e corridoi d’accesso, Edizioni Libreria Xxxxxxx, Xxxxxx, 0000. Xxxxxx Xxxxxxxxx, Xxxxx Xxxxxxx, La globalizzazione non è un destino. Mutamenti strutturali ed esperienze soggettive nell’età contemporanea. Laterza, Xxxx‐Xxxx, 0000. Una bibliografia dettagliata sui temi specifici affrontati durante le lezioni e i seminari sarà fornita durante il corso e caricata sulla piattaforma Elly. OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso si propone di fornire allo studente strumenti di analisi e comprensione dei fenomeni della globalizzazione, con una particolare attenzione a rilevare la complessità e l’interconnessione tra diverse dimensioni (economica, sociale, politica, ecologica ecc.). Attraverso un approccio interattivo, si intende permettere a studenti e studentesse di costruirsi una propria “mappa di orientamento” attraverso alcuni dei temi più dibattuti negli studi sulla globalizzazione, offrendo inoltre un approfondimento sulle dimensioni globali e allo stesso tempo sulle ripercussioni locali e personali della mobilità transazionale (in particolare migrazioni forzate).
PREREQUISITI
Il corso non richiede prerequisiti particolari.
METODI DIDATTICI
‐ Lezioni frontali seguite da momenti di discussione. ‐ Visione, commento e discussione di filmati e documentari. ‐ Lezioni basate sulla presentazione e discussione di testi da parte degli studenti/studentesse. ‐
Seminari tematici con ospiti esterni (docenti universitari, giornalisti, operatori sociali, “testimoni della globalizzazione” – per es. rifugiati)
ALTRE INFORMAZIONI
La bibliografia tematica per l'approfondimento e i materiali del corso (comprese le letture da presentare a lezione) potranno essere scaricati dalla piattaforma Elly.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO
L’apprendimento verrà verificato attraverso diverse modalità: 1) Durante il corso, approfondimento individuale di alcuni testi (legati agli argomenti affrontati) e presentazione/discussione degli stessi da parte degli studenti/studentesse durante le lezioni; 2) Durante il corso, svolgimento di un lavoro di gruppo (nelle modalità illustrate a lezione) e presentazione dei risultati durante le lezioni; 3) Alla fine del corso, tesina di approfondimento. La valutazione finale si baserà principalmente sulla tesina di approfondimento; le altre modalità di verifica serviranno da integrazione al voto. Per la tesina di approfondimento: Gli studenti e le studentesse possono basarsi sui temi affrontati a lezione oppure su quelli più specifici approfonditi durante i seminari tematici (con bibliografia specifica indicata in occasione dei seminari). In ogni caso la tesina di approfondimento dovrà basarsi su almeno due testi (libri o equivalenti, che potranno essere concordati direttamente con la docente). La tesina andrà inviata via mail almeno tre giorni prima dell’appello a xxxxxx.xxxxxxxxx@xxxxx.xx e sarà discussa oralmente nella data dell’appello. La tesina di approfondimento sarà giudicata sulla base dei seguenti criteri: ‐coerenza con gli argomenti del corso; ‐originalità nel taglio di indagine proposto; ‐capacità di approfondimento, di problematizzazione e di discussione critica della materia scelta; ‐ ampiezza e appropriatezza dei riferimenti bibliografici e documentali rispetto alla letteratura di approfondimento utilizzata e ai materiali del corso; ‐capacità espositiva e qualità della scrittura.
STORIA DELL'INTEGRAZIONE EUROPEA
8 Crediti
Docente
XXXXXXXXX XXXXXXX, 8 CFU
LINGUA INSEGNAMENTO
Italiano
CONTENUTI
Perché gli stati europei hanno deciso di costituire un’unione? Quali sono state le dinamiche storiche di lungo periodo che hanno caratterizzato il processo di integrazione europea, sia dal punto di vista politico e culturale sia da quello economico? Il corso analizzerà, nella prima parte, il lento maturare dell’idea di “unità europea”, soffermandosi sulle spinte e sulle resistenze incontrate nel corso dei secoli. Un focus particolare sarà rappresentato dal processo di costruzione – dopo la seconda guerra mondiale – delle istituzioni europee, sottolineando le opportunità offerte alle diverse economie continentali di crescere, espandersi e integrarsi. Gli studenti che avranno accesso alle attività di gruppo potranno approfondire ulteriormente il processo di integrazione europea anche in riferimento ai problemi da esso causati.
