DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI
DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI
Preliminare all’affidamento dei servizi oggetto dell’appalto
(art. 26 comma 3 D.Lgs. 81/08)
Committente: Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. – Invitalia
Oggetto dell’appalto:
l’affidamento del servizio di trasporto e facchinaggio, movimentazioni ed allestimenti vari, da eseguirsi presso gli immobili dell’ Agenzia Nazionale per l’ Attrazione degli Investimenti e lo Sviluppo d’ Impresa S.p.A. ubicati nelle seguenti sedi di Roma:
- Via Calabria,46
- Via Boccanelli 12-30
- Viale Europa, 172.
E per le sedi di Macerata: Via Pesaro snc; Rieti: Xxx Xxxxxxxx Xxxxxxxxx, 00; Ascoli Pi- ceno : Xxxxx Xxxxxxx 000; Foligno : Xxx Xxxxxxx Xxxxx x. 0/X; Teramo : Xxx Xxxxxxxx, 0; Bagnoli : Xxx Xxxxxxxxxxx 000-000; Bologna : Xxx Xxxx Xxxx ,00; Xxxxxxxx : Loc.tà Mon- teponi ( in attesa di riutilizzo); Reggio Calabria : Xxx Xxxxxxx Xxxxxxx , 00; Serrapetrona Xxxxxxxx Xxxxxxx – XX - Xxx Xxxxxxxxx xx00/00.
Data:
Firma del Committente (datore di lavoro o delegato per la sicurezza):
Firma del redattore: Firma dell’appaltatore:
INDICE
1. PRESENTAZIONE 4
2. METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI 6
3. PARTE I: SEZIONE DESCRITTIVA 11
3.1 Definizioni 11
3.2 Dati identificativi 13
3.2.1 Anagrafica e dati generali del Committente e dell’appalto 13
3.2.2 Anagrafica e dati generali dell’Appaltatore 14
3.3 Descrizione delle attività di facchinaggio 15
3.4 Descrizione delle attività di Pulizia 15
3.5 Descrizione della attività di manutenzione 17
3.6 Descrizione delle attività di guardiania e sorveglianza non armata 18
3.7 Obblighi generali per gli Appaltatori 19
3.8 Diritto di interruzione dei lavori 23
4. LOCALI DI SERVIZIO E IGIENICI 23
5. COSTI PER LA SICUREZZA PER L’ATTIVITÀ DI FACCHINAGGIO 23
6. PARTE II: SEZIONE IDENTIFICATIVA DEI RISCHI DEGLI
AMBIENTI DI LAVORO 25
6.1 PREMESSA 25
6.2 DESCRIZIONE SINTETICA DEI SITI E DELLE ATTIVITA’ SVOLTE 25
6.2.1 DESCRIZIONE AMBIENTI DI LAVORO 25
6.2.2 ATTIVITÀ SVOLTE 28
7. INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI NELLE AREE INTERESSATE DALL’APPALTO E DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
ADOTTATE 28
8. PARTE III: VALUTAZIONE DEI RISCHI ED ELIMINAZIONE DELLE
INTERFERENZE 40
8.1 Introduzione 40
8.2 Individuazione delle interferenze ed eliminazione o riduzione dei rischi 40
1. Presentazione
Il presente Documento è stato elaborato allo scopo di ottemperare ai disposti di legge in materia di sicurezza nella gestione degli appalti. In particolare l’elaborato in questione rappresenta il co- siddetto “Documento unico di valutazione dei rischi” di cui all’art. 26 comma 3 del D.Lgs. 81/08, che il Datore di Lavoro Committente è tenuto a redigere, al fine di eliminare o ridurre i possibili rischi per la sicurezza e salute dei lavoratori, derivanti dalle interferenze conseguenti allo svolgi- mento di lavori in appalto, all’interno delle proprie “unità produttive”.
Per ciò che riguarda Viale Europa i rischi specifici dell’ambiente di lavoro e le relative misure di prevenzione e protezione generali riguardo l’intero edificio (dunque anche gli spazi comuni e le aree utilizzate da INVITALIA) sono stati individuati nel DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI Ministero dello Sviluppo Economico sede di Xxxxx Xxxxxxx 000, Xxxx redatto a cura dello stesso Ministero che gestisce totalmente l’immobile. Il citato documento è allegato al presente e ne costituisce parte.
Si intendono per interferenti le seguenti tipologie di rischi:
• Tipo A: esistenti nel luogo di lavoro del committente, ove è previsto che debba operare l’appaltatore, ulteriori rispetto a quelli specifici dell’attività propria dell’appaltatore;
• Tipo B: derivanti da sovrapposizioni di più attività svolte da operatori di appaltatori diver- si;
• Tipo C: immessi nel luogo di lavoro del committente dalle lavorazioni dell’appaltatore;
• Tipo D: derivanti da modalità di esecuzione particolari richieste esplicitamente dal com- mittente (che comportino pericoli aggiuntivi rispetto a quelli specifici dell’attività appalta- ta).
Il documento è stato realizzato in forma modulare al fine di semplificarne la lettura e fruizione operativa da parte dei soggetti coinvolti nel contratto d’opera.
Le sezioni di cui si compone il documento sono di seguito sinteticamente descritte:
- Parte I - Sezione Descrittiva (comma 1 lett. (a) ex art. 26): si tratta di una sezione introduttiva nella quale sono riportate la terminologia e le definizioni utilizzate, le infor- mazioni finalizzate a caratterizzare l’oggetto dell’appalto e le ditte coinvolte (appaltatore ed eventuali subappaltatori), gli obblighi del committente e dell’appaltatore.
- Parte II – Sezione Identificativa dei rischi specifici dell’ambiente e misure di prevenzione e protezione adottate (comma 1 lett. (b) ex art. 26): si tratta di una se- zione descrittiva delle aree interessate dai lavori in appalto, con particolare riferimento ai rischi potenzialmente presenti e alle relative misure di prevenzione e protezione adottate dal Committente per l’eliminazione e/o riduzione degli stessi. Tale sezione individua i ri-
schi di tipo A e le relative misure di prevenzione e protezione;
- Parte III –Valutazione ed eliminazione/riduzione dei rischi interferenti nelle lavorazioni: contiene l’individuazione dei possibili rischi interferenti tra le diverse lavora- zioni anche tra più ditte e delle relative misure finalizzate alla eliminazione o riduzione degli stessi; Tale sezione individua i rischi di tipo B-C-D e le relative misure per eliminare o ridurre le interferenze o ridurne al massimo i rischi.
- Eventuali allegati
Modalità di aggiornamento/revisione del DUVRI
Le variazioni tecniche ed organizzative in corso d’opera non prevedibili a priori che possano introdurre variazioni nelle attività previste nel contratto d’appalto con conseguenti modifiche nella valutazione dei rischi interferenti, verranno valutate tramite riunioni di coordinamento e/o sopralluoghi al seguito dei quali si procederà con:
• compilazione di apposito verbale da allegare al DUVRI;
• aggiornamento della/e Sezione/i del DUVRI in caso di variazioni sostanziali.
•
Restano esclusi dal presente documento i rischi specifici propri dell'attività di cia- scuna impresa esecutrice, per i quali restano vigenti e cogenti gli obblighi e respon- sabilità previsti in materia a carico di ciascun datore di lavoro al cui rispetto si ri- manda puntualmente, riservandosi comunque il diritto di verificarne e control- larne in qualsiasi momento l'applicazione.
2. Metodologia di valutazione dei rischi
Il metodo semiquantitativo adottato in questo lavoro si basa sull'applicazione della definizione di Xxxxxxx, così come si trova nella letteratura scientifica e che si riporta qui di seguito.
Si definisce Xxxxxxx R relativo ad un agente di rischio associabile ad un'attività o lavorazione come il prodotto di due grandezze:
• P la probabilità che l’evento indesiderato accada in un certo intervallo temporale;
• G la gravità delle conseguenze dell’evento indesiderato.
La definizione data è riassunta nell'equazione formale R = P . G
Nel metodo semiquantitativo i valori di P e di G sono grandezze discrete che assumono dei valori stabiliti in base a dei criteri appunto semiquantitativi.
Per la stima di P tali criteri tengono in considerazione entrambe quelle componenti che alcuni autori definiscono rispettivamente Probabilità Primaria o di Accadimento e Probabilità Secon- daria o di Contatto.
La prima è definita come la “probabilità di accadimento di una situazione di pericolo in grado di causare un danno in determinate circostanze”.
