BACINI IPOGEI “LOCALITA’ CROCE”
BACINI IPOGEI “LOCALITA’ CROCE”
ACCORDO DI PROGRAMMA TRA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO, COMUNE DI VERVO’, CONSORZIO MIGLIORAMENTO FONDIARIO DI PRIO’, CONSORZIO MIGLIORAMENTO FONDIARIO DI VERVO’ E TASSULLO MATERIALI S.R.L.
INQUADRAMENTO DEL TERRITORIO COINVOLTO NELL’ACCORDO DI PROGRAMMA
Il territorio del comune di Vervò è situato ad un’altezza media di 898 m s.l.m. ed ha un’estensione di 15,2 km2, è situato sulla sinistra orografica della valle di Non e confina con i comuni di Cortaccia, Roverè della Luna, Taio, Ton e Tres.
La popolazione di circa 680 abitanti è distribuita in due centri abitati, Vervò (Sede Comunale con 438 abitanti) e Priò (Frazione con 242 abitanti). L’economia del territorio prevalentemente agricola occupa a vari livelli circa il 65% della popolazione, il rimanente 35% è impiegato in attività artigianali, industriali e del terziario presenti sia nel comune di Vervò sia nelle varie realtà della Valle di Non e del Trentino. La vicinanza con l’altopiano della Predaia e i servizi ad esso connessi, la presenza di numerosi percorsi escursionistici uniti alla bellezza del territorio garantiscono la presenza di turisti durante tutto il corso dell’anno.
L’approvvigionamento dell’acqua per uso umano è gestito direttamente dal Comune di Vervò che è titolare di alcune concessioni. L’acqua derivante da tali concessioni viene quindi convogliata nei serbatoio comunali e da questi, dopo opportuni trattamenti di potabilizzazione viene distribuita alle varie utenze. L’acqua per uso umano dell’abitato di Priò deriva dalla concessione “Santini”; tale acqua necessita di continui trattamenti di clorazioni al fine di farla rientrare nei parametri di potabilizzazione previsti dalla legge.
Per la gestione degli aspetti legati all’irrigazione dei territori coltivati, nel comune sono presenti due consorzi, il C.M.F. di Priò che cura l’approvvigionamento e la distribuzione per un estimo coltivato di 110 ha e il C.M.F. di Vervò che è competente per un estimo coltivato di 150 ha.
Attualmente il C.M.F. di Priò deriva l’acqua per uso agricolo da una concessione in essere sul Rio Pongaiola di 42 L/s, la presa è collocata in alveo a 480 m s.l.m.. Sia a monte che a valle della derivazione del C.M.F. Priò, esistono altre concessioni, ed in particolare a monte derivano acqua i Consorzi di Miglioramento Fondiario (C.M.F.) di Segno-Mollaro- Torra e quello di Ton, a valle le derivazioni esistenti sono a favore dei C.M.F. di Dardine, Tuenetto e Toss.
Già allo stato attuale le portate del Rio Pongaiola non sono sufficienti a soddisfare le concessioni in essere dei succitati C.M.F., tenuto conto delle forti variabilità degli eventi meteorici, delle perdite d’acqua per evaporazione e dell’entrata in vigore del Deflusso Minimo Vitale (D.V.M.) previsto dal Piano Generale di Utilizzazione delle Acque Pubbliche (P.G.U.A.P.). La situazione è destinata a peggiorare creando di conseguenza problemi all’irrigazione dell’estimo gestito dal C.M.F. di Priò. Il Consorzio Irriguo di Vervò allo stato attuale dispone di un bacino di accumulo per acqua ad uso irriguo di circa 100.000 m3 situato a valle dell’abitato di Vervò. Anche per il consorzio irriguo di Vervò valgono le considerazioni fatte precedentemente in merito alla forte variabilità degli eventi piovosi, all’evaporazione e all’introduzione D.M.V.; tali aspetti incidono direttamente sulla capacità di riempimento del bacino di accumulo esistente. Alla luce di questi nuovi scenari e tenuto conto che attualmente l’invaso di 100.000 m3 non risulta comunque sufficiente a soddisfare le richieste dell’estimo gestito dal Consorzio Irriguo di Vervò, anche tale consorzio si troverà a dover fronteggiare una situazione di insufficienza di acqua per uso irriguo.