TESTI DI RIFERIMENTO
(1) Frequentanti (esercitazione intermedia e lavoro di gruppo) ‐ Xxxxx Xxxxxxx, Europa. Storia di un’idea e di un’identità, Bologna, il Mulino, 2002. ‐ Xxxx Xxxxx e Xxxxxxx Xxxxxxxxxxx, Storia dell’integrazione europea, Bologna, il Mulino, 2010. ‐ Materiali, slide e appunti delle lezioni. ‐ Testi, materiali e documenti indicati per la realizzazione dei lavori di gruppo e della presentazione in aula. (2) Non frequentanti (esame finale tradizionale)
‐ Xxxxx Xxxxxxx, Europa. Storia di un’idea e di un’identità, Bologna, il Mulino, 2002. ‐ Xxxx Xxxxx e Xxxxxxx Xxxxxxxxxxx, Storia dell’integrazione europea, Bologna, il Mulino, 2010. Un libro a scelta tra i seguenti: ‐ Xxxxxx
X. Xxxxx, La rivoluzione industriale inglese, Bologna, il Mulino, 2011. ‐ Xxxxx Xxxxxx, L’Italia, gli Stati Uniti e il piano Xxxxxxxx, Xxxx‐Xxxx, Xxxxxxx, 0000. ‐ Xxxxxxxx Xxxxxx, Storia dell’idea di Europa, Xxxx‐Xxxx, Xxxxxxx, 0000. ‐ Xxxxx X. Xxxxxxx, L’Europa ricostruita. Politica ed economia tra Stati Uniti ed Europa occidentale 1945‐ 1955, Bologna, il Mulino, 1994. ‐ Xxxx X. Xxxxx, Xxxxxxxx and Thatcherism, London, Routledge, 2013. ‐ Xxxxxx Xxxxxxxxx, La politica economica di Xxxxxxxx Xxxxxxxx, Milano, Xxxxxx Xxxxxx, 2010.
OBIETTIVI FORMATIVI
a) Conoscenza e capacità di comprensione Lo studente avrà modo di apprendere e comprendere i processi economici, sociali, culturali, istituzionali e politico‐normativi che caratterizzano l’integrazione europea. b) Capacità di applicare conoscenza e comprensione Lo studente potrà applicare quanto appreso per meglio comprendere la complessità delle dinamiche comunitarie, anche in relazione agli altri insegnamenti seguiti. c) Autonomia di giudizio Lo studente sarà in grado di valutare le dinamiche comunitarie e sviluppare un’analisi critica dei fattori influenti che ne caratterizzano l’evoluzione. d) Abilità comunicative Lo studente acquisirà un patrimonio lessicale e concettuale indispensabile alla formazione e alla comunicazione di uno studente specialistico in Scienze Politiche. e) Capacità di apprendere Lo studente sperimenterà un metodo didattico innovativo, imperniato sul lavoro di gruppo.
PREREQUISITI
Nessuno
METODI DIDATTICI
La prima parte del corso (circa 60% delle ore complessive) sarà svolta con lezioni frontali tradizionali. La seconda parte (circa 40% delle ore complessive) sarà invece composta da approfondimenti tematici realizzati con lavori di gruppo. Gli studenti formeranno piccoli team di 4‐5 unità, i quali, sulla base delle indicazioni bibliografiche e documentarie fornite dal docente, prepareranno e presenteranno in aula una breve presentazione di circa 15 minuti corredata da un breve abstract in lingua inglese. Dopo la prima parte del corso è prevista un’esercitazione scritta. Gli studenti che non supereranno la prova (<18) dovranno sostenere l’esame finale con il programma per non frequentanti. Nella parte dei lavori di gruppo verrà accertata la frequenza che non potrà essere inferiore all’80% delle ore previste. Il voto finale sarà così composto: 50% esercitazione intermedia; 35% presentazione e abstract; 15% partecipazione in aula.