La seconda si definisce come “la probabilità che si verifichino le circostanze che permettono al pericolo di trasformarsi in un danno per le persone e/o le cose e/o l’ambiente”.
Nel complesso il valore di P è assegnato valutando, da un lato, fattori correlati alla Probabilità di Accadimento quali la frequenza passata di eventi analoghi, il numero di eventi indipendenti o meno che possono portare allo stesso effetto dannoso, il livello ipotizzabile di sorpresa che il verificarsi dell’evento creerebbe in azienda, e, dall’altro, la presenza di persone o cose che possono essere danneggiate ed il tempo di esposizione all’agente di rischio in esame, ovvero
variabili legate alla Probabilità di Contatto.
In base a questi criteri sono stabiliti quattro livelli di probabilità compresi tra 1 (Improbabile) e 4 (Altamente probabile).
Classificazione dei livelli di probabilità P | ||
Definizioni/Criteri | Livello | Valore |
Potrebbe NON accadere (Improbabile). Non sono noti casi analoghi; l’evento è correlabile solo alla concomitanza di più eventi indipendenti e improbabili; il fatto non è credibile; il verificarsi del danno susciterebbe incredulità. | Mai | 1 |
Potrebbe accadere (Poco probabile). I casi noti sono rari; l’evento dipende da una sola causa o da eventi dipendenti tra loro o da più eventi indipendenti ma probabili (una catena incidentale con più elementi che devono accadere simultaneamente, “Tipo AND”); il verificarsi del danno susciterebbe grande sorpresa. | Possibile | 2 |
Potrebbe accadere qualche volta (Probabile). Sono noti casi analoghi; l’evento dipende da una causa probabile; il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe una moderata sorpresa in azienda. | Probabile | 3 |
Potrebbe accadere facilmente molte volte (Altamente Probabile) Casi analoghi sono noti e si sono già verificati fatti analoghi; l’evento è certamente prevedibile; può dipendere da più eventi indipendenti che producono lo stesso ef- fetto, anche se poco probabili (più catene incidentali indipendenti, “Ti- po OR”); il verificarsi del danno conseguente la mancanza rilevata non suscite- rebbe alcuno stupore in azienda. | Sempre | 4 |
Analogamente per la stima di G sono possibili quattro livelli di entità del danno compresi tra 1 (Lieve) e 4 (Rilevante), a seconda della gravità del danno associabile al verificarsi dell’evento.
Classificazione dei livelli di gravità (entità del danno) G | |||
Definizioni/Criteri | Livello | Valore | |
SICUREZZA DEL LAVORO | IGIENE DEL LAVORO | ||
Infortunio o episodio di esposizione temporanea, rapidamente reversi- bile; Medicazione e/o infortunio in franchigia (≤ 3gg). | Esposizione cronica con effetti rapidamente rever- sibili. | Lieve | 1 |
Infortunio o episodio di esposizione acuta o cronica con invalidità par- ziale; Infortunio non in franchigia (> 3gg). | Esposizione cronica con effetti reversibili. | Serio | 2 |
Infortunio o episodio di esposizione acuta o cronica con effetti di inabi- lità permanente . | Esposizione cronica con effetti irreversibili e/o par- zialmente invalidanti; | Grave | 3 |
Infortunio o episodio di esposizione acuta o cronica con effetti letali o di inabilità totale. | Esposizione cronica con effetti letali e/o totalmente invalidanti. | Rilevante | 4 |
Nel metodo semiquantitativo i valori di rischio derivati dal prodotto tra P e G sono poi riclassi- ficati in una scala articolata in quattro Livelli di rischio. I passaggi dalla valutazione semi-
quantitativa di P e G fino alla definizione dei livelli di rischio sono schematizzati nella matrice e nella tabella seguenti.
4 | 8 | 12 | 16 |
3 | 6 | 9 | 12 |
2 | 4 | 6 | 8 |
1 | 2 | 3 | 4 |
GRIGLIA DI CRITICITÀ R = P × G
4
3
Gravità G
2
1
1 2 3 4
Probabilità P
Metodo semiquantitativo | ||
Classi di RISCHIO | Livello | Rischio |
R > 9 | 4 | alto |
4 < R ≤ 9 | 3 | significativo |
2 < R ≤ 4 | 2 | accettabile |
R ≤ 2 | 1 | basso |
La stima dei valori di P e G, ove possibile, deve tener conto della reale “esposizione” dei lavo- ratori e può essere effettuata ricorrendo caso per caso ai valori reperibili in banche dati o in letteratura, ovvero da una attenta analisi degli infortuni in Azienda o nel settore produttivo. Può anche essere eseguita in maniera diretta con campagne di osservazione e misura.
Lo schema metodologico semiquantitativo rappresenta il quadro di riferimento adottato per
tutte le valutazioni riportate nel presente documento.
DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI
PARTE I – SEZIONE DESCRITTIVA
(art. 26 comma 3 D.Lgs. 81/08)
3. PARTE I: Sezione Descrittiva
3.1 Definizioni
Di seguito si forniscono alcune definizioni relative ai soggetti che intervengono e sono presenti nell’argomento trattato ed ai tipi di contratto che possono essere stipulati.
Appaltante o committente: colui che richiede un lavoro o una prestazione.
Appaltatore: è il soggetto che si obbliga nei confronti del committente a fornire un’opera e/o una prestazione con mezzi propri.
Subappaltatore: è il soggetto che si obbliga nei confronti dell’appaltatore a fornire un’opera e/o una prestazione con mezzi propri.
DUVRI: Documento unico di valutazione dei rischi da interferenze
Supervisore dell’appalto committente: è la persona fisicamente designata dal Datore di la- voro/dirigente O RUP del committente della gestione operativa dell’appalto, nel caso non venga designato si intende il RUP.
Referente dell’impresa appaltatrice: Responsabile dell’impresa appaltatrice per la conduzio- ne dei lavori con lo specifico incarico di collaborare con il Supervisore dell’appalto committente promuovere e coordinare la sicurezza e l'igiene del lavoro
Lavoratore: persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavo- rativa nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retri- buzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione (art. 2 comma 1 lett. (a) D.Lgs. 81/08).
Contratto d’appalto: l’appalto è il contratto con il quale una parte assume, con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio, il compimento di un’opera o di un servizio verso un corrispettivo in denaro (art. 1655 c.c.).
Appalto scorporato: è il caso in cui l’opera viene eseguita all’interno del luogo di lavoro del committente, senza la copresenza di lavoratori dipendenti da quest’ultimo. Questo contatto si realizza quando l’opera richiede una massiccia specializzazione, divisione, parcellizzazione dei la- vori appaltati in quanto volendo eseguire, in campo industriale (esempio manutenzione con elet- tricisti, meccanici, idraulici, ecc.), opere di diversa natura secondo le regole dell’arte, occorre ri- chiedere l’intervento di personale in possesso di determinati requisiti tecnici. Si generano perciò interferenze che sono fonte di rischi aggiuntivi rispetto a quelli già insiti nei singoli lavori e la cui responsabilità può gravare sul committente.
Appalto promiscuo: gli appalti promiscui sono quelli che vedono impegnate una o più imprese appaltatrici in uno stesso ambiente di lavoro, o in strutture nelle quali operano i lavoratori del committente. Si tratta generalmente di lavori su impianti e che devono essere eseguiti senza in- terrompere il loro normale funzionamento e sui quali potrebbero operare contemporaneamente i lavoratori del committente.
Subappalto: il subappalto è un contratto fra appaltatore e subappaltatore cui è estraneo il committente, nonostante l’autorizzazione. L’appaltatore non può dare in subappalto l’esecuzione dell’opera se non autorizzato dal committente (art. 1656 c.c.)
Contratto d’opera: il contratto d’opera si configura quando una persona si obbliga verso “un’altra persona fisica o giuridica” a fornire un’opera o un servizio pervenendo al risultato con- cordato senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente (art. 2222 c.c.).