Alla luce delle considerazioni sopra esposte, risulta evidente che il Comune di Vervò, il
C.M.F. di Vervò e il C.M.F. di Priò dovranno attivarsi per razionalizzare e riorganizzare il sistema di approvvigionamento e accumulo dell’acqua sia per uso umano che per uso agricolo al fine di poter soddisfare le varie richieste in gioco sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo.
PREMESSO CHE
• Il Comune di Vervò intende intervenire per migliorare la qualità dell’acqua ad uso potabile che attualmente serve l’abitato di Priò cercando delle fonti di approvvigionamento alternative a quelle attuali che garantiscano il rispetto dei parametri di potabilità senza dover ricorrere all’uso massiccio di clorazioni;
• Il C.M.F. di Priò nell’ottica di razionalizzazione e risparmio delle risorse irrigue ha già provveduto alla trasformazione dell’esistente impianto di distribuzione a pioggia lenta con uno più moderno che prevede la distribuzione a goccia garantendo un notevole risparmio d’acqua;
• Il C.M.F. di Priò in considerazione del notevole impiego di acqua per scopo irriguo, dell’introduzione della normativa a riguardo del D.M.V. per i corsi d’acqua, della forte variabilità delle piogge e quindi dell’attuale sistema di approvvigionamento dal Rio Pongaiola, ha intenzione di dotarsi di un bacino di accumulo che possa garantire la costanza di disponibilità e le quantità di acqua necessaria per la corretta irrigazione dell’estimo agricolo di sua competenza. Tale soluzione prevederebbe il non prelievo degli attuali 42 L/s della concessione in essere sul Rio Pongaiola con notevoli benefici per i C.M.F. che derivano a valle, ma anche e soprattutto contribuirebbe ad aumentare le portate garantendo il mantenimento e la vivibilità del rio stesso preservando quindi le peculiarità paesaggistiche e ambientali uniche nel suo genere della forra del Pongaiola.
• Il C.M.F. di Vervò in considerazione del notevole impiego di acqua per scopo irriguo, dell’introduzione della normativa D.M.V. per i corsi d’acqua, della forte variabilità delle piogge e quindi dell’attuale sistema di approvvigionamento dal Rio Pongaiola, ha intenzione di ricercare delle nuove fonti d’acqua che siano in grado di alimentare il bacino esistente e possano costituire l’integrazione necessaria al fine di garantire la costanza di disponibilità e le quantità di acqua necessaria per la corretta irrigazione dell’estimo agricolo di sua competenza;
• Il Comune di Vervò, il di C.M.F. di Vervò e il C.M.F. di Priò sono intenzionati a coordinare le loro azioni per individuare la migliore soluzione tecnica disponibile alla luce delle conoscenze attuali al fine di risolvere i problemi esposti ai punti
precedenti con il preciso obbiettivo di razionalizzare le risorse idriche esistenti e nel contempo di preservare le peculiarità paesaggistiche ed ambientali del territorio che sono di fondamentale importanza per il turismo presente;
• La Provincia Autonoma di Trento con Legge Provinciale n°4/2009 all’articolo 14 ha previsto l’inserimento all’interno della Legge Provinciale 18/1976 dell’articolo 17 novies dal titolo: “Disposizioni per la realizzazione di serbatoi di acque nell’ambito dei volumi oggetto di coltivazione di cava” al comma 1 prevede che “la Provincia, i comuni, i consorzi di bonifica e di miglioramento fondiario nonché le società affidatarie dei servizi idrici possono realizzare o installare - nell'ambito dei volumi, superficiali o sotterranei, oggetto di coltivazione delle cave ai sensi della legge provinciale 24 ottobre 2006, n. 7 (Disciplina dell'attività di cava) - appositi serbatoi o bacini di acque destinate prevalentemente ad uso potabile o irriguo, sulla base di apposito accordo di programma stipulato con il soggetto titolare della concessione o dell'autorizzazione alla coltivazione della cava, il comune territorialmente interessato e la Provincia”. Al comma 4 prevede che “L’utilizzazione dei volumi escavati per le finalità del comma 1 può essere determinata, per effetto dell’accordo di programma, anche in deroga al criterio di proficuo, corretto e integrale sfruttamento del giacimento previsto dalla legge provinciale sulle cave”;