ALTRE INFORMAZIONI
Eventuali altre letture saranno comunicate all'inizio del corso e pubblicate sulla home‐page del docente.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO
(1) Frequentanti Esercitazione intermedia di verifica a) Le conoscenze e la capacità di comprensione saranno accertate con n. 2 domande aperte. Ogni domanda avrà un valore di 15 punti. b) Le risposte verranno valutate alla luce della capacità di esprimere autonomia di giudizio, capacità di apprendimento critico e di effettuare collegamenti trasversale tra argomenti differenti. d) La capacità di comunicare sarà valutata verificando l’adeguatezza e l’efficacia del linguaggio utilizzato; sarà inoltre accertata la propensione a chiarire il significato dei termini e dei concetti utilizzati. Presentazione in aula La presentazione in aula sarà valutata sulla qualità dei seguenti elementi: a) originalità e innovatività del lavoro (capacità di sviluppare il tema proposto in modo originale rispetto alla letteratura e alla documentazioni utilizzate). b) chiarezza ed efficacia delle slide (stile, linguaggio). c) qualità e chiarezza dell’abstract (nel presentare gli obiettivi, le fonti utilizzate, i risultati ottenuti).
c) coerenza tra le fonti utilizzate, l’analisi e la sintesi proposta. d) coerenza tra domande di ricerca e analisi proposta (esempio: se mi propongo di studiare la qualità del pellame delle scarpe che sto calzando non posso poi analizzare il cotone della camicia). Partecipazione in aula La valutazione del lavoro in aula terrà conto dell’apporto date alle discussioni e della qualità/innovatività delle argomentazioni adottate. Il voto finale sarà così composto: 50% esercitazione intermedia; 35% presentazione e abstract; 15% partecipazione in aula. (2) Non frequentanti Esame scritto finale a) Le conoscenze e la capacità di comprensione saranno accertate con n. 2 domande aperte. Ogni domanda avrà un valore di 15 punti. b) Le risposte verranno valutate alla luce della capacità di esprimere autonomia di giudizio, capacità di apprendimento critico e di effettuare collegamenti trasversali tra argomenti differenti. d) La capacità di comunicare sarà valutata verificando l’adeguatezza e l’efficacia del linguaggio utilizzato; sarà inoltre accertata la propensione a chiarire il significato dei termini e dei concetti utilizzati.
STORIA DELL'ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE
9 Crediti
Docente
XXXX XXXXXXXXXX, 9 CFU
LINGUA INSEGNAMENTO
Italiano
CONTENUTI
Titolo del corso: L'era della sicurezza collettiva: evoluzione, successi e fallimenti della cooperazione internazionale dalle sue origini ai giorni nostri. Origine e natura della disciplina, le sue fonti e la metodologia di ricerca. Gli strumenti della Restaurazione: il Congresso di Vienna e la diplomazia delle conferenze. La grande guerra e la nascita degli internazionalismi pacifisti. Il primo tentativo strutturato: la Società delle Nazioni. Sua matrice politico‐culturale, organizzazione, successi e fallimenti di fronte alle grandi potenze. L'eredità della seconda guerra mondiale e il secondo tentativo strutturato: l'ONU e la speranza di protrarre la cooperazione bellica fra grandi potenze. Sua organizzazione, agenzie internazionali di cooperazione, frustrazione di fronte all'emergere della guerra fredda. Le Nazioni Unite nell'era postbipolare: crescente interventismo e limiti del peace‐keeping, la necessità di una riforma di fronte al nuovo indefinito multipolarismo internazionale.
TESTI DI RIFERIMENTO
Parte generale: Xxxxx Xxxxxxxxx Xxxxxxxx, Politica di potenza e cooperazione. L'organizzazione internazionale dal Congresso di Vienna alla globalizzazione, Cedam, Padova 2013 Approfondimento. Un testo a scelta fra: Xxxxx Xxxxxxxxx, The United States. A Very Short Introduction, Oxford University Press, New York 2008 Xxxx Xxxxxxx, Il parlamento dell'uomo: le Nazioni Unite e la ricerca di un governo mondiale, Garzanti, Milano 2007 Xxxxxxxxxx Xxxxx, Storia dell'ONU, Editori Laterza, Roma‐Bari 2006 Xxxxxxxxxx Xxxx, Storia della politica internazionale. Il tramonto degli imperi coloniali (1945‐2013) Edizioni Studium Roma 2013
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso è finalizzato a raggiungere i seguenti obiettivi: a) introdurre gli studenti alla natura scientifica e alla metodologia di ricerca propria della materia; b) fornire loro gli strumenti per una conoscenza approfondita e critica dell'evoluzione del concetto e delle realizzazioni storiche della sicurezza collettiva attraverso la dinamica del continuo confronto fra le maggiori istituzioni di cooperazione internazionale e le grandi potenze, dall'800 all'attuale incerto scenario che sollecita uno sforzo di adattamento da parte delle Nazioni Unite.