3.2 Dati identificativi
3.2.1 Anagrafica e dati generali del Committente e dell’appalto
Oggetto dell’appalto | APPALTO PER I SERVIZI DI trasporto e fac- chinaggio, movimentazioni ed allestimenti vari, da eseguirsi presso gli immobili dell’ Agenzia Nazionale per l’ Attrazione degli In- vestimenti e lo Sviluppo d’ Impresa S.p.A. ubicati nelle seguenti sedi di Roma: - Xxx Xxxxxxxx,00 - Xxx Xxxxxxxxxx 00-00 - Viale Europa, 172 e Macerata: Xxx Xxxxxx xxx Xxxxx: Xxx Xxxxxxxx Xxxxxxxxx, 00 Xxxxxx Xxxxxx : Xxxxx Xxxxxxx 000 Xxxxxxx : Xxx Xxxxxxx Xxxxx 0/X Xxxxxx : Xxx xxxxxxxx, 0 Bagnoli : Xxx Xxxxxxxxxxx 000-000 Xxxxxxx : Xxx Xxxx Xxxx ,00 Xxxxxxxx : Xxx.xx Xxxxxxxxx ( xx xxxxxx xx xxxxxxxxxx) Xxxxxx Xxxxxxxx : Xxx Xxxxxxx Xxxxxxx , 00 Xxxxxxxxxxxx, Xxxxxxxx Xxxxxxx - XX: Xxx Xxxxxxxxx x. 00/00 |
Committente dell’opera | INVITALIA |
Datore di Lavoro Committente | Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxx |
Dirigente delegato per la sicurezza | Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxxx |
Xxxxxx appalto | 3 anni dalla data del verbale di inizio del servizio |
RUP dell’appalto committente |
3.2.2 Anagrafica e dati generali dell’Appaltatore
Denominazione Azienda | |
Indirizzo sede legale | |
Indirizzo sede locale | |
Tel/fax | |
Datore di Xxxxxx (appaltatore) | |
Data presunta inizio lavori | |
Orario ordinario di lavoro per le attività | |
Referente dell’impresa appaltatrice | |
Recapiti telefonici referenti |
3.3 Descrizione delle attività di facchinaggio
Il contratto ha per oggetto il servizio di presa, trasporto e resa a domicilio di materiali nelle sedi sopra indicate, connesso alle esigenze di Invitalia.
Le attività oggetto dell’appalto comprendono:
smontaggio armadi, scaffalature e mobili vari e ove necessario distacco dei lampadari e dei pensili; sono escluse le prestazioni di distacco e riattacco antenne, infissi, opere idrauliche e muratura, lavori elettrici e trasporto di oggetti e/o materiale infiammabile e/o esplodenti;
imballaggio di materiale fragile o sfuso con fornitura in uso del materiale necessario in quantità adeguata alla buona prestazione di servizi;
fasciatura ed impegno di ogni altro mezzo idoneo per la protezione di tutti i mobili e ma- teriali;
carico, trasporto, scarico e sistemazione nei nuovi locali;
rimontaggio armadi, scaffalature e mobili vari nonché riaggancio lampadari ove preesi- stano i relativi punti di ancoraggio.
Per il servizio occasionale di facchinaggio, la ditta verrà contattata al nascere dell’esigenza di questo Ente in tempo utile (almeno 5 giorni prima), la stessa fornirà per- sonale idoneo.
3.4 Descrizione delle attività di Pulizia
Si tratta di servizio di pulizia come meglio specificato nel capitolato tecnico e di seguito riportato, da svolgersi quotidianamente nelle giornate dal lunedì al venerdì dalle ore 5.30 alle 8.00 (orario nel quale normalmente non è prevista presenza di personale del Com- mittente).
Le altre attività di pulizia previste nel contratto, derattizzazione, disinfestazione, giardinaggio, sanificazione, dovranno essere svolte in orari e giornate concordate di volta in volta con la Committenza.
Inoltre dovranno essere presenti due operatori, rispettivamente uno per la sede di Via Calabria ed uno per la sede di via Boccanelli, dalle 8,30 alle 13 e dalle 14 alle 17,30 dal lunedì al Venerdì per la pulizia di sale riunioni, auditorium, facchi- naggio, piccola manutenzione, commissioni esterne.
In considerazione della tipologia di servizi richiesti all’appaltatore, il personale della ditta appaltatrice ha accesso a tutte le aree interne ed esterne di pertinenza degli immobili ci- tati autorimessa compresa con la sola esclusione dei locali tecnici dove interviene la ditta di manutenzione.
Le attività comprese nell’appalto comportano l’utilizzo di macchinari e attrezzature di esclusiva pertinenza dell’appaltatore, il cui elenco verrà allegato al contratto a cura
dell’appaltatore, a titolo esemplificativo si citano:
- Apparecchiature per lavaggio pavimenti, passaggio cera antisducciolevole e lucidatura
- Aspirapolvere
- Scale
- Carrelli
- Battitappeto
Per un elenco esaustivo delle attrezzature e relative certificazioni di conformità si riman- da alla documentazione allegata al contratto di appalto.
Nello svolgimento delle attività del servizio, è previsto inoltre l’impiego di prodotti e so- stanze chimiche, tra cui:
Candeggina; Sgrassatore; Detergenti; Disincrostanti;
Acidi e basi tamponati;
le cui schede di sicurezza verranno consegnate a cura dell’appaltatore. Analogamente saranno fornite le SDS dei prodotti della disinfestazione e derattizzazione.
Per l’elenco esaustivo dei prodotti impiegati e le relative schede di sicurezza, si rimanda alla documentazione che verrà allegata al DVR della ditta appaltatrice.
Tali prodotti dovranno essere stoccati, nei quantitativi prestabiliti e funzionali allo svol- gimento dell’ordinaria attività di pulizia e disinfezione, all’interno di locali allo scopo con- formati e individuati dal Committente ad eccezione dei locali e dei vani tecnici.
3.5 Descrizione della attività di manutenzione
L’attività, prevede l’espletamento delle operazioni cicliche e preventive, elencate nelle
schede che fanno parte integrante del capitolato. Tali operazioni sono dirette a controlla- re e mantenere lo stato di integrità e di efficienza degli impianti tecnologici siti negli im- mobili condotti in locazione da INVITALIA. L’attività comprende, altresì, la sostituzione dei componenti, sempre descritti nelle schede soprammenzionate, in modo tale da assi- curare il mantenimento delle condizioni di ottimale funzionamento degli impianti stessi.
Di seguito gli elementi essenziali richiesti per la buona conduzione del servizio sono:
➢ La manutenzione, la conduzione e la gestione degli impianti dovrà essere assicu- rata mediante la presenza quotidiana di due tecnici per le sedi di via Calabria, 46 e due tecnici per la sede di via Boccanelli, 12/ 30.
La manutenzione, la conduzione e la gestione degli impianti dovrà essere assicurata per la sede di via Tirso, 26, dagli stessi tecnici che saranno presenti nelle sedi di xxx Xxxxxxxx, 00 e di xxx Xxxxxxxxxx, 00/00 .
Orario di lavoro:
per le sede di via Calabria n° 46, un tecnico dalle ore 8,00 alle ore 17,00 e un tecnico dalle ore 10.30 alle ore 19.30; dal lunedì al venerdì compreso di ciascuna settimana, con esclusione dei giorni festivi e dei sabati. La pausa per il pranzo sarà di un’ora tra le ore 12,30 e le ore 14,30, durante la quale dovrà comunque essere assicurata la presenza di uno dei due tecnici;
per la sede di via Boccanelli n° 12/30, un tecnico dalle ore 7.30 alle ore 16.30 e un tecnico dalle ore 10.30 alle ore 19.30, dal lunedì al venerdì compreso di ciascuna set- timana, con esclusione dei giorni festivi e dei sabati. La pausa per il pranzo sarà di un’ora tra le ore 12,30 e le ore 14,30, durante la quale dovrà comunque essere assi- curata la presenza di uno dei due tecnici.
3.6 Descrizione delle attività di guardiania e sorveglianza non armata
Controllo accessi, accoglienza e indirizzamento visitatori, registrazione visitatori, custodia e controllo uffici, segnalazione allarmi e situazioni pericolose anche ad eventuali enti esterni preposti al soccorso e all’intervento armato, negli immobili ad uso ufficio siti a Roma, in Xxx Xxxxxxxx x. 00, xx Xxx Xxxxxx Xxxxxxxxxx n. 12/30.
3.7 Obblighi generali per gli Appaltatori
Prima di iniziare i lavori l’Appaltatore si impegna a visionare quanto riportato nel presente documento, a condividerlo e a collaborare al miglioramento delle condizioni di
sicurezza e salute nei luoghi di lavoro sia per i propri dipendenti, di cui è pienamente e consapevolmente responsabile, sia verso i lavoratori altrui, alla cui sicurezza e salute egli concorre attraverso le attività di coordinamento e collaborazione.