• La Giunta Provinciale con delibera del 01 agosto 2008 ha approvato la variante al Piano provinciale di utilizzazione delle sostanze minerali ai sensi dell'articolo 4, comma 5 della legge provinciale 24 ottobre 2006, n. 7, riguardante i territori dei Comuni di Calliano, Taio e Vervò;
• Tassullo Materiali S.r.l. è titolare dell’autorizzazione alla coltivazione della cava in sotterraneo “Dolomia di Torra” emessa dal Comune di Vervò al prot. 614 d.d. 11 marzo 2009;
• Tassullo Materiali S.r.l. è titolare dell’autorizzazione alla coltivazione della cava in sotterraneo “Dolomia di Torra” emessa dal Comune di Taio al prot. 1260 d.d. 12 febbraio 2009;
• i consorziati del C.M.F. di Priò sono proprietari in C.C. Vervò e in C.C. Priò di terreni sotto i quali si sviluppa la futura coltivazione del giacimento “Dolomia di Torra”;
• il C.M.F. di Priò intende, nell’interesse di tutti i consorziati, realizzare bacini idrici per l’irrigazione;
• Tassullo Materiali S.r.l. è disponibile a realizzare all’interno del perimetro del Piano Cave vuoti minerari funzionali allo stoccaggio di acqua ad uso potabile ed irriguo, a servizio degli abitanti della frazione di Priò e del C.M.F. di Priò, progettati in modo da razionalizzare quanto più possibile le risorse idriche oggi esistenti sul territorio del Comune di Vervò;
• Tassullo Materiali S.r.l. è interessata ad ottenere dai proprietari dei terreni contratto di affitto di cava, così da ottenere l’autorizzazione alla coltivazione del giacimento sottostante secondo il progetto di massima allegato;
• in questo contesto la Tassullo Materiali S.r.l. è disponibile a stipulare contratto di appalto con il C.M.F. di Priò e/o con il C.M.F. Consorzio Generale Pongaiola per la realizzazione dei suddetti bacini irrigui sotterranei;
SI CONVIENE QUANTO SEGUE
Art. 1 – Finalità
I sottoscrittori del presente Accordo di Programma si impegnano reciprocamente, fatte valide tutte le premesse esposte sopra e nell’interesse comune delle parti interessate, a seguire quanto riportato all’art. 3.
Art. 2 – I Bacini Ipogei di accumulo per l’acqua irrigua
I bacini ipogei per l’accumulo dell’acqua ad uso irriguo e/o potabile saranno realizzati all’interno dell’area individuata dal Piano Provinciale di Utilizzazione delle Sostanze Minerali della Provincia Autonoma di Trento; in tale area è oggi già attiva la coltivazione in sotterraneo del giacimento “Dolomia di Torra” da parte di Tassullo Materiali S.r.l..
La realizzazione dei bacini di cui sopra è inscindibilmente legata al rilascio dell’autorizzazione alla coltivazione della cava sottostante i terreni stessi, essendo lo scavo destinato all’attività estrattiva funzionale alla realizzazione dei bacini ipogei sopra indicati. Conseguentemente, il presente accordo è subordinato a che il Comune di Vervò
autorizzi la coltivazione della cava in oggetto secondo il progetto che sarà presentato da Tassullo Materiali S.r.l..
La realizzazione di vuoti minerari funzionali allo stoccaggio di acqua ad uso irriguo e/o potabile permetterà di conservare in condizioni microclimatiche ideali volumi d’acqua utilizzabili a scopo irriguo e/o potabile nei periodi di maggior richiesta e, più in generale, di ottimizzare lo sfruttamento delle risorse idriche sul territorio comunale di Vervò. Il riempimento dei bacini verrà effettuato prelevando acqua dalla falda acquifera profonda ed estesa mediante l’emungimento dal pozzo già realizzato da Tassullo Materiali S.r.l. nell’ambito della ricerca mineraria e da eventuali altri nuovi pozzi con portate di emungimento limitate ma costanti nel corso dell’anno. Il prelievo d’acqua dal bacino di accumulo verrà invece effettuato verosimilmente in un arco temporale più stretto, ad esempio durante i mesi estivi, mediante sistemi di pompaggio e apposita rete idraulica di collegamento con la superficie.