PREREQUISITI
Nessuno.
METODI DIDATTICI
Lezioni frontali con riferimento al testo dei documenti più significativi.
ALTRE INFORMAZIONI
Si consiglia l'utilizzo di un atlante storico‐politico o geografico.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO
L'esame è orale ed è volto ad accertare l'apprendimento dello studente sulla base della sua preparazione complessiva, la comprensione di temi specifici del corso, la capacità di applicare le conoscenze e l’autonomia di giudizio nell'interpretazione dei maggiori processi storici internazionali, la padronanza espressiva e concettuale della materia.
STORIA POLITICA ESTERA ITALIANA
6 Crediti
Docente
XXXXXX XXXXX, 6 CFU
LINGUA INSEGNAMENTO
Inglese
CONTENUTI
Parte generale: Conoscenza dell’evoluzione della politica estera italiana: l’Italia liberale nel sistema politico internazionale 1861‐1922. Il colonialismo dell’Italia liberale: origini e sviluppi. La politica estera dell’Italia fascista 1922‐1943. l’Italia repubblicana negli anni della Guerra Fredda. L’Italia e il rapporto d’integrazione europea. L’Italia e la questione dell’emigrazione. Corso monografico: la politica mediorientale dell’Italia fascista: il confronto con la Gran Bretagna. La competizione nell’area della Penisola Arabica; la propaganda fascista e le contromisure britanniche; la rivolta degli arabi di Palestina; il commercio di armamenti nell’area del Golfo Persico; i sogni coloniali. Analisi delle fonti di ricerca: integrità, autenticità, veridicità dei documenti. TESTI DI RIFERIMENTO
1) R.J.B. Xxxxxxxx, Italy and the Wider World 1860‐1960, Routledge, London‐New York, 1996, ISBN 9780415862417, esclusi capitoli 7,8. 2) X. Xxxxx, Anglo‐Italian Relations in the Xxxxxx Xxxx, 0000‐0000, Xxxxxxx Publishing Limited, Xxxxxxx, Xxxxxx, 0000, ISBN 9780754669647, tutto il libro
OBIETTIVI FORMATIVI
Conoscenza e capacità di comprensione Il corso si propone di fornire allo studente le nozioni e i problemi fondamentali della storia della politica estera italiana, con particolare riferimento alla politica di potenza del fascismo, insieme al confronto con le realtà coloniali dell’epoca. Si esamineranno altresì i contenuti ed i metodi della ricerca storica secondo rigorosi criteri scientifico‐critici. Si tratta, in sostanza, di un patto fra docenti e studenti che investe aspetti di contenuto e metodi d’indagine nel contesto di una formazione interdisciplinare a vocazione storica. Al termine del corso, inoltre, lo studente dovrà essere in grado di interpretare scientificamente i documenti storici. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Lo studente dovrà essere in grado di sostenere e discutere chiaramente, attraverso argomentazioni appropriate, le problematiche emerse durante il corso e lo studio individuale, con particolare riferimento all’analisi dei documenti e all’aspetto geo‐politico delle nozioni storiche. Autonomia di giudizio Al termine del corso, lo studente dovrà aver acquisito la capacità di interpretare criticamente i principali fatti storici attraverso documenti e cartine geografiche. Abilità comunicative Lo studente dovrà essere in grado di comunicare, in modo efficace e con proprietà di linguaggio, le proprie riflessioni relative all’interpretazione di fatti e tematiche storiche. Capacità di apprendere Xx studente dovrà aver maturato la capacità di approcciarsi in modo quanto più autonomo possibile a studi approfonditi e complessi, attraverso un adeguato metodo di studio e l’ausilio di documenti e carte geografiche.
PREREQUISITI
Nessuno.