L’Appaltatore si impegna:
1. ad operare rispettando e facendo rispettare tutte le vigenti norme in materia di si- curezza, ambiente ed igiene del lavoro, nonché ad applicare nel xxxxx xxx xxxxxx xx xxxxx unificate nazionali ed internazionali (UNI, CEI, CEN, ISO) e tutte le altre eventuali norme di buona tecnica applicabili;
2. ad adempiere a tutti gli obblighi che gli derivano dal Decreto Legislativo 81/08, per quanto attiene ai rischi specifici dell'attività, con particolare, ma non esclusivo, riferimento alle attrezzature di lavoro, ai dispositivi di protezione individuali, ove necessari, ed inclusi gli obblighi di formazione ed informazione verso i propri lavo- ratori;
3. ad adempiere agli obblighi di formazione ed informazione verso i propri lavoratori (nonché quelli di eventuali ditte subappaltatrici, ove il subappalto fosse ammes- so), per quanto attiene ai rischi specifici connessi ai luoghi di lavoro dell'Azienda, di cui alla presente accordo (ad esclusione dei lavoratori autonomi);
4. a fornire, qualora operino contemporaneamente più imprese, tutte le indicazioni necessarie affinché l'Azienda possa adeguatamente promuovere il coordinamento tra le imprese stesse, in particolare per i rischi derivanti da possibili interferenze tra i lavori;
5. a far rispettare al proprio personale e a Terzi per esso operanti oltre le Norme di legge anche quelle di comportamento in vigore presso l'Unità produttiva, in parti- colare tutto il personale deve essere munito ed esibire il tesserino di riconosci- mento conforme all’art 26 comma 8 del D.Lgs. 81/08.
6. Ad attenersi alle indicazioni informative del Supervisore committente per un appropriato comportamento del personale di fronte al verificarsi di una situazione di emergenza di qualsiasi natura (incendio, scoppio, crollo, fuga o spandimento di prodotto pericoloso, ecc.).
7. A dotare il proprio personale dei dispositivi individuali di protezione (DPI) necessa-
ri per l'esecuzione dei lavori, nonché di quelli che possono essere prescritti dall’Azienda in relazione a condizioni di rischio specifiche presenti nell'area o re- parto dell'Unità produttiva o derivanti dalla interferenza delle lavorazioni. L’elenco di tali DPI sono riportati rispettivamente nella Sezione II e III del presente docu- mento.
8. a far osservare al proprio personale il divieto di accedere ad impianti, reparti e luoghi diversi da quelli in cui deve essere eseguito il lavoro, e farà rispettare, ove venga prescritto, un determinato itinerario di entrata e uscita;
9. ad operare senza alterare le caratteristiche di sicurezza degli impianti e delle at- trezzature presenti nei luoghi di lavoro dell'Azienda;
10. ad operare con attrezzature e macchinari conformi alle norme vigenti di legge, corredati della dovuta documentazione inerente la loro conformità alle norme di sicurezza (es. libretti ponteggi, omologazione degli apparecchi di sollevamento, marchio CE delle attrezzature, ecc.), a custodirli in maniera adeguata e contrasse- gnati da un proprio marchio in modo tale da renderli facilmente riconoscibili;
11. a mantenere in ordine e ad assicurare la pulizia nelle zone delle sedi in cui opera e che sono interessate dal lavoro dei propri addetti o dei propri macchinari durante e dopo lo svolgimento delle attività oggetto del contratto;
12. ad utilizzare automezzi che, qualora dovessero essere autorizzati a circolare nell'interno delle pertinenze dell’Ente, saranno guidati nel pieno rispetto delle norme del codice della strada, oltre che di quelle speciali evidenziate dalla cartel- lonistica;
13. a fare immediata segnalazione al Supervisore committente e tenersi a disposi- zione per eventuali richieste di ogni evento in cui si sia verificato un infortunio di qualsiasi natura o incidente, tenendolo al corrente degli sviluppi;
14. a segnalare tempestivamente eventuali anomalie o situazioni di rischio che doves- sero determinarsi nel corso dell'esecuzione dei lavori, fermo restando l'obbligo di adoperarsi, per quanto consentito dai mezzi disponibili e dalle proprie competen- ze, per la prevenzione dei rischi e la riduzione al minimo dei danni;
15. a far osservare il Divieto di Fumo, salvo nelle apposite isole per fumatori e di Di-
vieto di consumo di bevande alcoliche.
16. ad assumersi la piena e completa responsabilità civile e/o penale e/o amministra- tiva sia per i danni alle persone che alle cose in caso di sinistro, disastro, incendio o incidente di qualsiasi genere causato dall’Appaltatore.
17. a consegnare l’opera ultimata o a completare il servizio richiesto in condizioni di sicurezza, sgombra da materiali o rifiuti prodotti durante l’esecuzione dei lavori o generati da tutte le attività svolte.
18. a richiedere autorizzazione scritta al subappalto qualora non previsto nel contrat- to. In ogni caso l'Appaltatore sarà responsabile del coordinamento operativo delle aziende subappaltatrici, fermo restando l’onere del coordinamento ai fini della eliminazione o, ove ciò non fosse possibile della riduzione dei rischi interferenti a carico del Datore di Lavoro Committente (valgono per i subappaltatori tutti gli obblighi e le prescrizioni previste a carico dell'Appaltatore)
19. a richiedere tempestivamente specifica autorizzazione preventiva per l'esecuzione delle attività non previste in fase di contratto e che comportano rischi particolari, quali ad esempio:
o Utilizzo di servizi assistenziali quali spogliatoi e docce.
o Deposito di sostanze pericolose.
o Lavorazioni che comportano l’uso di fiamme libere.
o Uso ed installazione di veicoli, macchinari ed apparecchiature particolari.
o Impiego in via eccezionale di attrezzature ed opere provvisionali di pro- prietà del Committente e di Terzi.
o Lavori comportanti interruzioni, anche temporanee, della viabilità.
o Stoccaggio Rifiuti.
o Lavori su o in prossimità di linee od apparecchiatura elettriche (cabine, trasformatori e simili).
o Lavori in luoghi confinati (quali recipienti, serbatoi, canalizzazioni, fosse, ecc.) o ad accesso limitato.
o Lavori in aree classificate a rischio per la presenza di atmosfere esplosive.
o Lavori in quota.
3.8 Diritto di interruzione dei lavori
In caso di rilevata inadempienza di quanto precisato nei punti precedenti, o di infra- zioni alle norme, per quanto riguarda la disciplina sul lavoro, la prevenzione degli infor- tuni, la salvaguardia ed il rispetto dell’ambiente - ferma restando la completa responsabi- lità civile e penale ai sensi di legge dell'Appaltatore - egli riconosce alla Azienda il diritto, in via alternativa e a suo insindacabile giudizio:
- di non consentire l'ulteriore prosecuzione dei lavori;
- di vietare l'accesso alle sedi dell'Azienda a tutti i dipendenti dell'Appaltatore che non siano regolarmente assi curati a termini di legge, o che non attengono alle disposizioni dell'Azienda;
- di procedere alla risoluzione del contratto, con preavviso di almeno tre giorni da comunicarsi mediante lettera raccomandata con ricevuta di ritorno, con- tenente, sia pure sommariamente, i motivi della risoluzione.
4. LOCALI DI SERVIZIO E IGIENICI
Nella sede di Via Calabria, Via Boccanelli e Viale Europa saranno assegnati, su specifica richiesta formale al supervisore Committente all’appaltatore idonei locali (dimensioni, areazione, illuminazione, microclima) all’uso di posto di permanenza e spogliatoio.
Il personale dell’appaltatore potrà utilizzare i servizi igienici delle sedi in cui andrà ad operare.
5. COSTI PER LA SICUREZZA PER L’ATTIVITÀ DI FACCHINAGGIO
Per quanto contenuto nelle sezioni successive ed in particolare per le attrezzature di se- gnalazione e perimetrazione e le riunioni di coordinamento si stima un importo per cia- scun anno pari a 400 (quattrocento) euro.
DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI
PARTE II – SEZIONE IDENTIFICATIVA DEI RISCHI SPECIFICI DELL’AMBIENTE E MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ADOTTATE
(art. 26 comma 3 D.Lgs. 81/08)
6. PARTE II: Sezione Identificativa dei Rischi degli ambienti di lavoro
6.1 PREMESSA
La presente Sezione contiene informazioni in merito alle situazioni che possono costituire un ri- schio per i lavoratori esterni, nonché l’individuazione delle relative misure di prevenzione e pro- tezione adottate dal Committente. Per quanto riguarda la sede di Viale Europa le indicazioni in- serite in questo documento si debbono ritenere integrative rispetto al DUVRI e al piano di emer- genza predisposti dal Ministero dello Sviluppo Economico qui allegate e che debbono essere considerate parte integrante del DUVRI.
Le valutazioni del rischio sono state eseguite con il metodo presentato nel pertinente paragrafo e si intendono valide considerando applicate le misure di prevenzione e protezione indicate in tabella.
6.2 DESCRIZIONE SINTETICA DEI SITI E DELLE ATTIVITA’ SVOLTE
Le sedi non descritte nel seguito sono parte di edifici più vasti all’interno dei quali i locali di INVITALIA rappresentano una porzione minimale e sono costituite da locali ad uso ufficio ed an- nessi servizi igienici. Gli edifici in cui insistono tali sedi sono interamente gestiti da un Ente Ter- zo. All’occasione si dovrà concordare con il referente locale di INVITALIA e il responsabile dell’edificio dell’Ente terzo il modo di operare in funzione dei rischi e delle possibili interferenze esistenti al momento dell’esecuzione dell’attività.
6.2.1 DESCRIZIONE AMBIENTI DI LAVORO
Sede di Via Calabria
Complesso costituito da due corpi di fabbrica distinti:
Edificio A): ingresso principale dal civico 46 di via Calabria, comprendente un piano interrato e sette piani fuori terra (piano terra, ammezzato e piani dal primo al quinto).
Edificio B): ingresso da via Xxxxxxxxx, comprendente un piano interrato e otto piani fuori terra (piano terra e piani dal primo al settimo).
Gli edifici, con elevazioni in altezza differenti ai diversi piani, sono stati resi comunicanti inter- namente solo ai piani: terra, 1°Calabria/2°Xxxxxxxxx, 3°Calabria/5°Xxxxxxxxx e 4°Calabria/6°Xxxxxxxxx; gli eventuali piccoli dislivelli sono stati risolti con scivoli o brevi rampe di scala.
Interrati: A) n. 1 Destinazione: locali archivio/locali tecnici/locale CED.
B) n. 1 Destinazione: autorimessa/locali tecnici.
Fuori terra A) n. 7 PT: reception, auditorium, sale riunioni, uffici, locali servi- zio/magazzini; Piano ammezzato/Piani dal 1° al 5°: uffici.
B) n. 8 Piani 1° al 7°: Uffici
Aree esterne Chiostrine e terrazzi.
Ricambio d’aria
Naturale con Finestre apribili.
Artificiale con Impianto di ventilazione UTA, con immissione di aria primaria trattata e climatiz- zata nei diversi ambienti.
Climatizzazione
Impianto centralizzato Gruppo Frigo e Centrale Termica ad acqua refrigerata/riscaldata, con im- pianto sezionato con temperatura e velocità regolabili.
Illuminazione
Naturale con finestre munite di dispositivi di schermatura dalla luce esterna.
Artificiale con tubi fluorescenti schermati con diffusori del tipo a griglia di alluminio o parabole.
Cassetta del pronto soccorso Presso il locale infermeria ed ai diversi piani.
Pavimenti: Parquet in legno, pavimenti in Vinile e Marmo.
Uffici realizzati con tramezzi in muratura o con pareti mobili prefabbricate.
Altezza dei locali > 3.0 m, salvo alcuni ambienti, comunque dichiarati agibili uso ufficio. Arredi Conformi ai principi di ergonomia.
Affollamento :
ED. A) variabile tra 20 e 75 postazioni per piano; ED. B) variabile tra 10 e 35 postazioni per piano. Servizi igienici
Gabinetti e lavabi : Presenti servizi a tutti i piani, segnalati e distinti per sesso; disponibile servi- zio attrezzato per diversamente abili.
Docce : Non presenti
Spogliatoi e armadi per il vestiario non presenti, ma installabili nei locali assegnati alle ditte di manutenzione
Locale ristoro Zone attrezzate con distributori di bevande calde, fredde e snacks.
Attrezzature
VDT: Presso tutte le postazioni di lavoro.
Stampanti Laser, a getto di inchiostro, ad impatto, collegate ai PC in rete
Fotocopiatrici : Presenti a tutti i piani ed inoltre locale destinato a sala copie al PT Via Xxxxxxxxx. Scaffalature Presenti in locali archivi e magazzini.
Sede di Via Boccanelli
Edificio L’edificio ha struttura portante in cemento armato e si sviluppa su un piano se- minterrato, piano terra, primo e secondo piano, con piani fuori terra che hanno geometria ret- tangolare, con cortile interno di grandi dimensioni al PT ed uffici che si aprono lungo il corridoio perimetrale ai diversi piani
Interrati: n. 1 Destinazione: autorimessa, sala conferenze, archivio, locali tecnici Fuori terra n. 3 PT: Reception, Uffici, locale ristoro, sale riunioni; Piani 1°-2°: Uffici
Aree esterne Cortile interno (PT), zona autorimessa (parcheggio esterno) zona accesso locali tecnologici piano interrato (gruppo elettrogeno, centrale termica
Ricambio d’aria: naturale con finestre apribili e artificiale con impianto di ventilazione, con im- missione di aria primaria trattata e climatizzata nei diversi ambienti
Climatizzazione
Impianto centralizzato con immissione di aria primaria trattata e climatizzata, con impianto se- zionato e temperatura e velocità dell’aria regolabili ai piani
Illuminazione
Naturale con finestre munite di dispositivi di schermatura dalla luce esterna e Artificiale con tubi fluorescenti schermati con diffusori del tipo a griglia di alluminio
Cassetta del pronto soccorso Presso la Sala Medica e presso postazione di reception
Pavimenti Struttura interna ai piani i piani di sviluppano su due ali di piano, con uffici realizzati con tramezzi in muratura o con pareti prefabbricate
Altezza dei locali > 3.0 m
Arredi Conformi ai principi di ergonomia
Affollamento orientativo: n. postazioni/persone per piano/ambiente:
PT: 70 persone
piano 1°: 110 persone
piano 2°: 100 persone
Servizi igienici
Gabinetti e lavabi presenti a tutti i piani, segnalati e distinti per sesso; disponibile servizio attrez- zato per diversamente abili (PT)
Docce Non presenti
Spogliatoi e armadi per il vestiario Non presenti,
Locale ristoro Presente zona bar/mensa, con servizio affidato in outsourcing
Attrezzature
VDT Presso tutte le postazioni di lavoro.
Stampanti Laser, a getto di inchiostro, ad impatto, collegate ai PC in rete Fotocopiatrici Presenti a tutti i piani
6.2.2 ATTIVITÀ SVOLTE
Le attività svolte dalla Committente in tutte le sedi sono di tipo tecnico amministrativo, con uso di unità VDT, stampanti. Le altre ditte esterne presenti, compresa la destinataria del DUVRI, svolgono attività di pulizia e di manutenzione, guardiania, facchinaggio, come meglio descritto sommariamente nello specifico paragrafo.
7. INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI NELLE AREE INTERESSATE DALL’APPALTO E DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ADOTTATE
Premesso che per ciò che riguarda l’immobile di Viale Europa viene resa nota la presenza di materiale contenente amianto all’interno dei vani sigillati sopra gli infissi delle finestre e tra- smesso il divieto assoluto di qualsiasi intervento atto a rimuovere o modificare i confinamenti e che il DUVRI redatto dal MISE è vincolante per ciò che riguarda gli spazi comuni nonché le aree che debbono essere necessariamente frequentate da parte degli appaltatori e gli impian- ti a servizio dell’ immobile di Viale Europa, si riportano di seguito le schede riepilogative dei ri- schi presenti nei luoghi di lavoro del committente suddivisi per sede ed aree specifiche di lavoro.
Per ciascun rischio sono indicate le relative misure di prevenzione adottate dall’Azienda.
Per quanto riguarda in particolare le eventuali misure di emergenza, adottate dal Committente per la gestione di taluni eventi accidentali, si rimanda al PE.