La posizione altimetrica di tali volumi sotterranei all’interno dell’ammasso roccioso di dolomia sarà valutata in funzione delle caratteristiche geomeccaniche ed in modo da minimizzare i consumi energetici dovuti alle operazioni di pompaggio. In ogni caso i volumi di stoccaggio saranno interamente realizzati in gallerie opportunamente progettate e scavate in dolomia, senza l’utilizzo di sbarramenti artificiali, in modo da garantire l’assoluta sicurezza e stabilità dell’opera nel lungo periodo.
Art. 3 – Impegno delle parti
Comma 1
Le premesse costituiscono parte integrante ed essenziale del presente “Accordo di Programma”.
Comma 2
Le parti (Provincia Autonoma di Trento, Comune di Vervò, CMF Priò, C.M.F. di Vervò, Tassullo Materiali S.r.l.,) rimandano l’ottenimento della disponibilità dei terreni soprastanti la coltivazione mineraria a favore di Tassullo Materiali S.r.l. alla stipula di specifici contratti di natura privatistica tra i vari soggetti interessati.
Il CMF di Priò e il C.M.F. di Vervò si impegnano a:
a) sostenere il progetto di cui al presente accordo di programma promuovendo iniziative finalizzate all’informazione/sensibilizzazione di tutta la popolazione e dei proprietari dei terreni sotto i quali si estende la coltivazione in sotterraneo del giacimento “Dolomia di Torra”;
b) operare in qualità di intermediari affinché i proprietari dei terreni sotto i quali si sviluppa il progetto di coltivazione di cava, concedano la disponibilità delle aree in superficie a favore di Tassullo Materiali S.r.l.;
c) raccogliere tutte le autorizzazioni previste dalla legge per il prelievo di acqua sotterranea e/o superficiale, necessaria per il riempimento dei bacini di stoccaggio. In particolare, i Consorzi si faranno carico, qualora sia necessario, di ottenere dai proprietari del soprasuolo il consenso per la realizzazione e/o la messa in funzione dei pozzi sotterranei;
d) concedere a Tassullo Materiali S.r.l. la possibilità di poter fruire di un’aliquota della portata prelevata per utilizzi legati alle lavorazioni minerarie, impiegando i medesimi pozzi utilizzati ai fini del riempimento dei bacini sotterranei.
Comma 4
Il Comune di Vervò si impegna a:
a) collaborare nell’opera di informazione e sensibilizzazione promossa dai Consorzi di Miglioramento Fondiario presso la popolazione ed i proprietari dei terreni;
b) assumere le delibere necessarie al fine di poter dare compimento/seguito al progetto di coltivazione mineraria.
Comma 5
La Provincia Autonoma di Trento si impegna a:
a) assumere le delibere necessarie al fine di poter dare compimento/seguito al progetto di coltivazione mineraria.
Tassullo Materiali S.r.l. si impegna a :
a) redigere il progetto preliminare di coltivazione mineraria in sotterraneo per l’area oggetto del presente accordo e a sottoporre il medesimo a procedura di Valutazione di Impatto Ambientale come previsto dalla vigente normativa provinciale;
b) redigere il progetto/i esecutivo/i di coltivazione mineraria per l’area oggetto del presente accordo e a sottoporre lo stesso all’autorizzazione del Comune di Vervò;
c) mettere a disposizione tutte le risorse tecniche, i risultati scientifici, i pozzi realizzati nell’ambito delle ricerche minerarie eseguite per i progetti di cui ai punti suindicati.
Comma 7
Le parti dovranno accordarsi sulle modalità di accesso all’interno dell’area di cava da parte di personale esterno necessario per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria dei bacini e degli impianti tecnologici a servizio degli stessi.
Art. 4
Il presente accordo è sottoposto alla condizione sospensiva che entro 12 mesi dalla sottoscrizione dello stesso Tassullo Materiali S.r.l. abbia in affitto di cava o in avocazione il godimento del giacimento di cava indicato ed abbia ottenuto l’autorizzazione alla coltivazione della cava in oggetto.
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