METODI DIDATTICI
Lezioni frontali e utilizzo, ove possibile, di tecnologia informatica. Analisi di documenti diplomatici
ALTRE INFORMAZIONI
Si consiglia l'utilizzo di un atlante storico‐politico o geografico. Ricevimento. Al termine delle lezioni, ogni volta possibile, fino a nuovo avviso. E’ possibile comunicare col professore anche via e‐mail
MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO
Esame orale Le conoscenze e la capacità di comprensione verranno accertate con almeno due‐tre domande volte a verificare l’effettivo studio degli argomenti previsti. La capacità di applicare le conoscenze e l’autonomia di giudizio verranno accertate invitando lo studente ad esaminare almeno un documento ed esponendo le sue riflessione con l’ausilio di una carta geografica. La capacità di comunicare verrà accertata valutando l’abilità dello studente di utilizzare la terminologia adeguata e chiarire il significato di espressioni e/o concetti. Le capacità di apprendimento verranno accertate attraverso una valutazione trasversale delle risposte fornite durante il colloquio.
TEORIA POLITICA DEL DIRITTO
6 Crediti
Docenti
XXXXXXXXXXX XXXXXXXX, 6 CFU
LINGUA INSEGNAMENTO
Italiano
CONTENUTI
Il corso tratta del ruolo svolto dal principio del Rule of law, sviluppandone i significati storici, innanzitutto all'interno degli ordinamenti statali, e estendendo progressivamente l'analisi ai più ampi contesti, prima quello internazionale e poi quello globale. I temi principali riguardano in primo luogo, le trasformazioni prodotte dalla
c.d. 'governance globale', in secondo luogo l'attuale ruolo del diritto e del principio del rule of law oltre lo stato. In ciò si tiene conto anche dei casi decisi da corti nazionali, regionali e sovranazionali.
TESTI DI RIFERIMENTO
Sebbene la bibliografia di riferimento sia quella indicata nel volume X.Xxxxxxxxxx, E' possibile una legalità globale (Il Mulino, Bologna 2012), materiale di lavoro sarà fornito, passo dopo passo, nel corso delle lezioni.
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso intende formare alla comprensione critica del carattere politico della legalità, analizzarne lo sfondo morale, e gli usi strumentali e non, sia nei contesti statali che in quelli ultrastatali.
PREREQUISITI
E' consigliato affrontare l'esame con qualche cognizione di storia della teoria politica, di diritto internazionale e di diritto europeo.
METODI DIDATTICI
Lezioni frontali ed esercitazioni. Le lezioni esporranno distesamente sia in termini di evoluzione storica sia all'interno delle controversie teoriche l'intera gamma dei contenuti indicati nel programma. Le esercitazioni risponderanno in modo più specifico ed approfondito a questioni aggiuntive, mirando in modo particolare ad affrontare quelle questioni che richiedono maggiori conoscenze e una più attenta interlocuzione con i discenti. Le esercitazioni inoltre potranno ampliare, anche con riferimento al dibattito contemporaneo, i temi trattati a lezione.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO
Esame orale. L'esame consiste in una discussione sui temi come individuati nei contenuti del corso, e il candidato deve mostrare di aver raggiunto padronanza e conoscenza delle sue nozioni fondamentali. E' richiesto altresì che sia raggiunta una adeguata competenza nell'esporre le questioni in modo ragionato, nell'addurre gli argomenti pro e contra, nel confrontare concezioni diverse del rapporto tra questioni giuridiche e questioni politico‐istituzionali, nel valutare, anche autonomamente, le implicazioni di diverse tesi teoriche. PROGRAMMA ESTESO
I temi principali sono i seguenti: Il rule of law e lo stato di diritto europeo. Il significato e le trasformazioni della global governance. Il Global administrative Law project. I Formati del diritto, dallo Jus gentium, al medievalismo, al diritto Statale e al diritto 'globale'. I problemi della legalità oltre lo stato. Il potenziale e le promesse del Rule of law. Il confronto tra legalità diverse sul globo. Le radici morali, politiche e la natura giuridica della nozione di 'pubblico' nello stato e nell'arena globale.
TEORIE GIURIDICHE DELLA GUERRA E DELLA PACE
6 Crediti
Docente
XXXXXXXXXX XXXXX, 6 CFU
LINGUA INSEGNAMENTO
Italiano
CONTENUTI
Qual è il ruolo del diritto e della giustizia nel discorso teorico sulla pace e sulla guerra? Seguendo la traccia di questo interrogativo, il corso affronterà due temi principali: la teoria della guerra giusta (ius ad bellum, ius in bello, ius post bellum), in alcune sue declinazioni dall'antichità ad oggi; l'idea della pace e le teorie pacifiste, in particolare il pacifismo giuridico‐istituzionale.