SEDE: Xxx Xxxxxxxx, Xxx Xxxxxxxxxx AREE: Tutte le aree
Sede del rischio | Fattore di rischio | Rischio | Misure di Prevenzione e Protezione |
Impianti elettrici | Elementi in tensione utenze elettriche cavi elettrici | Contatti diretti ed indiretti e rischio di incendio | L’impianto elettrico è dotato di dichiarazione di conformità. Gli impianti sono dotati dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla normativa vi- gente. Vengono svolte con regolarità le verifiche relative alla messa a terra e gli interventi di ordinaria manutenzione elettrica. Qualsiasi intervento su impianti elettrici o utenze deve essere esplicitamente xxxxxx- sto o autorizzato. Verificare con il RUP committente che l’assorbimento di eventuali utenze elettriche utilizzate sia compatibile alla porzione dell’impianto elettrico interessata. Prestare attenzione ad eventuali cavi elettrici presenti per evitarne il danneggiamen- to. Le manovre sui quadri elettrici possono essere eseguite solo da personale esperto e comunque dopo aver accertato e rimosso le eventuali cause dell’intervento dei di- spositivi di sicurezza. |
Strutture | Porte e finestre | Abrasioni e taglio | Vengono svolti gli interventi di ordinaria manutenzione di porte e finestre. E’ vietato intervenire sulle citate strutture se non espressamente incaricati o autoriz- zati |
Strutture | Manutenzione | Rischi per la sicurezza legati all’Integrità delle strutture | Vengono effettuati interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione delle struttu- re. Le pavimentazioni sono adeguate e vengono mantenute in buone condizioni. |
Sistemi di prevenzione e protezione antincendio | Compartimentazioni | Propagazione dell’incendio | E’ vietato manomettere l’integrità e l’efficienza del sistema di apertura delle porte REI. |
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Sede del rischio | Fattore di rischio | Rischio | Misure di Prevenzione e Protezione |
Tutte le porte REI prive di elettrocalamita devono essere mantenute chiuse | |||
Dispositivi antincendio | Incendio | Sono presenti mezzi estinguenti in numero adeguato e vengono verificati periodi- camente. Tali dispositivi sono adeguatamente segnalati. | |
Misure generali di gestione dell’emergenza | Rischi per la sicurezza legati alla gestione delle emergenze non adeguata | Divieto di manomettere, anche temporaneamente, i dispositivi di protezione attiva e passiva contro gli incendi, con particolare riferimento alla rimozione/spostamento dei mezzi di estinzione, alla ostruzione delle vie di fuga ed uscite di emergenza con mate- riali e attrezzature. Divieto di fumare ed utilizzare fiamme libere, appositamente segnalato |
SEDE: Xxx Xxxxxxxx, Xxx Xxxxxxxxxx AREE: Uffici
sede del rischio | Fattore di rischio | Rischio | Misure di Prevenzione e Protezione |
Arredi | Disposizione e tipologia di arredi e attrezzature | Intralcio al passaggio | In alcuni ambienti la disposizione delle scrivanie può causare difficoltà di passag- gio in caso di trasporto di attrezzature di lavoro. Verificare con il RUP la necessità di creare passaggi per eventuali lavorazioni che richiedono maggiori spazi |
Urto accidentale | |||
Misure organizzative e gestionali | Immagazzinamento de- gli oggetti | Cadute di gravi | In alcuni uffici sono presenti scaffalature per lo stoccaggio di materiale vario che risultano idoneamente ancorate. E’ vietato l’utilizzo di dette scaffalature per lo stoccaggio delle proprie attrezzatu- re di lavoro se non espressamente xxxxxxxxxxx. Xx materiale cartaceo è organizzato in modo da non costituire intralcio lungo le vie di fuga e tra le postazioni di lavoro. |
Impianti di aerazione | Non Idoneità della qualità dell’aria | Rischi per la salute legati alla qualità dell’aria | Vengono svolti con regolarità interventi di ordinaria manutenzione e degli im- pianti di aerazione. |
Microclima | Non Idoneità climatiz- zazione | Rischi per la salute legati al microclima | In tutti gli ambienti di lavoro sono presenti idonee condizioni microclimatiche. |
Illuminamento | Scarsa visibilità | Rischi per la salute e la sicu- rezza legati a livelli di illumi- namento | I livelli di illuminamento dei locali sono tali da garantire idonee condizioni di salu- te e sicurezza I dispositivi di illuminamento vengono costantemente puliti e manutenuti |
AREE: Archivi
classe del rischio | Fattore di rischio | Rischio | Elemento specifico di valutazione /Misure di Prevenzione e Protezione |
Misure organizzative e gestionali | Immagazzinamento degli oggetti | Cadute di gravi | Sono presenti scaffalature per lo stoccaggio di materiale vario che risultano idoneamente ancorate. E’ vietato l’utilizzo di dette scaffalature per lo stoccaggio delle proprie attrezzature di lavo- ro se non espressamente xxxxxxxxxxx. Xx materiale cartaceo è organizzato in modo da non costituire intralcio lungo le vie di fuga e tra le postazioni di lavoro. |
AREE: ascensori
Classe del rischio | Fattore di rischio | Rischio | Elemento specifico di valutazione /Misure di Prevenzione e Protezione |
Sistemi di prevenzione e protezione antincen- dio | Sostanze infiammabili e/o combustibili | Innesco incendio | Presenza di idonei mezzi di estinzione portatili Presenza di dispositivi di interruzione dell’alimentazione elettrica per il funzionamento dell’impianto Divieto di utilizzo di fiamme libere |
Strutture | Idoneità dei pavimenti | Scivolamento | Bloccare l’ascensore durante le operazioni di pulizia (oscurare la fotocellula con un ele- mento adesivo da rimuovere ad operazione ultimata) |
Impianti elettrici | Elementi in tensione | Folgorazione elettrocuzione | Gli impianti sono dotati dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla normativa vigente. Qualsiasi intervento su impianti elettrici o utenze deve essere esplicitamente richiesto o autorizzato. Vengono regolarmente effettuate le manutenzioni ordinarie e straordinarie e le verifiche periodiche sugli impianti previste dalla normativa Non utilizzare acqua per pulire le superfici diverse dal pavimento |
AREE: Collegamenti orizzontali e verticali
sede del rischio | Fattore di rischio | Rischio | Misure di Prevenzione e Protezione |
Sistemi di prevenzione e protezione antincen- dio | Vie ed uscite di emergenza | Ostruzione delle vie di fuga | In alcuni piani possono essere provvisoriamente presenti alcune attrezzature. In caso di necessità il RUP dell’appalto provvederà a garantire la fruibilità utile allo svolgimento delle attività in appalto Divieto per l’appaltatore di ostruzione delle vie di fuga ed uscite di emergenza con materia- li e attrezzature. |
Sistemi di prevenzione e protezione antincen- dio | Misure generali di gestio- ne dell’emergenza | Rischi per la sicurezza legati alla gestione delle emergenze non adeguata | Divieto di manomettere, anche temporaneamente, i dispositivi di protezione attiva e pas- siva contro gli incendi, con particolare riferimento alla rimozione/spostamento dei mezzi di estinzione, alla ostruzione delle vie di fuga ed uscite di emergenza con materiali e attrezza- ture. |
Vie ed uscite di emergenza | Rischi per la sicurezza legati alla idoneità della segnalazione delle vie di fuga | E’ obbligatorio prendere visione delle planimetrie di esodo |
AREE: Autorimessa
sede del rischio | Fattore di rischio | Rischio | Misure di Prevenzione e Protezione |
Sistemi di prevenzione e protezione antincen- dio | Dispositivi antincendio | Incendio | Sono presenti estintori portatili opportunamente segnalati Sono presenti rilevatori di fumo e viene periodicamente verificato il loro funzionamento |
Viabilità | Promiscuità pedoni veicoli | Investimento urti | a piedi Utilizzare la viabilità pedonale e non risalire le rampe carrabili, i veicoli a motore debbono marciare ad una velocità max pari a 5 Km/h, segnalare e perimetrare l’area in cui operano gli addetti dell’appaltatore. |
AREE: Aree esterne
sede del rischio | Fattore di rischio | Rischio | Misure di Prevenzione e Protezione |
Strutturale | Idoneità della pavimenta- zione | Caduta e scivolamento | La pavimentazione dell’area esterna è mantenuta in buone condizioni e risulta essere ade- guata. |