TESTI DI RIFERIMENTO
L'obiettivo di questo corso è presentare agli studenti alcune teorie classiche e contemporanee che hanno tentato di "pensare" criticamente la pace e la guerra attraverso le categorie del diritto e della giustizia.
METODI DIDATTICI
Lezioni frontali
MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO
Esame orale
TUTELA DEI DIRITTI NELL'UNIONE EUROPEA
8 Crediti
Docente
XXXXXX XXXXXXX, 8 CFU
LINGUA INSEGNAMENTO
Italiano
CONTENUTI
Il corso si propone di fornire conoscenze approfondite sui mezzi di tutela che gli individui (persone fisiche o giuridiche) o gli enti collettivi, possono attivare per veder riconosciuti i diritti a essi garantiti dall’ordinamento dell’Unione europea, con riguardo alla protezione dei diritti in alcuni particolari settori dell’azione dell’Unione europea. I) Inquadramento della materia: l’Unione europea come “Comunità di diritto”; le fonti dell’ordinamento dell’Unione europea e l’attribuzione di diritti; la titolarità dei diritti. II) Strumenti di tutela dei diritti nell’UE: tutela giurisdizionale (principio di effettività della tutela; ruolo della Corte di giustizia dell’UE; ruolo delle giurisdizioni nazionali; legittimazione di individui e di enti collettivi all’impugnazione degli atti UE; responsabilità extracontrattuale dell’UE; risarcimento dei danni da parte dello Stato per violazione del diritto UE); la tutela non giurisdizionale (Mediatore europeo; diritto di petizione al Parlamento europeo; il servizio SOLVIT). III) Analisi di specifici ambiti di tutela: la tutela dei diritti fondamentali (analisi della Carta di Nizza; Parere n. 2/2013 della Corte di giustizia e rapporti UE/Cedu); la tutela dei diritti connessi al mercato interno (analisi di casi inerenti le “quattro libertà fondamentali”; tutela della concorrenza sul mercato; disciplina sugli aiuti di Stato; tutela dei consumatori; tutela della proprietà intellettuale – marchio comunitario e brevetto europeo con effetto unitario; protezione dei dati personali e regolamento 2016/679/UE); la tutela dei diritti di cittadinanza dell’Unione (diritti politici; protezione consolare ex direttiva 2015/637/UE; diritto di iniziativa dei cittadini UE; analisi di casi concreti); la tutela dei diritti dei “non cittadini dell’UE” (politica d’immigrazione e di asilo e relative criticità; proposte di riforma della Commissione europea; analisi di casi concreti); analisi di temi di particolare attualità (caso Brexit e altri eventualmente da individuarsi).
TESTI DI RIFERIMENTO
La metodologia del corso e i vari ambiti presi in esame prevedono la discussione in aula di casi pratici e la trattazione della disciplina relativa a specifici settori dell’azione dell’Unione europea. Gli studenti frequentanti potranno sostenere l'esame sulla base degli appunti delle lezioni e del materiale normativo e giurisprudenziale che sarà distribuito ed esaminato durante il corso. Ai fini della preparazione dell’esame, saranno indicati anche articoli di dottrina e capitoli di manuali. A questi ultimi potranno fare riferimento – in aggiunta al materiale normativo e giurisprudenziale sopraccitato‐ anche gli studenti non frequentanti. Il materiale normativo e giurisprudenziale verrà reso disponibile sulla piattaforma Elly: xxxx://xxxx.xxxxxxxxxxxxxx.xxxxx.xx
OBIETTIVI FORMATIVI
Conoscenza e capacità di comprensione: il corso ha lo scopo di fornire conoscenze approfondite sulle modalità di tutela giurisdizionale e non giurisdizionale dei diritti conferiti agli individui e agli enti collettivi dal diritto dell'Unione europea, con particolare riferimento agli specifici settori d’azione dell’Unione oggetto di trattazione. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: lo studente dovrà essere in grado di: ‐ comprendere la natura e il funzionamento dei meccanismi di tutela predisposti dall’Ordinamento dell’UE a garanzia dei diritti; ‐ verificare l’efficacia di tali meccanismi di tutela negli specifici settori d’azione dell’UE oggetto di trattazione; ‐ cogliere l'incidenza sempre maggiore del diritto dell'Unione europea all'interno degli ordinamenti giuridici degli Stati membri e sulla vita quotidiana dei cittadini dell’Unione. Autonomia di giudizio: al termine del corso lo studente dovrà avere acquisito la capacità di accostarsi criticamente alle fonti dell’ordinamento dell’Unione. Abilità comunicative: lo studente dovrà essere in grado di argomentare in modo efficace le proprie tesi, utilizzando il linguaggio giuridico specifico della disciplina. Capacità di apprendere: lo studente dovrà aver maturato un metodo di studio autonomo, adeguato ad una disciplina giuridica in costante divenire.