Illuminamento | Idoneità valori illumina- mento | Rischi per la sicurezza legati a livelli di illuminamento | I livelli di illuminamento esterno sono tali da garantire idonee condizioni di sicurezza I dispositivi di illuminamento vengono idoneamente manutenuti |
Strutture | Viabilità | Incidenti, investimenti | Regolamentazione degli accessi. Per entrare con mezzi di circolazione è necessario ottene- re autorizzazione specifica che viene controllata dalla portineria in ingresso E’ consentito il parcheggio solo nelle aree indicate dalla portineria Mantenere una velocità di 5 km/h all’interno delle aree |
Tetti e piani di coper- | Idoneità delle protezioni | Caduta dall’alto | Tutte le aree accessibili ed interessate dai lavori dell’appalto sono dotate di idonee prote- |
sede del rischio | Fattore di rischio | Rischio | Misure di Prevenzione e Protezione |
tura | zioni (parapetti e barriere), fanno eccezione due aree da individuarsi tramite sopralluogo con il RUP ed il RSPP in cui dovranno essere installate rispettivamente in un caso linee di vita in un altro parapetti, in tali zone l’accesso è attualmente interdetto a tutto il personale non coinvolto nell’appalto di installazione delle su menzionate sicurezze . |
AREE: Servizi igienici
sede del rischio | Fattore di rischio | Rischio | Misure di Prevenzione e Protezione |
Impianti di aerazione | Idoneità della qualità dell’aria | Rischi per la salute legati alla qualità dell’aria | Vengono svolti con regolarità interventi di ordinaria manutenzione degli impianti di aera- zione dei servizi igienici non dotati di finestra. |
AREE: CED
classe del rischio | Fattore di rischio | Rischio | Misure di Prevenzione e Protezione |
Impianti Elettrici | Utenze elettriche | Contatti diretti ed indiretti e ri- schio di incendio Sono presenti cavi elettrici (solo BT e BBT) che potrebbero essere causa d’inciampo. | Presenza di impianto di rilevazione e spegnimento incendio. Prestare attenzione ai cavi elettrici. |
Sistemi di prevenzione e protezione antincen- dio | Dispositivi antincendio | Incendio | Sono presenti mezzi estinguenti in numero adeguato e vengono verificati periodicamente. Divieto di stoccare materiale combustibile o infiammabile. |
PAGINA BIANCA
DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI
PARTE III – Valutazione dei rischi dovuti alle interferenze e relati- ve misure di mitigazione
(art. 26 comma 3 D.Lgs. 81/08)
8. PARTE III: Valutazione dei Rischi ed eliminazione delle interferenze
8.1 Introduzione
In questa sezione del documento, così come previsto dall’art. 26 comma 3 del D.Lgs. 81/08, vengono individuati i possibili rischi interferenti, derivanti da sovrapposizioni di più attività svolte da operatori di appaltatori diversi, immessi nel luogo di lavoro del committente dalle lavorazioni dell’appaltatore, derivanti da modalità di esecuzione parti- colari richieste esplicitamente dal committente (che comportino pericoli aggiuntivi rispet- to a quelli specifici dell’attività appaltata).
I rischi specifici dell’ambiente di lavoro e le relative misure di prevenzione e protezione sono stati individuati nella Sezione II.
Nella presente Sezione non sono contemplati i rischi propri delle attività dell'Appaltatore medesimo, il quale farà, altresì, osservare al proprio personale il divieto di accedere ad impianti, reparti e luoghi diversi da quelli in cui deve essere eseguito il lavoro, e farà ri- spettare, ove venga prescritto, un determinato itinerario di entrata e uscita.
La maggior parte degli interventi sono svolti al difuori dell’orario di lavoro dei dipen- denti di Invitalia e possono svolgersi durante il normale orario di lavoro del personale tecnico della ditta appaltatrice nei giorni feriali; altri interventi vengono svolti solo su chiamata del personale in turno della ditta appaltatrice e vengono svolte durante l’orario di lavoro concordato (8,30-13; 14-17,30).
Per quanto riguarda la sovrapposizione temporale delle attività previste dal contratto d’appalto e delle attività svolte da soggetti terzi che hanno in essere altri contratti di ap- palto, nelle diverse aree interessate si sottolinea che la sovrapposizione è sempre possi- bile in quanto tutte le ditte operano durante l’intero arco temporale di un anno e posso- no svolgere la loro attività quotidianamente durante lo stesso orario.
8.2 Individuazione delle interferenze ed eliminazione o riduzione dei rischi
Si riporta di seguito una tabella riepilogativa dei possibili rischi interferenti correlati allo svolgimento delle attività previste dai contratti d’appalto, nelle diverse aree interessate
dai lavori, fatto salvo che l’Appaltatore dovrà visionare quanto già riportato nella Sezione II del presente documento (“Parte II - sezione identificativa dei rischi specifici dell’ambiente e misure di prevenzione e protezione adottate” ), al fine di avere una più ampia visione delle caratteristiche dei luoghi, delle attività ivi svolte e dei rischi esistenti.
Per ciascuna attività sono altresì individuati le misure da porre in atto per eliminare e/o ridurre i cosiddetti “rischi interferenti” e gli eventuali dispositivi di protezione individuali che devono essere utilizzati da chiunque abbia accesso all’area oggetto dell’intervento (ad eccezione di quelli propri dell’attività dell’appaltatore).
E’ da sottolineare che le attività svolte da ciascun appaltatore debbono essere tassati- vamente svolte in assenza di personale afferente a INVITALIA o ad altre ditte appaltatri- ci. In caso di impossibilità si dovranno valutare caso per caso i rischi e individuare le ne- cessarie misure di prevenzione e protezione integrative.
Per le sedi fuori Roma si ribadisce che gli edifici in cui insistono tali sedi sono interamen- te gestiti da un Ente Terzo. All’occasione si dovrà concordare con il referente locale di INVITALIA e il responsabile dell’edificio dell’Ente terzo il modo di operare in funzione dei rischi e delle possibili interferenze esistenti al momento dell’esecuzione dell’attività.
Tabella 1 – Individuazione delle interferenze ed eliminazione o riduzione dei rischi
Attività dell’appaltatore | Soggetto interferente | Aree | Rischi Interferenti/livello di Ri- schio | Misure da porre in atto | DPI |
Inizio lavori e Carico e scarico materiali e attrezzature, utilizzo di veicoli all’interno delle aree private | - Committente - Eventuali altre ditte ap- paltatrici presenti | Aree esterne e aree oggetto dell’appalto | Urti inciampi caduta di oggetti R= Accettabile | Da parte del committente: Avvertire il proprio personale e delle altre ditte, renderlo edotto della presenza delle operazioni in discorso Da parte dell’appaltatore deve essere eseguita senza in- terferire con personale estraneo alla ditta con i veicoli procedere a passo d’uomo e dare la precedenza ai pedoni ed ai cicli | |
Trasporto dei materiali e delle attrezzature | Committente Eventuali altre ditte appal- tatrici presenti | Aree esterne e aree oggetto dell’appalto | Urti inciampi caduta di oggetti R= Accettabile | Da parte dell’appaltatore il trasporto dei materiali e delle attrezzature deve essere ese- guito nei percorsi e negli orari assegnati dal RUP, in caso di uso degli ascensori il personale deve viaggiare in assenza di personale estraneo alla ditta e verificare il carico massimo ammesso, la stabilità del carico e la compatibilità delle dimen- sioni Divieto di posizionare in corri- spondenza delle uscite di eso- do, divieto di lasciare incustodi- ti, eventualmente segnalare e perimetrare la zona. durante gli spostamenti dare la |
Attività dell’appaltatore | Soggetto interferente | Xxxx | Xxxxxx Interferenti/livello di Ri- schio | Misure da porre in atto | DPI |
precedenza al personale estra- neo. Segnalare la propria presenza soprattutto in prossimità di pas- saggi ciechi. Immagazzinare il materiale in modo opportuno e tale che ne sia garantita la stabilità. Divieto di posizionare in corri- spondenza delle uscite di eso- do. | |||||
Spostamenti arredi, pareti mobili e attrezzature | - Committente - Eventuali altre ditte ap- paltatrici presenti | Tutte le aree oggetto dell’appalto | Ostruzione delle vie di fuga R= Accettabile | Da parte dell’ appaltatore Lo spostamento deve essere eseguito nei percorsi e negli orari assegnati dal RUP, in caso di uso degli ascensori il perso- nale deve viaggiare in assenza di personale estraneo alla ditta e verificare il carico massimo ammesso, la stabilità del carico e la compatibilità delle dimen- sioni. Divieto di posizionare in corri- spondenza delle uscite di eso- do, divieto di lasciare incustodi- ti, eventualmente segnalare e perimetrare la zona. durante gli spostamenti dare la precedenza al personale estra- neo Segnalare la propria presenza | - |
Attività dell’appaltatore | Soggetto interferente | Xxxx | Xxxxxx Interferenti/livello di Ri- schio | Misure da porre in atto | DPI |
soprattutto in prossimità di pas- saggi ciechi Immagazzinare il materiale in modo opportuno e tale che ne sia garantita la stabilità. | |||||
Insacco, legatura, accatasta- mento e disaccatastamento del materiale | - Committente - Eventuali altre ditte ap- paltatrici presenti | Tutte le aree oggetto dell’appalto | Caduta di materiale R= Accettabile | Da parte dell’ appaltatore Immagazzinare il materiale in modo opportuno e tale che ne sia garantita la stabilità. Evitare la dispersione di polveri e materiale. Evitare rumori inutili. | |
Attività con produzione di polveri | - Committente - Eventuali altre ditte ap- paltatrici presenti | Tutte le aree oggetto dell’appalto | Dispersione di polveri e materiale solido di piccole dimensioni R=basso | Da parte del committente - Locale aerato Da parte dell’ appaltatore Pulizia con aspiratori e/o panni umidi degli arredi e delle aree circostanti; ove presenti chiude- re le porte e le vie di comunica- zione con altri ambienti, areare gli ambienti | - |
Attività con produzione di rumo- re | - Committente - Eventuali altre ditte ap- paltatrici presenti | Tutte le aree oggetto dell’appalto | Dispersione di rumore R=basso | Da parte dell’ appaltatore ove presenti chiudere le porte e le vie di comunicazione con altri ambienti, limitare i tempi di at- tività al minimo, prediligere ora- ri di assenza di personale estraneo, avvisare chi occupa le aree circostanti | - |
Attività di manutenzione con uti- lizzo di attrezzature e macchinari | - Committente - Eventuali altre ditte ap- | Tutte le aree oggetto dell’appalto | Urto, inciampo, intralcio alle vie di fuga per posizionamento errato delle | Da parte del committente - Fornire spazi adeguati allo | - |
Attività dell’appaltatore | Soggetto interferente | Xxxx | Xxxxxx Interferenti/livello di Ri- schio | Misure da porre in atto | DPI |
paltatrici presenti | attrezzature R= Accettabile | stoccaggio delle attrezzature, indicare le prese a spina compatibili con le attrezzatu- re elettriche da impiegare. Da parte dell’ appaltatore - Divieto di lasciare incustodita l’attrezzatura - Verificare lo spegnimento dell’attrezzatura, quando elet- trica, e il disinserimento dalla spina in caso non sia utilizza- ta - Divieto di utilizzo di macchine ed attrezzature se non auto- rizzato - Corretto utilizzo e consegna delle macchine che non alteri le condizioni di sicurezza. | |||
Attività di manutenzione con uso di prodotti chimici (ad esempio collanti, vernici e pitture per pic- coli ritocchi ecc.) | - Committente - Eventuali altre ditte ap- paltatrici presenti | Tutte le aree oggetto dell’appalto | Scivolamenti per passaggio su pavi- mento bagnato o per svernamenti accidentali a terra dei prodotti. Dispersione di aeriformi maleodo- ranti o pericolosi. R=basso | Da parte del committente: ove avvisati o per riscontro di- retto intervenire con gli addetti all’emergenza. Ove necessario predisporre le misure preventi- ve, ad esempio isolare l’impianto di ricircolo dell’aria. Da parte dell’ appaltatore: Isolare tramite le porte esistenti la zona, aprire le finestre. In caso di sversamento acci- dentale, segnalazione delle aree contaminate e immediata puli- | - |
Attività dell’appaltatore | Soggetto interferente | Xxxx | Xxxxxx Interferenti/livello di Ri- schio | Misure da porre in atto | DPI |
zia dei pavimenti su cui si sono verificati sversamenti accidenta- li. Areare gli ambienti, ove del ca- so avvisare gli addetti all’emergenza. | |||||
Tutte le attività | - Committente - Eventuali altre ditte ap- paltatrici presenti | Tutte le aree oggetto dell’appalto | Vari rischi dovuti alla presenza di ambiente insalubre R=basso | Da parte del committente Fornire e indicare spazi adegua- ti allo stoccaggio dei rifiuti Da parte dell’ appaltatore Bonifica degli ambienti al ter- mine delle lavorazioni. | |
Tutte le attività | - Committente - Eventuali altre ditte ap- paltatrici presenti | Tutte le aree oggetto dell’appalto | Vari rischi per la sicurezza dovuti alla presenza temporanea di impian- ti non funzionanti R= Accettabile | Da parte dell’ appaltatore Segnalazione di impianti tempo- raneamente fuori uso per mes- sa in sicurezza. | |
Tutte le attività | - Committente - Eventuali altre ditte ap- paltatrici presenti | Tutte le aree oggetto dell’appalto | Vari rischi per la sicurezza dovuti alla presenza per lungo periodo di impianti non funzionanti R= Accettabile | Da parte dell’ appaltatore Delimitazione e Segnalazione di impianti per i quali non è possi- bile ripristinare a breve termine le condizioni di sicurezza. Even- tuale apposizione di barriere fisiche atte ad impedire l’accesso ad estranei. | |
Tutte le attività | - Committente - Eventuali altre ditte ap- paltatrici presenti | Tutte le aree oggetto dell’appalto | Vari rischi per la sicurezza dovuti alla assenza di dispositivi di sicurez- za non funzionanti R= Accettabile | Da parte dell’ appaltatore Delimitazione e Segnalazione di impianti per i quali non è possi- bile ripristinare a breve termine le condizioni di sicurezza. Even- tuale apposizione di barriere |
Attività dell’appaltatore | Soggetto interferente | Aree | Rischi Interferenti/livello di Ri- schio | Misure da porre in atto | DPI |
fisiche atte ad impedire l’accesso ad estranei. Cartelli monitori, segregazione e/o blocco o comunque apposizione di impedimenti idonei all’impedimento di intervento o uso da parte di terzi. | |||||
Tutte le attività | - Committente - Eventuali altre ditte ap- paltatrici presenti | Tutte le aree oggetto dell’appalto | Vari rischi dovuti alla presenza di rifiuti non correttamente stoccati R=basso | Da parte del committente Fornire e indicare spazi adegua- ti allo stoccaggio dei rifiuti Da parte dell’ appaltatore Delimitazione e segnalazione materiale di risulta e rifiuti nelle aree indicate dal Committente. | |
Tutte le attività con utilizzo di apparecchiature elettriche | - Committente - Eventuali altre ditte ap- paltatrici presenti - | Tutte le aree oggetto dell’appalto | Danneggiamento delle protezioni elettriche R=basso | Non utilizzare le prese elet- triche di colore ROSSO. | |
Tutte le attività con scale od altri mezzi di sollevamento da terra | - Committente - Eventuali altre ditte ap- paltatrici presenti | Tutte le aree oggetto dell’appalto | Caduta di oggetti o di persone | Da parte dell’appaltatore: segnalare e perimetrare la zona di lavoro sottostante e impedire l’accesso agli estranei alle lavo- razioni, non lasciare incustodita l’attrezzatura. | |
Insacco, legatura, accatasta- mento e disaccatastamento del materiale | - Committente - Eventuali altre ditte ap- paltatrici presenti | Tutte le aree oggetto dell’appalto | Caduta di materiale R= Accettabile | Da parte del committente Fornire e indicare spazi adegua- ti allo stoccaggio dei rifiuti Da parte dell’ appaltatore Rispetto delle aree assegnate. Immagazzinare il materiale in modo opportuno e tale che ne |
Attività dell’appaltatore | Soggetto interferente | Xxxx | Xxxxxx Interferenti/livello di Ri- schio | Misure da porre in atto | DPI |
sia garantita la stabilità. Delimi- tazione e segnalazione materia- le di risulta e rifiuti nelle aree indicate dal Committente |
Le variazioni tecniche ed organizzative in corso d’opera non prevedibili a priori che possano introdurre variazioni nelle attività previste nel contratto d’appalto con conseguenti modifiche nella valutazione dei rischi interferenti, verranno valutate tramite riu- nioni di coordinamento e/o sopralluoghi al seguito dei quali si procederà con:
• compilazione di apposito verbale da allegare al DUVRI;
• aggiornamento della/e Sezione/i del DUVRI in caso di variazioni sostanziali.