PREREQUISITI
Per sostenere l'esame è necessario aver previamente superato l'esame di Diritto dell'Unione europea.
METODI DIDATTICI
La didattica frontale ‐ con uso di supporti visivi ‐ sarà affiancata in misura significativa dalla discussione in classe di casi studio e materiale normativo e giurisprudenziale.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO
Esame orale. Le conoscenze e la capacità di comprensione verranno accertate con alcune domande volte a verificare l’effettiva conoscenza del programma. La capacità di applicare le conoscenze e l’autonomia di giudizio verranno accertate discutendo con il candidato di casi ipotetici. La capacità di comunicare verrà accertata valutando la padronanza del linguaggio tecnico proprio della disciplina. La capacità di apprendimento verrà accertata mediante la valutazione trasversale delle risposte fornite dal candidato nel corso del colloquio.
TUTELA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI FONDAMENTALI
8 Crediti
Docente
XXXXXXXX XXXXX, 8 CFU
LINGUA INSEGNAMENTO
Italiano
CONTENUTI
Il corso ha per oggetto la tutela dei diritti umani nel diritto internazionale. Dopo un inquadramento generale, particolare attenzione verrà rivolta al contenuto di alcuni strumenti di protezione a livello universale ed europeo (Dichiarazione Universale dei diritti umani, Patto sui diritti civili e politici, Patto sui diritti economici, sociali e culturali, Convenzione europea sui diritti umani e le libertà fondamentali) e ai relativi meccanismi di tutela. Alcuni ambiti, come la protezione dei diritti delle donne, la protezione dei diritti dei bambini, il diritto alla vita, il divieto di tortura e il diritto alla vita privata e familiare verranno approfonditi attraverso la discussione di casi e l’analisi della giurisprudenza
TESTI DI RIFERIMENTO
X. XXXXXXXX (a cura di), La tutela internazionale dei diritti umani. Norme, garanzie e prassi, Xxxxxxx, Milano, 2015, ristampa con addenda di aggiornamento 2015, solo le seguenti parti: pp. 15‐40; 67‐147; 173‐202; 232‐ 408; 835‐854; 855‐864.
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso si propone l’obiettivo di fornire allo studente alcune conoscenze specialistiche in materia di tutela dei diritti umani. Al termine del corso, lo studente dovrà aver maturato la capacità ‐ di conoscere e valutare criticamente i principi, le norme sostanziali e i meccanismi procedurali che caratterizzano i sistemi di protezione precedentemente menzionati; ‐ di cogliere le principali tendenze evolutive e di approfondire autonomamente lo studio di altri settori di tutela dei diritti fondamentali; ‐ di applicare le conoscenze acquisite a casi concreti e di sostenere le proprie tesi con proprietà di linguaggio e argomentazioni adeguate.
PREREQUISITI
Conoscenza delle nozioni di base del Diritto internazionale
METODI DIDATTICI
Il corso alternerà lezioni frontali e discussioni di casi tratti dalla prassi degli organi di garanzia delle Nazioni Unite e dalla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo.
ALTRE INFORMAZIONI
Alcuni temi saranno trattati da esperti, nell’ambito di incontri seminariali appositamente organizzati.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO
Esame orale. Le conoscenze e la capacità di comprensione verranno accertate con almeno due domande volte a verificare l’effettiva conoscenza delle norme e dei meccanismi di garanzia. La capacità di applicare le conoscenze e l’autonomia di giudizio verranno accertate invitando lo studente a discutere uno o più casi sottoposti a un organo internazionale di xxxxxxxxx.Xx capacità di comunicare verrà accertata valutando l’abilità dello studente nel fornire definizioni esaurienti, nell’utilizzare la terminologia tecnica appropriata e nel chiarire il significato di particolari espressioni o concetti. Le capacità di apprendimento verranno accertate attraverso una valutazione trasversale delle risposte fornite alle domande di verifica nel loro complesso.